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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 lunedì 15 giugno 2015 anno 119 - numero 139 euro 1,50 9 771120 506000 50 6 1 5> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano STORIE E PERSONAGGI DA NON PERDERE 1 Zeman riparte da Lugano «Trasmetterò le mie idee a squadra, tifosi e club» CALVI A PAGINA 19 2 Il Como dopo 11 anni festeggia il ritorno in B Basta lo 0-0 col Bassano PELUCCHI A PAGINA 29 3 Basket: finale playoff Polonara-show per l’1-0 Reggio travolge Sassari CHIABOTTI, DI SCHIAVI PAGINE 38-39 Zeman entusiasta di allenare il Lugano. Gli hanno detto che in Svizzera se prendi quattro gol puoi dichiararne solo uno IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchi w L'ARTICOLO A PAGINA 27 L'ANALISI di Fausto Narducci 27 REGINE SENZA LE QUOTE ROSA Una storia che si ripete: se un giorno il governo dello sport, alla pari del suo omologo politico, dovesse chiedere le pari opportunità dovrebbe ricorrere alle «quote azzurre». Nell’Italia che cerca di tirarsi fuori dalle secche di un annus horribilis, anche l’ultima domenica di primavera è segnata di rosa grazie a Tania Cagnotto e Camila Giorgi. LE MOSSE DEI NERAZZURRI L’Inter punta anche a Salah (se non arriva Cuadrado) 10 BREGA, DALLA VITE, TAIDELLI A PAGINA 10 QUALIFICAZIONI EURO 2016 Rooney trascina l’Inghilterra Tonfo Capello: Russia-Austria 0-1 16 BOLDRINI ALLE PAGINE 16-17 GOZZINI A PAGINA 6 IBRA VOLA DALLO SCEICCO: VUOLE IL MILAN Ibra ha vinto uno scudetto con il Milan nel 2010-11. Gioca nel Psg CONTICELLO, DI FEO, IANDIORIO, RICCI DA PAG 20 A 25 Brasile, che Neymar Perù non resiste: 2-1 Colpo Venezuela Colombia giù: 1-0 Messi: «Argentina, cambiamo» Oggi su GazzettaTv Ecuador-Bolivia (23) e Cile-Messico (1.30) MARTUCCI A PAGINA 34 TENNIS: IN OLANDA Favola Giorgi Primo successo in un torneo Wta «Dedicato a papà» 34 ARCOBELLI, CRIVELLI ALLE PAGINE 35-37 EUROTUFFI Cagnotto da urlo Vince il 3° oro e stacca il pass per Rio 2016 Tania trionfa pure dal trampolino 3 metri. A Roma Pellegrini ottima 2 a nei 200 sl 35 ALLEGRI JUVE DAMMI IL Il tecnico ci svela il futuro: «Voglio il quinto scudetto di fila per la storia. E ho chiesto un 10 Mi piace Oscar. Pogba? Se resta deve farlo con la testa. Morata? Vale già 70-80 milioni» INTERVISTA DI ALESSANDRA BOCCI ALLE PAGINE 2-3 Zlatan (due gol ieri nel 3-1 della Svezia) e Raiola in Qatar per conto dei rossoneri Nei piani di Galliani anche il brasiliano Lucas Lima MOTOGP Catalogna: Lorenzo straordinario poker Vale, secondo, rimane ancora leader: +1 30 FALSAPERLA, IANIERI, ZAMAGNI DA PAGINA 30 A PAGINA 33 Max Allegri per la storia: la Juve ha vinto 5 scudetti di fila dal 1930-’31 al 1934-’35 PEGASO SUPERDONNE LA CASA DELLA COPA AMERICA www.forst.it

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DIARIOS ITALIA FUTBOL

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 lunedì 15 giugno 2015 anno 119 - numero 139 euro 1,50

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STORIE E PERSONAGGIDA NON PERDERE

1 Zeman riparte da Lugano«Trasmetterò le mie ideea squadra, tifosi e club»CALVI A PAGINA 19

2 Il Como dopo 11 annifesteggia il ritorno in BBasta lo 0-0 col BassanoPELUCCHI A PAGINA 29

3 Basket: finale playoffPolonara-show per l’1-0Reggio travolge Sassari CHIABOTTI, DI SCHIAVI PAGINE 38-39

Zeman entusiasta di allenare il Lugano. Gli hanno detto che in Svizzera se prendi

quattro gol puoi dichiararne solo uno

IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchiw

L'ARTICOLO A PAGINA 27

L'ANALISI di Fausto Narducci27

REGINE SENZA LE QUOTE ROSAUna storia che si ripete: se un giorno il governo dello sport, alla pari del suo omologo politico, dovesse chiedere le pari opportunità dovrebbe ricorrere alle «quote azzurre». Nell’Italia che cerca di tirarsi fuori dalle secche di un annus horribilis, anche l’ultima domenica di primavera è segnata di rosa grazie a Tania Cagnotto e Camila Giorgi.

LE MOSSE DEI NERAZZURRIL’Inter punta anche a Salah

(se non arriva Cuadrado)

10

BREGA, DALLA VITE, TAIDELLI A PAGINA 10

QUALIFICAZIONI EURO 2016Rooney trascina l’Inghilterra

Tonfo Capello: Russia-Austria 0-1

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BOLDRINI ALLE PAGINE 16-17

GOZZINI A PAGINA 6

IBRA VOLADALLO SCEICCO:VUOLE IL MILAN

Ibra ha vinto uno scudetto con il Milan nel 2010-11. Gioca nel Psg

CONTICELLO, DI FEO, IANDIORIO, RICCI DA PAG 20 A 25

Brasile, che NeymarPerù non resiste: 2-1

Colpo VenezuelaColombia giù: 1-0

Messi: «Argentina, cambiamo»Oggi su GazzettaTv Ecuador-Bolivia (23)

e Cile-Messico (1.30)

MARTUCCI A PAGINA 34

TENNIS: IN OLANDAFavola GiorgiPrimo successoin un torneo Wta«Dedicato a papà»

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ARCOBELLI, CRIVELLI ALLE PAGINE 35-37

EUROTUFFICagnotto da urloVince il 3° oroe stacca il passper Rio 2016Tania trionfa pure dal trampolino 3 metri. A Roma Pellegrini ottima 2a nei 200 sl

35ALLEGRIJUVE

DAMMI IL

Il tecnico ci svela il futuro: «Voglio il quinto scudetto di fila per la storia. E ho chiesto un 10

Mi piace Oscar. Pogba? Se resta deve farlo con la testa. Morata? Vale già 70-80 milioni»

INTERVISTA DI ALESSANDRA BOCCI ALLE PAGINE 2-3

Zlatan (due gol ieri nel 3-1 della Svezia)

e Raiola in Qatarper conto

dei rossoneriNei piani di

Galliani ancheil brasilianoLucas Lima

MOTOGPCatalogna: Lorenzo straordinario pokerVale, secondo, rimane ancora leader: +1

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FALSAPERLA, IANIERI, ZAMAGNI DA PAGINA 30 A PAGINA 33

Max Allegri

per la storia: la Juve

ha vinto 5 scudetti

di fila dal 1930-’31

al 1934-’35 PEGASO

SUPERDONNE

LA CASA DELLA COPA AMERICA

www.fo

rst.it

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A TU PER TU CON...

SUI ROSSONERI CHE VOGLIONO RIPRENDERE LO SVEDESE

IL MILAN RIVUOLE IBRA? I RITORNI

SONO SEMPRE PERICOLOSI...

SULL’IMPRESA IN COPPA ITALIA DOPO IL K.O. IN CASA

LA RIMONTA SULLA FIORENTINA E’ LA

COSA PIÙ BELLA DELLA STAGIONE

SULLA RICETTA PER RIMANERE AL TOP IN CHAMPIONS

I GIOVANI COME DYBALA SERVONO

A RESTARE AL TOP IN EUROPA

«ANCORA PIÙ JUVE:QUINTO SCUDETTO EUROPA, LA STORIA»

AllegriVittoriePareggiSconfitte

*Una ai supplementari

**Ai rigori

57Totale 37

12

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38Campionato

3

9

26

5Coppa Italia

4*

1

1Supercoppa

italiana

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13Champions

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IL BILANCIODI QUESTASTAGIONE

L’INTERVISTA di ALESSANDRA BOCCIINVIATA A LIVORNO

I fotogrammi di una stagione scivolano sulmare piatto, però Massimiliano Allegri piùche a ricordare pensa a ripartire. Ritirarsisul famoso gommone, anche solo per po-che settimane, non è un’opzione contem-

plata. «Ora va di moda l’anno sabbatico, ma io l’hogià fatto l’anno scorso. Ho passato sei mesi senzalavorare e mi sono bastati. Adesso sono in vacanzacon la voglia di partire subito forte a luglio, lavo-rando con gente motivatissima. Voglio evitare ilrischio del periodo di down che tante squadre han-no dovuto attraversare dopo una stagione eccezio-nale».

Non ha paura di poter fare soltanto peggio?«No, perché la Juve può crescere molto e non miriferisco ai risultati. La ricerca del successo è im-plicita se lavori alla Juve, ma c’è tanto da fare equesta sarà un’estate cruciale. Non dobbiamo pen-sare ai risultati, ma a migliorare noi stessi. Gliobiettivi poi sono i soliti: scudetto, coppa Italia esogno Champions che va avanti. Il primo obiettivoè fare la storia conquistando il quinto scudettoconsecutivo: la Juve ci è riuscita soltanto negli an-ni Trenta ed era un altro mondo. Però il club vuoleconsolidarsi in Europa, nell’élite dove siamo entra-ti prepotentemente».

Se diciamo Berlino che cosa le viene in mente?Un’occasione persa? Gli anni che ci vorranno per tornare in finale?

«Mi viene in mente prima di tutto una bella parti-ta, una delle più belle finali europee degli ultimianni: ricordiamoci che il grande Manchester Uni-ted con il Barça non passava la metà campo. Noiinvece ce le siamo date, sull’1-1 ho pensato cheavremmo vinto, poi è andata come andata, masenza rimpianti, anche se avremmo potuto fare dipiù. Ci è mancata un po’ di convinzione».

Lei avrebbe potuto fare di più?«Certamente, ma devo anche dire che ce l’abbia-mo messa tutta, e non è in contraddizione conquello che dicevo prima. Le lacrime dei miei gioca-tori non volevano dire “chissà quanto tempo cimetteremo ad arrivare di nuovo fin qui”, ma piut-tosto “potevamo davvero battere il Barcellona enon ci siamo riusciti”. La squadra ha una consape-volezza nuova, ha più autostima, anche in campointernazionale. Sono molto orgoglioso di questacrescita».

È la caratteristica che sente più sua in questa Juve?«Non so se sia merito mio, ma è un progresso indi-scutibile. Come la crescita di tanti giocatori».

Ad esempio Morata.«Un ragazzo stupendo e un giocatore che può sol-tanto migliorare».

Se le vendono Morata che dice?«Se proprio devono spero almeno che il club incas-si 70-80 milioni. Questo è il valore attuale di Mo-rata. Credo che si debba puntare su di lui e anchesu Coman, un altro giovane di eccezionale livello,che ha bisogno di un po’ di tempo per esplodere».

Se le vendono Pogba invece che dice?«Evidentemente si tratterebbe di unascelta societaria e non tecnica: a certecifre è difficile dire no. Ma se Paul restaa Torino deve farlo con la testa giusta,senza rimpianti. Perché quello che ab-biamo raggiunto in questa stagione èsolo un punto di partenza e per costrui-re il futuro della Juve servono giocatorigiovani e motivati oltre ai senatori chepossono trasmettere lo spirito giusto».

Tevez resterà?«Dipende da lui. È una sua scelta. Ma ripe-to, chi resta deve sapere che il lavoro per laprossima stagione sarà ancora più intenso.Non voglio gente che si ferma a contemplarei successi. Veniamo da quattro anni eccezio-nali, costruiti con bravura dalla società, perònon è detto che non ci si possa ripetere e supe-rare, anche se è complicato. Dopo questi trionfic’è bisogno di ripartire con idee forti. Sarà unastagione delicata, con scelte importanti per ilfuturo».

Crede che i suoi senatori siano in grado di mante-nere la voracità che chiede?«Lo zoccolo duro è importante quanto gli innesti digiovani come Berardi, Rugani, Zaza, che vanno adaggiungersi ai giocatori che già abbiamo, nati ne-gli anni Novanta. E poi mi dica quanti difensori cisono in Europa più forti di Bonucci, Chiellini, Bar-zagli, e ci metto anche Ogbonna».

Buffon è il suo leader indiscusso?

Primo pianoRIl tecnico dei campioni d’Italia

3LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

CONTENUTOPREMIUM

� Parte oggi la prima edizione del «Mr. Allegri Junior Camp», cinque giorni di calcio e divertimento a Livorno, per bambini/e nati/e dal 2003 al 2008. Parteciperanno 120 bambini, impegnati dal 9 alle 18. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza alla «Mr. Allegri On Field», neonata associazione no profit di Allegri, che a sua volta lo girerà a Healty Foundation, Misericordia Livorno e Associazione Cure Livorno. Semprein tema di beneficenza, su Charity Stars sono disponibili ancora alcune t-shirt firmate da Allegri con il tormentone #Fiuuu e 2 coppie di posti per il Mr. Allegri Charity Dinner, cena del 20 giugno allo Yacht Club: i 4 che se li aggiudicheranno potranno cenare con Allegri. Anche in questo caso il ricavato andrà in beneficenza.

DA OGGI A VENERDÌ A LIVORNO

Comincia il camp di MaxMaglie autografate all’asta per beneficenza

«VOGLIAMO CONSOLIDARCI TRA LE GRANDIE HO CHIESTO UN NUMERO 10: OSCAR MI PIACE. POGBA

SE RESTA DEVE FARLO CON LA TESTA GIUSTA. TEVEZ? DIPENDE DA LUI. MORATA VALE GIA’ 70-80 MILIONI»

«Io quando scrivo la formazione sulla lava-gna il portiere non lo metto mai. Buffon pe-rò è un fuoriclasse vero, non so se e quandorinascerà un portiere come lui. Ho avuto lafortuna di allenare tanti campioni, gente conenorme personalità, ma ne dico due su tut-ti: Buffon e Nesta».

Lei parla di importanza dei giovani: credeche ingaggiandoli la Juve possa restarefra le prime d’Europa?«Se sono i giovani giusti, perché no?Magari non faranno vincere subito laChampions, ma gente come Dybalaserve per costruire un ciclo. La finale èanche il frutto di un lavoro di anni cheva consolidato. E una delle cose piùbelle di Berlino è stata la felicità deitifosi, l’entusiasmo nonostante lasconfitta. La mentalità sta cambian-do. Per stare sempre ai primi posti inEuropa ci vuole la mentalità giusta ditutto l’ambiente e servono i protago-nisti giusti. Con il club siamo d’accor-do: servono giocatori di esperienzache possano far crescere i giovani suiquali puntiamo».

È vero che ha chiesto un dieci?«Sì, perché a differenza di quello chedice qualcuno a me piacciono i gioca-tori di qualità».

Oscar le piace?«Moltissimo: è uno di quelli che puòfare la differenza anche a livello eu-ropeo. Perché non è detto che ungrande giocatore per il campionatosia altrettanto grande in Europa.Mi piace Oscar, ma mi piaccionoanche Isco, Pastore, Di Maria, Kro-os. Tutti giocatori da Champions».

Mandzukic le piace?«Non ci sono tante prime punte in circolazione.Mandzukic, Higuain... pochi altri. Mandzukic è unbuon elemento per ripartire all’assalto».

Per firmare il contratto con la Juve ha bisogno diassicurazioni sulla rosa?«Non c’è bisogno di parlarne, la società ha tutta lavoglia che serve per costruire una squadra euro-pea. Il mio punto di vista coincide con quello deidirigenti».

Quindi il contratto è una formalità?«Non è una formalità, però c’è la volontà di andareavanti insieme».

Ha già un’idea delle rivali per il prossimo anno?«Dipenderà molto dal mercato. La Juve intanto la-vora per consolidarsi».

È difficile essere il tecnico del club più antipaticod’Italia?«No, perché io sono simpatico. Scherzi a parte, laJuve non è antipatica, è che ha vinto molto e si ècreata una rivalità con il resto d’Italia per questomotivo. Ma ha milioni di tifosi nel mondo, quindipuò stare tranquilla».

Lei a volte viene criticato perché è un tecnico un po’freddo, non concede molto allo spettacolo.«Lo spettacolo lo fanno quelli che giocano. Io miaccontento di constatare quello che va bene e cer-care di correggere quello che non va».

Dove si vede fra pochi anni?«Non lo so, se dico ancora che mi vedo su un gom-mone in mezzo al mare divento noioso».

Il Milan vuole riprendere Ibrahimovic. Lei che cosapensa dei ritorni?«Che sono pericolosi, perché la gente si ricordasempre com’eri, le aspettative sono alte e se il tuo

standard è sceso anche solo di poco la gente saràdelusa».

La considerazione dei club italiani in Europa è cre-sciuta, Luis Enrique dice che l’idea di un calcio cate-nacciaro non c’è più, però la Nazionale è spesso cri-ticata.«La Nazionale crescerà con i club, è sempre statocosì. Ci sono in circolazione tanti buoni giovani:Rugani, Berardi, Bernardeschi, Sturaro, De Sci-glio, El Shaarawy, Darmian, Mattiello che speria-mo si riprenda dal brutto infortunio. C’è una gene-razione che sta crescendo, credo che l’Italia possafare un grande Europeo. E poi il calcio va a cicli. LaSpagna non ha vinto nulla per trent’anni e poi hatrovato dei fenomeni, la Germania ha vinto e subi-to ricostruito, puntando sui centri federali e su unsistema intelligente. Quando si vince è il momentogiusto per tentare la ripartenza, ricostruendo».

E’ un suggerimento anche per la sua Juve?«I dirigenti della Juve non hanno bisogno di questisuggerimenti. Lavorano bene da anni e l’ambizio-ne di Andrea Agnelli è indiscutibile».

Allegri, ci illustri il suo programma per il futuro.«Non farsi ossessionare dai risultati, costruirequalcosa di forte, una Juve che sia sempre fra leprime in Europa e giochi un bel calcio. C’è da lavo-rare ancora tantissimo».

Prima di archiviare la stagione, scelga una foto damettere in valigia.«La rimonta di Coppa Italia a Firenze. L’entusia-smo dei miei giocatori per quella impresa è qual-cosa che difficilmente si può archiviare».

Ora i fiorentini l’ameranno ancora meno.«Quando si tratta di rivalità sportiva va bene tutto.E poi guardi, noi toscani alle battaglie di campani-le siamo abituati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

RELAX A LIVORNO Quando può Massimiliano Allegri torna a Livorno. La sua città, illuogo della famiglia e degli amici più stretti. L’estate, in attesa della nuova stagione, è qui,

tra il lungomare e gli stabilimenti balneari. E così non si è potuto sottrarre al rito della«gabbionata», la partita simile al calcetto giocata proprio nel «gabbione» SIMONE LANARI

clic

CON CARCANO IN PANCACINQUE SCUDETTI DI FILA DAL 1931

� Quest’anno la Juventus ha vinto il quarto scudetto consecutivo. E ora va a caccia del quinto di fila, impresa già riuscita ai bianconeri nel 1931, 1932, 1933, 1934 e 1935. Al comando c’era Edoardo Agnelli, figlio del senatore Giovanni, fondatore della Fiat. Il calcio, fin lì, era stato Genoa e Vercelli. Poi arrivò, appunto, il quinquennio bianconero. Allenatore della squadra, in quegli anni è Carlo Carcano. Tra i principali artefici di tanti successi: Combi, Rosetta, Caligaris, Luisito Monti, Giovanni Ferrari, Renato Cesarini, «Mumo» Orsi e Felice Borel, detto Farfallino.

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4 LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

5LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

DALLA SPAGNA

Incubo Morata«Dopo Berlinonon ho dormito per tante notti»

1L’attaccante:«Pogba? Speroche rimanga, per noi sarebbemolto meglio»

Fabiana Della ValleMILANO

A ltro che notti magi-che inseguendo gol,come cantavano Ben-

nato e Nannini durante Ita-lia 90. Per Alvaro Morata lafinale di Champions Leaguecontro il Barcellona è statala causa di tante notti inson-ni. Una sconfitta difficile dadimenticare, nonostante larete segnata dallo spagnolo,che aveva illuso la Juve conil momentaneo pareggio.«Per parecchie sere non so-no riuscito a dormire — haraccontato l’attaccante, in-tervistato dallo spagnoloMarca nel ritiro con la Spa-gna a Minsk — certo, una fi-nale può ricapitare ma in-tanto questa se ne è andata.È difficile perdere una parti-ta così importante ma que-sto deve servirci di lezioneper essere ancora più forti».

OSSESSIONE DI COPPA Morataperò è rimasto colpito dall’ac-coglienza della squadra al rien-tro a Torino: «Non ci sono paro-le, abbiamo perso la finale diChampions League, la genteera triste, ma in aeroportoc’erano oltre 1.000 persone inattesa nonostante la pioggia.Sembrava che avessimo vinto.Questa stagione è stata la piùimportante della mia vita. InItalia ho imparato tanto ancheperché sono bravissimi a difen-dere. In Spagna hai sette occa-sioni da rete a partita, in Italiaben poche». Il bianconero chiu-de rassicurando i tifosi: «Sonofelice di essere a Torino, misembra di essere qui da sempre,non potrei star meglio. Il Realmi rivuole? Non ho sentitoniente dopo la finale di Cham-pions. Pogba? Se restasse sa-rebbe meglio per noi. Per me èun amico, quest’anno abbiamoparlato molto. È una crac comepersona e come giocatore anco-ra di più. Il mio sogno? In que-sto momento una nuova finaledi Champions League, ma pervincerla stavolta».

TRA TEVEZ E BERARDI A propo-sito di attaccanti giovani e pro-mettenti, domani è previsto unincontro con il Sassuolo per de-finire la questione Berardi (incomproprietà tra i due club). LaJuventus intende tenere sia luisia Zaza (per il quale ha un di-ritto di riacquisto ed è pratica-mente già tutto fatto) pagandoin tutto 30 milioni. Marotta harinviato anche perché spera nelfrattempo di avere una rispostada Tevez: se l’argentino deci-desse di restare ci sarebbe me-no spazio per l’attaccante delSassuolo, che già l’anno scorsoaveva detto di non voler venirealla Juve per fare la quinta pun-ta. L’intenzione di Marotta è co-munque di riscattarlo. Se poiTevez rimarrà, Berardi potreb-be fare un’altra stagione in pre-stito al Sassuolo. Ai bianconerisono già arrivate diverse richie-ste per averlo in prestito, mal’attaccante se non andrà allaJuve avrà come unica destina-zione il Sassuolo. Per quanto ri-guarda Carlitos, Marotta atten-de una risposta entro mercole-dì: nel frattempo è stato blocca-to Mandzukic. C’è l’accordo dimassima con il giocatore, in ca-so di addio di Tevez (che tra lepossibili destinazioni, oltre aBoca e Psg, ha proprio l’Atleti-co) la Juve comincerà a trattarecon il club spagnolo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Alvaro Morata, 22 anni, spagnolo, nella prima stagione con la maglia della Juventus ha collezionato 46 presenze e 15 gol REUTERS

Carlo Laudisatwitter@carlolaudisa

F umo di Londra per PaulPogba. Addirittura dallacapitale inglese ieri è rim-

balzata l’indiscrezione di unaproposta da oltre 200 milioni dieuro per indurre la Juve e il cen-trocampista francese ad accet-tare la corte del Manchester Ci-ty. Nel mondo dei tabloid il Dai-ly Star ha trovato il modo per au-mentare a dismisura le cifre diuna rincorsa comunque già sba-lorditiva.

L’OFFERTA In realtà il club dellosceicco Mansour la sua propostaindecente l’ha già fatta, metten-do sul piatto ben 80 milioni dieuro. Con questa mossa la socie-tà inglese ha pareggiato la ciframessa a disposizione dal Barcel-lona nei mesi scorsi. Se è perquesto il club catalano si fa pre-ferire perché si rende disponibi-le ad acquisire le prestazioni delfrancese tra un anno esatto:quindi lasciando alla società diAgnelli il suo gioiello per un’al-tra stagione. E ad avvalorare ilproprio corteggiamento venerdìl’uomo-mercato dei blaugrana,Ariedo Braida, dai microfoni di«CalcioMarket» su GazzettaTvha fatto un vero e proprio appel-lo al nazionale di Deschamps:«Consiglio a Paul di venire danoi, in un club che ha già tantestelle e gli può permettere di mi-gliorare sempre più».

IL RIALZO Dando credito all’ul-timo rumor londinese, invece, ilCity sarebbe disposto ad accon-tentare la Juventus con 110 mi-lioni di euro, mentre al giocato-re andrebbe un quinquennalecon un esborso totale di 104 mi-lioni: vale a dire con una mediastagionale di circa 10 milioninetti. Questo rialzo non trova ri-scontro tra i diretti interessati:vale a dire sia la Juventus che ilgiocatore. È vero, però, che lepretendenti sono all’opera perfar cambiare idea sia ai bianco-neri che all’entourage del Polpo.

IL BLITZ A questo proposito me-rita particolare attenzione ilviaggio di Mino Raiola oggi inQatar per esporre allo sceicco Al-Thani la posizione di ZlatanIbrahimovic. Ma il faccia a facciacon il proprietario del Psg puòessere molto utile anche per ca-pire cosa intende fare la proprie-tà qatariota del club francese, datempo sulle tracce di Pogba. Suquesta sponda c’è una situazione

paradossale, visto che il presi-dente della società parigina, Nasser Al-Khelaifi, nella scorsaprimavera si è tirato indietro nelmomento in cui i rapporti con laJuve si sono raffreddati a causadell’affare Coman. Hanno incisoanche i problemi legati al fair-play finanziario, ma è altrettan-to vero che a Doha hanno tenutoin piedi i contatti per Paul in ma-niera assolutamente trasversale.Ecco perché la sortita di Raiola acasa Al-Thani potrebbe ancheportare ad un rilancio del Psg.

I RIVALI Né va trascurato il fat-to che Doha non dista molto daAbu-Dhabi. Raiola nelle ultimesettimane ha tenuto i contattianche con gli esponenti delManchester City che ha la casamadre proprio negli EmiratiArabi. E se l’agente italo-olande-se facesse una capatina anchedalle parti di Mansour? Èun’ipotesi da mettere nel conto.Ecco perché la Juve segue questispostamenti con particolare at-tenzione. La linea dei campionid’Italia è ormai nota da tempo:fare di tutto per tenere Pogba al-meno un’altra stagione, ma sel’asta per Paul dovesse davveroavvicinarsi (se non proprio su-perare) quota 100, allora l’at-tuale linea verrebbe messa dav-vero in discussione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LE PRETENDENTILE OFFERTE DELLE BIG

DOVE PUÒ ANDARE

Manchester Citye Barcellona

Psg

80milioni

75milioni

40%

30%

30%

Manchester CityPsg

Barcellona

GDS

L’indiscrezione del Daily Star non è confermata né dalla Juve né dall’agente del giocatore

Il Barcellona non molla: gli spagnoli hanno già messo sul piatto 80 milioni per il 2016

LA SITUAZIONE

Asta PogbaPsg-CityGli sceicchisono pronti a fare follie 1Si parla di un budget di 200 milioni,ma la vera offerta per la Juve è di 80Occhio al blitz di Raiola in Qatar

Paul Pogba, 22 anni, è arrivato alla Juventus nel 2012 Nell’ultima stagione in bianconero 41 gare e 10 gol FORTE/RAMELLA

Serie ARIl mercato dei campioni

6 LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Adesso Ibra vola in QatarVuole liberarsi per il Milan1Zlatan e il manager Raiola attesi oggi a Doha dalla proprietà del PsgSe non gli rinnovano il contratto chiederà di essere ceduto ai rossoneri

Alessandra GozziniCarlo Laudisa

D opo aver pronunciato ilfatidico sì, alla richiestadi Galliani riguardo la di-

sponibilità a tornare rossone-ro, ora Ibra è pronto anche avolare in Qatar per chiedere laseparazione direttamente allosceicco: solo dopo, eventual-mente, potrà risposarsi con ilMilan.

VERTICE PER CAPIRE Si tratte-rà nel caso di un viaggio di noz-ze anticipato: è previsto che og-gi, con Raiola, ci sia anche Zla-tan tra gli ospiti di Al-Khelaifi,presidente del Paris Saint Ger-

main, al quale verrà avanzatala proposta di rescissione

contrattuale necessariaper il secondo matri-monio tra Ibrahimo-

vic e il Milan. In ognicaso nel vertice sicapiranno meglio le

intenzioni del PSGche davanti ha in realtà soloun paio di opzioni: o scegliedi proporre il rinnovo alcentravanti oppure no.Ibra, trentaquattro anni a

ottobre, ha ancora un annodi contratto a dodici milioni di

euro netti, pesante pure per lericchissime casse francesi. Fi-guriamoci per il Milan, che pe-rò avrebbe già in mente la solu-zione: proporre a Zlatan uncontratto più lungo, in mododa dilazionare lo stipendio indue anni (a nove milioni di eu-ro) o tre (a sei). In totale, inquesto finale di carriera, l’at-taccante intenderebbe arric-chirsi di altri diciotto milioni.

DESIDERIO MILAN Ma non èsolo questione dei tantissimi sol-di, per Ibra esistono anche altrivalori: proverà per esempio a faremergere il suo desiderio di tor-nare rossonero. Già nell’estatedel 2012 Zlatan era andato mal-volentieri a fare il giocatore piùpagato della Ligue1: avrebbe preferito rimanere più povero aMilanello. Ora, specie se il PSGmostrerà la volontà di non pro-lungare, Ibra cercherà di preme-re per andarsene. Il viaggio aDoha è già un indizio: ieri seraZlatan ha segnato una doppiettain Svezia-Montenegro, gara vali-da per le qualificazioni ai prossi-mi Europei, e poi ha immediata-mente lasciato Stoccolma diret-to al prossimo imbarco, Parigi.Da qui ha poi raggiunto Doha in-tercettando la rotta di Raiola.

RIASSUNTO Mino approfitteràdella cortesia di Al-Khelaifi in-tanto per trattare il rinnovo diVan der Wiel e poi magari parla-

re di Pogba, ma la presenza diIbra obbliga a lasciargli il ruoloda protagonista: Zlatan (che po-trebbe vedere personalmente an-che lo sceicco Al-Thani, padronedel club) intende ripartire con leidee più chiare sul futuro. Primadelle vacanze Ibra dovrà faretappa a Los Angeles per questio-ni di sponsor: darà forfait ancheal matrimonio dell’amico Abate,dove però si incontreranno Gal-liani e Raiola.... Dalla telefonatapartita da Casa Milan, dove siprospettava un ritorno, all’aper-tura dei vertici francesi («Se Zla-tan vuole andarsene, parliamo-ne») alla successiva chiusura diAl-Khelaifi («Il Psg vuole tener-lo»): per avere un quadro piùpreciso della situazione si è allo-ra organizzato il rendez-vous. IlMilan attende con ansia: fontirossonere hanno sempre scorag-giato i sogni, ma senza davverospengerli del tutto. «Difficile» sì,ma appunto non impossibile...

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LA SETTIMANA

Sinisa è attesoa Casa MilanIdea Lucas Lima 1Ai rossoneri piace il trequartista del Santos. In settimana anche i test medici di Jackson Martinez

Sinisa Mihajlovic, 46 anni, ex tecnico della Samp ANSA

RLo svedese vuole partire per le vacanze con le idee chiare sul proprio futuro

R Galliani pensa di proporgli un biennale da 9 milioni o un triennale da 6

56� i gol totali di Ibra al Milan in 85 gare: 9 reti anche in Champions, 4 in Coppa Italia e una in Supercoppa Italiana nel derby contro l’Inter

42� i gol segnati da Zlatan Ibrahimovic nei due campionati giocati con la maglia del Milan: sessantuno le partite giocate in Serie A con i rossoneri

MILANO

L’ agenda rossonera è fittissima: la setti-mana che si aprirà con il viaggio di Ibraa Doha promette di proseguire con altri

appuntamenti decisivi. Tra domani, mercole-dì al massimo, ci sarà il primo ingresso uffi-ciale di Mihajlovic nel nuovo mondo rossone-ro: Sinisa visiterà Casa Milan e probabilmen-te anche Milanello, centro sportivo dellasquadra («Tranquilli, tra quindici giorni saròil nuovo allenatore rossonero» ha detto da LeMans ospite dell’Audi, tra i principali sponsordel club). È prevedibile che in contempora-nea, o al massimo in leggera differita, arrivianche la firma di Inzaghi sulla risoluzione del contratto che lo lega al Milan fino all’esta-te del 2016: la scadenza era indicata in vener-dì, ma è ipotizzabile che non ci sia bisogno diarrivare fino al week-end.

VISITE MEDICHE PER JACKSON A metà setti-mana si può invece fissare il viaggio di Tava-na, responsabile dello staff medico rossone-ro, e del d.s. Maiorino in Cile: gli accordi cisono ma per arrivare alla firma di JakcsonMartinez è prima necessario il via libera dellevisite mediche, che appunto saranno orga-nizzate a breve in Sudamerica (Colombiapermettendo. Ieri, nell’esordio in Copa Ame-rica contro il Venezuela, Jackson è entratosolo nei minuti finali). Giovedì 18 si anticipail giorno di festa: al matrimonio di Abate conValentina sono attesi Abbiati, Bonera, ElShaarawy, Pazzini (la moglie Silvia Slitti èl’organizzatrice del grande evento) fino aGalliani e Raiola, agente del giocatore, chestavolta si presenterà senza Ibra.

COLPO BRASILIANO In mezzo a questa fittis-sima serie di appuntamenti il Milan troveràmagari il tempo per approfittare dell’assecreato qualche settimana fa con il Santos eaffondare il colpo su Lucas Lima, trequarti-sta, ventiquattro anni. Dopo aver giocato conInternacional e Recife, Lucas è al Santos dalfebbraio del 2013. In Brasile aggiungono an-che altro: per esempio che nell’affare possarientrare Alex, corteggiato ormai da settima-ne.

a.g.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie ARMercato

L'IDENTIKIT

ZLATANIBRAHIMOVICNATO A MALMOE (SVEZIA)IL 3 OTTOBRE 1981RUOLO ATTACCANTEALTEZZA 195 CM PESO 95 KG

Dopo le giovanili con il Malmoe Ibra arriva a esordire in prima squadra: inizia qui la scalata che lo porterà nei top club. Zlatan viene acquistato dall’Ajax nel 2001 e tre anni più tardi arriva in Italia, alla Juventus, per 16 milioni di euro. Nel 2006, in seguito alla retrocessione dei bianconeri per lo scandalo Calciopoli, è acquistato dall’Inter. Nel 2009 passa al Barcellona che ai nerazzurri concede Eto’o più altri 50 milioni. Con GuardiolaIbrahimovic non si trova: Zlatan passa al Milan in prestito con diritto di riscatto fissato a 24 milioni. Dopo due stagioni in rossonero è acquistato dal Psg.

LE SUE SQUADRE

MALMOE 1999-2001

AJAX 2001-04

JUVENTUS 2004-06

INTER 2006-09

BARCELLONA 2009-10

MILAN 2010-12

PSG dal 2012

7LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

8 LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

14 FEBBRAIO 2015LA SMENTITA DI FININVEST«Premesso che da parte di vari soggetti è stato mostrato interesse per partnership con Fininvest relative al Milan, Fininvest smentisce categoricamente che esistano colloqui di qualche concretezza e tantomeno preaccordi scritti»

29 APRILEIL VERTICE DI ARCOREBee Taechaubol, intermediario dellacordata asiatica arrivato a Milano per presentare la proposta di acquisto del Milan, incontra ad Arcore Silvio Berlusconi: si parla di 500 milioni per garantirsi il 60% del club rossonero

2 MAGGIO«RESTO PRESIDENTE»Berlusconi raggiunge l’hotel Park Hyatt, a due passi dal Duomo, per incontrare Bee. Il faccia a faccia dura 20 minuti. Al termine Silvio dice: «Resterò presidente e c’è la possibilità che io mantenga il 51%». Fininvest conferma con una nota

5 GIUGNOLA FIRMA DEL PRELIMINARETaechaubol torna a Milano ed ecco l’incontro decisivo con Berlusconi. Allafine viene sottoscritto il preliminare per la cessione del 48% delle azioni del Milan in cambio di 500 milioni per Fininvest. Un accordo da completare entro otto settimane

ENTRO FINE LUGLIOLA CHIUSURA DELL’ACCORDOFininvest si è resa disponibile a trattare in esclusiva la cessione del 48% del Milan al cino-thailandeseBee Taechaubol per un periodo di 8 settimane, che scadranno alla fine di luglio. C’è chi ipotizza che la fumata bianca potrebbe arrivare anche prima

L’OPERAZIONEMOMENTOPER MOMENTO

Mr B. & Bee, i 10 passi verso la firma 1Ricapitalizzazione, Borsa e Cda i temi caldi nelle sei settimane che portano al «closing» di Fininvest

Mario PagliaraMarco Pasotto

L a piattaforma dell’accor-do è nota a tutti: Finin-vest si è resa disponibile a

trattare in esclusiva la cessio-ne del 48% del Milan al cino-thailandese Bee Taechaubolper un periodo di 8 settimane.C’è di più – altro elemento didominio pubblico –: nel preli-minare di vendita (maturatonella notte di Arcore tra il 4 eil 5 giugno) il prezzo di questafetta di minoranza è stato fis-sato in 500 milioni. Negli ulti-mi 10 giorni i consulenti tec-nici e legali delle parti nonhanno mai smesso di lavora-re, e lo scorso lunedì a Luganoper la prima volta Berlusconie gli uomini di Bee hanno lettola bozza del contratto definiti-vo. Restano, però, da limareancora dettagli, più o menoimportanti: la strada verso il«closing» è lunga altre 6 setti-mane e mezzo, tempo prezio-so nel quale sono attese sca-denze strutturali e dove si do-vranno chiudere i patti para-s o c i a l i . P r o v i a m o asintetizzare le 10 questioniaperte sul tavolo.

1 500 MILIONI Bee si è im-pegnato a comprare il48% del Milan per 500 mi-

lioni attraverso un fondo che fariferimento a lui. Come garan-zie, ha presentato l’appoggiodel fondo Ads Securities di AbuDhabi e la China Citic Banca,garanzie passate positivamen-te al vaglio di Fininvest. Ora siavvicina il momento del paga-mento: prima dovrà arrivareun acconto sostanzioso, poiper chiudere l’affare dovrà es-serci il saldo, con il bonifico diBee dell’intera cifra. Tutto par-tirà da qui.

2RICAPITALIZZAZIONEBee e Berlusconi sonod’accordo che una fetta

dei 500 milioni sarà iniettatada Fininvest nel bilancio delMilan. La ricapitalizzazioneservirà per ristrutturare il de-bito (247 milioni l’indebita-

mento netto). E’ da stabilire inche modo e in quanti anni, inmodo da avviare nuovi investi-menti. Resta da definire quantidei 500 milioni saranno giratida Fininvest nella ricapitaliz-zazione: si ragiona su una fettatra i 150 e i 250 milioni.

3MERCATO L’obiettivosportivo è tornare subitoin Champions, e stabiliz-

zarsi nel G-8 d’Europa. Ci saràbisogno di rifondare la squa-dra, ed è per questo che stapartendo un mercato in grandestile per il quale è indispensa-bile un ricco budget: diciamosui 120 milioni.

4BOARD Bee esordirà nelCda con la delega allo svi-luppo delle politiche

commerciali in Asia. Barbara Berlusconi e Adriano Gallianiresteranno a.d., ma nell’orga-no di comando entreranno dai3 ai 5 fedelissimi del thai. IlCda potrà allargarsi, rispetto ai9 componenti attuali, per ga-rantire la rappresentanza di tutti i soci.

5ASIA Con il piano com-merciale di Bee il Milandarà l’attacco all’Oriente.

Si punta a raddoppiare in unpaio d’anni il valore del clubgrazie a politiche di marketingaggressive. Non è escluso che,entro l’estate, ci sia l’innesto didirigenti in quota Bee nella go-vernance.

6COMUNICAZIONE Sep-pure con due anime, ilMilan è una società che

non può prescindere da unacomunicazione condivisa. Beee i suoi uomini hanno il tweetfacile: si dovrà lavorare a unastrategia unitaria.

7BORSA E’ il vero core busi-ness: entro 2 anni ci sarà laquotazione sulla Borsa di

Hong Kong di un pacchetto trail 20 e il 25%, e si dovrà chiari-re da quale dei due rami socie-tari si staccherà (Fininvest oBee). Nel tempo, lo sbarco inBorsa potrebbe rimescolare gliassetti societari.

8 STADIO A Bee piace ilprogetto dello stadio ur-bano di proprietà di Bar-

bara Berlusconi. Il Milan è incorsa per costruirlo di fronte aCasa Milan: probabile che tra il6 e il 7 luglio si saprà se potràfarlo qui, altrimenti il clubguarderà altrove.

9CLAUSOLA Nel contrattoci sarà un diritto di re-compra a favore di Finin-

vest («put and call»). E’ da fis-sare la cifra.

10DOYEN Ultimo, nonper importanza:chiarire con esattez-

za il ruolo e i confini di azionedel fondo Doyen. Bee ha pre-sentato Nelio Lucas a Berlusco-ni come un suo collaboratoretecnico.

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Silvio Berlusconi, 78 anni, assieme a Bee Taechaubol, 41 ANSA

Serie ARStrategie rossonere

RL’obiettivo sportivoè tornare in Champions e stabilirsi nel G-8 d’Europa

9LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

10 LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LE USCITE

Kovacic-Liverpool, questione di giorniObi via per Rudiger?1Stretta per Mateo ai Reds. Il nigeriano offerto allo Stoccarda per il difensore centrale Juan Jesus in Brasile?

Luca Taidelli

I tifosi incendiano il web affin-ché non si ripeta l’erroreCoutinho. Cedere un poten-

ziale fuoriclasse in effetti non è ilmiglior segnale per chi vuol co-struire una grande squadra. Ep-pure al momento comandano leesigenze di bilancio. Ecco perchéla storia tra l’Inter e Mateo Kova-cic sembra ai titoli di coda. Oltreche inviare emissari venerdì aSpalato per Croazia-Italia, il Li-verpool avrebbe formalizzatoun’offerta che sta facendo vacilla-re i vertici nerazzurri: 23 milionipiù 2 di bonus. Malgrado le di-chiarazioni di facciata, Thohir e isuoi uomini speravano di arrivarea 28-30, ma si accontenteranno.

