Grattacieli: l’acciaio arriva in alto...Torre Diamante – Edificio 3 – Porta Nuova Varesine –...
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Grattacieli: l’acciaio arriva in alto
Marco Clozza- Fondazione Promozione Acciaio
La visione di sviluppo delle grandi aree urbane riportata nel libro di aforismi di Giò Ponti del 1966 era
rappresentata da “grattacieli accostati come alberi nella città del futuro”. Dopo mezzo secolo le più
importanti metropoli europee si sono trasformate in questo senso e gli edifici a torre sono il simbolo
di un cambiamento dell'aspettativa evolutiva delle città: non più estesa ma in verticale. A differenza
delle altre capitali europee, come Parigi, Londra, Francoforte, i due grandi centri economici, industriali
e delle comunicazioni, Milano e Torino, pur vivendo una certa dimensione internazionale, hanno
avvertito un senso di inferiorità per non avere dei veri giganti dell'architettura. Il trend di
globalizzazione, nel senso di adeguamento alle altre realtà, è attualmente in rapida evoluzione e il
senso di appartenenza a una capitale europea passerà anche attraverso i grattacieli, simboli che
renderanno anche le nostre città meno provinciali.
Tra le diverse opere recentemente realizzate o in fase di
completamento certamente spiccano per il loro carattere architettonico
quelle che prevedono l'impiego dell'acciaio. Mies Van der Rohe
sosteneva che il telaio metallico fosse una componente talmente
perfetta che l’unico modo di rivestirlo era di velarlo con un involucro di
vetro trasparente, in modo che la forza espressiva della struttura
diventasse l'architettura stessa. Questa visione la si ritrova anche
negli esempi recenti di edifici con strutture a DiaGrid (es. Swiss Re di
Norman Foster) che vincono definitivamente il rigoroso rispetto della
verticalità: l'elemento portante in acciaio, utilizzato come prodotto
industriale, determina la conformazione geometrica dell’edificio e
dell’involucro di tamponamento e aderisce in piena congruenza con le
funzioni strutturali che deve assolvere.
Lo studio dei particolari delle aste metalliche, dei giunti e dei nodi
diventa sempre più un esercizio di raffinato design ottenuto
anche mediante lavorazioni meccaniche di precisione (es. New
York Times Building di Renzo Piano).
Queste strutture particolari sia dal punto di vista geometrico che
concettuale, costituiscono un ulteriore riconoscimento delle
peculiarità delle soluzioni in acciaio, quali la riciclabilità,
l’industrializzazione, la velocità di montaggio, le proprietà
meccaniche e le potenzialità estetiche. Le infinite possibilità
compositive e prestazionali, evidenti in questi grandi progetti
possono permettere quindi il raggiungimento di una qualità
architettonica innovativa anche nelle dimensioni più ordinarie
affrontate dalla maggioranza dei progettisti.
Swiss Re / Londra Foto fosterandpartners.com
New York Times Building / New York Foto David Sundberg
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All'interno di questo quadro è possibile ritrovare i tre esempi riportati in seguito. Diversi per genere e
per dimensione sono accomunati da un unico materiale che determina la forma e il carattere
architettonico: l’acciaio.
Nuovo Centro Direzionale Intesa SanPaolo – Torino
La nuova sede direzionale del gruppo bancario Intesa SanPaolo è un grattacielo alto 166,66 m con
38 piani fuori terra e 6 interrati, firmato da Renzo Piano Building Workshop, vincitore del concorso a
inviti bandito dalla banca nel 2006.
Il progetto prevede la realizzazione di una torre vetrata basata sui principi di sostenibilità, rivestita da
facciate a doppia pelle e
da cellule fotovoltaiche.
Il piano terra dell’edificio
sarà uno spazio pubblico
permeabile, una grande
hall che serve
l’auditorium e consente
l'accesso ai servizi
articolati anche al piano
interrato, mentre i piani
superiori sono destinati
agli spazi direzionali e
agli uffici della banca.
Alla sommità sono
previsti un ristorante, una
pinacoteca e un giardino.
Per poter raggiungere le
aspettative di
trasparenza, luminosità e
permeabilità le strutture
al piano terra sono state
ridotte al minimo e grazie
a delle enormi strutture
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reticolari comprese tra i livelli 5 e 7 denominate transfer, parte della torre risulta sospesa alle
megacolonne perimetrali e ai tre nuclei in c.a.
La carpenteria metallica a telaio che prevede l'impiego di 15.000 tonnellate di acciaio a media e alta
resistenza (S355 e S460), è suddivisa in due strutture principali con caratteristiche differenti.
La peculiarità del corpo Sud è costituita dalle megacolonne che
spiccano fino alla sommità dell’edificio rastremandosi verso l’alto. La
struttura di trasferimento Sud è costituita da quattro travature
principali con sezione a “pi greco” sospese e collegante mediante
giunti saldati alle megacolonne. Questo enorme elemento costituito
da lamiere saldate da 100 mm di spessore e interamente saldato, una
volta assemblato a terra è stato sollevato in posizione mediante
martinetti idraulici.
