giornalino luglio
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Transcript of giornalino luglio
Luglio 2012Luglio 2012Luglio 2012Luglio 2012
Quelli de… l’Oratorio Pagina 2
Carissimi lettori,
è stato un anno intenso per la nostra parrocchia, un anno denso di celebrazioni, manifestazioni e
appuntamenti, senza mai dimenticare il vero obiettivo di ogni parrocchia salesiana: formare de-
gli “onesti cittadini e buoni cristiani”.
Basti pensare all’ultima manifestazione tenutasi all’interno del nostro oratorio, il festival marato-
na della solidarietà. Organizzato dal gruppo missionario, alla sua seconda edizione, ha catalizza-
to l’attenzione di buona parte della cittadinanza bovese e dei paesi limitrofi che è “accorsa” nu-
merosa in oratorio per testimoniare la propria solidarietà alla popolazione terremotata
dell’Emilia Romagna e ai Paesi più disagiati dell’Africa.
Tutto ciò per ricordarci ancora una volta che l’amore non ha limiti o scadenze ed soprattutto,
nonostante il periodo sia propizio, non va in vacanza !!
La nostra comunità da anni cerca di far diventare l’estate un’occasione per incontrare
l’Amore. La parrocchia d’estate non va in vacanza., cambia forse il modo con cui cerca di porta-
re avanti il suo progetto di annuncio dell’Amore, si indirizza in particolare sui giovani, ma non
smette di cercare in tutti i modi di dire Gesù, il Signore!
Ecco allora il senso delle attività organizzate per i bambini, ragazzi e giovani. In questi anni ab-
biamo dato un impulso molto forte all’estate come tempo di crescita nella comunione, dal
GREST, che purtroppo quest’anno non si è svolto visto l’imminente chiusura dell’Istituto delle
Figlie di Maria Ausiliatrice, all’ESTATE RAGAZZI. E anche se i numeri — 180 gli iscritti
quest’anno!! :) - non dicono molto nell’annuncio del Vangelo, noi siamo contenti che le nostre
famiglie abbiano compreso l’importanza di vivere momenti di festa, di gioco, di preghiera e di
comunità, dove in maniera semplice si trasmettere l’Amore di Gesù ai nostri piccoli.
L’estate allora non è tempo per andare in ferie nel rapporto d’amore con il Signore e credo che
chi nella vita ha incontrato l’Amore di Gesù, non può dimenticarsi di Lui. Mi piace ricordare,
prima di tutto a noi stessi della redazione, e poi anche a voi, cari lettori, che il rapporto con il
Signore è proprio una relazione d’amore e non si può vivere nell’amore e stare con chi ami solo
quando “te la senti”. O ami o non ami. Nell’amore non ci sono vie di mezzo. E il Signore aspet-
ta i suoi figli sempre.
A tutti vogliamo augurare che la prossima sia una bella e buona estate e se permettete, in parti-
colare, vorrei augurare a tutti i giovani della nostra comunità che questo tempo di vacanza sia
vissuto senza sprechi: il tempo della giovinezza che vi è dato è così prezioso e così poco che ogni
attimo perduto è un peccato. Non perdete le sere a chiedervi “cosa facciamo?” senza fare nien-
te. Non perdete giornate intere a fare niente e a convincervi che “almeno d’estate si può stare
tranquilli!”. Fate qualcosa, magari per gli altri e capirete che la gioia vera sta nel dare e che una
vita vissuta per gli altri, è vissuta per amore ed è una “vita viva”…. Una vita piena.
Cogliamo anche l’occasione per fare un “in bocca al lupo” ai nostri giovani animatori ed arbitri e
a tutti i ragazzi che in questi giorni stanno prendendo parte alla nuova edizione dell’E.R., affin-
ché, in compagnia del piccolo Hugo Cabret - il protagonista della storia di quest’anno - riscopra-
no la bellezza di sognare e di credere nei propri sogni, per dare un nuovo valore alla loro vita.
Un grazie in particolare a don Natalino che ogni anno ci offre l’opportunità di vivere esperienze
come queste e al giovane chierico don Samuel Amaglo, che con amore dedica questo periodo
della sua vita ai nostri ragazzi.
Buona estate a tutti “con i sogni sempre in tasca”.Buona estate a tutti “con i sogni sempre in tasca”.Buona estate a tutti “con i sogni sempre in tasca”.Buona estate a tutti “con i sogni sempre in tasca”.
