Gli editori pugliesi secondo gli studenti

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GLI EDITORI PUGLIESI SECONDO GLI STUDENTI CON PARERI SUL PREMIO SINBAD E SULLA MOSTRA MERCATO DELL’EDITORIA INDIPENDENTE

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Il progetto realizzato dagli studenti del Laboratorio di Editoria libraria e multimediale del Corso di Studio in Scienze dell'Informazione Editoriale, Pubblica e Sociale, curriculum Informazione e Sistemi editoriali, A.A. 2015-2016, docente Carlotta Susca.

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GLI EDITORI PUGLIESI SECONDO GLI STUDENTI

CON PARERI SUL PREMIO SINBAD E SULLA MOSTRA MERCATO DELL’EDITORIA INDIPENDENTE

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GLI EDITORI PUGLIESI SECONDO GLI STUDENTI

CON PARERI SUL PREMIO SINBAD E SULLA MOSTRA MERCATO DELL’EDITORIA INDIPENDENTE

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Analisi realizzate dagli studenti del laboratorio di Editoria libraria e multimediale, Corso di studio in Informazione Editoriale, Pubblica e Sociale, curriculum Informazione e Sistemi Editoriali, anno accademico 2015-2016, Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro', docente Carlotta Susca.

Febbraio 2016; analisi svolte fra dicembre 2015 e gennaio 2016.

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INDICE

GUIDA ALLA LETTURA 7

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I PARERI SUL PREMIO SINBAD E SULLA MOSTRA MERCATO DELL’EDITORIA INDIPENDENTE 101

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GUIDA ALLA LETTURA

Le pagine che seguono sono il frutto del lavoro degli studenti del laboratorio di Editoria libraria e multimediale, Corso di studio in Informazione Editoriale, Pubblica e Sociale, curriculum Informazione e Sistemi Editoriali, anno accademico 2015-2016.

Ricavare informazioni dai siti internet e dai profili social degli editori pugliesi ha consentito agli studenti di avere un primo approccio alle realtà editoriali pugliesi: in questo modo hanno potuto conoscere il mercato lavorativo in cui tenteranno di inserirsi al termine del loro percorso di studi, individuando gli ambiti in cui potrebbero dare un apporto e le competenze da perfezionare per avere un profilo appetibile.Navigando nei siti internet dei marchi editoriali analizzati, gli studenti hanno potuto comprendere quante ramificazioni abbia il lavoro editoriale e quanti aspetti vadano curati per comunicare un progetto editoriale, a partire da quelli grafici per arrivare all'organizzazione di eventi di promozione e alla partecipazione a fiere e festival.La fortunata coincidenza della prima edizione del Premio Sinbad e della Mostra Mercato dell’Editoria Indipendente all’inizio delle lezioni del Laboratorio ha consentito a un gruppo di studentesse di conoscere e intervistare gli operatori della filiera editoriale pugliese e gli autori finalisti, allargando ulteriormente la visione al mercato internazionale, che è stato oggetto di una tavola rotonda nel corso della manifestazione.Le schede della prima parte e gli articoli della seconda sono realizzati con l’ingenuità di chi guarda il mercato editoriale dall’esterno ma, allo stesso tempo, con l’entusiasmo e l’interesse di chi vorrebbe entrare a farne parte, e possono consentire agli editori di comprendere quale impressione proiettano e di valutare le indicazioni e i suggerimenti forniti come se fossero frutto di una indagine di mercato.

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Il censimento degli editori non può dirsi esaustivo: sono stati analizzati in un primo momento gli editori pugliesi intervenuti alla Mostra Mercato dell’Editoria Indipendente; in seguito è stata consultata la banca dati presente sul sito poppuglia.it, curato dall’associazione Laborintus, che ha consentito di integrare le informazioni con altri editori pugliesi. Il settore editoriale regionale è ben più composito, e sarà oggetto del lavoro dei prossimi studenti rintracciare gli editori che non sono stati analizzati in questo lavoro.I diversi colori segnalano la distribuzione delle case editrici nelle sei province pugliesi: ne risultano 22 nella Città Metropolitana di Bari, 13 nella privincia di Lecce, 4 nella provincia di Foggia, 3 in quella di Taranto e una nelle province di Brindisi e nella nuova provincia Barletta-Andria-Trani.Le impressioni sul Premio Sinbad e sulla Mostra Mercato di dicembre 2015 evidenziano l’importanza di manifestazioni di questo tipo a Bari, che dopo la sospensione dell’Expolibro non ha ospitato fiere del libro, utile momento di promozione per gli editori e di conoscenza del mercato editoriale per gli utenti. Le studentesse che vi hanno partecipato hanno evidenziato qualche carenza comunicativa, suggerendo la considerazione della manifestazione come edizione Zero, con grandissime potenzialità di crescita che potrebbero realizzarsi anche grazie all’entusiasmo degli studenti, se coinvolti in attività di comunicazione e promozione, soprattutto sui social network.L’impegno per i prossimi anni del Laboratorio è quello di realizzare un censimento più capillare degli editori pugliesi e di collaborare attivamente alle attività della Mostra Mercato, consentendo agli studenti universitari di approcciare il mercato editoriale già durante il percorso di studio, in modo da poter completare la propria formazione in maniera finalizzata e consapevole.

Carlotta Suscadocente del Laboratorio

di Editoria Libraria e Multimediale

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GLI EDITORI PUGLIESI SECONDO GLI STUDENTI

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BARI MARIO ADDA EDITORE

analisi a cura di Chiara Botrugno

SEDE Bari SITO INTERNET www.addaeditore.it MAIL [email protected] TELEFONO E FAX 080 553 9502

IL PROGETTO EDITORIALE Nella descrizione della casa editrice, riportata sia sul sito che sulla pagina ufficiale di Facebook, risulta, in modo chiaro e sintetico, il suo progetto editoriale, «tendente alla conoscenza e alla valorizzazione del ricco patrimonio storico-artistico del Mezzogiorno d’Italia». Analizzando, infatti, la vasta proposta editoriale, emerge l’intento della casa editrice di studiare il panorama culturale del Sud Italia, soffermandosi su aspetti differenti, con un focus su Bari. Però, si avverte anche un po’ di confusione. Le collane sono 36, ma alcune appaiono con dei confini non ben delineati: ovvero, si ha la sensazione che alcune di esse condividano argomenti simili (es. “Cartoguide regionali” e “Fascicoli turistici illustrati”).

LA COMUNICAZIONE Nella home page del sito troneggia un grande diario/libro che rimanda agli ultimi appuntamenti. Sebbene l’idea sia carina, è già presente, sempre nella home, il pulsante APPUNTAMENTI. Avrei dunque lasciato spazio a una foto o immagine.Le informazioni riportate sulla home sono disposte in maniera “disordinata”. Ad esempio, il menù a tendina delle collane, essendo troppo lungo, crea confusione nel lettore. Nelle pagine delle singole collane non è inserita alcuna descrizione e dunque, a volte, non è ben chiara la cornice in cui sono collocati i libri. Infine, cliccando sui vari testi proposti dalla casa editrice, non è possibile trovare cenni alla trama.

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BARI BARI

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Nella home troviamo una lunga tabella contente le novità presenti in libreria: risulta poco accattivante perché interamente grigia. Per quanto riguarda tutte le altre pagine del sito, non sono strutturate seguendo una linea grafica coordinata, e non è possibile risalire ad alcuna informazione relativa alla distribuzione. Il logo è semplice e “pulito”: le due D sono disposte a formare un libro aperto.Per quanto riguarda il posizionamento su Google, la casa editrice risulta non ben indicizzata. La casa editrice è presente su Facebook con una pagina ufficiale che risulta abbastanza attiva. Nel 2015 ha pubblicato, all’incirca, un post ogni due giorni (nel mese di novembre ha pubblicato 24 notizie). I post condivisi vertono prevalentemente sulla promozione dei libri e degli eventi culturali legati alle pubblicazioni. Davvero ridotto è il numero di post relativi a eventi esterni.Consultando i numerosi post realizzati nei tre anni di attività sul social network, emerge uno scarso riscontro in termini di “popolarità”. Prendendo a campione i 24 post del mese di novembre 2015, il numero di like per post è sempre a cifra singola (e non vengono superati i 4 like). Inoltre non risulta alcuna condivisone o commento ai post. E, scorrendo sulla pagina, a ritroso nel tempo, la situazione rimane la medesima. La pagina ufficiale «Mario Adda Editore» è stata realizzata nell’ottobre 2013 e da allora ha totalizzato 714 like. A mio avviso, la casa editrice, per migliorare e aumentare il numero di interazioni con gli utenti di Facebook, dovrebbe rivedere la varietà e la tipologia dei post condivisi. Pubblicando notizie relative a eventi culturali che si collocano in realtà differenti dalla propria, avrebbe maggior risonanza e attrattività. Inoltre per “apparire” nelle home page di Facebook di nuovi utenti, dovrebbe condividere o taggare altre pagine.

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BARIAliante

analisi a cura di Valeria D’Aprile

SEDE Polignano a Mare (BA) SITO INTERNET -- MAIL edizioni [email protected] TEL. 080 4241828

IL PROGETTO EDITORIALE Aliante è presente solo su Unilibro.it, su cui è possibile acquistare le sue pubblicazioni. I testi proposti variano dalle guide turistiche di città pugliesi) alle guide stradali, dalla letteratura italiana all'economia domestica.

LA COMUNICAZIONE Aliante non ha sito internet né profilo Facebook.

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BARI

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LECCE

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ARGO EDITRICE

analisi a cura di Annapaola Madetti

SEDE Lecce SITO INTERNET www.argoeditrice.it MAIL [email protected][email protected] TEL. 0832 241595

IL PROGETTO EDITORIALE Argo editrice nasce a Lecce nel 1992. Partendo dal forte legame con il proprio luogo d’origine, questa casa editrice esalta la propria “meridionalità” e si pone, sin dalla sua fondazione, l’obiettivo di far conoscere ai lettori di tutta Italia la letteratura e la storia di popoli che solitamente sono emarginati dalla cultura europea: le popolazioni dei Balcani, i maghrebini, gli armeni, i kurdi e tutti coloro che non hanno una patria. Il progetto di Argo editrice consiste anche nel riportare alla luce il passato con i suoi tesori letterari. Inoltre, questo editore adotta come guida le correnti di pensiero d’indirizzo antropologico che, nel ventesimo secolo, hanno rielaborato i termini stessi delle discipline umane.Le collane di Argo editrice sono 16 e sono ben delineate.

LA COMUNICAZIONE Il sito non appare ben indicizzato sui motori di ricerca. La home page si presenta con uno sfondo dai colori scuri (bordeaux e beige) che tendono ad affaticare la vista. Il logo non è ben decifrabile.Nel campo “novità” le immagini delle copertine risultano troppo piccole e questo impedisce, ad esempio, di leggere gli eventuali sottotitoli e, talvolta, persino i nomi degli autori e dei curatori (non è possibile ingrandire l’immagine). Le voci “in uscita” e “news” sono vuote, mentre quella “recensioni” è fitta di indirizzi di siti web, di titoli di opere e di autori. Scorrendo la home page, ci si accorge che nella metà circa della

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pagina non c’è nulla se non un immagine che raffigura una donna.Non sono presenti informazioni riguardanti la distribuzione.La casa editrice è presente su facebook dal 2013; ha 261 'mi piace'. Prendendo in esame il periodo che va dal 18 dicembre 2015 al 16 gennaio 2016, si nota che la casa editrice a volte pubblica più post nella stessa giornata (è il caso del 18 dicembre) e generalmente non aggiorna la sua pagina quotidianamente. Vengono postate sempre immagini delle copertine dei libri e stralci delle opere. Poche o inesistenti sono le interazioni da parte degli utenti, in termini sia di 'mi piace' che di commenti. La casa editrice dovrebbe innanzitutto creare un logo ben riconoscibile, curare il proprio sito rendendolo più accattivante e inserendo notizie che riguardino non solo i propri libri ma anche eventi del mondo editoriale e, più in generale, culturale. La stessa cosa andrebbe fatta per migliorare e rendere più appetibile la pagina Facebook.

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TARANTO

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ARTEBARIA EDIZIONI

analisi a cura di Davide Rega

SEDE Martina Franca (TA) SITO INTERNET www.artebaria.it MAIL - TEL. 080 4857720

IL PROGETTO EDITORIALE Artebaria Edizioni persegue una linea editoriale improntata alla valorizzazione di ogni aspetto storico-culturale della Puglia e del territorio italiano. La casa editrice seleziona, cura e pubblica opere che spaziano dalla storia locale alle guide turistiche (in lingua italiana e straniera), dall'architettura alla ricerca storica, dall'archeologia alle fiabe, riservando spazio anche a narrativa e saggistica.

LA COMUNICAZIONE Il sito internet appare chiaro ma scarno, con le sole sezioni Home, Catalogo e Contatti. Non è presente alcun indirizzo mail ma solo un form di contatto, anche per l'invio dei manoscritti.La pagina Facebook ha appena 135 fan, e l'ultimo aggiornamento risale a luglio del 2015. L'utilizzo dei social network è altamente insufficiente.

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FOGGIA BASTOGI EDITRICE ITALIANA

analisi a cura di Elisa Lucia Franco

SEDE Foggia SITO INTERNET www.bastogi.it MAIL [email protected] TEL. 0881 634138 • 349 6862238

IL PROGETTO EDITORIALE Bastogi nasce nel 1987 dalle precedenti edizioni Bastogi fondate da Angelo Manuali, che ne è ancora l’editore, e nate, a loro volta, dalla fusione delle più antiche Ugo Bastogi, editore di Livorno, ed Edizioni Argileto di Roma. Le pubblicazioni riguardano tematiche religiose, filosofiche ed esoteriche.Attualmente la casa editrice consta di 15 collane. La distribuzione è attiva in quasi tutto l’Italia attraverso una buona rete commerciale.

LA COMUNICAZIONE A prima vista il sito internet sembra asettico; si presenta con una pagina di colore beige con al centro il logo della casa editrice: la lettera B appoggiata su un libro semi aperto; solo cliccando sul logo si entra nel sito vero e proprio.Sul lato sinistro della home page troviamo i rimandi alle novità, al catalogo per argomento, per titolo o per autore, agli eventi e alla rassegna stampa.Il posizionamento su Google appare ottimo.La Bastogi non ha una pagina Facebook, il che ne penalizza fortemente la possibilità di allargare il proprio pubblico.

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BESA EDITRICE

analisi a cura di Floriana D’Errico

SEDE Nardò (LE) SITO WEB www.besaeditrice.it MAIL [email protected] TEL. 334 1801087

IL PROGETTO EDITORIALE La casa editrice “Besa” propone all’attenzione del pubblico italiano opere tradotte dai Balcani e dalla penisola ispanica; si tratta di lavori poco noti al grosso pubblico del nostro Paese. La letteratura considerata è sperimentale, intenzionata a stravolgere gli schemi tradizionali, stabilendo nuovi canoni di scrittura, creativi e innovativi. Besa offre una vasta gamma di possibilità di lettura, distribuite all’interno di diverse collane e con tre marchi racchiusi sotto la voce Salento Books.Al marchio Controluce appartengono grandi classici della letteratura occidentale, in particolare greca, quali, ad esempio, Le Troiane di Euripide, oppure Fiabe ucraine tradizionali o ancora testi rappresentativi come Il cielo di Bagdad di Tomás de Mattos, o produzioni d’interesse artistico, storico o di costume.Il marchio Negroamaro, invece, offre una ricca gamma di opere di narrativa, in alcuni casi di autori poco noti.

LA COMUNICAZIONE Il sito web ha un aspetto piuttosto scarno, la grafica è basica e l’intento principale sembra la vendita on line. La pagina Facebook si presenta abbastanza attiva, propone link d’interesse culturale e vi è documentazione fotografica di alcuni eventi organizzati dallo stesso editore.

