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    Giulio Achilli

    Navigare nell'Oceano

    del C'hiUn esercizio di rilassamento cosciente

    dall'antica saggezza taoista

    MareNectaris - Centro di Crescita Personale

    marenectaris.net

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    Indice

    Introduzione.......................................................................

    La !isciplina del "ilassamento #osciente........................$%

    &avigare nell'ceano del #'hi( l'esercizio.........................$)

    Linee guida da ricordare..................................................*+

    L'esercizio in breve...........................................................

    I benefici...........................................................................-#onsigli ed esperienze......................................................

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    IIntroduzione

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - Introduzione

    rima di esplorare la teoria e l0esperienza millenaria taoista sul

    raffinamento del nostro #0hi, della nostra 1nergia Interiore, bene

    cominciare da uno dei fondamenti che ne sottendono la sua giusta

    percezione. 2n fondamento che troviamo nelle pratiche di ogni

    tradizione di #rescita ersonale, codificato in mille forme, ma

    trasversalmente eguale nel suo nucleo astratto. 2n fondamento che

    occorre sempre ricordare e considerare, nella nostra personale

    esplorazione interiore dell02niverso di ci3 che noi siamo in 4erit5.

    Il Rilassamento. La costante ed incessante focalizzazione sulla

    rimozione delle tensioni inutili che serpeggiano nel nostro

    organismo vivente.

    !al punto di vista della raffinazione del nostro #0hi in un modo

    funzionale alla creazione di #oscienza di 67 e di Intento, il limpido

    punto di innesco di questo processo molto semplice e facilmente

    verificabile( il nostro Chi non in grado di scorrere al meglio dellasua intensit e qualit se un locco ne ostacola il percorso.

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - Introduzione

    1sattamente come un tronco caduto in un fiume ne altera la

    portata, lo scorrimento, e magari ne provoca anche la dispersione

    incontrollata nei dintorni, cos8 dentro di noi( un qualsiasi blocco

    muscolare, tendineo, o finanche pi9 profondo, non permette al #0hidi fluire in un modo funzionale al nostro 1quilibrio, e dunque in un

    modo funzionale alla nostra salute e alla nostra vitalit5 e benessere.

    !e la nostra "nergia Chi non fluisce correttamente a causa di

    un locco# il nostro "quilirio interiore si corrompe per adattarsi

    alla mutata condizione: il blocco, qualsiasi esso sia e dovunque si

    manifesti, priva un percorso e un serbatoio energetico della

    ricezione della sua propria 1nergia, ovvero del suo nutrimento

    peculiare: e di conseguenza, un altro percorso e un altro serbatoio

    energetico si saturano di quell01nergia che il blocco stesso

    impedisce di fluire.

    6e questa disfunzione si protrae nel tempo, alcune parti di noi

    stessi non vengono pi9 alimentate nel giusto modo, mentre altre

    finiscono per essere nutrite e stimolate con un #0hi superiore alla

    necessit5, o diverso da quello che sarebbe loro naturalmente

    destinato( un #0hi che pu3 avere una qualit5 pi9 bassa: o persino un

    #0hi di qualit5 e raffinazione superiore a quella richiesta. Questo

    l0emblema della nostra perdita di 1quilibrio( qualcosa riceve poco o

    nulla, qualcos0altro viene impropriamente sovralimentato.

    In questo scenario, risalta ora chiaramente quale sia il migliorpercorso possibile da intraprendere per far tornare il ;iume al suo

    massimo naturale possibile di portata, estensione e capacit5(

    occorre coadiuvare il naturale lavoro del nostro organismo con un

    cosciente e deliberato Lavoro Interiore di scoperta e rimozione degli

    ostacoli che impediscono un armonioso fluire del ;iume. 6e

    l0ostacolo non viene scoperto e rimosso, l01quilibrio che esprime un

    organismo vivente sar5 sempre una approssimazione a decadere del

    suo stato naturale e delle sue possibilit5.

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - Introduzione

    &oi tutti abbiamo accumulato e continuiamo ad accumulare una

    notevole quantit5 di tronchi e detriti sul ;iume del nostro #0hi.

    Traumi psicologici che arrivano dai giorni della nostra infanzia che

    diventano blocchi emotivi e a seguire blocchi fisici. 6tress, ovverouna condizione di allarme innaturale in cui manteniamo il nostro

    organismo vivente. #ondizioni esteriori insalubri e dannose alla

    nostra propria struttura di esseri umani, come inquinamento,

    rumore, varie sostanze chimiche zuccherate che abbiamo l0ardire di

    chiamare cibo. #ondizioni di lavoro non armoniose, in perenne

    competizione con sonnambuli immortali, o in ambienti che non

    sono concepiti per ospitare esseri umani, ma per alloggiare automiincoscienti. Tutto questo impatta il nostro #0hi, crea delle

    riverberazioni sul corpo fisico che sono facilmente percettibili da

    chiunque ne sia coinvolto, e riempie il ;iume della nostra vitalit5 e

    del nostro benessere di massi, ostacoli e tronchi che rinforzano se

    stessi ogni giorno di pi9, se non interveniamo.

    gni giorno di pi9, se non interveniamo. umentandone la

    quantit5 disponibile, aumenta la capacit5 dell0organismo vivente di

    adattarsi alla 4ita, e mantenere condizioni di benessere. i9 il

    nostro #0hi si libera, pi9 si liberano potenzialit5, perch7 ogni parte

    di noi comincia a ricevere il suo giusto nutrimento, il #0hi che ha la

    qualit5 e la raffinazione giusti ed adatti all0organo o alla funzione

    corrispondenti.

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - Introduzione

    ?li ostacoli devono essere rimossi. Il ;iume deve tornare a

    scorrere nel suo modo pulito, naturale, continuo, ininterrotto. !a

    qui, soltanto da qui, pu3 liberarsi 1nergia Interiore che pu3 essere

    raffinata ancora pi9 sottilmente per permettere l0esperienza ed ilradicamento di stati di 1ssere superiori.

    $no dei fondamenti del ritorno all"quilirio la %isciplina del

    Rilassamento Cosciente. vvero, ci prendiamo il tempo di ascoltare

    e 6entire ci3 che siamo, lo stato del nostro corpo fisico, percepire

    dove il nostro ;iume si inceppa, si contrae, si blocca, non scorre:

    ascoltare e 6entire nel contempo dove il nostro ;iume scorre

    agevole e vivificante. 1 da qui, da questo 6entire, lavorare

    interiormente per sgomberare il ;iume l5 dove esso interrotto:

    allentare le tensioni fisiche: permettere e acconsentire un fluire

    costante, tranquillo e ininterrotto proprio l8 dove un blocco fisico,

    una contrazione meccanica che torna a riproporsi da sola, una

    morsa muscolare o tendinea, esistono senza che ve ne sia la reale

    necessit5.

