Gi infortuni domestici
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Corso di Igiene del Lavoro:Corso di Igiene del Lavoro:
Lezione sei/bisLezione sei/bis
Gli infortuni domesticiGli infortuni domestici
CORSO DI LAUREA IN
TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL’AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO
ANNO ACCADEMICO 2010-2011
INFORTUNIO DOMESTICOINFORTUNIO DOMESTICO
Danno all’integrità biopsichica prodotta da causa improvvisa e Danno all’integrità biopsichica prodotta da causa improvvisa e violenta, che esplica la sua azione:violenta, che esplica la sua azione:
• Nell’ambiente domestico Nell’ambiente domestico Spazio domestico Spazio domestico
• Durante l’espletamento di attività di cura e manutenzione Durante l’espletamento di attività di cura e manutenzione dello spazio e degli annessi domestici, di assistenza e dello spazio e degli annessi domestici, di assistenza e ausiliazione di persone ausiliazione di persone
• Durante il tempo trascorso nello spazio domestico per Durante il tempo trascorso nello spazio domestico per l’espletamento delle attività sopra citatel’espletamento delle attività sopra citate
• Durante il tempo trascorso nello spazio domestico per Durante il tempo trascorso nello spazio domestico per esclusiva residenzialitàesclusiva residenzialità
Spazio domestico
• Spazio aggiuntivo, costituito da annessi alla casa (giardini, garage, locali di deposito)
• Spazio d’afferenza e disbrigo (androni, scale, elevatori, terrazzi ed altri spazi comuni)
• Spazio primario, inserito nel perimetro delimitato dalle mura domestiche
Tempo domestico
1. Tempo attivo, nel quale sono espletate le attività domestiche e quelle hobbistiche
2. Tempo passivo, durante il quale “la casa” costituisce l’ambiente di protezione e riposo
REQUISITO NORMATIVO PER L’ATTRIBUZIONEDI UN INFORTUNIO ALLA DIMENSIONE DOMESTICA
ASSOLUTA ASSENZA DI CORRISPETTIVI ECONOMICI E DI FORME DI CONTRATTAZIONE
PATTIZIA PER LA RESA DELL’ATTIVITA’
CAUSE DELL’AUMENTO DELLA FREQUENZA CAUSE DELL’AUMENTO DELLA FREQUENZA DEGLI INFORTUNI DOMESTICI DEGLI INFORTUNI DOMESTICI
> Presenza di agenti chimici per la pulizia e per attività di > Presenza di agenti chimici per la pulizia e per attività di manutenzione della casamanutenzione della casa
> Presenza di apparecchiature automatiche, in prevalenza ad > Presenza di apparecchiature automatiche, in prevalenza ad azionamento elettricoazionamento elettrico
< Minore disponibilità di tempo, con conseguente riduzione < Minore disponibilità di tempo, con conseguente riduzione dell’attenzione e della sicurezzadell’attenzione e della sicurezza
Assenza, anche nei paesi a maggiore sviluppo economico e Assenza, anche nei paesi a maggiore sviluppo economico e sociale, di un’attenzione mirata alla prevenzione degli infortuni sociale, di un’attenzione mirata alla prevenzione degli infortuni domesticidomestici
U.S.A. (Anno 2.000)U.S.A. (Anno 2.000)
1,5 volte superiore a quella degli infortuni stradali1,5 volte superiore a quella degli infortuni stradali
1,3 volte superiore a quella degli infortuni lavorativi1,3 volte superiore a quella degli infortuni lavorativi
EUROPA 12 (anno 2.002)EUROPA 12 (anno 2.002)
1,4 volte superiore a quella degli infortuni stradali1,4 volte superiore a quella degli infortuni stradali
1,8 volte superiore a quella degli infortuni lavorativi1,8 volte superiore a quella degli infortuni lavorativi
Essendo la frequenza ricavata dal ricorso a cure ospedaliere, è Essendo la frequenza ricavata dal ricorso a cure ospedaliere, è verosimile ritenere che il numero complessivo di infortuni verosimile ritenere che il numero complessivo di infortuni domestici sia più altodomestici sia più alto
ALCUNE STATISTICHE DI FREQUENZA DEGLI ALCUNE STATISTICHE DI FREQUENZA DEGLI INFORTUNI DOMESTICI INFORTUNI DOMESTICI
Considerando globalmente gli infortuni domestici, senza Considerando globalmente gli infortuni domestici, senza distinzione per causa efficiente e modi d’occorrenza, le distinzione per causa efficiente e modi d’occorrenza, le prevalenze maggiori si realizzano:prevalenze maggiori si realizzano:
Nei bambini in età prescolare Nei bambini in età prescolare
Negli anziani > 65 anniNegli anziani > 65 anni
Nelle donne > 30 anniNelle donne > 30 anni
Negli adolescenti maschi (tra 6 e 12 anni)Negli adolescenti maschi (tra 6 e 12 anni)
STATISTICHE SULL’INCIDENZA DI INCIDENTI DOMESTICI: STATISTICHE SULL’INCIDENZA DI INCIDENTI DOMESTICI: Numeri, cause efficienti, ambienti a rischio, soggetti colpiti, lesioni, tassi di Numeri, cause efficienti, ambienti a rischio, soggetti colpiti, lesioni, tassi di
ospedalizzazione e di invaliditàospedalizzazione e di invalidità
FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO DEI DATIFONTI DI APPROVVIGIONAMENTO DEI DATI2.2. ISTATISTAT3.3. Sistema E.H.L.A.S.S. (European Home and Leisure Accident Surveillance Sistema E.H.L.A.S.S. (European Home and Leisure Accident Surveillance
System) System)
DATI ISTAT 2008DATI ISTAT 20083.048.000 infortuni domestici (pari al 5,32% della popolazione attiva)3.048.000 infortuni domestici (pari al 5,32% della popolazione attiva)12,4 degli infortunati ha subito più di infortunio12,4 degli infortunati ha subito più di infortunioPrevalenza nel sesso femminile: 20,1 per mille contro il 6,2 per millePrevalenza nel sesso femminile: 20,1 per mille contro il 6,2 per millePrevalenza negli anziani : 19,3 per mille a > 65 anni; 21,4 per mille a > 75 Prevalenza negli anziani : 19,3 per mille a > 65 anni; 21,4 per mille a > 75 annianniPrevalenza nei bambini: 11,7 per mille a < 4 anniPrevalenza nei bambini: 11,7 per mille a < 4 anni
VITTIME DI INFORTUNI DOMESTICI VITTIME DI INFORTUNI DOMESTICI
Femmine 65 anni o più
26.6%
Femmine 25-64 anni 23.2%
Maschi 65 anni o più 9.0
Femmine 0-24 anni 8.0
Maschi 0-24 anni 6.3%
Maschi 25-64 anni 5,5%
Per sesso e classe di etàPer sesso e classe di età
Femmine casalinghe 30.9%
Femmine occupate 17.3%
Femmine in altre condizioni
15.2%
Maschi single 7.9%
Maschi pensionati 5.3%
Maschi occupati 4.4%
Per sesso e condizionePer sesso e condizione
LE CAUSE DEGLI INCIDENTI DOMESTICILE CAUSE DEGLI INCIDENTI DOMESTICI
Utensili e attività di cucina
36.7%
Cadute 27.0%
Fai da te 1.4%
FEMMINEFEMMINE
Cadute 33.2%
Utensili e attività di cucina
20.4%
Fai da te 10.2%
MASCHIMASCHI
GLI AMBIENTI A RISCHIOGLI AMBIENTI A RISCHIO
Cucina 58.1%Soggiorno e sale 8,2%Camere da letto 6.7%Scale interne alle
abitazioni5.6%
Balconi, terrazzi, giardini
5.5%
Bagni 4.2%Scale esterne 3.7%Corridoi, spazi
servizio3.7%
Altri ambienti 2.2%
FEMMINEFEMMINE
Cucina 31,1%Balconi, terrazzi,
giardini14.5%
Cantine, garage 13.6%Soggiorno, sale 11.7%
Bagni 9.3%Camere da letto 6.3%
Scale interne 4.9%Scale esterne 4.9%Altri ambienti 3.3%
MASCHIMASCHI
ATTIVITA’ A RISCHIOATTIVITA’ A RISCHIO
Femmine Maschi
Lavori domestici
63.9% 18.5%
Attività varie 11.8% 20.6%
Cure personali 8.7% 12.1%
Giardinaggio 6.9% 9.6%
Giochi Passatempi
5.6% 16.7%
Riparazioni Bricolage
0.9% 22.2%
LESIONI PIU’ FREQUENTI LESIONI PIU’ FREQUENTI
Femmine Maschi
Ferite 40.0% 52.9%
Ustioni 30.1% 10.2%
Altre lesioni 23.5% 26.5%
Fratture 23.5% 13.4%
SEDI PIU’ FREQUENTI DELLE LESIONI SEDI PIU’ FREQUENTI DELLE LESIONI TRAUMATICHE TRAUMATICHE
Femmine Maschi
Arti superiori 63.1% 51.4%
Arti inferiori 32.6% 23.4%
Testa 10.2% 16.6%
AGENTI CHIMICI RESPONSABILI DI INFORTUNI AGENTI CHIMICI RESPONSABILI DI INFORTUNI DOMESTICI DOMESTICI
Agente Occasione Meccanismo GravitàNa- ipoclorito Soluzione >70° Essudazione
alveolareQuadri gravi, fino
alla morte
Insetticidi II classe
Uso in ambienti chiusi
Blocco trasmissione
nervosa
Molto spesso mortali
Insetticidi III classe
(piretrine)
Uso in ambienti chiusi
Irritazione respiratoria
Allergia
Sintomi respiratori importanti
Smacchiatori a secco
Inalazione vapori
Edemigeni cerebrali
Quadri variabili, anche gravi
Appretti per stiratura
Inalazione vapori
Irritazione respiratoria
Quadri variabili
Cere per mobili Lucidatura senza guanti
Meta emoglobinizzanti
Quadri gravi (sog. Suscettibili)
FERITEFERITE
Perdita della continuità dei tessuti per azione di una causa meccanica Perdita della continuità dei tessuti per azione di una causa meccanica forza applicata > alla resistenza elastica dei tessuti forza applicata > alla resistenza elastica dei tessuti