ALTRE USCITE Sarà la prima diuna serie di uscite cui sta lavoran-do Piero Ausilio. Con la solita,fondamentale premessa. A parteIcardi – sempre che qualcuno nonoffra 50 milioni... – non esistonoincedibili. In partenza a centro-campo ci sono anche Kuzmanovice Obi. Il nigeriano potrebbe esse-re inserito nella trattativa con loStoccarda per arrivare al centraledifensivo Rudiger. Da sfoltire an-che il reparto degli esterni. Usci-

ranno almeno due terzini traD’Ambrosio, Nagatomo, Dodò eJuan Jesus. Il procuratore di que-st’ultimo, Calenda, è appenasbarcato in Brasile, mentre per Yuto c’è l’interessamento delloSchalke 04 e della Sampdoria. Iblucerchiati hanno chiesto infor-mazioni anche su Andreolli, chepotrebbe diventare una pista cal-da se Silvestre non rinnovasse, ePuscas.

PUNTO COL CAGLIARI Detto chea prescindere dal probabile rin-novo la scappatoia Championsrenderà incerta la permanenza diHandanovic sino a fine mercato(a 8 milioni partirebbe, da oggiogni giorno è buono per allunga-re), Ausilio dovrà anche rivedersicon il Cagliari. Più che un dispe-rato tentativo per arrivare aNainggolan, bisogna decidere ilfuturo di Crisetig e Longo. L’Internon vuole investire ora sul con-troriscatto dei due, ma nemmenoperderli. Soprattutto il centro-campista ha diverse richieste perandare in prestito tra A e estero.

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Mateo Kovacic, 21 anni FORTE

Inter su Salah se salta CuadradoIl Psg spara alto:Motta a 10 milioni 1L’egiziano può lasciare la Fiorentina, Mou fa murosul colombiano. Thiago fermo a Parigi? Melo sprinta

Matteo Brega Matteo Dalla Vite

I l mirino è puntato da gen-naio. A quel tempo vennespostato per puntare prima

su Podolski (con il senno di poi,un flop) e poi su Shaqiri, ma iltempo regala seconde opportu-nità: ed è così che l’Inter ha de-ciso di riannodare i fili del di-scorso con Mohamed Salah.

PROFILO ECLETTICO L’egizianoche ha spazzato via i dubbi con9 gol (uno all’Inter) da febbraioa maggio sembra orientato a la-sciare Firenze e la Fiorentina.L’addio di Vincenzo Montellaincide nella sua ultima parola,quella definitiva, sul rinnovo omeno del prestito dal Chelseaper un’ulteriore stagione: inpratica, Salah ha il veto sul re-stare o meno in viola. E così l’In-ter sotto traccia tiene nuova-mente vivo il suo profilo: vuoleun giocatore del genere, se lo

metti largo fa l’ala, se lo mettivicino a Icardi fa gol. Nella scor-sa finestra di mercato si inca-strarono perfettamente la vo-lontà di Mourinho di avere Cua-drado e l’esigenza viola di rim-piazzarlo con Salah. L’egizianodifficilmente rientrerà nei pianidello Special One mentre pub-blicamente Mou si è espressosul colombiano («Cuadradonon andrà da nessuna parte»disse l’ex Inter, se convinto o nosi vedrà).

PAGAMENTO E RISCATTO Eccoperché l’Inter sta pensando diimbastire l’operazione come fe-ce a gennaio con il Bayern Mo-naco: prestito oneroso con ob-bligo di riscatto e pagamentodilazionato in tre anni. Per orasiamo ai primi contatti che daoggi potrebbero approfondirsi.Bisogna capire la volontà delgiocatore e il prezzo che farà ilChelsea del riscatto stesso:l’idea è sui 15-16 milioni (diffi-cile abbassarlo visti i 22 anni e

un contratto fino al 2019),mentre quello con la Fiorentinasarebbe stato (o sarà) a 18 mi-lioni. Morale: l’Inter si è messada tempo a lavorare su Cuadra-do, ma se Mou non dovesse ce-dere ecco che Salah (seguitoanche dal Tottenham) torne-rebbe in prima fila.

ESAGERAZIONE MOTTA Oltreal fronte offensivo è ovviamen-te caldissimo il discorso legatoal centrocampo: nessuno - vistala rapidità di chiusure dell’Inter- si stupirà se i tempi stessi ver-ranno dilatati, ma oggi dovreb-be arrivare una risposta moltoindicativa di Thiago Motta. Chea sua volta attende una decisio-ne del Psg circa il suo futuro: osarà rinnovo soddisfacente ecentralità nel programma pari-gino (ma l’aria, al momento,non è questa) o sarà Inter. Ilproblema, non lieve, è che co-munque il giocatore ha ancoraun anno di contratto e che Al-Thani (padrone del Psg) lo ri-

tiene più incedibile che non. Ese quel non-incedibile dovesseprevalere, ecco che l’Inter sisentirà chiedere 10 milioni, ci-fra eccessiva (ma ritoccabile) eche evidenzia la ruvidezza insede di trattativa dei parigini.

MELO E MBIA Il Piano-B, chepoi per Mancini non lo sarebbe

del tutto, è Felipe Melo. Il presi-dente del Galatasaray dice dinon volerlo cedere ma i gossipmilanesi raccontano di una re-sidenza già bloccata (il giocato-re è stato anche recentemente aMilano) nel capoluogo lombar-do. Pista-Mbia ancora viva: og-gi aggiornamento.

IMBULA, MONTOYA Intanto ilfronte legato a Giannelli Imbu-la pulsa. Il Valencia, come det-to, ha già trovato il sostituto inRodrigo Caio; il padre dell’in-terno mancino del Marsiglia apre: «Mio figlio - dice WillyNdangi a Telefoot - può accetta-re di andare all’Inter per rilan-ciare la squadra». CapitoloMartin Montoya: l’Inter hachiesto al Barcellona un presti-to con obbligo di riscatto a 8 mi-lioni. Intanto, ecco una data-chiave: giovedì la Uefa incon-trerà la Samp per l’Europa Lea-gue. La sentenza è attesa nonpiù tardi di venerdì.

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RIl padre di Imbula: «Può accettare l’Inter». La Uefa: giovedì l’udienza sul caso-Samp

RPer Montoya la pista è accesa: chiesto il prestitocon obbligo di riscatto a 8 milioni

Mohamed Salah, 22 anni, egiziano del Chelsea, e Giannelli Imbula, 22, belga del Marsiglia LAPRESSE/AP

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11LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Roma, attesa per RadjaSummit Pallotta-Sabatini1Il presidente presenta lo stadio, ma deve fare i conti con i rinforziOggi si decide la strategia su Nainggolan. Il d.s. va anche su Murillo

Andrea PuglieseROMA

T ra un brindisi in Campi-doglio per la presentazio-ne del progetto definitivo

del nuovo stadio e una doman-da sulle possibili copertureeconomiche, James Pallottaoggi dovrà anche occuparsi dialtro. E cioè di mercato, dellasquadra, del modo di rinforza-re la Roma in vista della prossi-ma stagione agonistica. Il pre-sidente giallorosso parlerà an-che di questo oggi, quando sisiederà al tavolo con WalterSabatini per fare il punto sullevarie situazioni di mercato.

OMBELICO RADJA Tutto ruotaattorno a Radja Nainggolan,ovviamente, e finché la Romanon avrà risolto il problemadell’eventuale riscatto del bel-ga dal Cagliari non ci sarà pa-ce. In tal senso, domani può es-sere una giornata molto impor-tante, con Sabatini che a Mila-no incontrerà ancora StefanoCapozucca (d.s. dei sardi) percercare un punto d’incontro.L’ultima offerta giallorossa eraferma a 15 milioni cash più ungiovane in una rosa di 4-5 dadirottare a Cagliari. Con i sar-di, però, stavolta si parlerà an-che del riscatto di Astori (chemolto probabilmente verrà poidirottato altrove, anche per in-cassare una plusvalenza im-portante a bilancio), che la Ro-ma conta di chiudere intornoai 4 milioni. Verosimile, dun-que, che Sabatini possa saliread un’offerta totale di 20 milio-ni cash per entrambi i giocato-ri, più il giovane (in ballo Fede-rico Ricci o Balasa, ma anchePellegrini). Una supervaluta-zione finale, lievitata di alme-no il 30% da gennaio ad oggi.

DALLA COLOMBIA Ma Pallottacon Sabatini dovrà parlare an-che del problema-centravanti,

la priorità di Rudi Garcia. Ieridal Sud America è rimbalzatala notizia dell’interesse giallo-rosso su Miguel Angel Murillo,21 anni, centravanti colombia-no del Deportivo Calì (attual-mente terzo nel torneo diApertura colombiano), unaclassica prima punta, fisica-mente forte e ben strutturato.Ha un prezzo di circa 5 milionidi euro, ma può arrivare ancheper qualcosa in meno. Ovvia-mente, non è lui il centravantidei sogni della Roma, quelloche dovrà guidare l’attacco giallorosso nella prossima sta-gione. Ma potrebbe essere unuomo da poter portare a casaper poi valutare e vedere, unadelle tante operazioni di Saba-tini con l’obiettivo di capire o,eventualmente, capitalizzare.

A CACCIA DI GOL Se Murillopuò essere un rincalzo, Dzekoobiettivamente è più una sug-gestione che un obiettivo reale.Non fosse altro per l’impattoeconomico che potrebbe avereil suo arrivo (ieri dall’Inghilter-ra è rimbalzata la notizia diuna richiesta del City per il suocartellino di circa 27 milioni dieuro, a cui aggiungere un in-gaggio da almeno 4 milioni dieuro all’anno più bonus per 4anni, per un’operazione totaleda circa 60 milioni — quasi im-possibili da ammortizzare). Unpo’ come Bacca, che a 29 annidifficilmente permetterebbe alclub un piano di rientro dell’in-vestimento. Ed allora la Romadeve giocoforza guardare al-trove, in particolare in Germa-nia, al Borussia Dortmund epiù nello specifico a Ciro Im-mobile, che anche ieri ha ma-nifestato la voglia di giocare dipiù. Rumors di mercato ieriparlavano anche di un forte in-teresse per Eder (Sampdoria),con una possibile offerta didieci milioni di euro più il pre-stito di Daniele Verde.

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Radja Nainggolan, 27 anni, centrocampista belga della Roma LAPRESSE

Miguel Murillo, 21 anni, attaccante colombiano del Deportivo Calì ELPAIS

TRATTATIVE DIFFICILI

Marchetti, Radu e Biglia: i rinnovi agitano la Lazio

Federico Marchetti, 32 anni, è alla Lazio dall’estate 2011 ANSA

Stefano CieriROMA

U n paio di acquisti dafare, ma anche altret-tanti rinnovi contrat-

tuali da perfezionare. Sonoqueste le priorità della La-zio. Dopo Hoedt, Patric e Morrison (l’arrivo di que-st’ultimo è però in standby), il club biancocelestecerca ancora un centrocam-pista e un attaccante. Ma so-no operazioni non immi-nenti. I rinnovi contrattuali,invece, vanno fatti subito.Perché, in caso di mancataintesa, andrebbero rivisti ipiani di mercato.

I CASI MARCHETTI E RADUDue rinnovi urgenti, dun-que. Sono quelli di FedericoMarchetti e Stefan Radu.Due titolari fissi, due pedinefondamentali per Pioli. En-trambi sono a scadenza2016, quindi per la prossimastagione non ci sono proble-mi. Ma è chiaro che le ri-spettive intese vanno pro-lungate ora per non correreil rischio di ritrovarsi in or-ganico due giocatori con levaligie in mano. Le trattati-ve sono partite, ma stannoprocedendo un po’ a rilento.Quella con Marchetti parepresentare meno problemi.Il portiere, reduce da unastagione convincente dopoquella negativa dell’annoprima, sarebbe pronto a diresì alla proposta di prolunga-mento della Lazio, con tanto

di ritocco dell’attuale ingaggiodi 1,1 milioni. Più complessa lasituazione di Radu. Anche per-ché pure lui chiede un aumen-to, ma partendo da un ingaggiopiù alto (1,3) di quello del por-tiere. Chiaro che, se i rinnovinon dovessero arrivare, è mol-to probabile che i due giocatorifiniscano sul mercato. Con laLazio costretta a cercare alter-native. Per l’eventuale sostitu-zione di Radu sono già statesondate le piste che portano aTremoulinas (Siviglia) e MarioRui (Empoli). Per il portiere,invece, da seguire l’ipotesi Ro-mero, svincolatosi dalla Samp.

ALLARME BIGLIA Oltre a quellidi Marchetti e Radu, la Laziodeve poi ratificare un altro paiodi rinnovi, ma qui si tratta solod i fo r m a l i t à . M a u r i eBraafheid, infatti, a breve pro-lungheranno di un anno la loropermanenza in biancoceleste.C’è poi un’ulteriore situazioneche la Lazio sta monitorando.Riguarda Lucas Biglia, il cuicontratto (a 1,4 milioni l’anno)scade nel 2018. Non ci sarebbequindi la necessità di un rinno-vo immediato. Ma il giocatore,tramite il suo procuratore, hafatto presente che ci sono al-meno un paio di club (il Psg e loUnited) pronti ad investire ci-fre importanti su di lui. La La-zio lo considera un punto fer-mo, ma l’unica strada per bloc-carlo è quella di un ritocco del-l’ingaggio. Se si arrivasse allarottura, la Lazio andrebbe drit-ta sul tedesco Geis, già blocca-to nei giorni scorsi.

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Mimmo MalfitanoNAPOLI

A desso, si può. Sistematala questione allenatore,Aurelio De Laurentiis po-

trà mettere mano al mercato.Qualcosa l’ha già individuatoda tempo ma, ora, c’è bisognodi chiudere considerato che allaripresa delle attività, manca po-co meno di un mese. Un primosummit l’ha già fatto, il presi-dente, incontrando Sarri eGiuntoli coi quali ha appronta-to le prime strategie. In giorna-ta, il neo d.s parlerà coi dirigen-ti dell’Empoli per provare a con-cludere una doppia operazioneche assicurerebbe al Napoli Mi-rko Valdifiori e Eliseid Hysaj, idue giocatori che l’allenatoreha avuto fino al mese scorso al-le proprie dipendenze. La trat-

tativa non si annuncia sempli-ce, perché Corsi, il presidentetoscano ha chiesto 11 milioni dieuro per entrambi, mentre l’of-ferta del Napoli è di poco supe-riore agli 8 milioni. In gioco cifiniranno alcuni bonus che DeLaurentiis farà valere in base airisultati che si raggiungeranno.

APERTURA ALLAN Il giocatoreche dovrà sistemare il centro-campo è già stato individuato.Si tratta di Allan, il medianodell’Udinese che il presidentePozzo è pronto a cedere, ma an-che qui la richiesta è considera-ta elevata, si parla di 15 milionidi euro. Probabilmente, si pro-verà ad adottare una formulache possa servire per spalmareil versamento in un paio di an-ni, così come è già avvenuto inpassato per Hamsik e Cavani.Oltre alla questione economica,

il Napoli dovrà vincere pure laconcorrenza dell’Inter che, nel-l’ultime ore, ha mostrato parti-colare interesse per il venti-quattrenne brasiliano. Ma DeLaurentiis conta molto sull’ami-cizia che lo lega alla famigliaPozzo per chiudere la trattati-va.

IDEA RUGANI Il giovane difen-sore è un pupillo di MaurizioSarri, che lo coinvolgerebbe vo-lentieri in questa nuova avven-tura, dopo l’anno vissuto a Em-poli. Ma qui c’è di mezzo la Ju-ve, proprietaria del cartellino diRugani, corteggiato pure dallaSamp L’unico motivo per far ri-credere Marotta sarebbe poter-lo inserire in un’eventuale trat-tativa per portare Higuain allaJuve. Ma in piedi per la Juve cisono sempre le piste Mandzukice Cavani. Le gerarchie potreb-

guain, Fernando, e De Lauren-tiis: il futuro del giocatore siprospetta lontano da Napoli,forse in Inghilterra, dove c’èl’Arsenal pronto a trattarlo.

PARTENZE Due sono certe: An-dujar ha chiesto garanzie preci-se che la società non ha potutosoddisfare: piace al Milan mac’è Diego Lopez. L’altro, è Gar-gano che ha chiesto di andarevia: c’è il Monterrey.

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Mirko Valdifiori, 29 anni, gioca nell’Empoli dall’estate 2008 FORTE

Serie ARMercato

OGGI L’INCONTRO

Valdifiori più HysajIl Napoli preparal’accoppiata per Sarri

� Al via una settimana importante per l’approssimarsi della scadenza delle comproprietà. L’Udinese, intanto, è alla ricerca di un attaccante e torna sulla pista dello svedese John Guidetti in scadenza col Manchester City. In uscita dai friulani c’è Gabriel Silva che potrebbe finire al Granada o al Watford, dove potrebbe passare anche Badu, nel mirino anche dello Stoke City. L’Atalanta insiste per Rossettini (Cagliari) e De Frel (Parma). Carpi, in prima battuta e anche il Chievo seguono il difensore Migliorini(Juve Stabia). Sempre il Carpi ha l’idea Catellani (Spezia), che piace anche all’Empoli. Il Frosinone cerca un portiere e sonda la disponibilità di Amelia, in attesa di conoscere la riposta della Juve per Leali che però ha pretendenti anche in Spagna. Il Torino non molla Ekdal (Cagliari), sul quale c’è anche il Palermo.

Alessandro Russo© RIPRODUZIONE RISERVATA

ALTRI AFFARI

Idea Guidetti per l’UdineseCarpi: Catellani

bero variare se la richiesta di DeLaurentiis non superasse il va-lore attuale dell’attaccante chenon va oltre i 40 milioni. Soldiche potrebbero essere reinvesti-ti, in parte, per ingaggiare CiroImmobile che lascerebbe volen-tieri il Borussia Dortmund pergiocare nella squadra della suacittà. Ma la telenovela Higuainè destinata ad andare avantiper tutta l’estate. Intanto, a bre-ve dovrebbe esserci l’incontrotra il fratello-procuratore di Hi-

12 LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ra tanta voglia di insegnare e divedere la mia creatura che fadei passi in avanti, la tua ideache si realizza. Sicuramente midedico tanto e non mi rispar-mio».

Di chi è orgoglioso?«Di Jorginho, sicuramente. Maanche di Tachtsidis che è torna-to ad alti livelli e di Iturbe».

Che promesse si sente di fare aitifosi del Verona?«Che cercheremo di salvarci ilprima possibile. E’ inutile par-lare, alzare l’asticella, bisognasalvarsi»

Che squadra sarà?

Mandorlini: «Salvo l’Hellascon una difesa più forte»1L’allenatore, fresco di rinnovo, progetta la sesta stagione a Verona: «Perderemo Sala ma lavorerò sui difetti, ridurremo la rosa e poi c’è Toni»

� Inter-Empoli e Milan-Roma saranno le semifinali scudetto Allievi. I giallorossi ieri hanno perso con l’Inter che ha così evitato il derby in semifinale. I risultati. Girone A: Palermo-Fiorentina 0-3, Roma-Inter 1-2. Classifica: Inter 7; Roma 6; Fiorentina 3; Palermo 1. Girone B: Milan-Empoli 0-0; Chievo-Torino 0-2. Classifica: Milan 5; Empoli, Torino 4; Chievo 3. Semifinali (mercoledì 17, ore 18): Inter-Empoli (a Monte San Savino)e Milan-Roma (a San Quirico d’Orcia).

� (cen) Inizia l’estate calda per la Procura federale che dovrà in tempi brevi imbastire i processi sul calcioscommesse. Le inchieste di Catanzaro e Cremona alimenteranno il lavoro di Stefano Palazzi e colleghi. Nell’attesa di conoscere le richieste di rinvio a giudizio del procuratore Roberto di Martino a Cremona (e solo a quel punto si potranno tirare le somme anche in ambito sportivo), oggi a Roma cominciano le audizioni che riguardano gli atti acquisiti a Catanzaro sulle indagini condotte dalla Dda del capoluogo calabrese (oltre 50 gli arresti) su presunte gare combinate in Serie B, lega Pro e Serie D. La Procura federale ha disposto le prime audizioni: in giornata saranno ascoltati Andrea Ulizio e Marco Tosi (rispettivamente ex calciatore ed ex allenatore della Pro Patria). Nei prossimi giorni è probabile che siano sentite altri tesserati coinvolti nelle indagini.

Stefano Palazzi, 54 anni, procuratore federale

CALCIOSCOMMESSE

A Roma le prime audizioni:Ulizio e Tosi della Pro Patria

IN BREVE

ALLIEVI

Milan-Roma e Inter-Empolile due semifinali scudetto

Francesco VelluzziINVIATO A LIDO DI SAVIO (RAVENNA)

I eri, oggi e domani. AndreaMandorlini per Verona ètutto questo. «Se tutto va

bene resto sette anni e sonotantissimi». Il tecnico gialloblùè in vacanza. Si gode la Roma-gna, sorride quando vede i suoiragazzi che si lanciano in disco-teca: «Io le ho fatte, ora faccio ilnonno. Farò solo una settima-na lontano dalla Romagna miadove sto benissimo». L’umore èottimo. Perché il rinnovo bien-nale del contratto col Veronal’ha reso felice: «Sono moltocontento. Sono orgoglioso enon dimentico mai da dove sia-mo partiti».

I ricordi più belli?«Dico l’ultimo perché le coserecenti si ricordano meglio: il pari con la Juve nell’ultimapartita».

E il titolo di capocannoniere perLuca Toni.«Un campione, un uomo im-menso, al quale mi lega un rap-porto speciale. A Firenze vole-vano dargli gli Allievi, lui ha fatto 42 gol in due anni».

Sa cosa ci ha detto due settima-ne fa a Montebelluna? Che lui ve-dendo lei carico, passionale eadrenalinico sul campo dove fa-tica tanto, non ci si vede proprionel ruolo di allenatore.«Infatti è meglio che giochi. Esono contento che lo faccia an-cora con noi».

Lei, effettivamente, vedendo co-me lavora sul campo sembra che ami proprio tanto il suo lavo-ro.«Penso sia la mia vita. Ho anco-

sui prestiti, come sempre».

Marquez c’è. E Saviola? «Marquez resta, Saviola è uncampione al quale auguro tut-to il bene possibile».

E’ così difficile trattenere Jaco-po Sala?«Ha un paio di offerte e buone.Penso sia molto difficile».

Chiudiamo con la città, Verona,che la ama e glielo dimostra.«E’ una città che ti trascina.Con tifosi fantastici. Abbiamofatto 100 punti in due anni, uncrescendo di emozioni. L’unicorammarico è l’Europa manca-ta per un soffio nel 2014 con-tro la Lazio, sarebbe stato fan-tastico».

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Luca Toni, 38 anni, e Andrea Mandorlini, 54. Ormai un binomio inscindibile per il VeronaIPP

LE NOVITÀ DI ZENGA

Samp, da Mihajlovic a Coach Z nel segno della (dis)continuità1De Silvestri è stato operato ieri a Roma, giovedì udienza per la licenza-Uefa

Filippo GrimaldiGENOVA

R accontano, alla Samp,che il testimone passatoda Mihajlovic a Zenga

rappresenti la normale prosecu-zione di un percorso iniziatocon il tecnico serbo un anno emezzo fa. Non è esattamentecosì: si tratta di un’avventurache coinvolge due ex compagnidi squadra nella Samp — annodi grazia 1994-95 —, ma le ana-logie di fatto finiscono qui.

MISSIONE COMPIUTA Sinisa èandato ben oltre il debito mora-le che riteneva di dover ancorasaldare con il suo vecchio club,e contratto un ventennio prima,quando la Samp lo accolse a

braccia aperte permettendoglidi tornare grande. Di questo,gliene va dato ampio merito.Era salito su un treno in corsa,lanciato verso l’ignoto, facendo-ne in pochi mesi un laboratoriodi sogni e speranze. Il settimoposto del campionato appenaconcluso lo certifica. Ma nonera un capolinea, per lui, laSamp, nè del resto sarebbe statolecito pretendere che lo diven-tasse. Sinisa è uomo intelligentee tecnico ambizioso. Aveva capi-to, già qualche tempo fa, che dalmotore di questa Sampdoriaaveva tirato fuori le miglioriprestazioni possibili.

LA SFIDA Era stato, Mihajlovic,un preciso obiettivo di EdoardoGarrone. Massimo Ferrero l’haereditato, ma oggi soltanto l’exUomo Ragno, alias Coach Z, è difatto il primo tecnico scelto dal-la nuova dirigenza. Zenga arri-va con la voglia matta di imporsidopo un periodo (troppo) lungolontano dal calcio italiano, ac-cettando sotto un certo aspettodi rimettersi in discussione,pronto comunque a sposare intoto le scelte e le strategie dellasocietà. Anche con Mihajlovic

era successa la stessa cosa, maqui il processo di crescita — cheriparte da zero — sarà total-mente condiviso fra le parti. Epoi c’è il discorso della discipli-na: Sinisa ha rimesso le cose aposto facendo leva su un granderigore. L’Uomo Ragno, però,non è Paulo Sousa (facendo unparallelo con un altro papabilealla panchina doriana): utiliz-zerà il carisma, certo, ma inun’atmosfera probabilmentepiù democratica.

ARRIVEDERCI E pazienzase la stagione è partita insalita. Prima il supplemen-to d’indagini Uefa sul la li-cenza-Uefa della Samp(giovedì udienza a Nyon, inSvizzera, legali Colantuoni eRodella), poi il k.o. di De Silve-stri (ricostruzione del crociatoanteriore e sutura del meniscoesterno), operato ieri a Romadal professor Mariani alla pre-senza del professor Mazzola,consulente ortopedico dellaSamp. Intervento riuscito, an-che se purtroppo lo stop si an-nuncia lungo. Il difensore tor-nerà in campo a fine anno.

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COME CAMBIA

VIVIANO

DE SILVESTRI SILVESTRE ROMAGNOLI

OBIANG PALOMBO

ETO’O

SORIANO

MURIEL EDER

REGINI

4-3-1-2

All. Mihajlovic

2014-15

GDS

VIVIANO

CACCIATORE SILVESTRE MOISANDER

BARRETO PALOMBO SORIANO

MURIEL ETO’O EDER

REGINI

4-3-3

All. Zenga

2015-16

Walter Zenga, 55 anni, nuovo tecnico della SampdoriaPEGASO

Serie ARLe panchine

«Avrà una rosa meno ampia, si-curamente ridurremo»

E i tanti acquisti che la gentesempre aspetta in estate?«La priorità è rinforzare la di-fesa perché è stato un po’ il tal-lone d’achille nel campionatoappena concluso (al tecnicopiace il cagliaritano Rossettiniche ha già avuto). Lavoreremo

� Al Mondiale femminile in corso in Canada il Brasile raggiunge gli ottavi. Le verdeoro hanno battuto la Spagna per 1-0. Ora le iberiche sono costrette a battere la Corea del Sud per non essere eliminate. Dopo gli uomini in Brasile, sorprendono anche le donne della Costa Rica che hanno, pure loro, guadagnato gli ottavi pareggiando (2-2) con la Corea del Sud. Nell’altro incontro della giornata l’Inghilterra ha superato il Messico per 2-1.

MONDIALE DONNE

Il Brasile va agli ottaviSorprende la Costa Rica

� Due africane in semifinale nel Mondiale Under 20 in Nuova Zelanda: avanti il Senegal, unica squadra a passare il turno nei 90 minuti regolamentari, superando 1-0 l’Uzbekistan; colpaccio del Mali che ha eliminato la Germania ai calci di rigore (4-3) dopo l’1-1 al 120’. Vincono ai rigori anche il Brasile sul Portogallo (3-1) e la Serbia contro gli Stati Uniti (6-5). Mercoledì 17 le due semifinali vedranno di fronte Brasile-Senegal e Serbia-Mali. Finale ad Auckland sabato.

MONDIALE UNDER 20

Mali, è storica semifinaleGermania battuta ai rigori

� Chi si rivede. Lulù Oliveira, attaccante di Cagliari, Fiorentina e Catania, diventato poi allenatore, è il nuovo tecnico del Floriana, il club maltese guidato da Riccardo Gaucci dove lo ha preceduto Giovanni Tedesco (che resta a Malta, ma al Birkikara). Oliveira, classe 1969, nella sua nuova veste di tecnico ha allenato la Pro Patria in Lega Pro e il Muravera, la città in cui risiede in Sardegna, in Eccellenza.

IN PANCHINA

Oliveira allenerà a MaltaC’è il Floriana di Gaucci jr

ANDREA MANDORLINI ALLENATORE VERONA

CON LUCA C’È UN RAPPORTO

SPECIALE: È UN UOMO IMMENSO

IL MIO ORGOGLIO? JORGINHO PRIMA

DI TUTTO.POI TACHTSIDIS

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14

Le grandi squadre hanno uno schema

UCSAMPDORIAPINZOLO

14-29 LUGLIO

NAZIONALE ITALIANAPALLANUOTOROVERETO

17-21 GIUGNO

NAZIONALE ITALIANAPALLACANESTRO

FOLGARIA

21-29 LUGLIO

TRAPANI CALCIOSPIAZZO

14-28 LUGLIO

ASROMAPINZOLO

6-11 LUGLIO

FERALPISALÒMEZZANA

13-31 LUGLIO

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ACLUMEZZANELODRONEDI STORO

18 LUGLIO-2 AGOSTO

AC LUMEZZANE

SSCNAPOLIDIMARO

11-26 LUGLIO

15LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

sicuro. Allenarsi in Trentino.

ASCITTADELLALAVARONE

19 LUGLIO-2 AGOSTO

ACF FIORENTINAMOENA

7-19 LUGLIO

ASSOCIAZIONEVIRTUSVERONAMEZZANODI PRIMIERO

31 LUGLIO-12 AGOSTO

PER UNA VACANZA INDIMENTICABILE.

NAZIONALE ITALIANAPALLAVOLOCAVALESE

1-7 / 10-16 / 20-27

AGOSTO

16

gnificato: per gli esperimenti tec-nico-tattici e per il ranking Fifa daarricchire in vista del sorteggiomondiale.

TREQUARTI-STA E ESTER-N O Del suoruolo si è parla-to a lungo. Arri-vato al Palermocome erede diPastore, graziea Iachini ha fi-nalmente tro-vato sistema-zione da secon-da punta nel 3-5 - 2 ( m e n ospesso da tre-quartista del 4-3-2-1): «Mi pia-ce stare al cen-tro tra le linee,tra i difensori eil primo centro-campista avversario (in pratica da10 classico, ndr). Comunque sem-pre vicino all’area: questa è la posi-zione nel Palermo. Conte sta pro-vando il 4-3-3 nel quale sento dipotermi integrare, partendo da de-

stra e avendo spazio per tirare disinistro». Dieci gol, dieci assist enove tra pali e traverse in campio-nato sono cifre e non parole per chioggi è in cerca di un trequartista

tecnico, «fisico»e ambientato inA. «Di mercatonon parlo, dopouna stagionefantastica con ilPalermo mi go-do la Naziona-le. Sono qui pergiocare».

DYBALA E TE-VEZ Dal Paler-mo è decollatoverso la Juve unaltro argentino,lui sì attaccatoalla terra dov’ènato: «Paulo hasempre volutol’Argentina. Pri-

ma che un grande giocatore è ungrande amico e la Juve ha fatto uncolpo: ha tanta qualità, come s’è vi-sto nel bellissimo campionato diquest’anno. E poi è un ’93: ha unfuturo diverso dal mio». Un argen-

Fabio LicariINVIATO A FIRENZE

N ato trequartista, per Iachinie Conte più attaccante, masu una cosa non ci sono

dubbi: Franco Vazquez è e si è sem-pre sentito italiano, troppo forte illegame con le radici di Padova dimamma Marina (Bianconi il co-gnome). Alla faccia delle discus-sioni sugli oriundi. Il passaporto èdoppio dalla nascita, per legge, epoi l’Argentina è un po’ l’Italia delSudamerica. Dice Vazquez col vol-to che arrossisce di timidezza da-vanti alle telecamere: «Tutta la fa-miglia è rimasta a Padova, tranne ifratelli di mamma e la nonna. Sa-remmo venuti in vacanza più spes-so, la prima volta è stata nel ’96,ma il biglietto era molto caro...».Adesso che i problemi economicisono alle spalle, e che di lui s’è par-lato come possibile top player pergrandi club, l’obiettivo è giocareancora dopo la mezzora scarsa conl’Inghilterra. ProbabilmenteVazquez non sarà in campo dal 1’,domani con il Portogallo, ma avràspazio in una partita dal doppio si-

tino che viene, uno forse che va,Tevez: «Non è facile lasciare un topclub come la Juve e tornare a Bue-nos Aires, però lui manca da tantoe forse ha voglia di Argentina e diBoca. Il derby con il River è impor-tante, Bombonera e Monumentalsono due spettacoli e l’attaccamen-to a questi club è speciale, anche seil tifo oggi è un po’ pericoloso».

OCCASIONE ITALIA L’Argentinaha una lista di attaccanti che parteda Messi e arriva a Lavezzi, passan-do per Aguero e Higuain, mentrenell’Italia c’è meno affollamento:«Però è una grande Nazionale cheha vinto quattro Mondiali e sa esse-re squadra. Giocare in azzurro è unorgoglio, un piacere e anche unabella vetrina». Non è stato Conte afargli la proposta di venire in az-zurro, ma Iachini al quale il c.t.aveva parlato: «Ho detto subito sì.Conte sta lavorando per tornare trai grandi: abbiamo campioni comeBuffon, Pirlo, De Rossi, Bonucci etanti giovani. Io spero di giocarepresto e sento che il mio giorno ar-riverà». Oggi è una di quelle occa-sioni.

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LA SITUAZIONE

L’AMICHEVOLE

Domani Bertolaccie Sorianomezzali

INVIATO A FIRENZE

I talia sperimentale manon troppo. Si ripartedalla Croazia. Non sol-

tanto per il modulo – il 4-3-3 – ma anche per gli inter-preti. Dalle prove di ieri, an-che quelle «criptate», Contedovrebbe confermare Siru-gu, Bonucci, Darmian e so-prattutto Pirlo e i due ester-ni Candreva e El Shaarawy.Scelta sensata consideran-do che il Portogallo è l’ulti-mo test prima di Malta eBulgaria (il 3 e il 6 settem-bre). Con Barzagli da gesti-re, e i suggerimenti del cam-pionato, il 4-3-3 può diven-tare alternativa credibile al3-5-2. Ma servono Candre-va ed El Shaarawy come aSpalato e alternative valide:perché in quel ruolo ci sisfianca da morire. Per que-sto è possibile immaginarenella ripresa l’impiego diVazquez (un po’ dolorantealla schiena ieri) e di uno traSansone e Gabbiadini.

PIRLO/MARCHISIO PLAYStesso significato la confer-ma di Pirlo play: se non suc-cedono sfracelli lo juventi-no arriverà all’Euro 2016 daprotagonista. Il fatto che ie-ri Marchisio abbia giocatoda play tra le riserve fa capi-re che le alternative credibi-li nel ruolo esistono (e chenella ripresa è probabile ilcambio tutto juventino). Indifesa linea di quattro conDe Sciglio e Darmian ester-ni e la coppia Bonucci-Ra-nocchia in mezzo. A centro-campo le mezzali dovrebbe-ro essere Soriano e Berto-lacci.

IL RIFUGIATO Ieri doppiaseduta davanti al video eprove tattiche contro figureschierate 4-3-3 e 4-4-1-1.Oggi, dopo l’allenamentodella mattina, partenza perGinevra. Italia-Portogallo, Italia-Svezia U.21 e Italia-Portogallo U.21 saranno de-dicate, per iniziativa dellaFigc, alla raccolta fondi perla Giornata del rifugiato in-viando un sms al 45507 (en-tro il 28 giugno).

fi.li.© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL GRUPPO E

Wilshere da urlo, Rooney decideL’Inghilterra vede già la fase finale1La Slovenia viene ribaltata e battuta: Hodgson viaggia a punteggio pienograzie ai suoi assi

Stefano BoldriniCORRISPONDENTE DA LONDRA

P er qualche giorno nellavecchia Inghilterra, pos-siamo scommetterci una

pinta di birra al pub, a Jack Wil-shere perdoneranno le sigaret-te e i «vaffa» al Tottenham. I ta-bloid hanno già fatto la giravol-ta: è lui, dopo la doppietta rifi-

lata alla Slovenia, il nuovo eroeda spolpare e celebrare. Passa-ta la sbornia, e da queste parti iltermine è pertinente, tornerà aessere un «bad boy». Intanto,però, con le due sassate infilatenella porta di Handanovic, Wil-shere ha dato il colpo di frusta aun’Inghilterra che dopo il pri-mo tempo perdeva 1-0. La Slo-venia era stata di un cinismoimpressionante: un tiro, un gol.Alla fine della giostra, complicel’inserimento di Lallana che hamandato in tilt la Slovenia, è fi-nita 3-2 per la squadra di Hodg-son. Rooney, forse sazio dopoaver divorato due occasioni co-lossali, sul 2-2 ha avuto il guiz-zo del campione e ha segnato,salendo a quota 48 in Naziona-le, appena una rete in meno di

Bobby Charlton.

ROONEY Zio Roy ringrazia. Aun anno esatto dal k.o. conl’Italia a Manaus, si ritrova a punteggio pieno nel girone diqualificazione europeo, con unpiede e mezzo in Francia. L’an-nata dell’Inghilterra è stata daapplausi: 8 vittorie e 2 pareggi,23 gol fatti e 5 subiti. E’ la pri-ma volta, dal 1990-91, chechiude la stagione imbattuta.Una crescita, questa, che Hodg-son aveva annunciato dopo ilfallimentare Mondiale brasilia-no: «Ho un gruppo giovane chepotrà solo migliorare». I talentinon mancano: Sterling, Wil-shere, Jones e il solito Rooney. Igregari hanno qualità: Hender-son, Cahill, Delph. La difesa

non è di alto livello, ma quandoattacca, l’Inghilterra fa paura.

IL FILM La gara di Lubiana,preceduta dalle polemiche peril noioso 0-0 di Dublino, è statalo specchio di questa situazio-ne. Nella prima mezz’ora, soloInghilterra, con Handanovicstraordinario su Rooney e Ster-ling vicino al gol. Al primo as-salto della Slovenia, la difesa diHodgson ha però imbarcato ac-qua. Il lancio in verticale di Ili-cic ha mandato in tilt Smallinge Novakovic, di fino, ha bucatoHart. L’inserimento di Lallanaal posto di Jones, con l’arretra-mento a destra di Henderson,ha dato la scossa agli inglesi. Wilshere ha trovato l’1-1 conuna botta all’incrocio e ha con-cesso il bis sull’assist di tacco diLallana. La zuccata di Pecnikha riportato in quota la Slove-nia, ma sull’assist involontariodi Jokic, finalmente Rooney hafatto Rooney: gol, match eFrancia in vista.

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Jack Wilshere, 23 anni, autore di una doppietta GETTY IMAGES

Vazquez dice 10«Mi piace staresulla trequarti»1L’italoargentino avrà spazio con il PortogalloPerò Conte lo impiegherà come punta esterna

SLOVENIA 2

INGHILTERRA 3PRIMO TEMPO 1-0MARCATORI Novakovic (S) al 37’ p.t.; Wilshere (I) al 12’ e al 28’, Pecnik (S) al 39’, Rooney (I) al 41’ s.t.

SLOVENIA (4-2-3-1) Handanovic 6; Brecko 5,5, Ilic 5,5, Cesar 5,5, Jokic 5,5; Mertelj 5,5, Kurtic 5 (dal 34’ s.t. Lazarevic s.v.); Kampl 5, Ilicic 5,5 (dal 16’ s.t. Birsa 6), Kirm 5,5 (dal 27’ s.t. Pecnik 6); Novakovic 6,5.PANCHINA Verbic, Andjelkovic, Samardzic, Beric, Oblak, Vidmar, Rotman, Milec. ALLENATORE Katanec 5,5.AMMONITI Ilic per gioco scorretto, Kampl per proteste.

INGHILTERRA (4-3-3) Hart 6; Jones 6 (dal 1’ s.t. Lallana 7), Cahill 6, Smalling 6, Gibbs 6; Henderson 6, Wilshere 8, Delph 6,5 (dal 40’ s.t. Clyne s.v.); Townsend 6,5 (dal 29’ s.t. Walcott 6), Rooney 6, Sterling 6,5. PANCHINA Green, Heaton, Bertrand, Jagielka, Cleverley, Barkley, Vardy, Austin. ALLENATORE Hodgson 7.AMMONITI nessuno.

ARBITRO Undiano Mallenco (Spa) 6,5.NOTE spettatori 17.000 circa. Tiri in porta 3-6. Tiri fuori 2-10. Angoli 1-3. In fuorigioco 5-3. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’.

DOVE POTREBBE GIOCARE

VAZQUEZ

4-3-3 3-5-2

VAZQUEZ

LA SCHEDA

FRANCOVAZQUEZNATO IL 22 FEBBRAIO 1989A TANDIL (ARGENTINA)RUOLO TREQUARTISTACLUB PALERMO

Franco Vazquez è nato in Argentina da padre argentino e madre italiana, originaria di Padova. La sua prima vera squadra è stata il Belgrano di Cordoba. A inizio 2012 è stato acquistato dal Palermo, che in estate l’haperò ceduto in prestito al Rayo Vallecano in Spagna.Nel 2013 è ritornato in

Sicilia e in maglia rosanero è «esploso».

