Guida Pompei

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Pompei

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la città di Pompei

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Le originiPompei ha origini antichequanto quelle di , infattila discendeva da uno deiprimi popoli italici, gli .Solo dopo la metà'e0 delVII secolo a.C., unprimitivo insediamento sidovette stabilire sul luogodella futura Pompei: forsenon un abitato vero eproprio, ma piùprobabilmente un piccoloagglomerato intorno alnodo commerciale chevedeva l'incrocio di treimportanti strade,ricalcate in piena epocastorica dalle vieprovenienti da Nola, daCuma e da Stabia.

In quanto luogo dipassaggio obbligatorio tranord e sud, prestoPompei divenne unapreda per i potenti staticonfinanti, data la suaimportanza come nodoviario e portuale. Venneconquistata una primavolta dalla colonia grecadi tra il e il riporta chePompei fu conquistatadagli , notizia che alla lucedei recenti scavi diventasempre più attendibile.

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Nell'area del tempio d' epresso le Terme Stabianesono state rinvenutinumerosi frammenti dibucchero, alcuniaddirittura con iscrizionietrusche graffite; semprenella zona delle Terme,inoltre, è venuta alla luceuna necropoli del VIsecolo a.C.Le prime tracce di unabitato d'una certaimportanza risalgono, aPompei, al VI secolo a.C.,anche se in questoperiodo la città, ancorapiuttosto piccola, nonrivela l'esigenza di servirsid'un piano regolatore esembra il risultato di unaggregarsi d'edificipiuttosto disordinato espontaneo.

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La battaglia persa dagliEtruschi nelle acque difronte a Cuma controCumani e Siracusani(metà del V secolo a.C.),portò Pompei sottol'egemonia greca.

Probabilmente a questoperiodo risale lafortificazione dell'interoaltopiano con mura di tufoche racchiudevano oltresessanta ettari, anche sela città vera e propria nonraggiungeva nemmeno idieci ettari d'estensione.Nel II secolo a.C. lacoltivazione intensivadella terra e laconseguente massicciaesportazione di vino eolio portarono nella cittàgrande agiatezza ed unalto tenore di vita:basterebbe ricordare laricchezza di alcune caseed il loro lussuosoarredamento.

La Casa del Fauno, adesempio, può rivaleggiarein ampiezza (quasi 3000m²) persino con le piùfamose dimore realiellenistiche.

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Allo scoppio della guerrasociale (91 a.C.) Pompeifu alleata contro Roma,insieme ad altre città dellaCampania, nel tentativod'ottenere la pienacittadinanza romana. Maera impossibile resisterealla superiore forzamilitare di Roma: nell'89a.C. Silla, dopo aver fattocapitolare Stabia, partìalla volta di Pompei, chetentò una strenua difesarinforzando le muracittadine ed avvalendosidell'aiuto dei Celticapitanati da L.Clutentius. Ogni tentativodi resistenza risultò vanoe ben presto la cittàcadde.Nell'80 a.C. entravacompletamente edefinitivamente nell'orbitadi Roma e Silla vi trasferìuna colonia di veteraniche prese il nome diColonia VenereaPompeianorum Sillana.L'assegnazione di terreai veterani avvenne certoa danno della gentes cheavevano più aspramenteavversato Silla.Ciononostante, levicende politiche e militarinon influirono in manieradeterminante sulbenessere esull'intraprendenzacommerciale deiPompeiani (voltasoprattuttoall'esportazione dei vinicampani) che interessavazone anche moltoremote. Per la salubritàdel clima e l'amenità delpaesaggio, la città ed isuoi dintorni costituironoanche un piacevole luogodi villeggiatura per alcuniricchi Romani, compresoCicerone che vipossedeva un fondo.

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Le fonti sono piuttostoavare di notizie riguardoalla vita di Pompei nellaprima età imperiale. Solo ricorda come un fattoclamoroso la nel nell',che spinse a proibirvi,per dieci anni, ognispettacolo gladiatorio.Nel 62 la città fu scossada un terremoto: almomento dell'eruzionedel 79 molti edifici eranoancora in ricostruzione.

