Giornata ARIR Falsi miti in Riabilitazione Respiratoria 25 ... · Un ciclo di allenamento ottimale...
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Principi dell’allenamento nella patologia cronica
Giornata ARIR Falsi miti in Riabilitazione Respiratoria
25 ottobre 2014
FtR Giuseppe Gaudiello
L’ OMS ha inserito
l’Esercizio Fisico nel piano di prevenzione
per le malattie non trasmissibili
Il 31% della popolazione conduce una vita sedentaria
Nel 2008 su 36 milioni di decessi per patologie non trasmissibili, circa 5 milioni sarebbero attribuibili all'inattività fisica
L'inattività fisica aumenta il rischio di sviluppare malattie dell'apparato respiratorio diminuendo l'aspettativa di vita del 3-5%
Fattori limitanti nelle patologie respiratorie croniche
a. Limitazioni ventilatorie
b. Limitazioni cardiovascolari
c. Alterazioni degli scambi gassosi
d. Alterazioni muscolo-scheletriche
Il paziente respiratorio cronico…
PINO!
Risposta respiratoria all’esercizio fisico
FORZA PRODOTTA
DRIVE NEUROMUSCOLARE 1. Intensità (espressa dal “Rate of Rise”)
2.Timing (temporizzazione Ciclo Respiratorio)
CARATTERISTICHE INTRINSECHE DEL MUSCOLO 1. Lunghezza
2. Potenza (esprime Output Muscolare)
I Meccanismi di Compenso derivano da
Proprietà intrinseche della gabbia toracica e dei muscoli respiratori
Afferenze nervose meccaniche e chimiche
Alterazioni dei gas ematici
Attivazione preventiva dei centri nervosi superiori
Ottimizzazione del Lavoro Respiratorio
1. Incremento ventilazione/min
2. Attivazione dei Muscoli Espiratori
3. Mantenimento delle Resistenze delle vie aeree
4. Attivazione coordinata dei mm respiratori della gabbia toracica e dell’addome
Grazie a questi meccanismi il soggetto normale riesce a svolgere un esercizio anche molto intenso senza sviluppare limitazione al flusso.
Il LAVORO RESPIRATORIO MINIMO
è garantito dalla relazione tra
FREQUENZA e VOLUME CORRENTE OTTIMALE
Limitazioni Ventilatorie
DISPNEA È dovuta a disparità
tra MVV sostenibile diminuita e aumento del fabbisogno ventilatorio
durante l’esercizio
Limitazione Ventilatoria • Raggiungimento MVV • Funzioni Cardiache e parametri
fisiologici al di sotto della capacità massima
Limita l’esercizio prima delle effettive limitazioni fisiologiche
Nei pazienti con Patologie Ostruttive, la regolazione dello scambio di gas è alterata:
VA ridotto e VD aumentato
Ipossiemia
Riduzione SaO2
PCO2 elevata
Ipossiemia e Ipercapnia
Aumenta la domanda ventilatoria (durante l’esercizio)
V/Q peggiora
Alterazioni degli scambi gassosi
Limitazioni cardiovascolari Aritmie funzionali rilevanti
Riducono la Gittata Cardiaca con l’aumentare della frequenza del lavoro Ipossiemia
Causa l’aumento di Ipertensione Polmonare con conseguente Insufficienza del Cuore DX Ipertensione Polmonare e Disfunzione Ventricolare DX
Causa un limitato aumento della Gittata Cardiaca Disfunzione Ventricolare DX o SX:
Causa un alterato trasporto di O2 Acidosi Metabolica Precoce
Compromissione efficienza muscolare periferica
Ridotto apporto O2 a Organi e Muscoli
Limitato Aumento Gittata Cardiaca + Ipossiemia
Alterazioni muscolo-scheletriche
Fatica
Riduzione Potenziale Ossidativo
Diminuzione Fibre Ossidative
Precoce Acidosi Lattica
Ridotto Flusso Sanguigno (scarso apporto di O2 e Nutrienti in Periferia)
Ridotta Densità Capillare
Disgregazione muscolare
Ridotto apporto proteico
Malnutrizione
Alterazioni muscolo-scheletriche
Assunzione di Corticosteroidi Riduzione del numero di proteine contrattili Aumento della degradazione e il turnover proteico Inibizione dei fattori della crescita muscolare Riduzione dell’attività glicolitica Atrofia delle fibre di tipo II
Deperimento Muscolare
Perdita di Massa Muscolare
Degradazione Proteica
Incremento Radicali di O2
Stress Ossidativo Muscolare
Infiammazione Cronica
Complesso di attività fisiche compiute da un soggetto per accrescere la capacità di adattamento dell’organismo
Gli adattamenti ottenuti con l’esercizio dipendono da
Caratteristiche con cui è stato pianificato e applicato il carico di lavoro
Condizioni psico-fisiche del soggetto
Il Riabilitatore deve pianificare
programmi personalizzati
che mirino a
ottenere il massimo grado di efficacia
Allenamento
1. SPECIFICITÁ
2. PROGRESSIONE e RECUPERO
3. SOVRACCARICO
4. REVERSIBILITÁ
5. INDIVIDUALITÁ
1. Specificity
2. Progression, Recovery & Adaptation
3. Overload
4. Reversibility
5. Tailored Training
Principi dell’allenamento
Principi dell’allenamento
Soggetto sano
Utilizzare vari tipi di allenamento
che coinvolgano più gruppi muscolari,
alternando le modalità e gli attrezzi utilizzati,
per ottenere miglioramenti metabolici differenti
Paziente Respiratorio Cronico
È fondamentale allenare primariamente e
principalmente i muscoli che più si utilizzano
nella vita quotidiana.