Qualificazioni europeeRIl personaggio

GRUPPO H�PARTITE GIOCATE AZERBAIGIAN-BULGARIA 1-2CROAZIA-MALTA 2-0NORVEGIA-ITALIA 0-2BULGARIA-CROAZIA 0-1ITALIA-AZERBAIGIAN 2-1MALTA-NORVEGIA 0-3CROAZIA-AZERBAIGIAN 6-0MALTA-ITALIA 0-1NORVEGIA-BULGARIA 2-1AZERBAIGIAN-NORVEGIA 0-1BULGARIA-MALTA 1-1ITALIA-CROAZIA 1-1AZERBAIGIAN-MALTA 2-0CROAZIA-NORVEGIA 5-1BULGARIA-ITALIA 2-2CROAZIA-ITALIA 1-1MALTA-BULGARIA 0-1NORVEGIA-AZERBAIGIAN 0-0CLASSIFICA PT G V N P GF GS

CROAZIA 14 6 4 2 0 16 3ITALIA 12 6 3 3 0 9 5NORVEGIA 10 6 3 1 2 7 8BULGARIA 8 6 2 2 2 7 7AZERBAIGIAN 4 6 1 1 4 4 11MALTA 1 6 0 1 5 1 10

�LE PROSSIME PARTITEAZERBAIGIAN-CROAZIA 3/9/15BULGARIA-NORVEGIA 3/9/15ITALIA-MALTA 3/9/15

FRANCO VAZQUEZCENTROCAMPISTA ITALIA

TEVEZ VIA DALL’ITALIA? FORSE HA VOGLIA DI

ARGENTINA E DI BOCA. IL DERBY COL RIVER

È IMPORTANTE

DYBALA HA TANTA QUALITÀ, PRENDENDOLO

LA JUVENTUSHA FATTO UN GRANDE

COLPO

17LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

� Le 9 vincitrici dei gironi, le 9 seconde e la migliore terza si qualificheranno direttamente alla fase finale dell’Europeo, che si disputerà in Francia nel 2016. Le rimanenti 8 terze parteciperanno agli spareggi, di queste solo 4 passeranno il turno. Questo il regolamento per i playoff: le 4 squadre con il miglior coefficiente Uefa saranno nominate teste di serie con un sorteggio, che

determinerà gli accoppiamenti e l’ordine delle sfide da giocare in casa e fuori. Le partite di andata saranno giocate il 12, 13 e 14 novembre 2015, quelle di ritorno il 15, 16 e 17 novembre. La Francia, qualificata di diritto come Paese ospitante, si unirà alle 23 qualificate, con le nazionali suddivise in sei gironi da quattro. La fase finale dell’Europeo si giocherà dal 10 giugno al 10 luglio 2016.

IL REGOLAMENTO

In Francia le prime 2 di ogni gironepiù la migliore terza e 4 dai playoff

Aiuto, l’Italia segna pocoOra ci riprova Immobile1Nelle ultime 6 partite, per 5 volte abbiamo fatto soltanto un golCiro: «Il pallone in area arriva bene, ma dobbiamo buttarlo dentro...»

LE ALTRE PARTITE

Capello, flop e accuse«In Russia calcio lento»1L’Austria passa a Mosca. Hamsiksegna: Slovacchia prima. Shaqiri-gol: la Svizzera c’è

I l già logorato rapporto traFabio Capello e la Russia èormai ai minimi termini. La

rovesciata dell’austriaco Jankopianta un’altra picconata sullapanchina del c.t. italiano: laRussia perde in casa per la pri-ma volta dopo quasi 5 anni e 27partite (l’ultima il 10 novembre2010, in amichevole contro ilBelgio, 0-2 con doppietta diLukaku), resta al terzo posto

del gruppo G – con appena trepunti in più del Liechtenstein! –dopo aver vinto solo una partitasul campo (in settembre pro-prio con il Liechtenstein) eun’altra a tavolino col Montene-gro. In Russia non ne possonopiù di Capello e Capello sembranon poterne più della Russia,almeno a giudicare dalle sfer-zanti parole post-partita: «Pernoi è molto difficile giocare adalta velocità. Nel campionatorusso si gioca un calcio troppolento e fiacco, i miei calciatorinon sono abituati alla velocitàrichiesta a livello europeo».

IBRA E GLI ALTRI Intanto, nellostesso girone, la Svezia secondaallunga trascinata da ZlatanIbrahimovic, autore di una dop-

pietta nel 3-1 al Montenegro. Da un possibile «italiano» a chiin Serie A c’è già: Hamsik-golnella Slovacchia che guida ilgruppo C davanti alla Spagna(vittoriosa in Bielorussia),mentre l’interista Shaqiri com-pleta la rimonta in Lituania eporta la Svizzera al secondo po-sto nel gruppo E.

GRUPPO CUcraina-Lussemburgo 3-0 4’ s.t. Kravets, 12’ s.t. Garmash, 42’ s.t. Kono-plyankaBielorussia-Spagna 0-1 45’ p.t. SilvaSlovacchia-Macedonia 2-1 8’ p.t. Salata (S), 38’ p.t. Hamsik (S), 24’ s.t. Ademi (M)GRUPPO EEstonia-San Marino 2-0 35’ p.t. e 18’ s.t. ZenjovSlovenia-Inghilterra 2-3 Lituania-Svizzera 1-2 20’ s.t. Cernych (L), 24’ s.t. Drmic (S), 39’ s.t. Shaqiri (S) GRUPPO GLiechtenstein-Moldova 1-1 21’ p.t. Wieser (L), 44’ p.t. Boghiu (M)Russia-Austria 0-1 33’ p.t. JankoSvezia-Montenegro 3-1 38’ p.t. Berg (S), 40’ e 44’ p.t. Ibrahimovic (S), 19’ s.t. rig. Damjanovic (M)

Fabio Capello, 68 anni, c.t. della Russia dal 2012 ACTION IMAGES

Ciro Immobile, 25 anni, a Coverciano: l’attaccante viene da una stagione opaca nel Borussia Dortmund AP

Andrea ElefanteINVIATO A FIRENZE

S i faceva presto a dire cini-ca, oggi mica tanto. Non èpiù l’Italia che andava in

giro preceduta dalla sua fama:quasi più bella che cattiva, nontira più gli schiaffi di una volta.Succedeva anche con Prandel-li: l’etichetta di grandi specula-tori dell’attacco non ci appar-tiene più, facciamo pochi golanche perché ne sbagliamotanti. E’ successo anche venerdìin Croazia, molto meglio se nonsuccederà domani a Ginevracontro il Portogallo: questionedi ranking più che di feeling, eper tirare un po’ su la testa (diserie) servirà vincere, dunque

segnare. Italia double face: daquando c’è in panchina Conte,ha sempre creato occasioni esoprattutto ha sempre segnato,nove volte su nove. Però nelleultime sei partite, amichevoli comprese, cinque volte si è li-mitata alla timidezza di un gol.Ergo: tre pareggi consecutivinel girone di qualificazione al-l’Europeo, quattro nelle ultimecinque partite, con Chiellini eCandreva migliori finalizzatoridi questo c.t. in gare ufficiali. Manca l’abitudine a segnaretanto in campionato (della lati-tanza azzurra al vertice dellaclassifica marcatori si è dettoabbondantemente), ci sta man-cando un attaccante che abbiacome vangelo il non perdonare.

LA SCELTA DI CIRO L’identikitdel Ciro Immobile della scorsastagione, 23 gol in 34 partite:una sentenza. Quest’anno 10gol in 34 partite: un centravan-ti più che dimezzato. Che pureil c.t. ha schierato dall’iniziocinque volte su sei quando si ègiocato per l’Europeo e dovreb-be farlo di nuovo domani sera,

confidando sull’aria europeache a Ciro non dispiace: di quei10 gol, quattro li ha fatti inChampions League, uno ogni100’ (media in Bundesliga: unoogni 323’). Il suo mea culpa: «Quest’anno ho giocato poco equi ho dovuto lavorare per met-termi al pari con gli altri a livel-lo di condizione fisica. Ho an-che segnato poco, certo, manon è stata tutta colpa mia: unavolta il Borussia creava 50 pallegol a partita, quest’anno facevafatica a portare il pallone inarea. Però non mi piace andarvia, o anche restare, da perden-te: per questo sto riflettendosul mio futuro, è una scelta im-portante anche perché fra unanno c’è l’Europeo. Essere ac-costato a club italiani fa piace-re, ma visto che la stagione inBundesliga inizia prima, intan-to andrò a Dortmund a fine me-se per conoscere il nuovo alle-natore e vedere che aria tira».

GALLERIA DEGLI ORRORI MaImmobile si beve una dose diautocritica anche da giocatoredella Nazionale: «Sì, potevamo

segnare di più in tante partite.Il pallone davanti alla porta lofacciamo arrivare bene, dob-biamo essere più concentratiper buttarla dentro». Le pallegol sbagliate (divorate: eranodue specie di rigori) da El Shaa-rawy e Parolo a Spalato sonostati gli ultimi appunti di Contesul libricino delle occasionimancate, che iniziò a scriveregià la sua prima sera (Italia-Olanda: il possibile 3-0 spreca-to da Zaza e Destro) e la secon-da (Norvegia-Italia: idem conFlorenzi e Zaza). Ma i primi sin-tomi di vera stitichezza si av-vertirono a Malta: appena ungol segnato ad una squadra disolito travolta che giocò in dieciper un’ora, e non fu solo que-stione di sfortuna (legni diChiellini, Giovinco, Pellé e Can-dreva). Come quando Cerci,Giovinco e Destro graziaronoBerisha (Italia-Albania) e Im-mobile in Bulgaria mancò l’1-0,il 2-0 e il 2-2, prima che Gab-biadini bruciasse un possibilis-simo 3-2. Roba da (prendersi a)schiaffi.

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LA SITUAZIONEGRUPPO A�PARTITE GIOCATE KAZAKISTAN-LETTONIA 0-0REP. CECA-OLANDA 2-1ISLANDA-TURCHIA 3-0LETTONIA-ISLANDA 0-3OLANDA-KAZAKISTAN 3-1TURCHIA-REP. CECA 1-2KAZAKISTAN-REP. CECA 2-4ISLANDA-OLANDA 2-0LETTONIA-TURCHIA 1-1OLANDA-LETTONIA 6-0REP. CECA-ISLANDA 2-1TURCHIA-KAZAKISTAN 3-1KAZAKISTAN-ISLANDA 0-3REP.CECA-LETTONIA 1-1OLANDA-TURCHIA 1-1KAZAKISTAN-TURCHIA 0-1ISLANDA-REPUBBLICA CECA 2-1LETTONIA-OLANDA 0-2CLASSIFICA PT G V N P GF GS

ISLANDA 15 6 5 0 1 14 3REPUBBLICA CECA 13 6 4 1 1 12 8OLANDA 10 6 3 1 2 13 6TURCHIA 8 6 2 2 2 7 8LETTONIA 3 6 0 3 3 2 13KAZAKISTAN 1 6 0 1 5 4 14

�LE PROSSIME PARTITEREP. CECA-KAZAKISTAN 3/09/15OLANDA-ISLANDA 3/09/15TURCHIA-LETTONIA 3/09/15

GRUPPO B�PARTITE GIOCATE ANDORRA-GALLES 1-2BOSNIA-CIPRO 1-2ISRAELE-BELGIO 0-1BELGIO-ANDORRA 6-0CIPRO-ISRAELE 1-2GALLES-BOSNIA 0-0ANDORRA-ISRAELE 1-4BOSNIA-BELGIO 1-1GALLES-CIPRO 2-1BELGIO-GALLES 0-0CIPRO-ANDORRA 5-0ISRAELE-BOSNIA 3-0ANDORRA-BOSNIA 0-3BELGIO-CIPRO 5-0ISRAELE-GALLES 0-3ANDORRA-CIPRO 1-3BOSNIA-ISRAELE 3-1GALLES-BELGIO 1-0CLASSIFICA PT G V N P GF GS

GALLES 14 6 4 2 0 8 2BELGIO 11 6 3 2 1 13 2ISRAELE 9 6 3 0 3 10 9CIPRO 9 6 3 0 3 12 11BOSNIA 8 6 2 2 2 8 7ANDORRA 0 6 0 0 6 3 23

�LE PROSSIME PARTITEBELGIO-BOSNIA 3/09/15CIPRO-GALLES 3/09/15ISRAELE-ANDORRA 3/09/15

GRUPPO C�PARTITE GIOCATE LUSSEMBURGO-BIELORUSSIA 1-1SPAGNA-MACEDONIA 5-1UCRAINA-SLOVACCHIA 0-1BIELORUSSIA-UCRAINA 0-2MACEDONIA-LUSSEMBURGO 3-2SLOVACCHIA-SPAGNA 2-1UCRAINA-MACEDONIA 1-0BIELORUSSIA-SLOVACCHIA 1-3LUSSEMBURGO-SPAGNA 0-4LUSSEMBURGO-UCRAINA 0-3MACEDONIA-SLOVACCHIA 0-2SPAGNA-BIELORUSSIA 3-0MACEDONIA-BIELORUSSIA 1-2SLOVACCHIA-LUSSEMBURGO 3-0SPAGNA-UCRAINA 1-0UCRAINA-LUSSEMBURGO 3-0BIELORUSSIA-SPAGNA 0-1SLOVACCHIA-MACEDONIA 2-1CLASSIFICA PT G V N P GF GS

SLOVACCHIA 18 6 6 0 0 13 3SPAGNA 15 6 5 0 1 15 3UCRAINA 12 6 4 0 2 9 2BIELORUSSIA 4 6 1 1 4 4 11MACEDONIA 3 6 1 0 5 6 14LUSSEMBURGO 1 6 0 1 5 3 17

�LE PROSSIME PARTITELUSSEMBURGO-MACEDONIA 5/09/15UCRAINA-BIELORUSSIA 5/09/15SPAGNA-SLOVACCHIA 5/09/15

GRUPPO E�PARTITE GIOCATE ESTONIA-SLOVENIA 1-0SAN MARINO-LITUANIA 0-2SVIZZERA-INGHILTERRA 0-2INGHILTERRA-SAN MARINO 5-0LITUANIA-ESTONIA 1-0SLOVENIA-SVIZZERA 1-0ESTONIA-INGHILTERRA 0-1LITUANIA-SLOVENIA 0-2SAN MARINO-SVIZZERA 0-4SVIZZERA-LITUANIA 4-0INGHILTERRA-SLOVENIA 3-1SAN MARINO-ESTONIA 0-0INGHILTERRA-LITUANIA 4-0SLOVENIA-SAN MARINO 6-0SVIZZERA-ESTONIA 3-0ESTONIA-SAN MARINO 2-0SLOVENIA-INGHILTERRA 2-3LITUANIA-SVIZZERA 1-2CLASSIFICA PT G V N P GF GS

INGHILTERRA 18 6 6 0 0 18 3SVIZZERA 12 6 4 0 2 13 4SLOVENIA 9 6 3 0 3 12 7ESTONIA 7 6 2 1 3 3 5LITUANIA 6 6 2 0 4 4 12SAN MARINO 1 6 0 1 5 0 19

�LE PROSSIME PARTITEESTONIA-LITUANIA 5/09/15SAN MARINO-INGHILTERRA 5/09/15SVIZZERA-SLOVENIA 5/09/15

GRUPPO G�PARTITE GIOCATE RUSSIA-LIECHTENSTEIN 4-0AUSTRIA-SVEZIA 1-1MONTENEGRO-MOLDAVIA 2-0LIECHTENSTEIN-MONTENEGRO 0-0MOLDAVIA-AUSTRIA 1-2SVEZIA-RUSSIA 1-1AUSTRIA-MONTENEGRO 1-0RUSSIA-MOLDAVIA 1-1SVEZIA-LIECHTENSTEIN 2-0AUSTRIA-RUSSIA 1-0MOLDAVIA-LIECHTENSTEIN 0-1MONTENEGRO-SVEZIA 1-1LIECHTENSTEIN-AUSTRIA 0-5MOLDAVIA-SVEZIA 0-2MONTENEGRO-RUSSIA 0-3 A TAVOLINOLIECHTENSTEIN-MOLDAVIA 1-1RUSSIA-AUSTRIA 0-1SVEZIA-MONTENEGRO 3-1CLASSIFICA PT G V N P GF GS

AUSTRIA 16 6 5 1 0 11 2SVEZIA 12 6 3 3 0 10 4RUSSIA 8 6 2 2 2 9 4MONTENEGRO 5 6 1 2 3 4 8LIECHTENSTEIN 5 6 1 2 3 2 12MOLDAVIA 2 6 0 2 4 3 9

�LE PROSSIME PARTITERUSSIA-SVEZIA 5/09/15AUSTRIA-MOLDAVIA 5/09/15MONTENEGRO-LIECHTENSTEIN 5/09/15

GRUPPO D�PARTITE GIOCATE GEORGIA-IRLANDA 1-2GERMANIA-SCOZIA 2-1GIBILTERRA-POLONIA 0-7IRLANDA-GIBILTERRA 7-0SCOZIA-GEORGIA 1-0POLONIA-GERMANIA 2-0GIBILTERRA-GEORGIA 0-3POLONIA-SCOZIA 2-2GERMANIA-IRLANDA 1-1GEORGIA-POLONIA 0-4GERMANIA-GIBILTERRA 4-0SCOZIA-IRLANDA 1-0GEORGIA-GERMANIA 0-2SCOZIA-GIBILTERRA 6-1IRLANDA-POLONIA 1-1POLONIA-GEORGIA 4-0IRLANDA-SCOZIA 1-1GIBILTERRA-GERMANIA 0-7CLASSIFICA PT G V N P GF GS

POLONIA 14 6 4 2 0 20 3GERMANIA 13 6 4 1 1 16 4SCOZIA 11 6 3 2 1 12 6IRLANDA 9 6 2 3 1 12 5GEORGIA 3 6 1 0 5 4 13GIBILTERRA 0 6 0 0 6 1 34

�LE PROSSIME PARTITEGEORGIA-SCOZIA 4/09/15GERMANIA-POLONIA 4/09/15GIBILTERRA-IRLANDA 4/09/15

GRUPPO F�PARTITE GIOCATE UNGHERIA-IRLANDA DEL NORD 1-2FAR OER-FINLANDIA 1-3GRECIA-ROMANIA 0-1ROMANIA-UNGHERIA 1-1FINLANDIA-GRECIA 1-1IRLANDA DEL NORD-FAR OER 2-0FAR OER-UNGHERIA 0-1FINLANDIA-ROMANIA 0-2GRECIA-IRLANDA DEL NORD 0-2GRECIA-FAR OER 0-1UNGHERIA-FINLANDIA 1-0ROMANIA-IRLANDA DEL NORD 2-0IRLANDA DEL NORD-FINLANDIA 2-1ROMANIA-FAR OER 1-0UNGHERIA-GRECIA 0-0FINLANDIA-UNGHERIA 0-1FAR OER-GRECIA 2-1IRLANDA DEL NORD-ROMANIA 0-0CLASSIFICA PT G V N P GF GS

ROMANIA 14 6 4 2 0 7 1IRLANDA DEL NORD 13 6 4 1 1 8 4UNGHERIA 11 6 3 2 1 5 3FAR OER 6 6 2 0 4 4 8FINLANDIA 4 6 1 1 4 5 8GRECIA 2 6 0 2 4 2 7

�LE PROSSIME PARTITEFAR OER-IRLANDA DEL NORD 4/09/15GRECIA-FINLANDIA 4/09/15UNGHERIA-ROMANIA 4/09/15

GRUPPO I�PARTITE GIOCATE DANIMARCA-ARMENIA 2-1PORTOGALLO-ALBANIA 0-1ARMENIA-SERBIA 1-1ALBANIA-DANIMARCA 1-1DANIMARCA-PORTOGALLO 0-1SERBIA-ALBANIA 3-0 A TAVOLINOPORTOGALLO-ARMENIA 1-0SERBIA-DANIMARCA 1-3ALBANIA-ARMENIA 2-1PORTOGALLO-SERBIA 2-1ARMENIA-PORTOGALLO 2-3DANIMARCA-SERBIA 2-0RIPOSA ALBANIA

CLASSIFICA PT G V N P GF GS

PORTOGALLO 12 5 4 0 1 7 4DANIMARCA 10 5 3 1 1 8 4ALBANIA 7 4 2 1 1 4 5SERBIA* 1 5 1 1 3 6 8ARMENIA 1 5 0 1 4 5 9

*PENALIZZATA -3 PER SENTENZA UEFA�LE PROSSIME PARTITEDANIMARCA-ALBANIA 4/09/15SERBIA-ARMENIA 4/09/15RIPOSA PORTOGALLO

RELAX UNDER 21:C’È IL PAINTBALLPRE EUROPEOUn po’ di relax per l’Under 21 di Di Biagio, che oggi va in Repubblica Ceca, destinazione Olomouc, dove il 18 debutterà nell’Europeo con la Svezia. Ieri sorrisi a paintball: da sinistra Bernardeschi, Belotti, Sturaro (in alto), Zappacosta, Rugani, Sabelli, Cataldi, Romagnoli e Barba (in mezzo), e Biraghi (in ginocchio)

9� i gol segnati dall’Italia nelle sei partite del girone di qualificazione a Euro 2016 fin qui disputate. La Croazia ne ha realizzate 16, sette di più

18 LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A TU PER TU CON... CONTENUTOPREMIUM

«Vi racconto l’Italia»DALLE FUGHECON VICINIAL PROVINODI BAGGIOPARLA LO STORICO DIRIGENTE FEDERALE VALENTINI«LA MIA UNICA AMAREZZA CON TAVECCHIO È STATALA TELEFONATA MANCATA A RIVA. CI È RIMASTO MALE»

L’INTERVISTA di PAOLO CONDO’ROMA

S ono passati alcuni mesida quando Antonello Va-lentini ha lasciato l’inca-

rico di direttore generale dellaFedercalcio. La sua non è statauna separazione indolore, madopo 27 anni al seguito dellaNazionale polemizzare in piaz-za sarebbe una piccineria, eValentini è sempre stato un uo-mo elegante. Una sola cosa gliè rimasta davvero qui, della ge-stione Tavecchio-Lotito (lui lachiama così), e nell’apprender-la restiamo di sale anche noi:«Gigi Riva era a casa dal 2012,ma io e Prandelli, nella speran-za che ritrovasse l’energia peraccompagnare l’Italia, non loavevamo sostituito. I nuovi di-rigenti invece hanno nominatoteam manager Gabriele Oriali,decisione logica e comprensi-bile: ma si sono scordati di in-formare Riva, non gli hannodato nemmeno un colpo di te-lefono. Si è sentito in dovere difarlo Oriali, non il presidente, ela cosa ha molto amareggiatoGigi. E quelli che gli voglionobene».

Ha concluso la sua esperienzaazzurra dopo il settimo Mondia-le, quello fallimentare del Brasi-le, nel quale ha accompagnatol’ottavo c.t. della sua carriera, Cesare Prandelli...«Troppo computer e poco spiri-to di squadra per colpa di tuttinoi, me compreso. Era una Na-zionale senza sentimento,mancò la fusione tra anziani egiovani. Un vero peccato per-ché così sono stati dimenticati imeriti di Prandelli. Il problemaè che una volta in Nazionaleerano tutte soubrette, i numeriuno dei rispettivi club che por-tavano la loro personalità inazzurro. Adesso, invece, gioca-no titolari ragazzi che in SerieA fanno l’ultimo quarto d’ora».

Che opinione si è fatto di Balo-telli?«L’indole di Mario è buona, co-me la sua sensibilità. Per farviun esempio, quando abbiamovisitato Auschwitz lui era il piùsconvolto di tutti, era commos-so fino alle lacrime. Detto que-sto, è uno che non capisce i mo-menti: non si può andare a fareun nuovo taglio di capelli ilgiorno in cui tutti sono k.o. perl’eliminazione. Cosa vuoi chepensino di te?».

Ripartiamo dall’inizio, il suo pri-mo c.t. fu Azeglio Vicini.«Mi accolse come un figlio. Vi-cini ebbe molta sfortuna, per-ché il Mondiale 90 era disegna-to apposta per noi».

C’è molta letteratura sulle visiteper alcuni azzurri in ritiro.«In realtà uscivano, per diver-tirsi lì in zona, c’erano altrestrutture... Vicini a una certa ora andava a dormire, e dopoun po’ li vedevi sgattaiolare

94, con Robi Baggio in dubbio fi-no all’ultimo?«Noleggiai io stesso la sala de-gli arazzi del nostro albergo aLos Angeles per sostenere ilprovino decisivo il mattino del-la finale contro il Brasile. Bag-gio calciava forte contro le pa-reti, sotto gli occhi di Sacchi eAncelotti: decisero per il sì, mentre io me la diedi a gambe.Se il direttore dell’hotel avessescoperto come usavamo la sa-la...».

Sacchi si dimette due anni dopo,e la Federazione sceglie CesareMaldini.«Tecnico molto sottovalutato.Il suo disegno tattico era menomoderno, però gli bastava unosguardo per capire la gente, enon guardava in faccia nessu-no: lo ricordo mandare in doc-cia Buffon oppure attaccare almuro Panucci perché, dopoaver detto in sala stampa “do-mani a Wembley guiderò io ladifesa”, finse di star male allanotizia che sarebbe andato inpanchina».

Lei ha capito perché Zoff si di-mise dopo la sparata di Berlu-sconi?«Dino considerò inammissibileche una figura così importantel’avesse offeso in quella manie-ra. Passò dal mio ufficio primadi andare a dimettersi, e io nonriuscii a parlargli perché ero altelefono con Gianni Letta, asua volta ansioso di comporrela questione senza morti e feri-ti. Ma Dino tirò dritto».

Lei con Trapattoni si è sempre divertito.«Un gran casinista, ma conta-gioso nel suo entusiasmo. Ri-mase al suo posto malgrado ilfallimento mondiale perché unarbitraggio come quello di Mo-reno è passato alla storia».

Trapattoni è stato il primo a ten-tare la gestione di Cassano.«Altro buon ragazzo, ma tendia dimenticarlo perché è esa-sperante. Poi, è uno sfacciato:ricordo una volta che Carrarovenne a trovarci in ritiro. “Ciaopresidente!” gli fa Antonio, eCarraro risponde con la suafreddezza “buonasera Cassa-no, come sta?”. “Puoi darmidel tu, dai”, e giù una paccasulla spalla che quello è ancoralì allibito».

Siamo arrivati a Lippi, che ha guidato la Nazionale al suo pun-to più alto e non ha saputo ripe-tersi in Sudafrica.«Con Marcello abbiamo avutoun rapporto di grande lealtà erispetto reciproco, ma menoaffettuoso rispetto ad altri c.t.:penso che qualche dirigentedella federazione di allora, im-magino Mazzini, gli avesseconsigliato di tenermi a distan-za. Ma alla fine ci siamo intesi,e gli sono riconoscente per lavittoria del 2006. Il punto piùalto della traiettoria di tuttinoi».

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via. Cose da ragazzi, non è cer-to per quello che abbiamo per-so il Mondiale».

Sacchi e Usa 94 sono ricordi in-delebili. E ancora stancanti, giu-sto?«Sacchi è stato un grandissi-mo. Nel quotidiano, però, eraassillante: ricordo che a cenatormentava la mia pizza, spo-stando le olive di qua e di là perspiegarmi una disposizionetattica».

Antonello Valentini, ex d.g. della Figc, con l’ex c.t. Cesare Prandelli ANSA

Poteva colpirlo con la forchet-ta.«La tentazione c’era. In realtàchiedevo aiuto ad Ancelotticon gli occhi, e Carlo interveni-va ammorbidendo. A proposi-to: adesso tifiamo tutti perConte, ci mancherebbe, e dopoil pari di Spalato mi sono con-vinto che giocheremo un bel-l’Europeo. Un giorno, però, ilc.t. sarà Ancelotti».

Ricorda la genesi della finale

CalcioR

L'IDENTIKIT

ANTONELLO VALENTININATO A BARIETÀ 63 ANNIRUOLO EX DG FEDERCALCIO

Antonello Valentini, giornalista professionista, nel 1987 entra in Figc come capo ufficio stampa e relazioni esterne. Diventa d.g. nel maggio 2009. Al seguito dell’Italia ha collezionato 4 Europei, 6 Mondiali (da Italia 90 a Brasile 2014) e 3 Olimpiadi. Ha lavorato con 9 c.t. (Vicini, Sacchi, Maldini, Zoff, Trapattoni, Donadoni, Lippi, Prandelli e Conte) e 5 presidenti (Matarrese, Nizzola, Carraro, Abete e Tavecchio). Ha lasciato la Federcalcio nel settembre 2014.

19LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

fIL PERSONAGGIO

IL RITORNO IN CAMPOL’ultima sfida di ZemanAlla corte del Luganoper dimenticare Cagliari 1Al boemo contratto di un anno, il patron Renzetti «raccomandato» da un cugino. Zdenek: «Spero di trasmettere a tutti le mie idee»

Giuseppe Calvi

Q uando ha lasciato l’Ita-lia, ha scoperto quantogli mancava il nostro cal-cio. Zdenek Zeman ci ri-

prova, se ne va in riva al lago diLugano in cerca di fortuna e se-renità dopo l’ultima delusionea Cagliari. Angelo Renzetti, pa-tron del club svizzero, ha cen-trato il colpo grosso messo nelmirino. «Voglio Zeman alla gui-da del Lugano a tutti i costi - erastato il suo “manifesto” -. E’ lamia prima e unica scelta. Sperodi convincerlo».

INCONTRO Non ce la fa, evi-dentemente, a stare lontanodal calcio. Sfumata la possibili-tà di tornare al Pescara e anchela chance Ternana, il boemonon ha resistito al corteggia-mento di Renzetti. Ieri il nume-ro uno del Lugano è andato aRoma, portando a termine lamissione, dopo un incontro coltecnico.Contratto per un anno,ingaggio di circa 400 mila euro,Zeman cercherà di allestire il

suo parco divertimenti nel Lu-gano, tornato in Super League,con Bordoli in panchina, dopo12 anni di sofferenza in Chal-lenge League. «I dettagli del-l’operazione saranno resi noti mercoledì, quando l’allenatoree il suo staff arriveranno a Lu-gano - l’annuncio in una notadel club bianconero -. Per deci-sione di Zeman la preparazioneavverrà interamente a Luganoe le amichevoli, salvo quelle già

programmate, verranno dispu-tate non contro squadre di Su-per League, volendo il tecnicodi plasmare la formazione edarle un gioco consono alle sueidee tattiche».

QUEL CUGINO «Riparto da Lu-gano, sperando di riuscire atrasmettere le mie idee di calcioa squadra, tifosi e società», con-fida Zeman. A fare breccia nellamente di «Sdengo» sarebbe sta-to anche un cugino di Renzetti,che ha origini abruzzesi. CarloDi Renzo, proprietario di un ri-storante a Montesilvano, alleporte di Pescara, e anche agen-te di calciatori (e amico di Pa-vone, il d.s. che con il boemo hafirmato le imprese del Foggia),avrebbe avuto il merito di «cu-cinare»... a fuoco lento Zeman,sulla strada della tentazioneper un’avventura nel calciosvizzero. «Ora acquisterò un at-taccante, così il tecnico esalteràla sua vocazione offensiva», lapromessa di Renzetti.

ESTERO, CHE INCUBO! Sono letappe della sua carriera a ren-

dere italianissimo l’impertur-babile uomo di Praga, 68 anni.Solo due volte ha scelto di var-care il confine del nostro calcioe per lui sono state bruciantitoccate e fughe, prima di rimet-tersi in attesa di una nuovachiamata nell’Italia del pallo-ne. Nella stagione 1999-2000,chiusa la parentesi quinquen-nale tra Lazio e Roma, Zemanaveva puntato sul Fenerbahce,ma per la squadra turca duraro-no appena tre mesi le fatichesugli scaloni e con i sacchi disabbia sulle spalle dei calciato-ri. Poi l’esonero del maestro,che in 10 incontri, ne vinse 3,pareggiandone 5 e subendo so-

lo 2 sconfitte. Fu ancora piùbreve il percorso realizzato nel-l’estate 2008 alla guida dellaStella Rossa Belgrado. Appena3 giornate di campionato (unpareggio e 2 k.o.), poi Zdenekfece ritorno in Italia, rimanen-do per due anni fermo, sino al-l’intrigante proposta sbocciataancora a Foggia.

ESILIO LUGANO Da Belgradocontinuava a lanciare frecciatevelenose su Moggi e sulla piagadel doping nel calcio. E, chissà,come in Turchia, anche nellatappa alla Stella Rossa, il boe-mo avverti - ma mai lo ammet-terà - una nostalgia canaglia

per la sua terra d’adozione an-che sportiva. «Mi dispiace averdeluso le aspettative di un’inte-ra regione: speravo di salvare ilCagliari», ha lasciato così l’iso-la, con una grande ferita nelcuore. Ora ha impostato il navi-gatore su Lugano. Da quelleparti, Renzetti ha avuto comepenultimo allenatore italianoFrancesco Moriero, che nellaseconda divisione svizzera sifermò al quinto posto, nella sta-gione 2011-2012. Magari Ze-man potrebbe farsi una chiac-chierata con il suo ex allievo(pochi mesi trascorsi insiemenel Napoli)...

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RDecisivo l’incontro di ieri pomeriggioa Roma: il tecnicoatteso mercoledì per la firma

RSfumati il ritorno a Pescara e la proposta della Ternanain Serie B

L’IDENTIKIT

ZDENEKZEMANNATO IL 12 MAGGIO 1947A PRAGA (REPUBBLICA CECA)RUOLO ALLENATOREULTIMA SQUADRA CAGLIARI

La carriera da allenatore di Zdenek Zeman in Italia comincia nelle giovanili del Palermo. La prima esperienza in serie C2 è sempre in Sicilia, con il Licata nel 1983. Quindi a Foggia, poi a Parma e di seguito a Messina.

ZEMANLANDIA Il ritorno a Foggia porta alla sua consacrazione e alla promozione in serie A nel 1990-91, con il trio delle meraviglie Rambaudi-Baiano-Signori. Nella stagione 94-95 viene ingaggiato dalla Lazio, dove centra un secondo posto e i quarti di finale in Coppa Uefa, prima di essere esonerato nel gennaio del 1997. L’anno dopo Sensi gli offre la panchina della Roma, dove tornerà nuovamente nel 2012, subendo un nuovo esonero.

GIRAMONDO Zeman allena quindi anche i turchi del Fenerbahce, il Napoli, la Salernitana, l’Avellino, il Lecce, poi il Brescia, e per poco la Stella Rossa. Va a Pescara, dove lancia Verratti e Insigne riportando gli abruzzesi in serie A. Quindi il Cagliari, la scorsa stagione, dove viene esonerato e richiamato, prima di dimettersi. Ora l’avventura a Lugano.

PanchineR

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La prima sorpresa Colombia ubriacata dalla Vinotinto 1Rondon sigla il primo trionfo del Venezuela coi Cafeteros in Copa. Falcao irriconoscibile. Per Martinez solo 8 minuti

COLOMBIA 4,5

In una giornata di buio quasi totale, è quello con più idee a centrocampo. Perché Pekerman decide di toglierlo?

6,5

IL MIGLIORESANCHEZ

OSPINA 6 Sul gol del Venezuela può poco, una buona parata nel primo tempo.ZUNIGA 5 Confusione quando scende, mentre dietro si lascia bucare.ZAPATA 5 Con Rondon non bastano le maniere forti.MURILLO 5,5 Parte bene, poi balla anche lui.ARMERO 4,5 Bravissimo solo a rallentare il gioco.MARTINEZ s.v. Otto minuti senza nulla per il neoacquisto milanista.CUADRADO 5 Veneziano da campetto, il vero Cuadrado è un’altra cosa.CARDONA 5,5 Non incide.VALENCIA 5,5 Poco filtro, tante ingenuità.RODRIGUEZ 5 Non la vede mai bene, non fa nulla per andarsela a prendere. Nervoso.BACCA 4,5 Un fantasma. Certo, c’è anche un’altra cosa da dire: nel Siviglia di Emery la palla gira e qui no…GUTIERREZ 5 Fa solo fumo.FALCAO 4,5 Che non sia in forma ci può stare. Ma El tigre non può diventare un micetto mansueto. ALL. PEKERMAN 5 Osserva inerme lo sfascio dei suoi.

GUERRA COMBATTE. BAROJA PARA TUTTO ARMERO, BACCA E JAMES DISASTROSI

CUNHA Buona gestione di una partita semplice.ESPINOSA 6 - PASTORINO 6

LE PAGELLE di G.D.F.

VENEZUELA 7

Non fosse per la maglia diversa, ieri sera Cuadrado pareva lui. Assist, corsa, pressing, tiri e un gran pallone per il gol di Rondon.

8

IL MIGLIOREGUERRA

BAROJA 7 Due parate clamorose nella ripresa.ROSALES 6 Concede qualcosina, maè sicuramente più quello che salva.VIZCARRONDO 7 Padrone nel gioco aereo: di testa le prende tutte e sovrasta Bacca.TUÑEZ 7 Che ci fa in Thailandia uno così? Bravo e duro, addomestica Falcao, a cui fa passare una brutta serata.AMOREBIETA 6,5 Mena comeun fabbro sulla sinistra, da lui non si passa. ARANGO 6,5 Buonissime idee ad alta velocità, altro underdog da tenere d’occhio. (Cichero s.v.)RINCON 7 Il Generale di Gasperini chiude e cuce. L’anima della mediana.SEIJAS 6 Mazzate e ripartenze, soldato utile.LUCENA 6 Tiene botta.VARGAS 6,5 Moto perpetuo in appoggio alla manovra offensiva venezuelana.(Gonzalez s.v.)RONDON 7,5 Gran lavoro di sponda, una traversa e un bel gol. Falcao, prendere nota.ALL. SANVICENTE 7 Bravissimoa imbrigliare la Colombia.

6

COLOMBIA 0

VENEZUELA 1PRIMO TEMPO 0-0MARCATORI Rondon al 15’ s.t.

COLOMBIA (4-3-1-2) Ospina; Zuñiga, Zapata, Murillo, Armero (dal 37’ s.t. Martinez); Cuadrado, Sanchez (dal 17’ s.t. Cardona), Valencia; Rodriguez; Bacca (dal 27’ s.t. Gutierrez), Falcao.PANCHINA Bonilla, C. Vargas, Andrade, Arias, Franco, Valdes, Mejia, Ibarbo, MurielALLENATORE Pekerman AMMONITI Sanchez e Zapata per gioco scorretto, Rodriguez per proteste

VENEZUELA (4-4-2) Baroja; Rosales, Vizcarrondo, Tuñez, Amorebieta; Arango (dal 41’ s.t. Cichero), Rincon, Seijas (dal 30’ s.t. Lucena), Guerra; R. Vargas (dal 33’ s.t. Gonzalez), RondonPANCHINA Hernandez, Fariñez, Angel, Perozo, Acosta, Miku, Martinez, Rivas ALLENATORE SanvicenteAMMONITI Amorebieta, Seijas eVizcarrondo per gioco scorretto, Lucena (in panchina al 29’ s.t.)

ARBITRO Cunha (Uru)NOTE Spettatori 12.800 circa. Tiri in porta 2-2Tiri fuori 13-4Angoli 10-2Fuorigioco 2-1Recuperi: p.t. 3’, s.t. 5’

Giulio Di FeoINVIATO A RANCAGUA (CILE)

Twitter @fantedipicche

I l pallone si fa amare per-ché è democratico. Ieri aRancagua c’era Radamel

Falcao, che sul mercato muovepiù soldi di una banca centralee centravanti del ManchesterUnited in procinto di passare alChelsea, e c’era Andrés Tunez,una vita al Celta Vigo senzanemmeno essere titolare e cheora sbarca il lunario al BuriramUnited in Thailandia. Se il se-condo prende il primo e non glifa toccare palla, vuol dire chelo spirito dello sport, dilaniatoogni giorno da brutte notizie dimalaffare, è ancora intatto. Epremia chi gioca meglio. Nellatradizione di una Copa Ameri-ca che finora vede le big vince-re a fatica o rallentare di brut-to, ieri il Venezuela ha messosotto la Colombia sotto ognipunto di vista: tattico, tecnico,motivazionale, persino quellodei singoli. Un massacro tintodi vinotinto che regala a Chile2015 un’outsider coi fiocchi einchioda al muro i Cafeteros(battuti da quelli di Caracasper la prima volta nella storiadella Copa), inguardabili e pu-re poco convinti.

LA CHIAVE Lettura semplicefin dall’inizio. La Colombia hadue snodi per il traffico offen-sivo: appoggiare sulla trequar-ti a James per vedere se rime-dia qualcosa, oppure affidarsiai raid palla al piede dell’ex vi-ola Cuadrado. Entrambe peròsono rese poco praticabili dal-l’ottima disposizione tatticadel Venezuela, che al primo lafa vedere poco e concede al se-condo solo qualche veronica làdove non nuoce. I Cafeteros siincartano qui, vittima di vir-

tuosismi, tocchi difficili e diquella palla che proprio non gi-ra.

ORDINE E PROGRESSI Anzi, è ilVenezuela a creare le palle golpiù limpide già nel primo tem-po con una combinazione velo-ce Arango-Vargas che Ospinasventa e poi con un gran con-trollo e girata di AlejandroGuerra, el Lobito (il lupetto),che i colombiani li conosce be-ne giocando nell’Atletico Na-cional di Medellin. Sanvicente,50 anni, c.t. del Venezuela, èun colosso d’ebano che quandogiocava chiamavano El Chita,la pantera, per l’eleganza e laferocia in area da attaccante.Ha finito di giocare a 32 annima già a 20 studiava tattica suilibri e ora che ne ha 50 è diven-

tato il tecnico più vincente delpaese. I suoi Vinotinto sono or-dinati come le stecche del cal-ciobalilla nel 4-4-2, hanno ungioco fluido e senza timori,due difensori come Amorebie-ta e Vizcarrondo che picchianocon mestiere, un centravanti a5 stelle come Rondon dello Ze-nit e una serie di centrocampi-sti ficcanti. Soprattutto Guer-ra, un tifone cui la Colombianon ha trovato antidoti. Sulbanco degli imputati d.s. e scout: com’è che uno così a 29anni abbia passato il grossodella sua carriera tra Caracas ePuerto Ordaz? L’assist del gollo serve lui, in tuffo di testa perRondon che incorna dentro.

STELLE CADENTI La Colombiaè squadra mainstream, si spec-

CalcioRGruppo C

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21LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Gol, traversa e assistNeymar è tutto il Brasile1Esordio sofferto per i verdeoro che battono il Perù solo nel recuperoIl fuoriclasse del Barça prima realizza l’1-1 poi inventa l’azione decisiva

48� I gol stagionali complessivi realizzati dal fuoriclasse del Barcellona, 39 li ha segnati con i blaugrana e 9 con la nazionale verdeoro

44� I gol realizzati da Neymar in 64 partite con la nazionale, 8 nelle ultime 7 gare. Nessun attaccante brasiliano ne aveva realizzati così tanti a 23 anni

Per Neymar, 23 anni, esordio in Copa con gol, come al Mondiale 2014 AP

Filippo Maria RicciINVIATO A TEMUCO (CILE)

Twitter @filippomricci

N eymar protagonista co-me Messi, il Brasile menosprecone dell’Argentina:

per la «canarinha» un gran bac-cano e una vittoria piccola co-me il Perù, banda di volenterosicomprimari che ha resistitostoicamente fino al 92’, quandoNeymar ha offerto a DouglasCosta una palla da 3 punti.