    !i conseguenza, per conseguenza naturale, l5 dove il ;iume era

    secco o bloccato, ora il nostro Lavoro Interiore sull0ostacolo

    diminuisce il blocco, lo ammorbidisce, lo rilassa, lo sgretola. Il

    ;iume ritorna a ricevere e ad accogliere nuova >cqua. La sua >cqua.

    Quella che le era destinata da sempre, e che l0ostacolo divergeva o

    persino bloccava.gni parte di noi torna a ricevere sempre pi9 l0>cqua che le

    destinata, che giusta per lei.

    1 cos8, in questo modo, lentamente torna 1quilibrio. Torna la

    #omprensione. La nostra 1nergia cresce. 1 si libera a sostenere la

    nostra #rescita ersonale.

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    II

    La Disciplina delRilassamento

    Cosciente

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - a !isciplina del "ilassamento Cosciente

    La !isciplina del "ilassamento #osciente, ovvero un Lavoro

    cosciente sul corpo fisico di scioglimento e sgretolamento dei suoi

    blocchi e delle sue tensioni non necessarie, una !isciplina che

    origina da un assioma che gli antichi saggi taoisti avevano scopertoe descritto nei dettagli migliaia di anni fa. 2n assioma che solo

    apparentemente semplice( l0apparenza nasconde un 2niverso di

    possibilit5 e di scoperte.

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - a !isciplina del "ilassamento Cosciente

    #ome possiamo riconoscere in noi queste condensazioni

    energetico@fisiche, questi movimenti inutili, che si manifestano

    sotto forma di blocco=

    La risposta assai semplice# ma per realizzarla in noi stessioccorre un grado sufficiente di &resenza, altrimenti scambiamo un

    blocco per una qualit5, oppure non ci accorgiamo affatto di avere

    una tensione fisica non necessaria che ci accompagna in ogni

    momento di veglia. Il cerchio di otere, che spezza il circolo vizioso,

    proprio questo( la &resenza ci induce a vedere e a realizzare# la

    realizzazione ci induce allAzione conforme# lAzione conforme

    liera "nergia che pu' alimentare ulteriormente la &resenza# in

    modo che noi si possa vedere e realizzare ancora di pi( . Per

    creare Oro, devi avere Oro, insegnavano ed insegnano ancora

    adesso gli alchimisti interiori.

    >lcuni esempi di condensazioni energetico@fisiche che si

    manifestano sotto forma di blocchi, che qui riportiamo solamente

    come indicazione di osservazione generale, possono essere(

    la contrazione continua dello spazio tra le sopracciglia.

    mantenere serrata la mascella sulla mandibola.

    il viso che si contrae automaticamente e rimane in una

    smorfia innaturale in determinate situazioni, per esempio

    nell0interazione con altre persone. Tipicamente, il sorrisoaccondiscendente o la maschera di sofferenza.

    la schiena che tende a chiudersi sulla gabbia toracica, o che

    tende al contrario ad espandere in modo eccessivo il petto

    all0infuori.

    le spalle che non si rilassano mai in posizione naturale, ma

    che si contraggono inutilmente, o tendono a salireeccessivamente verso l0alto chiudendo il collo come in una

    serratura.

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - a !isciplina del "ilassamento Cosciente

    >lcuni esempi di movimenti inutili involontari che possono

    protrarsi per minuti interi e sfuggire alla nostra >ttenzione possono

    essere(

    alzare e abbassare ripetutamente il tallone da terra A chi dinoi non lha mai fatto)* B.

    tamburellare le dita su un tavolo, sulle ginocchia o agitarle

    tra loro.

    strofinare le mani, o batterle ritmicamente sulle gambe, o

    sulle ginocchia.

    muovere i piedi in un balletto costante senza fine, quando

    seduti con le gambe accavallate.

    2n altro tipo di blocco energetico che spesso viene confuso come

    una qualit5 l0irrigidimento muscolare. vvero, mantenere i

    muscoli in uno stato di continua tensione, che ovviamente

    determina un accresciuto afflusso di sangue, e di #0hi, nelle aree

    coinvolte. Questo afflusso determina un aumento di volume delle

    masse fisiche coinvolte, ed fondamentalmente questo il motivo

    principale di questa azione( mostrarsi agli altri in una accezione di

    esibizione, per farsi notare. &ulla di male in tutto questo,

    naturalmente: se non fosse che tale comportamento protratto nel

    tempo si cristallizza e produce delle conseguenze sulla totalit5 di noi

    stessi che sono del tutto sconosciute ed ignorate da chi persiste inquesta esibizione.

    Il nucleo astratto energetico che sotteso alla !isciplina del

    "ilassamento #osciente non naturalmente censurarsi, o giudicarci

    bravi bambini o ribelli del nulla. 6i tratta di comprendere

    profondamente, attraverso la nostra verifica personale, che il

    Rilassamento Cosciente liera "nergia che ritorna a vantaggio e a

    eneficio della nostra Crescita &ersonale# ovvero dello sviluppo del

    nostro "ssere, ed per questo che noi lo pratichiamo

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - a !isciplina del "ilassamento Cosciente

    incessantemente. erch7= erch7 il "ilassamento libera e scioglie i

    nostri blocchi fisici, le tensioni inutili, e quindi consente al nostro

    #0hi di ritornare a scorrere e a vivificare in modo armonioso la

    totalit5 di noi stessi.2na contrazione inutile, un movimento non necessario, dissipano

    1nergia, letteralmente ruciano "nergia per una Azione del tutto

    inutile alla funzionalit del nostro organismo. 2na volta bruciata,

    questa 1nergia deve essere in qualche modo prodotta nuovamente

    nel nostro laboratorio chimico interiore.

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - a !isciplina del "ilassamento Cosciente

    associativi infiniti ed inutili della mente nel suo funzionamento

    inerziale sonnambolico: ovvero, ritorna l0immane dissipazione

    energetica vana, che ci rende prigionieri, servitori del nostro stesso

    massacro, umani incoscienti che deambulano immemori in unagabbia di mente. &on gi5 per una sorte negativa ineluttabile: ma

    solo e soltanto per una Legge ineludibile.

    ;ino ad ora, abbiamo fuso in noi stessi comportamenti meccanici

    incoscienti. La pratica del "ilassamento #osciente inverte questa

    deriva inerziale, e ci induce a fondere in noi stessi un nuovo sapere:

    un sapere che invece di dissipare, amplifica: invece di bloccare,

    scioglie: invece di spegnere, vivifica.

    1d ora, condivideremo insieme un semplice e meraviglioso

    esercizio di "ilassamento #osciente, patrimonio delle meravigliose

    e millenarie tradizioni dello Coga e dell0alchimia interiore taoista(

    Navigare nellOceano del Ci.

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    III

    Navigarenell!Oceano del C!i"

    l!esercizio

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - Navigare nell'Oceano del C'hi l'esercizio

    Navigare nellOceano del Ci un esercizio di rilassamento

    cosciente di semplicissima esecuzione, ma di profondo effetto,

    soprattutto quando viene inserito nel tessuto di una !isciplina

    ritmica. Il suo scopo sia investigare in profondit5 il nostro statointeriore, sia intervenire laddove alcune percezioni ci indichino uno

    stato di equilibrio alterato. Il tutto, mentre si porta ad un livello di

    rilassamento via via pi9 profondo l'intero nostro sistema fisico,

    mentale ed emozionale.

