Giovanni Di Bonaventura, BSc, PhD Dipartimento di Scienze ... lezione - Toxoplasma... · dalla...
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Toxoplasma gondii
Giovanni Di Bonaventura, BSc, PhDDipartimento di Scienze Biomediche
Università “G. d’Annunzio”Chieti
Toxoplasmosi - Epidemiologia� Toxoplasma gondii (Phylum: Apicomplexa, Classe: Sporozoea) unica specie del genere in grado di parassitare gran parte delle specie a sangue caldo, incluso l’uomo, causando la toxoplasmosi.
� Dati di prevalenza sierologica indicano che la toxoplasmosi è una delle infezioni umane più comuni nel mondo: nel mondo: � Alta prevalenza in Francia (consumo di carne cruda o poco
cotta) ed in America Centrale (randagismo, clima favorevole alla sopravvivenza di oocisti).
� In Italia, la sieroprevalenza (40-80%) aumenta con l’età indicando la continuità del rischio di contagio.
� Il gatto (Felidae) è l’unico ospite definitivo per gli stadi sessuali del parassita e rappresenta quindi il principale serbatoio di infezione.
� L’uomo, sede della riproduzione asessuata, è uno dei possibili (roditori, uccelli, suini) ospiti intermedi.
Toxoplasmosi - EpidemiologiaT. gondii viene trasmesso all’uomo generalmente tramite tre modalità: 1) ingestione di carne infetta (soprattutto di maiale o montone) cruda o non adeguatamente cotta o non adeguatamente cotta o carne venuta a contatto con carne infetta; 2) ingestione accidentale di oocisti derivanti da feci di gatto o dalla lettiera o dal terreno (autoinoculazione da attività di giardinaggio, frutta o verdura non lavate, acqua non filtrata); 3)trasmissione materno-fetale per via transplacentare (o trasfusionale, rara).
Ciclo vitale
Trasmissione materno-fetale
PREMUNIZIONETrasmissione trasfusionale
Ciclo vitale “indiretto” (gatto-uomo)
Sporocisti
(GATTO)
Sporozoiti
(epitelio intestinale)
Merozoiti (FASE PARASSITEMICA)
Tachizoiti (pseudocisti)
(organi S.R.E.)
Bradizoiti (cisti)
(m. scheletrici, SNC, occhio)
ENDODUOGENESI ASESSUATA
UOMO
Acidità gastrica
Tachizoite (pseudocisti)
• Forma infettante intracellulare (vacuolo parassitoforo)
• Caratteristica della fase acuta (parassitemica)– Responsabile della trasmissione
materno-fetale e trasfusionalematerno-fetale e trasfusionale
• Ultrastruttura:– Semilunare, 6-8 µm– Monostrato citoscheletrico
microtubulare interrotto a livello dell’anello polare
– Complesso apicale ( Apicomplexa):• conoide• micronemi, ropthries (fz. lisosomiale)
Bradizoite (cisti)
• A localizzazione cardiaca, cerebrale, oculare (retinica), muscolare, scheletrica
• Caratteristica della fase cronicacronica
• A lentissima replicazione
• Contenuti in un vacuolo parassitoforo a doppia membrana:– m. interna (frastagliata,
dal parassita)– m. esterna (regolare,
dalla cellula ospite)
Patogenesi – sindromi cliniche
� Fase acuta: tachizoiti in pseudocisti (leucociti)� Generalmente asintomatica, raramente (10-20%) si
presenta come linfoadenite febbrile benigna self-limited (sindrome mononucleosica-simile)
Efficace risposta immuneEfficace risposta immune
� Fase cronica: bradizoiti in cisti (cuore, cervello, occhio, polmone, muscolo, scheletro)� In caso di immunocompromissione (HIV, iatrogena):
� riattivazione in sede perivascolare (ascessi cerebrali, corioretinite necrotica, manifestazioni cliniche della toxoplasmosi congenita)
� meningo-encefalite in soggetti HIV+
Toxoplasmosi congenita
� Infezione transplacentare:� nel primo trimestre: più grave
(ma rara perché abortiva)
� nel secondo e terzo trimestre: subclinica (ma frequente, 90%)
� “Tetrade di Sabin”� “Tetrade di Sabin”� calcificazioni endocraniche
� idrocefalo
� corioretinite (anche tardiva, conseguente cecità)
� convulsioni
Diagnosi di laboratorio• Osservazione microscopica diretta del parassita nel
campione (lavaggio broncoalveolare, biopsia linfonodale, muscolo). Scarsa sensibilità.
