FONDO LATTE, L’ENNESIMO FLOP DELLA BUROCRAZIA 6_18-627.pdfa DG Agricoltura di Regione Lombardia ha...

8
26 marzo 2018 • anno LXIX • n. 6 Anno LXIX - N. 6 - 26 marzo 2018 chiuso in tipografia il 22 marzo 2018 UNDER 40: IN ARRIVO IL BANDO ISMEA PER IL PRIMO INSEDIAMENTO 2018 pag. 2 Periodico della Confagricoltura di Mantova in abbonamento postale. Il materiale non pubblicato non si restituisce - Direzione, Redazione e Amministrazione Via Luca Fancelli, 4 - Mantova - Tel. 0376 . 330711 - Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MN MISURA 10 IMPEGNI AGRO-CLIMATICI-AMBIENTALI, APERTO IL BANDO pag. 4 FOCUS FONDO LATTE, L’ENNESIMO FLOP DELLA BUROCRAZIA di Daniele Sfulcini L ultima misura fondo latte è l’esempio migliore di come la burocrazia non do- vrebbe funzionare, all’interno del no- stro Paese. Quand’anche la politica riesce a mettere in campo azioni utili per il compar- to agricolo, ecco che queste ultime vengono bloccate da un carico burocratico sempre più pesante e frenante per le nostre impre- se, che vanifica ciò che di buono era stato fatto in precedenza. Il fondo latte nacque su volontà della Comunità Europea, come ri- storo e sostegno alle aziende del settore lat- tiero-caseario appena uscite dalla gravissi- ma crisi del 2015. Nel 2016 fu emesso il pri- mo bando, ma nel 2017 ne venne emesso un secondo, dato che il primo non aveva raggiunto i risultati auspicati. Nel bando 2017, grazie all’azione di Confagricoltura, vennero inseriti alcuni interventi riguar- danti nello specifico il recupero degli inte- ressi passivi e l’allargamento della misura anche alle aziende del comparto suinicolo. A giugno dello scorso anno erano 5.600 le domande pervenute a Ismea, ed ecco che sono sorti i primi problemi. Ad oggi infatti, dopo circa otto mesi, solo 800 di queste do- mande sono state istruite, vale a dire poco più del 15%. La nostra organizzazione ha provveduto a sollecitare il ministero e l’or- >>> CONTINUA A PAG. 2 I l riso è in crisi. Il grido di allarme è unico e condiviso sia dai produttori che dalle associa- zioni di categoria, preoccupate per la piega che ha preso il mercato europeo: «Permane un notevole squilibrio tra domanda e offerta – spie- ga il presidente di Confagricoltura Mantova Matteo Lasagna – dovuto a un aumento massic- cio delle importazioni di prodotto all’interno dei confini dell’Unione Europea. Negli ultimi quat- tro anni le importazioni di riso sono aumentate del 60%, in particolare quelle provenienti dai co- siddetti Pma, i Paesi meno avanzati». E qui nasce il problema: «Si tratta essenzialmente di paesi asiatici – prosegue Lasagna – come Cambogia e Myanmar, che hanno diritto ad esportare senza alcuna tariffa doganale verso il territorio Ue. E tutto ciò non può che danneggiare i nostri pro- duttori». I dati non fanno altro che confermare questa tendenza. Le importazioni di riso nella Ue sono passate dalle 873 mila tonnellate del 2011-2012 al milione e 363 mila dell’annata 2016, con un incremento del 56%. Conseguenze disa- strose anche sul fronte dei prezzi, con il Vialone Nano, nel 2015 quotato 764 euro/tonnellata, ora a 360 euro/tonnellata (-52,8%), il Carnaroli che passa da 687,34 a 288,5 euro/tonnellata (-58%), l’Arborio e Volano da 677 a 297,26 euro/tonnel- lata (-56,1%) e l’Indica da 306,49 a 258,57 euro/tonnellata: «Siamo in forte crisi – spiega Carlo Petrobelli, presidente della sezione risicol- tori di Confagricoltura Mantova – il prezzo è me- no della metà rispetto a tre anni fa. La prossima campagna di semina ne risentirà pesantemente». Come fare dunque per combattere questa situa- zione? Confagricoltura indica la strada, in primo luogo promuovendo l’indizione dello “stato di crisi” per il settore. Subito dopo è necessario in- tervenire per limitare le importazioni dai paesi terzi nella Ue, introducendo la tanto agognata clausola di salvaguardia: «In tal modo – prose- gue Lasagna – i vantaggi ai Pma verrebbero so- spesi, reintroducendo i dazi sulle esportazioni verso l’Europa. Si tratta di una misura prevista nel caso in cui un determinato prodotto sia im- portato in volumi e in prezzi tali da causare gra- vi difficoltà ai produttori europei di prodotti si- mili. Ed è proprio ciò che sta succedendo con il riso». Tra le altre misure proposte da Confagri- coltura vi è anche l’introduzione di una etichet- tatura obbligatoria che indichi al consumatore l’origine del riso e il paese in cui è stato coltiva- to, lavorato e confezionato. È necessario poi che tale etichettatura sia applicata uniformemente in tutti i paesi della Ue. In ultimo, ma non certo per importanza, la pressione per una Pac più con- creta ed efficace, nella quale sia confermata una volta di più la specificità del settore risicolo con adeguati sostegni.

Transcript of FONDO LATTE, L’ENNESIMO FLOP DELLA BUROCRAZIA 6_18-627.pdfa DG Agricoltura di Regione Lombardia ha...

Page 1: FONDO LATTE, L’ENNESIMO FLOP DELLA BUROCRAZIA 6_18-627.pdfa DG Agricoltura di Regione Lombardia ha pubblicato il quarto ban do dell’operazione 8.1.01 “Supporto ai costi di impianto

26 marzo 2018 • anno LXIX • n. 6

Anno LXIX - N. 6 - 26 marzo 2018

chiuso in tipografia il 22 marzo 2018

UNDER 40: IN ARRIVOIL BANDO ISMEA PER IL PRIMO INSEDIAMENTO 2018 pag. 2

Periodico della Confagricolturadi Mantova in abbonamentopostale.

Il materiale non pubblicatonon si restituisce - Direzione,Redazione e AmministrazioneVia Luca Fancelli, 4 - Mantova -Tel. 0376 . 330711 - TariffaR.O.C.: Poste Italiane s.p.a. -Spedizione in AbbonamentoPostale - 70% - LO/MN

MISURA 10 IMPEGNIAGRO-CLIMATICI-AMBIENTALI,APERTO IL BANDO pag. 4

F O C U S

FONDO LATTE, L’ENNESIMOFLOP DELLA BUROCRAZIA

di Daniele Sfulcini

L’ultima misura fondo latte è l’esempiomigliore di come la burocrazia non do-vrebbe funzionare, all’interno del no-

stro Paese. Quand’anche la politica riesce amettere in campo azioni utili per il compar-to agricolo, ecco che queste ultime vengonobloccate da un carico burocratico semprepiù pesante e frenante per le nostre impre-se, che vanifica ciò che di buono era statofatto in precedenza. Il fondo latte nacque suvolontà della Comunità Europea, come ri-storo e sostegno alle aziende del settore lat-tiero-caseario appena uscite dalla gravissi-ma crisi del 2015. Nel 2016 fu emesso il pri-mo bando, ma nel 2017 ne venne emessoun secondo, dato che il primo non avevaraggiunto i risultati auspicati. Nel bando2017, grazie all’azione di Confagricoltura,vennero inseriti alcuni interventi riguar-danti nello specifico il recupero degli inte-ressi passivi e l’allargamento della misuraanche alle aziende del comparto suinicolo.A giugno dello scorso anno erano 5.600 ledomande pervenute a Ismea, ed ecco chesono sorti i primi problemi. Ad oggi infatti,dopo circa otto mesi, solo 800 di queste do-mande sono state istruite, vale a dire pocopiù del 15%. La nostra organizzazione haprovveduto a sollecitare il ministero e l’or-

