Forza Roma di Roma-Atalanta

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Foto FABIO ROSSI

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[email protected]

IIncredibile mavero. Siamo

dove nemmeno so-gnavamo di esse-re, ad un passo daquello che ad iniziostagione era sol-tanto utopia. Die-tro di un punto, ma avanti con grinta ed entusiasmo. E a-desso abbiamo paura anche della nostra ombra. C’è chipensa al biscotto dietro l’angolo, ai laziali che sputerannosangue in campo solo nel derby, alle designazioni arbitrali,ed a tutto quello di negativo che può venirci in mente.Stentiamo a credere ai nostri occhi, ai risultati delle altre,alle prestazioni perfette di tutti (e dico tutti) i ragazzi a di-sposizione di Ranieri. Ma la verità è questa: oggi siamopiù forti di Inter e Milan. Pari con le forze in campo, masuperiori con la testa e con la forza della gente romanistache comincia a sognare ad occhi aperti. E quindi favoriti inquesta volata finale. L’ambiente è carico e questa volta èpronto ad esplodere ancora più forte. Il curvone è finitodopo la vittoria di quindici giorni fa contro l’Inter e adesso,nel rettilineo finale, bisogna spingere forte sull’accelerato-re, pronti al sorpasso su chi all’improvviso non reggerà losprint. C’è poco da perdere e tutto da guadagnare. Perquanto fatto da Ranieri ed i suoi ragazzi fino ad oggi, nes-suno si sognerebbe mai di contestare l’eventuale insuc-cesso. Fidatevi: non c’è gufo o biscotto che tenga…

Impaginazione

Renato Bosco

Fotografie

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QUINDICINALE DI SPORT, CULTURA E SPETTACOLOAnno XIV - Numero 9 - Domenica 11 aprile 2010

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Fiorentina, Genoa, Juventus). Nerazzurri egiallorossi, sempre ragionando sulla scortadi valutazioni tecniche, devono superare o-stacoli meno infidi, anche se poi bisogneràmettere in conto possibili cali atletici, non daescludersi nei finali di stagione e, nel caso diZanetti e compagni, le risorse psicofisiche e-normi da destinare al doppio match dell’annocontro il Barcellona. Quando questo pezzo raggiungerà i lettoriche avranno avuto la bontà di leggerlo, sa-premo se l’Inter avrà vissuto a Firenze unasplendida serata da turista (le attrattive arti-stiche abbondano nel capoluogo toscano)oppure sarà scivolata dentro l’Arno: va da séche le due prospettive, diametralmente op-poste, modificheranno sostanzialmente l’ap-proccio alla gara con gli orobici da parte deigiallorossi, in ogni caso obbligati a vincere,ma che riceverebbero una parziale delusioneo una formidabile spinta, a seconda di comesi è conclusa la recita del Franchi. Dobbiamoiniziare ad abituarci: il nostro sistema nervo-so sarà messo a dura prova (ma che bello ri-provare queste sensazioni!) di qui al 16maggio.

AA forza di affermare, con una decisione e-strema, forse figlia della paura (di resta-

re disillusi), che la Roma aveva chances nul-le per l’aggiudicazione del tricolore, l’esten-sore di queste righe ha portato la Roma a unpasso dalla vetta.Sto ovviamente scherzando: il sottoscrittonon ha alcun merito, anche perché, ad esse-re schietti, l’opinione sentenziosa che i gial-lorossi non potessero lottare altro che per unposto Champions, l’esprimevo non già perun vezzo scaramantico ma per effettivo, ra-dicato convincimento. Ritenevo cioè i disce-poli di Ranieri una classe diligente, studiosa,dotata ma non al punto di ridurre al silenzioe alla rabbia degli sconfitti i “cervelloni” delprofessor Mourinho, numerosi e presuntuosi.Tocchiamo ferro, il primato romanista è an-cora di là da venire, ma stare così attaccati ainerazzurri e continuare a pensare unicamen-te a risentire la musichetta della Champions,sarebbe comportamento da minus habens,prima ancora che da umili pragmatici.Ormai trattasi di un mini torneo di sei partitecon tre rivali che hanno suppergiù le stessepotenzialità di proclamarsi campione. Sem-bra uno scenario partorito dalla fertile fanta-sia di uno sceneggiatore noir e, come in tuttii noir, qualcuno si farà male (leggi gradinibassi del podio) e uno solo riempirà la scenafinale, dopo una serie di indizi spiazzanti,cambi di prospettiva ed emozioni forti, tra-volgenti.L’impressione è che, dando uno sguardo alcalendario (che, com’è ormai acclarato, nonconta mai in termini di forza teorica ma dimotivazioni e stimoli delle squadre che af-fronti) Inter e Roma possano marciare conun ritmo più spedito rispetto al Milan, le cuiultime 5 prove sembrano altrettanti granpremi della montagna (Sampdoria, Palermo,

