Governare le contrapposizioni. Come rendere fecondi i conflitti aziendali.
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“Governare le contrapposizioni. Come rendere fecondi i conflitti
aziendali”
Perché nasce il conflitto
“il conflitto vi dà l’opportunità di approfondire il vostro grado di empatia e intimità nei confronti dei vostri avversari. La vostra rabbia trasforma “l’altro” inun demone o un furfante stereotipato. Un atteggia-mento difensivo,parimenti,vi impedirà di comunicare apertamente con il vostro oppositore o di ascoltareattentamente ciò che dice. D’altro canto, una volta checomincerete a dialogare con quella persona, farete rinascere il lato umano della sua personalità e riuscirete, di rimando, a esprimere il vostro. Inoltre, se gestirete i conflitti con integrità essi vi porteranno ad una crescita della consapevolezza ed a un miglioramentodi voi stessi. La rabbia incontrollata, un atteggiamento difensivo e la vergogna vanno a minare tali possibilità.Tutti si sentono meglio una volta risolti i problemi etrovata una soluzione e si sentono peggio quando soccombono o falliscono nel risolverli ………
L’amara verità è che le vittorie rabbiose portano ad una sconfitta a lungo termine. Gli sconfitti si ritirano, si sento-no traditi e perduti, e conserveranno tale sentimento per ilconflitto successivo. Il conflitto può essere visto semplice-mente come un modo per imparare qualcosa di più in me-rito a ciò che non funziona e a come risolvere il problema.L’utilità della soluzione dipende da quanto profonda sia lavostra comprensione del problema. Questo è legato alla vostra capacità di ascoltare, che dipende, a sua volta, dal-l’arresto del ciclo di escalation e dalla ricerca di opportuni-tà e di miglioramenti.”
K.Cloke,J.Goldsmith, Resolving conflicts at work: A complete guide for everyone on the job,Jossey Bass, St.Francisco, 2000, pp. 25,27,29
Tronco cerebrale
CortecciCorteccia a cerebralcerebralee
Sistema LimbicoSistema Limbico
Il sistema limbico
Il sistema limbico controllaIl sistema limbico controlla::• Le Le emozioniemozioni• La memoria a lungo termineLa memoria a lungo termine• L’attenzioneL’attenzione• Il coordinamento dei movimentiIl coordinamento dei movimenti
Ed èEd è• 80 mila volte più veloce della neocorteccia80 mila volte più veloce della neocorteccia
““centro emozionale”centro emozionale”
““controllore di controllore di volo”volo”
CORTECCIACORTECCIA““traduttore”traduttore”
Perché avviene la reazione
Il sistema emozionale si occupa interamente della sicurezza.
Quando qualcosa ci minaccia, il nostro corpo si attiva predisponendosi alla
sopravvivenza.
Il ciclo della reazione
PREPARAZIONE
INTERPRETAZIONE
ESCALATION
eventoscatenante
reazione
stato
Escalation
PUNTI DI SCELTAPUNTI DI SCELTA
PUNTO DI SCELTAPUNTO DI SCELTA
PREPARAZIONE
INTERPRETAZIONE
ESCALATION
evento scatenante
reazione
de-escalation
prevenzione
intervento veloce
PUNTO DI SCELTAPUNTO DI SCELTA
PUNTO DI SCELTAPUNTO DI SCELTA
stato
Andare verso un equilibrio
3
1
2
1. Prevenzione: cambio di stato
Nota I segnali di allarme.