>>> CONTINUA A PAG. 2

I l riso è in crisi. Il grido di allarme è unico econdiviso sia dai produttori che dalle associa-zioni di categoria, preoccupate per la piega

che ha preso il mercato europeo: «Permane unnotevole squilibrio tra domanda e offerta – spie-ga il presidente di Confagricoltura MantovaMatteo Lasagna – dovuto a un aumento massic-cio delle importazioni di prodotto all’interno deiconfini dell’Unione Europea. Negli ultimi quat-tro anni le importazioni di riso sono aumentatedel 60%, in particolare quelle provenienti dai co-siddetti Pma, i Paesi meno avanzati». E qui nasceil problema: «Si tratta essenzialmente di paesiasiatici – prosegue Lasagna – come Cambogia eMyanmar, che hanno diritto ad esportare senzaalcuna tariffa doganale verso il territorio Ue. Etutto ciò non può che danneggiare i nostri pro-duttori». I dati non fanno altro che confermarequesta tendenza. Le importazioni di riso nellaUe sono passate dalle 873 mila tonnellate del2011-2012 al milione e 363 mila dell’annata 2016,con un incremento del 56%. Conseguenze disa-strose anche sul fronte dei prezzi, con il VialoneNano, nel 2015 quotato 764 euro/tonnellata, oraa 360 euro/tonnellata (-52,8%), il Carnaroli chepassa da 687,34 a 288,5 euro/tonnellata (-58%),l’Arborio e Volano da 677 a 297,26 euro/tonnel-lata (-56,1%) e l’Indica da 306,49 a 258,57euro/tonnellata: «Siamo in forte crisi – spiega

Carlo Petrobelli, presidente della sezione risicol-tori di Confagricoltura Mantova – il prezzo è me-no della metà rispetto a tre anni fa. La prossimacampagna di semina ne risentirà pesantemente».Come fare dunque per combattere questa situa-zione? Confagricoltura indica la strada, in primoluogo promuovendo l’indizione dello “stato dicrisi” per il settore. Subito dopo è necessario in-tervenire per limitare le importazioni dai paesiterzi nella Ue, introducendo la tanto agognataclausola di salvaguardia: «In tal modo – prose-gue Lasagna – i vantaggi ai Pma verrebbero so-spesi, reintroducendo i dazi sulle esportazioniverso l’Europa. Si tratta di una misura previstanel caso in cui un determinato prodotto sia im-portato in volumi e in prezzi tali da causare gra-vi difficoltà ai produttori europei di prodotti si-mili. Ed è proprio ciò che sta succedendo con ilriso». Tra le altre misure proposte da Confagri-coltura vi è anche l’introduzione di una etichet-tatura obbligatoria che indichi al consumatorel’origine del riso e il paese in cui è stato coltiva-to, lavorato e confezionato. È necessario poi chetale etichettatura sia applicata uniformemente intutti i paesi della Ue. In ultimo, ma non certo perimportanza, la pressione per una Pac più con-creta ed efficace, nella quale sia confermata unavolta di più la specificità del settore risicolo conadeguati sostegni.

Page 2: FONDO LATTE, L’ENNESIMO FLOP DELLA BUROCRAZIA 6_18-627.pdfa DG Agricoltura di Regione Lombardia ha pubblicato il quarto ban do dell’operazione 8.1.01 “Supporto ai costi di impianto

ganismo pagatore, anche pri-ma delle elezioni, ma come ri-sultato abbiamo ottenuto sol-tanto il pagamento di un anti-cipo pari al 28% a beneficiodelle domande già istruite.Cosa significa tutto ciò? Signi-fica che al momento solo il 4%dei contributi richiesti, cheammontano a 50 milioni dieuro, a fronte di soli 30 messi adisposizione, sono andati abuon fine. Di questo passo oc-correranno più di quattro anniper istruire tutte le pratiche,un lasso di tempo inaccettabi-le per i nostri imprenditori eche vanificano un interventoche per sua natura doveva es-sere immediato e capiente.Continueremo, come è nostrodovere a sollecitare Ismea arielaborare al più presto tuttele pratiche, per far sì che que-sta azione politica non restibuona solo sulla carta.

N ovità in vista per i giovani agricoltori di età compresa tra i 18 e i 40anni. È imminente, infatti, la pubblicazione, in Gazzetta Ufficiale,del bando Ismea per il primo insediamento 2018, con contributo fi-

no a 70mila euro. La misura ha un obiettivo chiaro, che è quello di favo-rire l’insediamento di giovani in imprese agricole competitive. Come?Attraverso l’acquisto agevolato di terreni e l’accesso al credito che, ad og-gi, rappresentano il maggior ostacolo per un giovane che decide di av-viare un’azienda agricola. Con il bando 2016 sono state finanziate 65 ini-ziative di giovani, per un ammontare complessivo di 2.800 ettari e 195unità lavorative complessive. I dati sono sensibilmente migliorati con ilbando 2017, con un +30% di iniziative ammesse a finanziamento e un au-mento sia degli ettari (+14%) che delle unità lavorative (+30%). L’aiuto si rivolge ai giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni non com-piuti,che non risultano ancora insediati, e coinvolge sia le imprese indi-viduali che le società agricole. Le domande dovranno essere inoltrate te-lematicamente all’Istituto e, ai fini della graduatoria, conterà l’ordine cro-nologico di presentazione. Il regime di aiuto prevede l’erogazione di unpremio in conto interessi di massimo 70mila euro erogati in due tranche:il 60% all’inizio dell’ammortamento dell’intervento e il 40% dopo l’at-tuazione del piano aziendale (verificato con esito positivo da Ismea).Ismea interviene con acquisto e rivendita con patto riservato di dominio,con operazioni di leasing finanziario nel caso i fondi acquistati siano divalore compreso tra 250.000 e 2 milioni di euro. Per operazioni di impor-to superiore ai due milioni di euro si utilizza un mutuo ipotecario (ga-ranzia del 120%), mentre per le operazioni fondiarie comprese tra i100.000 e i 250.000 euro si applica un intervento in arrotondamento me-diante mutuo fondiario (garanzia del 120%). Il contributo non è cumula-bile con l’aiuto proveniente dal premio primo insediamento giovani deivari PSR regionali. Per qualsiasi tipo di informazione rivolgersi all’uffi-cio tecnico di Confagricoltura Mantova.

