Gestione del territorio e dell’ambiente Lezione Strumenti ... del territorio 2010-2011/Lezioni...

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Dott. Simone GorelliDott. Simone Gorelli

Strumenti di gestione volontariStrumenti di gestione volontari

LezioneLezione

Gestione del territorio e dellGestione del territorio e dell’’ambienteambiente

REGOLAMENTATIVIREGOLAMENTATIVI ((Command and control): impongono dei limiti e divieti ambientali la cui osservanza è sottoposta a controlli e verificheistituzionali ed il cui superamento è sanzionato amministrativamente e/o penalmente.

ECONOMICI E FINANZIARIECONOMICI E FINANZIARI: incidono sui costi di produzione e consumo promuovendo processi e comportamenti meno inquinanti, riguardano l’imposizione di tasse, tariffe, sanzioni amministrative e sussidi.

VOLONTARIVOLONTARI: sono basati sulla concertazione e condivisione e privilegiano il coinvolgimento responsabile volto al miglioramento delle prestazioni ambientali e alla sostenibilità dello sviluppo, di soggetti diversi (stakeholders) e che agisce maggiormente sulle premesse dell’azione (la conoscenza, la motivazione) rendendo gli attori piùconsapevoli sulle linee da seguire.

Strumenti di gestione ambientaleStrumenti di gestione ambientale

Strumenti volti alla gestione responsabile, alla reportistica e alla comunicazione ambientale, che agiscono a vari livelli: aziendale, di prodotto, di filiera e territoriale.

Tra questi ritroviamo:

oLe norme della serie ISO 14000

oRegolamento EMAS

oContabilità ambientale

oAgenda 21

Gli strumenti volontariGli strumenti volontari

Le Norme della serie ISO 14000Le Norme della serie ISO 14000

Sistema

SGA Audit Indicatori eprestazioni

comunicazione

ISO 14001 e 14004 ISO 19011 ISO 14031 ISO 14063

Prodotto

LCA Etichettatura Eco-design

Serie ISO 14040 Serie ISO14020

ISO/TR 14062

Il Life Cicle Assessment (LCA) come strumento per:

• identificare le opportunità di miglioramento, dal punto di vista ambientale, di un particolare ciclo produttivo di un prodotto, contribuendo anche all'ottimizzazione dell'uso delle risorse;

• supportare delle decisioni, nell'industria, ma anche nelle organizzazioni governative e non governative, di pianificazione strategica, progettazione o riprogettazione di prodotti o di processi;

• scegliere degli indicatori ambientali;

• commercializzare un prodotto mediante una dichiarazione ambientale, un sistema di etichettatura ambientale, o un'asserzione ambientale autodichiarata dallo stesso produttore, con conseguenze positive in termini di immagine, quote di mercato, relazioni con le istituzioni, ecc.

Life Cycle Assessment (LCA)Life Cycle Assessment (LCA)

estrazione e la lavorazione delle materie prime

fabbricazione del prodotto

trasportodistribuzione

utilizzo

riutilizzoraccoltastoccaggio

smaltimento finale

La valutazione del ciclo di vita di un prodotto è una metodologia che permette di effettuare uno studio completo sugli impatti ambientali del prodotto stesso considerandone tutto il ciclo di vita "dalla culla alla tomba”.

Definizione degli scopi e degli obiettivi

Analisi d’Inventario

Analisi degli impatti

Interpretazione dei risultati

-Scopo, unitàfunzionale, confini sistema, categorie di dati

- Diagramma di flusso, raccolta dati, allocazione

- Classificazione, caratterizzazione

- Rapporto, interpretazio

ne, migliorament

o

Life Cycle Assessment (LCA)Life Cycle Assessment (LCA)

La serie di norme ISO 14040 descrive come realizzare uno studio di LCA completo per qualsiasi tipologia di prodotti, non si tratta dunque di norme specifiche di prodotto, ma di norme contenenti requisiti generali applicabili a tutti i prodotti, indipendentemente dalla loro natura.

