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CHIESA DI BOLOGNA UFFICIO CATECHISTICO DIOCESANO AVVENTO 2012 CHIESA di BOLOGNA UFFICIO CATECHISTICO DIOCESANO FILIPPO E LA “CASA” PER GESU’ CALENDARIO di AVVENTO PER FAMIGLIE CON BAMBINI INIZIAZIONE CRISTIANA 0-6

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CHIESA DI BOLOGNA UFFICIO CATECHISTICO DIOCESANO

AVVENTO 2012 CHIESA di BOLOGNA

UFFICIO CATECHISTICO DIOCESANO

FILIPPO E

LA “CASA” PER GESU’

CALENDARIO di AVVENTO PER FAMIGLIE CON BAMBINI INIZIAZIONE CRISTIANA 0-6

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PREMESSA Questo “calendario dell’Avvento” nasce per essere un piccolo strumento di aiuto alle famiglie per prepararsi alla festa del Natale. Ecco gli “ingredienti” che lo compongono:

Benedetto XVI nella lettera apostolica PORTA FIDEI scritta in apertura dell’anno della FEDE, al numero 13 dice: “In questo tempo terremo fisso lo sguardo su Gesù Cristo, “colui che dà origine alla fede e la porta a compimento” (Eb 12,2): in lui trova compimento ogni travaglio ed anelito del cuore umano. La gioia dell’amore, la risposta al dramma della sofferenza e del dolore, la forza del perdono davanti all’offesa ricevuta e la vittoria della vita dinanzi al vuoto della morte, tutto trova compimento nel mistero della sua Incarnazione, del suo farsi uomo, del condividere con noi la debolezza umana per trasformarla con la potenza della sua Risurrezione. In lui, morto e risorto per la nostra salvezza, trovano piena luce gli esempi di fede che hanno segnato questi duemila anni della nostra storia di salvezza.”

Il nostro vescovo Carlo in questo anno ci ha invitato a guardare a Gesù sollecitando nelle parrocchie, catechesi agli adulti che abbiano proprio come contenuto Gesù utilizzando il Catechismo della Chiesa Cattolica. Nelle catechesi che lui stesso ha tenuto in tutti i vicariati della diocesi, ha affermato:

- essere cristiani significa ritenere vere le seguenti due proposizioni: «il Verbo si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi»;

- essere cristiani significa ritenere che questo evento, narrato dalle proposizioni suddette, è «la fonte della vita e la salvezza dalla disperazione per tutti gli uomini»;

- essere cristiani significa stabilire un rapporto reale [non solo commemorativo e/o imitativo] con quell’evento, come base della propria vita.

“Per fede, nel corso dei secoli, uomini e donne di tutte le età, il cui nome è scritto nel Libro della vita (cfr Ap 7,9; 13,8), hanno confessato la bellezza di seguire il Signore Gesù là dove venivano chiamati a dare testimonianza del loro essere cristiani: nella famiglia, nella professione, nella vita pubblica, nell’esercizio dei carismi e ministeri ai quali furono chiamati.” Porta Fidei n°13. I Santi sono nostri compagni di viaggio, sono uomini e donne che ci dicono che è possibile seguire Gesù perché alla santità tutti siamo chiamati.

Molte parrocchie della nostra diocesi vivranno un Natale “diverso”, tante chiese sono inagibili a causa del terremoto dello scorso maggio … troverà Gesù un luogo dove poter nascere??? Il topo Filippo narrerà ai bambini ciò che ha vissuto e sta vivendo. Riuscirà ad aiutare le sue amiche pietre? Anche 2000 anni fa molti hanno rifiutato il bambino Gesù … faremo così anche noi?

“ Per fede viviamo anche noi: per il riconoscimento vivo del Signore Gesù, presente nella nostra esistenza e nella storia” Porta Fidei n° 13. In questo Natale faremo entrare Gesù nel nostro tempo? Nella nostra storia? Nella nostra vita?

