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Orestiadi di Gibellina - Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” di Palermo Conversazioni con Francesco Pennisi Immaginare conversazioni e dialoghi con Francesco Pennisi, compositore che ha disegnato traiettorie importanti nell’evoluzione della musica del nostro tempo. Aprire un occhio per ritrovare la sua eredità, per osservare il cielo della sua musica, tornare a Gibellina per ritrovare tracce e segni dei suoi pensieri, delle sue note, delle sue ricerche attraverso un progetto-sistema che mette insieme le Orestiadi di Gibellina ed il Conservatorio di Palermo per creare punti di osservazione e di dialogo fra artisti, compositori, interpreti. Un modo per ritrovare oggi la forza di riposizionare la musica e le arti come centro dell’identità culturale e civile della società. Compositori e interpreti giovani che si sono formati e che studiano in Conservatorio daranno vita ad incontri e giornate per conversare e dialogare sul senso del comporre. Oggi siamo testimoni della grande eredità musicale che il Novecento ha consegnato al nostro tempo, un lascito enorme, un imponente mosaico di atteggiamenti, culture e pensieri che proprio nella tolleranza della diversità delle espressioni artistiche ha coltivato e custodito il profondo spirito di libertà che è l’anima della musica. Francesco Pennisi ha dato con il suo pensiero compositivo un grande contributo alla musica del nostro tempo, è importante ritrovare oggi le sue filigrane, i suoi disegni le sue architetture sonore, per dare vita a nuove musiche, per riflettere sulla memoria della nostra storia musicale per avere nuovi punti di rifermento, nuovi punti di osservazione. -------------------------------------------------------------------------------- ---------------------------------------- Lunedì 24 giugno 2013, Gibellina, Baglio, ore 19.00, prove -------------------------------------------------------------------------------- ------ Martedì 25 giugno 2013, Gibellina, Baglio, ore 19.00, prova generale -------------------------------------------------------------------------------- ------ Mercoledì 26 giugno 2013, Gibellina, Anfiteatro Quaroni, ore 20.00 Emilio Isgro' legge un testo dedicato a Ludovico Corrao musiche da definire -------------------------------------------------------------------------------- ------ Mercoledì 26 giugno 2013, Gibellina, Baglio, ore 22.00 Accademia XXI - Laboratorio orchestrale per la musica Moderna & Contemporanea del Conservatorio di Palermo Giuseppe Cataldo, direttore Giancarlo Scarvaglieri, Terra nera per flauto, oboe, clarinetto, fagotto, sassofono, chitarra elettrica, 2 percussioni, 2 violini, viola, violoncello e contrabbasso

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Orestiadi di Gibellina - Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” di Palermo

Conversazioni con Francesco Pennisi

Immaginare conversazioni e dialoghi con Francesco Pennisi, compositore che ha disegnato traiettorie importanti nell’evoluzione della musica del nostro tempo. Aprire un occhio per ritrovare la sua eredità, per osservare il cielo della sua musica, tornare a Gibellina per ritrovare tracce e segni dei suoi pensieri, delle sue note, delle sue ricerche attraverso un progetto-sistema che mette insieme le Orestiadi di Gibellina ed il Conservatorio di Palermo per creare punti di osservazione e di dialogo fra artisti, compositori, interpreti. Un modo per ritrovare oggi la forza di riposizionare la musica e le arti come centro dell’identità culturale e civile della società. Compositori e interpreti giovani che si sono formati e che studiano in Conservatorio daranno vita ad incontri e giornate per conversare e dialogare sul senso del comporre. Oggi siamo testimoni della grande eredità musicale che il Novecento ha consegnato al nostro tempo, un lascito enorme, un imponente mosaico di atteggiamenti, culture e pensieri che proprio nella tolleranza della diversità delle espressioni artistiche ha coltivato e custodito il profondo spirito di libertà che è l’anima della musica. Francesco Pennisi ha dato con il suo pensiero compositivo un grande contributo alla musica del nostro tempo, è importante ritrovare oggi le sue filigrane, i suoi disegni le sue architetture sonore, per dare vita a nuove musiche, per riflettere sulla memoria della nostra storia musicale per avere nuovi punti di rifermento, nuovi punti di osservazione.------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Lunedì 24 giugno 2013, Gibellina, Baglio, ore 19.00, prove--------------------------------------------------------------------------------------

Martedì 25 giugno 2013, Gibellina, Baglio, ore 19.00, prova generale--------------------------------------------------------------------------------------

Mercoledì 26 giugno 2013, Gibellina, Anfiteatro Quaroni, ore 20.00Emilio Isgro' legge un testo dedicato a Ludovico Corraomusiche da definire

--------------------------------------------------------------------------------------Mercoledì 26 giugno 2013, Gibellina, Baglio, ore 22.00

Accademia XXI - Laboratorio orchestrale per la musica Moderna & Contemporanea del Conservatorio di PalermoGiuseppe Cataldo, direttore

Giancarlo Scarvaglieri, Terra neraper flauto, oboe, clarinetto, fagotto, sassofono, chitarra elettrica, 2 percussioni, 2 violini, viola, violoncello e contrabbasso

Antonio Cusumano La danza della libellula per violino, violoncello e pianoforteVetrata, per violino, viola, violoncello e pianoforte

Dario Carmina, Redemption

Alessio Taormina, Il pescatoreper clarinetto,fagotto, tromba, trombone, timpani, violino e contrabbasso

Darius Milhaud La creation du monde op. 81a,per 2 flauti, oboe, 2 clarinetti, fagotto, sassofono contralto, corno, 2 trombe,

trombone e percussioni

Edgar Varese, Ionisation (1929-1931) per tredici percussionisti

--------------------------------------------------------------------------------------Giovedi 27 giugno 2013, Gibellina, Baglio, ore 19.00

Convegno in memoria di Francesco Pennisi

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Giovedi 27 giugno 2013, Gibellina, Baglio, ore 21.00

Aula50 Ensemble del Conservatorio di PalermoMassimo Leonardi, direttore

Francesco Pennisi Cinque pezzi infantili, per pianoforte a 4 mani Marcetta Notturnino Valzer Siciliana Polka

Simone Piraino Verso la luce, omaggio a Francesco Pennisi per pianoforte e quartetto d’archi

Giovanni Di Giandomenico Autumn Rhythm per 2 flauti, 2 clarinetti, percussioni, chitarra acustica, chitarra

elettrica, tastiera elettronica, pianoforte, 2 violini, viola, violoncello, contrabasso.

Maria Mannone Seule per oboe, clarinetto, violino, violoncello e pianoforte

Massimo Midolo Omaggio a Pennisiper flauto, clarinetto, fagotto, chitarra e violoncello

Francesco Pennisi Sylvia Simplexper flauto, oboe, clarinetto, clarinetto basso, fagotto, corno, harmonium, 2 violini, viola, violoncello, soprano

Esecutori: Flauti Pisciotta Alberto, Lavinia Garlisi, Oboe Vito Castagna, Clarinetti Davide Montalbano, Totò Priolo, Fagotto Puleo Alessandro, Corno Mario La Mattina, Chitarra acustica Giuseppe Costantino, Percussioni, Alessio Magnanimi, Davide Pendino, Soprano Giulia Badaglialacqua, Pianoforte Castorino Valerio , Pianoforte a 4 mani Nicolò Piccione, Andrea Emanuele, Tastiere Davide Terranova, Violino I Guzzo Danilo, Violino II Guccione Francesca, Viola Salvatore Nicotra, Contrabbasso Federico Gueci.--------------------------------------------------------------------------------------Venerdi 28 giugno 2013, Gibellina, Baglio, ore 19.00

Presentazione libro--------------------------------------------------------------------------------------Venerdi 28 giugno 2013, Gibellina, Baglio, ore 21.00

Ensemble 28/48 del Conservatorio di PalermoFabio Correnti, direttore

Nicolò Piccione e Andrea Emanuele, pianoforte a quattro mani

Nicolò Piccione, Humoresque per pianoforte a 4 mani (2013) 5min

Salvatore Sciarrino Esercizio per pianoforte (1972) 1:30min Anamorfosi ("Singing in the rain" insieme al

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motivo dii "Jeux d'eau" di Ravel) (1980). 2min.

Nicola Mogavero, Ὀρέστης/Oréstesper flauto/ottavino, clarinetto, sassofono contralto, marimba, timpani,

violino e violoncello 

Accursio Cortese, Di palo in frasca per flauto, clarinetto, violino, violoncello e pianoforte

Giuseppe Ricotta, Gocce su telaper clarinetto, sassofono soprano, pianoforte, vibrafono, 2 violini, viola, violoncello e contrabbasso

Valentina Casesa, Con un soffio di ventoper soprano, mezzosoprano, 1 attore/ o comparsa, sassofono

contralto, vibrafono, pianoforte, 2 violini, viola e violoncello

Giulia Tagliavia, Albedoper flauto, clarinetto, corno, timpani, marimba,violino, viola, violoncello e contrabbasso

Leandro Di Fatta Guarneri, Ouverture su due triadiper ottavino,flauto,corno, timpani, pianoforte, 2 violini, viola, violoncello e contrabbasso

Bartolomeo Cosenza, Polimerizzazione a stadiper ottavino, flauto, oboe, clarinetto, fsgotto tromba, timpani, 2 violini,

viola, violoncello e contrabbasso

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Venerdi 28 giugno 2013, Gibellina, Baglio, ore 22.30

I solisti dell’Orchestra Nuovi Linguaggi del Conservatorio di Palermo

Giovanni Mattaliano, clarinetto, clarinetto basso e direzione musicaleOrazio Maugeri, sax soprano e sax altoGiuseppe Mazzamuto, vibrafono e marimbaMauro Schiavone, pianoforteGiuseppe Costa, contrabbassoGiuseppe Urso, batteria e percussioni

Antinomie lunari

Carmelo Mantione, Concertino da camera

Giancarlo Scarvaglieri, Evoluzioni di forma

Alberto Maniaci, Anemos

Antonino Scorsone, Danza mediterranea

Giuseppe Mazzamuto, Waltz for

Giuseppe Urso, zyz

Giovanni Mattaliano, toc poc

Orazio Maugeri, Outside un covered

I solisti dell’ONL, Improvvisazioni su temi di Francesco Pennisi--------------------------------------------------------------------------------------

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Settembre 2013

Dipartimento di Musica Elettronica del Conservatorio di PalermoEmanuele Casale e Giuseppe Rapisarda

Musiche di Piersaro Cerami, Pier Paolo Ortoleva, Giovanni Saitta, Graziano S. Scicolone, Pietro Bonanno, Ignazio Parisi,

Le possibilità di elaborazione dei suoni e di spazializzazione forniscono ai musicisti odierni approcci compositivi multidimensionali che consentono la generazione di immagini e di piani sonori in cui la fantasia dei compositori si esprime piegando la tecnologia al servizio della creatività.

InterpretiSergio Calì, grancassaFrancesco Pusateri, violoncelloStudenti del corso di Musica Elettronica del Conservatorio di Palermo

ComposizioniPiersaro Cerami, Klangfarbe, per grancassa ed elettronicaPier Paolo Ortoleva, Partitura#1, per violoncello ed elettronicaGiovanni Saitta, Senza titolo, acusmaticoGraziano S. Scicolone, Undici, acusmaticoPietro Bonanno, Sendaba, acusmaticoIgnazio Parisi, Peripatos, acusmatico------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------NOTE BIOGRAFICHE COMPOSITORI

Dario Carmina, pianista, accordatore, compositore. Ha intrapreso giovanissimo lo studio del pianoforte diplomandosi nel 1998 con il massimo dei voti e la lode presso l’Istituto musicale “V.Bellini” di Caltanissetta sotto la guida del M° Michele Petitto.Nel 2007 ha conseguito il Diploma di Laurea di Secondo Livello inDiscipline Musicali Pianoforte riportando la votazione di 110 e lode /110 presso il Conservatorio “V.Bellini” di Palermo. Nel 2009 consegue il Diploma Accademico Abilitante di II livello presso l’istituto musicale “V.Bellini” di Caltanissetta. Nel 2013 ha conseguito il Diploma di Laurea di Secondo Livello in Discipline Musicali Composizione riportando la votazione di 110 e lode /110 presso il Conservatorio “V.Bellini” di Palermo. Ha riscosso prestigiosi premi e borse di studio in concorsi nazionali e internazionali. Ha eseguito numerosi concerti da solista in tutta la nazione e concerti con orchestra tra cui: il I° concerto per pianoforte e orchestra di Liszt,, il concerto in RE magg. di J. S. Bach per pianoforte ed archi, il carnevale degli animali di C. Saint-Saens per 2 pianoforti e orchestra, il concerto in do min. per 2 pianoforti e archi di J. S. Bach, il concerto in la min. per 4 pianoforti e archi di J. S. Bach.Parallelamente ad un’intensa attività concertistica in formazioni cameristiche, si è dedicato alle trascrizioni per canto e pianoforte per conto della casa editrice Rugginenti.Dal 2001 ha frequentato i corsi e master organizzati dall’AIARP (associazione italiana accordatori riparatori pianoforti) ed è stato scelto tra i tecnici per pianoforti per prestare il proprio servizio concerti e seguire artisti di fama internazionale, tra cui: Chick Korea, Stefano Bollani, Danilo Rea, Rita Marcotulli, Roberto Fonseca, Brad Mehldau, Nicola Piovani, Hiromi, Peter Cincotti, Franco Battiato, Pino Daniele, Gianna Nannini, Vinicio Capossela, Gino Paoli, Ivan Segreto, Noa, Bruno Canino, Alexander Lonquic, Eliane Elias, Gonzalo Rubalcaba, e molti altri.