Riferimento Titolo

UNI EN ISO 14040 Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita -Principi e quadro di riferimento

UNI EN ISO 14041 Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita -Definizione dell’obiettivo e del campo di applicazione e analisi dell’inventario

UNI EN ISO 14042 Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita -Valutazione dell’impatto del ciclo di vita

UNI EN ISO 14043 Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita -Interpretazione del ciclo di vita

ISO/DTR 14047 (draft technical) Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita -Esempi di applicazione delle ISO 14042

ISO/CD 14048 (committee draft)

Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita -Formato della documentazione dei dati

ISO/TR 14049 (technical report) Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita -Esempio di applicazione della ISO 14041 per la definizione dell’obiettivo e campo di applicazione e analisi dell’inventario

Le Norme della serie ISO 14040Le Norme della serie ISO 14040

Per rendere efficace la capacità dei consumatori (pubblici e privati) di orientamento del mercato verso prodotti dalle migliori prestazioni ambientali, l’informazione sulle caratteristiche dei prodotti assume un ruolo fondamentale.

Dai primi anni ‘80 sono proliferati programmi di etichettatura ambientale.

Per etichetta ambientale (o dichiarazione ambientale) si intende una “asserzione che indica gli aspetti ambientali di un prodotto o servizio” (UNI EN ISO 14020). Questa può presentarsi sotto varie forme, tra cui: una dichiarazione, un simbolo o un elemento grafico sull’etichetta di un prodotto, nei bollettini tecnici, nelle pubblicazioni o nella pubblicità.

Tutte le etichette ambientali devono dare applicazione di nove principi guida:

Le etichette ambientali (UNI EN ISO 14020)Le etichette ambientali (UNI EN ISO 14020)

accortezza, verificabilità, pertinenza e non fuorvianza;

non ostacolo al commercio internazionale;

accesso all’informazione;

considerazione di tutti gli aspetti pertinenti del ciclo di vita;

non inibire l’innovazione tecnologica;

pari opportunità di utilizzo;

la consultazione aperta nella definizione dei criteri appropriati;

le informazioni ambientali disponibili alle parti interessate.

Riferimento Titolo

UNI EN ISO 14020 Etichette e dichiarazioni ambientali - Principi generali

UNI EN ISO 14021 Etichette e dichiarazioni ambientali - Asserzioni ambientali autodichiarate (etichettatura ambientale di Tipo II)

UNI EN ISO 14024 Etichette e dichiarazioni ambientali - Etichettatura ambientale di Tipo I- Principi e procedure

UNI EN ISO 14025 (technicalreport)

Etichette e dichiarazioni ambientali - Dichiarazione ambientale di Tipo III

Le etichette ambientali (UNI EN ISO 14020)Le etichette ambientali (UNI EN ISO 14020)

sono volontarie e di parte terza; esse vengono assegnate a prodotti che rispondono a determinati criteri ambientali e prestazionali, tali criteri, sono predeterminati per ogni categoria di prodotto, sono di dominio pubblico e vengono definiti considerando gli aspetti ambientali lungo tutto il ciclo di vita del prodotto, a cura di un forum di parti interessate mediante un processo di consultazione aperta.

Etichette ambientali di tipo I (UNI EN ISO 14024)

Le etichette ambientali (UNI EN ISO 14020)Le etichette ambientali (UNI EN ISO 14020)

“Blauer Angel” (Germania);

“Nordic Swan” (Paesi Nordici: Danimarca, Islanda, Finlandia, Svezia e

Norvegia);

“NF Environnement”

(Francia);

“Umweltzeichen”(Austria)

“Milieukeur”(Danimarca);

“AENOR Medio Ambiente”(Spagna)

Istituito con il regolamento comunitario 880/92 successivamente revisionato e modificato dal regolamento CE 1980/00. Per l’assegnazione dell’etichetta vengono presi in esame gli impatti ambientali dell’intero ciclo di vita del prodotto che devono rispettare i criteri fissati dalla CE per quel gruppo di prodotti.

Il marchio ecologico di prodotto Europeo Il marchio ecologico di prodotto Europeo ““ECOLABELECOLABEL””

Analisi delle prestazioni ambientali del prodotto

Presentazione della richiesta all’organismo competente

Esame dei requisiti del prodotto a parte dell’organismo

competente

Comunicazione alla Commissione Europea della volontà di concedere il marchio

Pubblicazione dell’assegnazione

del marchio

non sono certificabili da una parte terza e non si basano su criteri predefiniti e riconosciuti, ma fanno riferimento solo a singoli aspetti del prodotto.