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BARI CACUCCI EDITORE

analisi a cura di Rosanna Fazio

SEDE Bari SITO INTERNET www.cacuccieditore.it MAIL [email protected] TELEFONO 080 5214220

IL PROGETTO EDITORIALE La casa editrice Cacucci nasce nel 1929 a Bari ed è una delle più longeve case editrici nate nel Meridione.L’azienda è specializzata in materie giuridiche ed economiche per uso professionale e didattico universitario, infatti pubblica testi e saggi dei più noti autori in campo europeo.Attualmente la Cacucci Editore vanta 66 collane attive e 5 riviste ancora in vita.I volumi di Cacucci editore sono distribuiti in numerose regioni italiane come: Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Marche, Toscana, Umbria e Veneto.

LA COMUNICAZIONE Digitando su Google il nome Cacucci, il posizionamento è ottimo (primo risultato).Sulla home page è possibile trovare tutte le informazioni più importanti in maniera dettagliata: catalogo, mappa, contatti, librerie, novità e distributori.La Cacucci Editrice, oltre a un sito Internet ben strutturato, ha anche una pagina su Facebook.Nel mese di dicembre 2015 sono stati inseriti quattro post di eventi promozionali con relativi link, purtroppo il numero di like e commenti è davvero basso, motivo per cui si suggerisce un lavoro più capillare e coinvolgente per il pubblico, anche più giovane.La figura di un social media manager sarebbe l’ideale per ideare strategie mirate alla crescita dell’azienda.

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CAPONE EDITORE

analisi a cura di Giulia Grandolfo

SEDE Cavallino (Lecce) SITO INTERNET www.caponeditore.it BLOG www.caponeditore.blogspot.it MAIL [email protected][email protected] TELEFONO 0832 611877

IL PROGETTO EDITORIALE Dalla descrizione (presente solo sul blog) emerge l’attenzione al territorio del Mezzogiorno dal punto di vista storico, culturale, archeologico e turistico. Il progetto editoriale segue questa linea pur non essendo ben chiara la divisione in collane, che è possibile visionare, senza approfondimenti, tramite un foglio Excel scaricabile. Le collane sono 16; non è possibile riconoscerle attraverso un progetto grafico comune. Sia nel sito che nel blog manca una sezione dedicata alla presentazione del progetto editoriale attraverso l’esposizione e l’approfondimento delle collane.

LA COMUNICAZIONE Cercando su Google “Capone Editore” il primo risultato è quello che indirizza al blog della casa editrice e solo se alla ricerca si aggiunge la parola Lecce si viene indirizzati al collegamento con il sito ufficiale. Il sito è statico, disorganizzato e non aggiornato dal 2003: questo è penalizzante, soprattutto per una casa editrice che lavora con il turismo e la valorizzazione del territorio. Il blog è poco aggiornato e in maniera discontinua. La home page del blog è priva di un menù che possa guidare nellanavigazione; la home page del sito è una vetrina che non consente approfondimenti tramite clic sulle copertine. La sezione “novità” è scarna, con brevi informazioni e nessuna possibilità di saperne di più su autori e trama.

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Le recensioni sono ferme al 2003. Il sito offre una sezione dedicata alle fotografie, ma le informazioni sono incomplete. La casa editrice ha una pagina Facebook dal 2012 (Capone Editore – Lecce) seguita da 396 persone e con solo 33 post per tutto il 2015, e precisamente 13 solo nella giornata del 20 luglio (tutti post diversi su libri diversi). I post sono dei link al blog ; le interazioni sono del tutto inesistenti e altrettanto le condivisioni, l’ultimo post risale al 12 ottobre 2015.La casa editrice ha anche un profilo Twitter, con 683 follower, attivo dal 2012 e con solo cinque tweet per tutto il 2015. Anche questo social network è mal utilizzato e fermo al 24 luglio 2015 con un tweet che però richiama l’attenzione: l’elenco della produzione trentennale della casa editrice. Il tweet è un link al blog in cui alcune righe spiegano l’esigenza di redigere questa biografia completa della Capone Editore. I follower del profilo su Issuu sono solo 10, e la pagina appare poco pubblicizzata. Sarebbe consigliabile scegliere una sola piattaforma e un solo social network e curarli con maggiore attenzione.

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BARI CARATTERIMOBILI

analisi a cura di Irene Greco

SEDE Bari SITO INTERNET www.caratterimobili.it MAIL [email protected] TELEFONO 334 1652121 / 080 9751218

IL PROGETTO EDITORIALE Il sito della casa editrice CaratteriMobili non riporta in maniera esplicita la mission. Tuttavia, ponendo l’attenzione sulle collane e sul genere narrativo proposto, si può dedurre che la proposta si riferisce a un pubblico di lettori forti.Quattro le collane: la prima è quella di narrativa, che si dirama in quattro sottogruppi: Molecole, Gli incendiati, Cumshort, Toblack. La seconda è riferita alla saggistica, con: Educazione finanziaria popolare, Einklarmmern, Formiche elettriche, Instant book, Questioni di storia. La terza riguarda il cinema: Uzak e Liliom le partizioni al suo interno. L’ultima è relativa alle riviste: Filmcritica, Nazioni e regioni, Post-filosofie, Uzak – la rivista.Un’ultima piccola categoria racchiude le pubblicazioni fuori collana.

LA COMUNICAZIONE Il posizionamento del sito internet sui motori di ricerca risulta ottimo.Il sito si presenta abbastanza fruibile e accessibile. Sulla home page si possono vedere le ultime novità, con link alle schede dei libri e la possibilità di leggerne il primo capitolo.Il sito dà, inoltre, la possibilità di acquistare ogni libro tramite pagamento on line con carta o bancomat.L’attività sul profilo Facebook della casa editrice non è assidua: si possono notare post sporadici: il lasso di tempo tra un post e l’altro è abbastanza ampio. L’ultimo post condiviso riguardante un

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consiglio ai lettori risale al 10 dicembre 2015 ma quello precedente è datato 20 novembre 2015. Inoltre, si può notare la scarsa interazione con gli utenti: pochi like e pochi commenti. Sarebbe consigliabile essere più interattivi e costanti.CaratteriMobili presenta anche un profilo YouTube, con quattro video, caricati e un profilo Twitter.La concentrazione di post pubblicati è relativa specialmente al periodo che ha visto la casa editrice una delle protagoniste del Premio Sinbad.

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BARI EDIZIONI DAL SUD

analisi a cura di Floriana D’Errico

SEDE Bari SITO WEB www.dalsud.it EMAIL [email protected] TELEFONO 340 7329754

IL PROGETTO EDITORIALE Edizioni dal Sud ha un logo che si presenta come un grande albero di ulivo, avente solide radici, ma proiettato verso il futuro. L’attenzione della casa editrice si focalizza soprattutto sulla persona e sull’arricchimento interiore, comunque lo si voglia coltivare, al fine di promuovere una continua crescita personale e, di conseguenza, sociale.Con il passare degli anni la casa editrice è cresciuta portando avanti con attenzione e dedizione il progetto editoriale nato nel 1980. È presente anche il ramo Education che si occupa del benessere personale attraverso corsi di formazione, percorsi di counseling individuali, di gruppo o di coppia. Uno spazio del sito è riservato alla sezione Eventi. I libri sono acquistabili anche attraverso un catalogo on line.

LA COMUNICAZIONE Il sito internet ha una grafica molto semplice ed è rintracciabile facilmente, poiché appare tra i primi risultati sui mortori di ricerca.La casa editrice possiede anche una pagina Facebook, con il nome di “Edizioni dal Sud”.I post sono prevalentemente promozionali delle pubblicazioni e presentazioni di libri, ma risultano scarse le interazioni con il pubblico (numero di like basso e quasi totale assenza di commenti).

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BARI EDIZIONI DEDALO

analisi a cura di Rosanna Fazio

SEDE Bari SITO INTERNET www.edizionidedalo.it MAIL [email protected] TELEFONO 080 5311413/00/01

IL PROGETTO EDITORIALE Edizioni Dedalo è stata fondata nel 1965 da Raimondo Coga; è sempre stata una casa editrice indipendente.  Il progetto editoriale fin dall’inizio ha avuto come obiettivo il «superamento delle due culture»: grande interesse quindi per le scienze umane (filosofia, antropologia, storia, politica) e le scienze “dure” (fisica, matematica, chimica, ma anche architettura e urbanistica). La casa editrice ha mantenuto, nel corso degli anni, il suo programma iniziale, pubblicando sempre volumi di saggistica. Negli ultimi tempi grande spazio è stato dato alla divulgazione scientifica a vari livelli e con diverse collane, rivolte dai ragazzi agli specialisti. È nata anche una collana di narrativa scientifica con romanzi che parlano di scienza.Attualmente Edizioni Dedalo ha 21 collane attive. La produzione della Dedalo non è molto ampia, ma la casa editrice può vantare un discreto spazio e una buona immagine nel vasto mondo dell’editoria italiana, e ad essa va certamente attribuito il merito di aver presentato per prima in Italia alcuni famosi autori stranieri.Il catalogo conta 1.300 titoli. La produzione attuale è di circa 30 novità e 8 ristampe ogni anno con numerose traduzioni. La casa editrice Dedalo è nota anche per le sue riviste, avendo pubblicato nel corso degli anni ben 37 testate, di cui 6 ancora in vita.La distribuzione in libreria è curata da Meli.

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LA COMUNICAZIONE Il posizionamento sui motori di ricerca è ottimo.Sulla home page del sito è possibile trovare tutte le informazioni più importanti in maniera dettagliata.Interessante, nel campo Novità, la finestra dedicata alle anticipazioni dei libri di prossima uscita.Edizioni Dedalo, oltre a un sito Internet ben strutturato, ha anche una pagina Instagram, un profilo Twitter e una pagina su Facebook.La pagina Facebook è molto attiva, ogni giorno vengono pubblicati più di due o tre post mirati: sconti, idee regalo, citazioni e varie presentazioni di libri con breve sinossi.

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DELTAEDIT

analisi a cura di Irene Greco

SEDE Arnesano (LE) SITO INTERNET www.deltaedit.it MAIL [email protected] TEL. 392 2532455

IL PROGETTO EDITORIALE Deltaedit è una casa editrice salentina che incentra il suo progetto editoriale sulla grafica e sul web design. Il catalogo comprende quattro collane, più una sezione fuori collana.Le pubblicazioni sono legate al mondo dell’educazione e della scuola, a testimonianze e memoriali, alla letteratura popolare. Nel catalogo compaiono opere tradotte da lingue slave.Una collana è rivolta agli studenti di corsi di laurea scientifici.

LA COMUNICAZIONE Il posizionamento del sito sul web appare ottimo. La veste grafica del sito è lineare e scorrevole, la navigazione intuitiva. La casa editrice non presenta alcun profilo social. Questo aspetto ne penalizza evidentemente la visibilità.

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FOGGIA EDIZIONI DEL POGGIO

analisi a cura di Irene Greco

SEDE Poggio Imperiale (FG) SITO INTERNET www.edizionidelpoggio.it MAIL [email protected] TEL. 0882 532067 • 339 2772950 IL PROGETTO EDITORIALE Edizioni del Poggio è una piccola casa editrice nata dalla forte passione di un gruppo di amici, ha ottenuto diverse recensioni su quotidiani nazionali e ha partecipato a varie fiere nazionali.La casa editrice presenta nel suo catalogo ben 34 collane che spaziano in diversi generi, tuttavia, ogni collana ha il suo interno un numero esiguo di libri. LA COMUNICAZIONE Il posizionamento sui motori di ricerca appare buono. Il sito internet è molto semplice e intuitivo, con la possibilità di creare un profilo utente.Sarebbe utile la presenza di maggiori informazioni sulle diverse collane; inoltre non sono presenti indicazioni sulla distribuzione.La pagina Facebook della casa editrice è aggiornata in maniera assidua ma non giornaliera, con contenuti prevalentemente promozionali. L’interazione è piuttosto bassa. Sarebbe auspicabile un maggiore aggiornamento e la presenza di contenuti diversificati.

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FOGGIA EDIZIONI DEL ROSONE

analisi a cura di Elisa Lucia Franco

SEDE Foggia SITO INTERNET www.edizionidelrosone.it MAIL [email protected]. 0881 687659

IL PROGETTO EDITORIALE Edizioni del Rosone nasce nel 1983. L’origine della casa editrice è da ricollegarsi al periodico pugliese di cultura e informazione «il Rosone», che riprende il nome dall’elemento architettonico più importante delle cattedrali pugliesi, e nasce nel 1978 a Milano per promuovere ovunque l’immagine della Puglia e dei pugliesi. L’ideatore è Franco Marasca.La linea editoriale si evince dalle proposte editoriali e dalla lettura del catalogo. Oggi le Edizioni del Rosone si presentano con 5 riviste attive (il Rosone, il Provinciale, Carte di Puglia, Percorsi grafologici, Educazione democratica), e vantano circa 50 collane che vanno dal teatro all’arte, alla poesia, alle esperienze didattiche, al romanzo, ai reprint, alla storia.Dai titoli proposti e dalla veste grafica (diversa per ogni collana) si evince la missione della casa editrice: l’impegno per la promozione della cultura pugliese, dei valori del territorio e il radicamento alla propria terra.

LA COMUNICAZIONE Il sito internet appare chiaro e semplice da esplorare. La home page si apre su pagina chiara riportante il logo e il nome della casa editrice. Al centro della pagina scorrono in automatico alcuni titoli di libri. Facendo scorrere la home page troviamo i link che rimandano ai vari concorsi e corsi proposti dalla casa editrice; le novità editoriali e gli eventi imminenti.

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FOGGIA FOGGIAIl posizionamento su Google appare buono.Non esiste una pagina Facebook chiamata Edizioni del Rosone, ma il sito internet rimanda al link www.facebook.com/marida.marascaEntrando sulla pagina non abbiamo, però, notizie della casa editrice, ma solo alcuni link o indicazioni della partecipazione ad alcune fiere dedicate all’editoria.

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BARI DI MARSICO LIBRI

analisi a cura di Monica Rizzello Bortone

SEDE Modugno (BA) SITO INTERNET www.dimarsicolibri.it MAIL [email protected] TELEFONO 080 5375408 / 080 5375476

IL PROGETTO EDITORIALE Di Marsico Libri nasce nel 1983 come azienda di grafica e stampa: da qui si spiega la cura grafica dimostrata nei suoi libri. La casa editrice ha 16 collane.

LA COMUNICAZIONE La home page del sito si presenta semplice e schematica: il visitatore viene accolto da una presentazione interattiva che illustra le novità editoriali e i titoli in uscita; cliccando si viene reindirizzati alla collana editoriale alla quale appartiene il titolo. È interessante e utile, poiché in questo modo le novità sono sempre visibili, e soprattutto, immediatamente consultabili. Segue la presentazione di alcuni titoli (completi di foto e prezzo), appartenenti alle varie collane, e degli ebook. In alto troviamo i rimandi alla storia della casa editrice, al catalogo (consultabile on line), alla voce ‘Pubblica con noi’ (oltre alla pubblicazione cartacea, la casa editrice si occupa anche di book on demand). La Press area contiene le recensioni dei libri; la casa editrice propone il concorso Scriweb, a cadenza mensile. Esaminando il periodo 4 novembre-4 dicembre, sono presenti tredici post. Sono presenti post promozionali della casa editrice (eventi di presentazione di libri e promozione di titoli, anche in versione ebook), anteprime di testi in uscita a Natale, partecipazione della casa editrice alla Mostra Mercato Internazionale dell’Editoria Indipendente.

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Sono presenti like e condivisioni, assenti i commenti. Si suggerisce una maggiore presenza sui social network, non solo per pubblicizzare gli eventi della casa editrice.La casa editrice ha un profilo su Twitter collegato alla pagina Facebook, di cui riporta i contenuti. Non viene però aggiornato dal 27 agosto. La Di Marsico gestisce un’altra pagina su Facebook, “Di Marsico 2015”, e un gruppo pubblico di discussione sulla casa editrice e le sue attività, attivo quasi quotidianamente e gestito dall’editore Domenico Di Marsico.

