Hansel e Gretel

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dHansel e Gretel 1) Leggi il racconto, trova i verbi al passato remoto e trasformali al passato prossimo. Nella periferia di un piccolo villaggio, vicino a un bosco, vivevano due bambini che si chiamavano Hansel e Gretel. Vivevano spensieratamente, circondati dalla natura. Si divertivano a giocare e a fare lunghe passeggiate nel bosco. Una sera, mentre stavano per rincasare, sentirono un suono simile al pianto di un bambino. – È il pianto di un neonato… – Disse Gretel. – Cerchiamolo- Disse Hansel. S’incamminarono velocemente nel bosco, nella direzione dalla quale proveniva il lamento. Nel frattempo stava per arrivare la notte. - Torniamo, ho paura! -Disse Gretel. - Cerca di essere coraggiosa! – Replicò in modo deciso Hansel. - Tua sorella ha ragione, Hansel. Solo i bambini stupidi girano per il bosco a quest’ora, dovreste tornare indietro! I bambini si spaventarono. Chi aveva parlato? - Sono io, sono qui… Siete ciechi? Hansel fu il primo a vederlo: - Un corvo che parla? – Disse. - In realtà -Rispose il corvo – io sono un nano dalla barba bianca che ha subìto un incantesimo. È stata una strega a farlo e questa maledizione continuerà fino alla sua morte. - Hai sentito il pianto di un bambino? -Chiese Gretel. - State tranquilli, ero io. - Tu?!- Rise Hansel – Non dire sciocchezze! La tua voce è completamente diversa! Il corvo stava per rispondergli quando intervenne Gretel: - Non essere maleducato, Hansel! Capisco quello che ti è successo, mi piacerebbe aiutarti ma non so cosa fare. - Sei molto buona, piccola. Certamente non sei come tuo fratello. Vi confiderò un segreto… Se andate più avanti, troverete una casa di cioccolata! - Una casa di cioccolata – Intervenne Hansel, che era molto goloso. - Dove, dove? - Pochi passi ancora e ci sarete. - Non sarà un trucco per farci del male? - Presto la potrete vedere. È tutta colorata, piena di caramelle sulle pareti e sul tetto. È fatta di cioccolato, di zucchero…! È deliziosa! Dentro troverete tutti i tipi di dolci. - E potremo mangiarli? – Chiese ancora Hansel. - Certo – Rispose il corvo. – Seguitemi!

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dHansel e Gretel

1) Leggi il racconto, trova i verbi al passato remoto e trasformali al passato prossimo.

Nella periferia di un piccolo villaggio, vicino a un bosco, vivevano due bambini che si chiamavano Hansel e Gretel. Vivevano spensieratamente, circondati dalla natura. Si divertivano a giocare e a fare lunghe passeggiate nel bosco. Una sera, mentre stavano per rincasare, sentirono un suono simile al pianto di un bambino. – È il pianto di un neonato… – Disse Gretel.– Cerchiamolo- Disse Hansel.S’incamminarono velocemente nel bosco, nella direzione dalla quale proveniva il lamento. Nel frattempo stava per arrivare la notte.- Torniamo, ho paura! -Disse Gretel.- Cerca di essere coraggiosa! – Replicò in modo deciso Hansel.- Tua sorella ha ragione, Hansel. Solo i bambini stupidi girano per il bosco a quest’ora, dovreste tornare indietro!I bambini si spaventarono. Chi aveva parlato?- Sono io, sono qui… Siete ciechi?Hansel fu il primo a vederlo:- Un corvo che parla? – Disse.- In realtà -Rispose il corvo – io sono un nano dalla barba bianca che ha subìto un incantesimo. È stata una strega a farlo e questa maledizione continuerà fino alla sua morte.- Hai sentito il pianto di un bambino? -Chiese Gretel.- State tranquilli, ero io.- Tu?!- Rise Hansel – Non dire sciocchezze! La tua voce è completamente diversa!Il corvo stava per rispondergli quando intervenne Gretel:- Non essere maleducato, Hansel! Capisco quello che ti è successo, mi piacerebbe aiutarti ma non so cosa fare.- Sei molto buona, piccola. Certamente non sei come tuo fratello. Vi confiderò un segreto… Se andate più avanti, troverete una casa di cioccolata!- Una casa di cioccolata – Intervenne Hansel, che era molto goloso. -Dove, dove?- Pochi passi ancora e ci sarete.- Non sarà un trucco per farci del male?- Presto la potrete vedere. È tutta colorata, piena di caramelle sulle pareti e sul tetto. È fatta di cioccolato, di zucchero…! È deliziosa! Dentro troverete tutti i tipi di dolci.- E potremo mangiarli? – Chiese ancora Hansel.- Certo – Rispose il corvo. – Seguitemi!I bambini non esitarono neanche un momento e iniziarono a camminare. Esattamente come l’uccello gli aveva detto, in una radura del bosco la videro.- Che meraviglia! – Disse Grete- C’è veramente! Non ci posso credere! – Disse entusiasta, Hansel.La realtà era più bella della fantasia. Accanto alla porta c’erano dei bastoni di zucchero.Le pietre del sentiero erano caramelle di tutti i gusti: menta, limone, banana… Quando si avvicinarono alla casa si aprì la porta e una donna, vecchia e sdentata, gli disse:- Avanti, entrate bambini, siete arrivati in tempo. Ho appena finito di fare una torta che aspetta solo voi! Volete assaggiarla?- Certamente! – Disse Hansel, più deciso, come sempre, di sua sorella.I due bambini cominciarono a mangiare golosamente tutto quello che la donna gli portava. Poi, una volta sazi, decisero di andarsene.

