Giornale Ulisse - Inserto Dicembre

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edizione speciale Gli studenti interrogano le istituzioni: Bari è una città universitaria a tutti gli effetti? Cosa offre la cittadinanza agli 80.000 studenti che ogni giorno vivono la nostra città? Queste sono alcune delle domande su cui si è ba- sato il primo incontro, organizzato dall’associazione culturale Spazio Civico, allo scopo di mettere a con- fronto gli studenti baresi, rappresenta- ti dalle associazio- ni studentesche, e le maggiori cari- che politiche ed istituzionali del ca- poluogo pugliese. Il confronto è stato un’ occasio- ne per discutere di fatto sulle op- portunità dello studente medio, le cui condizioni non permettono di vivere appieno il mondo universi- tario nonché la città stessa. Prici- palmente si sono accesi i riflettori sull’opportunità di istituire una con- sulta permanente dei giovani, che collaborerà con l’assesorato alle po- litiche giovanili e con il consiglio co- munale allo scopo di avanzare propo- ste atte a migliorare la qualità della vita dello studente dando così voce agli studenti all’interno dei processi decisionali della città. I temi essenziali sul quale si sono snodati i vari punti dell’incontro verto- no principalemte su tutti come mobili- tà, alloggi, convenzioni per utilizzo di servizi, e tanto altro. In merito al pro- blema della mobilità si è rilevato che, la mancanza di un adeguato servizio di trasporto e di collegamento fra le sedi universitarie e i quartieri limitrofi spesso costringe i ragazzi ad arrivare tardi o abbandonare prematuramente la lezione. Vastissimo infatti è il ba- cino d’utenti che ogni giorno sceglie di utilizzare i mezzi pubblici per rag- giungere il Politecnico, e che la mag- gior parte delle volte è costretto per l’inefficienza dei pullman e per evitare ritardi a lezione a muoversi a piedi (tale problema andrebbe affrontato più seriamente coordinandosi anche con l’AMTAB). Il problema del carente servizio di trasporto non si limita solo nei giorni lavorativi ma si estende e anche nei week-end quando i fuori sede pre- senti in città non hanno possibilità di utilizzare il servizio pubblico per rag- giungere il cen- tro, tagliando fuori quartieri come Valenzano o Pog- giofranco dalla “movida barese”, quartieri che ven- gono estromessi anche dai percorsi ciclabili posti in città spesso inuti- lizzati. Come detto in precedenza, all’in- contro ha parteci- pato anche una de- legazione della Provincia di Ba- ri, con in testa l’asserore Sergio Fanelli, che en- tusiasta dell’ini- ziativa ha confer- mato la diponibilità della Giunta Provinciale a dar vita ad un tavolo di confronto, con cadenza mensile, durante il quale discutere ed esporre le richieste degli studenti, valutandone la reale fattibilità. Tra le prime proposte fatte pervenire all’assesore Fanelli nel corso... BARI: città universitaria? «Gli studenti e le istituzioni baresi a confronto» Stampato con il contributo del Politecnico di Bari - Fondi exLege 390/91 TIRANA FIELDS Cooperazione interuniversitaria italo-albanese CUC CIVILE Quest’esame non s’ha da toccare OSSERVATORIO DELLA DIDATTICA Finalmente si parte Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, e il Magnifico Rettore del Politecnico di Bari che partecipano all’iniziativa organizzata dall’associazione Spazio Civico. continua a pag. 2

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Gli studenti interrogano le istituzioni: Bari è una città universitaria a tutti gli effetti? Cosa offre la cittadinanza agli 80.000 studenti che ogni giorno vivono la nostra città? Queste sono alcune delle domande su cui si è ba-sato il primo incontro, organizzato dall’associazione culturale Spazio Civico, allo scopo di mettere a con-fronto gli studenti baresi, rappresenta-ti dalle associazio-ni studentesche, e le maggiori cari-che politiche ed istituzionali del ca-poluogo pugliese.Il confronto è stato un’ occasio-ne per discutere di fatto sulle op-portunità dello studente medio, le cui condizioni non permettono di vivere appieno il mondo universi-tario nonché la città stessa. Prici-palmente si sono accesi i riflettori sull’opportunità di istituire una con-sulta permanente dei giovani, che collaborerà con l’assesorato alle po-litiche giovanili e con il consiglio co-munale allo scopo di avanzare propo-ste atte a migliorare la qualità della vita dello studente dando così voce agli studenti all’interno dei processi decisionali della città.