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BARI EDIPUGLIA

analisi a cura di Clizia Augelli

SEDE Santo Spirito (BA) SITO INTERNET www.edipuglia.it MAIL [email protected] TEL. 080 5333056 • 080 5335762

IL PROGETTO EDITORIALE Il progetto editoriale della casa editrice, fondata nel 1979 a Bari da Oronzo Ceglie, è incentrato sulla trasmissione di opere relative alle scienze dell’antichità, del medioevo e dell’età moderna, con una particolare attenzione alla storia, all’archeologia, all’epigrafia e alle filologie e letterature latina e greca.Le collane della casa editrice sono 58, ben delineate nella loro struttura. Molte di queste sono state attivate grazie alla collaborazione con docenti di università italiane e straniere, istituti di ricerca e diverse soprintendenze ai beni archeologici, architettonici e storico-artistici italiani. Da segnalare le collane dedicate alla storia e alla cultura del territorio della Puglia. Ogni collana accoglie pubblicazioni non solo in italiano, ma anche nelle principali lingue straniere (inglese, francese, spagnolo, tedesco).La distribuzione libraria si avvale di librerie presenti su tutto il territorio italiano e all’estero e di accordi con altre case editrici e con i principali distributori nazionali e internazionali; una newsletter, un bollettino di novità inviato per mail e la vendita diretta on line completano le modlaità promozionali.

LA COMUNICAZIONE Il sito internet risulta molto piacevole e dettagliato. La home appare chiara e lineare, pulita nei suoi colori – bianco e azzurro –; riporta i libri in evidenza, le novità, le riviste e gli ex-libris (un bollettino di volumi in distribuzione).

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Le varie sezioni del sito rimandano a elenchi e a spiegazioni sul tipo di testo scelto e sul suo costo. La pagina Facebook è seguita da 761 persone. Esaminando la frequenza della pubblicazione nella notizie inerenti gli eventi promozionali, risultano 5 post nel periodo che va dal 5 al 18 gennaio; Non molto curata sotto il profilo comunicativo, pubblicizza attraverso link e hashtag che rimandano a siti di archeologia e locandine. L’interazione da parte del pubblico non è molto presente (si contano dai 2 ai 13 like per post), i commenti non sono numerosi.Si suggerisce di implementare e diversificare la comunicazione su Facebook in modo da raggiungere un pubblico più giovane e forse, meno interessato ai temi oggetto delle pubblicazioni.

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BARI EDISELF FUTURO ETICO

analisi a cura di Clizia Augelli

SEDE Bari SITO INTERNET www.ediself.it MAIL [email protected][email protected] TEL. 080 5539426

IL PROGETTO EDITORIALE La casa editrice si propone, dal 2007, di pubblicare solo libri selezionati di contenuto etico, privilegiando le tematiche ambientalistiche, pacifiste, animaliste e femministe.Due sono le collane (narrativa e saggistica), a cura di Luigi Mario Chiechi, il quale si presenta come unico e solo autore. All’interno del sito si sottolinea il concetto di sperimentazione editoriale e di confronto culturale privo di scopi commerciali.

LA COMUNICAZIONE Il sito web è molto stilizzato, la home page risulta scoordinata.La pagina Facebook è seguita da 127 persone. Il post più recente risale al 13 gennaio, segue a ritroso uno del 5 novembre 2015, per poi arrivare direttamente al 2013. L’interazione è scarsa; si contano su ciascun post da 1 a 6 like.Occorrerebbe incrementare la promozione on line creando dibattiti sulle tematiche indicate nella descrizione della casa editrice.

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BARI FALVISION EDITORE

analisi a cura di Irene Greco

SEDE Bari SITO INTERNET www.falvisioneditore.net MAIL [email protected] FAX 080.2209218 CELL. 338 8180688

IL PROGETTO EDITORIALE FaLvision Editore di L.M.Pegorari s.a.s. dal 2009 si occupa di editoria e allestimenti braille e tattili per musei, enti pubblici e privati, parchi archeologici, aziende; effettua service di trascrizione per non vedenti. Il catalogo è interamente disponibile in braille. FaLvision Editore è anche musica, teatro, poesia, opera lirica, sinergia e fusione di generi e stili, è avanguardia, patafisica, neorealismo, fantasy, noir, pop e hip hop, linguaggi giovanili, underground, splatter, graphic novel, letteratura dell’assurdo, del nonsense, arabistica, armenistica, anglistica e molto altro ancora.FaLvision Editore ha come obiettivo principale l’accessibilità culturale per non vedenti e ipovedenti a tutte le risorse letterarie pubblicate; è al servizio dei teatri, dei cinema, delle biblioteche e dei musei, delle associazioni di categoria e dei singoli privati.La casa editrice ha 18 collane, abbastanza ben delineate.

LA COMUNICAZIONE Il sito internet è ben posizionato sui motori di ricerca; nella home si possono trovare tutte le sezioni dedicate alle collane, ai premi, ai progetti editoriali, alla rassegna stampa, ed è facilmente rintracciabile la sezione delle novità.I libri di FalVision sono disponibili in bookstore (Amazon e IBS) ed è specificato che la distribuzione avviene anche a livello nazionale.Per quanto concerne la pagina Facebook e prendendo in analisi l’ultimo mese, la casa editrice è abbastanza attiva e pubblica

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frequentemente post riguardanti sia informazioni su eventi legati al mondo dell’editoria, sia post off-topic; tuttavia vi è una scarsa interazione con gli utenti, quindi bisognerebbe operare in maniera più incisiva.La casa editrice possiede, inoltre, sia un profilo Twitter che un profilo LinkedIn.

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BARI FASI DI LUNA

analisi a cura di Vissia Loseto

SEDE Bari SITO INTERNET www.fasidiluna.com MAIL [email protected] TEL. 080 5247110 • 329 3851190 • 334 7246772

IL PROGETTO EDITORIALE La casa editrice presenta otto collane; “Gli Aquiloni” si divide in quattro sottocategorie, divise per fasce di età. Le altre collane sono “I Tascabili”, “Gli Albi Illustrati”, “Fuori Campo” ed “ARte”; sul sito manca una descrizione che le delinei nello specifico.

LA COMUNICAZIONE Il sito internet della casa editrice si presenta con una struttura semplice, pulita, lineare. Una slideshow propone dodici libri del catalogo. È assente la sezione novità, mentre quella e-book è vuota. Per la distribuzione è necessario contattare direttamente la casa editrice; non compaiono indicazioni su distributori ufficiali. Si consiglia di aggiornare il sito (risultano novità libri dell’anno scorso).Il posizionamento su Google è buono solo con la ricerca completa della dicitura ‘Editore’.I post del profilo Facebook sono composti da testi e immagini e riguardano esclusivamente la casa editrice. Scarsi i like e quasi nulli i commenti.Si consiglia di aggiornare più frequentemente il profilo Facebook, anche con le notizie che compaiono sul sito. Sarebbe consigliabile far seguire alle notizie degli eventi una galleria fotografica, invogliando il commento dei partecipanti e la loro interazione.

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BARI FLORESTANO EDIZIONI

analisi a cura di Arianna Caprioli

SEDE Bari SITO INTERNET www.florestanoedizioni.it MAIL [email protected] TEL. 080 9727052 FAX 080 9727051

IL PROGETTO EDITORIALE Florestano edizioni si pone l’intento di rappresentare e diffondere «l’amore per la Musica, nella sua massima espressione che trascende i secoli, giungendo intatta fino a noi, e la passione per tutte quelle Arti che dalla musica traggono magia e ispirazione». È proposta «una produzione che spazia dalla saggistica alla letteratura musicale, dalle revisioni critiche di opere non più editate, oggetto di studio da parte di esperti del settore, alle opere prime di autori e compositori emergenti».Il progetto editoriale è dunque chiaro e ben delineato: il filo conduttore è la musica, indagata e declinata attraverso più generi letterari. Le collane proposte sono quindici, alcune dai titoli immediati e intuitivi; altre dai titoli più sibillini, come “Al dio ulteriore” . Le collane potrebbero essere meglio suddivise e razionalizzate.

LA COMUNICAZIONE Il posizionamento del sito sui motori di ricerca appare ottimo.Il sito si presenta complessivamente semplice e fruibile, con colori neutri (bianco e petrolio) e una font chiara e leggibile. Il logo è sobrio ed elegante, con il nome in corsivo sottolineato e la dicitura “edizioni” in maiuscolo, preceduti dal ritratto stilizzato di Robert Schumann, dal cui pseudonimo la casa editrice prende il nome.La home page fornisce tutte le informazioni utili: in alto sono ben visibili le sezioni in cui è suddiviso il sito. Accattivante è il box interattivo in cui l’utente può esplorare le ultime uscite della

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casa editrice. Interessanti anche la sezione “Da non perdere”, che consente di fare una ricerca per fasce di prezzo (a meno di 5, 7 e 9 euro) e le sezioni “Libri visti” e “Ti consigliamo anche”, che mirano a creare un contatto diretto e personalizzato con ogni utente.La distribuzione è affidata a Scienze e Lettere dal 1919, casa editrice e commissionaria romana. Purtroppo l’elenco librerie risulta essere vuoto, così come la sezione “Prossime uscite”.Florestano Edizioni ha una pagina Facebook omonima attiva dal marzo 2012, seguita (al 16 gennaio 2016) da 1.641 persone.Nel mese di dicembre 2015 sono stati inseriti 2 post; 7 post sono relativi al mese di novembre 2015. Si nota un andamento altalenante del numero di condivisioni, indice di una mancata progettazione e pianificazione dei contenuti.L’interazione è molto scarsa: si registrano in media pochi like e quasi nessun commento e condivisione. Sarebbe dunque opportuno effettuare di tanto in tanto delle sponsorizzazioni, così da incrementare la propria visibilità, e variare la propria offerta contenutistica, così da suscitare maggiormente l’interesse dei visitatori.Sempre da marzo 2012, Florestano Edizioni è presente su YouTube e su Twitter: sono presenti in tutto 182 tweet, senza like né retweet se non in un paio di occasioni, nonostante gli attuali 534 follower. Sarebbe opportuno utilizzare tag e hashtag, per non vanificare la propria presenza sul social network.

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GEMMA LANZO EDITORE

analisi a cura di Davide Rega

SEDE Manduria (Ta) SITO INTERNET www.lanzoeditore.itBLOG www.gemmalanzoeditore.blogspot.it MAIL [email protected][email protected] TEL. 340 2485310

IL PROGETTO EDITORIALE Gemma Lanzo Editore è nata nel 2009 a Manduria. È specializzata in cultura cinematografica. Ha due collane: Moviement, che ha un proprio sito (www.moviementmagazine.com) e contiene monografie cinematografiche, e Dagon, con un solo libro.

LA COMUNICAZIONE Il sito appare chiaro e completo, opportunamente caratterizzato dalla presenza di video nella home page; il blog contiene approfondimenti sul mondo del cinema.La pagina Facebook è seguita da 2.985 persone ma viene aggiornata di rado, a cadenza mensile.

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GIROTONDO DI PAROLE - ASSOCIAZIONE CULTURALE

analisi a cura di Annapaola Madetti

SEDE Lecce SITO INTERNET www.girotondodiparole.it MAIL [email protected] TEL. 328 3766627 • 338 4083239

IL PROGETTO EDITORIALE Girotondo di parole pubblica libri per bambini, con il fine di avvicinarli alla lettura di fiabe e favole stimolando la fantasia. Essendo un’associazione culturale e non solo una casa editrice, Girotondo di parole ha promosso, qualche anno fa, un’iniziativa dal nome “Un pomeriggio da fiaba… in libreria”, mirata a far familiarizzare i bambini tra i 7 e gli 8 anni con l’ambiente di una libreria dedicata all’infanzia. La casa editrice non ha collane, sebbene presenti una divisione, che emerge visitando la home page del suo sito, tra i tre diversi generi “fiabe classiche”, “racconti brevi” e “filastrocche”.

LA COMUNICAZIONE Il posizionamento su Google appare ottimo. La home page del sito si mostra abbastanza colorata e vivace: presenta frasi ed espressioni in movimento e immagini che si ingrandiscono, si rimpiccioliscono e si deformano. Al centro spicca in grande la formula “IDEA REGALO PER NATALE” (che è esplicativo del fatto che il sito non venga aggiornato già da un po’), al di sotto della quale compaiono le immagini di alcune copertine di libri che vengono promossi. È presente la voce “distributori” ma non quella “novità”.La casa editrice è presente su Facebook dal 2010; ha solo 31 'mi piace' e un logo diverso da quello presente sul sito. L’ultimo post

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risale al 10 gennaio 2014 e fino a quella data sono state pubblicate per la maggior parte foto scattate in occasione di incontri e presentazioni di libri. La casa editrice non è presente su twitter.Tenendo presente che la comunicazione on line è fondamentale per dare visibilità a una casa editrice e a far conoscere i propri prodotti letterari a più lettori possibili e non solo in loco ma anche fuori, nel resto della regione e in tutta Italia, Girotondo di parole dovrebbe migliorare il proprio sito internet, partendo dall’idea di stimolare i lettori o i potenziali lettori, e investire del tempo nell’aggiornamento della pagina facebook.

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BARI EDIZIONI GIUSEPPE LATERZA

analisi a cura di Giulia Grandolfo

SEDE Bari SITO INTERNET www.edizionigiuseppelaterza.it MAIL [email protected] TEL. 080 5237936

IL PROGETTO EDITORIALE Dalla presentazione della casa editrice sul sito emerge un forte radicamento territoriale e l’ampiezza del catalogo.La descrizione della casa editrice mira prevalentemente a raccontare la storia e lo sviluppo dell’editoria della famiglia Laterza, che prosegue negli anni dando il suo contributo editoriale tutt’oggi in modo “moderno”. Ciononostante, il progetto editoriale è poco chiaro e non emerge in cosa consista il contributo “moderno” dell’editore al panorama letterario. Le collane sono otto e non risultano descritte; la collana di saggistica appare quella con un maggior numero di titoli. Le copertine solo in qualche collana rispettano un comune progetto grafico. LA COMUNICAZIONE Il posizionamento del sito su Google è ottimo. Il sito è molto semplice e poco accattivante; è buona l’idea di presentare le nuove uscite nella home, nonostante le informazioni siano incomplete. Nella sezione dedicata agli autori compaiono solo la copertine dei libri, con informazioni sul prezzo. Nella colonna dedicata alle “latest news” l’ultima notizia risale al 25 maggio 2015; si consiglia un aggiornamento più frequente. Sotto la dicitura “Contatta” [sic] non compaiono indirizzi mail, numeri di telefono né pulsanti che colleghino alla pagina Facebook; l’indirizzo mail e il contatto telefonico sono riportati altrove nella homepage.

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Nella voce “Librerie corrispondenti” non compaiono informazioni sulla distribuzione ma gli eventi di presentazione. Non vi è la rassegna stampa né indicazioni su modalità e luogo di acquisto dei testi in catalogo.La pagina Facebook è stata creata nel 2012 e per tutto il 2015 ci sono solo ventidue post; l’ultimo risale al 1° settembre. Sono prevalentemente post finalizzati alla sponsorizzazione di libri e presentazioni e festival.È fondamentale che una casa editrice sappia gestire gli strumenti che possano permetterle di farsi conoscere,di farsi pubblicità e soprattutto di emergere fra la concorrenza. Sarebbe necessario investire nella comunicazione: rafforzare l’identità grafica, curare il sito nei dettagli, non trascurare il lavoro dell’ufficio stampa, utilizzare i social con maggiore frequenza. Si suggerisce un servizio di shop on line e la vendita in formato ebook.