    6draiamoci in una posizione comoda, con la nostra parte

    posteriore del corpo distesa su di un supporto che sia un buonpunto di equilibrio tra comodit5 e stabilit5. 6draiarsi su un tappeto

    sul quale siano state distese altre coperte un ottimo

    compromesso: ma naturalmente, va benissimo anche distendersi su

    di un letto, sebbene una posizione troppo comoda conduca troppo

    facilmente l'esperienza del rilassamento a perdersi in un sonno

    profondo e ristoratore.

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - Navigare nell'Oceano del C'hi l'esercizio

    > tal proposito, importante sottolineare che questo esercizio

    pu' facilmente condurre allo stato di Coscienza del sonno , e che in

    genere, quando questo accade, perch- il corpo fisico ne ha un

    fondamentale isogno. Tuttavia, anche se questa una delleconseguenze possibili e naturali dell'esercizio, lIntento del

    praticante non addormentarsi# ma entrare in un profondo stato

    di rilassamento di tutti i suoi veicoli inferiori# ovvero il fisico# il

    mentale e lemozionale. 6e il sonno accade, ed sicuro che molto

    spesso accadr5, nulla di male: ma non lo scopo fondamentale di

    questo esercizio.

    ,avigare nell/ceano del Chi un esercizio di &resenza# di

    0editazione# e di Guarigione: non una pratica propedeutica al

    sonno.

    &ei limiti del possibile, ovvero se non abbiamo una patologia che

    ce lo impedisce, appoggiamo e distendiamo la testa a terra senza

    nessun supporto, ovvero senza cuscini o rialzi di nessun genere.

    >ppoggiamo semplicemente la testa a terra o dove ci troviamo,

    rilassando e distendendo per conseguenza i tendini del collo.

    #hiudiamo gli occhi.

    !istendiamo le braccia lungo i fianchi nella posizione pi9 comoda

    e naturale possibile. er conseguenza, le mani si troveranno ad

    essere pi9 o meno aperte o chiuse, pi9 o meno appoggiate a terra,

    irrilevante. #i3 che importante, non mettere le raccia e le mani

    in una posizione che deve essere mantenuta attraverso uno sforzo

    muscolare o tendineo continuato. Rilassare. La ;orza di ?ravit5

    deve agire senza opposizione lungo tutte le nostre braccia.

    6tessa cosa per le gambe. !istese e rilassate, assecondando la

    ;orza di ?ravit5. I piedi tenderanno spontaneamente ad aprirsi con

    le punte che divergono tra loro: le gambe si distanzieranno

    naturalmente di uno spazio che dipende in tutto e per tutto dalla

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - Navigare nell'Oceano del C'hi l'esercizio

    struttura fisica peculiare del praticante. Quanto e come del tutto

    irrilevante: il praticante deve cercare la sua propria posizione di

    rilassamento, che non codificata in nessun manuale, e non deve

    essere mantenuta attraverso uno sforzo muscolare o tendineocontinuato.

    2na volta che sia stata assunta questa semplice posizione,

    comincia il Lavoro Interiore vero e proprio. vvero, da fuori

    nessuno vede nulla, ma dentro, all'interno, il praticante sta agendo,

    conoscendo, vivificando, sciogliendo, comprendendo, sgretolando,

    lasciando andare.

    &er prima cosa# il praticante depone il suo respiro nel asso

    ventre# in un luogo di straordinario &otere Interiore che i saggi

    taoisti chiamano %an 1ian# letteralmente il campo del cinaro .

    Questo luogo interiore di otere un luogo alchemico che funziona

    da serbatoio della nostra 1nergia Interiore: se in esso deponiamo il

    nostro respiro, alimentiamo il serbatoio e parallelamente mettiamo

    in stato di DfusioneE un particolare tipo di 1nergia Interiore

    prodotta dal nostro organismo, il #ing.

    Questa fusione, se mantenuta nel tempo A un lungo, lungo tempo

    necessario e sufficiente B, mantiene in 1ssere un ;uoco >lchemico

    Interiore che porta al raffinamento di un altro tipo di 1nergia

    Interiore, ancora pi9 sottile, a cui il 4iaggiatore ambisce con

    distaccata intensit5( lo $en. L'1nergia dello 6pirito. L'1nergiadella #oscienza.

    Che cosa significa deporre il respiro nel asso ventre) !ignifica

    renderlo naturalmente pi( profondo# pi( sottile# pi( tranquillo#

    pi( lungo# pi( uniforme.+uesto processo non deve essere forzato

    in alcun modo e per nessun motivo: sar5 la pratica continua a

    portare i suoi frutti in questa direzione. 6emplicemente, il

    praticante deve porre la sua >ttenzione a che il suo respiro gonfi e

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - Navigare nell'Oceano del C'hi l'esercizio

    rilassi ritmicamente l'area del suo basso ventre, due o tre dita sotto

    il suo ombelico. Questo sufficiente.

    er alcuni momenti, che possono diventare alcuni minuti, l'unica

    operazione su cui il praticante si concentra non null'altro chequesta( deporre il suo respiro nel !an Tian, facendo attenzione a

    non forzare in alcun modo questa lenta progressione. Lentamente,

    il respiro si far5 pi9 calmo, pi9 sottile, pi9 profondo. 6pesso, anche

    soltanto in questa prima fase ci si addormenta profondamente( se

    accade, va tutto bene. #i siamo fermati soltanto alla superficie, ma

    evidentemente il corpo fisico ne aveva bisogno.

    Quando, dopo alcuni momenti, il respiro si saldamente radicato

    nel !an Tian, allora giunto il momento di utilizzare unaltra

    parte della nostra Attenzione per effettuare un altro compito2 la

    scansione del corpo fisico.

    1' assai importante che il praticante si impegni in dedizione a

    mantenere un alto grado di vigilanza su entrami questi processiinteriori contemporaneamente( la respirazione deposta nel !an

    Tian, senza sforzo, naturale, e la scansione del suo corpo fisico.

    vviamente, nulla di male se ci3 non accade, o se il praticante non

    riesce allo scopo( come sempre, il tempo porter5 i suoi frutti,

    laddove l'>lbero cresce in "itmo e !isciplina.

    artire dalla punta dei piedi o dalla sommit5 del capo

    indifferente( il praticante deve affidarsi al suo 6entire per scegliere

    il luogo da cui cominciare. 1 poi, una volta scelto il punto da cui

    partire, lentamente, deve esaminare con >ttenzione e curiosit5 ogni

    macro@area del suo corpo fisico in sequenza fino a raggiungere

    l'estremit5 opposta( se partito dalla sommit5 del capo, deve

    scendere fino alla punta dei piedi, altrimenti il cammino

    contrario.