I temi essenziali sul quale si sono snodati i vari punti dell’incontro verto-no principalemte su tutti come mobili-tà, alloggi, convenzioni per utilizzo di servizi, e tanto altro. In merito al pro-blema della mobilità si è rilevato che, la mancanza di un adeguato servizio di trasporto e di collegamento fra le sedi universitarie e i quartieri limitrofi spesso costringe i ragazzi ad arrivare

tardi o abbandonare prematuramente la lezione. Vastissimo infatti è il ba-cino d’utenti che ogni giorno sceglie di utilizzare i mezzi pubblici per rag-giungere il Politecnico, e che la mag-gior parte delle volte è costretto per l’inefficienza dei pullman e per evitare

ritardi a lezione a muoversi a piedi (tale problema andrebbe affrontato più seriamente coordinandosi anche con l’AMTAB).Il problema del carente servizio di trasporto non si limita solo nei giorni lavorativi ma si estende e anche nei week-end quando i fuori sede pre-senti in città non hanno possibilità di utilizzare il servizio pubblico per rag-

giungere il cen-tro, tagliando fuori quartieri come Valenzano o Pog-giofranco dalla “movida barese”, quartieri che ven-gono estromessi anche dai percorsi ciclabili posti in città spesso inuti-lizzati. Come detto in precedenza, all’in- contro ha parteci-pato anche una de- legazione della Provincia di Ba-ri, con in testa l’asserore Sergio Fanelli, che en- tusiasta dell’ini-ziativa ha confer-mato la diponibilità

della Giunta Provinciale a dar vita ad un tavolo di confronto, con cadenza mensile, durante il quale discutere ed esporre le richieste degli studenti, valutandone la reale fattibilità. Tra le prime proposte fatte pervenire all’assesore Fanelli nel corso...

BARI: città universitaria? «Gli studenti e le istituzioni baresi a confronto»

Stampato con il contributo del Politecnico di Bari - Fondi exLege 390/91

TIRANA FIELDS

Cooperazione interuniversitaria

italo-albanese

CUC CIVILE

Quest’esame non s’ha da toccare

OSSERVATORIODELLA DIDATTICA

Finalmente si parte

In questo numero...

Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, e il Magnifico Rettore del Politecnico di Bari che partecipano all’iniziativa organizzata dall’associazione Spazio Civico.

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Tirana Fields è il risultato del proget-to “Cooperazione interuniversitaria italo/albanese: nuove prospettive per futuri giovani professionisti” finanzia-to dall’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia ai sensi della LR 20/2003 “Partenariato per la co-operazione” .Il progetto ha offerto a decine di stu-denti albanesi e italiani l’opportunità di seguire un percorso didattico sulla fotografia d’autore e si è articolato in due diverse fasi, svoltesi entrambe a Tirana.Un primo gruppo di lezioni teoriche e pratiche sui fondamenti di fotogra-fia di architettura e paesaggio hanno riproposto presso la Facoltà di Ar-chitettura del Politecnico di Tirana i contenuti e le modalità di svolgimento del Laboratorio di Fotografia di Ar-chitettura e Paesaggio che, da diversi

anni, si svolge presso il Politecnico di Bari con la docenza dell’Ing. Michele Cera. A queste ha fatto segui-to una Summer School di fotografia, guidata da Massimo Sordi, au-tore italiano di fama internazionale che ha riunito studenti italiani e albanesi in un’unica campagna fotografica su cinque quartieri del-la città di Tirana.Il progetto è stato un percorso di scambio, formazione, conoscen-za e scoperta, impor-tante dal punto di vista didattico, ma soprat-tutto è diventato mo-mento di condivisione e

