Heos.it n. 592 venerdì 23 Gennaio 2015

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Heos.it n. 592 venerdì 23 Gennaio 2015 Settimanale di scienze e cultura in formato pdf Copia demo 6 di 22 pagine Per ricevere Heos.it email a [email protected]

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Il Sistema Il Sistema Il Sistema

Solare Solare Solare

potrebbe potrebbe potrebbe

avere due avere due avere due

pianeti pianeti pianeti

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I I I CEBICEBICEBI DAIDAIDAI CORNETTICORNETTICORNETTI RISCHIANORISCHIANORISCHIANO, , , MAMAMA NONNONNON DDD’’’AZZARDOAZZARDOAZZARDO

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Anno XIV n. 592 Venerdì 23 Gennaio 2015 Settimanale in pdf www.heos.it

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Direttore responsabile Umberto Pivatello Aut. Tr. Verona n°1258 -7 Marzo 1997 Roc n. 16281 Redazione Heos.it Via Muselle,n. 940 - 37050 Isola Rizza - Vr (It) Tel +fax +39-045-6970187 345 9295137 E-mail [email protected] www.heos.it

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Sommario

PRIMO PIANO

3 MIT, ECCO LE PRIME FIBRE NERVOSE SINTETICHE

ATTUALITÀ

4

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GRAFITE ESPANSA PER PILE A COMBUSTIBILE PIÙ ECONOMICHE

IL TECNOPOLO DI MIRANDOLA

IL FUTURO DELL’EUROPA CHE INVECCHIA

AMBIENTE

6 7

LE ESTINZIONI DEL PASSATO INDICANO LA ROTTA FUTURA PER SALVARE GLI OCEANI LA MATEMATICA E LA SOSTENIBILITÀ DELLA PESCA IN EUROPA TECNOLOGIA VERDE PER UN MIGLIORE CONTROLLO TERMICO

TECNOLOGIA

8

10

“NANOFORART” PER CONSERVARE LE OPERE D'ARTE ANTICHE UNA DIMENSIONE SPAZIO-TEMPORALE PER GLI OROLOGI OTTICI “SOLGAIN”, CELLE SOLARI PIÙ EFFICIENTI E MENO COSTOSE

SCIENZE

11 12

I CEBI DAI CORNETTI RISCHIANO, MA NON D’AZZARDO MICROROBOT, A SCUOLA DI NUOTO

SALUTE

13 14

AL LAVORO PER UN VACCINO CONTRO L'HELICOBACTER PYLORI IL CERVELLO E IL RECUPERO DELLA VISTA

SPAZIO

15 16

IL SISTEMA SOLARE POTREBBE AVERE DUE PIANETI IN PIÙ SUL PARANAL NUOVI TELESCOPI CERCANO ESOPIANETI

FOCUS

17 2050: 400 SPECIE SENZA FUTURO

WEEKEND

18 CASTELL'ARQUATO, IL BORGO DEGLI INNAMORATI

CULTURA

20 “A OCCHI SPALANCATI”

In copertina, immagine artistica dei due misteriosi pianeti ai margini del Sistema solare (foto nasa.gov)

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Regaliamoci un libro

“ Cosa c’è in me di così spaventoso da volerlo coprire? Che cos’ho che non va?” È il 1983, e Abnousse ha sei anni quando per la prima volta si ribella ai

guardiani della Rivoluzione spogliandosi e cor-rendo nuda per il cortile della sua scuola a Teheran. Per suo padre, un intellettuale libera-le che ha scelto di crescerla incoraggiando la sua ostinazione, l’esilio è l’unica via d’uscita: “Non si può fare granché quando si è prigio-nieri. Bisogna liberarsi. È impossibile negoziare la propria libertà. La si sceglie e la si prende”. A Parigi, però, Abnousse scopre che la li-

bertà è profondamente diversa da come se l’era sognata, e questa volta è con la letteratu-ra che sceglie di combattere i “signori della morale”: è nei libri infatti che scopre un mon-do unico, dove uomini e donne sono uguali, dove a forza di letture, dibattiti, dubbi ed espe-rienze, le eroine possono vivere la vita quale dev’essere, liberata da pregiudizi, paure e con-venzioni. Può la semplice lettura di un roman-zo diventare un atto politico? Sì, se come ha scritto Nabokov “la curiosità è insubordinazio-ne allo stato puro”. Dalle parole trasformate in carne degli

scrittori libertini ai Versi Satanici, da Colette a Victor Hugo, da Simone De Beauvoir a Madon-na, questo è uno straordinario libro sui libri, una storia di resistenza contro l’oppressione, un’appassionata rivendicazione del diritto alla libertà. “La prima parola che pronunciò l’angelo