La redazione....
GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE a tutti coloro i quali hanno voluto prendere parte a que-
sto Evento che, prima di tutto, è stato motivo di riunione fraterna!
GRAZIEGRAZIEGRAZIEGRAZIE a chi, con tanta pazienza e dedizione, ha superato caldo e
nervosismo, ed ha collaborato, per la buona riuscita dello Spetta-
colo! ;) Ai ragazzi tutti del Gruppo di Animazione Missionaria,
ideatori ed organizzatori! GRAZIEGRAZIEGRAZIEGRAZIE al Gruppo Animatori, ai Giova-
ni di Bova Marina, impegnati solitamente nella vita sociale e politi-
ca del paese fuori le mura della struttura salesiana, che hanno, co-
me sempre, collaborato in maniera instancabile! GRAZIEGRAZIEGRAZIEGRAZIE all'Ass.
CGS ELPIDA, che gestisce il CineTeatro Don Bosco, la quale ha
provveduto a farci trovare un sala accogliente e luminosa; alle
mamme e alle volontarie tutte, che con grande disponibilità hanno
provveduto a deliziarci con un gustosissimo buffet e un preziosissi-
mo servizio! GRAZIEGRAZIEGRAZIEGRAZIE a Francesco e Andrea che, attraverso l'arte
dei "murales", ci hanno omaggiato con un pezzo d' Africa! GRAZIEGRAZIEGRAZIEGRAZIE
a “Igiene e Risparmio Balloon Art” nella persona di Lillo Violi,
sempre pronto a sostenere le nostre iniziative, con grande bontà
d’animo! GRAZIEGRAZIEGRAZIEGRAZIE alle Associazioni, ai Gruppi Musicali, ai Gruppi
Folk, agli Artisti vari che si sono esibiti sul palco del CineTeatro
Don Bosco e presso i nostri cortili, regalandoci emozioni uniche,
vestite di parole e melodie diverse: GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE a Gianni e Vittoria
Fortugno, Tito Squillaci, Maria Gurnari, Katia Colica, Antonio A-
prile, Paolo Catanoso e ai ragazzi del Gruppo "Area Grecanica",
GRAZIEGRAZIEGRAZIEGRAZIE al Gruppo de "I senza nome", ai "Kardja", ai "New Time",
al Gruppo Folk Irizema! GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE a tutti gli spettatori, per la parte-
cipazione, per l'attenzione...GRAZIEGRAZIEGRAZIEGRAZIE per le donazioni, di cuore!
GRAZIEGRAZIEGRAZIEGRAZIE ai Salesiani di Bova Marina, nella persona di Don Natali-
no, Parroco e Direttore dell'Oratorio. GRAZIEGRAZIEGRAZIEGRAZIE alla Redazione di
"Quelli de l'Oratorio"! GRAZIEGRAZIEGRAZIEGRAZIE anche a tutti coloro, Associazioni,
Gruppi e Amici che, impossibilitati a partecipare, ci hanno sostenu-
ti da lontano! GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE a tutti!
Con speranza di rivederci presto, vi auguriamo una spumeggiante
estate!!!
Gruppo Animazione Missionaria (GAMGruppo Animazione Missionaria (GAMGruppo Animazione Missionaria (GAMGruppo Animazione Missionaria (GAM)
Numero 1I-IV, Luglio 2012 Pagina 3
Quelli de… l’Oratorio Pagina 4
Allegria, divertimento, riflessio-
ne: queste sono state le parole
d’ordine della Maratona della
Solidarietà, un evento straordi-
nario per Bova Marina che è
stato reso possibile grazie alle
costruttive sinergie del Gruppo
di Animazione Salesiana,
all’interno del nostro Oratorio.
Lo scopo dell’iniziativa è stato
quello di raccogliere dei fondi
da inviare in parte alle zone
dell’Emilia Romagna, colpite
dagli eventi tellurici nelle ultime
settimane, e in parte agli Istituti
Salesiani in Africa, che operano
da anni, accogliendo giovani in
difficoltà.
La prima parte della serata, si è
svolta all’interno del CineTea-
tro Don Bosco, che, per
l’occasione ha fatto da scenario
alle esibizioni di numerosi grup-
pi musicali, tra cui i “Senza no-
me”, che hanno proposto dei
brani anni ’70, i “Kardhia”, che
hanno interpretato vecchi brani
del repertorio popolare della
nostra terra, rievocando le usan-
ze e i costumi calabresi e i
“New Time”, il gruppo dei ra-
gazzi dell’Oratorio che ha dato
un tocco rock alla serata.