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - Navigare nell'Oceano del C'hi l'esercizio

    In linea del tutto generale ed assolutamente indicativa, le macro@

    aree che la nostra >ttenzione deve esaminare in sequenza sono(

    la sommit5 del capo e la calotta cranica

    la nuca

    il viso

    il collo

    le spalle

    le braccia fino alla punta delle dita

    il torace

    il dorso

    il ventre

    la zona lombo@sacrale

    l'area genitale e il bacino

    le gambe fino alla punta dei piedi

    chiaramente in ordine opposto qualora si cominci dalla punta dei

    piedi.

    Tuttavia, il cardine di questa !isciplina non risiede nella

    suddivisione mentale delle aree del corpo da esaminare: il nucleo

    sottile di questa %isciplina risiede nel tipo di Lavoro Interiore cheviene compiuto su di esse.

    &rima di tutto# il praticante lavora per rilassare al massimo

    possiile consentito in quel momento la macro3area alla sua

    Attenzione. er fare questo, deve mettere la sua piena resenza su

    quell'area, esaminarla in profondit5, e in un certo senso A che poi

    non distante da ci3 che veramente sta accadendo B comandaredolcemente a quellarea di rilassarsi mentre la sua &resenza in

    piena Attenzione su di essa.

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - Navigare nell'Oceano del C'hi l'esercizio

    ?i5 dopo poche volte di pratica di questa !isciplina, si nota con

    discreta facilit5 come il corpo fisico sia ben lieto di assecondare

    questo soffice comando( i muscoli si aprono, i tendini si rilassano, la

    ;orza di ?ravit5 porta la macro@area a riposare nel suo punto diminimo contrasto. " in questo scenario cos4 rilassato# in questo

    letto del 5iume che si ripulisce e si sgomra di detriti# il praticante

    comincia a percepire una precisa sensazione. >ll'inizio molto vaga,

    poi via via pi9 potente, pi9 intensa e pi9 percettivamente

    indiscutibile. 4edremo pi9 avanti di che cosa si tratta.

    &el Lavoro Interiore sulle sue macro@aree fisiche esaminate in

    sequenza, il praticante noter5 e realizzer5 sempre pi9 cose, tante

    pi9 cose quanto pi9 il "itmo e la !isciplina lo sosterranno nella

    pratica stessa. #i saranno delle aree che non risponderanno al

    rilassamento: altre aree che arriveranno fino ad una soglia oltre la

    quale sembra che non riescano ad andare: altre aree che sembrano

    percettivamente inesistenti: altre ancora che quando poste sotto la

    lente della >ttenzione #osciente parlano, letteralmente parlanodelle loro necessit5. 1d altre aree, invece, che riescono ad

    abbandonarsi liberamente e in profondit5.

    Compito del praticante raccogliere queste informazioni

    preziosissime che il corpo fisico riesce finalmente a comunicargli# e

    renderle Azione Conforme# ovvero indicazioni da trasporre nel

    tessuto della 6ita quotidiana. Questo possibile perch7 ilpraticante non si sta addormentando nel suo esame, ma si sta

    invece impegnando profondamente a restare in #oscienza di 67 per

    tutto il tempo richiesto dall'esercizio. In questo modo, diventa

    cosciente di tutti i suoi blocchi, ostruzioni, rigidit5: senza giudicare

    nulla, in piena e totale accettazione, e con la voglia di porre un

    rimedio a ci3 che sente disfunzionale, per prendersi cura di una

    parte fondamentale del suo sistema vitale.

    www.marenectaris.net pag. $%

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - Navigare nell'Oceano del C'hi l'esercizio

    Quando nella sua scansione il praticante si imbatte in un'area del

    corpo fisico che gli chiede un intervento diretto A ed esattamente

    questo quello che accade, al di l5 di ogni dubbio B, magari per

    eccessiva rigidit5, o per converso eccessiva vuotezza, allora quello il momento di mettere in pratica un altro degli assiomi

    fondamentali della alchimia interiore taoista2 la respirazione e

    lAttenzione focalizzata su di un luogo inviano "nergia Chi in

    quello stesso luogo.

    6enza toccare nulla del suo respiro, senza cambiarlo in alcun

    modo, il praticante immagina che nella sua fase di ispirazione l'area

    alla sua >ttenzione riceva e si nutra di un #'hi puro, nutritivo,

    luminoso: mentre nella sua fase di espirazione, il praticante

    immagina che l'area alla sua >ttenzione rilasci via il #'hi stagnante,

    scuro, denso, vuoto di nutrimento, che in essa era eventualmente

    presente. La durata di questo processo non predicibile, n7

    quantificabile( il corpo fisico che informa la nostra totalit5 quando

    sufficiente, e il nostro 6entire perfettamente in grado dipercepire il messaggio.

    Inspirazione2 larea riceve attraverso il respiro un Chi puro#

    luminoso# guaritivo.

    "spirazione2 larea espelle attraverso il respiro il Chi stagnante#

    oscuro# rigido.

    vviamente, non tutte le aree del corpo fisico ci chiederanno

    questo sottile massaggio interiore nella stessa sessione di pratica.

    6pesso un'area che ne ha bisogno, mentre il resto del corpo fisico

    no. 6pesso basta il solo tenue comando di rilassamento a fare in

    modo che un'area riceva il #'hi di cui ha bisogno. 6e pratichiamo

    spesso, baster5 il solo rilassamento a tonificare e purificare l'intero

    nostro organismo fisico. Questo tipo di intervento legato aparticolari situazioni, ma in ogni caso il corpo fisico che lo chiede

    con una chiarezza meravigliosa e sublime: purch7 noi si sia

    www.marenectaris.net pag. $&

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - Navigare nell'Oceano del C'hi l'esercizio

    ovviamente in grado di ascoltare, invece che addormentati dentro le

    inconsistenti litanie della mente.

    L'esercizio tutto qui. 1' semplice, come tutte le cose vere e

    potenti di questo 2niverso, ma possiede una incredibile profondit5di scoperte e di significati. 1 soprattutto, per dare il massimo dei

    frutti, necessita di alcune linee guida fondamentali che dobbiamo

    sempre ricordare: altrimenti, diventa una pratica propedeutica al

    sonno, che comunque funzionale e foriera di un bel sonno

    ristoratore, ma non ci permette di accedere a quei messaggi

    profondi che attendono la nostra #oscienza per essere esaminati,

    accolti e finalmente liberati.

    1 quando il "itmo e la !isciplina ci avranno sufficientemente

    sostenuto nella pratica, nel pieno del nostro rilassamento, quando il

    corpo fisico si sar5 quietato, e la mente e le emozioni con lui, un

    giorno cominceremo a percepire qualcosa.

