Fisiopatologia renale -...

29
Fisiopatologia renale Richiami di morfofisiologia Il rene è un organo fondamentale per la vita, anche se la sopravvivenza di un organismo si può avere con la dialisi e altre terapie. È composto da: 1. arteria renale (può essere compromessa); 2. corticale e midollare con i nefroni; 3. pelvi (o bacinetto); 4. vena renale; 5. uretere. Riceve il 25% del sangue che entra in circolo ad ogni battito cardiaco; il sangue refluo entra nella cava, affluisce al fegato e da qui direttamente al cuore. Questa circolazione è importante dal punto di vista patologico perché spesso si hanno lesioni associate a rene e fegato. Il nefrone è l’unità funzionale (fino a 1 milione di nefroni). Non tutti i nefroni sono usati contemporaneamente, per cui il rene è in grado di aumentare il carico di lavoro. Quando la capacità di riserva è persa si arriva all’insufficienza renale; in particolare, i gatti hanno una ridotta capacità di adattarsi alle variazioni fisiologiche, per cui sono facilmente predisposti a ipertensione e insufficienza renale. Malattie del rene Sindrome nefrosica È il risultato di lesioni glomerulari aspecifiche che portano alla perdita di proteine (almeno 3 g/giorno). Interessa più organi ed è legata a degenerazioni renali. È causata da tutte le degenerazioni e necrosi che possono interessare il rene ed è caratterizzata da: 1. grave proteinuria → nelle degenerazioni ialine del rene l e cellule del tubulo riescono ad assorbire meno le proteine, le albumine si perdono quindi ipoalbuminemia ed edema; 2. degenerazione delle cellule tubulari → cercano di recuperare le proteine ma queste pesano troppo; 3. cilindri ialini → materiale più denso dell’urina dato dalle cellule desquamate; provocano difficoltà di minzione; 4. ialinosi dei glomeruli → per eccessivo accumulo; 5. necrosi coagulativa delle cellule dei tubuli. La sindrome nefrosica si ha in corso di: 1. nefrosi lipoidea; 2. glomerulosclerosi segmentale a focolai; 3. nefropatia membranosa; 4. allergie, tumori delle cellule ematiche, idiopatica. 1 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Transcript of Fisiopatologia renale -...

Page 1: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

Fisiopatologia renaleRichiami di morfofisiologia

Il rene è un organo fondamentale per la vita, anche se la sopravvivenza di un organismo si può avere con la dialisi e altre terapie.

È composto da:1. arteria renale (può essere compromessa);2. corticale e midollare con i nefroni;3. pelvi (o bacinetto);4. vena renale;5. uretere.

Riceve il 25% del sangue che entra in circolo ad ogni battito cardiaco; il sangue refluo entra nella cava, affluisce al fegato e da qui direttamente al cuore. Questa circolazione è importante dal punto di vista patologico perché spesso si hanno lesioni associate a rene e fegato.

Il nefrone è l’unità funzionale (fino a 1 milione di nefroni). Non tutti i nefroni sono usati contemporaneamente, per cui il rene è in grado di aumentare il carico di lavoro. Quando la capacità di riserva è persa si arriva all’insufficienza renale; in particolare, i gatti hanno una ridotta capacità di adattarsi alle variazioni fisiologiche, per cui sono facilmente predisposti a ipertensione e insufficienza renale.

Malattie del reneSindrome nefrosica

È il risultato di lesioni glomerulari aspecifiche che portano alla perdita di proteine (almeno 3 g/giorno). Interessa più organi ed è legata a degenerazioni renali.

È causata da tutte le degenerazioni e necrosi che possono interessare il rene ed è caratterizzata da:1. grave proteinuria → nelle degenerazioni ialine del rene le cellule del tubulo riescono ad assorbire meno le

proteine, le albumine si perdono quindi ipoalbuminemia ed edema;2. degenerazione delle cellule tubulari → cercano di recuperare le proteine ma queste pesano troppo;3. cilindri ialini → materiale più denso dell’urina dato dalle cellule desquamate; provocano difficoltà di minzione;4. ialinosi dei glomeruli → per eccessivo accumulo;5. necrosi coagulativa delle cellule dei tubuli.

La sindrome nefrosica si ha in corso di:1. nefrosi lipoidea;2. glomerulosclerosi segmentale a focolai;3. nefropatia membranosa;4. allergie, tumori delle cellule ematiche, idiopatica.

1 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 2: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

È causata da una alterata risposta cellulo-mediata con anomala secrezione di linfochine da linfociti T che si ritiene responsabile della produzione di anioni nella membrana basale glomerulare. Ne consegue: aumento permeabilità glomerulare alle albumine sieriche per riduzione di repulsione elettrostatica.

Sindrome nefriticaÈ il risultato di lesioni glomerulari (da: glomerulonefrite post-infettiva) che possono esitare in insufficienza

renale.Interessa più organi ed è legata a processi infiammatori. È associata a:

1. proteinuria (da deposito di complessi immuni) e poliuria;2. ematuria (anemia emolitica, spappolamento,...);3. assenza di tessuto connettivo → infiammazione cronica.

Insufficienza renale acuta (IRA)Deriva, come l’insufficienza renale cronica, da malattie dei glomeruli e dei tubuli.L’insufficienza renale acuta può essere:

1. pre-renale o funzionale → lesioni non anatomiche ma funzionali tipo vasculopatie;2. organica - parenchimatosa → il rene non riesce a bilanciare;3. post-renale ostruttiva → lesioni a livello di vie urinarie (calcoli,..) o comunque dopo il rene.

Tutte queste forme possono sfociare nell’insufficienza renale cronica, che è compatibile con la vita (fino ad un certo punto). È molto subdola e può passare inosservata per la capacità di adattamento renale.

Fisiopatologia: disfunzioni vascolari glomerulari e tubulari (riceve sangue dal connettivo, interstizio) che in funzione dello stimolo variano per gravità e tempo di comparsa.

È caratterizzata da:1. depressione → il sensorio è depresso per eccesso di cataboliti tossici, tipo urea;2. anoressia → conseguenza della depressione;3. vomito → l’urea agisce sul centro del vomito;4. diarrea.

Questi ultimi due sono positivi perché, a causa di un difetto di circolo, l’animale emette meno urina e H2O, quindi grazie a vomito e diarrea l’animale riesce ad eliminarne una parte (compresa urea).

In caso di oliguria o anuria, però, si può avere intossicazione.IRA pre-renale funzionale

È data da ipoperfusione renale; è sempre acuta e reversibile ed è dovuta alla diminuzione dell’apporto ematico al glomerulo per cause: 1. extrarenali, conseguente a ipovolemia → origine sistemica (frequenti);2. renali, conseguente a patologie ostruttive dell’arteria renale (rare → arterosclerosi, endoarterite obliterante).

2 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 3: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

Il rene deve mantenere la Pressione endoglomerulare a livelli normali perciò vengono liberate prostaglandine (PGE1, PGE2) per vasodilatare l’arteriola afferente e allo stesso tempo catecolamine e angiotensina II che vaso costringono l’arteriola efferente. Inoltre l’ipotalamo produce ADH per richiamare acqua.IRA organica parenchimatosa

Consegue ad un danno del parenchima:1. necrosi tubulare post-ischemica → è provocata da insufficienza renale funzionale (es. occlusione a. renale).

La funzionalità renale è compromessa in parte (solo i tubuli in necrosi non funzionano più); l’ipoperfusione renale prolungata provoca ischemia e necrosi tubulare ischemica (inizialmente coagulativa, può essere favorita da mio/emoglobinuria), si ha quindi ostruzione meccanica dei lumi (le cellule del tubulo si desquamano, cadono nel lume e formano i cilindri ialini); il liquido, in parte per danneggiamento dell’epitelio tubulare, in parte per l’ostruzione del lume passa (sottoforma di edema) nell’interstizio e torna ai capillari peritubulari: oliguria-anuria.Anche il glomerulo va in contro a necrosi se i suoi capillari sono ischemia;

2. necrosi tubulare tossica → può essere causata da:a. metalli pesanti → il cisplatino (usato come antineoplastico) lega il cloro, attraversa la membrana cellulare

e, arrivato nella cellula scambia il cloro con ioni idrossilici o H2O, originando così un composto citotossico e in grado di reagire con il DNA → necrosi;

b. farmaci → penicillina, sulfamidici, cefalosporine alterano la membrana basale del TCP (necrosi) e richiamano mononucleati nell’interstizio; gli aminoglicosidi (soprattutto in cavallo e coniglio) alterano l’endotelio dei capillari glomerulari e danneggiano i tubuli per cui diminuisce il riassorbimento e aumenta l’escrezione;

c. glicole etilenico (antigelo) → non provoca solo degenerazione delle cellule tubulari prossimali, ma anche ostruzione dei tubuli da parte di cristalli di ossalato di Ca da esso formati (anche il cianuro può formarli).Il glicole è inodore, incolore, di sapore dolce; un cucchiaino da caffè per un gatto (i gatti lo ingeriscono leccandosi le zampe) 1 cucchiaio da tavola per un cane ne provoca l’intossicazione e distinguiamo 3 fasi: da 30 min a 12 h dopo l’ingestione gli animali appaiono ubriachi (è un alcol); da 12 a 24 h: tachicardia e tachipnea; danno renale (IRA) dopo 24-36 h dall’ingestione.I cristalli sono a forma di piramide con molti angoli, quindi provocano lesioni gravi;

3. necrosi tubulare da sostanze cromogene → emoglobina, mioglobina sono importanti in caso di anemie infettive emolitiche: cristalli di ematina acida; emoglobinuria e mioglobinuria portano a necrosi tubulare acuta per formazione di cilindri ialini, se associate a:a. disidratazione → minor eliminazione di H2O, quindi si accumulano più facilmente;b. shock;

poiché i cilindri ialini, ostruendo i tubuli, portano a IRA. Se non si è ancora sviluppata IRA, è possibile prevenire la necrosi mediante abbondante reidratazione (l’ematocrito si abbassa).Guarigione:

a. in animali oligo-anurici: si ha un progressivo aumento della diuresi, qualunque sia la causa della NTA (fase diuretica non iniziale massiva perdita di H2O ed elettroliti; diuresi osmotica che consegue alla pregressa eccessiva ritenzione di sali, H2O e metaboliti azotati → urea);

3 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 4: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

b. in animali con diuresi conservata: miglioramento delle condizioni emodinamiche intrarenali più diminuzione della concentrazione plasmatica di urea.

La funzionalità renale sembra tornata normale, ma il flusso di filtrazione glomerulare rimane ridotto del 20-30% più perdita della capacita max di concentrazione e acidificazione delle urine;

4. nefropatia tubulo-interstiziale (connettivo, vasi) → rappresenta circa l’11% delle affezioni renali.