2

ATTUALITÀ

UNDER 40: IN ARRIVO IL BANDO ISMEAPER IL PRIMO INSEDIAMENTO 2018

R esta alta l’allerta per la Psa suina (la cosiddetta“peste suina africana”) in tutta Europa, con la fe-derazione di prodotto di Confagricoltura che già

da mesi sta operando per la salvaguardia delle filiere.Negli ultimi mesi la malattia è arrivata anche in Italia(notizia di pochi giorni fa l’abbattimento di un centi-naio di capi in Sardegna), ma è diffusa maggiormen-te in Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania eRepubblica Ceca. In alcuni casi però la malattia hasorvolato distanze superiori ai 500 chilometri, princi-palmente a causa del fattore umano. Se il virus do-vesse colpire e diffondersi anche in un grande paeseesportatore dell’Ue, le conseguenze per la sostenibi-lità dell’intero mercato interno comunitario potrebbe-ro essere pesantissime. Confagricoltura ha contribui-to alla creazione di un’apposita task-force per il con-trasto e l’eradicazione della malattia, che ha portatoall’approvazione di un piano di azione volto a contat-tare i vari stati membri per sradicare la malattia dalterritorio europeo, all’attivazione di un adeguato pia-no di comunicazione da far partire in caso di crisi e

all’organizzazione di una prossima riunione sul tema(con data ancora da stabilirsi) direttamente in Polo-nia, stato nel quale il virus si sta espandendo con for-za. Tra le azioni da svolgersi per contrastare la pestesuina vi sono l’introduzione di misure di biosicurez-za negli allevamenti, la registrazione di tutti i movi-menti degli animali, l’analisi di campioni di suinimorti e la sorveglianza sierologica delle aziende.

PESTE SUINA, L’ALLERTARESTA ALTA IN TUTTA EUROPA

L’aiuto si rivolge ai giovaniche non risultano ancora insediati

Confagricoltura hacontribuito alla creazionedi un’apposita task-force

F O C U S>>> SEGUE DA PAG. 1

FONDO LATTE, L’ENNESIMOFLOP DELLA BUROCRAZIA

di Daniele Sfulcini

Page 3: FONDO LATTE, L’ENNESIMO FLOP DELLA BUROCRAZIA 6_18-627.pdfa DG Agricoltura di Regione Lombardia ha pubblicato il quarto ban do dell’operazione 8.1.01 “Supporto ai costi di impianto

326 marzo 2018 • anno LXIX • n. 6

TECNICO-ECONOMICO

PREVENZIONE DI MALATTIE, ECCOIL NUOVO BANDO DELLA MISURA 5

Con D.P.C.M. 28 dicembre 2017, pubblicatosul Supplemento ordinario n. 64 alla gaz-zetta ufficiale n. 303 del 30 dicembre 2017,

sono stati definiti soggetti, modulistica e istru-zioni per la presentazione della dichiarazioneambientale (MUD) entro il 30 aprile 2018.Tra le principali novità si registra l’abolizionedel formato cartaceo e della spedizione postaledella Comunicazione Rifiuti semplificata e del-la Comunicazione Rifiuti urbani, assimilati eraccolti in convenzione. Tutta la procedura,quindi, dovrà avvenire in modalità telematica. Come noto, le imprese agricole, da aprile 2016risultano esonerate dalla presentazione delMUD. Infatti, la legge 28 dicembre 2015, n. 221prevede che le imprese agricole di cui all’arti-

colo 2135 del codice civile assolvano all’obbli-go di presentazione della Comunicazione Ri-fiuti compilando e conservando, in ordine cro-nologico, i formulari d’identificazione dei ri-fiuti. Rimangono soggette all’adempimento,invece, le imprese non agricole come i conto-terzisti, che devono quindi entro il prossimo 30aprile presentare il MUD con le nuove moda-lità telematiche, previo versamento dei diritticamerali. Per informazioni e per la presentazione dellacomunicazione annuale, è possibile rivolgersiall’ufficio tecnico di Confagricoltura Mantova,telefono 0376.330724.

L a DG Agricoltura di Regione Lombardia ha pubblicato il quarto ban-do dell’operazione 8.1.01 “Supporto ai costi di impianto per foresta-zione e imboschimento” del PSR 2014-2020, aperto per la tipologia A

(pioppicoltura) e la tipologia B (arboricoltura da legno a ciclo lungo). Gliinterventi ammissibili a finanziamento riguardano le spese per la realiz-

zazione degli impianti come definite dai costi standard. La superficie mi-nima per accedere all’aiuto è di un ettaro ed almeno il 50% del totale del-le piante deve appartenere a uno o più cloni di pioppo scelti fra quelli in-dicati nella lista dei “cloni a maggiore sostenibilità ambientale (MSA)”.In caso di certificazione ambientale sono ammesse le percentuali stabili-te dai disciplinari. Il contributo è pari al 60% delle spese ammissibili, che sale all’80% nel ca-so di impianti con certificazione PEFC/FSC e 50% di cloni MSA o che uti-lizzino esclusivamente piante di pioppo appartenenti ai cloni MSA indi-cati. Per la tipologia B è riconosciuto un contributo pari al 70% delle spe-se ammissibili, incrementato al 90% nel caso di impianti realizzati da be-neficiari in possesso di certificazione PEFC o FSC.Le domande di aiuto possono essere presentate fino al 12 settembre2018 e gli impianti devono essere terminati entro il 31 marzo 2020.

APERTO IL BANDO MISURA 8 PERL’ARBORICOLTURA E LA PIOPPICOLTURA

Rimangono soggette all’adempimento le imprese non agricole

RIFIUTI, LA SCADENZA PERIL MUD È IL 30 APRILE

S i rende noto che recentementela Regione Lombardia DGAgricoltura ha pubblicato le

disposizioni attuative del bandoinerente il programma di svilup-po rurale 2014-2020, nella fatti-specie l’Operazione 5.1.01 «pre-venzione dei danni da calamitànaturali di tipo biotico».Il sostegno è concesso per investi-menti che prevedono l’applicazio-ne di misure di prevenzione con-tro la diffusione degli organisminocivi come di seguito riportato:❚ Anoplophora chinensis, Ano-

plophora glabripennis, Aromyiabungii, Popillia japonica;

❚ Halyomorpha halys;❚ Drosophila suzukii.Possono presentare domanda disostegno le:• imprese agricole del comparto

ortofrutticolo relativamente allesole produzioni di melo, pero,drupacee, kiwi e piccoli frutti;

• imprese agricole del compartoflorovivaistico in possesso diautorizzazione all’attività vivai-stica ai sensi del D.lgs. 214/2005rilasciata dal Servizio Fitosani-tario Regionale.

I requisiti necessari per l’ammis-sione al bando devono essere giàposseduti all’atto della presenta-zione della domanda e devonopermanere fino alla data di con-clusione del vincolo di destinazio-ne degli interventi.Gli interventi ammissibili sono:• realizzazione di strutture di pro-

tezione per la difesa delle colti-vazioni agrarie potenzialmenteospiti di organismi nocivi su-scettibili di causare calamità

quali: reti anti-insetto e strutturedi sostegno;

• acquisto di materiali paccia-manti durevoli (5 anni) (pienocampo e vasi);

• acquisto di trappole a catturamassale (senza attrattivo), trap-pole a cattura massale innescatecon attrattivi (feromoni o kairo-moni) ad eccezione di quellespecifiche per Popillia japonica;

• acquisto di attrezzature per larealizzazione di sistemi di pro-tezione e l’applicazione di tecni-che colturali e pratiche agrono-miche a difesa delle coltivazioniagricole dagli organismi nociviquali:

❚ attrezzature per la stesura dimateriali pacciamanti;

❚ attrezzature per l’esecuzione ditrattamenti insetticidi ai tappeti

erbosi utilizzate in fase di rac-colta del tappeto stesso;

❚ attrezzature per l’esecuzione ditrattamenti erbicidi specifici sot-to chioma;

❚ attrezzature innovative per l’e-secuzione di trattamenti insetti-cidi specifici come, ad esempio,macchine antideriva dotate dipannelli di recupero o per la di-stribuzione di insetticidi nel ter-reno.

