Gestione efficace dei comportamenti problema

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Gestione efficace Gestione efficace dei comportamenti dei comportamenti problema problema Francesca degli Espinosa Francesca degli Espinosa Analista Comportamentale Analista Comportamentale Gennaio 2007 Gennaio 2007

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Gestione efficace dei comportamenti problema. Francesca degli Espinosa Analista Comportamentale Gennaio 2007. Analisi Comportamentale ed Analisi Comportamentale Applicata. Applied Behaviour Analysis: analisi del comportamento applicata - PowerPoint PPT Presentation

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Gestione efficace dei Gestione efficace dei comportamenti problemacomportamenti problema

Francesca degli EspinosaFrancesca degli EspinosaAnalista ComportamentaleAnalista Comportamentale

Gennaio 2007Gennaio 2007

Page 2: Gestione efficace dei comportamenti problema

Analisi Comportamentale ed Analisi Analisi Comportamentale ed Analisi Comportamentale ApplicataComportamentale Applicata

Applied Behaviour Analysis: analisi del Applied Behaviour Analysis: analisi del comportamento applicatacomportamento applicata

La scienza per il cambiamento di La scienza per il cambiamento di comportamenti socialmente significativi comportamenti socialmente significativi attraverso la manipolazione di eventi attraverso la manipolazione di eventi ambientali.ambientali.

Page 3: Gestione efficace dei comportamenti problema

Definizioni operazionaliDefinizioni operazionali

COMPORTAMENTO:COMPORTAMENTO: L’interazione dei L’interazione dei muscoli e ghiandole di un organismo e muscoli e ghiandole di un organismo e l’ambiente, osservabile e quantificabile.l’ambiente, osservabile e quantificabile.

Perché é importante definire i Perché é importante definire i comportamenti di una persona e non comportamenti di una persona e non usare etichette riassuntive tipiche della usare etichette riassuntive tipiche della psicologia tradizionale?psicologia tradizionale?

Page 4: Gestione efficace dei comportamenti problema

Esempi:Esempi:

Etichette sommarie:Etichette sommarie: Marco é un ragazzo Marco é un ragazzo

timido.timido.

Definizioni Definizioni OperazionaliOperazionali A ricreazione, Marco A ricreazione, Marco

tende a stare da una tende a stare da una parte guardandosi le parte guardandosi le mani. Se qualcuno mani. Se qualcuno prova a conversare prova a conversare con lui, risponde a con lui, risponde a monoparole e non monoparole e non reciproca con una reciproca con una domanda.domanda.

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DEFINIZIONIDEFINIZIONI

COMPORTAMENTO:COMPORTAMENTO: L’interazione dei L’interazione dei muscoli e ghiandole di un organismo e muscoli e ghiandole di un organismo e l’ambiente. l’ambiente.

AMBIENTE: L’intera costellazione di AMBIENTE: L’intera costellazione di stimoli che possono influenzare il stimoli che possono influenzare il comportamentocomportamento

STIMOLO o EVENTO: Un cambiamento STIMOLO o EVENTO: Un cambiamento osservabile nell’ambiente che puo’ osservabile nell’ambiente che puo’ influenzare il comportamentoinfluenzare il comportamento

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Che cos’è un comportamento Che cos’è un comportamento problema (Emerson 1995)problema (Emerson 1995)

COMPORTAMENTO PROBLEMA :COMPORTAMENTO PROBLEMA :

Un comportamento distruttivo e/o Un comportamento distruttivo e/o pericoloso per pericoloso per L’individuoL’individuo Gli altriGli altri L’ambienteL’ambiente O che ostacoli l’apprendimento e l’interazione O che ostacoli l’apprendimento e l’interazione

socialesociale

Page 7: Gestione efficace dei comportamenti problema

Fattori a rischio per lo sviluppo di Fattori a rischio per lo sviluppo di comportamenti problemacomportamenti problema

Livello di funzionamento adattivo Livello di funzionamento adattivo (Sigafoos et al, 1995)(Sigafoos et al, 1995)

