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61PAtHOS InPOL REMIx MKII▼ FDS 259

Un’ azienda che dichiara come sua mission non solola promozione del proprio marchio e l’evoluzio-ne dei propri prodotti tout court ma l’ incorag-

giamento della cultura e della musica, è degna di granlode, secondo la mia umilissima opinione. Un’ estetica cu-ratissima, molto spinta ed innovativa, ha sempre con-traddistinto Pathos che ha costantemente saputo affian-care materiali di pregio come il legno a quelli più per-formanti come l’alluminio. Abbiamo apprezzato mono-liti imponenti ma anche mini sistemi compatti, come difatto è l’Inpol Remix MKII, protagonista di questa pro-va. La capacità di lavorare con macchine a controllo nu-merico ha sempre supportato l’estrema creatività pro-gettuale, vera e propria impronta digitale della ditta vi-

centina. Pathos ci ha dimostrato che non sempre ciò che è brut-to è sinonimo di bel suono. Il marchio nasce nel 1994 datre soggetti, Gaetano Zanini, Gianni Borinato e Paolo An-driolo. Borinato ebbe l’idea del primo circuito INPOL(acronimo di inseguitore a pompa lineare) e si rivolse aglialtri due ( Zanini poiché possedeva un negozio del set-tore): i risultati del prototipo furono così eccezionali chein prima istanza si pensò che il riferimento utilizzato perle comparazioni fosse difettoso. Si decise di produrre ilprimo ampli denominato TT considerato, e per il risul-tato estetico e per il risultato sonico, un vero instant clas-sic. Da quel momento ogni oggetto nato in casa Pathosè stato realizzato e assemblato a mano in Italia. La filo-

di Alberto Guerrini

LA RICEttA ItALIANA DELBUON ASCOLtO VERSIONE 2

AMPLIFICATORE InTEgRATO PAtHOS InPOL REMIx MKII

Un oggetto così bello è sempre un piacere da ricevere e testare, a maggior ragione se si trattadell’evoluzione più recente di un gran successo, basato nientepopodimeno che su un bre-vetto internazionale depositato in tutto il mondo, che ha rappresentato l’indiscusso successodi questa azienda tutta made in Italy.

Il bel frontale spartano è caratterizzato dalla grande manopola di controllo volume, che attiva il controllo gestito dal micropro-cessore, lo stesso che gestisce in tempo reale anche il bias; in basso, da sinistra verso destra, abbiamo il mini interruttore di ac-censione/stand by, il display alfanumerico color rosso, il pulsante di selezione ingressi e la presa delle cuffie. Ovviamente nonpuò non notarsi l’inconfondibile alettatura di raffreddamento che scandisce il marchio della casa vicentina.

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sofia dell’approccio definito “non ortodosso” ha con-traddistinto tutta l’esistenza del marchio, dagli albori finoal presente: non imitare nessuno, perseguire l’ottenimentodi un obiettivo senza seguire per forza la strada percor-sa da altri. Sino a questo momento i risultati acquisiti dan-no ampiamente ragione a questo approccio anticonven-zionale e un po’ naif, alla luce dell’indiscusso successoa livello internazionale raccolto fino ad ora.