SEDI PIU’ FREQUENTI DELLE FERITE SEDI PIU’ FREQUENTI DELLE FERITE
ArtiArti 76% 76%
TestaTesta 18%18%
OcchiOcchi 2,1%2,1%
AddomeAddome 0,8%0,8%
ToraceTorace 0,5%0,5%
Altre zoneAltre zone 2,6%2,6%
TIPI DI FERITATIPI DI FERITA
Da taglioDa taglio
E’ prodotta dalla pressione/sfregamento di taglientiE’ prodotta dalla pressione/sfregamento di taglienti
Ha margini lisci, sanguinamento intensoHa margini lisci, sanguinamento intenso
E’ dolente e può determinare impotenza funzionale E’ dolente e può determinare impotenza funzionale
Da puntaDa punta
E’ prodotta dalla pressione di oggetti acuminatiE’ prodotta dalla pressione di oggetti acuminati
Ha margini lisci, scarso sanguinamentoHa margini lisci, scarso sanguinamento
E’ poco dolente E’ poco dolente
Può determinare la penetrazione di agenti Può determinare la penetrazione di agenti infettanti, soprattutto la spora tetanica infettanti, soprattutto la spora tetanica
LaceroLacerocontusacontusa
E’ prodotta dallo sfregamento in pressione di E’ prodotta dallo sfregamento in pressione di oggetti taglienti e/o abradentioggetti taglienti e/o abradenti
Ha margini irregolari, presenza di frustoli di Ha margini irregolari, presenza di frustoli di tessuto, retrazione elastica dei lembi, tessuto, retrazione elastica dei lembi, sanguinamento inizialesanguinamento iniziale
E’ dolente E’ dolente
Può determinare la penetrazione di agenti Può determinare la penetrazione di agenti imbrattanti imbrattanti
E’ sede frequente di soprainfezioni E’ sede frequente di soprainfezioni
TRATTAMENTI DI PRIMO SOCCORSO TRATTAMENTI DI PRIMO SOCCORSO Posizionamento del ferito in maniera opportunaPosizionamento del ferito in maniera opportuna
Detersione della zona interessataDetersione della zona interessata
Disinfezione con agenti chimiciDisinfezione con agenti chimici
Compressione con benda sterileCompressione con benda sterile
Blocco del sanguinamento con lacci o strisce di materiali resistenti allo Blocco del sanguinamento con lacci o strisce di materiali resistenti allo strappostrappo
DISINFETTANTI DISINFETTANTI Acqua ossigenata Acqua ossigenata indicato in tutti i tipi di ferita; ideale in quelle da indicato in tutti i tipi di ferita; ideale in quelle da punta; non favorisce la coagulazionepunta; non favorisce la coagulazione
Alcol etilico denaturato Alcol etilico denaturato applicabile su ferite da taglio; è efficace per applicabile su ferite da taglio; è efficace per tamponamento di almeno 3 min’; facilita la coagulazionetamponamento di almeno 3 min’; facilita la coagulazione
PVP-iodio PVP-iodio applicabile su ferite lacero-contuse; può avere azione applicabile su ferite lacero-contuse; può avere azione irritante/sensibilizzanteirritante/sensibilizzante
Clorexidina Clorexidina Efficace azione disinfettante e detergente; non facilita la Efficace azione disinfettante e detergente; non facilita la coagulazione coagulazione
CASI PARTICOLARI CASI PARTICOLARI
Ferite dellaFerite dellateca cranicateca cranica
Detergere e disinfettareDetergere e disinfettare
Comprimere la ferita con tampone sterileComprimere la ferita con tampone sterile
Controllare lo stato di coscienza e le condizioni Controllare lo stato di coscienza e le condizioni generali generali
Ferite diFerite ditorace etorace eaddomeaddome
Detergere e disinfettareDetergere e disinfettare
Comprimere la ferita con tampone sterileComprimere la ferita con tampone sterile
Ricorrere a strutture sanitarie per controllo Ricorrere a strutture sanitarie per controllo
Ferite Ferite occhiocchi
Detergere Detergere
Coprire con benda oculare l’occhio lesoCoprire con benda oculare l’occhio leso
Bendare l’occhio sano per evitare i movimenti Bendare l’occhio sano per evitare i movimenti dell’occhio leso dell’occhio leso
EMORRAGIEEMORRAGIE
Fuoriuscita di sangue da vasi sanguigni per lesione traumatica di essi Fuoriuscita di sangue da vasi sanguigni per lesione traumatica di essi
TIPI DI EMORRAGIATIPI DI EMORRAGIA
Esterna Esterna su superfici cutanee o mucose su superfici cutanee o mucose
Interna Interna nei tessuti o entro cavità nei tessuti o entro cavità