Rappresentano, dunque, l’evidenza fornita dallo stesso produttore che quel prodotto ha quella determinata caratteristica specificata nell’asserzione (solitamente un simbolo o un logo).

Ovviamente non possono essere fatte asserzioni ambientali vaghe, ed in ogni caso l’asserzione non può essere fatta senza che il produttore possa dimostrare che ciò che asserisce corrisponde al vero. La norma UNI en ISO 14021 tratta solo dell’uso di un simbolo (ciclo di Mobius) e indica quali sono i termini comunemente usati in queste asserzioni, in qualsiasi forma essi si presentino.

Alcuni esempi di asserzioni autodichiarate sono: “pannello ecologico 100% legno riciclato”; “digodream pavimentazione tessile riciclabile al 100%”.

Asserzioni ambientali autodichiarate

(etichettatura ambientale di Tipo II, UNI EN ISO 14021)

Le etichette ambientali (UNI EN ISO 14020)Le etichette ambientali (UNI EN ISO 14020)

La discussione in ambito internazionale su questa tipologia di etichettatura ambientale è ancora aperta. La norma è, infatti, nella versione di technical report

La dichiarazione ambientale di prodotto è un documento che, nato per volontà del produttore e dopo un processo di verifica dei dati contenuti, accompagna la commercializzazione di un prodotto, descrivendone le caratteristiche di impatto ambientale in termini di dati quantificati su determinati parametri predefiniti, basati su uno studio di LCA (Life CycleAssessment; serie norme ISO 14040) per la categoria di prodotto in esame.

E’ una tipologia di etichettatura non selettiva, in quanto non fissa livelli minimi per accedervi.

Quindi la dichiarazione ambientale di prodotto è un documento che permette di comunicare informazioni oggettive, confrontabili e credibili relative alla prestazione ambientale di prodotti e servizi. E’ applicabile a tutti i prodotti o servizi indipendentemente dal loro uso o posizionamento nella catena produttiva, classificati in gruppi ben definiti.

Dichiarazioni ambientali di Tipo III (ISO/TR 14025)

Le etichette ambientali (UNI EN ISO 14020)Le etichette ambientali (UNI EN ISO 14020)

Un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) consiste in una serie di azioni e di procedure di gestione ambientale.

Tali azioni dipendono l’una dall’altra al fine di raggiungere un chiaro e definito obiettivo:

la protezione dellla protezione dell’’ambienteambiente

Sistema di gestione ambientaleSistema di gestione ambientale

La parte del sistema di gestione generale che comprende la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi, le risorse per elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare e mantenere attiva la politica ambientale.

Definizione

Regolamento EMAS

Norma UNI EN ISO 14001

I Sistema di gestione ambientaleI Sistema di gestione ambientale

presuppone :

ControllaControlla

RiesaminaRiesamina

PianificaPianifica

EseguiEsegui

MIG

LIO

RAM

ENTO

CO

NTI

NUO

MIG

LIO

RAM

ENTO

CO

NTI

NUO

MIG

LIO

RAM

ENTO

CO

NTI

NUO

MIG

LIO

RAM

ENTO

CO

NTI

NUOPLAN

DO

CHECK

ACT

I Sistema di gestione ambientaleI Sistema di gestione ambientale

Le fasi di un Sistema di gestione ambientaleLe fasi di un Sistema di gestione ambientale

Politica ambientale

Analisi ambientale iniziale

Programma ambientale

Sistema di gestione

ambientaleAudit

Ambientale

Obiettivi Ambientali

Certificazione ConvalidaDichiarazione ambientale

Politica ambientale

Pianificazione

Attuazione efunzionamento

Controlli e azionicorrettive

Riesame delladirezione

Miglioramento

continuo

Politica ambientale

- L’Alta Direzione deve definire la politica ambientale dell’organizzazione, diffonderla a tutto il personale e renderla disponibile al pubblico.