Brividi d’alta quota

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Sabato 27 marzo 2010

ROMA-INTER 2-1

ROMA (4-4-2) Julio Sergio; Cassetti, Burdisso,Juan, Riise; Menez (dal 23’ s.t. Taddei), Perrotta,Pizarro, De Rossi (dal 29’ s.t. Brighi); Toni, Vucinic(dal 41’ s.t. Totti). (Doni, Mexes, Tonetto, Bapti-sta). All.: Ranieri.

INTER (4-3-12) Julio Cesar; Maicon, Lucio, Sa-muel, Zanetti; Stankovic (Pandev dal 14’ s.t.),Cambiasso (dal 32’ s.t. Chivu), Thiago Motta (dal32’ s.t. Quaresma); Sneijder; Milito, Eto’o. (Toldo,Cordoba, Materazzi, Muntari). All.: Mourinho.

Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno.

Marcatori: De Rossi (R) al 17’ p.t., Milito (I) al21’, Toni (R) al 28’ s.t.

Note: terreno in buone condizioni, spet-tatori circa 70 mila. Ammoniti: Menez,Samuel, Zanetti, Thiago Motta, Perrotta,Lucio, Maicon, Eto’o, Brighi, Chivu.

Sabato 3 aprile 2010

BARI-ROMA 0-1

BARI (4-4-2): Gillet; Belmonte, A. Masiello, Bo-nucci, S. Masiello; Alvarez, Gazzi, De Vezze (dal43' s.t. Allegretti), Kamata (dal 1' s.t. Rivas); Bar-reto, Castillo (dal 35' s.t. Sestu). In panchina:Lamberti, Parisi, Stellini, Koman. All.: Ventura.

ROMA (4-2-3-1): Julio Sergio; Cassetti, Juan,Burdisso, Riise; De Rossi, Pizarro; Taddei, Totti(dal 27' s.t. Brighi), Vucinic (dal 18' s.t. Baptista);Toni. In panchina: Doni, Mexes, Motta, Tonetto,

Cerci. All.: Ranieri.

Arbitro: Rizzoli di Bologna.

Marcatore: al 19' p.t. Vucinic

Note: pomeriggio primaverile, terreno inbuone condizioni, spettatori 30.000. Ammoni-ti: Castillo, Pizarro, Rivas. Angoli: 5-3 per laRoma.

margini della formazione,scelta in base a fisicità comequella di Gabriel, di Delvec-chio e Totti. Poco spazio,quindi, e anche pochi gol. Hidetoshi Nakata, era giuntoin Italia ad incarnare il sognodei fumetti di Olli e Bengji.Come l’Oliver Hutton dei telecartoni nipponici, il giappone-sino dal talento immenso chesbarca nella patria del grandecalcio e ne diventa protagoni-sta. A Perugia aveva combi-nato cose sorprendenti, a Ro-ma un po’ meno, stretto comeera fra l’occupazione del suoruolo naturale dal Capitano,gli stenti del ruolo di riservache Capello gli aveva cucitoaddosso, cioè centrocampistacentrale e, come se non ba-stasse, una severa norma sul-l’utilizzo degli extracomunita-ri. Alla vigilia della decisivagara di Torino contro la Ju-ventus, la norma viene abro-gata in quanto stride moltocon le norme europee e Naka-ta, quella magica sera dimaggio può accomodarsi inpanchina e di lì, al posto di u-no spento Totti, in campoquando la Juve vince due azero. Segna il gol del 2-1 esubito dopo scaglia un tiroche Van der Saar non trattie-