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GLOCAL EDITRICE

Analisi a cura di Isabella Vasco

SEDE Lecce SITO INTERNET www.glocaleditrice.it MAIL [email protected] TEL. 335 8281686

IL PROGETTO EDITORIALE Fondata nel 2004 da Lino De Matteis, scrittore e giornalista professionista, Glocal si occupa prevalentemente di attualità, turismo e cultura del territorio.

LA COMUNICAZIONE Il posizionamento su Google appare buono solo se si digita la dicitura completa “Glocal Editrice”.Il sito web appare molto sobrio e semplice dal punto di vista grafico.Il catalogo non è molto ricco: dal 2004 al 2015 sono stati pubblicati solo 12 libri, fra cui 7 elettronici. La distribuzione viene curata direttamente dalla casa editrice, i libri vengono distribuiti a Brindisi, Fasano, Taranto e in tutto il Salento.La pagina Facebook è seguita solo da 37 persone e non risulta aggiornata: l’ultimo post risale al 7 luglio 2015.Sulle informazioni di profilo Facebook viene descritto il progetto editoriale, mentre sul sito web manca questa informazione.È consigliabile escogitare nuove strategie promozionali.

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FOGGIA CLAUDIO GRENZI EDITORE

analisi a cura di Davide Rega

SEDE Foggia SITO INTERNET www.claudiogrenzieditore.it MAIL [email protected] TEL. 0881 712141

IL PROGETTO EDITORIALE Da oltre vent’anni la Claudio Grenzi sas, agenzia specializzata in servizi editoriali e comunicazione visiva proprietaria del marchio Claudio Grenzi Editore, si occupa di promozione territoriale, in particolare della provincia di Foggia. La prima opera importante, Viaggio in Capitanata, realizzata per l’Ente Provinciale Turismo di Foggia risale al 1988. Negli ultimi anni, con l’adozione del codice ISBN, la Claudio Grenzi ha impresso una svolta decisiva alla crescita dell’impresa editoriale, e gli oltre quattrocento titoli, prodotti in otto anni, ne sono la testimonianza. Le collane della Claudio Grenzi Editore spaziano dall’archeologia all’arte, all’architettura, alla storia, all’ambiente, alla saggistica. Oltre cinquanta volumi in corso di edizione e numerosi progetti innovativi in via di definizione testimoniano la vivacità dell’impresa. La Claudio Grenzi sta realizzando un grande archivio digitale di immagini e documenti della Capitanata.Dal progetto editoriale emerge la voglia di promuovere la propria terra.

LA COMUNICAZIONE Il sito è piuttosto semplice, il colore che predomina è il bianco. Interessante l’inserimento in homepage dei libri in Primo Piano e delle Novità.Le collane sono numerose ma non sono ben spiegate le specificità di ciascuna.

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FOGGIA FOGGIALa pagina Facebook conta 715 Like ed è poco aggiornata. L’ultimo post è datato 20 novembre, in concomitanza con la Mostra Mercato dell'Editoria Indipendente, ma quello precedente risaliva al 23 giugno.Più attivo il profilo Twitter, che tuttavia non può vantare un numero di follower elevato.

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BARI IL GRILLO EDITORE

analisi a cura di Monica Rizzello Bortone

SEDE Gravina in Puglia (BA) SITO INTERNET www.ilgrilloeditore.it MAIL [email protected] TEL. 080 4031194 • 080 4031201

IL PROGETTO EDITORIALE Basta leggere il ‘motto’ della casa editrice per capire il progetto editoriale che la anima: «Diamo voce alla Murgia» (e quindi, alla sua storia, alle sue tradizioni, alle emozioni e ai sentimenti degli autori che provengono da questa zona), senza dimenticare che lo studio e la ricerca dietro ogni singolo titolo pubblicato vogliono testimoniare l’orgoglio per la riscoperta delle proprie radici.La casa editrice nasce, nelle parole di Angelo de Leonardis, direttore editoriale, «quasi per gioco: da un gruppo di ragazzi che dopo il liceo scientifico hanno deciso di intraprendere un’attività giornalistica; abbiamo messo su una redazione e abbiamo pubblicato un giornale, che ha avuto vita per dieci anni. Dopo qualche anno ci fu proposto di pubblicare un libro».«Letterati, studiosi, amanti e appassionati della letteratura» formano il comitato di lettura del Grillo Editore, che pubblica oggi libri raccolti in nove collane. Interessante il metodo di ricerca dei testi: non solo per collana, ma anche per genere: narrativa, poesia, storia, manualistica, tradizioni popolari, libri d’arte e fotografici.

LA COMUNICAZIONE Il posizionamento sui motori di ricerca appare ottimo. La home page è una ‘vetrina’ per titoli, eventi, articoli del blog, autori. Registrandosi, è inoltre possibile acquistare i libri. Quanto alla distribuzione, si riportano le parole del direttore editoriale De Leonardis: «Abbiamo imboccato la strada della

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distribuzione nazionale, per ora abbiamo tanti distributori regionali. La distribuzione nazionale è un problema, perché richiede la stampa di un quantitativo alto di copie». Esaminando il periodo compreso tra il 4 novembre e il 4 dicembre, l’attività del profilo è consistita nella pubblicazione di quattro post. Nei post presi in considerazione comparivano la recensione di un testo della casa editrice e la presentazione di libri. L’interattività maggiore, in termini di like, commenti e condivisione, è stata quella di una autrice. La casa editrice è presente anche su Twitter, ma non è attiva da settembre; cura il blog omonimo, non aggiornato da maggio. Si suggerisce una maggiore presenza sui social network e l’aggiornamento del blog.

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KURUMUNY EDIZIONI

analisi a cura di Rosanna Fazio

SEDE Calimera (LE) SITO INTERNET www.kurumuni.it MAIL -- TEL. 0832 2801528

IL PROGETTO EDITORIALE Kurumuny Edizioni nasce nel 2004 in un Sud animato da un fermento culturale e si propone di conservare e trasmettere i suoi “saperi”, di dare voce e volto a chi non ne aveva mai avuti (poeti contadini, cantori, artisti vari, giovani), e nell’accettare anche i preziosi interventi dei primi autorevoli antropologi e ricercatori del meridione, come Ernesto de Martino e Annabella Rossi, nonché delle riflessioni e degli scritti di importanti autori locali come Antonio L. Verri, Carmelo Bene, Aldo De Jaco.Scoprendo e svelando tutti i segreti e le malie di questa terra magica, compreso il fenomeno del tarantismo in tutte le sue sfaccettature, Kurumuny propone un repertorio eterogeneo e inedito di studi, racconti, poesie, ricordi, aneddoti e foto, arricchito dalle voci, dai suoni e dai canti dei veri portatori della musica salentina.Quello di Kurumuny è un percorso caratterizzato dalla cura artigianale nella costruzione del libro, dall’attenzione agli autori, dalla ricerca del particolare grafico, perché risulta di fondamentale importanza restituire l’editoria alla sua dimensione umana e dare al testo una bellezza tattile.Il catalogo on line ha saputo conquistare segmenti di mercato inesplorati, proponendo titoli che spaziano tra etnomusicologia, saggistica e narrativa d’inchiesta; le collane sono quindici.

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LA COMUNICAZIONE Il sito consente un rapido accesso a tutti i titoli e alle informazioni relative agli autori del nutrito catalogo editoriale. Il posizionamento sui motori di ricerca appare ottimo.Sulla home page del sito è possibile trovare tutte le informazioni più importanti in maniera dettagliata.Kurumuny Edizioni, oltre ad avere un sito appena ristrutturato, ha un profilo Twitter e una pagina Facebook molto attiva, infatti giornalmente vengono pubblicati più di tre o quattro post contenenti foto, eventi, citazioni e presentazioni di libri. Anche la ricettività dei post sembra buona.

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BARI EDIZIONI LA SCALA

analisi a cura di Valeria D’Aprile

SEDE Noci (BA) SITO INTERNET www.abbazialascala.it MAIL [email protected] TEL. 080 4975838 FAX 080 4975839

IL PROGETTO EDITORIALE La Casa Editrice propone svariate collane: “Scintille” (composta da 12 volumi), “Animazione Liturgica”, “Libri di Canto liturgico”, “Opere di Padre Mariano Magrassi”, “Collana Monastica e Biografie”, “Collana Spiritualità”. Propone inoltre «La scala», rivista che tratta di spiritualità cattolica.

LA COMUNICAZIONE Si evince un buon posizionamento sul motore di ricerca Google: il risultato di ricerca diviene immediato (primo risultato) se si aggiunge la parola “editore”. Accedendo al sito, si ha la sensazione di non essere sul sito di una casa editrice, bensì su quello dell’Abbazia situata a Noci (BA) che, a tutti gli effetti, si configura come titolare della casa editrice. In particolare nella home page non compare alcuna intestazione che lasci intendere all’utente che il sito possa presentare altre attività, oltre quelle ecclesiastiche. Il sito web, inoltre, presenta diversi link: il link “News”, contenente le nuove pubblicazioni; il link “Comunità”, in cui vengono presentati i membri dell’Abbazia, ciò che fanno quotidianamente, su quale ideologia fondando il loro operato, oltre ad accenni storici del luogo sacro in cui vivono; il link “Attività” riporta la descrizione dell’ultima rivista spirituale pubblicata dalla Casa Editrice “Edizioni La Scala”, la descrizione della Biblioteca dell’Abbazia, dell’importanza per i monaci dello studio, la presenza di un archivio e l’attività di restauro di libri.

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Solo il link “Edizioni La Scala” (di piccole dimensioni e poco evidente) posto in alto, al centro della pagina “Attività” conduce l’utente a visionare le collane editoriali. Occorrerebbe che il link fosse più in evidenza.La casa editrice non non ha una pagina facebook; l’unica esistente sul tale social è quella dell’Abbazia, a tratti attiva, seguita da poche persone, con poco più di 200 like e priva di rimandi all’attività editoriale.

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BARI LES FLÂNEURS

analisi a cura di Chiara Botrugno

SEDE Bari SITO INTERNET www.lesflaneursedizioni.it MAIL [email protected] TEL. 080 9265460

IL PROGETTO EDITORIALE Nella descrizione della casa editrice, riportata sia sul sito che sulla pagina Facebook, emerge e il progetto editoriale: «Il termine francese “flâneur” fa riferimento a una figura prettamente primonovecentesca d’intellettuale che, armato di bombetta e bastone da passeggio, vaga senza meta per le vie della sua città discutendo di letteratura e filosofia. Oggi come allora, la casa editrice si pone come obiettivo la diffusione della cultura letteraria in ogni sua forma, dalla narrativa alla poesia fino alla saggistica, con indipendenza di pensiero e occhio attento alla qualità». Le collane sono 14: non tutte contengono libri e delineano un percorso che si addentra in tutti i generi letterari. Il nome di ogni collana rimanda a un aspetto della cultura francese.

LA COMUNICAZIONE Il sito internet appare semplice nella struttura e nella navigazione. Al centro un riquadro riproduce le pagine di un libro che contengono i testi pubblicati. Nella home, però, compaiono numerose inserzioni pubblicitarie; tutte le altre pagine, invece, risultano “ordinate” e strutturate secondo una linea grafica coordinata per colori (nero e blu) e font. Nella sezione DISTRIBUZIONE possiamo ricavare i nomi di tutte le librerie nelle quali è possibile trovare le pubblicazioni. Il posizionamento sui motori di ricerca appare ottimo. La pagina Facebookè stata realizzata nell’aprile del 2015 e fin da subito è stata molto attiva. Ad esempio, nel mese di novembre 2015

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ha pubblicato 38 post e questa intensa “attività social” si riscontra anche nei mesi precedenti. Dall’inaugurazione della pagina, ha totalizzato 1288 likes, però, in termini di “popolarità” su Facebook, emerge una scarsa interazione con gli utenti. Prendendo a campione i 38 post del mese di novembre 2015, il numero di like per post è generalmente a cifra singola; pochi post hanno ricevuto più like (dai 10 fino a un massimo di 20 like). Lo stesso discorso vale per la condivisione delle notizie. La tipologia dei post condivisi verte prevalentemente sulla promozione dei libri curati dalla casa editrice, degli eventi culturali che rimandano a tali pubblicazioni e sulla promozione degli autori che pubblicano con Les Flâneurs. La casa editrice Les Flâneurs non è presente su altri social network.

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LIBELLULA EDIZIONI

Analisi a cura di Isabella Vasco

SEDE Tricase (LE) SITO INTERNET www.libellulaedizioni.com MAIL [email protected] TEL. 0833 772652

IL PROGETTO EDITORIALE Libellula è un marchio di proprietà del gruppo Borè srl. L’azienda opera nel campo accademico e in questi anni, secondo quanto riportato sul sito, ha consolidato il suo core business, sviluppando servizi in grado di aiutare piccoli e medi editori, autori accademici, agenti e professionisti. Dalla voce “Offerta editoriale” si possono selezionare le proposte editoriali: Base, completamente gratuita; Silver, che aggiunge la conversione nei formati ebook, epub, Mobi e Fixed Layout, servizio grafico dedicato, editing e correzione bozze e, infine, la proposta editoriale Gold che offre la distribuzione e il servizio Priority su Amazon (consegna in 24 ore).Dal 2009 la casa editrice ha realizzato più di 200 pubblicazioni. In catalogo ci sono 79 libri e 7 collane che spaziano da Diritto ecclesiastico a Psicologia, Pedagogia e Studi di Intelligence. Uno dei distributori è Fastbook, con una reperibilità in oltre 4.000 punti vendita su tutto il territorio nazionale.

LA COMUNICAZIONE L'indicizzazione du Google appare buona. Il sito web mostra un aspetto grafico essenziale e ordinato, e tutte le informazioni sono facilmente individuabili. Quotidianamente le pubblicazioni vengono promosse su Facebook e Twitter.La pagina Facebook è seguita da 3.153 persone, sempre aggiornata e con post che non solo mirano a promuovere i propri libri, ma

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anche a pubblicizzare eventi letterari e a condividere articoli culturali.

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BARI LIBERARIA

analisi a cura di Floriana D'Errico

SEDE Bari SITO WEB www.liberaria.it MAIL [email protected] TEL. 080 9755483

IL PROGETTO EDITORIALE Il progetto della casa editrice nasce dall’idea di non fare un’editoria a pagamento, di pubblicizzare libri che possano essere meritevoli e in grado di stimolare l’interesse e la curiosità del mercato italiano. Questo ha portato la casa editrice a creare le prime collane e a seguire una linea editoriale che potesse risultare più coerente e accattivante.La casa editrice ha un distributore nazionale, “Messaggerie libri”. Fra le collane, “Meduse” pubblica talenti nazionali che possano ricordare gli autori italiani di un tempo passato; “Metronomi” è una saggistica contemporanea che si interessa di attualità, politica, costume e società; “Phileas Fogg” è la collana inerente alla multiculturalità e alle storie quotidiane del mondo che difficilmente trovano spazio all’interno del panorama mediatico italiano.

LA COMUNICAZIONE Il sito web della casa editrice è ben posizionato sui motori di ricerca. L’homepage si presenta in modo chiaro e abbastanza lineare, divisa in sezioni. È possibile inoltre trovare il catalogo on line con le varie collane e la promozione degli eventi.Oltre al sito internet, la casa editrice pubblicizza il proprio materiale tramite i più importanti social network.La pagina Facebook è abbastanza attiva nella condivisione di link e contenuti inerenti al mondo dell’editoria.

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La casa editrice è attiva anche su altri social, dove è possibile seguire i suoi aggiornamenti, come Twitter e Anobii.

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EDIZIONI LIBERE

analisi a cura di Federica Nitti

SEDE Maglie (LE) SITO INTERNET www.wix.com/edlibere/casaeditrice MAIL [email protected][email protected] TEL. 0836 423715

IL PROGETTO EDITORIALE Edizioni Libere, fondata e gestita da Rossella Pulimeno, nasce nel gennaio del 2010 come casa editrice indipendente e sperimentale. Si propone di pubblicare le voci più originali del panorama letterario italiano, in carteceo e ebook. Particolare attenzione è data a quelle opere letterarie che interagiscono con le altre forme di espressione artistica, come la fotografia, il disegno, la grafica pubblicitaria, la musica e il teatro.Edizioni Libere presenta tre sezioni: una di ebook, una sul Rinascimento contemporaneo (poesia e narrativa sperimentali) e una di fuori collana.

