Gd Viggianello

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anche se con le giuste modifiche, altrimenti finiamo per ammazzare totalmente i Comuni. Combattere l’evasione fiscale, favorendo l’uso della moneta elettronica e abbattere l’aliquota abbassando la soglia per l’uso del contante (potrebbe essere ridotta a 200-300 euro, attualmente è fissata a 2500 euro). Iniziare a riordinare le competenze delle province attraverso una legge ordinaria, prima della progressiva abolizione di queste con una riforma della Co- stituzione. Meno tasse per le imprese e per i redditi da lavo- ro. Prevista invece una “patrimoniale” sui grandi patrimoni ( il 5x1000 per quelli oltre 1 milione di euro). Ed è proprio sulla patrimoniale che i nostri vecchi amici parlamentari iniziano ad avere dubbi. Ovviamente la risposta alle varie dichiarazioni anti-patrimoniale è una sola: “Loro non voglio- no cacciare un euro”. In realtà la patrimoniale sarebbe la prima tassa pagata da chi può, senza sopprimere il ceto medio. Mentre il governo Monti continua nel proprio lavo- ro, il 25 Novembre il Consiglio di Presidenza all’unanimità ha detto addio agli assegni vitalizi, finalmente un atto di giu- stizia è stato fatto al Senato ed è facile immaginare che una decisione analoga sarà presa, al più presto, anche dai colle- ghi della Camera. La novità, però, riguarda solo i parlamen- tari eletti nella prossima legislatura. Non saranno dunque toccati i diritti acquisiti dagli attuali senatori. Sarà modificato anche il sistema di pensionamento dei senatori, sembra ci sia l’idea di adeguarsi al sistema vigente per il resto dei citta- dini, quindi quello contributivo. Tutto ciò accade dopo le dimissioni di Berlusconi, ma ovviamente pura casualità. SEGUE PAG. 2 Antonio Rizzo Alle 21:42 del 12 Novembre è ufficialmente finita l’era della II Repubblica, è finita l’era Berlusconi. In piazza del Quirinale e a piazza Grazioli, a Roma, si festeggia, si brinda, si urla; sembra essere il 25 Aprile con l’Italia libera dopo un governo di tiran- nia e dittatura. In molte case italiane si respira un’aria diversa, di sollievo, sembra che tutto il Bel Paese sia felice per l’accaduto, come se questi 18 anni fossero stati imposti, quan- do invece il Cavaliere era stato incaricato, l’ultima volta 3 anni fa, con una grande maggioranza. Le leggi ad personam,la voglia di salvare solo se stesso e le proprie numerose aziende, il disinteresse totale della questione pubblica, hanno portato il Silvio nazionale al tracollo, come tutto il Paese, mal governato e spesso preso a schiaffi. Ora si passa al governo Monti, un governo di transizione, che deve sistemare un po’ le cose, abolire quella maledetta legge elettorale e non toccare le tele- visioni e la giustizia, altrimenti “si stacca la spina” (Berlusconi dixit). Speriamo siano solo dichiarazioni dette “tanto per”, fidiamoci del buon Monti, della sua professionalità e delle sue capacità. La squadra di Monti è composta da 16 tecnici, non ha voluto nessun politico, però il Parlamento resta lo stesso, sui vari provvedimenti la vecchia guardia politica italiana non met- te mano ma a votare saranno sempre i soliti, quindi l’influenza dei “vecchi” è sempre forte e decisiva. ICI sulla prima casa, evasione fiscale, monitoraggio delle ricchezze accumulate, pensioni, lavoro per giovani e donne, ammortizzatori sociali, istruzione, infrastrutture, dismissioni del patrimonio pubblico, costi della politica, giustizia civile, eliminazione vitalizi parla- mentari. Sono i punti cardine del nuovo Governo. Riguardo l’ICI, questa è un’anomalia tutta italiana, bisogna reintrodurla Sono lieto di presentarvi la prima edizione del nostro strumento di comunicazione: il giornale dei giovani democratici. Si tratta di uno strumento innovativo col qua- le vogliamo esprimere il nostro pensiero, comunicare i nostri progetti, e consentire a chiunque di dare il proprio valido contributo di idee. Ci interesseremo delle problematiche della nostra comunità, della politica locale e non disdegneremo di affrontare anche tematiche di carattere nazionale. Dedicheremo spazi significativi alla cultura ed allo sport locale. GD E POLITICA LOCALE Sin dal primo giorno della nostra costituzione, abbiamo intrapreso un percorso importante fatto di tante iniziative che possano permettere a tutti i ragazzi, forse trop- po spesso emarginati “dalle cose che contano”, di diventare e sentirsi componente indispensabile della comunità locale. Vogliamo credere, forse sognare perché no, che esista una “buona e bella politica”, una politica fatta di confronto, di dialo go e di continua interazione . Vogliamo mettere da parte “bassezze” e “personalismi”. Vogliamo capire le problematiche locali e cercare tutti insieme le giuste soluzioni. Vogliamo comunicare, interloquire con tutti, al di là di qualsiasi diversità. Vogliamo farlo anche attraverso “ La Nuova Voce”!!! Ringrazio tutti i giovani democratici che hanno creduto fortemente in questa iniziativa ed insieme a loro auguro a tutti i lettori di godere di un “Sereno e Felice periodo natalizio” ! Luis Vizzino Il neo presidente del Consi- glio Italiano. Prof. Monti LA NUOVA VOCE Quel che sogniamo è il nostro destino SOMMARIO: RiMONTIamo 2 Donne e Politica 3 Da Viggianello a Palais di Saint Vincent 4 Castrum Femmi- nile 4 Dedica Simoncel- li 5 ASD VIggianello 5 Castrum Byanelli 6 Che cos’è “LA NUOVA VOCE” ??? LA NUOVA VOCE RIMONTI AMO Finita l’era Berlusconi,Monti e un governo tecnico per riportare l’Italia in alto. DICEMBRE 2011 VOLUME 1, NUMERO 1

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Giornalino

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Page 1: Gd Viggianello

anche se con le giuste modifiche, altrimenti finiamo per

ammazzare totalmente i Comuni. Combattere l’evasione

fiscale, favorendo l’uso della moneta elettronica e abbattere

l’aliquota abbassando la soglia per l’uso del contante

(potrebbe essere ridotta a 200-300 euro, attualmente è

fissata a 2500 euro). Iniziare a riordinare le competenze

delle province attraverso una legge ordinaria, prima della

progressiva abolizione di queste con una riforma della Co-

stituzione. Meno tasse per le imprese e per i redditi da lavo-

ro. Prevista invece una “patrimoniale” sui grandi patrimoni

( il 5x1000 per quelli oltre 1 milione di euro). Ed è proprio

sulla patrimoniale che i nostri vecchi amici parlamentari

iniziano ad avere dubbi. Ovviamente la risposta alle varie

dichiarazioni anti-patrimoniale è una sola: “Loro non voglio-

no cacciare un euro”. In realtà la patrimoniale sarebbe la

prima tassa pagata da chi può, senza sopprimere il ceto

medio. Mentre il governo Monti continua nel proprio lavo-

ro, il 25 Novembre il Consiglio di Presidenza all’unanimità

ha detto addio agli assegni vitalizi, finalmente un atto di giu-

stizia è stato fatto al Senato ed è facile immaginare che una

decisione analoga sarà presa, al più presto, anche dai colle-

ghi della Camera. La novità, però, riguarda solo i parlamen-

tari eletti nella prossima legislatura. Non saranno dunque

toccati i diritti acquisiti dagli attuali senatori. Sarà modificato

anche il sistema di pensionamento dei senatori, sembra ci

sia l’idea di adeguarsi al sistema vigente per il resto dei citta-

dini, quindi quello contributivo. Tutto ciò accade dopo le

dimissioni di Berlusconi, ma ovviamente pura casualità.

