Fumble News #17

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On-line magazine dell'AIGFA (Associazione Italiana Giocatori Football Americano).

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sommario

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E’scoppiato il caldo all’improvviso e il mese diMaggio ha visto, su molti fronti, il movimentoin agitazione preventiva alla stagione 2010. La

FIF ancora non si è riunita per il rinnovo del ConsiglioFederale, ma nulla si sa né della riunione, né delle ele-zioni, né dei candidati, né dei programmi, cosi almenopare, e pare senza notizie ufficiali (guai essere respon-sabili delle cose che si dicono!!) abbiano deciso che lariunione avverrà alla finale della FIF a Ostia. Come inpieno stile prima repubblica (NFLI) aspetteranno lesquadre scontente della gestione FIDAF facendo levasullo spauracchio trasferta Cagliari e qualche promes-sa in più per organizzare la prossima gestione. Ma labase? I giocatori? La struttura delle squadre? Il loro silenzio è assordante, rotto solo dalle pochenotizie ufficiali sul web che non ci fanno supporreniente di buono, non una parola sulla sicurezza delgioco, non una parola su un eventuale commissionemedica, nessun giudice sportivo, nessuna decisionecomune condivisa.Attualmente in FIDAF, la nostra federazione di riferi-mento verso il CONI, ha un consiglio federale comple-tamente assediato dalle Leghe . Soprattutto dalla IFL iquali dirigenti scalciano per poter mettere le mani suiregolamenti, sullo statuto, sull’intera gestione federa-le perché hanno capito perfettamente che è ilConsiglio Federale a comandare e non certo le Leghe.Insomma la pacchia sta finendo per molti, sia per queldirigente furbetto che cerca in tutti i modi nel barca-menarsi negli inciuci passando da una sponda all’altrasia, sia per quello più ricco che cerca di usufruire di pri-vilegi regolamentari a suo uso e consumo. Confidiamoin quei 6 / 7 Consiglieri Federali capaci di mettere inminoranza chi del football americano non l’ha mainemmeno visto in televisione. Ma l’imprevisto è die-tro l’angolo, e in Italia siamo maestri dei ribaltoni.Infatti molte società, che attualmente stanno compe-tendo nei campionati FIF & FIDAF, alle prime difficoltàfederali, o semplicemente di gestione della propriasquadra decidono che per l’anno prossimo è venuto ilmomento di frequentare un altro bar. Tanto i giocato-ri li seguiranno sicuramente perché loro sanno sem-pre, ogni giorno, qual è il bene del giocatore, e ovvia-mente il giocatore “si rimetterà alle decisioni della pro-pria dirigenza!” che sicuramente sa sempre qual è ilgiusto da farsi per loro e non sbagliano mai, vero?Vero cari giocatori? A voi d’altronde non interessamolto la vita sportiva del vostro beneamato sport, cisono persone di vostra fiducia che decidono per voi,salvo quando questa fiducia viene meno con un vin-colo, un infortunio, la maglia da gioco rotta e non c’èquella di riserva, non c’è il medico, quando vi fannostare in panchina, allora si per voi questi sono “CattiviMaestri”.Chissà se questi dirigenti , si siano mai messi in discus-sione chiedendosi, guardandosi allo specchio, se sianoinadeguati al loro ruolo! Chissà se in un momento dilucidità si siano mai domandati se la loro gestione sia

sempre perfetta! Chissà se in un momento di onestàintellettuale si siano mai detti, senza che altre orecchiepossano ascoltare, che il loro posto è quello sbagliatoe che forse era meglio non intraprendere l’avventuradi giocare in un campionato federale! Chissà se quan-do sono sotto le coperte la sera prima di andare a dor-mire continuano a mentirsi per continuare a mentire atutti e ammettere di essere degli incapaci.Senza dimenticarci dei vecchi che vengono dal passa-to che propinano ogni tipo di soluzione come veritàassoluta, peccato per loro che l’Italia e lo sport ingenerale si siano evoluti negli ultimi 25 anni e inveceloro sono rimasti indietro “perché all’epoca si facevacosi” senza tenere conto che il mondo va avanti, pove-ri noi!Poveri noi davvero, perché tanta incapacità tanta ina-deguatezza viene coperta dalle solite raccapricciantiparole “Io ho speso”“io c’ho messo i soldi”“Io ti sto facen-do giocare”, come se l’impegno, la dedizione, il sacrifi-cio e l’amore di tutti noi non esistesse, certo sarebbeinteressante che i giocatori italiani un giorno si svegli-no per davvero e pretendino i 1000 - 1200 Euro men-sili che si danno agli americani per farsi la vacanza quiin Italia. A che titolo? Non certo tecnico su quello nonsi discute ma proprio per quell’impegno, dedizione esacrificio quei valori i quali sono imparagonabili e dimolto superiori a qualsiasi grandissimo americanoche solca i nostri campi. Chissà se ci sveglieremo ungiorno? Intanto ci mangiamo la minestra che il con-vento ci passa.

Come è andata a finire?

La Nazionale è in fase di preparazione, il 2 Giugno aRoma vi sarà il secondo raduno. Attualmente nessundirigente FIF o atleta FIF si è interessato al grandelavoro che AIGFA ha cercato di fare nell’interesse diquei giocatori che potevano ben figurare alleSelezioni della Nazionale Maggiore. La protesta haavuto un ottimo successo mediatico, è stata oggettodi polemiche ovviamente dai soli dirigenti, e contesta-ta solamente dai dirigenti,ma ben accolta dai giocato-ri (?).Peccato che alla fine questo successo sia stato vanifi-cato da una continua ingerenza dirigenziale sui gioca-tori, che pare proprio non riescano a pensare con lapropria testa. Cercheremo per il prossimo raduno didare un elenco di giocatori di spicco dei campionatiFIF al della Nazionale Coach Brock Olivo per nostrasemplice iniziativa. Speriamo si riesca a raggiungere ilrisultato sperato, ovvero atleti FIF ai raduni dellaNazionale Maggiore. All’interno di questo numero unIntervista proprio al grande Olivo sullo stadio avanza-menti lavori della Nazionale. Al prossimo mese!

AIGFA Press

Linea Diretta con AIGFA

Editoriale

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La Silver League ha visto circa10 squadre ai nastri di par-tenza con alcune sotto l’egi-

da del famoso “ProgrammaTutorials” che purtroppo non èandato a del tutto a compimen-to.Due i gironi suddivisi geografi-camente fra NORD e SUD, sfo-ciando nella naturale logicadelle due Finali di Conferencestile NFL dove la vincente nonsolo si aggiudica il Bowl della

rispettiva conference ma anchel’accesso alla finalissima : IlSilverBowl.Il Campionato è stato caratteriz-zato , ovviamente, dalle duesquadre che fin dall’inizio pote-vano competere per il titoloRavens e Briganti. E infattientrambe le squadre si gioche-ranno l’accesso alla finale control’outsider Rams e la concretezzaTrucks.

Finale di Conference NORDRAVENS vs RAMS

Le due squadre si sono incrocia-te due volte, e per due volte iRams si sono inginocchiati alcospetto dei Corvi, e come sisuol dire non c’è due senza tre,quindi è logico e naturale pen-sare i RAVENS Imola favoriti sullacarta. Il Campionato dei Rams èstato molto positivo rispetto aquello dello scorso anno, con 3vittorie con altrettante sconfitte.In mezzo alle maglie biancoverdi si sono distinti giocatoricome Nigro e Rossoni, capaciinsieme di correre quasi1000yds in due, strategia digioco tutta incentrata sulla corsae le statistiche parlano moltochiaro. Mentre per i Ravensvediamo un campionato senzasconfitti e pressoché perfetto ,leggermente diversa la loro stra-tegia di gioco dove vede almenoil 30% dei loro giochi incentratisul passaggio non a caso il QbBrazzi è il migliore della SG epuò contare sui suoi buoni WR

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FIF - Silver

SSSSiiii llll vvvveeeerrrr llllaaaagggguuuueeeeFFFFiiiinnnnaaaallll iiii ddddiiii CCCCoooonnnnffffeeeerrrreeeennnncccceeee

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Bellesi e Falconi, mentre sulgioco a terra Sullalti è il migliorRB di tutto il campionato.

Finale di Conference SUDBRIGANTI vs TRUCKS

I Briganti sono la squadra piùesperta del campionato, prove-niente da due serie A, mentre iTrucks aspettano rinforzi dalcampionato FIDAF . Il pronosticoè a favore di Napoli anche comevincitrice finale del torneo macon nuove forze i Trucks potreb-

bero tirare lo sgambetto.Briganti senza sconfitte e imma-colati , mentre i Trucks vantanoun 2 vinte e 2 perse. Impossibilepoter fare una analisi statisticaed individuare i migliori giocato-ri a causa della mancanza ditutte le statistiche del gironesud. Una mancanza grave checontraddistingue ancora unavolta il dilettantismo dirigenzia-le di queste società che affronta-no a tutti i costi campionati etrasferte completamente disor-ganizzate e quindi sprecandorisorse per formarsi a favore del“giocare a tutti i costi nonostan-te tutto a dispetto di tutto etutti”. Cosicché le gesta di moltigiocatori rimarranno anonimeper sempre.

AIGFA PRESS

FIF - Silver

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Anteprima della finale di Conference SUD gli OL Walter Calabresen.72 Alessandro Robledo n.54 dei Briganti Napoli pronti a ferma-re l'assalto della difesa dei Trucks Bari

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Per i prossimi tre numeri FumbleNews vi terrà aggiornati sullaNazionale Maggiore e la sua

avventura verso gli Europei in Austria.L'avventura inizia con Brock Olivo, l'al-lenatore della Nazionale.Giocatore della NFL di origini italianesbarcato in Italia alla ricerca delle sueorigini e scoprendo che anche qui sigioca a Football.

Qualche dato anagrafico.J. Brock Olivo, nato il 24 giugno1976.

Hai origini familiari italiane?Si. Il mio bisnonno era Calabrese.Partì dalla Calabria per l’Americanel 1918. Una mia bisnonna eraTirolese, quindi sono un misto deidue estremi dell’Italia, nord e sud.

Puoi accennare alla tua carrieranegli States?Ho giocato fin da piccolo a foot-ball (diverse persone della miafamiglia hanno giocato nellaNFL), ho giocato 4 stagioni aMissouri college dove la miamaglia #27 è stata ritirata e dal1998 al 2002 ho giocato FB neiDetroit Lions

(http://www.detroitlions.com/bio.cfm?player_id=5275) nei quali sono statoanche capitano degli special teams, lamia passione sin dai tempi del liceo(ho vinto anche il Tatupu award comemiglior special teamer nazionale ai

tempi del college). Quest’anno hoavuto offerte come allenatore per glispecial teams e come RB coach indiversi college di prima divisionecome Wyoming, Kansas State e la miaalma mater, Missouri che alla fine delcampionato 2008 era nella Top 20NCAA. Come sempre accade, però, ilcamp di Verona e la successiva chia-mata da parte della FIDAF per il ruolodi HC del Blue team hanno cambiato imiei programmi per ora.

Ci puoi raccontare il tuo percorsonel football americano in Italia?

Quando mi sono ritirato dall’NFLdopo 5 campionati, avevo bisognodi nuovi stimoli. Avevo semprevoluto conoscere le mie radiciItaliane e allora ho deciso di venirein Italia. Un mio ex-professored’Italiano mi ha suggerito di con-tattare una delle squadre di foot-ball per vedere se avevano biso-gno di un allenatore. Sono rimastostupito innanzitutto dal fatto che ilfootball fosse giocato anche inItalia; credo che pochissimi negliUSA sappiano che anche in Europasi giochi a football fuori dalla exNFL Europa. Così, a fine 2002, hocompilato un modulo online sulsito FIAF.net e Gianluca Leone, diri-gente e allenatore dei MarinesOstia mi ha telefonato la vigilia di

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CCCCaaaassssaaaa IIIIttttaaaalllliiiiaaaaIIIInnnnffffoooorrrrmmmmaaaazzzz iiiioooonnnniiii eeee nnnneeeewwwwssss ssssuuuullll BBBBlllluuuueeee TTTTeeeeaaaammmm

IIIInnnntttteeeerrrrvvvv iiiissssttttaaaa aaaa BBBBrrrroooocccckkkk OOOOllll iiii vvvvoooo ccccooooaaaacccchhhh ddddeeeellll llllaaaa nnnnaaaazzzz iiiioooonnnnaaaalllleeee

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Natale quell’anno e mi haofferto un ruolo comecoach/player nella sua squa-dra. Ho accettato con entu-siasmo e sono partito perRoma i primi di febbraio. Hoallenato l’attacco e gli spe-cial teams quell’anno e lanostra stagione è finita in

semifinale controAncona. Devo

dire che è stataun’esperienza

eccezionaledal punto divista umanop e r c h é ,dopo annidi college eprofessioni-

smo, ho vissu-to il footballcon la passioneche avevo aitempi del liceo.Poi sono tor-nato negli

States perragioni di

lavoro manel 2006-2007 hovissuto aBolognaper effet-

tuare unmaster uni-

versitario edho frequentato i Warriors.Dopo un ulteriore periodonegli States, a novembresono stato contattato per farparte dello staff del RussellCamp di Verona, un’esperien-za bellissima con tanti gioca-tori ed allenatori ansiosi diimparare e migliorarsi.Recentemente poi, ho accet-tato il ruolo come capo alle-natore della squadra nazio-nale senior.

Cosa pensi del football inItalia?Credo che gli Italiani giochi-no a football come deveessere giocato: con passione.Ci sono dei giocatori vera-mente forti e allenatori e diri-genti molto bravi che sacrifi-cano molto del loro temposolo per amore di questosport. C’è però tanto lavoroda fare per far crescere il livel-lo del football nel Bel Paese.

Come qualsiasi altra disciplina, il foot-ball e’ in costante evoluzione e quindibisogna starci dietro. Cosa non facile,perfino negli Stati Uniti, dove questosport è nato. Gli Italiani devono lavora-re ancora di più per tenersi aggiornatisulla tecnica, la tattica, l’alimentazione,la preparazione fisica, la preparazionementale nonché gli attrezzi e i mate-riali e la logistica necessari per far fun-zionare bene una squadra. Il mioobiettivo è contribuire in ogni modopossibile per far si che il football italia-no raggiunga ottimi risultati a livelloEuropeo. Per far ciò credo sia necessa-rio portare conoscenze tecniche eorganizzative e fare in modo che ven-gano condivise tra tutti gli interessati;esperienze come quella del camp diVerona mi sembrano utili a tal fine.

Hai notato dei cambiamenti daquando sei arrivato in Italia per laprima volta?Sicuramente. Si vede che il football stacrescendo in Italia e come risultatoanche il seguito della gente. Questo e’stato possibile grazie allo sforzo deigiocatori che si preparano per miglio-rare e agli allenatori che continuanoad aggiornarsi e prepararsi per meglioallenare ed organizzare le propriesquadre. Il football è uno sport moltoparticolare e emozionante e quindiattira la curiosità della gente comenessun altro sport. Serve soltanto unapiattaforma adeguata da cui lanciarequesto sport a livello nazionale e misembra che FIDAF stia lavorando ade-guatamente per sviluppare il movi-mento. Ho assistito giorni fa alle finalidi flag football school a Parma ed hovisto tanti bambini giocare e divertirsicon la palla ovale. Iniziative del genereportano entusiasmo e partecipazionee pongono le basi per il futuro. Nellostesso giorno ho partecipato anche alseminario per manager del settoregiovanile e credo sia un’occasioneimportante di crescita e confronto perchi vuole far crescere il movimentogiovanile. Ho quindi trovato un foot-ball in buona salute ed in forte cresci-ta e spero che il Blue team possa esse-re un veicolo di crescita ulteriore.

Quali valori speri di trasmettere aigiocatori del Blue team?I valori trasmessi ai giocatori saranno:SQUADRA, SQUADRA, e vincere comeuna SQUADRA. Spero che assieme almio staff riusciremo a trasmettere ilfatto che andiamo in Austria a vincerecome una squadra perché il footballrichiede un forte spirito di gruppo, più

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di qualsiasi altro sport. A livello perso-nale i ragazzi dovranno mostrare dedi-zione e serietà. Noi non ci accontentia-mo soltanto di esser stati invitati a par-tecipare. Tutti noi sappiamo cheattualmente non siamo considerati trale top teams europee. Va benissimo. Imiei ragazzi saranno pronti a lottare emostrare che siamo una squadra seria.Il mio obiettivo e’ lasciare ai nostriavversari il ricordo di quanto appas-sionatamente ci battiamo.Giocheremo con grinta e determina-zione e lasceremo che sia il campo aparlare.

Se fossi un giocatore italiano, cometi prepareresti per i combines dellanazionale?Innanzitutto mi informerei subito suquali drills mi faranno fare. I test saran-

no effettuati sul 3-cones drill, sul 20yds. shuttle, sul 40yds. dash e, per ilinemen, anche sulleripetizioni sullapanca piana con100 kg. Trovereiqualcuno, magariun compagno disquadra oppure unmio allenatore, chepossa aiutarmi cro-nometrando i tempiper gli esercizi edandomi consigli sucome migliorare. Cisono anche i videoonline che mostra-no i drills eseguitidai giocatori NFL. Itest di cui parliamosono la base per icombines professio-nistici e rappresen-tano un indicatoredelle capacità atleti-che dei giocatori.Poi, se non midovesse andarebene quest’anno,cercherei di usare lacombine per trovarela motivazionenecessaria a prepa-rarmi ancora meglioper l’opportunitàsuccessiva. Ci torne-rei ancora più fortee preparato con lamassima fiducia inme stesso sapendoche la verifica delle

mie qualità è fatta con criteri oggettivie che io con il mio allenamento quoti-diano posso migliorare le mie perfor-mance.

I criteri di scelta sono solo di carat-tere atletico?Ovviamente no. Le caratteristiche atle-tiche dei gio-catori sonoi m p o r t a n t iperché rap-presentano unpresuppostodi base. Dopo itest atletici ig i o c a t o r isaranno coin-volti in drillsper verificarela tecnica indi-

viduale e poi verranno testati in situa-zioni di gioco. Al di fuori dei combinessto girando l’Italia dai primi di maggioper cercare di vedere tutte le squadreed i giocatori italiani di tutte le catego-rie. Ho un fitto calendario di partite edallenamenti ai quali assistere e finorala risposta dei teams e dei ragazzi èstata eccezionale. Ho trovato ovunqueaccoglienza calorosa e persone inte-ressanti. Il mio tour è finalizzato anchea scegliere adeguatamente il coachingstaff che preparerà la squadra. A finemaggio avremo individuato i coordi-natori di attacco e difesa e a fine giu-gno anche gli assistant coaches. Nelfrattempo sta visionando molto mate-riale video e sto studiando attenta-mente le statistiche di tutte le catego-rie perché i riscontri oggettivi nonmentono e forniscono indicazioniimportanti da verificare poi sul campo.

Hai interessi al di fuori del football?Ne ho tanti. Amo la letteratura e sonolaureato in letteratura inglese ma lamia passione più grande, dopo il foot-ball, è la musica. Se non fossi diventatoun giocatore professionista sarei tor-nato a scuola a studiare musica: ovun-que io vada porto sempre la chitarraacustica e scrivo anche canzoni, ma viauguro che non le ascoltiate mai….Nonostante sia americano, mi muovobene in cucina anche se ho un saccoda imparare. Mi piace il matrimonio trail cibo e il vino e mi piace trovare il giu-sto vino da abbinare a un buon piattoe condividerlo mangiando tra amici.Quando abitavo a Washington sonodiventato un amante del Tango. GliArgentini lo chiamano ‘pasiòn vertical’: questo da’ un’idea di quant’è bellotrovarsi sulla pista a ballare un tango.Ovviamente sono interessato alle mieradici Italiane a cui tengo tantissimo. Ilmio obiettivo personale principale daqualche settimana è essere un buonpapà per mia figlia Sofia.

AIGFA Press

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Convenzioni AIGFA

AIGFA

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Siamo giunti a metàdel progettoOfficiating For Pizza -

Year Two e sono stati ospitidel nostro paese già seiarbitri NCAA di prima divi-sione, provenienti dalleconferences Mid AmericanConference, Mountain Weste Big Ten, oltre ad averavuto due week end “sotto osser-vazione” di Carl Paganelli comesupervisor. Il condividere ilcampo con loro è l’inestimabileesperienza dell’avere in comuneuna passione con degli scono-sciuti che vivono dall’altra partedel mondo, ed il provare che que-sta condivisione rende familiari,se non amici, dopo pochi minutie ci si ritrova simili, nei problemi,nelle necessità e anche negli epi-sodi vissuti, e questa similitudinenon è data solo dall’identità dellamaglia indossata. Molto lavororimane da fare, e sarà fatto nellaoff season, dove saranno rag-gruppati tutti i report, i consigli ele critiche, e l’attenta analisi deifilmati darà certamente moltomateriale su cui lavorare, sia allaCommissione Tecnica che ai sin-

goli, ma già ora qualche risultatosi può vedere. La diminuzionedel tempo medio totale dellagara, che ora si attesta tra le dueore e le due ore e 15, contro le piùdi due ore e trenta dell’anno pas-sato. Questo è dovuto in partealle modifiche regolamentari,ma anche alla grande attenzio-ne posta dai colleghi USA sulproblema dell’uso coerente delready to play durante la gara ealla limatura di altre sbavaturegestionali: infatti, visto che inItalia si usano quarti di gioco di12 minuti, contro quelli USA da15 minuti, non era possibileche le gare avessero duratasimile. Altro interessante risul-tato è la diminuzione dei fischieccessivi che possono dar vitaad incomprensioni o veri e pro-pri fischi intempestivi, che sono

il cosiddetto peccato mortaledegli arbitri. Nel frattempo, lastagione regolare volge altermine, e gli arbitri si prepa-rano a sostenere un test di100 domande che è solo unaparte della valutazione totaledei singoli per poter dar vitaalla rosa dei prescelti per diri-gere le gare di post season ele finali.

Nelle due foto, una delle crewdove hanno arbitrato DanRomeo e Terry Valenti

La Commissione TecnicaCIA/AIAFA

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AIAFA

OOOOffff ffff iiii cccc iiiiaaaatttt iiiinnnngggg FFFFoooorrrr PPPPiiiizzzzzzzzaaaa 2222

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rubrica

Cari amici, siamo arrivati alla fase piùimportante e delicata del campiona-to, quella dove dobbiamo gestire

tutte le risorse ed energie rimaste peraffrontare il rush finale delle partite dellastagione.I nostri corpi, ovviamente, saranno dolo-ranti per i colpi dati o ricevuti durante lepartite della regular season, perciò le arti-colazioni saranno particolarmente infiam-mate esofferenti agli allenamenti, sia sucampo che in palestra (per coloro chevogliono rendere di più per loro stessi cheper le proprie squadre).Il suggerimento che voglio darvi in questomomento è quello di dare più spazio adun richiamo atletico per avere una riservadi fiato e velocità che proprio in questimomenti per noi giocatori di football sonopreziosi.Ricordatevi che chi riesce ad esse-re più lucido mentalmente perché non indebito di ossigeno ha più probabilità divincere le partite,al contrario di quelli che

hanno un autonomia di 15’…….Ovviamente vi completerò questo allena-mento atletico con un circuit training dimantenimento del tono muscolare chepotrete fare in palestra , proprio per man-tenere il lavoro svolto con cura e sacrificiosino ad ora.

Allenamento per fiato e velocità

Vi consiglio di correre 40/50' al massimo...> Primi 20' lenti di riscaldamento, doveteriuscire a parlare durante la corsa.> Di seguito senza fermarti se avete il car-dio meglio...10' Piu' veloci al 50%+10' Piu veloci al 60% +10 Allunghi da 100 m. correndo in ampiez-za...Oppure ancora10' Al 70%4 Allunghi da 100 m. correndo in ampiez-za non veloce ma al' 85% delle vostre pos-

sibilita'.Fate questo allenamento a giorni alternatiesempio LU/ME/VEN, MA/GI/SA palestra.Tra gli esercizi di gambe che fate in pale-stra ricordatevi subito dopo di trasformarein skip veloce una ventina di secondi.

Circuito di MantenimentoTono Muscolare

30’ cyclette o ellittica o tapis roulantSupersetPettorali carico pesante3xmax 6/8 panca orizzontale + spintemanubri1’ recuperoTricipitiFrench-press + Cavi 3x6/81’ recuperoBicipitiCuirl-bilancere+ Manubri alterni 3x6/81’ recuperoDorsaliLat-machine + Pulley 3x6/81’ recuperoSpalleLento dietro + Alzate laterali 3x6/8GambePressa + Leg-extension+leg-curl 3x6/8Addominali 300 al giorno 100 alla macchi-na e gli altri 200 divisi in crunch normali einversi, poi 5’ di twist.

“Spesso il cuore può arrivare dove la menteo il fisico non possono: la mente può farcisognare, il fisico può sostenerci, ma il cuoreci può spingere oltre i limiti che ci poniamotrasformandoci in ciò che non avremmomai pensato di poter essere.”

Strength Coach Max Bertolani#8

http://www.maxbertolani.ithttp://blog.libero.it/maxbertolani/view.php?ssonc=724072882http://www.gladiatorimilano.it.gg

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Max Bertolani con la colonna storica dei Lions Bergamo DavideDonnini. Quest'anno Max Bertolani milita nelle file dei pluricam-pioni d'Italia e d'Europa Lions Bergamo!

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flag football

Approfondiamo in questo numerovediamo di approfondire quelloche è sicuramente una delle tema-tiche più importanti per quantoriguarda gli atleti che praticano ilflag football a livello agonistico, lasicurezza. E’ un tema di cui si è sicu-ramente dibattuto molto negli ulti-mi anni, anche in relazione ad alcu-ni incidenti gravi, che fortunata-mente non hanno portato a conse-guenze serie, anche se avrebberopotuto, l’ultimo dei quali al“Memorial Bowl” di Coppa Italia loscorso aprile, causato da un violen-to scontro di gioco fra due giocato-ri della stessa squadra dove il peg-gio è stato scongiurato dalla pre-senza di due medici sul terreno digioco. Questo non è stato il primoincidente accaduto, anche neglianni scorsi a Parigi ed a Maiolo, altrigiocatori come Mirko Sassi,LucaBorra o Marco Zambelli sono staticoinvolti in durissimi impatti. Puressendo uno sport senza contatto,il flag presenta comunque moltedelle caratteristiche appartenential tackle, ad esempio, come ci spie-gano Vittorio Giannelli responsabi-le dei Grizzlies Roma e AlessandroPaltrinieri giocatore di BanditiFerrara e Blue Team, le linee di

movimento si incrociano spessoper ragioni tattiche,e la lunghezzadello sforzo fisico sottoposto dagliatleti durante un bowl non è indif-ferente, soprattutto se messoanche in relazione con il caldo che,giocando principalmente d’estate,attanaglia i campi durante le parti-te,ed il fattore di non avere prote-zioni secondo Andrea Jacometti,giocatore degli Hunters Roma conesperienza internazionale,può por-tare a considerare il flag per certiversi più pericoloso del tackle perquello che concerne agli scontri digioco. Chiaramente i rischi piùcomuni che il flag comporta sonodistorsioni più o meno gravi dicaviglie, e dita, e in casi più gravi difratture, ma come ci ricordaPaltrinieri (anche ex commissionerAFP), gli incidenti seri possonosempre essere dietro l’angolo.Negli anni in cui AlessandroPaltrinieri fu commissioner fu pro-prio il primo ad introdurre la primamisura di sicurezza obbligatoria suogni campo, la borsa infortunisticache oggi è abituale su qualunquesideline, ma il mondo del flag iniziaora ad interrogarsi circa l’utilità diun medico o di un’ ambulanzaobbligatori a bordo campo in ogni

bowl ed evento ufficiale di questadisciplina a livello nazionale.Questo dibattito è tutt’ora aperto esegue queste due differenti corren-ti di pensiero, abbiamo così chiestoil parere del commissioner AndreaBasso: “Ritengo che, salvo in situa-zioni logistiche particolari,la presen-za di un medico possa essere suffi-ciente nella maggior parte dei casi”.Sia il Commissioner Andrea Basso,che Jacometti, Paltrinieri, eGiannelli, tutti giocatori che vanta-no numerose esperienze interna-zionali, sono però concordi nel-l’elogiare l’organizzazione e il porsiproblematiche inerenti alla sicurez-za, che non vengono ancora nep-pure sfiorate sui campi europei edinternazionali. E’ sicuramente undato confortante questo, unitoall’obbligatorietà da quest’anno diavere a bordo campo in ogni bowldi campionato o un medico muni-to della necessaria attrezzatura oun ambulanza, a discrezione degliorganizzatori. Sicuramente ungrande passo in avanti per la sicu-rezza di tutti gli atleti.

Alessio Basso

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Si è svolto sabato 25 edomenica 26 aprilea Mantova il primo

raduno della Nazionale diFlag Football per il 2009,per iniziare a preparare almeglio quello che saràl’impegno chiave dellastagione: gli Europei diBelfast a metà settembre.Il neo coach, RaffaelloPellegrini, ha così dirama-to le nuove convocazioni,dimostrando di volersiaffidare al solito nucleo di“senatori”, congiuntamen-te ad un serbatoio di gio-vani, costituito dalla Nazionaleunder 25 in cui appaiono anchevolti nuovi, significativa la presenzadi numerosissimi Leoni fra le filadella giovanile, il che dimostraancora una volta la particolare

attenzione della società friulanaper un vivaio solido e affidabile.Sicuramente ciò che balza alla vistarispetto alla selezione precedentedi Alessandro Manfredi, è il nume-roso inserimento di volti nuovi, e

giovani, per iniziare quelprocesso di ringiovanimen-to che il nostro Blue Teaminizia a necessitare da qual-che anno a questa parte. E’probabile quindi che per gliEuropei la squadra saràcomposta da una buonaamalgama di giocatori digrande esperienza e “anzia-nità” e volti nuovi, giovani,freschi e promettenti, chepotranno avere ampi margi-ni di temo e perfeziona-mento per andare a com-porre poi quella che sarà laNazionale del futuro.Vedremo nel corso della sta-

gione quali saranno poi le mosse dicoach Pellegrini.

Alessio Basso

Nome Team Gruppo

ADAMI Luca Hedgehogs Under 25

BELTRAMI Andrea Cleavers Nazionale

BERTUCCI Gianluca Cleavers Nazionale

BONOMO Massimiliano Marines Nazionale

BUONUOMO Marco Guardians Nazionale

BRAMBILLA Emanuele Lions Under 25

BRISIGHELLI Giovanni Gargoyles Nazionale

CALO' Michele X-Men Nazionale

CARBONE Carlo Antonio 69ers Under 25

CASTAGNOLA Lorenzo Pipers Under 25

CERRATI Gianluca Grizzlies Nazionale

COCCHI Stefano Pecore Nere Nazionale

CORRADO Claudio Leoni Under 25

COSIMO Cristian X-Men Nazionale

CUMAN Davide Celtics Nazionale

CUMBO Fabrizio Rebels Under 25

DODORICO Federico Leoni Under 25

FIERLI Massimo Marines Nazionale

GARANCINI Giovanni Guardians Under 25

GERBALDI Giorgio Marines Nazionale

GHIDINI Jacopo Hedgehogs Under 25

GIOVANNONI Nicola Hedgehogs Under 25

Nome Team Gruppo

GISMONDI Filippo Guatti Nazionale

GABRIELE Gregorio Rebels Nazionale

IANIELLO Diego Grizzlies Under 25

LAZZARETTI Leonardo X-Men Nazionale

MALAVASI Tommy Hedgehogs Nazionale

MATTIUSSI Mattia Leoni Nazionale

MAZZILIS Zaccaria Leoni Nazionale

MENEGHETTI Paolo Marines Nazionale

MINGOLI Mattia Grizzlies Nazionale

MONDIN Mattia Guardians Under 25

MONTANARI Luca Hedgehogs Nazionale

PASCOLO Sebastiano Leoni Under 25

PONTONI Mycol Leoni Under 25

REALI Simone Banditi Under 25

RONCHEJ Simone Banditi Under 25

ROSSI Fabrizio Marines Nazionale

SARTO Davide Banditi Nazionale

SCAGLIA Nicolò Apaches Under 25

TAVANO Michael Leoni Under 25

VIANI Marco Cleavers Nazionale

ZUFFI Simone Cleavers Nazionale

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rubrica

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