LA COMUNICAZIONE Se cercato su Google, il nome della casa editrice appare come secondo risultato tra le ricerche ma, cliccando, il link rimanda a una pagina inesistente. L’esatto indirizzo del sito web è reperibile dalla pagina Facebook della casa editrice.La grafica del sito non è molto accattivante.Nel complesso si tratta di un sito scarno, che non incentiva la navigazione.Edizioni Libere è presente su Facebook, Twitter, YouTube.La pagina Facebook è seguita da 789 persone. Nel mese di dicembre compaiono solo 5 post; l’interazione è quasi nulla.Il profilo Twitter conta 711 follower e 762 following. I tweet pubblicati sono in totale 443; anche qui non risulta interazione con altri utenti.

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L’account di YouTube conta zero iscritti. I video caricati sono otto e per la maggior parte si tratta di booktrailer.Da questo quadro generale emerge come la casa editrice, pur essendo al passo con le nuove tendenze digitali, non riesce ad essere abbastanza attiva. Occorrerebbe migliorare la grafica del sito web, rendendola più accattivante e più consona alle regole di usabilità. Riguardo ai canali social, si consiglia di aggiornare continuamente i profili e di trovare le giuste strategie per aumentare le interazioni.

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LUPO EDITORE

analisi a cura di Vissia Loseto

SEDE Copertino (LE) SITO INTERNET www.lupoeditore.it MAIL [email protected][email protected] TEL. 0832 949510

IL PROGETTO EDITORIALE La casa editrice è divisa in 22 collane: la maggior parte risulta ben delineata, mentre, “Novecentodaleggere”, “Poetica”, “Spùt” e “Varia” sono prive di una descrizione esplicativa. Risultano vuote le collane “Segnature” e “L’Incantiere”.

LA COMUNICAZIONE Il sito internet della casa editrice si presenta con una struttura semplice, pulita, lineare. Nella homepage è presente una barra superiore dotata di menù a tendina, che delinea chiaramente tutte le sezioni del sito essendo così facilmente raggiungibili dall’utente. Al di sotto di questa è stata inserita una finestra animata a scorrimento laterale in cui sono promossi nove libri, alcuni dei quali con una scontistica di cinque euro. Per quanto riguarda la distribuzione sono indicati quattro distributori differenti. Il posizionamento del sito, tramite la ricerca del motore Google, non appare neanche tra le prime dieci pagine dei risultati sia nella dicitura Lupo Editore sia nella dicitura Lupo. Nel periodo preso in esame (1° dicembre-1° gennaio) sulla pagina Facebook risultano 19 post, che riguardano esclusivamente la casa editrice e i suoi autori. I like presenti sono in media pari a cinque e i commenti in media pari a due.Lupo ha anche profili Twitter e Instagram. Il sito andrebbe rivisto per eliminare sia le collane in cui non risulta alcun testo inserito sia ricollocata la voce “Gifts”, in quanto

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sezione dedicata alla vendita di oggetti inserita erroneamente tra le collane editoriali. Il sito quindi andrebbe costantemente controllato ed aggiornato non solo per inserire i testi in saldo e le anteprime. Per quanto riguarda l’uso della pagina di Facebook, si dovrebbe promuovere una maggiore interazione coinvolgendo il pubblico: si potrebbero promuovere eventi legati al territorio di riferimento che coinvolgano gli autori dei testi.

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FOGGIA MAMMEONLINE

analisi a cura di Vissia Loseto

SEDE Foggia SITO INTERNET www.casaeditricemammeonline.it MAIL -- TEL. 0881 661641 • 348 2920976 FAX 178 2772725

IL PROGETTO EDITORIALE Lo scopo della casa editrice è pubblicare libri sulla maternità e l’infanzia; il catalogo è diviso per argomento o autore.

LA COMUNICAZIONE Il sito si presenta piacevole graficamente, ma la homepage risulta sovraffollata. La sezione novità, oltre a fornire informazioni sui titoli, rimanda a pagine collegate non sempre esistenti (siti degli autori o contenuti collegati). La sezione sulla distribuzione invece è chiara e ben divisa, con tutti i contatti delle agenzie divise per regioni o zone geografiche. L'indicizzazione del sito risulta buona cercando la dicitura completa 'Mammeonline Editore'.Sulla pagina Facebook i post riguardano esclusivamente la casa editrice Mammeonline, e risultano apprezzati e condivisi, anche se non molto commentati.Fra le migliorie suggerite, una presentazione della casa editrice sul sito, una homepage più snella e meno collegamenti esterni. Andrebbero verificati tutti i link per accertarsi dell’esistenza in rete delle pagine. La casa editrice risulta presente anche su Twitter e Instagram.

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MANNI EDITORI

analisi a cura di Carlotta Panaro

SEDE S. Cesareo di Lecce (LE) SITO INTERNET www.mannieditori.it MAIL [email protected] TEL. 0832 205577

IL PROGETTO EDITORIALE Manni Editori ha iniziato il suo iter con la letteratura, per poi abbracciare anche sociologia, filosofia, antropologia, teatro e cinema, con particolare attenzione rivolta ai grandi temi di politica nazionale e internazionale. Le collane sono 21 e, nonostante l'accurata descrizione della trama di ogni singolo libro, non viene esplicitato il progetto generale della collana.

LA COMUNICAZIONE Il posizionamento del sito sui motori di ricerca appare ottimo.Nella home page sono proposti dei titoli, ma non è chiaro se si tratti di novità o di libri consigliati. Il sito è chiaro e di facile utilizzo.La sezione novità è continuamente aggiornata e rende appieno la sensazione di una casa editrice continuamente in movimento.La pagina Facebook è seguita da 3.300 persone, ed è attiva dal 2009. Dal 1° al 14 gennaio compaiono 21 post, ma l'interazione è piuttosto bassa: pochi like e sporadici commenti.Manni Editori ha anche un account Twitter, con 1.878 follower; gli aggiornamenti non sono frequenti come sulla pagina Facebook.Si consiglia di esplicitare il progetto editoriale sul sito e di fornire una descrizione delle collane.

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PENSA MULTIMEDIA

analisi a cura di Chiara Molea

SEDE Lecce SITO INTERNET www.pensamultimedia.it MAIL [email protected] TEL. 0832 230435

IL PROGETTO EDITORIALE Nata nel 1997, Pensa Multimedia pubblica testi di area accademico-scientifica. La sua produzione riguarda storia e scienze sociali, filosofia e psicologia, lettere classiche e letterature contemporanee, storia dell’arte e archeologia, economia, statistica e scienze giuridiche. Il catalogo annovera più di 1.200 titoli, 10 riviste e 60 collane, ciascuna con un proprio direttore, un comitato scientifico nazionale e internazionale e un comitato editoriale.

LA COMUNICAZIONE Il posizionamento del sito sui motori di ricerca appare ottimo. La home page si presenta ben strutturata per una navigazione di facile accesso, ma nonostante la presenza delle icone con la bandiera inglese e francese, non è disponibile alcuna traduzione del sito in lingua straniera. La navigazione è piacevole grazie alla chiarezza e ricchezza dei contenuti proposti.Nel mese di gennaio 2016 la casa editrice ha pubblicato un solo post sul suo profilo Facebook; otto nel mese di dicembre 2015, uno a giugno 2015, quindici nel maggio 2015, ventisette nell’aprile 2015. Nella parte inferiore della home page del sito appaiono le tre icone di Facebook, Twitter e YouTube, ma solo quest'ultimo rimanda al profilo YouTube della casa editrice.Si consiglia una maggiore attenzione alla comunicazione sui social network.

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BARI POIESIS EDITRICE

Analisi a cura di Sara Saffi

SEDE Alberobello (BA) SITO INTERNET www.poiesiseditrice.it MAIL [email protected] TEL. E FAX 080 4321032 CELL. 328 1693033

IL PROGETTO EDITORIALE «Poiesis Editrice […] attraverso le sue pubblicazioni e azioni culturale promuove e diffonde un pensiero nuovo orientato al disarmo culturale». Le collane non sono ben identificate.

LA COMUNICAZIONE Il sito della casa editrice si presenta lineare e ben strutturato, salvo rivelare le sue imperfezioni quando si inizia a esplorarlo. Alcune delle sezioni riportate sul menu rimandano a pagine vuote: è il caso della voce “Libri”; anche cliccando sulle immagini in evidenza si viene rimandati a una pagina vuota. La sezione “News” sembra essere costantemente aggiornata. Nella sezione “Distribuzione” sono riportate tutte le librerie in cui i libri della Poiesis sono reperibili, delineando una presenza capillare a livello nazionale. Sarebbe consigliabile calibrare meglio le diverse sezioni del sito internet dando più importanza ai libri e al loro contenuto anziché agli eventi e alla sezione dedicata alla vendita on line dei prodotti.Sulla sua pagina Facebook, la casa editrice sembra attiva: nella prima metà di gennaio sono stati pubblicati 12 post riguardanti il tour di presentazione del nuovo libro, la promozione della casa editrice e del suo lavoro e gli eventi collegati alla casa editrice. È utile la presenza di hashtag, che consentono di esplorare tutto ciò che su Facebook è stato scritto sullo stesso argomento. In questo modo, anche chi usa inconsapevolmente un hashtag generico

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come #libri può entrare in contatto con i post pubblicati dalla casa editrice. Le interazioni appaiono buone.Il profilo Twitter della casa editrice è, come la pagina Facebook, molto ricco di tweet riguardanti gli eventi e le presentazioni della casa editrice.

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BARI PROGEDIT

analisi a cura di Giulia Grandolfo

SEDE Bari SITO INTERNET www.progedit.com MAIL [email protected] TELEFONO 080 5230627

IL PROGETTO EDITORIALE Sul sito compare una descrizione della casa editrice, attiva dal 1997. Una breve biografia è riportata nei profili Facebook e Twitter: «La casa editrice Progedit pubblica libri di saggistica varia e universitaria, narrativa e poesia, letteratura per bambini e tradizioni popolari».Il catalogo è diviso per aree tematiche a loro volta suddivise in quaranta collane.

LA COMUNICAZIONE Il posizionamento sui motori di ricerca risulta ottimo. Il sito è dinamico e colorato, anche se un po' confuso. È aggiornato costantemente: un calendario segnala gli appuntamenti del mese, le presentazioni dei libri e gli incontri con gli autori. Si consiglia di rendere interattive le immagini che compaiono nella sezione 'Novità', in modo da non dover andare sulla sezione omonima per avere maggiori informazioni.La sezione “Dicono di noi” è aggiornata e di facile consultazione. Interessante è la sezione delle “Anticipazioni”: testi in fase di pubblicazione sprovvisti di copertina di cui viene riportata solo una breve trama.Una cartina riporta librerie distribuite sul territorio nazionale, oltre che sulle librerie on line.Sulla pagina Facebook in media ci sono 10 post al mese, con poche interazioni. Sul profilo Twitter sono poco utilizzati gli hashtag.

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I profili social andrebbero aggiornati con una maggiore frequenza e segnalati meglio sul sito.Si consiglia di diversificare il contenuto dei post aggiungendo anche contenuti non strettamente legati alle pubblicazioni della casa editrice.

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BARI PROGRESS COMMUNICATION

analisi a cura di Irene Greco

SEDE Bari SITO INTERNET www.procomm.it MAIL [email protected] TEL. 080 5542200 FAX 080 5541095

IL PROGETTO EDITORIALE Progress Communication si occupa della Puglia: territorio, tradizione, arte, cultura, storia, folklore e gastronomia; le edizioni sono caratterizzate da una grande cura delle immagini.La casa editrice si occupa di editoria congressuale e aziendale, mostre fotografiche, progetti multimediali. Sul catalogo on line sono presenti nove collane.La Progress Communication è presente su gran parte del territorio nazionale oltre che nei bookshop delle località storiche e negli Aeroporti di Puglia.

LA COMUNICAZIONE Progress Communication News offre i suoi contenuti con il sistema RSS (Really Simple Syndication). Il sito è ben strutturato e chiaro.La casa editrice non ha una pagina Facebook né un profilo Twitter, ma è ben indicizzata sui motori di ricerca.

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PUFA

analisi a cura di Vissia Loseto

SEDE Mottola (TA) SITO INTERNET www.pufaeditore.it MAIL [email protected] MAIL --

IL PROGETTO EDITORIALE Pufa «è una piccola casa editrice nata nel gennaio 2015 che si prefigge l’autoproduzione e la coproduzione» di progetti editoriali. Al momento non esiste alcuna collana e la sua produzione consta di quattro testi. LA COMUNICAZIONE Il sito è semplice, lineare, pulito, di facile fruizione in tutte le sue parti; appare ben indicizzato sui motori di ricerca.Nel periodo preso in esame (1° novembre-1° dicembre) sul profilo Facebook della casa editrice sono stati pubblicati 23 post, che riguardano esclusivamente la casa editrice. Pochissimi i like e i commenti; le condivisioni risultano sporadiche.Data la giovane età del marchio, si suggerisce lo studio di una efficace strategia di comunicazione sui social, associata a una intensa attività di organizzazione di eventi promozionali.

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EDITRICE ROTAS

analisi a cura di Chiara Botrugno

SEDE Barletta (BT) SITO INTERNET www.editricerotas.it MAIL [email protected] TEL. 0883 536323 FAX 0883 535664

IL PROGETTO EDITORIALE Analizzando le collane, in totale 8, si evince che il piano editoriale riguarda da una parte la Storia e le storie della Puglia e di Barletta in particolare, dall’altra l’educazione cattolica dei bambini. Infatti, oltre al sito ufficiale, la casa editrice ha altri due siti internet dedicati alle collane per bambini “Paraboliamo” e “Impronte”, collane di preghiere e parabole illustrate.

LA COMUNICAZIONE Il sito internet, seppur non molto ricercato nella grafica, risulta semplice ed intuitivo. Il menù è di facile utilizzo; le immagini relative ai libri e alle iniziative proposte da Rotas, che scorrono centralmente, contribuiscono a rendere dinamica la home. Tutte le pagine risultano “ordinate” e strutturate secondo una linea grafica coordinata. Nella pagina NOVITÀ è possibile trovare materiale informativo (interviste, articoli, servizi televisivi ecc.) relativo al testo o all’autore. Nella pagina LIBRERIE vengono segnalate tutte le librerie, divise per regione, con relativi indirizzi e numeri di telefono, nelle quali è possibile trovare i libri proposti da Rotas.Il posizionamento su Google non appare buono: il primo risultato riconducibile alla casa editrice è un articolo in cui viene menzionata Rotas. La pagina Facebook è stata creata nel 2010 e da allora ha totalizzato 364 like: emerge, infatti, uno scarso riscontro in termini di “popolarità”. Prendendo a campione i 4 post del mese di novembre

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2015, il numero di like per post è sempre a cifra singola (non vengono superati i 2 like); inoltre non risulta alcuna condivisone o commento ai post. E, scorrendo sulla pagina, a ritroso nel tempo, la situazione rimane la medesima. La tipologia dei post condivisi verte non solo sulla promozione dei libri curati dalla casa editrice ma anche su eventi culturali che prescindono da essa. Nei mesi di novembre e ottobre 2015 ha pubblicato 4 post a mese, mentre a settembre ha condiviso solamente 2 notizie. A mio avviso, la casa editrice Rotas, per migliorare e aumentare il numero di interazioni con gli utenti, dovrebbe incrementare le pubblicazioni per essere una presenza costante su Facebook. Rotas è presente anche su Twitter dal 2012, e ha 928 followers.Il canale YouTube «rotasvideo» è stato aperto cinque anni fa: presenta 41 video che riguardano prevalentemente interviste agli autori del catalogo. Le visualizzazioni dei video variano da un minimo di 20 ad un massimo di 300. Un solo video ha totalizzato 3.369 visualizzazioni: quello dedicato alla collana “Paraboliamo”. La casa editrice ha pubblicato sulla piattaforma ISSUU 85 documenti di rassegna stampa.