    Inizialmente sar5 una percezione vaga, qualcosa che c' ma chesembra sfuggire. oi la percezione diverr5 via via pi9 chiara, fino a

    divenire la scoperta di un flusso profondo che scorre, al di sotto e al

    di l5 della nostra struttura fisica. 2n flusso interiore di 1nergia che

    ci anima e ci vivifica. 2na corrente, un calore, un movimento, una

    densit5, qualcosa che scorre e non origina, che fluisce e non si

    ferma. #i sembrer5 di essere sospesi in un

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - Navigare nell'Oceano del C'hi l'esercizio

    nostra resenza sar5 pi9 facile da mantenere: il livello della nostra

    1nergia si sar5 innalzato. >vremo il viso pi9 rilassato, la mente pi9

    libera, ed il corpo serenamente disteso negli effetti della ;orza di

    ?ravit5. 1 tanti altri benefici, che il devoto praticante conoscer5 das attraverso la sua dedizione e la sua !isciplina.

    +uesto ,avigare nellimmenso e insondaile /ceano del Chi.

    1d solo lasciare le rive.

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    Linee guidada ricordare

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - inee guida da ricordare

    Queste sono le linee guida fondamentali che dobbiamo sempre

    ricordare nella pratica di questo esercizio, per renderlo il pi9

    possibile efficace.

    Mantenere lo stato di Presenza

    Quello che accade nella pratica di questo esercizio, nelle diverse

    declinazioni relative alle varie tradizioni, che il praticante non si

    ricorda di mantenere lo stato di resenza nel suo svolgimento.

    /vvero# il praticante non si ricorda di !-, e quindi non crea un

    cuneo di distacco tra Colui che percepisce ed loggetto percepito.raticare l'esercizio in questo modo, ed in generale praticare

    qualsiasi cosa in questo modo, significa scivolare nella meccanica,

    ovvero nella deriva inerziale incosciente: nella quasi totalit5 dei

    casi, il risultato finale il sonno vero e proprio, oppure

    l'assorbimento completo nel flusso insensato dei pensieri associativi

    senza senso che frullano permanentemente nella nostra mente.

    Invece, l'impegno conservare e mantenere attivo il nostro stato

    di resenza nel progressivo rilassamento del nostro corpo. Lo stato

    www.marenectaris.net pag. $(

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - inee guida da ricordare

    di resenza elemento fondamentale e discriminante della nostra

    scansione fisica, ed coadiuvato da un'altra linea guida

    fondamentale, che agisce da catalizzatore( la respirazione profonda

    nel !an Tian.

    Respirazione nel Dan %ian

    La respirazione lenta, profonda, tranquilla nel !an Tian uno dei

    fuochi della nostra >ttenzione durante l'esercizio. +uesta

    Attenzione sulla respirazione in generale uno dei mezzi pi(

    potenti di cui disponiamo per spezzare lincantesimo del

    sonnamulismo che ci getta indosso la nostra 0ente di !uperficiefuori controllo.

    ;ocalizzarci sulla respirazione e sul progressivo rilassamento

    toglie l'>ttenzione dal circolo vizioso autodistruttivo in cui i pensieri

    associativi casuali la ingabbiano.LAttenzione cos4 lierata si rende

    quindi disponiile ad essere usata per il suo reale &otere# che

    quello di creare Realt attraverso il fluire dell"nergia l doveessa si pone.Fa ben poco senso praticare questo esercizio mentre

    pensiamo al parrucchiere, o alla cena con gli amici, o alla partita di

    calcio: e uno dei modi con cui possiamo interrompere questo

    processo apparentemente incontrollabile proprio impegnarci a

    mettere deliberatamente la nostra >ttenzione sul respiro.

    Il respiro deve scendere al !an Tian, perch7 questa area delnostro corpo fisico letteralmente un bacino, un serbatoio di

    1nergia. La respirazione nel !an Tian attiva ed incrementa questa

    1nergia, ed di fatto uno dei mezzi pi9 semplici e pi9 efficaci per

    generare 1nergia interiore di raffinazione superiore. 2n mezzo cos8

    efficace, che dovremmo ricordarci il pi9 spesso possibile del nostro

    respiro e della sua profondit5, ovunque siamo e in qualsiasi

    momento della nostra giornata.

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - inee guida da ricordare

    Inoltre, la respirazione nel !an Tian concorre a potenziare

    ulteriormente lo stesso processo di rilassamento cosciente: si tratta

    quindi di elemento di grande importanza, cos8 come grande

    importanza ha un altro aspetto( l'utilizzo creativodell'immaginazione per portare sollievo e guarigione alle aree del

    nostro corpo che ne hanno necessit5.

    &tilizzo dell!Immaginazione Creativa

    Quando lavoriamo per rilassare un'area del nostro corpo che

    richiede la nostra >ttenzione, l'utilizzo dell'Immaginazione #reativa

    fondamentale. LImmaginazione Creativa unisce la mente alprocesso fisico, quindi concorre ad unificare il corpo e la mente

    attorno allIntento fondamentale dellesercizio# che quello di

    sciogliere# vivificare# nutrire attraverso il rilassamento.

    L'unificazione della mente con il corpo fisico su un unico Intento,

    ovvero lunione di interno ed esterno in una integrit coesa, uno

    dei pilastri del Lavoro Interiore di qualsiasi tradizione esoterica chesia diretta alla #rescita ersonale. &erch- di fatto il modo pi(

    energeticamente funzionale di creare la propria Realt# e dunque

    il proprio destino. Quindi, quando lavoriamo attivamente su di

    un'area che ne ha bisogno, non solo portiamo in essa 1nergia #'hi

    attraverso il respiro, ma nello stesso momento immaginiamo questo

    processo svolgersi nella nostra mente secondo visualizzazioni che

    sentiamo appropriate. ossiamo immaginare una fresca aria pura

    che arriva all'inspirazione, e un'aria satura e nera uscire

    all'espirazione: possiamo immaginare una Luce di un certo colore

    all'inspirazione, e una Luce di un altro colore all'espirazione, e quali

    Luci sar5 il nostro personale 6entire a suggerircelo. &on ha

    importanza che cosa scegliamo: il punto importante unificare la

    mente al processo attraverso una visualizzazione che sentiamoconforme, giusta e gradevole.

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - inee guida da ricordare

    L'utilizzo di una visualizzazione assieme al processo di

    rilassamento amplifica in maniera enorme la sua efficacia:

    dovremmo sempre ricordarci di aiutarci con questo strumento

    meraviglioso, e non solo all'interno dei confini di questo esercizio.Queste sono le linee guida fondamentali da ricordare nella pratica

    dell'esercizio. >d esse, si accompagna una raccomandazione( il

    miglior trattato sul Rilassamento Cosciente non contenuto in

    nessun liro e in nessuna antologia# ma quello scritto di proprio

    pugno da un praticante devoto.La pratica crea esperienza# e

    lesperienza crea la !aggezza.!ell'1nergia non si pu3 parlare, con

    le parole si pu3 arrivare solo fino ad un certo punto, ovvero fino ad

    una indicazione della 4ia.

    oi, il #ammino deve essere camminato. >ltrimenti, ogni

    indicazione perde qualsiasi valore, ed di efficacia nulla.