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Dei reperti bizantiniforniscono la prova cheesisteva anche uninsediamento piccolo nelMedioevo. Il Pompeimoderno fu fondato dopola costruzione delSantuario della BeataVergine del Rosario diPompei.Il Santuario fuconsacrato nel 1891.Personaggio di assolutorilievo fu Bartolo Longo,proclamato beato il 26ottobre 1980 da papaGiovanni Paolo II. Pervolontà sua fu eretto ilSantuario della BeataVergine del Rosario diPompei, ora BasilicaPontificia, ricca di ex voto,la quale costituisce unadelle mete italiane piùfrequentate "per graziaricevuta", in esso èconservata la telaseicentesca della scuoladi Luca Giordanoraffigurante la Madonnadi Pompei.

:: Dopo l'eruzione

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Un intenso pellegrinaggiosi verifica in occasionedelle due suppliche allaMadonna l'8 di maggio ela prima domenica diottobre. Si devono a luialtre due opere a favoredi persone bisognose,due strutture destinateall'accoglienza dei figli efiglie di personecarcerate. Per decreto,firmato il 9 gennaio 2004,dall'allora Presidentedella Repubblica CarloAzeglio Ciampi, Pompeiè stata elevata al rangodi città. Sono almeno ottomilioni all’anno i turisti diPompei: circa quattromilioni vi giungono pervisitare gli Scavi ed oltrequattro per visitare ilSantuario (stima moltoprudente: infatti è piùattendibile una tra cinquee sei milioni per il soloSantuario).

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:: Il Vesuvio e la valle del SarnoPompei ha due elementifortementecaratterizzanti:il Vesuvioe il fiume Sarno. ILVESUVIO. L’alta moledel Vesuvio(m 1186) èl’unico vulcano ancoraattivo in tutta l’Europacontinentale. Oltre alVesuvio formatosi aseguito dell’eruzionedel79 a.c., un altro e piùantico cratere,il MonteSomma (m 1132). Dagliattuali abitanti dellaregione,pur, conoscendopienamente il rischiovulcanico, la occupanostabilmente e condensità fittissima. Ipompeiani, mostrano diaver consideratopiuttosto il Vesuvio, ungigante buono. IL FIUMESARNO. Altro elementocontraddistintivo dellaregione pompeiana è ilfiume Sarno, che dà allaterra resastraordinariamente fertiledalle ceneri vesuviane lanecessariairrigazione,fornendoinoltre alla popolazionela principale risorsad’acqua. Il fiume Sarnoda dieci distintesorgenti,esse dannoorigine a tre corsid’acqua (Foce,Palazzoe San Marino)che siuniscono in successioneall’Affrontata. Dopo unpercorso di 24Km lungola valle che da essoprende il nome, il Sarnosfocia a mare inprossimità dell’isolotto diRovigliano. Primadell’eruzione del 79’ ilsuo corso doveva esserequindi ad andamentomolto più lineare e postoleggermente più a norddell’attuale. In localitàFoce, a Sarno sono statimessi a vista i resti delteatro con marcateanalogie architettonichecon l’Odeion di Pompeie con il teatro diPietrabbondante. Talesantuario,doveva essereil luogo sacro delle cittàche facevano capo allaconfederazione osca diNocera, che consideravail fiume una divinità.

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Il Sarno nel suo corsoriceve attualmente dueaffluenti di sinistra,acarattere torrentizio:ilSolfrana e il Cavaiola. Ilprimo,detto ancheSaltera e poi finoall’ottocento Torrente deicorvi,roviene dallemontagne diSerino,nell’apparatoappenninico,il secondodalla gola di Cava.Quest’ultimo chiamatoFluminario nelle cartemedievali,dovevapassare in anticoall’interno stesso dellacittà di Nocera per pispagliare nellecampagne. Il Solofranaè invece nelle cartemedievali indicatodirettamente con lostesso nome delSarno,ossiaDrago,Dragone,Dragonizio,Dragoncello,utilizzato per alimentare mulininell’alto Medioevo,in etàantica venisse assimilatodirettamente dal Sarno.Il Sarno,attualmente è ilfiume più inquinatod’Europa,perchéconvergono in esso gliscarichi delle concerie diSolofra e che dipinge inestate il mare in cuisfocia di un acceso emaleodorante colorrosso,dovuto ai residuidella trasformazioneconserviera delpomodoro.

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:: La valle del Sarno

L’abbondanza e ilnumero dei raccolti(anche cinqueall’anno)consentono lapolverizzazione dellaproprietàfondiaria,permettendol’agiato vivere di famiglieche coltivano ancheestinzioni minori ad unettaro. Le fonti antichefanno menzione di alcuniprodotti quali il cavolo ele cipolle.