A seguire ci sono state delle let-
ture tratte dalle opere “Il signor
Competente” scritto dai compo-
nenti dell’Associazione Cultura-
le “Do ut Des” di Bianco, e “Il
tacco di Dio” di Katia Colica.
Grande interesse ha inoltre su-
scitato la testimonianza di Gian-
ni Fortugno, membro
dell’Associazione “Giovanni
Paolo XXIII”, fondatore e re-
sponsabile da oltre dieci anni di
una casa famiglia a Reggio Cala-
bria che accoglie bambini ab-
bandonati.
La seconda parte della serata si
è svolta invece nei cortili
dell’Oratorio, dove sono stati
allestiti degli stands informativi
e punti di raccolta solidale, non-
ché un ricco buffet, offerto dal
Gruppo di Animazione Missio-
naria Salesiana, per tutte le per-
sone che sono intervenute a
dare il loro contributo di solida-
rietà.
Qui, ha avuto luogo, inoltre,
l’esibizione del gruppo Folk
“Irizema” di Bova Marina, e
l’intervento di Paolo Catanoso,
responsabile del Gruppo
dell’Area Grecanica, che ha sot-
tolineato con quanta forza si
debba dire “no” alla centrale a
carbone di Saline Joniche, un
argomento, questo, che, negli
ultimi mesi sta facendo discute-
re molto.
Antonia Plutino
IL NOSTRO ORATORIO SALESIANO SCENARIO DI UN GRANDE EVENTOIL NOSTRO ORATORIO SALESIANO SCENARIO DI UN GRANDE EVENTOIL NOSTRO ORATORIO SALESIANO SCENARIO DI UN GRANDE EVENTOIL NOSTRO ORATORIO SALESIANO SCENARIO DI UN GRANDE EVENTO
Cari lettori,
come tutti gli anni anche quest'anno e' iniziata la specialissima estate
ragazzi all'oratorio salesiano di Bova Marina.
La storia rappresentata quest'anno racconta di " Hugo Cabret", un
bambino orfano di 12 anni che viveva da solo fra le mura di una stazione
di Parigi .
Lo slogan che ci accompagnerà durante tutta l’E.R. è "con i sogni in con i sogni in con i sogni in con i sogni in
tasca tasca tasca tasca " , che vuol dire che ognuno di noi deve cercare di realizzare i suoi
sogni senza fermarsi mai.
Siamo circa 180 ragazzi, divisi in 4 squadre, ognuno con il suo nome e il
suo colore di maglietta: Edison squadra gialla, Chaplin squadra rossa, Edison squadra gialla, Chaplin squadra rossa, Edison squadra gialla, Chaplin squadra rossa, Edison squadra gialla, Chaplin squadra rossa,
Lumiere squadra bluLumiere squadra bluLumiere squadra bluLumiere squadra blu, e infine quella verde Méliès verde Méliès verde Méliès verde Méliès che prende anche il
nome da "George Melies" , il signore che vendeva giocattoli dentro la
stazione dove viveva Hugo.
L’estate ragazzi e' un occasione di svago e divertimento dove si impara
a lavorare con la squadra, a fidarsi l'uno dell'altro, ma soprattutto ci
insegna che non e' mai troppo tardi per fare del bene
Speriamo tantissimo di divertirci e di fare nuove amicizie, ma soprattut-
to di consolidare sempre di più l’amicizia con Gesù.
Buona Estate ragazzi a tutti voi!!Buona Estate ragazzi a tutti voi!!Buona Estate ragazzi a tutti voi!!Buona Estate ragazzi a tutti voi!!
Valentina e tutta la redazione speciale Estate Ragazzi
Quelli de… l’Oratorio Pagina 6
Siamo tutti dei piccoli ingranaggi
della fantastica macchina del mondo
ognuno col suo sogno e i suoi messaggi
insieme più veloci di un secondo.
Il mondo è una stazione trafficata
di passeggeri sempre indaffarati
la vita è un treno in corsa accelerata,
ma noi viaggiatori fortunati.