DESCRIZIONE Il progetto di questo amplificatore si basa sul brevetto In-pol depositato in tutto il mondo da Pathos. Si tratta di unprogetto ibrido valvole transistor in cui non si utilizza af-fatto controreazione di uscita, allo scopo di non alterarela qualità sonica e di evitare che la timbrica risulti tagliente.Questo tipo di amplificazioni comporta in genere un’al-ta distorsione ed un coefficiente di smorzamento non deimigliori. Lo stadio a transistor utilizza un micro com-ponente come inseguitore con guadagno teoricopari ad 1 in tensione e molto elevato incorrente, pur mantenendo unapolarizzazione in classe Apura, per nonp o r t a r s idietro ledistorsionidella piùpotente es c o n t a t aclasse AB.Con l’utiliz-zo di transi-stor “NPN”e non i classi-ci PNP, usu-fruendo di ungeneroso elementoinduttore come riserva di ener-gia, pilotato dal transistor stesso, siottiene un generatore comandato e unabassa impedenza in uscita, ottenendo un rad-doppio dell’efficienza che tocca quasi il 50% e uncorretto coefficiente di smorzamento. Amplificando intensione, l’Inpol ha, in uscita, una copia di quanto arri-va in ingresso senza alterare il contenuto armonico, a tut-to beneficio della naturalezza di riproduzione, pur man-tenendo una capacità di pilotaggio dei diffusori molto ele-vata. In questo modello in particolare, abbiamo una ge-stione del bias effettuata dal microprocessore che guidaanche il volume, ottenendo sempre un punto di funzio-namento in classe A pura ottimale.La parte di decodifica presente su questo modello con-sente di decifrare tutti i formati di musica liquida at-tualmente disponibili, DSD compreso, ma non solo:grazie all’antenna Wi-Fi integrata, permette di coordinaremusica in arrivo da tablet e periferiche senza fili. Può essere controllato via telecomando o attraversol’interfaccia di controllo, alla quale si può accedere viacomputer grazie ad un collegamento via cavo ethernet op-pure wireless via Wi-Fi, ed essere utilizzato come vero eproprio music server, oltre che mera sorgente di deco-difica.Il frontale ospita una grande manopola a molla in allu-minio satinato che, girata in senso orario e tenuta in po-sizione, aumenta gradualmente il volume (si può con-

trollare l’avanzamento per mezzo del display alfanu-merico rosso posto nella fascia inferiore), l’azione oppostasortisce l’effetto contrario. In basso a sinistra, rispetto alpiccolo display, c’è un tastino in alluminio lucido che ac-cende e spegne l’apparato, mentre a destra del displayne abbiamo uno identico che funge da selezione degli in-gressi, appena più a destra c’è la porta USB per il colle-gamento di apparecchi di storage USB, e alla fine del pan-nello troviamo la presa di ingresso dell’amplificatore cuf-fie.Il pannello posteriore offre un grande affollamento di ele-menti: a cominciare dall’alto, da sinistra verso destra, ab-biamo rispettivamente: la coppia di post di potenza delcanale destro; la coppia di RCA pre out; le coppie di in-gressi analogici A1, A2, A3 e A4; la coppia di binding postdel canale destro. Più in basso, sempre da sinistra versodestra, abbiamo: l’ingresso digitale coassiale; l’ingressodigitale ottico; l’ingresso USB tipo A; l’ingresso ethernet;l’ingresso USB tipo B (dove trovava collocazione il mo-

dulo di ricezione/trasmissione Wi-Fi). Ancora più inbasso si parte con la vaschetta IEC, con inter-

ruttore On/Off; l’interruttore per il con-trollo della fase di input; la cop-

pia pre out bilanciataXLR e la coppia

d’ ingressobilanciataXLR.L a t e r a l -mente tro-viamo lealette didissipazio-ne in allu-minio deglistadi diuscita, co-reografica-

mente molto ef-ficaci poiché, osser-

vate dall’alto, formano ilnome della casa produttrice.

Altre alette, ricavate dall’allumi-nio con macchinari CNC, formano una

protezione attorno alle due piccole valvole didrive che spuntano dal pannello superiore.

Fornito a corredo un bel telecomando in metallo satina-to con dei micro tasti, che purtroppo non mostra alcunaindicazione delle funzioni, per cui solo la lettura del ma-nuale ha consentito di poter capire quale tasto comandassecosa.

PROVA DI ASCOLTOIl rodaggio è durato più di un mese, benché l’auto spe-gnimento non consenta un utilizzo continuativo in loop.Più che sufficiente però a constatarne l’estrema stabilitàdelle prestazioni. Il disco utilizzato per questa prova è il“Telarc & Heads Up Sampler 5” (Telarc Records, SACD).Il primo brano è “What’ll I Do?” di Irving Berlin, inter-pretata dallo voce introspettiva ed estesa di Tierney Sut-ton (2003 Tierney Sutton album: “Dancing in the Dark”).La focalizzazione è molto buona, l’articolazione ed il det-taglio sono di ottimo livello. Le variazioni di diaframmasi colgono con facilità. I passaggi del contrabbasso rapi-scono per i transienti di attacco e rilascio veramente no-