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BRINDISI SCHENA EDITORE

analisi a cura di Davide Rega

SEDE Fasano (BR) SITO INTERNET www.schenaeditore.it MAIL [email protected] TEL. 327 3411872

IL PROGETTO EDITORIALE Non sono presenti sul sito della casa editrice informazioni dettagliate circa il progetto editoriale; è presente una biografia della casa editrice dalla sua fondazione fino ad oggi. LA COMUNICAZIONE La homepage del sito risulta semplice. Un elemento interessante è lo slideshow che fa scorrere le ultime notizie pubblicate. Il sito è ben indicizzato su Google.La pagina Facebook è aggiornata con una frequenza maggiore rispetto a quelle di altre case editrici pugliesi, ma comunque non viene sfruttata appieno (circa 2 post ogni 3 giorni). I fan sono 1.343 ma le interazioni sono piuttosto basse.

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BARI STILO EDITRICE

analisi a cura di Monica Rizzello Bortone

SEDE Bari SITO INTERNET www.stiloeditrice.it MAIL [email protected] TELEFONO 080 9905095

IL PROGETTO EDITORIALE Della descrizione riportata sul sito mi ha particolarmente colpito il perché la casa editrice abbia questo nome, che esprime perfettamente il progetto editoriale che la stessa persegue: «Perché ‘Stilo’? Perché è uno strumento di scrittura, e la qualità della scrittura – con qualsiasi mezzo venga realizzata – è ciò che ci interessa; perché è il nome di una città calabrese, e noi siamo radicati nel Meridione, che ci fornisce una prospettiva da cui guardare al resto del mondo; perché con la parola si possono dare stilettate, e la letteratura è chiamata a darne». La Stilo nasce come associazione culturale nel 1999, e si evolve in casa editrice avendo come obiettivo di partenza «dare la possibilità a settori della società civile di farsi conoscere attraverso pubblicazioni che fino a quel momento non entravano nel circuito del libro». La Stilo Editrice comprende attualmente dodici collane.

LA COMUNICAZIONE Cercando “Stilo Editrice” sui motori di ricerca, la casa editrice compare al primo posto; cercando solo “Stilo”, il primo risultato si trova alla tredicesima pagina di ricerca (un riferimento alla sul sito Writer’s Dream), e alla diciannovesima pagina (dal sito Libraccio). La home page si presenta semplice e lineare, ma non per questo poco curata. Ha una grafica essenziale ma di facile comprensione. La ‘vetrina’ posta al centro della pagina propone titoli pubblicati in anni diversi; sarebbe consigliabile inserire qui solo le novità. La sezione ebook al momento risulta vuota.

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Fra i progetti editoriali degni di nota il LED (Laboratorio Editoriale Docenti nonché la presentazione del festival letterario ‘Pagine di Russia’. La Stilo Editrice ha anche un blog, Le Stilettate, purtroppo fermo al 27 maggio. Il profilo Facebook presenta 6 post nel periodo 4 novembre-4 dicembre, esclusivamente promozionali, e le interazioni appaiono scarse.Si consiglia una maggiore presenza sui social network, diversificando i contenuti e proponendo approfondimenti. La Stilo è presente anche su Twitter, dove vengono pubblicati gli stessi post di Facebook.

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EDIZIONI VOILIER

analisi a cura di Federica Nitti

SEDE Maglie (LE) SITO INTERNET www.edizionivoilier.com MAIL [email protected] TEL. 0833.353113

IL PROGETTO EDITORIALE Edizioni Voilier è una casa editrice di fumetti, ideata e fondata da Salvatore Primiceri e attualmente guidata da Marco Laggetta. Nata nel 2008 a Piacenza come marchio di comunicazione Voilier2000, è diventata nel 2010, in seguito ad alcuni passaggi di proprietà, una società autonoma con sede a Maglie.La casa editrice punta sui giovani talenti, confermando una propensione all’editoria di nicchia, trattando anche temi sociali. Solo a partire dal 2012, Edizioni Voilier apre anche ai fumetti per ragazzi. I titoli presenti in catalogo sono 11.

LA COMUNICAZIONE Il nome della casa editrice, se cercato su Google, appare come primo risultato. Questo buon posizionamento non corrisponde a una corretta ottimizzazione del sito: la home page è scarna, con pochi link e con un unico colore dominante, il grigio. Le informazione sulla distribuzione riportano fumetterie e librerie.La pagina Facebook è seguita da 709 persone; nell’arco del mese esaminato sono stati solo tre i contenuti condivisi, con pochi “like” e sporadici commenti.Prendendo in esame sia il sito web che la pagina Facebook, si ritiene la comunicazione della casa editrice non efficace. L’insufficienza di informazioni, la poca attenzione riposta nella condivisione di contenuti aggiornati e lo scarso utilizzo dei canali social penalizzano la conoscenza del marchio. Tra le soluzioni

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possibili rientra l’acquisizione di un social media manager in grado di gestire i contenuti sulle principali piattaforme digitali, e di un valido webmaster capace di progettare un sito web conforme ai requisiti di usabilità e accessibilità.

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BARI WIP EDIZIONI

analisi a cura di Monica Rizzello Bortone

SEDE Bari SITO INTERNET www.wipedizioni.it MAIL [email protected] TEL. 080 557 60 03

IL PROGETTO EDITORIALE Il progetto editoriale riportato sul sito è poco chiaro. Al 1999 risale la prima pubblicazione col logo “Wip Edizioni”, e da quel momento il catalogo editoriale si è arricchito grazie alla pubblicazione di oltre duecento libri. Inizialmente la casa editrice si orientava prevalentemente verso il settore dell’esoterismo, tanto che rientra tra le poche, se non l’unica in Italia, che si occupi della pubblicazione del calendario Maya. La Wip ha nove collane, che comprendono la narrativa internazionale, con testi di autori francesi, canadesi, magrebini. La collana “Bbare” rimanda, com’è facile intuire, al vernacolo e alle tradizioni, culturali e non, della città di Bari. Il catalogo editoriale presenta inoltre titoli dedicati all’esoterismo, alla narrativa, allo sport.

LA COMUNICAZIONE L'indicizzazione del sito appare buona. In home page compare una presentazione fotografica che riprende alcuni momenti salienti per la casa editrice, presentazioni di testi e partecipazione a eventi. Nella sezione “Giovani Proposte” mancano le istruzioni per l’invio del manoscritto, e cliccando sul link per ottenere maggiori informazioni, si viene rimandati a una pagina vuota. La sezione “Editoriale Digitale” è vuota. La sezione dedicata agli eventi non è aggiornata da marzo 2015. Del tutto assente una sezione dedicata alle novità editoriali. Il menù a tendina “Collane” ne propone nove, ma altrove è

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presentato un numero maggiore di collane. Non sono presenti informazioni sulla distribuzione.Considerando il periodo 4 novembre-4 dicembre, il profilo Facebook della casa editrice ha 23 post, che riguardano presentazioni di libri ed eventi culturali; non mancano recensioni dei libri. Interessante è l’idea della ‘Boxe Book’, un incontro-scontro-confronto fra due o più autori che presentano i loro testi. Le interazioni appaiono buone. Wip Edizioni è presente su Twitter, ma non è attivo dal 2012. Ha inoltre un canale YouTube e una pagina Google, che rimandano all’editore Stefano Ruocco.

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PARERI SUL PREMIO SINBAD E SULLA MOSTRA MERCATO DELL’EDITORIA INDIPENDENTE

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LO STREGA DELL’INDIPENDENZA

di Clizia Augelli

L’ultimo dei nati tra i premi italiani si chiama “Sinbad”, ed è promosso da un comitato composto dalla Regione Puglia, il Comune di Bari, L’APE (Associazione Pugliese Editori), l’ODEI (Osservatorio degli Editori Indipendenti) e dagli editori Nottetempo, Elliot, La Nuova Frontiera, 66thand2nd, il Saggiatore, Besa, minimum fax, Iperborea. Il Sinbad è stato fortemente voluto come antitesi del Premio Strega: le opere in concorso provenivano dall’editoria indipendente; questo ha permesso agli editori poco conosciuti di mettersi in luce. Con la collaborazione dei distretti produttivi ‘Dialogoi’ e ‘Puglia Creativa’ si è realizzata la prima edizione del Premio nelle sedi di Lecce (19 novembre) e Bari (20-22 novembre 2015): in palio per i vincitori delle due sezioni un premio da 4.000 euro. A concorrere al premio per la narrativa straniera: Zdravka Evtimova con Sinfonia, pubblicato da Besa; Gli anni di Annie Ernaux, da L’Orma, e la vincitrice canadese, Miriam Toews, con I miei piccoli dispiaceri, pubblicato da Marcos y Marcos. Per questa sezione, i giurati sono stati i giornalisti, scrittori e lettori Concita De Gregorio, Nicola Lagioia, Marco Missiroli, Michela Murgia e Simonetta Bitasi. Per quanto riguarda la narrativa italiana, i tre finalisti sono stati Beatrice Masini, con La cena del cuore, pubblicato da Rueballu, La festa è finita di Eugenio Vendemiale, pubblicato da CaratteriMobili e il vincitore Tommaso Pincio, che con Panorama, pubblicato da NNE. I cinque giurati per la narrativa italiana sono stati Andrea Cortellessa, Marcello Fois, Michele Mari ed Elisabetta Rasy. Interessante è stata la riflessione sul tema dell’indipendenza: Concita De Gregorio ha affermato che «non è soltanto una questione monetaria, ma una ostinazione interna, che

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indipendentemente va oltre lo sguardo degli altri», e affida agli studenti della Laurea Magistrale in Scienze dell’Informazione Editoriale, Pubblica e Sociale un messaggio: «l’unico modo sicuro di fare qualcosa che nessuno ha fatto mai è perseguire la propria voce interna, senza seguire il consenso, purché piaccia a noi». Per Michela Murgia, indipendenza è «la possibilità di spostare i propri limiti», di essere liberi di non piegarsi alle regole del mercato nella creazione delle proprie opere.

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UNA TAVOLA ROTONDA EUROPEA

di Arianna Caprioli

L’editoria indipendente è sinonimo di qualità, ricerca, sperimentazione? Quali parole chiave, quali obiettivi e ostacoli accomunano i piccoli e medi editori? Oggi più che mai, sullo sfondo di un mercato editoriale sempre più monolitico, occorre interrogarsi sull’essenza e sulle possibilità di sopravvivenza delle voci “contro”, di quelle piccole o piccolissime realtà che ancora sfuggono all’oligopolio. Realtà che resistono, si ritagliano spazi, si ingegnano per conquistare la propria nicchia di mercato, tentando di rimanere fedeli alle istanze della letteratura più che a quelle delle top ten. È forse questa la cifra identificativa dell’editoria indipendente, il fattore da valorizzare contrapponendo alla concorrenza la coesione, all’antagonismo la condivisione. In tal senso, appaiono vitali iniziative come la Fiera nazionale della piccola e media editoria “Più libri più liberi” di Roma, il Pisa Book Festival o la più recente Mostra Mercato Internazionale dell’Editoria Indipendente. Tenutasi a Bari e Lecce tra il 19 e il 22 novembre 2015, si è svolta contestualmente alla prima edizione del Premio Sinbad-Città di Bari, che ha premiato I miei piccoli dispiaceri di Miriam Toews e Panorama di Tommaso Pincio (rispettivamente per la narrativa straniera e quella italiana). La Mostra è stata l’occasione per dare visibilità a un’offerta letteraria pressoché invisibile nell’ambito dei grandi premi nazionali. Un modo per dialogare su uno scenario (nonostante tutto) sempre più fiorente e per confrontarlo con gli omologhi europei. La Tavola rotonda “L’editoria indipendente nell’era digitale: modelli europei a confronto”, tenutasi durante la terza giornata del

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festival, ha permesso di mettere in luce affinità e divergenze tra i mercati editoriali indipendenti di vari paesi europei. Coordinato dal presidente del Distretto Dialogoi, Sergio Ventricelli, l’incontro ha visto il susseguirsi degli interventi di editori indipendenti provenienti da Germania, Finlandia, Spagna, Francia, Regno Unito e Italia. Pressoché ovunque, è emerso che il maggior pregio della categoria è l’attenzione alla qualità, che genera quella bibliodiversità a sua volta foriera di intelligenza sociale. In Europa sono moltissime le differenze e le declinazioni dell’indipendenza. Se, per esempio, il mercato librario finlandese appare per nulla in crisi anche se fortemente autarchico, quello britannico si contraddistingue per la costante diminuzione delle librerie indipendenti (ormai meno di mille) e per l’alto tasso di bookstore chains, che rende i progetti indipendenti molto più rischiosi ma ben accolti dai voraci lettori anglosassoni. Particolarmente affascinante il panorama spagnolo, complesso (anche a causa delle quattro lingue ufficiali, ognuna delle quali dotata di un proprio mercato editoriale) ma sempre attento alla produzione indipendente: delle cinquemila librerie iberiche, sono addirittura i quattro quinti quelle indipendenti! In ogni caso, il leitmotiv sembra essere univoco: occorre farsi interpreti di un mondo, creare l’indipendenza, generare un artigianato editoriale. Come ha detto Susanne Müller-Wolff, della Wagenbach: «Ci sono case editrici che pubblicano libri che le persone vorrebbero leggere e case editrici che pubblicano libri che le persone dovrebbero leggere». E allora, lunga vita alla sperimentazione, alla ricerca, al rischio. Lunga vita alle contro-narrazioni, alle presunte “cause perse” del mercato editoriale e a tutte le genuine iniziative di inclusione culturale, proprio come questa Mostra Mercato barese.

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L’EDITORIA NASCOSTA È LA PIÙ LIBERA

di Chiara Molea

Esperienza di grande arricchimento formativo, professionale e umano quella vissuta nei giorni 20-22 novembre 2015 al teatro Margherita di Bari in occasione della Mostra Internazionale dell’Editoria Indipendente e del Premio Sinbad – Città di Bari. I due eventi sorgono dalla volontà di evidenziare l’operato dell’editoria indipendente, improntata all’attenzione e alla ricerca, e di promuovere una preziosa varietà di proposte letterarie, lasciate nell’ombra dai grandi premi nazionali. Il Sinbad ha selezionato le migliori opere con una valutazione ispirata al principio della trasparenza e valorizzando i libri degli editori indipendenti pubblicati tra il 1° giugno 2014 e il 31 maggio 2015. Articolato in due sezioni – Narrativa Italiana e Straniera –, il premio è stato promosso da un gruppo di editori indipendenti, in collaborazione con ODEI (Osservatorio degli Editori Indipendenti), APE (Associazione Pugliese Editori), il Comune di Bari e la Regione Puglia, costituenti il Comitato Promotore del Premio.La partecipazione alla manifestazione è stato un momento di apprendimento, di formazione in azione; ha aperto delle prospettive sulla differenza insita nel concetto di editoria indipendente: un settore animato da persone capaci di lavorare con logiche diverse da quelle mainstream, che rischiano e – anche – si divertono, nonostante la consapevolezza di non ottenere enormi guadagni. La constatazione che le grandi catene librarie soffocano i piccoli editori, sconfiggono il pluralismo editoriale e la libertà delle scelte ha mosso il desiderio di alcuni operatori del settore di

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unirsi al di là di qualsiasi logica concorrenziale, certi che lo stare insieme, formando una rete, possa accrescere gli interessi di tutti e di ognuno. Per essere editori indipendenti occorre essere professionisti scevri dai condizionamenti del potere, del mercato, essere integri, sapersi astrarre dal mondo rumoroso che ci circonda, che ci bombarda attraverso una pubblicità massiccia che non lascia spazio al pregio, l’intuito, la tenacia delle opere dei più piccoli gruppi editoriali. Grazie alla Mostra e al premio Sinbad è emerso che l’editoria indipendente, anche se piccola, è di grandi vedute. Ne è prova la qualità degli autori stranieri tradotti, come Miriam Toews, portata in Italia da Marcos y Marcos, o Annie Ernaux, tradotta da L’orma Editore. L’autrice canadese Toews con I miei piccoli dispiaceri è stata eletta vincitrice della sezione Narrativa Straniera dai giurati Simonetta Bitasi, Concita De Gregorio, Marco Missiroli, Michela Murgia, con il contributo video di Nicola Lagioia. Il libro ha colpito per i suoi temi: racconta di un dolore personale, reso collettivo, grazie ad uno stile che alterna tragedia e commedia, in cui tristezza e via di fuga con l’arma del sorriso costituiscono un tutt’uno. Letterati, editori, studenti, giornalisti, traduttori in un evento unico hanno colorato il Teatro Margherita, ognuno ha avuto voce, ha lasciato un segno con i propri discorsi, rilasciando interviste, scambiando approfondimenti su temi attuali legati al mondo editoriale. Ed è proprio la fusione di varie figure professionali che ha reso affascinante un momento comunicativo di alto livello culturale. Sinbad apre speranze, si nutre di conversazioni propositive, centrando l’editoria indipendente su quella forza di non lasciarsi morire ma lottare per affermarsi in modo incisivo, produttivo, differenziandosi dal sistema.