Valentina CasesaE’ nata a Palermo nel 1981.Si diploma con lode in pianoforte nel settembre 2002, presso il Conservatorio di Musica "Vincenzo Bellini" di Palermo sotto la guida del M° R. Giarrizzo, successivamente prosegue gli studi presso lo stesso istituto, conseguendo la laurea di I livello in Musica corale e Direzione di coro, con 110 con lode, nel marzo 2010.Parallelamente agli studi accademici, prosegue il perfezionamento pianistico con il M° V. Balzani e successivamente con il M° Ennio Pastorino. Intraprende lo studio della composizione con il M° Barbara Rettagliati nel 2002 proseguendo gli studi specialistici con il M° Marco Betta. Giovane promessa, suona come solista per le maggiori associazioni musicali nazionali ed estere. Ha partecipato e vinto diversi concorsi tra cui l' internazionale Seiler di Palermo, che le è valsa la partecipazione al Festival Internazionale Seiler a Kitzingen, ( Germania, maggio 2004). Ha collaborato con solisti nazionali ed internazionali, tra i quali A. Rutz, primo flauto dell'Orchestra Sinfonica di Lugano e R. Ghiani, primo flauto dell'Orchestra Sinfonica di Cagliari, Claudio Marinone, concertista e docente di flauto presso il Conservatorio di Bolzano. Nell’ottobre 2008 fonda l’Accademia Scarlatti, scuola di musica particolarmente aperta alla didattica strumentale e

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compositiva, Attualmente svolge un’intensa attività concertistica con il Trio Arté ( violino,violoncello e pianoforte ), formazione con la quale si è affermata in diversi concorsi nazionali ed internazionali vincendo riconoscimenti come migliore formazione cameristica e suonando in prestigiose stagioni concertistiche come la Stagione Concertistica degli Amici della Musica di Palermo, Auditorium Rai di Palermo, Stagione Concertistica dell’ Accademia Chigiana di Siena, Festival di Lubiana ( Slovenia ), Centro della Cultura e delle Arti di Trieste presso il Teatro G. Verdi di Trieste, Società dei Concerti di Trieste, Università Popolare di Trieste e di Rovigno ( Croazia ). Costituitosi nel 2007, il Trio Arté ha approfondito la sua formazione musicale con il leggendario Trio di Trieste presso l'Accademia Chigiana di Siena, ottenendo il Diploma di Merito e la borsa di studio, ha inoltre conseguito “Con Merito” e con l’assegnazione della borsa di studio, il biennio di alta formazione della Scuola Superiore Internazionale di Musica da Camera del Trio di Trieste a Duino (Ts). Alterna all’attività concertistica quella di compositrice di opere da camera, strumentali e musica per le immagini, tra le esecuzioni si annoverano “Schizzi” composizione per organico cameristico, eseguita a Palermo dall’ Ensemble di Musica Contemporanea del Conservatorio “V. Bellini” di Palermo per la stagione concertistica 2012; “Aras”, per fisarmonica, eseguita durante il Lake Como Festival ( agosto 2012 ) ; “Terra Invisibile” per pianoforte solista ( prima assoluta dicembre 2012 ) e “Aura per violoncello e pianoforte”, per la stagione Amici della Musica di Trapani; “Carillon” per orchestra, composizione eseguita dall’Orchestra Sinfonica Siciliana nel febbraio 2013 insieme alle musiche della “Cenerentola” di Prokofiev. Ha composto musiche per la colonna sonora della fiction “7 Peccati capitali” della regia di Paolo Brancati insieme al M° G. Ricotta; altre composizioni sono state utilizzate per i percorsi multimediali d’itinerari turistico monumentali, per l’ Oratorio del SS. Rosario in S. Domenico ( Palermo ). E’ stata scelta, insieme ad altri sette compositori, per la partecipazione al Concorso "Compositori in clausura", presso il Teatro Valle di Roma, con una giuria composta da Silvia Colasanti, Piero Ostali, Enrico Melozzi e Nicola Piovani.

Accursio Cortesenato a Castelvetrano (TP) il 13/06/1980, all'età di cinque anni inizia lo studio della musica e dell’organo con il nonno Domenico Imbornone, già direttore della banda G.Verdi di Sciacca. Successivamente con Michele Bruno studia tastiera,fisarmonica, musica elettronica e fushion. Presso il conservatorio di Musica “V. Bellini” di Palermo consegue il diploma in pianoforte con Onorato Buogo e la laurea di I e di II livello in composizione con 110 e lode e menzione di merito con Marco Betta. Si è specializzato in composizione di musiche per film con il premio oscar Luis Bacalov e nell’opera con Giorgio Battistelli, entrambi presso l’ Accademia musicale Chigiana di Siena. Attualmente sta frequentando il corso di alto perfezionamento in composizione presso l’ Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma con Ivan Fedele. Ha studiato direzione d’orchestra con Carmelo Caruso emusica corale e direzione di coro con Marco Ghiglione. Approfondisce la musica Jazz frequentando i seminari internazionali di Siena, studiando: composizione e orchestrazione jazz con Giancarlo Schiaffini e Bruno Tommaso; arrangiamento per big band con Giancarlo Gazzani ed analisi delle forme jazz con Stefano Zenni. Ha seguito i corsi di teoria e morfologia musicale e di storia della musica presso l'Università degli studi di Palermo con i professori: D. Oliveri e P.E.Carapezza. Presso Roccella jazz (Roccella jonica) ha frequentato i seminari di: composizione jazz con il m° Stefano Bollani e il laboratorio di cinema e jazz con Salvatore Bonafede, e i registi Cipri’ e Maresco; di pianoforte e improvvisazione jazz con Danilo Rea, con Dado Moroni presso l’accademia musicale siciliana “E.Randisi” di piazza Armerina e con David Kikoski presso la scuola di musica Palermo jazz. Al suo attivo un cospicuo catalogo di composizioni che comprende titoli per la musica sinfonica, cameristica, sacra, lirica e per il cinema. Nel suo linguaggio musicale convivono, stili e tradizioni di variegata provenienza in una sorta di globalizzazione timbrica, melodica,armonica e ritmica. E’attualmente organista nella chiesa di S. Giuseppe in Sciacca. Ha ricoperto la carica di direttore artistico di Sciacca Jazz dal 2005 al 2008. Nell’agosto 2009 ha pubblicato un cd in trio dal titolo “ambetre” (piano, bass e drum) dove sono stati riletti in chiave jazz le più significative melodie appartenenti alla nostra terra. Dal 2005 al 2011 ha diretto il Coro Polifonico delle Terme di Sciacca e l’orchestra da camera V. Bellini di Palermo, svolgendo un’intensa attività concertistica in produzioni importanti come: il Requiem di Mozart, Gloria di Vivaldi e il Messiah di Händel. Nel febbraio del 2010 ha pubblicato il saggio “Musica & Letteratura, due faccie di una stassa anima…?”. La sua musica è stata eseguita in diversi teatri italiani ed in luoghi prestigiosi come: l’auditorium della Rai, l’auditorium parco della musica di Roma ecc.

Bartolomeo CosenzaSi è diplomato in Direzione di Coro e Musica Corale, Didattica della Musica, Clavicembalo e Tastiere Antiche, Organo e Composizione Organistica con il massimo dei voti; ha poi conseguito la Laurea Triennale in Composizione con la tesi “Applicazione della Teoria del Chaos alla composizione musicale” e la Laurea Specialistica in Composizione con la tesi “Reattori chimici e processi compositivi” con il massimo dei voti, la lode e menzione alla tesi, presso il Conservatorio V. Bellini di Palermo. Intensa è la sua attività concertistica. Ha preso parte in qualità di organista e di compositore alla 54° edizione della Settimana di Musica Sacra a Monreale, ha inaugurato in qualità di organista e di compositore l’Anno della Fede presso il Duomo di Cefalù nel concerto “Sotto il suo sguardo” e l’ organo della Badìa a Caccamo, ha collaborato in qualità di pianista

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con la compagnia stabile del Teatro Biondo ed è attualmente organista presso la Chiesa Valdese di Palermo, dove ha preso parte alla registrazione del Culto di Pasqua 2010 in Eurovisione RAI e presso la Chiesa SS. Salvatore (ai Sette Cannoli) a Palermo. Si è laureato in Ingegneria Chimica presso l’Università degli Studi di Palermo con 110 e lode ed è Dottore di Ricerca in Ingegneria Chimica e dei Materiali. Pubblica per diverse riviste scientifiche internazionali e per riviste musicali nazionali.

Giovanni Di Giandomenico

nasce a Palermo nel febbraio del '93, studia pianoforte e composizione in conservatorio con Maria Giovanna Mangione e Marco Betta e si diploma nel Luglio del 2012. Musiche sue sono state eseguite dall'orchestra sinfonica "Vincenzo Bellini", dall'ensamble "aula 50" e da numerosi interpreti solisti. Ha lavorato per il teatro scrivendo le musiche di scena per varie rappresentazioni fra cui "Affreschi d'inverno", "La strage del pane", "Il dramma degli oppressi" collaborando con i prof. Carmelo Botta e Francesca Lo Nigro. Giovanni ha unito spesso il suo ruolo di compositore e di interprete suonando sue composizioni per pianoforte in occasione di manifestazioni culturali organizzate da enti come: Amnesty International, Agimus, ABI, Provincia Regionale di Palermo etc. Da due anni studia anche direzione d'orchestra con Carmelo Caruso e ha diretto in vari concerti l'ensamble della "Fucina dell'arte" durante la stagione concertistica 2011\2012.Adesso vive e studia a Roma; nel Novembre del 2012 è stato ammesso nella classe di Composizione di Ivan Fedele presso i corsi di alto perfezionamento dell’Accademia di S.Cecilia. A marzo del 2013 Giovanni ha registrato il suo primo disco di musiche sue per l'etichetta "Almendra Music" che sarà disponibile da Giugno 2013. 

Leandro Di Fatta Guarneri

Nasce a Palermo nel 1990 da madre pianista e padre violoncellista. All’età di nove anni intraprende lo studio del violino col M° Pietro Abbate per poi proseguirli al Conservatorio di Musica “V. Bellini” di Palermo col M° Giorgio Rosato. Ottiene vari riconoscimenti tra i quali dei primi premi con l’orchestra “L. Da Vinci”. Ha svolto inoltre attività con l’orchestra da camera “S. Cicero” e tutt’ora prosegue con la Sinfonica “V. Bellini” dell’omonimo conservatorio, il gruppo da camera “Pagliacci” e di recente col quartetto “I Quattro Canti”. Ha partecipato a Master Class orchestrali coi Maestri Guven Yaslicam, Laszlo Marosi, Adam Rudolph, e violinistiche coi Maestri Boris Belkin e Stefano Pagliani. Diplomatosi nel 2012 in violino col massimo dei voti e lode, inizia l’ anno prima lo studio della composizione col M° Giovanni D’Aquila col quale attualmente frequenta il secondo anno del corso ordinario.

Alberto Maniaci

giovanissimo pianista, compositore e direttore d’orchestra siciliano, è nato a Palermo nel Settembre del 1987. Ha conseguito i Diplomi in Pianoforte, Composizione e Direzione d’orchestra con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “V.Bellini” di Palermo, studiando rispettivamente con Mimma Latora, Marco Betta e Carmelo Caruso. Dal 2005 ad oggi ha approfondito lo studio della direzione d’orchestra con Ennio Nicotra, frequentando numerose Masterclasses a Perugia, Milano, Mantova e San Pietroburgo. Parallelamente ha partecipato a numerosi corsi di Piero Bellugi a Firenze e Roma, dal 2007 in poi. Le sue esperienze direttoriali lo portano ad esibirsi con l’Orchestra Giovanile Mediterranea (da egli stesso fondata a Palermo nel 2002), Orchestra Giovani Solisti Siciliani, Accademia Concertante D’Archi di Milano, Peter The Great Music Academy (S.Pietroburgo), Orchestra Jazz Siciliana, Orchestra Filarmonica Nissena, Florence Symphonietta, Filarmonica Arturo Toscanini di Parma (In occasione del concorso Toscanini per giovani direttori d’orchestra, nel quale si è classificato tra i 12 selezionati in tutto il mondo), Orchestra Sinfonica del Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo, Orchestra da Camera “Ruggero II”, Mediterranean Chamber Orchestra, Orchestra Sinfonica Giovanile Internazionale “Fedele Fenaroli” di Lanciano, Istituzione Sinfonica Abruzzese. Nel 2012 è risultato vincitore del 3° premio al V Concorso Internazionale “Luigi Mancinelli” di Orvieto per direttori d’orchestra, dirigendo l’Orchestra Spazio Musica in occasione della stessa competizione. Nello stesso anno ha vinto il “Premio delle Arti” in direzione d’orchestra, organizzato dal Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca presso il Conservatorio “Alfredo Casella” di L’Aquila. Di rilievo è stata la realizzazione del “Don Pasquale” di G.Donizetti, sotto la sua direzione, con i solisti dell’Ass. Kaleidos di Palermo e con l’Orchestra Giovanile Mediterranea (Produzione dell’ottobre 2007). Recentemente ha diretto l’opera lirica in due atti “La Baronessa di Carini” di Antonio Fortunato su libretto di Gaspare Miraglia, prodotta dal Conservatorio V.Bellini di Palermo e dal “Circuito del Mito” della Regione Sicilia. L’opera è stata rappresentata in prima esecuzione assoluta presso il Teatro Massimo Bellini di Catania il 16 Settembre 2011. Ha recentemente diretto Tàmas Vasàry per un concerto interamente dedicato a W.A.Mozart per la stagione concertistica “Palermo Classica”, con la Mediterranean Chamber Orchestra. Il 2 Gennaio 2012 ha diretto il Concerto di Capodanno “Invito alla danza” presso il Teatro “Fedele Fenaroli” di Lanciano (Ch). Nel Maggio dello stesso anno ha diretto l’Orchestra del Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo in un concerto presso

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l’Assemblea Regionale Siciliana nell’ambito delle celebrazioni di “VENTI, 1992-2012”, nel ventennale della strage di Capaci. Nel Luglio del 2012 ha diretto l’Orchestra Giovanile del Conservatorio di Palermo in occasione del “388° Festino di Santa Rosalia”, prodotto dal Comune di Palermo, che lo ha visto protagonista nella duplice veste di direttore e arrangiatore di alcuni “Triunfi a Santa Rosalia”. Nel settembre del 2012 ha diretto la stessa orchestra per il festival “Estate al Verdura” in un concerto omaggio a Jon Lord con musiche dello stesso Lord e dei Deep Purple. Il concerto ha visto come protagonista la presenza del batterista Ian Paice dei Deep Purple. Nel Gennaio del 2013 è stato assistente di Gaetano D’Espinosa per la produzione del “Rigoletto” di Giuseppe Verdi presso l’ Opèra Theatre de Limoges, in Francia. Alberto Maniaci ha diretto in prima esecuzione assoluta musiche di Massimo Lauricella, Marco Betta, Antonio Fortunato, Giovanni D’Aquila, Lucio Garau, Alberto Maniaci. E’ autore di numerose composizioni per formazioni cameristiche, solistiche e orchestrali e di numerosi arrangiamenti e orchestrazioni. I suoi arrangiamenti sono stati eseguiti da importanti nomi del panorama vocale internazionale tra i quali ricordiamo Desireè Rancatore, Katia Ricciarelli, Vincenzo La Scola, Noemi, Sagi Rei, Serena Abrami, Daniele Magro. Nel 2003 ha realizzato le orchestrazioni e ha diretto le musiche della colonna sonora del cortometraggio “Giocattoli” del regista Daniele Bonfiglio; le stesse musiche sono state premiate come Miglior cortometraggio e Miglior colonna sonora al concorso nazionale video “Immagini a confronto 2006” (Villa S. Giovanni, RC). Nel 2011, invece, ha composto le musiche per il cortometraggio "Al di là di tutto" di Gregorio Giovenco. Con il brano "Nenia", per violoncello e pianoforte, nel 2004, è stato segnalato al Torneo Internazionale Musica (TIM - sezione composizione). A Mainz, in Germania, nel maggio del 2004 è stato eseguito in prima esecuzione assoluta presso il Rathaus di Klein – Winthernaim, il brano per trio “Mediterranea”, composto su commissione del Conservatorio di Mainz. Su commissione dell’orchestra da camera “Gli Armonici” scrive nel 2007 “il volo della farfalla” per archi e “I luoghi dell’anima” per violino e archi. I brani sono stati eseguiti in prima esecuzione assoluta a Palermo all’auditorium della sede regionale della RAI della Sicilia. Tra le sue ultime composizioni, “Colours Inside” per violino e pianoforte è stato inciso dal violinista Maurizio Rocca e dalla pianista Dorotea Cei e pubblicato dalla Undici07 Production. Nella sua produzione si riscontra una forte presenza di elementi ritmici che si alternano a larghe ed intense fasi statiche, basate sulla sperimentazione e la realizzazione di armonie "alternative" influenzate dal “sapore” mediterraneo e dalla cultura che lo circonda. Le sue musiche sono edite da Kelidon Edizioni Palermo e Undici07.

