Gazzettino 45 b

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Z O T Z T I G A N E il senese Settimanale gratuito di informazione edito da Alsaba Grafiche • Anno II • numero 45 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • www.alsaba.it Chiuso in redazione il 23 febbraio 2009 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu” Montepaschi, regina di coppa La mens sana conquista con sudore e gLoria L’ambito titoLo, sfatando un tabù. uno speciaLe con testi di LeLLo ginanneschi e foto di paoLo Lazzeroni da pagina 16 a pagina 20

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Montepaschi, regina di coppa senese il La mens sana conquista con sudore e gLoria L’ambito titoLo, sfatando un tabù. uno speciaLe con testi di LeLLo ginanneschi e foto di paoLo Lazzeroni da pagina 16 a pagina 20 politica 4 mercoledì 25 febbraio 2009 4 Il convegno al S. Maria Trentasei segretari comunali del Pd senese inviano una lettera a D’Alema in occasione della sua visita politica 4 mercoledì 25 febbraio 2009 4 3 il Corriere della sera . Stefa- La Repubblica. In un artico-

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Z OTZ TIGA NEil seneseSettimanale gratuito di informazione edito da Alsaba Grafiche • Anno II • numero 45 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • www.alsaba.it

Chiuso in redazione il 23 febbraio 2009 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu”

Montepaschi, regina di coppa

La mens sana conquista con sudore e gLoria L’ambito titoLo, sfatando un tabù. uno speciaLe con testi di LeLLo ginanneschi e foto di paoLo Lazzeroni da pagina 16 a pagina 20

4 mercoledì 25 febbraio 2009 4 politica

Martedì 17 febbraio è stata una giornata dura per il Partito Democratico che ha visto le dimissioni del suo leader nazionale, Walter Veltroni. Con le elezioni svoltesi durante l’assemblea nazionale del partito, di venerdì 20 febbraio, Dario Franceschini è stato eletto nuovo Segretario Nazionale del Par-tito Democratico.Ciò che emerge tra le sedi del Partito Democratico di Siena e provincia è la consapevolezza di attraver-sare un momento di crisi, ma anche la volontà e il dovere di reagire, dando un nuovo slancio al mes-saggio democratico e riformista nato da Veltroni e portato avanti nelle varie sedi di partito, regionali e provinciali.“In seguito alle dimissioni di Veltroni ho provato un’amarezza personale – confessa Alessandro Fab-brini, Segretario del Pd di Sovicille – che ho riscon-trato anche tra i sostenitori del Pd, ma mi auguro che sia solo l’emotività del momento.” “Il Partito Democratico è fatto di molte anime che non è facile tenere insieme, – afferma Massimiliano Perugini, Consigliere Comunale del Pd – Veltroni ha lanciato un messaggio che non ha trovato territorio molto fertile. Spero che con Franceschini si arrivi ad una maggiore coesione e ad una unità d’intenti.” “Dai vertici del partito sono state proposte troppe solu-zioni senza che prima siano state discusse – sostiene Tiziano Scarpelli, Segretario del Pd di Poggibonsi – mentre la provincia di Siena dimostra di essere più coesa e organizzata; un esempio è stata la larga partecipazione alle primarie dello scorso febbraio. L’elezione di Franceschini mi è sembrata la scelta più giusta: in questa fase in cui ci accingiamo alle

“Sono ore difficili per il Partito democratico. Le dimissioni del segretario nazio-nale Walter Veltroni aprono una fase di incertezza carica di interrogativi. Sono ore difficili anche per i democratici senesi, ma questo può essere il momento in cui inizia, e non finisce una nuova storia. Se riavvolgiamo il “film” di que-sto primo anno e mezzo di vita del Pd vedremo una realtà forte e radicata, nata grazie ai tre milioni di cittadini che hanno partecipato alle primarie e consolidatasi, nonostante la sconfitta, alle elezioni politiche con oltre il 33 per cento dei voti. A Siena il Pd ha dimostrato di essere forte in molte occasioni tra cui le ultime primarie per la Provincia dello

scorso febbraio che hanno richiamato oltre 22 mila cittadini. Numeri che sono il frutto di un lavoro quotidiano che può contare su 130 circo-li, oltre 10 mila iscritti e più di mille giovani. Capisco la rab-bia e il disorientamento di molti democratici, ma dobbiamo fare delle dimissioni di Veltroni un momento di crescita, per investire le nostre energie nel futuro e continuare sulla strada del riformismo e del progresso. Se vogliamo davvero essere una forza riformista dovremo avere il coraggio e la forza di rinnovare e dare spazio ad una classe dirigente che sia davvero espressione dei territori e che si basi sul capitale umano e politico del nostro partito.”

I giorni della crisi e quelli del cambiamento

elezioni europee abbiamo il compito di proporre soluzioni concrete e non di creare lotte intestine per concentrare più potere nelle proprie mani.”Il momento di disorientamento che sta vivendo il partito non vede comunque Veltroni come unico responsabile, e il progetto democratico continua ad essere considerato valido. “La dimissioni del leader nazionale – afferma Alberto Taccioli, Segretario provinciale del Pd di Siena – rappresentano un momento difficile per il Partito Democratico, ma anche l’opportunità per attuare un rinnovamento generazionale e di meto-di.” “Le ripercussioni che avranno le dimissioni di Veltroni sono inevitabili – sostiene Marrucci – ma nella realtà provinciale di Siena rimane molto en-tusiasmo e un’idea ancora alta e sana del Partito Democratico.” “Il messaggio lanciato da Veltroni – secondo Fabbrini, – non è andato distrutto con le sue dimissioni. Gli ideali veltroniani, seppur biso-gnosi di tempi più lunghi e cambiamenti culturali a livello nazionale, stanno alla base di ogni progetto democratico. Lo dimostra il fatto che il Partito De-mocratico è l’unico che si basa su un forte elemento di democrazia come le elezioni primarie, indette sia a livello locale che nazionale.” All’interno del Partito Democratico di Siena sem-bra che la crisi si sostenga più serenamente, grazie ad una struttura portante e ad un forte radicamen-to nei Comuni degli ideali democratici. “Le perso-ne necessitano di risposte realistiche per affrontare problemi concreti, – secondo Fabio Panci, segreta-rio del Pd di Colle Val d’Elsa – ciò che accade a li-vello nazionale si ripercuote sulle piccole province.

Meloni: “Fare delle dimissioni un momento di crescita”

Dalle dimissioni di Veltroni alla elezione del nuovo segretario Franceschini nelle parole dei dirigenti Pd della nostra provincia

Occorre ripartire dalle sedi provinciali per formare una classe dirigente nuova e più giovane, che sap-pia agire con coraggio e prontezza di riflessi.” “Il radicamento territoriale deve essere alla base di tut-to – sostiene Carolina Persi, responsabile provin-ciale dell’organizzazione del Pd di Siena – abbiamo costruito 130 circoli, che rappresentano una spinta propulsiva per l’allargamento dell’elettorato, non-ché un’opportunità in più per costruire una propo-sta politica nuova attraverso la collaborazione con i territori. Sono sicura che l’elezione di Franceschini, avvenuta senza troppe discussioni interne, porterà ad uno scatto di qualità e al formarsi di un gruppo solido, capace di guidare il partito.”

Michela Ceravolo

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“Chiediamo unità e coesione intorno al nuovo segretario e di adoperarsi per favorire la crescita del Pd e il rinnovamento della classe dirigente”. è questo il cuore della lettera, firmata dai trentasei segretari delle Unioni Comunali del Pd di Siena e consegnata oggi, lunedì 23 febbraio da Elisa Meloni, segretario pro-vinciale del Pd di Siena a Massimo D’Alema nel corso della sua visita nella città del Palio, ai margini del convegno organizzato dalla Fondazione Qualivita. Un appello accorato all’unità del partito, ma soprattutto un monito contro le continue divisioni del gruppo dirigente nazionale che hanno diffuso nella base del Pd e nei territori una sensazione di malessere e di impotenza. Dopo aver ricordato che il Partito Democratico è nato dalla voglia di dare vita ad un progetto forte e capace di rappresentare le culture migliori del riformi-smo italiano, la lettera richiama alla responsabilità il gruppo dirigente nazionale: “Gli ultimi mesi – si legge nella lettera – sono stati caratterizzati da continui litigi e delegittimazioni. Il gruppo dirigente nazionale invece di lavorare per vincere quella grande sfida di innovazione e rinnovamento, lanciata al paese non è stato all’altezza delle responsabilità che gli erano state affidate. Tutto questo ha diffuso nella base del partito e nei territori un malessere e un senso di impotenza che, con le dimissioni del segretario nazionale, sono emersi con tutta la forza e la rabbia. Oggi, più che mai, c’è bisogno di un cambiamento vero, di un grande atto di discontinuità con il passato e soprattutto con ciò che oggi ci ha portato a vivere una situazione così difficile, in un momento tanto delicato”. Dopo aver detto che l’elezione di Dario Franceschini a segretario nazionale rappresenta una risposta forte perché unitaria e coerente con le ragioni e le prospettive fondanti del Pd vengono avanzate le richieste del Pd della Provincia di Siena: “Il Partito democratico della Provincia di Siena – concludono i segretari – con i suoi 130 circoli e con oltre 10mila iscritti vuole far sentire la sua voce, chiedendo che si avvii, rapidamente, una seria discussione sulla strada che il Pd dovrà compiere nei prossimi mesi. Ci attendono sfide importanti e significative e solo con un’idea chiara dell’obiettivo da rag-giungere potremo ricreare attorno al nostro progetto l’interesse e la fiducia delle persone. Oggi chiediamo ai nostri dirigenti nazionali, unità e coesione intorno al segretario e di adoperarsi per favorire una crescita e un rinnovamento vero, un aiuto per permettere al nostro partito di radicarsi e strutturarsi in tutte le realtà, forte della consapevolezza che questo momento difficile possa essere superato con la volontà di tutti di lavorare per dare vita alla più grande forza riformista del nostro paese”.