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- Grazie, buona signora. Siamo veramente pieni, torneremo a trovarla un’altra volta. È stata molto gentile con noi. – Disse Hansel.- Il bosco è già buio, fermatevi a dormire qui. Domani sarà un altro giorno. -Disse la vecchia.- Lo faremmo volentieri. – Replicò Hansel. – Ma i nostri genitori ci stanno aspettando… Se il corvo ci guiderà, non avremo problemi a tornare a casa.- Niente affatto. – Disse il corvo. – Ho troppo sonno.- Allora ce ne andiamo da soli. – Disse Hansel. – Andiamo, Gretel.La padrona di casa smise improvvisamente di sorridere e, infuriata, gridò:- Fermi lì dove siete! Voi non tornerete dai vostri genitori, né ora né mai più! Ah, quanto mi piacciono i bambini teneri e grassi!Il corvo, posato sulla spalla della vecchia strega, gridava:- Arrostiti saranno deliziosi! Ti consiglio una ricetta di mia nonna: devi mettere le cipolle, l’aglio e il rosmarino in una pentola e poi…Hansel e Gretel, terrorizzati, ascoltavano la ricetta del corvo senza riuscire a credere a ciò che sentivano.- Come siamo stati stupidi a cadere in questa trappola! - Disse Gretel.Hansel per consolare la sorella disse:- Non temere, ci salveremo!La brutta strega, che aveva sentito tutto, disse mentre rideva:- Hai sentito, corvo? Dicono che se ne andranno da qui!- Ne dubito! – rispose il corvo – Ho voglia di mangiarli subito, li mangiamo adesso?- No, devono ingrassare un po’ di più. Il bambino è magro e la bambina ha bisogno di un paio di chili in più…Una bel po’ di dolci ogni giorno li farà diventare come li vogliamo!Poi la strega prese Hansel e disse:- Rimarrai chiuso in questa cella finché non ingrasserai. E non opporre resistenza!Gli sforzi del bambino furono inutili.La strega lo buttò in una stanza senza finestre che comunicava con un’altra cella in cui Hansel poteva vedere la sorella. Allora disse:- Non dobbiamo disperarci, Gretel!- Hansel, ci vogliono mangiare!- Per il momento siamo ancora vivi… Ora, però, ascoltami bene: la vecchia non ci vede bene. L’ho capito perché guarda come quel contadino del paese che non riesce a riconoscere un asino neanche se gli sta di fronte!Spiegò tutto il suo piano alla sorella e concluse:- Non ti opporre, fa’ quello che ti chiedono. Dobbiamo guadagnare tempo.Il bambino era orgoglioso del suo piano e guardava con soddisfazione sua sorella.Ma in realtà la situazione era disperata. Hansel lo sapeva. Si guardava intorno alla ricerca di una possibile via di fuga; ma invano, la cella era solida.Il trucco che aveva ideato avrebbe funzionato per un po’ di tempo, ma poi? Sicuramente la strega si sarebbe accorta dell’inganno e… Hansel si sentì sconfortato, ma non si arrese.Chiamò sua sorella attraverso le sbarre per concordare un altro piano, l’unico veramente possibile.Gretel ascoltò le parole del fratello. Voleva credere in una possibilità di salvezza, anche se improbabile.Il giorno seguente, la strega si avvicinò alla cella della bambina e le disse:- Tira fuori un dito, Gretel, voglio vedere se sei ingrassata.Come prevedeva il piano di Hansel, la bambina fece passare attraverso le sbarre un piccolo osso di pollo, che aveva mangiato la sera precedente.La strega lo toccò, ma non si accorse dell’inganno e pensò:<< Le dovrò dare più cibo, è ancora molto magra.>>La stessa cosa successe con il bambino.Il giorno seguente si ripeté la stessa scena e allora Gretel disse alla strega:

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- Visto che dovrò rimanere qui per tanto tempo perché non mi fai uscire? Potrei aiutarti nelle faccende domestiche, finché non ti deciderai a mangiarmi.La vecchia strega ci pensò per un po’, poi si decise e disse:- Mi sembra una buona idea, ma fai attenzione, se cercherai di fuggire mangierò subito tuo fratello!Tuttavia, quando la strega, che era molto golosa, vide la bambina girare per casa, decise che l’avrebbe mangiata per cena.Gretel lo intuì e cercò velocemente la chiave della cella, la aprì e liberò Hansel.- Cosa facciamo adesso?- Aspetta, bisogna riflettere. – Disse Hansel mentre si guardava attorno.Poi vide il corvo che era posato vicino al pentolone che bolliva ed ebbe un’idea.In quel momento, infatti, la strega si trovava china sul pentolone, occupata a preparare la cena. Hansel allora si ricordò di quello che il corvo gli aveva confidato nel bosco riguardo all’incantesimo che aveva subito e gridò:- Corvo, uccidi la strega!L’uccello allora balzò sulla strega, la colpì violentemente sulla testa e la buttò nel pentolone.Poi si rivolse ai due fratelli e disse:- Fuggite!Hansel e Gretel corsero via e non tornarono mai più in quella parte del bosco.

2) Rispondi alle domande: Perché Hansel e Gretel si inoltrano nel bosco? Cos’è successo al corvo? Perché i bambini seguono il corvo? Cosa gli promette? Perché la strega non vuole mangiare subito i bambini? Come finisce la storia?