Formazione INDIRE A. Di Legami-M.L.Tarricone-S.Troia-M. Saeli
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PERCORSO DI APPROFONDIMENTO SU:
6+3menda di qnto sembri …ma tvb lo stss
Scrittura e nuovi media (fuori dall’aula?)
(Unità teorica di riferimento: Introduzione alla linguistica generale e italiana)
Antonio Hans Di Legami, Maria Saeli
Maria Lina Tarricone, Sandra Troia
Tutor: Simonetta Rossi
LINGUA, LETTERATURA E CULTURA IN UNA DIMENSIONE
EUROPEA: AREA ITALIANO
RAPPORTO CON L’UNITA’ TEORICA DI RIFERIMENTO:
ALCUNI CONCETTI CHIAVE
ARBITRARIETA’ & ICONICITA’
Già Aristotele parlava dell’arbitrarietà come di una caratteristica delle lingue
e De Saussure affermava che il legame tra significante e significato è arbitrario,
in quanto non sussiste tra loro alcuna relazione naturale.
ARBITRARIETA’ => opacità - convenzionalità - immotivazione
ICONICITA’ => trasparenza - naturalezza - motivazione
LA VARIAZIONE LINGUISTICA
DIAMESICA => in rapporto al mezzo attraverso il quale si comunica
DIACTENICA => in rapporto all’evoluzione del mezzo tecnologico
sulla “diactenìa”, cfr. www.ledonline.it/informatica-umanistica/Allegati/IU-03-10-Bonomi.pdf
PARLATO, SCRITTO, TRASMESSO
Nel corso del ‘900, accanto ai media tradizionali del parlato e dello scritto, si
è aggiunto un terzo mezzo, il trasmesso.
In una prima fase, si è trattato di “parlato a distanza” (telefono, radio,
cinema, televisione); poi si è aggiunto anche lo ”scritto a distanza” (siti
Internet, posta elettronica, chat lines, messaggini telefonici).
Nella letteratura sulla CMC (la comunicazione mediata dal computer), si
parla di “pidgin elettronico”, varietà mista di scritto e parlato propria delle chat e dei forum di discussione.
per approfondire, cfr. http://magazine.unior.it/ita/content/franca-orletti-la-nostra-realta-e-mediata-
dal-linguaggio
LINGUA E NUOVI MEDIA
La lingua dei nuovi media è stato oggetto di studio, tra gli altri, di Crystal
(2006), che ha analizzato le caratteristiche della lingua parlata nei tre
diversi mezzi di comunicazione (SMS, chat e e-mail).
“Secondo la mia valutazione, in realtà, la lingua della rete (Netspeak) ha
ben pochi elementi in comune con il parlato. Il web è il settore più distante; le chat e le interazioni nei mondi virtuali ci si avvicinano un po’
di più; la posta elettronica si colloca, un po’ a disagio, in una posizione
intermedia.”
per approfondire, cfr.
http://unifi.academia.edu/VeraGheno/Papers/1293754/Il_lessico_dei_newsgroup._Varieta_di_lingua_a_confronto
Il percorso focalizza l’attenzione su tre strumenti comunicativi:
•SMS
•chat
SMS – CHAT – E-MAIL Le tre modalità di scrittura rispondono ad una esigenza di comunicazione in
tempo reale, con alcune differenze:
•SMS: comunicazione per lo più sincrona;
•chat: comunicazione sincrona;
•email: trasmissione sincrona, ricezione per lo più asincrona.
LA STRUTTURA DEL PERCORSO
SMS
Il termine SMS (acronimo dell'inglese Short Message Service, servizio
messaggi brevi) è comunemente usato per indicare un breve messaggio di
testo inviato da un telefono cellulare ad un altro. Il termine corretto sarebbe
SM (Short Message), ma ormai è invalso l'uso di indicare il singolo messaggio
col nome del servizio.
CHAT
La chat, denominata in inglese anche Internet Relay Chat (IRC), è una
modalità quasi–sincrona di comunicazione mediata dal computer che
consente di elaborare e inviare i messaggi a uno o più partecipanti alla
conversazione che possono leggerli simultaneamente. Poiché il processo di stesura del messaggio precede l’invio, accade che la
lettura del messaggio non è più “sincrona” e “immediata” rispetto
all’elaborazione del testo, così come avviene negli scambi ordinari.