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NOTE TECNICHE Il calendario va stampato e rilegato nella parte superiore in modo tale che ogni giorno un foglio possa essere staccato. In allegato trovate anche il poster della casa (che va stampato e fotocopiato ingrandendolo quanto un A3) , la pagina con le pietre e quella con Gesù Bambino che vanno stampati e giorno per giorno colorati, ritagliati e incollati nel poster. Il primo giorno è bene raccontare ai bambini la storia di Filippo (che trovate dopo queste note tecniche) e poi il resto. Ogni giorno quindi troverete:

è il Vangelo del giorno, si può decidere un momento in cui leggerlo insieme come momento di preghiera, all’inizio della giornata, prima di pranzo o cena, alla sera (anche la sera precedente affinché poi “risuoni” durante il giorno).

Dal Catechismo della Chiesa Cattolica è un piccolo brano di meditazione per gli adulti tratto dal CCC sulla figura di Gesù.

è il topo Filippo che racconta ai bambini la sua storia, deve aiutare le sua amiche pietre a realizzare il loro desiderio di preparare una casa per Gesù per il Natale e così giorno dopo giorno ce le presenta e ci racconta qualcosa di loro. Le pietre hanno i nomi e le caratteristiche di alcuni santi, Pietre Vive della Chiesa.

è la proposta di un atto di amore da fare verso gli altri.

è l’attività da svolgere nella giornata (colorare ed incollare nel poster la pietra del giorno).

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LA STORIA

Mi chiamo Filippo, ho 5 anni e sono un topolino di campagna tutto bianco. Vivo con la mia famiglia ed i miei amici in un grazioso paese dell’Emilia, precisamente in una piccola tana nella sagrestia della chiesa del paese. Quando la chiesa era chiusa mi piaceva entrarci e guardare i meravigliosi colori che le vetrate baciate dal sole riflettevano all’interno. Mi divertivo a chiacchierare con le pietre di questo grande e splendido edificio, mi raccontavano storie bellissime di ciò che avevano visto e sentito in questi secoli. Con timore e commozione mi avvicinavo al grande crocifisso di legno che ogni giorno, in tanti venivano a venerare; e con quanta curiosità stavo davanti la porticina della casetta dorata chiamata tabernacolo, avrei voluto entrarci per vedere chi ci abitava … Parlo al passato perché il 20 maggio 2012 le cose sono cambiate. Alle 4.04 di quella notte, la terra ha tremato come non succedeva da secoli nel mio paese, c’è stato il terremoto. Subito non ho capito cosa stesse succedendo, si e’ sentito un grande boato, le luci della strada, delle case, della chiesa e della sagrestia si sono spente. Tutti abbiamo iniziato a dondolare a destra e sinistra, in alto e in basso. I miei giochi sono caduti a terra ed anche i vestiti, i mobili e perfino alcuni mattoni della parete. La mia mamma ed il mio papà mi hanno preso in braccio e con la mia sorellina siamo corsi in strada dove in tanti ci siamo ritrovati. Tremavo dalla paura, nella mia pancia c’era tanto scompiglio e mi veniva da piangere ma a differenza delle altre volte i “grandi” non mi dicevano di non preoccuparmi come succedeva quando cadevo dal monopattino o quando non volevo rimanere al buio. Per la prima volta ho visto gli adulti avere paura come me, tutti erano spaventati e altri piangevano. Nel buio della notte tutti ci abbracciavamo e chiedevamo notizie di amici e parenti ,i telefoni non funzionavano, la preoccupazione era tanta. Finalmente alcune luci dall’alto, alcuni elicotteri volavano sopra di noi per illuminare la zona e si sentivano da lontano le sirene di pompieri arrivare, ho pensato: “adesso ci salvano loro” e mi sono addormentato tra le braccia della mia mamma sotto le foglie di un cespuglio. Appena è spuntata l’alba mi sono svegliato, ero contento perché con la luce non ho paura ma quello che ho visto mi ha reso molto triste. Nella strade si erano formate grosse crepe che dividevano il paese in due,alcune case si erano aperte a metà, di altre era caduto il tetto. Anche nel municipio c’era un grosso buco e le pareti che dividevano le stanze erano cadute. L’ospedale, la scuola, l’asilo … tutto era stato danneggiato. I grandi guardandosi attorno continuavano a parlare, raccontare, parlare, dicevano che eravamo stati fortunati perché nessuno si era fatto male in modo grave e stavamo tutti bene. Ad un certo punto il mio sguardo si è diretto verso la mia casa e le lacrime hanno riempito i miei occhi. Nella sagrestia c’era solo una grossa crepa ma la cima del campanile era caduta sul piazzale e parte della parete laterale della chiesa si era