Gabriele di fronte a Maometto che lo ascolta-va era: Leggi. In nome del Signore, leggi. Limpi-do. Ho fatto come mi è stato detto, ma ho in-tenzionalmente sbagliato libro.” L'autrice. Abnousse Shalmani è nata a Tehe-

ran nel 1977. Regista e giornalista di Teheran, cresciuta in esilio a Parigi dove, per sfuggire alla repressione della Repubblica Islamica, la sua famiglia è emigrata nel 1985. Dal rifiuto del velo alla scoperta della letteratura come atto politico: il libro-diario racconta la scoperta della cultura, dell'impegno e della provocazio-ne come uniche strade per l'emancipazione dei popoli. (Red)

PRIMO PIANO

U n gruppo di 10 ricercatori del Mit (Massachussets Institute of Technology, Boston Usa) ha messo a

punto fibre nervose sintetiche simili a quelle umane. Sono più sottili di un capello e possono essere impiantate nel cervello senza effetti negativi per i tessuti limitrofi. Si comportano come le le fibre nervose naturali, per cui possono trasportare nel cervello allo stesso istante varie tipologie di segnali - elettrici ed ottici - e farmaci. Le attuali sonde neurali convenzionali invece sono pro-gettate per trasportare un solo segnale per volta. La tecnica. I ricercatori sono riusciti a costruire la composizione

voluta dei canali dentro la fibra, dove le onde ottiche guidano la luce, i tubi cavi trasportano i farmaci e gli elettrodi conduttori i se-gnali elettrici. I polimeri sono poi scaldati finché non diventano mal-leabili, in modo da essere inseriti in una fibra sottile. Attraverso la combinazione di canali diversi in una singola fibra i ricercatori sono riusciti a tracciare con precisione l'attività dei neuroni e registrare l'effetto dei farmaci, anche ai fini del trattamento di malattie neuro-logiche. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Biotechno-logy. (Red) In alto nella foto, un membro del gruppo di ricerca del Mit, mostra un campione della fibra multifunzione (Foto: Melanie Gonick / http://newsoffice.mit.edu/)

NAVIGARE SU UNA MISTERIOSA SUPER-TERRA

R appresentazione artistica di un gigante gassoso che sorge sopra l'orizzonte di una superTerra, un mondo alieno ricco d'acqua. Una nuova ricerca

dimostra che gli oceani d'acqua presenti in super-Terre, una volta stabilizzati, possono durare miliardi di anni, tutto il tempo necessario per lo sviluppo di forme di vita intelligenti. (Immagine di David A. Aguilar / CfA /harvard.edu)

IMPIANTATE NEL CERVELLO, TRASMETTONO PIÙ SEGNALI SIMULTANEAMENTE

MIT, ECCO LE PRIME FIBRE NERVOSE SINTETICHE

KHOMEINI, DE SADE ED IO Una storia di amore, libri proibiti e rivoluzione di Abnousse Shalmani Rizzoli 11/2014, pp.318, € 18,00

CRONACHE

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RASSEGNA STAMPA. LA VIGNETTE DELLA SETTIMANA

GRAFITE ESPANSA PER PILE A COMBUSTIBILE PIÙ ECONOMICHE

A lcuni scienziati finanziati dall'UE hanno inventato un metodo nuovo e notevol-mente più economico per

produrre pile a combustibile. Le piastre bipolari (BP) sono un componente chiave dei sistemi di pila a combustibi-le con membrana a scambio protonico (PEMFC) e rappresentano circa l'80 % del loro volume. Rendendole solide, ma più sottili e più leggere, si rispar-mierebbe notevolmente sui costi delle PEMFC e si potrebbero acquisire più facilmente quote più ampie del merca-to di massa.

I finanziamenti erogati dall'UE al

progetto di ELECTROCHEM denomina-to “Fuel cell stack assembly and dia-gnostics”, hanno consentito agli scien-ziati di ricercare modalità per ridurre le dimensioni, il peso e il costo dello stack.

L'attenzione si è concentrata, in par-ticolare, sulla riduzione dei costi con materiali esistenti e sullo sviluppo di

nuove tecnologie di produzione che dovrebbero migliorare il rendimento e la qualità. Il lavoro perciò si è indi-rizzato allo sviluppo di BP da grafite espansa. Gli scienziati hanno caratte-rizzato materiali di grafite con resina in relazione alle loro proprietà mecca-niche, alle conduttività elettriche, alla resistenza alla corrosione e agli angoli di contatto. I materiali compositi sono stati preparati tramite stampaggio per compressione e vulcanizzazione.