Limitata abilità comunicativa (Schroeder et Limitata abilità comunicativa (Schroeder et al, 1978)al, 1978)

Difficoltà di apprendimento (QI)Difficoltà di apprendimento (QI) Autismo (Sturmey and Vernon, 2001)Autismo (Sturmey and Vernon, 2001)

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REPERTORIO REPERTORIO COMPORTAMENTALECOMPORTAMENTALE

La prevalenza di comportamenti problema La prevalenza di comportamenti problema è negativamente correlata alla è negativamente correlata alla magnitudine del repertorio magnitudine del repertorio comportamentale dell’individuocomportamentale dell’individuo

REPERTORIO COMPORTAMENTALE: REPERTORIO COMPORTAMENTALE: tutte le risposte disponibili all’individuotutte le risposte disponibili all’individuo

Page 9: Gestione efficace dei comportamenti problema

Esempi di situazioni correlati a Esempi di situazioni correlati a comportamenti problemacomportamenti problema

Aspettare (ritardo nella consegna di SR+)Aspettare (ritardo nella consegna di SR+) Accettare NO (la non consegna di SR+)Accettare NO (la non consegna di SR+) Transizioni da un’attività preferita ad una Transizioni da un’attività preferita ad una

non preferitanon preferita Interruzione di autostimolazioniInterruzione di autostimolazioni Richieste di un adultoRichieste di un adulto Chiedere rinforzatori in maniera Chiedere rinforzatori in maniera

socialmente non appropriatasocialmente non appropriata

Page 10: Gestione efficace dei comportamenti problema

Cosa mantiene un Cosa mantiene un comportamento?comportamento?

RINFORZORINFORZO

Page 11: Gestione efficace dei comportamenti problema

RINFORZO RINFORZO NEGATIVO E POSITIVONEGATIVO E POSITIVO

RINFORZO POSITIVO: la PRESENTAZIONE RINFORZO POSITIVO: la PRESENTAZIONE contingente di un evento che AUMENTA o contingente di un evento che AUMENTA o MANTIENE la frequenza del comportamento MANTIENE la frequenza del comportamento

RINFORZO NEGATIVO: la RIMOZIONE RINFORZO NEGATIVO: la RIMOZIONE contingente di un evento/stimolo che AUMENTA contingente di un evento/stimolo che AUMENTA o MANTIENE la frequenza del comportamentoo MANTIENE la frequenza del comportamento

Page 12: Gestione efficace dei comportamenti problema

Classi funzionali di rispostaClassi funzionali di risposta

CLASSI FUNZIONALI DI RISPOSTA:CLASSI FUNZIONALI DI RISPOSTA:

Una classe i cui membri sono Una classe i cui membri sono comportamenti che possono essere comportamenti che possono essere topograficamente diversi ma che topograficamente diversi ma che condividono la stessa funzione.condividono la stessa funzione.

Page 13: Gestione efficace dei comportamenti problema

Quante classi?Quante classi?

TRE CLASSI FUNZIONALI DI RISPOSTA:TRE CLASSI FUNZIONALI DI RISPOSTA: RINFORZO POSITIVORINFORZO POSITIVO RINFORZO NEGATIVORINFORZO NEGATIVO RINFORZO AUTOMATICORINFORZO AUTOMATICO

Quando si opera su un comportamento Quando si opera su un comportamento problema, si devono identificare anche tutti problema, si devono identificare anche tutti gli altri comportamenti con la stessa gli altri comportamenti con la stessa funzione. Perché?funzione. Perché?

Page 14: Gestione efficace dei comportamenti problema

Cosa mantiene un Cosa mantiene un comportamentocomportamento

Sr+ DARESr+ DARE Sr- TOGLIERESr- TOGLIERE Sr automaticoSr automatico

SeteSete

Marco sfarfalla Marco sfarfalla le mani davanti le mani davanti al frigoriferoal frigorifero

““Povero Marco, Povero Marco, hai sete vero?”hai sete vero?”

““Ecco del Ecco del succo” succo”

Ed in futuro?Ed in futuro?