“Il gruppo dirigente nazionale sia esempio di unità e rinnovamento”Trentasei segretari comunali del Pd senese inviano una lettera a D’Alema in occasione della sua visita

Il convegno al S. MariaSi è tenuto lunedì pomeriggio al Santa Maria un convegno dal titolo “Agroalimentare: una risorsa per lo sviluppo dell’economia italiana”, dove è stato stabilito un protocollo d’intesa per un progetto a favore dell’agroalimentare di qualità in vista dell’Expo 2015 a Milano. Lo sottoscriveranno Expo Milano 2015, Fon-dazione Mps, Fondazione Qualivita e gruppo Mps, che si impegneranno nella realizzazione di una serie di attività sulla la promozione e sulla valorizzazione del comparto agroalimen-tare di qualità, con attenzione ai prodotti Dop, Igp e Stg, attraverso un progetto di sistema e rendendo disponibili i propri patrimoni di co-noscenze ed esperienze, con il fine di costruire un “tavolo di coordinamento” specifico per l’Expo. Massimo D’Alema, Giuseppe Mussari, Gabriello Mancini, Paolo De Castro, Maurizio Cenni, Fabio Ceccherini, e Mauro Rosati erano presenti. è intervenuta telefonicamente anche il sindaco di Milano Letizia Moratti

La Repubblica. In un artico-lo firmato da Fabrizio D’Amico, si legge che “la mostra “Arte Genio e Follia” ripercorre un tema, quello appunto del rapporto fra arte e disagio mentale, so-vente già affrontato in esposizioni mag-giori. Ma lo fa con notevole larghezza (sono oltre quattrocento le opere espo-ste): sia con un’inusitata curiosità verso territori esorbitanti da quello meramen-te storico-artistico, sia con un’intelligen-za flessibile di chi sa che tracciare una semplice equazione fra follia e genialità sarebbe stata un’operazione rischiosa. La mostra, pur giovandosi di grandi nomi […] non s’accontenta di essere una parata di stelle, ma indaga sui tan-ti rivoli, a volte assai poco noti, in cui il tema ha trovato sviluppi”.

Corriere della sera. Stefa-no Bucci ricorda come “Sgarbi torna ad analizzare i rapporti tra produzione artistica e disagio psichico. E per farlo propone un viaggio immaginario tra l’arte “fuori” e l’arte “dentro”il mani-comio […] un’arte ancora una volta al limite, un’arte a lungo misconosciuta. […] Accanto ai lavori provenienti dai maggiori centri italiani per la psichia-tria (San Servolo, Reggio Emilia), sfila-no capolavori universalmente ricono-sciuti”. Bucci, inoltre, sottolinea come si sia voluto dare spazio anche a nomi “ignoti ai più (come in fondo voluta-mente ignorata è stata la stessa malattia psichiatrica prima di Basaglia), anche perché non sono mai opere facili né tantomeno piacevoli da vedere”.

La Stampa. Marco Vallora apre con un divertente aneddoto su di un tassista di Siena che gli chiede come sia stato possibile dimenticare di inserire uno come Modigliani per la mostra “Arte genio e Follia”. Per Vallora la mostra di Sgarbi contiene “troppo e troppo poco. Come sempre. Si tratta d’uno di quei temi sguscianti e sformati, che disorientano piuttosto che far capire”. La Stampa sottolinea come, pur avendo dato ampio spazio ad un tema di difficile trattazione, si sia dimenticato di inserire figure di grande spessore come Artaud. E su Van Gogh ritiene che sia stato giusto inserirlo “se vuoi chiamare all’appello i maestri: ma che c’entra il ridanciano, rilassato Giardiniere?”

Il Giornale. Maurizia Ta-zartes descrive la mostra di Sgarbi come “un viaggio lugubre e colorato. La follia che si riflette nell’arte: arti-sti che ritraggono folli e artisti, più o meno folli”. […] Una mostra co-lossale, con circa quattrocento ope-re, nella quale “ogni sezione è una piccola mostra, curata da specialisti dell’arte e della psichiatria. Opere e documenti giungono infatti non solo dai grandi musei d’arte europei, ma anche da quelli di manicomi come il San Servolo di Venezia e il San Nic-colò di Siena. Decine i nomi degli ar-tisti che formano questa strana tela, il cui filo comune è il dolore. Un dolore che urla il suo male come il Grande grido di Marino Marini.”

La mostra “Arte, Genio e Follia” di scena a Siena presso il complesso museale Santa Maria della Scala continua a registrare il favore del pubblico e attira anche le grandi testate nazionali che, in questi giorni, hanno dedicato ampio spazio nelle loro sezioni culturali all’evento voluto da Vittorio Sgarbi. Tutti i principali quotidiani d’Italia si sono occupati di un’iniziativa che pone l’accento su un tema molto delicato come quello della follia in rapporto all’arte, fornendo un ampio campionario di opere dalle quali trarre spunti di riflessione. Qui di seguito riportiamo i pareri di quattro importanti testate nazionali.

Recensioni in mostra

Sconto parcheggi per “Arte, Genio e Follia”

Uno sconto di tre ore sul parcheggio per i visitatori di “Arte, Genio e Follia. Il giorno e la notte dell’artista”. Grazie all’iniziativa promossa in collaborazione con Sie-na Parcheggi,chi acquisterà un biglietto per la mostra, avrà diritto a tre ore di sconto sulla sosta presso i par-cheggi Santa Caterina e della stazione ferroviaria e da lì raggiungere facilmente il centro storico grazie al bus che parte da Piazzale Rosselli per chi arriva dalla sta-zione e alle scale mobili in Fontebranda per chi sosta al Santa Caterina. Il ticket per usufruire dello sconto potrà essere richiesto alla biglietteria della mostra ed essere utilizzato al momento dell’uscita dall’area di sosta. La promozione è valida tutti i giorni, 24 ore su 24, fino alla conclusione dell’esposizione “Arte, Genio e Follia”.

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di Serre di Rapolano, Istituto Nazionale d’arte D. di Buoninsegna, Istituto di Musica R. Franci, Istituto alberghiero P. Artusi di Chianciano Ter-me e il Patrocinio della Regione Toscana. Tra gli eventi la “Burla Futurista” con l’esposizione di un Drappellone futurista realizzato nei mesi scorsi segretamente dagli studenti della quarta

D dell’Istituto D’arte Duccio da Buoninse-gna. Varie letture del “Manife-sto Futurista” e l’inaugura-zione sempre a l l ’ i s t i t u t o d’arte di una mostra con e incisioni di Carlo Carra, opere di Gino Severini, Pri-mo Conti, Ardengo Sof-fici, il quadro di Antonio

Marasco “ Verso Mosca ....viaggio del 1914 …un cane sciolto!”, e un raro poster di Umberto Boccioni. Insieme a queste opere saranno esposti i lavori degli alunni ispirati alle tematiche e tecniche del futurismo accompagnati da interventi e relazioni sul futurismo. Da sottolineare che oltre alle co-pie degli studenti e alle opere degli artisti storici sono esposte opere contemporanee di artisti se-nesi e di Carrara. La mostra sarà aperta fino a maggio – orario

Come far festaper il Futurismo

a spasso per i musei

Sono passati cento anni da quel 20 febbraio 1909 quando il quotidiano parigino Le Figaro pubbli-cò il Manifesto del Futurismo a firma di Filippo Tommaso Marinetti. In alcuni musei di Siena e provincia sono state organizzate venerdì 20 febbraio iniziative di cele-brazione tra cui alcune cene “in simultanea” con menù futurista, spettacoli e let-ture di poesie nel Museo di Buonconvento, nel Museo della Grancia di Ser-re di Rapolano e nella Pinaco-teca Nazionale. A Siena il fu-turismo è lega-to alla figura di Virgilio Marchi, architetto che divenne uno dei più importanti scenografi del cinema italiano. Egli fu direttore dell’Istituto d’Arte Senese dal 1931 al 1940. Nel periodo che và dal 1930 al 1935 fù animatore della mostra mercato dei vini tipici d’Italia che si teneva nella Fortezza di Siena. La manifesta-zione, dal titolo “20 febbraio 1909 – 20 febbraio 2009: una Giornata Futurista”, ha visto tra gli organizzatori Provincia di Siena, Soprintenden-za per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropo-logici di Siena e Grosseto, Fondazione Musei Senesi, Pinacoteca Nazionale di Siena, Musei di Buonconvento, Museo dell’Antica Grancia

Dal 20 febbraio mostre e iniziative nei musei senesi

9.00-12.00 su appuntamento telefonando al nu-mero di telefono 0577-281223. Poi si è svolto un incontro a Palazzo Chigi della Postierla, sede della Soprintendenza in via del Capitano 1, con la presenza di studiosi e di museografi, sul com-plesso rapporto tra Musei e Futurismo. Gianni Resti Presidente della Fondazione Mu-sei Senesi ricorda che che cent’anni fa i futu-risti volevano chiudere i musei che oggi invece sono teatro degli eventi delle celebrazioni del centenario del movimento. E proprio alcuni musei, Pinacoteca Nazionale di Siena, Museo della Mezzadria senese di Buonconvento, Mu-seo dell’antica Grancia di Serre di Rapolano hanno ospitato in contemporanea “La cena Fu-turista” con i piatti ispirati al “Manifesto della cucina futurista” nel quale furono formulate te-orie di innovazione gastronomica. Infatti i futu-risti si scagliarono contro la tradizione culinaria italiana, sostenendo in particolare “L’abolizione della pastasciutta, assurda religione gastrono-mica italiana”, e idearono nuove ricette come il il “Carneplastico” o il “il complesso plastico mangiabile Equatore + Polo Nord.” Tra le varie portate ci saranno gli interventi e performance degli studenti con Altero Borghi e Vincenzo Bocciarelli che leggerà poesie futuriste. La cena è organizzata dall’Istituto alberghiero di Chianciano Terme insieme ai musei e all’Istituto Franci. Grande attesa poi la futura esposizio-ne a Siena dell’unico quadro futurista sul Palio “Splendore simultaneo del Palio di Siena” realiz-zata nel 1937 da Corrado Forlin che sarà prestata da una Collezione privata di Venezia. Organizza-ta da Fabio Mazzieri Preside dell’Istituto D’ar-te D. da Buoninsegna e della Soprintendenza BSAE di Siena e Grosseto e sarà esposta nel mese di giugno in una sede ancora da definire.

Vita di contradacultura – appuntamenti

Teatro a RadicofaniAl teatro dei Risorti è in programma, dal 24 gennaio, la rassegna teatrale “Libero Circuito”, che terminerà sabato 18 aprile. Il teatro, gestito dall’associazione Radicondoliarte, ha organizzato l’evento con l’associazione Rabél. Tutti gli spettacoli si tengono il sabato sera e hanno inizio alle ore 21.30. questo il programma: sabato 28 Febbraio ore 21,30 Nuovo Teatro Atomico ”Kaleidoscope Riflessi di un palazzo dai cocci di vetro”, ispirato dalla lettura di Bre-ton e Jodorowsky; sabato 14 Marzo, ore 21,30 Aparte ”Giovanni: il dissoluto in attesa di giudizio” di e con Gianluca di Lauro; Sabato 28 Marzo, ore 21,30 Spazio Temporale ”La storia della tigre”; sabato 4 Aprile, ore 21,30 Ensarte -Ensemble Artisti&tecnici ”Chiù ciorte che sinno... ossia più Fortuna che ingegno”, spettacolo di narrazione fanta-stica; sabato 18 Aprile, ore 21,30 Mosaicoarte ”C’è una volta la maremma”, tratto dai racconti di Luciana Bellini.Per informazioni e prenotazioni: Radicondoliarte, Associazione Teatro Rabèl 333 7386859.

