Heissenbuttel, Helmut - "Testi 1, 2, 3". Einaudi, 1968

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poesia, scrittura, scrittura di ricerca

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  • HELMUT HEISSENBUTTEL

    TEST / 1 2 3 ,

    GIULIO EINAUDI EDITORE

  • LA RICERCA LETTERARIA

    Serie straniera

    16.

  • c NAZIONALE < DOPPI

    o m Z

    U c -4 tu 1- V i > O .j ea

    t

    4774 m

    < m

    c ROMA

    HELMUT HEISSENBUTTEL

    TESTI 1 213

    Traduzione dal tedesco di Emilio Picco

    Titolo originale Textbuch i, 2, 3

    Copyright i960, 1961,1962 Walter-Veriag, Olten und Freiburg im Breisgau

    Copyright 1968 Giulio Einaudi editore s.p.a,, Torino

    Esemplare fuori commercio per la distribusione agli effetti d i legge

    Giulio Einaudi editore

  • proposizioni semplici mentre sto in piedi l 'ombra si stende sole mattutino traccia i l pr imo disegno fiorire un affare mortale io m i sono dichiarato d'accordo io vivo

  • dire i l dicibile esperire l'esperibile decidere i l decisibile raggiungere i l raggiungibile ripetere i l ripetibile terminare i l terminabile trir/ ol

    i l non dicibile i l non esperibile i l non decisibile i l non raggiungibile i l non ripetibile i l non terminabile

    i l non terminabile non terminarlo

    poesia didascalica sulla storia 1954 gl i eventi e i l non avvenuto epoche cronologie dinastie cit t estinte popoli estinti popoli i n marcia colonne

    in marcia e Napoleone alla Beresina r i l ievi del pulpito d i Giovanni Pisano l'Ecce homo

    di Nietzsche e campi di concentramento l'empire de la majorit se fonde sur cette ide qu ' i l

    y a plus de sagesse dans beaucoup d'hommes que dans un seul [Tocquevi l le]

    i l ricordo della voce d i Adol f H i t l e r alla radio sin-fonia per 9 strumenti opera 21 1928 d i An ton Webern e non ho mai fatto versi cos lunghi

    Piero della Francesca e i l fumo del cielo d i dicembre cose ricapitolabili

    cose ricapitolabili ecco i l mio tema cose ricapitolabili ecco i l mio tema cose ricapitolabili ecco i l mio tema

    non ricapitolabili

    8 T 9

  • pamphlets

    1

    la mia inquietudine i l suono dei dadi che rotolano sul ripiano della scrivania

    angoli visuali calano sbiechi sulla mia faccia

    fi I

    presente esercita la liturgia del discorso vano . j. citazioni stinte pensieri senza base scoprono le malinconiche deter-

    minazioni avverbiali [ a t t r ibu t i circostanziali] testi d i canzonette reggono al tempo la fidanzata della finestra i n secca piove nel sogno e i mandolini della stanza buia vanno e vengono anni si frappongono sui canali eventuali tremola l'architettura della de-

    pressione da prospettive sventrate pendono i seni nudi d'un

    tempo , ^ - . <

    I I

    la mia storia biblica comincia con i l profumo della brughiera in agosto

    i l mio paleolitico giunge solo alla mia propria infanzia prosodia dei vagoni ferroviari i l fluire discontinuo del tempo ieri era tre settimane fa grappoli d i giorni stanno appesi all'esterno del passato la mia inquietudine la vista dell'acqua che viene

    spartita dalle barche a remi

    I I I [ m o t t i ]

    la luce come una donna nuda e accuratamente depilata presto del silenzio si narrer come d i una favola to be charmed seemed enough ambition for anyone

    w i t h sense the business of life is to make a solitude which is not

    loneliness contegno: quello d i un uomo che i n disaccordo an-

    che con se stesso tutte le proposizioni si equivalgono la tristesse rembourse

    IV

    i l tempo gramo si accoppia con i l nuovo tempo e ge-nera vecchie opinioni

    o r r ib i l i r icordi vanno intorno con mani vuote nell'ora della donna si confuta Nietzsche Ado l f Hi t l e r un personaggio d i Michaux si ha famiglia a carico trascorsi d i minis tr i civettano sulle facce r identi passano lentamente le colonne

    d'ombra delle esplosioni delle bombe H modelli d'auto si muovono luogotenendo attraverso

    contrade in facsimile i l nuovo tempo sorge e tramonta come Espero in set-

    tembre

    I O I I

  • V [da giornal i ]

    possibili t d i riconoscimento parrebbe dimostrabile riconoscimento unanime sarebbe una posizione comunque se poi i n ogni caso circostanze che hanno per conseguenza i n modo tale che : . - ' ' i migl ior i possibili riferimenti ad hoc ' ' ' ' ' ' ' ' i n un certo senso si tratta d i possibili t sempre crescenti i n un certo senso una posizione disperata sarebbe

    una possibiht

    VI

    io vado dir i t to io non vado di r i t to -io m i dichiaro d'accordo io non mi dichiaro d'accordo io dico la verit . ^ur io non dico la veri t ; io riconosco - io : , io non riconosco Q-io constato io parlo io non parlo

    V I I a;

    macchie d'inchiostro trascorrono rapide sull'abbozzo della sera d i settembre

    un M i r o del 1931 dal t i tolo Silence lo zampillo delle rondini in movimento la lampada da scrivania non risolve enigmi invano i l M i r o tende le sue braccia da Heidegger a

    Wittgenstein la gialla luce piovosa della sera d i settembre sta ap-

    piccicata al vetro della finestra le gialle braccia della sera di settembre mi stringono a s la gialla luce d i settembre della sera piovosa deflagra

    senza suono come un proiettile d i silenzio

    vili

    qui sostano le grandi farfalle azzurre espandimenti d i inaudibile accadono qui approdano i verdi balconi della mia preistoria quartieri not i si spostano lentamente attraverso zo-

    ne cittadine sconosciute i pioppi neri si chinano gl i un i sugli a l t r i e ammuto-

    liscono biciclette defunte scorrono lente per i l mondo sme-

    morato finestre vuote si muovono a larghe teorie addentro

    5er la contrada silenziosa ? che cercano le finestre vuote?

    IX [ p e r K . L . ]

    stanchi per la smorfia dell'esporsi alla vista irraggiungibili nella giostra delle occasioni ricorrenti

    12 13

  • contigui al rumore delle stazioni al d i l dei possibili commiati non riconosciuti nella dimestichezza dei rapporti umani effimeri nella speranza del rivedersi ipoteticamente esistenti perch i l tentativo l'unica garanzia perch i l tentativo l'unica prova

    le facce ridenti sono state tutte dipinte a nuovo joich questo l'andazzo del mondo e facce ridenti vestono tutte panni nuovi

    cos la soddisfattezza del mondo dimostrabile i c essere positivi dice la gente chieda nei negozi specializzati i n materia si faccia mostrare i nuovi magnifici modelli dai prez-

    zi bassi . . . le facce ridenti sono ripieghevoli

    XI

    sotto la pioggia della notte d'ottobre 1954 attende immobile la facciata del non-rivedersi-mai-pi

    sulle facce che si sfaldano si librano le serie d i imma-gini dei finestrini del treno come nuvole

    non c' stato r i torno interpunzione del sole tramontato come una lanterna da bambini scomparsa nel buio

    risplende i l tempo , .

    e anche le storie che possono essere raccontate sono morte

    non c' stato ritorno

    XII [confor to]

    la superficie esistente diventer gradualmente bianca gl i ineluttabili angoli tridimensionali si chiuderanno

    secchi pi decisamente la faccia si t irer sulle spalle la pro-

    pria smemoratezza labbra stravolte dalle lacrime si alzeranno e se ne an-

    dranno quello che chiamavamo essere felici la piatta scorza dell'inquietante si staccher silenzio-

    sa come fumo i l vento che non odora allungher la sua mano

    X I I I

    irregolarmente si spargono i neri mul in i sul mio tema immobi l i stanno le azzurre figure della supposizione

    nel buio come immagini riflesse nell'acqua visibi l i d i quando in quando i neri leggi dei pensieri

    che si sono esauriti con i segni grafici della luna sono ricoperte le pareti la consolazione che sia esistito A-Esse o W i B i in mezzo ai movimenti meccanici si alza lo scostante

    profumo d i l imoni ancora-mai sull'orizzonte all'erta pendono le sirene navali della

    partenza

    14 15

  • tra le possibili variazioni luccicano le nacchere del silenzio

    i n mezzo all'orecchio esplode i l silenzioso gong del-l 'ottobre

    nota: le citazioni, di cui composto m, sono tratte, nell'ordine, da Ramon Gomez de la Sema | Hans Arp | Kenneth Patchen | Gertrude Stein | Robert Musil | Ludwig Wittgenstein | Henri Michaux

    16

    topografie

    topografia [greco: descrizione di luogo] la [pi. -e], descrizione di una localit geografica, ossia di un paese e dei suoi singoli territori e luoghi. Brockhaus

    senza respiro gl i uccelli della storia universale attra-versano i l terreno allo scoperto

    cose irreparabili chocs epidermide impudica perdite Big Sid Catlett A r t Tatum Fats Navarro ricordo del sottosuolo della mia propria corografia poich io un romanzo d i Gustav Freytag singole macchie bianche che si spostano rapide per i l

    contorno visibile un gabbiano bianco si stacca dal profilo del fuggitivo facce macilente sulle scale della metropoUtana le facce dei mor t i con velocit folle si moltiplicano i punt i incande-

    scenti della notte sagome a cassone rugginose sballottano lente dispe-

    rate senza posa dentro lo schermo protettivo az-zurro acciaio

    tempo preistoria snellisce a futuro

    17

  • tra g l i alberi d'ottobre giallo ruggine si muovono le auto giallo limone

    la bellezza nerastra d i una mummia d'ortensia i l passo lento d i coloro che non attendono nulla perdita d i tempo la cessazione del l ' ident i t sul ponte tracce d i anice nell'aria porte d i anice death is so permanent le stecche d'ottone della coscienza temporale si per-

    cuotono ciecamente

    c ssq

    incessantemente si incontrano nei flussi che proce-dono contrari le medesime facce

    gl i altoparlanti parlano senza possibilit d i interruzione gli accordi d i pianoforte delle bambinette scavano

    un tunnel attraverso gl i anni i l grido del gabbiano che lacera i l mio sogno mattu-

    tino sempre ancora mia sorella dai tunnel emergono le superfici anteriori illuminate cielo di fuoco d i legna delle contrade sullo sfondo sportelli spalancati a vagoni ferroviari fuori servizio

    nel sole di novembre zone d i fumo appiattite sopra stazioni d i smistamento grigliate immagini riflesse nella lamiera ondulata dei

    canali in questo canale e proda d i ponte le scintillanti parallele dell'area che m i sta davanti

    d

    detrarre giorni contare seccature funzionare esatta-mente

    senza interesse agli interessi degli interessati che con ci che pu essere conseguito si consegue

    meno che se non si consegue nulla la seduzione costante verso lo stesso tipo d i propo-

    sizioni scappatoie Banjamin Peret e Francis Picabia intuizioni stornate idee che sopravvivono tut to diverso dalla propria ipotesi la veri t la mia memoria colleziono passanti che parlano da soli significo l'assenza d i pensieri nelle facce macilente

    e '

    frasi senza contenuto nella deriva della notte veri brandelli not turni d i discorsi tramviari voci sopra i l ghiaccio i l volto senza uomini a me noto un giorno prima di Natale contrada notturna b lu notturno alata peripezia della notte la sagoma circolare bruno latte ora ora ora ora

    i 8 19

  • ottovolante

    ottovolante: tracciato di binari a saliscendi con duplici volute elicoidali. Brockhaus