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riversata all’interno. Alcune statue tra cui il crocifisso si sono staccati e sono stati ricoperti da pietre, le mie amiche pietre … Quella mattina abbiamo capito che ciò che era successo in pochi minuti aveva cambiato totalmente le nostre vite e la domanda che ci ponevamo era: e ora che sarà di noi? Sono passati quasi sette mesi da quel giorno e tanti amici generosi ci hanno aiutato tanto, primi fra tutti i vigili del fuoco che ci hanno permesso di recuperare le cose e gli oggetti più cari. Molti stabili sono stati “messi in sicurezza” e riaperti. Tanti di noi hanno trovato ospitalità a casa di parenti e amici o negli alberghi. Io e la mia famiglia dopo un piccolo periodo a casa dei nonni che abitano in città, siamo ritornati finalmente nella nostra tana ma tanto lavoro c’è ancora da fare. Dalla chiesa sono state recuperate le cose più importanti, primo fra tutti l’abitante della casetta dorata … mi hanno detto però che Lui desidera tanto ritornarvi al più presto. Ora inizia il tempo dell’Avvento, il tempo che prepara al Natale e ho bisogno di aiuto per aiutare le mie amiche pietre a realizzare un loro grande desiderio, dare una “casa” a Gesù. Per loro è importante regalare una “casa” a questo bambino che più di 2000 anni fa è stato rifiutato da case, alberghi, cuori ed è nato in una stalla. La chiesa quest’anno è inagibile, riusciremo a trovare un luogo adatto in cui “far nascere” Gesù? Volete aiutarmi? Si?? Ogni giorno potrete aiutarmi nei seguenti modi:

Pregando: leggendo ed ascoltando il vangelo del giorno e meditando (gli adulti un piccolo brano del catechismo della chiesa cattolica e i bambini ascoltando i racconti del topo Pietro)

Costruendo: colorando, tagliando ed incollando nel poster la pietra del giorno

Offrendo: scegliendo di condividere i propri beni con gli altri e donando il

frutto di piccole rinunce per i lavori di ristrutturazione o per la costruzione di nuove chiese nei paesi terremotati.

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1° settimana di Avvento – Domenica 2 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

Dal catechismo della chiesa cattolica Il Verbo si è fatto carne per salvarci riconciliandoci con Dio: è Dio « che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati » (...). « Il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo » (…). « Egli è apparso per togliere i peccati » (…):

« La nostra natura, malata, richiedeva d’essere guarita; decaduta, d’essere risollevata; morta, di essere risuscitata. Avevamo perduto il possesso del bene; era necessario che ci fosse restituito. Immersi nelle tenebre, occorreva che ci fosse portata la luce; perduti, attendevamo un salvatore; prigionieri, un soccorritore; schiavi, un liberatore. Tutte queste ragioni erano prive d’importanza? Non erano tali da commuovere Dio sì da farlo discendere fino alla nostra natura umana per visitarla, poiché l’umanità si trovava in una condizione tanto miserabile ed infelice? CCC 457

TERESA d’AVILA è la pietra della preghiera, lei ha vegliato in ogni momento pregando. E’ stata ogni momento del giorno e della notte con il cuore rivolto a Gesù, ama stare a Tu per Tu con Colui dal quale sa di essere amata. Partiamo da lei per costruire la “casa”. A te piace stare con Gesù? Pregare vuol dire questo: stare con Gesù che ti ama.

oggi offriamo una preghiera per …

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra Teresa d’Avila.