Il contributo è pari all’80% dellaspesa ammissibile. La spesa mini-ma ammissibile è di 5.000 euro.Per aderire al bando, è necessariopresentare domanda di sostegnoentro le ore 12 del 6 aprile 2018.Per informazioni e presentazionedelle domande, rivolgersi ai tecni-ci degli uffici zona e della sede diMantova.

Page 4: FONDO LATTE, L’ENNESIMO FLOP DELLA BUROCRAZIA 6_18-627.pdfa DG Agricoltura di Regione Lombardia ha pubblicato il quarto ban do dell’operazione 8.1.01 “Supporto ai costi di impianto

4

PSR 2014-2020

MISURA 10 IMPEGNI AGRO-CLIMATÈ stato pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Lombardia il ban-do 2018 per la Misura 10 del Programma di sviluppo rurale, “Pagamentiper impegni agro-climatico-ambientali”, che contiene le disposizioni at-tuative per presentare la domanda di aiuto per la prima volta nel 2018,oppure per confermare gli impegni assunti con la domanda del 2016 o del2017. Di seguito, si forniscono alcune utili indicazioni per chi fosse inte-ressato a presentare la domanda, valide per tutte le operazioni attivabili.

Periodo presentazione delle domandeLe domande si possono presentare fino al 15 maggio 2018.

Requisiti soggettiviPossono presentare la domanda le imprese agricole individuali, le societàagricole e le società agricole cooperative. In caso di adesione dal 2018, lapartita Iva deve essere stata attivata in data anteriore al 1° gennaio 2018.Chi è operatore biologico non può aderire alla Misura 10.

Requisiti per le superficiLe superfici devono essere sotto impegno dal 1° gennaio al 31 dicembre.In particolare, le superfici ammesse a premio devono essere condotte dalrichiedente in data antecedente al 1° gennaio 2018. Inoltre, la conduzio-ne delle superfici deve essere assicurata fino alla fine del periodo di im-pegno (5 o 6 anni in funzione dell’operazione prescelta).La superficie accertata nel primo anno di impegno, indipendentementedagli avvicendamenti colturali, può ridursi nell’arco del periodo di im-pegno di una quota massima del 15%.

RegistrazioniPer tutte le operazioni della Misura 10 deve essere garantita la correttaregistrazione dei dati sul registro aziendale delle operazioni colturali, chedovrà riguardare non solo le superfici a premio, ma anche le superficiaziendali che non sono richieste a contributo.

Operazione 10.1.01 - Produzioni agricole integrateLa durata degli impegni è di 5 anni.

Impegni principali:A. Rispettare i disciplinari di produzione integrata parte generale e par-

te speciale, che si configurano come difesa integrata volontaria;B. Effettuare trattamenti con macchine che rispondono a precisi parame-

tri di funzionalità operativa, per le quali è stata rilasciata la certifica-zione volontaria di regolazione o taratura da parte dei centri provaautorizzati dalle Regioni. Non sono valide le certificazioni rilasciateprima del 22 gennaio 2014 (data di entrata in vigore del PAN);

C. Avvalersi dell’assistenza di un consulente abilitato ai sensi della Di-rettiva 2009/128/CEE, iscritto all’albo regionale;

D. Acquistare prodotti fitosanitari solo previa indicazione degli stessi daparte di un consulente abilitato (ricettazione);

E. Per gli impianti arborei, mantenere durante tutto l’anno, senza inter-ruzioni, l’inerbimento anche naturale dell’interfila;

F. Non utilizzare fanghi di depurazione.

Impegni accessori (solo per la coltura del riso):G. Sommersione della risaia nel periodo invernale;H. Realizzazione di una cover crop autunno vernina con leguminose (ad

es. veccia, trifoglio) anche in consociazione (ad es. con triticale).

La superficie minima oggetto di impegno nell’operazione è pari a:colture orticole: 1 ettaro per i comuni ISTAT di pianura; 0,5 ettari per co-muni ISTAT di collina e di montagna;vite e altre colture arboree (fruttiferi): 1 ettaro per i comuni ISTAT di pia-nura; 0,5 ettari per comuni ISTAT di collina e di montagna;riso: 1 ettaro su tutto il territorio regionale.

Operazione 10.1.02Avvicendamento con leguminose foraggereLa durata degli impegni è di 6 anni.Gli impegni dell’operazione 10.1.02 “Avvicendamento con leguminoseforaggere” sono i seguenti:A. Obbligo di avvicendamento colturale con la presenza di una legumi-

nosa foraggera per almeno 3 anni su tutta la superficie oggetto d’im-pegno nell’arco del periodo di 6 anni.La superficie oggetto d’impegno deve comprendere, oltre alle parti-celle su cui si intende realizzare nel primo anno d’impegno l’impian-to delle leguminose foraggere, anche particelle che verranno interes-sate dalla presenza di leguminose di nuova realizzazione nel corso delperiodo di impegno.In ogni anno di impegno deve essere garantita la presenza nell’avvi-cendamento delle leguminose foraggere.Nell’ambito dell’avvicendamento non è consentito coltivare mais sul-la stessa superficie in due anni consecutivi.Per quanto riguarda la decorrenza dell’obbligo di avvicendamento, ilprimo anno del sessennio coincide con l’anno di adesione all’opera-zione.Le leguminose foraggere richieste a premio con la domanda del pri-mo anno di aiuto (domanda iniziale) dovranno essere di nuova rea-lizzazione. Sono considerate di nuova realizzazione anche le foragge-re seminate nell’autunno a condizione che nel corso dello stesso annola stessa superficie sia stata interessata da una coltura diversa dalle fo-raggere.Nel corso dei 6 anni, tutta la superficie sotto impegno dovrà essere in-teressata da una coltura foraggera di nuova realizzazione e tale forag-gera dovrà permanere sulla stessa particella per almeno tre anni.È possibile seminare colture foraggere di nuova realizzazione sullasuperficie a premio nel corso dei primi quattro anni di impegno, ga-rantendo che:• ogni particella richiesta a premio sia investita da un impianto di le-guminose di nuova realizzazione;• la leguminosa realizzata su ogni particella persista sulla stessa peralmeno tre anni.Al quinto e sesto anno di impegno non sono ammissibili colture fo-raggere di nuova realizzazione.Per le verifiche necessarie a garantire il rispetto di tali condizioni, ver-ranno utilizzati i dati contenuti nei fascicoli aziendali dell’anno prece-dente.

B. Divieto di impiego di prodotti fitosanitari su tutte le leguminose fo-raggere indipendentemente dall’anno di impianto. È ammesso unica-mente il diserbo durante il periodo invernale;

C. Divieto di utilizzo dei fanghi di depurazione.

Premio annualePer le superfici oggetto d’impegno il beneficiario riceverà un premio an-nuale pari a 145 € /ha. La superficie minima oggetto d’impegno deve es-sere pari ad 1 ettaro.

Operazione 10.1.03Conservazione della biodiversità delle risaieLa durata degli impegni è di 6 anni.