    [ i ] ben temperate anche loro facce [ 2 ] anche quelle che poi non comprendono questo sono ovviamente facce [ 3 ] ora viene d i nuovo settembre in attesa si scalda [ 4 ] i l possibile viene [ 5 ] fumo di settembre incorreggibilit accaduto ogni accaduto [ 6 ] assoluta impossibilitazione d i [ 7 ] ident i t d i con cessazione i l panico che uguale [ 8 ] ora viene d i nuovo settembre abitudine la casa e chi abbandona a casa non

    accreditate e seducibilit incombe su noi t u t t i [ 5 ] per chi contro chi per amore di chi [ 6 ] piazze frontali mappe frontali la parvenza rosso ruggine sul bordo [ 7 ] viola d'indaco concetti come canzonette i n voga [ 8 ] seducibilit ci vince t u t t i

    congiuntura dell'intelligenza [ i ] la vecchia brace non appiccia pi ha solo ancora i capannoni vuot i [ 2 ] Loli ta i n Germany made in Germany meteoro-logi della congiuntura [ 3 ] poich i l tempo gioved Doich i l tempo gioved [ 4 ] abitatori delle stazioni Danausi affaristi dell'intelligenza i l tempo gioved [ 5 ] cinematografi per meticci revisione dell'eroe [ 6 ] bistipendiati indagatori della congiuntura nessuno diventa pi caro [ 7 ] congiuntura dell ' intel-ligenza nessuno viene depennato [ 8 ] congiuntura dell'intelligenza anche quelli con due stipendi non sono p i cari

    [ I ] piegato su se stesso superamento ci che dorme non dormendo fiori d i ciocche d i capelli [ 2 ] poich io dove star bene diventa uguale a qui [ 3 ] piegato passare sopra lo star bene [ 4 ] al superamento importa d i ordinare i l contenuto emozionale [ 5 ] quello che conta realizzare [ 6 ] ci che dorme non dormendo inculcato i n significato mai p i sempre [ 7 ] se sempre ha senso [ 8 ] piegato su mai p i sempre se sempre ha senso

    per chi contro chi per amore di chi [ i ] gl i interni delle cit t la tenue risacca della volante [ 2 ] interni del futuro la teoria delle scale mobi l i [ 3 ] concetti come confezioni [ 4 ] le azioni convenzionali sono

    20

    gradualmente piegato [ i ] sole gradualmente piegato [ 2 ] chi una volta ha bevuto dalle mani d'ombra gradualmente piegate [ 3 ] efciency da nuvole tizianesche Donizett i en gros [ 4 ] io vivo nella superstizione direttamente dal linguaggio [ 5 ] le carrette della vecchia forma [ 6 ] efSciency direttamente dal linguaggio [ 7 ] le carrette della vecchia forma sul linguaggio gradualmente piegato [ 8 ] io vivo nella superstizione che tut to ancora ancora

    dopodomani una storia [ i ] dopodomani una storia che ognuno pu raccontare [ 2 ] spose in decoUete tramviario [ 3 ] unanimi t da locale

    21

  • dnposzkHie al l 'unanimit da locale not- 4 ] mgaaic da cheek-to-cheek [ 5 ] senza

    | i u f i l u M a ebano acciacchi per via della dell 'altro ieri [ 6 ] unanimi t da sogno

    [Liszt ] [ 7 ] dopodomani una storia che p u cambiare [ 8 ] buffets neri nerotenuedi-nerotenuedipioggianotturna

    [ I ] castagni dello scorso autunno rosso castani ; ^ ^ a d a n t i a bastioni [ 2 ] capelli piegati collo p i n a t o sguardo piegato digradanti a bastioni [3 ] ! non sono io che m i esalto o come si dice [ 4 ] poliglotta plurilingue bilingue attaccando staccando [5 ] odore tornato per via vit iforme [ 6 ] non sono io attaccando staccando [ 7 ] non sono io [ 8 ] non sono io che si auto o come si dice

    [ I ] io preparo la mia seconda farfalla [2 ] veri t senza tendenze a uno [3 ] allucinazione nel letargo [ 4 ] io preparo i l mio secondo letargo [ 5 ] tendenze contrapposte fischiate [ 6 ] veri t senza tendenze come da chiamata [ 7 ] la riduzione deve sviluppare spirito io preparo i l mio secondo sviluppo [ 8 ] poich questo i l questo i l momento giusto

    la sempre calzante ricostruzione per [ i ] necessit di vigilanza notturna [ 2 ] sempre al medesimo piano da quanti amen [ 3 ] la sempre calzante ricostruzione per oppor tun i t [ 4 ] remote vagano per la casa voci [ 5 ] oppor tun i t d i vigilanza notturna accozzaglia d'ombre d i croci d i telai da finestra [ 6 ] remoto vaga per la casa i l sonno del -! giusto insieme punto d'incontro e d i consolazione L

    22

    [ 7 ] i l sempre calzato romanzo del sempre medesimo abbandonato innato tema [ 8 ] e i l lentamente trascorso sabato d i ogni storia

    [ I ] guardare dentro panotticamente con fioccosit mattutina [ 2 ] aver visione a fondo nel caleidoscopio dei particolari [3 ] visione nel dormiveglia ci che dorme previsione che ancora non desta [ 4 ] idee con risposta mostri panottici [ 5 ] a quinta pieghevole io penso per ipotesi disoccupate teoria senza contratto di lavoro [ 6 ] a quinta pieghevole l'ascensione dei balconi concatenati d i sbieco [ 7 ] caleidoscopio senza contratto di lavoro [ 8 ] p i l i spessamente fessa gelatina amara verde verderame

    se linguaggio a casa [ i ] viene in mente m i fa sempre venire in mente venire in mente [ 2 ] i l discorso sgolfato [ 3 ] futuro indeterminato una volta una volta? [ 4 ] se linguaggio a casa montaggio parlato se linguaggio a casa [ 5 ] m i fa sempre venire cultura che abbiamo [ 6 ] concezione quando linguaggio partito [ 7 ] distendendosi nell'ambito delle proprie possibiht possibile venuta in mente [ 8 ] m i far vivo d i nuovo

    [ I ] i n una custodia quadrangolare inquieto nei quattro angoli dell 'accreditabili t [ 2 ] i l sguito segue [ 3 ] tornarci sopra all'occasione [ 4 ] i l non forato recipiente fantasticare del non forato recipiente [ 5 ] la grande meraviglia niente aplombs all'occasione vedremo in sguito [ 6 ] all'occasione presumibilmente nuoce meno che [ 7 ] inquieto nei

  • quattro angoli dell'intonaco autoapprestato [ 8 ] i l sguito seguir all'occasione

    cinemascope 59/60

    [ I ] passeggiate al cospetto d i [ 2 ] passeggiate splendore che come autocolonne [ 3 ] la luce cambia d i pomeriggio [ 4 ] le reaU aspettative vi ta l i dei miei cifrati sono piuttosto lunghe [ 5 ] lo spirito del racconto che parla splendore [ 6 ] splendore dello squadernato strade del Maryland [ 7 ] decifrabile tendenza dei quotidiani nodi tramviari [ 8 ] materia uminosa che a valle d i pomeriggio strade fronte

    a me d i

    24 >

    Now the question that confronts US is wether it is credible, under the circumstances as we Itnow them... Rex Stout

    How long has this been going on? G. & I . Gershwin

    I

    la migliore ricetta che Adenauer a Soraya la pubblicamente spassosa birbantesca ricetta del domani ex sperimentale che colui i l quale c' votate uomini vecchi che sono quelli che sono vig i l i cio nonnonconformismo meta professionale manager o star o essere arrabbiati viandante tanto pi viandante quanto pi uno si biforca perch no del resto p u non deve certo non sar poi e la cosa pi bella comunque sempre

    I I

    meno che per stringere mani pol i t ic i un po' p i di avanguardia scandalistica i n caso d i tenore d i vita normale gl i zebedei d i uomini famosi sobri perch p i profondamente ad hoc perch ambizione l'interno della figurina cui tre volte i n un palco a sala piena signore da dietro o concorrenti assisten-ziali del linguaggio da ciceroni o senza tirocinio cucitrici d i trapunte ragazze tuttofare o tre volte a sala aperta perch signore signore

    25

  • I l i

    l 'uomo capace d i d i r i t to inizia un po' d i concen-trazione e funziona sempre perch sempre funziona capacit d i dir i t to ed su una bevi Coca-Cola eventuale cosa si dovrebbe p i tempo e tempo poi anche e infat t i si opera poi si fa poi anche e poi di nuovo no nel luogo che finalmente va capace d i d i r i t to va meglio qualcosa si schiude t i si nessuno sicuro d i stabilirsi i n dove mai possibile residenza

    pi e meno adescato sciolto non ingannevole grande odore d i palme d i mano estive fuoco di legna di staccio grande sguardo che costretto verticale cos trafittura nera perfittura confittura d i l noncon-formista ci che i l che l'uno dentro l 'altro d i pomeriggio rinchiuso sguardo che verticalato cos pi e meno come quello che desiderato si realizza sar realizzato pseudo e anonimo noninventato alto piatto sciolto disciolto mano estiva l'una nell'altra traverdepunta nontrasferibile

    V

    luce rossa sotto castagni color carne agavi f antasta anabbagliato sorriso tut to ci entrata come uscita segnali palame verso quanto sopra crea in cappotto d i villoso grido mattutino parchi piazze palazzi

    come entrare e gi perduti sorriso anabbagliato e come prende questo semplicemente questo prende come giorno buio color carne quanto pi alto i l Po tanto p i agevole ci abbrancati carnalmente come se stessi ad acta se stessi fuori corso villoso grido mattutino agavi

    VI

    blaterando blaterato adescato adescamento baratta la sintassi con la grammatica ruffiana per farla finita definitivamente con la grammatica ci che comunque sussiste ci che al d i fuori dizionario parola lapalissiana parola sloganistica flessibili che nessuno sapere che sempre medesimo che copre che adesca racconta ci che i l tut to che sempre meglio che al d i fuori canto popolare non importa che cosa gente un giorno come accordo invenzione che si realizza cede a invenzione che si reaUzza i n accordo per espresso domani

    VII

    lastre cieche grige grige su pioggia la coscienza infelice nebbia dietro strato formale cieco foldtest cieco imbot t i to d i str ido grigio davanti tra aUisque rebus intellectualibus [Descartes] modello d i vespasiano da stazione ident come non moss da fare a pezzi dove per oblique dalla costrizione attraverso lo strato protettivo tenuamente graffito d i sconcezze perdute nei tempi rotolando rotolando

    26 f

  • i n diagonale intrico d i bisbi d i rauc impiallacciatura meditazioni grammaticali semplici d'assi dipinte imputato al soggetto imputato al soggetto instrangolabile