NEYMAR E NERUDA La CopaAmerica offre il piacere di potervedere una sera dopo l’altraMessi e Neymar, separati permaglia ma ugualmente carichie pieni di voglia di trascinare lerispettive nazionali. Il proble-ma è che al contrario di quandogiocano nel Barça i compagnisono decisamente meno ispiratidi loro. Altra differenza: colBrasile Neymar abbandona ipanni del lussuosissimo com-primario e fa il Messi: capitano,ispiratore, leader, giocoliere,assistman e goleador. Nella cit-tà che all’inizio del secolo scor-so ha visto crescere Pablo Neru-da, Ney ha cercato di offrire po-esia: a volte esagerando nellaricerca della rima baciata e allo-ra i difensori peruviani, menolirici di lui e anche un filo offesida tanta facilità di eloquio calci-stico, l’hanno abbattuto senzatanti riguardi né per Ney né perla poesia. Il brasiliano si è sem-pre rialzato ma dopo un po’ hainiziato a smoccolare accompa-gnando il tutto con gesti di pla-teale insoddisfazione. Tuttomolto poco poetico.

CONFUSIONE TATTICA Come ilgiorno prima a La Serena conMessi, anche ieri a Temuco tut-to è girato attorno a Ney. Il pal-lone come un occhio di bue chelo marcava incessantemente. IlBrasile di Dunga segue un dise-gno tattico non chiarissimo:detto en passant che il ct nonvede Thiago Silva e gli preferi-sce la coppia Miranda-DavidLuiz, ci sono Elias e Fernan-dinho davanti alla difesa e poiWillian, Diego Tardelli, Neymare Fred (uno nuovo, non il cen-travanti…) che si muovono se-

guendo il proprio estro: il 4-4-2diventa 4-2-4 e quando arriva-no anche Alves e Filipe Luis dadietro l’ingorgo è completo.

MEGLIO DI PELE’ Il Perù offre leconsuete armi dei poveri: vo-glia, impegno e corsa. Beh, sonostate quasi sufficienti. Perchédopo pochi secondi David Luize Jefferson, portiere calamito-so, hanno regalato al giovane Cueva il primo gol in nazionale.Tempo due minuti e la connes-sione blaugrana Alves-Neymarha confezionato il pareggio,cross da destra e testata solita-ria di Ney con i centrali a spas-so. Per il 10 do Brasil 44 reti in64 partite con la nazionale (8nelle ultime 7) e a soli 23 anni:nemmeno Pelé c'era arrivaytocosì presto.

BRASILE FRUSTRATO Poi Zam-brano ha fermato sulla linea untiro scoccato con sufficienza daNeymar a colpo sicuro e la garaè rimasta aperta. Nella ripresaNeymar ha subito preso unafantastica traversa con un de-stro dal vertice sinistro dell’areama la prestazione del Brasilenon è migliorata, dal churrascoè continuato a uscire quasi solofumo e quando è arrivato unpiattino di carne l’ottimo Zam-brano ha di nuovo stoppato untiro pericoloso. Poi Douglas Co-sta, appena entrato, ha sprecatoun contropiede di Neymar. Chenon ha mai mollato: un tiro fuo-ri e nel recupero un assist mera-viglioso per lo stesso Costa. IlBrasile è il suo 10, punizione tremenda per il Perù.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

BRASILE 2

PERÙ 1PRIMO TEMPO 1-1MARCATORI Cueva (P) al 2’, Neymar (B) al 4’ p.t.; Douglas Costa (B) al 47’ s.t.

BRASILE (4-4-2) Jefferson 5,5; Dani Alves 7, Miranda 6, David Luiz 5,5, Filipe Luis 6; Willian 6,5 (dal 41’ s.t. Everton Ribeiro s.v.), Elias 6, Fernandinho 6, Fred 5,5 (dal 33’ s.t. Firmino 6); Diego Tardelli 5 (dal 22’ s.t. Douglas Costa 6,5), Neymar 8.PANCHINA Neto, Marquinhos, Marcelo Grohe, Thiago Silva, Robinho, Geferson, Casemiro, Fabinho.ALLENATORE Dunga 6AMMONITI Neymar per c.n.r., Filipe Luis per gioco scorretto.

PERU’ (4-4-2) Gallese 6,5; Advincula 6,5, Zambrano 7, Ascues 5, Vargas 6 (dal 42’ s.t. Yotun s.v.); J. Sanchez 6,5, Ballon 6, Lobaton 6,5, Cueva 7 (dal 38’ s.t.Reyna 6); Farfan 6,5 (dal 39’ s.t. Carrillo 6), Guerrero 6,5.PANCHINA Cespedes, Riojas, Requena, Hurtado, Penny, Retamoso, Pizarro, Ramos, Libman.ALLENATORE Gareca 7AMMONITI Guerrero e Vargas per gioco scorretto.

ARBITRO Garcia (Messico) 6NOTE Spettatori 16.342.Tiri in porta 6-3. Tiri fuori 6-1. Angoli 2-3. In fuorigioco 1-1Recuperi: p.t. 1’, e s.t. 4’

chia nei milioni che costano lesue stelle e nei volti sorridentisui poster, ma poi giocare a pallone è un’altra cosa. Falcaonon la prende praticamentemai e tutto pare tranne che illeader, Bacca (fenomenale colSiviglia) uguale, James Rodri-guez non illumina e pare stan-co, Cuadrado e Armero sem-brano a tratti due streetballerper come portano all’insisten-za dei dribbling che rallentanola manovra. La sconfitta gli stapure larga, perché Rondon co-glie anche una traversa (anchese gli fischiano fallo) e di peri-coli ne corre tanti. Non bastaun assalto confuso nel finale:un paio di paratone di Baroja, eil calcio operaio va in Paradisoalla faccia dei milioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

5� le vittorie del Venezuela nella storia della Copa con quella di ieri. Prima una nel 1967, 1 nel 2007 e 2 nel 2011, quando la Vinotinto è giunta in semifinale

40,2� per cento, il possesso palla del Venezuela; il 42,9% i duelli vinti dai venezuelani, il 51,3% per quanto riguarda quelli aerei; passaggi 278 a 395 colombiani

Il colpo di testa con cui José Salomon Rondon, 25 anni, batte Ospina: è il 15’ della ripresa, Venezuela avanti AP

CHE STACCO!

22

Ahi ahi Argentina,ti critica pure Messi«Così non va bene»

1Perfetta fino al 35’, poi i soliti errorie l’incapacità di sfruttare le giocate di LeoE le scelte del c.t. sono già sotto accusa

Filippo Maria RicciINVIATO A LA SERENA (CILE)

Twitter @filippomricci

P erseverare è diabolico.Eppure l’Argentina nonsembra capace di uscire

da quel circolo vizioso chiama-to «Non saper approfittare dellapresenza di Messi», enciclope-dia che conta già vari volumi. InCile sembrava che si potesse gi-rare definitivamente pagina,che l’Albiceleste avesse final-mente digerito e corretto gli er-rori del passato. E quando al 35’della partita col Paraguay la na-zionale di Martino era sul 2-0 ipensieri avevano assunto formadi certezze. Argentini sognanti,neutrali sicuri: uno squadrone,e con un Messi così…

AL TAPPETO E invece l’Argenti-na ci è ricascata. E messa allecorde da un connazionale abra-sivo e poco amato (River a par-te), un tal Ramon Diaz, è finitaal tappeto. Psicologicamentepiù che sportivamente. Perchéin attesa della delicata sfida conl’Uruguay di domani, il pareg-gio col Paraguay rappresentauna mazzata su percezione egiudizio della nazionale del Ta-ta. Che fa una gran tenerezzama che l’altra sera ha conferma-to tutti i dubbi che l’avevano as-sediato nella sua sfortunata sta-gione a Barcellona. Martino pa-re tagliato come i vestiti che in-dossava al Camp Nou e chescatenavano la malevola ironiaeuropea: superati. Quando sipresentò nello spogliatoio delBarça, tempo 10 giorni i gioca-

tori l’avevano battezzato, e in-chiodato. E la squadra, già fra-stornata dall’addio di Guardio-la e toccata nel cuore dalla ma-lattia e poi dalla morte di TitoVilanova, se ne andò per contosuo.

LEO IN FORMA Nonostante l’ap-prodo alla finale Mondiale, l’Ar-gentina l’estate scorsa ha decisodi mandar via Alejandro Sabel-la e di chiamare il Tata. Che è«rosarino» come Messi. E cheda Leo è ripartito. E ha comin-ciato a sognare quando l’ha vi-sto tornare ad essere superlati-vo, una versione del 10 delBarça che Sabella non ha potu-to maneggiare. Leo è arrivato aquesta Copa come un treno: tri-plete, 58 gol, 25 assist, morale efisico in stato di grazia. E sabato

a La Serena era ancora sullastessa onda. Intorno il Tata gliha messi Aguero e Di Maria, piùPastore e Banega, quest’ultimocol compito di dare una mano aMascherano che in nazionale faciò che gli riesce meglio: il cen-trocampista.

MOSSE SBAGLIATE «Potevanoandare sul 4-0, è finita 2-2», labeffarda ma nitida fotografiascattata a fine gara da RamonDiaz. Il Paraguay ha mostratocarattere e determinazione,l’Argentina si è progressiva-mente liquefatta, incapace disfruttare le intuizioni di Messi econfusa dal sopraggiungeredella stanchezza. Martino hareagito mettendo Tevez e Hi-guain per Aguero e Pastore, eBiglia per Banega. Un atteggia-mento inutilmente offensivo:meglio sarebbe stato far entrareil laziale per Pastore che ancorauna volta ha mostrato quanto lasua innegabile eleganza possarapidamente trasformarsi infrustrante indolenza.

L’ANALISI DI LEO Tale lo shock

per gli argentini che, altro se-gnale fortissimo, a fine gara haparlato anche lo schivo e nor-malmente silenzioso Messi. E alTata devono essere fischiate leorecchie: «Il morale è basso, c’èamarezza perché avevamo lapartita in mano ed è finita ma-le. Non va bene, ci sono tantecose da correggere, non possia-mo cambiare tanto da un tempoall’altro». E la lucida analisi tat-tica: «Abbiamo sbagliato per-ché non siamo riusciti a tenerpalla e a trovare gli spazi. Nelprimo tempo siamo stati supe-

riori, nella ripresa ci siamo ad-dormentati, il Paraguay è avan-zato e ha pareggiato. Visto cheabbiamo caratteristiche decisa-mente verticali cercavamo diavanzare rapidamente però poinon siamo riusciti a tener pallaquando avanzavano loro.Avremmo dovuto fermare pallae partita, imporre la pausa».Tante cose da correggere, diceLeo, e un tabù da sfatare: l’Ar-gentina, campione 14 volte,non ha vinto il torneo senza es-sersi imposta nella prima gara.

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CalcioRGruppo B

23LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Ah, SUDAMERICA!

La delusionedei giocatori

dell’Argentinae, sotto, il

Tata MartinoAP-REUTERS

fIL PERSONAGGIO

L’EX BORUSSIA DORTMUNDBarrios, core ’ngratoIl paraguaiano di Bairesche ha punito Martino1Nato e cresciuto nella periferia della capitale argentina è stato naturalizzato nel 2010: fu proprio il Tata a convocarlo per il Mondiale

� A Egidio Arevalo Rios, ex centrocampista del Palermo ora ai messicani del Tigres, non è andato giù il comportamento dei tifosi del Cile, «colpevoli» secondo Rios di aver fatto il tifo per la Giamaica: «Tifano per tutti, manon per noi, e non so perché. Vediamo se il Cile vincerà, magari si calmano un po’».

URUGUAY

Rios se la prendecon i tifosi cileni

� I giocatori del Cile si sono portati avanti con il lavoro e, con loro, anche il c.t. Jorge Sampaoli: la trattativa con la federazione ha stabilito i premi in caso di vittoria della Copa America per i padroni di casa. I giocatori si spartirebbero 6,5 milioni di dollari (circa 5,8 milioni di euro, più 1,8 garantiti dagli sponsor), solo Sampaoli ne guadagnerebbe 630 mila.

LA TRATTATIVA

Copa al Cile?Maxi-premioper SampaoliGiulio Di Feo

INVIATO A SANTIAGO (CILE)

Twitter @fantedipicche

«C erto che lo convocoadesso che posso,non è mica il caso di

perderci un giocatore impor-tante come lui», fa il Tata Marti-no nell’aprile di 5 anni fa quan-do sedeva sulla panchina delParaguay e studiava le convoca-zioni per il Mondiale in Sudafri-ca. Aveva ragione: come si fa anon chiamare quel pennellone

che stava facendo sfracelli alsuo primo anno di Bundesliga eaveva appena ottenuto il passa-porto al governo di Asuncion?Trattasi di Lucas Barrios, chel’altro giorno a La Serena ha fat-to ingoiare proprio all’uomoche l’ha vestito di albirrojo unodei bocconi più amari della car-riera.

DUBBI Lucas Barrios ha lamamma paraguaiana e lui stes-so ufficialmente lo è dal 25maggio 2010. Ma è nato e cre-sciuto a Virreyes, periferia di

Buenos Aires: sette fratelli, fa-miglia umile, papà capocantie-re. Ha iniziato ad amare il calcioperché ci giocava suo cuginoMarcelo Caceres, terzino delChacarita, e lui lo seguiva perfare il raccattapalle. Primo pro-vino all’Huracan: troppo magroe basso, bocciato. Sviluppo fisi-co da panzer, e provino all’Ar-gentinos Jrs: preso. Però nonesplodeva, tanta corsa e pochigol, e poi non lo capivano: l’Ar-gentinos sforna per tradizioneuomini dal bel fraseggio, un po’come è capitato dopo con Icardi

al Barcellona il centravanti dipotenza lì non era di casa. Quin-di Barrios iniziò il suo giro delmondo, 11 squadre e 7 paesi, daTemuco fino alla Cina. Fu aitempi di Dortmund, che scattòl’amore con il Paraguay. Magaricon la complicità di Nelson Val-dez, l’altro killer dell’Argentinae anche lui in quella edizionedei gialloneri.

GRAZIE MAMMA «Ci tengo aprecisare una cosa – aveva dettoqualche giorno fa ad As – : ho lafamiglia in Argentina, è l’altramia nazione. Ma sono onoratodi difendere i colori della donnache mi ha dato la vita. Il Tata?Importantissimo per la mia car-riera, abbiamo un ottimo rap-porto». E il gol di ieri è ancheuna bella risposta agli scettici,che hanno parlato più volte diBarrios al passato come si fa coigiocatori finiti. Tipo quando an-dò via da Dortmund a causa delboom di Lewandowski e tra ilGuangzhou di Lippi e lo SpartakMosca tra infortuni e scarso am-bientamento per due anni hagiocato poco e male. Poteva ve-nire in Italia, ci lavorava il Sas-suolo salvo poi mollare la pistaa causa dello stipendione cineseche si portava dietro. Al Mon-tpellier (11 gol) è rinato, ma èdifficile che resti: costa troppoanche per loro. Anzi in invernoaveva anche fatto una telefona-ta a Klopp, una cosa tipo: «Hovisto che siete in difficoltà, se vuoi vengo a darvi una mano».Klopp si è tenuto i suoi, ora in-vece Barrios può mettere il deci-mo timbro sul passaporto: Pal-meiras o Cruzeiro, lo voglionoin Brasile. Ah, Barrios lo chia-mano la Pantera. Da oggi ci sta-rebbe bene anche Core ’ngrato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lucas Barrios, 30 anni, gioca in Francia, nel Montpellier AFP

LA PARTITA

Il doppio vantaggiodell’Albicelestesfuma nella ripresa1I gol del Kun Aguero e del n° 10 sembrano una sentenza. Valdez la riapre e al 90’ arriva il clamoroso pareggio

Valdez, 31 anni,autore dell’1-2 LAPRESSE

INVIATO A LA SERENA

L’Argentina tira 13 volte inporta, 9 nello specchio,va sul 2-0 al 35’ del primo

tempo, spreca a ripetizione, si ritira progressivamente e fini-sce per farsi rimontare sul 2-2 al90’. Per il Paraguay di RamonDiaz una rimonta inattesa e percerti versi spettacolare, per l’Ar-gentina il ritorno di mali ende-mici. La squadra di Martino èstata presa per mano da LeoMessi, apparso elettrico comenel Barça. Ed è andata in van-taggio col quarto gol del KunAguero in 5 gare di Copa Ameri-ca al 28’ quando Samudio, pres-sato da Messi, ha servito all’av-versario l’assist che probabil-

mente avrebbe voluto offrirgliLeo. Altri 7 minuti e lo stessoSamudio ha goffamente stesoDi Maria in area: rigore trasfor-mato da Messi, al terzo gol in 11gare di Copa America, il primodal 2007. L’Argentina ha chiusoil primo tempo sprecando varigol e nella ripresa ha rischiatoprogressivamente, è stata sal-vata dal sampdoriano Romero eha incassato prima sul gran de-stro di Haedo Valdez (Man ofthe Match) dalla distanza (60’)e poi il gol del tardivo pari di Lu-cas Barrios, entrato al 78’ perSanta Cruz. Una beffa.

f.m.r.© RIPRODUZIONE RISERVATA

ARGENTINA-PARAGUAY 2-2

MARCATORI Aguero (A) al 29’, Messi (A) su rigore al 36’ p.t.; Valdez (P) al 15’, Barrios (P) al 45’ s.t.ARGENTINA (4-3-3) Romero 7; Ronca-glia 5, Garay 5,5, Otamendi 6, Rojo 6,5; Pastore 5,5 (dal 30’ s.t. Tevez 5,5), Mascherano 6, Banega 7 (dal 36’ s.t. Biglia s.v.); Messi 7,5, Aguero 7 (dal 30’ s.t. Higuain 5,5), Di Maria 6,5. (Andujar, Guzman, Zabaleta, Gago, Pereyra, Casco, Demichelis, Lamela, Lavezzi). All. Martino 6,5. PARAGUAY (4-4-2) Silva 7; M. Caceres 6, Da Silva 5,5, P. Aguilar 5,5, Samudio 5; Bobadilla 6 (dal 21’ s.t. Benitez 6), Ortigoza 5,5, V. Caceres 5,5, Ortiz 4,5 (dal 1’ s.t. D. Gonzalez 6,5); Santa Cruz 6,5 (dal 33’ s.t. Barrios 7), N. Valdez 7 (Piris, B. Valdez, A. Aguilar, Molinas, Martinez, Balbuena, Romero, Aranda). All. Diaz 6.ARBITRO Roldan (Col) 5.NOTE Spettatori 18.000 circa. Ammo-niti Roncaglia (A), Rojo (A), Aguilar (P), Gonzalez (P), Ortiz (P) e V. Caceres (P) per gioco scorretto, Barrios per c.n.r.. Tiri in porta 11-5. Tiri fuori 6-3. Angoli 9-3. Fuorigioco 1-2. Recuperi: pt 2’, st 3’

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24 LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

COSÌ A SANTIAGO, ORE 1.30

PANCHINA: 12 Garces, 23 Herrera,

3 Albornoz, 5 Silva, 9 Pinilla, 13 Rojas,

16 Pizarro, 19 Gutierrez,

6 Fuenzalida, 11 Vargas, 22 Henriquez

SQUALIFICATI: M. FernandezINDISPONIBILI: nessuno

PANCHINA: 23 M. Hernandez,

12 Talavera, 8 Fabian, 9 Jimenez,

10 Montes, 11 Aquino, 13 Salcedo,

14 Valenzuela, 17 Osuna, 18 Esqueda,

21 Corral, 22 Velarde

SQUALIFICATI: nessunoINDISPONIBILI: nessuno

ALLENATORE Sampaoli ALLENATORE Herrera

CILE 3-5-1-1 MESSICO 5-3-2

BRAVO1

8VIDAL

10VALDIVIA

7SANCHEZ

1JJ CORONA

15FLORES

2DOMINGUEZ

4MARQUEZ

16ALDRETE

3AYALA

5 MEDINA

6GUEMEZ

7JM CORONA

20HERRERA

19VUOSO

4ISLA

15BEAUSEJOUR

20ARANGUIZ

21DIAZ

MENA2

18JARA

17MEDEL

ARBITRO Carrillo (Perù)GUARDALINEE Ecscano (Perù)-Bossio (Perù)

QUARTO UOMO Argote (Ven)TV INTERNET

CENTIMETRI

Nuovo Sanchez L’ex taciturnoè diventatoil leader del Cile1Anche oggi con il Messico giocherà da falso nueve, ruolo che non ama, ma Alexis è ormai il trascinatore della Roja

Alexis Sanchez, 26 anni, duranteil match con l’Ecuador LAPRESSE

Filippo Maria RicciINVIATO A TEMUCO (CILE)

Twitter @filippomricci

P oco meno di un anno fa. Il26 giugno del 2014 puòessere indicata come la

data che trasforma simbolica-mente Alexis Sanchez da gioca-tore importante a leader del Ci-le. A Belo Horizonte la «Roja»prepara gli ottavi di finale con-tro il favoritissimo Brasile. Inconferenza stampa appare San-chez, per tutti i castigliano par-lanti solo Alexis. Nessuno siaspetta granché perché il ra-

gazzo di Tocopilla non è esatta-mente un mostro della dialetti-ca. Parla poco volentieri e la suaprosa è limitata da un’infanziacomplessa, vissuta tra povertà,alcolismo famigliare e scarsafrequenza sui banchi di scuola.

GRAN DISCORSO Alexis si se-dette, sorrise come di consuetoe cominciò a parlare come nonaveva mai fatto. Parole semplicima capaci di andare dritte alcuore dei cileni. Popolo abitua-to a considerarsi poco, nel cal-cio e in altre situazioni della vi-ta, ad abbassare il capo e a mo-strarsi umile ed eccessivamente

rispettoso della grandezza al-trui. Concetti che nel calcio sisono trasformati in una speciedi autocommiserazione e sotto-missione soprattutto nei con-fronti dei colossi continentali,Argentina e Brasile. «Il cilenonon ha mai creduto in se stessoquando è stato chiamato ad af-frontare le grandi potenzemondiali – disse l’ex Udinese –.Noi non siamo come gli argenti-ni che si sentono vincitori anco-ra prima di iniziare a giocare lapartita. Il nostro allenatore(Sampaoli, ndr) è argentino e vuole vincere anche nelle parti-telle. Dobbiamo avere questamentalità vincente. Dobbiamoscendere in campo per vincereperché siamo venuti ai Mondia-li per fare storia». Il Cile perse airigori dopo che la traversa fre-nò Pinilla all’ultimo sospiro deisupplementari e ritardò diqualche giorno il «Mineirazo».

RICONOSCIUTO Da quel gior-no il Cile ha guardato Alexiscon occhi diversi. E il ragazzinoche a Udine stava bene ma aBarcellona faticava a emergeree a imporsi in uno spogliatoio digrande personalità, è cresciutotanto da affermarsi magnifica-mente a Londra con la magliadell’Arsenal: «Sì, a livello calci-stico sono cresciuto», ha dettoalla vigilia del torneo continen-tale. E oggi divide con ArturoVidal le luci della ribalta nazio-nale. Dopo la poco convincentevittoria con l’Ecuador il Cile og-gi affronta il Messico B portatoqui dal «Piojo» Herrera. È ov-viamente favorito, ma per Sam-paoli e Alexis c’è parecchio la-voro da fare: il ct argentino usaSanchez come «falso nueve»,cosa che al cileno era capitataanche a Barcellona in qualcheoccasione, ma la mossa control’Ecuador non ha convinto néfunzionato granché. Gioco ecompagni non sembrano dise-gnati per usare Alexis in quellaposizione. In attesa di trovare lasoluzione giusta, il Cile sa diaver trovato un leader. Inatte-so.

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COSÌ A VALPARAISO, ORE 23

PANCHINA: 1 Azcona, 2 Mina,

11 Cazarez, 12 Dreer, 22 J. Gonzalez,

5 Ibarra, 15 Quinonez, 16 Pineida,

17 Angulo, 19 Larrea, 20 Narvaez,

18 Bagui

SQUALIFICATI: nessuno

INDISPONIBILI: nessuno

PANCHINA: 12 Penarrieta,

23 H. Suarez, 4 Morales, 5 Eguino,

7 Pena, 20 Campos, 13 Miranda,

11 Lizio, 2 E. Rodriguez, 15 Gamarra,

19 Veizaga, 21 Coimbra

SQUALIFICATI: nessuno

INDISPONIBILI: nessuno

ALLENATORE Quinteros ALLENATORE Soria

ECUADOR 4-4-1-1 BOLIVIA 4-4-2

DOMINGUEZ23

6NOBOA

1QUINONEZ

14HURTADO

16RALDES

22ZENTENO

17M. BEJARANO

8SMEDBERG-DALENCE

6D. BEJARANO

3CHUMACERO

10ESCOBAR

9MARTINS

18PEDRIEL

8BOLANOS

13E. VALENCIA

9F. MARTINEZ

7MONTERO

14LASTRA

W. AYOVI10

21ACHILIER

3ERAZO

4PAREDES

ARBITRO Aguilar (Sal)

GUARDALINEE Page (Gia)-Morgan (Gia)

QUARTO UOMO Roldan (Col)

TV INTERNET

GDS

Fuori i secondiTra Boliviaed Ecuador punti pesanti1 Il caliente Soria, l’elegante QuinterosIl duello in panchina tra allenatori oppostideciderà la squadra qualificata ai quarti

S tili simili in campo,stili agli antipodi inpanchina. Quanto

agli obiettivi siamo lì: postoche il Cile difficilmente sischioderà dal primo postonel girone A, Ecuador e Bo-livia è probabile che oggi sigiochino il secondo. La sfidadi Valparaiso è pure tra duetecnici bravi, vincenti e, aloro modo, istrionici.

A PUNTO L’Ecuador lo alle-na Gustavo Quinteros, 50anni, argentino di Santa Fe.Per lui sarà un derby perchéè boliviano di adozione e ha

allenato i verdi per due annidal 2010 al 2012, e quindi an-che all’ultima Copa del 2011(fuori al primo turno). Non so-lo, da difensore per 6 anni hagiocato con club boliviani(Club Universitario, Strongest,San José di Oruro). E nella na-zionale di La Paz vanta 26 pre-senze (e 1 gol) fra il 1993 e il1999, di cui due al Mondialeamericano del 1994. Lo chia-mano Facha, cioè eleganza,perché alla faccia da attore difotoromanzo aggiunge anche un abbigliamento ricercatissi-mo quando va in panchina.«Vesto come dovrebbe vestire

un allenatore», ha spiegato. Ilsoprannome l’hanno esteso an-che al figlio, che gioca ed è Fa-chita. In Ecuador gli mettonopressione, la federazione con-sidera i quarti come l’obiettivominimo. Con il suo 4-4-2 moltoverticale e i velocisti (Valencia,Montero) ben armati si può.

NERVI POCO SALDI Dall’altraparte c’è Mauricio Soria, 49anni, il Rogerio Ceni di Cocha-bamba, sulle Ande, uno deiportieri storici della Boliviache in carriera ha infilato pureuna dozzina di gol tra rigori epunizioni. Da allenatore è di-ventato un tipo fumante: duevolte ha aggredito dei tifosi fa-stidiosi, una di queste addirit-tura salendo in tribuna ad ami-chevole in corso fra il suoWilstermann e la Under 17 bo-liviana, un’altra s’è beccatoun’inchiesta per discriminazio-ne dopo aver detto a un’allena-trice «Che ci fai qui? Vai a lava-re i piatti». Però il mestiere loconosce, in patria ha vinto 3 ti-toli con 3 club diversi: la Boli-via non ha gran talento (a par-te il mezzo brasiliano, il centra-vanti ex Cruzeiro Martins Mo-reno) ma è compatta, solida,contro il Messico non ha soffer-to e ha pure rischiato di vince-re. L’Ecuador di Quinteros èben altra cosa, però mai diremai.

g.d.f.© RIPRODUZIONE RISERVATA

EDMUNDO PAZ SOLDANSCRITTORE BOLIVIANOINTERVISTA DEL 2014

GIOCAVOA CENTROCAMPO

CERCAVO ‘L’ALTRO’,LA MIA ARTE ERA

DARGLI LA PALLA. QUANDO SCRIVO,

INVECE, CERCO ME STESSO, SONO IO

A PROVARELA GIOCATA DA GOL.

PERÒ ANCHE QUI CONTA IL COLLETTIVO, PENSO AI GRANDI CHE

MI HANNO PRECEDUTO,A CHI PUÒ

AIUTARMI A SEGNARE

PASSAGGIO D’AUTOREdi Filippo ConticelloM

CalcioRGruppo A

#

25LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

QUARTI DI FINALE

SEMIFINALI

FINALE

Vincitore A -

1ª miglior 3ª -25/6 ore 1.30

2ª A -

2ª C -26/6 ore 1.30

Santiago

Temuco

Vincitore B -

2ª miglior 3ª -27/6 ore 1.30

Vincitore C -

2ª B -27/6 ore 23.30

Viña del Mar

Concepción

- -

- -

4/7 ore 22

Santiago

FINALE 3° posto

- -

- -

4/7 ore 1.30

Concepción

- -

- -

30/6 ore 1.30

Santiago

- -

- -

1/7 ore 1.30

Concepción

GRUPPO A

CILE

MESSICO

ECUADOR

BOLIVIA

ARGENTINA

URUGUAY

PARAGUAY

GIAMAICA

BRASILE

COLOMBIA

PERÙ

VENEZUELA

Cile-Ecuador

Messico-Bolivia

Ecuador-Bolivia

Cile-Messico

Messico-Ecuador

Cile-Bolivia

Uruguay-Giamaica

Argentina-Paraguay

Paraguay-Giamaica

Argentina-Uruguay

Uruguay-Paraguay

Argentina-Giamaica

Colombia-Venezuela

Brasile-Perù

Brasile-Colombia

Perù-Venezuela

Colombia-Perù

Brasile-Venezuela

GRUPPO B

GRUPPO C

PARTITE

PARTITE

PARTITE

CLASSIFICA PT G V N P GF GS

CLASSIFICA PT G V N P GF GS

CLASSIFICA PT G V N P GF GS

(ora italiana)

I MARCATORIA segno 11 giocatoriAncora nessunadoppietta realizzata

1 gol Aguero, Messi (1 rig.) (Argentina), Neymar, Douglas Costa (Brasile), Vargas, Vidal (1) (Cile), Barrios, Valdez (Paraguay), Cueva (Perù), Rodriguez (Uruguay), Rondon (Venezuela).� IL REGOLAMENTO Se nell’ultima gara del girone le due in campo sono pari per punti, differenza reti, gol fatti e scontri diretti, per stabilire la classifica si va ai rigori. Per quarti e semifinali niente supplementari, subito i rigori.

ARGENTINA, ALLENAMENTO OPENLa prima con il Paraguay non è andata benissimo, ma ieri i tifosi dell’Argentina presenti in Cile si sono potuti consolare assistendo da pochi metri all’allenamento a La Serena di Messi e compagni. Un’occasione che non capita tutti i giorni...

1953, la partita più lunga del mondo1La Copa racconta: quella volta che a Lima, in Perù-Paraguay, si tornò in campo dopo i festeggiamenti

Iacopo Iandiorio

L’Albirroja non ha vinto le ultime 9 gare diCopa America (6 pari e 3 k.o.), sua peg-gior serie nella manifestazione, ma è vice

campione in carica e sabato sera ha bloccato sulpari in extremis la favorita Argentina. Curioso ilcammino del Paraguay anche nella storia: quar-ta nazionale per edizioni disputate (35 con que-sta), eppure ne ha vinte solo 2 e ne ha organizza-te in patria solo una, nel 1999. L’ultimo successoè del 1979. Il primo del 1953 e fu molto avventu-roso e legato a quella che, alla Osvaldo Soriano,i giornalisti sudamericani hanno definito «la partita più lunga del mondo».

A GIRONI In quella edizione, la n.22, per l’ulti-ma volta si disputò una finale dopo una fase a

gironi all’italiana (formula in atto fino al 1967),a mo’ di spareggio fra le prime due finite a paripunti. La Copa si sarebbe dovuta svolgere pro-prio in Paraguay, ma la LPF (la Liga biancoros-sa) si oppose, adducendo che i campi dei club diAsuncion e dintorni erano inadatti e troppo pic-coli. Così arrivò in soccorso la federazione peru-viana che organizzò tutto a Lima. E fu un rushfinale a 4, all’ultimo turno del girone.

A TAVOLINO Questo perché il Paraguay peròaveva perso una gara a tavolino, proprio coi pa-droni di casa del Perù, per aver fatto 4 sostitu-zioni che al momento l’arbitro inglese non avevanotato. Quella è appunto «la partita più lungadel mondo». Accadde che l’8 marzo 1953, alloStadio Nacional di Lima, davanti a 35 mila spet-tatori, sul 2-1 per i peruviani, si scatenò una ris-sa furibonda per un intervento sul peruviano

Calderon. Il paraguayano Ayala aggredì l’arbi-tro, e sarà squalificato per 3 anni (altro che LuisSuarez…). La nebbia ci mise del suo, perché acentrocampo non si capì più nulla. E l’ingleseMaddison sospese la partita. I peruviani festeg-giarono, finirono sotto le docce e bevvero cham-pagne a fiumi. Ma i dirigenti di Lima nel frat-tempo, su richiesta del pubblico di casa che vo-leva una goleada, invitarono l’arbitro a far ri-prender il match. Così, quasi all’una di notte, sitornò in campo e, beffa finale, il Paraguay pa-reggiò con Berni. Un gol che avrebbe deciso ilgirone, se non fosse che il giorno dopo qualcunofece notare che l’Albirroja aveva effettuato 4cambi. Così gara a tavolino al Perù. Per fortunadel Paraguay la Copa si risolse con lo spareggiocol Brasile, entrambi in testa a 8 punti: vittoriaper 3-2 e primo trofeo ad Asuncion.

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Cristian Cebolla Rodriguez, 29 anni AP

NOVE STADI IN OTTO CITTÀ L’ALBO D’ORO

Così le partite della Copa America in diretta e in differita su GazzettaTv, che presenta anche spazi di approfondimento.OGGIore 8 GAZZETTA NEWS COPA AMERICAore 9 Colombia - Venezuelaore 14.30 DIARIO CILENOore 15 Brasile - Perù (replica alle 21)ore 20.30 DIARIO CILENOore 23 Ecuador - Bolivia (in diretta)

ore 1 GAZZETTA NEWS COPA AMERICAore 1.30 Cile - Messico (in diretta)DOMANIore 8 GAZZETTA NEWS COPA AMERICAore 9 Ecuador-Bolivia (replica)ore 14.30 DIARIO CILENOore 15 Cile-Messico (replica alle 21)ore 20.30 DIARIO CILENOore 23 Paraguay - Giamaica (in diretta)

ore 1 GAZZETTA NEWS COPA AMERICAore 1.30 Argentina - Uruguay (in diretta)MERCOLEDÌore 8 GAZZETTA NEWS COPA AMERICAore 9 Paraguay - Giamaica (replica)ore 14.30 DIARIO CILENOore 15 Argentina-Uruguay (replica alle 21)ore 20.30 DIARIO CILENOore 2 Brasile-Colombia (in diretta)

21.170

21.113

22.360

48.745

18.243

18.413

13.849

30.448

47.347

Stadio: Regionale

ANTOFAGASTA

CAPACITÀ spettatori

Germán Becker

100 km

4.3

00

km

LA SERENALa Portada

Elías Figueroa

Sausalito

El Teniente

Nacional

Ester Roa

VALPARAĺSO

VINA DEL MAR

SANTIAGO

TEMUCO

CONCEPCION

RANCAGUA

Monumental

Gironi

Quarti di finale

Semifinale

3-4° posto

Finale

191619171919

192019211922192319241925192619271929193519371939

URUGUAYURUGUAYBRASILEURUGUAYARGENTINABRASILEURUGUAYURUGUAYARGENTINAURUGUAYARGENTINAARGENTINAURUGUAYARGENTINAPERU

194119421945194619471949195319551956195719591959196319671975

ARGENTINAURUGUAYARGENTINAARGENTINAARGENTINABRASILEPARAGUAYARGENTINAURUGUAYARGENTINAARGENTINAURUGUAYBOLIVIAURUGUAYPERU’

1979198319871989199119931995199719992001

200420072011

PARAGUAYURUGUAYURUGUAYBRASILEARGENTINAARGENTINAURUGUAYBRASILEBRASILECOLOMBIABRASILEBRASILEURUGUAY

2-00-0Oggi ore 23 a Valparaiso

Questa notte ore 1.30 a Santiago

19/6 ore 23 a Rancagua

20/6 ore 1.30 a Santiago

1-02-2Domani ore 23 a Antofagasta

17/6 ore 1.30 a La Serena

20/6 ore 21 a La Serena

20/6 ore 23.30 a Viña del Mar

0-12-118/6 ore 2 a Santiago

19/6 ore 1.30 a Valparaiso

21/6 ore 21 a Temuco

21/6 ore 23.30 a Santiago

CILE 3 1 1 0 0 2 0

MESSICO 1 1 0 1 0 0 0

BOLIVIA 1 1 0 1 0 0 0

ECUADOR 0 1 0 0 1 0 2

URUGUAY 3 1 1 0 0 1 0

ARGENTINA 1 1 0 1 0 2 2

PARAGUAY 1 1 0 1 0 2 2

GIAMAICA 0 1 0 0 1 0 1

BRASILE 3 1 1 0 0 2 1

VENEZUELA 3 1 1 0 0 1 0

PERÙ 0 1 0 0 1 1 2

COLOMBIA 0 1 0 0 1 0 1

CalcioR

26 LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

27LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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OPINIONI

Una storia che si ripete: se ungiorno il governo dellosport, alla pari del suoomologo politico, dovessechiedere le pari opportunità

dovrebbe ricorrere alle «quote azzurre». Nell’Italia che cerca di tirarsi fuori dalle secche di un annus horribilis, anche l’ultima domenica di primavera è segnata di rosa grazie a Tania Cagnotto e Camila Giorgi. Su fronti molto diversi viene da loro una boccata d’ossigeno al nostro movimento sportivo che vive la solita crisi preolimpica. Anche qui una storia già vista (si spera) perché le ultime 5 edizioni dei Giochi, da Barcellona in poi, almeno a livello olimpico, hanno sempre rimesso le cose a posto. Per la verità il conto dell’ Olimpiade di Londra, in termini di medaglie, ha registrato una netta supremazia degli uomini sulle donne: 20 podi maschili (5 ori, 8 argenti e 4 donne) contro 8 femminili (3 ori, un argento e 4 donne). Ma bisogna considerare il gap di partenza del nostro movimento sportivo che ha visto in percentuale la partecipazione femminile in continua crescita, con un contingente rosa praticamente raddoppiato negli ultimi 20 anni (a Londra il 43,5%).

Questo è dunque lo sfondo su cui si innesta la doppietta di due regine che appaiono diverse come i loro sport. Tania Cagnotto ieri ha vinto nel trampolino da tre metri il suo terzo oro della rassegna continentale di Rostock e la trentaduesima medaglia (7 mondiali e 25 europee), fra cui gli ori europei salgono alla cifra record di 17. Quel che conta ancora di più, comunque, è che stavolta il trampolino assegnava alla vincitrice anche la carta per Rio e la bolzanina figlia d’arte si è assicurata la quinta partecipazione olimpica con la concreta possibilità di colmare quel vuoto di medaglie che (insieme a quello degli ori iridati) rappresentano le due macchie di una campionessa che ha appena girato con slancio la boa dei 30 anni. Quella verso cui vira anche la 27enne Federica Pellegrini che ieri al Sette

Colli si è confermata sui 200 stile liberie punta al sesto Mondiale consecutivo a medaglia proprio come Tania.

Discorso opposto per Camila Giorgi che di anni ne ha appena 24 anni e, dopo tre finali perse ieri, si è aggiudicata a ‘s-Hertogenbosch contro la 18enne svizzera Belinda Bencic il suo primo torneo Wta e il secondo di sempre di un’italiana sull’erba (dopo la Vinci). Guarda caso i tre tornei stagionali vinti dall’Italia sono tutti al femminile: prima di Camila ci sono la Errani di Rio e la Knapp di Norimberga. La tradizione di una veterana altoatesina, per giunta figlia d’arte, in parallelo con la freschezza di una marchigiana mezza apolide che rappresenta anche un modo nuovo di interpretare il tennis in casa azzurra. Camila è infatti una delle giocatrici più aggressive del mondo, con i rischi che ne derivano. Due azzurre che fanno spettacolo e che qualcosa in comune, nonostante tutto, ce l’hanno: il padre allenatore. Anche se è difficile paragonare il compassato olimpionico Giorgio con l’istrionico argentino Sergio. Per i tuffi le Olimpiadi sono (quasi) tutto e per il tennis sono (quasi) niente, eppure anche Camila con questa vittoria può rallegrarsi di aver fatto un definitivo passo avanti verso la prima partecipazione olimpica a Rio dove, con 4 presenze per nazioni, presumibilmente scenderà in campo insieme a Pennetta, Errani e Vinci.

Alla fine resta la solita domanda inevasa. Perché, dalle imbattibili fiorettiste alla Federation Cup, dalla Pellegrini alla tiratrice Jessica Rossi (che rivedremo domani ai Giochi Europei di Baku)l’Italia sembra parlare sempre più al femminile? Questione di grinta e di voglia di riscatto sociale, si dirà, ma bisogna anche considerare che lo sport internazionale di vertice a livello femminile è meno competitivo di quello maschile e per una nazione che ha più problemi di reclutamento delle altre (mancanza di scuole e palestre) c’è la necessità di concentrare gli sforzi dove è più facile emergere. Ma forse è tutta impressione e casualità: meglio tifare per un’Italia senza divisioni di genere e, di questi tempi, anche senza frontiere.

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A ndranno via o rimarranno aTorino? Tifosi della Juve eosservatori s’interrogano sul

futuro di Tevez, Pirlo ma anche di Pogba e Vidal. Lo scrittore Sandro Veronesi sulla Gazzetta ha scritto che chi va via dalla Juventus se ne pentirà. E’ una ipotesi suggestiva ma ha un fondo di verità.

La vera domanda però è un’altra: quando una squadra vince tanto bisogna cambiarla o deve rimanere uguale a se stessa. L’Inter del triplete mantenne la stessa fisionomia e non fu una splendida idea. Se Moratti avesse ceduto qualche pezzo pregiato forse avrebbe mantenuto il primato per qualche anno ancora. La Juve vincente si trova davanti a un quesito molto forte: tenere tutti o innestare nuova linfa nel tessuto della squadra. Io parteggio per la seconda ipotesi. Se

Tevez vuole andare, peccato, ma è meglio cederlo. Se Pirlo decide di fare una esperienza diversa, peccato, ma ha il diritto di scegliere la sua strada.