Oltre a portare i carichi che gravano dai piani soprastanti e a trasferirli
alle megagolonne, il transfer sud sorregge anche l'auditorium che
ospiterà 360 persone.
Il Transfer Nord è invece costituito da due mensole che poggiano nella parte inferiore su un setto in
calcestruzzo del core in cemento armato e sono collegate al nucleo nella parte superiore da 12 barre
Macalloy passanti attraverso tutto lo sviluppo del setto e nel profilo a cassone superiore.
I controventi nord-sud ubicati al di sopra del livello 7, costituiti dalle megacolonne, da funi e dalle travi
tubolari, offrono un modesto contributo alla resistenza per azioni orizzontali ma risultano determinanti
negli scenari accidentali.
Tuttavia le megacolonne utilizzate come telai momento
– resistenti incastrati al piede ed il controventamento
dell’asse 10 svolgono l’importante ruolo di “centratura”
delle rigidezze rispetto alle masse creando un “portale
irrigidito” tale da risultare resistente alle azioni laterali.
La torre, oltre a presentare queste particolarità strutturali
finalizzate al raggiungimento di particolari obiettivi
architettonici, è stata progettata secondo i più avanzati
principi di sostenibilità ambientale: il sistema di
riscaldamento e raffrescamento sfrutterà l'acqua di falda
attraverso pompe di calore.
Montaggio megacolonna – Foto TorreScarl
Connessione tra nucleo e struttura di trasferimento Foto TorreScarl
Torre in costruzione - Foto TorreScarl
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Oltre all'energia geotermica, ci saranno pannelli fotovoltaici in facciata e particolare attenzione è stata
posta nello studio della ventilazione attraverso la doppia pelle e i solai alveolari: riscontri d'aria tra
facciate opposte caratterizzate da un gradiente termico e altri principi bioclimatici applicati all'edificio,
contribuiranno a ridurne il fabbisogno energetico.
La torre di 40.000 mq complessivi ospiterà 2000 dipendenti di Banca Intesa SanPaolo.
NUOVO CENTRO DIREZIONALE
BANCA INTESA SANPAOLO - TORINO
Committente
Intesa SanPaolo
Progetto architettonico
Renzo Piano Building Workshop, Studio Inarco
Direzione Lavori, Project & Costruction Management
Jacobs Engineering
Impresa di costruzione
TORRE S.C.A.R.L. - Rizzani de Eccher, Implenia
Carpenteria Metallica
Ati Cimolai, BIT Costruzioni, MBM, Cometal
Scale Est/Ovest
Scale Est/Ovest - Foto TorreScarl
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Torre Diamante – Edificio 3 – Porta Nuova Varesine – Milano
L’edificio 3 del nuovo complesso “Porta Nuova - Varesine” ribattezzato “Torre Diamante” disegnato
da Kohn Pederson Fox Associates, costituito da 30 piani fuori terra e da 4 livelli interrati, rappresenta
l'edificio con struttura portante in acciaio più alto d’Italia. La base dell’edificio misura
approssimativamente 30 x 50 m e l’altezza raggiunge la ragguardevole quota di 140 m.
La caratteristica principale
dell’edificio è la sua geometria
irregolare e contrariamente a
quando avviene per la quasi
totalità degli edifici che si
sviluppano in altezza, le
colonne perimetrali sono
inclinate rispetto alla verticale,
assecondando così le
particolari linee del progetto
architettonico.
Gli elementi portanti orizzontali
sono realizzati interamente in
acciaio mediante travi IPE/HE
piolate e lamiera grecata con
getto collaborante con uno
spessore di soletta variabile tra
i 150 ed i 200 mm.
Per la realizzazione delle
colonne sono stati utilizzati
profili HD della serie 400 e 360
in acciaio S460M fresate alle
estremità per garantire il
contatto diretto tra gli elementi
in corrispondenza dei nodi e
successivamente giuntate
mediante connessioni
bullonate ad attrito.
La facciata della Torre – Foto Lorenzo De Simone
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La variazione di inclinazione delle colonne in corrispondenza di alcuni livelli genera forze orizzontali di
notevole intensità; tali forze sono riportate al nucleo in c.a. mediante un sistema reticolare orizzontale
estremamente performante, “annegato” negli elementi in c.a. con ulteriori elementi in acciaio piolati.
Per le connessioni degli elementi orizzontali e verticali è stata scelta una soluzione che ha permesso
di raggiungere un’elevata velocità di montaggio (un singolo piano completo in una sola settimana
lavorativa): gli unici elementi saldati in opera sono stati i “tronchetti” di collegamento al nucleo, mentre
tutti i profili principali e secondari, a parte rare eccezioni, sono stati uniti mediante coprigiunti bullonati
d’anima e d’ala.