    Vili ,

    a [ tautologismi]

    l 'ombra che proietto l 'ombra che proietto la situazione in cui sono capitato la situazione i n

    cui sono capitato la situazione in cui sono capitato si e no situazione la mia situazione la mia particolare situa-

    zione gruppi d i gruppi si muovono attraverso superfici

    vuote gruppi d i gruppi si muovono attraverso colori pur i gruppi d i gruppi si muovono attraverso l 'ombra che

    proietto l'ombra che proietto l 'ombra che proietto gruppi d i gruppi si muovono attraverso l 'ombra che

    proietto e scompaiono

    proprio vicino come a come proprio vicino dove puzza dove inguarito fetore la vanit d i ogni carne ossuta dove come i n sopra a pezzi ibridamente alla danza segnitiva trasudando a materia aflEondabile dove al luogo ancora pi basso ideologicamente drenati dr i t toni kapos beats hiags pars la merda della storia universale che cosa d i ' che cosa camb neppure Bertolt Brecht la piatta pozzanghera d i lavoro teatrale solo otticamente lavoro teatrale memoria che nella memoria dove sempre ancora dove io sparo su tu t t i

    ih i l nero dell'acqua e i l puntuale delle luci i l nero dell'acqua e l'occasionale dei riflessi contrade e contrade e paesaggi paesaggi che ho t into e paesaggi che non ho t in to 'occasionale delle ombre e i l cromatismo del chiaro

    n nero del nero e i l cromatismo delle macchie chiare

    28 29

  • giallo rosso giallorosso e rosso rosso rosso contrade e paesaggi e oppure oppure e oppure oppure

    c [congiuntivale]

    fino al mezzo della met meno che troppo poco meno che meno -come se come se probabilmente probabile assunto su d i s non assunto su di s incerto provvisoriamente provvisorio

    tratteggi d i riverberi e riflessi e pomeriggi ' ; pomeriggi e pomeriggi e pomeriggi :' pomeriggi sono p i servibili che passati pomeriggi non sono pi frequenti che passati i l pomeriggio con cui designo pi designabile che

    passati pomeriggi lentamente distanziati attraverso un trat-

    teggio d i riverberi stornare procedimenti proceduti superfici speculari crepate e pomeriggi pi crepati pomeriggi pi crepati e pomeriggi pi crepati

    piccole verticali nere intersecano lente orizzontali nere imbriforme interseca imbriforme schiere d i pareti piccoli rettangoli neri t r i s t i incessantemente vaganti esitanti diagonali t ra t t i d i r i t t i finiti intersecantisi in ogni caso se del caso e io parlo parlo discorso interseca discorso ed esiste esiste non non discorso interseca discorso ed esiste esiste non non e

    mai mai

    f [part icipiale]

    attendendo attendere avere atteso essere atteso turlupinato non turlupinato essere stato turlupinato ritrattazioni ritrattate rumori tesi d i traverso rumori tesi d i traverso da epoche finite ritrattazioni ritrattate ritrattabilmente in direzione d i eretto diretto i n direzione eretta direzioni erette da epoche infinite

    30 1

    31

  • r

    incastri

    [una proposizione : incastro : incastri]

    ovunque : sempre e ovunque : ancora e ancora : al mattino a mezzogiorno e la sera persino i n ufScio : un questo questo un ; quale : come al se su o in cio come che cosa pi diverso da : e ci che se niente altro che questo e cos via : fissazione fissa : nella situazione io si cond in esattamente nel si : ccanico ccanizzato ficare : meta forare : domicilio micivi l io civile : singoiar mente a me afferrabile a me afferrante a me chiglia

    I I .

    vial i del tramonto da attraversare faccia la d i essere stato un bambino cos sguardo i n tralce cos : sguardo d i commiato senza sguardo : io ho visto molto splende iohovistomolto p i reale pi grigioazzurro formato retrospettivo formazione sghemba neroesteriore splendore interiore splendore proprio forma riflessa iohovistomolto : l 'orologio indica esempio e su e gi esempio e s e no esempio se sorgere se tramonto ascesa se declino se esaurimento se trapasso azzurrolattea formazione piatta strana : strano davanti a figura svolazzante

    assoluto : assoluto uso del linguaggio forma riflessa iohovistomoltoiohovistomolto

    I I I

    conoscitori che conoscono riconoscono i nuclei riconoscono i nuclei anche non cos : bigliet t i estivi : i l raggio dell'irradiazione non gualcisce si estateggia inestateggia disestateggia : enucleatori non ricono-scono proprio niente enucleatori enucleano : La crisi dello spirito essay : combinatoria assoluta : fili d i pensiero pozzanghere d i pensiero la combinatoria assoluta fantastica fantasticare impossibilitazione sorge : tramezzo : che sorge la bellezza che cresce meandro d i traverso : d i traverso che suona su forte : in forza d i

    rv

    parete nera scomparto oscuro scompiatto oscuro scomparto nero parete piatta panno piatto straccio piatto labbra verbali trampoli verbali crepa : crepa crepe nel fi crepa della lingua fatta crepare fatta guazzare crepa fissa a crepare dentro crepare in pezzi a far crepare fuori abbandonare : abbandonare tutto abbandono totale inchiostro nero orrore : denaturamento eccesso : l inguicrep l inguiserr Hnguifendette fendere perfendere perscheggiare perscheggiato per : i n : per : proto : dis : auto

    32 33

    i

  • tono : tono digitale town digitale terra digitale terra manuale lungo una mano dalle mani lunghe inmanato inganciato incurvato cerchio accerchiato incerchiato cerchia cerchiante intorno a determinate cadenze : ricordano cadenze che totalmente affatto : in tu t to e per tu t to spoglio a capo spoglio i n gene-rale tono : tono : determinate cadenze ricordano : ricordo d i ricordo manuale entromano dentropoi dentroli paesaggio managgio lavoro manuale ale : tono : tono tono : tonale

    VI

    locomotiva-guida esperienza che si come esperienza si come speranza : locomotiva-motivo-guida : d i scansare di fare esperienza comportarsi come speranza : scansare di fare e se : se piacere : se piacere cessa d i essere piacevole : andare se andare : se piacere cessa d i essere andevole o semplicemente ci che a ci che va innanzi va prima va analogo e sempre : troppo preparato perplessato persiflato : se piacere cessa continuamente : motivo-guida motivo d'acquisto caso mai cadendo cadetto : e cre ancora molto oltre che cercare

    i l buio cerchio attorno grigliato come griglia : a griglia aperta come reso aperto a visibile fondale e i l : a tergo i l retrofondato : giallo della lampada interruttore della luce me : me interruttore della luce ingrigliato sgrigliando me lampadaperto : e questo : s ora escogitando estravagliando questo s ora efforito lampadogonfiare : questo s ora lampadofiorire : paralume me lampadogiallo gial-lendo e questo s : ingiallito

    :i

    da profondo ma da : perch : coloreperch sapore-tJerch sensazioneperch : parola questa : perch parola : nonaccordata nonsfrondata figura verbale possibilit carne spallare carne labiale carne verbo-labiale : profondo da : perch da invisibile perch : parola surrogante profondamente addentro da dire : da parlare da pronunciare da chiacchierare da blaterare : ora sempre ora mai : perch questo : termine per essere passati oltre termine per essere divorati a fondo in : non non in : perch nooammesso nondetto nonriuscito : tema non tema da profondo nontema da profondo da : perch

    vi!

    lampada gialla cerchio della lampada aperto si aperto e poi : attorno buio : buio attorno attorno

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  • TESTI 2 \

    D

  • dunque inerente al concetto di parte [di parte, nel senso pregnante di parte auto-noma], che essa, nel tutto, coUegata con altre parti [come conseguenza della sua autonomia]; al concetto di momento nonautonomo - e, precisamente, nonme-diato, qualitativo - , che esso non ha momenti complementari, con i quali collegato. D'altro canto, questo essere coUegate, che distingue le parti di un tutto - non ostante la loro autonomia - dalle articolazioni di massa. Le articolazioni di una massa non sono collegate tra loro. Ne risulta, che il tutto pi che la somma delle sue parti.

    Edmund Husserl

    A work of literature is, first of ali, an organised, purposeful sequence of words. Ren Wellek

  • Una stanza nella mia abitazione

    C' una stanza nella mia abitazione che conoscevo appena. Una volta avevo gi persino accarezzato l'idea d i farne murare la porta e ricoprirla con una tappezzeria. Ora che ci sono dentro e non posso pi uscirne cerco invano di ricordare in quale punto della mia abitazione si trova questa stanza. Invano ho cercato una pianta. Non esiste. Oppure andata persa. E quando mi pare di ricordare che questa stanza era una stanza esterna a questa ipotesi contrasta tut to ci che vedo e sono anzi tentato di affermare che essa si trova proprio al centro della mia abitazione [e murata sarebbe diventata qualcosa come uno spazio cavo].

    Comunque la stanza ha finestre. Finestre e niente nnestre si sarebbe tentati di dire. Aperture forse pi esattamente che compaiono in vari punt i della parete e scompaiono di nuovo. Quasi come inmiagini. [Strada di pomeriggio bagnata dalla pioggia o d i notte una fila d i lampioni o la faccia i ie t ro i l vetro di una finestra e tante altre cose.]

    Magari ci sono anche porte. Forse solo che non le '30 ancora trovate? [Nemmeno quella attraverso li c'jale sono entrato?] Mentre sto seduto cerco z- ricordare come sono entrato. I n fondo sono

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  • propenso tuttora a considerarlo un caso. La serratura della porta si era allentata. La porta era accostata. L 'ho urtata. H o avuto un indugio. Poi sono entrato. Ora cerco continuamente d i afferrare che cosa mi aveva fatto indugiare. Non era una cautela un timore o un presentimento. Anzi la stanza esercitava su di me un'attrazione. Una sorta d i rivedersi. La sensazione di ritornare. Anche curiosit. Eppure avevo indugiato?

    Ricordo che facevo dei progetti quando sono entrato nella stanza. D i questi progetti non restata traccia. Non so neanche p i di che genere di progetti potesse trattarsi. I n compenso ho cercato d i esplorare la stanza. L 'ho per cos dire imparata a memoria con tutto l 'inventario. Ma mi sono accorto che questo non era i l da farsi. Da allora sto seduto e guardo fsso davanti a me o le immagini d i finestre che compaiono sulle pareti e senza certo aver percepito i l movimento della lingua ho cominciato a parlare e dapprima ho udito soltanto i l suono l'incessante borbottante lamentoso scono-sciuto suono della voce concitata incomprensibile e cattiva [cos m i pareva] che era la mia propria. La mia propria sconosciuta voce.

    Da che sento questa voce so che sono come uno che ha acquistato la stessa cosa che ha venduto e che ora sull'unica scorta d i questa merce cerca d i scoprire come stanno le cose. Che non sa se vuole conservare ci che non p u dar via. Che continua a credere che i l domani confuter ci che ha dimostrato l 'oggi. Che non crede a nessuna prova tranne i n stato di collera. Che forse gi comincia a denigrare ci che stato massima aspirazione trovare. U n

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    paio d i ore fa ho scoperto che nella stanza c ' uno specchio. Evidentemente l 'ho scoperto pe rch cercavo d i nuovo una porta. Ero sfinito. H o alzato lo sguardo. H o visto una faccia. Una faccia stanca che osservava stanca e tesa. Occhi che osservavano stanchi e tesi. Una volta questi occhi erano fiduciosi una volta questi occhi erano catt ivi . Tu t to ci era passato e non aveva cambiato nulla.

    Ricordo i l pensiero che ho fatto ed lo stesso pensiero che faccio tuttora perch questo un rapporto e non una storia. Se sar mai i n condizione [penso] d i lasciare questa stanza disdir Ja mia abitazione e me ne and r dove e come che sia. Penso questo e al contempo penso che non lascer mai p i questa stanza anche se fossi i n condizione d i lasciarla ma c i res te r per sempre e i n eterno.

    Variante: Quando lo trovarono giaceva dietro l'xmica porta. Era aperta. Era sempre rimasta aperta.

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  • I n attesa della macchia rossa |

    Sono una retta nera che si muove in avanti. Ci che intendo come ci che sono lo intendo come qualcosa che si muove in avanti nero rettilineo. Qualcosa che si muove in una determinata direzione un movimento la cui velocit costante ma non nota.

    M i muovo ora in direzione di una macchia rossa. Ci che intendo come ci che sono si muove ora i n direzione d i qualcosa che intendo come la macchia rossa. Dapprima ho registrato soltanto inquietudine ci che intendo come la mia velocit appariva come qualcosa che mutava e sono capitata a contatto con ci che ora intendo come la radiazione della macchia rossa.