    I saggi taoisti insegnano che il miglior libro sul #'hi quello che lo

    stesso praticante devoto scrive delle sue esperienze.

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    L!esercizio in 'reve

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - 'esercizio in *reve

    >lla luce di quanto esposto sin qui, riassumiamo per comodit5 la

    sequenza delle attivit5 che creano la pratica complessiva

    dell'esercizio di "ilassamento #osciente ,avigare nell/ceano del

    Chi.

    6tenderci nella posizione di base, che non muteremo per

    tutta la durata dell'esercizio. Iniziare con la respirazione nel !an Tian, e proseguire fino a

    quando sentiremo di aver raggiunto un respiro profondo,

    tranquillo e uniforme, ancorato al nostro !an Tian.

    ercorrere in stato di resenza, ed in sequenza, tutte le aree

    del nostro corpo fisico, lavorando su di esse per rilassarle

    una ad una al meglio ed il pi9 profondamente possibile.>iutiamoci con il supporto dell'Immaginazione #reativa per

    intensificare il processo, se l'area alla nostra >ttenzione ce lo

    richiede.

    Impegnarsi a mantenere uno stato interiore di resenza per

    tutta la durata dell'esercizio, o per il tempo pi9 lungo

    possibile. L'impegno non deve diventare una sofferenza: manon deve nemmeno essere ignorato con leggerezza.

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - 'esercizio in *reve

    Impegnarsi a mantenere la nostra >ttenzione sul respiro nel

    !an Tian e contemporaneamente sul processo di

    rilassamento che stiamo agendo su noi stessi. 1sattamentecome sopra, l'impegno a mantenere attiva in due direzioni

    contemporaneamente la nostra >ttenzione non deve

    diventare una sofferenza, ma non deve nemmeno essere

    ignorato con leggerezza( questo elemento# ed il precedente#

    ci' che rendono questo esercizio una 0editazione.

    6ia se interviene il sonno nel mentre, sia che riusciamo aterminare la nostra scansione completa del corpo fisico, alla

    fine restare in posizione per tutto il tempo che desideriamo.

    ?odiamoci la 6erenit5, la ace, le sensazioni sottili che

    percepiamo ora che abbiamo quietato e rilassato

    profondamente il corpo fisico, e radicato profondamente il

    respiro nel !an Tian. +uesto mantenere la posizione un

    elemento fondamentale della pratica, non soltanto un

    accessorio piacevole, perch- fonde in profondit tutto il

    Lavoro fatto e ne magnifica i risultati. Inoltre, questo uno

    dei momenti in cui la percezione diretta della nostra 1nergia

    Interiore, del nostro #'hi, si fa pi9 intensa e pi9 chiara. Il #'hi

    smette di essere letteratura incomprensibile, e diventa

    percezione diretta( ma solo dove i detriti sono rimossi ed il;iume liberato, l'>cqua pu3 fluire limpida, potente e piena.

    >l termine, quando il nostro 6entire ce lo comunicher5,

    iniziare molto lentamentea muovere il corpo fisico e a

    rilasciare il respiro al suo andamento naturale. Con molta

    lentezza, muovere progressivamente gli arti, e stiracchiarsi

    come se uscissimo da un sonno ristoratore A cosa che di fatto

    spesso avverr5 B. Attenzione a non stiracchiarsi con troppa

    veemenza, perch7 di fatto il rilassamento ha reso i nostri

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - 'esercizio in *reve

    tendini e i nostri muscoli molto morbidi, ed un movimento

    troppo brusco potrebbe causare un trauma: tutto con molta,

    molta lentezza, e con molta, molta dolcezza. Lentamente,

    molto lentamente, usciamo dalla posizione e terminiamol'esercizio.

    &ltima nota importante" non alzarsi rapidamente

    puntando le mani a terra e contraendo i muscoli del

    collo.1' assai preferibile alzarsi lentamente, spostandoci dapprima

    su un fianco, e poi, appoggiando a terra la mano opposta al fiancosu cui ci siamo girati, sollevandoci a sedere lasciando la testa ed il

    collo il pi9 morbidi e rilassati possibile. oi, sempre lentamente, da

    questa posizione sollevare la testa nella sua posizione normale ed

    alzarsi in piedi come desideriamo.

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    I 'ene(ici

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - I *ene+ici

    6ono innumerevoli i benefici che apporta la pratica costante

    dell'esercizio,avigare nell/ceano del Chi. Tutti sono correlati ad

    un punto fondamentale( le tensioni che accumuliamo nella

    quotidianit non hanno mai un momento a disposizione per essere

    davvero rilasciate. Invece di arrivare sempre al punto diesplosione, per poi ripartire di nuovo da una limbica prostrazione

    priva di 1nergia, questo 1sercizio permette di ritornare verso

    l'1quilibrio con maggiore armonia, evitando gli eccessi, evitando le

    dispersioni, evitando i placebo che non rilassano davvero, ma

    occultano la tensione, come possono essere gli alcolici.

    Il nostro riferimento sempre# sempre# l"quilirio.L"quiliriodi forze la condizione di maggiore vitalit# "nergia e enessere a

    cui possiamo amire.Tuttavia, l'1quilibrio un filo di rasoio, sia da

    raggiungere, sia da mantenere: questo esercizio ci aiuta a ritornare

    verso questa condizione.

    Il primo beneficio che subito scopriamo nella nostra pratica, se

    condotta in !isciplina, un aumento generale del nostro

    enessere# che si protrae en oltre la fine dellesercizio . 6ebbene

    apparentemente non abbiamo fatto nulla, gi5 soltanto il profondo

    www.marenectaris.net pag. &)

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - I *ene+ici

    rilassamento ci ha permesso di rimuovere una parte, anche minima,

    dei detriti che ostacolano il fluire del nostro #'hi( e laddove il nostro

    #'hi fluisce in modo pi9 libero, aumenta la nostra vitalit5 e il nostro

    benessere, perch7 la nostra 1nergia Interiore pu3 scorrere pi9agevolmente. #i sentiremo meglio, il nostro corpo si muover5 con

    molta pi9 eleganza, perch7 pi9 rispondente alla ;orza di ?ravit5 e

    meno rispondente a tensioni auto@generate che abbiamo sciolto,

    anche se in parte infinitesimale.

    Il nostro aspetto fisico muter5. ccadr5 che cominceremo l'esercizio pieni di domande, e lo

    termineremo pieni di risposte, e nulla stato compiuto.

    #ol tempo, fonderemo in noi stessi i principi astratti che regolano

    la pratica di questo esercizio in particolare, ed il "ilassamento#osciente in generale( e questo si tradurr5 in una costante

    applicazione di questi principi in ogni momento della nostra

    quotidianit5. In pratica, ogni qual volta diverremo coscienti di una

    tensione, ovunque noi siamo, cominceremo subito ad applicare i

    principi astratti del "ilassamento #osciente per tornare in

    1quilibrio. Intervenire subito ci permetter5 un enorme risparmio di

    1nergia, perch- ogni tensione involontaria implica sempre il

    consumo di una "nergia corrispondente per essere mantenuta .

    www.marenectaris.net pag.