Le acute in massima parte hanno origine infettiva: leptospire, complicanze di setticemie da E. coli stafilococchi, Encenphalitozoon cuniculi. Al contrario delle necrosi tubulari acute l’IRA conseguente a nefropatie tubulo-interstiziali è progressiva e raramente anurica (la diuresi è ridotta o conservata).Le croniche derivano tutte dalla cronicizzazione dei casi sopra (nefrite interstiziale linfocitaria: molti linfociti nell’interstizio mettono in difficoltà la normale irrorazione e bisogna capire la causa del richiamo di linfociti).Vie che portano i germi al rene:a. via ascendente (dalla vescica) → Enterobacter, E. coli, Proteus (da poste sporche di feci); è favorita dalla

lassità degli orifizi e valvole (a seguito di vecchiaia, cistiti,..);b. via batteriemica (più grave, per via ematica) → E. coli, Staphylococcus (dalla cute).Per distinguerle bisogna osservare le lesioni: grandi e piramidali nell’ascendente, focolai multipli e puntiformi nella corticale nell’ematica;Lo sviluppo di certi germi è dato dal pH delle urine (carnivori diverso dagli erbivori).

5. nefropatia glomerulare → possono essere lesioni:a. infiammatorie (sindrome nefritica) → per la maggior parte sono lesioni da deposito di immunocomplessi

IMC (es. fenomeno di Artus → FSC, Febbre Catarale Maligna) Deposizione di immunocomplessi circolanti nel glomerulo per agenti esogeni

a. parassitari (dirofilaria immitis) ;b. batteria (stafilococchi,...);c. virali (adenovirus,...).Il potenziale patogenetico degli immunocomplessi dipende da:a. caricab. quantità (di Ag)c. grandezza → gli IC di piccole dimensioni formatisi in eccesso di Ag possono legarsi ai recettori

Fc (recettori per la frazione cristallizzabile degli Ab) sui leucociti, attivarli e causare lesioni tessutali.

Questi IC non coinvolgono necessariamente il complemento. In caso di infiammazione il glomerulo appare più grande e pieno di piccoli nuclei (ipernucleosico) per l’infiltrazione di cellule infiammatorie;

formazione nel glomerulo di IMC che possono formarsi direttamente nel glomerulo tramite un legame tra un Ab circolante ed un Ag precedentemente localizzatosi nella membrana basale a livello sub- epiteliale (tipica patogenesi della glomerulonefrite membranosa). Al variare della sede di deposizione varia il tipo di infiammazione.

4 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 5: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

anticorpi anti-membrana basale del glomerulo → incide per il 5% delle nefropatie glomerulari. L’Ag è costituito da componenti proprie della MB glomerulare; la patologica antigenicità di queste strutture provoca la produzione di auto-Ab che si attaccano direttamente sulla MB del glomerulo;

b. lesioni non infiammatorie: amiloidosi → materiale acellulare eosinofilico nei glomeruli, interstizio, vasi, attorno ai tubuli.

Patogenesi: tumori (mieloma multiplo, malattie linfoproliferative), stati infettivi e infiammatori cronici, eredofamiliare. Si crea sempre in fenomeni cronici (anche in infiammazioni croniche);

nefropatia diabetica → nel diabete mellito il glucosio richiama H2O dando poliuria (è più frequente nel gatto); si ha aumento delle cellule del mesangio (hanno anche funzione fagocitaria) seguito da noduli acellulari globulari. La patogenesi prevede alterazione della composizione della MB dei capillari; non è mediata da immunocomplessi.

IRA post-renale ostruttivaOstruzione vie urinane (ureteri, vescica, uretra) → idronefrosi → alterazione emodinamica glomerulare e deficit funzionalità

tubulare → atrofia che poi degenera e va in necrosi → fibrosi → capsula spessa piena di urina (non c’è più il rene)L’ostruzione più frequente è nell’uretra (o uretere) nel gatto maschio castrato: calcolosi uretrale.Cause dell’occlusione LUTD (Lower Urinary Tract Disease):

1. urolitiasi → nel rene ci sono molti tipi di calcoli: con ossalati di Calcio (RX) o privi di Calcio (ECO); sono ruvidi e possono dare lesioni. Si formano per:a. alterata permeabilità vescicale;b. iper-degranulazione dei mastociti vescicali;c. iper-eccitabilità nervosa della vescica.Si possono anche formare coaguli di varia natura (pielonefrite purulenta);

2. infettive;3. traumatiche → parafimosi (restringimento dall’ostio prepuziale quando il glande è fuoriuscito, che ne

impedisce il reinfoderamento);4. neoplastiche → tumori epiteliali o mesenchimali (l’uretere è rivestito da epitelio ma costituito da muscolo); rari i

tumori dell’ultima parte dell’uretra;5. iatrogene;6. da anomalie anatomiche congenite che, specie nei soggetti giovani, vengono spesso sottostimate → fimosi

(stenosi acquisita o congenita del foro prepuziale che impedisce lo sfoderamento). Può colpire tutte le specie;

7. idiopatiche → per la mancata identificazione di una causa sottostante precisa (cistite idiopatica del gatto) 8. processi infiammatori;9. cause estrinseche → gravidanza, tumori (es. cervice), fibrosi retroperitoneale (per infiammazione cronica);

prostatiti, di solito purulente, formano ascessi nella parete della prostata e comprimono l’uretra; iperplasia prostatica; stenosi (ingrossamento della prostata, processo infiammatorio cronico, aderenze post operatorie); adenocarcinomi prostatici;

10. dilatazione papille;11. vescica → calcoli; tumori (es. papillomi o carcinomi: nel bovino la causa è la felce aquilina) che ispessiscono la

parete e la rendono meno elastica, in questo caso le cause possono essere funzionali (non si distende più). Vi possono essere anche cause neurogene;

12. restringimento della valvola posteriore dell’uretra (valvola prostatica).Insufficienza renale cronica (IRC)

Risulta dall’alterazione progressiva e irreversibile della funzionalità renale (le IRA erano reversibili).Evoluzione dalla forma acuta a quella cronica

Glomerulosclerosi (nella membrana basale e nella

capsula)Malattie

glomerulari

Fibrosi interstiziale Malattie tubulo-interstiziali

IRC

5 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 6: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

È la progressiva e lenta riduzione delle attività fondamentali del rene: emuntoria, omeostatica (produce tamponi per l’equilibrio acido/base), endocrina (EPO, stimola l’ADH, sistema renina angiotensina).

È conseguenza della distruzione dovuta a una nefropatia cronica, ma può anche verificarsi in un contesto di nefropatia acuta. Progredisce fino ad un deficit indipendente dalla lesione renale iniziale.

Compare quando sono lesi i ¾ dei nefroni.Cause:

1. malattie congenite ed ereditariea. rene policistico (Bull Terrier, gatto Persiano);b. malattia renale congenita (Bovaro del Bernese);c. nefrite ereditaria (Bull Terrier);d. ipoplasia renale (Pastore Tedesco);

2. malattie batteriche (es. Leptospira);3. infezioni fungine (Aspergillus, Mucor,...) vengono racchiusi in una reazione granulomatosa;4. traumi;5. cistite cronica (soprattutto nel gatto);6. tumori;7. Lupus Eritematoso Sistemico → malattia autoimmune da immunocomplessi;8. amiloidosi (Akita, Shar Pei, Abissino, Siamese).

L’IRC viene suddivisa in 3 fasi:1. latente → asintomatica;2. stazionaria → con alterazioni metaboliche (diagnosticabile con esame delle urine o del sangue): aumento

creatinina e acido urico, abbassamento pH;3. terminale o uremica → gravi alterazioni metaboliche e sindrome uremica.

In caso di un animale in fase stazionaria, per limitare i danni è consigliata una dieta ipoproteica per diminuire la poliuria.

Caratteristiche istologiche:1. ispessimento MB glomerulari e tubulari;2. proliferazione cellule del mesangio;3. sclerosi glomerulare.

Queste modificazioni sono tutte attribuite alla proteinuria (che va contrastata), ma è difficile sapere qual è stata la lesione che ha portato a tutte le altre.

Sindrome uremica: insieme di manifestazioni cliniche e anormalità biochimiche che dipendono da tipo, comparsa ed evoluzione delle lesioni renali associate alla perdita di funzionalità del nefrone.

Effetti legati a metaboliti non escreti (NH3, urea)alterazioni delle funzioni omeostatiche, sintetiche e cataboliche del reneLa proteinuria risulta da alterazioni della permeabilità del filtro glomerulare, assicurata dalla membrana

basale del glomerulo che perde la sua selettività (passano grosse molecole). La proteinuria, conseguente a lesioni renali (tipo amiloidosi), potrebbe anche essere responsabile della loro progressione: a livello glomerulare verrebbe stimolato, dal flusso proteico transglomerulare un aumento della produzione di una matrice del mesangio unita a sclerosi del glomerulo; l’epitelio tubulare verrebbe leso dalle proteine filtrate in eccesso: cilindri ialini nei tubuli.

Lesioni renali → proteinuria → aumento del flusso proteico stimola proliferazione mesangiale e sclerosi glomerulare → tubuli lesi dall’eccesso di filtrazione proteica → cilindri ialini

Nel gatto l’ipertensione prolungata provoca alterazioni delle pareti vascolari: 1. ipertrofia e iperplasia della media dei vasi;2. distruzione lamina elastica (il connettivo denso si sviluppa a scapito della componente elastica);3. necrosi fibrinoide.

Ne consegue: ischemia, ipoperfuzione ed emorragie.La sclerosi fa aumentare la pressione, quindi in un animale iperteso la situazione è peggiore.

In caso di IRC → poliuria (per proteinuria)In caso di IRA → oliguriaFisiopatologia del cuore

Con l’utilizzo del glicogeno nel cuore, in carenza di O2, avviene la glicolisi anaerobia con formazione di ac lattico (dannoso); il cuore usa acidi grassi che forniscono più energia e non danno acidità.

L’insufficienza cardiaca può derivare da:

6 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 7: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

1. deficit sistolico;2. deficit diastolico;3. sovraccarichi di lavoro.

Deficit sistolicoMiocardiopatia dilatativa idiopatica

Dilatazione dei ventricoli e assottigliamento delle pareti muscolari (forse data da steatosi, farmaci), il ventricolo è più dilatato e non c’è sufficiente forza contrattile. Colpisce soprattutto i cani di razze pure e di taglia media o grande (più frequente nei maschi).

Miocarditi infettiveLe cause possono essere:

1. virali: encefalomiocardite del suino, afta (cuore tigrato: fasci muscolari intercalati con cellule infiammatorie grigiastre);

2. batteriche: batteri piogeni (stafilococchi e streptococchi);3. parassitarie: cisticercosi (forma larvale della tenia), idatidosi (idatidi nel setto interventricolare).

Miocardiopatie tossicheSi distingue dalla nutrizionale perché qui vi sono vaste emorragie (rodenticidi).

Miocardiopatie ischemicheRara negli animali. Si presenta con un’area ischemica (ingiallita) con vasta area emorragica (nella foto

probabilmente emorragia di una coronaria e conseguente deficit vascolare).

Miocardiopatie nutrizionaliTipico del suino a seguito di deficit di vitamina E (è un antiossidante dei PUFA e si lega alla porzione lipidica

della membrana cellulare delle cellule dei vasi) →fragilità capillare con conseguente rottura e uscita di sangue che causa il colore scuro. Inoltre si ha la formazione di trombi a causa dell’esposizione del connettivo. Provoca il cuore a mora (di colore violaceo).