    Registro ci che chiamo l'indecisione tra ripulsa e attrazione. Timore e speranza di girarci attorno. E d i nulla sono pi certa che del fatto che intersecher la macchia. Accade una cosa straordinaria. Riconosco i l fondo sul quale mi muovo. Questo fondo mi si d a riconoscere come un sottofondo come qualcosa che riflette onde d i riflesso m i colpiscono. M i coartano mi rivelano mi coprono. Ci d i cui posso soltanto dire: Ora o ora no o ora forse.

    La macchia rossa irradia. Ci che intendo come la macchia rossa ha qualcosa che intendo come la sua

    radiazione. Ci che intendo come la sua radiazione mi costringe a ci che chiamo la speculazione intorno alla macchia rossa. Com' la sua confor-mazione? Come la sua figura? A cerchio elHttica parabolica amorfa? Come una macchia d'acqua come un proiettile esploso? I n fondo non so nulla. Confido i n ci che intendo come ci che sono che intendo come una retta nera come qualcosa che intendo come inarrestabile come irrevocabile.

    Sar una cosa rapida? O lenta? Sar in condizione di essere rapida o lenta? Che cosa sentir se la interseco? Avr qualcosa come delle sensazioni se riesco a realizzare ci che intendo come l'interse-camento della macchia rossa?

    Mentre mi muovo verso di essa forse questo movimento gi in procinto di cessare. N o n raggiungo ci che intendo come la macchia rossa. Meta irraggiungibile supposizione ipotesi errore.

    Pongo questioni per essere premunita per ogni evenienza questioni previdenti questioni preser-vanti assicuranti autoassicurazioni. I n realt sono [come si suol dire] certa d i raggiungere ci che intendo come qualcosa che inevitabile raggiungere. Forse gi in immediata vicinanza forse gi v\-enuto. Solo ancora incapace d i riconoscere ci che gi accaduto. I n realt gi dimentico a volte k macchia rossa. M i trovo gi al d i l. Sulla bianca corsia rettilinea su cui nulla pi si modifica. a TOlte gi dietro di me ci che intendo come la Mcchia rossa. Intersecata da me. Intersecata da d che intendo come nero come rettilineo come ci che sono.

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  • Variante: approssimativamente zero. Dopo che l'ascesa non ha saputo fino a che punto sarebbe salita. Dopo l'obHo della faticosa memoria dell ' i-nizio. Sebbene si parlasse dell'esistenza di un che di ondulimorfo. Con esclusione d i ci che si chiama possibili t. Approssimativamente zero.

    Quanto pi approssimativamente zero tanto pi lentamente. La lentezza estrema infine come una caduta tonante. Quanto pi approssimativamente zero tanto pi spaziosamente. I l panorama stesso per soltanto un profilo ritagliato. P i pressante la questione. La questione che abbaglia tutto l'eterogeneo. E stride negli orecchi come un incrocio tra freno d'auto e fischio a vapore. Sebbene talora come fagocitata. E allora l'etero-geneo l letteralmente saldo di luce pomeridiana come creato per questo momento dal l 'e terni t .

    Qual i l contenuto di ci che chiamo zero? Una cosa che annulla tu t to ci che v i perviene? O solo i l luogo in cui i l regno dei positivi tramuta in quello dei negativi? Abbastanza consolante del resto qualora sia certo che tut to rimane uguale tranne i l meno premesso a ogni cosa invece del pi. [ I n f a t t i chi dopo tut to avvertirebbe ancora questo meno!]

    I o non ne so nulla. Penso [ p . es.] con terrore al fatto che esiste i l regno d i quelli che si chiamano gli immaginari. Che non compaiono mai propriamente ma solo nella loro forma derivata. I l cui regno l dove esiste ci che non esiste. P i nulla d i me esistendo se non ci che uno un tempo ha concepito come l'estremo esistente [come una sensazione soltanto ancora di freddo e di tenebra].

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    Allegoria

    I

    M i ero immerso. Sospeso a perpendicolo sopra l 'ombra d i ci che non era pi. Tempo verde. I l fondo era sassoso e chiaro e pieno d i piccole piante e d i ombre cangianti. D i luce cangiante verde fresca. D i luce gradevolmente fresca dopo la luminosi t violenta d i ci che stato. Fluttuante silenzio della durata dissolta. Non durare oltre. I giorni p i bell i della mia morte. Senza evento o attesa.

    Prima di immergermi avevo pensato a questo stato come alla liberazione definitiva. Ma era solo l'assenza condizionata dell'esistente. Non p i partecipe disperso scomparso.

    I n questo strano aquario del mio contenuto emozionale un morto. Gi mi colpisce di nuovo. Non cessa d i colpirmi. M i getta i n avanti. Che m i ero immerso significava soltanto che mi ero immerso. Non altro. Avevo dimenticato i pesci pi grossi. Ora sono radunati. Vacillo sospeso a perpendicolo sopra l'ombra per i loro colpi. Ora m i assalgono a branchi guidati dal p i grasso e p i nero dall'angolo pi impensato di quella cantina dimenticata. Verde nulla pieno dei colpi rabbiosi dei colpitori . Verde penombra tramutata nei colpi schiumanti r ibollenti delle loro pinne. Senza suono meduse di nostalgia

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  • dilatata. M i sono veramente recato qui volontaria- Passando da una situazione a un'altra mente? Ci che stato prima che v i giungessi assume tinte simpatiche. Sotto i colpi sempre pi for t i la mia testa a poco a poco si stacca. A volte sotto colpi pi l ievi gi si muove da sola. Saranno soddisfatti quando l'avranno?

    i

    La prima situazione giace un po' arretrata a sinistra i n fondo. tonda e aperta. Gialla e levigata dentro e ruvida nera screpolata fuori . Sta per cos dire su qualcosa che fragile. Pare essa stessa fragile. [Tut tavia infranta probabilmente non muterebbe.] Contiene qualcosa. Pallottole d i carta magari. Buste da lettera forse o carta da imballo. Roba consumata. Briciole avanzi scorze.

    La seconda situazione ha l'aspetto di un ponte. U n ponte sul quale sono passato o una volta sola o invece innumerevoli volte. La si pu anche caratte-rizzare come un arco piatto una linea di raccordo tra l'una e l'altra parte. Qualcosa sopra qualcosa. Mod i d i dire pretesti pretese. Tra le quinte d i ore del giorno e stagioni dell'anno. Ma non un ponte. Qualcosa d i appiccicato d i annodato. Qualcosa d i revocabile.

    Passando da una situazione a un'altra vedo una finestra che risplende attraverso la notte. [Sempre la stessa strada. Vento preme incontro pioggia batte sulla faccia. Cammino. Mentre cammino la strada si muove sempre nella medesima direzione insieme

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  • a me e non arrivo mai al termine. Tut to sempre ugualmente vicino e ugualmente lontano. ]

    Vani che svaniscono sui bordi . Vani vasti e pia t t i senza l imite. U n pavimento e un soffitto niente altro. U n riflettore scorre qua e l. Per un istante indugia vibrando. Scivola e si ribalta. Poi indietro sul soffitto. U n tondo scialbo disco rotante. E quando poi i l disco a poco a poco si spegne dal profondo si avvicina un passo cadenzato. Vaga intorno. Si fa pi da presso. Cessa diventa pi minaccioso. Cresce e mentre nel rombo crescente i vani cominciano a vibrare torna crudo stridente netto i l riflettore e v i balza in mezzo. D i conserva giostrandosi intorno a vicenda ora riflettore e fantasma cadenzato si aUontanano d i eco in eco.

    ?

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    I o l'assassinato

    Vui assassinato nell'ultima rivolta di Cawapore. Nei terribili giorni della rivolta venni attirato in una casa da due uomini e trucidato.

    [Da un giornale indiano]

    Quando mi trovarono giacevo sotto un pavimento d i assi e uno strato d i cemento. Erano un ragazzo e una ragazza. La ragazza era strabica. Avevano strappato via le assi e spaccato a picconate i l cemento. Non ricordavo nulla.

    M i avevano trovato in un'edicola d i giornali. Come gli era venuta l'idea che io potessi stare l? Come gli era venuta l'idea d i dissotterrarmi? Cercavano qualcos'altro [ o nulla affatto] ? Ero io quello che avevano trovato.

    Parlavano tra loro. Dapprima non riuscivo ancora a capire ci che dicevano. Dapprima non mi interes-sava ancora ci che dicevano. Stavano contro la parete. La ragazza rivolta verso i l ragazzo lo guardava. L u i aveva chinato la testa. Che cosa avevano in animo? Volevano portarmi via? Volevano lasciarmi l?

    Forse si sforzavano d i riconoscere la verit. La veri t era [ora lo so] che ero di nuovo venuto alla luce del giorno. Ci era irrevocabile. M i avevano assassinato. M i avevano sotterrato. Ma io esistevo. U n ragazzo e una ragazza strabica mi avevano

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  • dissotterrato. Forse intuivano che cosa avevano fatto. Ma se lo intuivano non sapevano [suppongo] quale conseguenza potesse avere questo atto. Oppure s? Era d i questo che parlavano?

    L u i m i venne improvvisamente vicino attraverso la baracca e m i fiss. Lo abbiamo trovato [disse] l u i . - Affossalo d i nuovo [ l e i esc lam] non ci dar che fastidi. Lascialo dov ' . - Non pu sparire del tut to [disse i l ragazzo] dal momento che l'abbiamo trovato. - Allora portalo fuori mettilo in mostra d i ' che siamo stati noi [g r id l e i ] . G i [ l u i disse] perch non noi .

    Cominciavo a ricordare. Facevo fatica. Anche se ero ben conservato [ e d ero ben conservato] ci era un'altra faccenda ci non significava nulla. Poich era trascorso del tempo. [Una sera d'estate con i l rumore di autocolonne che passano [cos forse?] odore di strada e passi invisibi l i nell 'oscurit all 'improvviso la voce dell'altoparlante luce che trascorre rapida nel fogliame d i alberi [che alberi?] vento di pioggia vento che sa di pioggia e i l torso d i un impermeabile grigio [ ? rododendro? steccato d i g iard ino?] . ]

    I l ragazzo e la ragazza adesso stavano vicino alla porta. Scrutavano fuori attraverso i giornali appesi in mostra. Erano in attesa? D i che? Non sapevano decidersi? Decidersi a che cosa? Alla loro occa-sione? Ero io la loro occasione? Ancora? O dio ancora.

    Ricordo le ombre contro i l cielo notturno pi chiaro. Poi la traccia d'ombra [ d i un uccello d i un proie t t i le?] . Senza suono e rapida trasvolando. La stessa che? U n qualcosa che bri l la. Sempre

    sbi to sparito del pari senza suono. Una mano [ ? ] che si muoveva rapida. Rapida? Oppure lenta?

    C'era odore d i terra. Era stato p i facile d i quanto credessi. Niente sudore un unico batti to del cuore e nessuna frase insensata. Vento scuote all ' improv-viso eccitato intorno qua e l. Mormorando cresce i l rumore. I l vento cessato. Senza suono. Cos senza suono. Qualcosa era finito. Una volta per tutte. Ero morto. Non cos morto da non poter essere dissotterrato. Ma pur sempre morto. U n cadavere ben conservato. Qui era la generazione successiva o l 'altra ancora. M i aveva disotterrato. I n un'edicola di giornali. Era un fatto straordinario per loro avermi dissotterrato? Sulla strada ci fu un rumore. La porta si spalanc. Ombre penetrarono. Lampade tascabili. Una voce alta. Grida. M i circondarono. La ragazza fissava i l ragazzo. L u i aveva ficcato le mani nelle tasche dei calzoni.