Premio annuale (€/ha)

Impegni Impegno Impegno TotaleColtura principali accessorio accessorio indennizzo

sommersione cover croprisaia

orticole 485 485

frutteti e vite 600 600

riso 185 185

riso 185 190 375

riso 185 180 365

Page 5: FONDO LATTE, L’ENNESIMO FLOP DELLA BUROCRAZIA 6_18-627.pdfa DG Agricoltura di Regione Lombardia ha pubblicato il quarto ban do dell’operazione 8.1.01 “Supporto ai costi di impianto

526 marzo 2018 • anno LXIX • n. 6

ICI-AMBIENTALI, APERTO IL BANDO

Gli impegni sottoscritti dal richiedente con la domanda si riferiscono al-l’anno solare (1° gennaio - 31 dicembre).

Impegni principali:A. Realizzazione e mantenimento di un fossetto per camera di risaia nel

quale dovrà essere assicurata la presenza di acqua durante le asciutte.Non possono essere effettuati interventi di manutenzione dal 15 mar-zo al 15 agosto;

B. Mantenere costantemente inerbito un argine della camera soggetta adimpegno;

Impegni accessori:C. Gestione delle stoppie;D. Sommersione della risaia nel periodo invernale;E. Realizzazione di una cover crop autunno vernina con leguminose (ad

esempio veccia, trifoglio), anche in consociazione (ad es. con triticale).

La superficie minima oggetto d’impegno deve essere almeno il 10% del-la superficie aziendale coltivata a riso e comunque non deve essere infe-riore ad 1 ettaro.Durante il periodo d’impegno la superficie richiesta a premio può in-teressare particelle diverse da quelle della domanda iniziale.

Operazione 10.1.04 Agricoltura conservativaL’operazione si articola in due interventi:

Intervento 1 - Introduzione di tecniche di semina diretta su sodoImpegni principali - Intervento 1 (semina diretta su sodo)A. Effettuare la non lavorazione o semina diretta su sodo (no tillage o sod

seeding);B. Divieto di rimescolamento degli strati del profilo attivo del terreno;C. Mantenere in loco i residui colturali e/o le stoppie delle colture prin-

cipali praticate per avere uno strato di materiale vegetale a scopo pro-tettivo (mulching) e apporto di sostanza organica;

D. Non utilizzare fanghi di depurazione.

Intervento 2 - Introduzione di tecniche di minima lavorazione

Impegni principali - Intervento 2 (minima lavorazione)A. Divieto di lavorazione del terreno a profondità superiore ai 20 cm;B. Divieto di rimescolamento degli strati del profilo attivo del terreno;C. Mantenere in loco i residui colturali e/o delle stoppie delle colture

principali praticate per avere uno strato di materiale vegetale a scopoprotettivo (mulching) e di apporto di sostanza organica;

D. Non utilizzare fanghi di depurazione.

Impegni accessori - Intervento 1 e intervento 2F. Realizzazione di una cover crop estiva o autunno vernina.

La durata degli impegni è di 6 anni.Gli impegni sottoscritti dal richiedente con la domanda si riferisconoall’anno solare (1° gennaio - 31 dicembre).

La superficie minima da porre sotto impegno per aderire all’azione nondeve essere inferiore al 10% della SAU a seminativo e comunque non de-ve essere inferiore ad 1 ha. Le particelle oggetto d’impegno dovranno re-stare le medesime nei 6 anni di impegno.

Operazione 10.1.05 - Inerbimento a scopo naturalisticoLa durata degli impegni è di 6 anni.Gli impegni sottoscritti dal richiedente con la domanda si riferiscono al-l’anno solare (1° gennaio - 31 dicembre).Gli impegni dell’operazione 10.1.05 “Inerbimenti a scopo naturalistico”,sono i seguenti:A. Realizzare strutture lineari inerbite per scopi naturalistici su una su-

perficie pari almeno al 10% dei seminativi aziendali richiesti a premio.La superficie deve essere distribuita in strutture lineari inerbite, posteai margini delle superfici coltivate a seminativo e su superfici diverseda quelle già soggette al vincolo di condizionalità «Introduzione di fa-sce tampone lungo i corsi d’acqua»; l’ampiezza della fascia inerbitadeve avere larghezza minima di 3 metri purché tale struttura non di-venti prevalente rispetto al seminativo adiacente e conservi la caratte-ristica di “corridoio”. La lunghezza minima delle fasce inerbite è paria 100 metri, anche realizzata su particelle contigue. Le fasce inerbitepossono essere anche discontinue tra loro.

B. Seminare annualmente un miscuglio composto almeno per il 90% dal-le seguenti essenze: trifogli, medica, lupinella, ginestrino, sulla, alledosi previste in etichetta. Non è ammesso l’impiego di miscugli pro-venienti da autoproduzione, né l’impiego di miscugli composti da al-tre essenze.

C. Mantenere l’inerbimento fino al 30 novembre di ogni anno;D. Eseguire tutte le operazioni di cura e protezione del cotico che mira-

no ad ottenere il buon sviluppo della composizione floristica del mi-scuglio, ed al contenimento delle specie infestanti, come gli interven-ti di erpicatura, rullatura, etc. Tali operazioni dovranno essere anno-tate sul registro aziendale delle operazioni colturali. A fine ciclo la su-perficie inerbita dovrà essere sovesciata.

E. Divieto di sfalcio prima del 31 agosto di ogni anno della superficieinerbita; successivamente a tale data è possibile sfalciare le superficisotto impegno ed asportare il prodotto.

F. Divieto di utilizzo dei fanghi di depurazione;G. Aggiornare il registro aziendale unico dei trattamenti delle concima-

zioni e di magazzino e delle operazioni colturali di cui all’allegato Bdel presente bando.

Premio annualePer le superfici soggette ad impegno il beneficiario riceverà un premioannuale pari a € 150/ha.La superficie minima oggetto d’impegno nell’anno di presentazione del-la domanda deve essere pari ad almeno il 10% della SAU aziendale a se-minativo indicata a fascicolo aziendale nell’anno di presentazione delladomanda di aiuto e comunque non inferiore a 0,5 ettari.

>>> SEGUE SUL PROSSIMO NUMERO

Premio annuale (€/ha)

Impegni Impegno Impegno Impegno TotaleColtura principali accessorio accessorio accessorio indennizzo

gestione sommersione cover cropstoppie risaia

riso 125 125

riso 125 40 165

riso 125 190 315

riso 125 180 305

Premio annuale (€/ha)

Intervento Impegni Impegno accessorio Totaleprincipali cover crop indennizzo

Semina su sodo 240 240

Semina su sodo 240 180 420

Semina su sodo daminima lavorazione 55 55

Semina su sodo daminima lavorazione 55 180 235

Minima lavorazione 185 185

Minima lavorazione 185 180 365

Page 6: FONDO LATTE, L’ENNESIMO FLOP DELLA BUROCRAZIA 6_18-627.pdfa DG Agricoltura di Regione Lombardia ha pubblicato il quarto ban do dell’operazione 8.1.01 “Supporto ai costi di impianto