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1° settimana di Avvento – Lunedì 3 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa». Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».

Dal catechismo della chiesa cattolica Il Verbo si è fatto carne perché noi così conoscessimo l’amore di Dio: « In questo si è manifestato l’amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo perché noi avessimo la vita per lui » (…). « Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna » (…). CCC 458

FRANCESCO SAVERIO è la pietra della predicazione apostolica. Lui desidera che tante persone ed in particolare le più lontane come il centurione, conoscano e credano in Gesù. Da giovane è stato fino in India e ha fatto conoscere Gesù a tanti bambini. Anche nella notte che ci ha cambiato la vita ha continuato a sperare che tutti si affidassero a Gesù. Credere in Gesù vuol dire fidarsi di Lui. Avere fiducia ... mi sa che noi piccoli dobbiamo re-insegnare ai grandi come si fa … Affidarsi a Gesù è come quando ti fai prendere in braccio dalla tua mamma o dal tuo papà e non ti interessa dove ti portano, ti basta stare al sicuro tra le loro braccia.

oggi affidiamo a Gesù …

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra Francesco Saverio.

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1° settimana di Avvento – Martedì 4 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Luca In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

Dal catechismo della chiesa cattolica La missione dello Spirito Santo è sempre congiunta e ordinata a quella del Figlio. Lo Spirito Santo, che è « Signore e dà la vita », è mandato a santificare il grembo della Vergine Maria e a fecondarla divinamente, facendo sì che ella concepisca il Figlio eterno del Padre in un’umanità tratta dalla sua.

Il Figlio unigenito del Padre, essendo concepito come uomo nel seno della Vergine Maria, è « Cristo », cioè unto dallo Spirito Santo, sin dall’inizio della sua esistenza umana, anche se la sua manifestazione avviene progressivamente: ai pastori, ai magi, a Giovanni Battista, ai discepoli. L’intera vita di Gesù Cristo manifesterà dunque « come Dio [lo] consacrò in Spirito Santo e potenza. CCC 485-486

Antonietta detta NENNOLINA è la pietra dei piccoli, in lei che è malata e giovane di età (6 anni) lo Spirito Santo agisce come racconta il seguente episodio: Nennolina visto che è malata, sta per ricevere per la prima volta la comunione e detta alla sua mamma una lettera per Gesù: “Caro Gesù, domani, quando sarai nel mio cuore, fai conto che la mia anima fosse una mela. E, come nella mela ci stanno i semi, dentro all'anima mia fai che ci sia un armadietto. E, come sotto la buccia nera dei semi, ci sta dentro il seme bianco, così fa' che dentro l'armadietto ci sia la tua grazia, che sarebbe come il seme bianco». A questo punto la mamma l'interrompe: «"Ma, Antonietta, cosa dici! Cosa significa questo dentro, che sta dentro? Cosa vuoi dire?". Antonietta spiegò: "Senti, mamma: fai conto che l'anima mia sia una mela. Dentro alla mela ci sono quei cosini neri che sono i semi. Poi dentro alla buccia dei semi c'è quella cosa bianca? Ebbene fai come che quella sia la grazia"». «Trovai» continua la madre «che il paragone, che io non conoscevo, era profondo, ma non volli darmi per vinta e perciò ripresi: "Ma queste cose chi te le ha dette? La maestra a scuola ha preso la mela per farvi capire...". "No, mamma" rispose candidamente "non me l'ha detto la maestra, l'ho pensato io". Poi completò il suo pensiero: "Gesù, fa' che questa grazia la lascerai sempre, sempre con me"».

oggi ascoltiamo ciò che Dio vuole rivelarci attraverso i piccoli che incontriamo

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra Nennolina.

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1° settimana di Avvento – Mercoledì 5 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, lì si fermò. Attorno a lui si radunò molta folla, recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì, tanto che la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi guariti, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E lodava il Dio d’Israele. Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino». E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?». Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene.