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tevoli. Il sound wall complessivo, con una buona sezio-ne di archi, è espressivo e ben strutturato. Spicca un pia-noforte significativo e di buon pregio, con passaggi for-ti e decisi, caratterizzati da una dinamica importante e daun’ ottima proporzione dimensionale. Segue “Lwb’s House” composta da Geri Allen eseguitadallo stesso Geri Allen assieme a Jack DeJohnette e DaveHolland (Geri Allen, Dave Holland, Jack DeJohnette al-bum: “The Life Of A Song”): si nota immediatamenteun’impressionante dinamicadelle percussioni, i tran-sienti di attacco e di rilasciosono piuttosto ripidi nellaloro descrizione grafica. Ipiatti sono materici e spic-cano assai, estraniandositotalmente dai vincoli po-sizionali delle casse. Il pia-noforte è di nuovo impor-tante, denso di carica di-namica nonché di articola-zione, con un contenutoarmonico molto esteso. Ilcorpo risuonante è ricco e li-gneo al punto giusto. La discesa in basso è ottima. “Walkin’ in N.Y.” è il terzo pezzo, composto da BrendaRussell, proposto dallo storico gruppo The ManhattanTransfer (The Manhattan Transfer album: “Vibrate”): in-trodotto da una bellissima tromba con sordina pungen-te, è caratterizzato dal continuo roll di un basso iper pro-fondo, sorprendentemente ben reso da questo integrato,che sembra non avere assolutamente problemi a pilota-re diffusori anche di grandi dimensioni in campo ultra-basso. Tutto ciò sembra quasi impossibile, giudicando me-ramente dai dati di targa, eppure la realtà dei fatti tra-scende e anche di molto il rilevamento tecnico. Le voci

si intrecciano come di consueto con un gusto che diven-ta travolgentemente piacevole. Ogni singolo interpreteappare integro nel proprio timbro di appartenenza, conottima articolazione e una buonissima presenza.“Wind Song” è un brano composto ed eseguito da Hi-romi Uehara (Hiromi Uehara album; “Brain”), celebre pia-nista che vi sfoggia una performance di tutto rispetto. Ov-viamente è il pianoforte il protagonista che trasporta congrande forza gli avventori in un piacevole viaggio per-

cettivo in sala d’ascolto, sfog-giando un gran contrastodinamico e degli ottimi sa-liscendi. La sensazione, do-vuta soprattutto ad un’im-postazione di registrazionetotalmente differente, èquella di un’ apertura leg-germente inferiore rispettoa quanto percepito nei bra-ni precedenti. Nonostanteciò, l’eleganza e la fluiditànella presentazione sonoaltrettanto efficaci.La quinta traccia è “Get

Up Get Ready”, composta da Dave Steen ed eseguita dauna super formazione capitanata dal celebre chitarristaEric Bibb, affiancato da Rory Block e Maria Muldaur (EricBibb, Rory Block, Maria Muldaur album: “Sisters & Bro-thers”). L’impostazione gioiosa che Maria Muldaurdona a questo brano si fa apprezzare molto: grintosa e leg-germente rauca, la sua voce è in evidenza, articolata e in-tensa, con ottimo contenuto energetico e chiaroscurale.Il pianoforte è anch’esso bene in evidenza per tutta la du-rata del brano con buon piglio e gran carattere, sostienela melodia con eccellente dinamica e ottimo corpo di-mensionalmente parlando.

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La performance è notevole, ogni singo-la voce è ben in evidenza, senza cancellazionida parte delle altre. Particolare attenzione vaposta all’ottima articolazione e al notevolecontenuto di dettaglio e micro dettaglio. L’im-postazione calda e avvolgente di questocomponente elettronico contribuisce allamagia del risultato finale.