SEGUE PAG. 2 Antonio Rizzo

Alle 21:42 del 12 Novembre è ufficialmente finita l’era della II

Repubblica, è finita l’era Berlusconi. In piazza del Quirinale e a

piazza Grazioli, a Roma, si festeggia, si brinda, si urla; sembra

essere il 25 Aprile con l’Italia libera dopo un governo di tiran-

nia e dittatura. In molte case italiane si respira un’aria diversa,

di sollievo, sembra che tutto il Bel Paese sia felice per

l’accaduto, come se questi 18 anni fossero stati imposti, quan-

do invece il Cavaliere era stato incaricato, l’ultima volta 3 anni

fa, con una grande maggioranza. Le leggi ad personam,la voglia

di salvare solo se stesso e le proprie numerose aziende, il

disinteresse totale della questione pubblica, hanno portato il

Silvio nazionale al tracollo, come tutto il Paese, mal governato

e spesso preso a schiaffi. Ora si passa al governo Monti, un

governo di transizione, che deve sistemare un po’ le cose,

abolire quella maledetta legge elettorale e non toccare le tele-

visioni e la giustizia, altrimenti “si stacca la spina” (Berlusconi

dixit). Speriamo siano solo dichiarazioni dette “tanto per”,

fidiamoci del buon Monti, della sua professionalità e delle sue

capacità. La squadra di Monti è composta da 16 tecnici, non ha

voluto nessun politico, però il Parlamento resta lo stesso, sui

vari provvedimenti la vecchia guardia politica italiana non met-

te mano ma a votare saranno sempre i soliti, quindi l’influenza

dei “vecchi” è sempre forte e decisiva. ICI sulla prima casa,

evasione fiscale, monitoraggio delle ricchezze accumulate,

pensioni, lavoro per giovani e donne, ammortizzatori sociali,

istruzione, infrastrutture, dismissioni del patrimonio pubblico,

costi della politica, giustizia civile, eliminazione vitalizi parla-

mentari. Sono i punti cardine del nuovo Governo. Riguardo

l’ICI, questa è un’anomalia tutta italiana, bisogna reintrodurla

Sono lieto di presentarvi la prima edizione del nostro strumento di comunicazione: il giornale dei giovani democratici. Si tratta di uno strumento innovativo col qua-

le vogliamo esprimere il nostro pensiero, comunicare i nostri progetti, e consentire a chiunque di dare il proprio valido contributo di idee. Ci interesseremo delle

problematiche della nostra comunità, della politica locale e non disdegneremo di affrontare anche tematiche di carattere nazionale. Dedicheremo spazi significativi

alla cultura ed allo sport locale.

GD E POLITICA LOCALE

Sin dal primo giorno della nostra costituzione, abbiamo intrapreso un percorso importante fatto di tante iniziative che possano permettere a tutti i ragazzi, forse trop-

po spesso emarginati “dalle cose che contano”, di diventare e sentirsi componente indispensabile della comunità locale.

Vogliamo credere, forse sognare perché no, che esista una “buona e bella politica”, una politica fatta di confronto, di dialogo e di continua interazione . Vogliamo

mettere da parte “bassezze” e “personalismi”. Vogliamo capire le problematiche locali e cercare tutti insieme le giuste soluzioni. Vogliamo comunicare, interloquire

con tutti, al di là di qualsiasi diversità. Vogliamo farlo anche attraverso “ La Nuova Voce”!!!

Ringrazio tutti i giovani democratici che hanno creduto fortemente in questa iniziativa ed insieme a loro auguro a tutti i lettori di godere di un “Sereno e Felice

periodo natalizio” !

Luis Vizzino

Il neo presidente del Consi-

glio Italiano. Prof. Monti

LA NUOVA VOCE

Quel che sogniamo è il nostro destino

S O M M A R I O :

RiMONTIamo 2

Donne e Politica 3

Da Viggianello a

Palais di Saint

Vincent

4

Castrum Femmi-

nile

4

Dedica Simoncel-

li

5

ASD VIggianello 5

Castrum Byanelli 6

Che cos’è “LA NUOVA VOCE” ???

L A N U O V A V O C E

RIMONTIAMO Finita l’era Berlusconi,Monti e un governo tecnico per riportare l’Italia in alto.

D I C E M B R E 2 0 1 1 V O L U M E 1 , N U M E R O 1

Page 2: Gd Viggianello

Alle 21:42 del 12 Novembre è ufficialmente finita l’era della II Repubblica,

è finita l’era Berlusconi. In piazza del Quirinale e a piazza Grazioli, a Ro-

ma, si festeggia, si brinda, si urla; sembra essere il 25 Aprile con l’Italia

libera dopo un governo di tirannia e dittatura. In molte case italiane si respi-

ra un’aria diversa, di sollievo, sembra che tutto il Bel Paese sia felice per

l’accaduto, come se questi 18 anni fossero stati imposti, quando invece il

Cavaliere era stato incaricato, l’ultima volta 3 anni fa, con una grande mag-

gioranza. Le leggi ad personam,la voglia di salvare solo se stesso e le pro-

prie numerose aziende, il disinteresse totale della questione pubblica, hanno

portato il Silvio nazionale al tracollo, come tutto il Paese, mal governato e

spesso preso a schiaffi. Ora si passa al governo Monti, un governo di transi-

zione, che deve sistemare un po’ le cose, abolire quella maledetta legge

elettorale e non toccare le televisioni e la giustizia, altrimenti “si stacca la

spina” (Berlusconi dixit). Speriamo siano solo dichiarazioni dette “tanto

per”, fidiamoci del buon Monti, della sua professionalità e delle sue capaci-

tà. La squadra di Monti è composta da 16 tecnici, non ha voluto nessun

politico, però il Parlamento resta lo stesso, sui vari provvedimenti la vecchia

guardia politica italiana non mette mano ma a votare saranno sempre i soliti,

quindi l’influenza dei “vecchi” è sempre forte e decisiva. ICI sulla prima

casa, evasione fiscale, monitoraggio delle ricchezze accumulate, pensioni,

lavoro per giovani e donne, ammortizzatori sociali, istruzione, infrastrutture,

dismissioni del patrimonio pubblico, costi della politica, giustizia civile,

eliminazione vitalizi parlamentari. Sono i punti cardine del nuovo Governo.