Dal catechismo della chiesa cattolica La Buona Novella: Dio ha mandato il suo Figlio « Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare coloro che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli » (…). Ecco la Buona Novella riguardante Gesù Cristo, Figlio di Dio: Dio ha visitato il suo popolo, ha adempiuto le promesse fatte ad Abramo ed alla sua discendenza; ed è andato oltre ogni attesa: ha mandato il suo Figlio prediletto. CCC 422

TERESA di CALCUTTA è la pietra della carità. Il grido dolente di Gesù sulla Croce: “Ho sete” l’ha accompagnata per tutta la vita. Lei è sempre disposta a condividere ciò che ha con i più poveri, anche ora che ha perso tutto con il terremoto. Dice che ha l’amore da dare perché la più grande povertà è essere non amati, non voluti, dimenticati.

oggi cerchiamo di condividere … con chi ha meno di noi …

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra Teresa di Calcutta.

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1° settimana di Avvento – Giovedì 6 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

Dal catechismo della chiesa cattolica Mossi dalla grazia dello Spirito Santo e attirati dal Padre, noi, riguardo a Gesù, crediamo e confessiamo: « Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente » (…). Sulla roccia di questa fede, confessata da san Pietro, Cristo ha fondato la sua Chiesa. CCC 424

PIETRO è la pietra della FEDE, un giorno Gesù gli ha detto “E io ti dico che sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte dell’inferno non prevarranno contro di essa. Ti darò le chiavi del regno dei cieli e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”. Lui è la pietra che fa da fondamenta alla nostra chiesa e sarà anche alla base della “casa” per Gesù.

oggi con una piccola rinuncia offriamo un contributo in denaro per la ristrutturazione o la ricostruzione di una chiesa terremotata

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra Pietro.

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1° settimana di Avvento – Venerdì 7 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!». Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!». Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.

Dal catechismo della chiesa cattolica La trasmissione della fede cristiana è innanzi tutto l’annunzio di Gesù Cristo, allo scopo di condurre alla fede in lui. Fin dall’inizio, i primi discepoli sono stati presi dal desiderio ardente di annunziare Cristo: « Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato » (…). Essi invitano gli uomini di tutti i tempi ad entrare nella gioia della loro comunione con Cristo: « Ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita (poiché la vita si è fatta visibile, noi l’abbiamo veduta e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi), quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia perfetta » (… ). CCC525

AMBROGIO è la pietra maestro della fede cattolica. Era bellissimo ascoltare le sue prediche, rimanevo sempre affascinato da ciò che annunciava. Anche quella notte, mentre dondolavamo come sul mare e lui è caduto dalla parete, ci ha invitati a stare uniti come su una barca e a tenerci stretti al timone della fede. Questa FEDE deve essere proprio importante perché il papa Benedetto XVI ha detto che questo è l’anno della FEDE. Voi ne avete sentito parlare? Nooo??? Allora chiedete a mamma e papà di spiegarvelo un po’… .

oggi recitiamo insieme il credo …

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra Ambrogio.

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IMMACOLATA CONCEZIONE Sabato 8 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

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Dal catechismo della chiesa cattolica Per essere la Madre del Salvatore, Maria « da Dio è stata arricchita di doni degni di una così grande missione ». L’angelo Gabriele, al momento dell’annunciazione, la saluta come « piena di grazia » (…). In realtà, per poter dare il libero assenso della sua fede all’annunzio della sua vocazione, era necessario che fosse tutta sorretta dalla grazia di Dio. Nel corso dei secoli la Chiesa ha preso coscienza che Maria, « colmata di grazia » da Dio, era stata redenta fin dal suo concepimento. È quanto afferma il dogma dell’Immacolata Concezione, proclamato da papa Pio IX nel 1854: « La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale ». Questi « splendori di una santità del tutto singolare » di cui Maria è « adornata fin dal primo istante della sua concezione » le vengono interamente da Cristo: ella è « redenta in modo così sublime in vista dei meriti del Figlio suo ».Più di ogni altra persona creata, il Padre l’ha « benedetta con ogni benedizione spirituale, nei cieli, in Cristo » (…). In lui l’ha scelta « prima della creazione del mondo, per essere » santa e immacolata « al suo cospetto nella carità » (…). I Padri della Tradizione orientale chiamano la Madre di Dio « la Tutta Santa » , la onorano come « immune da ogni macchia di peccato, dallo Spirito Santo quasi plasmata e resa una nuova creatura ». Maria, per la grazia di Dio, è rimasta pura da ogni peccato personale durante tutta la sua esistenza. CCC 490-491-492-493.