Il pannello posteriore offre un grande affollamento di elementi: a cominciare dall’alto, da sinistra verso destra, abbiamo ri-spettivamente la coppia di post di potenza del canale destro; la coppia di RCA pre out; le coppie di ingressi analogici A1, A2, A3e A4; la coppia di binding post del canale destro. Più in basso, sempre da sinistra verso destra, abbiamo l’ingresso digitale co-assiale; l’ingresso digitale ottico; l’ingresso USB tipo A; l’ingresso ethernet; l’ingresso USB tipo B (dove trovava collocazione ilmodulo di ricezione/trasmissione Wi-Fi). Ancora più in basso si parte con la vaschetta IEC, con interruttore On/Off; l’interruttoreper il controllo della fase di input; la coppia pre out bilanciata XLR e la coppia d’ingresso bilanciata XLR.

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“Little Rivi-Airhead”, composta ed eseguita da JuniorBrown (Junior Brown album: “Down Home Chrome”),è pervasa da questo stile country molto alla Johnny Cash,caratterizzata da una voce profonda e viscerale, di cui sisente la continua variazione di diaframma e la partico-lare inflessione. Brown è un virtuoso della chitarra, maè ancor più famoso per aver creato uno strumento ibri-do (la Guit-Steel), una chitarra a doppio manico, metà elet-trica e metà “steel guitar”, che si riconosce perfettamentein questo brano, non solo durante l’assolo. Si nota il suo-no distorto particolarmente metallico del mezzo, con un“sustain” che ha più della tipica chitarra elettrica. “As You Wish” è il settimo pezzo, composto da Jay Bec-kenstein e vede come performer gli Spyro Gyra (SpyroGyra album “The Deep End”): la chitarra semiacusticaha un corpo piuttosto espanso, il basso è profondo e haun roll preciso e piuttosto controllato. Ottima la traspa-renza; il sax funky di Jay Beckenstein è presente e con unbuona caratterizzazione timbrica, chiaro e veloce. L’ar-ticolazione è molto buona ed i passaggi sono ben descritti.“Black Is Beautiful” è la traccia numero otto, scritta daJoseph Shabalala ed eseguita dal super gruppo sudafri-cano Ladysmith Black Mambazo (Ladysmith BlackMambazo album: “Raise Your Spirit Higher”). La per-formance è notevole, ogni singola voce è ben in eviden-za, senza cancellazioni da parte delle alte. Particolare at-tenzione va posta all’ottima articolazione e al notevolecontenuto di dettaglio e micro dettaglio. L’impostazionecalda e avvolgente di questo componente elettronico con-tribuisce alla magia del risultato finale. La discesa è im-portante e il coro nel suo complesso investe di grandeenergia il punto d’ascolto principale.Nel pezzo successivo “Dyse It Up”, composta da DavidDyson e James K. Lloyd ed eseguita da Pieces of a Dre-am (Pieces of a Dream album: “No Assembly Required”),il sax e il roll di basso la fanno da padroni. Ogni passaggioè profondo, veloce e piuttosto ben frenato. Lo strumen-to a fiato è pronto e puntuale, vibra in maniera giusta eha un contenuto armonico fedele e giustamente esteso. In “Mabouya”, composta ed eseguita da Andy Narell(Andy Narell album: “The Passage”), l’ampiezza del luo-go di registrazione è perfettamente resa dall’integrato che,nonostante il wattaggio non certo da primato, è in gra-do di far esprimere ai diffusori una tridimensionalità cre-dibile e dei confini che sono sorprendentemente lontani.La “steel drum” è intensa e molto espressiva, piuttostoveloce nei suoi passaggi. Sostenuta da una buona batte-ria e da conga dinamiche e molto ben descritte, mantie-ne personalità per tutta la durata dell’esecuzione. Comesuccesso finora, il basso è profondo e esteso. Di nuovo siosserva una buona performance da parte del sax, che siesprime al meglio con ottimi ritmi e passaggi intrisi di li-rismo e, ancora una volta, di grande articolazione. “Player’s Club”, composta da Mike Broening e MarionMeadows ed eseguita dallo stesso Marion Meadows (Ma-rion Meadows album: “Player’s Club”), presenta passaggidi basso profondi e molto ben frenati, che accarezzano let-teralmente l’avventore di turno e fanno da base al restodella melodia. Una chitarra funky ben stoppata e con ot-timo contenuto dinamico si appoggia ai passaggi in “Slap”con magnifica sinergia. I sintetizzatori danno il mood ne-cessario con buona colorazione, mentre il sax, variegatoe ricco di micro vibrazioni, disegna i contrappunti salienti. Il dodicesimo passaggio è “B&B”, composto da AndrewYork eseguito dal Los Angeles Guitar Quartet (Los An-