Allegri ha bisogno di nuovi piedi per modificare l’assetto tattico. Se insiste col 4-3-1-2 necessita di un trequartista molto forte o di un giovane (vedi Berardi) che può essere lanciato in quel ruolo. Se adotta il quattro-tre-tre ha bisogno di due attaccanti bravi sulle fasce e un perno al centro di stazza fisica (Mandzukic?). I giochi sono aperti. Continuo a pensare che difronte a un’offerta clamorosa per Pogba (tra gli 85 e i 100 milioni euro) il francese va ceduto per ripetere l’operazione Zidane. Il fuoriclasse transalpino (operazione di Moggi) finì al Real Madrid in cambio di 75 milioni. Buffon e Thuram, con quella cifra o poco più vennero acquistati dal Parma.

Dopo questa splendida stagione la Juve deve investire sul presente e sul futuro. I giovani (Dybala, Zaza, Berardi, Rugani, Pereyra, Sturaro e gli

altri che verranno) saranno di supporto ai «vecchi» della squadra e ai nuovi arrivati come Khedira. Cambiare significa anche accrescere gli stimoli per la conquista di nuovi traguardi. La finale di Champions League persa col Barcellona è un momento di passaggio verso l’obiettivo della prossima stagione: tornare a Milano, in finale, e conquistare una coppa che manca da vent’anni.

Allegri sostiene che lo scudetto numero cinque sarà il primo obiettivo e non ha torto a difendere questo primato. Ma la corona europea fa gola alla società, ai giocatori e ai tifosi doposei delusioni in altrettante finali. L’ora della svolta può arrivare dalla linfa nuova che Marotta e compagni sapranno innestare nel vecchio e inossidabile troncone. Tutte le avversarie tenteranno di rafforzarsi per contrastare la Juve in campionato, in Coppa Italia e anche in Champions. Spetta ai bianconeri rispondere con un mercato che salvaguardi i conti ma rafforzi la squadra. Per vincere ancora.

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L’Italia femminile che vince

CAGNOTTO E GIORGINIENTE QUOTE ROSA

LUIGI MASTRANGELOGiocatore di pallavolo� Non so quante probabilità ci siano di fare x due manche 3:38’33”...di sicuro è più facilee fare 6 al superenalotto rally #fasanoselva @gigi1mastro

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Le strategie di mercato

STESSA JUVE? NO, MEGLIO CAMBIARE

U na decina di giorni fa glieloavevamo pronosticato a mo’di battuta. Con Nico

Hülkenberg e Georg Nolte, managerdi Rosberg, stavamo vivendo una lunga attesa al controllo passaporti dell’aeroporto di Montreal. E, quando il pilota tedesco della Force India ha scelto la fila, il suo connazionale ci ha spinto a seguirlo. «Occhio però, questo è il Nico sbagliato». «Attento — abbiamo replicato — magari stiamo prendendo in giro il prossimo vincitore di Le Mans». Il pilota della Force India, libero da ogni forma di superstizione, aveva sorriso divertito. Ieri si è ripetuto, stavolta per la felicità, dal gradino più alto del podio, dopo aver domato la 24 Ore all’esordio. Il suo successo non deve sorprendere perché Nico ha

tra le proprie doti quelle di essere un passista, un bravissimo ragazzo che in pista sa essere concreto, costante e che raramente cade in errore, anche se proprio in Canada ha rischiato di buttar via un piazzamento a punti per resistere a Sebastian Vettel. Un pilota bravo pure a sfruttare situazioni delicate come quando nel 2010 conquistò sotto la pioggia la pole a sorpresa nel GP del Brasile con la Williams.

Il trionfo a Le Mans costituisce il giusto riconoscimento alle sue qualità e lo ripaga, almeno in parte, dal mancato ingaggio da parte della Ferrari: nel 2013 era già stato selezionato per il post Massa, quando lo scontro Montezemolo-Alonso dopo l’Ungheria, spinse Maranello a virare di nuovo su Raikkonen, che per fama e risultati (in quell’anno con la Lotus stava andando fortissimo) poteva costituire un «pungolo» migliore nei confronti di Fernando. Ora anche se Kimi non convince, è difficile che il treno rosso possa passare ancora

non fosse altro perché al Cavallino un tedesco (Vettel) c’è già e la dirigenza attuale pare aver altri gusti.

Però il successo di Nico, il primo di un pilota di F.1 dai tempi di Herbert e Gachot (1991) a Le Mans, è anche un meraviglioso spot per chi, come la Porsche, ha scommesso sui protagonisti della F.1 per accrescere la popolarità della categoria e dunque incrementare il ritorno mediatico dei propri successi. Primadi Nico, i tedeschi avevano tentato invano Alonso e ingaggiato Mark Webber che ieri, conducendo un’altra 919 Hybrid al secondo posto, ha regalato una splendida doppietta alla Porsche. L’impresa di Hülkenberg potrebbe ingolosire appunto piloti che come Fernando sono costretti da macchine o Power Unit mediocri al ruolo di comprimari nei GP e che invece vedono nella 24 Ore una prestigiosa opportunità per saziare la propria inappagata fame di vittoria.

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Il pilota di F.1 vincitore a Le Mans

HÜLKENBERG APRE NUOVI ORIZZONTI

L’ANALISIdi FAUSTO NARDUCCIemail: [email protected]

twitter: @Ammapp1

ARDUCCIrcs.it

p1

IL COMMENTOdi ANTONIODI ROSA

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LO SCENARIOdi ANDREACREMONESI

DANIELA MERIGHETTIAzzurra di sci alpino� Che classe queste due cagnotto_dallape!!!!!@DadaMerighetti

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GrossetoIschiaJuve StabiaL’AquilaLecceLuccheseLumezzaneLupa Castelli*Lupa RomaMaceratese*MantovaMartinaMateraMelfiMonzaPadova*PaganesePaviaPisaPistoiesePontederaPrato

Pro PiacenzaReal VicenzaReggianaRegginaRenateRimini*SantarcangeloSavonaSpalSiena*SüdtirolTorresTuttocuoioVarese**VeneziaVigor Lamezia

La composizione dei tregironi sarà resa notadalla Lega Pro una voltaultimate le iscrizioni

GDS

Como in B, la rincorsa è finita1Il Bassano non va oltre lo 0-0: la squadra di Sabatini è promossa dopo 11 anni

Roberto PelucchiINVIATO A BASSANO (VI)

D opo undici anni di soffe-renze e mediocrità, ilComo è tornato in Serie

B. Una promozione forse a sor-presa, ma meritata. Niente gol,ieri, ma un’altra grande provadella squadra di Sabatini, che èarrivato a gennaio al posto diColella e ha contribuito a for-mare quel mix di unità ed entu-siasmo che hafatto la differen-za. «Dopo la vit-toria di Manto-va, che ci ha per-messo di andareai playof f, aqualche giocato-re ho detto: an-diamo in B - haraccontato il tec-nico - la mia pro-mozione in Bcon il Padova erastata bellissima,ma questa ha un sapore diver-so. Sembrava lontana anni lu-ce». Il Bassano si arrende, ma atesta alta e tra gli applausi del-la sua gente. Tonino Asta ri-schia una doppia beffa: nonavendo il patentino (deve fareancora il master) potrebbe nonriuscire a prendere i treni diNovara o Vicenza. «Domani(oggi, ndr) parlerò col presi-dente. Al di là dei progetti,l’ambizione personale deve es-sere sempre messa al primo po-sto». Come dire: grazie di tut-to, ma adesso provo a volare.

CHE DUELLI Partita molto tatti-ca, ma anche troppo ruvida, finda subito. Un rodeo indiavola-to che l’arbitro Martinelli ha fa-ticato a controllare, più per in-disciplina dei giocatori che perincapacità proprie. Il Como hadifeso a 5, con Marconi e Fau-tario bravi a fare le due fasi.Così la squadra di Sabatini hamantenuto la giusta compat-tezza e si è sempre distesa inblocco, con intelligenza e tra-me di gioco a terra di buona

qualità. Nel pri-mo tempo haavuto più occa-sioni del Bassa-no, in difficoltànegli attacchi(Pietribiasi ma-le). Semenzatoha salvato inarea su Ganz(minuto 15) e LeNoci si è divora-to due gol (al 22’dopo una gran-de azione Mar-

coni-Castiglia-Marconi e al 48’dopo un pallone perso dal Bas-sano).

DUBBIO IN AREA La squadra diAsta non è riuscita a giocarecon serenità e pochi migliora-menti ha portato il tempora-neo cambio del modulo, un 4-3-1-2 con Iocolano alle spalledi Nolè e Pietribiasi. Pesa, pe-rò, un sospetto rigore di Am-brosini, entrato scomposto suIocolano. Nella ripresa la parti-ta è stata condizionata dalcampo inzuppato. Il Bassano

ha avuto due grandi occasionicon Nolè, che prima ha centra-to il palo (24’) e poco dopo haspedito fuori da due passi. Enel finale il comasco Defendiha avuto sui piedi il gol dellavittoria (parata di Grandi). Ilpareggio, però, è bastato perscatenare la festa dei circa 800comaschi in gradinata.

RITORNO TRA I GRANDI Il Co-mo ha dovuto ingoiare molteamarezze prima di tornare asorridere. Le macerie lasciateda Enrico Preziosi e il falli-mento avevano devastato lasocietà, precipitata nei dilet-tanti nel 2004. La risalita è sta-ta lenta: due eliminazioni ai playoff e il ritorno nei profes-

sionisti con un doppio salto trail 2008 e 2009, poi anche tantestagioni anonime in Lega Pro.Fino a questa annata straordi-naria: i playoff acciuffati all’ul-tima giornata, le vittorie conBenevento e Matera, la doppiafinale con il Bassano. La festadurerà giorni, poi bisogneràprogrammare subito il futuro

per fare in modo che il Comonon sia soltanto di passaggioin B. O, in quel caso, che lo siaper un ulteriore balzo in avan-ti, come nei gloriosi anni Ot-tanta quando la squadra lom-barda giocava stabilmente inSerie A e aveva il miglior viva-io d’Italia.

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1 Andrea Ardito, 38 anni, chiude la sesta stagione di fila col Como 2 L’esultanza dei giocatori dopo la promozione. 3 Festa con mogli e fidanzate CUSA-LAPRESSE-LIVERANI

21

3

Nicola Binda

I n attesa di capire che ne sa-rà del Parma e delle scelteche farà il Como (Sabatini

dovrebbe essere confermato),in Serie B ci sono ancora seisquadre senza allenatore. Cin-que, se diamo per fatto il ritor-no di Marino al Catania: primabisognerà liberarlo dal Vicenza.Che è una delle 5 squadre incerca e, al di là dei tanti nomiusciti (ultimo quello di Mimmo

Di Carlo), non si è ancora postoil problema. A Modena - dovec’è sempre Novellino sotto con-tratto per altre due stagioni - sicerca un tecnico esperto e lacandidatura di Foscarini è quel-la più autorevole. La Ternana,dopo l’arresto del presidenteZadotti (ora ai domiciliari), de-ve fare un nuovo cda e poi simetterà al lavoro, ma il d.s.Cozzella ha due idee: il ritornodi Toscano, o l’arrivo di Gautie-ri. Poi ci sono le due neopro-mosse: a Novara non c’è stata la

conferma di Toscano (pur aven-do un anno di contratto) e insettimana la società si muoverà(intanto è vicino Bernardini delLivorno), mentre alla Salernita-na (dopo la virtuale confermadi Menichini) è tutto bloccato inattesa che il patron Lotito diaqualche segnale. Dopo la retro-cessione (e in attesa del ripe-scaggio) invece il Brescia ha de-ciso: c’è l’accordo biennale conRoberto Boscaglia (ex Trapani).

GIOCATORI La Pro Vercelli lavo-ra sui giovani: presi Berra (Car-rarese, via Udinese) ed Esposito(Gubbio), piace Razzitti (Ca-tanzaro) sul quale però s’è fion-dato anche il Pisa. Il Teramo, inattesa degli sviluppi sul caso-

Savona, pensa alla squadra eprende Bartolomei dal Ponte-dera. Il Perugia per la difesapunta su Volta (Sampdoria), hachiesto alla Fiorentina di riave-re Fazzi e tratta Gagliardini (exSpezia) con l’Atalanta. Il Lan-ciano come portiere vuole Noc-chi della Juve (era allo Spezia)e per l’attacco ha chiesto Capel-luzzo al Verona. Il Crotone vuo-le Yao e Donkor dell’Inter. Infi-ne, in Lega Pro, a Rimini dopo lapromozione ha rinnovato ilcontratto la stella Ricchiuti,mentre lo scatenato Pavia dopoLa Camera, Cristini, Martin eIannarilli è in pressing su Bri-ghenti e Alessandro Marchi del-la Cremonese.

© RIPRODUZIONE RISERVATARoberto Boscaglia, 47 anni LAPRESSE

� Si é giocata a Foligno la finale playoff. Il Sestri Levante di Francesco Baldini (che andrà alla Lucchese) ha battuto il Monopoli per 1-0, rete di Marco Firenze (5 gol nei playoff dopo i 13 gol in campionato). Ai liguri va il premio di Lega che vale 30.000 euro, sempre che - avendo maturato il diritto ad essere la prima ripescabile inLega Pro - non riesca ad arrivarci. Intanto si sono chiusi gli spareggi tra le 28 seconde in Eccellenza: sono salite in D Castellazzo Bormida, Varesina, Fezzanese, Serpentara, Ravenna, Vibonese e Nardò.

SERIE D

Sestri Levantegran vittoria:ora è Lega Pro?

PLAYOFF

SEMIFINALI

COMOpromossoin Serie B

Benevento 1

Como 2

Bassano

Juve Stabia

Matera

Pavia

Ascoli

Reggiana

2

4

0

0

1

1

5

3

6

5

2

1

SEMIFINALI

Como

Matera

Bassano

Reggiana

d.c.r

d.t.s

d.c.r d.c.r

d.t.s

A R A R

A R

4

2

COMO

Bassano

2

0

0

0

IL CAMMINO VERSO LA B

GDS

33Sono gli anni del Como in Serie B: l’ultima volta era stata nel 2003-04, poi la caduta in D

IL RITORNO

BASSANO 0

COMO 0BASSANO (4-2-3-1) Grandi 6; Toninelli 6,5, Priola 6,5, Bizzotto 7, Semenzato 6 (dal 19’ s.t. Cattaneo 6); Davì 6, Proietti 5,5 (dal 13’ s.t. Cenetti 6); Furlan 5,5, Nolè 5,5 (dal 38’ s.t. Cortesi s.v.), Iocolano 5,5; Pietribiasi 5. PANCHINA Scaranto, Zanella, Stevanin, Casarini. ALLENATORE Asta 6.

COMO (3-5-2) Crispino 6; Ambrosini 6,5, Giosa 7, Cassetti 7; Marconi 6,5, Castiglia 6,5 (dal 38’ s.t. Ardito s.v.), FIETTA 7,5, Casoli 7, Fautario 6,5; Le Noci 6 (dal 45’ s.t. Rinaldi s.v.), Ganz 6,5 (dal 25’ s.t. Defendi 6). PANCHINA Falcone, Lebran, Rolando, Maritato. ALLENATORE Sabatini 7,5.

ARBITRO Martinelli di Roma 5,5. NOTE spettatori 3.000 circa; paganti e incasso non comunicati. Ammoniti Iocolano, Ambrosini, Castiglia, Davì e Fautario. Angoli 1-0.

MERCATO

Modena, Ternana e Vicenza: rebus in panchina1Anche Novara e Salernitana al palo:dopo la promozione manca l’allenatoreInvece il Brescia ha scelto Boscaglia

Lega ProRIl ritorno della finale playoff

30

4� Vittorie di fila per Lorenzo: non ci era mai riuscito prima d’ora nel Mondiale

Lorenzo, poker stratosfericoMa Rossi è ancora leader: +1 1Jorge vince la quarta gara di fila, Valentino chiude 2°Pedrosa completa il podio. Iannone 4°. Marquez e Dovi out

Filippo FalsaperlaINVIATO A MONTMELÒ (SPAGNA)

Q ualche volta bisogna accontentarsi. Allo-ra può essere presa quasi come una vitto-ria aver costretto Jorge Lorenzo a non fa-re il saluto alla tribuna nella curva prima

del traguardo, mentre è inclinato a 60 gradi. Ungesto, fatto nelle tre precedenti vittorie, quasi disfida agli avversari con un messaggio chiaro: «Tiho distrutto, mi posso permettere anche di gui-dare con una mano sola». Ieri no. Per il pokerd’assi che lo porta a un solo punto dal compagnoRossi, ha dovuto stringere i denti. Perché Valen-tino gli ha messo una spina nel fianco fino allabandiera a scacchi. Decimo contro decimo, pre-occupazione dopo preoccupazione. Allora deveessere stata una vera liberazione imbracciare un«martillazzo» di gomma e piantare in una via difuga del Motodrome, gremito di gente (97.200persone ieri, 176 mila nei tre giorni), la bandieradella Lorenzo’s Land, che a Jerez, la prima dellaquaterna vincente, gli si era afflosciata in mano.

TENSIONE La gara che, viste le premesse, potevaessere una battaglia all’arma bianca si è risoltain un assalto a (breve) distanza di fioretto. Jorgeha dominato dal primo giro (ha battuto anche il

record, di Casey Stoner, di passaggi in testa con-secutivi: ora 103) e dietro Valentino ha tentatoinutilmente di portarlo al bis della beffa all’ulti-ma curva del 2009. Rossi gli ha fatto sentire ilfiato sul collo: scattato dalla settima casella, al4o giro era già in scia al compagno, staccato di1”4, perdendo briciole di tempo fino al 12o pas-saggio (2”2) da dove iniziava la rimonta.

DUELLO A tre giri dalla fine i due si guardavano,distanti solo 1”186: se provate a contarlo vi sem-brerà nulla, ma in questa MotoGP possono di-ventare un solco impossibile da colmare. Cosìcome è stato. Ancora doppietta Yamaha, comein Francia, e la consapevolezza che adesso ilcampionato è sempre più un affare di famiglia,con un punto a favore di Valentino, ma l’inerziain mano a Jorge, che mai in carriera era riuscitoa piazzare un filotto tanto impressionante. Glialtri pretendenti, alla gara e, soprattutto, alcampionato si sono immolati sull’altare dell’esa-gerazione. Che nelle gare significa quella picco-la e spiacevole parola: caduta. La più significati-va coinvolge ancora una volta Marc Marquez,l’ex dominatore che non riesce a venir fuori daltunnel dei problemi tecnici e della sua irruenza.Partito con la consapevolezza di dover insegui-re, si è buttato dietro Lorenzo come se non cifosse domani. E infatti per lui non c’è stato nem-

meno… il terzo giro. Alla staccata del rettili-neo dietro i box è arrivato ad una velocità fol-le, ha messo la Honda di traverso e per non«sbocciare» Jorge (lo ha sfiorato) è andatonella via di fuga della curva 10. Gara finita,campionato affondato (-69 punti), affiatamen-to con la moto da ritrovare. Ci sarà da lavorare.

STRANEZZA Non è altrettanto normale vederein terra Andrea Dovizioso (6° giro) quando eragià stato infilzato da Valentino, ma poteva ge-stire con speranze un nuovo podio. «Ho esa-gerato col gas mentre ero inclinato e il con-trollo di trazione non è riuscito a “starmidietro”. Peccato». Già perché l’idea diMondiale — un sogno più che altro — èdefinitivamente andata. Sognava dagrande davanti alla sua gente AleixEspargaro, che partiva dalla pole conla Suzuki, ma quando era 4o si è ste-so per foga.

RITORNO Così, sfruttando gli erro-ri altrui, sul podio è andato DaniPedrosa (non succedeva da Valen-cia 2014), anche se con un distaccoabissale, quasi 20”: «Un po’ all’inizioda addebitare alle mie condizioni fisiche,nella seconda metà di gara per la nostra motoche soffre in uscita di curva». Forse la Hondaha bisogno di più cure del pilota. Non troppodistante, al 4o posto Andrea Iannone, che ha portato a casa il massimo possibile (e il 3o postomondiale) in un fine settimana in cui le Ducatihanno sofferto. «Ho fatto una pessima partenzaperché abbiamo dei problemi in quella fase. Masono contento di aver saputo gestire bene unasituazione difficile». Merita una menzione an-che Maverick Viñales, bravo a non farsi travol-gere dalle emozioni (prima fila dopo appena 7gare e con la Suzuki) e rimontare da una bruttapartenza (14o) al 6o posto dietro Bradley Smith.

OSTACOLI Adesso si punta ad Assen, dove lapioggia può far rivivere dentro Lorenzo i fanta-smi della caduta del 2013, proprio mentre era inuna esaltazione agonistica simile a questa. Unrischio concreto, ma questo Jorge sembra piùmaturo di allora. Domani, un giorno di test (sen-za la Ducati ufficiale) ma… con rischio pioggia.

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In alto: il giro d’onore di Casey Stoner sulla Honda stradale derivata dalla MotoGP; la partenza; Dovizioso subito dopo la caduta. Qui sopra: il botto di Aleix Espargaro; Lorenzo e Rossi nel parco chiuso; il podio MILAGRO-REUTERS-IPP-CIAM

Il maiorchino ha dominato dal via, il pesarese ha creduto alla rimonta fino alla fine

Harakiri di Marc che, per ovviare alle carenze della Honda, è finito a terra. Ora è a -69

LA CHIAVE

Jorge Lorenzo pianta la bandiera della vittoria con un «martello» gigante. Nella foto grande il maiorchino precede Valentino Rossi REUTERS-AFP-AP

MotomondialeRGP Catalogna

31LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

IL MARTELLO CONFESSA:«HO DOVUTO RISCHIARE

SENNÒ MI AVREBBE PRESO»

fL’INSEGUITORE ANCORA SUL GRADINO PIÙ ALTO DEL PODIO

CADUTA CON POLEMICA

Tutti contro Marc: «Sopra le righe» 1Il quasi-tamponamento a Lorenzo scatena il paddock. L’iridato non ci sente: «Correrò sempre così»

� MONTMELÒ — (g.z.) Velocissimo in pista, bravo e onesto fuori. «Kent è più forte, riesce a fare tutto ciò che vuole con la moto, è abituato alla vittoria, io negli ultimi giri sono più teso», ammette Enea Bastianini riconoscendo i meriti dell’avversario, sempre più capoclassifica. Quando perdi per soli 35 millesimi, potresti invocare la sfortuna, ma Bastianini non cerca scuse: un’altra qualità tutt’altro che comune a 17 anni. Così Enea, ancora una volta, deve accontentarsi di un 2° posto, dopo aver sognato la prima vittoria: l’appuntamento è rimandato. Così come il primo podio di Niccolò Antonelli, beffato sul traguardo da Efren Vazquez per soli 0”087: il suo è comunque un 4° posto di valore, perché Niccolò ha fatto tutto bene, tranne l’ultimo giro. «Sono stato un patacca», ammette. Ottavo Romano Fenati, 12° Andrea Locatelli. In Moto2 successo per il capoclassifica Johann Zarco accompagnato da Alex Rins e Tito Rabat, con Franco Morbidelli 8° e autore di una bella rimonta. Nella foga del via, Franco si è toccato con Axel Pons (caduto): manovra sanzionata a con un punto sulla patente (ne aveva già 3): ad Assen scatterà dall’ultima posizione.

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IN MOTO2 VINCE ZARCO

Moto3: beffa BastianiniKent 1° per 35 millesimi

INVIATO A MONTMELÒ

D ito puntato contro MarcMarquez. Lo condannafacendo scena muta Jor-

ge Lorenzo, graziato dal lungodello spagnolo nel finale del 3°giro. «Non ho bisogno di ri-spondere, basta che guardi lamia faccia», dice con una smor-fia che svela il pensiero. Lo fa amodo suo, ovvero con ironia,Valentino Rossi: «Marc è unomolto amichevole, vuole sem-pre starti vicino, toccarti. An-che in gara vuole entrare den-tro la tua moto». Lo fa intuireSilvano Galbusera, capotecni-co di Valentino: «Forse Marcpensa di non poter puntare piùal Mondiale e vuole vincere le

singole gare. Il comportamen-to è quello. Non so se l’Argenti-na ha rotto qualche equilibrio,però i campioni in genere nonsi scompongono». Attacca adalzo zero Lin Jarvis, responsa-bile Yamaha: «Ha fatto ungrande errore. Pensava forse dibattere Lorenzo al 3° giro? Ilsuo Mondiale è finito e lui ri-schia tutto per vincere, ma nonporta a niente. Può farsi maleda solo, ma anche eliminare al-tri piloti. Non è un approccioprofessionale, deve rispettaregli altri».

REPLICA Parole dure, che Mar-quez rispedisce al mittente.«Per il momento non ho butta-to giù nessuno — spiega con lasua ostentata sicurezza —. Il

mio obiettivo era finire la gara,ma avevo un buon feeling e misentivo bene dietro a Jorge. Hofrenato al solito punto, ma lamoto si è messa a scivolare enon sono più riuscito a tenerla.Il mio errore viene dal proble-ma, e il problema dall’errore.Però il mio approccio non cam-bierà, non ho niente da perde-re». Lo difende Livio Suppo, te-am principal della Honda Hrc:«Di sicuro ha esagerato, masiamo noi che dobbiamo dargliuna moto come l’anno scorso.Non so se cambierà mai ap-proccio per diventare più cal-colatore. È come dire a un fu-matore che fumare fa male. Losa, ma non smette».

p.i.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Giovanni Zamagni MONTMELÒ

Q uattro GP consecutivi non li aveva maivinti in tutta la sua carriera. Ma questoJorge Lorenzo è (quasi) imbattibile, forseil migliore di sempre, come confermano

anche i 103 giri di fila (nuovo primato assolutoper la categoria) percorsi al comando da Jerez aBarcellona, passando per Le Mans e il Mugello.Quattro gare dominate dall’inizio alla fine, chefanno di Jorge il pilota più in forma del momen-to. Ma per salire sul gradino piùalto del podio, questa volta Jor-ge ha faticato, molto più che nei tre precedenti GP. «Gli ulti-mi dieci giri sono stati durissi-mi — conferma —. Rossi stavarecuperando tanto, in un sologiro è stato 4 decimi più rapidodi me (al 19°; n.d.r.): ho temutodi non farcela». Questo Loren-zo, però, non si arrende facil-mente e con le ultime energie èriuscito a difendersi dagli at-tacchi. «Di solito non lo faccio mai, ma questavolta ho deciso di prendere più rischi anche seero già al limite: se non l’avessi fatto, Valentinomi avrebbe ripreso. Ho spinto di più, ho datoancora più gas, ho frenato più tardi: era troppoimportante mantenere il vantaggio».

MENTALITÀ Così è arrivato il quarto successoconsecutivo, a conferma di una determinazionestraordinaria. «In questo momento, credo che laconcentrazione faccia la differenza, non perde-

re la calma anche in situazioni complicate. L’in-nalzamento della temperatura ha favorito Rossie ha penalizzato me perché la mia M1 scivolavamolto più che nelle libere e con un Valentino co-sì martellante ho dovuto guidare meglio di sem-pre. Un grande sforzo, ma ne è valsa la pena. Lamoto sta andando molto bene, io e Valentino ab-biamo vinto sei GP su sette: bisogna approfittaredella situazione, prima che la Honda recupericompetitività».

CONCENTRATO Lorenzo martella anche su que-sto aspetto, sa che la situazione può cambiare

molto rapidamente. «Non di-mentichiamo che nelle primetre gare non ero mai salito sulpodio: può benissimo succede-re nuovamente di essere in dif-ficoltà. Bisogna sfruttare almassimo questo momento, per-ché basta una gara con l’acqua,un episodio sfortunato per per-dere un sacco di punti. Certo, lacaduta di Marquez ci dà adessoun buon vantaggio e nelle ulti-me quattro gare ho recuperato

28 punti, ma Rossi è sempre davanti, è moltocostante e preciso, un martello come me: non èfacile batterlo». Per lo stesso motivo non vuolesentire parlare di mondiale a due. «Non siamonemmeno a metà campionato e quello che è suc-cesso a loro (Marquez e Dovizioso; n.d.r.) puòbenissimo accadere a noi nella seconda parte della stagione. E’ vero però che io e Valentinosiamo molto costanti, facciamo pochi errori, mapuò sempre capitare».

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JORGE LORENZO4 TITOLI IRIDATI

ROSSI FAVORITO DAL CALDO. HO

DOVUTO GUIDARE MEGLIO DI SEMPRE

IL DOTTORE SENZA SCUSE: «DEVO PARTIRE NEI PRIMI 5,

COSÌ DIVENTA DURISSIMA»

fIL LEADER DEL MONDIALE7 PODI SU 7 NEL 2015

Paolo IanieriINVIATO A MONTMELÒ

P er un punto, Valentino salva la cappa.Per ora. «Sì, perché se voglio restare da-vanti a Jorge dopo Assen, dovrò batter-

lo. Con questo Lorenzo non sarà facile, ma èimportante resistergli». Per l’11a gara di filaRossi vola sul podio, con un secondo posto disostanza dietro al compagno. Però, nel gior-no in cui Marc Marquez si autoelimina dallalotta iridata («poteva farmi un favore pren-dendo Jorge e quasi ce la fa-ceva. Scherzi a parte, ha pre-so un bel rischio, è sempreattaccato, sfiora…»), al pe-sarese non riesce di arginarelo strapotere di Jorge. «Main un paio di momenti hocreduto di prenderlo. Non cel’ho fatta ed è un peccato, hodimostrato di avere il poten-ziale per lottare fino all’ulti-mo giro. Però dopo 3 garedifficili dove il lavoro sullamoto non aveva dato risultato, ho dimostratodi esserci da subito. Ma con Jorge in questostato vincere dalla 3a fila diventa difficile. Hoperso tempo all’inizio, recuperare è dura».

GIRO VELOCE Già, la qualifica. Tasto dolenteper questo Rossi che molte gare le perde ilsabato. Anche ieri. Gli 8 decimi che alla fine siè ritrovato da Lorenzo sono gli stessi di iniziogara: 1” al primo passaggio, salito a 1”4quando al 4° si è sbarazzato di Andrea Dovi-

zioso per il 2° posto, fino a un massimo di 2”2 al12° giro, prima di un recupero decimo su deci-mo. «Devo migliorare e partire tra i cinque — èil mea culpa —. Avevo il potenziale, ma non ciho provato abbastanza. Colpa anche delle gom-me soffici che permettono ad altre moto di esse-re più veloci per un giro, mentre in gara calano.Ma Jorge con la M1 parte davanti, quindi…».

SFORZO Quindi proprio in qualifica occorreràdarsi una svegliata. «I miei risultati non sono nécolpa dell’approccio né delle strategie. Io sonosempre stato così. Devo migliorare. Come? Alle-

narsi con altre moto è difficile.Puoi lavorarci nelle libere, peròè complicato. In ogni caso nonmi serve la pole, mi basta finirenei 5». Perché poi la gara ha fat-to vedere come questo Rossipuò battagliare ad armi paricon Lorenzo. «Ho pensato cheavrei potuto raggiungerlo al-l’ultimo giro. Jorge non ha maicontrollato, puoi farlo se hai 2”,non se ti recuperano costante-mente. Sarebbe stata lotta du-

ra, psicologicamente mi sarei trovato in vantag-gio e per come staccavo…». Il duello ravvicinatoè rimandato («Arriverà» è sicuro Lin Jarvis, re-sponsabile Yamaha), ma intanto il Dottore escevincitore della gara degli applausi. Fischi, ahi-mé, per il povero Jorge, che non riesce a essereamato neanche a casa. «Ho letto le polemichesui tifosi italiani che fanno schifo perché fischia-no, ma qui è uguale. Cosa dico? Mi spiace». Sivolta e se ne va. Assen sarà un’altra battaglia.

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VALENTINO ROSSI9 MONDIALI VINTI

MARC POTEVA FARMI UN FAVORE

PRENDENDO JORGE,MA CHE BRIVIDO!

Marquez cade, Lorenzo ringrazia e scappa MILAGRO

32 LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Mai così in formaSa dominarepur controllandoma ora c’è Assen

Quattro di fila, come non aveva mai fatto prima in carriera e la consapevolezza di poter vinceredi forza, ma anche di strategia, controllando. Chi vuole batterlo in questo momento deve solo sperare che torni alla ribalta il Lorenzo tipo inizio campionato, spazzando via l’attuale rullo compressore. Troppo sicuro di sé per poterlo scalfire in pista. Ma all’orizzonte c’è un pericolo. Arriva la nemica Assen, con il suo tempo variabile: aggrappati al meteo… CANONIERO

10M.VIÑALES Poteva crollare sotto il peso della responsabilità di una grande prestazione in prova. Forse non è andato fortissimo, ma ha conquistato un buon risultatoIPP

8

M.MARQUEZLe gare sono fatte per essere vinte, ma anche per arrivare secondo, quarto o peggio. Però questo Marc non vuole accettarlo e continua a sbagliareEPA

4

PEDROSAHa sul groppone una vagonata di secondi, ma bisogna considerare che il suo campionato è cominciato(ad handicap) solo da tre gran premiGETTY IMAGES

7

DOVIZIOSO Non è da lui un errore così, soprattutto perché doveva vendicare il Mugello.Invece esce dalla gara e anche dalla lotta mondialeCIAMILLOCASTORIA

4

IANNONE Un premio all’ennesima gara intelligente in un fine settimana difficile fin dall’inizio. Ma ormai l’Andrea sprecone sembra preistoriaMILAGRO

7

CRUTCHLOWO.k. la Honda in questo momento è una moto impegnativa, ma non si può cadere tre gare consecutive.Il team di Cecchinello ha bisogno di sostanzaCIAM-CAST

4

IL MIGLIOREJORGE LORENZO

MOTO2

V.ROSSI Ci ha creduto fino in fondo e quasi… ci riusciva. Ma quello che aveva di fronte non era il Lorenzo versione quasi debuttante del 2009CIAMILLOCASTORIA

A.ESPARGARO Stava facendo tutto bene, nei limiti di una Suzuki che è ancora tutta da sviluppare, ma si è buttato a terra: peccato mortale quando, invece, poteva finire quartoGETTY IMAGES

5

GLI ALTRI De Angelis 7 Un punticino con l’unica Crt è super; Smith 7 I tanti ritiri lo aiutano ad acciuffare un buon 5° posto; Redding 7 Porta all’arrivo una Honda ben piazzata; Bradl 7 Il suo miglior risultato, dopo 4 zeri; Bautista 7 Fa più punti che nei 6 GP precedenti; Petrucci 6,5 Addrizza una gara difficile, ma è lontano; Miller 6,5 Nel festival di cadute sta in piedi: strano...; Laverty 6,5 Miglior risultato in MotoGP; Di Meglio 5,5 Si prende almeno un paio di punti; Baz 5 Questa volta fa il gambero; Barbera 5 Ha la voglia di finire anche senza punti; Melandri 4 Rompe il cambio, quando è in fondo; Pol Espargaro 4 L’aria di casa lo fa volare, letteralmente…; Hernandez 4 Per stile il suo «carpiato» è da 10; Hayden 4 Un dritto e una caduta: troppo.

NELLA CLASSE REGINA

Super Jorge eguagliaHailwood:37 vittorie

Giovanni Cortinovis

P er la prima volta incarriera Jorge Lorenzoottiene 4 vittorie di fila

nel Mondiale: in 250 nel2006 con Aprilia era arriva-to a 3 successi, così come conYamaha in MotoGP nel 2010(Gran Bretagna, Olanda eCatalogna), 2012 (Francia,Catalogna e Gran Bretagna)e 2013 (Australia, Giapponee Valencia). Con 37 vittorienella classe regina eguagliaal 5° posto nella classifica ditutti i tempi Mike Hailwood;ancora una e avrà raggiuntoCasey Stoner.

IN SERIE Lorenzo si affidaalla cabala, perché questo èil 4° campionato in cui vincealmeno 4 dei primi 7 GP sta-gionali. Nei precedenti hasempre conquistato il Mon-diale: nel 2012 (4 successi),nel 2010 (5) e nel 2007 (5, in250). D’altro canto, Valenti-no Rossi ha iniziato l’annatacon 7 podi su 7 gare, comeaveva fatto solo nel 2002,2003 e 2005 e in tutte quelleannate si è sempre laureatoiridato. In totale sono 167 ipodi del pesarese in 500-MotoGP, più di quelli di Gia-como Agostini (88), MaxBiaggi (58) e Marco Melan-dri (20) messi insieme.

ZERO ZERO ZERO Marc Mar-quez, invece, rimedia il terzozero stagionale su 7 GP, rad-doppiando il numero di zeriottenuti nelle due preceden-ti stagioni in MotoGP (cadu-ta al GP Italia 2013, squalifi-ca al GP Australia 2013 peressere rientrato ai box acambiare moto un giro dopoil consentito, caduta al GPAustralia 2014). L’ultimavolta che nella prima partedel campionato patì 3 ritiriera il 2011, in Moto2: è l’ulti-mo campionato che non havinto. Marc si consola con il25° giro veloce in MotoGP.Dani Pedrosa invece ottieneil 95° podio nella classe regi-na, raggiungendo Mick Do-ohan al 2° posto.

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MONDIALE MOTOGPGARA MOTOGP

Iannone usa molto bene la testa1Chiude quarto un fine settimana difficile per la rossa. Dovizioso invece si butta via

LE PAGELLE di FILIPPO FALSAPERLA

MOTO3

ARRIVOPOS PILOTA NAZ MOTO TEMPO/DISTACCO

1. LORENZO SPA Yamaha in 42'53"208

media 165,3 km/h

2. V.ROSSI ITA Yamaha a 0"885

3. PEDROSA SPA Honda a 19"455

4. IANNONE ITA Ducati a 24"925

5. SMITH GB Yamaha a 27"782

6. M.VIÑALES SPA Suzuki a 29"559

7. REDDING GB Honda a 36"424

8. BRADL GER Yamaha Forward a 42"103

9. PETRUCCI ITA Ducati a 49"350

10. BAUTISTA SPA Aprilia a 52"569

11. MILLER AUS Honda a 53"666

12. E.LAVERTY IRL Honda a 55"765

13. BAZ FRA Yamaha Forward a 55"832

14. DI MEGLIO FRA Ducati a 1'09"037

15. DE ANGELIS RSM Art a 1'25"263

16. BARBERA SPA Ducati a 1 giro

� RITIRATI: al 3° giro HERNANDEZ (COL/Ducati); al 4° giro CRUTCHLOW (GB/Honda); al 4° giro M.MARQUEZ (SPA/Honda); al 5° giro P.ESPARGARO (SPA/Yamaha); al 7° giro DOVIZIOSO (ITA/Ducati); al 7° giro MELANDRI (ITA/Aprilia); al 14° giro HAYDEN (USA/Honda); al 21° giro A.ESPARGARO (SPA/Suzuki) � NON PARTITO: ABRAHAM (R.CEC/Honda) � GIRO PIÙ VELOCE: il 2° di M.MARQUEZ in 1’42”219, media 166,4 km/h� DISTANZA GARA: 25 giri pari a 118,175 km

PILOTIPOS PILOTA NAZ PUNTI QAT AME ARG SPA FRA ITA CAT OLA GER INDY R.CEC GB

1. V.ROSSI ITA 138 25 16 25 16 20 16 20 - - - - -

2. LORENZO SPA 137 13 13 11 25 25 25 25 - - - - -

3. IANNONE ITA 94 16 11 13 10 11 20 13 - - - - -

4. DOVIZIOSO ITA 83 20 20 20 7 16 - - - - - - -

5. M.MARQUEZ SPA 69 11 25 - 20 13 - - - - - - -

6. SMITH GB 68 8 10 10 8 10 11 11 - - - - -

7. CRUTCHLOW GB 47 9 9 16 13 - - - - - - - -

8. M.VIÑALES SPA 46 2 7 6 5 7 9 10 - - - - -

9. P.ESPARGARO SPA 45 7 - 8 11 9 10 - - - - - -

10. PEDROSA SPA 39 10 - - - - 13 16 - - - - -

11. PETRUCCI ITA 39 4 6 5 4 6 7 7 - - - - -

12. A.ESPARGARO SPA 31 5 8 9 9 - - - - - - - -

13. REDDING GB 27 3 - 7 3 - 5 9 - - - - -

14. HERNANDEZ COL 26 6 - - 6 8 6 - - - - - -

15. BARBERA SPA 16 1 4 3 2 3 3 - - - - - -

16. BAZ FRA 13 - - 2 - 4 4 3 - - - - -

17. BAUTISTA SPA 11 - 1 - 1 1 2 6 - - - - -

18. MILLER AUS 11 - 2 4 - - - 5 - - - - -

19. BRADL GER 9 - - 1 - - - 8 - - - - -

20.PIRRO ITA 8 - - - - - 8 - - - - - -

21. HAYDEN USA 8 - 3 - - 5 - - - - - - -

22. E.LAVERTY IRL 7 - - - - 2 1 4 - - - - -

23. AOYAMA GIA 5 - 5 - - - - - - - - - -

24. DI MEGLIO FRA 2 - - - - - - 2 - - - - -

25. DE ANGELIS RSM 1 - - - - - - 1 - - - - -

CALENDARIO29/3 Qatar (1. V.Rossi)12/4 Americhe (1. M.Marquez)19/4 Argentina (1. V.Rossi)3/5 Spagna (1. Lorenzo)17/5 Francia (1. Lorenzo)31/5 Italia (1. Lorenzo)14/6 Catalogna (1. Lorenzo)27/6 Olanda (Assen)12/7 Germania (Sachsenring)9/8 Indianapolis16/8 Repubblica Ceca (Brno)30/8 Gran Bretagna (Silverstone)13/9 San Marino (Misano)27/9 Aragon11/10 Giappone (Motegi)18/10 Australia (Phillip Island)25/10 Malesia (Sepang)8/11 Valencia

ARRIVOPOS PILOTA NAZ MOTO TEMPO/DISTACCO

1. ZARCO FRA Kalex in 41'15"487

media 158,1 km/h

2. RINS SPA Kalex a 0"426

3. RABAT SPA Kalex a 1"115

4. S.LOWES GB Speed Up a 3"914

5. L.SALOM SPA Kalex a 7"080

6. LUTHI SVI Kalex a 7"383

7. FOLGER GER Kalex a 8"839

8. MORBIDELLI ITA Kalex a 10"352

9. AEGERTER SVI Kalex a 10"638

10. BALDASSARRI ITA Kalex a 10"730

11. A.MARQUEZ SPA Kalex a 11"052

12. KALLIO FIN Kalex a 16"338

13. CORSI ITA Kalex a 16"649

14. SYAHRIN MAL Kalex a 19"584

15. SIMON SPA Speed Up a 19"657

16. SCHROTTER (GER/Tech 3) a 19”966; 17. PONS (SPA/Kalex) a 27”233; 18. KRUMMENACHER (SVI/Kalex) a 30”281 � GIRO PIÙ VELOCE (nuovo record): il 2° di RINS in 1’46”474, media 159,8 km/h

ARRIVOPOS PILOTA NAZ MOTO TEMPO/DISTACCO

1. KENT GB Honda in 40'59"419

media 152,2 km/h

2. BASTIANINI ITA Honda a 0"035

3. VAZQUEZ SPA Honda a 0"600

4. ANTONELLI ITA Honda a 0"687

5. OLIVEIRA POR Ktm a 0"827

6. NAVARRO SPA Honda a 0"913

7. I.VIÑALES SPA Husqvarna a 8"871

8. FENATI ITA Ktm a 8"917

9. B.BINDER S.AF Ktm a 11"068

10. OETTL GER Ktm a 14"968

11. MARTIN SPA Mahindra a 16"596

12. LOCATELLI ITA Honda a 17"340

13. AJO FIN Ktm a 19"086

17. TONUCCI ITA Mahindra a 23"345

20.BAGNAIA ITA Mahindra a 36"956

21. FERRARI (ITA/Mahindra) a 37”895; 27. MANZI (ITA/Mahindra) a 1 giro; 28. MIGNO (ITA/Ktm) a 1 giro � GIRO PIÙ VELOCE (nuovo record): il 12° di VAZQUEZ in 1’50”606, media 153,8 km/h

PILOTIPOS PILOTA NAZ PUNTI

1. ZARCO FRA 1342. RABAT SPA 943. S.LOWES GB 804. LUTHI SVI 785. RINS SPA 746. FOLGER GER 667. MORBIDELLI ITA 628. SIMEON BEL 499. L.SALOM SPA 3610. KALLIO FIN 3511. SIMON SPA 3512. AEGERTER SVI 3313. SYAHRIN MAL 3315. BALDASSARRI ITA 2919. CORSI ITA 16COSTRUTTORI1. KALEX 1702. SPEED UP 883. TECH 3 19

PILOTIPOS PILOTA NAZ PUNTI

1. KENT GB 1492. BASTIANINI ITA 983. OLIVEIRA POR 774. VAZQUEZ SPA 765. FENATI ITA 756. I.VIÑALES SPA 647. B.BINDER S.AF 578. QUARTARARO FRA 549. BAGNAIA ITA 5010. ANTONELLI ITA 4211. MASBOU FRA 3314. LOCATELLI ITA 2120.MIGNO ITA 1227. MANZI ITA 128.FERRARI ITA 1

COSTRUTTORI1. HONDA 1652. KTM 1113. HUSQVARNA 64

COSTRUTTORI1. YAMAHA 166 25 16 25 25 25 25 25 - - - - -

2. DUCATI 119 20 20 20 10 16 20 13 - - - - -

3. HONDA 114 11 25 16 20 13 13 16 - - - - -

4. SUZUKI 57 5 8 9 9 7 9 10 - - - - -

5. YAMAHA FORWARD 18 - - 2 - 4 4 8 - - - - -

6. APRILIA 11 - 1 - 1 1 2 6 - - - - -

7. ART 1 - - - - - - 1 - - - - -

MotomondialeRGP Catalogna

� (p.g.) Festa Ducati nel Tricolore Superbike al Mugello: anche sulla pista umida Michele Pirro non ha dato scampo agli avversari, firmando il quinto successo di fila in volata sul campione in carica Ivan Goi. Il podio è completato da un altro ducatista, Simone Saltarelli. In Supersport Massimo Roccoli (Mv Agusta) bissa il successo di sabato e consolida il primato. Nella Moto3 successo di anthony Groppi (Honda); scivolato Marco Bezzecchi (Mahindra Peugeot), vincitore sabato.