    M i afferrarono. M i afferrarono e mi sollevarono e m i portarono via. Mentre mi portavano via la ragazza chiese: Ha i telefonato vero? L u i non rispose. Spu t per terra qualcosa che aveva tra i denti e segu coloro che si accalcavano verso l'esterno. L o abbiamo trovato noi! [s t r i l l la ragazza] e protese d i fianco le mani divaricate aperte.

    M i portarono via e cominciarono a consumarmi. Sotterrare non era abbastanza sicuro. Assassinati possono essere r i t rovat i . M i hanno conservato i e m i consumano. M i cancellano attorno come a un disegno a matita. Sono arrivati piuttosto avanti. :

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  • I l pit tore d'acqua

    Dipingeva su acqua. Era la sua innovazione. Dipingeva su acqua ossia: non faceva scorrere

    come p i t to r i precedenti acqua tinta su carta. N o n dipingeva quadri da appendere. Non dipingeva quadri affatto. N o n ci che fino alla sua innovazione si intendeva per quadro.

    Dipingeva su acqua. Su ogni tipo d'acqua. Su ' pozzanghere piovane su distese lacustri sugli specchi d'acqua d i recipienti pieni. Su acqua tracimata intorno a un vaso di fiori. Su acqua d i mare. Su acqua da bagno. Dipingeva su acqua liscia. Dipingeva su acqua mossa. Su acqua limpida e su acqua torbida piena d i alghe e d i particelle sospese. Ombre e riflessi d i sole. Persino su acqua tinta se ce n'era a mano. M a i [cosa che estranei avrebbero potuto supporre] su un'altra specie d i l iquido. Acqua doveva essere.

    A volte non era soddisfatto di quella che aveva a mano e intraprendeva lunghi viaggi finch trovava l'acqua adatta. A volte si accontentava della prima che gl i capitasse. Poteva accadere che un ripiano d i scrivania allagato a chiazze lo affascinasse. Poteva accadere che gl i servisse proprio quel particolare lago d i montagna tra scuri pendii

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    boscosi. A volte si limitava a dipingere dalla riva i n ginocchio sulla ghiaia o sdraiato su un pontile. A volte remava per ore finch trovava la giusta luce i l giusto isolamento. Per un certo tempo us una zattera che aveva un'apertura rettangolare al centro. Per dipingere adottava vari metodi. Per lo pi ricorreva a bastoni d i diversa fattura. Inol tre adope-rava assi dischi d i gomma spazzole pt t in i acchiap-pamosche anche pennelli. Qualche volta compasso e riga. Proprio questi per un certo periodo esercita-rono su di lu i un talquale fascino. Lo si vedeva in mezzo ai frangenti o su distese lacustri sconvolte da raffiche d i tempesta tracciare per ore rette tirate alla perfezione e archi d i ampia escursione. Dip in-geva con le dita e con le mani divaricate. Con i piedi anzi con tut to i l corpo.

    Raramente dipingeva con i l colore. Allora faceva sgocciolare i l co ore nell'acqua corrente o ve lo faceva passare mediante pennelli e bastoni. Versava in acqua colore a secchi. Una volta us una penna stilografica.

    I suoi quadri. Come s' detto non erano quadri. Giochi fatt i d i curva onda riflesso ombre d i tracce e tracce d i tracce. Una volta mentre cercava d i completare la pittura d'acqua [anche lu i non voleva stare fermo] con scultura d'ombre sub una regressione. Dopo essere passato da ombre semplici a ombre combinate e colorate si sorprese a voler fotografare la scultura d'ombre in uno dai suoi mutevoli stadi. Ci significava la regressione. Conservare fissare trasmettere mostrare era la regressione. Era l'inane.

    Dopo di che rest qualche tempo inattivo. Proba-

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  • bilmente voleva punirsi con l'astinenza. P u darsi anche che da questa regressione qualcosa i n l u i si sprigionasse ad una immaginazione ancora p i ^ pura. P e r in tal caso questo progresso sarebbe rimasto invisibile. Laddove dopo una stasi piena d i apatia apparente o reale ricominci a dipingere su acqua. Soltanto un osservatore molto acuto [che non esisteva] avrebbe forse avvertito in lu i modificazioni d i minima ent i t . U n lieve indugio in mezzo al tratto. U n pi rapido passare da acqua ad acqua. U n fermarsi all'appena abbozzato.

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    Pirotecnici

    Dipende sempre che cosa importa a uno. L'uno vuole soltanto stupire. Gl i importa i l botto.

    L'al t ro vuole bellezza. Fabbrica ruote pirotecniche e colori variopinti . Instancabile e sempre d i nuovo affascinato contempla le sue figure che senza scopo [ l ' a r t pour l ' a r t ] si dissolvono nell 'oscuri t. I l terzo vuole ferire. Spara a mitraglia. E d meglio tenersi alla larga da lu i o stargli molto vicino [ ch i spara a mitraglia non colpisce i l prossimo]. I l quarto fabbrica ordigni a orologeria. Si tiene in disparte e mol t i lo prendono per t imido. Per lo pi lo si vede seduto in un angolo o con la schiena appoggiata alla parete arnesi intorno a s sul pavimento tra le ginocchia divaricate mucchi disordinati d i foglietti zeppi d i cifre. P u anche accadere che parli e trattenga qualcuno per i l bottone e gU racconti che cosa ha in mente d i fare. Ma nessuno gli crede. Perch come comincia. U n rumore da niente. E gi tutto finito. G h spettatori sono delusi. Non ha mantenuto quello che ha promesso.

    Soltanto pi tardi. G l i spettatori se ne sono andati altrove. L u i stesso sta i n disparte e capita che sembri avere gi dimenticato quello che ha fatto. Allora avviene lo scoppio. I n mezzo alla gente.

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  • Con calcolo e premeditazione. Ma gi quasi non mettono pi in rapporto con l u i la cosa bens cercano dappertutto e talvolta a uno degli al tr i tocca involontariamente la collera o l'onore. L u i stesso magari degna appena d i uno sguardo lo spettacolo. Ghigna? veramente interessato a ci che combina?

    A volte pare quasi che facciano tut to per compiacere gli spettatori. Che non abbiano altro fine se non quello d i dilettare appunto gl i spettatori. Ciascuno a suo modo o secondo la propria idea del diletto. Pe r operano anche quando non c' nessuno spettatore.

    A me interessa i l fabbricatore di deflagrazioni ritardate. Studio i l suo sistema di lavoro e i l suo metodo. A chi giova a chi nuoce? N agli a l t r i n a se stesso. Oppure s? malvagio? Quando sente l'esplosione sa ancora d i essere stato lui?

    Comunque non gl i importa d i vedere la cosa.

    Per esempio una palla da ping pong o una palla da biliardo

    Just relax and bave a good time.

    Per esempio una palla da ping pong o una palla da biliardo che cos '? Per esempio una palla da ping pong o una palla da biliardo una palla da ping pong o una palla da biliardo. i l destino d i una palla da ping pong o di una palla da biliardo. Ma i l destino d i una palla da ping pong o d i una palla da biliardo che cos '?

    Per esempio una palla da ping pong o una palla da biliardo [ i l destino per esempio d i una palla da ping pong o d i una palla da bi l iardo] ci che accade con una palla da ping pong o con una palla da biliardo. Che cosa se ne cava che cosa ne ne viene fatto le capita che cosa chiunque compie con essa ecc.

    Rimbalzare colpire rimbalzare colpire. Essere battuta lanciata rotolata liftata schiacciata. Rac-chette dure piatte. Stecche lunghe dal colpo secco rapido. Essere liscia. Essere mobile ciecamente rispecchiando rispecchiarsi ciecamente rotolando battuta guizzante e senza punto fisso d'appoggio. Leggera e facilmente movibile. Vuota oppure massiccia. Vuota o massicciamente cava. Oggetto.

    Ci sono regole per ogni gioco. La palla da gioco conosce le regole? Le ha fatte la palla da gioco le regole? Rapporti causalit funzioni non le servono a

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  • niente. Non si pu giocare a biliardo con le bocce dell'albero di Natale oppure a ping pong con le biglie. Perch no?

    [ - borghesucci con le nostre concezioni da borghe-succi noi del paese di stanze fuori moda camerati della vita paciosa sopravissuti cantatori d i canzoni e noi non gi pure e abbiamo i l e ci pare di essere con quello che ci siamo abituati a chiamare e lo spirito rimasto seguita a drappeggiarsi con Rosemarie e L i h Marleen - ]

    p i fastidioso dell 'ironia. L ' i ronia appare loro immorale. Volendo essere presi sul serio per cos dire intestarditi i n se stessi consapevoH d i tu t to questo e non cambiandoci nuUa.

    Questo clip clap delle palle da ping pong questo crocchiante scontrarsi delle palle da biliardo questo rimbombo delle palle da bowHng e fragoroso rovesciarsi dei b i r i l l i . Stare in ascolto un attimo. Depresso consolato affascinato [consolato da fredda triste fascinazione] questo stare in ascolto. D i che cosa? Semplicemente d i ci che accade. Che sento quando ascolto che cosa accade.

    Revers: quasi carattere etnico. Salutano con diffi-denza lo straniero. Ambizione profondamente radicata convinzione profondamente radicata d i saper fare tut to meglio. Ci provano anche. Non fanno altro che provarci. Questo misto di fatica e d i paura. Eppure fanno grandi prestazioni sono infinitamente a t t iv i . Si alzano presto al mattino per paura di perdere qualche coincidenza. Si dice che sono t i rchi . Sono soltanto precisi. Precisione che diventata autoredenzione. Applicata fino al lustrare pavimenti e passeggiare per boschi. Niente loro

    60 6r

  • Dibat t i to del mercoled

    Relazione: Che cos' real t? Realt qualcosa che. Qualcosa che reale eiEcace. Qualcosa che agisce agisce efficacemente agisce su d i me. Qualcosa che esperibile che io esperisco rende esperibile qualcosa. Realt uguale a esperienza. Realt uguale a mia esperienza. uguale a mia tua nostra esperienza. ci che nella mia tua nostra esperienza uguale. Un'esperienza uguale senz'altro real t? Esiste un'esperienza uguale? Esiste una realt uguale?

    [illuminazione insufficiente spifferi attraverso le finestre riscaldamento insufficiente atmosfera d i demolizione fuori tutto facciata provvisoriet artificiosa a completamento della facciata non p i mantenibile i n piedi a lungo presto perfezionata senza interstizio]

    Realt qualcosa che. Qualcosa di esperibile. Qualcosa di cui si pu parlare. Qualcosa d i cui non si pu parlare. Qualcosa che qualcosa d i cui qualcosa su cui.

    [ i l rumore cadenzato d i un merci sugli scambi di un binario d i smistamento associato all'immagine d i

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    due figure che in una stazione d i citt d i provincia grigia d i pioggia ancora una volta non ancora l 'ult ima volta e la mano che fa cenni d i saluto in silenzio prospetticamente scorciata]

    M i viene in mente qualcosa. A uno viene in mente qualcosa. Ovunque m i viene in mente qualcosa sussiste la possibilit che mi venga in mente qualcosa ho la possibilit alla disposizione che m i venga in mente qualcosa. A casa in ufficio mentre passeggio in metropolitana al cinema.

    [ho mal d i testa ho fame sono stanco che cosa t rover da mangiare quando po t r andare a letto anche ieri era cos tardi sono stato in giro tut to i l giorno da stamattina non ho mangiato niente]

    Quello che m i viene in mente qualcosa che posso dire. Qualcosa che si pu dire. Qualcosa che io ritengo vero. Qualcosa di cui sono convinto che si pu ritenere vero. T u t t i noi che siamo qui . T u t t i noi che siamo qui rappresentiamo i n un certo senso una massa che non qui . Siamo in un certo senso t u t t i . I o sono t u t t i se t u t t i noi che siamo qui riteniamo vero quello che io ritengo vero. Io sono t u t t i se siamo unanimi. La mia azione unanime se siamo unanimi. La nostra unanimi t sarebbe reale.