Miocardiopatie endocrineMiocardiopatie neoplastiche

7 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 8: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

I tumori glomici e i tumori alla base del cuore sono benigni ma in funzione della dimensione possono dare problemi (ischemie, edema polmonare,...).

Deficit diastolicoÈ il ridotto riempimento cardiaco.

Versamento pericardicoPresenza di liquido tra i foglietti pericarditi che impedisce la normale diastole.

Pericardite costrittivaLa pericardite da corpo estraneo può cronicizzare e formare aderenze tra i foglietti (pericardite sierosa →

pericardite fibrinosa quando il siero è riassorbito → COR VILLOSUS). Nello stadio precoce, la lesione è purulento-fibrinosa e predomina la fibrina che copre il cuore (si riesce a togliere facilmente con le mani). Negli stadi più avanzati la fibrina è ancora più organizzata e si formano lacerti fibrosi che collegano i due foglietti pericardici (si fa più fatica a togliere il pericardio).

Miocardiopatia ipertrofica e restrittivaStenosi valvole atrio-ventricolari

Patologie ostruttive intracardiacheTumori: rabdomiosarcoma…Filariosi: porta a trombi e congestione del polmone e di conseguenza a edema polmonare e ascite. Le filarie si localizzano nel ventricolo destro e nell’arteria polmonare. Gli effetti sul polmone si

risentono con trombi e conseguente edema.Patologie compressive extracavitarie

Sovraccarichi di lavoroÈ una via di mezzo tra il deficit sistolico e diastolico:

1. sovraccarichi di pressionea. ipertensione

sistemica→ genetica, vasocostrizione (per eccesso di corticosteroidi, trombi, occlusioni, stenosi);

polmonare → fibrosi polmonare;b. stenosi delle valvole semilunari (aortica e polmonare) → infiammazione, ispessimento valvole,

ipertensione;2. sovraccarichi di volume

a. cardiopatie congeniche con shunt sinistro-destro (foro di Botallo, ...) → si ha mescolamento tra i due tipi di sangue e congestione perché il sangue ristagna a monte ed é messo più difficilmente in circolo;

b. insufficenza valvole atrioventricolari e semilunari → non chiudono perfettamente e in sistole c’è reflusso di sangue (degenerazione, atrofia, ispessimento con retrazione dei lembi);

c. rottura corde tendinee → dovuto ad un trauma o ad una collagenopatia (oppure entrambe), come conseguenza la valvola rimane beante. Nell’astenia il collagene è alterato parchè manca un enzima che lo fa diventare maturo.

8 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 9: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

Fisiopatologia dell’apparato digerenteLe attività che possono alterarsi sono:

1. motoria;2. secretoria;3. digerente e assorbente;4. ormonale.

Funzioni motorieCavo orale

Prensione dell’alimento: ingrossamento delle labbra per puntura insetto o rabbia provoca difficoltà nella prensione del cibo.

Bocca:1. masticazione → è in parte volontaria e in parte riflessa (da cui dipende la ritmicità). Quindi le lesioni possono

interessare nervi (trigemino), muscoli (miosite atrofica o miosite eosinofilica del cane), denti (carie e caduta possono essere porta di ingresso di actinobacillus, lingua di legno, e actinomices, actinogranulomi), lingua. Sono spesso di origine traumatica;

2. deglutizione → è l’atto che consente l’immissione del bolo dalla bocca all’esofago. La parte orale (passaggio del bolo dalla bocca alla faringe) è volontaria, la parte faringea è riflessa.

Le alterazioni sono dette disfagia.Inoltre i denti possono rompersi ed infettarsi, le gengive possono infiammarsi (gengiviti, una causa può

essere il tartaro), ci possono essere tumori (epulidi), frequenti nel cane e nel cavallo o problemi alle ghiandole salivari (stenosi del dotto, calcolosi,...).

EsofagoUna volta che il bolo lo raggiunge, viene convogliato allo stomaco con movimenti peristaltici. Il cardias si

apre a seguito della distensione dell’esofago causata dal passaggio del bolo. Il bolo passa nello stomaco e il cardias si chiude per contrazione dei muscoli lisci che lo compongono. Si può riscontrare:1. disfagia esofagea → alterazione della deglutizione e della peristalsi per neoplasie, corpi estranei, flogosi

(micotiche, batteriche, virali), ascessi, compromissione nervi cranici, lesioni muscolari della mm esofagea;2. acalasia dell’esofago → mancanza di peristalsi e di rilasciamento del cardias. Sembra causata da lesione

ai nervi, che alla lunga causa megaesofago;3. stenosi dell’esofago → restringimento della parte inferiore dell’esofago per difetti congeniti di tipo

malformativo oppure acquisiti (neoplasie).

Erosione → riguarda solo epitelioUlcera → riguarda anche la sottomucosa. È più grave, perché può perforare la parete e dare peritonite.

StomacoHa tre funzioni:

1. serbatoio di cibo;2. mescola il cibo ingerito con i succhi gastrici;3. spinge il materiale nel duodeno.

Si possono avere alterazioni della funzione motoria per accelerato svuotamento o ad un rallentato o ostacolato svuotamento.

Il vomito può essere provocato da:

9 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 10: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

1. aumento della pressione endocranica (va a, stimolare il centro del vomito);2. emetici di natura esogena (es. Apomorfina);3. tossine prodotte da cause endogene (es. Uremia, radiazioni).

È tipico delle gastroenteriti acute, di forme che portano alla stenosi del piloro o occlusione dell’intestino.

Intestino tenuePuò presentare:

1. occlusioni → sono frequenti nel cavallo e nel cane, per:a. ernia → protrusione di una parte di intestino coperto da sierosa

attraverso una apertura della cavità peritoneale (porta erniaria): fessurazione tra i muscoli addominali. Può portare a strozzamento oppure a diminuzione del reflusso venoso con conseguente edema e infine necrosi ischemica;

b. briglie aderenziali → esito di un processo infiammatorio cronico fibroso (conseguente a interventi chirurgici o peritoniti), porta all’unione di due o più anse intestinali a seguito di una proliferazione del connettivo. Si ha quindi alterazione della peristalsi, fermentazione ed entrata di gas e cataboliti tossici nel sangue: auto intossicazione;

c. invaginamento → la parte prossimale entra in quella distale dilatata con compressione vasi venosi;

d. volvolo → è la torsione dell’ansa che porta a ischemia e infarto;2. lesioni vascolari → oltre al precedente elenco, possono essere dovute a rami dell’arteria mesenterica craniale

(cavallo) o ad aneurismi dissecanti dell’aorta (separazione tra gli strati della parete, quindi il sangue passa fra l’intima e la media e tra la media e l’avventizia);

3. ulcere duodenali → frequenti in cane e uomo, possono dare:a. disturbi di peristalsi;b. emorragie, disturbi di circolo, anemia-postemorragica cronica;se è cronica si possono avere periodi di melena e periodi di normale defecazione;

4. parassitosi → in particolare ascaridiosi e teniasi.)Intestino crasso

Megacolon → è dovuto ad un difetto di sviluppo dei plessi di Meissner e di Auerbach (stessa patogenesi del megaesofago). Può essere congenito oppure acquisito in seguito a stenosi. Nell’uomo si ha per distruzione dei gangli nervosi in corso di tripanosomiasi da T. Cruzi (parassita del sangue, morbo di Chagas). Negli animali non è stato correlato con il megacolon. Può essere conseguente anche a tumori che ostruiscono il lume.

Funzioni secretorieCavo orale

Si possono avere alterazioni alla produzione saliva per:1. stenosi dell’esofago congenita o conseguente a tumori, questa viene persa causando un deficit elettrolitico

di sodio e potassio;2. traumi alle ghiandole possono provocare stravaso intraparenchimale di saliva con formazione di mucocele

(la ghiandola diventa ipertrofica e si riempie di neutrofili);3. tumori alle ghiandole salivari (adenocarcinomi); possono dare anche compressione del faringe e difficoltà di

deglutizione;4. calcoli di carbonato di Ca++ nei dotti escretori (atrofia e mucocele).

StomacoSi hanno anomalie di produzione dei succhi gastrici per gastriti acute (iperemia e edema della mucosa) e

ulcere.

10 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 11: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

Intestino tenueLa digestione comporta l’intervento di enzimi, prodotti da vari settori nel canale digerente, capaci di

idrolizzare ad un pH preciso i tre componenti fondamentali: glucidi, lipidi e protidi. I carboidrati sono digeriti per lo più sottoforma di amido, glicogeno, glucosio, galattosio.

Nella foto ulcera duodenale nel cane (frequenti).Difetti di digestione delle proteine possono derivare da:

1. insufficienza pancreatica → pancreatiti acute e croniche, tumori (sintomatologia uguale a pancreatite); quando c’è iperproduzione di enzimi si può avere perforazione dell’intestino e emorragia;

2. resezione di porzioni dello stomaco e/o dell’intestino tenue (per tumori).Difetti di digestione dei lipidi possono derivare da:

1. insufficienza pancreatica;2. insufficienza epatica (fegato → bile);3. gastriti e tumori dello stomaco, secondariamente.

Sindrome da mal digestione/malassorbimento (forma cronica)Patologie caratterizzate dall’alterazione della digestione e/o dell’assorbimento degli alimenti. Digestione e

assorbimento sono fra loro intimamente connessi ed è inevitabile che patologie della fase digestiva vadano ad alterare anche l’assorbimento.

Fase pre-mucosale o intraluminaleLesioni Cause

Alterata motilità per aumento della velocità del transito intestinale

Ipertiroidismo

Enzimi insufficienti Insufficienza pancreatica esocrina

Maldigestione dei grassi:1. ridotta secrezione sali biliari 2. aumentata perdita sali biliari

Ostruzione biliare, colestasipatologie gravi del’ileo, resezione chirurgica (l’ileo serve per riassorbirli)

Malassorbimento di cobalamina (vit B12) per competizione batterica

SIBO (Small Intestinal Bacterial Overgrowth): crescita oltre il normale di batteri che possono competere con l’organismo ospite per la vit B12

11 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 12: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

L’insufficienza pancreatica esocrina è frequente nel cane (riduzione della funzione del pancreas esocrino). Nel cane (anziano) si ha atrofia fisiologica degli acini pancreatici che comporta una diminuita produzione di enzimi digestivi; nel gatto anziano si osservano patologie del pancreas endocrino. Le cause sono:1. atrofia degli acini pancreatici:

a. squilibri nutrizionali, riguardanti in particolare amminoacidi e proteine;

b. ostruzione del dotto pancreatico → necrosi degli acini pancreatici;c. anomalie congenite (ipoplasia) raro;d. ischemia → stenosi, infiammazioni croniche, fenomeni compressivi);e. infezioni virali (es. cimurro) raro;f. mancata stimolazione della secrezione pancreatica da gravi patologie intestinali;g. disturbi immunomediati;

2. pancreatite cronica:a. malnutrizioneb. alcuni farmaci (furosemide, azatioprina, sulfonamidi, tetracicline, corticosteroidi);c. ostruzione del dotto pancreatico (pancreas ridotto di volume in cui il dotto principale è dilatato e pieno di

concrezioni calcifiche) e processi infiammatori → il secreto provoca la flogosi per autodigestione o per lesione della superficie che richiama cellule infiammatorie.