Non più tardi di pochi giorni fa la conferenza permanente Stato-Re-gioni ha approvato un documento relativo ai nuovi standard profes-sionali e formativi per la figura del manutentore del verde. Tale do-

cumento si tradurrà prossimamente in un provvedimento legislativo, ediverrà poi molto probabilmente un decreto ministeriale. L’accordo rag-giunto stabilisce un’armonizzazione a livello nazionale della figura delmanutentore del verde, a cui tutte le regioni dovranno conformarsi. Ilnuovo percorso formativo avrà durata minima di 180 ore, di cui 60 dedi-cate all’attività pratica. Per poter accedere al corso di formazione è ne-cessario possedere un diploma di scuola secondaria di primo grado o 18anni (purché in possesso di qualifica professionale triennale). Tra le ma-terie che saranno oggetto dei nuovi percorsi formativi troviamo cono-scenze teoriche come elementi di botanica generale, di coltivazioni arbo-ree, di entomologia, fitopatologia, pedologia, e abilità pratiche come tec-niche di preparazione del terreno, tecniche di diserbo, utilizzo di sistemidi irrigazione, tecniche di potatura e tecniche di concimazione. L’accordostabilisce anche i casi di esenzione dalla formazione, nonché che sono va-lidi i corsi e le qualifiche ottenute ai sensi dell’accordo in Conferenza del-le Regioni dell’8 giugno 2017, fino alla data di stipula del nuovo accordo(22 febbraio 2018).Al termine del percorso formativo dovrà essere sostenuto un esame, cui

potranno accedere coloro che frequenteranno almeno l’80% delle ore dilezione e che avranno avuto accesso al procedimento di certificazionedelle competenze. Al superamento dell’esame finale seguirà il rilascio diun attestato di qualificazione di Manutentore del verde.

FLOROVIVAISTI, ECCO I NUOVI STANDARDFORMATIVI PER I MANUTENTORI DEL VERDE

6

VITA SINDACALE

L a scienza e la tecnologia ricoprono un ruolo sempre più cruciale nel-la società. Un’adeguata preparazione scientifica dei cittadini è sem-pre più necessaria e, al tempo stesso, complessa. In tale prospettiva,

il mondo della scuola e il lavoro degli insegnanti si confermano fonda-mentali. Oltre alle risorse didattiche “formali” presenti in ambito scola-stico, esistono molteplici risorse “informali” al di fuori della scuola. Inche modo gli insegnanti possono utilizzarle al meglio? Quali riflessionipossono aiutare il docente a rendere didatticamente efficaci esperienzecome la partecipazione della sua classe a una mostra, a un laboratorio, auna conferenza-spettacolo o a un festival della scienza? Con queste do-mande si è aperto ieri “Il festival della scienza e la scuola”, incontroorientativo riservato agli insegnanti organizzato dal “Food&Science” Fe-stival, proiettato alla sua seconda edizione, in programma dal 18 al 20maggio di quest’anno. Dopo i saluti istituzionali dell’assessore comuna-le all’istruzione Marianna Pavesi e del vicepresidente di ConfagricolturaMantova Alberto Cortesi, all’interno della biblioteca Teresiana è statoVincenzo Guarnieri, del gruppo scientifico Frame di Torino, ideatore delprogramma del Festival, a parlare di quella che sarà l’offerta che il“Food&Science” 2018 proporrà alle scuole, da sempre interlocutrici pri-vilegiate della manifestazione. Al termine un bellissimo intervento di

Massimo Esposito, dirigente del Miur, su “La scienza fuori dalla scuola:una risorsa per l’insegnamento?”.

“FOOD&SCIENCE” FESTIVAL 2018: INCONTROFORMATIVO PER INSEGNANTI IN TERESIANA

Il Festival in programmadal 18 al 20 maggio 2018

Il nuovo percorso formativoavrà durata minima di 180 ore

Page 7: FONDO LATTE, L’ENNESIMO FLOP DELLA BUROCRAZIA 6_18-627.pdfa DG Agricoltura di Regione Lombardia ha pubblicato il quarto ban do dell’operazione 8.1.01 “Supporto ai costi di impianto

FRUMENTO TENERO:Di forza (c.e. 1% max.; p.s. non inf. akg.80/hl; u. max. 14%; prot. 14% min.; wmin. 350 alla ton € 193,00-200,00Panificabile Sup. (c.e. 1% max.; p.s. non inf.a kg. 80/hl; u. max. 14%; prot. 13% min.; wmin. 250) alla ton. € 186,00-191,00Superfino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a kg.78/hl; u. max. 14%; prot. 12% min.) allaton. € non quotatoFino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a kg. 78/hl;u. max. 14%; prot. 11% min.) alla ton. €

189,00-191,00Buono mercantile (p.s. non inf. a kg. 76/hl;c.e. 1% max.; u. max. 14%) alla ton. €

183,00-186,00Mercantile (p.s. non inf. a kg. 74/hl; c.e.3% max.; u. max. 14%) alla ton. € nonquotatoMercantile (p.s. inf. a kg. 73/hl; u. max.14%) alla ton. € non quotatoAndamento del Mercato: stazionario.

FRUMENTO DURO di prod. naz., nord 2017:(Mercato di Bologna del 15-3-2018 €/ton.)Fino - prot. 13% min; p.s. 79 kg/hl min; c.e.1+1%; bianc. 30/35%; volp. 9% € 216,00-221,00Buono mercantile - prot. 12% min; p.s. 77kg/hl min; c.e. 1,5+1,5%, bianc. 50/60%;volp. 11% € non quotato Mercantile - prot. 11% min; p.s. 74 kg/hlmin; c.e. 2+2%; volp. 13% € non quotato Andamento del Mercato: in calo.

GRANOTURCO:Granoturco nazionale-alimentare - u. max14% - conforme ai Reg. UE 1881/2006;1126/2007; 165/2010 alla ton. € non quo-tatoGranoturco naz. zoot. aflat. B1 inf. a 0,005ppm (5ppb) - DON inf. a 4 ppm (4.000 ppb)- u. max 14% alla ton. € non quotatoGranoturco nazionale, a f. farinosa, ibridi esimilari (u. max. 14%) alla ton. € 172,000-174,000Granoturco naz.le, a f. farinosa, ibridi e si-milari, da fuori provincia, f. arrivo (u. max.14%) alla ton. € 178,000-180,000Granoturco estero, f. arrivo (camion ribal-tabile) - comunitario alla ton. € 185,000-187,000Granoturco estero, f. arrivo (camion ribal-tabile) non comunitario alla ton. €

186,000-188,000Granella verde, umidità al 25% uso forag-gero alla ton. € non quotatoTrinciati di mais 1° raccolto alla ton. € nonquotatoAndamento del Mercato: stazionario.

SEMI OLEOSI:Semi di soia nazionali (umidità 13% - Impu-rità 2% max) alla ton. € 372,00-377,00Semi di soia esteri (franco arrivo) alla ton.€ non quotatoSemi di soia esteri geneticamente modifi-cati (franco arrivo) alla ton. € 360,000-363,000Andamento del Mercato: calmo.

726 marzo 2018 • anno LXIX • n. 6

MANTOVAListino n. 11Giovedì 22 marzo ’18

CEREALI MINORI:Orzo nostrano in natura: p.s. min. 55 sino a60 (u. max. 14%) alla ton. € non quotatoOrzo nostrano in natura: p.s. oltre 60 sino a63 (u. max. 14%) alla ton. € non quotatoOrzo nostrano in natura: p.s. oltre 63 sino a65 (u. max. 14%) alla ton. € 177,00-181,00Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 65 sino a70 (u. max. 14%) alla ton. € 183,00-187,00Orzo estero p.s. 63/64 (franco destino delcompratore) alla ton. € 184,000-189,000Orzo estero p.s. oltre 66 (franco destino delcompratore) alla ton. € 190,000-195,000Andamento del Mercato: buono.