Riguardo l’ICI, questa è un’anomalia tutta italiana, bisogna reintrodurla

anche se con le giuste modifiche, altrimenti finiamo per ammazzare total-

mente i Comuni. Combattere l’evasione fiscale, favorendo l’uso della mone-

ta elettronica e abbattere l’aliquota abbassando la soglia per l’uso del con-

tante (potrebbe essere ridotta a 200-300 euro, attualmente è fissata a 2500

euro). Iniziare a riordinare le competenze delle province attraverso una leg-

ge ordinaria, prima della progressiva abolizione di queste con una riforma

della Costituzione. Meno tasse per le imprese e per i redditi da lavoro. Pre-

vista invece una “patrimoniale” sui grandi patrimoni ( il 5x1000 per quelli

oltre 1 milione di euro). Ed è proprio sulla patrimoniale che i nostri vecchi

amici parlamentari iniziano ad avere dubbi. Ovviamente la risposta alle

varie dichiarazioni anti-patrimoniale è una sola: “Loro non vogliono caccia-

re un euro”. In realtà la patrimoniale sarebbe la prima tassa pagata da chi

può, senza sopprimere il ceto medio. Mentre il governo Monti continua nel

proprio lavoro, il 25 Novembre il Consiglio di Presidenza all’unanimità ha

detto addio agli assegni vitalizi, finalmente un atto di giustizia è stato fatto

al Senato ed è facile immaginare che una decisione analoga sarà presa, al

più presto, anche dai colleghi della Camera. La novità, però, riguarda solo i

parlamentari eletti nella prossima legislatura. Non saranno dunque toccati i

diritti acquisiti dagli attuali senatori. Sarà modificato anche il sistema di

pensionamento dei senatori, sembra ci sia l’idea di adeguarsi al sistema vigente per il resto dei cittadini,

quindi quello contributivo. Tutto ciò accade dopo le dimissioni di Berlusconi, ma ovviamente pura

casualità. Non è sicuramente una casualità la crisi che avvolge e distrugge il popolo italiano. L’Europa

inizia a non fidarsi più di noi e soprattutto dei nostri governi; infatti, secondo le grandi società di moni-

toraggio dei mercati le probabilità che l’Italia dichiari bancarotta entro il 2016 sono pari a 34,94 %,cioè

1 su 3. Ma cosa succede se lo Stato non è più in grado di far fronte ai suoi debiti??Nel caso di default i

dipendenti pubblici perderebbero lo stipendio, le pensioni non sarebbero più pagate, si verificherebbero

licenziamenti di massa e il sistema pubblico e quello bancario salterebbero a gambe all’aria. Per allon-

tanare questa disastrosa possibilità, uno Stato ha necessità di recuperare ricchezza e liquidità e veloce-

mente suggerire l’aumento delle entrate e la diminuzione delle spese. In quest’ottica,una delle scelte del

governo, forse quella più contestata dell’ultima manovra Berlusconi, è stata quella di aumentare l’IVA

dal 20% al 21%. La scelta che con molte probabilità assottiglierà i consumi, con un impatto deprimente

su tutta la filiera del lavoro e della crescita. E’ certo che il debito complessivo supera i 1900 miliardi di

euro. Qualsiasi manovra che segue la stessa direzione dell’ultima, pur rigorosissima, non rassicurerebbe

del tutto i mercati che chiedono maggiori garanzie di sistema contro un reale rischio di insolvenza, ma

una manovra sistematica e ragionata quantomeno allontanerebbe gradualmente il rischio di default e la

sfiducia europea nei confronti del nostro Paese laddove, invece, una manovra pesante non aiuta la cre-

scita e blocca i consumi, creando una situazione di stallo che penalizza la ripresa dell’economia interna.

La crisi dell’economia italiana seguita anche da altre nazioni europee in netta difficoltà rischia di conta-

giare il continente intero, minando la stabilità di tutta la zona euro. La storia insegna che le turbolenze

economiche provocano profonde insofferenze sociali che spesso sfociano in disordini e rivolte contro lo

Stato. Lo spettro di un imminente crollo ha sollecitato l’Europa a mettere in sicurezza l’Eurozona, con

un maxi piano da 3mila miliardi che, ricapitalizzando le banche e fornendo risorse al fondo salva-stati,

consentirebbe un default pilotato della Grecia, evitando la tanto temuta bancarotta a cascata. Ed è pro-

babile che la Bce, per facilitare l’accesso delle banche alla liquidità e dar maggior sostegno alle impre-

se, annunci un taglio d’emergenza dei tassi. L’Italia, colpita dalla crisi più di altri Paesi, è percepita

come la zona sulla quale porre massima attenzione sia per l’importanza che il Paese riveste, sia per

l’impatto che un default italiano avrebbe nell’ambito europeo e mondiale. E’ per questo necessario che

il Bel Paese prenda decisioni rapide, non solo per l’assottigliamento del debito, ma soprattutto per il

rilancio della sua economia. Decisioni che presuppongono un governo solido e compatto, più efficace

e meno “impegnato in altre faccende” come quello precedente che ha arrestato ogni attività di questo

paese. Quindi ora attendiamo nuovi provvedimenti, fidiamoci di Monti e i suoi tecnici, speriamo di

risollevarci, perché siamo italiani e abbiamo un orgoglio, non ci piace essere derisi, non facciamoci mai

più schiaffeggiare come in passato; siamo pronti a fare sacrifici, vogliamo però una classe dirigente

degna di questo nome, di Destra o di Sinistra che sia, l’importante è lavorare tutti, insieme, per lo stesso

obbiettivo: L’ITALIA.

Antonio Rizzo

RIMONTIAMO

Finita l’era Berlusconi,Monti e un governo tecnico per riportare l’Italia in alto.

Page 3: Gd Viggianello

“Finché le donne non saranno chiamate, non soltanto alla libera partecipazione

alla vita politica generale, ma anche al servizio civico permanente o generale,

non si potrà parlare non solo di socialismo, ma neanche di democrazia integra-

le e duratura” Lenin

“La crescente influenza delle donne è l'unica cosa rassicurante nella nostra vita

politica” Oscar Wilde

Donne e politica, un binomio frequente di questi tempi, tema di studi, statisti-

che, comizi elettorali e propagande partitiche.

Pare che funzioni parlare dell’importanza delle donne nei processi decisionali di

piccoli e grandi ambiti, dalle associazioni, anche informali, alle propagande dei

partiti nazionali e finanche negli ambienti decisionali di ampio spettro politico

sia europeo che internazionale.

Ma pensando bene, imponendoci una criticità che prescinde da tutto ciò che la

nostra mente è costretta a recepire seguendo la solita pappardella a cui i politici

di oggi, utilizzando i moderni mass media, ci hanno abituati, possiamo parlare,

all’attuale stato delle cose, di pari opportunità tra i sessi o, nello specifico, di

uguale partecipazione alla rappresentanza politica tra uomo e donna?