BERNARDETTE è la pietra dell’Immacolata. A lei Maria apparve e le disse di chiamarsi l’Immacolata Concezione. Da sempre ci dice di ascoltare e pregare la mamma di Gesù per ottenere regali speciali che si chiamano grazie. Di certo chi si è affidato a Lei non è rimasto deluso, sono infatti tanti i doni che in questo faticoso periodo riceviamo. Tante grazie ci sono state concesse.

Recitiamo un’ Ave Maria o una decina del Rosario per …

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra Bernardette

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2° settimana di Avvento – Domenica 9 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Luca Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».

Dal catechismo della chiesa cattolica San Giovanni Battista è l’immediato precursore del Signore, mandato a preparargli la via. « Profeta dell’Altissimo » (…), di tutti i profeti è il più grande e l’ultimo; egli inaugura il Vangelo; saluta la venuta di Cristo fin dal seno di sua madre e trova la sua gioia nell’essere « l’amico dello sposo » (…), che designa come « l’Agnello di Dio [...] che toglie il peccato del mondo » (…). Precedendo Gesù « con lo spirito e la forza di Elia » (…), gli rende testimonianza con la sua predicazione, con il suo battesimo di conversione ed infine con il suo martirio. La Chiesa, celebrando ogni anno la liturgia dell’Avvento, attualizza questa attesa del Messia: mettendosi in comunione con la lunga preparazione della prima venuta del Salvatore, i fedeli ravvivano l’ardente desiderio della sua seconda venuta. Con la celebrazione della nascita e del martirio del Precursore, la Chiesa si unisce al suo desiderio: « Egli deve crescere e io invece diminuire » (…). CCC 523-524

GIOVANNI BATTISTA è la pietra della voce. Ogni anno con l’inizio del tempo di Avvento insegnava a tutti come attendere la venuta di Gesù. Tu come stai aspettando la nascita di Gesù? Come ti stai preparando alla festa del Natale? Hai già costruito il presepe?

oggi cantiamo un canto d’avvento

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra Giovanni Battista.

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2° settimana di Avvento – Lunedì 10 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Luca Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza. Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?». Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio. Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».

Dal catechismo della chiesa cattolica Gesù in ebraico significa: « Dio salva ». Al momento dell’annunciazione, l’angelo Gabriele dice che il suo nome proprio sarà Gesù, nome che esprime ad un tempo la sua identità e la sua missione. Poiché nessuno « può rimettere i peccati se non Dio solo » (…), in Gesù, il suo Figlio eterno fatto uomo, egli « salverà il suo popolo dai suoi peccati » (…). Così, in Gesù, Dio ricapitola tutta la sua storia di salvezza a vantaggio degli uomini. Nella storia della salvezza, Dio non si è limitato a liberare Israele « dalla condizione servile » (…) facendolo uscire dall’Egitto; lo salva anche dal suo peccato. Poiché il peccato è sempre un’offesa fatta a Dio, solo Dio lo può cancellare. Per questo Israele, prendendo sempre più coscienza dell’universalità del peccato, non potrà più cercare la salvezza se non nell’invocazione del nome del Dio Redentore. Il nome di Gesù significa che il nome stesso di Dio è presente nella Persona del Figlio suo fatto uomo per l’universale e definitiva redenzione dei peccati. È il nome divino che solo reca la salvezza, e può ormai essere invocato da tutti perché, mediante l’incarnazione, egli si è unito a tutti gli uomini in modo tale che « non vi è altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati » (…). CCC 430-431-432