Teatro a PoggibonsiContinua la stagione invernale del Teatro Verdi con “Sipario Aperto”, rassegna a cura dell’Associazione Timbre e dell’Amministrazione comunale di Poggibonsi, con il contributo di Regione Toscana e Amministrazione provincia-le di Siena. Dopo “Giutti & Pagliacci” è ora il momento degli spettacoli di “Altro Teatro”, iniziati sabato 10 gennaio e che termineranno il 27 febbraio. Dopo gli appuntamenti di sabato 10 gennaio con “Made in Italy” e di mercoledì 28 e giovedì 29 gennaio con “Possibilities Lullaby Night”, venerdì 27, alle 21,30, la compagnia Teatro dell’Argine si esibirà in “Odissea” di e con Mario Perrotta. Le musiche saranno eseguite dal vivo da Maurizio Pellizzari (chitarra, tromba) e da Mario Arcari (oboe, clarinetto, batteria). Questi i prezzi dei biglietti d’ingresso: Interi € 12, ridotti €10 (per i soci arci, i minori di 18 anni,coloro sopra i 65 anni, gli studenti, i possessori di carta Valdelsa off).Per informazioni: Teatro Verdi 0577 981298 oppure [email protected] - www. timbreteatroverdi.it.

“Indiana” di Laura Salvinelli, fino al 28 febbraio a SienaDal 2 febbraio è aperta in città una mostra di ritratti fotografici dal titolo “Indiana”. Sarà possibile visitarla dalle ore 10 alle ore 18, con ingresso gratuito. Il reportage fotografico è di Laura Salvinelli (con i testi di Mariella Gramaglia) ed è allestito ai Magazzini del Sale fino al 1 marzo. Per Laura Salvinelli “è importante difendere il fotogiornalismo d’au-tore, che sta scomparendo dai media. Abbiamo riportato in Italia una storia degna di attenzione, la storia del sindacato di lavoratrici più grande del mondo. Si trova in India e affonda le proprie radici nella cultura Gandhiana, difatti il primo sciopero della fame di Gandhi fu per difendere i diritti dei lavoratori. Adesso il sindacato ha un milione di iscritte, il che significa anche che è diventato un movimento di liberazione delle donne. Le foto illustrano varie cooperative all’interno del sindacato, in particolare le levatrici, le sigaraie, le muratrici, le riciclatrici di rifiuti, le produttrici di incenso. Un altro aspetto importante è la leadership: il sindacato ha creato infatti nuove figure di leader, che sono stati scelti dal basso e democraticamente eletti. La scelta della tecnica del ritratto apre il mondo del reportage alla narrazione di contesti più ampi. Anche per questo motivo ho scelto il bianco e nero, perché è privilegiato per il ritratto, ed è legato ad un immaginario della fotografia americana degli anni ‘30 e ‘40.”

“Mettersi in gioco – tra artefatti e realtà” a Colle Val d’ElsaDa sabato 31 Gennaio è possibile visitare la mostra “Mettersi in gioco - tra artefatti e realtà”, allestita, al Palazzo Priori di Colle Val d’Elsa, fino al 28 febbraio, tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00 ed è un evento parallelo alla Manifestazione ColleGioca 2009. Saranno presenti in mostra sette artisti, che operano da tempo nel territorio della Valdelsa, con circa 25 opere tra sculture, dipinti e artefatti creativi. Di seguito le opere che potrete vedere alla mostra: l’artista Claudio Maccari con l’opera chiamata “Castle”, una scultura in marmo; Fernando Corallo con “Pajana“, “Campana”, “Biglie”, mista su tela; Hazel Trivelli con “Il gioco dell’oca”, acrilico su tela Jaquolina, “Domino”, “Scacchi”, “ Mobile” sculture in ferro battuto; Francesco Galgani con “Voce del verbo giocare”, sculture in pongo; Tiziana Fulceri con “Birilli”, “Settimana”, “Goal”, olio su tela; Salvatore Poma con “Nato per Gioco”, “ Ironico punto di vista”, scultura in legno. Per maggiori informazioni: www.collegioca.it

Teatro in Provincia LunedìLibri

MOSTRE

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Mirella Serri

Lunedì 23 febbraio, alla libreria Becarelli, si è tenuta la presentazione del libro “I Profeti Disarmati” di Mirella Serri. Alle ore 18 l’autrice, docente di lettera-tura e giornalismo presso l’Università La Sapienza di Roma, è stata intervistata da Marcello Flores d’Ar-cais, docente di arte contemporanea all’Università di Siena. “I Profeti Disarmati” parla della guerra tra le due sinistre che si combatté tra il 1945 ed il 1948, analizzando un periodo durante il quale è stata com-battuta una guerra culturale aspra e dolorosa.

aMelie NothoMe

Alle ore 11 di mercoledì 25 febbraio la scrittrice Ame-lie Nothomb presenterà il suo libro “Causa di forza maggiore”, già in edicola dal 18 febbraio. Nell’aula Magna del liceo scientifico “Galileo Galilei” la scrittri-ce verrà presentata dalla professoressa Susanna Spero, docente a contratto di letteratura francese all’univer-sità di Siena. Questo incontro è in aggiunta agli eventi stabiliti della rassegna di Lunedì Libri e si svolge con la collaborazione del liceo “Galileo Galilei”.

Z OTZ TIGA NEil senese8 3 4 mercoledì 25 febbraio 2009 4 campansi

Traguardi nella prevenzione delle lesioni da decubito

Prendersi cura dei malati Alzheimer

L’Azienda Pubblica Servizi alla Persona ha segna-lato un notevole calo di lesioni da decubito riguar-danti i propri ospiti: dal 10 per cento nel gennaio 2008 al 2 per cento nel dicembre 2008.L’Asp ha avviato già dal 2007 un programma di sorveglianza interna per monitorare l’andamento del fenomeno “lesioni da decubito” nelle proprie RSA. L’obiettivo principale era stimare l’incidenza dell’evento, cioè quante nuove lesioni si sviluppano su tutte le persone considerate a rischio, valutate con la scala Braden, un sistema di valutazione rico-nosciuto a livello internazionale in campo sanitario. I risultati del monitoraggio indicano una diminu-zione delle lesioni da decubito.

Un luogo in cui prendersi cura più che offrire cure, dove non ci sono pazienti o malati ma per-sone che, per quanto smarrite, provano emozioni e hanno bisogni specifici che necessitano di assi-stenza personalizzata. è con questa filosofia che il modulo Alzheimer ha accolto, ormai da qualche mese, i suoi primi ospiti spalancando loro le porte della struttura Campansi, dove si trovano gli otto posti letto destinati ai malati di Alzheimer della zona sene-se. Il modulo rappresenta un’ulteriore tappa del percorso assistenziale che l’Asp “Città di Siena” mette a disposizione dei malati e delle loro fa-miglie.Fornire “protesi” agli anziani affetti da Alzhei-mer, colmando le lacune che derivano dalla ma-lattia e valorizzando le capacità residue attraver-so attività per loro significative: è questo il mo-dello operativo adottato dall’Asp. Un modello che mette al centro la persona e la

In un anno, da gennaio 2008 a dicembre, la percentuale delle persone che soffrono di questa patologia è scesa dal 10 al 2 per cento. I risultati spiegati dal direttore dell’Asp Biancamaria Rossi.

La persona al centro delle cure: il modello Asp. “Essenziale la conoscenza del malato: attività per lui significative contribuiscono a rallentare il decorso della malattia”

sua storia per pianificare e attuare un piano di assistenza a misura di ciascun malato. Il pro-gramma scaturisce dall’analisi delle schede di va-lutazione multidimensionale fornite dalla Usl ma anche dall’esame degli elementi emersi nel corso del colloquio d’ingresso con la famiglia. Componente strategica del prendersi cura di chi soffre di Alzheimer diventa quindi il rapporto con i familiari che fino a quel momento si sono fatti carico dell’assistenza: “Accogliamo e cerchiamo di dare sostegno non solo al malato – conferma il personale che opera all’interno del modulo – ma anche ai suoi parenti, che sono per noi un aiuto fondamentale per conoscerlo e quindi ricreare intorno a lui un contesto il più possibile vicino a quello domestico. I familiari possono far visita ai loro cari a qualsia-si ora e spesso si trattengono con loro a pranzo o a cena. è un modo per farli sentire a casa, meno disorientati, e contribuisce a contenere quei disturbi del comportamento, apparentemente incomprensibili, che rappresentano in realtà il sintomo di un bisogno non soddisfatto. Spetta a noi operatori imparare a coglierlo attraverso l’osservazione quotidiana e a fronteggiarlo con iniziative adeguate”.“Efficaci e molto apprezzate dai nostri ospiti – continuano gli operatori – sono tutte le attività che si svolgono nella nostra cucina terapeutica, dall’apparecchiare la tavola al mangiare insieme fino al vero e proprio atto del cucinare, che sti-mola attenzione, manualità, memoria e aiuta a socializzare. ,Ma serve anche fare un cruciverba, disegnare, giocare a palla, curare la propria persona: qual-siasi attività può rivelarsi utile purchè sia signi-ficativa e quindi funzionale al mantenimento di abilità fisiche e cognitive”.Il programma di assistenza passa quindi at-traverso la capacità di valutazione, la sensibi-lità, l’empatia di un’équipe di professionisti appositamente formati, che uniscono forze e competenze per costruire insieme il percorso assistenziale più idoneo, metterlo in atto, mo-nitorarne gli effetti. Il tutto con l’obiettivo di preservare la dignità della persona e rendere la sua vita meritevole di essere vissuta nonostante la malattia.

Vita di contradacampansi

Traguardi nella prevenzione delle lesioni da decubito

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In un anno, da gennaio 2008 a dicembre, la percentuale delle persone che soffrono di questa patologia è scesa dal 10 al 2 per cento. I risultati spiegati dal direttore dell’Asp Biancamaria Rossi.

“Questo risultato importante – dichiara il direttore dell’Asp Biancamaria Rossi – è stato raggiunto gra-zie alla segnalazione volontaria di lesioni da parte degli operatori su schede predisposte. Ciò ha per-messo di sensibilizzare gli addetti agli eventi avver-si, sviluppare un sistema di analisi dei dati, attivare sistemi di verifica e revisione dell’assistenza e indi-viduare i fattori di rischio specifici e le necessarie azioni correttive”.Le azioni di miglioramento tradotti in obiettivi di qualità hanno permesso di ottenere importanti benefici per l’utente. Individuando le persone a ri-schio si sono limitati i rischi quali malnutrizione, disidratazione e la ridotta mobilità. Inoltre, l’atti-

vazione di specifici piani individualizzati di mo-bilizzazione e il monitoraggio dell’alimentazione e dell’idratazione, permettono di perfezionare il piano individuale di assistenza. “La restituzione dei risultati conseguiti – conclude Rossi – agli ospiti, ai loro familiari e al personale di assistenza (infermieri e OSS) rappresenta il modo mi-gliore per dare valore alle competenze professionali e umane che costituiscono la ricchezza di questa azien-da”. Il sistema di monitoraggio utilizzato dall’Asp, si inserisce all’interno del protocollo, elaborato da un gruppo di lavoro appositamente costituito,conforme alle Linee Guida sulla prevenzione delle Lesioni da decubito della Regione Toscana.