Maria Mannone (Palermo, 1985) ha iniziato a studiare musica all'età di 11 anni. Ha conseguito al Conservatorio il diploma in Composizione (sotto la guida di Marco Betta), in Pianoforte e in Direzione d'Orchestra (con il massimo dei voti). Parallelamente agli studi musicali, ha proseguito negli studi, prima classici, con ottimi risultati e numerosi premi in concorsi letterari, e poi scientifici, conseguendo, "summa cum laude", la laurea magistrale in Fisica Teorica. Assecondando anche l'inclinazione per il disegno, ha studiato Illustrazione Scientifica all'Accademia di Belle Arti. Ha frequentato prestigiosi corsi di perfezionamento in Direzione d'Orchestra, in Composizione con Sir Peter Maxwell Davies e in Composizione di Musica per Film con Luis Bacalov all'Accademia Musicale Chigiana di Siena. Ha già al suo attivo una pubblicazione di Fisica Teorica su rivista internazionale, collaborazioni a lavori scientifico-musicali, relazione al convegno nazionale sul tema Composizione, Musica, Architettura presso il Conservatorio di Palermo, conferenza all'Istituto Superiore di Studi Musicali "Toscanini" di Ribera (Ag), cicli di conferenze-laboratorio su Teoria Musicale e Composizione presso il Liceo Classico "G. Meli" di Palermo. Interessata agli aspetti geometrici dell'arte e ai fondamenti fisici e matematici della musica, nella ricerca di una visione d'insieme di tali discipline, ha pubblicato sull'argomento il testo "Dalla Musica all'Immagine, dall'Immagine alla Musica - Relazioni matematiche fra composizione musicale e arte figurativa" (Compostampa, 2011), corredato da grafici e disegni originali, presentato a Palazzo Steri, Rettorato dell'Università di Palermo. Ha composto una breve opera lirica (musica e testo) su soggetto animalista. Attualmente risiede a Parigi, dove è stata ammessa a studiare Acustica-Matematica-Informatica applicate alla Musica presso l'IRCAM-UPMC Paris 6 Sorbonne.

Carmelo Mantione

Si è diplomato in pianoforte all’età di ventuno anni con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale, studiando sotto la guida del M° V. Balzani. Ha poi conseguito il Diploma Accademico di 2° livello nell’indirizzo interpretativo-compositivo con votazione 110/110 e lode sotto la guida del M° Ennio Pastorino (allievo di A. Benedetti Michelangeli) presso l’Istituto Pareggiato “A. Peri” di Reggio Emilia. Si è inoltre perfezionato in pianoforte sotto la guida del M° Joaquin Achucarro presso l’Accademia Chigiana di Siena negli anni 2003-2004, ottenendo il Diploma di merito e la borsa di studio; ha seguito da effettivo delle Master Classes dei M° F. Scala, P. Lachert e An Li Pang. Nel 2005 ha perfezionato i suoi studi pianistici in Polonia presso l’Accademia di Musica di Bydgoszcz, studiando sotto la guida del M° J. Godziszewski e di W. Ronowska. Ha recentemente frequentato il Corso annuale di Alto Perfezionamento Pianistico tenuto dal M° Bruno Canino presso l'Accademia Unda Maris di Palermo. Parallelamente agli studi pianistici ha seguito quelli musicologici, laureandosi nel 2007 in DAMS (V.O.), con il massimo dei voti e la lode, presso l’Università di Palermo. Ha iniziato gli studi di composizione sotto la guida del M° A. Lo Presti e M. Leonardi, e sta attualmente

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frequentando il Triennio Superiore di Composizione presso il Conservatorio "V. Bellini" di Palermo, seguito dal M° M. Betta e M° L. Capister. Nel 2012 è stato eseguito il suo "Quartetto per fiati", presso il Conservatorio "V. Bellini" di Palermo dall'ensemble diretta dal M° M. Leonardi, nell'ambito della stagione concertistica del Conservatorio. Recentemente è stato selezionato insieme ad altri sette compositori da una giuria presieduta dal M° N. Piovani a partecipare al Concorso "Compositori in clausura", presso il Teatro Valle di Roma, concorso che è stato oggetto di trasmissioni in diretta di RadioRai3.Attivo promotore della musica contemporanea, ha collaborato con compositori attuali, in particolare con il siracusano Joe Schittino (musicista che ha ottenuto importanti riconoscimenti in tutta Europa) che gli ha dedicato alcuni brani pianistici. Si è distinto in diverse competizioni pianistiche ottenendo il “Premio Skriabin” ed il premio speciale come “Best Italian Pianist” al World Music Competition di Ibla a Ragusa, organizzato dalla Ibla Foundation di New York. Primi premi, inoltre, in Concorsi Nazionali a Bari ("Città di Casamassima", 2002), Palermo (Concorso "B. Albanese" nel 1998 e nel 2001, Concorso "A. Miserendino" nel 1999 e nel 2003), Messina (Concorso "Isola di Salina", 1998), Catania (Concorso "Musicainsieme", 1998), Trapani ("Città di Balestrate", 1998) ed il secondo premio ad Arezzo ("Cittàdi Castiglion Fiorentino", 2002). Si esibito, principalmente come solista ma anche in formazioni cameristiche, in varie città italiane ed estere: Bydgoszcz, Szafarnia (casa di F. Chopin), Lubostron (Polonia); Schwerin (festival “Verfemte Musik”, Germania); Moncalieri (per il decennale dalla morte di A. Benedetti Michelangeli), Milano, Bologna (Real Collegio di Spagna), Reggio Emilia, Siena (per l’Accademia Chigiana), Firenze, Macerata, Taranto, Palermo (con L'Orchestra Filarmonica Nissena), Agrigento (per il Museo Pirandelliano), Catania (per il Museo Diocesano), Ragusa. Sostenitore convinto del ruolo delle arti nella solidarietà e nei processi di pace, ha inziato collaborazioni con enti benefici per i quali ha tenuto concerti gratutiti, in particolare con la sede territoriale di Torino di Emergency. Ha ottenuto recensioni favorevoli dalla stampa (in particolare dal critico musicale Prof. Gian Paolo Minardi sulla “Gazzetta di Parma”).

Massimo MIdolo

Pianista e compositore, è nato a Palermo nel 1971. Ha intrapreso da giovane gli studi del pianoforte e della composizione rispettivamente con il M° Antonio Trombone ed il M° Franco Orofino. Nel 2000 ha conseguito il Diploma di Pianoforte presso Il Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” di Palermo, dove attualmente frequenta l’ultimo anno del Triennio di Composizione. Nel 2002 partecipa alla stagione concertistica del “The Brass Group” di Palermo eseguendo con l’Orchestra Jazz del Conservatorio di Palermo il brano “Sottovoce” per Big Band.

Nicola Mogavero

Nato nel 1983, studia sassofono presso il Conservatorio di Musica di Stato “V. Bellini” di Palermo, sotto la guida dei maestri G.Palma e I.Calderone, dove conseguirà il Diploma con il massimo dei voti nel 2003 e il Diploma Accademico di 2°livello in Sassofono Classico con il massimo dei voti e la lode nel 2008. Nel 2005 e nel 2009 consegue il Diploma post-universitario S.I.S.S.I.S. in Musica e Spettacolo presso l’Università degli Studi di Palermo ed il diploma in Didattica della Musica – indirizzo strumentale presso il Conservatorio di Musica di Stato “V.Bellini” di Palermo. Nel 2010 consegue il D.E.M. in Sassofono presso il Conservatoire de Cachan (France) sotto la guida del Maestro J.L.Delage. Ha collaborato con l’Orchestra Sinfonica Siciliana, con l’Orchestra dell’Ente Luglio Musicale Trapanese, il Teatro Biondo Stabile di Palermo, l’Orchestra Jazz Siciliana ed ha suonato in qualità di solista con l’Orchestra Sinfonica del Mediterraneo nella realizzazione del progetto BeatleSymphony. Ha frequentato numerosi Stages e Master Classes perfezionandosi sotto la guida di musicisti quali A.Paulsson, F.Moretti, G.Etrillard, D.Liebmann, J.L.Delage, S.Diricq, S.Kolesov, V.David e C.Wirth. Ha partecipato conquistando il primo premio a numerosi concorsi internazionali nelle categorie Musica da Camera e Musica Contemporanea. Ha suonato per numerose istituzioni musicali nazionali ed inciso per Rai Trade, Egea Music, Alex Music e Malintenti Dischi. Alcuni suoi lavori sono pubblicati in Francia dalla Do.Djl. Music.Dopo avere insegnato Sassofono dal 2008 al 2011 presso i corsi di propedeutica di base del Conservatorio di Musica “V.Bellini” di Palermo attualmente insegna Sassofono presso il Liceo Musicale Regina Margherita di Palermo. Collabora con numerose formazioni da camera quali The Bass Quartet (quartetto sperimentale costituito da strumenti a fiato dall’estensione grave), il Trinacrian Saxophone Quartet, il Duo con il chitarrista Alessandro Blanco, il Giacomo Cuticchio Ensemble ed il Trio con il sassofonista Marco Ficarra ed il pianista Giovanni Di Giandomenico, con i quali ha eseguito numerose prime esecuzioni assolute di autori come M.Betta, G.Testa, G.Cangemi, A.Ferrante, G.Tagliavia, V.Mandina, V.Zaami, A.Fabra, G.Cuticchio e con cui svolge un’intensa attività concertistica. Dal 2011, insieme al sassofonista Michele Gerardi, ha dato vita all’Accademia Musicale Stupor Mundi, centro di eccellenza musicale dedicato allo studio della musica classica e contemporanea.

Nicolò Piccione

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Nato a Palermo nel 1993 nel 2006 viene ammesso al conservatorio di Musica "V.Bellini" di Palermo , dove studia Pianoforte col Maestro Marzia Manno e Composizione col Maestro Salvatore Bellassai. Negli anni si è esibito varie volte come solista e come accompagnatore,collaborando al progetto "Fucina dell'arte".

Nel luglio 2012 si è esibito sul palco all'aperto del Conservatorio eseguendo 2 brani per pianoforte da lui composti all'interno della "stagione concertistica 2012" del conservatorio con il "Laboratorio di Musica Contemporanea del Conservatorio di Palermo" "Ensemble50" diretto dal maestro Leonardi.

Nel 2012 ha brillantemente superato l'esame di compimento inferiore di composizione e l'esame di compimento medio di pianoforte.

Frequenta ,con eccellenti risultati,il primo anno della facoltà di Fisica presso l’Università di Palermo.

Simone Piraino

Nel 2004 inizia gli studi musicologici all’Università degli studi di Palermo sotto la guida, tra gli altri, di Paolo Emilio Carapezza. Sin da subito si muove nell’ambito dell’organizzazione concertistica e orchestrale, iniziando una lunga e fruttuosa collaborazione con l’Accademia Musicale Ars Antiqua di Palermo. Nel 2007 si laurea con lode in Discipline della Musica con una tesi su “I Vespri op. 37” di Sergej Vasil’evic Rachmaninov; l’anno dopo inizia a studiare Composizione con Giovanni D’Aquila al Conservatorio “Vincenzo Bellini” della stessa città. Dal 2008 tiene varie conferenze e guide all’ascolto, soprattutto in ambito universitario. In particolare, nel 2009 organizza il ciclo d’incontri “Musica e…” che riceve finanziamenti dall’Università degli studi di Palermo e suscita numerosi apprezzamenti. Vi partecipano importanti esponenti della musicologia palermitana quali Paolo Emilio Carapezza, Amalia Collisani e Massimo Privitera oltre che esperti provenienti da Università e Conservatori di altre città italiane. Ad ottobre dello stesso anno cura gli Atti del ciclo di incontri. Nel 2010 consegue la laurea specialistica in Musicologia (110 e lode) con una dissertazione su “Il canto ritrovato: Pippo Molino, compositore milanese tra XX e XXI secolo”. Dallo stesso anno comincia a collaborare con Gaetano Randazzo e la casa editrice e musicale “Kelidon Edizioni” (Palermo) per la produzione di CD di musica colta, jazz e pop. Nel 2012, per la casa editrice “ABEditore” (Milano), scrive “Ritratti dal vivo – La musica di Marco Betta, Giovanni D’Aquila e Riccardo Riccardi”, mentre, per le Edizioni C.U.S.L. “Il Pellicano” (Palermo), stende un “Sussidio cronologico per lo studio della Storia della musica”.Collabora con la testate quotidiane on-line Ilsussidiario.net, SicilyPresent.it e, dal 2010 al 2012, è stato redattore e responsabile della sezione musicale del portale di informazione Culturacattolica.it; da quest’anno collabora con GB Opera. Cura le note di sala per concerti di enti, associazioni e accademie musicali e collabora con alcune case discografiche (Itaca, Kelidon) nella realizzazione delle note di copertina di CD musicali. Negli ultimi anni organizza le attività concertistiche e orchestrali del Conservatorio di musica “Vincenzo Bellini” di Palermo. Recentemente, ultima il Master di II livello in “Organizzazione e Management dello spettacolo” presso lo stesso Conservatorio. Del 2012 sono le prime esecuzioni di “Abbraccio Infinito” per violino solista e orchestra d’archi (Orchestra da camera “Salvatore Cicero” di Palermo, dir. Luigi Rocca, vn. Maurizio Rocca). Nel 2013 vengono eseguiti i “Tre studi” pianistici, i brani sacri “Magnificat”, “Angelus” e la partitura per orchestra d’archi concertante, pianoforte e sintetizzatore “Dall’alba al tramonto…all’alba”, brano in cui emerge definitivamente una poetica musicale basata sulla costruzione timbrico-melodica che sviluppa, in continue reiterazioni, un percorso tendente all’Infinito. Nel 2013 pubblica, per “ABEditore” (Milano), “I Vespri op. 37 di Sergej Rachmaninov” e scrive vari articoli per la rivista “Terre Sommerse” (Roma). Ha curato i “Cataloghi delle opere” di Pippo Molino, Marco Betta, Giovanni D’Aquila, Riccardo Riccardi e Alberto Maniaci. È in pubblicazione, per la “Casa Musicale Sonzogno” (Milano), il libro “Pippo Molino: il canto ritrovato”.

