Giustizia mediatica e giusto processo Trial by media and fair trial

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“Assolti. Ma forse sono colpevoli”

Trial by media e giusto processo.

Avv. Nicola Canestrini Trento, 19 ottobre 2016 - ELSA

art. 21 Costituzione

«pietra angolare del sistema democratico»

(Corte Costituzionale 19.02.1965, n.9; 17.4.1969, n.84)

«fondamento della democrazia»

(Corte cost. n. 172 del 1972)

«il più alto, forse dei diritti fondamentali» (Corte cost. n. 138 del 1985)

libera manifestazione del pensiero

convenzioni internazionali

art. 19 Dichiarazione universale dei diritti

dell’uomo 1948

art. 10 CEDU

art. 19 Patto internazionale sui diritti

civili e politici 1966

art. 11 Carta dei diritti fondamentali dell’U.E.

“(l’) interesse mediatico, in larga parte ricercato, propiziato ed utilizzato dalla stessa interessata, ha dato inusitato impulso ad

iniziative processuali della difesa e degli stessi organi giudicanti,

favorendo il massimo approfondimento di ogni aspetto del giudizio

e dilatandone le dimensioni, nonostante l’opzione per il rito abbreviato, ben al di là di quelle di un normale giudizio celebrato con

il rito ordinario.

L’interesse mediatico, spontaneo o scientemente indotto, non si è, dunque, mai risolto in un decremento delle facoltà difensive della

Franzoni ma, piuttosto, nel suo contrario, ampliandone gli spazi di

garanzia e favorendo in massimo grado, per l’esaustività delle

indagini espletate, la formazione e maturazione del convincimento

dei giudicanti”

(Cassazione penale, sez. I, 29 luglio 2008, n. 31456)

“ c l a m o r o s e d e f a i l l a n c e s o

"amnesie" investigative e di

colpevoli omissioni di attività

d’indagine”

Certo, un inusitato clamore

mediatico della vicenda (..) ha

fatto sì che le indagini subissero

un'improvvisa accelerazione, che,

nella spasmodica ricerca di uno

o più colpevoli da consegnare

a l l ' o p i n i o n e p u b b l i c a

i n t e r n a z i o n a l e , n o n h a

certamente giovato alla ricerca

della verità sostanziale,

C a s s . p e n . S e z . V ,

Sent07-09-2015, n. 36080

Veronica Panarello (delitto Loris Stival) omicidio 29 novembre 2014

8 dicembre 2014 s.i.t. Veronica Panarello

8 dicembre 2014 arresto Veronica Panarello

andata in onda 10 giugno 2015

giustizia reale / processo giusto

presunzione di innocenza

diritto di difesa

rito accusatorio (contraddittorio, doppio fascicolo)

grigio

regole es. formazione libero convincimento (valutazione prova indiziaria)

imparzialità del giudice

111 (“riservatamente”)

finalità rieducativa

giusrtizia virtuale / processo mediatico

populismo penale

stigmatizzaizone sociale

rito inquisitorio (“lo splendore dei supplizi”)

bianco e nero

emotività (pancia)

in dubio contra reum

*attori che fanno film

"Non può tacersi che nell'attuale società mediatica l'opinione pubblica tende ad assumere come veri i fatti rappresentati dai media, se non immediatamente contestati: la verità mediatica, cioè quella raccontata dai media, si sovrappone, infatti, alla verità storica e si fissa nella memoria collettiva (..)". (Cassazione civile, Sezioni Unite, sentenza n. 6827/14)

"Oggi lo scarto tra processo mediatico e penale sta creando fratture gravi. L’accusa apre un dialogo tra con la stampa e la cosiddetta ”gente”. Fino a che il pm, anziché intessere il dialogo con i protagonisti del processo e lo fa con i media e con la gente, si allargherà sempre di più un nucleo opaco. Non si può approfittare della lunghezza delle indagini preliminari e dell’ipotesi di accusa che si incista nella pubblica opinione."

(Giovanni Canzio, Presidente di Corte d'Appello di Milano, 28 novembre 2014)

“Il giornalista (..) rispetta sempre e comunque il diritto alla presunzione di non colpevolezza (e) nelle trasmissioni televisive cura che risultino chiare le differenze fra documentazione e rappresentazione, fra cronaca e commento, fra indagato, imputato e condannato, fra pubblico ministero e giudice, fra accusa e difesa, fra carattere non definitivo e definitivo dei provvedimenti e delle decisioni nell’evoluzione delle fasi e dei gradi dei procedimenti e dei giudizi. “(Testo unico dei doveri del giornalista, in vigore dal 3 febbraio 2016)

Direttiva (UE) 2016/343 sulla Presunzione di

Innocenza

standard CEDU Fair trial (art. 6)

“pietra angolare del giusto processo”

divieto di presentare in pubblico l’imputato come

colpevolesenza ritardo

gabbie degli imputati foto

segnaletiche?

Reccomendation Rec 2003(13) Ministers Committee COE

The Court recalls that the presumption of innocence enshrined in Article 6 § 2 is one of the elements of a fair trial. It will be violated if a statement of a public official concerning a person charged with a criminal offence reflects an opinion that he is guilty before he has been proved so according to law. It suffices, even in the absence of any formal finding, that there is some reasoning to suggest that the official regards the accused as guilty .

.. The Court further recalls that it has found a breach of Article 6 § 2 of the Convention when prejudicial statements were made against an applicant, in the press, prior to his formal finding of guilt by persons acting as: police agents involved in the investigation, high-ranking police officers, Ministers, the Prime Minister, the Chairman of Parliament, the head of the press service of the Ministry of Internal Affairs and the Prosecutor General”

Corte EDU, Mulosami vs Albania, 29864/03, 2013

“No one can seriously doubt, however, that uninhibited prejudicial pretrial publicity may destroy the fairness of a criminal trial”

U.S. Supreme Court Nebraska Press Assn. v. Stuart, 427 U.S. 539 (1976)

"It is of primary importance that public statements do not prejudice a defendant’s

right to a fair trial.

The public interest in a fair trial is fundamental and can override

other important principles such as open justice and freedom of expression.” 

Media Protocol for Prosecutors, Crown Law, July, 1st, 2013 , principle 6