IL QATAR RINNOVA — Il GP Qatar, a Losail, sarà presente nel calendario del Motomondiale fino al 2026. Il rinnovo del contratto è stato firmato ieri dal capo della Dorna Carmelo Ezpeleta e dalpresidente della Federazione motoristica qatariota Nasser bin Khalifa Al-Attiyah.

CIV SBK AL MUGELLO

Festa Ducati: Pirro vincein volata su Goi

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33LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Corrado CanaliLE MANS (FRANCIA)

N el segno del 17. La Por-sche torna a vincere la24 Ore di Le Mans 17

anni dopo l’ultimo successo (1998) e rafforza la proprialeadership tra le marche piùvittoriose nella prestigiosa ma-ratona francese, cogliendo il17o sigillo: un traguardo chearriva al secondo anno di par-tecipazione ufficiale e dopo lacocente delusione patita l’an-no scorso quando il sogno didebuttare con una vittoria siera infranto a pochi giri dallafine.

IN PARATA Arrivo in parataper la Casa tedesca che ha otte-nuto una doppietta cone le 919Hybrid: ha vinto l’equipaggio formato dal tedesco NicoHülkenberg, dal neozelandeseEarl Bamber e dall’inglese NickTandy davanti ai compagni Ti-mo Bernhard, Mark Webber eBrendon Hartley. L’eroe dellacorsa è stato Hülkenberg, cheha centrato il successo alla suaprima partecipazione: Nico èanche il primo protagonistadel Mondiale di F.1 (corre conla Force India) a conquistareLe Mans 24 anni dopo l’analo-ga impresa di Johnny Herberte Bertrand Gachot con laMazda. «È difficile trovare le parole giuste. È probabilmenteil giorno più bello della miacarriera se non della mia vita»,ha detto il pilota tedesco, cheha alle spalle 83 GP di F.1 e unapole (in Brasile nel 2010 con laWilliams). La grande sconfittadi questa edizione è l’Audi, re-duce da 5 successi consecutivi,che si deve accontare del terzoposto coi vincitori del 2014:Andre Lotterer, Marcel Fasslere Benoit Treluyer.

STRATEGIA Il segreto del suc-cesso delle 919 Hybrid è statoaver indossato i panni ... del-l’Audi, con una condotta di ga-ra attendista nonostante lastrepitosa tripletta in prova: halasciato sfogare i cugini di In-golstadt che hanno pagatomolto caro qualche incidentedi troppo dovuto forse alla ne-cessità di andare al massimoper tener testa alle Porsche. Aminare la sicurezza dell’Audil’incidente a Duval dopo circatre ore di gara, quando il fran-

cese è finito contro le barrieretra le curve Mulsanne e India-napolis, mentre stava tentan-do di superare alcune vetturedella Classe GTE tra cui la Fer-rari di Fisichella. Ma ancoranel cuore della notte l’Audi sela stava giocando con la R18 e-tron quattro di Fassler incolla-ta agli scarichi di Webber, che icommissari hanno penalizzatocon uno stop and go di un mi-nuto per aver superato un con-corrente più lento in regime dibandiere gialle. È a quel puntoche Hülkenberg è passato alcomando, guidando nel buiocome un veterano, malgradofosse inseguito dalle Audi diLotterer e di Bonanomi. Poi le

due R18 sono state vittime diuna serie continua quanto im-prevista di problemi che han-no imposto soste supplemen-tari ai box, facendo loro perde-re terreno rispetto alle Por-sche. In particolare la vetturadi Bonanomi è stata costrettaad arrendersi per la rottura diun semiasse. Passarella finaledunque per le 919 che ha trion-fato davanti a 263.500 spetta-tori.

FERRARI Nelle altre classi dasegnalare il successo della Fer-rari 458 Italia, prima nellaGTE-Am (amatori) con AndreaBertolini e i riussi Shaytar e Ba-sov. La loro vittoria compensa

in parte la delusione di Bruni-Fisichella-Vilander che per unproblema al cambio sulla loro458 hanno dovuto dire addioal bis del 2014 (hanno chiusoterzi) nella categoria Gte-Pro.

SUL PODIO Da segnalare an-che l’eccellente prestazionedell’attore Patrick Dempsey,alias dottor Derek Shepherd nella trasmissione Grey Anato-my, secondo con la Porsche911 RSR nella stessa Gte-Am.«Ho sempre sognato un mo-mento come questo. Ho lavo-rato duro negli ultimi anni perraggiungere questo traguardo.W la France!».

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clicLA CASA DOMINANTEIN 83 ANNI DI STORIAAUDI RESTA A QUOTA 13

� (co.ca.) Il trionfo Porsche, atteso da 17 anni, è anche il 17° alla 24 Ore di Le Mans. La casa tedesca è il costruttore che ha vinto più di tutti in 83 anni di storia. L’ultima volta nel ‘98 con la GT1 di McNish, Aiello e Ortelli; la prima nel 1970 con la 917 K. Audi resta ferma a 13 trionfi e Ferrari 9.

Porsche nel segno del 17Hülkenberg re a Le Mans 1 I tedeschi, che centrano una doppietta, vincono per la 17a volta e 17 anni dopo l’ultimo successo. Era dal ‘91 che non trionfava un pilota di F.1

CLASSIFICHE

Questa la classifica finale della 83a edizione della 24 Ore Le Mans1. Hulkenberg-Bamber-Tandy (Porsche 919 Hybrid) 395 giri; 2. Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) a 1 giro; 3. Fassler-Lotterer-Treluyer (Audi R18 e-tron quattro) a 2 giri; 4. Di Grassi-Duval-Jarvis (Audi R18 e-tron quattro) a 3 giri; 5. Dumas-Jani-Lieb (Porsche 919 Hybrid) a 4 giri; 6. Wurz-Sarrazin-Conway (Toyota TS 040-Hybrid) a 8 giri; 7. Albuquerque-Bonanomi-Rast (Audi R18 e-tron quattro) a 2’35”082 8; Davidson-Buemi-Nakajima (Toyota TS 040 Hybrid) a 9 giri; 9. Howson-Bradley-Lapierre (Oreca 05-Nissan) a 37 giri; 10. Dolan-Evans-Turvey (Gibson 015S - Nissan) a 48”182.LMP2 1. Howson-Bradley-Lapierre (Oreca 05-Nissan); 2. Dolan-Evans-Turvey (Gibson 015S-Nissan); 3. Rusinov-Canal-Bird (Ligier JS P2 - Nissan) GTE Pro: 1. Gavin-Milner-Taylor (Chevrolet Corvette C7R); 2. Rigon-Calado-Beretta (Ferrari 458 Italia); 3. Bruni-Vilander-Fisichella (Ferrari 458 Italia); GTE Am: 1. Shaytar-Bertolini-Basov (Ferrari 458 Italia); 2. Dempsey-Long-Seefried (Porsche 911 RSR); 3. Sweedler-Bell-Segal (Ferrari 458 Italia).

La Ferrari brindacon Bertolininella classe Gte-Am

A sinistra Nick Tandy, Earl Bambere Nico Hülkenberg festeggiano il successo; sopra l’arrivo in parata delle Porsche e Bertolini (a sin.) sul podio della Gte-Am AFP REUTERS

MONDIALE RALLY

Ogier, tris in SardegnaDue Hyundai sul podio1Il francese batte la sorpresa Paddone ora è più vicino al 3° Mondiale con VW. Andreucci è 8°

Giovanni CortinovisOLBIA

Q uando vede sventolare iltricolore verde-bianco-rosso, Sebastien Ogier di-venta implacabile: dopo

il tris consecutivo in Messico, ie-ri il francese della Volkswagenha infilato la tripletta al Rally Italia-Sardegna. Una vittoria piùsofferta di quanto non dica laclassifica, in cui precede di oltre3’ il sorprendente neozelandeseHayden Paddon (Hyundai). LaCasa coreana gioisce anche peril 3° posto di Thierry Neuville:due piloti sul podio come l’annoscorso in Germania (1° Neuville,2° Sordo) sull’asfalto.

CLASSE Ogier ha fatto valere la

sua classe nelle ultime 3 specialidella tappa di sabato (212,83km). Tenendo lontano la Polo Rdalle pietre che hanno attardatoi rivali: «Non mi aspettavo que-sto risultato. Fare da apripistaall’inizio è stato difficile, ma tut-to è stato perfetto». Con questosuccesso, il 4° stagionale, e lavittoria nella Power Stage (da-vanti a Mikkelsen e Latvala),Ogier ipoteca il terzo Mondialedi fila: ora ha quasi il doppio deipunti del norvegese Mads Ost-

berg (Citroën). Raggiante Pad-don, al primo podio in 40 gare.Buon 8° posto di Paolo Andreuc-ci (Peugeot): il 50enne toscanoeguaglia il suo miglior piazza-mento iridato, ottenuto al RallyPortogallo di 26 anni fa.

RISULTATI – 1. Ogier (Vw) 4h25’54’’3; 2. Paddon (Hyundai) a 3’05’4; 3. Neuvil-le (Hyundai) a 4’22’’5; 4. Evans (Ford) a 5’34’’8; 5. Ostberg (Citroën) a 7’50’’1. MONDIALE – 1. Ogier 133 punti; 2. Ostberg 67; 3. Mikkelsen 64.

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Sebastien Ogier, 31 anni, festeggia con un bagno nelle acque sarde AFP

MONDIALE CROSS

Cairoli con la mano rottasi aggrappa al titolo MxGP1Nel GP d’Italia, a Maggiora,il siciliano 7° e 18°Maddii trionfanell’Europeo 300

Massimo ZanzaniMAGGIORA (NOVARA)

U na giornata eroicaper Antonio Cairoliche, nonostante la

doppia frattura a una manoe la lussazione del gomitosinistro, è riuscito a conclu-dere entrambe le manchedel GP d’Italia, piazzandosiaddirittura 7o nella primafrazione. Il messinese dellaKtm, 8 volte iridato, ha rad-drizzato una situazione checon la caduta di sabato sem-brava compromessa, anchese Nagl, 15° e 2°, è ora a +30nella MxGP.

FORZA Cairoli ha fatto ri-corso ad una grande deter-

minazione. «La caduta non civoleva — spiega —. Ho perso ilcontrollo della moto appenaspiccato un salto e subito dopoho capito che mi era successoqualcosa di grave. La primamanche l’ho finita, guidandocon un braccio solo, ma doloreera insopportabile e pensavodi non correre quella successi-va. Poi però ho stretto i denti eho preso qualche punticino,grazie al 18o posto». La MxGP èandata al francese Romain

Febvre (Yamaha), alla secondavittoria di fila: tra l’altro nellaseconda manche ha corso conil manubrio piegato e senzafreno anteriore; 4o posto perDavid Philippaerts (Yamaha)con una moto di serie; 14o AlexLupino (Honda). La Mx2 è an-data a Tim Gajser (Honda) da-vanti a Jeffrey Herlings. Vitto-ria di Marco Maddii (Ktm) nel-l’Europeo 300 e 3o posto nella125 per Davide Cislaghi (Tm).

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Tony Cairoli, 29 anni, siciliano, otto Mondiali cross in bacheca ZANZANI

Mondiale EnduranceRLa 24 Ore

34 LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

67� I successi Wta delle italiane, il terzo stagionale dopo quelli sulla terra rossa da Sara Errani (a Rio de Janeiro) e Karin Knapp(Norimberga). lu.mar.

1� I successi Wta della Giorgi, dopo le finali 2014 perse a Katowice (con Cornet) e Linz (Pliskova) e quest’anno ancora a Katowice (con Schmiedlova).

Camila Giorgi è nata a Maceratail 30 dicembre 1991, da madre italiana e papà argentino AP

GLI ALTRI TORNEI

Nadal sta meglioA Stoccardaurrà sull’erbadopo 5 anni!1Dopo la batosta di Parigi, lo spagnolo firma il 2° titolo 2015. «Tutta fiducia per la stagione»

R afa Nadal fa sempre notizia. Dopo labatosta di due settimane fa al RolandGarros — battuto nei quarti da Djoko-

vic — vince un torneo, peraltro appena il se-condo dell’anno, dopo Baires. Non s’imponeperò sulla prediletta terra, ma è protagonistasull’erba, a Stoccarda, dove firma il primo ti-tolo dopo quasi cinque anni (Wimbledon 2010), domando in finale Viktor Troicki per7-6(3) 6-3. E’ il successo Atp numero 66 del-lo spagnolo, il 64° all’aperto (come Federer),frutto dell’86% di punti con la prima di servi-zio, con 11 ace, e un’ottima presenza a rete. Aconferma della forma e della fiducia che starecuperando, insieme alal condizione fisica,dopo i problemi a ginocchia, schiena e polsodell’anno scorso. Per il mancino di Maiorca èil quarto titolo sul verde (dopo il Queen’s 2008 e Wimbledon 2008 e 2010): «Vincereun altro titolo sull’erba dopo tanto tempo èbellissimo. In questo momento della stagio-ne ogni vittoria è importante, non per Wim-bledon, ma per la fiducia».

Finale a Stoccarda (Ger, 575.000, erba): Nadal (Spa) b. Troicki (Ser) 7-6(3) 6-3. MAHUT STORICO Rimarrà nella storia per il match più lungo, battuto da Isner a Wimbledon 70-68 al 5° set dopo più di 11 ore di gioco. E, battendo Goffin (Bel) 7-6 (1) 6-1 a ‘s-Hertogenbosch (Ola, 537.000�) il francese Nicolas Mahut ha eguagliato il record di Yahiya Doum-bia (’88 Lione e ‘95 Bordeaux) come vincitore di due titoli Atp da qualificato. E’ il 3° urrà, sempre sull’erba. ITALIANI Preludi di Wimbledon sull’erba. A Birmi-gham (Gbr, 590.000�), Francesca Schiavone cede subito per 6-4 6-3 nelle qualificazioni con la 19enne 107 del mondo, Kulichkova; in tabellone Knapp-Kuznetso-va,Vinci-qualificata. Andreas Seppi è in tabellone ad Halle (Ger, 1.575.000�), subito contro il redivivo Haas; rientra alle gare il campione uscente, Roger Federer. AlQueens’ (Gbr, 1.575.000�), Bolelli si qualifica e affronta Gasquet, in tabellone, Murray, Wawrinka e Nadal.

Rafa Nadal, 29 anni, ha vinto 66 titoli pro AFP

Finalmente la Giorgi vince «Grazie, papà. Dedicata a te»1Dopo tre finali perse, l’erba frutta il primo successo Wta a Camila che si esalta al servizio. E il suo primo pensiero va al controverso Sergio

Vincenzo Martucci@VinceMartucci

«D edico questa vittoriaal mio papà». SergioGiorgi aspettava,

sognava, agognava parole cosìda 20 anni, se non di più, senon ancora prima che nascessela sua Camila e le mettesse unaracchetta da tennis in mano,per poi accompagnarla ovun-que nell’avventura. «E’ statauna settimana incredibile, hoavuto match duri ma tutto è an-dato per il meglio. Era la primavolta che giocavo questo tor-neo e mi sono trovata davverobene. Adoro giocare sull’erba»,racconta oggi la ventitreenne,fenomeno assolutamente ine-dito del tennis italiano donneper la naturale propensione of-fensiva e l’anticipo bruciante.

RISCATTO Succede a ‘s-Herto-genbosch, dove «l’Agassi de no-artri» firma il successo numero67 delle tenniste italiane, sfa-tando il tabù Wta, dopo tre fi-nali perse, l’anno scorso sul ce-mento di Katowice (controCornet) e Linz (contro Plisko-va), mancando sempre un ma-

tch point, e quest’anno ancoraa Katowice (con Schmiedlova).Succede sull’erba. Perché è lasua terra promessa. Da sempre.Dal 2012, quando scalò gli ot-tavi partendo dalle qualifica-zioni. Lì, soprattutto, Camiladai lineamenti delicati e dallanaturale forza veloce, si sentefinalmente libera di tirare a piùnon posso i micidiali colpi da fondo. Può giocare in spinta ebuttarsi anche a rete. Può col-pire la palla bassa, e trovarla sempre con grande facilità, conquei piedi rapidissimi. E, so-prattutto, col gioco sempretanto veloce, può evitarsi pen-sieri e dubbi. A cominciare dalservizio. Il colpo dove accusa dipiù la tensione, rovinando,spesso, tutto quello che costru-isce nello scambio, coi suoi col-pi mai interlocutori. Infatti —udite, udite — batte il fenome-no annunciato, la 18enne Be-linda Bencic, senza offrire al-cuna palla break in 11 games,concedendo appena 19 punti,con 8 ace e solo 2 doppi falli.

CRESCITA «Camila sta crescen-do, Camila sta migliorando».Al Roland Garros, papà Sergiogarantiva sul momento della fi-

glia. Ma sapeva anche che l’al-leato migliore sarebbe stato l’erba, e ha preso ancor più co-raggio dai quarti in Olandaquando Camila ha salvato trematch point alla picchiatriceYaroslava Shvedova, per cui lamarchigiana diventa la quartaad aggiudicarsi quest’anno untorneo salvando match point, dopo Petkovic (otto ad Anver-sa), Errani (tre a Rio de Janei-ro) e Hantuchova (due a Patta-ya). In quel match-chiave, Ca-mila non s’è fatta seppellire dai19 doppi falli, s’è imposta in ri-monta, ha saputo finalmentegestire momenti molto delica-

ti. E Sergio, allenatore-mana-ger-tutto della ragazza, critica-to dai più per aver allevato Ca-mila fra Spagna, Francia e StatiUniti, fino a trovare soltanto ul-timamente una stabilità econo-mico-logistica al centro tecnicofederale di Tirrenia, ha comin-ciato a vincere.

GRAND’ITALIA La soddisfazio-ne è molto di Camila che, dalnumero 35 del mondo, passa al32, e quindi al momento è testadi serie a Wimbledon, al via il29 giugno. Ed è molto anchedell’Italia che centra il successonumero 67 nella Wta, il terzostagionale dopo quelli di SaraErrani e Karin Knapp sulla ter-ra rossa. E’ anche il terzo titoloazzurro in otto finali di singola-re del 2015: con la Vinci battu-ta sotto il traguardo a Norim-berga, Fabio Fognini finalista aRio, Andreas Seppi a Zagabria,Luca Vanni a San Paolo e lastessa Giorgi a Katowice. Gra-zie, papà Sergio.

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Finale a‘s-Hertogenbosch (Ola, 226.750�, erba): GIORGI b. Bencic (Svi)7-5 6-3.

L’abbraccio pieno di significati fra Camila e l’onnipresente papà Sergio AP

AtleticaRWorld Challenge a Rabat

Ayana va: 8’22”22 nei 3000James e Bondarenko facili

I RISULTATIUOMINI 200: (v. -0.2): 1. Vicaut (Fra) 20”42. 400: 1. K. James (Grn) 45”15; 2. Gordon (Tri) 46”02. 800: 1. Kszczot (Pol) 1’46”00. 1500. I: 1. Al Garni (Qat) 3’36”15; 2. Iguider (Mar) 3’36”28. II: 1. Bansghir (Mar) 3’34”29. 3000 sp: 1. Birech (Ken) 8’11”42. 110 hs (+0.7): 1. P. Martinot Lagarde (Fra) 13”37. Alto: Bondarenko (Ucr) 2.36; 2. Ukhov (Rus) 2.28. Lungo: 1. Smith (Ber) 8.20 (+0.8); 2. Mokoena (Saf) 8.16 (+1.0). Martello: 1. Fajdek (Pol) 79.80; 2. Pars (Ung) 77.81. Giavellotto: 1. Abdelrahman (Egi) 85.44; 2. Yego (Ken) 83.99.DONNE 100 (-0.1): 1. Young (Usa) 11”24; 2. Ta Lou (C.Av) 11”30. 400: 1. Felix (Usa) 51”05; 2. Mupopo (Zam) 52”38; 3. GRENOT 52”47. 800: 1. Lamote (Fra) 1’59"99; 3. Hassan (Ola) 2’00”62. 1500: 1. Ennaoui (Pol) 4’05”64; 2. Sharmina (Rus) 4’06”03. 3000: 1. Ayana (Eti) 8’22”22; 2. V. Cheruiyot (Ken) 8’39”75; 3. Jelagat (Ken) 8’39”99. 400 hs: 1. Nel (Saf) 55”36; 2. Titimets (Ucr) 55”86. Asta: Krasnova (Rus) 4.56. Disco: Sendriute (Lit) 61.37.

Andrea Buongiovanni

N on solo Diamond Lea-gue: i grandi meeting in-ternazionali, prima dello

stop per Europei a squadre(questo weekend) e campionatistatunitensi e giamaicani (ilprossimo) propongono a Rabat,in Marocco, la nona tappa delWorld Challenge.

SUPER ALMAZ La protagonistadi giornata è Almaz Ayana, unache non finisce di stupire.L’etiope, dopo la terza presta-zione mondiale all-time sui5000 (14’14”32) di un mese fa aShanghai, torna e si ripete sui3000. Guidata dalla lepre keni-na Lidia Wafula transita ai 1000in 2’48”44, poi resta sola, passaai 2000 in 5’35”10 e con un granultimo mille chiude in 8’22”22,miglior prestazione mondiale

stagionale, primato nazionale esu suolo africano e 11° cronoall-time (il sesto senza cine-si...). Vivian Cheruiyot, non unaqualsiasi, che, piazzata, firma ilproprio miglior tempo dal 2010(8’39”75), le resta a oltre 17”. E’Almaz la dominatrice 2015 delmezzofondo: a quando unoscontro diretto con Genzebe Di-baba? Probabilmente non pri-ma dei Mondiali di Pechino.

I QUATTROCENTO Kirani Ja-mes, nei 400, spinge per 200metri: fa il vuoto e poi mette infolle. Chiude facile in 45”15.Senza considerare batterie equalificazioni, non andava oltrei 45”00 dal settembre 2011. Mapoco importa: il re è sempre lui.Come, in campo femminile, lo èAllyson Felix. La statunitense, in quinta corsia, parte a canno-ne, fa i primi 150 a ritmi folli,poi frena. Tanto che il divariocon le altre, pur ampio, resta in-variato. Tra le altre c’è anche Li-bania Grenot, in sesta. L’azzur-ra, battuta anche dalla KabangeMupopo, portacolari di Zimba-bwe (52”38), chiude in 52”47,tempo per lei mediocre anchealla luce del 51”72 del GoldenGala. La si rivedrà nell’Europeoa squadre di Chebkosary.

CONCORSI Bohdan Bonda-renko, nell’alto, fa 2.24, 2.31 e2.36 alla prima, poi fa metterel’asticella a 2.40, ma per lui lastagione deve ancora sbocciare.Il giavellotto, specialità frizzan-te, è dell’egiziano Ihab Ab-delrahman: 85.44 che precedeil keniano Julius Yego (83.99).

© RIPRODUZIONE RISERVATAAlmaz Ayana, 23 anni REUTERS

CAMPIONATI ITALIANI GIOVANILI

(g.l.g.) Conclusi a Rieti i tricolori giovanili: Benedetta Cuneo, con 13.73 (-0.5) centra il record italiano jr del triplo (prec. 13.69; Ottavia Cestonaro; Rieti 2013). Nella 4x400 donne jr. la Pro Patria Busto delle tre gemelle Troiani resta a mezzo secondo dal record italiano di club. Tra gli u. 23 doppio scudetto Cariri.Uomini. Jr. 200 (+1.2): Corsa 21”39. 1500: Gritti 3’52”61. 400 hs: Biondo52”73. Alto: Purboo 2.09. Triplo: Bocchi 16.15 (+1.0). Disco: Anesa 58.93. 4x400: New Foods Verona 3’17”65. U. 23. 200 (+2.4): Cortellazzo 21”11. 1500: Bussotti 3’50”52; Abdikadar 3’50”55. 400 hs: Contini 51”44. Triplo: Mitirica 16.02 (+1,7). 4x400: Enterprise 3’15”28. Donne. Jr. 200 (0.0): Tassoni 24”06. 1500: Aprile 4’28”89. 400 hs: Folorunso 57”71. Asta: Semeraro 4.05. Triplo (-0,5): Cuneo 13.73 (-0.5). Disco: Osakne 45,58. 4x400: Pro Patria Busto 3’45”87. U. 23. 200 (+1.0): Bongiorni 23”89. 1500: Ferdani 4’35”41. 400 hs: Oberto 59”04. Disco: Basile 49.87. 4x400: Bracco 3’45”42.

� NCAA VELOCI (si.g.) Conclusi i campionati Ncaa di Eugene (Usa): titolodei 100 a Jenna Prandini, battuta poi per 3/100 nei 200 da una grande Dezerea Bryant (22”18). Nei 100 hs, con 12”74, r.m. jr Dior Hall (prec. 12”84; Aliuska Lopez, Cuba;, Zagabria, 16/7/87). Donne. 100 (+3.1): Prandini 10”96; Akinosun 10”97; Bryant 11”01; Westbrook 11”11. 200 (+1.9): Bryant 22”18; Prandini 22”21; K. Brown 22”24; Jefferson 22”24; Akinosun 22”52. 800: Rogers (’96) 1’59”71. 3000 sp: Quigley 9’29”32. 100 hs (+1.7): K. Harrison 12”55; Ofili 12”60; Hall (’96) 12”74. 400 hs: Little 53”74 (mpm ‘15); K. Harrison 54”09. Triplo: Orji (’96) 14.15 (+1.8). 4x100/4x400: Florida 42”95/3’28”12.� BLAKE E COLLINS (si.g.) Sabato a Kingston (Giam) seconda gara 2015 per Yohan Blake, 10”21 nei 100 (+1.2). A Basseterre, nel campionato di St. Kitts e Nevis, 9”98 di Kim Collins nei 100 (+1.8) su Antoine Adams (10”03). A Kingston. Uomini. 400: Francis 44”50; McDonald 44”60; C. Taylor (’99) 45”55.� ITALIANI (si.g.) A Budapest vittoria di Marco Lingua nel martello con 75.00, 3° Simone Falloni 72.30. A Osimo (An). Uomini. 200 (+0.1): Demonte 20”75. Donne. 100 hs (+1.4): Tessaro 13”47. A Colmar (Fra). Uomini. 100 (+0.2): Cerutti 10”44. A Leiden (Ola). Donne. Triplo: 2. Agostini 12.89 (+6.0, r. 12.49/+1.6). A Mendrisio (Svi), piazza. Donne. Lungo: Vicenzino 6.30.

Cuneo record: 13.73Tre gemelle Troiani4x400 tricolore

TennisRA ‘s-Hertogenbosch in Olanda

35LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Cagnotto, è triplete! Oro dal trampolinoe biglietto per i Giochi1Prima dell’ultimo tuffo è seconda, poi disegna un altro capolavoro per il tris: «A 30 anni dover vincere pesa di più»

TUTTE LE MEDAGLIE DI TANIA

MADRID - EUROPEI

BERLINO - EUROPEI

Argento 10 m

Bronzo 3 m sincro

EINDHOVEN - EUROPEI

Oro 10 m

Bronzo 10 m sincro

BUDAPEST - EUROPEI

Oro 1 m

Oro 3 m sincro

EINDHOVEN - EUROPEI

Oro 3 m sincro

Argento 1 m

Oro 10 m

Bronzo 1 m

TORINO - EUROPEI

Oro 1 m

Oro 3 m

Oro 3 m sincro

TORINO - EUROPEI

Oro 1 m

Oro 3 m sincro

Bronzo 3 m

ROSTOCK - EUROPEI

Oro 1 m

Oro 3 m sincro

Argento 3 m

m

nncrocro

2002

2004

Bronzo 3 m

2007

SHANGHAI - MONDIALI

Bronzo 1 m

2011

BARCELLONA - MONDIALI

Argento 3 m sincro

2013

2008

MONTREAL - MONDIALI

Bronzo 3 m

2005

2010

2012

BERLINO - EUROPEI

Oro 1 m

Oro 1 m sincro

Argento 3 m

2014

ROSTOCK - EUROPEIOro 1 m

Oro 3 m

Oro 3 m sincro

2015

2009

ROMA - MONDIALI

Bronzo 3 m

Argento sincro

2009

2011

2013

ID - EUROPE

EIN

MON

PEI

MELBOURNE - MONDIALI

RCS

Riccardo Crivellitwitter@RiccardoCrivel2

S empre più in alto. Quasiche ad ogni salto rimangasospesa lassù, nel paradi-

so dei tuffi, a guardare le altreche si affannano ad ambire alcielo, ad allungarsi fin dove leiè regina incontrastata, senzariuscirci. Perché la Cagnottoporta con sé l’eternità degli an-geli. Un Europeo da leggenda,un altro: tre giorni senza mac-chia, voli che dipingono l’aria ela colorano d’oro, solo d’oro.Era dal 2009 che Tania non cen-trava la tripletta continentale eda allora i 3 metri individuali,la vera nobiltà del trampolino,avevano sempre respinto comeuna maledizione le avancesdella figlia prediletta.

PENSIERO STUPENDO Questaera l’ora, però, il pomeriggio diuna nuova beatificazione dellacampionessa ormai donna chedomina sulle generazioni: «Almattino, dopo le eliminatorie(chiuse in testa, ndr), ho pensa-to al punteggio che avrei desi-derato per la finale e mi è venu-to in mente un bel 350: l’ho pre-so spaccato». Lo racconta con lasemplicità, la grazia e l’elegan-za che mette in quell’ultimo tuf-fo, il doppio e mezzo rovesciatocarpiato con cui deve rimontareun punto e 90 centesimi al fre-sco prodigio di Russia, KristinaIlinykh, che è nata nove anni esei mesi dopo di lei. Si libra im-periale e bellissima e dopoun’esecuzione aerea perfetta,sparisce tra i flutti senza alzareuno schizzo. Basta vederla usci-re dall’acqua con il sorriso checonquista per conoscere in anti-cipo un verdetto poi trionfal-mente annunciato da sei nove eun otto e mezzo. Fantastica. Ini-mitabile. Sul podio finisce pure

la tedesca Punzel, classe 1995,che per poco più di sette punti sitiene dietro una straordinariaDallapè, alla miglior gara indi-viduale di sempre.

VERSO RIO Accanto all’oro, ilnumero 17 agli Europei, la fi-glia di Giorgio stacca dal tram-polino di Rostock anche il bi-glietto per i Giochi di Rio, la ve-trina conclusiva di una carrierameravigliosa e senza tempo,che adesso meriterebbe davve-

ro il suggello di una medagliaolimpica per sanare un’ingiusti-zia divina: «Ci sarà tempo perpensarci — sorride Tania — in-tanto mi godo questa vittoria equesta qualificazione che miconsente di programmare sen-za assilli i Mondiali e il successi-vo avvicinamento ai Giochi. I 3metri individuali stavano di-ventando una gara ostica, nonli vincevo dal 2009 e recente-mente mi avevano regalatoqualche delusione di troppo.Sono contenta del punteggio esono contenta della condizionefisica».

VINCERE PER FORZA La mente,invece, rimane soprannaturale,come ha certificato, una voltadi più, l’abilità di plasmare lapressione di un ultimo tuffo dadentro o fuori in energia bru-ciante: «Avevo sporcato un po’l’avvitamento nel terzo salto,ma non mi sono mai preoccu-pata, perché sul trampolino hosempre avvertito sensazionisplendide. Ora mi prendo unasettimana di vacanza e poi ga-reggio al Grand Prix di Bolzanoe agli Assoluti per cercare dimantenere questa condizione,che ai Mondiali sicuramenteporterà a qualcosa di buono».Nonostante le cannibali cinesi ela pletora di ragazzine terribilismaniose della sua eredità:«Quando incrocio le avversarieche hanno dieci anni meno dime, provo un po’ di invidia, per-ché alla loro età anch’io erospensierata e non mi preoccu-pavo troppo se una gara nonandava nel modo giusto. Ades-so che ho trent’anni, e quindidovrei gestire meglio le situa-zioni, mi accorgo che rimanerein alto e dover vincere a tutti icosti comporta un peso, anchepsicologico, incredibile». Eppu-re, sono sempre fatiche d’oro.

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LA GUIDARussia prima nel medagliere con 3 ori, 6 argenti e 1 bronzo, poi l’Italia con tre ori e un bronzo e la Germania con 2 ori, 2 argenti e 2 bronzi. Uomini, 10 m sincro: 1. Hausding-Klein (Ger); 2. Izmailov-Minibaev (Rus) 435.84; 3. Dolgov-Gosrhkovozov (Ucr) 430.26; 6. DELL’UOMO-VERZOTTO 389.28. Donne, trampolino 3 m: 1. CAGNOTTO 350.20; 2. Ilinykh (Rus) 334.15; 3. Punzel (Ger) 330.90; 4. DALLAPE’ 323.15.

Tania Cagnotto, 30 anni, ha conquistato il 17° oro europeo DEEPBLUEMEDIA

Giochi EuropeiRLe manovre italiane

Roma, cena per l’OlimpiadeLa candidatura cerca alleanze1Un ricevimento organizzato dal Coni per rafforzare le relazioni in vista della scelta per il 2024 e intanto all’orizzonte spunta un’altra rivale: è proprio Baku

Gennaro BozzaINVIATO A BAKU (AZERBAIGIAN)

N el salone di Casa Italia, inun lussuoso albergo sullungomare, stanno atto-

vagliati 150 dirigenti dello sportmondiale e olimpico, una cenaorganizzata dal Coni per dareuna spintarella alla candidaturadi Roma 2024. In sottofondo, lamusica da film di Ennio Morri-cone, con un brano che si ripetecon insistenza: dalla colonna so-nora di «Un genio, due compari,un pollo». Messaggio sublimina-le? Beh, il pollo nel menu nonc’è. Se poi c’è chi voglia illudersiche qualcuno (sempre del «pol-

lo» si parla) seduto a tavola siadisposto a votare Roma solo per-ché ha mangiato bene, allora sa-rebbe meglio rifare un po’ i con-ti. Perché ci vuole ben altro, ma-gari un «genio» per organizzarela vittoria e di tanti «compari»,non solo due, per assicurarsela.

PUBBLICHE RELAZIONI Ma senon si vuole cadere negli equivo-ci, bisogna riconsiderare anchela cena a Casa Italia. Il fatto chele pubbliche relazioni siano indi-spensabili porta il presidente delConi, Giovanni Malagò, a «ri-spondere» a Germania e Fran-cia, che hanno fatto questo rice-vimento il giorno prima. Eccouna ventina di membri del Cio,

più i presidenti di Comitati olim-pici europei e di Federazionimondiali pronti a mangiare e ap-plaudire Roma. «Sul piatto» cosapuò mettere Malagò, oltre albuon cibo? Le polemiche su Ma-fia Capitale non aiutano, i ritardidel Comune di Roma pesano co-me piombo, tutte cose che nondipendono dal Coni. Malagò, adispetto di tutti questi problemi,si mostra ottimista: «Non miaspettavo così tante persone.Molto importante è il rapporto nei confronti di quelli che sono inostri concorrenti tedeschi,francesi e americani». In mentegià un piano che prevede «ri-monte» e difficoltà iniziali nelvoto per l’assegnazione dei Gio-chi. «La competizione deve esse-re all’insegna del fairplay. E poisperiamo che, dopo il primo vo-to, ce ne sia un secondo e poi unterzo».

CERCANSI ALLEANZE Le alle-anze assumono ancor più rilievoperché la candidatura di Romaparte con tanti handicap. Com-plimenti? Quanti se ne vogliono.Valery Borzov, membro Cio: «Inbocca al lupo a Roma per ogniiniziativa olimpica. E’ una candi-

data molto buona e di qualità. Ioamo l’Italia e gli amici italiani».Il brasiliano Bernardo, in Italiada giocatore e tecnico di pallavo-lo, anche lui membro Cio: «Can-didatura molto bella. L’Italia hatutte le condizioni indispensabi-li per fare i Giochi. Cibo, vini ebellezze storiche sono il bigliettoda visita». Simpatia, buon cibo,bellezze, ma nessuna parola sul-le cose concrete, anche se i senti-menti di queste persone sono sinceri. Per chi non è sincero civorrà altro. E i pericoli possonoaumentare, perché si profila unanuova candidata, proprio Baku,che ospita i Giochi Europei. Il dossier sarebbe già pronto, i sol-di sono tanti da far paura e il pre-sidente dell’Azerbaigian, Aliyev,crede (purtroppo a ragione perciò che è accaduto fino a oggi)che bastino per far dimenticarele violazioni dei diritti civili e deiprincipi democratici . Il compitodel Coni si complica, Malagò ap-pare ancora troppo solo e abban-donato dai politici italiani, i qua-li, se venissero a Baku, capireb-bero benissimo perché Roma ri-schia di trovarsi davanti a unostacolo insormontabile.

© RIPRODUZIONE RISERVATAIl presidente del Coni Giovanni Malagò, 56 anni TEDESCHI

TuffiREuropei a Rostock

36 LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Questo Froome vola«Ma non sono al top»1L’inglese bissa la vittoria di sabato e con l’abbuono strappail Delfinato a Van Garderen: «Il miglior Chris lo vedrete al Tour»

LA PRIMA TAPPA

Colpo di DurasekE la Lampreè già a 16 vittorie1Giro di Svizzera Il croato saluta tutti agli 800 metri: 10 uomini del team blufucsia a segno nel 2015

U n successo pesante, innanzitutto. E laconferma di una tendenza, anche. Valetta in due modi la vittoria del 27enne

croato Kristijan Durasek nella prima tappa inlinea (sabato c’era stato il cronoprologo) delTour de Suisse. Tappa mossa con due gpm diseconda categoria e due di prima, l’ultimo ameno 12 km dal traguardo di Risch-Rotkreuz.Si è avvantaggiato così un gruppetto di 9 at-taccanti molto qualificato: Moreno, Arredon-do, Pinot, Thomas, Fuglsang, il promettentecolombiano Lopez, Dumoulin e Spilak. Il nonoera proprio Durasek (ora in classifica a 18” dalleader Dumoulin, il quale precede di 7” Ge-raint Thomas e di 11” Daniel Moreno) che èstato molto bravo a piazzare il contropiedevincente e ad arrivare con 4” di margine suiprimi inseguitori (2° Moreno, 3° Arredondo;18° Pozzovivo a 14”).

TENDENZA Già, e la seconda chiave di lettura?Durasek – già 1° al Giro di Turchia - è un’ulte-riore conferma dell’ottima stagione del suo te-am, la Lampre-Merida (l’unico di matrice ita-liana rimasto nel World Tour), reduce da unGiro d’Italia con quattro gioie di tappa: fannoin tutto, finora, 16 vittorie ottenute con 10 cor-ridori diversi, il 40% dell’organico (25 atleti).Oltre ai due centri di Durasek, ci sono i tre Mo-dolo, i due di Cimolai, Valls e Bonifazio e gliacuti di Ulissi, Conti, Polanc, Rui Costa e Gr-may, quest’ultimo campione etiope a crono-metro.