di un’amicizia nata tra ragazzi di diverse nazionalità e culture, ac-comunati da una passione in comune: la fotografia.Una prima presentazione del lavoro si è svolta lo scorso 8 gennaio a Tirana presso il muzeu Historik Kombetar in piazza Skanderbeg dove la mostra è stata inaugurata alla presenza delle autorità albanesi e di un pubblico

numeroso ed entusiasta.La mostra fotografica Tirana Fields

è stata poi riproposta a Bari lo scorso 21 gennaio, presso il foyer del Teatro Pic-cinni con la partecipazione di autorità ital-iane, del part-ner albanese e di una rap-presentanza degli studenti albanesi coin-volti.Un progetto, quello di Tira-na Fields, che ha coinvolto il Dipart imento

di Architettura e Urbanistica del Po-litecnico di Bari e il Departamenti i Arkitektures dhe Urbanistikes, Fakulteti i Inxhinierise se Ndertimit, Universiteti Politeknik i Tiranes po-nendo le basi per nuove possibilità di cooperazione futura anche grazie a un nuovo Protocollo d’Intesa che i Direttori dei due Dipartimenti hanno recentemente firmato.

di Enza Chiarazzo

TIRANA FIELDS«Cooperazione interuniversitaria italo-albanese sulla fotografia d’autore»

FotograFia

dell’incontro c’è un libero accesso alle reti wi-fi, in-dividuando 2-3 zone stra-tegiche all’interno della città. Altro tema caldo dell’incontro riguarda gli alloggi per gli studenti bor-sisti. A detta del presidente A.Di.S.U., Ettore Sbar- ra, Bari è una città “mol-to poco universitaria” in cui i mezzi messi a dis-posizione degli studenti sono scarsi, inoltre i tagli previsti per il 2011 porte- ranno una diminuzio-ne delle borse di studio pari all’80% rispetto agli

anni passati. E la situazione non migliora di certo per le fasce di studenti che ogni anno, già nei primi mesi estivi, vagano nei pressi del Politecnico con l’obbiettivo di trovare un appartamento senza incappare nelle maglie del mercato nero e dell’evasione. Occorre pertanto una maggiore supervisione da parte delle Istituzioni, per pro-

teggere il debole nel momento del contratto, avanzando soluzioni, tra le quali quella proposta del Magnifico Rettore Nicola Costantino: “Occorrono incentivi ai proprietari o una polizza sui danni”.Tra le prime ipotesi avanzate riguardo gli spazi destinati agli studenti, vi è quella del sindaco Emilia-no che, prima di congedarsi nel dare appuntamento alla prima “consulta” con gli studenti, manifesta l’intenzione di cedere come spazio destinato allo studio e alla didattica, l’ex “Manifattura tabacchi” che con l’imminente apertura dell’ex “Palazzo delle Poste” andranno, anche se in parte, a colmare la gravosa situazione degli spazi che affliggono gli studenti da anni. A questo punto il processo è partito, la città sembra finalmente cominciare a rendersi conto del problema dei giovani, e degli studenti in senso stretto. Ora non resta che armarci di buona volontà e spirito di iniziativa nella speranza che le proposte avanzate non restino solo parole al vento o facili temi sui quali costruire una cam-pagna elettorale. Da parte nostra siamo aperti al dialogo, e chiediamo a tutti gli studenti di aiutarci in questa sfida, facendoci pervenire le vostre opinioni e le vostre esigenze.