In quest’articolo, che vuol essere una riflessione sui dati di fatto circa la parteci-

pazione delle donne nei processi decisionali, partiamo da un’analisi storica dei

punti chiave attraverso cui la donna si è emancipata arrivando ad ottenere il

ruolo che oggi ricopre in Italia e, più in generale, nel mondo Occidentale.

In passato la donna era una sorta di accessorio del capofamiglia.

Nel Codice di Famiglia del 1865 le donne non avevano il diritto di esercitare la

tutela sui figli legittimi, né tanto meno quello ad essere ammesse ai pubblici

uffici.

Nel periodo Risorgimentale in Italia il dibattito sui diritti delle donne, la loro

educazione ed emancipazione fu assai provinciale. Molti degli "illustri pensato-

ri" del Risorgimento italiano si limitarono a ribadire la soggezione della donna,

teorie che furono alla base del diritto di famiglia dell’Italia unita, riformato sol-

tanto nel 1975. Anche per quanto riguardava i diritti politici, il dibattito in Italia

era stato assai poco acceso. Le stesse donne attive sulla scena politica erano uno

sparuto gruppo di eccezioni.

Nonostante Anna Maria Mozzoni avesse fondato nel 1879 una Lega promotrice

degli interessi femminili, che si batteva per il diritto di voto alle donne, le prime

femministe italiane si interessarono molto di più delle questioni sociali.

Sul fronte dell’istruzione, venne permesso soltanto nel 1874 l’accesso delle

donne ai licei e alle università. Il titolo di studio, però, non garantiva ancora

l’accesso alle professioni.

Nel 1903 venne convocato il primo Consiglio nazionale delle donne italiane,

articolato in vari settori sui diritti sociali, economici, civili e politici. Negli anni

seguenti nacquero associazioni orientate al raggiungimento dei diritti civili e

politici, come l’Alleanza Femminile e il Comitato nazionale pro suffragio.

Dopo una breve parentesi sul voto alle donne aperta nell’epoca giolittiana, la

questione fu presto rimandata sine die per poi essere ripresa nel primo dopo

guerra quando, con l’avvento del Fascismo, fu permesso, a limitate categorie di

donne, di esprimere il proprio voto nelle elezioni amministrative. Elezioni che,

per decisione di Mussolini, vennero presto eliminate portando ad un passo indie-

tro sulla questione dell’elettorato passivo alle donne,

Soltanto l’ 1 febbraio del 1945, su proposta di Togliatti e De Gasperi venne

infine concesso il voto alle donne. La Costituzione garantiva l’uguaglianza for-

male fra i due sessi, ma di fatto restavano in vigore tutte le discriminazioni lega-

li vigenti durante il periodo precedente, in particolare quelle contenute nel Codi-

ce di Famiglia e il Codice Penale.

L’emancipazione politica proseguiva sulla scia del nuovo vigore dato al tema

delle donne. Nel 1951 venne nominata la prima donna in un governo (la demo-

cristiana Angela Cingolani, sottosegretaria all’Industria e al Commercio) e nel

1961 fu aperta alle donne la carriera nel corpo diplomatico e in magistratura.

Tra il 1993 e il 1995, una serie di riforme elettorali, volte a favorire una maggior

presenza di donne nelle Assemblee elettive, è stata censurata da una sentenza

della Corte costituzionale. Oggetto dell’impugnazione era la legge n. 81/93 che,

per le elezioni regionali e comunali prescriveva che «nelle liste di candidati

nessuno dei due sessi [poteva] essere di norma rappresentato in misura superiore

ai 2/3». Questa disposizione, così come tutte le altre colpite da illegittimità con-

sequenziale, erano, secondo la Corte in contrasto con alcuni articoli della Costi-

tuzione (artt. 3 – 51 – 49). Tuttavia la Corte lascia uno spiraglio: si dichiara a

favore di misure a sostegno del sesso sottorappresentato, ma solo «ove libera-

mente adottate dai partiti politici».

Oggi, occupandoci prevalentemente del ruolo delle donne nella rappresentanza

politica e per la rappresentanza politica, notiamo che in tutti i dati forniti dalle

organizzazioni internazionali e nazionali l’Italia resta un paese in cui le donne

continuano a essere sottorappresentate nelle istituzioni politiche e ad avere scar-

se possibilità di carriera per il limitato accesso alle posizioni di potere.

Nel suo ultimo rapporto, il World Economic Forum sulle discriminazioni pone il

nostro paese al 45° posto su 58 paesi, prendendo in considerazione gli Stati dal

punto di vista delle strutture di supporto alle donne e della loro presenza nelle

istituzioni rappresentative e al vertice delle aziende private. Gli unici due settori

in cui l’Italia riesce a primeggiare sono il sostegno alla maternità e l’assistenza

sanitaria, ma non bastano a risollevare una situazione drammatica.

Una maggiore valorizzazione delle donne in tutti i settori della società risulta

particolarmente sentita a livello locale a causa della minore ideologizzazione

della vita politica. Come illustrano chiaramente i dati del rapporto Censis del

2003, il ruolo della donna viene percepito nella sua specificità e nella sua capa-

cità di fornire un valore aggiunto in termini di mediazione, di pragmatismo e di

sensibilità, soprattutto in provincia e nei piccoli centri, dove il rapporto tra am-

ministratori e amministrati è più diretto e i cittadini chiedono con più forza una

capacità di confronto che porti con più facilità alla risoluzione dei problemi di

tutti i giorni. Anche a livello locale, però, il ruolo femminile non è valorizzato

pienamente, essendo escluso sistematicamente dalla gestione economica e

dagli assessorati strategici quali le infrastrutture, i trasporti e la sanità.

Si badi bene, l’uguaglianza di condizione con gli uomini va ricercata nel ri-

spetto delle differenze e delle specificità dei sessi. Da anni è in corso un dibat-

tito circa l’opportunità dell’introduzione di misure di riequilibrio del peso

delle donne nelle istituzioni rappresentative attraverso “quote” da riservare

alle candidature femminili. Tuttavia le risposte in questo senso sono state ge-

neralmente negative in primis da parte delle donne.

Il caso italiano appare in tutta la sua gravità se paragonato alle situazioni degli

altri paesi europei. Soltanto la Grecia nell’ultima legislatura ha eletto un nu-

mero inferiore di donne in Parlamento dell’Italia, con un misero 8,7% sul

totale degli eletti, preceduta dal nostro paese con l’11,5%. Ai primi posti si

attestano le nazioni scandinave, Svezia, Danimarca e Finlandia, rispettivamen-

te con il 45,3%, il 38% e il 37,5%. Nel Parlamento europeo la presenza media

femminile è del 31% con 196 seggi su 626. Nei governi la situazione non si

discosta molto da quella dei parlamenti, con una presenza esigua, in alcuni

casi addirittura inesistente.