L’insufficienza pancreatica esocrina insieme a ridotta produzione di bile e pancreatite cronica, porta a:1. mal digestione dei grassi;2. ridotto assorbimento di grassi e vitamine liposolubili;3. malnutrizione proteica → mancata rigenerazione degli acini;4. proliferazione batterica (SIBO) perché cambia il pH e c’è più materiale da utilizzare.

Anche se la maggior parte della funzione digestiva è data dal pancreas, esistono alcune vie alternative (lipasi e pepsina-gastrica, esterasi e peptidasi intestinali). Queste vie possono, nel cane, permettere l’assorbimento del 63% delle proteine e l’84% dei grassi. L’inattivazione degli enzimi pancreatici dovuto a drammatica riduzione del pH del piccolo intestino può provocare malassorbimento, come l’insufficienza pancreatica provoca maldigestione. L’enzima più sensibile al pH è la lipasi pancreatica: steatorrea. La riduzione del pH intraluminale è in genere conseguenza dell’ipersecrezione gastrica: ipercloridia. È presente nella sindrome di Zollinger-Ellison → iperproduzione di gastrina da parte di un gastrinoma.

Fase mucosaleDeficit dell’assorbimento per patologie delle mucosa intestinale. Comprende vari organi ed è legata a

fenomeni cronici le cause sono:1. IBD (Infiammatory Bowel Disease) → colite istiocita ria, batteri (salmonellosi cronica: ha dei periodi di

acuzie e altri di remissione dei sintomi dove però la salmonella permane nella cistifellea), morbo di Crohn e altre;

2. ipersensibilità alimentare (es. celiachismo);3. atrofia dei villi;4. linfoma → l’accumulo di cellule allontana la mucosa dal vaso;5. parassitosi → la Giardia (giardiasi) vive attaccata e quindi impedisce l’assorbimento perché occupa spazio;6. enterite linfo-plasmocitaria → nel primo tratto di intestino vi è una grande presenza di linfociti e

plasmacellule, ma non si sa la causa che li ha richiamati.

12 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 13: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

Fase post-mucosale o emolinfaticaÈ causata da:

1. ostruzione dei linfatici:a. congenita → linfanaectasia primaria (dilatazione del vaso e stasi della linfa);b. acquisita (più frequente) → linfangectasia secondaria a processi infiammatori o neoplastici (dei

linfonodi collettori);2. alterazioni vascolari:

a. congestione venosa → conseguenza di ipertensione portale, ipertensione della vena porta per difetto cardiaco o del fegato stesso (es. fibrosi);

b. ischemia;c. vasculiti.

Fisiopatologia della diarreaPer diarrea si intende l’emissione di un quantitativo superiore al normale di feci nelle 24 ore (non è necessario

che siano liquide), associate a dolori addominali con sede ed intensità varia e defecazione impellente (possono essere numerose o poche e abbondanti; è la quantità e non la qualità che fa la diarrea).

PatogenesiDiarrea osmotica

Presenza endoluminale di soluti non assorbibili in quantità eccessive, con richiamo di liquidi dalla mucosa. È conseguente a:

13 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 14: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

1. Malassorbimento → deficit di secrezione pancreatica (cambio repentino di dieta che non dà tempo all’animale di adeguare la produzione di enzimi) e alterazioni della mucosa (parvovirus → abbassamento della mucosa);

2. somministrazione di soluti scarsamente assorbibili: mannitolo o sorbitolo (carboidrati) solfato di magnesio (MgSO4

- lassativo), antiacidi.Scompare quando l’animale è tenuto a digiuno o quando si sospende l’alimentazione di soluti scarsamente

assorbibili. Può seguire disidratazione e squilibrio idrico salino: l’animale deve assumere abbondanti quantità d’acqua.

Il fecaloma è una massa di contenuto fecale di consistenza lapidea. Non vanno somministrati purganti poiché non si muovono ed è possibile che l’intestino si rompa. Ve bene l’olio di vasellina.Diarrea secretoria

Grandi quantità di acqua sono escrete nel tenue e riassorbite nel grosso intestino. La diarrea si verifica se la secrezione eccede il riassorbimento. L’attivazione di adenil-ciclasi, provoca un prolungato aumento di concentrazione di AMP ciclico dentro le cripte che comporta una prolungata apertura dei canali del cloro essenziale nell’escrezione di acqua (es. tossine batteriche, peptide vasoattivo intestinale, caffeina); quindi aumentata secrezione di ioni (soprattutto Cl-) dalla mucosa al lume che a sua volta è causa di deficitario assorbimento.

È conseguente a:1. deficitario riassorbimento di H2O e sali o aumento della loro secrezione (la compartecipazione delle

ghiandole mucose è tipica)2. ipersecrezione di sostanze quali:

a. gastrina (aumento motilità);b. prostaglandine e istamina → provocano vasodilatazione che facilita il passaggio di H2O;c. sali biliari → se aumentano danno squilibrio osmotico e diarrea secretoria; se diminuiscono steatorrea.

Diarrea infiammatoriaÈ causata da:

1. batteri patogeni (Campylobacter, Clostridium);2. parassiti:

a. Giardia → protozoo che vive attaccato alla mucosa impedendo l’assorbimento;b. Ascaridi → infiammano la mucosa che aumenta la secrezione mucosa; c. Trichiuridi;

3. allergie alimentari → celiachia (le sostanze dei cereali ristagnano nel lume e causano abbassamento dei villi).Diarrea acuta

Si risolve nel giro di una settimana.Diarrea cronica

Definita a seconda degli autori dopo un periodo variabile da 15 giorni a mesi (per problemi alle ghiandole annesse). Si divide in diarrea del:1. piccolo intestino: solitamente associata alla sindrome da maldigestione-malassorbimento;2. del grosso intestino: riscontrabile in corso di sindrome colica (porta a mancanza di riassorbimento di H2O

associato a infezioni batteriche, come la paratubercolosi).Cause Intestino tenue Colon

Alimentari Intolleranze allergiche

Batteriche Campylobacter sp.Clostridium perfringens, C. difficile, Campylobacter sp.

Parassitane Giardia Trichiuridi (nel cieco)

Metaboliche

Insufficienza pancreatica esocrinaInsufficienza epatica cronicaColestasiInsufficienza renale cronicaInsufficienza cardiaca

IdiopaticheEnterite linfoplasmocitariaEnterite eosinofilicaLinfangectasia

Sindrome del colon irritabile, megacolon (conseguente a stenosi di un certo tratto)

Sindrome colicaHa sintomatologia varia ed è dovuta ad un malassorbimento di H2O. Ci possono essere:

1. colonpatie infiammatorie:

14 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 15: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

a. idiopatiche (possono avere molte cause) → linfoplasmocitaria (allergie) ed eosinofilica (suino e cane, per parassiti o allergie);

b. istiocitaria (quando ci sono molti macrofagi e precursori: morbo di Crohn);c. granulomatosa (paraTBC, TBC,...);

2. funzionali (solo la funzione è alterata):a. colon irritabile (per cambio clima, causa sconosciuta, forse per lo stress);b. megacolon;c. neoplasie (linfoma, carcinoma).

Solo nel tenue, per:1. allergie;2. intolleranze (non coinvolgono il sistema immunitario ma gli enzimi della digestione).

Celiachia: la gliadina è la componente del glutine verso cui si producono IgE.

Fisiopatologia del fegatoFunzioni:

1. filtrazione del sangue;2. produzione della bile; 3. trasformazione dei lipidi e loro coniugazione;4. deposito di zuccheri;5. produzione di proteine, tra cui la maggior parte di quelle della coagulazione (vit K);6. produzione di proteine quali albumine che regolano il trasporto di fluidi nel sangue e di qui ai reni; una

conseguenza di lesioni epatiche, infatti, è l’ascite, edema generalizzato causato da una mancata ritenzione di liquidi a livello ematico;

7. metabolismo dei farmaci (es. barbiturici, sedativi); l’esame del sangue è utile per valutare gli enzimi epatici e di conseguenza sapere quanta anestesia si può fare;

8. coadiuvano la distruzione e il riciclo di globuli rossi.Affezioni epatiche

Possono verificarsi in animali di tutte le età. Nel caso di epatopatie in animali giovani si tende a pensare a tossicosi, ad uno shunt epatico (fusione di arteria e vena epatica), ad una malattia virale (adenovirus del cane, FIP nel gatto) o ad una malattia dietetica (carenza di vitamina E nel suino). In animali adulti le cause più frequenti sono epatiti e tumori.

Tra i cani le razze più predisposte sono:1. Bedlington terriers, Doberman pinschers, e West Highland White terriers: problemi da eccesso di rame per

insufficienza della normale escrezione biliare di rame (pigmentazione nerastra del parenchima epatico);2. Cocker spaniels: elevata incidenza di epatiti croniche associata a fibrosi e infiammazione.

Cause infettive:1. virali:

a. adenovirus di tipo 1 (infiltrazioni diffuse di poche celi infiammatorie andate alla ricerca di inclusi nucleari) ed herpesvirus nel cane;

b. FIP e FeLV (caratterizzata da forme linfocitarie immature) nel gatto;c. febbre catarrale maligna nel bovino;

2. batteriche:a. salmonellosi → piccoli granulomi;b. leptospirosi → anche nefrite interstiziale;c. clostridiosi → (dall’intestino) si vedono bolle di gas;

15 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 16: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

3. parassitarie: toxoplasmosi del gatto (normalmente sta nell’intestino, ma in infestioni massive si possono avere microgranulomi nel fegato; può causare aborti oltre che nella donna, nei ruminanti) e distomatosi nei ruminanti.

Cause tossiche:1. alcaloidi vegetali (es. alcaloidi pirrolididinici contenuti in Senecio, Crotalaria); 2. micotossicosi da aflatossine (ceppi tossigeni di Aspergillus flavus e Aspergillus parasiticus); la B1 in certe specie

causa tumori;3. farmaci (alotano, mebendazolo, tetracicline, sulfamidici, eritromicina, fenobarbital, antimitotici, griseofulvina,

ivermectina);4. xilitolo (è un dolcificante di caramelle, prodotti di pasticceria e dentifrici con effetti tossici nel cane);

recentemente (2006) è stato scoperto che lo xilitolo nel cane innesca un rilascio significativo di insulina, con conseguente caduta degli zuccheri nel sangue;

5. avvelenamento da rame → il livello di rame nell’organismo è mantenuto tramite l’escrezione della bile. In questa malattia, il rame si accumula negli epatociti (che non riescono ad espellerlo con la bile) e può provocare infiammazione, fibrosi e portare ad insufficienza epatica. Un eccesso di rame rilasciato dal fegato può portare ad anemia emolitica (incide sulla membrana cellulare facendola diventare più fragile). È comune in certe razze di cane: il Bedlington terrier ha un difetto genetico nel metabolismo del rame e nella sua escrezione con la bile. Porta ad accumulo negli epatociti. Alcuni Doberman con epatopatia cronica hanno elevati livelli di rame negli epatociti. L’accumulo di rame nel fegato può essere la causa dell’epatite cronica che si può sviluppare o un effetto di una pre-esistente epatite.