Tuttavia, come afferma Pistolesi, “il flusso della scrittura è […] il solo segno
tangibile della compresenza viva […] degli interlocutori”. per approfondire, cfr. http://ojs.cimedoc.uniba.it/index.php/glottodidattica/index
La parola e(lectronic)-mail compare per la prima volta in un vocabolario inglese
nel 1982 con la scrittura e-mail che negli ultimi anni ha lasciato il posto alla
scrittura email (senza trattino). In Italia, i dizionari non sono concordi sulla
datazione, né sulla grafia, né sul genere. Nel Sabatini Coletti 2004 e nello
Zingarelli 2003 viene definito s.m.inv., mentre nel Gradit e nel Grande Dizionario Garzanti 1998, s.f.inv.
E-MAIL & LETTERA
L’e-mail consente il confronto tra la comunicazione cartacea e quella
elettronica per l’analogia di molti elementi:
•distanza fisica degli interlocutori;
•dialogicità;
•il codice (la scrittura);
•caratteristiche del genere testuale;
•linguaggio formale o informale, a seconda del destinatario.
L’ITALIANO DIGITATO
“Gli sms condividono con la posta elettronica e le chat lines la ricerca
dell’economia e la mimesi del parlato che spiega la tendenza a non
separare le parole, all’uso di sigle e abbreviazioni, a omettere segni
d’interpunzione”.
“… attraverso l’italiano “digitato”, i giovani si sono riappropriati della
scrittura, ma ci si accostano non preparati. La scarsa confidenza con
l’italiano scritto della norma, porta non solo i giovani, ma gran parte degli
italofoni ad usare un registro unico (per ogni tipo di testo e per ogni destinatario), dietro al quale si nasconde l’incapacità di dominare un
appropriato livello di lingua.
Questo ulteriore indebolimento della norma fa sì che il parlato come anche
lo scritto trasmesso dei giovani sfumi sempre di più in quell’italiano informale che gran parte degli italiani usa come registro unico”.
(P. Manili)
per approfondire, cfr. http://www.altritaliani.net/spip.php?article816
LA LINGUA DELLA CHAT
Nelle “Chat lines” e “Chat rooms” si fa tutto il possibile per imitare il parlato
faccia a faccia, con le seguenti caratteristiche:
• elementi fàtici: ci sei?, sei caduto?;
• elementi enfatici (Noooooooo!, EVVAI!, Ah ah ah, AIUTOOOOOOO);
• emoticons: :-), :-(, :-\ ; • segnali discorsivi e interiezioni: Come?, Mah, Beh...
• abbreviazioni, che si ritrovano anche negli SMS: xché, nn, x me;
formule standard, ricavate dall’inglese: bbs (be back soon = torno presto.
A PROPOSITO DI ABBREVIAZIONI …
“La ricerca di una scrittura abbreviata è antichissima. Ne fecero grande uso i Romani nelle iscrizioni, sulle monete, nello stile epistolare. Nel medioevo, la
necessità di risparmiare sul lavoro degli scrivani e sulla costosa pergamena
portò all’elaborazione di un sistema di scrittura abbreviata per quasi ogni
parola di latino. Proprio i meccanismi degli attuali sms furono sperimentati,
per gioco, da uno scrittore inglese dell’800, Charles Carrol Bombaugh (I wrote 2U B4 = I wrote to you before “ti ho scritto prima”)”.