Andando a scomporre i numeri per ogni partito, riferendoci al nostro Paese,i

risultati variano molto a seconda dello schieramento. Il PDL e la Lega Nord

mantengono quote molto più basse rispetto al Partito Democratico, il quale

punta ad avere almeno un terzo dei propri parlamentari donna.

Del PD, sono donne 35 su 114 senatori (30,7%) e 62 su 217 deputati (28,6%).

Il partito di Berlusconi insegue dalla lunga distanza, con 57 donne su 279

rappresentanti alla Camera (20,4%) ed un imbarazzante 13 su 144 al Senato

(9%). La Lega pure non sembra sforzarsi più di tanto per portare le donne in

Parlamento: Soltanto quattro donne su 26 senatori (15,4%) e 12 su 62 deputati

(19,4%).

Anche se questi numeri sono ancora bassi se paragonati con quelli di altri

paesi europei, la presenza delle donne in tutti i settori più importanti della

società italiana sta aumentando negli ultimi anni.

L’ancora scarsa partecipazione delle donne alla vita politica è lo specchio

della presenza femminile nei ruoli decisivi e strategici della classe dirigente

intesa nel suo insieme.

Tra gli uomini resta forte il pregiudizio sull’incapacità femminile

nell’occuparsi della cosa pubblica, soprattutto al Sud, dove la tradizionale

struttura familiare continua a essere un punto di riferimento costante.

Analizzando la situazione italiana dei giorni nostri emerge con chiarezza un

preoccupante disinteresse delle giovani generazioni ai temi delle pari opportu-

nità e della parità uomo-donna.

In questo ambito la Commissione nazionale per la pari opportunità ha avviato

una campagna di informazione e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica

sulla minoritaria condizione femminile nelle istituzioni. Per attirare

l’attenzione dei mass-media è stato ideato il momento nazionale dedicato alle

pari opportunità.

Anche sul fronte europeo si nota un serio interesse per il tema delle donne

nella politica. La Commissione europea ha adottato una Carta per le donne

per potenziare la promozione della parità tra donne e uomini in Europa e nel

mondo. Uno degli obiettivi della Commissione è quello di trovare adeguati

strumenti e misure di incentivazione per la rappresentazione delle donne nei

processi decisionali e nelle posizioni di potere, dove continuano ad essere

sottorappresentate rispetto agli uomini, nel settore pubblico e privato. La

Commissione, in particolar modo, mira a favorire l’aumento del numero delle

donne nei comitati e nei gruppi di esperti istituiti dalla Commissione, con un

obiettivo di almeno il 40% di donne e a promuovere una maggiore partecipa-

zione delle donne alle elezioni al Parlamento europeo.

Con riferimento alle quote rosa, la scelta di introdurle dovrebbe essere ammi-

revole ed importante, forse possiamo ritenerla interessante, ma, se ci fermiamo

un attimo a riflettere notiamo che, in realtà, nel 2011 non dovrebbe avere ra-

gione di esistere questo “obbligo” di inserire le donne all’interno degli organi

elettivi perché questa dovrebbe essere, al pari di come è per gli uomini, la

normalità, non un dovere dettato dalle quote rosa. Bisognerebbe inserire in

maniera permanente nella mentalità dominante che le donne non devono avere

bisogno di una sorta di favore per entrare a far parte attivamente della vita

politica, ma dovrebbe essere una cosa normale che esse ne facciano parte,

normale come lo è per gli uomini, ma, come ben si evince dalle esperienze

odierne, ancora siamo lontani dalla parità.

Cito Betty Naomi Friedan, attivista del movimento femminista statunitense, la

quale scriveva: “Una ragazza non dovrebbe aspettarsi speciali privilegi per il

suo sesso, ma neppure dovrebbe adattarsi al pregiudizio e alla discriminazio-

ne. Deve imparare a competere... non in quanto donna, ma in quanto essere

umano”

Dunque, ad oggi, possiamo ritenerci soddisfatti delle sudate conquiste femmi-

nili sul fronte politico? Alle donne è riconosciuta la possibilità di far parte, al

pari degli uomini, degli organi decisionali? E soprattutto, possiamo con certez-

za dire che le donne sono considerate capaci, al pari degli uomini, di ammini-

strare la cosa pubblica?

Le risposte a cui sono giunta, leggendo le documentazioni sull’argomento, mi

permettono di dire che ancora non ci siamo, ancora non abbiamo la possibilità

di dire che le donne hanno le stesse opportunità degli uomini nella politica. Il

perché della mancanza di tale opportunità segue una lunga e quasi sempre

coerente ideologia dominante che trova le sue origini nella mentalità antica,

quella che considerava la donna come colei che deve, innanzitutto, occuparsi

della casa e della prole. Non è un discorso così lontano come qualcuno potreb-

be pensare. Guardatevi bene intorno e provate a pensare a cosa potrebbero

rispondere le persone che fanno parte del vostro quotidiano alla domanda

“Cosa ne pensi sul fatto che le donne si occupino di politica come professio-

ne?”

Penso davvero, e con rammarico, che la risposta potrebbe turbare la nostra

voluta convinzione sull’ormai raggiunto obiettivo della parità tra i sessi in

politica.

Antonella Ferrazzano

Donne e politica

Il percorso storico dell’emancipazione politica femminile

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Dopo due anni di Club associato al Matera Calcio Balilla, il 18 luglio

2010 nasce L' ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTI-

CA VIGGIANELLO CALCIO BALILLA.

Tale iniziativa è stata intrapresa da un gruppo di amici appassionati

del calcio balilla con l’obiettivo di promuovere questo sport nella

provincia di Potenza ed in particolare nell’area del Lagonegrese-

Senisese. L' Associazione ha sede a Viggianello (PZ), in C.da Tor-

no n. 3 - Tel. e Fax 0973 664351 Cell. 393 3641404 - email: viggia-

[email protected]. L’associazione, che non ha scopo di

lucro, si propone di: sviluppare e potenziare la pratica sportiva dilet-

tantistica, favorendone la diffusione con ogni iniziativa ed intervento

utili allo scopo; diffondere, in particolare, la pratica del calcio balilla,

soprattutto a livello giovanile, nel rispetto delle vigenti disposizioni

federali; organizzare e partecipare a manifestazioni sportive dilettan-

tistiche di natura agonistica, amatoriale e ricreativa; svolgere

l’attività di gestione e conduzione di impianti ed attrezzature sportive

destinate alla pratica del calcio balilla. Attualmente l’A.S.D. Viggia-

nello Calcio Balilla è l’unica squadra della provincia di Potenza affi-

liata alla FICB.

Il Consiglio Direttivo è così composto: Presidente Massimo Crescen-

te, Vicepresidente Antonio Oliveto, Segretario/Tesoriere Giovanni

Crescente, Consiglieri Antonio Carlucci, Joseph Fiore, Antonio Ma-

gno, Walter Carlucci e Giuseppe Oliveto.