““Marco infila le Marco infila le perlineperline

Marco sfarfalla Marco sfarfalla le mani e si le mani e si dondola sulla dondola sulla sediasedia

““Oh sei stanco, Oh sei stanco, facciamo facciamo un’altra cosa”un’altra cosa”

Ed in futuro?Ed in futuro?

Marco sfarfalla Marco sfarfalla le mani e si le mani e si dondola mentre dondola mentre guarda un video guarda un video

Page 15: Gestione efficace dei comportamenti problema

CONSIDERAZIONI IMPORTANTICONSIDERAZIONI IMPORTANTI

I comportamenti possono sembrare I comportamenti possono sembrare topograficamente diversi, ma condividere topograficamente diversi, ma condividere la stessa funzione la stessa funzione

Oppure possono essere topograficamente Oppure possono essere topograficamente identici ma avere funzioni diverseidentici ma avere funzioni diverse

Page 16: Gestione efficace dei comportamenti problema

Comportamenti mantenuti da Comportamenti mantenuti da rinforzo positivorinforzo positivo

Accesso ad attività o oggettiAccesso ad attività o oggetti Richiesta di attenzioneRichiesta di attenzione

LA FUNZIONE IN QUESTO CASO è LA FUNZIONE IN QUESTO CASO è DEFINITA DI ATTENZIONEDEFINITA DI ATTENZIONE

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Comportamenti mantenuti da Comportamenti mantenuti da rinforzo negativorinforzo negativo

Fuga durante un compitoFuga durante un compito (situazione (situazione avversiva)avversiva)

Evitamento di un compitoEvitamento di un compito (situazione (situazione avversiva)avversiva)

LA FUNZIONE VIENE DEFINITA DI LA FUNZIONE VIENE DEFINITA DI FUGA O EVITAMENTO FUGA O EVITAMENTO

Page 18: Gestione efficace dei comportamenti problema

Comportamenti mantenuti da Comportamenti mantenuti da rinforzo automaticorinforzo automatico

Questi gli unici comportamenti problema Questi gli unici comportamenti problema tipici degli individui con autismo tipici degli individui con autismo (necessaria la presenza per la diagnosi)(necessaria la presenza per la diagnosi)

Comportamenti manifestati per mantenere Comportamenti manifestati per mantenere una situazione fisiologica che produce una situazione fisiologica che produce rinforzo intrinseco.rinforzo intrinseco. Si definisce automatico Si definisce automatico perchè il comportamento stesso produce il perchè il comportamento stesso produce il proprio rinforzoproprio rinforzo

Page 19: Gestione efficace dei comportamenti problema

Esercitazione 1Esercitazione 1

Differenziazione di tipi di rinforzoDifferenziazione di tipi di rinforzo

Page 20: Gestione efficace dei comportamenti problema

Il primo passo verso la Il primo passo verso la modifica del modifica del

comportamento problemacomportamento problema

Osservare attentamente il Osservare attentamente il comportamento e quantificarne la comportamento e quantificarne la

frequenza/durata/severitàfrequenza/durata/severità

Page 21: Gestione efficace dei comportamenti problema

Tre metodi per capire la funzione di Tre metodi per capire la funzione di un comportamentoun comportamento

METODO INDIRETTO:METODO INDIRETTO: Intervista funzionaleIntervista funzionale

METODO DIRETTO:METODO DIRETTO: ANALISI DESCRITTIVA:ANALISI DESCRITTIVA:

• Osservazione e presa dati (FOGLI ACC)Osservazione e presa dati (FOGLI ACC) ASSESSMENT ANALOGO (Iwata 1994):ASSESSMENT ANALOGO (Iwata 1994):

• Manipolazione delle variabili di controlloManipolazione delle variabili di controllo

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Esercitazione 2:Esercitazione 2:Intervista per l’analisi funzionaleIntervista per l’analisi funzionale

Questionario compilatoQuestionario compilato Il comportamento selezionato dovrà Il comportamento selezionato dovrà

essere lo stesso su cui avete preso i dati essere lo stesso su cui avete preso i dati per l’analisi funzionale descrittiva nelle per l’analisi funzionale descrittiva nelle passate settimane.passate settimane.