- Deve essere adeguata alla natura e alle dimensioni dell’impatto ambientale delle attività, dei processi e dei servizi/prodotti

Le fasi di un Sistema di gestione ambientaleLe fasi di un Sistema di gestione ambientale Politica Ambientale

NOME DITTA. è pienamente consapevole che una responsabile strategiaeconomica, rivolta alle problematiche ambientali derivanti dalle proprie attività,risulta essere essenziale per il proprio successo e per la soddisfazione dei propriclienti

NOME DITTA riconosce inoltre che il miglioramento continuo delle proprieperformance ambientali conduce a significativi vantaggi commerciali edeconomici, soddisfando, nello stesso tempo, le attese di miglioramentoambientale relativo al contesto territoriale in cui l’Azienda opera.

NOME DITTA si impegna pertanto a perseguire una politica di continuomiglioramento delle proprie performance ambientali, minimizzando, ovetecnicamente possibile ed economicamente sostenibile, ogni impatto negativoverso l’ambiente delle sue attività

NOME DITTA intende raggiungere i traguardi sopra indicati mediante leseguenti azioni:

• Assicurare che le proprie attività siano svolte in conformità con le vigentidisposizioni di legge e con eventuali codici di pratica sottoscritti

• Mettere in atto e mantenere un efficace Sistema di Gestione Ambientalesecondo i requisiti della Norma UNI EN ISO 14001

• Attuare ogni sforzo in termini organizzativi, operativi e tecnologici perprevenire l’inquinamento, dell’acqua, dell’aria e del suolo

• Minimizzare il consumo di energia, di acqua, di materie e la produzione deirifiuti, favorendone il recupero ove possibile

• Definire obiettivi e traguardi ambientali, da integrare con la gestioneoperativa degli stabilimenti e i programmi di sviluppo aziendali

Assicurarsi che la politica ambientale qui esposta e il relativo sistema digestione siano compresi, attuati e mantenuti a tutti i livelli dell’organizzazione eche il sistema sia sostenuto da periodiche e sistematiche attività di formazione eaddestramento

• Assicurarsi che il presente documento sia disponibile verso il pubblico

PianificazioneL’organizzazione deve individuare gli aspetti ambientali delle proprie attività, prodotti e servizi al fine di determinare quelli che hanno o possono avere impatti significativi sull’ambiente

Le fasi di un Sistema di gestione ambientaleLe fasi di un Sistema di gestione ambientale

L’organizzazione deve, per ciascun livello di funzione interna rilevante, stabilire e mantenere obiettivi e traguardi documentati sulla base delle prescrizioni legali, dei propri aspetti ambientali significativi, delle esigenze finanziarie, operative e commerciali e del punto di vista delle parti interessate

OBIETTIVI E TRAGUARDI

ATTIVITA’ -> ASPETTO -> IMPATTO

Per raggiungere i suoi obiettivi e i suoi traguardi, una organizzazione deve stabilire e mantenere attivi uno o più programmi. Questi programmi devono essere rivisti in caso di nuovi sviluppi, modifiche ai prodotti o ai processi per garantire che ad essi si applichi un corretto sistema di gestione ambientale

PROGRAMMA DI GESTIONE AMBIENTALE

Al fine di rendere efficace l’esercizio della gestione ambientale, ruoli responsabilità e autorità devono essere definiti, documentati, comunicati.La Direzione deve fornire risorse umane, le competenze specialistiche, le tecnologie e le risorse finanziarie per attuare e controllare il sistema di gestione ambientale

Attuazione e funzionamento

Le fasi di un Sistema di gestione ambientaleLe fasi di un Sistema di gestione ambientale

L’Organizzazione deve assicurare che il personale il cui lavoro può provocare impatti ambientali significativi sia adeguatamente formato.

L’azienda deve possedere un sistema di controllo che assicuri ovunque, la disponibilità di documenti sempre aggiornati e tenuti sotto controllo.Tutti i documenti devono essere approvati dalle persone preposte prima della loro emissioneL’organizzazione in relazione ai suoi aspetti ambientali, deve assicurare comunicazioni interne fra i diversi livelli e funzioni e ricevere, documentare e rispondere alle richieste delle parti interessate.