E con in nostri sogni sempre in tascaE con in nostri sogni sempre in tascaE con in nostri sogni sempre in tascaE con in nostri sogni sempre in tasca
riscopriremo il senso della vitariscopriremo il senso della vitariscopriremo il senso della vitariscopriremo il senso della vita
faremo in modo che qualcosa nascafaremo in modo che qualcosa nascafaremo in modo che qualcosa nascafaremo in modo che qualcosa nasca
il sogno una certezza: la luna tra le dita.il sogno una certezza: la luna tra le dita.il sogno una certezza: la luna tra le dita.il sogno una certezza: la luna tra le dita.
If you love your dreams you really love the world If you love your dreams you really love the world If you love your dreams you really love the world If you love your dreams you really love the world
Let’s love your dreams, let’s love the world.Let’s love your dreams, let’s love the world.Let’s love your dreams, let’s love the world.Let’s love your dreams, let’s love the world.
(se ami i tuoi sogni tu ami davvero il mondo,
ama i tuoi sogni, ama il mondo)
Se qualcosa qui ci sarà di rotto
per chi non ha più voglia di cantare
Ci siamo noi per aggiustare tutto
e fare quello che bisogna fare.
Tutti treni saranno puntuali,
le nostre strade un prato profumato,
si, questo mare non avrà rivali
ed il futuro sorgerà incantato.
Numero 1I-IV, Luglio 2012 Pagina 7
Quelli de… l’Oratorio Pagina 8
E anche quest’anno tanti i mo-
menti per divertirsi e per riflet-
tere: dalla preghiera preghiera preghiera preghiera alla fine
della giornata come dialogo
con Dio Padre, come ringrazia-
mento per la vita, per il creato,
per la fede; al gioco gioco gioco gioco come ag-
gregazione, incontro, possibilità
per scoprire le proprie capacità
tecniche e fisiche, come rispetto
delle regole e degli altri; dalla
formazione formazione formazione formazione per arricchirsi cultu-
ralmente, come progettualità
per la costruzione del proprio
presente e del proprio futuro,
per conoscere la Parola di Dio;
ai laboratori laboratori laboratori laboratori per scoprire e co-
noscere le proprie capacità e
potenzialità e metterle a dispo-
sizione degli altri; alle feste feste feste feste per
recuperare il tempo nella sua
dimensione di gratuità, per do-
nare gioia e serenità agli altri.
Ma non mancano le novità,
alcune delle quali i nostri ragaz-
zi le hanno già pregustate: cac-
cia al tesoro notturna - merco-
ledì 4 - e adorazione eucaristica
- giovedì 5-.
E non finisce qui…E non finisce qui…E non finisce qui…E non finisce qui…
Numero 1I-IV, Luglio 2012 Pagina 9
If you love your dreams you really love the world If you love your dreams you really love the world If you love your dreams you really love the world If you love your dreams you really love the world
Let’s love your dreams, let’s love the world.Let’s love your dreams, let’s love the world.Let’s love your dreams, let’s love the world.Let’s love your dreams, let’s love the world.
ChaplinChaplinChaplin
LumiereLumiereLumiere
EdisonEdisonEdison
MélièsMélièsMéliès
CLASSIFICA GENERALE CLASSIFICA GENERALE CLASSIFICA GENERALE CLASSIFICA GENERALE al 06/07/2012
1111° Melies 295 Melies 295 Melies 295 Melies 295 2222° Lumiere 270 Lumiere 270 Lumiere 270 Lumiere 270 3333° Chaplin 260 Chaplin 260 Chaplin 260 Chaplin 260 4444° Edison 195 Edison 195 Edison 195 Edison 195
Quelli de… l’Oratorio Pagina 10
TEMATEMATEMATEMA
CONTENUTICONTENUTICONTENUTICONTENUTI
ATTIVITA’ ATTIVITA’ ATTIVITA’ ATTIVITA’
PREGHIERA PREGHIERA PREGHIERA PREGHIERA IMPEGNOIMPEGNOIMPEGNOIMPEGNO
9 L VII fermataVII fermataVII fermataVII fermata
Una opportu-Una opportu-Una opportu-Una opportu-
nitànitànitànità
Per realizzare i sogni c’è bi-
sogno di impegno e fatica.
Laboratori
Giochi
Dimostra che sei
meglio di quanto
pensino di te.