Fabio Menditto Gaetano [email protected] [email protected]

2 Anno dodicesimo - Insertospeciale - Gennaioduemilaundici - Azione Universitaria Politecnico

Page 3: Giornale Ulisse - Inserto Dicembre

Responsabile scientifico del progetto e del Laboratorio di Fotografia di Architettura e Paesaggio: ing. Michele CeraCapo progetto: arch. Marité CuonzoComunication Manager: Gianluca SavinoDocente della Summer School: Arch. Massimo Sordi, Facoltà di Ar-chitettura “Aldo Rossi” di CesenaReferente di progetto per l’Albania: Arch. Gjergji Islami

Enza Chiarazzo

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È proprio vero, “se uno nasce tondo non muore quadrato!”. A cosa ci rife-riamo?!? A quanto succede nel CUC Civile:CUC del 6 Dicembre 2010: un bel re-galo di Natale agli studenti, anche se più che regalo lo definirei un “pacco”.Il Consiglio semideserto si è aperto con la discussione della Richiesta presentata da noi rappresentanti di Azione Universitaria Politecnico con la quale chiedevamo di dare a tutti gli studenti che hanno effettuato il passaggio dalla 509 al nuovo ordina-mento 270 la possibilità di sostenere gli esami in regime 509 (che sono stati seguiti e magari per mancanza di tempo non sono stati sostenuti entro Dicembre) fino al 7 Maggio 2011 (ter-mine della pausa esoneri del secondo semestre). Il Consiglio ha deliberato a favore, con non poche difficoltà, invitando comunque gli studenti (che vorranno approfittare di questa oppor-tunità) ad inviare al CUC una lettera con la quale indicano quali sono gli esami in regime 509 che hanno inten-zione di sostenere entro la data del 7 Maggio 2011.Arriva presto il tasto dolente. Si passa alla discussione delle Pratiche Studen-ti, già esaminate precedentemente in 4 riunioni della Commissione Pratiche Studenti (composta dal prof. Dipaola e dai rappresentanti degli studenti... latitanti tutti i docenti referenti degli al-tri Settori Scientifici Disciplinari), tra le quali c’erano le richieste dei cambi dei piani di studio 509 e 270.Nessun problema per i cambi dei pi-ani di studio in regime 509 che hanno seguito le precise indicazioni riportate nel Regolamento Didattico.I veri problemi sono sorti per quanto concerne i cambi dei piani di studio in regime 270, per questi il Regola-mento Didattico prevede la possibilità

da parte dello studente di presentare una proposta di modifica che dovrà essere valutata successivamente dal CUC. Tra queste c’erano le richieste di alcuni studenti di Civile LM che ri-chiedevano la sostituzione dell’esame di “Tecnica ed economia dei trasporti” da 12 CFU del prof. Domenico Sas-sanelli con due (e in alcuni casi an-che tre) esami della 509. Chiara la motivazione degli studenti che hanno richiesto la sostituzione con esami (Estimo, Organizzazione dei can-tieri, Progetto di viabilità in sotter-raneo, Sperimentazione e collaudo delle costruzioni, Strutture prefab-bricate) che ritenevano per un corso di laurea magistrale più aderenti agli interessi formativo/culturali e mag-giormente spendibili nel mondo del lavoro e che purtroppo dall’anno pros-simo non saranno più attivi nel nostro Corso di Laurea. Meno chiara la mo-tivazione del prof. Sassanelli al suo “NO!” nell’accettare quelle richieste di modifica. In un clima semiomertoso il prof. Sassanelli ha riesumato vecchi accordi tra docenti presi durante le commissioni didattiche che avevano il compito di stilare i Manifesti degli studi delle Lauree Magistrali (e noi queste commissioni ce le ricordiamo benis-simo, tant’è che durante una di queste un nostro rappresentante fu invitato molto gentilmente ad uscire dall’aula perché gli argomenti evidentemente erano strettamente riservati). Questi accordi tra professori prevedevano l’inserimento della materia da 12 CFU nella Magistrale perché non presente nel Corso Triennale della Civile e tan-to basta ed avanza per rendere “intoc-cabile” l’esame!!Ed ecco cosa succede:- vengono lasciate da parte queste 5 richieste di modifica di “Tecnica ed economia dei trasporti”;