Page 23: Gestione efficace dei comportamenti problema

Esercitazione 3: Esercitazione 3: Quale conseguenza mantiene il Quale conseguenza mantiene il

comportamento da voi selezionato?comportamento da voi selezionato?

Paragonate il risultato ottenuto dal questionario Paragonate il risultato ottenuto dal questionario con I dati dell’analisi descrittiva (fogli ACC). con I dati dell’analisi descrittiva (fogli ACC).

Scrivete una descrizione topografica del Scrivete una descrizione topografica del comportamento (episodio aggressivo: contatto comportamento (episodio aggressivo: contatto con la mano chiusa sul viso di un’altra persona)con la mano chiusa sul viso di un’altra persona)

Scrivete una descrizione funzionale del Scrivete una descrizione funzionale del comportamento (Marco é aggressivo quando comportamento (Marco é aggressivo quando l’adulto nega una cosa che lui ha richiesto)l’adulto nega una cosa che lui ha richiesto)

Page 24: Gestione efficace dei comportamenti problema

Interventi: come gestire i Interventi: come gestire i comportamenti problemacomportamenti problema

Procedure pro-attive e reattiveProcedure pro-attive e reattive

Page 25: Gestione efficace dei comportamenti problema

InterventiInterventi

Procedure pro-attiveProcedure pro-attive

Consistono nella Consistono nella manipolazione degli manipolazione degli eventi antecedenti per eventi antecedenti per insegnare all’individuo insegnare all’individuo un comportamento un comportamento sostitutivo sostitutivo incompatibile con incompatibile con quello problemaquello problema

Procedure reattiveProcedure reattive Consistono nel Consistono nel

manipolare le manipolare le conseguenze in modo conseguenze in modo che il comportamento che il comportamento problema non possa problema non possa far accedere al far accedere al rinforzatore che fino rinforzatore che fino ad allora lo aveva ad allora lo aveva mantenutomantenuto

Page 26: Gestione efficace dei comportamenti problema

Fattori che influenzano l’efficacia di Fattori che influenzano l’efficacia di interventointervento

Supporto da parte dell’ambiente fisico e Supporto da parte dell’ambiente fisico e personepersone

Uniformitá di approccioUniformitá di approccio Frequenza di applicazioneFrequenza di applicazione

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Selezionare un comportamento Selezionare un comportamento sostitutivo sostitutivo

urlaurlapicchiarsipicchiarsi

scapparescappare

autostimolarsiautostimolarsi

““guardami”guardami”““giochiamo”giochiamo”

““acqua”acqua”

““aiutami”aiutami”““pausa”pausa”

daredare

bottebotteAttivitAttivitàà

ludicheludiche

Page 28: Gestione efficace dei comportamenti problema

Intervento pro-attivo: accesso a Intervento pro-attivo: accesso a rinforzatori tangibili/attività:rinforzatori tangibili/attività:

Quale puo’ essere un comportamento Quale puo’ essere un comportamento sostitutivo incompatibile con quello sostitutivo incompatibile con quello problema che permetta all’individuo di problema che permetta all’individuo di raggiungere il rinforzatore o l’attività?raggiungere il rinforzatore o l’attività?

Insegnamento alla comunicazione Insegnamento alla comunicazione funzionale funzionale

(Carr, 1979; Durand and Crimmins, 1987)(Carr, 1979; Durand and Crimmins, 1987)

Page 29: Gestione efficace dei comportamenti problema

Procedura reattiva: comportamenti Procedura reattiva: comportamenti mantenuti da accesso a rinforzatori mantenuti da accesso a rinforzatori

tangibili/attivitàtangibili/attività

Estinzione: non consegna del rinforzatore Estinzione: non consegna del rinforzatore concomitante all’esibizione del concomitante all’esibizione del comportamento problemacomportamento problema

Page 30: Gestione efficace dei comportamenti problema

Il caso di NIl caso di N

Problema: richieste vocali ma Problema: richieste vocali ma accompagnate da altri comportamenti, accompagnate da altri comportamenti, generalmente lagna.generalmente lagna.