Arteriosa Arteriosa fuoriuscita di sangue rosso vivo, ad impulsi fuoriuscita di sangue rosso vivo, ad impulsi
Capillare Capillare sgocciolamento dalla cute sgocciolamento dalla cute
Venosa Venosa fuoriuscita di sangue rosso scuro, a flusso continuo fuoriuscita di sangue rosso scuro, a flusso continuo
TRATTAMENTI DI PRIMO SOCCORSO TRATTAMENTI DI PRIMO SOCCORSO
1.1. Sdraiare l’infortunatoSdraiare l’infortunato
2.2. Arrestare il flusso sanguigno con compresse di garza sterileArrestare il flusso sanguigno con compresse di garza sterile
3.3. Non stringere la medicazioneNon stringere la medicazione
4.4. Esercitare la compressione a distanza, a monte o a valle a seconda del Esercitare la compressione a distanza, a monte o a valle a seconda del tipo del flusso in uscitatipo del flusso in uscita
5.5. Controllare il polso, la pressione arteriosaControllare il polso, la pressione arteriosa
CASI PARTICOLARI CASI PARTICOLARI
EmorragiaEmorragianasalenasale
• Inclinare la testa in avantiInclinare la testa in avanti
• Far soffiare il naso per liberare le coane dai coaguliFar soffiare il naso per liberare le coane dai coaguli
• Far sputare il sangue deglutito attraverso la boccaFar sputare il sangue deglutito attraverso la bocca
• Comprimere il naso dall’esterno per alcuni minutiComprimere il naso dall’esterno per alcuni minuti
• Instillare coagulantiInstillare coagulanti
EmorragiaEmorragiaauricolareauricolare
1.1. Inclinare la testa dal lato del sanguinamentoInclinare la testa dal lato del sanguinamento
2.2. Far sputare il sangue deglutito Far sputare il sangue deglutito
3.3. Non applicare tamponi e instillare coagulantiNon applicare tamponi e instillare coagulanti
4.4. Ricorrere a consulenza otoiatrica Ricorrere a consulenza otoiatrica
EmorragiaEmorragiaoculareoculare
anterioreanteriore
1.1. Bendare entrambi gli occhiBendare entrambi gli occhi
2.2. Non applicare colliri e/o pomateNon applicare colliri e/o pomate
3.3. Ricorrere a consulenza specialisticaRicorrere a consulenza specialistica
EmorragiaEmorragiaarcate arcate dentariedentarie
1.1. Tamponare la zona interessata con tamponi steriliTamponare la zona interessata con tamponi sterili
2.2. Applicare ghiaccio Applicare ghiaccio
3.3. Applicare coagulanti liquidiApplicare coagulanti liquidi
EmorragiaEmorragiada feritada feritalingualingua
1.1. Tamponare la zona interessata con tamponi steriliTamponare la zona interessata con tamponi sterili
2.2. Applicare ghiaccio Applicare ghiaccio
3.3. Ricorrere a cura specialistica Ricorrere a cura specialistica
CONTUSIONICONTUSIONI
Effetto dell’applicazione di una forza in maniera:Effetto dell’applicazione di una forza in maniera:
Diretta Diretta oggetto contundente in movimento, diretto contro i tessuti oggetto contundente in movimento, diretto contro i tessuti (martellata)(martellata)
Indiretta Indiretta corpo in movimento, diretto contro l’oggetto contudente corpo in movimento, diretto contro l’oggetto contudente (caduta)(caduta)
Formazione di ecchimosi o ematoma:Formazione di ecchimosi o ematoma:
CutaneoCutaneo
MuscolareMuscolare
TendineoTendineo
ArticolareArticolare
OsseoOsseo
Le contusioni sono maggiormente frequenti:Le contusioni sono maggiormente frequenti:
Nei bambini di età prescolareNei bambini di età prescolare
Nelle persone > 65 anni, soprattutto di sesso femminile (56 vs. 44%)Nelle persone > 65 anni, soprattutto di sesso femminile (56 vs. 44%)
SEDI PIU’ FREQUENTI DI EVENTI CONTUSIVI SEDI PIU’ FREQUENTI DI EVENTI CONTUSIVI
Arti inferioriArti inferiori 65.6% 65.6%
TestaTesta 15.9%15.9%
Arti superioriArti superiori 10.8%10.8%
ToraceTorace 3.7% 3.7%
AddomeAddome 1.9% 1.9%
OcchiOcchi 0.9% 0.9%
TRATTAMENTI DI PRIMO SOCCORSO TRATTAMENTI DI PRIMO SOCCORSO
Applicazione di freddo (borsa di ghiaccio)Applicazione di freddo (borsa di ghiaccio)
Detersione della zona interessataDetersione della zona interessata
Bendaggio della zona lesa, anche con bende elasticizzateBendaggio della zona lesa, anche con bende elasticizzate
CASI PARTICOLARI CASI PARTICOLARI
Con.Con.palpebralepalpebrale
Applicare ghiaccioApplicare ghiaccio
Non instillare colliriNon instillare colliri
Con.Con.toracicatoracica
Applicare ghiaccioApplicare ghiaccio