Altre cause sono:1. neoplasie primitive e secondarie;2. disturbi di circolo;3. gravi steatosi; 4. amiloidosi (familiare nei gatti abissini e siamesi e nei cani Shar-Pei) → associata a ipervitaminosi A nel gatto e a

cocidioidomicosi nel cane;5. cirrosi6. colestasi (le cause possono essere divise in due gruppi di origine:

a. epatica: epatite, cirrosi biliare, tossicib. extra-epatica: calcolosi dei dotti biliari, tumori dei dotti, tumori del pancreas e pancreatite .

Condizioni che derivano da una malattia epatica cronica sono l’encefalopatia epatica e la sindrome epato-renale.Encefalopatia epatica (EE)

Deterioramento della funzione cerebrale dovuta a sostanze tossiche che rimangono in circolo per lesioni epatiche.

Molte sostanze tossiche sono normali prodotti del metabolismo proteico che non sono rimosse per lesioni alla funzione epatica. Inoltre, alcune di queste tossine by-passano il fegato attraverso collegamenti tra il sistema venoso portale (che porta sangue dal digerente al fegato) e quello venoso sistemico, come si ha in caso di shunt porto-sistemico.

Le tossine passano al cervello e ne alterano la funzione. L’ammoniaca è la più conosciuta di queste sostanze.Altre cause: epatite acuta, cirrosi, restrizioni dietetiche di arginina in gatti e furetti.Meccanismi epatoaencefalici ipotozzati:

1. l’ammoniaca ha un ruolo centrale nella EE (direttamente proporzionale alla gravità del quadro);2. alterazioni della barriera emato-encefalica risultante in un alterato trasporto di aminoacidi;3. coinvolgimento di citochine periferiche che raggiungono il cervello, attraverso:4. nervi periferici

16 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 17: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

5. produzione di fattori endoteliali quali NO (ossido nitrico) o prostanoidi (farmaci analoghi alla prostaciclina, sostanza prodotta naturalmente dalle cellule endoteliali che ha effetti antiproliferativi e di vasodilatazione);

6. per azione diretta dopo aver attraversato un’alterata barriera emato-encefalica.

Sindrome epatorenale (SER)La SER è caratterizzata da (grave

ipoperfusione renale dovuta ad un aumento delle resistenze in quest’organo. Si sviluppa a seguito del deterioramento della funzione epatica caratterizzata da ascite scarsamente controllata e sistemica.

Insufficienza epaticaGeneralmente è un fenomeno acuto

che si manifesta in animali con sofferenza epatica cronica (l’insufficienza è cronica e si accumulano tossici fino a dare un fenomeno acuto).

Lo scompenso consegue a eventi precipitanti quali:1. sepsi → fenomeno di invasione

batterica di tutto l’organismo, al microscopio si trovano colonie batteriche ovunque. Non è necessario che i batteri si stiano replicando (differenza dalla setticemia). È un fattore importante per la produzione di un danno epatico da apoptosi. Può derivare da: peritonite batterica, setticemia, polmonite, infezioni alle vie urinarie. La sepsi unitamente alla disfunzione epatica che ne deriva, produce un ambiente proifiammatorio che porta a disturbi circolatori probabilmente mediati da citochine, radicali liberi e NO nel fegato/intestino;

2. ischemia → provoca degenerazione e necrosi degli epatociti;3. virus → portano alla necrosi degli epatociti.

Patologie concomitantiLe malattie extra-epatiche che possono concomitare sono:

1. pancreatiti → si verifica nel cane in forma acuta; i cani da mezza età in su, obesi hanno un’incidenza maggiore, analogamente alle femmine. Nel gatto è in forma cronica. Le cause non sono ancora note, tuutavia si possono identificare dei fattori di rischio:a. iperlipidemia;b. alimentazione ricca di grassi; c. obesità (soprattutto nei cani);d. malattie concomitanti (diabete); e. certi farmaci e tossine → alcuni tipi di diuretici, antibiotici e insetticidi organofosfati;f. infezioni batteriche o virali;

2. ipertiroidismo → è una delle condizioni endocrine più comuni che colpiscono i gatti domestici più vecchi. La malattia è diventata significativamente più comune dalle prime notizie di ipertiroidismo felino nel 1970. Nei gatti, è quasi sempre causato da un adenoma benigno alla tiroide. Gli ormoni tiroidei inducono la proliferazione delle cellule acinari del pancreas;

3. insufficienza cardiaca congestizia.Ittero

Colorazione giallastra di cute, sclere e altri tessuti (es, connettivo, l’elastico è quello che ha più affinità per la bilirubina) causata da un eccesso di bilirubina in circolo (in sede necroscopica si va ad osservare l’aorta poiché è l’organo con più tessuto elastico). È indipendente dall’età ed è associato a lesioni epatiche.

17 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 18: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

La bile:1. emulsiona i grassi ingeriti nel lume intestinale grazie all’azione dei sali biliari;2. elimina prodotti di scarto o in eccesso: bilirubina, colesterolo e prodotti non

abbastanza idrosolubili per essere eliminati dal rene.Il pigmento fondamentale della bile è la bilirubina, che deriva dalla degradazione

dell’anello porfirinico: per il 70-90% dell’Hb in minima parte della mioglobina. Normalmente la bilirubina è presente in quantità minime nel sangue. Un eccesso causa ittero, ovvero la colorazione giallastra dei tessuti, in particolare tessuto necrotico (infarti, necrosi nelle neoplasie) e tessuto elastico.Formazione della bilirubina

La bilirubina è un pigmento giallo-arancio che deriva dalla distruzione della emo/mioglobina. La sorgente primaria sono i vecchi globuli rossi. In seguito alla fagocitosi, che avviene ad opera dei macrofagi epatici e splenici, degli eritrociti invecchiati, l’Hb viene metabolizzata in verdeemocromogeno, poi biliverdina e infine in bilirubina libera, che viene rilasciata nel plasma legata all’albumina che la trasporta al fegato (fase extraepatica o preepatica).

Per diventare eliminabile dal sangue, deve essere separata dall’albumina e coniugata con ac. glucuronico negli epatociti (bilirubina coniugata o bilirubin-di- glucuronide o bilirubina diretta idrosolubile (fase intraepatica).

La bilirubina coniugata viene metabolizzata nell’intestino (fase postepatica o metaepatica) a formare:1. urobilogeno che viene riassorbito nel sangue ed eliminato in max parte dal

fegato con la bile e in parte dal rene;2. stercobilinogeno.

Esistono quindi due forme di bilirubina:1. non coniugata → insolubile in acqua a pH fisiologico, strettamente legata

all’albumina del siero. Non può essere eliminata con le urine (non può essere ultrafiltrata a livello glomerulare);

2. bilirubina coniugata → idrosolubile, non basica, e lassamente legata all’albumina. Per la sua solubilità e il debole legame con l’albumina, l’eccesso

plasmatico di bilirubina coniugata può essere escreto con le urine.Ittero pre-epatico o emolitico (grave)

La bilirubina è coniugata con l’albumina. Le cause sono:1. malattie da rickettsie e parassiti: piroplasmosi, anaplasmosi, Mycoplasma haemofelis (già denominato

Hemobartonella felis), theileriasi, eperitrozoonosi, erlichiosi; sono parassiti del globulo rosso che lo portano a rottura. L’ittero pre-epatico (emolitico) è più comune nel cane che nel gatto; quest’ultimo è colpito da Mycoplasma haemofelis, parassita della superficie dei globuli rossi. I macrofagi epatici e splenici riconoscono queste cellule come anomale e le rimuovono dal circolo (presenza di macrofagi ripieni di Fe: siderociti);

2. malattie batteriche e virali: leptospirosi, streptococcosi, clostridiosi, anemia infettiva equina;3. fattori tossici: Pb, Cu, veleni di serpente;4. malattie immunopatologiche: anemie autoimmunitarie, isoeritrolisi neonatale.C’è quindi un eccesso di bilirubina indiretta nel sangue e aumento di stercobilinogeno nelle feci (feci ipercoliche).Ittero epatico

È causato da:1. gravi alterazioni del fegato quali colanqioepatite, lipidosi epatica (frequente nel gatto), tumori;2. cause tossiche, carenziali o ipossiche;

18 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 19: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

3. ridotta capacità di captare la bilirubina non coniugata come nel cavallo; incapacità congenita di captazione in ovini Southdown e sindrome di Gilbert dell’uomo.

Si assiste quindi a iperbilirubinemia indiretta e diretta (nel secondo caso è dovuta alla liberazione da parte degli epatociti della bilirubina già coniugata: essi però non sono in grado di coniugare quella diretta); riduzione dello stercobilinogeno (feci ipocoliche) e aumento dell’urobilina nelle urine (la bilirubina coniugata è idrosolubile e può essere eliminata con le urine).Ittero post-epatico o da stasi

È dovuto a Ostruzione al deflusso della bile da cause intraepatiche (calcoli, tumori) o extraepatiche (stenosi del coledoco; Fascioliasi).

Si ha iperbilirubinemia diretta (la bilirubina coniugata o diretta può essere riassorbita e comparire nelle urine (urine color marsala); assenza di stercobilina nelle feci (feci acoliche; giallastre e grasse).

Fisiopatologia dei prestomaciAlterazioni di origine alimentare

MeccanicheComportano variazioni della motilità o del tono della parete (atonia, ipotonia, ipertonia) a cui conseguono

torsioni (abomaso) e dislocazioni. Riguardano: quantità di alimento ingerito, tessitura e composizione e corpi estranei.Conseguono comunque difficoltà digestive (anche meteorismo). L’abomaso può ruotare (torsione; i prestomaci

no) o spostarsi dalla sua posizione naturale. Se un filo di ferro si infigge nella mucosa di uno dei prestomaci, avremo una flogosi che potrà passare inosservata. Se invece perfora la parete si potrà avere peritonite e pericardite fibrinosa (da pasteurella) e purulenta. Quando si riassorbirà l’essudato liquido resterà un panno fibrinoso che ostacolerà la normale diastole perché si formano sinechie tra i due foglietti pericarditi. Nei casi più gravi le sinechie possono invadere anche il polmone, la pleura e il i cuore. All’apertura del pericardio: cor villosus (la fibrina forma delle villosità).Chimiche

Sono dovute a fattori a componenti tossiche e alterazioni del biochimismo (un bovino con problemi di masticazione può ingerire un alimento troppo poco masticato e non ancora adatto all’azione del rumine).

Ne consegue abnorme formazione di gas (timpanismo: suono timpanico emesso dai prestomaci in seguito a percussione) e difficoltà nella liberazione di gas (difficoltà di eruttazione). Elevate quantità di gas possono comprimere il diaframma e causare problemi respiratori.Microbiologiche

Alterazione della flora microbica con conseguenti alcalosi o acidosi. Non escludono le alterazioni di origine meccanica (corpi estranei penetrati e loro conseguenze quali aderenze, perforazioni, reticoloperitonite traumatica, pericardite da c.e.); stenosi funzionale.