Il primo impegno ufficiale della giovane associazione è stato la 5a

Lega Pro a Squadre Serie A / B disputata dal 3 al 5 dicembre 2010

presso il Palais di Saint Vincent (AO). L’A.S.D. Viggianello Calcio

Balilla, unica squadra lucana presente, ha partecipato al torneo di Serie B

composta da 64 squadre (in queste squadre non sono stati ammessi giocatori

di categoria Master e stranieri ITSF).Si è giocato su tre campi contempora-

neamente. Due tempi da 4,30 minuti effettivi di gioco con specialità un tem-

po al “tradizionale” e un tempo al “volo”. Il tempo si concludeva anticipata-

mente al raggiungimento dei 9 goal. Tutti i goal sono stati sommati in un

unico tabellone e la vittoria veniva assegnata alla squadra che realizzava più

goal nei due tempi. Sono stati sorteggiati 16 gironi da 3 o 4 squadre per il

warm up all’italiana. Le squadre del nord hanno disputato le gare venerdì 2

dalle ore 21.30 e le squadre del centro/sud sabato 3 dalle ore 10.30. Succes-

sivamente tutte le squadre si sono qualificate per la seconda fase in un tabel-

lone ad eliminazione diretta con inizio sabato 3 alle 15. Le prime 4 squadre

classificate sono state promosse in Serie A.I giocatori selezionati per rap-

presentare la squadra viggianellese sono stati: Antonio Carlucci, Giovanni

Crescente, Massimo Crescente, Antonio Magno, Antonio Oliveto e Giusep-

pe Oliveto. In tutte le gare disputate sono state formate le coppie Massimo

Crescente – Antonio Oliveto, Antonio Carlucci – Giuseppe Oliveto e Anto-

nio Magno – Giovanni Crescente. L’obiettivo è stato quello di formare cop-

pie equilibrate e competitive nelle due specialità “tradizionale” e al “volo”.

Anche quest’anno la compagine Viggianellese parteciperà al torneo dall’

8/12/2011 al 11/12/11 con la speranza di migliorare i risultati precedenti e

portare a casa qualche trofeo.

Walter Carlucci

DA VIGGIANELLO A PALAIS DI SAINT VINCENT

Per il secondo anno consecutivo l’Asd Calcio Balilla di Viggianello dall’ 8/12 al 11/12 al torneo nazionale

Il Rosa, nonostante non è uno dei colori primari ed è un colore insi-

pido,ha,nell’ultimo periodo, assunto grande importanza a Viggianel-

lo. Saranno proprio rosa le nuove divise del Castrum Byanelli ;ma

questa volta ad indossarle non saranno i già noti componenti della

squadra maschile . Fiancheggerà la squadra maschile il nuovo “ Ca-

strum Byanelli Femminile” composto da giovani ragazze con la vo-

glia di fare e grintose. A guidarle sarà un mister qualificato che se-

guirà le una nuova realtà a contatto con i campi da calcio all’aria

aperta. La squadra sarà sottoposta , due volte alla settimana, ad un

regolare allenamento con esercizi di potenziamento, di rapidità e una

partita finale tra le componenti della stessa squadra. Per i primi gior-

ni l’allenamento avrà luogo nel campetto a Pezzo la Corte fino a

quando non sarà disponibile la palestra dell’Istituto Comprensivo di

ragazze attentamente durante i loro allenamenti. I nuovi “calciatori”

sono delle ragazze, non ancora maggiorenni, che, abituate al parchè

della sala da ballo , affrontano Anzoleconte. Come il Castrum ma-

schile, anche la squadra femminile si dedica al calcio a 5. La squadra

ha raggiunto fin’ ora il numero di 15 componenti. I ruoli, per il mo-

mento, non sono ancora stati assegnati, siccome il mister vuole un

po’ di tempo per vedere le doti e le potenzialità di ciascuna ragazza.

A giro le giovani “calciatrici” ricoprono tutti i ruoli per il momento.

Questo sport, che da sempre è prettamente maschile, con questa ini-

ziativa verrà ridimensionato. Noi della squadra del Castrum Rosa

vogliamo sfatare questo mito e convincere la gente che la donna nel-

la società contemporanea può inserirsi in qualsiasi ambito, essendo

una creatura alla stessa altezza dell’uomo. Per motivi tecnici la squa-

dra rosa quest’anno non parteciperà al campionato ma sarà coinvolta

solo in partite amichevoli tra le stesse ragazze della squadra ed altre

squadre dei paesi limitrofi . Invito le ragazze, quante più possibili, a

sostenere questa iniziativa che non ha alcun scopo di lucro.

Antonella Caputo

IL CASTRUM BYANELLI SI COLORA DI ROSA

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“Si vive di più andando 5 minuti al massimo su una moto, di quanto faccia certa gente in una vita intera.”

Queste parole sono di Marco Simoncelli, scomparso il 23 Ottobre 2011,sul circuito di Sepang,in Malesia,mentre “sgasava” come ogni Domenica. Purtrop-

po, quella gara Marco non l’ha mai finita, il triste destino ha voluto che il suo amico Valentino, senza colpa alcuna, passasse con la sua Yamaha sulla nuca

del Sic, che non è riuscito a sopravvivere al duro colpo subito. Si rimane scossi quando si vedono quelle immagini, quando quel “patacca”, sempre sorri-

dente, spontaneo e simpatico,cade e non si alza. Ti sale il cuore in gola quando arriva la notizia che Marco non c’è più. Ti commuovi, piangi quando, al

funerale, vedi papà Paolo e mamma Rossella sorridere, contro il dolore che affrontano ma non dimostrano. Non c’è bisogno di piangere quando si perde un

figlio,non è d’obbligo esternare quel vuoto totale che si sente dentro, bisogna convivere con il dolore, essere fieri del proprio Marco ed orgogliosi di aver

dato al mondo intero non solo un campione, ma un grande ragazzo, esempio per tutti i giovani. A Coriano erano in tanti, tifosi e non, le parole del Dott.

Costa ci hanno emozionato, quelle di Kate (fidanzata del Sic) commosso; invece, la marea di gente avrà fatto sorridere Marco, che da lassù avrà spontanea-

mente detto:”Dio boh,quanti siete?!”.Il 6 Novembre a Valencia lo hanno ricordato tutti i piloti,erano 85 ( invertendo le cifre,58), in Moto2 ha vinto Miche-

le Pirro, pilota 25enne alla prima vittoria in carriera; correva per il team Gresini (lo stesso di Simoncelli). In MotoGp Rossi cade alla prima curva, chiude in

settima posizione con 139 punti (gli stessi di Marco Simoncelli).Saranno casualità? Nessuno saprà mai rispondere. Ma di una cosa siamo certi, il Sic da

lassù ci sta osservando e avrà visto la gara, si sarà sicuramente divertito. Ora il mondiale è finito, si chiude con la vittoria di Stoner, ma l’unico a vincere è

lui, Marco,che inseguiva la prima vittoria in MotoGp, ma ha ottenuto di più, ha vinto sulla morte, perché sarà ricordato per sempre con la sua semplicità e

la sua indiscussa classe e passione. Aveva dichiarato: “Voglio arrivare sul gradino centrale, così vengo meglio nella telecamera e sembro più bello e forte”.