10M VIII fermataVIII fermataVIII fermataVIII fermata
Le mie paureLe mie paureLe mie paureLe mie paure
I bambini abbandonati
Una giustizia ingiusta
Gruppi
Giochi
Agirò con corag-
gio
11M IX fermataIX fermataIX fermataIX fermata
Un avventura Un avventura Un avventura Un avventura
rischiosarischiosarischiosarischiosa
Il coraggio dell’avventura…
Il racconto della vita
Laboratori -
OlimpiadiOlimpiadiOlimpiadiOlimpiadi
Farò un gesto
molto concreto
per dimostrare il
mio affetto ai
miei genitori
12 G X fermataX fermataX fermataX fermata
La chiaveLa chiaveLa chiaveLa chiave
L’amicizia Gruppi
olimpiadi + olimpiadi + olimpiadi + olimpiadi +
MaratonaMaratonaMaratonaMaratona
Ascolterò con
attenzione gli
altri
13 V XI fermataXI fermataXI fermataXI fermata
Per fare quello Per fare quello Per fare quello Per fare quello
che deve fareche deve fareche deve fareche deve fare
La gioia di riuscire a realizza-
re i propri sogni
Laboratori
Giochi a mare
Farò quello che
devo fare. Testi-Testi-Testi-Testi-
monianza anima-monianza anima-monianza anima-monianza anima-
toritoritoritori (ore 20).
14 S XII fermataXII fermataXII fermataXII fermata
Il segretoIl segretoIl segretoIl segreto
I pregiudizi. Costretti a vive-
re come non vorresti ed es-
sere giudicato per quello che
non sei. Un passato che fa
soffrire. Alla ricerca di un
messaggio segreto.
Prove - Giochi
18.30 S. Messa +
saluto alle suore
Ore 21.00 SerataSerataSerataSerata
talent showtalent showtalent showtalent show
+ testimonianza
calciatore
Sarò leale.
Numero 1I-IV, Luglio 2012 Pagina 11
VERTICALI 01. Il centro di Vienna. 02. Il nome della Goggi. 03. Andare avanti a fatica. 04. Iniz. di Einstein. 06. Una metà di oggi. 07. Spiegare il significato della parola. 08. L’Attore Wallch. 09. Si ottengono vendendo. 10. Se lo fa chi è in gamba 12. Ormai privi di forze. 16. Molto furbo. 18. Arturo grande direttore d’orchestra. 19. La festa col presepe. 20. Rifugi di lepri. 23. Lo inganna Jago. 26. La città dei sassi. 29. Giocatore che imbroglia. 31. Come sopra. 32. Destino. 35. Antenati. 36. Comune palmipede. 37. Topo...parigino. 38. Tribunale Regionale (sigla). 40. L’Italia nei siti internet
ORIZZONTALI 01. La Morante che scrisse “L’isola di Arturo”. 05. La custodia della spada. 11. Blocco per prendere appunti 13. Daniel attore. 14. Lo difende lo scacchista. 15. La nota centrale. 17. Un frutto... anche secco. 18. Atleti con la racchetta. 21. In Arabia sono le prime. 22. Numero dispari.
24. La potenza di Washington (due parole). 25. Indole. 27. Con le “ Storie tese”. 28. Isola Toscana. 30. Chiusura di lezioni. 33. Latitudine (abbr.). 34. Il nome dell’attrice Di Benedetto. 36. Uno famoso fu Cicerone. 39. Caduta di...fiocchi. 41. Un po’ d’ordine. 42. Copia...per fare ridere.
Uno dei sei disegni è leggermente diverso dagli
altri. Sapreste dire qual è?
- E’ più lontana la Cina o la
luna ?
- La Cina, perché la luna si
vede, la Cina no.
Due mamme stanno
parlando dei loro
figli.
“Mio figlio cammina
già da tre mesi”
e l’altra: “oh, chissà
dove sarà ormai?”
Carabinieri in auto:
"Appuntato guarda se
la freccia funziona".
"Ora si, ora no, ora si,
ora no ..."
Come hanno fatto otto ciccioni a stare
sotto un ombrello senza bagnarsi? Non
stava piovendo.
Quelli de… l’Oratorio Pagina 12
(Don Bosco continua a raccontare)
La sicurezza di avere una guida
Da quando cominciai a recarmi da don Calosso, ebbi piena confidenza in
lui. Gli raccontai ciò che facevo, ciò che dicevo, gli confidai persino i miei
pensieri. Così egli poté darmi i consigli giusti.