Le cause sono:1. meteorismo acuto e cronico;2. atonia dell’omaso;3. spasmo pilorico (l’alimento non passa);4. indigestioni;5. ulcere;6. gastriti (ruminiti, reticoliti, omasiti) di solito non catarrali perché non ci sono cellule mucipare.

Si possono verificare infezioni secondarie (da E. coli, streptococchi) con necrosi.Alterazioni di origine non alimentare

Infezioni specifiche: afta epizootica (crea vescicole nei prestomaci), febbre catarrale maligna (bolle, vescicole, pustole quando ci sono germi piogeni), vaiolo ovino, blue tongue, TBC, actinomicosi (actinogranulomi nel rumine); queste possono causare alterazioni meccaniche o chimiche, esofagiti, pleuriti, in alcuni casi causano ingrossamento notevole dei linfonodi mediastinici.

Tumori soprattutto ai linfonodi (linfomi e linfosarcomi). Un linfonodo ingrossato per un tumore può dare disturbi della motilità.

Rumine molto scuro → ipercheratosi → iperpigmentazione da lipofucsine per dieta ricca di concentrati.

19 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 20: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

Fisiopatologia del polmoneInsufficienza respiratoria

La membrana respiratoria costituisce la membrana dell’alveolo è formata da:1. epitelio alveolare;2. sottilissimo spazio interstiziale;3. parete endoteliale.

L’insufficienza respiratoria è causata da:1. ridotta capacità di diffusione della membrana respiratoria;2. ipoventilatoria;3. difetti di trasporto ematico dell’ossigeno.

Ridotta capacità di diffusione della membrana respiratoriaPer:

1. Aumento di spessorea. sclerosi interstiziale (a livello di interstizio aumenta il connettivo: infiammazioni croniche, problemi di

circolo, inalazione di tossici);b. iperproduzione di muco e cellule infiammatorie (spazi occupati da muco e cellule desquamate:

sindrome catarrale);c. membrane ialine → vi è una proliferazione di fibrina per carenza di surtactante. Può essere congenita.

Evidenziabile con colorazione PTH: evidenzia la fibrina;Sclerosi interstiziale Iperproduzione Membrane ialine

2. riduzione di superficie:a. bronchite e bronchiolite → proliferazione della parete dei bronchi. Si può avere bronchiectasia che

origina a seguito di un processo infiammatorio che ha richiamato cellule infiammatorie dal sangue. Queste hanno attraversato lo spazio interstiziale e la parete del bronchiolo per arrivare nel lume. Per fare questo, però, hanno liberato degli enzimi che distruggono il tessuto elastico, rimpiazzato poi da tessuto connettivo denso;

b. compressione endotoracica da: corpo estraneo → un bronco è ostruito e l’aria non può più passare (l’aria contenuta viene riassorbita

dai vasi linfatici e il lobo si affloscia) processi infiammatori della pleura con accumulo di liquido e conseguente compressione, tumori o cisti; pneumotorace → conseguente a un entrata d’aria nello spazio tra i due foglietti pleurici: il polmone

collassa;

c. exeresi chirurgiche (es. nel caso di idatidi si deve togliere anche una parte di polmone) d. atelettasia (collassamento degli alveoli) e. tumori

20 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 21: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

f. massive sclerosi nodulari (infiammazioni croniche → connettivo + linfociti; la proliferazione di connettivo comprime e causa ipoventilazione).

IpoventilatoriaCause polmonari:1. diminuzione di elasticità:

a. edema polmonare cronico →l’edema interstiziale è reversibile, poiché vi sono i vasi linfatici. Quando passa nello spazio alveolare, i vasi linfatici non riescono più a riassorbire il liquido;b. polmoniti e broncopolmoniti; c. TBC a cellule giganti;d. malattie a membrane ialine.e. ispessimenti pleurici → espansione polmonare più difficoltosa;

2. aumento viscosità del muco (aumentano i mucopolisaccaridi acidi che formano dei ponti)3. affezioni ostacolanti il flusso aereo:a. bronchiti e bronchioliti acute e cronicheb. asma (ipersensibilità di I tipo con costrizione dei bronchioli per liberazione di istamina);

c. bronchiectasie;d. enfisema → aumento dell’aria residuale. C’è più aria nel polmone, ma ristagna e l’O2 passa tutto nel

sangue; la CO2 esce, ma manca il ricambio d’aria. Cause: asma: associati a lobuli atelettasici, ci sono lobuli espansi che cercano di compensare quelli collassati; parassiti;

4. ostruzioni delle vie aeree:a. corpo estraneo;b. tumori endobronchiali;c. pneumotorace;d. carenza surfattante;e. edema alveolare.

Cause extrapolmonari:1. deficit dei sistemi nervosi regolatori della ventilazione:

a. lesioni o depressioni dei centri respiratori causato da: ipertensione endocranica (edema, emorragia), compressione centri respiratori, lesioni midollari alte, farmaci, anestesia generale, vasculopatie cerebrali;

b. lesioni e paralisi dei nervi respiratori (vago, glossofaringeo, frenico, intercostali) per nevriti (processi infiammatori dei nervi periferici);

21 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 22: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

2. deficit dei muscoli respiratori (in conseguenza a traumi (ernia diaframmatica), reumatismi, atrofia dei muscoli):a. lesioni per miopatie atrofiche;b. polimiositi infiammazione di tutti i muscoli);

3. deficit di escursione della gabbia toracica (fratture di coste: l’animale respira superficialmente per non sentire dolore; ernia diaframmatica: il torace fatica ad espandersi), per:a. dolore toracico;b. malformazioni;c. irrigidimento.

Difetti di trasporto ematico di O2

Il deficit di trasporto locale è causato da:1. trombosi arteriose;2. tromboflebiti;3. flebotrombosi (un trombo crea un’infiammazione del vaso);4. embolie;5. compressioni;

Deficit di trasporto sistemico:1. alterazioni cardiocircolatorie:

a. insufficienza circolatoria e cardiocircolatoria;b. ipercinesie (aumento velocità) circolatorie e cardiache;

2. alterazioni dell’emoglobina;3. riduzione quantitativa dell’Hb (anemie);4. legame tra Hb e composti a più alta affinità per l’ossigeno (CO);5. eccessiva formazione di meta-Hb (forme congenite e acquisite) quando si ha intossicazione da ossidanti

quali nitriti, sulfamidici: colore cioccolato del sangue.

Fisiopatologia dell’edema polmonareAccumulo abnorme di liquido negli spazi polmonari extravascolari; nelle pareti dell’alveolo oppure attorno a

bronchi e bronchioli, dove c’è il connettivo che cerca di limitare la fuoriuscita (Assorbendo una parte del liquido). Oltre al connettivo, contribuisce il linfatico. Quando il liquido arriva nel lume dell’alveolo diventa irreversibile

Emodinamico o non lesionale (senza lesione alla M.R.)Aumento della pressione atriale sx, quindi di quella idrostatica venosa e capillare polmonare. Caratteristico

dell’insufficienza cardiaca sx. L’edema cardiogenico (causato da disturbo di circolo per insuff cardiaca) fa parte di questo gruppo.

Le cause sono di origine:1. cardiaca

a. insufficienza ventricolare sx per miocardiopatie, insufficienza mitralica;b. sovraccarico della circolazione polmonare →conseguente ad un’insufficienza cardiaca: aumento

pressione idrostatica e fuoriuscita plasma dal vaso;c. disturbi gravi del ritmo: per riduzione del tempo di riempimento ventricolare (se c’è una tachicardia il

cuore è sottoposto ad un superlavoro, quindi è stimolato a battere più rapidamente e il sangue è sottoposto ad una pressione idrostatica più alta), soppressione della sequenza normale di attivazione atrio-ventricolare e alterazione della circolazione polmonare;

2. non cardiaca → l’eccessiva somministrazione di soluti per via EV (> 100 ml/Kg/h in cani normali) aumenta la pressione capillare polmonare e diminuisce la pressione oncotica plasmatica.

Non cardiogenico o lesionaleAumento della permeabilità dell’endotelio vascolare gtebdi-fossi nel lume dell’alveolo (emorragia) C.MT i

Deriva dall’alterazione della permeabilità della barriera alveolo-capillare che consente la fuoriuscita, prima nell’interstizio, e poi negli alveoli (in questo caso, la lesione è cronica), di un liquido ricco di proteine; la pressione capillare polmonare resta normale. È sempre caratterizzato da un aumento di P idrostatica interstiziale: spinge sui vasi e li danneggia. Cause:1. fattori che aggrediscono il polmone per via alveolare → fumo, liquidi (in seguito ad annegamento);

22 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 23: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

2. fattori che aggrediscono il polmone per via ematica → batteri, endotossine, sostanze tossiche (es. idrocarburi in città), veleni;

3. shock settico e anafilattico;4. inalazione di acqua (annegamento);5. inalazione di liquidi gastrici (animali con frequenti crisi di vomito se si trovano in decubito);6. ingestione di tossici a eliminazione polmonare (essenze, nafta, petrolio);7. inalazione di paraquat (diserbante che dà lesioni con infiammazione del polmone).

Edema lesionale Edema emodinamicoMembrana alveolo-capillare Lesa Normale

Sede dell’edema (importante per vedere se è reversibile o meno, oppure acuto o cronico)

Alveolare(irreversibile)

Interstiziale (vicino alla sede del capillare è reversibile poiché c’è possibilità di riassorbimento)Peribronchiolare

Edema alveolare Si Secondario ad edema interstiziale

Pressione idrostatica polmonareNormale (perché il circolo è normale)

Elevata (perchè il difetto sia locale che generale del circolo si sente prima con uno sbalzo di pressione)

PatogenesiIl comparto interstiziale e i relativi setti garantiscono una protezione contro lo stravaso di liquidi.

Fase iniziale o di compensoIl liquido che passa la barriera endoteliale inizialmente si accumula nella porzione densa dell’interstizio extra

vascolare, poi, in base al gradiente pressorio interstiziale, passa nell’interstizio lasso che si dilata e si adatta alla > massa liquida (edema interstiziale, fase di compenso). Poi il liquido è riassorbito dal linfatico.Fase dell’edema interstiziale

Avviene quando si supera la possibilità di drenaggio linfatico. Il flusso linfatico polmonare basale è basso (1-8 ml/h nel cane) e il diametro dei vasi linfatici può aumentare dal 300 al 2800%. Si verifica per sovraccarico:1. acuto → aumento improvviso della PI; questo flusso può essere moltiplicato fino a 30 volte (fino a 20-23

mm/hg);2. cronico → il meccanismo di compenso è la proliferazione di cellule endoteliali e aumento del diametro dei vasi

linfatici (fino a PI di 40 mm/hg).Cause di insufficiente flusso linfatico sono ad es. linfosarcoma mediastinico e ipertrofia importante dei linfonodi

tracheobronchiali.Si crea un accumulo di liquidi nell’interstizio peri-brobhiolare, venulare e arteriolare; in questa fase è

documentabile un aumento della distanza tra le giunzioni intracellulari delle cellule endoteliali tale da permettere il passaggio di macromolecole dal lume capillare all’interstizio.Fase dell’edema alveolare

Un ulteriore incremento della pressione endovasale può portare all’apertura delle giunzioni intracellulari (più resistenti) sul versante alveolare, con passaggio di liquido, macromolecole e globuli rossi negli alveoli stessi.