Può essere necessario utilizzare modalità di
esercizio che permettano di ridurre la richiesta
metabolica, quindi ventilatoria, al fine di limitare
il sopraggiungere della dispnea
I benefici dell'allenamento sono riscontrabili solo a carico di gruppi muscolari e dei tipi di metabolismo coinvolti nell’esercizio
SPECIFICITÁ
Dà adattamenti diversi a parità di condizioni fisiche, età e stato di salute Deve essere sottoposto a continua valutazione, verifica e aggiustamento
Principi dell’allenamento
Il programma di allenamento deve essere personalizzato
INDIVIDUALITÁ
Soggetto Sano Paziente Respiratorio Cronico
Soggetto sano Alla sospensione dell’allenamento
gli effetti benèfici scompaiono gradualmente
in un tempo variabile a seconda dell’attività
e di eventuali programmi di mantenimento svolti.
Pz Respiratorio Cronico
Maggiore è il tempo di allenamento,
minore sarà il decadimento fisico.
Interrompendo l’allenamento,
la perdita della condizione sarà più rapida
rispetto al soggetto sano.
Principi dell’allenamento
I benefici dell’allenamento sono TRANSITORI E REVERSIBILI
REVERSIBILITÁ
Principi dell’allenamento SOVRACCARICO
“Gli effetti successivi a grandi carichi, non si limitano solo al recupero del potenziale energetico speso,
ma portano alla sua maggiorazione, cioè a un recupero che supera quantitativamente i livelli iniziali”
Weigert
Supercompensazione
Somma degli stimoli fisici cui è sottoposto l’organismo
durante una seduta di allenamento
Carico Esterno Entità dello stimolo
+ Carico Interno
Reazione psico-fisica dell’organismo allo stimolo
= ADATTAMENTO
Frequenza
Intensità
Volume
Densità
Tipologia Esercizio
Componenti del Carico
Carico
Componenti del carico
VOLUME Quantità di lavoro svolta in una sessione di allenamento Volume = Frequenza x Intensità / Tempo
INTENSITÁ Esprime il grado di impegno fisico rispetto alla massima prestazione possibile
Intensità = carico x ripetizioni / Tempo VO2 - METs - Km/h - Watt – Kg - Borg
FREQUENZA Indica la cadenza con cui un tipo di allenamento viene svolto all’interno di una settimana 3-5/week per il lavoro aerobico – 2-3/week per il lavoro anaerobico
DENSITÁ È il rapporto tra la durata reale e la durata totale dell'allenamento
Densità = Durata reale / Durata totale
TIPOLOGIA ESERCIZIO Attività diverse reclutano differenti riserve energetiche richiedendo maggiore o minore impegno fisico
TEMPO Durata di un esercizio o di una serie di esercizi senza le pause di recupero Esercizio = s/min – Sessione = e.g. 30 min – Programma di allenamento = 6-24 settimane
Esempi di Intensità 1 MET = Equivalente metabolico del metabolismo basale di una persona adulta
1 MET = VO2 /3,5 ml O2/kg/min
1 MET Attività sedentaria
1-3 METS Attività di lieve intensità
3-6 METS Attività di intensità moderata
≥ 6 METS Attività di intensità vigorosa
Graduale e continuo aumento del carico di lavoro durante il programma di allenamento
Deve essere attuata gradualmente, modificando singolarmente tutte le componenti del carico
e prevedendo il giusto riposo tra gli stimoli.
Principi dell’allenamento PROGRESSIONE
Fase di riposo, intesa come inattività o variazione di intensità tra le sedute di allenamento.
La Pianificazione del programma di recupero fisiologico deve: essere personalizzata tenere in considerazione abitudini di vita del soggetto e la qualità del riposo notturno.
In questa fase avvengono i processi anabolici
e di miglioramento/ crescita muscolare
Principi dell’allenamento RECUPERO
Sovraffaticamento (Overtraining)
Se l’equilibrio fra lo stress indotto dall’esercizio e il riposo viene alterato, la supercompensazione si riduce o non avviene,
predisponendo l’organismo a uno stato di sovraffaticamento
L’Affaticamento è un processo fisiologico in risposta all’applicazione di un carico di lavoro
e può essere positivo in termini di adattamento dell’organismo
e incremento della performance
Lavoro Ottimale
Recupero e/o Riduzione
Carico
Sovraccarico
Un ciclo di allenamento ottimale prevede
l’alternarsi di una fase di sovraccarico con una di recupero
e/o con una diminuzione del sovraccarico ,
il tutto al fine di innescare i meccanismi di adattamento evitando infortuni o drop out
Bibliografia
Il ricondizionamento e l’esercizio fisico del paziente con patologia respiratoria
- Dalla valutazione al trattamento -
Lazzeri M., Brivio A., Carlucci A., Piaggi G.
EDRA LSWR
Guidelines for exercises testing e prescription
Ninth edition
American College of Sports Medicine
Lippincott Williams & Wilkins
Grazie
“Ma ci sono volte in cui,
indipendentemente dal metabolismo che si ha, si è costretti a trarre comunque un respiro profondo”
Douglas Adams