    [che facce sono quelle dietro i vetr i delle finestre che gente quella che si adunata dietro i l vetro della finestra perch la gente si ferma quando vede qualcosa che non conosce quando sembra accadere qualcosa nonconoscere e accadere per essa reale]

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  • I o sono t u t t i se tu t t i noi che siamo qui riteniamo vero quello che io ritengo vero. Io sono tu t t i se siamo unanimi. La nostra unanimi t sarebbe reale. Quello che dico sarebbe vero o nonvero o semivero o avrebbe a che fare con la veri t o sarebbe reale. Le i non crede? Qual la sua opinione? Prego risponda al quesito ! Che cosa ha da dirci i n proposito? Dibat t i to .

    [veramente non sembra che ascolti gran che aspetta soltanto la sua parola d'ordine aspetta i l suo segnale che genere di segnale qualcosa su cui pu raggiun-gere spera d i raggiungere l 'unanimit d i segnale i n segnale di slogan in slogan discorso uguale a mastice tra slogans che provocano l 'unanimit nessuno d retta nessuno ci bada ci sono abituati]

    impegnativo non impegnativo. Realt uguale a impegno. Impegnativo ci che viene offerto. Viene offerto ci che spera di raggiungere impegno. O no? O soltanto una cosa qualsiasi? A caso senza requie una cosa qualsiasi? Che cosa qualsiasi? Nessuna richiesta. Consumatore medio. Cultura. Civilt. Patrimonio culturale. Prodotto della civilt. Smercio bellezza fase finale atmosfera pr imit ivi t movimento.

    [perch si alza in piedi e parla biondo stando un po' curvo le mani nelle tasche della sua giacca sa che fa colpo che ha successo ora sorride se n ' accorto applaudono]

    I o sono tu t t i se t u t t i noi che siamo qui riteniamo vero quello che io ritengo vero. I o dico la veri t se siamo unanimi. Realt ci su cui abbiamo raggiunto l 'unanimit . I o do la parola d'ordine. La mia parola d'ordine i l segnale che provoca l 'unanimit . La mia parola d'ordine i l segnale che raggiunge l 'unanimit sul fatto che t u t t i ritengono vero quello che io ritengo vero?

    64 65

  • A proposito d i una discussione con dottr inari

    I

    [ m i chiese ieri e io risposi dissi so (pi tardi ammisi i n sede discorsiva che non so) dissi io sono per io non sono per a me i n questa faccenda scoccia che]

    Parlo. H o un'opinione nessuna opinione p i d'una opinione molta opinione. [ D i c o . ] Cose d i cui secondo la mia opinione capisco qualcosa. Cose d i cui secondo la mia opinione non capisco niente. Cose d i cui m i sono occupato e cose d i cui non m i sono occupato. D i cui ho sentito qualcosa d i cui non ho sentito niente di cui ho letto o visto qualcosa oppure non ho ecc.

    I l i

    Lei trova che i l suo comportamento giusto? Trova che ha ragione di comportarsi cos? Non trova che dovrebbe comportarsi diversamente? N o n trova che potrebbe comportarsi diversamente? M i comporto o non m i comporto. M i decido o non mi

    decido. Prendo posizione o non prendo posizione. [ L e i era per Adenauer? Va al cinema? un patito del jazz? Difenderebbe l 'omosessuali t? Crede che l 'uomo della strada sappia che farsene dell'arte moderna? sposato felicemente? Fuma con i l filtro?]

    IV

    Partecipo. [ L a cosa spiacevole che non si p u evitare di essere implicati quando si partecipa.] Non so in che cosa m i lascio implicare. Oppure lo so e non vorrei oppure vorrei ma non so se ci i n cui mi lascio impUcare non sar qualcosa di diverso quando ci sar dentro. Si p u andare nei dettagli e motivare ogni cosa si p u andare nei dettagli e dedurre ogni cosa si pu andare nei dettagli e analizzare ogni cosa. Riguardo a in relazione con sulla base d i ecc. Tu t to ci [naturalmente] si p u anche non fare.

    V

    [ I o p. es. ho collaborato. Avevo i presupposti per collaborare. Ma non sapevo a che cosa. Volevo apprendere. Ci che appresi fu che cosa vuol dire collaborare. Smisi quando seppi che cosa vuol dire collaborare. I n un certo senso sono persino diventato inabile perch so che cosa vuol dire. I n un certo senso sono pe r anche diventato p i abile perch so che cosa vuol dire collaborare.]

    66 67

  • VI vili

    [Oppure ci si orienta. Si raccoglie classifica scarta seleziona compone valuta osserva percepisce percepisce percezione prende percezione per buona registra registra sistematicamente distrugge i l sistema e registra la distruzione e non smette e ci si orienta a questo modo. Ci si orienta tut t ' intorno i n una determinata direzione senza direzione anche a ritroso anche i n avanti ecc.]

    VII

    Parlo. Parlo per conto mio. Non bado se qualcuno mi ascolta. Suppongo che ci siano ascoltatori che ci sia quello o uno qualunque o non so chi comunque. Ci che dico non sono prese d i posizione risposte riconoscimenti disconoscimenti. Ci che dico non sono opinioni. [ In tendo sempre la stessa cosa.] Ci che dico ci che si pu dire. Che cosa si pu dire? Qualcosa. Ci che si pu dire suona io discorro senza riguardo se sono comprensibile. O se sono capito male. [Se sono capito sono sempre capito bene.] I l mio riguardo sta nel fatto che io presumo che la mancanza di riguardo del mio discorso renda l'incomprensibile [l'apparentemente incompren-sibile] comprensibile.

    I r re t i to i n maglie d i opinione e d i proverbi e d i ogni strascico del genere. Strascicandomi appresso tut to questo strascico. Se m i muovo tut to sempre viene a sua volta mosso vengono per cos dire messi i n moto inter i settori d i strascicato appresso. Entrano per cos dire i n ballo inter i settori d i strascicato appresso vengono messi i n moto settori sempre nuovi entrano in ballo settori sempre nuovi. Tu t to ci m i avviluppa. Si impigHa. Si tende al massimo. Tira strappa strascica attacca. I o sto immobile e tut to si muove attraverso d i me. M i sdraio e tu t to si muove al d i sopra d i me. Ne sono veramente partecipe? A tastoni m i segnalo oltre attraverso lo strascicato appresso. I o m i segnalo oltre.

  • Variazioni sull'inizio d i un romanzo

    Seguitava ad essere deluso. Q u i i lampioni si allineavano solo su un lato della strada. Erano gi i l luminat i . Cerc una tabella indicatoria. Come

    silenzio d i morte. Strade simil i [ p e n s ] ce n ' i n tutte le citt che hanno superato un certo numero d i abitanti. Mentre proseguiva pens-. O qu i vanno gi a letto cosi presto o gi pi tardi d i quanto pensavo oppure le case sono vuote. Su uno dei. m u t i grigi comparve una macchia d i luce e si spense prima clie l'avesse raggiunta. C'era puzzo d i pesce e d i qualcosa che gl i ricordava i lavatoi. La strada saliva dolcemente. Selciato gibboso con sot t i l i strisce d i cotto sui la t i . Terminava pi avanti i n aria. U n rettangolo con tre lat i soltanto. M u r o selciato muro. I n alto nulla. Cielo. Cielo smorto deciso da poco all 'oscurit.

    I I

    Una persona. Pronome personale terza persona singolare maschile. U n personaggio? I l protagonista d i una storia? Uno qualunque cui accade qualcosa

    con cui accade [oppure accaduto] qualcosa? Centro d i una situazione d i una story d i un plot? Tensione: qualcosa gi accaduto. Seguita ad essere deluso. Eventual i t che si offrono spontaneamente. Quello che p u essere eventualmente accaduto. Narrare? Seguita ad essere deluso. La sua delusione non si mitigata. Persiste tenace non si dissolve piuttosto ribadita. gi quasi un tratto del carattere gi quasi una vicenda.

    I I I

    Quasi come identificare una fotografia d i cui si dimenticato che cosa v i r i trat to. Identificare che cosa poi? I l bello che deve esserci stato un archetipo. N o n si p u aver inventato liberamente \it\'immagine? M a i l presupposto appunto che non la si semplicemente inventata. N o n p u essersi invece trattato d i u n sogno particolarmente nitido? P u essersi trattato p. es. d i uno d i quei sogni che si sono sognati come [come che cosa? ] . Oppure che cosa se ne ricava se si sapesse: Rouen 18.6. 1940 alle dieci e mezzo della sera? I n qualche posto cos sembra i l singolo elemento deve trovare collocazione come parte. E sia pure soltanto come ipotesi d i parte. Sia pure come mera finzione d i parte.

    IV

    Su entrambi i lat i ombre emergono dall 'oscuri t. Tunnel momentanei d i fari momentanei. Quasi

    70 71

  • senza rumore. Foglie nere su rami neri . Ora schiacciate contro i l muro. La cosa lo aveva sorpassato. O era stato l u i a sorpassarla? Adesso gl i tornava i n mente. Giusto aveva detto la voce che adesso gH tornava in mente. Era giusto? Tut to era giusto. Ognuno aveva ragione. Non c'era nuUa da fare. Seguitava ad essere deluso.

    V

    Seguitava ad essere deluso.

    VI

    Se sapessero [ p e n s ] com' tremendamente indif-ferente tutto questo. Quanto poco in fondo mi tocca quanto poco ci faccio caso. N o n m i interessa come continua tanto continua. Q u a n t ' [ p e n s ] che non l 'ho pi visto eppure continuato lo stesso e l'unica cosa che ho serbato sono un paio d i macchie scure e un paio d i macchie chiare e se non ci si fosse esercitati senza posa che ci esiste non si saprebbe che esiste. Tu t to questo [ p e n s ] adunato i n me non si trova in nessun altro luogo in una simile congiunzione un insieme d i qualcosa e d i qualco-s'altro. Qua e l qualcosa si fa da parte si ribalta si presenta da tergo si mescola casca ma non si trasforma non si trasforma in fondo resta sempre \ uguale. Forse [ p e n s ] un tirocinio. C i resisto tengo duro devo essere squalificato prima ancora d i essermi qualificato. La qualificazione gi la

    squahficazione ed p i facile se al contempo si viene disassuefatti ed tut to passato quando passato.

    VII

    Forse bisogna mettere su con quelli una serie d i cose. Bisogna essere gentili con loro e poi non curarsi d i loro. Praticarli e dimenticarli. Celarli completamente e dire tut to d i loro. Esistono infat t i cosi sembra soltanto da fuori . Solo quello che viene fuori esiste. Sono vuot i dentro? V u o t i e i l vuoto riempito d i qualcosa? Tubet t i da dentifricio? I l tut to una procedura mediante cui si schiaccia fuori quello che c' dentro? Seguitava ad essere deluso. Quello che viene fuori . Viene fuori i n ininterrotta parvenza. Fissato. O varianti d i finzione. Moviment i mot i scassi imbrigliamenti esorcismi convulsioni curve distorcimenti nodi lustro. Qualcosa che si deve imparare imparare a memoria e imparato a memoria inventare dimenticare e ritrovare?

    vili

    Dedicato a Hans W . Pump morto i l 7. 7. 1957 a Esmarkholm mentre giocava al volano.

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  • Processo psicologico

    Egl i tende da ogni parte verso d i s. Mentre tende da ogni parte verso di s si dirama in ogni parte da s. Una grata una rete una testura uno steccato d i filo d i ferro a maglie.