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CaratteristiChe teCniChe DiChiarate

tipologia di progetto: amplificatore integrato stereoibrido classe A pura, - doppia tecnologia INPOL – total-mente bilanciato con tecnologia digital Bias/gain set;Potenza: 2 x 25 W@ 8 Ohm, 2 x 38 W@ 4 Ohm;Potenza di uscita: 2,65 W @ 32 Ω;risposta in frequenza: 2 Hz – 150 KHz (± 0.5 dB);rapporto segnale rumore (Ponderato a): > 100 dB Gain:31 dB Unbalanced 37 dB Balanced;impedenza di uscita: 0,9 Ω;Distorsione thD: 0,1% @ 25 W;sensibilità di ingresso: 470 mVrms;impedenza di ingresso: 47 KOhm;Polarità di uscita: Selezionabile da telecomando;Controllo volume: 2 x Burr Brown PGA2310 (180 step 0,5dB);

sezione amplificatore cuffie:impedenza di uscita: 0,45 ΩMassimo livello di uscita: 9,6 VRMS;risposta in frequenza: 2 Hz – 400 KHz ± 0,5 dB;Distorsione thD: 0,025%;

input: 1x coppia Bilanciato XLR line, 4x coppia sbilanciatiRCA line, 1 USB port type “B”, 1x SPDIF coassiale digitale,1x SPDIF ottica, 1x Ethernet RJ45, 2x USB port tipo “A”(solo con scheda opzionale HiDac EVO istallata);Output: 1x coppia Pre out stereo line RCA, 1x coppia Preout stereo line Bilanciato XLR, (la fase del Pre-out può es-sere selezionata), 1x connettore jack headphone da 6,3mm, Binding post di potenza; terminali: Connettori Con Serraggio A Vite placcati oro;Finiture disponibili: Rosso, Nero, Legno Naturale, GrigioMetallizzato e personalizzabile;schede opzionali disponibili: modulo di conversione D/AUSB/AEB/Toslink/Digital Coaxial DSD HiDac EVO (HiDac €698,00, HiDac EVO € 920,00); Dimensioni: 18 x 28 x 37 cm;Peso: 13,5 kg;

Prezzo: € 5.850,00 (versione nero o argento), € 6.400,00(altre versioni)

Distributore per l’italia: audio Living Designwww.audiolivingdesign.it

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geles Guitar Quartet album: “Guitar Heroes”); nono-stante le corde siano dichiaratamente e evidentemente innylon, lo stile tende ad emulare altri strumenti, chiara-mente tra i tanti identifichiamo il banjo, il basso, il con-trabbasso, il mandolino. La chiarezza delle note ed un’eccellente precisione sono più che palesi sin dal primoascolto, così come l’ottima dinamica ed il micro contra-sto. Il posizionamento nella scena sonora è accurato, an-che la focalizzazione degli strumenti è molto buona. Lecasse armoniche non eccedono nella volumetria anche se,al momento della simulazione del contrabbasso, sembranoespandersi. Mediobasso e basso sono articolati e piutto-sto ben frenati.La penultima traccia è “Yearnin’”, composta da OliverNelson eseguita dal Turtle Island String Quartet (TurtleIsland String Quartet album: “4 + Four”), interpretazio-ne del celeberrimo brano, riproposta in questa singola-re veste da un fantastico quartetto d’archi, composto dadue violini, una viola ed un violoncello con licenza di im-provvisazione. La scena sonora è ampia e profonda, conuna successione di piani sonori molto ben spaziata. I ri-verberi ed i dettagli di scena sono abbondanti e più chesufficienti a donare una tridimensionalità ottimamentesviluppata. Ogni singolo strumento è a fuoco e vibra conla propria frequenza naturale, senza dubbio alcuno a ri-