Edemi neurogeniAvvengono per:

1. traumi cerebrali o midollari

23 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 24: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

2. neoplasie (cerebrali o midollari) → più frequenti; diventano maligni perché si espandono in una cavità inestensibile e spesso non raggiungibile chirurgicamente;

3. crisi epilettiche (se frequenti, portano a ipertensione che si risente anche a livello polmonare).Questi inducono una deregolazione neurovegetativa con ipertono simpatico e sovraccarico ventricolare sx.

Edemi mistiCerte forme di edema polmonare derivano da meccanismi misti, al punto che l’edema fa seguito a sforzi

inspiratori intensi che possono accompagnare le ostruzioni delle vie respiratorie superiori (paralisi, edema della laringe). Siccome l’animale fa fatica a respirare, fa dei respiri molto forti che rompono la parete degli alveoli.

Quindi alla fine si ha sia edema non lesionale che lesionale.

Fisiopatologia della termoregolazioneLa termoregolazione è la capacità dell’organismo di mantenere costante la temperatura corporea nonostante

variazioni di quella ambientale; è una condizione di equilibrio osmotico tra la quantità di calore prodotta dall’organismo (termogenesi) e la quantità da esso perduta (termodispersione).

TermogenesiLa produzione di calore deriva dalla trasformazione dell’energia chimica presente negli alimenti (soprattutto

carboidrati e lipidi). Una parte è immagazzinata sotto forma di legami energetici nella molecola di ATP.La trasformazione dell’energia chimica in calorica avviene tramite le ATPasi (trasformazione di ATP in

ADP).La termogenesi è un processo involontario a cui presiedono:

1. ormoni (tiroidei, adrenalina e glicocorticoidi);2. contrazione muscoli volontari (lavoro muscolare) involontari (brividi).

Ormoni tiroidei Adrenalina GlicocorticoidiFavoriscono l’entrata di ioni Ca e Na all’interno delle cellule dove diventano disponibili per l’attivazione delle ATPasi che, catalizzando l’idrolisi dell’ATP, inducono liberazione di energia termica dai legami fosforici

Favorisce negli epatociti la mobilizzazione; del glicogeno e nelle cellule adipose quella degli acidi grassi la cui ossidazione produce calore

Favoriscono la trasformazionedei protidi in glucidi la cui ossidazione produce calore

TermopispersioneIl calore viene eliminato attraverso:

1. evaporazione del sudore (perspiratio insensibilis);2. aria espirata;3. via digerente;4. via urinaria.

Termogenesi TermodispersioneVolontariaObbligatoria: MB regolato da H tiroidei Facoltativa1. eccedente il MB e regolata da catecolamine2. dovuta a idrolisi ATP

Portata dei vasi cutanei (85%)1. sotto controllo centro regolatore2. mediata dalle catecolamine

Meccanismi: conduzione, convezione, irraggiamento, evaporazione (sudorazione, polipnea)

Orripilazione Aria inspirata e alimentiInvolontaria: contrazione muscoli scheletrici

24 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 25: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

Temperatura di riferimento1. Cavallo 37,5-38°C;2. Cane 38-38,5°C;3. Bovino 38,5-39°C; 4. Pecora 38,5-39°C;5. Suino 38,5-39°C.

Ipertermia passiva o non febbrileDeriva o da eccessiva termogenesi o da carente termodispersione.

Ipertermia di origine endocrinaConseguente a ipertiroidismo: la triiodotironina T3 (ormone tiroideo attivo a livello cellulare) stimola nelle cellule

la biosintesi di ATPasi con conseguente idrolisi di ATP. Inoltre il T3 favorisce la lipolisi.Ipertermia maligna

È tipica dell’uomo, del suino e del tonno. È dovuta ad un gene autosomico dominante che causa un difetto ultrastrutturale dei canali del calcio del reticolo liscio; con la maggior presenza di calcio intracellulare comporta un aumento della termogenesi per attivazione dalle ATPasi calcio-dipendenti. In suino e tonno è innescata da stress.

Colpo di soleÈ dovuto a prolungata esposizione della testa ai raggi solari;

Colpo di caloreÈ dovuto ad inefficacia dei meccanismi termodispersivi in conseguenza dell’elevata temperatura (Animali

trasportati in ambienti mal ventilati, Predisposti cardiopatici e sofferenti di ipo/anidrosi). La sintomatologia è cardiovascolare (collasso): ipotensione da vasodilatazione periferica, tachicardia, tachipnea, abbattimento.

La sintomatologia è aggravata dalla disidratazione che consegue alla profusa sudorazione.

Ipertermia attiva o febbreAlterazione funzionale reversibile dei neuroni dei centri regolatori ipotalamici dovuta al rilascio di citochine

pirogeniche. Consiste in un’elevazione della temperatura di riferimento e ciò significa che l’equilibrio tra termogenesi e termodispersione avviene ad un livello più elevato.

Eziopatogenesi della febbrePeriodo di latenza: tempo intercorrente tra l’entrata nell’organismo del patogeno e comparsa dei sintomi.Pirogeni: sostanze che inducono la febbre (endogeni ed esogeni):

1. Pirogeni esogeni: endotossine, costituenti batterici, latte;2. Pirogeni endogeni → citochine:a. Interleuchine (IL-1αe β, IL-6, IL-2, IL-8);b. TNF (αe β);c. Interferone (α, β, γ).

Decorso della febbreFase del rialzo termico o prodromica o di ascesa

Aumento della termogenesi (sensazione di freddo, brividi) e diminuzione della termodispersione (pallore e vasocostrizione cutanea).Fase dell’acme o fastigio

La termoregolazione ha raggiunto un nuovo equilibrio ad un livello più alto.Fase di defervescenza

Dominano manifestazioni termodispersive quali la sudorazione:a. Per crisi (gradualmente);b. per lisi (rapidamente).

Tipi di febbreSi caratterizzano in base all’andamento durante la fase di fastigio:

1. febbre continua → rialzo termico molto costante, che subisce solo lievi variazioni quotidiane inferiori ad 1°C;

25 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 26: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

2. febbre remittente → presenta variazioni giornaliere maggiori rispetto alla continua, ma mai periodi apiretici nell’arco di una giornata;

3. febbre intermittente → presenta diverse varianti, tutte caratterizzate da periodi piretici e apiretici di durata variabile:a. quotidiana: rialzo termico quotidiano con apiressia generalmente serale;b. terzana: rialzo termico a giorni alterni;c. ricorrente : rialzo termico ed apiressia della durata di alcuni giorni;d. ondulante: simile alla ricorrente, però sia il rialzo termico che la defervescenza avvengono gradualmente

(tipica della brucellosi).Alterazioni metaboliche nella febbre

Si osserva: 1. Aumento del metabolismo basale ^ioè consumo di 02e produzione di C02^2. Aumento della glicemia per glicolisi epatica e muscolare3. Aumento del metabolismo anaerobio (acido lattico -acidosi)4. Lipolisi e formazione di corpi chetonici (acidosi)5. Bilancio azotato negativo (perdita renale di NH3, urea, creatina e creatinina)6. Diuresi diminuita, urine concentrate, albuminuria in presenza di danno glomerulare7. Diuresi aumentata nella fase di defervescenza

Effetti su organi e apparatiSistema cardiocircolatorio:

1. fase di ascesa: ipertono simpatico con vasocostrizione;2. fase del fastigio :

a. TNF e IL-2 inducono ipotensione;b. P GE2 e PGI2 provocano decontrazione delle cellule muscolari lisce dei vasi riducendo la risposta alle

catecolamine.Tuttavia la pressione è mantenuta grazie ad un maggiore lavoro cardiaco (tachicardia);

3. fase di defervescenza: vasodilatazione cutanea prevalentemente mediata dalla bradichinina prodotta in seguito a stimolazione simpatica delle ghiandole sudoripare .

Apparato respiratorio: tachipnea dovuta ad acidosi ed incremento delle risposte termodispersorie.Apparato digerente: ipofunzionalità dell’intestino e delle ghiandole (fegato, pancreas), dovuto a

rigonfiamento torbido e modificazioni del tono neurovegetativo.SNC: torpore, astenia, delirio in base all’entità del rialzo termico.

Fisiopatologia dell’equilibrio acido-baseIl pH fisiologico dell’organismo è all’incirca 7,4 (nel sangue arterioso i valori sono compresi tra 7,38 e 7,44,

con media di 7.4). Nel liquido extracellulare sono immessi continuamente prodotti del catabolismo che tendono a modificarne

la composizione ed il pH, in quanto i principali sono a reazione acida.L’acidità volatile è rappresentata dalla CO2 proveniente in gran parte dall’attività metabolica delle cellule.L’acidità fissa è data:

1. H2SO4: proveniente dalla ossidazione dello zolfo contenuto negli aminoacidi solforati;2. H3PO4: derivante dall’idrolisi degli esteri fosforici introdotti con gli alimenti; 3. acidi organici prodotti nel corso del metabolismo intermedio (quota scarsa in condizioni metaboliche normali

poiché convertiti a CO2e H2O).

Omeostasi dell’equilibrio acido-baseÈ regolata da meccanismi fisico-chimici e fisiologiciI sistemi tampone sono costituiti da: proteine plasmatiche (prevalenti negli invertebrati), emoglobina,

bicarbonati-acido carbonico, fosfati monobasici-bibasici.La fisiologia della respirazione e il polmone hanno controllo sull’acidità volatile), la fisiologia renale sull’acidità

fissa.La riserva alcalina (è una misura del potere tampone del sangue) è il numero di centimetri cubici di CO 2 che

possono essere assorbiti da 100 ml di sangue a 0°C a 760 mm di pressione (uomo 70)Acidità volatile

La CO2 diffonde dalla cellula all’interstizio ed al sangue (solo una piccola parte è in forma di H + HCO3- o legata al gruppo aminico delle proteine plasmatiche). Nel sangue una grossa quota entra nel globulo rosso

26 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 27: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

CO2 + H2O + anidrasi carbonica ↔ H2CO3 ↔ H+ HCO3-

L’H+ viene captato dall’Hb mentre HCO3- resta nelle emazie e/o diffonde nel plasma.