Giuseppe Ricotta, pianista e compositore, comincia a comporre all’età di 13 anni. Si diploma in Pianoforte sotto la guida della prof.ssa Enza Vernuccio e in Composizione sotto la guida del M° Marco Betta, con il massimo dei voti.Nel 2011 partecipa ad un Corso di perfezionamento di “Composizione di musica per film” presso l’Accademia Musicale Chigiana sotto la guida del Maestro Luis Bacalov, vincendo anche una borsa di studio. Sono state eseguite diverse sue composizioni nell’ambito della programmazione di vari enti e associazioni: “Thanks”, per pianoforte a quattro mani, eseguito presso il Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” di Palermo e per l’evento “Univercittà in Festival” presso la Sala Magna di Palazzo Steri; l’ouverture de”Il canto di Sir Lancillotto” e “La Giostra” eseguita dall’Orchestra di fiati “Giovanni Paolo II” dell’Associazione “S.Anna”; “Thanks” e “Like a Butterfly”, trio per flauto, violoncello e pianoforte presso la Chiesa di San Matteo al Cassaro di Palermo in occasione dell’evento “9 compositori per l’Agimus”.Attivo in diversi ambiti della composizione, spazia dalla musica leggera, sinfonica, cameristica e jazz alla musica per film, riunendo nel suo linguaggio musicale stili e tradizioni di variegata provenienza.

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Nel 2012 compone, in collaborazione con Valentina Casesa, le musiche per la fiction in 3 puntate “7 PECCATI “ dirette da Paolo Brancati e andate in onda sulle reti SKY.Nel 2013 arriva fra gli otto finalisti al concorso internazionale di composizione per i “100 Celli” organizzato da Giovanni Sollima per il teatro Valle di Roma; il brano composto verrà trasmesso su Radio3.

Giancarlo Scarvaglieri

Dopo aver ottenuto il diploma in chitarra al Conservatorio di Palermo sotto la guida di Marco Cappelli, ha conseguito la laurea in Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo, con una tesi sulla Laude spiri-tuale seicentesca, presso Università degli Studi di Bologna.Nel 2004 è stato selezionato per rappresentare l’Italia al Music Omi International Musician Residency di New York City. Durante il soggiorno statunitense si è esibito come solista in diversi recitals e ha diretto l’en-semble internazionale Music Omi in vari concerti presso prestigiose istituzioni culturali tra cui il Consolato Generale Argentino e l’Anfiteatro dello Sculptor Park.L’orchestra Madri di Seul nel 2003, ha eseguito la sua opera: Memorie - Guitar Concert on Neapolitan themes con Marco Cappelli alla chitarra solista. Durante la sua formazione musicale si è perfezionato con diversi maestri, tra cui: Alirio Diaz, Eliot Fisk, Elena Casoli, Maurizio Colonna, Linda Calsolaro, Alessandro Solbiati, Nuccio D’Angelo, Salvatore Sciarrino, Gia-como Manzoni, Ivan Fedele e Steve Martland.Interessato alle nuove forme di espressione artistiche, ha studiato per diversi anni Composizione Musicale Elettroacustica con il Sound Designer Alessandro Cipriani. Risulta 3° classificato al concorso Nazionale di Composizione Verso il Giubileo (con Luciano Chailly come presidente della giuria) e vincitore del 2° premio al Concorso di Composizione Musicale Bernardino Giu-liana. Ha inciso i CD: “Lynotape” (edizioni Aleph – Catania); “4th Music Omi International Musician Residency” (edizioni ARTOMI – New York City); “4° Cantiere di Musica Attuale” (edizione Val Vibrata – Corropoli TE); “1° Concorso Nazionale di Composizione Verso il Giubileo” (edizioni Accademia Musicale Europea – Meda MI); “Paragem” (edizioni Aleph – Catania); “Landscape” (edizioni Aleph – Catania).Nell’Agosto 2006 vince il 3° premio al Concorso Internazionale di Composizione 2 Agosto con la com-posizione Mozart Meets Me per flauto ed orchestra. La prima esecuzione, affidata all’Orchestra della Fon-dazione “Arturo Toscanini” di Parma diretta da Stephan Alltop e Stefano Parrino al flauto solista, è stata trasmessa in diretta radiofonica (Radio 3 Suite) e in differita televisiva (La musica di Rai 3). Nel Febbraio 2008 è stato selezionato per il 14° Young composer meeting in Apeldoorn (Netherlands). Durante il meeting, l’ensemble Orkest de Ereprijs, ha eseguito la sua composizione per tre voci femminili ed ensem-ble Shouts works. In quell’occasione, ha frequentato le masterclass di Louis Andriessen, Martijn Padding, Richard Ayres, Rozalie Hirs, David Dramm, Rodney Sharman e Michael Daugherty. Recentemente è stato ospite dell’University of Cincinnati (USA) per il festival di New music MUSIC CCM. Durante il festival ha frequentato le masterclass di Steve Reich, Jack Body, Frederic Rzewski e Joel Hoffman. La sua compo-sizione Reve de Danse è stata eseguita in prima assoluta il 21 Giugno 2008 presso la Werner Recital Hall in Cincinnati.Nell’Agosto 2008 la sua composizione IOR? è stata selezionata al 4th International Workshop for young composers a Riga in Latvia.Attualmente studia Composizione presso il Conservatorio di Musica di Palermo.

Antonino Scorsone, nato a Caccamo il 25/03/1970, si è diplomato in clarinetto al conservatorio A. Scontrino di Trapani ed ha continuato iscrivendosi poi in composizione presso il conservatorio V. Bellini di Palermo sotto la guida del M°. Marco Betta.

Dal 1990 fino ad oggi è Direttore Artistico dell’associazione culturale musicale “Complesso Bandistico Città di Caccamo” con la quale ha realizzato numerosi concerti, sfilate, raduni e intrattenimenti vari nel proprio paese e in molte città della Sicilia.

Nel 1990 ha diretto in diverse occasioni la banda di Caccamo nella città di Chicago (USA), durante la partecipazione alla manifestazione del Columbus Day, ripetendo la stessa esperienza nell’ottobre del 2002 con altre sfilate ed altri concerti riscuotendo lusinghieri apprezzamenti dalle massime autorità locali.

Nel 1992, ha collaborato, per un lungo periodo, per la preparazione di un repertorio vocale polifonico con il coro dell’associazione siciliana “Musica per l’Uomo” della città di Cefalù, esibendosi in concerti di vario genere musicale e partecipando, nel 1994, ad una rassegna per cori siciliani organizzata dall’Ars Cori di Palermo per la commemorazione di Falcone e Borsellino.

Nel 1995 ha seguito un corso di aggiornamento per direttori di bande musicali a Catania sotto la guida del Maestro Fulvio Creux, successivamente, sempre nello stesso anno, ha partecipato ad un altro corso di aggiornamento di musica corale tenuto dal Maestro Sebastian Korn nella città di Cefalù.

Dal 1994 è anche direttore artistico del coro polifonico “Benedetto Albanese”, costituito da egli stesso in seno all’associazione “Amici della Musica B. Albanese” di Caccamo, con il quale ha riscosso

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meritevoli apprezzamenti in una rassegna di gruppi corali a Bagheria e in vari concerti tenuti a Caccamo, Aspra e Trabia. Con lo stesso coro, nel 2002, ha diretto concerti di musica polifonica vocale rinascimentale e popolare nelle città di Ficarazzi, Cefalù e Castellana Sicula per conto dell’Azienda Provinciale del Turismo; e nel mese di maggio dell’anno 2003 partecipa al 5° Concorso Nazionale Città di Balestrate per la sezione cori polifonici, aggiudicandosi il 2° posto con il punteggio seguente: 90/100.

Di particolare rilievo artistico-culturale è stato, nel 1999 e nel 2006, il gemellaggio organizzato dal Complesso Bandistico di Caccamo con la filarmonica “G. Puccini” del comune di Ponsacco in provincia di Pisa.

Nel 2001, in collaborazione con la Scuola Media Statale di Caccamo, grazie ad un progetto sponsorizzato dalla Regione Sicila intitolato “Dal far a…saper fare impresa”, ha istituito un coro all’interno dello stesso istituto formato da genitori e ragazzi, partecipando a vari incontri in alcuni paesi limitrofi organizzati dagli stessi Direttori scolastici nei propri Istituti.

Dal 1992 è iscritto alla S.I.A.E. (Società Italiana Autori ed Editori) come compositore melodista e nel 1998 chiede e supera gli esami, qualificandosi così, all’interno della stessa società con il titolo di Cantautore per l’estensione e la tutela dei diritti diventando così Compositore ed Autore della parte melodica e letteraria degli oltre 120 brani già depositati.

Si è adoperato per la realizzazione di studi e sale discografiche registrando ed elaborando, insieme ad altri rinomati musicisti, vari brani di musica pop, jazz, rock ed altri, incidendo anche con propri brani e con la propria professionalità artistica e virtuosistica n° 3 volumi di musica da ballo e folkloristica scritti appositamente per gruppi musicali specifici e piccole orchestrine, in qualità di clarinettista e sassofonista.

Nel 2008 ritorna a seguire gli studi universitari di composizione sotto la guida di alcuni maestri con i quali, affrontando materie, tesi e argomenti vari, scrive brani per canto, violino, quartetto d’archi e orchestra da portare in commissione come prova d’esame. Frequenta un corso di Direzione d’Orchestra sotto la guida del M° Aldo Ceccato (maestro direttore e concertatore di fama internazionale), e per tutta la durata del corso si è esercitato nella gestualità, nella comunicazione e nella lettura di partiture di grandi autori come Beethoven, Mozart, Mendelssohn e Schubert, dirigendo l’Orchestra del Conservatorio “V. Bellini” di Palermo nell’esecuzione di overture e sinfonie dei suddetti autori.

Nel Dicembre del 2010 partecipa al XIII Concorso Nazionale di Composizione o Elaborazione di canti natalizi in vernacolo calabrese tenutosi nella cattedrale di Oppido Mamertina (RC) classificandosi al III posto con il brano inedito “A befana” eseguito dal coro polifonico “Musica Nova” di Nicotera.

Nel mese di Marzo dell’anno 2013 si è laureato con il massimo dei voti al Triennio Sperimentale di Composizione presso il Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini di Palermo discutendo la tesi Linguaggi Contemporanei per Strumenti Tipici Siciliani nell’intento di approfondire, ricercare e valorizzare artisticamente tradizioni, usi e costumi della Sicilia all’interno di una visione folkloristica del tutto innovativa, moderna e sperimentale.

Ha al suo attivo composizioni per orchestra, per banda, per coro, per gruppi da camera e per solisti. Inoltre ha scritto e trascritto musiche per orchestra, ensamble di fiati, per gruppi folkloristici, per commedie teatrali e per manifestazioni storiche.

Alessio Taormina

Nato a Palermo nel 1992 intraprende lo studio del Clarinetto presso la Scuola Media ad indirizzo musicale “Camillo Benso conte di Cavour” sotto la guida del Maestro Gaspare Cicio; a quegli anni risalgono le prime composizioni e i primi arrangiamenti per l’Ensamble della scuola. Durante gli anni del liceo intensifica il suo interesse per la Composizione e insieme continua ad offrire le proprie prestazioni musicali come chitarrista in una rock band e in qualità di clarinettista presso la Banda “Partanna Mondello”. Intraprende per breve tempo lo studio del Violino sotto la guida del Maestro Antonio Battaglia. Nel 2009 è direttore della Corale polifonica “SS. Crocifisso a Pietratagliata”, con la quale esegue numerose proprie composizioni. Successivamente, sotto la direzione del Maestro Mauro Visconti, canta come Basso nel Coro della Cattedrale di Palermo. Avendo conseguita la maturità classica, frequenta ad oggi parallelamente il corso di Composizione del Maestro Fabio Correnti presso il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo e il corso di Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Palermo.

Giulia Tagliavia

Giulia Tagliavia (Palermo, 1986) ha studiato presso il Conservatorio V. Bellini di Palermo, diplomandosi col massimo dei voti in pianoforte e in composizione sotto la guida dei Maestri Donatella Sollima e Marco Betta. Ha frequentato masterclass di jazz e improvvisazione che l’hanno portata a esibirsi in svariati Festival, tra cui il Roccella Jazz, dove ha ottenuto una borsa di studio per compositori emergenti nel 2007. E’ stata allieva di Luis Bacalov in musica per film presso l’Accademia Chigiana di Siena e ha scritto colonne sonore per documentari e video‐istallazioni. Dal 2008 collabora con lo scrittore Stefano Benni in qualità di pianista e

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compositrice, accompagnandolo nei suoi reading e spettacoli teatrali. Attualmente portano in scena il “Cyrano de Bergerac”. La notte del 30 aprile 2013 partecipa al “Primo Contest di Composizione ‘in clausura’” indetto dal Teatro Valle Occupato. La giuria costituita da Nicola Piovani, Silvia Colasanti, Piero Ostali, Enrico Melozzi e Veronica Lazar, nomina vincitore il suo pezzo “Com’è triste la prudenza!” che viene eseguito in prima assoluta su Radio3 e successivamente sul palco del concerto del 1 maggio in piazza San Giovanni a Roma, dai 100 violoncelli del Teatro Valle Occupato diretti da Giovanni Sollima.

NOTE BIOGRAFICHE

INTERPRETI

Giuseppe Cataldo

Giuseppe Cataldo nasce a Palermo.