• Prova biologica in cavia (topo): inoculazione intraperitoneale di sangue od altri liquidi corporei. Il topo viene valutato per la presenza di T. gondii nel liquido peritoneale dopo 6-10 giorni dall’inoculazione; in caso di negatività, esame sierologico (sangue da coda o cuore) negatività, esame sierologico (sangue da coda o cuore) dopo 4–6 settimane dall’inoculazione.
• Analisi molecolare del genoma tramite PCR, soprattutto nella diagnosi di infezioni connatali in utero.
• Sierologia:– Diretta (test tintoriale - “dye-test” - di Sabin-Feldman),
agglutinazione diretta) od indiretta (ELISA, agglutinazione al lattice, agglutinazione indiretta, IFA, fissazione del Complemento)
– IgM, IgA in diagnosi fetale (da funicolocentesi)
Diagnosi sierologica di Toxo• Inattendibile in pts immunodeficienti (AIDS) (diagnosi
presuntiva)– possibile infezione disseminata in assenza di titolo
anticorpale
• Generalmente, IgM e IgG aumentano simultaneamente– IgG, persiste per anni
– IgM, non evidenziabile dopo il trattamento– IgM, non evidenziabile dopo il trattamento
• Titoli elevati di IgM sono indicativi per una recente infezione in un soggetto immunocompetente
• Negatività per IgG o IgM esclude la diagnosi– entrambe debbono essere + in fase acuta
• In caso di positività per IgG, allora determinare IgM– IgM+ test conferma toxoplasmosi acuta o infezione in
corso (la titolazione di IgM ha bassa specificità; inoltre, IgM possono persistere per oltre 1 anno)
Diagnosi sierologica sierologica
di Toxo
Diagnosi microscopica
A: Giemsa di liquido peritoneale da cavia. Tachizoiti di T. gondii, a forma semilunare e dotati di un prominente nucleo in sede centrale.
A
B CB, C: tessuto cerebrale colorato con ematossilina-eosina. Cisti di T. gondiicontenente numerosi bradizoiti.
Terapia
• Soggetti immunocompetenti (non in gestazione):– Non necessaria (forme self-limited entro alcune
settimane)
– A scopo profilattico per corioretinite in ragazzi.
• Donne in gestazione o soggetti immunocompromessi:immunocompromessi:– pirimetamina + sulfamidico
– spiramicina, in caso di sieroconversione durante la gravidanza
• Neonati:– Trattare immediatamente con pirimetamina per
prevenire o ridurre l’insorgenza del quadro clinico
Prevenzione• Prevenire l’infezione da oocisti secrete dai gatti:
– lavare la frutta e gli ortaggi prima del consumo
– prevenire il contatto di mosche e scarafaggi con il cibo
– disinfettare adeguatamente la lettiera del gatto
– utilizzare guanti durante il giardinaggio
• Prevenire l’infezione da carni, uova e latte– cottura adeguata; non bere latte non pastorizzato– cottura adeguata; non bere latte non pastorizzato
– non toccare le mucosa di bocca o occhi mentre si maneggia la carne cruda
• Prevenire l’infezione al feto – screening per identificare le donne a rischio
– screening neonatale (ecografia, funicolo- ed amniocentesi)
• Prevenire l’infezione da trasfusione di sangue o da trapianto d’organo– non prelevare prodotti ematici da donatori sieropositivi per
riceventi sieronegativi.