Fai un cambiamento:
• Respira
• Muoviti
• Ristruttura/ Cambia la “cornice”
• Gioca
• Apprezza
Preparazione
Interpretazione
ReazioneEvento
scatenante
Escalation
Stato
Andare verso un equilibrio
3
1
2
Preparazione
Interpretazione
ReazioneEvento
scatenante
Escalation
Stato
2. Intervento veloce: comportamenti alternativi
• Crea nuove risposte
• Valuta/ cambia i giudizi
• Stai come osservatore
Andare verso un equilibrio
3
1
2
Preparazione
Interpretazione
ReazioneEvento
scatenante
Escalation
Stato
3. De-escalation: Pausa di 6 secondi
• Rallenta il ciclo
• Riconnetti I pensieri e le emozioni
• Distraiti
• Ristruttura/ Cambia la“cornice”
• Cambia l’emozione sottostante
Riconoscere i sentieri emozionali
ll cervello umano segue dei sentieri (chiamati anche
schemi), o vie neurali. Insiemi di idee e sentimenti che
diventano i nostri filtri per interpretare il mondo.
Sebbene alcuni sentieri siano altamente funzionali, molti
sono disfunzionali e ci guidano a decisioni povere.
Riconoscere gli schemi è il primo passo per saperli
valutare e sviluppare così una scelta consapevole sul
comportamento da attivare.
Schemi mentali
Quando evento scatenante
----------------------------------------------
Io reazione
----------------------------------------------
Il pensiero sequenzialeQuesta abilità permette di esaminare le conseguenze e
le relazioni di causa ed effetto delle nostre scelte. È la
chiave per ridurre l’impulsività e rappresenta il primo
passo verso la gestione di sé. Il pensiero sequenziale
utilizza entrambe le nostre intelligenze quella emotiva e
quella cognitiva – è un processo di pensiero sui
sentimenti e di sentimento dei pensieri per identificare
Le scelte migliori.
Elementi di teoria della comunicazione
La comunicazione interpersonale
La comunicazione interpersonale, al di là del semplice e puro interscambio di informazioni, è caratterizzatadall’instaurarsi di un rapporto, di un legame tra gli interlocutori. Questa dimensione relazionale esercita una pesante influenza anche sull’aspetto del contenuto
se conta molto ciò che si dice
conta ancora di più come lo si dice
La comunicazione interpersonale
Raramente le persone dicono quello che desiderano
dire e quasi mai sono ascoltate e capite per quello
che credono aver detto.
Se desideriamo dire 100
verbalizziamo 70
l’interlocutore sente 60
“ capisce 40
“ ricorda 30
Quando si comunica
adulto
Linguaggio verbale - parole, testo» buon controllo
Linguaggio paraverbale - tono/ritmo/volume/accento
» controllo medio
Linguaggio del corpo (o non verbale)
- gesti/postura/distanza/mimica» controllo basso
bambino
Obiettivo di comunicazione(far pensare/dire/fare)
Far comprendere il mio messaggio
Ascolto Verifica
INSIDIE
VI È GENERALMENTE UNA STRETTA CORRELAZIONE TRA
L’ATTEGGIAMENTO INTERIORE E QUELLO ESTERIORE
L’efficacia della comunicazione
dipende dalla congruenza tra
Contenuto
Linguaggio paraverbale
Linguaggio del corpo
La congruenza convince
Il processo comunicativo
MESSAGGIO
canale
FEED-BACK
interferenze
Eobiettivo
Reffetto
codifica decodifica
L’effetto distorsione
B 1
B
A
CIO’ CHE A COMUNICA, MA NON E’ NELLE SUE INTENZIONI
CIO’ CHE A HA INTENZIONE DI COMUNICARE
ARCO DI DISTORSIONE
CIO’ CHE B1 RECEPISCE
Il come prevale sul che cosaTono, volume, ritmo …
38%
7% Come?
Contenuto
Che cosa?