Ha raggiunto il più alto gradino senza accorgersene, ma soprattutto ha toccato il cuore di tutti. Hai vinto. Ciao Marco. Non ti dimenticheremo mai. 58

Antonio Rizzo

CIAO MARCO

Un esempio per i giovani,un campione vero..

Un inizio di campionato fatto di alti e bassi, ma in linea con gli obiettivi societari. Potrebbe essere questa una perfetta disamina dell’avvio di stagione

dell’A.S.D. Viggianello, squadra militante nel campionato di Seconda Categoria, girone C. Quest’anno la compagine gialloverde ha puntato fortemente sui

giovani, con un’età media che si aggira sui 23 anni, per puntare ad una tranquilla salvezza. Il primo impegno stagionale non ha sorriso però ai ragazzi del Pol-

lino che tra le mura amiche si sono arresi al Senise per 3-1 complice un primo tempo giocato sottotono. A nulla è valsa la rete del giovane Caputo Francesco.

Meglio è andato il secondo appuntamento dove, nel derby del Mercure contro il Castelluccio, la squadra di mister Crescente è riuscita a conquistare un punto

disputando una buona gara. Un altro tonfo casalingo si è però registrato alla terza giornata, questa volta per mano della Val Sarmento, che ha approfittato delle

numerose defezioni dei locali avendo così vita facile. Lo scotto iniziale è proseguito anche nel quarto turno anche se stavolta il Viggianello avrebbe meritato

senz’altro i tre punti; avanti di una rete grazie al gol del baby Vitale Giampiero, la formazione del Pollino è stata costretta a subire le minacce dei tifosi e dei

giocatori del Corleto i quali, dopo aver intimorito anche l’arbitro, sono riusciti a ribaltare il risultato. Ottima comunque la prova offerta. La domenica succes-

siva si ritorna all’Aldo Moro contro il Viggiano e la squadra regala un primo tempo magistrale seppur non riuscendo a realizzare il gol del vantaggio. Così

sono gli ospiti, nella ripresa, a segnare per prima ma Verbicaro Domenico, con un coraggioso colpo di testa, a pochi minuti dal termine riesce a ristabilire la

parità. Per brindare alla vittoria occorre però aspettare il sesto turno quando il Viggianello conquista il bottino pieno a San Martino d’Agri, diretta concorrente

per la salvezza. Sotto di una rete a zero alla chiusura del primo tempo, nella ripresa Palazzo Luca e compagni scendono più determinati e grazie dapprima a

Lauria Pierpaolo e successivamente alla doppietta di Caporale Nicolino ipotecano il successo finale. Alla settima giornata all’Aldo Moro arriva la capolista

F.lli Cafaro, e si registra l’ennesimo tonfo casalingo complice un secondo tempo e anche buona parte del primo giocato in dieci uomini per l’espulsione di

Caporale. Primo tempo brutto, nervoso, giocato su bassi ritmi dagli uomini di mister Crescente. Ospiti subito in vantaggio grazie ad una punizione che passa

sotto la barriera e si insacca alla destra del portiere. Raddoppio grazie ad una disattenzione difensiva che lascia l’attaccante ospite solo a tu per tu con il portie-

re. Il primo tempo si chiude sul 2-0. Secondo tempo giocato meglio ma ciò non basta. Sono sempre gli ospiti a realizzare in contropiede il terzo ed ultimo go-

al. Il match si chiude sul 3-0. Forza ragazzi, rialziamo la testa, TESTA E CUORE!

Giuseppe Vitale

A.S.D. VIGGIANELLO: RIASSUNTO DELL’AVVIO DI STAGIONE

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Il Castrum Byanelli, squadra di calcio a 5 militante in serie C2 giro-

ne B Lucano è stata fondata nel 2005 a Viggianello. Da allora ha

regalato tantissime emozioni a tutti coloro che ne seguono appassio-

natamente il cammino. A parte il bel gioco e gli ottimi risultati arri-

vati fino ad oggi, il Castrum si rivela una squadra unita, essendo i

giocatori, amici sia dentro che fuori dal campo, si conoscono tutti ed

escono insieme; all’interno del gruppo vige un grande spirito di

squadra. Alla presidenza del Castrum c’è Luis Vizzino, presidente e

giocatore, così come in panchina la squadra è allenata dai mister

Caputo e La Froscia (anche capitano), anch’essi giocatori e pedine

essenziali per il gioco della squadra. Come sempre il Castrum lotta

per traguardi importanti; fino ad oggi è secondo in classifica a 8 lun-

ghezze dalla capolista Rivello. La partita che di sicuro è stata tram-

polino di lancio per nuove ambizioni è stato il derdy disputato contro

il Castelluccio alla nona giornata di campionato, dove il Castrum si è

imposto per 6 a 1 in una gara che all’inizio sembrava ad alta tensione

(come in tutti i derby) ma che poi i ragazzi hanno saputo interpretare

alla grande portando a casa i 3 punti e regalando ai tanti tifosi giunti

da Viggianello (in netta maggioranza) un sabato speciale. Migliore in

campo bomber Tedesco (classe ’89) autore di una tripletta e bravo

soprattutto a sbloccare un match in cui entrambe le squadre erano

concentrate a non commettere errori: primo tempo concluso sull’ 1 a

0. Ad inizio ripresa è ancora Tedesco, servito da corner, a far impaz-

zire i tifosi Viggianellesi; da lì in poi il Castrum ha giocato in sciol-

tezza ed è andato a segno ancora con Tedesco, Carlucci (2) e la firma

d’autore di capitan La Froscia. Inutile il momentaneo 1-3 del Castel-

luccio. Al triplice fischio esplode la gioia di tutti, giocatori e tifosi, al

termine di una gara correttissima e giocata bene da entrambe le squadre. I

festeggiamenti per la vittoria (forse un po’ esagerati) continuano fino a

sera inoltrata, segno di grande accanimento per la squadra.