Avevo detto che questa settimanai rifiuti di vetro andavano buttatinel nuovo cassonetto

Non è colpa mia, non ho ricevuto nessunacomunicazione in proposito e poi chiavrebbe dovuto dirmelo

L’Organizzazione deve identificare quali sono le operazioni e le attivitàassociate agli aspetti ambientali significativi in linea con la sua politica, i suoi obiettivi e i suoi traguardi

Attuazione e funzionamento

Le fasi di un Sistema di gestione ambientaleLe fasi di un Sistema di gestione ambientale

- Stabilire procedure per controllare le attività che possono influenzare conformità rispetto alla politica, gli obiettivi e ai traguardi

- Stabilire nelle procedure i criteri operativi- Le procedure devono comprendere il controllo dei prodotti utilizzati

(Approvvigionamenti)

L’Organizzazione deve individuare e stabilire le modalità di risposta a potenziali incidenti e situazioni di emergenza e prevenire e attenuare l’impatto ambientale che ne può conseguire

Controlli e azioni correttiveSorveglianza e misurazioni:L’azienda deve mettere in atto tutte le attività di sorveglianza e misurazionenecessarie per verificare che le performance ambientali siano soddisfatte.Le apparecchiature utilizzate sono soggette a taratura e manutenzioneNon conformità, azioni correttive e preventive:L’azienda deve definire responsabilità e autorità per trattare e analizzare le non conformità, per decidere le azioni per attenuare qualsiasi impatto causato, per iniziare e completare le azioni correttive e preventive.Registrazioni:L’Organizzazione deve stabilire una procedura per l’identificazione, la rintracciabilità, la conservazione e la rimozione delle registrazioni ambientali.Audit del sistema di gestione ambientale:L’Organizzazione deve valutare periodicamente, tramite audit del SGA al fine di: -Determinare la conformità rispetto a quanto pianificato-Il sistema è correttamente applicato e tenuto attivo-Fornire alla direzione i risultatiRiesame della direzione:L’alta direzione deve valutare periodicamente l’efficacia del SGA.Devono essere prese in considerazione le informazioni raccolte relative ai controlli, le misurazioni e gli audit al fine di valutare la coerenza con politica obiettivi e traguardi.

Le fasi di un Sistema di gestione ambientaleLe fasi di un Sistema di gestione ambientale

Sistema di gestione Ambientale

Audit Ambientale (Ente Accreditato)

Certificazione Iso 14001

Dichiarazione Ambientale

Istruttoria

Registrazione Emas

Convalida

Iter di certificazioneIter di certificazione

EMAS Dichiarazione ambientale

Analisi ambientale iniziale

Obiettivi e programmiPolitica Ambientale

ISO 14001

SGA Audit interni

PUBBLICO

Analisi comparata dei due sistemi di gestione Analisi comparata dei due sistemi di gestione ambientaleambientale

INTERNI ESTERNI

Salvaguardia potenziale di risorse edenergia Migliore comunicazione con le autorità

Riduzione dei costi Miglior apprezzamento di banche e dicompagnie di assicurazione

Maggiore motivazione dei dipendenti Migliore immagine pubblicaMigliore comunicazione interna Vantaggi nell’ottenere contratti pubbliciModernizzazione della gestione Effetto valanga sui fornitori

Conformità con la legislazione ambientalePrevenzione di incidenti ambientali

I beneficiI benefici

Step 1 Pianificazione e preparazione dell’analisi ambientaleStep 2 Acquisizione dei dati e delle informazioniStep 3 Esecuzione dell’analisi ambientaleStep 4 Predisposizione del rapporto finale

Le fasi di analisi

o Inquadramento generale del sitoo Descrizione delle attività dei prodotti e dei servizio Identificazione e descrizione degli aspetti ambientalio Censimento degli obblighi e delle prescrizioni legislativeo Analisi delle modalità organizzative e gestionalio Valutazione della significatività degli impatti ambientalio Documento conclusivo dell’analisi ambientale

Analisi Ambientale InizialeAnalisi Ambientale Iniziale

• la descrizione delle attività dell'impresa;

• la valutazione di tutti i problemi ambientali rilevanti legati all'attività produttiva;

• il compendio dei dati quantitativi riguardanti le emissioni inquinanti, la produzione di rifiuti, il consumo di materie prime, energia e acqua, il rumore e altri eventuali aspetti ambientali rilevanti;