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - I *ene+ici

    Questo alimenter5 il circolo virtuoso, perch7 avere 1nergia libera

    significa maggiore vitalit5 e benessere, e dunque maggiore capacit5

    di fare fronte a tutti gli impegni della nostra quotidianit5.

    Quali momenti sono i pi9 indicati per praticare questo esercizio=+ualsiasi momento un ottimo momento per praticare . ersino

    rimanendo seduti in metropolitana, o camminando per le vie di una

    citt5, possibile focalizzare e sciogliere le nostre tensioni

    involontarie. Tuttavia, se ne abbiamo la possibilit5, possiamo

    inserire alcuni minuti di pratica specifica di questo esercizio suito

    prima e7o suito dopo un eventuale allenamento sul corpo fisico , e

    poi misurare da noi stessi la differenza che percepiamo quando

    invece non lo pratichiamo. Il "ilassamento #osciente subito prima

    di una pratica fisica rende il corpo molto pi9 agile, sciolto ed

    elegante: subito dopo, permette di lasciar andare tensioni inutili e

    fondere profondamente in noi stessi i soli benefici che la pratica ci

    ha portato.

    2na breve digressione finale merita il concetto di

    decantazione, concetto che oscuro a molti e che invece merita

    molta attenzione. Quando siamo rimasti a lungo concentrati su un

    compito specifico, iniziare subito dopo un altro compito

    impegnativo un comportamento al quale veniamo educati fin da

    adolescenti con estrema superficialit5. +uesto un comportamento

    assai disfunzionale# dal punto di vista energetico# perch-#traducendo nei termini della visione taoista# il Chi che stato

    focalizzato e concentrato su di un compito preciso non ha la stessa

    qualit e la stessa raffinatezza che necessaria ad un altro

    compito, e dunque non pu3 essere trasferito al massimo del suo

    rendimento da tutt'altra parte in pochi istanti.

    6e abbiamo proprio adesso deciso di terminare un lavoro al quale

    siamo stati concentrati per ore trascorse, per esempio lavorare al

    computer, o pulire la casa, o creare un mobile in legno, passare

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - I *ene+ici

    immediatamente ad un altro lavoro impegnativo, o a qualsiasi altra

    attivit5, non ci permetter5 di dare il meglio di noi stessi, e non ci

    permetter5 di rimanere concentrati e presenti troppo a lungo.

    Questo perch7 necessario inserire nel mezzo di queste attivit5uno spazio di decantazione, ovvero un periodo in cui l'1nergia

    #'hi viene liberata dal contesto in cui era stata focalizzata, in modo

    da poter ritornare lentamente verso una condizione di 1quilibrio(

    verso il non focalizzato, purificato, alimentato con nuova 1nergia

    proveniente magari dal cibo, o da alcuni minuti al 6ole o all'aria

    fresca e pulita.

    In genere, le persone inseriscono involontariamente spazi di

    decantazione nel tessuto della loro esistenza, perch7 uno o pi9 dei

    loro veicoli fisico/mentale/emotivo le informa di una profonda

    necessit5 di riequilibrio del proprio #'hi. Inserire volontariamente

    spazi di decantazione proprio l5 dove si rendono necessari, e cio

    nella transizione tra una attivit5 ed un'altra, permette di lavorare

    con molta pi9 velocit5 ed intensit5 al ripristino di una condizione di1quilibrio, e dunque avere poi paradossalmente pi9 1nergia da

    spendere nel nuovo compito, pi9 >ttenzione, e meno bisogno

    ineludibile di riposare.

    raticare questo esercizio negli spazi di decantazione che si

    aprono nel tessuto della nostra esistenza un ottimo modo per

    ritornare velocemente ad una condizione di 1quilibrio, che beneripetere ancora una volta, la condizione di maggiore vitalit5,

    1nergia e benessere a cui possiamo ambire. In questo modo

    aiuteremo l'intero nostro sistema psico@fisico a ricaricarsi di #'hi

    fresco, purificato, nuovo: e quando torneremo ad una nuova

    attivit5, avremo pi9 1nergia per farla, e pi9 1nergia per mantenere

    la nostra resenza di fronte a noi stessi.

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    6II

    Consiglied esperienze

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - Consigli ed esperienze

    ?li esercizi di "ilassamento #osciente, di qualsiasi forma siano e

    da qualsiasi tradizione provengano, sono generalmente avversati da

    qualcosa che dentro di noi bolla queste pratiche come inutili perdite

    di tempo. Questo bollo di inutilit5 scatta solerte ed automatico, pi9che mai quando si tratta di una pratica che ha potenzialmente una

    reale utilit5 ed efficacia per noi.

    Quante volte noi siamo i primi dissuasori di noi stessi, quando si

    tratta di praticare qualcosa che sentiamo ci procurer5 un gran

    bene= &on succede forse cos8 con la

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    Navigare nell'Oceano del C'hi - Consigli ed esperienze

    Tuttavia, la comprensione di questo fatto energetico transita

    dall'esperienza della pratica nel tessuto quotidiano( e quando

    davvero cominciamo a praticare, allora ci troviamo ad osservare

    reazioni e conseguenze tra le pi9 disparate: tutte indicazioni moltoimportanti sul nostro reale, reale, stato interiore.

    er esempio, c chi incapace di rimanere in posizione

    totalmente immoile, e dopo pochi momenti, non riesce a

    trattenere l'impulso a muoversi, ad aggiustarsi, a cambiare

    posizione, a muovere qualche arto in qualche modo. Questa una

    indicazione molto importante, se la scopriamo in noi stessi( indice

    di una forte dissipazione energetica involontaria, ed dunque una

    questione molto importante sulla quale portare la nostra

    >ttenzione. erch7 non riesco a stare immobile= #he cosa mi spinge

    a muovermi, a cambiare posizione continuamente= #he cosa temo

    mi raggiunga, restando immobile al mio posto=

    Cos4 come nel rilassamento# anche in tutte le altre aree della

    nostra 6ita2 questa e la Legge dello !pecchio.

    >ltra situazione che accade in alcuni praticanti il timore della

    quiete mentale che scaturisce dal Rilassamento profondo. vvero,

    il timore del !ilenzio Interiore, a cui probabilmente non viene mai

    dato spazio, e per questo cos8 temuto ed avversato.

    >nche questa una indicazione fondamentale, se realizzata.

    erch7 indice di una profonda identificazione con il contenuto

    della nostra

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    aradossalmente, pu' accadere che si termini la pratica del

    Rilassamento con un dolore fisico in qualche area del nostro

    corpo# invece che con una condizione di generico enessere diffuso .

    Invero una condizione che accade assai raramente, ma talvoltapu3 succedere, soprattutto nelle prime sessioni di pratica.