Inizia la sua attività artistica giovanissimo, prima in veste di esecutore, intensamente e per quasi due decenni, suonando in formazioni lirico-sinfoniche, da camera e jazzistiche. Poi, quasi naturale evoluzione di un percorso, si dedica esclusivamente alla direzione d’orchestra.

Come direttore d’orchestra è attivo sia nel repertorio lirico che nel sinfonico e dirige importanti orchestre come: Berliner Symphoniker, Munchner Symphoniker, Singapore Symphony Orchestra, Israel Symphony Orchestra, Praga Philharmonia Orchestra, Honolulu Symphony Orchestra, Bratislava Symphony Orchestra, Hamilton Philharmonic Orchestra, Slovenian Philharmonic Orchestra, Aachen Symphony orchestra, New England Symphony Orchestra etc…È stato direttore ospite dell’Opera House di West Palm beach, dell'Opera di Stato di Praga, del Teatro Massimo Bellini di Catania, del Maggio Musicale Fiorentino, del Teatro dell’Opera di Cordoba, del Teatro Nazionale Claudio Santoro di Brasilia etc..In Italia è stato inoltre Direttore ospite di varie orchestre e festival: Orchestra Sinfonica Siciliana, Festival Pianistico Internazionale "Arturo Benedetti Michelangeli" di Bergamo e Brescia, Orchestra Sinfonica di Sanremo, Orchestra Sinfonica della Istituzione Europea, Orchestra Sinfonica dell'Emilia Romagna Festival, Orchestra Giovanile Italiana, Orchestra Sinfonica di Roma ed altre ancora.

Così scrivono di lui: ... "La Butterfly presentata dal Teatro dell'Opera di Palm Beach è la migliore produzione che la Florida abbia avuto negli ultimi due anni. Il direttore d'orchestra Giuseppe Cataldo ha diretto una esecuzione straordinaria. Regalandoci una vitale prestazione musicale molto convincente. Cataldo ha trattato la partitura magistralmente, facendo emergere ogni dettaglio in modo chiaro e pulito. Raggiungendo così il climax in modo superbo. Mostrando anche grande maestria ed eleganza nel fare emergere le onde impetuose del duetto d'amore". (By Lawrence A. Johnson from OperaNews Magazine and from Sun-Sentinel South Florida)

Attualmente ricopre l’incarico di Direttore Artistico della “Settimana di Musica Sacra” di Monreale per il triennio 2011-2013. Tra gli incarichi ricoperti in passato vanno ricordati quello di Direttore Artistico dell'Orchestra Sinfonica Siciliana, prima dal 1998 al 2001 e una seconda volta dal 2008 al 2009; quello di Consulente Artistico del Comune di Palermo (2001). E Ancora per il Comune di Palermo quello di Direttore Artistico, per le sezioni musica e danza, della VI edizione di "Palermo di Scena" (2001).

Ha studiato Composizione, Direzione di Coro, Direzione d'Orchestra e Strumenti a Percussione. Dal 1990 è Docente titolare di cattedra presso il Conservatorio di musica "V. Bellini" di Palermo.

Fabio Correnti

Fabio Correnti ha studiato presso il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo conseguendo il Diploma in Pianoforte  ed in Composizione. Ha frequentato inoltre il Corso di Musica Corale e Direzione di coro e  quello di Direzione d’orchestra. Nel 1990 si è Laureato presso l’Università degli studi di Bologna in Discipline Musicali approfondendo gli studi di composizione con Franco Donatoni. Dal 1992 al 1996 ha collaborato con l’Associazione musicale Ludus e l’UNICEF fondando un’Orchestra di giovani strumentisti con cui ha effettuato numerosi concerti e per cui ha composto ed elaborato diversi brani musicali sia classici che appartenenti al repertorio popolare. Dal 1996 al 2004 ha diretto il Coro Lirico dell’Associazione ArmoniA con cui ha prodotto numerosi concerti ed una tournèe in Giappone nel 1997. Ha collaborato anche con diverse altre associazioni dirigendo il coro nei Carmina burana di C. Orff e, per la  XLVI Rassegna Internazionale di Musica Sacra di Monreale, la Petite Messe Solennelle di G. Rossini. Ha diretto inoltre Cavalleria rusticana di P. Mascagni al Teatro Politeama Garibaldi di Palermo e Tosca e Boheme di G. Puccini presso il Teatro

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Umberto di Roma. Ha partecipato a numerosi concerti da camera e lirici . Insegna Composizione presso il Conservatorio di Musica “V. Bellini” di Palermo.

Andrea Emanuele

Andrea Emanuele è nato a Palermo nel 1994. A 7 anni inizia lo studio del pianoforte sotto la guida di Suor Anna Giovanna Messina e nel 2004 viene ammesso al Conservatorio “V. Bellini” di Palermo come allievo del M. Marzia Manno. Numerosi sono i riconoscimenti ottenuti in Concorsi Nazionali e Internazionali, fra i quali: il Primo Premio Assoluto al XIV Concorso Internazionale per giovani musicisti “G. Campochiaro” a Pedara con Silvia Vaglica nella sezione pianoforte a quattro mani e il Primo Premio al XIII concorso nazionale per giovani musicisti “Città di Palermo”. Nel dicembre 2005 ha partecipato quale studente effettivo al “Corso di Interpretazione musicale” tenuto dai M. Ennio Pastorino e An Li Pang a Caltanissetta. Nel gennaio 2009 si esibisce al Teatro Politeama di Palermo con l’Orchestra Sinfonica “V. Bellini” del Conservatorio di Palermo. Ha suonato in duo cameristico con il violinista Marcello Enna, suo collega. Nel 2011 ha conseguito il Compimento Medio di Pianoforte con lode, e si avvia a concludere gli studi.

Massimo Leonardi

Nato a Catania si diploma in Pianoforte presso l’Istituto Musicale “Rinaldo Franci” di Siena con il massimo dei voti. Successivamente consegue i diplomi in Composizione studiando con T. Procaccini, e in Direzione d’orchestra presso il Conservatorio di Palermo. Si perfeziona con A. Solbiati, S. Gorli, P. Bellugi, R. Weikert. Nel 2008 consegue il Master di Alto perfezionamento in Direzione d’orchestra presso l’Accademia Internazionale pescarese con il M° D. Renzetti, e successivamente completa gli studi di Direzione d’orchestra presso la Hochschule di Mannheim. Dal 2009 segue l’attività di produzione del M° G. Kuhn presso il Festival di Erl e l’Orchestra Haydn di Trento e BolzanoSi è impegnato sia nell’attività pianistica che in quella compositiva e direttoriale, riscuotendo sempre unanimi consensi con recensioni su La Repubblica, Il Mattino, La Gazzetta del Mezzogiorno, La Sicilia, Giornale di Sicilia, Sundey Times. Sue composizioni sono state eseguite per enti e associazioni concertistiche in Italia, Germania, Turchia, Giappone, Brasile, Indonesia, Stati Uniti, Canada, Israele. Come direttore ha collaborato con l’Orchestra da camera Stesichoros, con l’Orchestra di Vilnius, Carlo Felice di Genova, con il Divertimento Ensemble, con l’Offerta Musicale ensemble, I pomeriggi musicali, la München Orchester e l’Orchestra di Maribor, ed ancora per vari enti concertistici in Lituania, Austria, Slovenia, Croazia. Nel 2005 ha fondato l’Orchestra dell’Università Kore di Enna realizzando numerosi concerti con programmi sinfonici ed operistici che vanno dal tardo barocco al contemporaneo, e collaborando con diversi artisti, B. Canino, E. Zosi, E. Pozzi, D. Petralia. Nel 2008 ha fondato l’ensemble Catania musica, rivolgendo particolare attenzione alla produzione di opere in prima esecuzione assoluta di artisti contemporanei. Nel 2012 ha fondato l’Aula50 Ensemble, formato da studenti del Conservatorio di Palermo per dare voce ad opere del repertorio contemporaneo e degli studenti dei corsi di Composizione. Ha insegnato in vari Conservatori di musica Composizione, Elementi di Composizione per Didattica della Musica, Armonia complementare, Analisi musicale, Pratica della riduzione pianistica della partitura orchestrale. Presso il Dams dell’Università Kore di Enna ha insegnato Etnomusicologia e Teoria musicale. Dal 2007 è docente di Teoria, ritmica e percezione musicale presso il Conservatorio “V. Bellini” di Palermo.

Giovanni Mattaliano

Suona, compone e improvvisa sui suoi strumenti: clarinetto,clarinetto basso e sax soprano. Nasce a Palermo nel '69, consegue gli studi in clarinetto con il massimo dei voti presso il conservatorio della sua città, affinando nel contempo lo studio del jazz, della composizione strumentale, della regia teatrale applicata ai propri lavori e della scrittura poetica(autore di numerosi versi dedicati al suono). Consegue nel '95 sotto la guida del M° Bruno Mezzena la laurea al corso biennale di Musica da Camera,votazione 10/10 presso l’accademia Internazionale L. Perosi di Pescara. Il suo esordio da solista risale al 1990 con il concerto k622 di Mozart,suonando come bis in solo il brano “spain” di Chick Korea. Consegue il primo premio assoluto in numerosi concorsi nazionali ed internazionali di musica da camera (AMA Calabria, Senigallia, Ancona, ecc.). Fondatore e ideatore insieme ad altri musicisti siciliani dell’Orchestra Musica Contemporanea di Palermo di cui si occupa della direzione artistica dal ’96 al 2003. Sempre da una sua idea,fonda il trio STRABERN, con cui si esibisce dal ‘95/2003 in italia e all’estero (Stati uniti, Belgio, Olanda, Francia) incidendo tre produzioni discografiche con musiche in prima assoluta di autori italiani,con un brano dedicato espressamente da Ennio Morricone. Dal ’97 al 2013 partecipa a tournèe con l’ensemble fenicia e il duo Rerum Natura (Mattaliano-Biondolillo),italian jazz med clarinet, duo Mattaliano/Del Barba, interensemble CompositorInterpreti. Suona da solista con orchestra(orch. sinfonica siciliana, orch. di sanremo, orch. musica contemporanea di Palermo, Gli Armonici, Orch.filarmonica Franco Ferrara, Orch. da camera di Palermo, orch.del conservatorio V.Bellini di Palermo ecc) tutte prime assolute con clarinetto solista a lui dedicate da Marco Betta, Marcello Biondolillo, Fabrizio Festa, Carlo Galante, Franco Mannino, Cesare Picco, Gaetano Randazzo e la prima

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siciliana dell'ebony concert di Stravinski, prelude fuge and riffs di Bernstein per clarinetto e jazz ensemble e del concerto di Gerald Finzi per clarinetto e archi.In ambito teatrale collabora come clarinettista e compositore con il regista francese Richard Martin, con cui svolge nel 2003 una lunga tournèe in 14 paesi del mediterraneo, con il regista Michele Perriera(la sicilia è una barca e la solita musica), sue le musiche per la fiaba musicale “Ever dream il sognofattore” (presentato a Kal’sArt 2005) e lo spettacolo musicale “L’angelo bianco” (in prima alla rassegna “Artaudiana” 2006 entrambi scritti da Maria Teresa de Sanctis. Collabora dal 2004/2012 a oggi in varie produzioni (“Romana-Omaggio a Gabriella Ferri” “musicanti” “Anima mundi” “opera da tre soldi”ecc..) andate in scena presso i più importanti teatri italiani con più di 400 repliche (Eliseo di Roma, Bonci di Cesena, Teatro delle Muse di Ancona, teatro di Asti, Teatro Verdi di Modena, Teatro Morlacchi di Perugia, Teatro delle Vittorie, teatro biondo di Palermo, teatro della pergola di Firenze, teatro Bellini di Catania, teatro massimo di palermo,ecc.) partecipando più volte in diversi programmi televisivi in diretta su RAI 1 e condotti da Pippo Baudo(omaggio alla Magnani, mille miglia ecc..).Partecipa con Tosca e la Nica Banda all’edizione 2007 del festival di Sanremo,condotto da Pippo Baudo, con la canzone “il terzo fuochista”, in tournèe estiva in numerosissime città italiane .Nel 2008 incide il disco “voci del dove” con proprie musiche per l’etichetta jazzliveimprovisation.Realizza nel 2009/2010 lo spettacolo “fiati di corde” con proprie musiche e regia scenica prodotto da jazzliveimprovisation e rappresentato in diverse rassegne (Palermo,Erice,Catania, Roma,Gallipoli,Lecce).Sempre nel 2009 partecipa alla realizzazione di 2 videoclip con proprie musiche e regia scenica, girati alle terme arabe di Cefalà Diana(Pa)considerate le più antiche al mondo e prodotti da jazzliveimprovisation.Nel 2010 partecipa come clarinettista/sax solista al XXIV festival internazionale di Macao(Cina) con il gruppo Omniart Ensemble e i ben noti cantanti italo cinesi “Soler”.Nel 2011 partecipa in veste solistica alla prima italiana del tour di STING in "Symphonisity" interpretando il brano "Englishman in new york" andato in scena il 27 luglio 2011 al Castello a mare di Palermo.Nel 2012 incide il suo nuovo CD “Soteira” con proprie musiche presentato in diverse rassegne concertistiche. Dirige l’Orchestra Nuovi Linguaggi del conservatorio V.Bellini con proprie musiche e di autori siciliani in un concerto dal titolo “ai confini del mare”. Svolge una tournèe in Norvegia come ospite artista italiano nella produzione creativa multimediale “Al you need is love…?”. Ospite e ideatore del concerto commemorativo su Tony Scott, tenutosi presso il Castello arabo-normanno di Salemi. Nel 2013 promuove una performance in solo dal titolo”quell’unico fiato”Collabora dall’ ’88 con l’OJS con musiche in prima assoluta ed europea dirette da Gunther Schuller (1a europea Epitaph di C.Mingus), Giorgio Gaslini, Paolo Lepore, Charles Floyd, Clarke Terry, David Miller, M.Torke, Bill Russo, Paolo Fresu, Natalie Cole, Enzo Randisi, Billy Childes,ignazio Garsia ecc. Collabora in veste solistica con alcuni tra i più rappresentativi artisti della canzone italiana: Claudio Baglioni(Oscia’ 2006), Rossana Casale, Tosca(dal 2005 a oggi), Aida Sattaflores e Peppe Servillo(2012)Incide per le case discografiche: JazzLiveImprovisation, Azzurra music, Kicco music, Omc-Kelidon, Rainbow, Spla’sh, Don’t worry, Teatro del sole, Tirreno. Attualmente insegna clarinetto jazz al conservatorio di musica V. Bellini di Palermo e tiene corsi di perfezionamento sul sound dei clarinetti etnici e jazz con musiche proprie e di tradizione.