• altri fattori relativi all'efficienza ambientale;

• la presentazione della politica, del programma e del SGA adottati dall'impresa;

• la scadenza per la presentazione della dichiarazione successiva (al massimo triennale);

• il nome del verificatore ambientale accreditato che ha convalidato la dichiarazione

Dichiarazione Ambientale InizialeDichiarazione Ambientale Iniziale

Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale di Ricerche Agrodi Ricerche Agro--Ambientali Ambientali ““E.AvanziE.Avanzi””

Inquadramento generale del sito

1700 Ha

Pianura lievemente ondulata, formata da un alternarsi di dune e di zone depresse disposte parallelamente alla linea di costa

Terreni di tipo alluvionale

Terreni con caratteristiche pedologiche molto diverse

Tipico clima “temperato caldo”(Koppen)

Venti prevalenti provenienti dal III° e IV° quadrante.

Direzione Generale

In campo

ORGANI ISTITUZIONALI

Rettore/Consiglio di amministrazione

Struttura di coordinamento tecnico

ORGANI INTERNIConsiglio/ giunta

Amministrazione

RicercaDidatticaAgricoltura

Magazzino

Offi

cina

mec

cani

ca

In laboratorioColtivazioni forestali

Coltivazioni agrarie

allevamento

BoviniOvini

Bovini da latteBovini da carne

Direzione Generale

In campo

ORGANI ISTITUZIONALI

Rettore/Consiglio di amministrazione

Struttura di coordinamento tecnico

ORGANI INTERNIConsiglio/ giunta

Amministrazione

RicercaDidatticaAgricoltura

Magazzino

Offi

cina

mec

cani

ca

In laboratorioColtivazioni forestali

Coltivazioni agrarie

allevamento

BoviniOvini

Bovini da latteBovini da carne

Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale di Ricerche Agrodi Ricerche Agro--Ambientali Ambientali ““E.AvanziE.Avanzi””

Descrizione delle attività dei prodotti e

dei servizi

ResponsabilitàDescrizione delle attività di processo Res Col INPUT OUTPUT1 Analisi della tipologia di aratura, e

conseguente definizione e comunicazionedella trattrice ed attrezzo da utilizzare

CTG Piano di coltivazione Definizione trattrice eattrezzo

2 Avviamento trattrice ed accoppiamento conl’aratro

OT Comunicazione tipo di attrezzo etrattrice da utilizzareTrattrice, Attrezzo

Trattrice e aratro accoppiatiEmissioni

3 Trasferimento dal centro aziendaleall’appezzamento

OT Trattrice e aratro accoppiati Trattrice e aratro accoppiatinell’appezzamentoEmissioni

4 Lavorazione (aratura) OT Trattrice e aratro accoppiatinell’appezzamentoAppezzamento da lavorare

Appezzamento lavoratoEmissioni

5 Trasferimento dall’appezzamento al centroaziendale

OT Trattrice e aratro accoppiatinell’appezzamento

Trattrice e aratro accoppiati alcentro aziendaleEmissioni

6 Disaccoppiamento e rimessaggio trattrice OT Trattrice e aratro accoppiati alcentro aziendale

Trattrice e attrezzo in rimessa

CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DIRICERCA AGRO-AMBIENTALI “E. AVANZI”

Coltivazioni Aratura

Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale di Ricerche Agrodi Ricerche Agro--Ambientali Ambientali ““E.AvanziE.Avanzi””

I processi del settore:I processi del settore:AraturaAffossaturaErpicaturaConcimazioneSeminaTrattamenti con prodotti fitosanitari

IrrigazioneMietitrebbiaturaSarchiaturaTriturazione residui colturaliRaccolta per estirpaturaFienagione

CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA AGRO-AMBIENTALI “E. AVANZI”

Aspetti ed impatti ambientali Coltivazioni

Attiv

ità

Fase Aspetti ambientali Problematiche

ambientali - impatti- (condizioni normali)

Problematiche ambientali - impatti- (condizioni anomale)

Problematiche ambientali - impatti-

(condizioni di emergenza)