LL ’esaltante cavalcata scu-detto nel campionato

2000-’01, fu per VincenzoMontella e Hidetoshi Nakata,paradossalmente una stagio-ne in chiaroscuro, fatta dimugugni, panchine e polemi-che, ma poi anche di esaltantiacuti, decisivi per la realizza-zione del sogno tricolore dellaRoma.Montella era giunto a Roma lastagione precedente, con ap-piccicata la fama del bomberimplacabile, ma anche col far-

dello di una complessione fisi-ca minuta, che non ne facevacerto il centravanti ideale nel-le visioni calcistiche dell’illu-minato “conducator” FabioCapello. Aveva realizzato ben18 reti nel campionato ’99-‘2000, Vincenzino, ma l’arrivodi Batistuta lo aveva messo ai

ne. Nel frattempo, VincenzoMontella è entrato al posto diDelvecchio e sulla palla re-spinta dall’olandese piombasuberbo in mezza rovesciataa fare 2-2 e a regalarci un belpezzo di scudetto. La domenica dopo, il 12 mag-gio, all’Olimpico arriva l’Ata-lanta. E’ uno snodo decisivoper la Roma: se vince e restaavanti, frustra le residue spe-ranze dei suoi segugi. Stavol-ta Montella è in campo e si di-batte furiosamente contro u-na difesa strenua degli orobi-ci, organizzati attorno ad unportierino ventenne, Pelizzoli,afflitto dalla “sindrome di Lo-rieri” che para tutto quel chec’è da parare ed anche di più.Poi, a metà ripresa, di nuovoil cambio fra il Capitano e ilgiapponese. Che, segno deldestino, al 64’ si conquista eva a battere un calcio d’ango-lo. Sul quale, altro segno deldestino, vola Montella e mettein rete, facendo vincere allaRoma la partita forse decisivaper il suo terzo titolo.

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ria Roma-Atalanta nel passato

Un Aeroplaninoe un Kamikaze

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Foto ANDREA CALORO

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il portiere Consigli, che da un po’ ditempo ha ritrovato quella continuitàche gli era mancata in autunno,mentre in difesa l’esterno sinistroGiampaolo Bellini è sempre più unabandiera della squadra. Manfredini,

invece, è un difensore cen-trale da prendere con lemolle, mentre il cileno Val-des è il giocatore più in for-ma del centrocampo. L’e-sterno destro brasilianoFerreira Pinto, che se loscorso anno non si fossefatto male sarebbe potutodiventare un giocatore dellaRoma, è sempre una spinanel fianco, mentre l’infortu-

nato Barreto, Padoin e lo squalifica-to Guarente, e il giovane Madonnacompletano una parte della rosa deicentrocampisti orobici. Il reparto a-vanzato è quello più forte: a gen-naio è arrivato Nicola Amoruso, gio-catore che in passato ha fatto malealla Roma, ma ci sono anche Acqua-fresca, il baby Ceravolo, il romano eromanista Tiribocchi, e l’uruguaianoChevanton. Quest’ultimo, che quan-do giocava al Lecce ha segnato an-che qualche gol ai giallo rossi, sista riprendendo dopo annate co-stellate dai troppi infortuni.

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DOMENICA 11 APRILE 2010 - STADIO OLIMPICO

ROMA-ATALANTAPROBABILI FORMAZIONI

INTER 66ROMA 65MILAN 63PALERMO 51SAMPDORIA 51NAPOLI 49JUVENTUS 48FIORENTINA 45GENOA 45BARI 43PARMA 43CAGLIARI 40CATANIA 38CHIEVO 38UDINESE 35BOLOGNA 35LAZIO 34ATALANTA 31SIENA 26LIVORNO 26

CLASSIFICAROMA

Julio Sergio 27Cassetti 77Burdisso 29

Juan 4Riise 17

Taddei 11De Rossi 16

Pizarro 7Totti 10

Vucinic 9Toni 30

Ranieri All.

Doni 32Mexes 5

Tonetto 22Menez 94

Perrotta 20Brighi 33

Baptista 19

ATALANTA1 Consigli4 Capelli

77 Bianco5 Manfredini

22 Padoin79 Ferreira Pinto74 Volpi15 De Ascentis20 Valdes90 Tiribocchi9 Amoruso

All. Mutti

32 Coppola26 Pellegrino18 Caserta21 Radovanovic38 Gabbiadini70 Ceravolo72 Doni

MARCATORI22 reti: Di Natale (Udinese)

18 reti: Milito (Inter)

15 reti: Gilardino (Fiorentina

14 reti: Pazzini (Sampdoria)

13 reti: Matri (Cagliari);Miccoli (Palermo)