Non fare assumere posizione supina Non fare assumere posizione supina
Con.Con.addominaleaddominale
Applicare ghiaccioApplicare ghiaccio
Non fare ingerire liquidi e solidiNon fare ingerire liquidi e solidi
USTIONIUSTIONI
Le ustioni sono la più frequente forma di infortunio domestico, Le ustioni sono la più frequente forma di infortunio domestico, con una prevalenza stimata intorno al 35%con una prevalenza stimata intorno al 35%
Benché le ustioni domestiche siano di gravità contenuta, sono Benché le ustioni domestiche siano di gravità contenuta, sono stimate percentuali di complicanze pari a:stimate percentuali di complicanze pari a:
• 20 % di casi con prognosi > 5 giorni20 % di casi con prognosi > 5 giorni
• 8% di casi con prognosi > 15 giorni8% di casi con prognosi > 15 giorni
• 4,3% di casi con reliquati cicatriziali deturpanti o limitanti 4,3% di casi con reliquati cicatriziali deturpanti o limitanti funzionifunzioni
Le cause più frequenti di ustioni in ambito domestico sono:Le cause più frequenti di ustioni in ambito domestico sono:
• 26% Energia termica da piccoli apparecchi elettrici 26% Energia termica da piccoli apparecchi elettrici donne donne in tutte le fasce d’etàin tutte le fasce d’età
• 24% Fiamme libere e oggetti riscaldati su fiamma 24% Fiamme libere e oggetti riscaldati su fiamma Donne Donne con età > 30 anni con età > 30 anni
• 3-4% Energia termica da utensileria ad azionamento 3-4% Energia termica da utensileria ad azionamento elettrico elettrico uomini > 50 anni uomini > 50 anni
In ambiente domestico sono poco frequenti le ustioni da In ambiente domestico sono poco frequenti le ustioni da agenti chimici, possibili nei casi d’uso di:agenti chimici, possibili nei casi d’uso di:
• Soluzioni acide (acido muriatico) e alcaline (soda caustica) Soluzioni acide (acido muriatico) e alcaline (soda caustica) per detersioni e disincrostazioniper detersioni e disincrostazioni
• Acidi, paste saldanti per attività hobbistiche e Acidi, paste saldanti per attività hobbistiche e manutentivo/riparativemanutentivo/riparative
SEDI PIU’ FREQUENTEMENTE INTERESSATI AD USTIONI SEDI PIU’ FREQUENTEMENTE INTERESSATI AD USTIONI DOMESTICHE DOMESTICHE
Mani e avambracci Mani e avambracci 37% 37%
Braccia Braccia 17% 17%
Testa Testa
Piedi Piedi
Torace Torace
Addome Addome
Occhi Occhi
EtiopatogenesiEtiopatogenesidell’ustionedell’ustione
Denaturazione di proteine, con danno Denaturazione di proteine, con danno cellulare sino alla morte della cellulacellulare sino alla morte della cellula
VasodilatazioneVasodilatazione
Essudazione sierosa o sieroemorragicaEssudazione sierosa o sieroemorragica
QUADRI CLINICI DELLE USTIONI QUADRI CLINICI DELLE USTIONI
Ustione I gradoUstione I gradoEritematosaEritematosa
Interessamento epidermicoInteressamento epidermico
Eritema, essudazione, edema superficialeEritema, essudazione, edema superficiale
Dolore urente da irritazione fibre nervoseDolore urente da irritazione fibre nervose
ComplicanzeComplicanzeDiscromie cutanee transitorieDiscromie cutanee transitorie
Ustione II gradoUstione II gradoBollosaBollosa
Interessamento epidermico e dermico Interessamento epidermico e dermico superficialesuperficiale
Eritema, essudazione intensa, formazione di Eritema, essudazione intensa, formazione di bolle a contenuto sieroso (flittene)bolle a contenuto sieroso (flittene)
Dolore urente molto intensoDolore urente molto intenso
ComplicanzeComplicanzeDiscromie cutanee Discromie cutanee
Cicatrici superficiali (rottura delle Cicatrici superficiali (rottura delle vescicole)vescicole)
Raramente manifestazioni da Raramente manifestazioni da ipovelemiaipovelemia
Ustione III gradoUstione III gradoNecroticaNecrotica
Necrosi di tutti gli strati dermici e del Necrosi di tutti gli strati dermici e del sottocute (adipe, muscoli fino all’osso)sottocute (adipe, muscoli fino all’osso)
Formazione di ulcere di differente Formazione di ulcere di differente profondità, ricoperte da essudato siero profondità, ricoperte da essudato siero emorragicoemorragico
Dolore attenuato Dolore attenuato
ComplicanzeComplicanzeCicatrici deturpantiCicatrici deturpanti