Provai per la prima volta la sicurezza di avere una guida, un amico dell'ani-
ma. Per prima cosa mi proibì una penitenza che facevo, non adatta alla mia
età. Mi incoraggiò invece ad andare con frequenza alla confessione e alla
Comunione. Mi insegnò pure a fare ogni giorno una piccola meditazione, o
meglio una lettura spirituale.
Tutto il mio tempo libero, nei giorni di festa, lo passavo con lui. Nei giorni
feriali andavo a servirgli la santa Messa ogni volta che potevo. In quel tempo
ho cominciato a provare la gioia di avere una vita spirituale. Fino allora ave-
vo vissuto molto materialmente, quasi come una macchina che fa una cosa ma non sa perché.
A metà settembre cominciarono le lezioni di italiano. Studiai tutta la grammatica e mi esercitai nei componimenti. A
Natale presi in mano la grammatica latina. A Pasqua cominciai gli esercizi di traduzione dal latino in italiano e dall'italia-
no in latino.
In tutto questo tempo non ho mai smesso di dare spettacolo sul prato nella bella stagione, e nelle stalle d'inverno. I
fatti che mi raccontava don Calosso, e anche le sue parole, servivano ad irrobustire le mie «prediche».
Ero felice. Mi sembrava che ogni mio desiderio fosse appagato. Invece una nuova disgrazia, una grave sofferenza, ven-
ne a troncare tutte le mie speranze.
3. Quando morì la speranza
Lo studio e la zappa
Durante l'inverno, il lavoro in campagna era ridotto quasi a zero. Antonio permise
che studiassi quanto volevo. Venuta però la primavera, cominciò a lamentarsi.
Diceva che lui doveva logorarsi la vita in lavori pesanti, mentre io facevo il signori-
no. Ebbe vivaci discussioni con me e con mia madre. Alla fine, per non rompere la
pace in famiglia, decidemmo che sarei andato a scuola il mattino presto. Il resto
della giornata l'avrei impiegato nei campi.
Ma come avrei potuto studiare le lezioni e fare le traduzioni? Mi arrangiai così.
Andando e tornando da scuola cercavo di studiare. Arrivato a casa, con una mano
prendevo la zappa, con l'altra la grammatica. Lungo la strada ripetevo pronomi e
verbi. Giunto sul luogo del lavoro, davo un malinconico sguardo alla grammatica, la mettevo in un angolo al sicuro, e
insieme agli altri mi mettevo a zappare, a sarchiare, a raccogliere l'erba.
Quando arrivava l'ora della merenda, mi tiravo in disparte. Con una mano tenevo la pagnotta, con l'altra riprendevo la
grammatica e studiavo. Stessa cosa tornando a casa. Il tempo del pranzo, della cena, qualche mezz'ora strappata al
sonno erano gli unici tempi in cui potevo fare i compiti scritti. Nonostante tanto lavo-
ro e tanta buona volontà, Antonio non era soddisfatto. Un giorno, con tono deciso,
disse a mia madre e a mio fratello Giuseppe:
- E’ ora di farla finita con quella grammatica. Io sono diventato grande e grosso e
non ho mai avuto bisogno di libri. In uno scatto di dolore e di rabbia risposi:
- Anche il nostro asino non è mai andato a scuola, ed è più grosso di te. quelle
parole andò sulle furie, e a stento potei evitare scappando una pioggia di pugni e di
schiaffi.
(contiuna…)
A cura di Angela ZavettieriA cura di Angela Zavettieri
Numero 1I-IV, Luglio 2012 Pagina 13
EPPURE SOFFIA...
Tutte le attività umane - trasporti, riscaldamento, produzione e consu-
mi di energia - hanno un impatto inevitabile sull’ambiente, osservabile
e misurabile sotto diversi aspetti e profili, ad esempio in termini di ri-
duzione delle risorse naturali non rinnovabili, di dispersione di sostan-
ze contaminanti, di alterazione degli ambienti naturali.
Questo impatto può essere contenuto e mitigato con l’adozione di
tecnologie adeguate, ma non può essere completamente azzerato. Le
stesso utilizzo di fonti “pulite”, come quelle rinnovabili, non è esente
da impatti o ripercussioni sugli ambienti naturali, che anche in tal caso
devono essere minimizzati con l’adozione di opportune cautele sugge-
rite da una corretta analisi ambientale preventiva.