    A un certo punto qualcosa irrompe in colui che tende da ogni parte verso d i s e si dirama in ogni parte da s. Una cosa un'ombra un tocco un contatto. Che cosa accade? La cosa rotola avanti e indietro. > La grata [rete testura] si mette in moto. Cerca d i spingere via scagliare via. Cerca d i mantenersi vuota libera pura. La cosa rimane. Egli la ingloba. La fa penetrare dentro d i s. La scompone la dissolve la ripartisce. La cosa rotola scomposta avanti e indietro. Cerca d i mantenere i l contatto. Viene scomposta ulteriormente. Balena qua e l. Riveste l u i [questa grata rete testura] d i segnali dal molteplice sfolgorio. Lo accentua. Una nuova cosa un nuovo contatto irrompe. Viene a sua volta scomposta. Nuovi segnali creano nuove accentua-zioni. U n contatto via l 'altro adesso piomba su d i l u i . Egli in moto ininterrotto. Trema d i ininter-rot to moto febbrile.

    L dove egli tendeva da ogni parte verso di s adesso l'estraneo si dirama in ogni parte da l u i . L dove

    egli si diramava i n ogni parte da s adesso l'estraneo tende da ogni parte verso d i l u i . Ovunque si espanda egli ricoperto dai segnali del contatto estraneo. Si dissolve nei segnali del contatto estraneo.

    Contatto estraneo tende da ogni parte verso d i l u i . Mentre contatto estraneo tende da ogni parte verso di l u i contatto estraneo si dirama in ogni parte da l u i . Tuttavia egli [questa grata rete testura] resta intatto e identico. La sua identi t soltanto modificata. I l suo compito sar d i identificarsi con ci che lo modifica.

    I I

    Trema [ e s ] . Lievemente incessantemente quasi giocosamente tremante esso questo moto. Questo moto soltanto lo rende visibile non esiste non tremante esiste solo tremante. Non esiste nell ' im-mobil i t . Neppure i n grandi quant i t . Grandi quant i t d i esso non tremanti non producono nulla. Tremante in moto quasi una potenza. Perch non soltanto questo tremante al plurale. Questo tremante al contempo in marcia come ci stesso. Non solo la somma d i singoli t remi t i ma inces-santemente incalzandosi oltre a vicenda. Fluttuante. Senza requie un tremito che fluisce l 'uno via dall 'altro l 'uno verso l 'altro e non d i meno qualcosa d i mosso che trema e fluttua nell'insieme. Cosi si spinge avanti. Cos si propaga intorno e qui e l e dentro e contro e sopra.

    Cerca. Cerca resistenza. Viene attratto. Viene attratto da ci che diverso isolato immobile

    74 75

  • compatto. Questo immobile compatto sta l i . Tremito fluisce alla volta d i esso lo tocca gl i si diffonde al d i sopra lo ricopre lo mette sotto lo avvolge come una pelle g l i si appiccica. I l compatto sta. Non ha altra possibilit che stare consistere.

    Ora i l tremante ha per cos dire corpo. Ora ha per cos dire massa. I l tremante la superficie del compattamente i n s stante.

    Poi i l compatto cede. U n lieve brivido lo pervade. U n secondo brivido. Particelle si distaccano. Cominciano a vibrare. Si dissolvono nel fluire della superficie. L ' immobile compatto scompare. Ma mentre scomparendo esso si disperde i l tremito diventa p i debole. Lento. Indugia. Assume gravit. Muore. AUa fine tu t to regredisce nel nonesistente.

    Trastullo biperiodale

    rossocerchiato sottile cerchio su fondo nero con trapassi dal verde ripiegato su se stesso conedesclu-sione d i strisce d'ombra rapidamente sdrucciolanti sospettosamente incolori che alla fine acquista preponderanza in quanto degenera a isole su fondo verde i l rossocerchiato donde per puntualmente esso ricomincia a predominare

    I I

    brandelli d i isole che passano via azzurri e cos come i l vuoto appare motore che talora rimane come fermo con una scossa per poi ruotare come con un'ulteriore scossa un motivo della superficialit che azzurro non guardanavant in indie t ro

    I I I

    significare i triangoli che scorrendo via inclinandosi e tendendo l 'uno verso l 'altro ad archi l 'uno davanti all 'altro e l 'uno intorno all'altro si rivolgono verso l 'alto e nel mentre grigi sottombrando o nella

    76 77

  • T

    luminosa solitudine aguzzi verso la sommit essersi scordati d i s

    IV

    se i l punto di intersezione solo come collettore dei pervenuti da varie direzioni produce qualcosa allora questo contrapposti a vicenda e t i p i d i croci messisi a giacere g l i uni sopra gl i al tr i replicati

    dire vapore su area d i stazione fuso da materia luminosa e pullulante pieno d i fiducia e improvvi-samente scomparso

    V

    talora anche nient'altro che una meno una nera quanto piuttosto un ampio grevependente scuro e rasoterra paesaggioscurante immobile o lacerato da tempeste e i r to d i ondate un drappo

    VI

    anche talora schiacciato giti gettato via come portato da t i ro d i alzaia come sciacquato da onde oscillando abulico o sospinto in angoli angosciosamente inermi rotolato anche se involontariamente irradiato e poi improvvisamente all'aperto saltella a piccoli balzi

    VII

    o ancora qualcos'altro anche verso l 'alto ma sbadato e distratto come insicuro d i s e per cos

    78

    I

    f 79

  • Inabissamenti n i

    Muro d'ombra che rutta riflesso d i luce i l quale come tremolando sfreccia via per la diagonale inseguito senza fretta da bolle maculate barbuglianti mentre in alto a destra bocca maculata con bordo indistintamente biascicoso anche medusa lumine-scente viene cui i n ininterrotta sequenza si preci-pitano incontro gl i aculei finch uno con uno scarto a sinistra si accascia nell'angolo e l vacillando inerme resta solo.

    Lentamente contro i l muro che tardivo. N destra n dietro d i traverso troppo rapido leggero circo-spetto giulivo. Congelata sete d i parole eredit d i un abbandono piatto d i r i t to posizione ritagUata d i mobil i t anchilosata. Mot ivo confitto di pali incro-ciati neri a poco a poco sfuggente all 'inteUigibilit motivo confitto di pali incrociati neri. Pietra che da portata via portata via pietra lessicale alla deriva sacco di pelle pieno d i pietra lessicale alla deriva.

    I I

    Serrato si apre sospirando quasi schioccando. Succhia deglutisce. Deglutisce biascica si attacca austorio messo in moto ondularsi schioccare suc-chiare pi in fretta. Trema. Sbattacchia. Palpita. I n bilico a mani libere irr igidi to percorso da impulsi d i tremito braccandosi sopraincalzandosi. Fine. Ruttare dueotrevolte. Chiudersi.

    80 81

  • Contrade e paesaggi pare o bianco luce un che di netto [ ch i sta nell'om-bra? ] . Chi lo sa difficilmente se ne dar pensiero. [Vorrebbe restare celato.]

    I l i

    Era molto buio. VisibiUt appena una imbarcazione a prua. La boa che compare l'unico punto al quale ci si p u attenere. Ma nessun approdo. Appena spuntata d'incontro essa scivola a poppa e scompare. Scompare ed dimenticata. A l t r e boe compaiono scorrono via e restano indietro. Che ingiustizia nei confronti d i boe!

    I I

    Nero. Nerofumato. Ma forse ci soltanto una specie d i illusione. L'esigenza d i mimetismo profon-damente radicata sussistente come un dato naturale. [ I l mimetismo migliore sta sempre nel tenersi i n pross imi t . ] I n questo senso non mai stato neces-sario farci caso espressamente. [ I o non ci ho mai fatto caso espressamente . ] Difficolt sempre soltanto l dove egli riconosce al tr i . [Difficolt non cominciano non cessano mai ci si abitua soltan-t o . ] Difficolt soltanto l dove egU cerca d i vederci chiaro. [S i spaventano veramente o sono soltanto i r r i t a t i ? ] Nero nerofumato. Ma anche se soltanto un'illusione: a volte manda bagliori. Ni tore com-

    t

    Ancora nella bonaccia appena se mai sospinto via un poco. Soltanto da lontano la calca. Non che egli si fosse accalcato nella calca. Sapeva bene che c' i l flusso. Ora diverso. Da ogni parte confluiscono. Una testa via l 'altra. [ E d egH si avvede di essersi ugualmente accalcato per entrare nella calca.] E gi meno. Spazio libero. [Strano che in determinati punt i possano resistere tanto a lungo!] Gi alletta solitudine. A l d i l nuovamente solo e sconosciuto. Comparendo luminoso i l discriminante. Una fili-grana e lontano svanisce dall'orizzonte. Pieno di ricordo d i possibili relazioni. Progetti zattere gruppi certezze att ivit. Invano eludendo ogni contatto.

    82 83

  • Romanzo

    I

    I o sono una storia.

    I I

    I o sono una storia d i qualcuno.

    I l i ...,.r,.,,,>^-n:-'

    Qualcuno d i cui io sono una storia la storia che io sono. I o sono qualcuno che una storia.

    IV -"^

    I o non narro. I o sono narrato. Mentre io sono narrato si narra i l da narrarsi.

    Narrato. N o n ripetuto.

    VI

    Butterfly e Crosscurrent e I Want to be Happy e Night and Day.

    V I I

    La storia una storia che accade. Che sempre accaduta. Che accadr e non cessa d i accadere.

    V I I I

    Una storia che finita non una storia. Una storia che non ancora cominciata non ancora comin-ciata.

    IX

    Stelle e battere d'orologi e andare d i piedi e voci che parlano.

    stato ier i . stato ieri? Oppure sar soltanto domani? Dopodomani? Oppure oggi?

    84 85

  • XI

    Ci che accade nella storia i l processo della storia. I l processo della storia procede.

    XII

    I l processo della storia non interrompibile. La storia i l processo non interrompibile.

    X I I I ! '

    I o non so. Io dimentico. I o ricordo. I o apprendo. M i viene insegnato.

    XIV

    Nel tal momento. Nel tale e tal 'altro momento. Questo e questo nel tale e tal 'altro momento. Crono-logicamente geograficamente. AMIBUSC

    XV

    I o sono ci che non reversibile. La storia ci che non reversibile. ^ . ! , ; J V > - . .

    86

    XVI

    I n occasione d i qualcosa. I n conseguenza d i qualcosa.

    XVII

    Conseguenze d i conseguenze d i conseguenze d i conseguenze d i conseguenze.

    XVIII

    I o sono qualcuno che l'unica vera e reale storia. I o sono l'unica vera e reale storia d i qualcuno.

    Veri t e realt della storia che io sono questa storia.

    I XX

    ' Qu i .

    XXI

    Irreversibilmente qui .

    87

  • Trattato

    jr

    Questa la specie d i cosa i n cui io sono dentro e \

    non so che cosa la cosa ma so che ho sempre saputo f che una specie d i cosa di cui non so che cosa . Ma anche se sapessi che cosa la cosa in cui io sono dentro e come la cosa i n cui io sono dentro sarei dentro in questa specie di cosa e non saprei come uscirne e non servirebbe a nulla. A volte quando collaboro e collaborare ci che posso fare e colla-borare ci che so della cosa in cui io sono dentro ci penso e ci che penso che io ci sono dentro e ci 1 che mi viene in mente che la cosa finisce e non so i che cosa ci che m i viene in mente quando mi viene in mente che finir d i esserci dentro e come sar la cosa quando avr finito d i esserci dentro. E quando penso che finir d i esserci dentro e come la cosa quando avr finito d i esserci dentro e non so come la cosa e non riesco a pensare nient'altro [pensare che specie d i cosa la cosa quando avr finito d i essere dentro in questa specie d i cosa in cui io sono dentro] allora la cosa accade.