Valutazione repertorio comportamentale e Valutazione repertorio comportamentale e fattori ambientali:fattori ambientali: Sistema di comunicazione primario ed Sistema di comunicazione primario ed

indipendente: vocaleindipendente: vocale Rinforzo intermittente delle richieste lagnateRinforzo intermittente delle richieste lagnate

Page 31: Gestione efficace dei comportamenti problema

Intervento per NIntervento per N

Intervento proattivo:Intervento proattivo: Insegnamento intensivo di una varietá Insegnamento intensivo di una varietá

maggiore di vocaboli da usare per le richiestemaggiore di vocaboli da usare per le richieste

Intervento reattivo:Intervento reattivo: Breve estinzione (3-5 secondi) seguito da Breve estinzione (3-5 secondi) seguito da

immediato suggerimento della richiesta immediato suggerimento della richiesta correttacorretta

Page 32: Gestione efficace dei comportamenti problema

Il caso di Il caso di FF

Problema: pugni, testate e botte ad altri. Problema: pugni, testate e botte ad altri. Mordersi la mano fino a far schioccare I Mordersi la mano fino a far schioccare I tendinitendini

Valutazione repertorio comportamentale:Valutazione repertorio comportamentale: buon vocabolario di linguaggio segnato ma buon vocabolario di linguaggio segnato ma

non usato in maniera comunicativanon usato in maniera comunicativa Libero accesso ad attività piacevoli/ cibi/ Libero accesso ad attività piacevoli/ cibi/

oggettioggetti

Page 33: Gestione efficace dei comportamenti problema

Intervento per FIntervento per F

Intervento pro-attivo:Intervento pro-attivo: Insegnamento intensivo alla comunicazione Insegnamento intensivo alla comunicazione

funzionalefunzionale Accesso a rinforzatori limitato alle richieste Accesso a rinforzatori limitato alle richieste

appropriateappropriate

Intervento reattivo:Intervento reattivo: Estinzione: non consegna del rinforzatoreEstinzione: non consegna del rinforzatore Punizione negativa: immediata eliminazione dei Punizione negativa: immediata eliminazione dei

rinforzatoririnforzatori Time out: nel caso di totale distruzione dell’ambienteTime out: nel caso di totale distruzione dell’ambiente

Page 34: Gestione efficace dei comportamenti problema

Procedure pro-attive: comportamenti Procedure pro-attive: comportamenti mantenuti da attenzione socialemantenuti da attenzione sociale

Quale puo’ essere un comportamento sostitutivo Quale puo’ essere un comportamento sostitutivo incompatibile con quello problema che permetta incompatibile con quello problema che permetta all’individuo di ottenere attenzione sociale?all’individuo di ottenere attenzione sociale?

Insegnamento alla comunicazione: “guardami”, Insegnamento alla comunicazione: “guardami”, “vieni”“vieni”

Offerta di attenzione non contingenteOfferta di attenzione non contingente Insegnamento di attivitá indipendenti con Insegnamento di attivitá indipendenti con

rinforzo competitivorinforzo competitivo

Page 35: Gestione efficace dei comportamenti problema

Il caso di AIl caso di A

Problema: colpi con la mano ad un’altra Problema: colpi con la mano ad un’altra personapersona

Valutazione repertorio comportamentale e Valutazione repertorio comportamentale e fattori ambientali:fattori ambientali: Richieste spontanee ed appropriate (segni + Richieste spontanee ed appropriate (segni +

vocale) per attività/cibo/oggetti vocale) per attività/cibo/oggetti Mancanza di richieste per attenzione: Mancanza di richieste per attenzione:

“guarda” “vieni” “gioca”“guarda” “vieni” “gioca”

Page 36: Gestione efficace dei comportamenti problema

Intervento per AIntervento per A

Intervento pro-attivo:Intervento pro-attivo: Insegnamento intensivo alle richieste per Insegnamento intensivo alle richieste per

attenzione, es: “guarda”attenzione, es: “guarda”