POLEMICA A margine sempre del Tour deSuisse, vanno registrate le dichiarazioni pole-miche di Philippe Gilbert nei confronti dellasua squadra, la Bmc. Il belga, 32 anni, è reduceda un ottimo Giro d’Italia (bellissime vittorie aVicenza e Verbania) e si dice che non gli abbiafatto tanto piacere essere schierato in Svizzera(avrebbe preferito lo Ster Zlm, breve corsa atappe olandese di questa settimana): «Con chemotivazioni sono qui? Non ne ho, difficileaverne quando non hai certezze sul program-ma. La squadra mi vorrebbe al Tour? A me nonhanno detto niente. Non capisco questo ap-proccio, non sono più un neoprofessionista enon ho niente da dimostrare specie dopo i duesuccessi al Giro, dove in salita forse non eromai andato così bene».

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Kristijan Durasek, 27 anni, 8 successi in carriera EPA

Ciro ScognamiglioINVIATO A MODANE-VALFREJUS

(FRANCIA)

twitter@cirogazzetta

P uò essere un auspicio ouna minaccia. Dipendedal punto di vista. «Il mi-

glior Chris Froome non è que-sto. Spero che possiate vederloal Tour de France». La voce delbritannico arriva forte e chiaradall’arrivo in salita di Modane-Valfrejus, traguardo finale di unGiro del Delfinato che negli ul-timi anni mai era stato così ap-passionante. Sull’ultima salita (8,4 km al 5,7%), in cui si è vi-sto un Vincenzo Nibali in ver-sione gregario di lusso per Mi-chele Scarponi, che però non hatrovato il successo di tappa, aFroome è riuscito il colpo dop-pio. Seconda vittoria di giorna-ta consecutiva, grazie all’affon-do a 2,5 km dalla linea bianca, emaglia gialla presa all’ultimorespiro ai danni dell’americanoTejay Van Garderen che s’è arre-so per 10” in classifica (20” a 6”il bilancio degli abbuoni pro Froome negli ultimi due gior-ni). Il capitano di Sky non vin-ceva da febbraio (Ruta del Sol)e questo Delfinato, dopo un Ro-

mandia non brillantissimo, se-gna il suo ritorno ad altissimolivello. Lo centrò già nel 2013:un mese dopo sbaragliò la con-correnza in Francia.

Froome, che cosa significa perlei questo successo?«Non posso crederci, davveronon poteva esserci un finale piùbello, dopo i giorni di alti e bassivissuti. Nella cronosquadre noneravamo andati bene, e neppu-re venerdì con la fuga da lonta-no di Nibali e gli altri. Perciò èuna vittoria che vale di più».

Ci racconta il finale?«Ogni secondo contava e io erodavvero emozionato mentreraggiungevo il traguardo. Ci homesso tutto quello che avevo,dopo una giornata in cui lasquadra ha fatto un lavoro in-credibile. Ricorderò per semprequesto giorno. Ciclismo puro».

Quest’anno ha avuto momenti difficili, vedi il forfeit alla Tirre-no-Adriatico: s’è preoccupato?«No, quello è stato un dispiace-re, ma sapevo che c’era tempoper recuperare. Ho avuto un av-vicinamento più dolce verso ilmese di luglio e non è detto chesia un male. La squadra è pron-ta, io quasi. Ci sono un paio diaspetti sui quali devo lavorare.Quali? È un segreto! Ne devoparlare col mio allenatore, lavo-rare su fisico e preparazione».

Da qui alla partenza del Tour, 4luglio, che cosa farà?«Un po’ di stacco, voglio arriva-re mentalmente fresco al via.Non andrò ad allenarmi in altu-ra, di certo effettuerò delle rico-gnizioni di tappe importanti».

Nibali ha avuto una strategia di-versa, qui al Delfinato non ha cu-rato la generale, che ne pensa?«Per me il Delfinato è una corsaimportante, un ottimo test. Sela condizione è buona, e la mialo è, perché non provarci?».

Il fatto che diventerà papà, l’ha cambiata in qualche modo?«Sì, io e Michelle avremo unbimbo a dicembre. Sarà un ma-schietto. È una motivazione ex-tra, mi spinge a pedalare piùforte. Sentivo che era il momen-to giusto e ho la piacevole sen-

sazione che un altro aspetto im-portantissimo della vita vadaper il verso giusto».

Da mesi il Tour viene presentatocome una sfida a 4: lei, Nibali,Contador e Quintana, tra l’altro un inedito per una corsa a tappe.È una analisi corretta?«Non troppo. Non so a che pun-to siano Contador e Quintana,ma saranno pronti come Nibali.Lui ha la capacità di farsi trova-re sempre al top nei grandi ap-puntamenti. Fino a quando si parte, comunque, le condizionidi tutti sono da verificare. Maguardate al percorso del Tour fi-no al primo giorno di riposo.Cronometro, la tappa olandeseche costeggia il mare, Mur deHuy, pavé, Mur de Bretagne,cronosquadre… Chiunque so-pravviva, e si trovasse dopo leprime nove tappe ben piazzatonella generale, potrà dire la suaper la maglia gialla».

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LA GUIDA

ARRIVO: 1. Chris FROOME (Gb, Sky) 156,5 km in 3.59’27”, media 39,215, abb. 10”; 2. Simon Yates (Gb, Orica) a 18”, abb. 6”; 3. Rui Costa (Por, Lampre-Merida), abb. 4”; 4. Van Garderen (Usa); 5. Rodriguez (Spa) a 28”; 6. Bardet (Fra); 7. D. Martin (Irl) a 31”; 8. Poels (Ola) a 44”; 9. Rolland (Fra); 10. Intxausti (Spa); 11. Scarponi a 52”; 16. Nibali a 1’35”; 17. Valverde (Spa) a 1’40”.CLASSIFICA FINALE: 1. Chris FROOME (Gb, Sky) 1212,5 km in 30.59’02”, media 39,125; 2. Tejay Van Garderen (Usa, Bmc) a 10”; 3. Rui Costa (Por, Lampre-Merida) a 1’16”; 4. Intxausti (Spa) a 1’21”; 5. S. Yates (Gb) a 1’33”; 6. Bardet (Fra) a 2’05”; 7. D. Martin (Irl) a 2’52”; 8. Rodriguez (Spa) a 3’06”; 9. Valverde (Spa) a 3’12”; 10. Talansky (Usa) a 4’17”; 11. Valls (Spa) a 4’20”; 12. Nibali a 4’32”.

BOONEN A SEGNO Il belga Tom Boonen (Etixx-Quick Step) si è aggiudicato il Giro di Colonia. Sua la volata tra i cinque fuggiti, con il connazionale Theuns al 2° posto, seguito dai tedeschi Schillinger e Gerdeman e dall’altro belga Maes. A Marcel Kittel la volata dei primi inseguitori. VIGANO’ OK Successo di Davide Viganò nella classifica finale del Giro di Slovacchia. Il 31enne lombardo del Team Idea si era già imposto anche nella 3a tappa.

Brilla Simon Yates, Rui Costa 3°Nibali aiuta Scarponi (11°)e in classifica chiude 12° a 4’32”

Chris Froome, 30 anni, 31 successi in carriera e 5 nella stagione in corso BETTINI

VINCENZO NIBALI30 ANNI, RE DEL TOUR 2014

«QUI AL DELFINATO HO FATTO LAVORI CHE MI SERVIVANO. ORA DUE

GIORNI DI RIPOSO, POI PASSO S. PELLEGRINO»

«NON ERO SICURO DELLA MIA FORMA, COSÌ HO

DETTO A SCARPONI CHE AVREI LAVORATO PER LUI. È ANDATA MALE»

Ciclismo RIn Francia

Trieste

Corfù

ArgostoliCefalonia

Dubrovnik

Spalato

Venezia

Kotor

37LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

PALLANUOTO

Il Settebellostrapazzagli Usa fra gli applausi

Valentino Gallo, 29 anni AFP

Franco CarrellaROMA

U n test che vale dop-pio: gli Stati Uniti so-no inseriti nel nostro

girone sia in World Leaguesia ai Mondiali. Il Settebellolo supera brillantemente,senza commettere gli errorivisti con la Croazia e l’Un-gheria. «In questo torneosiamo cresciuti progressiva-mente, soprattutto in difesa.Nell’ultimo match abbiamocambiato qualcosa in attac-co e siamo stati continui»,commenta Sandro Campa-gna al termine del QuattroNazioni inserito nel Sette-colli e vinto dai croati.

PRODEZZE Gara sempre nel-le mani degli azzurri, Stefa-no Tempesti in gran seratatra i pali, alcuni gol chestrappano applausi: l’8-5 diValentino Gallo (palombel-la), le conclusioni al volo diAlex Giorgetti (10-6) e Ales-sandro Velotto (per l’11-6 fi-nale). Tra gli americani ungol per l’ex azzurrino LucaCupido, classe ‘95, oro euro-peo Under 19 e oro mondia-le Under 18 e Under 20, suc-cessi conquistati assieme atanti altri talenti che sono

arrivati nel Settebello, daAndrea Fondelli a VincenzoRenzuto. Ligure di SantaMargherita, cresciuto nelCamogli, l’attaccante dueanni fa si trasferì in Califor-nia per motivi di studio,sfruttando la doppia nazio-nalità (la mamma Danielle èdi San Francisco). A DejanUdovicic, il serbo che guidagli Stati Uniti, lo suggerì untecnico dell’high school diNewport Beach. Farà strada.

ITALIA-USA 11-6

(3-2, 3-3, 2-0, 3-1)

ITALIA: Tempesti, Figlioli 3, Gior-getti 3, Giacoppo, Gallo 1, S.Luongo, Baraldi 1; F.Di Fulvio, Velotto 1, A.Fondelli, N.Presciutti 1, Aicardi 1, Del Lungo. All. Campagna. USA: McQuin, Virjee, Cupido 1, Samuels, Azevedo, Smith, Mann 1; Obert 1, Kimbell, Roelse, Hallock, Bonanni 3. All. D.Udovicic. ARBITRI: Alexan-drescu (Rom) e Toygarli (Tur). NOTE: sup. num. Italia 7 (3 gol), Usa 11 (4). Usc. 3 f. Samuels 21’07”, F.DiFulvio 24’25”.Terza giornata: Croazia-Ungheria 9-5. Classifica: Croazia 9; Ungheria 6; Italia 3; Usa 0.

RCampagna: «Siamo cresciutiin difesa e abbiamo trovatocontinuità»

La Sjoestroem volaFede impressiona «Sono stracontenta»1Sarah domina i 200 sl in 1’55”05, Pellegrini 2a in 1’56”06«Sto ritrovando la mia bracciata e la mia forza mentale»

Stefano ArcobelliROMA

F ede rafforzata. Rilanciata.Nella rotta verso Kazan, laPellegrini si regala un 200

sl di prospettiva cronometrica incoraggiante: 1’56”06, sottocarico, sotto l’effetto-monta-gna, sotto pressione (comesempre) nella piscina che le haregalato nel 2009 «la settimanapiù bella della mia vita». E doverealizzò quel record mondialedi 1’52”98 tuttora immacolato.Non date troppo presto perspacciata la Pellegrini che tro-va ogni volta risorse impensa-bili. E’ asciutta, sembra sfattadalla fatica, ma si sta velociz-zando, ha un mese per occu-parsi dei particolari. E intantofa l’ingresso nella top 5 mon-diale guidata dall’olandese He-emskerk (1’54”68) sulla vinci-trice di ieri al Foro Italico, quel-la Sarah Sjoestroem che vale1’54”77 e batte Federica di 1”,sull’australiana McKeon da1’55”88 e sulla magiara Hosszuda 1’55”89. L’azzurra non è an-cora scesa sotto l’1’55” ma pun-ta ad arrivare all’1’54” quandoconterà, dal 2 al 9 agosto a Ka-zan. Obiettivo: la sesta meda-glia consecutiva ai Mondialinella specialità del cuore. Aquasi 27 anni è un’operazionetutt’altro che temeraria.

CONFERMA Il Settecolli è lacartina di tornasole per l’even-to che verrà: il progresso ri-spetto all’1’56”51 di primaveraè di rilievo se consideriamo chequesto test non era finalizzato.I margini di crescita ci sono, elo dice il passato stesso di Fede:al Settecolli non aveva mainuotato così veloce dal 2008,anno cruciale dell’oro olimpi-co. Fede ricorda certe espres-sioni delle rivali, certi condi-zionamenti nelle camere dichiamata o sui blocchi in certegare importanti: incidono sullatesta soprattutto di chi ha già

perso da lei come la Heemske-rk: «Si ricorderanno della miafaccia»,sintetizza Fede sul te-ma. «E spero mi temano, no ilranking non l’ho mai guarda-to». Altrimenti non avrebberaccolto tutte quelle gemme. Leclassifiche incideranno menorispetto all’emotività della pre-stazione. E sulla qualità dellaprestazione? La Pellegrini si to-glie altri pesi, allontana altridubbi: «Tecnicamente sto ritro-vando la mia bracciata, la miaforza, la facilità di fare determi-nati tempi. Sì, sono stra-soddi-sfatta di essere tornata a questicrono. E queste gare mi servo-no anche per motivarmi men-talmente. Sapevo dello stato di

forma della svedese, della suasuperiore velocità di base, manon pensavo dopo la montagnadi migliorare il tempo di apri-le». E adesso? «Il Mondiale èun’altra storia, ci saranno 2 ses-sioni prima di lottare per le me-daglie, è tutto diverso». Infattinon ci sarà, a meno di improba-bili ripensamenti, neanche lasvedese che si fa condizionareda Fede e persino quando sa dipoterla battere come stavolta siregola, la guarda in acqua «nonsai mai cosa può combinare Fe-de negli ultimi 50 metri, stavol-ta è andata bene a me, ma que-sti 200 mi fanno venire l’ansia,è tutto veloce e prolungato,non fanno per me, sono da Fe-

Mehdy Metella fratello di Malia

Manaudou temelo sprint di MetellaPaltrinieri fatica

PILLOLE

F lorent Manaudou fa unaltro numero in negati-vo: nuota la batteria dei

100 sl in 49”64 poi rinuncia alla finale, forse per non per-dere da Metella, il nero di Francia che vincerà in 48”60. Sotto il podio di 2 centesimi c’è Dotto, convincente solo per metà. Peggio fa Marco Orsi, settimo e onesto: «Biso-gna metterci la faccia, non nascondersi».

IDENTICO GREG Gregorio Paltrinieri vince ma non stra-vince, conferma i 15’ netti nei 1500 senza riuscire a divinco-larsi da metà gara del france-se Joly e del magiaro Gyurta: «Non mi capitava da tempo di faticare, ma il lavoro prosegue bene. A Kazan mi aspetto tanto da me».

BRAVA MUSSO Negli 800 sl rosa domati dall’ungherese Kapas in 8’23”71, ovvero il quinto tempo mondiale sta-gionale, Erica Musso diventa in 8’28”70 la quinta italiana di sempre e precede la Carli che aveva dato a Riccione e nega il podio a Martina Cara-mignoli (in attesa della con-vocazione mondiale per i 1500).

DORSO PANZIERA Margheri-ta Panziera, già qualificata per i Mondiali, doma i 200 dorso in 2’10”93 e nel dorso sarà affiancata da Elena Ge-mo, che stavolta sale sul po-dio dei 50 farfalla miglioran-do il 2° crono italiano di sem-pre in 26”04 (vince la Sjoe-strom in 25”23). Sotto il podio mamma Alshammar.

RANA TURCA Victoria Gnes, turca del 1998 allenata ad Istanbul dalla madre del russi Vyatchanin, ha già nuotato 2’23”, ma stavolta le basta un 2’24”18 per battere la canade-se McCabe (2’25”15) e Ilaria Scarcella, da 2’25”52, ma rimandata al test delle Uni-versiadi per un’eventuale ultima chiamata mondiale. Argomento che interessa mol-to da vicino anche il secondo dei 200 rana uomini, Luca Pizzini, autore di 2’10”79 e in linea col crono di primavera.

NIPOTE D’ARTE Davide Cova sale sul podio dei 200 misti (tra le donne svetta la magia-ra Jakabos) vinti dal brasilia-no Rodrigues: un risultato di prestigio davanti al miglior Sorriso, ora 9° italiano allti-me.

CONVOCAZIONI Mercoledì le convocazioni mondiali del c.t. Butini: verranno riaperte solo in caso di risultati particolari alle Unviersiadi (per la Piroz-zi) e per Scozzoli a Vichy: quasi pronto il biglietto per Gemo, Di Liddo, Carraro, Caramignoli. Detti in dubbio.

I RISULTATIFINALI Uomini - 100 sl: 1. Metella (Fra) 48”60 (23”80); 2. Verschuren (Ola) 48”89; 3. Shioura (Gia) 49”59; 4. Dotto 49”61 (23”46); 7. Orsi 49”78; 8. Santucci 49”79 (23”83). 1500 sl: 1. Paltrinieri 15’00”60 /8’01”29); 2. Joly (Fra) 15’03”57; 3. G.Gyurta (Ung) 15’07”18. 200 dorso: 1. Mencarini 1’57”83; 2. Ciccarese 1’58”27; 3. Bernek (Ung) 1’58”56; 5. Malerba 2’00”75. 200 rana: 1. Titenis (Lit) 2’10”32; 2. Pizzini 2’10”79; 3. Bizzarri 2’11”02. 50 farf.: 1. Govorov (Ucr) 23”44; 2. Codia 23”55; 3. Heersbrandt (Bel) 23”72; 5. Rivolta 24”21. 200 mx: 1. Rodrigues (Bra) 1’59”50; 2. Sjoedin (Sve) 2’01”02; 3. Cova 2’01”02; 4. Sorriso 2’01”16; 5. Turrini 2’02”57. Donne - 200 sl: 1. Sjoestroem (Sve) 1’55”05; 2. Pellegrini 1’56”06; 3. Mizzau1’59”52; 4. Masini Luccetti 1’59”80. 800 sl: 1. Kapas (Ung) 8’23”71; 2. Musso 8’28”70 (5° t. ital. alltime); 3. Carli 8’30”44; 4. Caramignoli 8’34”13. 200 dorso: 1. Panziera 2’10”93; 2. Dason (Gb) 2’12”78; 3. Zofkova 2’13”95; 4. Peschiera 2’14”60. 200 rana: 1. Gunes (Tur) 2’24”18; 2. McCabe (Can) 2’25”15; 3. Scarcella 2’25”52; 5. Fangio 2’28”18. 50 farf.: 1. Sjoestroem (Sve) 25”23; 2. Dekker (Ola) 25”68; 3. Gemo 26”04; 4. Alshammar (Sve) 26”28; 5. Di Pietro 26”36. 200 mx: 1. Jakabos (Ung) 2’12”65; 2. Hansson (Sve) 2’13”86; 3. Gardell (Sve) 2’14”45; 4. L.Letrari 2’14”73.

FEDE: STAGIONI A CONFRONTO

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

1'54"82

1'52"98

1'55"45

1'55"58

1'56"73

1'55"14

1'56"01

?

1'56"10

1'56"91

1'56"10

1'56"85

1'56"32

1'56"51

1'55"69

1'56"06

(oro olimpico)

(oro mondiale, r.m.)

(oro europeo)

(oro mondiale)

(oro eur., 5ª olimpica)

(argento mondiale)

(oro europeo)

ai Mondiali

ANNO ESTATEPRIMAVERA MEDAGLIE

RCS

Il bacio a fine gara tra Federica Pellegrini, 26 anni, e Sarah Sjoestroem, 21

Federica PellegriniAFP

derica». Che sapeva quanto lasvedese «sarebbe andata piùforte di me, siamo in due mo-menti della preparazione diffe-renti, facciamo lavori differen-ti. Sono sorpresa per la facilitàdella nuotata, ho fatto una gararegolare, alla mia maniera». Con un 29”30 di chiusura (ri-spetto al 29”08 della scandina-va). Poi Fede manda tanti com-plimenti alla Cagnotto, oggi di-venterà testimonial del giocoresponsabile, domani nuoteràa Milano e mercoledì a Torino.Poi potrà dedicarsi al piano diriconquista: «La sesta meda-glia? C’è ancora tanto lavoro dafare...». Con indomita Fede.

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NuotoRSettecolli a Roma

38

1 3

1 La carica di Darius Lavrinovic 2 Un’entrata di David Logan, protagonista assoluto in semifinale contro Milano ma ieri opaco 3 Andrea Cinciarini festeggia con i tifosi di Reggio Emilia CIAMILLO

2

REGGIO EMILIA 82

SASSARI 63

(23-18, 52-32; 64-46)

GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Cinciarini 6 (2/6, 0/1), Kaukenas 13 (4/8, 1/2), Silins 10 (2/2, 2/6), Polonara 18 (3/7, 3/8), Chikoko 6 (3/3); Lavrinovic 12 (2/2, 2/3), DellaValle 9 (2/5 da 3), Pini, Cervi 8 (4/4), Pechacek, Rovatti, Stefanini. All.: Menetti.

BANCO SARDEGNA SASSARI: Dyson 6 (3/5, 0/3), Logan 8 (2/4, 1/5), Devecchi 3 (1/1 da 3), Brooks 10 (3/6, 1/2), Kadji 8 (2/9,1/3); Sosa 3 (0/2, 1/6), Sanders 19 (8/13, 0/1), B. Sacchetti 6 (0/1 da 3), Mbodj, Vanuzzo (0/1 da 3). N.e.: Chessa. All. R. Sacchetti.

ARBITRI: Taurino, Lanzarini, Begnis.

NOTE - T.l.: RE 12/15, Sas 12/20. Rim.: RE 42 (Polonara 12), Sas 32 (Sanders 7). Ass.: RE 25 (Cinciarini 10), Sas 11 (Sanders, Dyson, Sacchetti, Brooks 2). Prog.: 5’ 10-7, 15’ 41-24, 25’ 58-38, 35’ 68-58. Spett. 3500.

Reggio Emilia subito sprint: è 1-01Basta un tempo alla squadra di Menetti per piegare Sassari, che soffre senza Lawal

Luca ChiabottiINVIATO A REGGIO EMILIA

R eggio Emilia passeggiasui trionfatori di Milanocon una facilità irrisoria,

conquista la prima finale scu-detto della sua storia, recuperaanche Riccardo Cervi che per-mette a Darjus Lavrinovic digiocare solo 12’ in attesa cheSassari recuperi in gara-2 Sha-ne Lawal, il padrone dell’area,

squalificato, senza il quale s’èpersa. Reggio chiude il contonel primo tempo, poi non soffrepiù. Una strana partenza peruna finale equilibrata: «Moltobene – dice Max Menetti – otti-ma partita, un primo tempo incui siamo stati perfetti a livellodifensivo e fatto tutto quelloche avevamo preparato in at-tacco. Ma adesso viene il diffici-le: conosco bene la mia piazza ein generale come funzionano iplayoff . La gara più dura, per

noi, sarà gara-2, dovremo tor-nare in campo con lo stello livel-lo emotivo e di energia. Non so-lo noi: anche i tifosi devono an-dare a letto a riposarsi consape-voli che dovranno dare di piùnella prossima partita che èquella chiave, del 2-0 e del man-tenimento del fattore campo.Temo moltissimo Sassari, ci al-lacciamo le cinture, la chiavesarà la nostra attenzione difen-siva e il coraggio: dobbiamo es-sere intelligenti, ma non possia-

mo pensare troppo in attacco».

CERVI OK Il grande scomparsodelle ultime gare, il 2.15 Cervitorna fattore determinante:«Credo che l’ovazione che lo haaccolto al suo ingresso in cam-po, l’affetto della sua gente ab-bia cambiato tutta la sua pro-spettiva. Dopo non ne abbiamopiù avuto bisogno e sarà un be-ne perché avrà più energiaquando in gara-2 rientreràLawal». Chi pensa che il milione

promesso dal Barcellona al pi-vot del Banco sia un po’ eccessi-vo, si ricrede subito vedendoSassari cosa combina con Kadjie Mbodj sotto canestro, manda-ti ad inseguire i piccoli sui pickand roll con risultati desolanti.E’ li sotto il punto critico, dovePolonara spopola con 8 puntinel primo quarto e Reggio,quando entra Lavrinovic, piaz-za il primo 8-0 della sua partita(18-10). Quando arriva il se-condo (33-22) firmato Della

RIl coach emiliano: «Siamo stati perfetti, ma sarà decisiva la prossima partita»

BasketRFinale scudetto: gara-1

39LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Valle-Silins, Sacchetti prova ilquintetto che gli aveva portatobene a Milano in gara-1, conBrooks centro. Era andato con-tro Samuels, non funziona con-tro Cervi. Il pivot azzurro ha unmomento dominante in area.Ma come succede a tutte lesquadre che amano l’attacco, èproprio nella metà campo diReggio che si completa il disa-stro della Dinamo: il suo 0/6 datre del secondo quarto vienespesso trasformato direttamen-te da rimbalzo a contropiededalla Grissin Bon che con un al-tro 8-0 completa un 16-2 cheporta il suo vantaggio a 17 puntidopo 16’ (41-24).

SENZA STORIA Lo sbandamen-to è di quello che fa uscire distrada: Sassari va al riposo a -20dopo aver concesso qualsiasicosa all’attacco di Reggio. Nellaripresa succede poco di diverso,se non un tardivo rientro a -12subito sventato da Lavrinovic eKaukenas. «Pensavo e spereavoche non successe una cosa simi-le – dice Meo Sacchetti – la miasquadra ha giocato con unasupponenza che non mi sareimai aspettato, siamo andati sot-to di 20 senza neanche sprecareil bonus. Se questo è il modo incui pensiamo si possa affronta-re una finale scudetto, non ab-biamo capito niente. Quando siha la convinzione di essere piùbravi, poi bisogna dimostrarloin campo. Se prendo la Sassaridi una delle 7 partite con Mila-no, non riesco a pensare sia lastessa di stasera. Non riesco acapire. L’assenza di Lawal? Si-curamente Shane trasmetteenergia ma non bisogna sempretrovare il perché delle mancan-ze di chi gioca: Reggio Emilia èarrivata in finale senza tre gio-catori perché aveva la bava allabocca. Ma i miei sono giocatoriparticolari, penso di trovareuna squadra diversa per gara-2,di trovare la Dinamo».

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2-1� Gli scontri diretti stagionali in campionato tra Reggio Emilia e Sassari: due vittorie per gli emiliani e una per i sardi. Sempre decisivo il fattore campo

1� Quella che stanno giocando è la prima finale scudetto nel campionato maschile di basket sia per Reggio Emilia sia per Sassari.

fIL PERSONAGGIO

POLONARAAchille che non dormeper il sogno scudetto«Noi più aggressivi»1Si ispira a un tatuaggio sul braccio, resta insonne nelle vigilie e ha dominato gara-1: «Se siamo questi, per Sassari è dura»

Achille Polonara, 23 anni, prima stagione a Reggio Emilia CIAMILLO

Vincenzo Di SchiaviINVIATO A REGGIO EMILIA

L’ angusto PalaBigi ribol-le già all’ora dell’aperi-tivo. Non basta, non

può bastare a contenere il so-gno di Reggio Emilia. L’ondabianca sulle tribune, la musi-ca a palla, il bandierone bian-corosso e un cuore enormecon sotto la scritta: «L’abbia-mo grande così!». Immaginiche rimbalzano in Piazza del-la Vittoria, sul maxischermosistemato di fronte al teatroValli, dove si è raccolta tuttala città del Tricolore. I 3500

dentro al palazzo esplodono sul-l’arcobaleno che Polonaraschiaccia per il + 24. A disegna-re la parabola un pittore che nonconosce tramonti: RimantasKaukenas.

GENERAZIONI Achille e Rimas.Generazioni che si fondono inun progetto arrivato all’ultimascalinata che porta nella cittàproibita. Kaukenas è alla sesta fi-nale scudetto, Polonara alla pri-ma. Ma è soprattutto la furia del-l’Achille, scaricato da Varese perquestioni di budget e uno deicolpi estivi della triade Dalla Sal-da-Frosini-Menetti, a oscurare ilcielo di Sassari: «Un ragazzo –

spiega l’a.d. reggiano Alessan-dro Dalla Salda – che ha il vestitogiusto per noi. E’ giovane e ambi-zioso, ha grandi mezzi fisici euna prospettiva di crescita tecni-ca non indifferente. Se poi difen-de come stasera vale un postofisso in Nazionale». La stradaverso il successo, tanto per nonsmarrirla, Polonara l’ha tatuatasul braccio: «Il talento vince lepartite, l’intelligenza e il gioco disquadra vincono i campionati».L’ha detta Michael Jordan.«Quindi è una garanzia – dicePolonara –. Sono parole che chigioca a basket non dovrebbe di-menticare».

DEDICA Reggio non l’ha fatto ecosì ha stritolato la Dinamo, orfa-na del suo centrone Shane Lawal:«Certo – prosegue l’ala GrissinBon – Sassari non è questa, è sta-ta molto diversa da quella chetutti hanno visto contro Milano,ma se ha fatto una partita in tonominore è anche merito nostro.Abbiamo tenuto a 63 punti unasquadra che ne fa oltre 80 di me-dia. Se giochiamo così aggressivi,Lawal o non Lawal, sarà dura peri nostri avversari. Per questo nonsi molla di un centimetro, non ab-biamo fatto nulla, dobbiamo mantenere questa carica». La pri-ma finale bagnata con una dop-pia doppia (18 punti e 12 rimbal-zi) val bene una dedica: «Ai mieigenitori – conclude Achille – a mio fratello e pure a mio nipoteche mi stanno seguendo in questiplayoff e a volte sono più agitatidi me. Anch’io non scherzo: allavigilia non ho chiuso occhio e an-che stanotte mi sa che mi addor-menterò alle 5. Che fare? Magarimi guardo la finale Nba». In atte-sa di riprendere la sua di finale.Che meglio di così non poteva co-minciare.

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REGGIO E. 7.5

Apre la difesa di Sassari col tiro da tre, realizza otto punti nei primi otto minuti, continua ad essere una presenza a rimbalzo per tutta la gara.

7.5

IL MIGLIOREACHILLE

POLONARA

CHIKOKO 6.5 Fa il partente nei due tempi ma in realtà il suo contributo è modesto fino all’inizio dell’ultimo quarto, quando sul comodo +20, non fa addormentare Reggio con la sua energia.LAVRINOVIC 6.5 Parte bene, fa subito due falli e dà la possibilità a Cervi di entrare nella serie... Gara non spettacolare, fa quello che deve e, parlando di Darjus, è sempre tanto, compresa la tripla con Sassari rientrata a -12.DELLA VALLE 6.5 C’è lui nel parzialone del secondo quarto che decide la partita, sempre sotto controllo, si applica in difesa e buoni assist.PINI N.G. Una apparizione.KAUKENAS 7.5 Con la voglia di giocare di un ragazzino, è un grave problema per Sacchetti che gli metteaddosso Devecchi, Dyson, Sanders e Formenti. Rimas non fa una piega e scappa via praticamente a tutti.CERVI 7 Dopo gli n.e. delle semifinali 6 e 7, il pivot più alto d’Italia segna 8 punti nei primi 8’ in campo nella finale scudetto con 3 rimbalzi offensivi.SILINS 7 Prestazione matura sui due lati del campo, impreziosita dagli assist (4) e dalle stoppate (3) che ne esaltano l’utilità in qualsiasi tipo di quintetto.CINCIARINI 6.5 Non gioca una partita roboante ma comunque molto positiva, sempre in controllo, non semplice considerando che parte su Dyson dall’uno contro fulminante: anche 6 rimbalzi.

SILINS MATURO, DELLA VALLE SI APPLICADEVECCHI SUFFICIENTE, SOSA TROPPO TENERO

LE PAGELLE di LUCA CHIABOTTI

SASSARI 4.5

E’ l’uomo che Reggio non può marcare, ma ha difficoltà difensive e 4 perse. Ci mette un po’ a scaricare la sua energia, quando lo fa dimostradi essere la chiave della serie

6.5

IL MIGLIORERAKIM

SANDERS

LOGAN 5 Parte su Cinciarini ed è l’unico esterno di Sassari che soffre un po’ fisicamente. Benino nel primo tempo (8 punti) ma non basta a evitare il tracollo.SOSA 4.5 Quando conta, una partitucola troppo leggera per vincere uno scudetto.FORMENTI 5 Entra per provare un rimedio a Kaukenas, poi finisce su Silins e termina anche la sua gara. Gioca 6’.DEVECCHI 6 Parte in quintetto su Kaukenas, gioca 6’ da stopper. Poi sta in campo tanto alla fine, benino.DYSON 5.5 Viene tolto un paio di volte nel primo tempo per distrazioni difensive, ci resta male, in realtà non è malaccio e il parziale negativo è senza di lui.; 5 recuperi.SACCHETTI 5.5 Fa massa nel quintetto piccolo che viene travolto nel secondo quarto. Ma è il migliore contro Polonara.MBODJ N.G. Non sta in campo, gioca 4’ .VANUZZO N.G. Entra 4’ nella ripresa sul -20 perché Kadji è un disastro.BROOKS 5.5 Si prende in faccia 8 punti nel primo quarto di Polonara, poi va a fare il pivot nel quintetto piccolo e viene surclassato da Cervi. Ma ci prova.KADJI 5 Dopo i problemi del primo tempo, cede letteralmente a inizio ripresa quando non dà alcuna alternativa interna al gioco di Sassari. Poi spara una tripla... E’ un po’ troppo soft per queste partite.

LA SERIE

Domani gara-2 in EmiliaDiener per eventuali 6 e 7?� Domani si torna al Palabigi per gara-2 (ore 20.45, diretta Rai Sport 1, arbitri: Paternicò, Martolini, Mattioli). Reggio Emilia ha qualche timida speranza di recuperare Drake Diener, fuori per una lesione di secondo grado al gluteo destro, almeno per le eventuali gare-6 e 7.

� Gara-2, 20.45, domani a R.E.� Gara-3, ore 20.45, giovedì 18 a Sassari.� Gara-4, ore 20.45, sabato 20 a Sassari.� Eventuale gara-5, ore 20.45, lunedì 22 a Reggio Emilia.� Ev. gara-6, ore 20.45, mercoledì 24 a Sassari.� Ev. gara-7, ore 20.45, venerdì 26 a Reggio Emilia.

� A 352 giorni di distanza da gara-7 di finale scudetto a Milano e a 345 giorni dall’udienza che ha dichiaratoil fallimento della Mens Sana Basket, la rinata Mens Sana 1871 è promossa nella nuova Serie A-2 unificata. La società era ripartita dalla quarta serie sotto l’egida della casa madre, la Polisportiva Mens Sana. Siena ha battuto ieri Agropoli 73-54 nello spareggio per la terza promozione messo in palio nella Final Four di Serie B: a Forlì si incontravano le squadre che hanno vinto i quattro gironi del campionato, con soli tre postiin palio. Vincendo le semifinali di sabato, erano già state promosse Rieti e Fortitudo Bologna, altre due piazze storiche. La nuova A-2 unirà i campionati al di sotto della Serie A, Gold e Silver: la formula definitiva sarà deliberata tra un mese.

A FORLÌ

Siena ritornaSarà in A-2Agropoli k.o.

EUROPEI DONNE

Sottana e Masciadri: l’Italia è viva1Arriva con la Polonia il primo successo delle azzurre: oggi è decisiva la sfida contro la Turchia

L’ Italia vince la prima par-tita all’Europeo, batte laPolonia eliminandola e

resta in corsa per il passaggiodel turno che si giocherà oggicon la Turchia. In una specie dispareggio, in equilibrio per trequarti, è la veterana RaffaellaMasciadri , che sta disputandoun Europeo da stella assoluta, adare i punti del minibreak dimetà quarto periodo che rega-lano il successo alle azzurre.«Siamo ancora vivi — dice il c.t.Roberto Ricchini - avevamo bi-sogno di una conferma dopo lasconfitta ai supplementari conBielorussia, che poi ci avevacondizionato in termini dienergia psicofisica anche ilgiorno dopo contro la Grecia.Le ragazze sono state brave arecuperare fiducia e positività ea vincere una partita che psico-logicamente era tutt’altro chesemplice. Ora la qualificazionetorna nelle nostre mani, ora af-

frontiamo una delle squadrepiù forti d’Europa ma sono cer-to che daremo tutto quello cheabbiamo e che ci proveremo fi-no al quarantesimo. Dobbiamoreplicare l’energia e il coraggioesibiti oggi con la Polonia».

EQUILIBRIO Nella centesimapartita in azzurro di Giorgia Sottana, quattro triple hannofatto subito scappare le polac-che raggiunte e superate conun 12-0 azzurro (35-29) dopoil primo sorpasso azzurro fir-mato da Sottana (30-29).

Poi equilibrio, con la Kobrynche vanificava tutte i tentatividell’Italia di incrementare van-taggi esigui. Sono tre tiri liberidi Masciadri seguiti da una tri-pla ancora della capitana aspaccare la gara a metà dell’ul-timo quarto (59-53) con Gattiche firmava il +8. Poi il terro-re: nessuna squadra segna per

4’ minuti e i tiri liberi di Sottanaa 59” dalla fine a mettere al si-curo il successo.

LA SITUAZIONE Ma la vittoriadella Turchia contro la Grecia di ieri sera, complica i piani.Stasera l’Italia deve battere laTurchia e si qualifica come ter-

za se la Grecia supera la Bielo-russia. Se le azzurre vincono ela Grecia perde si arriverebbeinvece con tre squadre a paripunti (Italia, Grecia e Turchia)e in questo caso entrerebbe ingioco la classifica avulsa negliscontri diretti (passano le pri-me 3 di ciascun girone).

ITALIA-POLONIA 66-55

(17-22; 35-31; 51-51)

ITALIA: Dotto 6 (2/4), Sottana 17 (3/8,

3/6), Fassina (0/2, 0/1), Masciadri 14

(3/5, 1/5), Ress 7 (2/12); Gatti 2 (1/3,

0/1), Zanoni 6 (3/3, 0/1), Consolini 3

(0/1, 1/1), Gorini 2 (1/4, 0/1), Laterza,

Crippa 7 (1/1, 1/3), Formica 2 (0/2). All:

Ricchini.

POLONIA: McBride 5 (1/7, 1/4), Krezel

(0/2), Kobryn 17 (4/9, 1/2), Kobryn 17

(4/9, 1/2), Skobel 3 (1/4); Owczarzak 1,

Pawlak (0/1, 0/2), Leciejewska 4 (1/1,

0/1), Koc 9 (0/5, 3/4), Miedzik 13 (2/4,

3/7), Misiuk 3 (0/2, 1/1).

ARBITRI: Ovinov (Rus), Kukelcik (Slo),

Kounelles (Cip).

NOTE T.l.: T.l.: Ita 16/21, Pol 13/21 Rim.:

Italia 40 (Ress 9), Polonia 41(Koc,

Kobryn 8). Ass.: Ita 17 (Sottana 5), Pol

16 (McBride 4). Prog.: 5’13-13, 15’ 23-27,

25’ 42-40, 35’ 61-53.

L’altra del girone B: Turchia-Grecia

61-50. Oggi: Bielorussia-Grecia (18);

ITALIA-Turchia (20.30, diretta Sky

Sport 2). La classifica: Bielorussia

3-0; Grecia 2-1; Turchia 2-1; ITALIA 1-2;

Polonia 0-4.

Giorgia Sottana, 26 anni, ha raggiunto la 100a presenza azzurra CIAM/CAST

40 LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ITALIA 3

AUSTRALIA 0

(26-24, 25-21, 25-23)

ITALIA: Alletti 5, Giannelli 5, Botto 12, Anzani 6, Vettori 3, Zaytsev 6; Colaci (L), Birarelli 1, Sabbi 9, Giovi. N.e. Rossini (L), Randazzo, Travica, Antonov. All. Berruto

AUSTRALIA: Sanderson 14, Mote 4, Suchocev 1, Walker 2, Guymer 4, Edgar 14; Perry (L), Roberts 3, Peacock 2, Williams 2, Douglass-Powell 1. N.e. Borgeaud (L), Graham, Hodges. All. Santilli.

ARBITRI: Cull (Usa), Macias (Mes) NOTE Spettatori 5000. Durata set: 29’, 30’, 29’; tot. 88’. Italia: battute sbagliate 11, vincenti 2, muri 8, 2a linea 5, errori 21. Australia: b.s. 10, v. 3, m. 3, 2a linea 8, errori 29. Gialli a Berruto e Santilli sul 13-13 del 3° set. Un’Italia inedita festeggia la vittoria netta sull’Australia: 3-0 davanti ai 5000 di Verona TARANTINI

Italia, il 3-0 fa morale con Giannelli e Zaytsev1Successo degli azzurri contro l’Australia che però sbaglia molto di più rispetto alla prima gara. Berruto: «Obiettivi centrati»

LIBRO TRICOLOREPresentato a Casalmaggiore il libro Uno scudetto rosa shocking. Il volume curato da Giovanni Gardani, di 250 pagine, in vendita a 12€ ripercorre la storia della Pomì e si concentra in particolare sulla clamorosa vittoria dell’ultimo scudetto.

LA GUIDA

(a.a.) Gli Usa ancora imbattuti. Seconda sconfitta casalinga della Russia con l’Iran. Il Brasile batte al tiebreak la Serbia di Placì (2°).Girone A: a Jesolo e Verona Italia-Australia 0-3, 3-0; a Novi Sad e Belgrado Serbia-Brasile 3-2, 2-3 (23-25, 25-20, 21-25, 25-22, 13-15). Classifica: Brasile 14; Italia 11; Serbia 8; Australia 3.Girone B: a Kazan Russia-Iran 1-3, 0-3 (20-25, 18-25, 21-25); a Hoffman Usa-Polonia 3-2, 3-1 (23-25, 25-23, 25-15, 25-17). Classifica: Usa 17; Polonia 11; Iran 7; Russia 1.Girone C: a L’Avana Cuba-Argentina 3-1, 0-3 (23-25, 18-25, 21-25); a Summerside Canada-Bulgaria 2-3, 3-1 (25-18, 25-19, 21-25, 25-20). Classifica: Canada 18; Bulgaria 10; Argentina 9; Cuba 5.Girone D: a Hwaseong Sud Corea-Giappone 1-3, 3-0 (25-20, 25-21, 25-18); a Poitiers e Tourcoing Francia-R.Ceca 3-0, 3-0 (27-25, 26-24, 25-22). Classifica: Francia 18; Sud Corea, Giappone 7; R.Ceca 4.Girone E: ad Almere Olanda-Finlandia 3-0, 3-1 (22-25, 25-20, 25-14, 25-19); a Luik Belgio-Portogallo 3-0 (25-16, 25-21, 25-23), 3-2 (25-13, 25-27, 30-28, 23-25, 15-13). Classifica: Belgio 19; Olanda 13; Finlandia 8; Portogallo 2.FORMULA Alla finale a 6 di Rio 15-19 luglio si qualificano oltre al Brasile, le prime 2 dei gironi A e B e la vincente della final four di Varna (10-12 luglio) con Bulgaria e le vincenti dei gruppi C, D e E.SU FACEBOOK (a.a.) Uros Kovacevic passa da Modena a Verona: lo annuncia lo stesso schiacciatore serbo sul suo profilo Facebook. “Giocherò nel Cannes”, fa sapere sempre da Facebook, l’azzurra Camera.TREVISO TRICOLORE (a.a.) Treviso vince a Chianciano Terme il tricolore under 17. Supera in finale il Segrate 3-1 (25-16, 18-25, 25-23, 25-18). Terza la Lube Civitanova.PROMOSSA (f.c.) Promossa in A-2 donne la Domovip Porcia. Le friulane hanno battuto Chieri: dopo 17 anni, torna in A un club della provincia di Pordenone.