    Questo dolore ci sta ad indicare un'area del nostro corpo che

    probabilmente nel tessuto della 4ita quotidiana noi non rilassiamo

    mai: e per questo, a seguire l'esercizio, si mostra indolenzita( non

    ha l'abitudine ad essere rilassata, ma probabilmente conserva

    sempre una tensione continua che il "ilassamento ha scardinato di

    una epsilon.

    ortare in questa area la nostra >ttenzione anche nella 4ita di

    tutti i giorni, significa alterare questa involontaria continua

    condizione di tensione, perch7 l'>ttenzione da sola gi5 elemento di

    interruzione della meccanicit5. 6e non imputiamo alla pratica del

    "ilassamento la responsabilit5 di questo dolore, bens8 attribuiamo

    ad essa la sua scoperta, potremo muovere verso un punto in cui il

    dolore lentamente si sgretoler5, per lasciare il posto ad un tessuto

    interno pi9 rilassato, pi9 libero di accogliere il suo #'hi, e dunque

    pi9 sano e vitale.

    "ilassare non pu3 causare dolore: se il dolore viene, potrebbe

    derivare da cause non dipendenti dal "ilassamento, ma da una

    tensione pregressa che viene improvvisamente ammorbidita, anchese solo di poco.

    Infine, alcune brevi indicazioni su come arricchire la nostra

    pratica.

    Aiutarsi con una musica di sottofondo adeguata un ottimo

    sistema per potenziare il nostro Rilassamento. 1scludiamo

    totalmente qualsiasi televisore a basso volume, e se possibile

    silenziamo qualsiasi apparecchio telefonico, perch7 interrompere

    www.marenectaris.net pag. &8

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    improvvisamente e freneticamente una sessione di "ilassamento

    equivale quasi sempre a vanificarla.

    &on lasciamo in sottofondo un televisore o una radio sintonizzati

    a casaccio( durante il "ilassamento, si diventa molto pi9 ricettivi, e i

    messaggi che al --G sono diffusi dai media radiotelevisivi non sono

    costruiti per favorire il nostro benessere, bens8 per favorire l'esatto

    contrario.

    Tuttavia, la musica tenue, rilassante, possibilmente senza parole

    o con parole che incoraggino sempre, sempre, a buone vibrazioni,

    non dovrebbe portarci a dimenticare uno dei fondamenti dellanostra pratica, che mantenere lo stato di &resenza nella

    scansione del nostro corpo. #ertamente possiamo scegliere di

    abbandonarci al solo ascolto della musica, se lo vogliamo. Tuttavia,

    nella lunga distanza, questo specifico tipo di rilassamento non

    produce gli stessi benefici di quelli generati dall'integrazione della

    scansione del nostro corpo con la nostra piena resenza. ltro elemento che pu3 ritornarci assai utile incidere

    personalmente una registrazione audio che ci guidi nel

    rilassamento# magari con un ello sfondo musicale a nostra scelta.

    In questo modo, grazie alle nostre stesse parole, possiamo seguire il

    flusso e concentrarci esclusivamente sulle nostre sensazioni mentre

    percorriamo il nostro corpo, che poi l'elemento pi9 importante di

    tutti.

    L'inconveniente di una registrazione audio che ha tempistiche

    fisse, e dunque non terr5 inevitabilmente conto del nostro stato

    interiore del momento( un'area del nostro corpo potrebbe avere la

    necessit5 di un massaggio interiore pi9 lungo e profondo di un'altra,

    e questo la nostra registrazione ovviamente non pu3 contemplarlo.Tuttavia, pu3 essere comunque uno strumento di ausilio alla

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    pratica, sempre se siamo attenti a non trasformarla in un elemento

    meccanico su cui addormentarci.

    1d infine, l'ultima raccomandazione( la )uintessenza

    scaturisce dalla Disciplina, in accordo alla Legge delRitmo. raticare il "ilassamento #osciente una volta ogni quindici

    giorni ci dar5 i risultati equivalenti a questo ritmo, ovvero assai

    blandi, e velocemente riassorbiti dal fluire chiassoso e frettoloso del

    quotidiano: ricordare a noi stessi di praticare il "ilassamento

    #osciente ogni volta che ci possibile, sar5 l'elemento decisivo che

    sveler5 a noi stessi tutti i tesori che i libri, i testi, le parole, non

    potranno mai donarci.

    2n conto parlare di praticare. 2n altro conto praticare

    davvero. Tutta un'altra musica praticare in !isciplina seguendo

    un "itmo regolare. +ualsiasi cosa# qualsiasi cosa# che nella nostra

    6ita ha generato risultati di valore# stata da noi praticata in

    %isciplina seguendo un Ritmo regolare2 se osserviamo con onest

    il nostro vissuto# non potremo non accorgerci di questa 6erit.

    Il "ilassamento #osciente non aggira questa Legge, n7 potrebbe

    farlo. 6petta a noi, ad ognuno di noi singolarmente, come sempre,

    determinare che cosa nella nostra 4ita merita >ttenzione per i

    risultati a cui ci condurr5. ;orse meglio lasciare il televisore

    spento mezz'ora e dedicare questo tempo a noi stessi( nella lunga

    distanza, quale dei due alberi porter5 i frutti migliori=i9 1nergia abbiamo a disposizione, pi9 la nostra 4ita sar5 sana,

    attiva, prospera, e in salute( in una parola, 6traordinaria, come

    merita di essere vissuta. La !isciplina del "ilassamento #osciente

    una pratica che ci supporta e ci aiuta a procedere proprio in questa

    precisa direzione.

    Il mio augurio per voi che il miglior libro sul "ilassamento#osciente che mai stato scritto sia custodito nelle pagine del

    vostro intimo !iario.

    www.marenectaris.net pag. 5)

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    0are,ectaris un Centro di Crescita &ersonale il cui intento condividere strumenti per lo sviluppo armonioso dellessereumano# della sua Coscienza# e del suo pieno potenziale.

    %i seguito# alcuni collegamenti Internet alle risorse del Centro chepossono essere di tuo interesse.

    $ito Internet u((iciale"

    http277888.marenectaris.net

    %e )uic*ening, il +e' ournal di appro(ondimenti"http(//HHH.marenectaris.net/ournal

    Cosa intende MareNectaris per Crescita Personale"

    http(//HHH.marenectaris.net/crescitapersonale

    Lo $(idante il (ilm documentario"

    http(//losfidante.marenectaris.net

    irt/ $uperiori il li'ro"

    http(//HHH.marenectaris.net/virtusuperiori/

    http://www.marenectaris.net/http://www.marenectaris.net/journalhttp://www.marenectaris.net/crescitapersonalehttp://losfidante.marenectaris.net/http://www.marenectaris.net/virtusuperiori/http://www.marenectaris.net/journalhttp://www.marenectaris.net/crescitapersonalehttp://losfidante.marenectaris.net/http://www.marenectaris.net/virtusuperiori/http://www.marenectaris.net/