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ultimi 20 centimetri di tessu-to intestinale collegati con il colon – aggiunge Messina – e altri 25 centimetri leggermen-te danneggiati ma ancora vivi, collegati con il duodeno. In questo modo, con 45 centi-metri di intestino, abbiamo pensato di poter garantire al piccolo la salvezza”. Questa malformazione, chiamata vol-

volo prenatale, spesso porta i neonati al decesso per shock tossico poichè il loro intestino riassor-be le tossine. “Durante la gestazione – continua Messina – con i colleghi ginecologi abbiamo subi-to capito che qualcosa non andava e, al momento

Z OTZ TIGA NEil senese10 3 4 mercoledì 25 febbraio 2009 4 salute

Eccezionale intervento in Chirurgia Pediatrica

Da Gaza a Siena

Continuano le cure per due piccoli pazienti

Continuano le cure e le premure per i bambini di Gaza ricoverati al policlinico Santa Maria alle Scotte grazie ad un progetto di cooperazione internazionale. I sintomi presentati dai piccoli pazienti hanno fatto subito pensare a malattie croniche piuttosto com-plesse e l’équipe diretta dal professor Paolo Bale-stri, responsabile della Pediatria, ha individuato due particolari patologie di origine genetica. “Per quanto riguarda il bambino di 13 anni – spiega Balestri – che è accompagnato dalla mamma, abbiamo scoperto una particolare malattia genetica a causa della quale dovrà essere sottoposto ad un delicato intervento di neurochirurgia entro una decina di giorni. Al mo-mento il bambino è stato dimesso e tornerà da noi per l’operazione”. I bambini sono arrivati in Italia il 20 gennaio grazie al progetto “Saving Children” di cui è capofila la Regione Toscana, sostenuto dal Ministero degli Esteri e dalle regioni Friuli, Umbria ed Emilia-Romagna. “Per quanto riguarda la bambina di cinque anni – continua Balestri - accompagnata dalla nonna, abbiamo individuato una malattia metabolica di ori-gine genetica ed è stata messa a punto una terapia ad hoc che ha già iniziato a dare ottimi risultati. Data la particolarità delle malattie di entrambi i bambini ci siamo resi disponibili a seguirli, in follow up, almeno una volta l’anno e faremo tutto il possibile, in collabo-razione con il volontariato e grazie al progetto regio-nale, per facilitare in futuro il loro rientro a Siena”.

Una metodica medico-chirurgica sempre più uti-lizzata a Siena. Si tratta dell’isteroscopia, una tec-nica chirurgica mini-invasiva per via endoscopica effettuata presso l’U.O.C. Ostetricia e Ginecologia del policlinico Santa Maria alle Scotte, diretta dal professor Felice Petraglia. “E’ una tecnica endo-

Eccezionale intervento di chirurgia pediatrica su un bambino appena nato al policlinico Santa Ma-ria alle Scotte. L’équipe diretta dal professor Mario Messina ha operato un neonato affetto da volvolo intestinale, una grave malformazione dell’intestino. “Normalmente – spiega Messina – durante la vita fetale, tra l’ottava e la decima settimana di gesta-zione, l’intestino per svilupparsi effettua una rota-zione di 270°. In questo caso invece, a causa di una malrotazione, l’organo ha compiuto una rotazione di soli 90°, attorcigliandosi intorno all’arteria che lo nutre e ciò ha compromesso il suo naturale svi-luppo”. Questo avvolgimento intorno all’arteria ha bloccato il flusso sanguigno e l’intestino è andato incontro a necrosi con conseguente distruzione di buona parte dell’organo. “Abbiamo salvato gli

Bimbo operato alla nascita riesce a recuperare l’uso dell’intestinodella nascita, grazie anche alla preziosa collabora-zione della Terapia Intensiva Neonatale diretta da Franco Bagnoli, degli anestesisti e degli infermieri, siamo prontamente intervenuti chirurgicamente”. E’ stato quindi un vero e proprio approccio mul-tidisciplinare al problema quello effettuato da tutti i professionisti del DAI Materno-Infantile, diretto dal professor Felice Petraglia. L’intervento, effet-tuato all’inizio di febbraio, è riuscito ed è uno dei pochi di questo tipo che vengono realizzati in Ita-lia. “In questi giorni, per la prima volta, ha assag-giato il latte – conclude Messina – e per noi è stata una piccola vittoria. Verificheremo attentamente come reagirà all’alimentazione nei prossimi giorni ma siamo convinti che, dopo un adattamento di 4-5 mesi, riuscirà ad avere una vita normale”.

Isteroscopia: nuova tecnica in ginecologia

scopica moderna – spiega il professor Petraglia - che ha un grande sviluppo. Viene utilizzata sia per la diagnosi di patologie uterine associate a sterilità e per il tumore dell’endometrio, sia per la correzio-ne chirurgica di alcune patologie particolari quali polipi endometriali, alcuni tipi di fibromi e malfor-mazioni uterine. La tecnica prevede l’introduzione, attraverso la cervice uterina, di una sonda dallo spessore minimo, collegata ad una telecamera. In questo modo è possibile individuare con estrema precisione la patologia ed effettuarne il trattamen-to sotto costante visione”. Questa tecnica con-sente alle pazienti di evitare interventi chirurgici più invasivi e di poter tornare a casa in giornata. “L’isteroscopia viene utilizzata per il trattamento di alcune patologie uterine – aggiunge il dottor Pasquale Florio, responsabile del servizio di iste-roscopia operativa – come nel caso dell’utero setto, tra le cause di infertilità o aborti spontanei, o nel caso dei polipi e dei miomi endocavitari, causa di sanguinamenti anomali”. L’intervento endoscopico consente di aggredire e risolvere, con delle piccole forbici o un elettrodo posti all’estremità della son-da, la patologia endouterina o di effettuare delle biopsie mirate sulle lesioni endometriale sospette. “Il nostro obiettivo – conclude Petraglia – è far crescere a Siena l’utilizzo di questa metodica che presenta tanti vantaggi per tutte le donne”.

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l’inchiesta

Il boom di Facebook

Facebook è il social network più diffuso in Italia e nel mondo. Parlando con la professoressa Elisa Giomi, docente della facoltà di scienze della comunicazione e anche docente di Teorie e Tecniche della Comunicazione di Massa, abbiamo cercato di comprendere meglio questo fenomeno che sta interessando la vita di moltissimi cittadini. “Facebook è una piattaforma di social networking, che permette di stabilire e mantenere relazioni interpersonali tra gli utenti. Adesso c’è un’attenzione forte verso questa community e il numero di utenti è talmente elevato, tanto da far parlare di Facebook come la settima Nazione in tutto il mondo. Tra le ragioni di questo grande successo c’è sicuramente la bassa soglia tecnologica d’accesso: è sufficiente avere internet e un account per potere entrare in questo social network.” “Ritengo però – continua Elisa Giomi – che tra qualche anno sarà passata di moda. Come è accaduto per Second Life, adesso finito nel dimenticatoio, Facebook la considero un trend, nato nell’universo angloamericano e diffuso da poco tempo anche in Italia. Fatta questa considerazione, c’è da considerare come,

Marco VangelistiSegue a pagina 12

Claudia GasparriSegue a pagina 12

è molto rilevante l’uso sociale

Frutto di un’epoca poco positiva

Per cercare di capire come Facebook sia diventato un fenomeno così larga-mente condiviso abbiamo tenuto una conversazione con lo psicologo Giovanni Scalera, cercando anche di comprendere perché nella società di oggi sentiamo sempre più il bisogno di affidarci a strumenti di comunicazione di questo tipo.Per quale motivo secondo lei oggi uno strumento come Facebook ha tanto succes-so sia nei giovani che nei meno giovani?“Senza dubbio il fenomeno Facebook può essere considerato come il punto d’arrivo di un disagio giovanile oggi sempre più davanti agli occhi di tutti. Un disagio che deriva anche dai cambiamenti generazionali che si sono inevitabil-mente sviluppati nel tempo. Rispetto alla generazione precedente, per esempio,

i giovani di oggi hanno completamente cambiato le modalità di aggregazione e quindi di comunicazione: i circoli, i club e i passatempi rurali di allora si sono trasformati in discoteche e pub, ambienti che consentono in maniera molto più limitata una comunicazione efficace. A questi mutamenti si sono ag-giunte anche delle agevolazioni tali che hanno portato i gio-vani ad essere una specie di ‘cittadini del mondo’. Prendo in

nelle Altre pAGine unA mAppA dei SociAl net-work e un proFilo di quelli più conoSciuti e uSAti. unA SchedA Sui SeneSi che hAnno Scel-to di eSSere preSenti Su FAcebook.

Il parere di Elisa Giomi, docente di comunicazione di massa nel nostro Ateneo

Un colloquio con lo psicologo Giovanni Scalera sull’uso che ne fanno i giovani

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l’ inchiesta

questo caso ad esempio la facilità di spostamento che oggi abbiamo e che però porta necessariamente a una frammentazione dei rapporti, a delle cono-scenze, delle relazioni, che difficilmente potranno mai andare in profondità. Tutto questo crea una difficoltà comunicativa molto forte e quindi un di-sagio, dato che il bisogno di comunicare è sempre stato nell’uomo un istinto molto forte. Oggi si cerca quindi di colmare questo vuoto di senso, derivato dalla mancanza di una comunicazione diretta ed emozionalmente valida, attraverso altri strumenti, come può essere appunto Facebook. Si tratta, in-fatti, di un fenomeno trasversale che non riguarda soltanto i giovani ma tende a inglobare dentro di sé persone di ogni fascia di età. Il grande successo di tale strumento è dovuto al fatto che si presenta come un’alternativa a quell’isolamento che deriva anche da mezzi di comunicazione come la televi-sione e internet che annullano il desiderio di uscire fuori dalla propria stanza perché, paradossalmen-te, danno la sensazione all’utente di poter arrivare ovunque in qualsiasi momento.”Cosa ne pensa di quelle personalità politiche che at-traverso questo strumento cercano forse di avvicinare un bacino elettorale sempre più disinteressato come quello dei giovani?“Ritengo che si tratti di un tentativo di avvicina-mento, uno sforzo per crearsi un certo tipo di im-magine. Un tentativo che può riassumersi in una manovra che consiste nel cercare di porre la propria immagine nella condizione di assoluta democrazia. Sicuramente si tratta di uno sforzo che il mondo politico sta facendo per cercare di recuperare quel-la fiducia – che ormai sembra un po’ persa – da par-te dei giovani cercando anche di riempire quello spazio vuoto che nella gioventù di oggi non sembra essere ricoperto da nessun altro tipo di attività.”