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:: La linea costieraPompei era postaquasi a l centrodel l ’arco cost ierodel gol fo diNapoli,che per i l suoprof i lo for tementerotondeggiante eraindicato dagli antichicome “Cratere”.Laterrazza vulcanicasul la quale Pompeiera fondata ,s ispingeva più inavant i sul mare.Pompei celebre cittàdel laCampania,verso laquale convergonoda un lato i l l i toralestabiano esorrent ino,dal l ’a l t roquel lo ercolanse.Essa ce la raff iguracome su unpromontor io lambitosu un lato dal mareaperto,dal ’a l t ro dauna baia. Si noti chela v ista che sipoteva abbracciareda Pompei sul mareè una del le piùamene,spaziandodal la penisolasorrent ina e dalcapoAteneo,(promontor ium Menervae )al l ’ isola di Capr i eancora a quel le diIschia e Procida,epoi a l capo Misenoe al l i toralenapoletano,f ino ar ivolgersial l ’ insenaturaaplont ina,dietro laquale s i vedestagl iars i maestosala sagomainconfondibi le delVesuvio.

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::Monti Lattari La catena montuosa chechiude a sud valle delSarno è quella dei montiLattari,si protende nelmare a dividere il golfodi Napoli da quello diSalerno originando cosìla penisolasorrentina,chiamata,sulgolfo di Salerno costieraamalfitana. E’ formata danumerose vette chesuperano i metri,tra cuiben visibili da Pompei ilmonte Faito,proprio aridosso di Stabia,il monteCerreto,il più altogruppo,a ridosso diAngri,e il monteAlbino,più prossimo aPagani e NoceraInferiore,sul quale si apreil valico diChiunzi,principale via dicomunicazione tra lavalle e il versanteamalfitano.

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:: Il contrafforte preappenninicoVerso est e sud-est lavalle è chiuso,a dalladorsale preappenninica.Essa si staglia sullapianura del Sarno incorrispondenzadell’abitato diCanello,lasciando unlargo passaggio tra sé eil Vesuvio,a controllo delquale sembra appuntocreata a controllo del piùstretto passaggio formatodalla gola che separa idue gruppi montuosi.

All’interno di tale sistemageografico è possibilericonoscerne l’origineprecipua delle diversitàinsediate riscontrabili nellazona in età antica. L’areaurbanizzata diPompei,rispondente aprecise ragioni strategichedi controllo del territoriocome abbiamovisto,veniva ad interrelarsicon altre realtà bendelineate di occupazionedel suolo.

:: Caratteristiche di antropizzazione

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::Il borgo marinaroLà avvenivano le attivitàconnesse allapesca,importantinell’economiapompeiana,dl momentoche la produzione localedel garum,la salsaottenuta dalla salamoiadel pesce azzurro,eramolto apprezzata ecostituiva una voceall’attivo della bilanciacommerciale.

:: Il pugus augustus suburbanusSono una costante topicadella letteraturascientifica tendeva acollocaregeograficamente talepagus nell’areadell’attuale Boscoreale,anord di Pompei. Se siosserva allora ilo nomedel pagus si noterà cheesso reca in equivocoall’appellativoFelix,propriodi Silla,e ciòdà pertanto unaindicazione molto chiaracirca la sua costituzioneamministrativa effettuataal momento dellacolonizzazione sillana.L’appellativo Augustusrimanda invece ad unsuccessivomomento,verosimilequando il nuovo potereimperiale che si andavaformando su basicostituzionalmente noncerto impeccabilmentedefinite suggerirono adOttaviano piuttosto unsuo consolidamentoattraverso una politicaattenta a controllare elegare a sé comesupporto basilareinnanzitutto le città.

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:: Le villae marittimaePiù propriamente legatea quella visione che iRomani ebbero dellaCampania Felix,comeluogo di soggiorniirreperibili,tra esplosionedi bellezzenaturali,salubritàclimatica,dovizia eprelibatezza di cibi alcospetto di paesaggivariegati assolutamenteunici,appaiono quelleville dichiaratamente dilusso sfarzoso,costruitelungo tutto l’arco del golfodi Napoli,divenuto sulfinire della repubblica illuogo più ricercatodall’aristocrazia.

Le analisi dei pollini,deisemi,dei legni,dei solchidi vegetazione,delleporche,dei fori lasciatidalle radici di alberi e dipiante,di tutte lerisultanze,cioè,che lecaratteristiche eccezionalidi seppellimento dellazona hanno permesso direcuperare,unite allaletture dei brani degliautori antichi e delleiscrizioni,hanno permessodi tracciare un quadro nondel tutto approssimativodelle forme di utilizzo delterritorio. In particolare,perricostruire non solo lageomorfologia deiluoghi,ma anche il lorouso,valido strumento diindagine si sono rivelatele centinaia e centinaia disaggi esplorativi.

