Gli Speciali di Calcio 2000. Bidoni.pdfGli Speciali di Calcio 2000 Nome: I Bidoni del Calcio...

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Gli Speciali di Calcio 2000 Nome: I Bidoni del Calcio Prodotto: Maradona, Platini, Van Basten, nomi che hanno fat- to la storia del calcio. Eppure, per qualche strano motivo, c’è una schiera di interpreti del pallone che, nonostante mezzi fisici, tecnici e, a volte, mentali, non eccelsi, sono stati capaci di in- fervorarci forse ancor di più dei maestri del calcio. Definiti, forse in maniera troppo severa, “bidoni del calcio”, questi artisti del calcio al contrario sono stati capaci di innalzarsi a vere e proprie icone solamente grazie alle loro incapacità. Questo libro raccon- ta le loro imprese, il tutto con un taglio divertente e decisamente ironico. Attenzione, arrivano i bidoni del calcio italiano. Un’inva- sione di anti-fuoriclasse… Fabrizio Ponciroli - responsabile editoriale Anno di pubblicazione: 2007 Tiratura: 25.000 copie Target: uomini tra i 30 e i 60 anni di livello socioeconomico me- dio-alto. www.calcio2000.it I BIDONI DEL CALCIO - età da 30 a 40 anni da 40 a 50 anni da 50 a 60 anni > 60 anni I BIDONI DEL CALCIO - target calciatori allenatori dir. Sportivi procuratori giornalisti universitari impiegati/operai manager 28 Rientrato in Germania, lo sve- dese torna in campo e a segna- re (10 gol). Ma il suo cartellino è sempre della Roma, che però non ne vuole più sapere, anche perché Sensi ha intanto recu- perato buona parte dei 5 miliardi investiti. Dahlin decide di provare l’avventura inglese. Il Blackburn deve rimpiazzare un certo Alan Shearer e pensa di aver trovato l’uomo giusto. Poveri illusi: in un anno e mezzo segna solo 4 gol, prima di far la valige per Amburgo. A soli 31 anni, tormentato dagli infortuni, appende le scarpe al chiodo. Dahlin, però, rimane nel mondo del calcio come agente, fondando la società di procura “Martin Dahlin Management”, con sede a Londra. All’attivo anche un’esperienza come com- mentatore sportivo per la tele- visione svedese TV4: le sue scene di rabbia quando la Svezia venne eliminata dall’Argentina fecero il giro del mondo. Ma i suoi interessi non si esau- riscono qui: l’ex giocatore, grande appassionato di moda anche quando era in attività, firma con il suo nome una linea di abbigliamento sportivo, che ha molto mercato nei paesi scandinavi. Come modello fa la sua bella figura, più del calciato- re visto a Roma… Che fine ha fatto? Avevano detto di lui: Tommy Svensson (c.t. Svezia 1996/97): "E’ l’attaccante svedese più forte" . “La Gazzetta dello Sport” (14 luglio 1996) Aveva detto: “La concorrenza non sarà un problema. Non ho problemi di adattamento tattico”. “La Gazzetta dello Sport” (18 luglio 1996) edotto e abbandonato dalla Juventus, con Luciano Moggi che stracciò l’accordo privato raggiunto col giocatore dopo la richiesta di 5 miliardi delle vecchie lire da parte del Borussia Moenchengladbach, Martin Dahlin riuscì a coronare il sogno di giocare in Italia grazie alla Roma. Poderoso attaccante di colore, solo due anni prima con i suoi gol (quattro) aveva tra- scinato la Svezia a uno storico terzo posto ai Mondiali di Usa ’94. La sua somiglianza con l’ex stella della NFL O.J. Simpson, in quegli anni processato (e poi sca- Martin Dahlin Dahlin Dahlin Nome: Martin Dahlin Data di nascita: 16-4-1968 Nazionalità: svedese Squadra: Roma (1996-97) S gionato) per l’assassinio della moglie e dell’amante di lei, gli valse il soprannome di “O.J.”. Calcisticamente cresciuto nel Malmoe, dove fa il suo esordio nel 1987, il bomber scandinavo (primo “coloured” della storia a vestire la casacca svedese) fa il salto di qualità quando nel 1991 decide di trasfe- rirsi in Bundesliga. Nell’estate del 1996 sbarca nella capitale: con lui, Balbo, Fonseca, Delvecchio e un giovanissimo Totti, il tecnico Carlos Bianchi ha a disposi- zione un arsenale di primo livello. Una con- correnza troppo agguerrita e con il passare delle giornate Dahlin finisce nel dimentica- toio, tanto da tornare al Borussia già a gen- naio. Tre presenze in serie A e nessun gol il modesto bottino di una delle punte più scar- se che abbia vestito la casacca giallorossa. I BIDONI DEL CALCIO