Orazio Maugeri

E’ uno dei fiori all'occhiello del movimento jazzistico italiano. Ha pubblicato nel 2010 il primo CD a suo nome in formazione acustica in duo con Andrea Pozza.Ha anche suonato con artisti del Pop Italiano come Francesco De Gregori col quale ha inciso sette CD dei quali cinque dal vivo e sempre con lo stesso ha realizzato due Video, De Gregori Live & Il Bandito e il Campione.Maugeri, già docente a cattedra di Musica Jazz presso il Conservatorio di Musica diPalermo, insegna presso l’Istituto Musicale di Catania. E’ stato 1° sax alto dell'Orchestra Jazz Siciliana della Fondazione The Brass Group di Palermo.Ha collaborato con molti dei grandi artisti della musica afro-americana degli ultimi due decenni. Vanta una vasta attività discografica, dalla musica Jazz alla musica Etnica,dalla musica d’Autore alla musica Contemporanea.Alcuni nomi dei musicisti con i quali ha collaborato;Billy Childs, Martial Solal, Rachelle Ferrell, Darren Barrett, John Pizzarelli, Archie Sheep, Mel Lewis, Sam Rivers, Ernie Wilkins, Toshiko Akijoshi, Gil Evans, Bob Brookmeyer, Bob Wilber, Carla Bley, Steve Swallow, Gary Valente, Michele Hendricks, Joan Baez, Marlena Shaw, Vesta Williams, Denice Williams, Linda Stokes e Jackie Ball, Tom Harrell, Gunther Schuller, Gail Gilmore, Jack Walrath, Nathalie Cole, Michael Torke, Lester Bowie, Cedar Walton, Diane Schuur, Arturo Sandoval, Bob Mintzer, Bill Russo, Joy Garrison, Art Perry Ensemble, Silvia Droste Paul Jeffrey ed altri.

Ha suonato da solista con; con l’Orchestra della RAI, l’Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania,l’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, l’Orchestra di Musica Contemporanea, l’Orchestra Jazz Siciliana, l’Orchestra Sinfonica Siciliana.

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Alcuni dei Festival ai quali ha partecipato:Umbria Jazz ’87 - Perugia; Festival Internazionale of Jazz ’89 - Karlovy Vary;Sardegna Jazz ’89 - Cagliari; San Vito Jazz Festival ’94 - San Vito Lo Capo (TP); Philips Dubai International Jazz Festival 2003 - Dubai (EAU); SummerNight 2004 Amici della Musica - Palermo; Fivizzano Music World 7° Festival Internazionale 2004 - Fivizzano (MS); Fiemme Ski Jazz 2007 - Val di Fiemme (Trentino Alto Adige); Copenhagen Jazz Festival 2008 - Copenhagen (DK); Aarhus International Jazz Festival 2008 - Aarhus (DK); Ribe Jazz Festival 2008 – Ribe (DK); Villa Celimontana Jazz Festival 2009 - Roma; Ritmo delle Città 2011 - Milano; Veneto Jazz Festival 2011 - Bassano del Grappa (VI); Canicattini Bagni (SR) Festival Internazionale del Jazz 2011 Sergio Amato;Castellammare Jazz Festival 2012 - Castellammare del Golfo (TP); Catania Jazz 2012 - Catania; Piazza Jazz 2012 - Piazza Armerina (EN).

Giuseppe Mazzamuto

Nato a Palermo, ha studiato presso il Conservatorio di Stato “V. Bellini” di Palermo sotto la guida del Maestro Giuseppe Cataldo, conseguendo il diploma in strumenti a percussione con la votazione di 10/10 e la laurea di II livello con il massimo dei voti, lode e menzione per la tesi di laurea. Agli esordi della sua brillante carriera ha vinto l’audizione pubblica come timpanista e percussionista presso l’Orchestra Giovanile Italiana che è composta dai più talentuosi musicisti del panorama italiano, facendone parte per 2 anni durante i quali ha avuto l’occasione di lavorare con direttori e musicisti di livello internazionale come i Maestri R. Muti, C. M. Giulini, G. Sinopoli, V. Globokar, D. Gatti, E. Imbal, e di esibirsi nei teatri più importanti d’Italia quali il teatro Reggio di Torino, La Fenice di Venezia, il Comunale di Bologna, il Maggio Musicale Fiorentino. Ha sostenuto diverse audizioni presso Fondazioni Lirico-Sinfoniche classificandosi sempre tra i primi posti; in questo modo ha avuto la possibilità di lavorare per la Fondazione Teatro Massimo, la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, la Fondazione Orchestra Regionale Toscana e altre Fondazioni di rilevanza nazionale. Dal 1998 presta la propria opera in qualità di percussionista presso la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, è docente di Percussioni Classiche per i corsi propedeutici presso il CONSERVATORIO STATALE "V. BELLINI" di PALERMO ed è docente di Percussioni Etnico-Latine presso la scuola BRASS GROUP di PALERMO. Nel 2008 ha composto ed eseguito come solista il “Concerto for Vibraphone and Orchestra (to Mary and Son)” in occasione del 50° della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, presso la medesima Fondazione, concerto che è stato successivamente segnalato presso il prestigioso mensile di settore a tiratura nazionale “Percussioni”.Parallelamente alla sua formazione classica ha affiancato ad essa una etnica, latino americana e jazz; ha svolto, infatti, numerosi concerti e tournées internazionali come batterista e percussionista (in particolare con percussioni etniche e afro-cubane) con artisti di rilievo sia nell'ambito nazionale che internazionale, e ha partecipato a numerose collaborazioni discografiche. Fondatore dei “Percussionisti Ensemble di Palermo”, (gruppo formato da sei percussionisti professionisti) gruppo eclettico che passa dai ritmi africani e cubani a delle spettacolari performance sulla scia degli Stomp, e della formazione “Mazzamuto’s Quintet” dove si presenta come vibrafonista jazz e percussionista, ha inaugurato con la partecipazione straordinaria di Giuseppe Milici, il “Rihab Jazz Festival tributo ad Enzo Randisi” in collaborazione con il Brass Group di Palermo, e ha riscosso notevole successo di pubblico facendo il tutto esaurito alla Kursaal Tonnara Bordonaro, e al Mogerbino Jazz Festival, nella scorsa estate riscuotendo buone recensioni giornalistiche, (tra queste Balarm ha scritto: “Una serata anche all'insegna del vibrafono, lo strumento suonato da Randisi, che a Palermo ha trovato un nuovo erede …”).Compositore e arrangiatore, ha al suo attivo molteplici composizioni: tra queste è coautore delle musiche del musical Father Joe che è stato presentato al teatro Brancaccio di Roma nel Dicembre 2008.

Giuseppe Urso

- Diploma di Percussione sotto la guida del M° Giuseppe Cataldo, Conservatorio di Musica "V.Bellini" di Palermo con 10/10 (luglio1994). Diploma Accademico II° livello in Jazz, Conservatorio di Musica "V.Bellini" di Palermo con votazione 110/110 e lode (dicembre 2007).- Nel 2001 Miglior batterista italiano sul referendum specializzato della rivista "Basi Media Magazine".- Nel 2007 vince il concorso come professore d'orchestra (batteria) presso la Fondazione The Brass Group con il massimo punteggio.Nel 1985 studia la batteria con Enrico Lucchini a Milano presso la Scuola del "Capolinea". Studia a New York con Adam Nussbaum (1997). Lezioni di tabla con Sanjay Kansa Banik. Clinics con Trilok Gurtu (Palermo), Steve Smith (Londra), Dennis Chambers (Ravenna). Studi privati con Jeff Ballard e Lewis Nash. PUBBLICAZIONI : "A percussion study for two players" (2001), per Mnemes Publish-ing, per due esecutori. "Drumming"(1998), metodo per batteria con Cd edito da Panastudio Productions e distribuito da Nuova Carish Milano. "Vinum De Cupa" (Caligola Records/1995), "Martinghana" (Teatro del Sole/2001)- Brani tratti da Martinghana sono stati selezionati in playlists dell'emittente radiofonica americana Kusp Radio e nel 2010 Rai Radio 3 per il programma Fahrenheit di Edoardo Boncinelli e' andata In onda la

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composizione originale "Rekhale" tratta dalla suite "Pantelleria" dello stesso lavoro discografico per Dialoghi sull'Uomo: Identità ascolta.ATTIVITA' CONCERTISTICA (selezione principali collaborazioni) Reinhardt Jazz Orchestra (1985-92), Orchestra Jazz Siciliana (1993-2008), Ente Autonomo Teatro Massimo, Orchestra Sinfonica Siciliana, Orchestra di Musica Contemporanea.Arrangiatore e co-direttore dell'Orchestra Siciliana di Musica Popolare (Berlino 1999; Malta 2000).Big Band drummer per 26 anni complessivi e numerosi concerti come sideman con i seguenti artisti, tra gli altri: Vince Mendoza, Dave Liebman, Cedar Walton, Phil Woods, Clark Terry, Toots Thielemans, Arturo Sandoval, Diane Schuur, Noa, Patti Austin, Michelle Hendricks, Ernie Watts, Emil Richards, Joe Porcaro, Rachelle Ferrell, Jack Walrath, Paolo Fresu, Stefano Di Battista, Flavio Boltro, Michael Mantler, Stefano Bollani, M.Torke, Gianluca Petrella, Rene Olstead, Dusko Goykovic, Tigran Hamasyan, Gunther Schuller, Jenny B, Joy Garrison, Joseph Bowie, Cheril Porter, Pietro Tonolo, David Kikoski, Dario Deidda, Billy Childs, Martial Solal, Bill Carrothers, Fabio Zeppetella, Eumir Deodato, Piero Leveratto, Paolino Dalla Porta, Roger Hines, John Pizzarelli, Jeanlup Lognon, Less Mc Cann, Marco Zurzolo, Marco Tamburini, Riccardo Fassi, Renato Sellani, Enzo Randisi, Gigi Cifarelli, Gianni Bedori, Sergio Fanni, Evelyn Glennie, Rosario Giuliani, Wayne Bergeron, Gianni Basso, Darren Barrett, Sheryl Bailey, Franco Cerri etc.CONCERTI SOLISTICI (selezione principali attività)"Histoire du Soldat" di Igor Stravinsky, varie produzioni della Fondazione E.A.Teatro Massimo del Teatro Biondo di Palermo."Sonata per 2 pianoforti e 2 percussioni" di Bela Bartok della Fondazione E.A.Teatro Massimo."Epitaph" di Charles Mingus con O.J.S. diretta da Gunther Schuller, prima esecuzione europea (Palermo)."Porgy and Bess" di George Gershwin con O.J.S. dirett.Gunther Schuller, prima esec. naz. con Paolo Fresu. (Pescara).Giuseppe Urso & Mauro Schiavone "Vinum De Cupa", Magyar Radio di Budapest (world live broadcast) Istituto Italiano di Cultura di Budapest e di Szeged (Ungheria).Istituto Italiano di Cultura di Bielsko Biava e di Katowice (Polonia).Ecole Nationale de Musique d'Avignon (Francia), solo performance.Zsambèk Jazz Open (Ungheria), con Mauro Schiavone, Stefano Di Battista e Janos Egri.Nel 1985 studia la batteria con Enrico Lucchini a Milano presso la Scuola del "Capolinea". Studia a New York con Adam Nussbaum (1997). Lezioni di tabla con Sanjay Kansa Banik. Clinics con Trilok Gurtu (Palermo), Steve Smith (Londra), Dennis Chambers (Ravenna). Studi privati con Jeff Ballard e Lewis Nash.Docente di Batteria e Percussioni jazz presso i Conservatori di Musica "V.Bellini" di Palermo, "A,Scontrino" di Trapani,”A.Corelli di Messina”, vincitore delle rispettive graduatorie d'Istituto.Dirige l'orchestra dei corsi di musica jazz presso il Conservatorio "V.Bellini" di Palermo.Ha svolto attivita' didattica dal 1993 al 2008 presso la Scuola Popolare di Musica della Fondazione "The brass group" e saltuariamente in diverse associazioni musicali dell'isola.Seminario di batteria tenuto in lingua francese all'Ecole Nationale de Musique d'Avignon (2000).Docente assistente alle clinics di Elvin Jones (2000), Peter Erskine (1998), Adam Nussbaum (2001), Gary Novak (2007), Bill Stewart, Ralph Peterson (2008).Nel 2009 fonda insieme a Toti Cannistraro la soc. coop. Palermojazz, Scuola Internazionale di Musica con alcuni tra i piu' rinomati musicisti italiani e masterclasses con docenti di fama mondiale e della quale e' Direttore Didattico, docente di batteria e musica d'insieme. Tra i numerosi workshops della scuola: Antonio Sanchez, David Kikoski, Omar Hakim, Roberto Gatto, Greg Hutchinson, Bob Stoloff, Jason Lindner, Seamus Blake, Eric Reeves etc.Visitare il sito www.palermojazz.com per maggiori dettagli.Dirige i corsi estivi del Summer Jazz 2011 a Castellammare del Golfo (Tp) con Jeff Ballard, Gregory Hutchinson, Jorge Rossy, Mark Turner, Larry Grenadier, Peter Bernstein, Michelle Hendricks, Bob Stoloff,Tim Lefebvre, Seamus Blake, Scott Kinsey e Aron Goldberg.

NOTE SULLE COMPOSIZIONI

Dario CarminaRedemption

E’ una composizione basata sul procedimento compositivo del monotematismo e della tecnica della elaborazione tematica. E’ proprio nel tema il principio unificatore di questa composizione, visto come illuminazione sempre diversa di una medesima idea principale.Il tema, ripetuto con mutate destinazioni timbriche e in differenti piani sonori, domina incontrastato tutta l’intera composizione. Esso procede da se stesso, del tutto libero da un periodare rigidamente simmetrico, via via scomposto nei suoi elementi ritmici e intervallari, colorato armonicamente, in una struttura così robusta e compatta da richiamare alla memoria la grande polifonia barocca.Sul piano formale generale, redemption si articola in una costruzione architettonica in cui sono riconoscibili le 4 sezioni che si corrispondono per somiglianze tematiche e armoniche. Tutte le sezioni sono autosufficienti, sono chiaramente individuabili e vengono coerentemente collegate fra loro. Nella sezione finale, tutti gli elementi che hanno caratterizzato le varie sezioni si sovrapporranno tra di loro, facendo sentire in maniera chiara il loro ingresso. Si arriva in una esplosione del tutti, placando in una

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atmosfera più libera da tutte le dissonanze che hanno caratterizzato ogni singola parte della composizione, risolvendo su un tanto desiderato accordo di do maggiore.