Aratura o Utilizzo di materie

prime o Utilizzo di energia

o Emissioni in atmosfera o Consumo di energia o Consumo di lubrificanti

o Alterazioni delle caratteristiche fisiche del suolo

o Rilasci sul suolo/sottosuolo

Affossatura o Utilizzo di materie

prime o Utilizzo di energia

o Emissioni in atmosfera o Consumo di energia o Consumo di lubrificanti

o Alterazioni delle caratteristiche fisiche del suolo

o Rilasci sul suolo/sottosuolo

Erpicatura o Utilizzo di materie

prime o Utilizzo di energia

o Emissioni in atmosfera o Consumo di energia o Consumo di lubrificanti

o Alterazioni delle caratteristiche fisiche del suolo

o Rilasci sul suolo/sottosuolo

Concimazione

o Utilizzazione prodotti chimici

o Utilizzo di materie prime

o Utilizzo di energia

o Emissioni in atmosfera o Consumo di energia o Consumo di lubrificanti o Produzione di rifiuti o Produzione di imballaggi

o Rilasci sul suolo/sottosuolo

o Rilasci sul suolo/sottosuolo

Semina o Utilizzo di materie

prime o Utilizzo di energia

o Emissioni in atmosfera o Consumo di energia o Consumo di lubrificanti o Produzione di imballaggi

o Alterazioni delle caratteristiche fisiche del suolo

o Rilasci sul suolo/sottosuolo

o Utilizzazione

o Emissioni in atmosfera o Consumo di energia

C di l b ifi i

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REST

ALI

Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale

di Ricerche Agrodi Ricerche Agro--Ambientali Ambientali ““E.AvanziE.Avanzi””

Identificazione e descrizione degli aspetti ambientali

Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale di Ricerche Agrodi Ricerche Agro--Ambientali Ambientali ““E.AvanziE.Avanzi””

Analisi delle modalità organizzative e gestionali

Censimento degli obblighi e delle prescrizioni legislative

Sono state individuate le leggi di carattere generale inerenti il settore produttivo, e le norme specifiche per l’attività, i prodotti e i servizi dell’organizzazione, nonché le autorizzazioni, le licenze e i permessi.

ORGANI INTERNIConsiglio/ giunta

Amministrazione

Capo operaioA. Mondini

(COC)

Operatori tecniciavventizi(OTC)

Contoterzisti

Direttore generaleProf. L. Iacoponi

(DIR)

Coordinamento tecnico generale

P.A. G. Senesi(CTG)

ORGANI ISTITUZIONALI

Rettore/Consiglio di amministrazione

(CON)

Coordinatore tecnicosettore forestale

R. Perioli(CTF)

Appaltatori

(AP)

Contoterzisti

(COF)

PUNTI DI FORZA

o Personale molto motivato o Buona formazione del personale o Buona meccanizzazione

PUNTI DI DEBOLEZZA

o Carenza di comunicazione interna o Carenza di comunicazione esterna o Registrazioni ambientali assenti o Scarsa conoscenza delle prescrizioni

legali o Assenza di uno strumento idoneo alla

raccolta e gestione dei dati

Valutazione della significatività degli impatti ambientali

ConformitConformitàà legislativa (VC)legislativa (VC)

Rilevanza (VR)Rilevanza (VR)

Efficienza del controllo (EF)Efficienza del controllo (EF)

SensibilitSensibilitàà territoriale (S)territoriale (S)

Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale di Ricerche Agrodi Ricerche Agro--Ambientali Ambientali ““E.AvanziE.Avanzi””

Conformità legislativa (VC)

0 = assenza di limiti di legge1 = piena conformità con garanzie per il mantenimento 2 = piena conformità senza garanzie per il mantenimento3 = conformità imperfetta e/o non completa4 = assenza di conformità

Gli impatti che hanno presentano un valore di VC ≥ 3 sono stati automaticamente considerati significativi e con alta priorità di

intervento, mentre gli altri sono stati sottoposti alle successive fasi di valutazione.

Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale di Ricerche Agrodi Ricerche Agro--Ambientali Ambientali ““E.AvanziE.Avanzi””

Rilevanza (VR)Entità (E): entità/consistenza dell’impatto

1 = entità trascurabile2 = entità bassa3 = entità media4 = entità alta.