Rispetto alle BP realizzate con

materiali disponibili in commercio, quelli compositi di grafite hanno evi-denziato un livello superiore di resi-stenza dei materiali e conduttività elettrica e una minore resistività elettrica e rigidità. Inoltre, sono risul-tati più sottili e leggeri. Le piastre così fabbricate sono state anche caratte-rizzate in termini di prestazioni elettrochimiche in un ambiente di pila a combustibile, in conformità ai pro-tocolli di sperimentazione sulle pile a

Corriere.it 23 Gennaio Corriere.it 22 Gennaio Italiaoggi.it 23 Gennaio Ilfattoquotidiano.it 23 Gennaio

combustibile. Gli scienziati hanno ese-guito le misurazioni in un assemblato membrana-elettrodi (MEA). Grazie a uno spessore di BP di circa 1,5 mm, sono riusciti a ottenere prestazioni addirittura di 1 W/cm2.

Per ottenere 100 W di potenza

netta, sono stati necessari almeno 25 MEA. ELECTROCHEM è stato utile alla Turchia nel suo percorso di acquisizio-ne di tecnologie relative all'energia basata sull'idrogeno. Ha anche consen-tito all'istituto partner di aumentare ulteriormente la sua capacità, testan-do e caratterizzando non solo le BP, ma anche altri materiali PEMFC. Do-vrebbe quindi contribuire a ulteriori progressi nella ricerca futura su pile a combustibile e materiali. (Red)

http://cordis.europa.eu/result/

rcn/151040_en.html

Sopra, pila a combustibile con grafite espansa

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I bambini nati dopo il 2011 hanno una possibilità su tre di festeggiare il loro centesimo compleanno. Negli ultimi vent’anni, l’aspettativa di vita delle persone è aumentata in media di sei anni in tutto il mondo.

C on il rapido avanzare della medicina e il miglioramento continuo degli standard di vita, questa tendenza è de-

stinata a continuare. Si stima che entro il 2020 un quarto degli europei avrà più di 60 anni, mentre il numero di persone ultrasessantenni crescerà del 70 % entro il 2050. I sociologi avverto-no che questi dati, associati ai bassi tassi di natalità, causeranno un sostan-

ziale cambiamento nella struttura della nostra società, con un conse-guente impatto sulla nostra econo-mia, sui sistemi di assistenza sociale e sanitaria, sul mercato del lavoro ecc.

Sulla base di questo scenario,

quanto è preparata l’Europa per sod-disfare le esigenze di una popolazio-ne che invecchia? Attraverso Orizzon-te 2020, la ricerca e l’innovazione dell’UE intendono dotarci degli stru-menti necessari per affrontare le molte sfide poste dall’invecchiamen-to europeo. Ad esempio, sviluppan-do nuove tecnologie quali le app orientate ai pazienti o i robot per il monitoraggio e l’assistenza domicilia-

re, le persone anziane possono rima-nere attive e indipendenti più a lungo. Svolgendo prove e dimostrazioni di nuovi modelli e strumenti per la salute e l’assistenza sanitaria, è possibile ten-tare di assicurare lo sviluppo di sistemi adeguati per sostenere i bisogni delle persone anziane.

Durante i primi due anni del

(programma di lavoro 2014/15) di Oriz-zonte 2020, l’UE sta investendo 1.200 milioni di euro per la sfida sanità, cam-biamenti demografici e benessere. Nello stesso periodo, il programma AAL (Ambient Assisted Living) fornirà supporto alla ricerca orientata al mer-cato e alle PMI, collaborando con il partenariato europeo per l’innovazio-ne sull’invecchiamento attivo e in buo-na salute EIP-AHA (European Innova-tion Partnership on Active and Healthy Ageing) al fine di garantire un’ampia diffusione delle migliori pratiche. (Red)

http://cordis.europa.eu/

IL FUTURO DELL’EUROPA CHE INVECCHIA

SISTEMA INTEGRATO TRA AZIENDE DISTRETTO BIOMEDICALE ED UNIVERSITÀ

IL TECNOPOLO DI MIRANDOLA

O perativo il Tecnopolo di Mirandola. Si confi-gura come un luogo dove imprese e compe-tenze scientifiche lavorano e crescono insie-me svolgendo un modello di acceleratore e

moltiplicatore di opportunità. Il Tecnopolo, parte strate-gica del Parco scientifico e tecnologico, completa il Cam-pus del Biomedicale mirandolese, costituito da Istituti Scientifici e Tecnici, dalla Fondazione ITS (formazione post-diploma) per il Biomedicale, dal laboratorio a sup-porto di Istituti scolastici e ITS e dall'incubatore di im-presa; quindi palestra, biblioteca e auditorium, ai quali si andrà ad affiancare anche un centro per l'accoglienza di giovani ricercatori. Sempre sul Biomedicale è stato atti-vato anche un master dell'UNIMORE.