Valentina CasesaCon un soffio di vento

Opera da camera in un atto e tre scene su testo della stessa compositrice, tratta dell’ambiguità e della confusione percettiva tra il mondo reale e l’ipotetico stato dell’oltre morte.Il principio fondante della composizione è la celebrazione della rinascita in quanto atto di volontà da parte dell’uomo di diventare attore della propria vita, eliminando la pesantezza che avvolge l’ anima attraverso il ricordo di una filastrocca d’infanzia. Determinante in questo cammino è la presenza delle protagoniste/cantanti che, non comprendendo il silenzio e l’ immobilità dell’uomo, danno per scontato che si tratti di un fantasma.Solo dopo un soffio di vento la scena cambia, si trasforma per lasciar spazio ai dubbi delle protagoniste, all’ascolto dell’assente più che del presente. La consapevolezza dell’essere si mescola con il nuovo ritrovato equilibrio, se pur breve.

Accursio CorteseDi palo in frasca, 

Premesso che scrivere di musica è come ballare di architettura diceva il buon Frank Zappa, e che preferisco lasciare questo compito ai “critici musicali”, la mia composizione “di palo in frasca” è un quintetto per flauto,clarinetto in si b, violino,violoncello e pianoforte, formalmente tripartita (come un lupo nella notte / saraballad /un attimo impetuoso e precipitato ),prende spunto da una figura di crome al grave del pianoforte che come una sorta di cellula germinale si irradia al resto degli strumenti,attraverso diversi artifici compositivi che ne determinano una metamorfosi su più parametri. La sezione centrale è quella dal sapore più ludico nella quale viene mescolata una sarabanda ad una ballad in una sorta di “crasi” formale. Il finale è la descrizione di una visione fuggitiva che vede un ostinato del pianoforte a fare da sfondo ad un serrato dialogo dei quattro strumenti restanti.

Bartolomeo Cosenza Polimerizzazione a stadi

L’ esigenza dell’ autore, sempre interessato alla contaminazione musicale ad opera di altre discipline scientifiche, è quella di unire sinergicamente gli studi scientifici ingegneristici e quelli musicali di composizione, aprendo così nuove strade e fornendo nuovi spunti allo sperimentalismo in musica. Questo brano “Polimerizzazione a stadi”, prende spunto dal principio di funzionamento della reazione di polimerizzazione, in particolare la polimerizzazione a stadi che avviene dentro un reattore chimico. La polimerizzazione è una reazione in cui più molecole di uno stesso composto a basso peso molecolare (monomero), si uniscono per formare una molecola più grande (polimero) a peso molecolare più alto.Se nelle reazioni di polimerizzazione piccole molecole (i monomeri) reagiscono fra di loro mediante una reazione a catena, portando alla formazione di macromolecole ad elevato peso molecolare, il polimero per l’ appunto, allo stesso modo, nel corrispettivo musicale, frammenti di melodie o piccole sequenze sonore (i monomeri musicali) vanno combinandosi tra di loro al passare del tempo, portando alla formazione di una sequenza melodica molto più grande (il polimero musicale), nella quale sono però sempre evidenti e rintracciabili le sequenze melodiche di partenza.Nella composizione, gli archi, che rappresentano il bulk nel quale avvengono le reazioni, sviluppano un sottofondo dove galleggiano delle sequenze melodiche (i monomeri per l’ appunto) sparse nello spazio e nel tempo, affidate ai vari strumenti in ordine del tutto casuale. Il tempo, scandito dagli ottavi degli archi, all’ inizio lento e che poi va accelerando fino a raggiungere una velocità (un valore) costante, rappresenta il movimento iniziale del miscelatore (la girante) all’ interno del reattore. Dopo che viene avviato il processo di polimerizzazione, introdotto nella composizione da un timpano, le sequenze melodiche, dopo aver reagito fra loro, formano un’ altra sequenza melodica di dimensioni maggiori, resa ben riconoscibile anche da un cambio di armonia affidato agli archi e che aumenta sempre più le sue dimensioni, man mano che interagisce con altre sequenze melodiche più piccole, sviluppandosi sia orizzontalmente che verticalmente nella partitura. La conseguenza di questo processo iterativo è dunque la formazione di una macromolecola melodica ben caratterizzata sia armonicamente che melodicamente, così come un polimero ha delle ben specifiche proprietà fisiche. E’ inoltre possibile notare all’ interno della composizione, la sequenza sonora più piccola che si genera dal processo di condensazione, presente per lo più sotto forma di accordo.

Giovanni Di GiandomenicoAutumn Rhythm

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Ispirato all’opera omonima di Jackson Pollock, “Autumn Rhythm” è insieme un affresco, un paesaggio sonoro, una forma e una non-forma. Non vuole essere un risultato dell’ispirazione “dal dipinto” che ne riproduca il concetto in un altro linguaggio ma un dipinto sonoro che, facendo sue in musica (e quindi trasformandole radicalmente) le tecniche dell’Action Painting di Pollock, riesca ad attingere allo stesso serbatoio di energie che alimentano l’opera del pittore statunitense e a sfruttarle indipendentemente dal legame con l’arte visiva. “Autumn Rhythm” deriva così la propria forma da processi di accumulazione e rarefazione (mutuati dall’uso del colore nel dipinto) che progressivamente modellano la massa sonora, ora comprimendola e polarizzandola su determinate frequenze, ora espandendola tramite rapide esplosioni dinamiche o particolari combinazioni armoniche. Il ritmo e “il respiro metrico” di “Autumn Rhythm” non sono direttamente legati all’opera “finita”, “completata” di Pollock e neanche all’idea pura del quadro che prescinda dalla sua realizzazione; sono invece legati alla relazione che intercorre fra l’osservazione dell’opera “durante la sua realizzazione” e la chiara percezione dei processi di creazione che si riscontrano osservando l’opera “definitivamente compiuta”. Cioè, in buona sostanza, “Autumn Rhythm” fa attenzione ai processi di trasmissione dell’energia nell’opera di Pollock. Il brano quindi cambia la propria metrica interna e la propria densità ritmica in modo esattamente analogo a come mutano all’interno del dipinto le modularità interne del tratto e del colore, prestando attenzione alle differenti tipologie di processi creativi impiegati dal pittore durante la realizzazione dell’opera.

Leandro Di Fatta GuarneriOverture su Due Triadi, Op. 29bis

Secondo capitolo di una trilogia in via di sviluppo denominata “Ciclica” dall’autore, nasce come ennesimo esperimento minimalista dopo la sua Sinfonia n. 2. Ispirato dalla produzione glassiana, reagisce alla stessa rielaborando, in questa overture come nella Sinfonia, l’idea americana di minimalismo in una struttura rinnovata basata su un fondo ritmico-armonico mantenuto per tutto il corso del brano, arricchito attraverso l’orchestrazione e le intersezioni ritmiche contrastanti variandole costantemente e, talvolta, fondendole assieme riproponendole anche con citazioni nelle varie sezioni, da cui la definizione di struttura “Ciclica”. In questo modo l’autore sperimenta un’idea italiana dell’ormai affermato minimalismo statunitense cercando di inserirvi uno sviluppo che va al di là della struttura originaria che è in se stessa una reazione agli eccessi sperimentali perpetuatisi fino agli anni sessanta e oltre.

Alberto ManiaciAnemos

Nel 2010, a conclusione del mio corso di studi di composizione, decisi di elaborare per la prova finale un Oratorio sacro su testo dell’Antico Testamento. Dopo aver scelto l’ambito armonico e melodico su cui avrei dovuto tessere la tela dei miei appunti musicali, decisi di conservare un frammento di otto battute che non ritenevo opportune per la mia composizione, ma che immaginavo potessero essere utilissime per qualche altro viaggio musicale futuro.E’ così che a distanza di tre anni è nato “Anemos”, qui pensato per l’Orchestra Nuovi Linguaggi del Conservatorio di Palermo.“Anemos”, scorrevole e vorticoso proprio come il flusso del vento, è costruito su un principio reiteratamente minimalista di una successione di 5 note ascendenti che in ritmo ternario costituiscono non solo l’ossatura principale del brano, ma anche un divertente gioco ritmico che prevede uno spostamento di accenti ad ogni battuta differente.Il dipanarsi del tema affidato ai due fiati sfocierà nella sezione improvvisativa in cui l’interplay tra i componenti dell’ensemble culminerà nella ripresa del motivo di 5 note precedentemente espresso.

Maria MannoneSeule

La melodia fluida e tormentata di 'Seule', tra vaga tonalità e giochi d'enarmonia, prende vita dalla dissonanza del "diabolus in musica". Breve pagina dal respiro dinamico e inquieto, che trascina e coinvolge. Un dialogo interiore dai toni appassionati e commossi.

Carmelo MantioneConcertino da camera

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Articolato in tre movimenti, Allegro-Valse triste-Inquieto e mosso, vuole essere un gioco musicale incentrato su vivacità ed ironia alternate a malinconia e tenerezza. Il primo movimento ha in se due sezioni esterne brillanti che racchiudono una breve meditazione musicale su un frammento armonico melodico già esposto nella prima parte. Il Valzer, anch'esso tripartito, vuol essere al contempo ingenuo e meditativo. L'ultimo movimento alterna toni misteriosi a tratti di ostinazione ritmica, quindi episodi dal clima più sereno che sfociano in una marcia ironicamente trionfale.

Giovanni MattalianoToc poc

E’ un brano in 12/8 ispirato alla naturale appartenenza di un mondo medio orientale ricercatore di infiniti stilemi sonori. E’ consacrato alle origini di un suono terreno e immaginario che descrive il senso psichico e amorevole del far musica alla ricerca di un’oasi ideale, un brano coniugato da energie ritmiche che invitano l’ascoltatore a movenze libere e spiritualmente di forma etno danzante. Il nome,assolutamente immaginario, richiama alla mente l’apertura ideale di luoghi meravigliosi appartenenti a un tempo passato di memorie da salvare. Già pubblicato in duo nel mio cd “voci del dove” lo presento qui con una nuova e invitante formazione,sotto il vivente e antico cielo delle orestiadi intriso di sensibile, creativa ed emozionante attenzione.

Orazio MaugeriOutside Uncovered

E’ una composizione even-eight moderately, che trae ispirazione dall'ascolto di "In The Crease" di Branford Marsalis, prima traccia del CD Contemporary Jazz (Columbia Records 2000).Un insieme di elementi contrastanti (come nella fusion), che concorrono insieme, ad uscire con decisione allo scoperto! Una melodia che alterna, tratti lineari a tratti artificiosi, contrapposti ad una ritmica energetica. L'introduzione è costituita da dieci misure in 4/4 a 120 bpm(quarto), tranne l'ottava e la decima, che nella prima esposizione sono in 3/4, e nella ripetizione il 3/4 si sposta nella settima e nona misura. La linea introduttiva del contrabbasso, in even eight(ottavi regolari), viene esposta insieme al groove della batteria, che a differenza del contrabbasso, suona be-bop fill in double-time a 240 bpm (croma).La linea del contrabbasso rappresenta la struttura portante per l'inserimento degli imprevedibili accordi di background del pianoforte, e la sovrapposizione della lineare melodia"A", proposta dal clarinetto e dal sax alto all'unisono. La melodia nella sezione B è una evoluzione e/o manipolazione della melodia A, e prepara con crescendo la sezione C, che è rappresentata da una sorta di vamp(ostinato), ricavato dalla frammentazione della melodia A, per poi sfociare nella introduzione, denominata sezione D, ma con una dinamica sostenuta e la sovrapposizione di una nuova melodia, cioè una variazione alla melodia A,dove all'unisono del clarinetto e sax alto si associa il timbro della marimba. La sezione D, ci conduce all'avvicendarsi dei solisti con le loro improvvisazioni.

Giuseppe MazzamutoWaltz for

E’ una composizione inedita, nata dopo la recente specializzazione intrapresa con il vibrafonista statunitense Gary Burton docente della Berklee College of Music di Boston. "Waltz for" è dedicata al compianto Vibrafonista Palermitano Enzo Randisi, musicista palermitano, scomparso nel 2006,di calibro internazionale che ha scritto la storia del Jazz. Stilisticamente la composizione affonda le sue radici nella melodia Italiana che si contrappone ad un armonizzazione di tipo Jazzistico.

Massimo MidoloOmaggio a Pennisi

Il brano è stato composto utilizzando la tecnica dodecafonica. In alcuni tratti dello sviluppo la frammentazione delle linee melodiche suggerisce un “puntillismo” che però non arriva mai a rendersi concreto mentre si rivela sullo sfondo una chiara identità armonica che predomina nella ripresa. Pur utilizzando la tecnica dodecafonica, il compositore non rinuncia al tentativo di ridare funzioni melodiche e armoniche al materiale sonoro ed una cantabilità alle melodie desunte dalla serie dodecafonica.

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Nicola MogaveroὈρέστης/Oréstes

Liberamente ispirato all'Oreste di Euripide. Il brano, della durata di cinque minuti circa , si svolge sulla base di un frammento scalare ispirato alle sonorità tipiche della vocalità siciliana dei carrettieri - sonorità vicine all'ambito della modalità - ma non direttamente da esse ricavate. Tutta la struttura del brano, armonica e melodica, si origina da questa scala che strizza l'occhio alle tonalità di Re maggiore, Sol minore e La minore, presentando alcuni frammenti di tema, ma soprattutto alcune figure (in particolare quella formata da tre biscrome) che germogliano durante lo svolgimento del brano fino a creare un turbine ritmico in cui tutti gli strumenti vengono via via coinvolti in un ostinato incrocio di figure ritmico-melodiche basate sulle note fa#, la e sib. La presenza delle percussioni è esplicitamente all'origine del brano e della stessa natura delle principali figure che lo compongono: rulli e gruppi di biscrome strette e accentante creano infatti l'umus su cui fare germinare armonici, bicordi, multifonici e trilli dei fiati che contribuiscono a creare l'instabilitià propria del carattere del personaggio di Euripide al quale questa pagina di musica è ispirata.