Intervento reattivo:Intervento reattivo: Punizione negativa: eliminazione dell’attività Punizione negativa: eliminazione dell’attività

da condividereda condividere EstinzioneEstinzione

Page 37: Gestione efficace dei comportamenti problema

Procedure pro-attive: comportamenti Procedure pro-attive: comportamenti mantenuti da fuga/evitamento compito mantenuti da fuga/evitamento compito

Associare gli stimoli della situazione di Associare gli stimoli della situazione di lavoro (l’ambiente, gli insegnanti, il tavolo) lavoro (l’ambiente, gli insegnanti, il tavolo) ad accesso gratuito a potenziali ad accesso gratuito a potenziali rinforzatori. rinforzatori.

Ridurre lo sforzo, sempificare il lavoro, Ridurre lo sforzo, sempificare il lavoro, prompt immediato.prompt immediato.

Insegnare a chiedere “aiuto” o “pausa”.Insegnare a chiedere “aiuto” o “pausa”. Incrementare le “scelte”Incrementare le “scelte”

Page 38: Gestione efficace dei comportamenti problema

Procedure reattive: comportamenti Procedure reattive: comportamenti mantenuti da fuga/evitamento compito mantenuti da fuga/evitamento compito

Estinzione delle risposte di fuga:Estinzione delle risposte di fuga: impedimento della fuga o evitamento delle impedimento della fuga o evitamento delle istruzioni- istruzioni- mantenimento della situazione mantenimento della situazione di lavorodi lavoro

Page 39: Gestione efficace dei comportamenti problema

Il caso di GIl caso di G

Problema: tentativi di fuga durante una Problema: tentativi di fuga durante una situazione strutturata e rifiuto di sedersi al tavolosituazione strutturata e rifiuto di sedersi al tavolo

Valutazione repertorio comportamentale e fattori Valutazione repertorio comportamentale e fattori ambientali:ambientali: Completa assenza di comunicazione funzionaleCompleta assenza di comunicazione funzionale Rinforzatore per lavorare: pausaRinforzatore per lavorare: pausa Uso del NO per risposte errateUso del NO per risposte errate

Page 40: Gestione efficace dei comportamenti problema

Intervento per GIntervento per G

Intervento pro-attivo: Intervento pro-attivo: Associazione stimoli “lavoro” alla consegna Associazione stimoli “lavoro” alla consegna

non contingente di rinforzonon contingente di rinforzo Semplificazione dei targetSemplificazione dei target Prompt immediatoPrompt immediato

Intervento reattivo: Intervento reattivo: Estinzione della fugaEstinzione della fuga

Page 41: Gestione efficace dei comportamenti problema

ALCUNE CONSIDERAZIONIALCUNE CONSIDERAZIONI

Ricordate che la decisione di modificare Ricordate che la decisione di modificare un comportamento o meno deve essere un comportamento o meno deve essere dettata dall’impatto che questo ha dettata dall’impatto che questo ha sull’individuo, gli altri e l’ambiente.sull’individuo, gli altri e l’ambiente.

Valutare il pericolo di comportamenti Valutare il pericolo di comportamenti stereotipati (sfarfallare, dondolarsi) con stereotipati (sfarfallare, dondolarsi) con funzione di rinforzo automatico.funzione di rinforzo automatico.

Page 42: Gestione efficace dei comportamenti problema

Procedure pro-attive: comportamenti Procedure pro-attive: comportamenti mantenuti da SR automaticomantenuti da SR automatico

Insegnamento di una risposta alternativa ed Insegnamento di una risposta alternativa ed incompatibile con quella problema con lo stesso incompatibile con quella problema con lo stesso valore sensoriale valore sensoriale

Accesso al comportamento autostimolatorio Accesso al comportamento autostimolatorio concomitante ad un comportamento appropriatoconcomitante ad un comportamento appropriato

Rinforzo differenziato di un altro comportamentoRinforzo differenziato di un altro comportamento Insegnamento di attivitInsegnamento di attivitàà ludiche/indipendenti ludiche/indipendenti

(limitare I tempi morti)(limitare I tempi morti)