- vengono discusse ed accettate (fatta eccezione per qualche caso partico-lare) le richieste dei cambi del piano di studi 509;- vengono rinviate alle apposite Com-missioni le richieste di immatricolazi-one alla Magistrale da parte di studenti provenienti da altri Corsi di Laurea ed alcune richieste di iscrizione a tempo parziale (ad oggi 7 Gennaio non an-cora convocate);- viene accettata la sostituzione dell’esame “Impianti speciali idraulici” (richiesta da uno studente della Lau-rea Magistrale di Civile) con esami di differente Settore Scientifico Disciplin-are;- vengono accettate le richieste di modifica del piano di studi di alcuni studenti della Magistrale di Ambien-tale.Si ritorna alla discussione delle 5 sostituzioni dell’esame del prof. Sas-sanelli (che nel frattempo lascia l’aula) e dopo una abbondante ridiscussione si decide di approvare le richieste con pochi voti astenuti ed il voto contra-rio del prof. Colonna, che in extremis chiede la verifica del numero legale per rendere nulla la votazione (poco coerente Professore, visto che ave-va votato contrario anche per altre pratiche ma solo su queste ha richi- esto il conteggio dei voti!). In parole povere?!? Queste ultime 5 pratiche dopo essere state discusse e votate sono rinviate al prossimo CUC per mancanza del numero legale e per questo motivo è saltata di consegu-enza anche la discussione di tutte le pratiche SOCRATES-ERASMUS (gli studenti dovranno aspettare Gennaio e ringraziare i proff. Sassanelli e Co-lonna). Per qualsiasi dubbio o anche per controllare le pratiche approvate nel fantastico CUC di Dicembre potete passare dalla nostra auletta;

di Umberto Rinaldi e Francesco d’Amico

CUC CIVILE… QUEST’ESAME NON S’HA DA TOCCARE!«Due CUC conclusi con un nulla di fatto!»

CUC Civile

3Anno dodicesimo - Insertospeciale - Gennaioduemilaundici - Azione Universitaria Politecnico

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Aperiodico a distribuzione interna gratuita a cura di

AZIONE UNIVERSITARIA POLITECNICOwww.aup.it , mail to: [email protected]

Responsabile Editoriale

COCCIOLI Gianluca

Redazione Edizione Speciale

CHIARAZZO Enza, d’AMICO Francesco, LACITIGNOLA Marco, MAIORANO Gaetano,

MENDITTO Fabio, RINALDI Umberto

Impaginazione

COCCIOLI Gianluca

Stampa

“ARTI GRAFICHE PECORARO”di PECORARO Francesco - Altamura (Bari)

Chiunque voglia contribuire con articoli, vignette, segnalzioni può scrivere alla nostra re-dazione [email protected] oppure venirci a trovare

direttamente in auletta!

Il nostro lavoro è dedicato ai valorosi soldatiin missione di pace nel mondo

Ulisse

28 Gennaio 2011: Il primo CUC 2011 riconferma lo stile “Dicembre 2010” ed arriva in ritardo il regalo-pacco del-la Befana! Il consiglio non si è potuto tenere per man-canza del numero legale dovuta all’assenza massiccia dei docenti. PRATICHE STUDENTI, TIROCINI, ERAS-MUS... TUTTO RINVIATO PER L’ENNESIMA VOLTA!! Chiuse esclusivamente le pratiche definite urgenti (per i laureandi) e portate a ratifica nel prossimo CUC.Va fatto notare però che l’esito negativo era già previsto essendo l’intero gruppo dei docenti di idraulica impegna-to già da alcuni giorni per un convegno! Considerate le SOLITE assenze di professori troppo impegnati e visto il comportamento di altri durante il CUC di Dicembre, i pochi professori superstiti non erano sufficienti a garantire la pluralità e la validità culturale/formale del consiglio. Ovvia-mente va sottolineata l’assenza di quei docenti (Colonna e Sassanelli) che avevano a Dicembre chiesto il rinvio della discussioni sulle pratiche studenti. Con un sorriso amaro ci siamo resi conto per l’ennesima volta che i professori più presenti siano sempre quelli delle materie di base o affini e la latitanza sia perenne per le materie ingegneristiche o caratterizzanti! Allo stesso modo è ormai evidente come il carico di tesi e tirocini si concentri sempre intorno agli stessi docenti più presenti e disponibili verso gli studenti,