(F. Sabatini)
)
ALCUNE ABBREVIAZIONI NEGLI SMS E NELLE CHAT
ki: chi
ke: che
xro: però
cs: cosa
risp:rispondi
rit: ritardo
qnt: quanto
grz: grazie
prg: prego
x: per
e: è
ai: hai
o: ho
a: ha
xke: perché
c: ci
nn: non
tvb: ti voglio bene
tvtrb: ti voglio troppo bene
6: sei
trp: troppo
lib: libero
occ: occupato
cn: con
t : ti
v: vi
d: di
c: ci
tt: tutto / tutti
m: mi
S: si
1: un /una
dv: dove
cm: come
dp: dopo
qnd: quando
ok: va bene
ved: vedere (in tutte le sue forme)
and: andare
asp: aspettare ( in tutte le forme)
cred: credere (in tutte le sue forme)
dom: domanda/ domandare
http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=55
ALCUNE EMOTICONS NEGLI SMS
:-) Sorriso :) Sorriso (abbreviazione)
:-} Sorriso Malizioso ;-) Ammiccante
>:-D Risata : -) Triste
:-| Indifferente :-> Divertito
:-< Deluso >:-> Diabolico
>;-> Diabolico ammiccante :-P Linguaccia
$-) Denaro in vista %-) Confuso
%*S Sconfitto a botte %-6 Mi si è fuso il cervello
(:-O Molto sorpreso (-: Utente mancino
(:-) Sono calvo (:-:) Due tipi audaci
(:-| Sono un cervellone (:| Sono una testa d'uovo
*.o) Sono un clown *<:-) Vestito da Babbo Natale
.-) Sono orbo ,-) Orbo ma faccio l'occhiolino
:-# Ho le bretelle :-) Triste
-:-) Sono un Punk :°-( Sto piangendo
:---) Grossa bugia :-)) Molto felice
:-* Bacio :*) Ubriaco
:-/ Indecisione :-? Non capisco
http://www.amando.it/emoticons.htm
ALCUNE EMOTICONS NELLA CHAT
http://www.altritaliani.net/spip.php?article816
NUOVI MEDIA E SCRITTO
Secondo Baron (2009), la comunicazione in rete può produrre sullo scritto i
seguenti effetti:
• diffusione degli usi informali, degli errori ortografici e di punteggiatura;
• maggiore tolleranza rispetto agli errori; • ampliamento del ruolo della scrittura come strumento di interazione sociale;
• riduzione del ruolo dei tratti linguistici come indicatori di status sociale.
ORALITA’ SCRITTA?
I nuovi media hanno fatto accostare un numero sempre maggiore di giovani
all’uso della scrittura. Lo scritto, però, si è trasformato avvicinandosi sempre più
verso espressioni e forme del parlato, al punto che si parla di “oralità scritta” o di “oralità digitata”. Infatti, gli scritti digitali non rispondono più alle regole
codificate dalle norme grammaticali, ma all’esigenza comunicativa.
"Tutto è diventato micro, la corrente internettiana ha invaso il linguaggio“ (F. Moccia)
… E A SCUOLA?
“… non si commetta nei confronti della lingua e della grafia dei telefonini lo
stesso errore che si commetteva, e talora ancora si commette, nei confronti dei dialetti: la non padronanza dell’italiano non dipende dall’esistenza dei
dialetti, ma dal non apprendimento (e dunque dall’inefficace insegnamento)
dell’italiano.“
"Parlare di questa lingua non significa concederle diritto di esistere (questo diritto se lo è preso da tempo e da sé) ma significa farne oggetto
di interesse riflessivo da parte degli alunni, mostrarla in confronto alle altre
che pure esistono, e significa dire che è importante conoscerne tante, di
lingue e di registri e saperle usare al momento giusto, così come è normale
vestirsi in maniera diversa a seconda delle occasioni."
(F. Sabatini, La lingua nella concretezza del testo)
… E LA SCUOLA?
“La scuola del nuovo millennio deve ormai tener conto di una pluralità di canali comunicativi creati dall’universo della multimedialità.
Lo studente ha bisogno di consolidare competenze più complesse.
Accanto ad una semplice literacy, la scuola dovrebbe promuovere multiliteracies,
ovvero favorire un approccio che apra alla “molteplicità delle forme testuali che
sono associate alle tecnologie multimediali”. (M. Della Casa)
per approfondire, cfr. http://www.gramsci-fvg.it/pubblicati.asp?ID=72
“E’ importante che la scuola intervenga non tanto censurando, perché non servirebbe, ma alzando la capacità dei ragazzi di muoversi all’interno di una lingua
complessa e variegata come è la nostra oggi e come sono in genere tutte le
lingue”. (N. Maraschio) per approfondire, cfr. http://www3.lastampa.it/cultura/sezioni/articolo/lstp/437026/
.
… E I DOCENTI?
