GIOVANNI VERGA · sull’analisi dei fenomeni reali, ... • Le parole e i pensieri dei personaggi...

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GIOVANNI VERGA

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GIOVANNI VERGA

La vita

• Nasce a Catania nel 1840 da una famiglia di proprietari terrieri

• Rimane sempre legato ai valori delRisorgimento

• 1869-1872 – Periodo fiorentino• → influenza tardoromantica: Storia di una

capinera

• 1872-1893 – Periodo milanese• → esperienza della Scapigliatura• 1873 – Eva• 1875 – Tigre reale• Entra in contatto con la letteratura francese• Con Luigi Capuana forma un gruppo di

scrittori che si propone di creare il “romanzo moderno”, attraverso l’adesione al programma naturalistico di Emile Zola

• 1878 – Rosso Malpelo: primo racconto verista

• 1880 – Vita dei campi: raccolta di novelle veriste

• 1881 – I Malavoglia• 1883 – Novelle rusticane• 1884 – Cavalleria rusticana• 1889 – Mastro-don Gesualdo• Non riesce a completare il Ciclo dei vinti

• 1893 – torna a risiedere a Catania• 1920 – è nominato senatore• 1922 - muore

Il Positivismo in Verga

• Parte dal presupposto che la verità sia oggettiva e scientifica

• Solo n approccio scientifico, basato sull’analisi dei fenomeni reali, può conoscere la realtà

Il materialismo in Verga

• Il comportamento umano è identico a quello degli altri esseri animali

• Dipende dall’egoismo, dai bisogni materiali e dal sesso

Il determinismo in Verga

• L’individuo è sempre determinato:• - dall’ambiente in cui vive• - dalle leggi economiche• - dall’ereditarietà

Poetica antiromantica

• Esclude l’idealismo e la soggettività dell’io narrante

• → impersonalità• → lo scrittore deve limitarsi a documentare

la realtà oggettiva• → deve mostrare i rapporti di causa-effetto

senza dare una propria interpretazione

Dal semplice al complesso

• Partire dalle classi più basse• → è più facile cogliere il rapporto di causa-

effetto e il condizionamento naturale• Salire poi alle classi più elevate• → lo studio del condizionamento è più

difficile perché la civiltà insegna a nascondere e modificare i comportamenti

Il Ciclo dei Vinti

1. I Malavoglia – pescatori e contadini2. Mastro-don Gesualdo – borghesia di

provincia3. La duchessa di Leyra – nobiltà cittadina4. L’onorevole Scipioni – mondo

parlamentare romano5. L’uomo di lusso – mondo degli artisti

L’impersonalità

• Necessità dell’eclissi dell’autore• Il narratore non deve intervenire con

commenti o giudizi• I personaggi devono essere riconosciuti

dall’azione romanzesca, dalle loro parole e da quello che dicono e pensano gli altri personaggi

La “forma inerente al soggetto”• Lo scrittore si deve annullare assumendo la

prospettiva e la cultura dei personaggi rappresentati

• La forma deve continuamente cambiare adattandosi all’ambiente rappresentato

• Stretta correlazione fra livelli sociali e livelli stilistici

• Il lessico e la sintassi si devono adeguare al mondo rappresentato

Il ruolo sociale dello scrittore

• Lo scrittore non può più modificare, con i suoi ideali, la storia e la società

• Può solo registrare la realtà• Lo scrittore rinuncia all’intervento diretto

nella società

I Malavoglia

La vicenda e il titolo

• Si svolge fra il 1863 e il 1878

• Malavoglia: soprannome antifrastico della famiglia Toscano

La struttura

• 3 parti:

• - iniziale e centrale: protagonista e il vecchio padron ‘Ntoni

• - finale: protagonista è il nipote ‘Ntoni

Prima parte: cap. I - IV• Premessa che riassume gli avvenimenti fra

il 1863 (quando ‘Ntoni è chiamato per la leva militare) e il 1865, quando inizia l’azione

• Si rappresentano avvenimenti che durano in totale quattro giorni

• → il tempo della storia è molto breve• → il tempo del racconto è lento e dilatato• → si deve mettere in scena tutto il paese per

permettere al lettore di riconoscere tutti i personaggi

Seconda parte: cap. V - X

• Si copre un tempo che va dall’autunno del 1865 alla fine del 1866

• → il tempo della storia si allarga• → il tempo del racconto si condensa

Terza parte: cap. XI - XV

• Copre un periodo che va dal 1867 al 1878• → il tempo della storia è diventato molto

lungo• → il tempo del racconto si è fatto breve• → tecnica del riassunto

Il sistema dei personaggi

• Nelle due prime parti si contrappongono:

• Padron ‘Ntoni

• Usuraio Campana di Legno (zio Crocifisso)

Padron ‘Ntoni

• Morale patriarcale• Ideali del lavoro e dell’onestà• Fedeltà alla “religione della famiglia”• Leggi della tradizione e valori del passato• Rappresenta il mondo dei Malavoglia

Campana di Legno

• Leggi dell’utile immediato• Cinico egoismo• Disvalori del mondo moderno: interesse,

furbizia, ricerca della ricchezza a tutti i costi• Rappresenta il mondo di Trezza