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UNA EDIZIONE ZERO CON QUALCHE CRITICITÀ

di Carlotta Panaro

Lo scopo del Premio Sinbad era quello di dare luce alle pubblicazioni dell’editoria indipendente, portando in gara alcuni libri usciti tra il 1° giugno 2014 e il 31 maggio 2015. Il problema maggiore dell’editoria indipendente è la sua difficile sopravvivenza all’interno dell’universo dell’industria libraria, a causa del ruolo egemonico delle grandi casi editrici. Il festival, per questo motivo, si proponeva di dar loro visibilità e opportunità di confronto con le realtà editoriali estere.Se da un lato ciò potrebbe aver aiutato i libri in gara ad avere notorietà, dall’altro, le numerose criticità inerenti all’organizzazione e alla pubblicità dell’evento hanno portato a conseguenze negative.Il primo impatto non si è rivelato del tutto soddisfacente, dal momento che l’inizio della mostra era previsto per le 10, ma alle 12 il personale era ancora intento a togliere buona parte dei libri dai cartoni per posizionarli sui tavoli espositivi. Stesso discorso per quanto concerne i due incontri previsti per metà mattinata, che non hanno visto il rispetto degli orari prestabiliti. Un cambio di programma repentino è avvenuto poi nuovamente il sabato, annunciato con un avviso sulla pagina Facebook del Premio, dove si avvisava che l’incontro previsto per le 21 sarebbe stata anticipato alle 19,30. Chi non avesse visitato la pagina dell’evento sarebbe rimasto ignaro del cambio di orario.Un altro aspetto migliorabile riguarda la disponibilità di materiale informativo delle case editrici espositrici: sarebbe stato più efficace che ognuna di loro avesse avuto a disposizione maggiore spazio per descrivere le proprie attività. Alcune di loro hanno messo a disposizione dei visitatori i segnalibri, ma dei gadget sarebbero

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potuti essere parte di una strategia di marketing finalizzata a richiamare l’attenzione del passante e a lasciare memoria delle case editrici. Un’altra strategia utile sarebbe stata quella di mettere a disposizione dei cataloghi spiegassero il progetto editoriale e l’elenco dei titoli. Ad essere penalizzate sono state così le specificità dei singoli marchi.La pecca maggiore è stata la pubblicità dell’evento, molto carente, che non ha consentito a tutti i potenziali utenti interessati di avere notizia della manifestazione.

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PROPOSTE PER UNA COMUNICAZIONE PIÙ EFFICACE

di Maria Laura Scarnera

I primissimi numeri presentati dal Premio Sinbad hanno dipinto un quadro controcorrente rispetto all’idea comune secondo la quale l’industria del libro sia in calo: ben 89 editori indipendenti hanno aderito al Bando pubblicato per l’evento per le due le sezioni: la narrativa italiana e straniera hanno visto rispettivamente 68 e 21 titoli partecipanti. Le porte del Teatro Margherita di Bari si sono aperte a pubblico e addetti ai lavori venerdì 20 novembre 2015 già dalla prima mattinata, e così sono rimaste per le due giornate successive, durante le quali si sono susseguiti interventi e confronti aperti tra pubblico e operatori del settore. L’evento ha ricevuto una buona attenzione da parte di curiosi e media: già dalle ore 10 del giorno di apertura è stato possibile trovare on line diversi riferimenti circa l’evento appena inaugurato. Il live twitting è stato realizzato dal nostro gruppo di studentesse dell’Università di Bari: abbiamo realizzato anche delle videointerviste (disponibili qui: https://www.facebook.com/events/1719080401653903/). La manifestazione ha saputo catturare l’attenzione dei più attenti tra lettori ed editori, ma la sfida avrebbe dovuto osare di più e spingersi verso nuovi pubblici. Che un festival sull’editoria indipendente interessi gli appassionati alla lettura e gli addetti ai lavori è abbastanza scontato. E allora come puntare a nuovi target e scongiurare l’insidioso pericolo del “parlarsi addosso”? Sicuramente si sarebbe potuto fare di più sulla comunicazione social, competenza alla quale si fatica ancora a riconoscere importanza e forza anche da parte di editori ancora troppo poco

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“imprenditori”. La pagina Facebook ufficiale del Premio Sinbad conta – ad oggi – meno di 1.000 like, risultato piuttosto magro per un evento di simile portata. In generale la comunicazione sui social è risultata poco regolare e poco programmata, piuttosto lasciata al caso. I post pubblicati hanno riportato prevalentemente contenuti fotografici abbastanza sterili che poco hanno lasciato spazio o invogliato a commenti da parte degli utenti. Basta fare un giro sulla Pagina per notare come i contenuti pubblicati siano del tutto – salvo qualche rarissima eccezione – privi di commenti e poverissimi dei pur meno impegnativi like. I testi allegati in descrizione di ogni contenuto sono risultati inadatti a entrare in sintonia e dialogo con il pubblico. Sicuramente un buon modo per smuovere le acque e i “monologhi” sui social sarebbe stato prima di tutto quello di adottare uno stile comunicativo dinamico e multipiattaforma, una grafica più accattivante e riconoscibile, post sponsorizzati per una distribuzione più capillare e – perché no – una comunicazione indirizzata a utenti più giovani, ovviamente con le opportune modalità. In definitiva, una buona versione beta dell’evento in sé e un’ottima base sulla quale costruire – e comunicare – meglio il prossimo anno.

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DALL’EUROPA CON PASSIONE

di Isabella Vasco

Dal 20 al 22 novembre 2015 il Teatro Margherita di Bari ha ospitato il primo Festival internazionale degli editori indipendenti targato Regione Puglia. Un evento, unico e nuovo nel territorio pugliese, promosso dal Comune di Bari in collaborazione con i due distretti produttivi “Dialogòi” e “Puglia Creativa” e con l’APE (Associazione Pugliese Editori). Un Festival ricco di appuntamenti oltre alla Mostra Mercato dell’Editoria Indipendente: incontri con editori e autori, tavole rotonde e, novità assoluta, la prima edizione del Premio internazionale Sinbad – Città di Bari.Una speciale occasione che, malgrado la limitata promozione che ha penalizzato l'afflusso di un pubblico anche giovane, ha dato visibilità a piccole e medie case editrici pugliesi, valorizzando la creatività e la produzione libraria, ma in particolare ha premiato il coraggio di sopravvivere, nonostante l’esistenza del colosso “Mondazzoli”. Sabato 21 novembre si è tenuta al Teatro Margherita un’interessante tavola rotonda dal titolo “Editoria indipendente nell’era digitale: modelli europei a confronto”, moderata da Sergio Ventricelli, presidente del Distretto Produttivo “Dialogòi”. Editori internazionali hanno preso parte al dibattito, confrontandosi sull’andamento del mercato librario europeo, sconvolto dalla rivoluzione digitale. L’attuale mercato editoriale tedesco, secondo quanto ha dichiarato Susanne Müller-Wolff, non si lascia intimidire, anzi appare pronto a proiettarsi nell’innovazione tecnologica e ad aprirsi a diverse e stimolanti realtà letterarie. La Wagenbach, presso cui Müller-Wolff lavora come editor, è una casa editrice libera e indipendente con 6 editor su un totale di dodici collaboratori. Nonostante sia politicamente schierata, è riuscita con determinazione a rimanere

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competitiva, proponendo elementi nuovi e insoliti con prezzi fissi di copertina. In Finlandia, invece, dal 2008 è avvenuta una riduzione della vendita di libri; qui l’ebook non ha trovato terreno fertile. A dirlo è stato Touko Siltala, co-fondatore della casa editrice Siltala, in cui lavorano ben venticinque dipendenti. In Finlandia gli editori possono liberamente decidere di fissare il prezzo del libro, ma il problema risultano essere i lettori, ancora troppo pochi. La Spagna, ha spiegato Valeria Bergalli, editrice e fondatrice di Minúscola, presenta una realtà editoriale più complessa, poiché qui risiedono più di cinquantamila librerie, e di queste più di quattromila sono indipendenti. Minúscola pubblica circa quindici titoli all’anno, con testi introvabili e con prezzo fisso di copertina. Nel 2001 Sabine Wespieser ha fondato la casa editrice Sabine Wespierre Ѐditeur, con dieci pubblicazioni all’anno e, attualmente, con più di sessanta scrittori in catalogo.Un mondo a parte è l’Inghilterra: la casa editrice Alma Books di Alessandro Gallenzi, giudicata “Miglior casa editrice indipendente inglese”, ha sei dipendenti, pubblica cento libri all’anno, i prezzi sono bassi e i testi vengono tradotti in ben sette lingue. In Inghilterra si punta molto sulla promozione alla lettura; ampiamente diffusi sono le coffe library, i book club e i festival di libri nelle scuole.Il Teatro Margherita è divenuto, nei giorni della manifestazione, uno spazio culturale interattivo, di condivisione di idee e progetti per fare della Puglia una fucina di creatività e originalità. Queste piccole realtà europee indipendenti non rappresentano altro che un perfetto esempio di buona sopravvivenza, guidata, soprattutto, dalla sincera passione per i libri.

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LA PROSPETTIVA DI RETI EUROPEE DEL LIBRO

di Federica Nitti

Dal 19 al 22 novembre 2015 si è tenuta in Puglia la prima edizione del Festival internazionale degli editori indipendenti. Mostra mercato, incontri con gli autori, presentazioni di libri e un premio letterario: sono stati questi gli ingredienti che hanno permesso all’editoria pugliese di valorizzare il proprio talento e allo stesso tempo di interfacciarsi con il mercato estero. Un percorso culturale svoltosi nei capoluoghi di Bari e Lecce, dove non a caso si concentra la maggior parte delle pubblicazioni pugliesi.L’evento è stato un’occasione di incontro tra coloro che operano nel mondo della piccola e media editoria pugliese e alcuni rappresentanti esteri, con i quali è stato possibile condividere progetti ed esperienze legate alla filiera del libro. Questo obiettivo è stato raggiunto soprattutto grazie a una sessione di incontri con operatori del settore provenienti da cinque Paesi esteri: Gran Bretagna, Spagna, Finlandia, Francia e Germania. Ne è stato un esempio la Tavola Rotonda organizzata presso il Teatro Margherita di Bari, nella giornata di sabato 21 novembre, e avente come tema “L’editoria indipendente nell’era digitale: modelli europei a confronto”. In tale contesto, l’Italia ha avuto modo di ampliare i propri confini e di abbracciare nuove prospettive per creare reti europee. Da questo incontro è emerso come il denominatore comune a tutte le realtà editoriali presenti fosse racchiuso in un’unica parola: qualità. Una mission che ognuno si impegna a perseguire, nonostante l’assenza di prezzi fissi, la lenta affermazione dell’ebook, che stenta a trovare spazi di mercato, e la scarsa visibilità per la mancanza sul territorio di politiche culturali.

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Quella dell’editoria indipendente è difatti un’offerta sì ricca e varia, ma pressoché invisibile, poiché non dispone dei mezzi dei grandi editori che le permetterebbero di allargare i confini della distribuzione e, di conseguenza, il proprio pubblico. In questa direzione si è mosso l’intero Festival: da una parte dando visibilità a queste “piccole” realtà, dall’altra agevolando scambi culturali.Il Festival non finisce qui. Alessandro Gallenzi, infatti, premiato come miglior editore indipendente in Inghilterra, ha affermato di voler creare, una volta rientrato in patria, esattamente la stessa manifestazione.

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IL MOSAICO EUROPEO DEL LIBRO

di Sara Saffi

Dal 20 al 22 novembre 2015, Bari è stata protagonista di un evento culturale unico nel suo genere in Puglia: la prima edizione del Premio internazionale Sinbad per gli editori indipendenti. Tale evento ha visto la partecipazione di molte personalità del mondo editoriale e culturale pugliese e non solo. Numerosi sono stati gli interventi degli autori che hanno partecipato al Premio e degli esponenti delle case editrici, non esclusivamente pugliesi, che hanno presentato al pubblico alcuni dei propri romanzi, attraverso la Mostra Mercato. La mattina del 21 novembre ha avuto luogo una tavola rotonda con alcuni esponenti dell’editoria internazionale, coordinata dal presidente del distretto “Dialogoi” Sergio Ventricelli. Grazie agli interventi degli editori stranieri è stato possibile capire qualcosa in più rispetto al panorama editoriale estero che, in alcuni casi, è diverso dal nostro. Sbalorditiva è, per esempio, la differenza fra l’Italia e la Spagna riguardo al fiorire di librerie e case editrici indipendenti. Se in entrambe le nazioni la situazione è difficile, la Spagna è tuttavia in grado di contare su una fioritura di librerie indipendenti, che si fanno largo fra quelle delle grandi catene, e che sono legate alle realtà editoriali grazie a un rapporto personale. L’instaurazione di un rapporto proficuo con gli Enti culturali è fondamentale anche per la Germania: qui le traduzioni si realizzano grazie ai rapporti fra Ministeri degli Esteri. Una situazione del tutto peculiare è quella che riguarda, in Europa, l’editoria digitale e l’avvento dell’ebook. Se in Italia, a causa di fenomeni come il self publishing e l’editoria a pagamento, questi sono aumentati negli ultimi anni (sebbene non abbiano ancora raggiunto i numeri statunitensi), nel resto dell’Europa si è

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registrata una sorta di “diffidenza”. La maggior parte degli editori stranieri ha affermato che l’editoria digitale rappresenta solo una minima parte dei fatturati delle loro vendite e che tendenzialmente il lettore non scambierebbe mai il libro tradizionale con quello digitale.La Mostra Mercato dell’Editoria Indipendente e il premio Sinbad si sono rivelati una grande opportunità per tutti coloro che si vogliono avvicinare al mondo del libro, iniziando a comprenderne i meccanismi. Se è stata un’esperienza altamente formativa, tuttavia ha mostrato alcune pecche. Anzitutto sarebbe necessaria una maggiore attenzione al mondo dei ragazzi, che non sono stati presi in considerazione dagli organizzatori. L’affluenza di lettori under 20 (o, comunque, di studenti e giovani lettori) è stata bassa. Forse questo è dovuto anche a un problema riguardo alla comunicazione dell’evento: sebbene sia stato promosso, sono state pensate e attuate poche strategie per avvicinare anche i “non addetti ai lavori”. Generalmente, un’organizzazione poco curata è stata riservata anche alla tavola rotonda internazionale: il forte ritardo sull’orario e, soprattutto, il fatto che mancasse un adeguato annuncio dell’inizio dell’evento (come per le premiazioni) ha contribuito a una debole affluenza del pubblico.