“Noi docenti dovremmo “allungare lo sguardo sugli schermi dei loro telefonini o dei
pc e vedere cosa fanno, magari giocare con loro, provare a far entrare in classe le chat e gli SMS, o meglio, a farli emergere sopra il banco anziché lasciarli sotto […].
E così parlare di questa lingua che i ragazzi usano nei messaggini […] significa
farne oggetto di interesse riflessivo da parte degli alunni, mostrarla in confronto alle
altre che pure esistono, e significa dire che è importante conoscerne tante, di lingue
e di registri, e saperle usare al momento giusto” (F. Coppola).
QUALI LINK CON ALTRI AMBITI DELLA LINGUISTICA?
Il linguaggio giovanile
http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/scuola_e_universita/servizi/moccia/moccia/moccia.html
Caratteristiche della scrittura elettronica giovanile http://unimol.academia.edu/GiulianaFiorentino/Papers/1106758/Cooperazionenella_scrittura_elettronica_giovanile
La semplificazione del linguaggio http://www.slideshare.net/alardiz/la-semplificazione-del-linguaggio-dal-cartaceo-al-web-dalla-lettera-allemail-presentation
QUALI OBIETTIVI PER UNA DIDATTICA
SU (E CON ) SMS, CHAT e E-MAIL?
• riflettere su alcune caratteristiche delle e-mail e confrontarle con quelle delle
lettere cartacee;
• riconoscere alcuni tratti del linguaggio giovanile (sintassi, lessico,
abbreviazioni) e saperlo ricondurre all’uso standard, anche utilizzando i
dizionari specifici;
• riflettere sull’uso corretto e critico del cellulare nei diversi ambienti in cui si
vive: in alcuni contesti, è proprio necessario comunicare con SMS/chat?;
• riflettere sulla necessità di non confondere l’uso corretto della grammatica
con i codici linguistici introdotti da SMS/chat;
• sviluppare un senso di responsabilità nell’essere autori di brevi testi
mediatici;
• apprendere il lessico specifico;
• approfondire la storia della scrittura nel mondo occidentale attraverso i
supporti.
IL PERCORSO E LE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
(D.M. 31 LUGLIO 2007)
• L’alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni
comunicative, sostenendo le proprie idee con testi orali e scritti, che siano
sempre rispettosi delle idee degli altri
• Impara a utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la
comunicazione orale e scritta.
IL PERCORSO E GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
• Saper riconoscere alcune caratteristiche della comunicazione scritta e
orale;
• Saper riconoscere le caratteristiche di scritto e di parlato nella
comunicazione “digitata” con i nuovi media;
• Saper utilizzare due diversi registri linguistici per la scrittura di brevi
comunicazioni con SMS, chat e e-mail.
METODOLOGIE E STRUMENTI
DEL PERCORSO
Role play
Cooperative learning
Lezione frontale e partecipata
Dibattiti e discussioni
LIM
Cellulari
PC per inviare e-mail e chattare
SMS: ESEMPIO DI ATTIVITA’
• Obiettivi: Sperimentare l'uso dell' SMS come strumento di comunicazione informale con un
proprio specifico linguaggio. Sperimentare la produzione, attraverso una metodologia collaborativa, di un testo con l'assemblaggio di SMS.
• Fasi
• I FASE: Presentazione dell'attività alla classe (caratteristiche del linguaggio, strumenti, modalità di interazione). Il docente utilizzerà una presentazione multimediale creata per essere fruita con
l'uso della LIM. (n. 1 ora)
• II FASE: Negoziazione con gli allievi del tema oggetto e della tipologia del testo da produrre.
Organizzazione gruppi di lavoro – max. 3 allievi per gruppo -. Produzione di n. 3 SMS (max. 160 caratteri per SMS). (2 ore)
• III FASE: Lettura SMS prodotti dai gruppi (su tema concordato). Analisi del linguaggio degli SMS in maniera condivisa con gli allievi (uso della LIM). (3 ore)
• IV FASE: Costruzione di un testo "collaborativo" (uso della LIM) creato dagli allievi utilizzando
tutti gli SMS prodotti (è consentito nell'assemblaggio l'uso di connettivi). (3 ore)
• V FASE: Confronto con gli allievi relativamente all'attività svolta dei punti di forza, punti di debolezza, acquisizione di nuove conoscenze e competenze o consolidamento. (1 ora).