:: L'utilizzo del territorio

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::La fascia costieraI luoghi cordoni dunaliposti in prossimità delmare erano orlati dipinete in cui allignavanosoprattutto la Pinus pineae la Pinushalepensis,mentre ilarghi meandri che ilSarno formava inprossimità della focevedevano la presenza lapresenza di estesicanneti,che fornivano lamateria prima per le“incannucciate”largamente utilizzate inedilizia nellecontrosoffittature dei tettio per leggere paretidivisorie o anche comerecinzione delle aiuole.Via via che si risaliva ilcorso del fiume,invece,siincontravano boschidominati dalla presenzadell’Anlus cordata.

:: L'agro pompeianoLa distesa pianeggiantesolcata dal Sarno eracoltivataprevalentemente adortaggi che sialternavano a vignetidisposti ad alberata,ossialegati ad olmi e pioppiche mantenevano alte leviti rispetto al suolofortemente umido. Lefonti anticheespressamentericordano alcuni prodottiche gli agricolaecoltivano nell’agropompeiano. Comeparticolarmentemeritevoli di citazione.Innanzitutto i cavoli,coltivati nella “deliziosapalude di Pompei,vicinaalle salinedi Ercolano”.

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:: La fascia pedemontana

Lungo le prime pendicidel Vesuvio i terreniseminativi orticolicedevano il passo aquelli cerealicoli,che sialternavano ai pascoli.Tra le colture cerealicolesono documentate quelladell’orzo,delfarro,dell’avena,delmiglio,oltre a quella delfrumento vero eproprio,sia durotenero,impiegato nellenumerose panetterie perla confezione dipani,anch’essi rinvenutiin un discreto numero,oper la produzione difocacce edolci,presupposti dalrinvenimento di numerosistampi di pasticceria.

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Posto all’estremaperiferia della città, è ilpiù imponente degli edificipompeiani. L’edificiovenne costruito damagistrati che alcuni anniprima si preoccuparonodell’edificazionedell’Odeion su suolodonato dalla colonia.Essoè uno dei più antichiedifici del genere che cisiano conservati. Capacedi oltre ventimila posti,poggiava sull’angolo sud-orientale delle mura, e suun terrapieno ricavatoscavando nell’areadell’arena. Il terrapienosupportava la tribuna edera sostenuto da un muroa scarpa con contrafforti raggiera, sui quali eranoimpostati degli archiciechi a sorreggerel’ambulacro d’accessoalla summa cavea. Allamedia e ima cavea siaccedeva da alcunegallerie voltate, collegatead un corridoio anularecoperto, dal quale,attraverso i vomitoria, sisaliva all’aperto ai postia sedere. Nell’ ima caveaerano ricavati veri eproprio palchetti separati,destinati ai maggiorenticittadini. Due porte siaprivano sull’assemaggiore dell’arena. Daquella Triumphalisentrava la pompa, dallaLibitinensis venivanoportati via i gladiatori e glianimali morti.

:: L'anfiteatro

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Di pura improntaellenistica venne ricavatosullo scoscendimentodella collinetta formatada una colata lavica dietà preistorica sullaquale era stataimpiantata Pompei evenne successivamenteampliato e abbellito inetà augustea. La caveaera collegata alla scenamediante le parodoi, idue ingressi laterali inopera incerta conammorsature in laterizio,che immettevanonell’orchestra, lo spaziooriginariamente riservatoal coro e ai movimenticoreutici nel quale erastato sistemato unbacino per raccogliere lespansiones, spruzzi diacqua profumata cheadduttori provvedevanoa far cadere da unserbatoio posto sullasommità dell’edificio.Dall’orchestra mediantetre scalette si saliva sulproscenio, dov’era lacanaletta nella quale sifaceva scendere ilsipario all’inizio dellospettacolo. La scaenaefrons era articolata in unanicchia absidata centralee due nicchie rettangolarilaterali ornate di colonnee statue. Su di essa siaprivano tre porte dallequali avveniva l’ingressoe l uscita degli attori dalpostscaenium. La caveaaveva nella sua parteinferiore, l’ima cavea,quattro gradini moltolarghi a bassi sui qualitrovavano posto i bisellia,i sedili riservati aimagistrati , ecc..