Frutto di un’epoca poco positiva

è molto rilevante l’uso socialetuttavia, adesso rappresenti una vera e propria marca di cultness: avere o non avere un’identità su Facebook non è determinante per possedere consi-derazione sociale, ma sicuramente questo network agevola e alimenta la dimensione sociale di una persona, gli da visibilità. Accade questo perché internet, per sua natura, è una rete capillare, che raggiunge un bacino d’uten-za molto elevato. Gli scopi di questa community sono molti e variegati, dipendenti anche dalle fasce sociali che la utilizzano. Ecco allora che un ragazzo si serve e utilizza Face-book come strumento di socializzazione, per con-nettersi con amici, recuperare rapporti e mantenere legami. L’uso sociale diviene il fulcro dell’utilizzo e così si mantiene un’identità, che viene alimentata anche attraverso il modo in cui l’interessato si co-struisce il profilo. Il mondo della politica e delle istituzioni non è in-differente a questo fenomeno di massa, anzi sembra in un certo modo esserne uno dei protagonisti. Fa-cebook fornisce visibilità e considerazione: è infatti possibile creare eventi, invitare persone e mettere a conoscenza la propria rete di amici di tutto ciò che si vuole. Ma oltre a ragioni di campagna politica, un leader utilizza il suo profilo per umanizzarsi. Ed ecco che il politico diviene come un ragazzino, che fa conoscere i propri interessi e una parte del suo privato. E questa umanizzazione è in linea con il processo iniziato negli anni ottanta di pubblicazione della sfera privata. Così una persona in vista si rivela, sfruttando Facebook come strumento di propagan-da, e si da visibilità sociale. Sono numerose anche le aziende, gli enti, o tutte quelle strutture che sono su Facebook, e lo utilizzano come strumento di marketing per crearsi una visibilità sociale. Sicuramente i leader politici terranno conto di que-sto fenomeno e lo analizzeranno in ambito legisla-tivo, vista la portata e l’importanza attuale del net-work e considerati i problemi che stanno nascendo con questa ampia diffusione. Comunque ripeto: considero Facebook come una moda del momen-to: profonde riflessioni erano nate anche su Second Life, del quale, adesso, non si parla più.”Sono rapide considerazioni, quelle raccolte dalla professoressa Elisa Giomi che ci danno però il sen-so della grande attenzione con la quale il mondo della comunicazione segue il fenomeno.

(m.v.)

Crede che strumenti come Facebook possano condur-re le persone ad indossare delle maschere e quindi, in qualche modo, a nascondere la propria personalità?“Occorre fare una premessa in quanto l’argomento è molto complicato. Ognuno di noi indossa quo-tidianamente delle maschere nella vita quotidiana. Esistono delle nicchie in cui possiamo essere noi stessi ma sono senza dubbio di numero inferiore ri-spetto agli ambienti in cui fingiamo. Una di queste nicchie è rappresentata sicuramente dalla famiglia, dove viene superata la barriera del pudore e dove, dato che gli altri ci conoscono per quello che siamo veramente, siamo più vulnerabili. è questa sensa-zione di vulnerabilità che cerchiamo di nascondere quando usciamo fuori dalle mura amiche. Internet in generale e Facebook in particolare sono ovvia-mente degli ‘ambienti’ dove gli utenti portano delle maschere ma come succede in ogni altro tipo di ambiente sociale. Anche se Facebook ha portato un’innovazione in questo tutelando la privacy degli utenti attraverso il sistema di richiesta/autorizza-zione di eventuali amici.”Concludendo quindi il suo giudizio su Facebook è positivo?“Trovo che sia semplicemente il frutto di un’epo-ca poco positiva, caratterizzata da dei vuoti che, soprattutto i giovani, cercano di colmare. Si tratta semplicemente di uno strumento che risponde a delle esigenze mutate rispetto al passato.”

(c.g.)

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istruzioni per l’usoLa procedura per iscriversi a Facebook è semplice, rapida e gratuita. Collegandosi all’indirizzo www.facebook.com, sulla destra dello schermo, appaiono una serie di campi da riempire con i vostri dati: nome completo, un indirizzo di posta elettronica sul quale vi giungerà la conferma dell’iscrizione e una password. Ora avete un profilo nel quale poter inserire una foto e una serie di dati che vi riguardano come data di nascita, residenza, situazione sentimentale, hobbyes, amici, e così via. Non è obbligatorio riempire tutti i campi. Subito dopo vi sarà presentata una lista di persone che potreste conoscere; Facebook le seleziona in base alle voci che nel vostro profilo si riferiscono a città di residenza, scuola frequentata o luogo di lavoro. Avete, dunque, una personale bacheca dove sono aggiornate le vostre attività (se vi iscrivete ad un gruppo, se stringete amicizia con qualcuno, se scrivete sulla bacheca di un vostro amico, ecc.). Dalla pagina principale potete accedere anche alla home che vi tiene aggiornati su tutto quello che i vostri amici e gli amici dei vostri amici dicono o fanno. Sul lato destro della home è presente una lista che vi informa delle richieste o degli inviti a gruppi ed eventi che vi arrivano. Potete cercare le persone che vi interessano grazie al motore di ricerca del sito: inserite il suo nome e, se risulta già iscritto richiedete la sua amicizia che lui potrà o meno accettare. È questa una condizione necessaria per accedere al suo profilo.

i network più usatimyspace è una comunità virtuale, e più precisamente una rete sociale, che offre ai suoi utenti la possibilità di pubblicare blog, profili personali, gruppi, foto, musica e video. A diffe-renza di Facebook Myspace consente agli uten-ti di decorare i propri profili.Youtube è un sito che, grazie ad Adobe Flash, ospita video realizzati direttamente da chi li carica. Il regolamento del sito vieta infatti l’upload di materiale protetto da diritto d’autore se non se ne è titolari. msn Windows Live messenger è il client gratuito di messaggistica istantanea della Microsoft. Il sito include la possibilità di condividere cartelle tra gli utenti e di effettuare telefonate da Pc a Pc, la capacità di rimanere segnato su diversi computer, la possibilità di inserire una gif animata nell’immagine perso-nale, suoni personalizzabili per le varie azioni degli utenti.

Ecco in rassegna i social networks italiani più popola-ri. Partiamo dai social news: OKNOtizie (http://ok-notizie.alice.it), è il più famoso sito italiano di social news dove è possibile votare e commentare le notizie pubblicate, come per lo stesso Diggita (http://www.diggita.it), ma quest’ultimo è maggiormente orienta-to su internet e tecnologia. Wikio (http://www.wikio.it) è il sito di social community più affermato, perché poggia su un progetto internazionale per poi presen-tare i vari canali in ogni nazione. SeoTribù (http://www.seotribu.com) è tra gli ultimi nati, è molto orientato alle tematiche SEO e SEM (posizionamen-to nei motori di ricerca e webmarketing). Pliggalo (http://www.pliggalo.com) e Socialdust (http://www.

I social italianisocialdust.com/), sono orientati su temi di attualità e politica, come lo stesso Fainformazione (http://fai.informazione.it/); invece Social PlanetNews (http://social.planetnews.it/), è sempre un sito di news, ma basato sulla piattaforma Pligg: un sistema di content management open source basato su PHP/MySQL che aiuta a creare un sito con sistema di voto in ma-niera del tutto gratuita. Altro sito di notizie ma come servizio orientato alle notizie di tecnologia è Techno-tizie (http://www.technotizie.it/).Kipapa (http://www.kipapa.it) e Upnews (http://www.upnews.it) sono due social news generici di buon successo. ZicZac (http://www.ziczac.it) è nato da poco ed è molto originale e simpatico, ricco di vari canali. Segnaloitalia (http://www.segnaloitalia.it/) è un sito di social news di carattere turistico, con possibilità di votare le notizie e commentarle, come Sostenibilmente (http://www.sostenibilmente.org), il social news dedicato ai temi dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile.Degni di nota fra i social bookmarks troviamo Se-gnalo (http://segnalo.alice.it), dove e’ possibile salva-re qualsiasi articolo o sito, con tanto di descrizione e tags; molto simile a questo è Z-Bookmark (http://www.z-bookmarks.com) e invece Kool on the web (http://koolontheweb.com) è il social bookmark ita-liano dove si trovano anche segnalazioni in inglese molto semplice e ben fatto.Fra i social networks basati su community d’interessi, i più seguiti sono: SposiBook (http://www.sposibook.com) social network dedicato al matrimonio, le cop-pie che intendono sposarsi possono creare il loro sito personale per condividere pensieri, emozioni, foto con i propri amici, parenti e le altre coppie della co-munity; Duepuntozero (http://duepuntozero.com/) community frequentata prevalentemente da giova-nissimi, con possibilità di inserire foto e poter crea-re un blog; Unispace (http://www.unispace.it/), la community universitaria, con vari servizi come blog,

wiki, chat e mercatino; molto utile è 2Spaghi (http://www.duespaghi.it/) community molto originale dove è presente un database abbastanza completo di risto-ranti che gli utenti registrati possono votare e com-mentare. Link2Me (http://www.link2me.it) è un sito molto giovane, è una community professionale nata per mettere in contatto le persone che cercano e che offrono consulenze nel campo del web, marketing e grafica, come lo stesso Xing (http://www.xing.com/neurona/index_it.html) che è una rete di contatti pro-fessionali, con l’opportunità di trovare collaboratori o l’ispirazione per nuovi progetti, come il più noto e internazionale LinkedIn (www.linkedin.com). Meemi (http://www.meemi.com/) è un progetto tutto italia-no, un sistema di micro blogging in stile twitter e tum-blr con cui è possibile condividere testi, immagini, idee. Incontri e Scontri (http://www.incontriescontri.it) è una community per ragazzi con chat, forum, blog ecc…; Tao01.com (http://www.tao01.com) è una community per annunci di compra/vendita; CiaoPe-ople (http://it.ciaopeople.com) è una community con chat, forum e rubriche molto frequentata; Sonorika (http://www.sonorika.com) è il social network sul mondo della musica, informazioni su gruppi e can-tanti, negli scopi molto simile a MySpace; Motoritalia (http://motoritalia.it) la community per motociclisti: foto, video, blog e mercatino.