FORAGGIO SECCO:Maggengo di 1° taglio 2017 - in campo al-la ton. € non quotatoMaggengo di 1° taglio 2017 - in cascina al-la ton. € 150,00-155,00Fieno di 2° taglio 2017 - in campo alla ton.€ non quotatoFieno di 2° taglio 2017 - in cascina alla ton.€ 140,00-145,00Fieno di 3° taglio 2017 - in campo alla ton.€ non quotatoFieno di 3° taglio 2017 - in cascina alla ton.€ 120,00-130,00Fieno di 4° taglio 2017 - in campo alla ton.€ non quotatoFieno di 4° taglio 2017 - in cascina alla ton.€ 95,00-100,00Erba medica fienata di 1° taglio 2017 - incampo alla ton. € non quotatoErba medica fienata di 1° taglio 2017 - incascina alla ton. € 145,00-150,00Erba medica fienata di 2° taglio e successivi2017 - in campo alla ton. € non quotatoErba medica fienata di 2° taglio e successivi2017 - in cascina alla ton. € 160,00-165,00Andamento del Mercato: buono (prezziindicativi).

PAGLIA DI FRUMENTO PRESSATA:Da mietitrebbia in campo (Rotoballe) allaton. € non quotatoDa mietitrebbia in cascina (Rotoballe) allaton. € 77,00-82,00Andamento del Mercato: attivo (prezzi in-dicativi).

RISONE:Vialone nano (resa 50-56) alla ton. €

340,00-380,00Carnaroli (resa 55-61) alla ton. € 270,00-310,00Arborio (resa 52-57) alla ton. € 265,00-295,00Andamento del Mercato: stazionario(prezzi indicativi).

RISO:Vialone nano alla ton. € 890,000-940,000Carnaroli alla ton. € 740,000-780,000Arborio alla ton. € 710,000-750,000Andamento del Mercato: stazionario(prezzi indicativi).

FORMAGGIO GRANA PADANO:Stagionatura di 10 mesi e oltre al kg. €

6,050-6,150Stagionatura di 14 mesi e oltre al kg. €

6,750-6,900Stagionatura di 20 mesi e oltre al kg. €

7,250-7,400

GRANA (con bollo provvisorio di originedel Grana Padano) - Stagionatura tra i 60 ei 90 giorni fuori sale al kg. € 4,850-5,050Andamento del Mercato: stazionario.

FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANO:Stagionatura di 12 mesi e oltre al kg. €

9,700-9,900Stagionatura di 18 mesi e oltre al kg. €

10,600-10,900Stagionatura di 24 mesi e oltre al kg. €

11,250-11,550Stagionatura di 30 mesi e oltre al kg. €

11,700-12,050And. Mercato: buono con prezzi invariati.

BURRO:Zangolato di creme fresche per la burrifi-cazione al kg. € 2,650Burro mantovano pastorizzato al kg. € 2,850Burro mantovano fresco classificazioneCEE, al kg. € 4,500Andamento del Mercato: stazionario.

SUINI da allev. (a peso vivo) del peso:di 7 kg. al capo € 6,400di 15 kg. al kg. € 6,010di 25 kg. al kg. € 4,225di 30 kg. al kg. € 3,740di 40 kg. al kg. € 3,060di 50 kg. al kg. € 2,585di 65 kg. al kg. € 2,105di 80 kg. al kg. € 1,760di 100 kg. al kg. € 1,570And. Mercato: buono (prezzi indicativi).

SUINI da macello:oltre 130 a 145 kg. al kg. € non quotatooltre 145 a 160 kg. al kg. € non quotatooltre 160 a 180 kg. al kg. € non quotatooltre 180 kg. al kg. € non quotatoAndamento del Mercato: non quotato

VACCHE da macello (a peso vivo):Vacche di 1ª qualità (O2 - O3 - R2 - R3) alkg. € 1,100-1,200Vacche di 2ª qualità (P2 - P3) al kg. € 0,870-0,970Vacche di 3ª qualità (P1) al kg. € 0,700-0,800And. Mercato: buono con prezzi indicativi.

VITELLONI da macello (a peso vivo):Vitelloni incroci naz. con tori Pie Blue bel-ga (U2 - U3 - R2 - R3) al kg. € 2,210-2,430Vitelloni incroci naz. con tori da carne (li-mousine, charolaise e piemontese) (O2 -O3 - R2 - R3) al kg. € 1,900-2,000Vitelloni limousine (U2 - U3 - E2 - E3) al kg.€ 2,750-2,850Vitelloni charolaise (U2 - U3 - E2 - E3) al kg.€ 2,560-2,620Andamento del Mercato: stazionario.

VITELLI maschi pezzati neri:da 40 a 45 kg. al kg. € non quotatoda 46 a 55 kg. al kg. € 1,600-1,700da 56 a 70 kg. al kg. € 1,600-1,700And. del Mercato: pressochè stazionario.

Vitelli femmine pezzate nere (a parità dipeso e categoria le femmine vengono va-lutate € 0,30 in meno al kg. dei maschi)

VITELLI maschi incroci con tori limousine, charolaise e piemontese:da 46 a 55 kg. al kg. € 1,900-2,100da 56 a 70 kg. al kg. € 2,100-2,300Andamento del Mercato: stazionario.Vitelli femmine incroci con tori da carne (a parità di peso e razza lefemmine vengono valutate € 0,30 in meno al kg. dei maschi)

VITELLI maschi incroci con tori pie blue belga:da 46 a 55 kg. al kg. € non quotatoda 56 a 70 kg. al kg. € 4,800-4,900Andamento del Mercato: stazionario.Vitelli femmine incroci con tori pie blue belga (a parità di pesoe razza le femmine vengono valutate € 0,70 in meno al Kg. deimaschi)

VACCHE da macello (a peso morto):Razze da carne (R2 - R3 - U2 - U3) oltre 340 kg. € 2,700-2,800Pezzate nere o altre razze (O2 - O3) da 300 a 350 kg. € 2,550-2,650Pezzate nere o altre razze (O2 - O3) da 351 kg. e oltre € 2,700-2,800Pezzate nere o altre razze (P3) da 270 a 300 kg. € 2,300-2,400Pezzate nere o altre razze (P3) da 301 kg. e oltre € 2,450-2,550Pezzate nere o altre razze (P2) da 240 a 270 kg. € 2,200-2,300Pezzate nere o altre razze (P2) da 271 kg. e oltre € 2,250-2,350Pezzate nere o altre razze (P1) fino a 210 kg. € 1,800-1,950Pezzate nere o altre razze (P1) da 211 a 240 kg. € 1,950-2,050Pezzate nere o altre razze (P1) da 241 kg. e oltre € 2,050-2,150Andamento del Mercato: buono con prezzi indicativi.

VITELLONI da macello (a peso morto):Limousine (U2 - U3 - E2 - E3)da 350 a 380 kg. al kg. € 4,580-4,730da 381 a 400 kg. al kg. € 4,380-4,480da 401 kg. e oltre € 4,390-4,470Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3)da 380 a 420 kg. al kg. € 4,320-4,380da 421 a 450 kg. al kg. € 4,290-4,350da 451 kg. e oltre € 4,290-4,350Andamento del Mercato: stazionario.

SCOTTONE da macello (a peso morto):Limousine (U2 - U3 - E2 - E3)da 230 a 270 kg. al kg. € 4,980-5,080da 271 a 300 kg. al kg. € 4,790-4,890da 301 kg. e oltre € 4,720-4,780Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3)da 260 a 300 kg. al kg. € 4,600-4,700da 301 a 340 kg. al kg. € 4,560-4,660da 341 kg. e oltre € 4,540-4,640Andamento del Mercato: buono con prezzi invariati.