:: Teatro grande

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Ad un altro genere dispettacoli ,quelli lirici,erainvece consacratol’odeion,teatro piu’ piccoloe raccolto , che, adifferenza del primo, eraanche coperto.La presenza del tettocondiziono’ la forma cavea,ma con i filari alti interrotiai laterali per permettere lacaduta del doppiospiovente . La costruzionevenne realizzata in operaquasi reticolata, conammorsatura in laterizi.L’odeion non differisce dimolto dal teatro grandenella struttura,presentandougualmente le paragoilaterali sormontate daitribunalia e la cavea asettori con la proedia,lospazio riservato aimaggiorenni, con i gradinibassi e larghi,mal’orchestra moltopiccola,che qui’ come dettoe’ un perfetto emiciclo. Dailaterali della proedia,quattrogradini semicircolari,conandamento contrappostoquello della cavia inmaniera da formare unpiacevole effetto sinuoso,permettevano di salire alcorridoio di passaggio aiposti superiori, munito dibalaustra che lo dividevadalla proedia e che aiterminali recava scolpitauna zampa ferina alata. Infrontescenio era rettilineoaveva tre larghe porte alcentro, mentre due altreporte laterali erano statemurate.

:: Teatro piccolo

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Il grande spazio porticatoposto alle spalle delteatro grande, è uno deipiù belli e antichi esempidi porticus post scaenamsu suolo italico. Costruitonel I secoloa.C.,verosimilmente inconcomitanza con larealizzazione dell’odion,dovette avere tuttavia uncompletamentoconsiderevole dopo il 62a.C., quando lungo il suoperimetro vennecostruita su due pianiuna serie di ambienti, inlarga misura colletteposte una accantoall’altra. Venne utilizzatocome puntod’acquartieramento dellefamiglie di gladiatori chevenivano in città, dalmomento che sono staterinvenute in alcunecellette armi e stoffe daparata.

:: Il quadriportico dei teatri

:: Il foro triangolareIl foro triangolare avevail suo ingressomonumentale sul latonord, dove erano statieretti i propilei concolonne ioniche. Il forotriangolare essendocome si è detto il teatrogiustificato in originedalla mentalità romanasolo come luogoconnesso con lecelebrazioni religiose equindi in strettaconnessione con unsantuario, si protendevafisicamente con unoscalone ad est giù versola porticus postscaenam, il “foyer” deiteatri, e si aprivadirettamente con unvestibolo lateralesull’accesso superioredel teatro grande.

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:: Suddivisione delle terme

Terme Stabiane

Terme del foro

Terme centrali

Terme del Sarno

Terme suburbane

Terme di Giulia Felice

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Altro consueto luogo diincontro dei cittadinierano gli edifici termali,di proprietà sia pubblicache privata, nei quali siconsumava uno dei piùtradizionali riti dellasocietà romana, quellodel bagno caldo e freddo,pausa di relaxpomeridiano al terminedei negotia dellagiornata. A differenza deigreci, i romani ebberouna vera e propriapredilezione per i bagni,che consumavano comeun rito collettivo,destinando ad essiappositi impianti, spessodi impiego architettonicoveramente straordinario.L’aria calda venivaincanalata sotto ilpavimento dell’ambiente,in modo da riscaldare deiblocchetti di terracotta,le suspensurae, impilatiuno sull’altro e intervallatiin maniera regolare sì dapoter sorreggere ilpavimento soprastante.L’aria calda, salendoverso l’alto, si veniva adinsinuare in un’intercapedine lasciatanelle pareti inserendo tramurature e stucco delletegole cosiddettemammatae, cioèforniture di peduncolisporgenti comemammelle. Questi,costituendo gli unici loropunti di contatto con lamuratura stessa,creavano una vera epropria cavità nellepareti. L’ambiente tuttofiniva per essere unasorta di immensotermosifone.

:: Le terme

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Il Santuario di Pompei ècostituito da unapeculiare identitàgiuridica e pastorale: inun modesto spazio diterritorio convivono laPrelatura Territoriale e laDelegazione Pontificiaper il Santuario e leOpere di carità. Duerealtà, che conservanouna intrinsecaautonomia.Ma che operano insiemenella pastorale per ilterritorio, nel servizio dicarità a favore delleOpere sociali enell’accoglienza aipellegrini che ogni giornoaccorrono nella città diMaria. Presiede lacomunità l'Arcivescovo-Prelato e DelegatoPontificio, Mons. CarloLiberati, originario diMatelica (MC).