Il Tecnopolo, gestito dalla Fondazione Democenter,

mira a diventare un luogo dove ragionare di ricerca e innovazione, dedicato alla crescita competitiva e allo sviluppo dell'attrattività nei confronti di giovani talenti e di competenze scientifiche. Ospita tre laboratori orga-nizzati e gestiti con UNIMORE: Tossicologia e proteomi-ca (ToP); Microscopia applicata e biologia cellulare

(MaB) e Materiali, sensori e sistemi (Ms2). Il Tecnopolo è inoltre la porta di accesso a tutte le competenze espresse dalla Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia Romagna, opera in con-nessione con la Sanità provinciale e regionale, ed è nodo di collegamento con network nazionali ed internazionali. Rappresenta quindi un sistema unico in Emilia Romagna, tra i pochi in Italia, organizzato su un modello integrato fatto di ricerca, formazione, incubazione d'impresa e servizi avanzati.

L'indirizzo strategico del Tecnopolo viene assicurato

dallo Steering Committee. La struttura è costituita da 18 persone, 13 delle quali impegnate direttamente nei la-boratori. Il Tecnopolo di Mirandola è stato realizzato con fondi della Regione Emilia-Romagna, della Fondazione Democenter e della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola all'interno dello stabile messo a disposizione dal Comune di Mirandola. (Red)

http://www.magazine.unimore.it/

dipolari e i ricercatori hanno svilup-pato un modello che consente di pre-vederne l'interazione con confini rigi-di ed elastici, ottenendo risultati che hanno permesso di comprendere meglio il modo in cui la mobilità dei dispositivi viene influenzata in un ambiente chiuso.

Hanno inoltre modellato il mo-

vimento delle catene di polimeri con-finati in ambiente chiuso, facendo così il primo passo verso lo sviluppo di sistemi attivi. Poiché la soppressio-ne e l'attivazione dei geni richiede la ridisposizione del polimero del DNA, riuscire a comprendere il movimento dei polimeri confinati può fornire maggiori informazioni sulla dinamica di queste attività cellulari. Il team ha inoltre prodotto un sistema di svilup-po dei dispositivi di rettifica, che ordi-nano gli swimmer in base alla tipolo-gia della loro andatura, e un altro che

I microrobot che possono spo-starsi negli ambienti fluidi rap-presentano il futuro di molte applicazioni biomediche. I ricer-

catori hanno modellato le interazioni tra microscopici dispositivi che si spo-stano nei fluidi, o swimmer, e ambienti complessi come i bagni batterici. Non tutti gli swimmer hanno lo stesso tipo di movimento e, inoltre, il tipo di mi-croambiente influisce su variabili come la velocità e la direzione. Se si tratta di microrobot che devono erogare far-maci in modo preciso, naturalmente, la controllabilità è estremamente im-portante. Il progetto Microenvs (Microswimmer environments: model-ling, control and tailoring) ha riunito esperti di fisica della materia soffice e di idrodinamica per modellare gli effetti dei microswimmer sui relativi ambienti e viceversa. Tra le variabili vi sono i diversi tipi di andatura e l'inte-razione con gli oggetti passivi, come filamenti e confini elastici.

I microrobot, come i microorgani-

smi, si muovono con un regime di mo-vimenti diversi (detti Reynolds) dai dispositivi di spostamento nei fluidi in macroscala. I ricercatori di MI-CROENVS hanno sviluppato un model-lo idrodinamico di swimmer a basso numero di Reynolds che descrive traiettorie circolari e che può essere utilizzato come modello per microro-bot artificiali per attività di trasporto e pompaggio.

Per la loro mobilità, i microbi utiliz-zano una varietà di organelli, come ad esempio i flagelli. Le alghe flagellate e le alghe ciliate eseguono movimenti

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modella la dinamica delle multiparti-celle in sospensione, il movimento collettivo degli swimmer e la loro inte-razione con gli oggetti estesi.

Le fasi successive del progetto con-

sisteranno principalmente nell'utilizzo dell'algoritmo numerico sviluppato per studiare le dinamiche dei vari swim-mer in ambiente confinato, oltre che la loro interazione con i gruppi di polime-ri. L'interazione degli swimmer con ambienti complessi è un settore molto ampio, che comprende anche ambiti che oggi sono difficilmente immagina-bili. Attualmente, sono prospettabili aree di ricerca che vanno dalla diagno-stica e alla somministrazione di medi-cinali, fino alla produzione dei biocar-buranti tramite le alghe. (Red)

Vedi http://cordis.europa.eu/

LO STILE INFLUENZERÀ DIAGNOSTICA E PRODUZIONE DI BIOCARBURANTI

MICROROBOT, A SCUOLA DI NUOTO