Febbre da riassorbimento proteicoFebbre da riassorbimento proteico
Possibile shock ipovolemicoPossibile shock ipovolemico
SoprainfezioniSoprainfezioni
SetticemiaSetticemia
La gravità delle ustioni e la frequenza delle complicanze sono La gravità delle ustioni e la frequenza delle complicanze sono direttamente proporzionali all’estensione delle zone ustionatedirettamente proporzionali all’estensione delle zone ustionate
Estensioni > 15% negli adulti e 10% nei bambini costituiscono Estensioni > 15% negli adulti e 10% nei bambini costituiscono valori critici per la comparsa di complicanzevalori critici per la comparsa di complicanze
Ad estensioni pari a 40% corrispondono mortalità del 30-40%Ad estensioni pari a 40% corrispondono mortalità del 30-40%
40%, la probabilità della morte aumenta di circa 1,5 volte 40%, la probabilità della morte aumenta di circa 1,5 volte rispetto al gradiente di zona ustionatarispetto al gradiente di zona ustionata
Al 70% di zone ustionata, la complicanza mortale è quasi Al 70% di zone ustionata, la complicanza mortale è quasi certacerta
INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOINTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO• Allontanamento dell’agente ustionanteAllontanamento dell’agente ustionante
• Eliminazione di abiti e altre forme di coperturaEliminazione di abiti e altre forme di copertura
• Raffreddamento con acqua fredda o contatto con mezzi Raffreddamento con acqua fredda o contatto con mezzi freddi (ustioni di I e II grado)freddi (ustioni di I e II grado)
• La compressione rapida su oggetti freddi è efficiente ad La compressione rapida su oggetti freddi è efficiente ad evitare la formazione delle vescicoleevitare la formazione delle vescicole
• Disinfezione con disinfettanti di sintesi (clorexidina, Disinfezione con disinfettanti di sintesi (clorexidina, bioalcol)bioalcol) evitare assolutamente acqua ossigenata ed alcol evitare assolutamente acqua ossigenata ed alcol
• Nelle ustioni con interruzione della cute, coprire con garze Nelle ustioni con interruzione della cute, coprire con garze sterili dopo la disinfezionesterili dopo la disinfezione
• Per ustioni estese, ricorrere a cure medichePer ustioni estese, ricorrere a cure mediche
ELETTROCUZIONEELETTROCUZIONEFOLGORAZIONEFOLGORAZIONE
1.1. Effetto del contatto della corrente elettrica Effetto del contatto della corrente elettrica con cute e mucosecon cute e mucose
2.2. Effetto del passaggio della corrente elettrica Effetto del passaggio della corrente elettrica nel corpo umanonel corpo umano
PERICOLI ELETTRICIPERICOLI ELETTRICI
CONTATTO CONTATTO DIRETTODIRETTO
Passaggio della corrente elettrica attraverso Passaggio della corrente elettrica attraverso il corpo umano per:il corpo umano per:
2.2. contatto diretto con conduttori in contatto diretto con conduttori in tensione (entrambe le polarità)tensione (entrambe le polarità)
3.3. contatto con una sola polarità e scarico contatto con una sola polarità e scarico della corrente verso il suolodella corrente verso il suolo
CONTATTO CONTATTO NON DIRETTONON DIRETTO
Passaggio della corrente elettrica verso il Passaggio della corrente elettrica verso il suolo per contatto con parti normalmente suolo per contatto con parti normalmente non in tensione di un apparecchio non in tensione di un apparecchio elettrico nel quale, per usura o difetto di elettrico nel quale, per usura o difetto di costruzione, si sia ridotto o perso costruzione, si sia ridotto o perso l’isolamentol’isolamento
ARCO ARCO ELETTRICOELETTRICO
Esposizione a calore radiante, radiazione Esposizione a calore radiante, radiazione ultravioletta, eventuali gas e vapori tossici da ultravioletta, eventuali gas e vapori tossici da processi combustivi e da pirolisi di materiali, processi combustivi e da pirolisi di materiali, conseguente a deviazioni di flusso della conseguente a deviazioni di flusso della corrente elettrica (corrente elettrica (Corti circuitiCorti circuiti) o ad altre ) o ad altre anomalie della trasmissione elettrica (anomalie della trasmissione elettrica (brusca brusca caduta della resistenza, sovraccarico per caduta della resistenza, sovraccarico per superamento dell’intensità conducibilesuperamento dell’intensità conducibile))