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LA RESISTENZA DEL CARTACEO

di Maddalena Coviello

Presso il teatro Margherita a Bari, nel corso della Mostra internazionale degli editori indipendenti si è tenuta una tavola rotonda con gli editori: Müller-Wolff della casa editrice Wagenbach in Germania; Siltala della Siltala Publishing in Finlandia; Gallenzi dell’Alma Brooks in Gran Bretagna. Sono seguiti i contributi di Cozzi dell’Editorial Minúscula in Spagna e dell’editrice Wespieser della Sabine Wespieser Éditeur. I temi sono stati le strategie che adoperano le case editrici per una proficua distribuzione dei libri e il rapporto dell’editoria multimediale con quella tradizionale in formato cartaceo. È emerso che il libro cartaceo ha ancora il suo indice di gradimento rispetto agli ebook. I ridotti acquisti degli ebook potrebbero essere attribuiti ai costi aggiuntivi come l’iva, all’accesso a Internet e alle procedure complesse di acquisto per un pubblico medio. Ciò che a parere di tutti i presenti costituisce un ostacolo alla vendita del libro digitale è il supporto di lettura di questi libri, troppo luminoso e quindi nocivo per la vista, e l’abitudine transgenerazionale al libro cartaceo. Interessante è stata l’intervista ad Alessandro Gallenzi, fondatore di Hesperus Press, il quale ha rilevato quanto sia utile il passaparola tra i lettori che consiglino tra loro la lettura di un libro. A tal proposito sarebbe utile fondare un’associazione che abbia come missione quella di sensibilizzare la cittadinanza, e in particolare i giovani, a problematiche sociali, politiche e culturali attraverso la lettura dei libri.Una intervista a Eugenio Vendemiale, autore del libro La festa è finita, ha evidenziato la qualità della piccola editoria che, più di un semplice ripiegarsi alle tradizionali pubblicazioni, offre contenuti più ricercati.Eugenio Vendemiale è stato premiato dal pubblico per la sezione

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narrativa italiana, mentre il premio della critica è andato a Tommaso Pincio con Panorama (NN Editore). Vincitrice della sezione narrativa straniera è stata Miriam Toews, con I miei piccoli dispiaceri (Marcos y Marcos).

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LA PICCOLA EDITORIA CHE CERCA I SUOI LETTORI

di Annapaola Madetti

Dal 19 al 22 novembre 2015, a Lecce e a Bari, si è tenuta la prima edizione della Mostra Internazionale dell’Editoria Indipendente, organizzato dal Servizio Internazionalizzazione, dal Servizio Cultura e Spettacolo della Regione Puglia e dal Comune di Bari, in collaborazione con i due distretti produttivi “Dialogòi” e “Puglia Creativa” e con l’APE (Associazione Pugliese Editori). In occasione di questo evento, il Teatro Margherita di Bari ha ospitato la Mostra Mercato Internazionale dell’Editoria Indipendente: quarantadue case editrici indipendenti, piccole e medie, regionali e nazionali, hanno esposto i titoli più rappresentativi dei propri cataloghi. Nell’ambito di questa iniziativa, è emerso che l’editoria indipendente si distingue dalla grande editoria, non soltanto perché non riceve contributi pubblici o privati (infatti segue tenacemente la strada dell’autofinanziamento), ma anche e soprattutto perché promuove pubblicazioni di qualità, che non si inseriscono nel consueto circuito librario e che non sono facili da reperire nelle grosse catene distributive. A tal proposito, si comprende che l’intento di questi editori sia, innanzitutto, dar voce a scrittori che, attraverso le proprie opere, vogliono comunicare qualcosa ed essere ascoltati dalla comunità di lettori e, poi, “accontentare i gusti” di varie categorie di pubblico, rivolgersi a segmenti diversificati di mercato, puntando non solo e non tanto sulla cosiddetta letteratura di consumo, ma anche su una produzione specialistica. La Mostra ha rappresentato un’importante occasione per gli editori per stabilire contatti con nuovi scrittori e con professionisti operanti nell’ambito dell’editoria indipendente, stringere

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alleanze con colleghi stranieri, mettere al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica la necessità di incrementare la lettura, considerando che, nel 2015, quest’ultima è in calo e che il mercato del libro è in crisi (secondo quanto è stato detto nel Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2015 dell’Associazione Italiana Editori). Infatti, Livio Muci, responsabile di Besa Editrice e membro dell’Associazione Pugliese Editori, ha sostenuto che una fetta ampia di pubblico non sia interessata alla lettura in quanto l’opera letteraria viene considerata un elemento astratto e, perciò, egli ritiene necessario fare lo sforzo di avvicinare la gente comune al libro. Ha sottolineato, inoltre, che la Puglia è leader nel Mezzogiorno per numero di pubblicazioni, ma il numero di lettori è deludente. Nello stesso luogo in cui si è svolta la Mostra Mercato è stato assegnato a due scrittori, facenti parte di due terne di finalisti delle sezioni narrativa straniera e italiana, il Premio Sinbad, concepito da Ginevra Bompiani e di Chiara Valerio, rispettivamente editrice ed editor di Nottetempo, e indetto dall’associazione culturale Sinbad. La scelta dei vincitori (Miriam Toews con I miei piccoli dispiaceri, edito da Marcos y Marcos, e Tommaso Pincio con Panorama edito da NNE) è avvenuta in seguito alla discussione pubblica dei giurati. Il Premio Sinbad rappresenta una novità nel mare magnum dei primi letterari, perché è rivolto agli editori indipendenti e perché si pone in contrapposizione al Premio Strega (tanto da essere soprannominato “AntiStrega”).

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UNA MANIFESTAZIONE CHE PUÒ CRESCERE

di Elisa Franco

Dal 20 al 22 novembre 2015 si è tenuta, a Bari, la prima edizione del Premio Sinbad – Città di Bari, riservato agli editori indipendenti. La manifestazione si è svolta al teatro Margherita, che ha fatto da sfondo anche alla Mostra Mercato Internazionale dell’Editoria Indipendente, promossa dalla Regione Puglia (Servizio Internazionalizzazione e Servizio Cultura e Spettacolo) e dal Comune di Bari, in collaborazione con l’APE (Associazione Pugliese Editori).La Mostra ha ospitato circa cinquanta imprese del settore, tra locali e nazionali, con lo scopo di far conoscere al pubblico i libri del circuito indipendente. La visibilità data alle varie collane e ai singoli libri di ogni casa editrice, disposti su scaffali l’uno accanto all’altro e su dei tavoli, ha fatto sì che il lettore fosse colpito a prima vista da copertine, immagini e titoli e che, incuriosito, iniziasse a sfogliarli e a leggerne qualche stralcio.Il Margherita, infatti, si è trasformato, per tre giorni, in un’inedita libreria dove chiunque ha potuto curiosare, scegliere, acquistare libri e, cosa fondamentale, conoscere i protagonisti dell’editoria indipendente.Il primo giorno all’apertura della Mostra mercato erano presenti pochi visitatori; l’evento è stato poco pubblicizzato, non tutti utilizzano Facebook e in città erano pochi i cartelloni pubblicitari.Per il prossimo anno si potrebbero invitare le scuole all’inaugurazione della mostra, organizzando dei laboratori creativi e di lettura ad alta voce con gli autori, puntando ad avvicinare anche e soprattutto i più piccoli al piacere della lettura, poiché è provato che il bambino che si appassiona alle storie da piccolo non smetterà mai di leggere.

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UN EVENTO POCO PUBBLICIZZATO

di Maria Elisa D'Amico

Tra il 20 e il 22 novembre si sono tenute a Bari le giornate conclusive del Festival Internazionale degli Editori Indipendenti. Oltre a incontri con i rappresentanti del mondo dell’editoria indipendente, il Festival ha permesso di presentare al pubblico i vincitori del Premio Sinbad.L’intento del premio – e, di riflesso, anche quello della Mostra Mercato – era quello di portare alla luce il lavoro degli editori indipendenti e dare visibilità alla loro offerta letteraria. L’obiettivo è stato solo parzialmente raggiunto.Dal punto di vista comunicativo, il comitato promotore dell’evento ha investito sulla costruzione di un sito per il Premio Sinbad e sulla gestione di una pagina Facebook. Il sito risulta completo e chiaro, graficamente piacevole e immediatamente individuabile tramite i comuni motori di ricerca; la sezione più interessante è quella dedicata ai libri in concorso, che dà visibilità alle opere partecipanti, tramite efficaci schede di presentazione dei singoli libri. La sezione news, invece, si ferma alla proclamazione dei vincitori del Premio; sarebbe stato interessante seguire il percorso degli autori selezionati (non solo i vincitori) anche al di là del premio, con news riguardanti altri eventi legati al mondo del libro. La pagina Facebook risulta molto più attiva del sito, ricca di foto e post incentrati sui libri in concorso e sulle giornate del Festival. Il numero di condivisioni, commenti e “mi piace” è limitato; si ha l’impressione che, anche sul web, l’evento non abbia raggiunto una vasta platea di lettori. Lodevole il dispiegamento di mezzi, che comprendevano fotografi e tecnici per fornire una diretta streaming del premio (visibile sul sito).La comunicazione dell’evento ha raggiunto solo la parte di

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pubblico direttamente coinvolta e/o già interessata, ovvero chi già conosceva il mondo dell’editoria indipendente, mentre ha solo sfiorato il restante pubblico. Sono stati molto interessanti gli incontri con gli autori, molto bravi a presentare le proprie opere.In conclusione, la mostra mercato a Bari è stata un’occasione mancata: scrittori e libri validi c’erano, le idee c’erano, gli editori interessanti c’erano, i lettori latitavano.

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L’ANTISTREGA DEGLI ADDETTI AI LAVORI

di Tanya Fina

Il Premio internazionale degli editori indipendenti Sinbad – Città di Bari esprime nell’intitolazione il suo animo corsaro e avventuroso e, nello stesso tempo, mette le radici in un luogo ben preciso.Alcune delle testate che nella scorsa estate hanno dato notizia della sua genesi lo hanno battezzato ‘l’Anti-Strega’.In effetti, a detta del comitato promotore, questo premio nasce per «dare visibilità alla ricchezza e alla varietà di un’offerta letteraria pressoché invisibile nell’ambito dei grandi premi nazionali». E hanno aggiunto che «i criteri ispiratori sono la qualità e la trasparenza».Durante la conferenza stampa di presentazione del Premio sono state pronunciate frasi che risuonavano come una serie di proclamazioni di intenti: «questo premio è un modo per promuovere concretamente la lettura e per animare un festival sia di pubblico sia di operatori»; «è un’idea di premio popolare in cui la capacità di valutazione non è una prerogativa di un circolo elitario», «è uno strumento per valorizzare le piccole e medie imprese editoriali pugliesi». L’obiettivo era dunque utilizzare la cultura come leva economica e mettere al centro del mondo editoriale i lettori.Resta da capire se l’obiettivo è stato centrato. Sicuramente appare buona l’idea di accostare al premio Sinbad la Mostra Mercato dell'Editoria Indipendente che ha visto la partecipazione di circa cinquanta aziende, dando loro spazio e concreta visibilità e permettendo ai lettori/acquirenti di usufruire di uno sconto del 20% sul prezzo di copertina. Nei tre giorni di mostra mercato pare siano stati venduti libri per circa 11.000 euro.

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Puntando il focus sul premio in sé, il meccanismo studiato per dare la possibilità di una scrematura dal basso delle opere candidate attraverso la selezione di biblioteche, circoli di lettura, blog letterari e librerie indipendenti è in linea con l’intento di creare un premio più popolare e che metta al centro coloro che quotidianamente ‘masticano libri’. Così come l’idea di affidare la selezione finale e l’assegnazione del premio a critici e scrittori di chiara fama e valore, attraverso una discussione finale pubblica, appare un modo per garantire la qualità e la trasparenza delle scelte.I due momenti serali dedicati alle discussioni dei giurati, antecedenti le premiazioni dei vincitori, sono risultati i più innovativi e apprezzati. Il pubblico ha avuto la possibilità di conoscere retroscena e possibili ragionamenti che stanno dietro l’assegnazione di un premio, e ha di fatto avuto accesso alla cosiddetta “stanza dei bottoni”.Nondimeno, sono apparsi ben gestiti e ricchi di argomenti interessanti e di opinioni competenti anche i momenti dedicati alla presentazione dei giurati e alle conversazioni sui libri in gara.In entrambe le occasioni sono, infatti, venute alla luce le personalità dei partecipanti, le loro peculiarità come ‘lettori’ e si sono accesi discorsi intorno a temi cardine quali la bibliodiversità e l’indipendenza in editoria.Tuttavia delle pecche ci sono state, in primo luogo guardando al numero dei presenti e alla loro veste. Se la partecipazione di editori e addetti ai lavori, pugliesi e non, è stata discreta, non si può dire lo stesso riguardo al pubblico dei semplici lettori o curiosi. Si adducono le motivazioni a un imperfetto lavoro di comunicazione. La gestione della pagina Facebook, per esempio, è apparsa scarsamente dinamica e poco puntuale negli aggiornamenti, soprattutto nei giorni precedenti al premio.Per la prossima edizione si suggerisce la ‘costruzione di un pubblico reale’ attraverso un percorso che parta nei mesi precedenti la manifestazione e che metta al centro le scuole, l’università, le librerie, le biblioteche e i circoli di lettura della

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regione in un lavoro di lettura e commento critico delle opere in gara, al fine di suscitare interesse per le occasioni di conoscenza dei giurati, degli editori, degli scrittori e auspicare una più alta percentuale di lettori presenti e una maggiore interattività.Oltre ai miglioramenti già citati, sarebbe da considerare l’idea della partecipazione di una radio nazionale (per esempio Radio3) che segua giorno per giorno i ‘lavori’ del festival attraverso una trasmissione dedicata al mondo del libro (come Fahrehneit) che possa quindi amplificarne il prestigio e la portata. Da non sottovalutare, infine, l’ideazione di un merchandising o gadgeting accattivante.

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LA LUNGIMIRANZA DELLA LETTURA

a cura di Valeria D’Aprile

Dal 19 al 22 novembre 2015 si è tenuto il Premio internazionale degli editori indipendenti – Città di Bari. Nella sede del teatro Margherita la manifestazione è stata allestita una mostra mercato della piccola e media editoria.L’evento è stato arricchito da dibattiti con autori di rilievo nazionale e internazionale e ha visto la partecipazione di critici letterari, scrittori e giornalisti in veste di giudici: Marco Missiroli, Michela Murgia, Simonetta Bitasi, Concita De Gregorio e Nicola Lagioia (in video) per la narrativa straniera; Andrea Cortellessa, Marcello Fois, Elisabetta Rasy per la sezione italiana.Tra i temi trattati nel corso della manifestazione: il mercato editoriale, il sistema distributivo, gli scenari correnti e futuri.Gli stand delle case editrici sono stati allestiti a ferro di cavallo nell’ala destra e in quella sinistra del teatro, lasciando libero il corpo centrale per presentazioni e incontri.La scelta della location ha contribuito a conferire prestigio alla manifestazione.L’esposizione di più marchi editoriali ha consentito di evidenziare le peculiarità di ciascuno: loghi, grafica, collane, grazie alla disposizione dei libri sia all’interno di scaffali che su grandi tavoli collocati al centro delle ali del teatro.L’immagine utilizzata per la comunicazione dell’evento è quella di un giovane con un cannocchiale, in piedi su di una pila di libri di notevoli dimensioni; sullo sfondo un paesaggio collinare. La scelta dell’immagine non appare casuale: il cannocchiale rimanda al concetto di curiosità e lungimiranza, così come la pila di libri ricorda la capacità della cultura e della conoscenza di far elevare gli animi degli uomini, di far osservare il mondo con occhi diversi, di spingere se stessi verso orizzonti sempre nuovi.

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