Nuova sconfittaper la Russia

Mario SalviniINVIATO A VERONA

U n sospiro di sollievo, ar-chiviando il surreale fi-ne settimana veneto. Un

3-0 restituito all’Australia chenon fa dimenticare lo sbigotti-mento di Jesolo e sul frontetecnico non è ancora rassicu-rante abbastanza. Ma che cer-tifica amor proprio, voglia di reagire, di dimostrare. Gli az-

zurri han voluto far vedere,forse prima di tutto se stessi, diesser capaci di ricominciare. Edi poter raddrizzare le cose finda subito. Ci sono riusciti conGiannelli fin dall’inizio, per laprima volta titolare in azzurro.Con un Botto scoppiettante,top scorer dei nostri. Con Sabbiconvincente, subentrato a Vet-tori partito male (ironico: erastato l’unico salvarsi a Jesolo).E con Zaytsev titolare comeschiacciatore. «Avevamo

l’obiettivo di vincere da trepunti e di fare un passo avanti –ha riassunto Berruto – siamoriusciti in tutto».

MATURITÀ Va detto che l’Au-stralia di Santilli ha come pre-visto preso un bel po’ di corag-gio, ma ha anche commesso ildoppio degli errori di venerdì(29 contro 15) e questo ha avu-to il suo peso. Se Berruto vole-va provare Giannelli dall’inizionon poteva che farlo ieri, per-ché adesso si ferma: ha l’esamedi maturità e tornerà disponi-bile per la trasferta in Brasile,sperando che sia doppia e cioèche oltre alle due gare di ritor-no comprenda anche le finalidi Rio. «Eh, ho il sospetto che lamaturità sarà più difficile dellapartita di stasera», ha sorriso il18enne bolzanino.

BICICLETTA La faccia della re-azione è stata quella di IvanZaytsev. Molto tirato all’ingres-so in campo, per tutta la partitaha avuto difficoltà in attacco,non sembrava lui (32% alla fi-ne), oltre a quelle messe inconto in ricezione. Ma è piaciu-to molto per atteggiamento,per come ha incoraggiato icompagni, e ancor di più percome ha difeso, per la presenzalucidissima in copertura. Daleader (con capitan Travica e ilvice Birarelli tutti e due in pan-china). «Avevo quella faccia –ammette – perché mi arrabbioquando devo fare una cosa chenon riesco. Tutti pensano chegiocare schiacciatore sia comeandare in bicicletta, visto chel’ho già fatto posso rifarlo allostesso modo. Ma non è così. Pe-rò prima di mollare le provotutte». Ci si rivede al Foro Itali-co di Roma, torna Lanza e ci sa-rà un’emergenza al centro (Al-letti ha problemi personali, Bu-ti e Piano sono fuori): sono di-sponibili solo Anzani, Birarellie Mengozzi.

BoxeRMondiale ed Europeo

Wilder e Vitu showMolina e Fiordigiglio si inchinano per k.o.

Sopra Fiordigiglio alle corde contro Vitu nell’11° round per l’Europeo di Brescia. Sotto il k.o. inflitto da Wilder a Molina nel Mondiale BOZZANI/AP

D ue k.o. devastanti nel sa-bato notte pugilistico. ABrescia Orlando Fiordigi-

glio, quando il match era anco-ra in perfetto equilibrio (anzil’italiano era in leggero vantag-gio sui cartellini) all’11a ripresa,ormai esausto, ha subito lapressione dello sfidante france-se Cedric Vitu costringendo l’ar-bitro a decretare il ko. tecnico ead assegnare il titolo europeodei superwelter al transalpino.A Birmingham (Alabama), De-ontay Wilder (34), il campione

Wbc che ha riportato la coronadei massimi negli Usa a 9 annida Shannon Briggs ,ha battutoil texano Eric Molina (Usa 23-3)con un devastante destro al 9°round dopo altri tre atterra-menti nel quarto e quintoround. Ora l’americano affron-terà probabilmente a Mosca ilrusso Alexander Povetkin(29-1) in attesa della sfida conil pluricampione della catego-ria, Wladimir Klitschko, che po-trebbe rilanciare la categoria

r.g.

PallavoloRWorld League: terzo weekend

41LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1VELA: AZZURRA VINCE (r.ra.) A Porto Cervo grande vittoria di Azzurra che nelle acque di casa s’è aggiudicata la Settimana delle Bocche, seconda tappa del circuito europeo di Tp52. Secondo Quantum, 3° Bronenosec.TUTTENOTIZIE

BASEBALLBOLOGNA NEI PLAYOFF(m.c.) Bologna è praticamente nei playoff dopo aver completato la doppietta su Parma, grazie ad un nono inning esplosivo (5 punti) e all’ottava vittoria di De Santis. Rimini è ad passo dalle semifinali, mentre Padova a suon di fuoricampo (due di Sciacca, che ne ha firmati tre nel weekend) si riprende il terzo posto nel big-match con il Città di Nettuno. San Marino ritrova il quarto posto con sette punti nel primo attacco ed un Chiarini super (3/3).11° turno, gara2: Parma-UnipolSai Bologna 2-7 (v. De Santis, p. Spada); Città di Nettuno-Tommasin Padova 4-7 (v. E.Crepaldi, p. Ularetti, s. Bazzarini; 2 hr Sciacca, 1 Epifano e Ferrini); Rimini-Angel Service Nettuno2 5-1 (v. Richetti, p. Andreozzi)A San Marino- Godo Knights 12-2 (7°, v. Pizziconi, p. Galeotti). Class.: Bologna 772 (17-5); Rimini 681 (15-7); Padova 590 (13-9); Citta di Nettuno e San Marino 545 (12-10); Godo 363 (8-14); Nettuno2 272 (6-16); Parma .227 (5-17).

BEACH VOLLEY� INGROSSO QUARTI (c.f.) Italia ancora protagonista nel World Tour, anche se ieri la Polonia è risultata davvero indigesta ai gemelli Ingrosso, i quali (partendo dalle qualifiche) hanno comunque chiuso con un ottimo 4° posto il Major di Stavanger (Nor). Matteo e Paolo hanno ceduto 2-0 sia in semifinale a Losiak-Kantor che nella sfida per il 3° posto a Fijalek-Prudel. Brasile sul gradino più alto del podio tra gli uomini con Evando-Pedro e nel femminile con Juliana-Antonelli.

BOXE� MONDIALI (r.g.) A Birmingham (Usa) il vacante superpiuma Ibf è di José Pedraza (P.Ric., 20) vincitore di Klimov (Rus, 19-2) ai punti 12. A New York (Usa) Nicholas Walters (Giam, 26) batte Marriaga (Col, 20-1) ma perde la cintura piuma Wba, ora vacante, essendo risultato fuori peso.

Kawamoto (Gia) 23”57; 100 fa Le Clos (Saf) 51”66, Lochte (Usa) 52”64; 400 mx Seto 4’10”58. Donne: 50 sl Blume (Dan) 24”86; 100 sl Vanderpool (Bah) 53”97, Bonnet (Fra) 54”12; 400 sl Hosszu (Ung) 4’08”47; 50 do Coventry (Zim) 28”08; 100 do Nielsen (Dan) 59”51; 200 ra Pedersen (Dan) 2’22”53; 50 fa Ottesen (Dan) 25”61; 200 fa Hoshi (Gia) 2’08”25; 200 mx Watanabe (Gia) 2’09”95, Hosszu (Ung) 2’09”97.

PALLAMANO� QUALIFICAZIONI EUROPEI (an.gal.) Italia eliminata. Troppo forte la Romania che a Resita supera 44-25 (23-13) gli azzurri (Turkovic 4) nell’ultimo turno del gruppo C e conquista il pass per i playoff di qualificazione agli Europei maschili di Croazia 2018.

SCHERMATRICOLORI A TORINOVINCE DI FRANCISCA TORINO – (f.t.) Proseguono a Torino gli Assoluti di scherma che si chiudono oggi al PalaRuffini. Fioretto individuale femminile: Di Francisca-Vezzali 15-3. Spada individuale maschile: Garozzo-Santarelli: 15-9. Sciabola maschile paralimpica: Pellegrini-Giordan 15-5. Sciabola femminile paralimpica: Trigilia-Mogos 15-10. Scherma per non vedenti, maschile: Mandolini-Ceccarelli 10-4. Programma.Oggi dalle 8,30: fioretto f. a squadre; 10,30: spada m. a squadre; alle 14,45: sciabola m. a squadre.

SOFTBALL� DUE IN VETTA (m.c.) Bollate e Forlì in testa. Terza di ritorno. Gir. A: Legnano-La Loggia 1-8 (6°), 3-5; Bollate-Nuoro 7-0 (5°), 7-2; Rovigo-Caronno 7-0 (5°). 1-0 (9°). Class.: Bollate 937 (15-1); La Loggia 812 (13-3); Staranzano 625 (10-6); Rovigo 388 (7-11); Caronno 333 (6-12); Legnano 277 (5-13); Nuoro 222 (4-14). Gir. B, Collecchio-Bussolengo 2-5, 4-1, Bologna-Forlì 0-9 (6°), 0-10 (4°). Class.: Forlì 928 (13-1); Bussolengo e Collecchio 714 (10-4); Bologna 357 (5-9); Sestese e Parma 142 (2-12).

� Stavolta Chicago, diversamente da quanto accaduto nel 2010 e nel 2013 e da quanto in Nhl non accade dal 2007 (vittoria di Los Angeles), potrebbe vincere la Stanley Cup di fronte al proprio pubblico. Stasera i Blackhawks (primo ingaggio alle 2 della notte italiana), allo United Center, con gara-6 della serie di finale contro Tampa Bay, possono conquistare l’ottavo titolo della propria storia e il terzo delle ultime sei stagioni. «Merito» del successo di sabato in gara-5 sul ghiaccio della Florida al termine dell’ennesima partita vissuta di un enorme equilibrio (tutti e cinque i match risolti con un solo gol di scarto). Il k.o. è sulla coscienza del portiere Ben Bishop che, acciaccato e assente in gara-4, commette una clamorosa papere in occasione della prima rete.Tampa Bay-Chicago 1-2 (0-1, 1-0, 0-1). Marcatori: p.t. 6’11” Sharp (C); s.t. 10’53” Filppula (T); t.t. 2’00” Vermette (C). Serie: 2-3. Gara-6: oggi (alle 2 della notte italiana, diretta Fox Sports 2) a Chicago.

HOCKEY GHIACCIO

Chicago stanottepuò conquistarela Stanley Cup

Antoine Vermette, 32 anni REUTERS

Mentre la Nazionale maggiore ieri a Villabassa (Bz) ha cominciato il primo raduno verso la Coppa del Mondo, quella u. 20 oggi (ore 16.30, diretta RaiSport 2) a Viadana (Mn) disputa contro l’Argentina la semifinale 9°-12° posto del Mondiale di categoria. Italia u. 20: De Santis; Masato, Gabbianelli, Lucchin, Beraldin; Minozzi, Raffaele; Giammarioli, Polledri,Archetti; Zanetti, Lazzaroni; Cincotto, Ferraro, Buonfiglio. Semif. 1° posto (a Calvisano): N.Zel-Fra (ore 18.30); Sud-Ing (ore 20.30). Semif. 5° posto: Aus-Sco (ore 16.30 a Calvisano); Irl-Gal (ore 20.30 a Viadana). Semif. 9° posto (altra): Sam-Giap (ore 18.30 a Viadana).� QUI ZEBRE (ma.p.) Altro sudafricano dai Cheetahs per le Zebre: il 24enne terza linea Jean Cook (1.93 x 110), 18 presenze in Super Rugby nelle ultime due stagioni.� SEVEN Tre k.o. e 8° posto finale per l’Italia al Seven di Lione (Fra), secondo torneo di qualificazione olimpica. Ieri azzurri sconfitti da Belgio (12-0), Inghilterra (26-0) e Portogallo (21-5).

RUGBY

Mondiale u. 20Italia-Argentinaper il 9° posto

Una fase di Italia-Sudafrica FAMA

� A Shanghai, nella finale per il 7° posto della World League vinta dagli Usa (le americane si erano imposte anche l’anno scorso), il Setterosa travolge il Brasile. Il c.t. Fabio Conti fa il bilancio dell’evento cinese: «Gioco e impegno non sono mancati, abbiamo giocato alla pari anche con le favorite. Il risultato poteva essere differente se solo fossimo riusciti a battere l’Australia, cosa che avremmo meritato. Torniamo a casa con buone indicazioni per i Mondiali».

ITALIA-BRASILE 11-2(0-0, 3-0, 2-1, 6-1)

Italia: Teani, C.Tabani 2, Garibotti 3, Radicchi 2, Queirolo 2, Aiello, Di Mario, Bianconi, Emmolo, Pomeri 2, Cotti, Frassinetti, Gorlero. All. Conti. Brasile: Oliveira, Bahia, Zablith, Ma. Canetti, Barroncas, Chiappini, A.Oliveira, Carvalho, Dias 2, Fernandes, Coutinho, Mantellato, Chamorro. All. Oaten. Arbitri: Chen (Cina) e Fukumoto (Giap).

Altri: 1° posto Usa-Australia 8-7; 3° posto Cina-Olanda 5-10; 5° Russia-Canada 16-8.

PALLANUOTO

World LeagueSetterosa 7°L’oro agli Usa

Teresa Frassinetti, 29 anni EPA

GHIACCIO� FIGURA Ci sarà anche la tre volte iridata Mao Asada, al rientro dopo un anno sabbatico, nelle designazionei per le tappe del Grand Prix di figura che l’Isu oggi renderà note.

GOLF� IN AUSTRIA Renato Paratore chiude 32° con 285 colpi (72 70 71 72, -3)il Lyoness Open (European Tour)Atzenbrugg vinto con 273 (67 69 70 67, -15) dall’inglese Chris Wood.

HOCKEY PRATO� AMSICORA TRICOLORE (g.l.g.) L’Amsicora si è presa la rivincita della finale dell’anno passato e stavolta ha sconfitto il Bra conquistando il 22° scudetto.

IPPICA� PRINCESS GRIF (e.lan.) Alla varennina Princess Grif (R. Andreghetti) la volatona all’esterno non è basta per riacciuffare Uprince (F. Nivard), che, da favorito, si è imposto ieri ad Enghien nel Prix de New York (Gr. 3 – m. 2150).� A OSLO (e.lan.) Prestigioso impegno internazionale per l’italiano Oasis Bi, che nell’Oslo Grand Prix (Gr. 1 – m. 2100) punta ad un piazzamento, dopo le prestazioni in chiaroscuro di Helsinki e Östersund e il secondo posto conquistato nell’Olympiatravet.

NUOTORISCATTO LE CLOS, SPRINT NAKAMURA(al.f.) Colpo di coda di Chad Le Clos nella conclusiva giornata di gare del Mare Nostrum: a Montecarlo, l’olimpionico sudafricano vince i 100 farfalla in 51”66 (3° t. 2015). Il giapponese Nakamura domina lo sprint in 21”90 e sale al 5° posto delle liste stagionali dei 50 sl mentre la bahamense Vanderpool-Wallace scende sotto i 54” nei 100 sl. Uomini. 50 sl Nakamura (Gia) 21”90; 200 sl Biedermann 1’46”72, Brown (Saf) 1’48”45, Lochte (Usa) 1’49”17; 50 do Stravius (Fra) 24”89; 200 do Irie (Gia) 1’55”36; 50 ra Feldwehr (Ger) 27”43; 100 ra Koseki (Gia) 59”93; 50 fa

IPPICA

Carro armato Dettori sbanca pure Chantilly1Otto giorni dopo il Derby inglese, Frankie vince le Oaks di Francia a 17/1 e sale a 535 GP

A dicembre compirà 44anni, ma metteteglisotto la sella un cavallo

«da corsa» e Lanfranco Dettorisarà sempre il miglior fantinodel mondo. Lo ha dimostratoanche ieri a Chantilly (40.000spettatori) sbancando a 17/1in sella a Star of Seville le Oaksfrancesi (Prix de Diane-gr. 1,m 2100) che aveva già vintonel 2007 con West Wind. E tut-to solo 8 giorni dopo aver con-quistato per la seconda volta ilDerby inglese, con GoldenHorn. Buona sesta la nostraSound of Freedom dopo per-corso sempre esterno e granterzo Umberto Rispoli con lafrancese Little Nightingale.L’altro denominatore comunetra Derby inglese e il Diane diieri è il trainer John Gosden,che si è ripreso Dettori dopoesserne stato uno dei primimaestri, negli Anni 90. Frankieha spinto subito sull’accelera-tore dalla gabbia 15, è andato

a incalzare Clarmina, battistra-da della favorita Queen’s Jewel(poi non piazzata), è passato inretta e ha lasciato a una lun-ghezza Physiocrate. Il fantinomilanese è a 535 GP vinti: 206gr. 1, 158 gr. 2 e 171 gr. 3.

NIENTE TRIESTE A causa di un violento temporale, che ha reso la pista impraticabile, il GP Presidente della Repubblica di Trieste è stato annullato. Sarà recuperato oggi.OGGI QUINTÉ A FOLLONICA (inizio alle 15.30) scegliamo Proper Wise (13), Polluce Caf (16), Maier (12), Indy Kronos (14), Ralph Malph Kyu (5) e Rainbow As (15).SI CORRE ANCHE Trotto: Albenga (16.10) e Taranto (15.20). Galoppo: Corridonia (16.55).

La gioia della romana Flavia Tartaglini, 30 anni, leader della RS: X

VELA/ RS:X

Tartaglini vince in Coppa«E adesso voglio l’Europeo»1Flavia conquistala tappa di Weymouth: «E’ stata molto dura»

Rossella Raganati

S baraglia il campo evince meritatamente:Flavia Tartaglini, 30

anni batte tutti e sale sulgradino del podio più altoposizionato sul porto diWeymouth. La romana, in-discussa star della catego-ria RS:X, in vetta alle gra-duatorie mondiali dellaspecialità, si conferma cosìla numero uno nella tavolaa vela femminile vincendoin Inghilterra la secondatappa europea di Coppa delmondo. Una gioia inconte-nibile, quella dell’atleta az-zurra appena tagliato il tra-guardo della regata finale.«Quest’ ultima prova è statauna regata difficile - dice -,il finale è stato veramentepazzesco, ma alla fine l’hospuntata e questa vittoriaha un sapore molto dolce».

Un successo meritato, quellodell’atleta romana, frutto ditanti sacrifici fatti nel corsodella sua intensa carriera. «Hoiniziato a fare windsurf a 15anni - racconta con orgoglioFlavia -, abitavo a Ostia ma fre-quentavo liceo a Roma andavoavanti e indietro in autobus, iltempo per allenarmi era poco,spesso rientravo quando eragià buio e per orientarmi usa-vo i lampioni accesi sul lungo-mare».

EREDE In molti, ormai, la con-siderano l’erede di AlessandraSensini, altra grandissima stardi questa disciplina. «No, non

penso — si schernisce quandosi fa l’accostamento con l’olim-pionica — lei è, e resterà persempre un mito. Io cercherò difare sempre e solo del mio me-glio». Coltiva un sogno, FlaviaTartaglini. «L’Olimpiade l’an-no prossimo? Adesso penso alcampionato europeo che ini-zia tra pochi giorni a Mondel-lo, dove gioco praticamente incasa. Poi guarderò con atten-zione alla finale della WorldCup ad Abu Dhabi». Campio-nessa in acqua, modesta fuori.E un carattere d’acciaio, eredi-tato dal nonno, rugbista a Ro-ma.

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Dettori vince il Prix de Diane in sella all’inglese Star of Seville AFP

TROTTO

(lu. migl.) L’Oslo GP (m 2100) è andato a BBS Sugarlight (P. Untersteiner), già vincitore dell’Olympiatravet in aprile, che ha preceduto in 1.11.3 il nostro Oasis Bi, di proprietà svedese. Buono il comportamento degli italiani anche nelle prove di contorno. In apertura vittoria di Tango Negro (B. Goop, trainer Jerry Riordan). Poi successo di Rue Du Bac (R. Andreghetti) nella 2ª batteria della Energima Cup. In finale il figlio di Infinitif doveva arrendersi a Repay Mercy e Magiccarpetride concludendo ottimo terzo.

Oslo GP: Oasis Bi ottimo secondo

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42 LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

di GIORGIO DELL’[email protected]

Oggi Imu e Tasi.

1Sto già sbadigliando.Perché lei è ricco. C’è poco da sbadiglia-re. Si deve pagare entro domani almeno

il primo acconto. Sono parecchi soldi, media-mente parlando. Ci hanno pure rifilatoun’espressione inglese: «Tax day».

2Se invece di Imu e Tasi, diciamo Tax Day ètutta un’altra cosa.Tax Day è pure sbagliato, il Tax Day è il

giorno in cui smettiamo di lavorare per loStato e possiamo lavorare per noi stessi (inAmerica arriva ad aprile, in Italia dovrebbecollocarsi ai primi di luglio). Ci sono altrisbagli. “La” Tasi è uno sbaglio, si deve dire“il” Tasi, dato che Tasi significa “Tributo peri servizi indivisibili”, quindi “il” tributo, “il”Tasi.

3Ora, in base al copione, dovrei doman-darle: che cosa sono “i servizi indivisibi-li”? E dovrei domandarle: escludendo i

versi delle mucche, che cos’è l’Imu? E so già che lei risponderà: amico mio, non possiede una casa, un capannone, un terreno agricolo?Non sa che Imu e Tasi sono tasse sulla proprie-tà immobiliare vista a caleidoscopio nelle suevarie epifanie e alternative, ora come prima casa e ora come seconda, ora come immobileproduttivo e ora come terreno agricolo e oraper tutto il 2014 e ora per una quota parte del2014 se, per esempio, mi sono comprato il ga-rage a marzo? Il burocrate pensa a tutto e,

pensando a tutto, ci stressa in maniera strato-sferica. Io ho affidato tutto al commercialista,il quale pronuncerà un numero e io pagherò.Sul giornale voglio leggere degli amori delprincipe Carl Philip di Svezia che si sposa conla modella Sopia Ellqvist, prossima regina di quel Paese...Qui siamo seri. E seriamente le dico: tra Imu,Tasi e quant’altro questo mese se ne vanno 12miliardi. Diconsi dodici miliardi. Sottratti alladomanda delle famiglie e versati invece nel bu-co nero dello spreco pubblico. C’è anche un pro-gramma tv dedicato agli sprechi, su Sky, si chia-ma Pubblico spreco, hanno calcolato che fino al5 febbraio lavoriamo solo per finanziare gli sprechi. Ma non mi faccia perdere il filo, dob-biamo dare qualche indicazione su queste Imue Tasi. L’Imu deve essere pagata dal proprieta-rio dell’immobile: tuttavia, in base alla legge distabilità del 2014, sono esclusi i titolari della prima casa a meno che non si tratti di immobiliche rientrano nelle categorie catastali conside-rate “di lusso” (case signorili, castelli, palazzi dipregio artistico o storico). Per la Tasi (i famosiservizi indivisibili) si fa lo stesso, ma qui biso-gna andare a controllare le aliquote decise daicomuni ed è previsto anche il contributo di uneventuale inquilino. Se il comune in cui si risie-de non ha ancora deciso l’aliquota di quest’an-no (si tratta dell’80% dei casi), si applica quelladell’anno scorso. Saldi tra ottobre e dicembre.

4 Il commercialista mi ha detto che devotirar fuori 530 euro e io mi sono infuria-to. E poi mi sono calmato. Che altro do-

vrei fare? Anche gli 80 euro, Renzi li ha finan-ziati aumentando l’Imu sui terreni agricoli.Si sa che Renzi ha affidato a suoi uomini di fidu-cia uno studio sul taglio delle tasse. La situazio-ne è obiettivamente al limite, specie se si raf-frontano con il saccheggio a cui siamo sottopo-sti, le vergogne di Mafia Capitale e il valore sem-pre più basso dei servizi che ci vengono offerti.L’analisi più recente che ho sul tavolo è quello diUnimpresa, associazione che riunisce le piccolee medie imprese. Il suo ufficio studi, basandosisu quello che c’è scritto nell’ultimo Documentodi Economia e Finanza (Def), ha calcolato che leentrate tributarie sono destinate ad aumentareda oggi al 2019 fino al limite degli 881 miliardil’anno di prelievo, con una pressione teorica del44% (“teorica” perché l’evasione fa sì che quellareale sia al 56-57%). Su Irpes, Ires e Iva il giro divite previsto è di 80 miliardi. La spesa pubblicasalirà di 38 miliardi. La Cgia di Mestre s’è con-centrata su giugno-luglio: in questi due mesi la-sceremo al Fisco quasi 90 miliardi. La prima quindicina di giugno ha viaggiato al ritmo di146 milioni l’ora. L’Associazione Nazionale Co-struttori Edili (Ance) ha adoperato per la casa laparola «bancomat». Cioè, lo Stato adopera il pa-trimonio immobiliare come un bancomat: «c’èun minimo di ripresa sulle case e questi ci am-mazzano», perché nel 2011 la casa in tasse cicostava 32 miliardi, l’anno scorso 42.

5 E i “servizi indivisibili”?Sarebbero quelli di cui la collettività be-neficia indistintamente, senza cioè che si

possa mai sapere quanto ne godi tu e quanto negodo io. Per esempio, i vigili urbani, la manu-tenzione del verde pubblico, la pubblica illumi-nazione, i cimiteri, eccetera.

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IL FATTO DEL GIORNOIL PESODEL «TAX DAY»

Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate di inizio 2013, il 76,6% delle famiglie abita in una casa di proprietà

Ma per quanto ancoradovremo pagare le tasse con un sistematanto complicato?1Entro domani va versata la prima rata della Tasi e dell’Imu: il prelievo sulla casa vale 12 miliardi di euro. Tra le aliquote e i coefficienti la semplificazione dei conti resta un miraggio

� Nessuna intesa tra Grecia e creditori dopo il nuovo l’incontro a Bruxelles. Atene ha fatto sapere che le richieste fatte fino ad ora sono «irrazionali», ribadendo il no ai tagli delle pensioni, mentre la portavoce dell’esecutivo Ue, Annika Breidthardt, ha spiegato: «Sebbene qualche progresso sia stato fatto, il negoziato non è riuscito. Resta una significativa distanza tra le parti». Si arriverà così all’appuntamento dell’Eurogruppo del 18 giugno senza intesa, anche se il presidente della Commissione Juncker resta «convinto che con più forti sforzi di riforme da parte greca e volontà politica di tutti, una soluzione può essere trovata entro giugno».

ALL’EUROGRUPPO SENZA INTESA

Grecia, negoziato fallito«Le parti restano distanti»

TASCABILI

LA MISSIONE ROSETTA

Il robot Philae si è risvegliatoPrimi segnali dalla cometa

� Dopo aver “dormito” per quasi sette mesi, si è svegliato. L’evento tanto atteso è avvenuto ieri sulla cometa 67P, da dove il robot Philae ha iniziato a mandare segnali alla Terra. La sonda Rosetta, che orbita a circa 20 km dalla cometa, ha infatti ricevuto un segnale di 40 secondi da Philae. Le batterie, che si erano scaricate quando il lander era finito in una zona oscura della cometa, si sono dunque riattivate grazie ad un nuovo avvicinamento al Sole che ha alimentato i pannelli solari. Il segnale inviato dimostra quindi che Philae, giunto sul corpo celeste il 12 novembre e operativo per appena 57 ore, ha resistito anche alle avverse condizioni climatiche.

GLI USA SPOSTANO SOLDATI NELL’EST

Alta tensione nel mar BalticoAereo russo sfiora navi Nato� Sale la tensione nel mar Baltico. Si sarebbe sfiorato un grave incidente l’11 giugno: secondo fonti del Pentagono, un aereo russo si sarebbe avvicinato sfiorando quattro navi Nato. La scena sarebbe stata ripresa da un cacciatorpediniere americano che stava operando lì assieme a una imbarcazione francese, una tedesca e una ingle-se: abbassandosi come mai prima, l’aereo sareb-be passato a poco più di 150 metri di altezza.Il tutto mentre gli Usa si apprestano a rafforzare la presenza militare nell’Est Europa dispiegando mezzi pesanti: il New York Times ha parlato di uno sforzo che coinvolgerà fino a 5 mila soldati per scoraggiare una possibile aggressione russa.

LE COMUNALI

Sorpresa Venezia: Brugnaro supera Casson1Ai ballottaggi vinceil patron della Reyersostenuto dalla destraAffluenza flop:vota soltanto il 47%

Filippo Conticello@filippocont

T utti la guardavano e inpiena notte Venezia ha ri-sposto: la Laguna cambia

bandiera, dopo scandali e pole-miche volta le spalle al centrosi-nistra. Ieri, al ballottaggio dellecomunali, ha trionfato a sorpre-sa Luigi Brugnaro, l’imprendi-tore (senza tessere politiche)sostenuto dal centrodestra. Conil suo 53,18% di voti stacca l’exmagistrato e senatore Pd FeliceCasson, ora fermo al 46,82% ma avanti di dieci punti al pri-mo turno. Il voto nella cittàcommissariata dopo il patatrac

Mose con tanto di arresto, il 4giugno dell’anno passato, delprecedente sindaco di centrosi-nistra Giorgio Orsoni, avrà dicerto riflessi nella politica na-zionale. Intanto, Brugnaro, pa-tron della Reyer Venezia, puòfesteggiare la rivincita nel suopersonalissimo playoff: giovedìla beffa della sconfitta casalin-ga in gara 7 nella semifinalescudetto contro Reggio Emilia,ieri la rimonta contro l’avversa-rio favorito dopo una campa-gna elettorale fatta di fair play evelenose punzecchiature. Dauna parte la critica mossa da de-stra a Casson di accarezzare unpo’ troppo i centri sociali, dal-l’altra i richiami a possibili con-flitti d’interesse dell’ormai nuo-vo sindaco Brugnaro. Quest’ul-timo, però, in meno di cento giorni dalla discesa in campocon l’appoggio di Forza Italia eNcd, ha visto riversare su di se ivoti del candidato leghista alprimo turno. E ieri in piazza,microfono in mano, ha esultatotra la folla: «Il nostro resta un

movimento civico, noi siamoper la città di Venezia»

BEFFA AREZZO In una domeni-ca di diluvi al nord e sole al sud,c’è però un messaggio generalespedito forte e chiaro alla politi-ca nazionale: i ballottaggi chehanno toccato ben dodici capo-luoghi di provincia dimostranoche cresce ancora il disinteressedei cittadini, monta pericolosol’astensionismo. Ieri l’affluenza

è precipitata di nuovo: secondoi dati diffusi dal ministero del-l’Interno, si è fermata attorno al47%, lontanissima rispetto al68,94% del 31 maggio. E Vene-zia a parte, il centrosinistra hasentito anche la doccia gelidadella sconfitta per una manciatadi voti ad Arezzo, roccafortegranitica della sinistra. Le con-solazioni per il Pd si chiamano,soprattutto, Lecco, Trani, Man-tova e Macerata, mentre Rovi-go, Chieti e Matera vanno alcentrodestra. Dei 78 comuni alvoto, però, ce ne sono anche 13in Sicilia, dove le urne sonoaperte anche oggi fino alle 15. Enell’isola i politologi concentre-ranno le analisi su due realtà: aEnna, unico capoluogo coinvol-to, tenta per la prima volta di fa-re il sindaco Vladimiro Crisaful-li, discusso ex senatore Pd. Men-tre Gela, 75mila abitanti nelNisseno, è un laboratorio: ilM5S può piantare la bandieraproprio nel feudo del governa-tore Rosario Crocetta.

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Il neosindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, 53 anni ANSA

Il lander Philae è sulla cometa 67P da novembre

GEORGIA SOTT’ACQUA BELVE PER LE STRADEÈ di almeno 12 vittime il bilancio dell’inondazione che ha colpito nella notte tra sabato e domenica Tbilisi, capitale della Georgia. Tra le zone allagate anche lo zoo, tanto che diversi animali, come quest’ippopotamo, hanno vagato per la città (foto Epa)

AltriMondiR

Secondo l’analisi della Cgia di Mestre in due mesi lasceremo al Fisco 90 miliardi. Per i calcoli di Unimpresa, invece, la pressione fiscale è destinata a salire fino al 2019 al 44%

LA CHIAVE

43LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

IL PROGRAMMA«RAZZOLASER»

RISATE, NEWSE GAG SURREALIGRAZIE A TANICA

Attualità, costume, critica sociale e buonumore: sono gli ingredienti di «Razzolaser», il magazine settimanale condotto da Rocco Tanica con Angela Rafanelli. In studio saranno commentati i fatti salienti della settimana e si lanceranno diverse e surreali rubriche. Tra queste, le «Opinioni dal sepolcro», in cui i big del passato parlano attraverso la veggente Clorecs.DA VEDERE STASERAALLE 23.30 SU RAI DUE

La spigliatezza è il vostro plus, oggi. Così, un colloquio va bene, il lavoro pure. E il sudombelico ricava soddisfazioni un cicinìn più tangibili.

21/3 - 20/4ARIETE

7+

Arrivano conferme al vostro valore, aumenta la stabilità,cresce la creatività. E nel lavoro e nella fornicazione mostrate meno gelo del solito. Bene.

23/9 - 22/10BILANCIA

8

News e incastri di circostanze utili giovano a spese, incassi, finanze in genere. Il lavoro esige pragmatismo, amore e sex sono un cicinìn lassativi.

21/4 - 20/5TORO

7-

Un po’ perché Saturno ritorna per tre mesi, un po’ perché è lunedì, gli zebedei girano. Don’t strozz anyone, fate la tara ai problemi, fornicate, potendo.

23/10 - 22/11SCORPIONE

6

Ora motivati, ora sfigoplumbei: così siete oggi. State su e ottimizzate il vostro tempo, senza stress. Sudombelico beaterrimo, in vena di trasgredire.

21/5 - 21/6GEMELLI

6,5

Il lavoro stressa, certa gente è amabile come gli alligatori, come gli anticipi Irpef, come il maltempo durante il week end. Tutelatevi. Fornicazion yeah.

23/11 - 21/12SAGITTARIO

6

La stanchezza non comprometterà il buon esito del vostro impegno. Però un cicinìn di sedere cubico dovrete farvelo. Appannamenti fornicatori.

22/6 - 22/7CANCRO

6

Le soddisfazioni arrivano, ma potreste fare un pesto alla ligure con gli zebedei altrui, lagnandovi: non siate pedanti, siate suini, ché vi fa bene.

22/12 - 20/1CAPRICORNO

6+

Amici e clienti vi son vicini, per quanto Saturno contro picchi duro su più fronti, specie se siete del 22 agosto e confini. Il sudombelico, però, finalizza.

23/7 - 23/8LEONE

7

Il lavoro v’appaga. E vi fa reperire dati e contatti utili sia nell’immediato sia in prospettiva. L’amor stenta, ma il sudombelico es di idee muy aperte.

21/1 - 19/2ACQUARIO

7,5

Ogni piccolo intralcio vi sembra una tragedia. Siate obiettivi. L’amore è in fase temporally moscetta, il suino inside you s’esprime limitatally.

24/8 - 22/9VERGINE

5,5

La Luna è un po’ stortarella. Forse perché il lavoro s’incaglia, i fallocefali rompono, casa e famiglia stressano. E l’amor suino non consola. Pazienza

20/2 - 20/3PESCI

6-

LO SPORT IN TVCONSIGLI

AltriMondiR

LO SHOW A FIRENZE

Agli Mtv Awardsl’asso è Mengoni

MACABRO DELITTO

Milano, trans uccide e decapita una donna 1La testa della vittima gettata nel cortile di casa Un vicino assiste alla scena e chiama i carabinieriPreso un ecuadoriano: la droga possibile movente

Daniele Vaira@danvaira

L a situazione dei migrantirimane difficile. A Milano,ma soprattutto a Ventimi-

glia dove decine di profughi so-no fermi e protestano da tregiorni sugli scogli, dopo la chiu-sura della frontiera (di fatto) daparte della Francia, che però hanegato: «Mai chiuso Schen-gen». I controlli sono stati in-tensificati lungo i confini fraFriuli-Venezia-Giulia e Slove-nia. A Roma l’emergenza ha co-stretto ad allestire una tendopo-li, vicino alla stazione Tiburti-na, infiammando lo scontro po-

litico. Il premier Matteo Renziha lanciato un appello di colla-borazione alle forze politiche eha deciso di convocare le Regio-ni di Lombardia e Veneto. Ma ilvero nodo è quello europeo. Gliincontri in agenda con il nume-ro uno inglese David Cameron eil presidente francese FrançoisHollande, previsti rispettiva-

mente per mercoledì e domeni-ca all’Expo, avranno anche l’im-migrazione fra i temi sul tavolo.«Nei prossimi giorni la nostravoce si farà sentire forte perchéè la voce di un Paese fondatore.Se il Consiglio europeo sceglie-rà la solidarietà e cambierà ilpiano di Juncker, bene. Se nonlo farà, abbiamo il piano B. Masarebbe una ferita per l’Euro-pa», ha detto Renzi in un’inter-vista al Corriere della Sera.

LE CRITICHE L’appello alla «col-laborazione istituzionale» lan-ciato dal premier non ha tocca-to l’opposizione. Il governatoredella Lombardia, Roberto Ma-roni ha attaccato la strategia

annunciata da Renzi: «L’unicopiano deve essere quello di cre-are dei campi profughi in Libia efermare le partenze. Dobbiamocoinvolgere le Nazioni Unite».«La B del piano di Renzi riman-da a bivacco», la critica del go-vernatore ligure Giovanni Toti.Oggi, intanto, è prevista la ria-pertura delle frontiere dellaGermania, come ha precisato laCommissione Ue. «Bisogna ot-tenere di più dall’Europa— haaggiunto il ministro dell’Inter-no Angelino Alfano —. Diciamo“No” a un numero fisso di mi-granti da distribuire, ma serveun meccanismo per distribuirlinell’Ue quando arrivano qui».

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Migranti sul lungomare di Ventimiglia (Im). La Francia blinda la frontiera

Massimo ArcidiaconoFIRENZE

S ono, a loro modo, l’ini-zio dell’estate dei con-certi e un consuntivo

della stagione passata, vistocon gli occhi del popolo di Mtve dei social. Per il terzo annoconsecutivo, così, gli MtvAwards hanno raccolto mi-gliaia di persone al Parco delleCascine di Firenze, portandosul palco un gruppo variegatodi artisti. I volti più o menonuovi emersi dall’era dei ta-lent show (Lorenzo Fragola,Annalisa); quelli che hannoormai una dimensione da big,come Marco Mengoni; can-tanti che resistono al passaredegli anni (Nek o Max Pezza-li); rapper come J-Ax trasfor-mato in star da The Voice o al-

tri come Fedez capaci di far par-lare sempre di sé e, qui, superblindati dopo i recenti clamori.La serata parte con J-Ax e il suoinno-tormentone allo spinello,prosegue con Fragola e il duettoFedez-Noemi. Per finire due oredopo con Emis Killa, inedito pre-sentatore della serata, accompa-gnato da una crew newyorchese.

FACEBOOK Naturalmente, in tut-to questo, ci sono anche gli Awar-ds assegnati dal pubblico televisi-vo. La parte del leone la fa MarcoMengoni: SuperMan e Artist Sa-ga (cioè, il più votato su Face-book tra 32 cantanti). Tra le don-ne vince Alessandra Amoroso, lamigliore band sono i Dear Jack. AJ-Ax pensa Mtv con una sorta dipremio alla carriera, a dire il veroun po’ pretenzioso: l’Mtv ItalianIcon.

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C ome in un film di Hi-tchcock, un vicino di casaha visto tutto dalla fine-

stra e ha chiamato la polizia.Descrivendo una violenta lite euna donna brutalmente aggre-dita. Più tardi, gli agenti hannotrovato la testa della vittima incortile e il corpo in un apparta-mento, al centro di «una scenadel delitto raccapricciante, consangue ovunque», mobili rotti evetri infranti, tanto che non è

ancora chiaro quale, fra diversicoltelli, sia servito da arma deldelitto. Periferia Est di Milano,caseggiato popolare, primissi-me ore di domenica: la vittima,trafitta una decina di volte, èAntonietta Gisonna, 51 anni,nata a Napoli ma residente aMilano da decenni, indagataper droga nel 2013 insieme alsuo compagno di allora, di ori-gine magrebina.

POLVERE Secondo i vicini ladonna si prostituiva facendosichiamare Antonella; l’assassi-no, ferito, coperto di sangue ebarricatosi in casa (è stato ne-cessario sfondare la porta per

arrestarlo) è invece un transes-suale dell’Ecuador, Carlos JulioTorres Velesaca, 20 anni, datempo in Italia, dal 2010 conpermesso di soggiorno. Non so-no ancora chiari i motivi del de-litto: debiti o una storia di dro-ga (in casa c’erano tracce di pol-vere bianca) o l’uso comunedell’appartamento per prostitu-irsi, anche se i vicini non avreb-bero mai visto l’ecuadoriano. Ea pochi giorni dall’aggressionedi un capotreno a Villapizzoneda parte di due sudamericani, aMilano la polemica sulla sicu-rezza è sempre più accesa.

f.riz.© RIPRODUZIONE RISERVATAIl trans ecuadoriano arrestato ANSA

RIl premier si preparaall’incontro con Cameron e HollandeE la Germaniariapre le frontiere

Il pubblico davanti al palco degli Mtv Awards, ieri a Firenze

Caos migranti Renzi sfida l’Ue e convoca le Regioni 1A Ventimiglia ancora protesteParigi: «Mai sospeso Schengen»

CICLISTI NUDI CONTRO LO SMOGDa Caracas (foto Reuters) a Londra fino a Vancouver, ierisi è celebrata la World Naked Bike Ride: tutti nudi (o quasi) in bicicletta per protestare contro l’inquinamento delle auto.

44 LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT