Fse 09b - abbattimento

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Emissioni in atmosfera

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Emissioni in atmosfera

Inquinamento atmosfericoInquinamento atmosferico

Lrsquointroduzione nellrsquoatmosfera da parte dellrsquouomo direttamente o indirettamente di sostanze o di energia che abbiano effetti nocivi tali da mettere in pericolo la salute dellrsquouomo danneggiare le risorse biologiche e gli ecosistemi deteriorare i beni materiali e nuocere ai valori ricreativi e ad altri usi legittimi dellrsquoambiente

Il DLgs 15206 Parte V ( prevenzione e limitazione delle emissioni in atmosfera di impianti e attivitagrave) si applica agli impianti inclusi gli impianti termici civili ed alle attivitagrave che producono emissioni in atmosfera

DEFINIZIONE DI IMPIANTO ai sensi dellrsquoart 268 comma h) del DLgs 15206 egrave definito come il macchinario o il sistema o lrsquoinsieme di macchinari o di sistemi costituiti da una struttura fissa dotata di autonomia funzionale in quanto destinato ad una specifica attivitagrave la specifica attivitagrave a cui egrave destinato il macchinario puograve costituire la fase di un ciclo produttivo piugrave ampio

Area industriale

Si definisce area industriale il luogo in cui sono temporaneamente allocate le strutture ed attrezzature atte a svolgere lrsquoattivitagrave di movimentazione e stoccaggio dei materiali sia in magazzini sia allrsquoaperto la riparazione manutenzione lavaggio e stazionamento degli automezzi di cantiere lrsquoassemblaggio dei materiali

Ubicazione dellrsquoarea

Lrsquoarea industriale deve essere ubicata in zona tale da non arrecare danno o disturbo alla popolazione con particolare riferimento alle emissioni di polveri rumori e vibrazioni A tal fine per mitigare possibili impatti dovranno essere adottate adeguate misure

tecniche

Inquinanti

Gli inquinanti emessi sono sostanzialmente riconducibili a

due categoriebull macroinquinanti presenti in

concentrazioni di mgm3bull microinquinanti presenti in

concentrazioni di μgm3 ongm3

Inquinanti tipici

bull 1048708 Tipici della combustionebull 1048708 CO NOx SO2 PTSbull 1048708 Gas acidibull 1048708 HCl HFbull 1048708 Microinquinantibull 1048708 Metalli pesanti (Cd Pb Hg)bull 1048708 Organici (PCDDF PCB IPA COT)

Macroinquinanti

bull I macroinquinanti rappresentano gli inquinanti tradizionali associati ai processi di combustione e derivano da componenti giagrave presenti nel rifiuto (Cl S N P) da reazioni secondarie non desiderate e dallrsquoossidazione incompleta del carbonio

Microinquinanti

bull I microinquinanti sono caratterizzati da elevata tossicitagrave e persistenza e sono principalmente costituiti da metalli e composti organici i primi (Cd Hg Pb ed altri metalli pesanti) sono riconducibili alla loro presenza nel rifiuto mentre i secondi (principalmente diossine e furani) derivano da una serie di processi di sintesi e distruzione che si verificano durante il processo di combustione e il successivo raffreddamento dei fumi

Diossine

bull Formazione dovuta alla presenza di Carbonio Cloro Ossigeno Catalizzatori metallici (Cu Fe)

bull bull In un inceneritore sono attivi fenomeni di formazione distruzione riformazione accumulo rilascio

bull bull Emissioni in atmosferabull Limiti a partire dai primi anni lsquo80bull DM 50397 riduzione dei limiti di 800 volte bull Se rispetta i limiti alle emissioni di diossine (01 ng m-

3 TEQ) un inceneritore fornisce contributi di diossine trascurabili rispetto ad altre sorgenti

bull bull Contaminazione dei residui elevata per polveri residui dei trattamenti e fanghi

bull Una buona combustione egrave requisito preliminare per contenere le emissioni organiche ed altri inquinanti associati ad una combustione incompleta del carbonio o ad ossidazione di azoto molecolare

bull Ipotizzando un controllo ottimale della combustione si puograve agire per rimuovere gli inquinanti comunque prodotti attraverso tecnologie mirate di depurazione a valle della sezione di combustione

Particolato

Particolato

Particolato

Riduzione del particolato

bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)

bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi

Cicloni

bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente

bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale

Cicloni

Elettrofiltri

bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali

bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata

Elettrofiltro

bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di

potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)

bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica

Elettrofiltri

Elettrofiltri

Esempio di elettrofiltro

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 2: Fse   09b - abbattimento

Inquinamento atmosfericoInquinamento atmosferico

Lrsquointroduzione nellrsquoatmosfera da parte dellrsquouomo direttamente o indirettamente di sostanze o di energia che abbiano effetti nocivi tali da mettere in pericolo la salute dellrsquouomo danneggiare le risorse biologiche e gli ecosistemi deteriorare i beni materiali e nuocere ai valori ricreativi e ad altri usi legittimi dellrsquoambiente

Il DLgs 15206 Parte V ( prevenzione e limitazione delle emissioni in atmosfera di impianti e attivitagrave) si applica agli impianti inclusi gli impianti termici civili ed alle attivitagrave che producono emissioni in atmosfera

DEFINIZIONE DI IMPIANTO ai sensi dellrsquoart 268 comma h) del DLgs 15206 egrave definito come il macchinario o il sistema o lrsquoinsieme di macchinari o di sistemi costituiti da una struttura fissa dotata di autonomia funzionale in quanto destinato ad una specifica attivitagrave la specifica attivitagrave a cui egrave destinato il macchinario puograve costituire la fase di un ciclo produttivo piugrave ampio

Area industriale

Si definisce area industriale il luogo in cui sono temporaneamente allocate le strutture ed attrezzature atte a svolgere lrsquoattivitagrave di movimentazione e stoccaggio dei materiali sia in magazzini sia allrsquoaperto la riparazione manutenzione lavaggio e stazionamento degli automezzi di cantiere lrsquoassemblaggio dei materiali

Ubicazione dellrsquoarea

Lrsquoarea industriale deve essere ubicata in zona tale da non arrecare danno o disturbo alla popolazione con particolare riferimento alle emissioni di polveri rumori e vibrazioni A tal fine per mitigare possibili impatti dovranno essere adottate adeguate misure

tecniche

Inquinanti

Gli inquinanti emessi sono sostanzialmente riconducibili a

due categoriebull macroinquinanti presenti in

concentrazioni di mgm3bull microinquinanti presenti in

concentrazioni di μgm3 ongm3

Inquinanti tipici

bull 1048708 Tipici della combustionebull 1048708 CO NOx SO2 PTSbull 1048708 Gas acidibull 1048708 HCl HFbull 1048708 Microinquinantibull 1048708 Metalli pesanti (Cd Pb Hg)bull 1048708 Organici (PCDDF PCB IPA COT)

Macroinquinanti

bull I macroinquinanti rappresentano gli inquinanti tradizionali associati ai processi di combustione e derivano da componenti giagrave presenti nel rifiuto (Cl S N P) da reazioni secondarie non desiderate e dallrsquoossidazione incompleta del carbonio

Microinquinanti

bull I microinquinanti sono caratterizzati da elevata tossicitagrave e persistenza e sono principalmente costituiti da metalli e composti organici i primi (Cd Hg Pb ed altri metalli pesanti) sono riconducibili alla loro presenza nel rifiuto mentre i secondi (principalmente diossine e furani) derivano da una serie di processi di sintesi e distruzione che si verificano durante il processo di combustione e il successivo raffreddamento dei fumi

Diossine

bull Formazione dovuta alla presenza di Carbonio Cloro Ossigeno Catalizzatori metallici (Cu Fe)

bull bull In un inceneritore sono attivi fenomeni di formazione distruzione riformazione accumulo rilascio

bull bull Emissioni in atmosferabull Limiti a partire dai primi anni lsquo80bull DM 50397 riduzione dei limiti di 800 volte bull Se rispetta i limiti alle emissioni di diossine (01 ng m-

3 TEQ) un inceneritore fornisce contributi di diossine trascurabili rispetto ad altre sorgenti

bull bull Contaminazione dei residui elevata per polveri residui dei trattamenti e fanghi

bull Una buona combustione egrave requisito preliminare per contenere le emissioni organiche ed altri inquinanti associati ad una combustione incompleta del carbonio o ad ossidazione di azoto molecolare

bull Ipotizzando un controllo ottimale della combustione si puograve agire per rimuovere gli inquinanti comunque prodotti attraverso tecnologie mirate di depurazione a valle della sezione di combustione

Particolato

Particolato

Particolato

Riduzione del particolato

bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)

bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi

Cicloni

bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente

bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale

Cicloni

Elettrofiltri

bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali

bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata

Elettrofiltro

bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di

potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)

bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica

Elettrofiltri

Elettrofiltri

Esempio di elettrofiltro

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 3: Fse   09b - abbattimento

Il DLgs 15206 Parte V ( prevenzione e limitazione delle emissioni in atmosfera di impianti e attivitagrave) si applica agli impianti inclusi gli impianti termici civili ed alle attivitagrave che producono emissioni in atmosfera

DEFINIZIONE DI IMPIANTO ai sensi dellrsquoart 268 comma h) del DLgs 15206 egrave definito come il macchinario o il sistema o lrsquoinsieme di macchinari o di sistemi costituiti da una struttura fissa dotata di autonomia funzionale in quanto destinato ad una specifica attivitagrave la specifica attivitagrave a cui egrave destinato il macchinario puograve costituire la fase di un ciclo produttivo piugrave ampio

Area industriale

Si definisce area industriale il luogo in cui sono temporaneamente allocate le strutture ed attrezzature atte a svolgere lrsquoattivitagrave di movimentazione e stoccaggio dei materiali sia in magazzini sia allrsquoaperto la riparazione manutenzione lavaggio e stazionamento degli automezzi di cantiere lrsquoassemblaggio dei materiali

Ubicazione dellrsquoarea

Lrsquoarea industriale deve essere ubicata in zona tale da non arrecare danno o disturbo alla popolazione con particolare riferimento alle emissioni di polveri rumori e vibrazioni A tal fine per mitigare possibili impatti dovranno essere adottate adeguate misure

tecniche

Inquinanti

Gli inquinanti emessi sono sostanzialmente riconducibili a

due categoriebull macroinquinanti presenti in

concentrazioni di mgm3bull microinquinanti presenti in

concentrazioni di μgm3 ongm3

Inquinanti tipici

bull 1048708 Tipici della combustionebull 1048708 CO NOx SO2 PTSbull 1048708 Gas acidibull 1048708 HCl HFbull 1048708 Microinquinantibull 1048708 Metalli pesanti (Cd Pb Hg)bull 1048708 Organici (PCDDF PCB IPA COT)

Macroinquinanti

bull I macroinquinanti rappresentano gli inquinanti tradizionali associati ai processi di combustione e derivano da componenti giagrave presenti nel rifiuto (Cl S N P) da reazioni secondarie non desiderate e dallrsquoossidazione incompleta del carbonio

Microinquinanti

bull I microinquinanti sono caratterizzati da elevata tossicitagrave e persistenza e sono principalmente costituiti da metalli e composti organici i primi (Cd Hg Pb ed altri metalli pesanti) sono riconducibili alla loro presenza nel rifiuto mentre i secondi (principalmente diossine e furani) derivano da una serie di processi di sintesi e distruzione che si verificano durante il processo di combustione e il successivo raffreddamento dei fumi

Diossine

bull Formazione dovuta alla presenza di Carbonio Cloro Ossigeno Catalizzatori metallici (Cu Fe)

bull bull In un inceneritore sono attivi fenomeni di formazione distruzione riformazione accumulo rilascio

bull bull Emissioni in atmosferabull Limiti a partire dai primi anni lsquo80bull DM 50397 riduzione dei limiti di 800 volte bull Se rispetta i limiti alle emissioni di diossine (01 ng m-

3 TEQ) un inceneritore fornisce contributi di diossine trascurabili rispetto ad altre sorgenti

bull bull Contaminazione dei residui elevata per polveri residui dei trattamenti e fanghi

bull Una buona combustione egrave requisito preliminare per contenere le emissioni organiche ed altri inquinanti associati ad una combustione incompleta del carbonio o ad ossidazione di azoto molecolare

bull Ipotizzando un controllo ottimale della combustione si puograve agire per rimuovere gli inquinanti comunque prodotti attraverso tecnologie mirate di depurazione a valle della sezione di combustione

Particolato

Particolato

Particolato

Riduzione del particolato

bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)

bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi

Cicloni

bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente

bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale

Cicloni

Elettrofiltri

bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali

bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata

Elettrofiltro

bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di

potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)

bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica

Elettrofiltri

Elettrofiltri

Esempio di elettrofiltro

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 4: Fse   09b - abbattimento

Area industriale

Si definisce area industriale il luogo in cui sono temporaneamente allocate le strutture ed attrezzature atte a svolgere lrsquoattivitagrave di movimentazione e stoccaggio dei materiali sia in magazzini sia allrsquoaperto la riparazione manutenzione lavaggio e stazionamento degli automezzi di cantiere lrsquoassemblaggio dei materiali

Ubicazione dellrsquoarea

Lrsquoarea industriale deve essere ubicata in zona tale da non arrecare danno o disturbo alla popolazione con particolare riferimento alle emissioni di polveri rumori e vibrazioni A tal fine per mitigare possibili impatti dovranno essere adottate adeguate misure

tecniche

Inquinanti

Gli inquinanti emessi sono sostanzialmente riconducibili a

due categoriebull macroinquinanti presenti in

concentrazioni di mgm3bull microinquinanti presenti in

concentrazioni di μgm3 ongm3

Inquinanti tipici

bull 1048708 Tipici della combustionebull 1048708 CO NOx SO2 PTSbull 1048708 Gas acidibull 1048708 HCl HFbull 1048708 Microinquinantibull 1048708 Metalli pesanti (Cd Pb Hg)bull 1048708 Organici (PCDDF PCB IPA COT)

Macroinquinanti

bull I macroinquinanti rappresentano gli inquinanti tradizionali associati ai processi di combustione e derivano da componenti giagrave presenti nel rifiuto (Cl S N P) da reazioni secondarie non desiderate e dallrsquoossidazione incompleta del carbonio

Microinquinanti

bull I microinquinanti sono caratterizzati da elevata tossicitagrave e persistenza e sono principalmente costituiti da metalli e composti organici i primi (Cd Hg Pb ed altri metalli pesanti) sono riconducibili alla loro presenza nel rifiuto mentre i secondi (principalmente diossine e furani) derivano da una serie di processi di sintesi e distruzione che si verificano durante il processo di combustione e il successivo raffreddamento dei fumi

Diossine

bull Formazione dovuta alla presenza di Carbonio Cloro Ossigeno Catalizzatori metallici (Cu Fe)

bull bull In un inceneritore sono attivi fenomeni di formazione distruzione riformazione accumulo rilascio

bull bull Emissioni in atmosferabull Limiti a partire dai primi anni lsquo80bull DM 50397 riduzione dei limiti di 800 volte bull Se rispetta i limiti alle emissioni di diossine (01 ng m-

3 TEQ) un inceneritore fornisce contributi di diossine trascurabili rispetto ad altre sorgenti

bull bull Contaminazione dei residui elevata per polveri residui dei trattamenti e fanghi

bull Una buona combustione egrave requisito preliminare per contenere le emissioni organiche ed altri inquinanti associati ad una combustione incompleta del carbonio o ad ossidazione di azoto molecolare

bull Ipotizzando un controllo ottimale della combustione si puograve agire per rimuovere gli inquinanti comunque prodotti attraverso tecnologie mirate di depurazione a valle della sezione di combustione

Particolato

Particolato

Particolato

Riduzione del particolato

bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)

bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi

Cicloni

bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente

bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale

Cicloni

Elettrofiltri

bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali

bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata

Elettrofiltro

bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di

potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)

bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica

Elettrofiltri

Elettrofiltri

Esempio di elettrofiltro

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 5: Fse   09b - abbattimento

Ubicazione dellrsquoarea

Lrsquoarea industriale deve essere ubicata in zona tale da non arrecare danno o disturbo alla popolazione con particolare riferimento alle emissioni di polveri rumori e vibrazioni A tal fine per mitigare possibili impatti dovranno essere adottate adeguate misure

tecniche

Inquinanti

Gli inquinanti emessi sono sostanzialmente riconducibili a

due categoriebull macroinquinanti presenti in

concentrazioni di mgm3bull microinquinanti presenti in

concentrazioni di μgm3 ongm3

Inquinanti tipici

bull 1048708 Tipici della combustionebull 1048708 CO NOx SO2 PTSbull 1048708 Gas acidibull 1048708 HCl HFbull 1048708 Microinquinantibull 1048708 Metalli pesanti (Cd Pb Hg)bull 1048708 Organici (PCDDF PCB IPA COT)

Macroinquinanti

bull I macroinquinanti rappresentano gli inquinanti tradizionali associati ai processi di combustione e derivano da componenti giagrave presenti nel rifiuto (Cl S N P) da reazioni secondarie non desiderate e dallrsquoossidazione incompleta del carbonio

Microinquinanti

bull I microinquinanti sono caratterizzati da elevata tossicitagrave e persistenza e sono principalmente costituiti da metalli e composti organici i primi (Cd Hg Pb ed altri metalli pesanti) sono riconducibili alla loro presenza nel rifiuto mentre i secondi (principalmente diossine e furani) derivano da una serie di processi di sintesi e distruzione che si verificano durante il processo di combustione e il successivo raffreddamento dei fumi

Diossine

bull Formazione dovuta alla presenza di Carbonio Cloro Ossigeno Catalizzatori metallici (Cu Fe)

bull bull In un inceneritore sono attivi fenomeni di formazione distruzione riformazione accumulo rilascio

bull bull Emissioni in atmosferabull Limiti a partire dai primi anni lsquo80bull DM 50397 riduzione dei limiti di 800 volte bull Se rispetta i limiti alle emissioni di diossine (01 ng m-

3 TEQ) un inceneritore fornisce contributi di diossine trascurabili rispetto ad altre sorgenti

bull bull Contaminazione dei residui elevata per polveri residui dei trattamenti e fanghi

bull Una buona combustione egrave requisito preliminare per contenere le emissioni organiche ed altri inquinanti associati ad una combustione incompleta del carbonio o ad ossidazione di azoto molecolare

bull Ipotizzando un controllo ottimale della combustione si puograve agire per rimuovere gli inquinanti comunque prodotti attraverso tecnologie mirate di depurazione a valle della sezione di combustione

Particolato

Particolato

Particolato

Riduzione del particolato

bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)

bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi

Cicloni

bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente

bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale

Cicloni

Elettrofiltri

bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali

bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata

Elettrofiltro

bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di

potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)

bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica

Elettrofiltri

Elettrofiltri

Esempio di elettrofiltro

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 6: Fse   09b - abbattimento

Inquinanti

Gli inquinanti emessi sono sostanzialmente riconducibili a

due categoriebull macroinquinanti presenti in

concentrazioni di mgm3bull microinquinanti presenti in

concentrazioni di μgm3 ongm3

Inquinanti tipici

bull 1048708 Tipici della combustionebull 1048708 CO NOx SO2 PTSbull 1048708 Gas acidibull 1048708 HCl HFbull 1048708 Microinquinantibull 1048708 Metalli pesanti (Cd Pb Hg)bull 1048708 Organici (PCDDF PCB IPA COT)

Macroinquinanti

bull I macroinquinanti rappresentano gli inquinanti tradizionali associati ai processi di combustione e derivano da componenti giagrave presenti nel rifiuto (Cl S N P) da reazioni secondarie non desiderate e dallrsquoossidazione incompleta del carbonio

Microinquinanti

bull I microinquinanti sono caratterizzati da elevata tossicitagrave e persistenza e sono principalmente costituiti da metalli e composti organici i primi (Cd Hg Pb ed altri metalli pesanti) sono riconducibili alla loro presenza nel rifiuto mentre i secondi (principalmente diossine e furani) derivano da una serie di processi di sintesi e distruzione che si verificano durante il processo di combustione e il successivo raffreddamento dei fumi

Diossine

bull Formazione dovuta alla presenza di Carbonio Cloro Ossigeno Catalizzatori metallici (Cu Fe)

bull bull In un inceneritore sono attivi fenomeni di formazione distruzione riformazione accumulo rilascio

bull bull Emissioni in atmosferabull Limiti a partire dai primi anni lsquo80bull DM 50397 riduzione dei limiti di 800 volte bull Se rispetta i limiti alle emissioni di diossine (01 ng m-

3 TEQ) un inceneritore fornisce contributi di diossine trascurabili rispetto ad altre sorgenti

bull bull Contaminazione dei residui elevata per polveri residui dei trattamenti e fanghi

bull Una buona combustione egrave requisito preliminare per contenere le emissioni organiche ed altri inquinanti associati ad una combustione incompleta del carbonio o ad ossidazione di azoto molecolare

bull Ipotizzando un controllo ottimale della combustione si puograve agire per rimuovere gli inquinanti comunque prodotti attraverso tecnologie mirate di depurazione a valle della sezione di combustione

Particolato

Particolato

Particolato

Riduzione del particolato

bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)

bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi

Cicloni

bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente

bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale

Cicloni

Elettrofiltri

bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali

bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata

Elettrofiltro

bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di

potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)

bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica

Elettrofiltri

Elettrofiltri

Esempio di elettrofiltro

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 7: Fse   09b - abbattimento

Inquinanti tipici

bull 1048708 Tipici della combustionebull 1048708 CO NOx SO2 PTSbull 1048708 Gas acidibull 1048708 HCl HFbull 1048708 Microinquinantibull 1048708 Metalli pesanti (Cd Pb Hg)bull 1048708 Organici (PCDDF PCB IPA COT)

Macroinquinanti

bull I macroinquinanti rappresentano gli inquinanti tradizionali associati ai processi di combustione e derivano da componenti giagrave presenti nel rifiuto (Cl S N P) da reazioni secondarie non desiderate e dallrsquoossidazione incompleta del carbonio

Microinquinanti

bull I microinquinanti sono caratterizzati da elevata tossicitagrave e persistenza e sono principalmente costituiti da metalli e composti organici i primi (Cd Hg Pb ed altri metalli pesanti) sono riconducibili alla loro presenza nel rifiuto mentre i secondi (principalmente diossine e furani) derivano da una serie di processi di sintesi e distruzione che si verificano durante il processo di combustione e il successivo raffreddamento dei fumi

Diossine

bull Formazione dovuta alla presenza di Carbonio Cloro Ossigeno Catalizzatori metallici (Cu Fe)

bull bull In un inceneritore sono attivi fenomeni di formazione distruzione riformazione accumulo rilascio

bull bull Emissioni in atmosferabull Limiti a partire dai primi anni lsquo80bull DM 50397 riduzione dei limiti di 800 volte bull Se rispetta i limiti alle emissioni di diossine (01 ng m-

3 TEQ) un inceneritore fornisce contributi di diossine trascurabili rispetto ad altre sorgenti

bull bull Contaminazione dei residui elevata per polveri residui dei trattamenti e fanghi

bull Una buona combustione egrave requisito preliminare per contenere le emissioni organiche ed altri inquinanti associati ad una combustione incompleta del carbonio o ad ossidazione di azoto molecolare

bull Ipotizzando un controllo ottimale della combustione si puograve agire per rimuovere gli inquinanti comunque prodotti attraverso tecnologie mirate di depurazione a valle della sezione di combustione

Particolato

Particolato

Particolato

Riduzione del particolato

bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)

bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi

Cicloni

bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente

bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale

Cicloni

Elettrofiltri

bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali

bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata

Elettrofiltro

bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di

potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)

bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica

Elettrofiltri

Elettrofiltri

Esempio di elettrofiltro

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 8: Fse   09b - abbattimento

Macroinquinanti

bull I macroinquinanti rappresentano gli inquinanti tradizionali associati ai processi di combustione e derivano da componenti giagrave presenti nel rifiuto (Cl S N P) da reazioni secondarie non desiderate e dallrsquoossidazione incompleta del carbonio

Microinquinanti

bull I microinquinanti sono caratterizzati da elevata tossicitagrave e persistenza e sono principalmente costituiti da metalli e composti organici i primi (Cd Hg Pb ed altri metalli pesanti) sono riconducibili alla loro presenza nel rifiuto mentre i secondi (principalmente diossine e furani) derivano da una serie di processi di sintesi e distruzione che si verificano durante il processo di combustione e il successivo raffreddamento dei fumi

Diossine

bull Formazione dovuta alla presenza di Carbonio Cloro Ossigeno Catalizzatori metallici (Cu Fe)

bull bull In un inceneritore sono attivi fenomeni di formazione distruzione riformazione accumulo rilascio

bull bull Emissioni in atmosferabull Limiti a partire dai primi anni lsquo80bull DM 50397 riduzione dei limiti di 800 volte bull Se rispetta i limiti alle emissioni di diossine (01 ng m-

3 TEQ) un inceneritore fornisce contributi di diossine trascurabili rispetto ad altre sorgenti

bull bull Contaminazione dei residui elevata per polveri residui dei trattamenti e fanghi

bull Una buona combustione egrave requisito preliminare per contenere le emissioni organiche ed altri inquinanti associati ad una combustione incompleta del carbonio o ad ossidazione di azoto molecolare

bull Ipotizzando un controllo ottimale della combustione si puograve agire per rimuovere gli inquinanti comunque prodotti attraverso tecnologie mirate di depurazione a valle della sezione di combustione

Particolato

Particolato

Particolato

Riduzione del particolato

bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)

bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi

Cicloni

bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente

bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale

Cicloni

Elettrofiltri

bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali

bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata

Elettrofiltro

bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di

potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)

bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica

Elettrofiltri

Elettrofiltri

Esempio di elettrofiltro

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 9: Fse   09b - abbattimento

Microinquinanti

bull I microinquinanti sono caratterizzati da elevata tossicitagrave e persistenza e sono principalmente costituiti da metalli e composti organici i primi (Cd Hg Pb ed altri metalli pesanti) sono riconducibili alla loro presenza nel rifiuto mentre i secondi (principalmente diossine e furani) derivano da una serie di processi di sintesi e distruzione che si verificano durante il processo di combustione e il successivo raffreddamento dei fumi

Diossine

bull Formazione dovuta alla presenza di Carbonio Cloro Ossigeno Catalizzatori metallici (Cu Fe)

bull bull In un inceneritore sono attivi fenomeni di formazione distruzione riformazione accumulo rilascio

bull bull Emissioni in atmosferabull Limiti a partire dai primi anni lsquo80bull DM 50397 riduzione dei limiti di 800 volte bull Se rispetta i limiti alle emissioni di diossine (01 ng m-

3 TEQ) un inceneritore fornisce contributi di diossine trascurabili rispetto ad altre sorgenti

bull bull Contaminazione dei residui elevata per polveri residui dei trattamenti e fanghi

bull Una buona combustione egrave requisito preliminare per contenere le emissioni organiche ed altri inquinanti associati ad una combustione incompleta del carbonio o ad ossidazione di azoto molecolare

bull Ipotizzando un controllo ottimale della combustione si puograve agire per rimuovere gli inquinanti comunque prodotti attraverso tecnologie mirate di depurazione a valle della sezione di combustione

Particolato

Particolato

Particolato

Riduzione del particolato

bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)

bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi

Cicloni

bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente

bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale

Cicloni

Elettrofiltri

bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali

bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata

Elettrofiltro

bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di

potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)

bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica

Elettrofiltri

Elettrofiltri

Esempio di elettrofiltro

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 10: Fse   09b - abbattimento

Diossine

bull Formazione dovuta alla presenza di Carbonio Cloro Ossigeno Catalizzatori metallici (Cu Fe)

bull bull In un inceneritore sono attivi fenomeni di formazione distruzione riformazione accumulo rilascio

bull bull Emissioni in atmosferabull Limiti a partire dai primi anni lsquo80bull DM 50397 riduzione dei limiti di 800 volte bull Se rispetta i limiti alle emissioni di diossine (01 ng m-

3 TEQ) un inceneritore fornisce contributi di diossine trascurabili rispetto ad altre sorgenti

bull bull Contaminazione dei residui elevata per polveri residui dei trattamenti e fanghi

bull Una buona combustione egrave requisito preliminare per contenere le emissioni organiche ed altri inquinanti associati ad una combustione incompleta del carbonio o ad ossidazione di azoto molecolare

bull Ipotizzando un controllo ottimale della combustione si puograve agire per rimuovere gli inquinanti comunque prodotti attraverso tecnologie mirate di depurazione a valle della sezione di combustione

Particolato

Particolato

Particolato

Riduzione del particolato

bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)

bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi

Cicloni

bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente

bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale

Cicloni

Elettrofiltri

bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali

bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata

Elettrofiltro

bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di

potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)

bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica

Elettrofiltri

Elettrofiltri

Esempio di elettrofiltro

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 11: Fse   09b - abbattimento

bull Una buona combustione egrave requisito preliminare per contenere le emissioni organiche ed altri inquinanti associati ad una combustione incompleta del carbonio o ad ossidazione di azoto molecolare

bull Ipotizzando un controllo ottimale della combustione si puograve agire per rimuovere gli inquinanti comunque prodotti attraverso tecnologie mirate di depurazione a valle della sezione di combustione

Particolato

Particolato

Particolato

Riduzione del particolato

bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)

bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi

Cicloni

bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente

bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale

Cicloni

Elettrofiltri

bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali

bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata

Elettrofiltro

bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di

potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)

bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica

Elettrofiltri

Elettrofiltri

Esempio di elettrofiltro

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 12: Fse   09b - abbattimento

Particolato

Particolato

Particolato

Riduzione del particolato

bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)

bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi

Cicloni

bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente

bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale

Cicloni

Elettrofiltri

bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali

bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata

Elettrofiltro

bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di

potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)

bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica

Elettrofiltri

Elettrofiltri

Esempio di elettrofiltro

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 13: Fse   09b - abbattimento

Particolato

Particolato

Riduzione del particolato

bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)

bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi

Cicloni

bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente

bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale

Cicloni

Elettrofiltri

bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali

bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata

Elettrofiltro

bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di

potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)

bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica

Elettrofiltri

Elettrofiltri

Esempio di elettrofiltro

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 14: Fse   09b - abbattimento

Particolato

Riduzione del particolato

bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)

bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi

Cicloni

bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente

bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale

Cicloni

Elettrofiltri

bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali

bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata

Elettrofiltro

bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di

potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)

bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica

Elettrofiltri

Elettrofiltri

Esempio di elettrofiltro

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 15: Fse   09b - abbattimento

Riduzione del particolato

bull Il trattamento richiede alti rendimenti di rimozione superiori al 99 poicheacute egrave necessario rimuovere oltre al grosso del particolato anche il materiale con granulometria piugrave fine che veicola molti microinquinanti di natura tossica (Cd Pbdiossine e furani)

bull bull Per il controllo del particolato si possono usare processi a secco e processi a umido depolveratori a ciclone o multiciclone elettrofiltri filtri a maniche sistemi di tipo Venturi

Cicloni

bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente

bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale

Cicloni

Elettrofiltri

bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali

bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata

Elettrofiltro

bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di

potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)

bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica

Elettrofiltri

Elettrofiltri

Esempio di elettrofiltro

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 16: Fse   09b - abbattimento

Cicloni

bull Sono sistemi di depurazione che separano le particelle dalla corrente gassosa sfruttando la forza centrifuga imposta dal moto vorticoso della corrente stessa determinato da ingressi tangenziali e opportunamente sagomati Le polveri aderiscono alle pareti e cadono nella tramoggia sottostante per effetto della gravitagrave e del flusso discendente

bull Esistono diversi tipi di cicloni la configurazione piugrave utilizzata egrave quella a doppio flusso ad ingresso tangenziale ed uscita assiale

Cicloni

Elettrofiltri

bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali

bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata

Elettrofiltro

bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di

potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)

bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica

Elettrofiltri

Elettrofiltri

Esempio di elettrofiltro

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 17: Fse   09b - abbattimento

Cicloni

Elettrofiltri

bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali

bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata

Elettrofiltro

bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di

potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)

bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica

Elettrofiltri

Elettrofiltri

Esempio di elettrofiltro

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 18: Fse   09b - abbattimento

Elettrofiltri

bull Separano le particelle solide e liquide dal flusso gassoso mediante forze elettriche le particelle in sospensione vengono caricate elettricamente generando su esse una forza che le fa convergere su un elettrodo collettore da cui sono rimosse con percussori meccanici o vibratori elettromeccanici o inerziali

bull bull Sono caratterizzati da unrsquoelevata efficienza e sono adatti allrsquoabbattimento di particelle in un ampio range di granulometria (1000 - 1μm) di temperatura e di portata

Elettrofiltro

bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di

potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)

bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica

Elettrofiltri

Elettrofiltri

Esempio di elettrofiltro

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 19: Fse   09b - abbattimento

Elettrofiltro

bull La struttura elementare di un elettrofiltro consta di bull ndash Un elettrodo filiforme di scaricabull ndash Un elettrodo a piastra o tubolare di raccoltabull Quando ai due elettrodi si applica una differenza di

potenziale molto elevata (30-100kV) in prossimitagrave dellrsquoelettrodo di emissione si innesca un processo di ionizzazione (effetto corona)

bull Gli ioni solitamente di O2 migrano verso lrsquoelettrodo opposto scontrandosi e caricando loro volta le particelle La carica della particella dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del sistema di carica

Elettrofiltri

Elettrofiltri

Esempio di elettrofiltro

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 20: Fse   09b - abbattimento

Elettrofiltri

Elettrofiltri

Esempio di elettrofiltro

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 21: Fse   09b - abbattimento

Elettrofiltri

Esempio di elettrofiltro

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 22: Fse   09b - abbattimento

Esempio di elettrofiltro

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 23: Fse   09b - abbattimento

Filtri a maniche

bull Sono costituiti da uno o piugrave comparti isolati (escludibili singolarmente per pulizia e manutenzione) contenenti elementi filtranti a forma di maniche o sacchi Lrsquoentitagrave della rimozione raggiunge valori piugrave elevati con lrsquoutilizzo di materiali a base di fibre microporose (Goretex e simili)

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 24: Fse   09b - abbattimento

Filtri a maniche

bull Si realizza il blocco delle particelle per cattura su mezzi porosi

bull La filtrazione viene effettuata in un primo tempo solo dal materiale filtrante e poi anche dallo strato di materiale che progressivamente si deposita

bull I materiali utilizzati sono costituiti da fibre naturali e artificiali organizzate in trame tipo tessuto non tessuti (feltro)

bull I filtri devono essere strutturati in modo da essere facilmente puliti e rigenerati I sistemi di pulizia sono scuotimento flusso inverso getto drsquoaria

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 25: Fse   09b - abbattimento

Filtri a maniche

bull Lrsquoefficienza egrave legata al tipo di tessuto filtrante (per le dimensioni dei pori) Tale tessuto deve assicurare buona resistenza alle temperature di esercizio e alle sostanze contenute nei fumi

bull Le dimensioni dei pori sono di qualche decina di micron e consentono di trattenere particelle molto piccole dellrsquoordine di 01 microm

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 26: Fse   09b - abbattimento

Filtri a maniche

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 27: Fse   09b - abbattimento

Sistemi Venturi

bull Sono sistemi di depolverazione a umido che realizzano la captazione delle polveri mediante lrsquoatomizzazione spinta del liquido

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 28: Fse   09b - abbattimento

bull I parametri chiave che influenzano il rendimento di un depuratore Venturi sono la caduta di pressione e il rapporto liquido-gas Questrsquoultimo viene generalmente mantenuto entro una fascia di valori compresi tra 07 e 27 lm3 mentre la velocitagrave va da 05 a 12 msec

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 29: Fse   09b - abbattimento

Sistemi Venturi

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 30: Fse   09b - abbattimento

Controlla gas acidi ndash sistemi a secco

bull Nei sistemi a secco la rimozione dei gas acidi si ottiene attraverso reazioni di neutralizzazione dovute a fenomeni di adsorbimento chemiadsorbimento e assorbimento sul reagente I prodotti della neutralizzazione sono allo stato di polveri e devono perciograve subire un ulteriore processo di depolverazione affincheacute la rimozione sia completa

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 31: Fse   09b - abbattimento

Sistemi a secco

bull Il reagente piugrave utilizzato egrave la calce che interviene neutralizzando gli inquinanti attraverso le seguenti reazioni chimiche

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 32: Fse   09b - abbattimento

Sistemi a secco

bull I rendimenti di reazione sono influenzati dalla temperatura di esercizio Per evitare il dosaggio di consistenti eccessi di reagente egrave necessario operare nellrsquointervallo ottimale di temperatura compreso tra 110-150 degC

bull bull Nelle condizioni ottimali di esercizio il processo consente lrsquoottenimento di concentrazioni nei gas trattati di 10-30 mgm3 di HCl e di 15-50 mgm3 di SO2

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 33: Fse   09b - abbattimento

Sistemi a secco

bull Nonostante i rendimenti di rimozione raggiungibili siano inferiori a quelli ottenibili con processi ad umido i processi a secco e semisecco hanno il vantaggio di non produrre spurghi liquidi

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 34: Fse   09b - abbattimento

bull In alternativa alla calce puograve essere utilizzato il bicarbonato di sodio che prevede una prima fase di decomposizione termica con formazione di carbonato di sodio vero artefice della neutralizzazione

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 35: Fse   09b - abbattimento

Sistemi a secco

bull Il bicarbonato di sodio ha una maggiore affinitagrave con HCl ed SO2 rispetto alla calce di conseguenza egrave possibile ottenere il livello di rimozione voluto utilizzando un minor eccesso di reagente ottenendo complessivamente anche una minor produzione di residui solidi da smaltire

bull bullIn realtagrave vanno considerati i costi piugrave elevati del reagente e il fatto che la maggior reattivitagrave del bicarbonato diminuisce al diminuire della temperatura

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 36: Fse   09b - abbattimento

Sistemi a secco

bull Di conseguenza la necessitagrave di operare a temperature non inferiori a 140 degC (valori ottimali 170-180degC) rende il sistema meno efficace nel contemporaneo controllo dei micro-inquinanti volatili

bull Nelle rispettive condizioni ottimali di temperatura restano inalterati dal punto di vista processistico i vantaggi offerti dal bicarbonato di sodio nel rimuovere i gas acidi fino a concentrazioni inferiori rispetto a quelle ottenibili utilizzando calce

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 37: Fse   09b - abbattimento

Sistemi a umido

bull Costituiscono la tecnologia piugrave consolidata come conseguenza degli elevati rendimenti di prestazione Il processo di rimozione si basa sul trasferimento in fase liquida dei gas acidi grazie ad opportuni solventi La scelta del liquido di lavaggio e della configurazione drsquoimpianto egrave fatta in base alla solubilitagrave dellrsquoinquinante acqua in semplici torri a spruzzo per HCl ed HF altamente idrofili soluzioni alcaline di soda per SO2 caratterizzata da una piugrave bassa solubilitagrave in acqua

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 38: Fse   09b - abbattimento

Sistemi ad umido

bull Il particolato viene catturato mediante tre meccanismi fondamentali

bull ndash Impatto quando le particelle colpiscono direttamente la superficie umida

bull ndash Intercettazione quando le particelle vengono a trovarsi tanto vicino alla superficie umida da venir catturate

bull ndash Diffusione quando le particelle sospinte dal moto browniano colpiscono la superficie umida e vengono catturate

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 39: Fse   09b - abbattimento

Sistemi ad umido

bull Unrsquoevoluzione del sistema umido egrave lrsquoaccoppiamento con il sistema a semisecco lo spurgo della torre di lavaggio viene usato per produrre latte di calce Lrsquoeliminazione degli inquinanti avviene pertanto solo in fase secca attraverso il filtro a maniche

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 40: Fse   09b - abbattimento

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Misure primarie (ottimizzazione combustione) per controllo di NOx TERMICI finalizzate a diminuire

bull 1048708 picchi di temperaturabull 1048708 tempo di residenza ad elevata temperaturabull 1048708 contenuto di ossigeno ad elevata temperatura

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 41: Fse   09b - abbattimento

Riduzione degli ossidi di azoto

bull Combustione a stadi (air staging eo fuel staging)bull 1048708 combustione con aria e gas ricircolati

(sottostechiometrica)bull 1048708 T piugrave bassa O2 piugrave basso minori NOx elevato CObull 1048708 introduzione della restante quantitagrave drsquoaria

necessariabull 1048708 completamento della combustione a temperaturabull inferiore (ossidazione del CO no aumento di NOx)

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 42: Fse   09b - abbattimento

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo di riduzione degli ossidi di azoto (NOx) avviene grazie allrsquoaggiunta di ammoniaca o urea in camera di combustione ad elevate temperature

bull bull Ammoniaca 4NH3 + 4NO +O2 rarr 4N2 + 6H2Obull bull Urea 2CON2H4 + 4NO + O2 rarr 2CO2 + 4N2 +

4H2O

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 43: Fse   09b - abbattimento

Controllo degli ossidi di azoto

bull Il processo necessita di un accurato posizionamento degli ugelli di iniezione del reagente in zone con temperature comprese tra 950-1050 degC Per valori di temperatura gt1000 degC si verifica un calo di rendimento del processo mentre per temperature inferiori a 950 degC oltre ad una riduzione dellrsquoefficienza del processo si verifica un rilascio di ammoniaca nei fumi

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 44: Fse   09b - abbattimento

Controllo degli ossidi di azoto

bull I rendimenti ottenibili con questo sistema sono del 60 con perdite di ammoniaca intorno ai 10 mgm3 e del 70 con perdite intorno ai 30 mgm3

bull bull Lrsquoeccesso di ammoniaca puograve reagire con i gas acidi (SO2 e HCl) per formare solfati e cloruri drsquoammonio in grado di creare seri problemi di incrostazione lungo le linee

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 45: Fse   09b - abbattimento

Riduzione catalitica

bull Il processo catalitico selettivo di riduzione degli ossidi di azoto avviene a temperature significativamente piugrave basse (210 ndash 350 degC) rispetto al processo SNCR grazie allrsquoazione del catalizzatore che riduce lrsquoenergia di attivazione richiesta Le reazione coinvolte sono le seguenti

bull ndash 4NH3bull + 4NO + O2 rarr 4N2 + 6H2Obull ndash 4NH3bull + 2NO2 + O2 rarr 3N2 + 6H2O

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 46: Fse   09b - abbattimento

Riduzione catalitica

bull Il reagente dosato e la presenza del substrato catalitico a base di ossido di vanadio tungsteno eo platino supportati su titanio consentono efficienze di rimozione molto superiori rispetto ad un processo tipo SNCR (90 con perdite di ammoniaca di 5mgm3)

bull bullI costi operativi e drsquoinvestimento sono perograve piugrave alti rispetto alla tecnologia SNCR inoltre lrsquoinstallazione in coda alla depurazione determina spesso costi aggiuntivi nel riscaldamento dei gas

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 47: Fse   09b - abbattimento

Microinquinanti

bull La presenza di metalli e microinquinanti organici (diossine e furani) egrave principalmente associata

bull bull Al particolato di granulometria piugrave fine che veicola gran parte dei metalli (in particolare Cd e Pb) e degli organici clorurati a maggior peso molecolare

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 48: Fse   09b - abbattimento

Microinquinanti

bull Alla fase gassosa considerato che la quasi totalitagrave del mercurio ed i composti organici a basso peso molecolare vengono rilevati in forma di vapore

bull bull I sistemi di controllo di questi inquinanti sono combinazione di piugrave interventi unrsquoefficace captazione del particolato piugrave fine e per i metalli si possono sviluppare effetti di condensazione o usare additivi adsorbenti (carboni attivi)

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 49: Fse   09b - abbattimento

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave necessaria al passaggio dellrsquoinquinante alla fase liquida viene condotta agendo sulla temperatura dei trattamenti oppure dosando appositi additivi

bull bull La prima egrave una tecnologia che ha limitata applicazione nei processi a secco per problemi legati alla funzionalitagrave del depolveratore (condense acide) mentre egrave ottima nei processi a umido con riduzioni sino a 60-70 degC (es i lavatori o scrubber) Lrsquoefficienza egrave perograve legata alla rimozione degli aerosols contenenti le frazioni condensate

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 50: Fse   09b - abbattimento

Riduzione dei microinquinanti

bull La riduzione della volatilitagrave tramite aggiunta di additivi al liquido di lavaggio puograve essere una soluzione che egrave usata con successoper esempio col mercurio Si utilizzano come additivi soluzioni a base di solfuri organici e inorganici Il reattivo piugrave utilizzato egrave il solfuro di sodio

bull bull Le efficienze arrivano al 90 ma richiedono una filtrazione spinta del particolato che egrave il prodotto finale di reazione

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 51: Fse   09b - abbattimento

Additivazione di assorbenti

bull Egrave lrsquoalternativa migliore per microinquinanti volatili e in particolare per mercurio e diossine Il processo sfrutta la capacitagrave di trattenere i gas tipica di alcuni solidi (carboni attivi) che a temperatura costante e senza umiditagrave sono saturati dai solventi fino allrsquoequilibrio

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 52: Fse   09b - abbattimento

Additivazione di assorbenti

bull Per il controllo dei microinquinanti organici (diossine) si possono usare anche i catalizzatori che fissano anche lrsquoossigeno dei fumi e innescano la reazione di ossidazione

bull Negli intervalli di ottimo funzionamento (250-350degC) vengono rilevate conversioni elevate (90-98) per diossine e altri microinquinanti organici con concentrazioni in uscita inferiori a 01 ngm3 di TCDDe

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 53: Fse   09b - abbattimento

Configurazioni del sistema

bull Configurazione di basebull assorbimento con reazione + depolverazionebull Additivazione reagenti alcalini allo stato secco o in

soluzioni concentratebull convenzionale calce (secco) o latte di calce

(semisecco)bull Ca(OH)2 + HCl = CaCl2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + HF = CaF2 + 2H2Obull Ca(OH)2 + SO2 = CaSO3 + H2O

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 54: Fse   09b - abbattimento

Configurazioni del sistema

bull Sistema alternativo bicarbonato di sodio (secco) Otilde maggiori efficienze di rimozione (maggiore affinitagrave

bull reagente) facilitagrave manipolazionebull 2NaHCO3 + 2HCl = 2NaCl + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + 2HF = 2NaF + CO2 + H2Obull 2NaHCO3 + SO2 + 12O2 = Na2SO4 + 2CO2 + H2O

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 55: Fse   09b - abbattimento

Trattamento finale scorie e residui

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 56: Fse   09b - abbattimento

Materia Prima pietre e pietrisco pronti per essere frantumati

La materia prima viene immessa nellimpianto per mezzo di una pala meccanica

Impianto frantumazione

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 57: Fse   09b - abbattimento

La materia prima attraverso un nastro trasportatore viene immessa nel frantoio dove egrave frantumata e ridotta dai quattro ai sette centimetri

Impianto frantumazione

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 58: Fse   09b - abbattimento

a pietra frantumata attraverso una tramoggia viene immessa in un secondo nastro trasportatore per essere inviata alla macchina sfangatrice

Impianto di frantumazione

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 59: Fse   09b - abbattimento

Dalla macchina sfangatrice la pietra frantumata passa al primo vaglio selezionatore dove la rena naturale viene separata da tutto il resto

Impianto di frantumazione

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 60: Fse   09b - abbattimento

La pietra lavata viene mandata attraverso un terzo nastro trasportatore al mulino a martelli dove viene ridotta a una dimensione che va da zero a trenta millimetri

Impianto di frantumazione

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 61: Fse   09b - abbattimento

La pietra macinata dal mulino a martelli viene portata a due vagli selezionatori messi in serie

Impianto di frantumazione

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 62: Fse   09b - abbattimento

Sabbia fine naturale che attraverso questo nastro trasportatore viene scaricato a terra e da qui trasportato allo stoccaggio

Impianto di frantumazione

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 63: Fse   09b - abbattimento

Nastri trasportatori della graniglia (4 - 7 mm) dal primo vaglio selezionatore al mulino a martelli

Impianto di frantumazione

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 64: Fse   09b - abbattimento

Scarico della graniglia (10 - 20 mm) insieme allacqua di lavaggio del proprio silos

Impianto di frantumazione

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 65: Fse   09b - abbattimento

Mucchi di stoccaggio della graniglia

(6 - 10 mm)

Impianto di frantumazione

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 66: Fse   09b - abbattimento

Inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti di frantumazione dei materiali di cava

In materia di inquinamento atmosferico sono sottoposti alla disciplina del DPR 24 maggio 1988 n 203 tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni nell`atmosfera siccheacute anche gli impianti di frantumazione dei materiali di cava vanno ricondotti alla previsione dell`art 1 del DPR 203 non potendosi porre in dubbio la loro oggettiva attitudine a dare luogo ad emissioni nell`atmosfera Cass pen sez III 26 novembre 1999 n 13534

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 67: Fse   09b - abbattimento

Impianti per la frantumazione inerti

La dichiarazione di avvalersi dellrsquoautorizzazione in via generale ai sensi del DPR n 20388 e del DPR 25 luglio 1991 dovragrave essere indirizzata alla Regione Provincia al PMP ed al Comune secondo lo schema dellrsquoAllegato A corredata dalla nota informativa debitamente compilata in ogni sua parte e dalla relazione tecnica di cui allrsquoAllegato B nel rispetto delle presenti prescrizioni

IMPIANTI FRANTUMAZIONE

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 68: Fse   09b - abbattimento

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superiori a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 69: Fse   09b - abbattimento

Limpianto di frantumazione inerti per conglomerati egrave autorizzato a svolgere le fasi di frantumazione vagliatura classificazione carico automezzi stoccaggio e movimentazione dei materiali lapidei impiegati nel processo produttivo

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 70: Fse   09b - abbattimento

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 71: Fse   09b - abbattimento

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990

IMPIANTI DI FRANTUMAZIONE

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 72: Fse   09b - abbattimento

ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)ALLEGATO 6 - (EMISSIONE DIFFUSA - EX ART3 COMMA 5)

61 EMISSIONI DI POLVERI NELLA MANIPOLAZIONE PRODUZIONE TRASPORTO CARICO E SCARICO STOCCAGGIO DI PRODOTTI POLVERULENTI

Generalitagrave Per gli impianti nei quali si manipolano producono trasportano caricano e

scaricano immagazzinano prodotti polverulenti devono essere prese misure per il contenimento delle emissioni

I prodotti polverulenti sono sostanze solide che a causa della loro densitagrave granulometria forma del granuloresistenza allabrasione composizione o contenuto in umiditagrave possono dare luogo ad emissioni nella manipolazione

o nello stoccaggio

Nello stabilire le prescrizioni deve essere in particolar modo presente quanto segue- pericolositagrave delle polveri- flusso di massa delle emissioni- durata delle emissioni- condizioni meteorologiche- condizioni dellambiente circostante

DM 12 LUGLIO 1990

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 73: Fse   09b - abbattimento

63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE63 TRASPORTO CARICO E SCARICO DELLE

SOSTANZE POLVERULENTESOSTANZE POLVERULENTE

Per il trasporto di sostanze polverulente devono essere utilizzati dispositivi chiusi Se non egrave possibile lincapsulamento o egrave possibile realizzarlo solo parzialmente le emissioni contenenti polveri devono essere convogliate ad unapparecchiatura di depolverazione

DM 12 LUGLIO 1990

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 74: Fse   09b - abbattimento

Per il carico e lo scarico dei prodotti polverulenti devono essere installati impianti di aspirazione e depolverazione nei seguenti punti- punti fissi dove avviene il prelievo il trasferimento lo sgancio con benne pale caricatrici attrezzature di trasporto- sbocchi di tubazione di caduta delle attrezzature di caricamento- attrezzature di ventilazione come parte integrante di impianti di scarico pneumatici o meccanici- canali di scarico per veicoli su strada o rotaie- convogliatori aspirantiSe la captazione delle emissioni contenenti polveri non egrave possibile- si deve mantenere possibilmente in modo automatico unadeguata altezza di caduta- nei tubi di scarico deve essere mantenuta quanto piugrave bassa possibile la velocitagrave di uscita del materiale trasportato ad es mediante deflettori oscillanti

DM 12 LUGLIO 1990

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 75: Fse   09b - abbattimento

Nel caricamento di materiali polverulenti in contenitori da trasporto chiusi laria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverazione

La copertura delle strade percorse da mezzi di trasporto deve essere tale da non dar luogo ad emissioni di polveri

DM 12 LUGLIO 1990

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 76: Fse   09b - abbattimento

64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI 64 MAGAZZINAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTIPOLVERULENTI

Nello stabilire le prescrizioni per il magazzinaggio di materiali polverulenti devono essere prese in considerazione ad es le seguenti misure - stoccaggio in silos - copertura superiore e su tutti i lati del cumulo di materiali sfusi incluse tutte le attrezzature ausiliarie - copertura della superficie ad es con stuoie - manti erbosi - costruzione di terrapieni coperti di verde piantagioni e barriere frangivento - provvedere a mantenere costantemente una sufficiente umiditagrave alla superficie del suolo

DM 12 LUGLIO 1990

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 77: Fse   09b - abbattimento

Se nei materiali polverulenti i contenuti delle sostanze sotto riportate

superano i seguenti valori riferiti al secco in una frazione di materiale

separabile mediante setacciatura con setaccio con maglie che abbiano

larghezza massima di 5 mm si devono applicare le misure piugrave efficaci

fa quelle prescritte nei paragrafi precedenti

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe I

e tabella A2

paragrafo 2 tabella B classe I

paragrafo 4 tabella D classe I 50 mgKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe II

paragrafo 2 tabella B classe II 050 gKg

sostanze di cui allallegato 1 paragrafo 1 tabella A1 classe III

50 gKg

DM 12 luglio 1990

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 78: Fse   09b - abbattimento

Impianto di betonaggio

Limpianto di betonaggio svolge la funzione di dosare e di trasformare le materie prime (inerti cemento acqua) in calcestruzzo

Il ciclo produttivo si articola nel seguente modo dai vari sili (a struttura aperta per gli inerti a struttura ermetica per il cemento) tramite estrattori (valvole per gli inerti coclee per il cemento tubazioni per lacqua) confluiscono i componenti alle bilance dosatrici ove avviene la pesatura ultimata questa fase tramite ulteriori trasportatori i componenti dosati confluiscono ai miscelatori fissi (mescolatori) o mobili (autobetoniere) ove vengono amalgamati dando origine al calcestruzzo

Impianto betonaggio

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 79: Fse   09b - abbattimento

PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

1) Limpianto di produzione di calcestruzzo preconfezionato o betonaggio egrave autorizzato a svolgere le fasi di stoccaggio dei materiali inerti e del cemento selezionatura pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo produttivo dosaggio acqua e miscelazione carico autobetoniere

Impianto di betonaggio

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 80: Fse   09b - abbattimento

ARIAARIAARIAARIA

bullLocalizzazione dei punti di emissione in atmosfera

bullPortata max (Nmch)

bullTemperatura

bullDurata media emissioni

bullSostanze inquinanti e loro concentrazione

bullAltezza emissioni

bullSistemi di abbattimento adottati

bullSistemi di controllo e verifiche eseguite

Normativa in vigoreNormativa in vigore

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Stato delle Autorizzazioni-Permessi

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 81: Fse   09b - abbattimento

Impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 82: Fse   09b - abbattimento

Le varie fasi di lavorazione dovranno essere svolte in modo da contenere le emissioni in atmosfera preferibilmente con dispositivi chiusi e gli effluenti provenienti da tali dispositivi dovranno essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 83: Fse   09b - abbattimento

Impianto betonaggio

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 84: Fse   09b - abbattimento

Impianto di betonaggio

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 85: Fse   09b - abbattimento

I silos per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere dotati di un sistema per labbattimento delle polveri

Impianto di betonaggio

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 86: Fse   09b - abbattimento

Impianto di movimentazione e stoccaggio carbonati sabbie e pietrisco

Impianto di betonaggio

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 87: Fse   09b - abbattimento

I sistemi per labbattimento delle polveri dovranno essere dimensionati facendo ricorso alle migliori tecnologie disponibili e mantenuti in modo tale da garantire in tutte le condizioni di funzionamento un valore di emissione di polveri totali non superore a 50 mgmc a 0 degC In ogni caso valori limite inferiori potranno essere stabiliti dalla Regione per attivitagrave svolte in zone particolarmente esposte a fenomeni di inquinamento o di particolare pregio paesaggistico-ambientale

Impianto di betonaggio

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 88: Fse   09b - abbattimento

Le emissioni diffuse in atmosfera derivanti dalle varie fasi di produzione stoccaggio e movimentazione di materie prime dovranno essere opportunamente presidiate da idonei sistemi di contenimento delle polveri nel rispetto delle prescrizioni di cui allrsquoallegato 6 del DM 12071990 In particolare si dovranno predisporre idonei sistemi di inumidamento dei piazzali o la bitumatura degli stessi nelle zone interessate al movimento dei mezzi pesanti piantumazione copertura o inumidimento dei cumuli etc Le vie di accesso allo stabilimento e le aree allrsquointerno dello stesso dove di solito si ha un flusso regolare di veicoli dovranno essere tenute pulite da materiali polverulenti

EMISSIONI DIFFUSEEMISSIONI DIFFUSE

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 89: Fse   09b - abbattimento

Al fine di favorire la dispersione delle emissioni la direzione del loro flusso allo sbocco dovragrave essere verticale verso lrsquoalto e laltezza minima dei punti di emissione dovragrave essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura piugrave alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri Le caratteristiche strutturali dei camini dovranno comunque rispettare i regolamenti edilizi comunali eo le eventuali prescrizioni disposte dallrsquoAmministrazione comunale Eventuale deroga alla presente prescrizione potragrave su richiesta della Ditta essere concessa dal Sindaco

Impianto betonaggio

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 90: Fse   09b - abbattimento

Polveri

Nella zona di carico delle betoniere dovragrave essere predisposto idoneo impianto di abbattimento polveri ove il materiale non sia giagrave premiscelato

Impianto betonaggio

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 91: Fse   09b - abbattimento

Esposizione a polveri

middot Dovragrave essere effettuata la bagnatura del materiale prima del suo lavaggio (es durante lo scarico nelle tramogge) cosigrave come la bagnatura dei cumuli di materiale fine esposto allrsquoazione del vento

middot Si dovragrave ridurre la dispersione del materiale per effetto di caduta mediante adozione di condotti manichette o adozione di chiusure con aspirazioni che conducano le polveri ad impianti di abbattimento - recupero Nei periodi secchi si dovragrave effettuare la periodica bagnatura dei piazzali e delle via di transito

Impianto betonaggio

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 92: Fse   09b - abbattimento

DPR 25 luglio 1991 in materia di emissioni poco significative ed attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico Allegato 2 Le attivitagrave che producono un inquinamento poco significativo sono indicate nellallegato 1 del DPR 25 luglio 1991 e non sono soggette alle disposizioni del DPR 2031988 in materia di autorizzazione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 93: Fse   09b - abbattimento

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Attivitagrave a ridotto inquinamento atmosferico

(DPR 25 luglio 1991 allegato 2 punto 23)

ldquoProdotti in calcestruzzo e gesso con produzione non superiore a 1500 kggrdquo

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 94: Fse   09b - abbattimento

Generalitagrave

Rientrano nella disciplina della presente autorizzazione le operazioni connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso con produzione non superiore a 1500 kg al giorno a tale categoria vengono assimilati anche gli stoccaggi di cemento per la preparazione di conglomerati cementizi

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 95: Fse   09b - abbattimento

Fasi della lavorazione

Nelle attivitagrave connesse con la produzione di manufatti in calcestruzzo o gesso ovvero la preparazione di conglomerati cementizi si possono distinguere le seguenti fasi

- stoccaggio delle materie prime (cemento gesso inerti ecc)

- movimentazione delle materie prime - preparazione degli impasti - fabbricazione dei manufatti - essiccazione e maturazione dei manufatti - stoccaggio prodotti finiti - confezionamento eo spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 96: Fse   09b - abbattimento

- Lavorazioni che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera

sono suscettibili di produrre significative emissioni in atmosfera le fasi di stoccaggiomovimentazione e lavorazioni accessorie (frantumazione macinazione vagliaturaecc) delle materie prime

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni in atmosfera

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 97: Fse   09b - abbattimento

Lrsquoincidenza preminente delle polveri aerodisperse sul

potenziale impatto con lrsquoambiente deve essere considerato come un rischio specifico dipendente dalla caratterizzazione del processo poicheacute sia le materie prime movimentate e sottoposte ai cicli di frantumazione e macinazione sia il cemento prodotto si presentano

prevalentemente sotto forma di polveri fini e finissime Le emissioni gassose principalmente ossidi di zolfo

ed azoto sono ascrivibili esclusivamente alle operazioni di cottura ed essicco-macinazione come in ogni processo di combustione

Emissioni in AtmosferaEmissioni in Atmosfera

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 98: Fse   09b - abbattimento

sono considerate trascurabili e non soggette ad autorizzazione le emissioni provenienti delle fasi di preparazione degli impasti di fabbricazione dei manufatti di essiccazione e maturazione dei manufatti di stoccaggio dei prodotti finiti e di confezionamento imballaggio e spedizione

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Emissioni trascurabiliEmissioni trascurabili

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 99: Fse   09b - abbattimento

Prescrizioni relative allrsquoinstallazione ed allrsquoesercizio dellrsquoimpianto

Depolverazione

per lrsquoabbattimento delle polveri in fase di caricamento con autobotte gli stoccaggi di cemento o gesso devono essere dotati di depolveratore a tessuto avente le seguenti caratteristiche

- velocitagrave massima di attraversamento 22 mmin- grammatura minima 250 gm2 Ove possibile sono preferibili i sistemi a ciclo chiuso con ricircolo

degli aeriformi allrsquoautobotte di carico Gli stessi sistemi di abbattimento devono essere adottati per la

depolverazione degli aeriformi derivanti dalla movimentazione frantumazione macinazione e vagliatura delle materie prime In ogni caso debbono essere adottati idonei sistemi contenimento delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni od originate dai piazzali o cumuli per effetto eolico o dal sollevamento da parte di veicoli e macchine operatrici

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 100: Fse   09b - abbattimento

ove lrsquoessiccazione venga effettuata con lrsquoimpiego di aria calda prodotta da unitagrave termiche

possono essere impiegati come combustibile solamente metano GPL o gasolio

Sono ad inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 25 luglio 1991 e quindi non

soggette ad autorizzazione le unitagrave termiche con potenza termica inferiore a 3 MW se

alimentate a metano o GPL e ad 1 MW se alimentate a gasolio

PRODUZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO E GESSO

Unitagrave termiche

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 101: Fse   09b - abbattimento

Altezza dei condotti i condotti di scarico dovranno essere realizzati in

modo da consentire la migliore dispersione delleffluente gassoso nellatmosfera secondo le prescrizioni stabilite da eventuali norme in materia derivanti da regolamenti comunali o fissate dalla competente autoritagrave sanitaria tenuto conto che sotto il profilo tecnico sarebbe opportuno che il punto di emissione risultasse almeno 1 metro piugrave elevato rispetto agli edifici presenti nel raggio di 10 metri e comunque non inferiore allrsquoaltezza del filo superiore delle aperture piugrave alte dei locali abitati nel raggio di 50 metri

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 102: Fse   09b - abbattimento

Comunicazioni riguardanti le caratteristiche degli impianti e dei prodotti utilizzati

contestualmente alla dichiarazione di avvalersi dellautorizzazione in via generale limpresa compilando le schede riportate nella dichiarazione deve

- indicare la quantitagrave giornaliera manufatti in calcestruzzo o gesso prodotti e la produzione annua complessiva

- indicare il tipo di combustibile eventualmente utilizzato per lrsquoessiccazione e la potenza termica del bruciatore

- indicare le unitagrave produttive presenti nellrsquoinsediamento con particolare riguardo ai sistemi di abbattimento adottati riportando le caratteristiche dei punti di emissione ed attribuendo ai medesimi un numero progressivo che tenga conto degli eventuali punti di emissione giagrave esistenti

- allegare una planimetria generale dello stabilimento in scala adeguata nella quale sia indicata la collocazione delle unitagrave produttive con i relativi punti di emissione

- allegare un estratto topografico con evidenziata lubicazione dellinsediamento

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 103: Fse   09b - abbattimento

- Comunicazione di messa in esercizio e messa a regime dellrsquoimpianto

(solo per nuove installazioni modifiche o trasferimenti)

lrsquoimpresa deve comunicare con almeno 15 giorni di anticipo allrsquoAgenzia provinciale per la protezione dellrsquoambiente ed al Sindaco del Comune interessato la data di messa in esercizio e di messa a regime dellrsquoimpianto Il termine ultimo per la messa a regime dellrsquoimpianto egrave stabilito in 30 giorni a partire dalla data della messa in esercizio

adempimenti

ADEMPIMENTIADEMPIMENTI

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 104: Fse   09b - abbattimento

per lrsquoeffettuazione degli autonomi controlli di cui ai punti 431 e 432 e per la successiva presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNI in merito alle ldquoStrategie di campionamento e criteri per la valutazione delle emissionirdquo noncheacute ai metodi specifici di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati

adempimenti

Modalitagrave di effettuazione dei controlli

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 105: Fse   09b - abbattimento

- Cessazione dellattivitagrave trasferimenti e modifiche sostanziali la Ditta deve comunicare allAgenzia provinciale per la

protezione dellambiente ed al Sindaco del Comune interessato la cessazione dellattivitagrave i trasferimenti in altra localitagrave e le modifiche sostanziali (installazione o rimozione di un sistema di abbattimento incremento della portata delleffluente superiore al 20 ) apportate allimpianto

adempimenti

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 106: Fse   09b - abbattimento

- Documentazione comprovatoria limpresa deve conservare presso lo

stabilimento a disposizione degli organismi preposti al controllo copia della documentazione trasmessa allAgenzia provinciale per la protezione dellambiente al fine di avvalersi dellautorizzazione in via generale ed un ldquolibretto per manufatti in calcestruzzo o gessordquo correttamente compilato

adempimenti

Altre prescrizioni

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 107: Fse   09b - abbattimento

- Certificato di prevenzione incendi

lrsquoimpresa egrave tenuta a munirsi ove necessario del prescritto certificato di prevenzione incendi ovvero nulla osta provvisorio ai sensi della vigente normativa

adempimenti

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 108: Fse   09b - abbattimento

In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie la Regione procederagrave alla diffida o alla diffida e contestuale sospensione dellrsquoattivitagrave ovvero alla revoca dellrsquoautorizzazione secondo quanto disposto dallrsquoart 10 del DPR n 2031988

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 109: Fse   09b - abbattimento

Tecnologie di trattamento dellrsquoaria lrsquoabbattimento

La riduzione della concentrazione di gas e vapori puograve avvenire mediante

bull adsorbimento su filtri a carboni attivi di origine vegetale si tratta perograve di un processo reversibile

bull assorbimento chimico su superfici attive di allumina impregnate di agenti chimici come il permanganato di potassio o il carbonato di sodio che originano reazioni chimiche irreversibili

abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 110: Fse   09b - abbattimento

abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 111: Fse   09b - abbattimento

Sistemi di abbattimento del particolato

Le emissioni di particolato sono principalmente controllate

cicloni

filtri elettrostatici (elettrofiltri)

e filtri a tessuto

Sistemi di abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 112: Fse   09b - abbattimento

Cicloni Filtro basato sul principio della separazione per effetto inerziale adatto alla filtrazione di polveri con elevato peso specifico e dimensioni grossolane delle particelleE consigliato come pre-filtro in applicazioni con flussi ad elevata concentrazione di polveri ma puograve essere anche utilizzato come filtro

Cyclones

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

Sistemi di abbattimento

Page 113: Fse   09b - abbattimento

I filtri elettrostatici sfruttano la possibilitagrave di caricare elettricamente le particelle di polvere o di liquido e raccoglierle successivamente su un elettrodo captatore Ciograve viene ottenuto sottoponendo le particelle ad un campo elettrico ad alta tensione Le polveri o le goccioline depositandosi sullrsquoelettrodo di raccolta formano uno strato che diminuisce lrsquointensitagrave del campo elettrico e che pertanto deve essere periodicamente rimosso La rimozione delle polveri puograve avvenire per vibrazione (elettrofiltri a secco) o tramite un leggero velo drsquoacqua od altro liquido (elettrofiltri ad umido)

Sistemi di abbattimento

I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

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I filtri a maniche sono formati essenzialmente da una serie di maniche permeabili che permettono il passaggio dei gas ma non del particolato (particelle di dimensioni al di sotto del micron) I filtri a maniche sono generalmente costituiti da tessuti (cotone lana nylon polipropilene ecc) Ersquo necessaria la rimozione periodica delle polveri attraverso diversi metodi I piugrave diffusi sono quelli a scuotimento jet pulsanti (insufflazione di aria compressa) aria inversa e pulizia sonica (sorgente sonora che mette in risonanza le maniche ed induce vibrazioni)

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