Mister Caputo comunque frena la gioia dei ragazzi e li proietta già verso il

big match della decima giornata contro lo Sporting Rivello. La squadra

arriva a questa sfida caricata anche dalla schiacciante vittoria (14-3) otte-

nuta in casa contro la Real Murese nell’incontro valevole per la coppa

“Batta” Basilicata (che vede inserita nel girone a tre anche il CSI S. Anto-

nio Tricarico) disputata al campo sportivo “Il Boschetto” mercoledì 23

novembre. Il Castrum gioca una partita perfetta in cui va a segno quasi

tutta la rosa, da Caputo L. (classe ’93) a Petillo, da Caputo V. a Fiorenza, e

la firma immancabile dei soliti Carlucci e Tedesco. Da segnalare l’ottima

prova di Corraro, Bonafine, il baby Propato e Marandola, quest’ultimo in

grande spolvero nell’ultimo periodo. Arriviamo alla grande sfida della

decima giornata: il Castrum ospita la capolista Sporting Rivello. Pronti via

è lo Sporting che si porta in vantaggio con un tiro dal limite che non lascia

scampo a Cofone; ma il Castrum è vivo e Tedesco pareggia i conti in spac-

cata. Primo tempo che si conclude in parità; ad inizio ripresa sono ancora

gli ospiti a portarsi in vantaggio su azione da calcio d’angolo, ma Corraro

servito alla perfezione da capitan La Froscia piazza la palla lì dove

l’estremo difensore Rivellese non può arrivare. Il Castrum ha diverse oc-

casioni per portarsi in vantaggio ma, nel finale, arriva la beffa: tiro dalla

distanza deviato sottoporta che trafigge Cofone e il Rivello vince la gara

(2-3). Non bisogna comunque dimenticare che gli avversari dello Sporting

Rivello sono al comando della classifica e questo dimostra la prova di cre-

scita dei ragazzi allenati dal duo Caputo – La Froscia che in campo hanno

dato il massimo. Certo qualche disattenzione c’è stata, ma questo non deve

pregiudicare assolutamente l’andamento della stagione, che fin qui è stata

fantastica, regalando ai tifosi Viggianellesi grandi emozioni e passione per

questo meraviglioso sport. La parola d’ordine è ripartire subito da questa

sconfitta per migliorarsi sempre di più. Forza ragazzi, non mollate mai!

Gianluca Conte

CASTRUM: LA STRADA E’ QUELLA GIUSTA

SQUADRA PUNTI GIOCATE TOTALE

V N P

SPORTING RIVELLO 30 10 10 0 0

CASTRUM BYANELLI 22 10 7 1 2

3P 22 10 7 1 2

STELLA AZZURRA 18 10 6 0 4

SILENZIOSI P. 17 10 5 2 3

CASTELLUCCIO 17 10 5 2 3

AURORA NICOLA RUSSO TURSI 15 10 5 0 5

CIRIGLIANO 14 10 4 2 4

BANCONE 2007 14 10 4 2 4

REAL NOVA SIRI 13 10 4 1 5

SANBREMA 9 10 3 0 7

ESTETHIC STYLE POTENZA 7 10 2 1 7

SENISE 5 10 1 2 7

ATLETICO POTENZA 0 10 0 0 10

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Ariete SALUTE:Stai misu buonu,tenisi na forza com nu leone FORTUNA: Accatta GRATTA&VINCI ,ioca schedine, ca a furtuna t’aiuta nda su mis AMORE:Furtunatu ndo iuocu,sfurtunatu nda l’amore,lassici probbriu futt LAVORO: O ci vai o nun ci vai a fatigà iè vera a stissa,a misata iè semp a stissa

Toro SALUTE: Puru tu stai misu buonu.U friddu onnu sentisi probbriu.ti fai nu bellu Natal FORTUNA: Si furtunatu,ma non t’allascà assai ca ci ncappisi i pisci AMORE:Ti puoi puru spusà.Fiemmini / masculi su tutti i tuia LAVORO: On ti ni ncozza probbriu

Gemelli SALUTE: Accorta ca Natal tu fai ndo spidal. Attientu a chi fai FORTUNA: Furtuna nde primi 10 iuorni,pu statt accorta AMORE: Statt sulu ca iè miegghiu LAVORO:A fatiga fa pi tia.Fatiga ca portisi na bella misata a casa

Cancro SALUTE:I prim 2 sittimane on ci su bone. A parciavutta stattin a casa ca iè miegghiu.Natal e Capudann stai na meravigghia FORTUNA: A sciorta stai misu buonu AMORE: Si si zitu/a o spusatu/a tenatilla/o stritta LAVORO:Son tenisi a trovisi na fatiga,sa tenisi va fatiga ca iè mieg-ghiu

Leone Si u segnu du misi.Stai na meravigghia,tenisi na furtuna ca fa mpres-sion,a fiemmini/masculi stai misu buonu e pa fatiga i soldi i portisi ca pala.Com si dicia,quannu si a ncudin statt,quannu si a martieddu vatt.Mo vatt una vita!!!

Vergine SALUTE: On ci sumu probbriu.Su misi tu passisi malament FORTUNA:A furtuna stai misu buonu,ma semp cu mal i panza AMORE: Si si zitu ti lassisi,si nun si zitu stattinni sulu,onni perd tiem-pu!!! LAVORO:A fatigà ci puoi puru ì,fa pi tia

OROSCOPO

Bilancia SALUTE:Nde primi 15 iuorni ancunu catarru i chiù ma Natal e Capu-dannu vai na scheggia FORTUNA:Né zuppa né pan bagnatu,vaci tranquillu AMORE: 0…On ti vò nisciunu LAVORO: Qualsias fatiga ti va bona,pi Natal portisi belli soldicieddi a casa

Scorpione SALUTE:Stai buonu,godatillu su mis FORTUNA:Ancunu colpo u puoi puru fa,ma non ti reia assai AMORE:Cumu iera prima iè puru nda su misu.Novità 0 LAVORO:I soldi a casa i portisi cu cuofunu

Sagittario SALUTE:Stai friscu com na rosa.Alla grande!!! FORTUNA: Qualunque cuntu fai ti iessa buonu.Vatt mo AMORE:Aspetta natu paru i misi ca mo on iè cuntu LAVORO:A misata iè semp a stissa. On aumenta nent

Capricorno SALUTE:Puoi mangià e vivi quando vuoi e chi vuoi ca tenisi na salu-ta,binidica!! FORTUNA: Puru a furtuna stai misu buonu. AMORE:Qua on iè cuntu du tuia. I Fiemmini/masculi on c’accostunu probbriu addu tuia LAVORO:A fatiga vai buonu,ma onna approfittà

Acquario SALUTE:Accorta ca natal tu fai ndo liettu FORTUNA: U gattu nivuru ti sta semp appriessu AMORE: Lassici futt ca ci ncappisi ancunu scaffu LAVORO: Quissu ti rumana nda vita

Pesci SALUTE:Natal e Capudannu ndo liettu FORTUNA: Puru ndo liettu a sciorta t’aiuta,ta cavis AMORE: 0 … On ci pruvà probbriu.Si si zitu/a ti lassisi,si si spusatu/a crisi nivura LAVORO: I soldi a casa ci portisi,ea sudà ma pi Natal i rigal i puoi fa.

Antonio Rizzo

Abbiamo pensato di creare un’inserzione con l’oroscopo del mese. Ovviamente le “ previsioni delle stelle “ potete trovarle su tutti i quotidiani,ma il nostro è particolare, è solo

per i Viggianellesi ed ovviamente è espresso in dialetto locale. Modo per non dimenticare e svalutare la nostra lingua originaria,che regna nel cuore e nell’ essere di ogni

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Auguri

Di

Buon Natale

E

Felice Anno Nuovo

Al popolo Viggianellese

Il Direttivo GD di Viggianello augura Buon Compleanno ai tesserati

Antonella Caputo (tesoriera del Gd) che compie gli anni il 2/12/2011

Luca Caputo che compie 18 anni il 2/12/2011

Stefano Forte che compie gli anni il 27/12/2011

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