Rilevabilità(R): possibilità/facilità di rilevazione dell’impatto

1 = rilevabilità immediata tramite esame visivo e/o olfattivo2 = eventi rilevabili immediatamente mediante uso di strumenti adeguati3 = eventi rilevabili mediante complesse analisi4 = eventi non rilevabili dagli strumenti di monitoraggio.

Pericolosità (P): livello di pericolosità dell’impatto per l’ambiente e la salute

1 = assenza pericolosità2 = pericoloso3 = molto pericoloso4 = pericolosità assoluta.

Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale di Ricerche Agrodi Ricerche Agro--Ambientali Ambientali ““E.AvanziE.Avanzi””

Efficienza del controllo (EF)

1= buono2= sufficiente3= scarso4= totalmente insufficiente.

Grado di preparazione (G): livello di preparazione del personale con riferimento alle attività di controllo.

1 = presenza di procedure di controllo complete e/o correttamente adottate2 = presenza di prassi complete ma non formalizzate3 = presenza di prassi/procedure di controllo incomplete e/o non seguite4 = assenza di procedure di controllo

Adozione di Procedure (A): presenza di procedure di controllo dell’aspetto/impatto

Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale di Ricerche Agrodi Ricerche Agro--Ambientali Ambientali ““E.AvanziE.Avanzi””

Sensibilità territoriale (S)

AS MS BS ASR 0 0,5 1 BF 1,5 2 2,5 AF 3 3,5 4

Contesto territoriale: identificazione della tipologia del contesto in cui l’azienda è inserita con riferimento alla categoria d’impatto ambientale, in modo da definire una alta, media e bassa sensibilità.Frequenza Reclami: definizione della periodicità con cui vengono registrati reclami o proteste dirette da parte della popolazione della zona o indirette da autorità di controllo o associazioni ambientaliste con riferimento alla categoria d’impatto ambientale esaminata, in modo da evidenziare l’assenza dei reclami e la bassa e alta frequenza.

Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale di Ricerche Agrodi Ricerche Agro--Ambientali Ambientali ““E.AvanziE.Avanzi””

CENTROINTERDIPARTIMENTALE DIRICERCA AGRO-AMBIENTALI

“E. AVANZI”

Valutazione degli impatti ambientaliColtivazioni

Problematiche ambientali - impatti-(condizioni normali/anomale/di emergenza)

VC E R P VR A G EF S VF

Emissioni in atmosfera 1 2 2 2 2,0 2 1 1,5 0,5 5,0

Consumo di energia 0 3 1 2 2,0 2 1 1,5 1 4,5

Consumi di lubrificanti 0 1 1 1 1,0 2 1 1,5 0 2,5Alterazioni delle caratteristiche fisiche del

suolo 0 1 1 1 1,0 2 1 1,5 1 3,5

Rilasci sul suolo/sottosuolo 2 3 2 3 2,7 2 1 1,5 0 6,2

Consumo di risorsa idrica 2 3 2 2 2,3 2 1 1,5 0,5 6,3

Produzione di acque reflue di lavaggio 2 3 2 3 2,7 2 1 1,5 0,5 6,7

Produzione di imballaggi 0 2 1 1 1,3 2 1 1,5 0 2,8

Produzione di rifiuti speciali 1 2 1 2 1,7 2 2 2 0 4,7Dispersione del prodotto chimico in

atmosfera 2 2 1 3 2,0 2 2 2 0 6,0

PRIORITÀ RANGE EF AZIONI nulla 1<VF< 4 <2 Nessuna bassa 4<VF<8 Lungo termine media 8<VF<12 Breve termine alta VF>12 Urgenti

Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale di Ricerche Agrodi Ricerche Agro--Ambientali Ambientali ““E.AvanziE.Avanzi””

Range1<VF<4 4<VF<8 8<VF<12 >12

Allevamento 5 4 2 0Coltivazioni 3 7 0 0Magazzino 2 3 0 0

Sett

ore

Officina 3 6 0 0Totale 13 20 2 0

% 37 57 6 0

Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale Caso di studio: Azienda Agraria del Centro Interdipartimentale di Ricerche Agrodi Ricerche Agro--Ambientali Ambientali ““E.AvanziE.Avanzi””

La situazione generale dell’azienda