In campo energetico l’impatto ambientale più significativo è quello
relativo alle emissioni di gas e di altre sostanze nocive nell’atmosfera.
Ne sono responsabili, in particolare, i processi di combustione delle Ne sono responsabili, in particolare, i processi di combustione delle Ne sono responsabili, in particolare, i processi di combustione delle Ne sono responsabili, in particolare, i processi di combustione delle
fonti fossili.fonti fossili.fonti fossili.fonti fossili.
Questa breve premessa campeggia sul sito dell’Enel ed è chiaro come, per ammissione di Enel stessa, le fon-
ti fossili sono responsabili di emissioni di gas ed altre sostanze nocive nell’atmosfera.
Saline Joniche, lo stabilimento della Liquichimica.
Dal 2007 sono tornate entrambe agli onori della cronaca per la notizia che ci sarebbe una società, la SEI-
Repower con sede in Svizzera, che ha acquistato dalla SIPI l’impianto per realizzare in seguito una centrale centrale centrale centrale
a carbone di 1200 mwa carbone di 1200 mwa carbone di 1200 mwa carbone di 1200 mw, simile a quella già in funzione a Civitavecchia. Questa notizia in molti ha risveglia-
to un incubo del passato, quando negli anni ottanta l’ENEL voleva impiantare una megacentrale a carbone
di oltre 2500 Megawatt nell’area portuale di Gioia Tauro.
Subito sono state molte le voci che hanno contrastato l’ipotesi ventilata, a partire da Legambiente, ma an-
che molte forze politiche, quasi in modo trasversale, si sono espresse negativamente nei confronti della
centrale a carbone, destinata a sorgere - oltre al danno, la beffa! - su un oasi naturale.
Chi si sta battendo contro il carbone, e non solo qui nel profondo sud, porta avanti anche una battaglia battaglia battaglia battaglia
globaleglobaleglobaleglobale contro i mutamenti climatici che stanno colpendo la salute dei cittadini e l’economia.
Ad avere un approccio sbagliato sono invece coloro che propongono e coloro che sostengono la realizza-Ad avere un approccio sbagliato sono invece coloro che propongono e coloro che sostengono la realizza-Ad avere un approccio sbagliato sono invece coloro che propongono e coloro che sostengono la realizza-Ad avere un approccio sbagliato sono invece coloro che propongono e coloro che sostengono la realizza-
zione di una centrale a carbone in nome di un interesse egoistico, il mantenimento del potere lobbystico zione di una centrale a carbone in nome di un interesse egoistico, il mantenimento del potere lobbystico zione di una centrale a carbone in nome di un interesse egoistico, il mantenimento del potere lobbystico zione di una centrale a carbone in nome di un interesse egoistico, il mantenimento del potere lobbystico
ed anche mafioso, calpestando quello generale, la salute e lo sviluppo economico dei cittadini calabresi.ed anche mafioso, calpestando quello generale, la salute e lo sviluppo economico dei cittadini calabresi.ed anche mafioso, calpestando quello generale, la salute e lo sviluppo economico dei cittadini calabresi.ed anche mafioso, calpestando quello generale, la salute e lo sviluppo economico dei cittadini calabresi.
Quelli de… l’Oratorio Pagina 14
di Angelo Scordodi Angelo Scordodi Angelo Scordodi Angelo Scordo
Ci si attendeva che le istituzioni, le nostre istituzioni, elette per tutelare i nostri diritti e far progredire que-
sta terra, rispondessero adeguatamente, ricordando che una politica a favore del carbone, la fonte fossile fonte fossile fonte fossile fonte fossile
che genera le più alte emissioni specifiche di CO2che genera le più alte emissioni specifiche di CO2che genera le più alte emissioni specifiche di CO2che genera le più alte emissioni specifiche di CO2 (calcolate con studi dettagliati su centrali delle stesse di-
mensioni pari a 7milioni e 600mila tonnellate di unità annue, più altre svariate migliaia di tonnellate di al-
tre polveri inquinanti, contribuendo in modo determinante all’aumento dell’effetto serra e ai mutamenti
climatici), è semplicemente nefastanefastanefastanefasta per il futuro energetico e ambientale del nostro paese. E’ quindi giusto
andare in controtendenza, pressare cioè il governo, affinché l’Italia s’impegni per raggiungere gli obiettivi
di Kyoto puntando su risparmio e fonti pulite e rinnovabili.