INCENDIO DI INCENDIO DI ORIGINE ORIGINE
ELETTRICAELETTRICA
Propagazione dell’energia termica da corto Propagazione dell’energia termica da corto circuito, da sovraccaricocircuito, da sovraccaricoFusione dei conduttori da superamento delle Fusione dei conduttori da superamento delle resistenze e combustione dei supporti e degli resistenze e combustione dei supporti e degli involucri involucri
EFFETTI DELLA CORRENTE ELETTRICA SULL’UOMO EFFETTI DELLA CORRENTE ELETTRICA SULL’UOMO
• Caratteristiche della correnteCaratteristiche della corrente
• Modi del contattoModi del contatto
• Tipi di contattoTipi di contatto ( (Il contatto diretto bipolare causa lesioni più graviIl contatto diretto bipolare causa lesioni più gravi
• Durata del contattoDurata del contatto (l’entità del danno è direttamente (l’entità del danno è direttamente proporzionale alla durata del contattoproporzionale alla durata del contatto
• Ampiezza della superficie di contattoAmpiezza della superficie di contatto (quanto più è estesa, tanto (quanto più è estesa, tanto più gravi sono gli effettipiù gravi sono gli effetti))
•Sede del contatto e tragitto della correnteSede del contatto e tragitto della corrente ( (la gravità delle la gravità delle lesioni, a parità degli altri fattori, è funzione della resistenza opposta lesioni, a parità degli altri fattori, è funzione della resistenza opposta dalla maggiore o minore lunghezza del percorso e soprattutto dal dalla maggiore o minore lunghezza del percorso e soprattutto dal passaggio o menopassaggio o meno attraverso organi vitali, quali ilattraverso organi vitali, quali il cuore ed il cervello)cuore ed il cervello)
RESISTENZA DEI TESSUTIRESISTENZA DEI TESSUTI
Può essere considerata come la somma complessiva della Può essere considerata come la somma complessiva della resistenza interna del corpo e di quella offerta dalla superficie resistenza interna del corpo e di quella offerta dalla superficie cutanea. cutanea.
La resistenza dipende da numerosi fattoriLa resistenza dipende da numerosi fattori
Zona di Zona di contattocontatto
In rapporto ai diversi distretti cutanei la resistenza cambia In rapporto ai diversi distretti cutanei la resistenza cambia notevolmente: la fronte e il giugulo sono zone di bassa notevolmente: la fronte e il giugulo sono zone di bassa resistenza, il dorso delle mani e dei piedi e la superficie resistenza, il dorso delle mani e dei piedi e la superficie estensoria dell’avambraccio sono zone ad alta resistenzaestensoria dell’avambraccio sono zone ad alta resistenza
Condizioni Condizioni cutanee cutanee
Maggiore resistenza in caso di ispessimenti cutanei Maggiore resistenza in caso di ispessimenti cutanei (callosità), minore in caso di ferite o abrasioni(callosità), minore in caso di ferite o abrasioni
Temperatura Temperatura dei tessuti dei tessuti
Il suo aumento determina una riduzione della Il suo aumento determina una riduzione della resistenza a causa della produzione di sudoreresistenza a causa della produzione di sudore
Età del Età del soggetto soggetto
All’aumento dell’età corrisponde l’aumento della All’aumento dell’età corrisponde l’aumento della resistenza, per la riduzione della perfusione sanguigna resistenza, per la riduzione della perfusione sanguigna e per la disidratazione, entrambe direttamente e per la disidratazione, entrambe direttamente conseguenti ai processi seniliconseguenti ai processi senili
Altri fattori Altri fattori
Uso di calzature più o meno isolanti, presenza di Uso di calzature più o meno isolanti, presenza di pavimento a maggiore o minore conduttività, presenza pavimento a maggiore o minore conduttività, presenza di vapore acqueo o di gas ionizzabili nell’ambiente, di vapore acqueo o di gas ionizzabili nell’ambiente, impiego di sostanze corrosive che possono alterare sia impiego di sostanze corrosive che possono alterare sia l’integrità cutanea sia quella dei rivestimenti isolanti l’integrità cutanea sia quella dei rivestimenti isolanti dei conduttori stessi.dei conduttori stessi.