Torre Diamante – La facciata. Foto di Lorenzo De Simone
I solai della Torre composti con travi metalliche e lamiere con getto collaborante – Foto Oskar Da Riz
Particolari delle connessioni della carpenteria metallica – Foto Arup
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Per la struttura portante metallica della torre sono state utilizzate 2.600 tonnellate di carpenteria e
26.000 mq di solai in lamiera grecata collaborante. L’acciaio ha contribuito a raggiungere livelli elevati
di ecocompatibilità e risparmio energetico, consentendo a questo edificio destinato ad ospitare uffici e
attività commerciali di ottenere la certificazione LEED GOLD.
Si tratta di uno dei più alti livelli riconosciuti dal Green Building Council agli edifici sostenibili, sia dal
punto di vista energetico che dal punto di vista dei materiali da costruzione impiegati.
EDIFICIO 3
PORTA NUOVA-VARESINE
Committente
HINES Italia SGR spa
per conto del Fondo Porta Nuova Varesine
Progetto architettonico
KPF Kohn Pedersen Fox Associates
Progetto strutturale
Arup Italia
Main Contractor
Ati CMB, Unieco
Costruttore Metallico
Stahlbau Pichler
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Torre del Nord Est – Complesso “ Net Center” – Padova
La Torre progettata da Aurelio Galfetti con
Carola Barchi e AU Studio, è un segno forte
ed un simbolo distintivo di questo centro
direzionale, commerciale ed alberghiero di
levatura europea. Alta circa 80 m, di colore
rosso, con piani a pianta trapezoidale che
cambiano ad ogni livello è definita da una
forma dinamica e semplice allo stesso
tempo. Due piani interrati per parcheggi;
venti fuori terra, ciascuno di circa 700 mq per
una superficie totale di circa 14.000 mq,
accolgono un hotel e degli uffici.
Travi in acciaio, saldate a doppia “T”, alte
380 mm, fissate ad imponenti colonne
tubolari tonde in acciaio da 508 mm di
diametro, racchiudono i solai, in calcestruzzo
alleggerito, “appesi” al nucleo centrale in
cemento armato.
Quattro dei pilastri si scostano dalla verticale,
seguendo l’andamento variabile
dell'involucro esterno, completamente
vetrato e ricoperto da rossi brise-soleil
metallici. Come per la maggior parte degli
edifici a torre il vetro è un altro protagonista
insieme all’acciaio.
Le scelte materiche e compositive quali i prospetti
vetrati o protetti dal sole con frangisole in lamiera (fissi
o dotati di cinematismo ad inseguimento solare) e le
facciate rivestite d’acciaio o di alluminio, concorrono a
creare un ambiente estremamente luminoso, leggero e
studiato per comunicare un immediato comfort visivo.
La Torre durante la costruzione – Foto Airdata
Frangisole Metallici – Foto E. Cano
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Il dominio della Torre è inconfutabile, ma l'immagine semplice e coerente, come si addice ad un luogo
pubblico, è in grado di raffrontarsi con la vicina città storica.
TORRE EST
COMPLESSO NET CENTER- PADOVA
Committente
Progetto Acciaio Srl e NET Srl
Progetto architettonico
Aurelio Galfetti
Con Carola Barchi e AU Studio Architetturaurbanistica
Progetto strutturale
SPC Srl
Carpenteria Metallica
Stahlbau Pichler
Angolo fra la Torre e il Palazzo Tendenza – Foto E. Cano
Palazzo Tendenza: viste interne della galleria Foto: E. Cano
Viste interne della galleria Palazzo Tendenza - Foto E. Cano
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I tre esempi di edifici alti sopra riportati sono stati oggetto di approfondimenti e articoli nelle
pubblicazioni della Fondazione Promozione Acciaio. Nell'ambito dei suoi scopi statutari di diffondere,
promuovere e valorizzare gli aspetti progettuali, tecnologico-costruttivi, formativi della cultura e della
utilizzazione dell’acciaio, grazie anche alla collaborazione di committenze, tecnici e costruttori la
Fondazione ha organizzato la visita al cantiere della Torre Diamante a Milano. Oltre 260, tra
progettisti e giornalisti, hanno avuto la possibilità di visitare uno dei cantieri più interessanti del
panorama milanese: l’edificio 3 del complesso Porta Nuova-Varesine, che rappresenta un primato
essendo la struttura in acciaio più alta in Italia.
E’ stata la volta della Torre Intesa SanPaolo a Torino. Una mattinata di visita in cantiere, dove gli
Ingegneri iscritti all’Ordine di Rimini, guidati dall'ing. Vincenzo Turini di Intesa SanPaolo e di altri
tecnici dell'impresa Rizzani De Eccher e Jacobs Services, si sono avvicendati dal piano terra fino al
piano ventitreesimo per scoprire gli aspetti principali della torre, dalla carpenteria alle soluzioni di
finitura già istallate. A seguito del sopralluogo, oltre alle presentazione di ingegneri, architetti e
responsabili della sicurezza, è intervenuto Enrico Salza, Presidente del Consiglio di Gestione del
gruppo bancario Intesa SanPaolo, spigando la genesi e l'evoluzione del progetto fortemente voluto
per la città di Torino.
Per informazioni: www.promozioneacciaio.it
Alcune immagini delle due visite