Antonino ScorsoneDanza mediterranea

Questa composizione nasce dopo la gentile commissione di un grande amico clarinettista per un concerto che dovrà fare nel mese di maggio di questo stesso anno. Ben lieto di accontentarlo in questa lusinghiera richiesta ho scritto questo brano immaginando le calde atmosfere di questa nostra amata terra, concentrandomi di più sugli aspetti tecnico-espressivi e un po’ meno sul virtuosismo in genere. Infatti tra i vari procedimenti tonali e modali contenuti in questa mia nuova esperienza compositiva, affido al clarinetto sonorità molto intense, non solo da un punto di vista dinamico ma soprattutto dal punto di vista ritmico e dell’interpretazione.Ed è proprio quest’ultima che ha un ruolo fondamentale nella prima cadenza con cui comincia il brano. Una cadenza che per forme e contenuti diventa una vera e propria esposizione dei tre temi su cui si articolerà tutta la composizione. Volutamente così concepita individuiamo il primo tema nelle bt 1-2-3-4, il secondo tema nella bt 5 e il terzo tema nella bt 10. Il pianoforte richiama i contenuti ritmici che riconducono vagamente ad una danza, accentuando momenti energici e momenti delicati intervallati anche da piccoli interventi di attesa e di respiro.

- Il primo tema, nelle sue sembianze mediterranee e con espressioni molto accentuate, si presenta alla bt 22 e si trascina con carattere moderatamente deciso fino alla bt 35. Dalla bt 36 fino alla bt 59 accenti, volate e vari giochi di espressione consentono al clarinettista di confermare tecniche e virtuosismi che vanno da suoni gravi a suoni estremamente acuti. Una breve frase pianistica che va dalla bt 60 alla bt 68 chiude questo periodo sicuramente concitato e nello stesso tempo si appresta a preparare l’arrivo del secondo tema.

- Il secondo tema ha un carattere decisamente più calmo e delicato; se vogliamo anche un po’ autobiografico, quasi a simboleggiare una sensualità desiderata nei lenti movimenti di due corpi che danzando si lasciano trasportare in una dimensione carezzevole e solitaria. Compare alla bt 69 e andando avanti fino alla bt 88 i due strumenti (clarinetto e pianoforte) dialogano quasi dolcemente dentro una tiepida atmosfera, dove le melodie diventano motivo di effusioni e di corteggiamenti e dove avvolgenti armonie danno vita a nuove speranze sentimentali. Anche i suoni delle bt 89-90-91-92 ricercati nelle possibilità multifoniche dello strumento principale restano nell’ambito di questa atmosfera, delicatamente e liberamente sostenuti dal pianoforte con delle sensazioni armoniche che si amalgamano con la ricerca timbrica del clarinetto fino ad arrivare ad una esplosione cadenzale improvvisa impiantata sulle strutture timbriche, melodiche, armoniche e ritmiche che hanno caratterizzato il brano stesso.

- Alla bt 122 ritorna il primo tema che dopo una fase di elaborazione e di sviluppo procede con una sistematica progressione fino alla bt 136. Dalla bt 137 fino alla bt 140 una chiara modulazione ci porta a fermarci sulla dominante prima di introdurre il nuovo tema che ci porterà in modo molto energico e spigliato al finale.

- Il terzo tema è una piccola cellula formata da trilli e da semplici cromatismi ascendenti che, con il suo ripetersi, consente di procedere facilmente e velocemente verso la conclusione del brano, mentre il pianoforte con il suo dinamismo ritmico incalza con doppie triadi agilmente fugaci, ma capaci di scandire carattere e accenti fino ad arrivare alla bt 157 dove il clarinetto, con potenza e arroganza, si lascia andare alle ultime volate quasi senza più controllo e a velocità molto sostenuta.

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Tutto il brano fa riferimento a melodie ed armonie ricavate da strutture tonali, modali, poliaccordali e ottotoniche. E inoltre, per risaltarne di più il carattere, ho inserito a tratti dissonanze e accenti in modo da causare quei contrasti forti e decisi, molto emblematici del temperamento mediterraneo.Caccamo 18 – 05 – 2011

Nicolò PiccioneHumoresque

L'Humoresque è un pezzo di forma tripartita, dal carattere giocoso e spigliato. La verve capricciosa cui il pezzo è improntato alterna momenti di invenzione strumentale ora densa ora più trasognata e meditativa. All'inizio appaiono modi dalla scrittura pianistica addensata in armonie che richiamano una ambientazione armonica dall'ispirazione improntata a un certo Prokofieff giovanile, insieme a un vago sapore impressionistico di gusto popolare e iberico , con articolazioni isoritmiche, percussive e vigorose.Nella parte centrale si profila un breve momento di distensione, con un nuovo motivo che si distingue per il carattere di pensoso lirismo, in una atmosfera più sommessa e sfumata. Dopo la ripresa, nella terza sezione, si può riascoltare l'iniziale andamento, estroverso e giocoso, con una conduzione sempre più serrata e in un vorticoso susseguirsi di rapide figurazioni di scale ascendenti, in fitta successione imitativa, nel gioco alternato tra primo e secondo esecutore, il tutto molto brillante ed energico.

Simone PirainoVerso la luce (2013)

Scrivere musica, forse, è più semplice che scrivere “di” musica; a maggior ragione quando la musica da descrivere è frutto di un lavoro personale. Verso la luce si fonda su due colonne portanti: l’ostinato pianistico e l’espressività degli archi. La sfrontatezza “politicamente scorretta” del primo, bene si accosta all’estasi prodotta da una cellula tematica minimale, introdotta dal Violino primo e ripresa, in una sorta di imitazione, dapprima dal Violino secondo e, successivamente, da Viola e Violoncello. Il risultato, almeno nelle intenzioni, è un percorso che, dal grave di una luce soffusa, intende giungere all’acuto di un bagliore nitido, raggiungimento, possibile, di una meta desiderata: fine di una vita. L’omaggio al desiderio musicale e timbrico di Francesco Pennisi è naturale. Esprimere l’esigenza d’Infinito è il mio obbiettivo; il risultato finale è grazia.

Giuseppe RicottaGocce su tela

Gocce su tela è un quadro dipinto senza colori né tela, i suoni gocciolano sulla partitura disegnando una melodia dai contorni indefiniti , quasi casuali, che il pittore plasma e modella fino a visualizzare paesaggi classicheggianti quali la fuga ed il canone che sembrano dare un ordine a quelle che prima erano gocce, ma che ormai appaiono sfumate!

Giancarlo ScarvaglieriTerra Nera

Lo spazio nero, la terra nera,dove palpita il mio cuore;feltro spugnoso in cui sono piena durata,lento movimento di aria ed emozioni.

Da “Tierranegra” di Igor Barreto La terra nera è il ritrovare il luogo interiore dove sgorga la poesia, la musica, lo spazio integro, inalterato dal tempo, l’immergersi alla fine nella perfetta conclusione: la perfezione sonora del silenzio – l’anello perfetto di purezza sonora-.

Giulia TagliaviaAlbedo

Immaginando di cogliere un riflesso dell’opera di Francesco Pennisi, Albedo si ispira a uno dei disegni su carta da musica del compositore e pittore siciliano, intitolato “Deragliamento”. Il brano infatti segue deragliamenti del suono e del tempo, dentro una struttura uniforme. Composizione e scomposizione si riflettono l’una nell’altra.

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Alessio TaorminaIl Pescatore, Poemetto da camera

Quest’organico strumentale, che rappresenta il compendio cameristico di un’orchestra sinfonica (lo stesso che utilizzò Stravinskij per la sua “Histoire du Soldat”), organico tanto semplice quanto problematico, ha certamente richiesto all’autore uno sforzo in più del “semplice orchestrare”. Lavorare per questi sette strumenti significa arbitrare sette personalità distinte, che reclamano ognuna per se’, e a buon diritto, un premio di protagonismo, metterle d’accordo per ottenerne il risultato olistico. Il frutto di questa piccola grande fatica è un Poemetto da camera ispirato ad una fotografia di Rossella Sollazzo. Le musiche descrivono l’ambiente quanto mai ostile del mare in tempesta, contro cui si trova a lottare con tutte le proprie forze un pescatore nel tentativo di guadagnarsi una preda ostinata a sfuggirgli. Il motivo del mare burrascoso quale metafora , cara alle Arti, del destino ostile, viene ripreso qui con rinnovato vigore.

Giuseppe UrsoZyz

E' una composizione in 6/8 che si svolge su tre melodie, la prima di carattere modale, le altre due su un giro tonale con effetti di contrappunto.Ha un iniziale carattere etnico ma anche contemporaneo nel suo svolgimento e sicaratterizza per l'uso sapiente di poliritmi senza manierismi od esercizi di stile per via dell'andamento melodico anche in presenza in alcuni frangenti con l'uso di accordi di background con duplice funzione, armonica-melodica, restituendoall'ascoltatore un sentimento di pienezza ancor prima che le parti melodiche abbiano inizio.La fluttuazione dei ritmi e' molto intensa pur nell'uso di un metro costante, cosa che restituisce all'intera composizione un effetto di omogeneità ma al contempo di movimento di tutti gli elementi musicali.Una breve sezione con spazi per il solo di percussione non appare pretestuale ma si inserisce nel naturale sviluppo creativo, generando un respiro fisiologico naturale.Zyz e' dedicata a Palermo e significa il fiore, così come i fenici la chiamaronodurante la loro permanenza presso la nostra isola.- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Note biografiche per il concerto elettroacustico di settembre

Pietro Bonanno si è diplomato in Pianoforte col massimo dei voti, e in Musica e Nuove Tecnologie col massimo dei voti e lode presso il Conservatorio “V. Bellini” di Palermo.Si è perfezionato nel repertorio pianistico contemporaneo seguendo i corsi di Mauro Castellano, e approfondendo in seguito la composizione con Giovanni Damiani e Federico Incardona. Ha suonato con la Giovanni Sollima Band, e pubblicato lavori elettroacustici con le etichette EssentiaMundi e TreeTrunk. Ha partecipato al ‘Premio Nazionale delle Arti’ (2009) e al Festival ‘Terra Fertile’ (2010). Ha collaborato con il laboratorio Folkalab di Palermo, il Teatro Biondo di Palermo, e alla realizzazione Passeggiata Sonora all’Orto Botanico di Palermo (2011). Fa parte del collettivo Klein Bottle che ha collaborato con il Teatro Soggettile e con Brusio Netlabel. Sue musiche sono presenti in documentari di Robert French, Anthony Dinham, nei progetti del gruppo Chimera, e in quelli dell’artista russo Xionaspros (Anatoly Czymbalyouk).Attualmente frequenta il Biennio di Musica Elettronica presso il Conservatorio "V. Bellini" di Palermo.

Piersaro Cerami attualmente frequenta il corso di Musica e Nuove Tecnologie presso il Conservatorio“V. Bellini” di Palermo, Ha seguito diverse masterclass con Natasha Barrett, Francisco Lòpez, Yasuhiro Morinaga. Ha sviluppato applicazioni per lʼelaborazione del suono con MaxMSP. Ha collaborato con Teatro Soggettile Palermo. É membro del collettivo elettroacustico Klein Bottle. Nel Maggio 2011 collabora alla realizzazione della Passeggiata Sonora all’Orto Botanico di Palermo. Suoi brani sono stati selezionati all’EmuFest e a “DI_stanze” Festival Comunitario delle Arti Sonore (CIMA, Federazione CEMAT). Nel 2012 partecipa al Premio Nazionale delle Arti e al “Live!iXem” Festival internazionale di musica, mixed media ed arte elettronica sperimentale..

Pier Paolo Ortoleva, nato a Palermo nel 1986, consegue la maturità classica nel 2005. Studia violoncello dal 1994 al 2001, strumento al quale si è riavvicinato negli ultimi due anni. Ha studiato basso elettrico, musica d’insieme e jazz presso la Scuola Popolare di Musica Jazz "Brass Group" di Palermo. Dal 1998 al 2001 ha partecipato a numerosi concerti in formazione orchestrale con l'Orchestra Giovanile Ars Nova.La sua composizione “TraumenStudie” è stata selezionata al Festival Comunitario delle Arti Sonore “Di_Stanze 2012” (Catania).Nel 2012 si è diplomato in Musica e Nuove Tecnologie col massimo dei voti presso il Conservatorio di Stato "Vincenzo Bellini" di Palermo.

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Ignazio Parisi, nato a Palermo nel 1978, è da anni interessato alle tecnologie applicate alla musica. Nel 2005 consegue i diplomi di Tecnico del suono e Programmatore MIDI al Saint Louise College of Music di Roma, e nel 2007 quello di Sound Designer all'Istituto Italiano per le Tecnologie Musicali di Roma.Interessato al soundscape, ha seguito masterclass con Peter Kutin, Yasuhiro Morinaga e Domenico Sciajno.Dal 2011 è membro dei Klein Bottle, gruppo di musica elettroacustica col quale ha partecipato a performance live e pièce teatrali.Ha partecipato alla realizzazione della Passeggiata Sonora all'Orto Botanico di Palermo (2011) e alla performance audio-video per l'inaugurazione della mostra "A occhi aperti" (2012) della pittrice Rossella Leone, entrambe organizzate dal Conservatorio "V. Bellini".Attualmente frequenta il Triennio di Musica e Nuove Tecnologie presso il Conservatorio "V. Bellini" di Palermo, studiando con Emanuele Casale e Giuseppe Rapisarda.

Giovanni Saitta, nato a Monaco di Baviera nel 1978, si è diplomato in Musica Elettronica all'IMVB di Catania. Ha indirizzato le prime ricerche nel settore della Radio Art producendo un radiodramma dal titolo "Piccoli Dei". Con la formazione elettroacustica Der String mit O ha curato, in qualità di compositore e sound designer, le musiche per diverse rappresentazioni teatrali sotto la direzione artistica di Lamberto Puggelli, tra cui "La Fionda" con la regia di Salvo Piro. Con il medesimo ensemble elettroacustico ha inoltre realizzato una video performance, Aeration, eseguita a Catania in occasione della Festa della Musica 2011. Attualmente frequenta il Biennio di Musica Elettronica presso il Conservatorio di Palermo.

Simone Scicolone si diploma presso l'ISSM "V.Bellini" di Catania in Musica e Nuove Tecnologie con una tesi sul live electronics e realizzando una composizione per violoncello, clarinetto basso ed elettronica dal titolo “Geräusch”. Da diversi anni collabora con l'ensemble elettroacustico Der String mit O con il quale ha compiuto sperimentazioni che spaziano dalla video arte (Aeration, Catania - 2011), a musiche di scena (La Fionda, con la regia di Salvo Piro e la direzione artistica di Lamberto Pugelli). Ha frequentato una masterclass di Armonia e Composizione tenuta da Alessandro Solbialti. Collabora con i Lorre, band edita dall'etichetta Niegazowana. Attualmente frequenta il Biennio di Musica Elettronica presso il Conservatorio di Palermo.