• Destinatari: Allievi della classe III scuola secondaria di I Grado
• Approccio: E' prevista la realizzazione di lezioni dialogate, interattive, collaborative, brainstorming, analisi collettive, redazione di un testo. Uso della LIM per: presentare il percorso
didattico, presentare gli strumenti, redazione del testo in modalità collaborativa.
CHAT: ESEMPIO DI ATTIVITA’
• Obiettivi: Sperimentare la chat come strumento di discussione, confronto in un ambiente
informale con un proprio specifico linguaggio. Sperimentare la produzione, attraverso una metodologia collaborativa, di un testo descrittivo relativo al "linguaggio della chat".
• Selezione ambiente – a cura del docente -: Selezione chat (si consiglia Messenger, Google Talk, ecc...)
• I FASE: Presentazione dell'attività alla classe (caratteristiche del linguaggio, strumenti, modalità di
interazione). Il docente utilizzerà una presentazione multimediale creata per essere fruita con l'uso della LIM. (n. 1 ora)
• II FASE: Avvio della attività sincrona in chat (negoziazione con gli allievi del tema oggetto della chat, acquisizione del nickname, avvio della discussione, ecc. (n. 2 ore)
• III FASE: Analisi della chat (registrata) per analizzare il linguaggio in maniera condivisa con gli allievi (Uso della LIM). (n. 2 ore)
• IV FASE: Costruzione di un documento "collaborativo" (uso della LIM) creato dagli allievi in cui si
descrivono le caratteristiche della "Comunicazione in Chat" (analisi del linguaggio). (n. 4 ore)
• V FASE: Confronto con gli allievi relativamente all'attività svolta dei punti di forza, punti di debolezza, acquisizione di nuove conoscenze e competenze o consolidamento. (n. 1 ora).
• Destinatari: Allievi della classe I scuola secondaria di I Grado
• Approccio: E' prevista la realizzazione di lezioni dialogate, interattive, collaborative, brainstorming, analisi collettive, redazione di un testo. Uso della LIM per: presentare il percorso
didattico, presentare gli strumenti, mostrare l'uso degli strumenti, redazione del testo in modalità collaborativa, consentire agli allievi una sperimentazione “socializzata” degli strumenti previsti
MAIL: ESEMPIO DI ATTIVITA’
• Obiettivi: Sperimentare l' e-mail come strumento di comunicazione informale e/o formale con un
proprio specifico linguaggio.
• Creazione webquest – a cura del docente : Attività di ricerca-azione finalizzata alla
realizzazione di una presentazione multimediale sul tema " Perché i nativi digitali preferiscono l'e-mail?" (il prodotto dovrà motivare la scelta dell'e-mail analizzando le caratteristiche della stessa
che gli allievi potranno approfondire attraverso la consultazione di risorse on line selezionate dal docente). Si consiglia l'uso di http://www.aula21.net/Wqfacil/webit.htm
• I FASE: Presentazione dell'attività alla classe (caratteristiche del linguaggio, strumenti, modalità di interazione). Il docente utilizzerà una presentazione multimediale creata per essere fruita con
l'uso della LIM. (n. 1 ora)
• II FASE: Avvio della attività di ricerca-azione attraverso la traccia fornita dalla webquest (10 ore)
• III FASE: Presentazione da parte dei gruppi (max. 3 allievi) delle presentazioni multimediali
realizzate (uso della LIM) (3 ore)
• IV FASE: Confronto con gli allievi su punti di forza, punti di debolezza, acquisizione di nuove conoscenze e competenze o consolidamento. (1 ora).
• Destinatari: Allievi della classe II scuola secondaria di I Grado
• Approccio: E' prevista la realizzazione di lezioni dialogate, interattive, collaborative, brainstorming, analisi individuali/collettive, lavori di gruppo. Uso della LIM per: presentare il
percorso didattico e gli strumenti, mostrare l'uso degli strumenti, consentire agli allievi una sperimentazione “socializzata” degli strumenti previsti (uso della rete internet, modello operativo
webquest , ecc.).