Rosalba Botta

l’ inchiesta

Dino AngelAccio

359 amiciCdA Università

PAolo Brogi

270 amiciGiornalista

FrAnco ceccuzzi

289 amiciDeputato Pd

loretAnA BAttistini

478 amiciVice presidente

del Consiglio Provinciale

lucA ceccoBAo

187 amiciSindaco di Chiusi

lisA cresti

335 amiciComunicatrice

JAcoPo Armini

85 amiciSindaco Monteroni

gABriele Berni

258 amiciGiornalista

susAnnA cenni

637 amiciDeputato Pd

giAnni cuPerlo

3.907 amiciDeputato Pd

seBAstiAno BAgnArA

147 amiciDocente

Università

simone Bezzini

586 amiciCandidato Pd alla Provincia

soniA corsi

254 amiciGiornalista

Antonio De gortes

533 amiciImprenditore

Facce da FacebookSono moltiSSimi i SeneSi che hAnno un loro proFilo Su FAcebook. ne AbbiAmo Scelti Alcuni trA i più rAppreSentAti-vi dei vAri Settori: diriGenti politici, liberi proFeSSioniSti, GiornAliSti e docenti univerSitAri. non è unA clASSiFicA mA Solo unA teStimoniAnzA di quAnto queSto SociAl network AbbiA un riScontro trA GenerAzioni e cAteGorie SociAli diverSe le une dAlle Altre. non AbbiAmo inSerito i GiovAni Studenti univerSitAri che Sono di GrAn lun-GA il Gruppo SociAle che più FA uSo di FAcebook. le immAGini Sono in GrAn pArte ripreSe dAi proFili di FAcebook SteSSo.

Z OTZ TIGA NEil senese 4 mercoledì 25 febbraio 2009 4

15Z OTZ TIGA NEil senese 44 mercoledì 25 febbraio 2009 4

Pino Di BlAsio

198 amiciGiornalista

elisA giomi

253 amiciDocente

Universitario

giusePPe mussAri

136 amiciAvvocato,

Presidente Mps

AlessAnDro lorenzini

426 amiciGiornalista

lorenzo rosso

552 amiciDirigente An

FrAncesco meucci

363 amiciGiornalista

lello ginAnneschi

361 amiciGiornalista

Fiorino iAntorno

712 amiciConsigliere

comunale

mAuro rosAti

299 amiciSegretario

Fondazione Qualivita

Angelo mellone

1.763 amiciDocente

Universitario

gAiA tAncreDi

244 amiciGiornalista

lorenzomulinAcci

135 amiciPresidente

Fedelissimi

tante firme senesiSono moltissime ormai le persone che uti-lizzano Facebook e che si servono di que-sta community per fini sociali, politici e di semplice intrattenimento; famosissimo è il caso di Obama, che ha fatto di questo social network un valido strumento per la sua campagna elettorale. Da Gianni Cu-perlo a Gad Lerner,a Lilly Gruber aumen-tano di giorno in giorno i profili su face-book; giornalisti, politici, nessuno sembra indifferente a questo fenomeno.Siena non è indifferente a questa facebo-ok-mania. Katiuscia Vaselli (263 amici), Rossella Lezzi (165), Emma Capaccioli (49), Giovanni Manetti (22), Fabio Mugnai-ni (19), Maurizio Boldrini (150), Pancrazio Anfuso (177), Ilaria Bonifazi (200), Rosalba Botta (112), Sara Braga (127), Erasmo D’An-gelis (508), Federica Damiani (171), Davide De Crescenzo (233), Agnese Fanfani (125), Giusy Ferraia(427), Antonio Fraschilla (149), Angela Forellini (336), Erika Grilli (28), Mario Lancisi (95), Paolo Lazzeroni (403), Simonetta Losi (66), Alessandro Lo-vari (366), Giulia Maestrini (272), Stefano Marcelli (409), Majuri Anna (124), Cristia-na Mastacchi (132), Elena Mugnaini (110), Massimo Leone (265), Marco Mayer (2710), Gianfranco Simoncini (369), David Taddei (315), Giuseppe Gori (191), Salvatore Scifo (381), Fabrizio Rondolini (4722), Roberto Toscani (18), Dario Di Prisco (99), Angela Oliva (330), Giacomo Occhipinti (431), Fran-cesco Pira (1359)… solo per richiamarne alcuni. Ma la lista sarebbe infinita perché ormai sono numerosissime le pagine con i profili di cittadini senesi.

Coppa Italia, finalmente!

Mps-Cska, sfida d’alta quota

Strepitosa Montepaschi, trionfa e fa impazzire di gioia 2.500 tifosi

Festeggiamenti per la Coppa Italia, no grazie, per ora. Questa la virtuale sintesi della filosofia della Monte-paschi, che non si ferma mai per rimirarsi allo specchio ma guarda sempre decisa al futuro, che questa sera avrà un nome da far tremare i polsi: Cska Mosca. I nostri eroi alle 18,15 di oggi giocheranno infatti una partita terribile sul campo campioni russi, che in caso di sconfitta entrerebbero in una crisi forte e concre-ta. Per noi sarà invece una partita importante, che viene dopo la vittoria a Bologna ed il successo contro nella partita di andata di 18 punti. Pensare di batterli ancora è ovviamente un sogno proibito. Un buon subordine potrebbe essere mantenere la differenza canestri e sperare nella sconfitta dei russi a Zagabria. Per la Mens Sana sarà invece importante vincere in casa con il Cibona, quindi giocarsi la qualificazione a Istanbul con il Fenerbache.

Europa

biancoVerde

Gazzetta sport

La Coppa Italia conquistata domenica a Bologna ha un sapore diverso da tutti gli altri allori di que-sti fantastici anni. Per Siena era sempre stata una manifestazione stregata, persa in modo incredibile, maledetto e rocambolesco. Questa volta invece la Coppa ce la siamo presa sul campo, lottando contro squadre tostissime, in una vera finale, lottata fino in fondo, all’ultimo sangue, lo stesso che era sulla ma-glia del nostro grande capitano Stonerook. Chi ama lo sport, il basket, ama anche la sofferenza che que-sto meraviglioso gioco ci da, le botte di adrenalina che invadono le vene negli ultimi secondi, quando in pochi decimi ti giochi tutto, fino all’esplosione della gioia per tutti i 2500 senesi che hanno varcato l’Appennino, per accompagnare e tifare vicino ai dodici campioni in maglia biancoverde, che hanno tenuto alto il nome di Siena. Accanto a loro me-ritano più di un applauso Ferdinando Minucci e Simone Pianigiani. Il presidente ha plasmato negli anni la squadra e la società, prendendola dalle ce-neri delle serie minori per portarla sul tetto d’Euro-pa, un esempio per tutti, con tre scudetti, tre Final Four di Euroleague, una Coppa Saporta, tre Super-Coppe e finalmente la Coppa Italia, che completa il grande slam nazionale nella storia della Mens Sana. Non è piaggeria quello che scriviamo, ma storia, storia di basket, una realtà della quale fa parte, ma non da adesso, Ferdinando Minucci. Simone Piani-giani è uno dei noi, come cantano sempre i tifosi, ha dato il carattere giusto ai giocatori, un gioco stel-lare, una difesa meravigliosa, temprando la squadra alla fatica, facendo diventare tutti duri come la pie-tra serena delle nostre strade. Simone è un grande allenatore, un grande uomo, un figlio di Siena, il nostro Mangia d’Oro. Grazie Simone.Un grazie va esteso a tutta la società biancoverde, ad iniziare dallo staff tecnico, con Luca Banchi, prezioso vice di Simone, poi medici, i massaggia-tori, i meravigliosi preparatori atletici Sandro Ben-cardino e Maurizio Forconi, tutto lo staff societa-rio, con in testa Federica Minucci e Pierluigi Zagni. Ci vorrebbe una pagina intera per ricordarli tutti, da Matteo Borsi a Iacopo Menghetti, da Olga Fi-netti a Magro, Griccioli, Fuochi, Calciolari, Vassal-lo, Borghi, Alfatti, Tasso, Marchi, Cubatoli, Nedo e tutti gli altri, scusandoci per coloro che abbiamo dimenticato. Grazie a tutti!

pAGine A curA di lello GinAnneSchi

Foto di pAolo lAzzeroni

Stonerook, cuore di capitano

biancoVerde

Alla Tim Cup Final Eight sono state protagoniste anche le cheerleaders mensanine Green Energy, che hanno allietato la manifestazione bolognese con le loro esibizioni, ricevendo applausi da tutto il palazzo durante le loro evoluzioni. Anche questo è un piccolo tassello di crescita che Siena ha mostrato all’Italia intera, segno di un lavoro certosino, quotidiano, non solo sul parquet.

“Tutti siamo felicissimi per questo risultato speciale, la prima Coppa Italia per Siena. Tutta la squadra e lo staff lo volevano e lo volevano la città e i tifosi, siamo molto felici”, con queste parole ha commentato la vittoria della finale Stonerook, facendo quasi eco alle parole di Marco Carraretto del giorno della semifinale quando il nostro “Guerriero” disse: “Sentiamo il calore dei tifosi, la spinta di tutta la città, siamo orgogliosi”. Viva la felicità di capitan Stoneroook, che ha parlato a nome dei com-pagni: “Era un trofeo che ci mancava, negli anni scorsi lo abbiamo perso. E’ stata una serie molto dura, iniziando da Cantù, squadra ostica. Ma dovevamo pensare ad una partita alla volta. Lo scu-detto è stata un’emozione speciale, ma la Coppa ha avuto un sapore forse ancora più dolce, visto che è la prima della società. Un grazie ancora a tutti i tifosi che ci hanno accompagnato per tutto il match. Stavamo bene, ma eravamo coscienti che sarebbe stata durissima, una vera finale, una grande emo-zione. E’ stato importante giocare da squadra, come un vero team, ad iniziare dalla difesa. La Virtus ci ha impegnato moltissimo, lottando e costringendoci più volte a dover interpre-tare il gioco”. Sul titolo di miglior giocatore della Coppa Italia, come sempre, si è comportato da vero capitano appena ricevuto, indicando con il dito indice i compagni e tutto lo staff mensanino, così come a questo proposito sono state intrise di umiltà le sue parole “Non è im-portante vincere il titolo di mvp, l’importante era vincere la Coppa”. Ispe dixit!