12 reti: Barreto (Bari); Pato(Milan)

PROSSIMI TURNI(18-4-2010) (25-4-2010)

ATALANTA FIORENTINABARI NAPOLI

CAGLIARI PALERMOCATANIA SIENACHIEVO LIVORNO

INTER JUVELAZIO ROMAPARMA GENOA

SAMPDORIA MILANUDINESE BOLOGNA

BOLOGNA PARMAFIORENTINA CHIEVO

GENOA LAZIOINTER ATALANTAJUVE BARI

LIVORNO CATANIANAPOLI CAGLIARI

PALERMO MILANROMA SAMPDORIA

UDINESE SIENA

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SSAAe la dirigenza atalantina avesse chiamato BortoloMutti lo scorso giugno oggi l’Atalanta sarebbe salva.

Gregucci era troppo inesperto, mentre Antonio Conte hafallito anche per colpa di alcuni dissapori con la pericolosatifoseria nero azzurra. La Roma non dovrà sottovalutare ibergamaschi anche se saprà già il risultato dell’Inter cheavrà giocato la sera prima. Primo perché i tifosi romanistisono stanchi di vedere altri regali a squadre più deboli;secondo perché in quest’ultimo periodo gli orobici stannofacendo molto bene, eccezion fatta per la sfortunatasconfitta contro la Juventus. Mutti, che ha allenato il Pa-lermo quando era di proprietà di Franco Sensi, ha impo-stato la squadra col classico modulo, il 4-4-2, oppure col4-4-1-1 se dovesse far giocare dal primo minuto lo storicocapitano Doni. Il tecnico bergama-sco verrà a Roma cercando di por-tarsi a casa almeno un punto, ma laposizione in classifica è talmentecritica che non potrà permettersi difare catenaccio. Questo per la Romaè un bel vantaggio: non è mai facilesbloccare il risultato quando unasquadra si chiude a riccio nella pro-pria metà campo. I giocatori più de-terminati dellasquadra sono

77

BIANCO

9

AMORUSO

1

CONSIGLI

20

VALDES

4

CAPELLI

90

TIRIBOCCHI

22

PADOIN

74

VOLPI79

FERREIRA P.15

DE ASCENTIS

5

MANFREDINI

IL MODULO4-4-2

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emico

atalantaUn Tir pericolosodietro l’angolo

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NN I file audio delle ultime (in ordinecronologico) intercettazioni divul-

gate a proposito dello scandalo di Cal-ciopoli, quelle riguardanti la galassia-Inter, cioè il cosmo di coloro che vin-cevano senza rubare, come testimo-niava la spilletta celebrativa, ci hannoindotto ad una serie di riflessioni. Io,in questa Avvelenata che precede Ro-ma-Atalanta (sempre nerazzurri, cheè, una persecuzione?) ve ne offro al-meno due, sperando di non annoiarvi,non più di una chiacchierata con Ber-gamo, almeno; la prima riflessione èche, evidentemente, esistevano anchedelle intercettazioni "a perdere", vistoche il presidente Moratti tentava, evi-dentemente, di sollecitare gli stessimeccanismi usati dalla triade juventi-na, all'epoca indicata da fonte neraz-zurra come il male assoluto, senzaperò che questo sortisse gli stessi ri-sultati che si ottenevano in casa bian-conera: semplicemente avvilente,scimmiottare i potenti veri dell'epoca,nei modi più discutibili, senzaraggiun-gere gli stessi fini.La seconda riflessione riguarda noi co-siddetti comunicatori locali (ma sare-mo poi così comunicativi, poi? Bah...)per quanto riguarda ciò che di Moratti

pensavamo e dicevamo perlomeno fi-no alla primavera del 2006, quando o-gni volta che si parlava del patron in-terista non potevamo fare a meno dicorredarne il cognome con definizioniquali "gentiluomo", "signore", "galan-tuomo" e via cantando. Tanto è veroche, quando Franco Sensi intrapresela battaglia che nella primavera del2002 sembrava doverlo portare allapesidenza di Lega, tutti noi non face-vamo che confidare proprio nello spal-leggiamento dello stesso Moratti, per-ché in quel potenziale alleato vedeva-mo uno che condivideva la voglia dirinnovare certi poteri e l'aver patitocerte pesanti ingiustizie. vi ricordatecome finirono quella storia, quella po-tenziale alleanza e quel campionato2001-2002? Appunto.

l’avv

elen

ata “Pronto, chi parla?