A livello polmonare l’Hb si ossida ed è meno capace di trattenere H+ che si libera, reagisce con HCO3-e genera

H2CO3 che si scinde in CO2 ed H2O. La CO2 è molto diffusibile, passa nell’aria alveolare e viene espirata.Acidità fissa

Nei liquidi organici gli acidi fissi si dissociano liberando ioni idrogeno che vengono catturati dai sistemi tampone:1. Sistema bicarbonati/acido carbonico → genera H2O + CO2+ il sale dell’acido fisso:

H2SO4 + 2NaHCO3 ↔ Na2SO4 + 2H2O + CO2

2. Sistema dei fosfati → intrappola l’H+ nella struttura del fosfato bibasico:2Na2HPO4 –H2CO3 ↔ 2NaH2PO4 + 2NaHCO3

L’intervento del controllo renale presiede a:1. eliminazione degli anioni (solfati, fosfati, anioni organici);2. rigenera il bicarbonato prima impiegato per la neutralizzazione degli acidi fissi e recupera il bicarbonato

dell’ultrafiltrato a livello di tubulo distale e di collettori;3. elimina gli idrogenioni come tali, col sistema della glutamina che genera NH4

+ o col sistema dei fosfati.Una certa quantità di acidi viene persa anche con secrezioni (sudore, succo gastrico). Attraverso il rene vengono

giornalmente persi radicali basici che devono venire reintrodotti con l’alimentazione. Il rene produce maggiore riassorbimento di basi per bilanciare perdite eccessive o reintragrazioni alimentari insufficienti.

Acidosi e alcalosiAcidosi: condizione patologica dovuta ad eccesso di ioni H+ nei liquidi extracellulari.Alcalosi: condizione patologica dovuta ad abbassamento della concentrazione di ioni H+ nei liquidi

extracellulari. La riserva alcalina aumenta. Acidosi e alcalosi possono essere:1. compensate: la messa in opera dei sistemi tampone è sufficiente a mantenere il pH nei giusti limiti (nel range);2. scompensate: la riserva alcalina è praticamente annullata ed il pH comincia a modificarsi (fuori dal range).

Patogeneticamente:1. acidosi o alcalosi respiratorie: la modificazione interessa la quota degli acidi volatili;2. acidosi o alcalosi metaboliche: la modificazione interessa la quota degli acidi fissi;3. acidosi o alcalosi miste: la modificazione interessa la quota sia degli acidi volatili che fissi.

Acidosi respiratoriaDipende da diminuita ventilazione polmonare con ritenzione di CO2 (ipercapnia). Patogenesi:

1. alterazione dei centri respiratori (ipertensione cerebrale, processi neoplastici e flogistici);2. paralisi da cause centrali o periferiche dei muscoli respiratori;3. minore apporto di aria ai polmoni (processi ostruttivi alle vie aeree);4. patologie polmonari (polmoniti, enfisema) ed intratoraciche raccolte.

Spesso associata a cianosi per insufficiente ossigenazione dell’Hb. Compenso renale: aumenta il riassorbimento di bicarbonati e l’eliminazione di idrogenioni (H+, NH4

+, H2PO4-) e cloruri. Sintomatologia

depressiva.Acidosi metabolica

Aumento degli acidi fissi. Patogenesi:1. aumento produzione di acidi fissi per deviazioni metaboliche (diabete, digiuno protratto, chetosi, febbre, acidosi

ruminale, anossia, shock). In questi casi l’acidosi è aggravata dalla consistente perdita di cationi (Na +, K+) trascinati nell’urina dagli acidi organici eliminati.

2. aumento dell’apporto di acidi fissi dall’esterno (cloruro di ammonio);3. diminuzione dell’eliminazione di acidi fissi col rene (acidosi renale) per insufficienza renale:

a. acuta: acidosi dovuta a blocco renale (difetto di eliminazione di H+ e ritenzione di anioni);b. cronica: acidosi prevalentemente dovuta a diminuita eliminazione di H+ come NH4

+. In questo caso la riserva alcalina non diminuisce di molto a causa del depauperamento della matrice ossea (osteoporosi). Concomita alla genesi dell’acidosi l’anemia;

4. eccessiva perdita di basi (diarree, fistole biliari e pancreatiche). In risposta all’aumento acidi fissi diminuiscono il bicarbonato e la pressione della CO2 del sangue (quest’ultima è responsabile, nei casi estremi, delle modificazioni respiratorie: respiro di Kussmaul). Il compenso renale (manca nelle acidosi renali): aumenta il riassorbimento di bicarbonati e la eliminazione di idrogenioni (H+, NH+, H2PO4

-) e cloruri; un ulteriore compenso è rappresentato dall’iperventilazione polmonare che allontana un certa quota di CO2 generatasi dalla retrocessione della dissociazione dell’acido carbonico per l’aumento degli acidi fissi.

27 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 28: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

Sintomatologia depressiva.Acidosi mista

Ritenzione contemporanea di CO2 e acidi fissi. Avviene in portatori di acidosi metabolica renale o diabetica in cui sopraggiunge una polmonite, o di insufficienza respiratoria in cui sopraggiunge insufficienza renale. È molto grave perché non esiste possibilità di compenso,

Alcalosi respiratoriaSi verifica in tutti i casi di iperventilazione polmonare (ipossia, ipertermia, alterazione dei centri respiratori). La

CO2 passa dal sangue all’aria alveolare in quota superiore alla prodotta nei tessuti (ipocapnia). Compenso renale: minore riassorbimento di bicarbonati ed eliminazione di idrogenioni, ritenzione di cloruri. L’alcalosi diminuisce la dissociazione dei sali di Ca da cui dipendono le manifestazioni nervose (ipereccitabilità neuromuscolare, manifestazioni tetaniche).

Alcalosi metabolicaDovuta ad eccesso assoluto o relativo di basi. La capnia è normale. Risultano aumentati i bicarbonati e i composti

basici del sangue. Patogenesi:1. eccessiva introduzione di basi (urea nei ruminanti, bicarbonato o citrato di sodio per combattere l’iperacidità

gastrica, Sali di calcio in giovani animali);2. eccessiva perdita di acidi fissi (vomito ripetuto, lavaggio gastrico).

Compenso renale: minore riassorbimento di bicarbonati, minore eliminazione di idrogenioni; respiro rallentato che comporta, come compenso, ritenzione di anidride carbonica. Anche in questa forma di alcalosi, vi è tendenza alla tetania a causa della diminuzione degli ioni calcio.

Alcalosi mistaPerdita eccessiva di CO2 e aumento assoluto o relativo di basi. Avviene in pazienti anemici (alcalosi respiratoria da

iperventilazione polmonare) che vomitano ripetutamente (alcalosi metabolica da perdita di acidi fissi). Molto grave perché non esiste possibilità di compenso.

Vitamine liposolubili A, D, E, KIpovitaminosi A

La vitamina A o retinolo deriva da dei precursori: i carotenoidi. La trasformazione dei carotenoidi in vitamina A avviene nell’epitelio intestinale e il fegato è la principale riserva.

È necessaria per: 1. la rigenerazione della porpora visiva (rodopsina) → visione crepuscolare;2. il normale sviluppo del tessuto osseo;3. il normale trofismo degli epiteli.

In caso di carenza:1. diminuita produzione di rodopsina (con conseguente emeralopia);2. diminuita visione dei colori (per carenza di iodopsina);3. incoordinazione della osteogenesi per diminuita sintesi di condroitin-solfato (la vitamina A interferisce nella

sintesi di mucoplisaccaridi della sostanza fondamentale del connettivo);4. atrofia delle cellule epiteliali, in particolare degli epiteli di rivestimento e ghiandolari. Caratteristica la

corneificazione di epiteli normalmente non corneificati (metaplasia squamosa, in particolare dei dotti della paratiroide in bovini, suini e ovini);

5. atrofia delle ghiandole lacrimali con xeroftalmia (in vitelli e agnelli);6. disturbi della funzione riproduttiva;7. ipercheratosi;8. effetti teratogeni nei suinetti;9. arrossamento congiuntiva;10. metaplasia squamosa.

Ipovitaminosi DLa vitamina D è strettamente correlata con il metabolismo del calcio e del fosforo:

1. controllo dell’assorbimento intestinale;2. controllo della ritenzione attraverso il rene;3. controllo del deposito nelle ossa mantenendo il rapporto Ca:P nei liquidi organici su valori ottimali.

La vitamina D si trasforma nel fegato in un metabolita più attivo, il 25-idrossicolecalciferolo, che, interagendo nel nucleo cellulare con i meccanismi di informazione genetica, fa sì che venga codificata la sintesi della proteina legante il calcio.

In caso di carenza si hanno osteodistrofie:

28 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html

Page 29: Fisiopatologia renale - quizmedicinaveterinaria.altervista.orgquizmedicinaveterinaria.altervista.org/PatoGenerlae_Fisiopatologia... · a. disidratazione → minor eliminazione di

1. rachitismo → è una malattia dei giovani animali a rapido sviluppo; in bovini e ovini è dato da una carenza primitiva di P (pascoli su terreni poveri di P) o carenza di vitamina D in animali stabulati da lungo tempo. In suini in allevamento intensivo per dieta contenente un eccesso di fosfati (molti cereali) e carente di vitamina D e calcio. Tipico reperto è il c.d. rosario rachitico.

2. Osteomalacia → colpisce animali adulti. Nei bovini: aumentato riassorbimento di sali dalle ossa (es. gravidanza, lattazione). È caratterizzato da atrofia e rammollimento del tessuto osseo e da produzione di tessuto osteoide non calcificato. Istologicamente si distingue dal rachitismo per la prevalenza di processi distruttivi invece che neoformativi

Ipovitaminosi EFormata da α, β e γ tocoferolo.Azione biologica:

1. previene la perossidazione dei lipidi di membrana;2. importante nella respirazione cellulare;3. importante nella sintesi dell’eme.

In patologia spontanea:1. distrofia muscolare dietetica (vitelli, agnelli, suinetti e conigli) → presenza di necrosi cerea che conferisce al

muscolo un aspetto roseo-pallido simile acarne di pesce (c.d. malattia del muscolo bianco). Alla sezione il muscolo appare asciutto, opaco, simile a cera. Ciò per un difetto di sintesi dell’eme accanto alla perossidazione lipidica (causa di necrosi);

2. epatosi dietetica e microangiopatia dietetica (suini) → la lesione primitiva risiede in una alterazione regressiva dei capillari sanguigni che vanno incontro a trombosi;

3. Yellow fat disease (malattia del grasso giallo; gatti, suini, volpi);4. encefalomalacia e diatesi essudativa dietetica (pulcini);5. anemia (suini e primati) → interviene nella sintesi di due enzimi (ALA-sintetasi e ALA-disidratasi) che

catalizzano le trasformazioni della glicina e dell’acido succinico da cui deriva la sintesi dell’eme. Poiché l’eme non è soltanto una componente dell’emoglobina e della mioglobina, ma anche dei citocromi mitocondriali essenziali per la respirazione cellulare, si ritiene che la carenza di vitamina E possa perturbare la catena respiratoria.

Ipovitaminosi KComplesso di vitamine:

1. K1 o fillochinone presente nei vegetali;2. K2 o farnochinone presente nei microrganismi;3. ftiocolo presente nei microrganismi.

Sono tutti indispensabili all’organismo per la formazione della protrombina, proconvertina e fattore di Christmas. La carenza di vitamina K provoca una sindrome emorragica:1. primitiva: rara negli animali se non trattati con antibiotici;2. secondaria: in caso di riduzione o sospensione del flusso di bile che riduce l’assorbimento di grassi e di questa

vitamina.È un antidoto negli erbivori nella sindrome da trifoglio dolce (sweet clover disease).È un antidoto nell’avvelenamento da cumarinici.

29 http://quizmedicinaveterinaria.altervista.org/index.html