Dovere di cronaca ci imporrebbe di fare un’analisi accurata di tutti i giocatori. Vogliamo andare contro corrente e parlare solo di tre di loro, tre simboli della meravigliosa Mens Sana di questi

anni. La partenza è obbligatoria dal capitano Shaun Stonerook, uno dei giocatori migliori d’Europa, un “mostro” di basket. A

Bologna ha lottato con la maglia intrisa di sangue per uno scontro che gli aveva aperto il volto. Due minuti di attesa, una riparazione al

volo e... di nuovo in campo. E’ stato lui l’Mvp della Coppa Italia e titolo mai è stato più meritato, simbolo del cuore, della fatica,

del lavoro, della gavetta, che poi è trasportabile alla nostra piccola città, il “Piccolo borgo medioevale” che trionfa nel

basket. Il secondo giocatore che citiamo volentieri è Mar-co Carraretto, il nostro guerriero, che con Treviso, sotto

di quasi 15 punti, ha dato la svolta alla partita con 6 punti consecutivi. E’ il giocatore che non delude mai,

l’Uomo, detto con la U maiuscola, sul quale si può sempre fare affidamento. Nel gioco della Mens Sana non viene chiesto a Marco un minutaggio alto, ma sicuramente di grande qualità e lui non delude mai, da Roma ad Atene, passando per Bologna. E’ stato bello che sia stato lui a finire la Cop-pa Italia con il pallone in mano, alzandolo al cielo. Rimesso in campo da Pianigiani per gio-

care gli ultimi quattro e decisivi secondi della partita, Marco, il nostro guerriero, ha ripagato al

100% la fiducia, come sempre. Il terzo giocatore che citiamo è Henry Domercant. Con Kaukenas

febbricitante è stato lui il primo terminale offensi-vo della squadra. Se in alcune partite dei mesi scorsi

aveva tirato con le polveri bagnate, quando è contato veramente fare canestro, Henry l’ha fatto, sia in semifina-

le che in finale. E’ il simbolo del lavoro che la Mens Sana fa con i giocatori, consentendo loro di ambientarsi, crescere, fino ad arrivare a rendere al cento per cento, in silenzio, pro-teggendoli, accompagnandoli nei momenti di difficoltà, per gioire assieme a loro quando ottengono i preziosi frutti del lavoro. Anche questo fa la differenza fra la Mens Sana e le altre società, non solo quello che si vede in campo, ma quello che viene fatto fuori dai 40 minuti delle partite.

Carraretto,l’uomo che non

delude mai

Il piccolo slam cestistico a Bologna è stato completato dagli Under 17, che hanno fatto suo il torneo, sconfiggendo in finale la quotatissima Benetton 92-86, nonostante l’influenza e altri problemetti contingenti avessero messo ko quasi metà squa-dra. Sono stati dunque Logi e Sabbatino a prendere in mano la squadra portandola al successo. “Siamo molto soddisfatti – ha commentato coach Giulio Griccioli a fine gara - perché questo è un torneo importante, che si può paragonare ad una sorta di Coppa Italia a livello giovanile. C’erano squadre di ottimo li-vello con molti ragazzi interessanti. Stasera abbiamo fatto una buona partita, reagendo bene alle difficoltà e abbiamo avuto la bravura di recuperare anche 14 punti di svantaggio. Sabba-tino è stato, inoltre, nominato Mvp e anche questo ci fa molto piacere”.

Green Energy tricolori

Trionfano anche gli Under 17

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biancoVerde18 3

La Montepaschi vince la Coppa Italia. Al termine di una finale, combattuta fino all’ultimo secondo, dove si sono affrontate due grandi squadre, Siena ha superato La Fortezza Bologna per 70-69 ed ha alzato al cielo il trofeo. Tante le emozioni in quattro giorni, tante le emozioni la sera della finale. La coppa è di Siena e nella sua bacheca non manca più. Le triple di Sato e Capitan Stonerook inaugurano la finale della Tim Cup Final Eight 2009. La Virtus risponde con Righetti dai 6.25 e Boykins da sotto. Il play bianconero sale in lunetta per il fallo tecnico fischiato a Mc Intyre, ma aggancia solo il pareggio (1/2): dopo 4’ è 6-6. La tripla di Terry vale il vantaggio delle Vu Nere, ma T-Mac risponde allo stesso modo. Eze da due riporta avanti la Montepaschi, ma Boykins risponde. Il lungo biancoverde va a piazzare una dunk ben imbeccato dal suo regista, poi il capitano prima fa 2/2 dalla lunetta e va a segnare due punti in lay up. Al contropiede di Langford, risponde Finley. La tripla del numero 15 bianconero vale il -2 per La Fortezza (20-18), ma Domercant dalla lunetta allunga per la Montepaschi che chiude il primo periodo sul 22-18. Vukcevic da tre apre la seconda frazione di gioco, ma Siena risponde costruendo un break di 7-0 con i canestri di Lavrinovic e la tripla Sato 7-3. Langford chiude il parziale mensanino dai 6.25, ma Domercant rispon-de allo stesso modo. Poi Boykins torna a segnare, ma per Capitan Stonerook c’è un gioco da tre punti (2+1). Stessa musica per Ford e a 4’21” il punteggio è 35-29. Romain Sato trova due punti in sospensione, poi Blizzard commette un fallo antisportivo che manda in lunetta Eze (1/2). T-Mac segna i liberi del +11 a 2’20” (40-29), poi Langford accorcia le distanze con una tripla allo sca-dere dei 24”. All’azione successiva Eze va a segno in lay up. I liberi del numero 15 bianconero e di Boykins chiudono il secondo periodo 42-38. Benjamin Eze mette i primi due punti della terza frazione, ma l’ex Nba della Virtus risponde in arresto e tiro. A 7’50” Langford infila un gioco da tre punti che riavvicina le Vu Nere (44-41). La Montepaschi però segna in penetrazione con Kaukenas, poi Giovannoni trova un altro canestro con fallo, realizzando anche il supple-mentare. Eze segna in lay up, ma Ford riporta i suoi ancora a -2 alla metà del quarto (48-46). Morris Finley realizza dai 6.25, ma le Vu Nere rispondono con Boykins. Lavrinovic raccoglie l’assist di Domercant per tre punti. Righetti fa 2/2 dalla lunetta, ma la Montepaschi trova canestri importanti con il suo numero 12 e Finley in arresto e tiro. Koponen segna da tre ed il terzo periodo termina 58-53. Il giocatore finlandese delle Vu nere è il primo a segnare nell’ultimo quarto di gioco, ma per Siena ci pensano Domercant e Lavrinovic. A 5’41” Stonerook manda in lunetta Ford che non sbaglia, poi in lunetta sale Boykins e per lui è 1/2. La schiacciata di Langford riporta i bianconeri sotto di due lunghezze: 62-60 a 4’38”. Mc Intyre torna in campo e si presenta subito con una tripla, ma la Virtus torna in lunetta con Righetti (2/2), che poi trova la tripla del pareggio a 3’ (65-65). Domercant riporta avanti Siena dai 6.25. Boykins segna in penetrazione (67-68) e Langford porta in vantaggio i suoi di una lunghezza (68-69 a 1’09”). Domercant segna due punti in arresto e tiro per il 70-69. Negli ultimi secondi succede di tutto, ma alla sirena finale è Siena ad alzare al cielo la Coppa ed il suo Capitano è l’Mvp della serata.

Mens Sana: la cronaca di come espugnò la Fortezza

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Pianigiani: “Momenti e sensazioni straordinarie

Campioni anche di comunicazione

Immensa la soddisfazione di Simone Piangiani per la Coppa Italia conquistata, anche se per carattere non fa trasparire molto. In un sorriso all’inizio della conferenza stampa c’era comunque tutto, così come nelle parole, sempre rispettose dell’avversario, ma anche cosciente del valore della sua squadra e della società: “Sono stati momenti straordinari, bellissi-mi, sensazioni eccezionali. Siamo stati molto bravi, perché sapevamo che Bologna giocando in casa, sarebbe partita forte e che sarebbe stata più fresca perché aveva giocato un giorno prima rispetto a noi. Invece siamo stati bravi, abbiamo avuto l’im-patto che volevamo ed abbiamo sempre condotto. Nel finale con la 1 – 3 – 1 loro si sono riavvicinati, perché noi avevamo buoni tiri aperti da tre punti ma ne abbiamo sbagliato qualcuno e loro hanno preso fiducia. Sono veramente molto contento ed orgoglioso di questo gruppo di giocatori che hanno dimostrato ancora una volta di essere straordinari. Sono felice per i tifosi, sia quelli che erano qua che quelli che ci hanno seguito da Siena”. Per carattere Simone non si ferma mai, tanto che dopo poco più di un ora dalla fine della finale, già parlava della tra-sferta di Mosca di Euroleague di questa sera. Simo-ne è così, un grande allenatore, un grande uomo. Chi si scandalizza adesso se diciamo che è il miglior allenatore sulle panchine italiane?

Quando parliamo di una squadra unica e di una società straordinaria tutto ciò deve essere inteso a 360°. La grandezza di Siena è anche dietro le quinte, nelle piccole cose che tutti guardano, ma di cui pochi conoscono gli autori. Stiamo parlan-do del sito della Mens Sana (www.menssanaba-sket.it), che nei giorni della Coppa Italia (ma non solo) è stato a dir poco entusiasmante. Le foto di Paolo Lazzeroni hanno dipinto la quattro giorni in modo sublime: scatti veramente degni del suo

nome e del suo curriculum. Bravissimo dunque Paolo, che per l’ennesima volta ha dimostrato come si debba fotografare il basket. Un plauso grande va anche a Federico Cappelli, che ha fatto collegamenti giornalieri pressoché in diretta con Msb Tv, ovvero la televisione in diretta sul sito della squadra. Federico è il volto e l’autore di in-credibili servizi, in particolare sul dietro le quinte, sulle trasferte, sui momenti della squadra che mai si erano visti e che ovviamente proseguono anche

adesso e nel futuro. Seguite i servizi in diretta sul sito, lo meritano! Un piccolo, ma sincero, plau-so va all’ufficio stampa della Mens Sana basket, a tutte le persone che lavorano al suo interno, in particolare a Ylenia Girolami e Riccardo Caliani (in ordine di cavalleria), che hanno messo in con-dizioni tutta la stampa italiana di conoscere con correttezza la Montepaschi e di lavorare al top. Una fettina del buon nome di Siena è anche loro. Grazie!

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La grande gioia biancoverde

Core ingratobianconero

Nell’arco di una stagione calcistica ci sono momenti cruciali, in cui si decide il destino di una squadra. I momenti in cui ci sono le “svolte” decisive, insomma. Nelle zone basse della classifica, in genere, il campionato si accende nel girone di ritorno: le squadre cercano di rinforzarsi a gennaio e la quota salvezza si alza progressivamente, quando si chiariscono gli obiettivi di tutte le protagoniste in campo. Il passo del Siena è stato sufficiente, fino a oggi, a tenere lontano il pericolo della retrocessione. Ma dietro si sgomita: la risalita del Torino e la forza con cui il Chievo lotta tutte le domeniche non lasciano tranquillo il Siena di Giampaolo che conserva il suo passo da diesel dall’inizio della stagione ma non mostra la brillantezza di chi sa di poter accelerare. Il vizio della sconfitta esterna è cronico e il pari di Marassi è rimasto un episodio. A Roma la sconfitta, maturata grazie all’ingrato ex Taddei, somiglia troppo ad altre sfortunate appa-rizioni esterne dei bianconeri per non sollevare allarmi. Anche se una sconfitta

nell’Olimpico giallorosso è sempre possibile: lo scenario in cui si è svolta la partita, però, era molto propizio per il Siena, al quale non ha nemmeno giovato, forse, la polemica pre-partita sul rapporto privilegiato che lega i bianconeri alla Roma. Il cambiamento di registro necessario a mantenere le distanze rispetto alla zona caldissima della classifica tarda ad arrivare. In compenso il terzultimo posto, occupato dal Lecce, a oggi si trova a cinque soli punti dal Siena. Troppo pochi per sperare di non sporcarsi col fango della mischia dei bassifondi, a questo punto della stagione. A meno di non dare una svolta decisiva a que-sto campionato, trovando la grinta e la concretezza che servono per prendersi questa salvezza con tranquillità e non rimanere invischiati nella bagarre, che è sempre molto pericolosa. Le prossime partite saranno decisive, in questo senso: non si può più sbagliare, ma alle porte bussa il Genoa che lotta per un posto in Champions’ League.