Uova Nazionali fresche colorate in natura (€/kg)Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco azienda. Quotazioni del mercato avicu-nicolo del comune di Forlì (www.avicola-forli.com)Listino dei prezzi rilevati del 19 marzo 2018

Uova nat. S - meno di 53 gr. al kg € 1,1600-1,2000Uova nat. M - da 53 a 63 gr. al kg € 1,4600-1,5000Uova nat. L - da 63 a 73 gr. al kg € 1,4400-1,4800

Uova Nazionali Fresche Colorate e Selezionate (€/100pz)Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco centro imballaggio. Quotazioni delmercato avicunicolo del comune di Forlì (www.avicola-forli.com)Listino dei prezzi rilevati del 19 marzo 2018

Uova sel. S - meno di 53 gr. €/100 pz 9,500- 9,700Uova sel. M - da 53 a 63 gr. €/100 pz 11,400-11,600Uova sel. L - da 63 a 73 gr. €/100 pz 12,300-12,500Uova sel. XL - da 73 gr. e più €/100 pz 14,700-14,900

GASOLIO AGRICOLO:Prezzi al consumo Iva esclusa consegne a destino del 15-3-2018- Fino a litri 1.000 € / lt. 0,851- da litri 1.001 a 2.000 € / lt. 0,839- da litri 2.001 a 5.000 € / lt. 0,822- da litri 5.001 a 10.000 € / lt. 0,812- oltre litri 10.000 € / lt. 0,808

I MERCATI AGRICOLI

Direttore Responsabile: Daniele SfulciniImpaginazione: Editoriale SomettiStampa: Monotipia Cremonese

Autorizzazione Tribunale MN n. 14 del 6 giugno 1949Iscrizione ROC n. 7843 del 29 agosto 2001

ANNUNCI ECONOMICISei socio di Confagricoltura Mantova? Vuoi pubblicare qui gratuitamente un annuncio economico che riguarda la tua azienda agricola?Invia il testo dell’annuncio a: [email protected]

VENDESI TERRENOAGRICOLO

Circa 43 biolche mantovane in San Biagio diBagnolo San Vito.

Per informazioni telefonare al n. 347-7550930.

Page 8: FONDO LATTE, L’ENNESIMO FLOP DELLA BUROCRAZIA 6_18-627.pdfa DG Agricoltura di Regione Lombardia ha pubblicato il quarto ban do dell’operazione 8.1.01 “Supporto ai costi di impianto

8 confagricolturamantova.it

S econdo i dati diffusi da Eurostat, nel perio-do tra gennaio e ottobre 2017 i principaliPaesi UE importatori di frutta e ortaggi so-

no risultati la Germania, con il 23,5% del totale,la Francia, con l’11,3%, i Paesi Bassi, con il 10% ela Gran Bretagna, con l’8,4%. La percentuale diciascuno di questi quattro Paesi è rimasta so-stanzialmente invariata rispetto allo stesso pe-riodo di due anni fa. Per quanto riguarda le im-portazioni della UE di frutta e ortaggi prove-nienti dai Paesi terzi, guidano la classifica i Pae-si Bassi, l’Italia ed il Belgio. I Paesi Bassi hannoimportato 3.145.000 tonnellate, pari al 23% deltotale, l’Italia 2.409.000 tonnellate, ovvero il18,2%, ed il Belgio 1.441.000 tonnellate, il 10,9%del totale. La Spagna, poi, ha importato 943.167tonnellate di frutta e ortaggi dai Paesi terzi, co-stituendo il 7,1% di tutti gli acquisti europei daPaesi terzi. Un’analisi di mercato evidenzia co-me il peso del commercio di frutta e ortaggi al-l’interno dell’Unione Europea risulta equamen-te distribuito, con ciascuna di queste due com-ponenti che rappresenta circa il 50%. Mentre,sempre nel periodo compreso tra gennaio e ot-tobre del 2017, gli acquisti dai Paesi terzi sonodominati dalla frutta con l’85,6% del totale. Lebanane sono il prodotto più importante in ter-mini di volumi d’importazione, con quasi 5 mi-lioni di tonnellate, seguite dagli agrumi con2.088.000 tonnellate, ananas, avocado e dattericon 1.554.000 tonnellate, l’uva con 817,000 ton-nellate, e meloni e cocomeri con 675.000 tonnel-late. La fonte tende a sottolineare come la Spa-gna stia diventando un attore sempre più im-portante nelle importazioni di prodotti ortofrut-ticoli provenienti sia dall’Unione Europea, siadai Paesi terzi, con un volume complessivo di2.667.000 tonnellate importate nel periodo com-preso tra gennaio e ottobre del 2017; vale a direil 4% in più rispetto allo stesso periodo del 2016.

(Fonte: freshplaza.com tramite Agra press)

ESTERO

USA, LA SPAGNA SUPERAL’ITALIA PER L’OLIO DI OLIVA

S econdo i dati del Census Bo-reau (Ufficio Censimento) de-gli Stati Uniti, la Spagna è lea-

der nelle esportazioni di olio di oli-va nel Paese con un totale di 82.350tonnellate per un controvalore di346 milioni di euro nel 2017 (+9,3% rispetto al 2016). L’Italia haregistrato 79.739 tonnellate per unvalore di 341 milioni di euro (me-no 1% rispetto al 2016). La Spagnaaveva già superato l’Italia nel 2016per i volumi.

(Fonte: Commercioestero Network)

BIOLOGICO, VOLAL’EXPORT ITALIANO

GIAPPONE, AUMENTANOLE ESPORTAZIONI DI VINO

N el 2017, l’Italia, al terzoposto tra i Paesi fornitoridopo il Cile e la Francia,

ha registrato un aumento del-le esportazioni di vino inGiappone del 4,7% rispetto al-l’anno precedente. Per quantoriguarda l’export di bollicine,

al primo posto è la Francia, seguitadalla Spagna. L’Italia è in terza posi-zione con un lievissimo miglioramen-to su base annua, +0,2%.

Fonte: ICE Agenzia

I l valore del mercato biologico in Italia am-monta a circa 3,4 miliardi di euro in baseagli ultimi dati disponibili, ovvero il 2016. A

questo si aggiungono 1,95 miliardi di euro diexport (+16% rispetto al 2015), dato che ponel’Italia al primo posto in Europa tra i Paesiesportatori di prodotti biologici. Circa il 35%del fatturato del biologico italiano deriva dal-l’export e pesa per il 5% del totale delle espor-tazioni agroalimentari italiane. Il loro valore èquintuplicato dal 2008. Tra i principali partner com-merciali per l’export italiano di prodotti biologici troviamola Germania (circa 350 milioni di euro), la Francia (circa 350 milioni di eu-ro), il Benelux (circa 210 milioni di euro), la Scandinavia (circa 175 milio-

ni di euro) e gli USA (circa 160 milioni). Se-guono Austria, Spagna, Paesi dell’est Euro-pa, Svizzera, Canada, altri Paesi terzi (assie-me circa 160 milioni) e altri Paesi europei (as-sieme circa 100 milioni).

(Fonte: ICE Agenzia)

ORTOFRUTTA: GERMANIA,FRANCIA, PAESI BASSIE REGNO UNITOPRINCIPALI IMPORTATORI