Niente di tutto questo. Solo pochi giorni fa, sulle prime pagine di giornali locali e nazionali, campeggiava
in bella vista: “Il Governo da l’ok per la centrale a carbone di Saline Joniche”. A differenza di qualche gior-
no, lo stesso ha fatto l’ente Provincia di Reggio Calabria. E’ inutile chiedersi il perché….
Il Governo italiano, sostenuto dai ricchi capitali esteri, ma anche da mafia e politici locali conniventi (è inu-
tile nasconderselo) vuole fare impiantare un cancro nella terra più danneggiata e arretrata d’Italiaun cancro nella terra più danneggiata e arretrata d’Italiaun cancro nella terra più danneggiata e arretrata d’Italiaun cancro nella terra più danneggiata e arretrata d’Italia, “tanto
peggio di così” avranno pensato!
Sicuramente fra qualche anno sentiremo dire: “è stato un errore costruire la centrale!” oppure “cala la pro-
duzione del bergamotto!” o ancora “morti sospette in provincia Di Reggio Calabria!” ecc ecc.
I cittadini che vogliono il bene della loro terra e di conseguenza il proprio, sia quelli che la abitano ed in
cui ci vivono e lavorano, sia chi è lontano ma capisce l’importanza del vivere sano e sostenibile, non pos-
sono permettere l’attuarsi di uno scempio simile. Sono nate, di conseguenza, alcune associazioni che insie-
me al coordinamento del ”NO alla Centrale Carbone” combattono ormai da tempo sia nel territorio cala-
brese, ma anche in altre sedi della capitale e del nord Italia, con dei sit-in nelle aree specificamente coinvol-
te, con seminari, approfondimenti culturali, manifestazioni popolari, che hanno visto la partecipazione dei
più illustri scienziati e dottori italiani, ma anche economisti che sottolineano come le attività produttive
vanno valutate e fatte sviluppare nella loro interezza. Come si può pretendere di far sviluppare agricoltura
e turismo avendo sul groppone una tale fonte di inquinamento?
Anche perché, come sostenuto dai teorici delle nuove tecnologie, da Legambiente, WWF e associazioni si-
mili, esistono decine e decine di scelte alternative da poter individuare per permettere lo sviluppo energeti-
co, economico e sociale di una terra che non vede uno spiraglio di luce, se non quella pulita -e gratuita- del
sole…
Non è più tollerabile che l’Italia, il paese più as-
solato d’Europa, produca un decimo della Ger-
mania in termini di energia solare. Il sole ed il
vento, insieme all’acqua possono essere davvero
il riscatto della nostra terra, dell’intera Calabria.
Potremmo vivere bene se solamente fossimo in
grado di vendere l’energia ricavata da queste
fonti pulite alle altre Regioni che non le hanno
così in abbondanza; basterebbe volerlo, baste-
rebbe solo un po’ di volontà e soprattutto di
capacità politica. Eppure il vento soffia ancora…
Numero 1I-IV, Luglio 2012 Pagina 15
1 luglio: Sofia Nucera, Vadalà Antonino
2 luglio: Giusy Nucera
4 luglio: Rosetta Zavettieri
5 luglio: Sonia Cuzzilla
6 luglio: Annabella Genova, Giovanna Lugarà
7 luglio: Francesca Favasull, Salvatore Proietto, Pasquale Tuscano
8 luglio: Rosario Branca
9 luglio: Francesca Callea
11 luglio: Angela Orlando , Tatiana Bologna, Francesca Labate
12 luglio: Marilù Mandanici
13 luglio: Enrico Dieni, Emanuela Fiumanò, Iolanda Russo
14 luglio: Angelo Patea, Caterina Stellitano
15 luglio: Flora D’aguì
17 luglio: Simona Carducci, Maria Teresa Latella
18 luglio: Giulia Arconti, Rosario Dieni, Norberto Petronio
19 luglio: Elisa Orlando
20 luglio: Annarosa Spinella, Leo Modaffari
21 luglio: Angelo Marengo, Emanuele Orlando
23 luglio: Giada Orlando, Annamaria Mediati
25 luglio: Francesco Callea
28 luglio: Tito Squillaci
29 luglio: Giusy Branca, Jone Zappalà, Lucia Iacopino
30 luglio : Umberto Tuscano
31 luglio: Mariateresa Franzè, Samuel Amaglo
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