Page 43: Gestione efficace dei comportamenti problema

Procedure reattive: comportamenti Procedure reattive: comportamenti mantenuti da rinforzo automaticomantenuti da rinforzo automatico

Bloccare la risposta e possibile Bloccare la risposta e possibile ridirezionamentoridirezionamento

Page 44: Gestione efficace dei comportamenti problema

Il caso di GIl caso di G

Problema: buttare le carte o oggetti per Problema: buttare le carte o oggetti per terra, nascondere oggetti sotto il divano – terra, nascondere oggetti sotto il divano – per poi raccogliere o far raccogliereper poi raccogliere o far raccogliere

Intervento proattivo: Rinforzo differenziato Intervento proattivo: Rinforzo differenziato di un altro comportamentodi un altro comportamento

Intervento reattivo: blocco della rispostaIntervento reattivo: blocco della risposta

Page 45: Gestione efficace dei comportamenti problema

Il caso di NIl caso di N

Problema: non accettazione dello Problema: non accettazione dello spostamento di mobili spostamento di mobili

Intervento proattivo: rinforzo differenziato Intervento proattivo: rinforzo differenziato di un altro comportamentodi un altro comportamento

Intervento reattivo: Blocco della rispostaIntervento reattivo: Blocco della risposta

Page 46: Gestione efficace dei comportamenti problema

Il caso di SIl caso di S

Problema: grida ed agitarsi con le mani Problema: grida ed agitarsi con le mani durante la visione di un videodurante la visione di un video

Intervento pro-attivo: rinforzo differenziato Intervento pro-attivo: rinforzo differenziato per l’assenza del comportamentoper l’assenza del comportamento

Intervento reattivo: Intervento reattivo: Punizione negativa: immediata rimozione del Punizione negativa: immediata rimozione del

videovideo Punizione positiva: attività monotona e lungaPunizione positiva: attività monotona e lunga

Page 47: Gestione efficace dei comportamenti problema

Esercitazione 4 (compiti a casa)Esercitazione 4 (compiti a casa)

Delineate un piano d’intervento in base Delineate un piano d’intervento in base alla funzione del comportamento alla funzione del comportamento selezionato. selezionato.

Page 48: Gestione efficace dei comportamenti problema

Stabilite la procedura pro-attivaStabilite la procedura pro-attiva

Descrizione del Descrizione del comportamento target comportamento target (sostitutivo, alternativo)(sostitutivo, alternativo)

Stabilite il criterio di Stabilite il criterio di acquisizioneacquisizione

Descrizione della Descrizione della proceduraprocedura

Stabilite gli ambienti in Stabilite gli ambienti in cui eseguirete la cui eseguirete la proceduraprocedura

Stabilite la frequenza Stabilite la frequenza d’intervento Stabilite d’intervento Stabilite chi eseguirá la chi eseguirá la proceduraprocedura

Stabilite la gerarchia Stabilite la gerarchia dei prompt dei prompt

Stabilite la frequenza Stabilite la frequenza di rinforzodi rinforzo

Page 49: Gestione efficace dei comportamenti problema

Stabilite la procedura reattivaStabilite la procedura reattiva

Descrizione Descrizione topografica del topografica del comportamento target comportamento target (da ridurre) (da ridurre)

Descrizione Descrizione funzionale del funzionale del comportamento targetcomportamento target

Descrizione della Descrizione della procedura reattivaprocedura reattiva

Stabilite chi eseguirá Stabilite chi eseguirá la procedurala procedura

Page 50: Gestione efficace dei comportamenti problema

Eseguire, monitorare e valutareEseguire, monitorare e valutare

Tracciate una linea di base (baseline)Tracciate una linea di base (baseline) Addestrate tutte le persone coinvolteAddestrate tutte le persone coinvolte Prendete I dati Prendete I dati Monitorate quotidianamente I progressiMonitorate quotidianamente I progressi Stabilite un programma di mantenimentoStabilite un programma di mantenimento

Page 51: Gestione efficace dei comportamenti problema

Grazie per la vostra Grazie per la vostra attenzione!attenzione!

[email protected]@soton.ac.uk