Anche io...”

Questo spazio è riservato a tutti i Fans Clubo Gruppi organizzati che vogliano far cono-scere la propria esistenza e le loro iniziati-ve. L’indirizzo per mandare testi e foto è:[email protected]

Una rappresentanza delGruppo Luisa Petruccipresente anche nellatrasferta di Bari

Nel settore-ospiti di Bari ècomparso un bellissimo

striscione dedicato aGiorgio Rossi, il mitico

massaggiatore della Roma,da sempre nel cuore di

ogni tifoso romanista

Tutte le stradeportavano a Bari...almeno sabato scorso

Il Roma ClubEur Torrino harisposto"presente"anche nellatrasfertavittoriosa alSan Nicola

Ruggiero Rizzitelli alla serata del R.C. Igea Marina(AIRC) a lui intitolato, per gli auguri di Pasqua

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Grazie all’Unione Tifosi Romanisti eal suo decennale

LA STORIA DELLA ROMA SALEIN CATTEDRA

IIn città se ne parlava da tempo, unincontro-evento che ricostruisse in

pochi passi la storia della Roma si erapiù volte tentato di organizzarlo ed ilsuccesso riscontrato dal seminario“Storia della As Roma, leggende, a-neddoti, curiosità” ha illuminato il de-cennale dell’UTR: festeggiato nell’aulaMagna dell’Università La Sapienza, èstata un’occasione per unire la passio-ne giallorossa alle testimonianze dipersonaggi noti come Claudio Amen-dola e Antonello Venditti. L’ingresso li-

bero ha permesso a molti tifosi di po-ter ripercorrere, tramite le immaginiproiettate su un maxischermo, l’epo-pea romanista dagli anni 20-30 ad og-gi. La viva voce di Giacomo Losi e di A-medeo Amadei ha riportato alla luce a-neddoti “sconosciuti” alle nuove gene-

re momento della propria vita legatoall’amore per la Roma. Particolarmentetoccante la sciarpata “promossa” daClaudio Amendola: per pochi istantil’ateneo si è trasformato in un pezzo diCurva Sud

Mirko Porcari

Con il patrocinio dell’UTR

I TORNEI IN MEMORIA DIDINO VIOLA E LUISAPETRUCCI

ÈÈ la Roma ad aggiudicarsi il la deci-ma edizione del “Memorial Dino

Viola”, torneo giocato il 31 marzo, de-dicato al grande Presidente del secon-do scudetto giallorosso. Un 4 a 0 in-flitto al Cinecittà Bettini, marcatoriBordin con una doppietta, Cioffi e Ar-

razioni, trovando sincero apprezza-mento anche in Gian Paolo Montali,coordinatore ed ottimizzatore delle ri-sorse umane nella società giallorossa,

visibilmente emozionato durante l’a-scolto di “chicche” storiche e dell’inno“Grazie Roma”, sottofondo in onore di

Antonello Venditti.“Sono qui oggi per lagrande passione chela gente riversa inquesta squadra” leparole di Montali “An-che da avversario lostadio Olimpico mi hasempre trasmessosensazioni forti…La si-tuazione della squa-dra? Siamo in corsasia in campionato che

in Coppa Italia, dobbiamo continuare acrederci, dobbiamo provarci…”. In qua-lità di relatori sono intervenuti ancheFabrizio Grassetti, storico presidentedell’Utr, Massimo Izzi, noto scrittore eGabriele Pescatore, importante giuri-sta, ognuno raccontando un particola-

gomenti. Presente, per esultare allavittoria degli undici giovani giallorossi,anche Ettore Viola figlio del presiden-te: “Vedere questa competizione perme è sempre un’emozione, ancora dipiù quest’anno perché per la primavolta a seguire questo torneo non c’èmia madre. Magari ci guarda da lassùinsieme a mio padre”.In contemporanea si è giocato anche il“Memorial Luisa Petrucci” dedicato alla“Tifosa più tifosa del mondo”. Torneodi Mini Pulcini vinto dalla Virtus Ladi-spoli. “La zia amava tanto i bambini edè giusto che venga ricordata in questomodo – dice il nipote Rolando Valentini-. Il 12 ottobre saranno cinque anniche la mia zia non c’è più, ma lei è co-me se fosse qui”.

Gianluca Lengua

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