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Gli Speciali di Calcio 2000

Nome: I Bidoni del CalcioProdotto: Maradona, Platini, Van Basten, nomi che hanno fat-to la storia del calcio. Eppure, per qualche strano motivo, c’è una schiera di interpreti del pallone che, nonostante mezzi fisici, tecnici e, a volte, mentali, non eccelsi, sono stati capaci di in-fervorarci forse ancor di più dei maestri del calcio. Definiti, forse in maniera troppo severa, “bidoni del calcio”, questi artisti del calcio al contrario sono stati capaci di innalzarsi a vere e proprie icone solamente grazie alle loro incapacità. Questo libro raccon-ta le loro imprese, il tutto con un taglio divertente e decisamente ironico. Attenzione, arrivano i bidoni del calcio italiano. Un’inva-sione di anti-fuoriclasse… Fabrizio Ponciroli - responsabile editoriale Anno di pubblicazione: 2007Tiratura: 25.000 copieTarget: uomini tra i 30 e i 60 anni di livello socioeconomico me-dio-alto. www.calcio2000.it

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calciatoriallenatori

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giornalistiuniversitari

impiegati/operai manager

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Rientrato in Germania, lo sve-dese torna in campo e a segna-re (10 gol). Ma il suo cartellinoè sempre della Roma, che perònon ne vuole più sapere, ancheperché Sensi ha intanto recu-perato buona parte dei 5miliardi investiti. Dahlin decidedi provare l’avventura inglese. IlBlackburn deve rimpiazzare uncerto Alan Shearer e pensa diaver trovato l’uomo giusto.Poveri illusi: in un anno emezzo segna solo 4 gol, primadi far la valige per Amburgo. A soli 31 anni, tormentato dagliinfortuni, appende le scarpe alchiodo. Dahlin, però, rimane nelmondo del calcio come agente,fondando la società di procura“Martin Dahlin Management”,con sede a Londra. All’attivoanche un’esperienza come com-mentatore sportivo per la tele-visione svedese TV4: le suescene di rabbia quando la Sveziavenne eliminata dall’Argentinafecero il giro del mondo. Ma i suoi interessi non si esau-riscono qui: l’ex giocatore,grande appassionato di modaanche quando era in attività,firma con il suo nome una lineadi abbigliamento sportivo, cheha molto mercato nei paesiscandinavi. Come modello fa lasua bella figura, più del calciato-re visto a Roma…

Che fine ha fatto?

Avevano detto di lui:Tommy Svensson (c.t. Svezia 1996/97):"E’ l’attaccante svedese più forte" .“La Gazzetta dello Sport” (14 luglio 1996)

Aveva detto: “La concorrenza nonsarà un problema. Non ho problemidi adattamento tattico”.“La Gazzetta dello Sport” (18 luglio 1996)

edotto e abbandonato dallaJuventus, con Luciano

Moggi che stracciò l’accordoprivato raggiunto col giocatoredopo la richiesta di 5 miliardidelle vecchie lire da parte delBorussia Moenchengladbach,Martin Dahlin riuscì a coronare ilsogno di giocare in Italia graziealla Roma. Poderoso attaccantedi colore, solo due anni primacon i suoi gol (quattro) aveva tra-scinato la Svezia a uno storicoterzo posto ai Mondiali di Usa’94. La sua somiglianza con l’exstella della NFL O.J. Simpson, inquegli anni processato (e poi sca-

Martin Dahlin

DahlinDahlinNome: Martin DahlinData di nascita: 16-4-1968Nazionalità: svedeseSquadra: Roma (1996-97)

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gionato) per l’assassinio della moglie edell’amante di lei, gli valse il soprannomedi “O.J.”. Calcisticamente cresciuto nelMalmoe, dove fa il suo esordio nel 1987, ilbomber scandinavo (primo “coloured” dellastoria a vestire la casacca svedese) fa il saltodi qualità quando nel 1991 decide di trasfe-rirsi in Bundesliga. Nell’estate del 1996sbarca nella capitale: con lui, Balbo,Fonseca, Delvecchio e un giovanissimoTotti, il tecnico Carlos Bianchi ha a disposi-zione un arsenale di primo livello. Una con-correnza troppo agguerrita e con il passaredelle giornate Dahlin finisce nel dimentica-toio, tanto da tornare al Borussia già a gen-naio. Tre presenze in serie A e nessun gol ilmodesto bottino di una delle punte più scar-se che abbia vestito la casacca giallorossa.

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