55%
Linguaggio del corpo
SE E (EMITTENTE) SPIEGA QUALCOSA AR (RICEVENTE) E QUESTI NON LO CAPISCE DEL TUTTO, OPPURE LO CAPISCE IN MODO PARZIALE O SBAGLIATO, LA RESPONSABILITÀ IN REALTÀ È DI E
SE E (EMITTENTE) SPIEGA QUALCOSA AR (RICEVENTE) E QUESTI NON LO CAPISCE DEL TUTTO, OPPURE LO CAPISCE IN MODO PARZIALE O SBAGLIATO, LA RESPONSABILITÀ IN REALTÀ È DI E
VERO NON È QUELLO CHE SI DICE. VERO È QUELLO CHE L’ALTRO SENTE
VERO NON È QUELLO CHE SI DICE. VERO È QUELLO CHE L’ALTRO SENTE
Saper ascoltare
Far crescere l’empatia
L’empatia è l’abilità di riconoscere e
rispondere in maniera appropriata
alle emozioni delle altre persone. È
la chiave per capire gli altri, formare
Relazioni interpersonali durevoli e di
fiducia.
Cosa significa usare l’empatia?
Empatia significa avere la capacità di identificarsi con l’altro e vedere il mondo dal suo punto di vista.
Per stabilire empatia occorre sospendere il proprio giudizio morale o valutazione dall’esterno e, pur immedesimandosi con l’altro, mantenere la consapevolezza dei confini tra la propria identità e quella dell’altro. Empatia è riconoscere che i sentimenti dell’altro sono reali per lui.
Sviluppare capacità empatica è condizione necessaria per comprendere davvero le opinioni, i vissuti, le motivazioni, gli atteggiamenti dell’altro, senza sovrapporre il proprio punto di vista
SENTIRE SENTIRE Funzione fisica che svolgiamo in
modo istintivo
ASCOLTARE ASCOLTARE Funzione attiva. Cerchiamo di cogliere tutti i segnali del nostro interlocutore: le pause, le esitazioni, i sospiri, i cambiamenti nel tono della voce, e soprattutto il suo stato d’animo
Non si tratta semplicemente di udito.
Questo è solo la base, la funzione fisica
per cui le orecchie percepiscono le onde
sonore. Esistono tre altri aspetti ugualmente
importanti:
• l’interpretazione di quanto si è udito, che condiziona la buona o cattiva comprensione
• la valutazione che permette di giudicare l’informazione e di decidere come usarla
• la reazione basata su quello che si è udito, interpretato e valutato
Cosa significa ascolto?
1. Cerchiamo sempre dei punti di interesse in ciò che
ascoltiamo
2. Giudichiamo sempre il contenuto, e non la
presentazione
3. Non eccitiamoci troppo facilmente
4. Ascoltiamo anche i concetti
5. Assumiamo un atteggiamento flessibile
6. Sforziamoci di ascoltare
7. Evitiamo le distrazioni quando ascoltiamo
8. Esercitiamo il più possibile la nostra mente
9. Manteniamo il più possibile la nostra mente
“aperta”
10. Sfruttiamo il fatto che il pensiero è più veloce della
parola
……10 suggerimenti per diventare dei buoni ascoltatori10 suggerimenti per diventare dei buoni ascoltatori
……la maggior parte delle persone ascolta in modo inefficiente la maggior parte delle persone ascolta in modo inefficiente
Dopo aver ascoltato un’esposizione orale di 10 minuti, l’individuo medio ha udito, compreso, valutato appieno e assorbito circa la metà di quanto gli è stato detto.
Nel giro di 48 ore questo dato si riduce di un ulteriore 50%, fino a raggiungere un livello finale di efficacia del 25%.
In altre parole noi comprendiamo ed assorbiamo solo UN QUARTOUN QUARTO di quanto ci viene detto!
……il saper ascoltare è un’attività dinamica come il parlare il saper ascoltare è un’attività dinamica come il parlare
Il saper ascoltare è un’importante fattore di comunicazione, purtroppo molto spesso trascurato. Il saper ascoltare è un’attività come il parlare: troppe persone ritengono che la responsabilità principale di ogni buona comunicazione spetti a colui che parla. Cerchiamo invece di pensare a come le comunicazioni migliorerebbero se tale responsabilità venisse suddivisa almeno al 50% tra chi parla e chi ascolta!