:: Il Santuario

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La comunità si intitolò alSS. mo Salvatore,nell’ambito della Diocesidi Nola e, crescendo,divenne Parrocchia assaifiorente, arricchita conBolla Pontificia delprivilegio del Patronatodei Capi di Famiglia.

Attualmente, taleprivilegio è cessato perrinuncia da parte delpopolo, in data 10 ottobre1966. Lo splendore dellacomunità cristiana e delCasale detto di Valle(così si chiamò la rinatacittadina) si eclissò, nelsecolo XVII, a seguito diinondazioni del Sarno,provocate dalla cattivaamministrazione feudale.

L’epidemia della pestespazzò via ognisuperstite segno di vitatra la popolazione.

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Nel 1840, avendo lapopolazione raggiunto ilnumero di 300 e più unità,Mons. Gennaro Pasca,Vescovo di Nola, pervenire incontro alleesigenze pastorali dellanuova comunità, chieseed ottenne con DecretoRegio di Ferdinando II(18/3/1840) la pienareintegrazione dellaParrocchia nella suaspecifica missione dellacura d’anime. Nel 1843,con voto popolare, venivaeletto il primo Parrocodella rinata Valle diPompei: don GiovanniCirillo. Nel 1872 BartoloLongo è a Pompei. Qui,in località Arpaia, all’iniziodi ottobre, in unastraordinaria esperienzaspirituale sente la suachiamata all’apostolatodel Rosario.

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:: Pompei in età arcaicaIl primo nucleoconcentrato di abitazionisorse in quella che noiavremmo chiamato laregione VII, intorno adun’area pubblicadestinata a luogo discambi, di commercio,di attività civili religiose,nel Foro. Il centro storicodella città mantenneanche in epocaposteriore il propriooriginario impianto, fattodi viuzze strettissime ead andamento tortuoso.Scavi moderni effettuatinella regione VI, nellaCasa della ColoniaEtrusca ed in areelimitrofe, hanno mostratoanche lì l’esistenza di unsantuario campestred’età arcaica, in zonaossia non ancoraurbanizzata.

:: Pompei in età SanniticaMisteriose restanoancora le successive fasidi sviluppo avute daPompei in età sannitica.Anche se non è possibiledelineare con precisionele epoche e gliavvenimenti che hannocondizionato, si è riuscitituttavia ad individuarealmeno tre diversimomenti di evidenteespansione dell’abitato,effettuati secondo logichediverse e con pianiregolatori differenziati.

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::L'organizzazione urbanistica

Al termine del suoprocesso secolare disviluppo, Pompei apparecome una città strutturatasu basi razionali diorganizzazioneurbanistica che, sia purein vari momenti e conprogetti diversi, inglobanoil precedente centrostorico, dalla formazioneprevalentementespontanea, all’interno diuna maglia rigidamenteortogonale.

:: L'estensione del territorioDalle porte urbiche sidispartivano le vie dicollegamento con le altrecittà, con il pagomarittimo e con gli altripagi del con contado,lungo le quali erano lenecropoli. All’esternodelle mura civiche, infatti,si apriva il territorioextraurbano delle città,costellato danumerosissime fattorie oda vere e proprie ville.

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:: Villa dei Misteri

A circa duecento metridalla porta Ercolano,lungo la strada che da lisi dirigeva versoOplontis, si erge la villache un salone dipintocon scene del ritodionisiaco ha resouniversalmente famosacon il nome di Villa deiMisteri. La villa aveva ilquartiere abitativoprincipale dalla parterivolta verso il mare, sucui si affacciavano gliambienti padronali,nonché due stanzed’angolo a un solo letto,con finestre anche versoil giardino, che venneroaggiunte alla costruzionein età augustea. Alcentro degliappartamenti checostituivano la parsurbana della villa, ossiala zona residenziale, eral’atrio, la cuidecorazione, inpregiatissimo rossocinabro, ora anneritosicreava l’effetto di lastremarmoree, su cui eranoriprodotti anchepaesaggi nilotici.

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SecondaUniversita degliStudi di Napoli

Facolta diArchitettura "LuigiVanvitelli"

Corso di Laurea inDisegnoIndustrialeper la Moda

"DesignMultimediale"

Progettazione diuna guida turisticaper la citta diPompei

A.a. 2009/10

Prof.ssaL. CarlomagnoProf.ssaC. Imperati

StudenteLucia AngelaTestinoMatr.803000547