Domenica arriva al Rastrel-lo la squadra rivelazione della stagione. Il Genoa sta facendo il massimo sforzo per arrivare alla Champions.

Una squadra capace di dare spet-tacolo su tutti i campi, che mantie-

ne intatte le proprie (grandi) chance per imporsi nella volata per il quarto

posto. Il Siena ha una discreta tradi-zione contro i rossoblù, anche se ha pagato pegno nelle ultime uscite, sia

l’anno scorso in casa che quest’anno a Marassi. Il Genoa gioca e lascia giocare. Per i bianconeri è una si-

tuazione tattica ideale, almeno in casa, ma l’avversario è di valore e la partita è impor-

tante, anche se non decisiva. Il Siena è all’inizio di un ciclo molto difficile: dopo il Genoa si va a Catania.

Poi c’è il Milan al Rastrello, la Fiorentina fuori e la rediviva Lazio in casa. Da questa miniserie dipende il risultato finale del campiona-

to: la Robur dovrà limitare i danni e colpire dove e quando possibile, senza tentennamenti.

il SienA perde A romA per il Gol SeGnAto dAll’ex rodriGo tAddei. Si è viStA AncorA lA diFFicoltà di GiocAre in trASFertA

Domenica arrivano i Grifoni

Z OTZ TIGA NEil senese22 3 4 mercoledì 25 febbraio 2009 4 calcio proVincia

Poggibonsi: buon pareggio a Carrara

Colligiana: sconfittacon la Giacomense

Un buon pareggio a Carrara, condito da una bella prestazione della squadra e in particolare di Gabrieli, mantiene in linea di navigazione il Poggibonsi. Qualche piccolo rimpianto per non aver concretizzato le oc-casioni avute nel primo tempo e nel finale di partita: è un momento in cui la squadra crea ma non raccoglie. Ci tiene a sottoline-arlo Francesco Buglio, espulso dall’arbitro ma contento per la prova della squadra. “Volevo ripartire. Ora non voglio cali di tensione, voglio una serie di risultati positivi. Raggiungiamo il nostro obiet-tivo della salvezza e poi, se ci sarà la possibi-lità, potremo toglierci qualche soddisfazione, assieme ai nostri tifosi che voglio ringrazia-re perché ci sono stati vicini, ci hanno fatto sentire il loro calore e noi li abbiamo ripaga-ti con una grande prestazione”. Rispetto al match perso contro il Viareggio l’allenatore giallorosso ha operato alcune modifiche, la-sciando fuori, tra gli altri, Michele Mignani e recuperando elementi importanti come Nolè. E’ il segno che la rosa è adeguata all’impegno e che l’allenatore riesce a motivarla al meglio, ot-tenendo la giusta concentrazione da tutti gli inter-preti. Contro il Bellaria Igea Marina, domenica pros-sima, ci si aspetta una vittoria: l’avversario è alla portata e l’occasione è da non fallire. Ma per fare risultato pieno c’è un solo modo: cogliere tutte le occasioni che si presentano, per non ritrovarsi a recriminare sugli errori fatti, a fine partita. C’è una settimana di lavoro per prepararsi al meglio e non fallire l’appuntamento.

Una sconfitta inattesa per la Colligiana, contro la Giacomense, pesante-mente invischiata nella lotta per non retrocedere e rimasta in dieci a metà del secondo tempo, che raddrizza la propria classifica e mette a rischio

quella della stessa Colligiana: una domenica da dimenticare per gli uomini di Bicchierai. L’1-0 è stato siglato da Galabinov, con

un imprendibile destro al volo a metà del secondo tempo. La contestazione dei tifosi si è aggiunta allo choc della

sconfitta: nel mirino alcune scelte dell’allenatore, al quale la società ha peraltro rinnovato piena fidu-

cia. I biancorossi hanno sofferto oltremisura il 4-3-3 dell’avversario, ben disposto in campo e deciso a fare il colpo per rilanciarsi in classifi-ca. Decisivo, forse, anche l’infortunio occorso a Tranchitella in avvio di gara, che ha obbliga-to la squadra a fare a meno del suo unico ter-minale di gioco. La variante tattica approntata da Bicchierai, con Bongiorni al centro del tri-

dente completato da Donati e dall’evanescente Osso, non ha dato i frutti sperati. Il rimpian-

to per la Colligiana è grande: un miniciclo che avrebbe dovuto far decollare la squadra, tra Rovigo

e Giacomense, ha fruttato la miseria di un punto e qualche allarme di classifica che occorrerà tacitare al più

presto. I numerosi cambiamenti nella rosa non hanno ancora dato i frutti sperati, ma a questo punto bisogna rimboccarsi le maniche

ed evitare la trappola degli alibi a buon mercato. Alle porte c’è la delicata trasferta in casa della Sangiovannese, appaiata ai biancorossi in classifica. Un match da non sbagliare.

2344 mercoledì 25 febbraio 2009 4 il maGo di oz Z OTZ TIGA NEil senese

ARIETELa primavera è alle porte o almeno così dicono le pre-visioni meteo. Si tratta solo di resistere ancora un po’ e poi potrete di nuovo godere dei tepori e dei colori della

bella stagione, la vostra preferita. I meteorologi a volte sbagliano, le stelle mai. infreddoLiti.

TOROLe vostre azioni sono decisa-mente in risalita ed è venuto il momento di lanciare la volata finale. Vi spetterebbe la parte dello sprinter ma attenti a non ritrovarvi nelle

ultime file, risucchiati dagli inseguitori, o a non finire nello scomodo, e faticoso, ruolo di gregari. concorrenti.

GEMELLICi vorranno giorni e giorni di riposo. La fatica è stata im-mane e nessuno potrà ne-garvelo. Dormite, pennichel-le, riposini, tutto andrà bene purché in silenzio e oscurità.

Dopotutto, siete stati stoici: il carnevale, la suocera, la fe-sta all’asilo, il meccanico, l’idraulico. meritevoLi.

LEONECon il passare degli anni tendete a sviluppare stati ansiosi apparentemente immotivati. Dovrete lavorare di più sulle vostre capacità di autocontrollo, anche per

non risultare troppo pressanti a parenti e amici. Prima cioè che vi invitino loro a darvi una controllatina. inquieti.

BILANCIALa vita non è tutta una vacan-za ai Tropici e dovrete farvene una ragione. Ci sono anche i momenti bui, i lati oscuri e le riunioni di condominio. L’im-portante è trovare il giusto

equilibrio sul filo. Ma non guardate sotto, potreste scopri-re che il materasso non c’è. equiLibristi.

SAGITTARIOLa raccolta differenziata, le lampadine a risparmio energetico e la cucina ve-gana. Va bene l’ambientali-smo e la vita sana, ma non è che state andando un po’ in

fissa, cari amici del Sagittario? Plutone consiglia: almeno 2 patatine fritte al mese. naturisti.

ACqUARIORicordatevi di mandare almeno una cartolina dal vostro esilio dorato. La fuga è la miglior difesa a volte, siamo d’accordo, ma parti-re è anche un po’ morire e

chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quello che lascia ma… Insomma, pensateci. Latitanti.

CANCROL’occasione rende l’uomo ladro ma nel vostro caso si tratta di vero e proprio furto. Non meritereste quella pro-mozione, e lo sapete anche voi. E ha dell’incredibile an-

che l’aumento, soprattutto adesso. Ringraziate la vostra buona stella (o il vostro superiore). premiati.

VERGINELa saggezza sta nel saper imparare da ogni nostro er-rore, lo dicono tutti i guru. Provate anche voi, cari amici ed amiche della Vergine, a sforzarvi per non ricadere nei

medesimi errori. Iniziate con le cose semplici: non offritevi più di tenere il gatto ai vicini in vacanza. saggi.

SCORPIONELa dieta del digiuno non ha mai funzionato e Giove vi consiglia di smettere subito o di non iniziarla nemmeno. Meglio una dieta equilibrata e un po’ di sana attività fisi-

ca. Le solite banalità? Provate: soddisfatti o rimborsati (non dall’astrologo, si intende). appesantiti.

CAPRICORNOIl vostro aspetto non è dei migliori: la ripresa dell’at-tività fisica darà i suoi frutti ma ora vi rende più simili a un manichino. Dolori e con-tratture però passeranno e

allora la vostra invidiabile forma apparirà in tutto il suo splendore. Sempre che resistiate. determinati.

PESCINon vi sentite apprezzato e questo rende tutto più diffi-cile. C’è chi si lamenta, chi vi fa la ramanzina, chi smi-nuisce il vostro lavoro, chi non vi ha mai amato. E tut-

to questo solo perché siete un po’ bighelloni e casinisti. Ma, insomma, un po’ di comprensione! indifesi.

è un cane di taglia piccola a pelo raso, l’addestrato-re afferma pure che sia un incrocio judge terrier. e’ stato trovato alla fine di Luglio mentre percorreva nel panico, contromano, la Cassia, pericolosissima strada statale, schivando macchine, tir, moto, sfidando inconsapevolmente la morte, ma sono stato salvato.è molto vivace, adora le femmine, così così con i maschietti, per nulla con i gatti.è’ in ottima salute, sverminato, vaccinato e tatuato.Vive chiuso nel box, ogni volta che un uomo passa lì davanti salta per farsi notare.Per informazioniLaura 339 81 11 [email protected]://adottaunpelosino.myblog.it/

Da adottare Cassioil GAzzettino

inviate le vostre domande e le vostre proposte alla no-

stra redazione: [email protected]

Editore Alsaba Grafiche, Siena

Direttore responsabile Fabio Di Pietro

Hanno scritto: Pancrazio Anfuso, Sonia Boldrini, Rosalba Botta, Michela Ceravolo, Giuseppe Del Fuoco, Anna Maria Di Battista, Claudia Gasparri, Lello Ginanneschi, Martina Rusconi, Marco Vangelisti.

Fotografie Fabio Di PietroGrafica di Claudia Gasparri

Pubblicità RS Service, SienaTel. 0577 531053/247533

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Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008