    Se la specie d i cosa in cui io sono dentro fosse finita e potessi parlare e raccontare e dire cos e cos e t questa cosa i n cui io ero dentro questo e questo j

    88 I

    e comincia qui e finisce l e quando finita soltanto ci in cui io non sono pi dentro una cosa qualsiasi una cosa ics. Ma io non lo so e la cosa accade.

    Ci che accade ci che accade quando l'accadere finisce. Quando accade ci che alla fine e sempre seguita ad accadere. Quando accade ci che fa finire i l pensarci [e pensare che cosa la cosa in cui io sono dentro finisce e pensare che cosa la cosa quando avr finito d i esserci dentro finire d i pen-sare che cosa la cosa eppure non finire d i esserci dentro e la specie d i cosa non finire d i essere questa specie d i cosa].

    Pensare che cosa aver finito d i esserci dentro e non riuscire a pensare che avr finito d i esserci dentro pensare questo finire d i pensare e questa specie d i finire di pensare non finire d i ricordarsi della cosa. E questo finire d i pensare e non finire d i ricordarsi della cosa la specie d i cosa in cui io sono dentro. Questa maglia d i specie d i cosa in cui io sono dentro.

    89

  • Situazione

    Senza memoria in piedi nell 'oscuri t totale. L ' i m -piantito umido liscio scivoloso. Se ci si china avanti si avverte i l freddo del pavimento come d i pietra o acciaio. Si riesce ad andare avanti soltanto lenta-mente. Se si va avanti si avverte che i l pavimento consta d i grosse lastre irregolari che sono divise da fessure sottil i ma profonde.

    Supponiamo che si vada avanti. Supponiamo che l'unica cosa che si ha con s sia una scatola d i fiammiferi con diciamo dieci fiammiferi. Se si accende uno d i questi fiammiferi non si vede altro che la piccola vlta nell 'oscuri t che questa luce fioca riesce a occupare. N o n si vede neppure esatta-mente come fatto in realt i l pavimento. Se si ha l'intenzione d i andare avanti si accender anche i l secondo fiammifero. Accendendo un fiammifero dopo l 'altro si slitter avanti sul pavimento scivo-loso. Avanti? Si sa che avanti?

    Supponiamo che si arr ivi da qualche parte. Suppo-niamo che si u r t i contro qualcosa e supponiamo che si abbia ancora uno o due fiammiferi [ d i pi non saranno in nessun caso] allora a questo punto H si sacrificher senza esitazione anzi con una certa imprudenza. Quando si avr acceso l 'u l t imo fiammi-

    fero si vedr nel migliore dei casi un palo o [magari e nel caso estremo] una fila d i pali .

    A nessuno riuscir d i arrivare vedendo alla luce d i un fiammifero sino alla fine della fila d i paU. Pe r corre voce che taluno o altro [ o soltanto un'unica volta uno solo] strisciando alla cieca sia arrivato sino alla fine. Ma ci che ci si deve immaginare la fine assoluta al d i l d i questa fine provvisoria della fila d i pali. Ossia se si arrivati sino l si arriver ancora un poco [p i o meno oltre non ha poi l pi alcuna importanza] pi in l. Al lora i l pavimento sar finito e chi strisciato o slittato sino l avvert ir sotto d i s lo strapiombo altrettanto liscio e freddo.

    Allora magari giacer disteso sull'orlo dell'abisso la testa protesa nel vuoto. Ascolta. E se ascolta sentir lontano un rumore che cresce e diminuisce. Ma questo rumore sar pieno di attrazione. Non tanto che ci si senta invog iat i a buttarsi gi. Tuttavia abbastanza perch si resti trattenuti l . E se assur-damente magari [ e nel caso estremo] persino a questo punto non si ancora deposta la folle speranza che verr la luce la si scorda qui . E l'unica cosa che si potrebbe pensare sar che esso si avvi-ciner.

    90 91

  • Caratteristica d i un ordine che non esiste

    I l loro raggio d'azione scarso. Sebbene sia pi ampio d i quanto sembri. Si muovono malvolentieri. Vanno attorno. Non escono dal proprio guscio. Evitano i contatti. Lasciano che i contatti l i inve-stano. L i fanno schizzare via. Si sforzano d i lisciare anzi forbire la loro superficie. Nello stesso tempo evitano i l lustro. Rifuggono dal dare nell'occhio. Assumono un'aria innocua [sono innocui ] . Ma non si dissimulano. Non l i si vede. Non H si vede e non li si nota. L i si lascia i n pace. Non l i si dimentica del tut to ma non l i si tiene in conto.

    Osservano stanno seduti guardano [magari svilup-pano nozioni] registrano raccolgono cercano d i ritenere non si fossilizzano [ n opinione n informa-zione] mettono da parte. Compaiono anche. Non per ci che sono presumibilmente [ o che credono d i essere]. Piuttosto per ci che vogliono far credere d i essere. [Ci che vogliono far credere ha una certa accidentalit ma non fortuito. Variabile entro certi l i m i t i . Questi l i m i t i si possono spostare ma non cancellare.]

    Non sono organizzati. Giudicano l'organizzazione un che d i contrastante. Sono sparsi. Non uniformi bens affini. Al la distanza non possono evitare d i

    essere affini. Origine lingua posizione non contano. Se mai le convinzioni. [ M a quelle vengono da s pensano.] N o n aspirano al mutuo contatto. Sebbene si incontrino.

    Capita che uno incontri un altro. I n fondo non hanno nulla da dirsi sono troppo affini per avere qualcosa da dirsi. Si mostrano a vicenda le loro p i recenti sigle d i riconoscimento e fanno un piccolo cambio. Sebbene ci che prendono in cambio sia sempre identico a ci che danno i n cambio. L i tranquillizza. quella certa sicurezza i l cui perse-guimento appare a loro stessi una debolezza.

    Sono [ i n rea l t ] degli incompleti degli irragione-vol i . Una banda di renitenti d i cocciuti d i rimasugli. I loro contatti [ i n rea l t ] deboli consunti. DegU apatici per carenza. Fenomeno di carenza non essere mai inseriti. Refrattari alla partecipazione.

    Hanno [ i n rea l t ] grandi progetti per la testa. Sognano d i poter trasformare i l mondo credono d i sapere che cosa giova a t u t t i sono convinti d i cono-scere la ricetta d i poter cambiare senza menare le mani d i agire efficacemente senza distribuire colpi.

    [Stagioni e anni passano. Luce e ombra mutano significato. M o t i v i che mutano i n modo inconfondi-bile. Ciot tol i su una terrazza poco frequentata. Sparsi sulla superficie delle strade e piazze pratica-biU. Qua e l. Noncompromessi e molesti. Spre-gevolmente sprezzanti in ogni luogo in ogni momento.]

    Varianie: quasi bachi. L i si incontrava per lungo tempo i n locali dove veniva servito un pasto econo-mico. Portavano roba smessa. Roba d i seconda mano o comunque un poco sballata nelle misure. I n

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  • fondo non davano mai particolarmente nell'occhio. A l contrario. Neppure come gruppo erano indivi-duabili [dubbio in ogni modo che possano essere qualificati come gruppo] . Forse come affini negli intendimenti. O con mire precise? Per altro risultando inconstatabile [ancora oggi] a che scopo o fine miranti . Erano comunque tu t t i piuttosto simili . Era i l caso d i indagare i loro antefatti personali? Una caratteristica della loro affinit era data dal fatto che avevano schematizzato a un paio di sigle i l proprio passato. Quello che nell'opera-zione era stato espunto ora non esisteva pi . I n segreto [ s i r i t iene] dev'essere esistito ugualmente. Forse. Ma se esistito esistito i n una veste che non era [ n ] identificabile? Hanno infat t i [cos sembra] applicato un certo ingegno a trasformare l'espunto i n qualcosa di totalmente estraneo. A d ogni modo in qualcosa che si pu manipolare come un oggetto come un disco [come uno dei loro numerosi meccanismi].

    Anche ufficialmente non si riunivano mai. Alcuni di loro incontravano alcuni d i loro. P i o meno casualmente. Allora le posizioni erano gi note? Esperti i n materia lo mettono in dubbio. Mentre al tr i ritengono che non pu essere stato comunque possibile. Ma ci errato. Si tenga presente che t u t t i erano affini senza conoscersi! vero che allora [cosa che stranamente oggi viene ricordata soltanto d i rado] si parlava molto. Era un parlare ad ogni proposito e costo. Erano forse da reperire in questi inf ini t i mari d i parole i germi che spiegano tutto? Ma questo dimenticato. Non era preso sul serio. Era questa l'astuzia? Sebbene

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    la cosa fosse troppo schietta per essere astuzia. P u darsi che si debba considerare questa schiettezza la veste del loro angelo custode. Che essi del resto presumibilmente a loro modo hanno.

    Oggi comunque l i si vede soltanto ancora isolata-mente negli intervalli i n cui escono dai loro nascon-digl i . Benpasciuti aperti cordiali disposti allo scherzo vestiti all 'ultima moda. Quasi hanno gi la padronanza dell'intero maneggio.

    I

  • Senz'altro noto una personal i t pubblica

    Senz'altro noto una personali t pubblica [ u n autoctono] una personali t pubblica autoctona non un autoctono pubblico non [ p . es.] un pedone.

    Porta calze nere. Legge romanzi gialli . C i tiene alle cose autentiche. esperto. male informato. male informato su ci di cui esperto. esperto anche in ci su cui male informato. [ p . es.] padre di famiglia. comunque padre d i famiglia dalla sua parte d i luna piena illuminata anzi pi che padre di famiglia anzi addirittura capofamiglia. padre d i f amigUa anche dalla sua parte d i luna piena nonilluminata? Va in chiesa. Si interessa d i politica. Non capisce niente d i poHtica. Parla d i politica come uno che ne capisce qualcosa. Parla volentieri in ogni occasione. Crea occasioni nelle quali pu parlare. Chiede in giro che cosa deve dire. Si sfoga completamente a parole. Mescola i suoi discorsi confonde i suoi discorsi opera con i suoi discorsi confusi. Produce modi d i dire produce punt i d i vista cambia punt i d i vista. i n uguale misura individuabile e non individuabile dietro punt i d i vista cambiati e non cambiati. Si d da fare. . - i - - .^

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    Fa scena. qualcosa. qualcuno. Chi? facil-mente immaginabile. Ha [ p . es.] una faccia che si imprime. Ha [ p . es.] un modo di sedersi che si imprime. Si lascia caricaturare. [come caricatu-ra ] agevole da tenere impresso. Esiste. sempre esistito. sempre esistito? Compatto. Cosale. U n vestito che si muove. U n cappello dotato d i opinione. Costantemente celato nell'ampiezza del proprio esteriore. Gioviale. Liberale a norma d i regola-mento. Bigotto tollerante. Ostinato fino alla pagliacciata. I n ogni caso esistente. Da qualche parte esistente nell'ampiezza del proprio esteriore. Da qualche parte [nell'ampiezza del proprio esteriore (un piccolo topo da fogna frastornato che sguizza d i qua e di l ) ] esistente?

    Questo [che egli ] celato a volte sta li. Spia fuori dalla sua loquela frastornato cattivo smarrito. Guata [frastornato cattivo smarrito] intorno. Si spaventa. Scompare. A volte magari quando egli del tut to solo esso spunta fuori . Scorrazza da una parte all'altra. Riconosce. Scopre. Riscopre. Si piazza sul davanzale interno della finestra. Si acciambella. Scorda.

    Revers: connotati del luogotenente. Uomo triste con denti simpatici. Fuma [moderatamente]. solito dire gentile signora. Porta cappotti sciancrati i n vita. sohto concepire la l ibert come libert d i movimento. Invent