guardo. Quando le corde vengono pizzicate, si avverteun notevole contrasto dinamico e viene fuori un conte-nuto di microinformazione di tutto rispetto. L’altezza del-l’emissione è anch’essa molto ben descritta in quanto adinformazione d’ambienza.“The Chase”, composta ed eseguita dallo stesso McCoyTyner (McCoy Tyner album: “Illuminations”), chiude ildisco test. Rapidissima è l’esecuzione, mette ansia sin dalprimo momento. Un inseguimento vero e proprio dettatodal pianoforte, dinamico e perfettamente scomponibilenelle sue sezioni costitutive. I martelletti sulle corde sonosolo la punta di un iceberg ben strutturato, dal corpo di-mensionalmente giusto e ligneo come deve essere. Cor-po dal decadimento corretto e dalla laccatura in evidenza.La batteria è dinamicissima e molto materica, con le pel-li dei tom in bella evidenza di dettagli materici. Veloci-tà e dinamica la fanno da padrone senza soluzione di con-tinuità.

CONCLUSIONICaldo, presente, dal basso profondo, medie articolate eincredibilmente prodigo di corrente nonostante i pochiwatt in gioco, quasi miracoloso. I frutti di una circuita-zione pensata fuori dagli schemi e già vincente sotto mol-ti aspetti, ha subìto più di una cosmesi di facciata e si è

ripreso a ragion veduta la ribalta. In grado di dire la suain fatto di timbrica e, cosa che non guasta mai, anche infatto di estetica, un prodotto al passo con i tempi con-trollabile con qualsiasi apparato, smartphone, tablet e chipiù ne ha, più ne metta.

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L’iMPiantO D’asCOLtO UtiLiZZatO sorgente Digitale per Musica Liquida: Mac Mini, iTunes conEngine Pure Music2, Audirvana Plus, convertitore D/A USB24/192, EMM LABS DAC2X Cablaggio USB Kimber Kable Se-lect KS2436Ag, USB Audioquest Coffee Dbs 7, RCA AudioquestHorizon Dbs 7; Diffusori: Martin Logan SL3, Lumen White Sil-ver Flame; sorgenti digitali: CD Teac VRDS-10 modificato avalvole Emmebi, Lettore Ibrido DVD-DVDA-SACD-Blu Ray Lab-tek Oppo 105EU Tubes; sorgente analogica: Giradischi Mi-chell Gyrodec, Braccio SME 309, Testina Clearaudio TitaniumMC, con Cablaggio Audioquest Wel Signature; Preamplifi-catore: Convergent Audio Tecnology Legend, con Stadio Pho-no MM, MC; due amplificatori Finali a Valvole: McIntoshMC275 in configurazione mono; super Condizionatore direte: Emmebi Custom Made A.G. Signature 110/220V; Cavidi Potenza: Nordost SPM Reference; Cavi di segnale tra Preed Finali Mono: Audioquest Horizon Dbs 72V; Cavo di segnaletra CD VrDs-10 e Pre: Nordost Spm Reference; Cavi di se-gnale tra Labtek Oppo 105eU tubes e Pre: RCA Nordost Val-halla; Cavo di alimentazione Pre: Nordost Valhalla; Cavo dialimentazione DaC emm Labs: Nordost Brahma con termi-nazioni Furutech; Cavo di alimentazione Oppo 105eU tu-bes: Van Den Hul The Mains Stream; Cavi di alimentazioneFinali: Nordost Valhalla; Cavo di alimentazione CD Vrds-10:Nordost Shiva.

aLCUni Dei DisChi UtiLiZZati neLLa PrOVa:

(...) introdotto da una bellissimatromba con sordina pungente, è carat-terizzato dal continuo roll di un basso iperprofondo, sorprendentemente ben resoda questo integrato, che sembra non ave-re assolutamente problemi a pilotarediffusori anche di grandi dimensioni incampo ultrabasso.