creando di fatto un’elite di docenti che centellinano il loro tempo e sapere a pochi eletti, la stessa elite troppo elevata per partecipare al CUC. E’ ovvio che questa mancanza di responsabilità ricade rovinosamente sulle nostre teste: ri-tardi nelle approvazioni delle pratiche, rinvii di discussioni, assenza di decisioni, mancanza di una programmazione dell’intero ciclo universitario. Ancora una volta abbiamo sottolineato il tutto al Presidente del CUC e nei prossimi giorni cercheremo di affrontare la questione in maniera or-ganica con l’aiuto di quei professori che al pari di noi rap-presentanti degli studenti si sentono indignati ed offesi per le troppe mancanze del corpo docente.Nel frattempo chi resta nel limbo delle non decisioni è qua-si sempre portato a rinunciare ad ogni richiesta presentata o futura.

Umberto [email protected]

Francesco d’[email protected]

Il 21 Dicembre 2010 si è riuni-to (finalmente) per la prima volta l’Osservatorio della Didattica. In questo primo incontro il consiglio si è dato una organizzazione: infatti, dopo alcune comunicazioni da parte del Presidente Prof. Dell’Aquila (il Preside della I Facoltà di Ingegneria), si è eletto il Vice-Presidente, che il regolamento dello stesso Osservato-rio prevede essere uno studente. Di seguito si è iniziato a discutere della programmazione dei lavori ed, in par-ticolar modo, di quali tematiche ci si dovesse occupare (seguendo anche le linee guida dello statuto di Facoltà): compito principe dell’Osservatorio sarà occuparsi dei questionari di va-lutazione di fine Corso, che gli stu-denti compilano in forma anonima ed in cui danno una loro valutazione su alcuni aspetti dei corsi che hanno appena terminato di seguire. Seb-bene fosse una riunione del tutto introduttiva, sono emerse già diversiproblemi riguardo questi questiona-ri ed è stata opinione di tutti che vadano decisamente migliorati, so-prattutto sul fronte della gestione degli stessi: mi riferisco in particolar modo alle modalità di consegna (è in-fatti assurdo che siano i docenti stes-si a dover consegnare i questionari in cui vengono valutati). Inoltre si è an-che pensato di occuparsi degli esami

di profitto e delle loro valutazioni, in modo da uniformarsi maggiormente agli standard europei. Sempre a proposito degli esami l’Osservatorio dovrebbe valutare anche il peso in CFU di ognuno di questi (ove ci siano state segnalazioni di carico didat-tico superiore od inferiore rispetto agli stessi CFU) e consigliare, dopo un’attenta analisi, un nuovo numero di CFU da attribuire alla materia stessa. Infine si è parlato dei fondi di miglioramento della didattica ed in particolare di quale porzione di questi fondi l’Osservatorio può discutere e portare un proprio parere al Consiglio di Amministrazione. Il nostro migliore augurio a questo nuovo Consiglio, affinchè possa la-vorare bene ed in maniera proficua e magari riuscire a migliorare il lavo-ro immane e di ottima qualità che il Prof. Salvatore ha svolto in questi anni, facendosi carico quasi da solo (con la collaborazione solo di un altro paio di Docenti come il Prof. Man-gialardi) del lavoro che era di tutto l’Osservatorio.

Marco [email protected]

di Marco Lacitignola

OSSERVATORIO DELLA DIDATTICA: FINALMENTE SI PARTE

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