TIPI DI DANNI POSSIBILITIPI DI DANNI POSSIBILI
LocalizzatiLocalizzati((zona di contattozona di contatto) )
1.1. Ustione elettricaUstione elettrica2.2. Necrosi asetticaNecrosi asettica
Sistemici Sistemici 1.1. Arresto respiratorioArresto respiratorio2.2. TetanizzazioneTetanizzazione3.3. Fibrillazione ventricolareFibrillazione ventricolare
LA TV EPILEPSY LA TV EPILEPSY
Sindrome caratterizzata da:Sindrome caratterizzata da:
2.2. alterazioni del comportamento alterazioni del comportamento
3.3. contrazioni muscolari di tipo clonico, improvvise e non contrazioni muscolari di tipo clonico, improvvise e non controllabilicontrollabili
4.4. Perdita della vigilanza, sino a perdita della coscienzaPerdita della vigilanza, sino a perdita della coscienza
La sindrome è dovuta a stimolazione fotogenica prolungataLa sindrome è dovuta a stimolazione fotogenica prolungata
Essa è definita come “epilessia fotogenica riflessa” o Essa è definita come “epilessia fotogenica riflessa” o “epilessia da fotosensibilità”. “epilessia da fotosensibilità”.
CAUSE EFFICIENTI CAUSE EFFICIENTI
Contrasti di luce-ombra prodotti dai videogamesContrasti di luce-ombra prodotti dai videogames
Intermittenza continua di immagini (cartoni animati)Intermittenza continua di immagini (cartoni animati)
Veloci successioni di immagini abbaglianti (effetti Veloci successioni di immagini abbaglianti (effetti stroboscopici da discoteca)stroboscopici da discoteca)
Il fenomeno è in continua crescitaIl fenomeno è in continua crescita
Nel periodo dal 1996 al 2001 i tassi d’incidenza degli eventi Nel periodo dal 1996 al 2001 i tassi d’incidenza degli eventi sono stati pari a:sono stati pari a:
0.3% nella fascia d’età da 3 a 7 anni0.3% nella fascia d’età da 3 a 7 anni
1.0% nella fascia d’età da 7 a 19 anni1.0% nella fascia d’età da 7 a 19 anni
Benché giochi un ruolo la predisposizione individuale, è Benché giochi un ruolo la predisposizione individuale, è dimostrato che:dimostrato che:
2.2. L’incidenza della epilessia fotogenica è direttamente L’incidenza della epilessia fotogenica è direttamente proporzionale al numero di ore giornaliere di esposizioneproporzionale al numero di ore giornaliere di esposizione
3.3. Nell’età pediatrica, 4 ore continue di esposizione a video Nell’età pediatrica, 4 ore continue di esposizione a video sono in grado di modificare il tono dell’umore e sono in grado di modificare il tono dell’umore e determinare scosse cloniche muscolari determinare scosse cloniche muscolari
Il riconoscimento della natura fotogenica di una crisi Il riconoscimento della natura fotogenica di una crisi epilettiforme è funzione:epilettiforme è funzione:
2.2. Delle occasioni d’insorgenza delle crisiDelle occasioni d’insorgenza delle crisi
3.3. Della ricostruzione delle abitudini dell’infermoDella ricostruzione delle abitudini dell’infermo
4.4. Dalla assenza di altre cause note della fenomenologiaDalla assenza di altre cause note della fenomenologia
TRATTAMENTO DI PRIMO SOCCORSO TRATTAMENTO DI PRIMO SOCCORSO
Distendere il soggetto su un fianco, appoggiando la testa ad Distendere il soggetto su un fianco, appoggiando la testa ad un cuscinoun cuscino
Evitare di bloccare i movimentiEvitare di bloccare i movimenti
Posizionare un tampone tra i denti per evitare traumi alla Posizionare un tampone tra i denti per evitare traumi alla lingualingua
Allentare la costrizione degli abiti su addome e toraceAllentare la costrizione degli abiti su addome e torace
CRITERI DI PREVENZIONE CRITERI DI PREVENZIONE
1. Limitare i tempi di esposizione a sorgenti luminose 1. Limitare i tempi di esposizione a sorgenti luminose intermittenti (il periodo di relativa sicurezza per un bambino intermittenti (il periodo di relativa sicurezza per un bambino sino a 7 anni è < 2 ore continue)sino a 7 anni è < 2 ore continue)
2. Mantenere distanze opportune da schermi televisivi e 2. Mantenere distanze opportune da schermi televisivi e monitor (distanza consigliata > 1 m)monitor (distanza consigliata > 1 m)
3. Mantenere un’illuminazione nell’ambiente tale da ridurre i 3. Mantenere un’illuminazione nell’ambiente tale da ridurre i contrasti con il videocontrasti con il video
4. Preferire gli schermi a cristalli liquidi4. Preferire gli schermi a cristalli liquidi
5. Per gli schermi catodici, è consigliabile l’uso di lenti 5. Per gli schermi catodici, è consigliabile l’uso di lenti fotocromatiche fotocromatiche
6. Non utilizzare effetti stroboscopici in casa6. Non utilizzare effetti stroboscopici in casa
7. Ridurre l’intensità luminosa (luminanza) delle sorgenti 7. Ridurre l’intensità luminosa (luminanza) delle sorgenti stroboscopiche nelle discotechestroboscopiche nelle discoteche