La contrapposizione fra padron ‘Ntoni e il nipote ‘Ntoni• Padron ‘Ntoni:• Conosce un’unica

verità• Parla un unico

linguaggio:• Proverbi e saggezza

degli antichi

• Nipote ‘Ntoni:• Personaggio

problematico, scisso fra valori contrapposti:

• - Famiglia e città• - Tradizione contadina

e modernità• Usa vari linguaggi

I personaggi nella famiglia Malavoglia

• Positivi

• Alessi: continua la legge patriarcale del nonno

• Mena: si uniforma alle tradizioni dell’onore

• Negativi

• ‘Ntoni: è accecato dalla modernità, tradisce i valori tradizionali

• Lia: è corrotta dal desiderio di ricchezza, trdisce la famiglia

La lingua, lo stile e il punto di vista

• Impersonalità della narrazione: l’autore si eclissa

• Luoghi e personaggi non sono presentati dall’autore

• Si ha una fitta rete di voci narranti popolari

Il discorso indiretto libero• Le parole e i pensieri dei personaggi sono riportati

senza il connettivo dichiarativo. Es.• “…il farmacista, il quale predicava sottovoce (…)

di fare la rivoluzione, se non erano minchioni, (…) ma cosa nuova bisognava fare, e il popolo aveva ad essere re”

• “Lo zio Crocifisso (…) stava rintanato in casa, al buio, a recitare paternostri e avemarie, per digerire la collera contro quelli che strillavano, ed era gente che voleva mettere a sacco e fuoco il paese, e andare a svaligiare chi ci aveva quattro soldi in casa”

Le metafore e le similitudini

• Rispecchiano la cultura dei personaggi (narratori) popolari, il loro immaginario. Es:

• “Il giorno era apparso nero peggio dell’anima di Giuda”

• “Il vento s’era messo a fare il diavolo, come se sul tetto ci fossero tutti i gatti del paese”

La lingua• Verga non fa ricorso al dialetto• Impiega un italiano parlato come lo

parlano i siciliani (di una certa cultura)• → conserva sfumature sintattiche e lessicali

del dialetto• Fa uso frequente di proverbi e modi di dire.

Es:• “Il mare è amaro, ripeteva, ed il marinaio

muore in mare”

L’artificio della regressione

• Il punto di vista della voce narrante non corrisponde con quello dell’autore

• L’autore “regredisce” in un narratore incolto: artificio della regressione

L’artificio dello straniamento• Presenta strana una cosa normale e

viceversa (perché il punto di vista dell’autore non coincide con quello della voce narrante)

• Es: Viene rappresentato come strano il fatto che i Malavoglia non mandino padron ‘Ntoni, ormai vecchio e malato, all’ospizio, anzi si dice che lo facciano per superbia

• → l’affetto familiare è presentato come strano

L’ideale dell’ostrica

• Religione della famiglia• Metafora del pugno, che per remare ha

bisogno di tutte cinque le dita• Idealizzazione di un mondo di valori non

più riscontrabile nella società moderna• Chi si allontana da questi valori si perde per

sempre• → vedi il caso di ‘Ntoni

Antistoricismo e pessimismo

• Manca in Verga la fiducia nella storia e nell’uomo

• La vita dell’uomo è come quella animale• L’uomo è sempre determinato dalgi istinti e

dagli interessi materiali• Al di fuori della famiglia ciascuno è solo

col proprio egoismo

• Chi tenta di mutare stato è un illuso destinato alla sconfitta e all’esclusione (Lia – ‘Ntoni)

• → ideologia fortemente conservatrice

Mastro-don Gesualdo

Il titolo• Esce in volume nel 1889• Intende rappresentare un arrampicatore

sociale• Mastro, appellativo di artigiano (muratore)

che, diventando ricco, si merita l’appellativo di don (signore, persona di riguardo)

• → ma non può far dimenticare le sue origini• → unione di mastro-don

La struttura• L’azione si svolge fra il 1820-21 e il 1848-

49• Fra la provincia di Catania e Palermo• 21 capitoli riuniti in 4 parti• Dei salti temporali di sa conto in brevi

riassunti• → carattere frantumato del racconto• → la narrazione è dedicata a singoli

momenti della vita del protagonista

I personaggi

• Gesualdo: muratore che si arricchisce e entra nell’alta società di provincia; arrampicatore sociale

• La sua avidità lo toglie dal mondo degli affetti

• Bianca Trao: giovane nobile spiantata, moglie di Gesualdo che non ama

• Diodata: serva di Gesualdo da cui ha avuto due figli non riconosciuti e che ama

• Isabella: figlia di Gesualdo (ma probabilmente non sua)

• Educata in un collegio a Palermo, si vergogna del padre

• Ama il cugino Corrado, da cui avrà un figlio illegittimo, ma è costretta a sposare il duca di Leyra

• Duca di Leyra: appartiene a un’illustre famiglia palermitana, ma in declino

• Sposa Isabella in cambio di una dote molto alta• È avido della ricchezza di Gesualdo