LEOPOLDO è la pietra della misericordia di Dio. Il suo compito era di donare a tutti il perdono di Dio. Stava proprio sopra il confessionale della chiesa e se qualcuno gli chiedeva: ma non sei triste a stare tutto il giorno a sentire quelle cose brutte fatte a Gesù? Lui rispondeva: Si, ma non c’è niente di più bello che vedere come Gesù è contento quando può amare, perdonare e salvare chi gli chiede scusa. Tu perdoni quando ti fanno del male? Riesci a chiedere scusa quando sbagli?

oggi chiediamo scusa a ... o perdoniamo …

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra Leopoldo.

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2° settimana di Avvento – Martedì 11 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».

Dal catechismo della chiesa cattolica Tutta la ricchezza di Cristo è destinata ad ogni uomo e costituisce il bene di ciascuno. Cristo non ha vissuto la sua vita per sé, ma per noi, dalla sua incarnazione « per noi uomini e per la nostra salvezza » fino alla sua morte « per i nostri peccati » (1 Cor 15,3) e alla sua risurrezione « per la nostra giustificazione » (Rm 4,25). E anche adesso, è nostro avvocato « presso il Padre » (1 Gv 2,1), « essendo sempre vivo per intercedere » a nostro favore (Eb 7,25). Con tutto ciò che ha vissuto e sofferto per noi una volta per tutte, egli resta sempre « al cospetto di Dio in nostro favore » (Eb 9,24).CCC519

GIOVANNI BOSCO è la pietra della salvezza delle anime. Lui aveva molto a cuore i ragazzi ed i giovani e così si è inventato l’oratorio! Si proprio quello che sta di fronte alla chiesa e che per grazia non ha avuto tanti danni con il terremoto! Lui voleva che l’oratorio fosse un luogo in cui stare insieme (aggregazione), giocare (ricreazione), conoscere Gesù (evangelizzazione e catechesi). Voleva talmente tanto che tutti salvassero la propria anima che chiamava tutti ragazzi che vedeva in giro per il paese. Desiderava che nessuno si perdesse. Ti è mai capitato di perderti (al supermercato, al parco, in spiaggia)? Quando capita è triste perché ci si sente soli ma non preoccuparti perché la tua mamma e il tuo papà ti cercano sempre e sanno dove trovarti.

oggi offriamo una preghiera per chi si è perso e non sa dove e da Chi andare …

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra Giovanni Bosco.

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2°settimana di Avvento– Mercoledì 12 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Dal catechismo della chiesa cattolica Il Verbo si è fatto carne per essere nostro modello di santità: « Prendete il mio giogo su di voi e imparate da me... » (…). « Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me » (…). E il Padre, sul monte della trasfigurazione, comanda: « Ascoltatelo » (…). In realtà, egli è il modello delle beatitudini e la norma della Legge nuova: « Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati » (…). Questo amore implica l’effettiva offerta di se stessi alla sua sequela. CCC 459

GIOVANNI MARIA VIANNEY è la pietra dei sacerdoti. Lui è un esempio per tutti i parroci, gli vuole molto bene. Sa quante sofferenze e prove devono affrontare dal giorno del terremoto e quanta tristezza hanno nel cuore per non poter celebrare la messa in chiesa. Sa che solo in Gesù troveranno ristoro, prega per loro affinché diventino santi. Tu conosci il parroco della tua parrocchia? Preghi per lui e per la sua santificazione?

oggi offriamo una preghiera per il papa Benedetto XVI, il nostro vescovo e per tutti i sacerdoti.

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra Giovanni Maria Vianney.

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2° settimana di Avvento – Giovedì 13 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse alle folle: «In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’ Elìa che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».

Dal catechismo della chiesa cattolica « Nella catechesi è Cristo, Verbo incarnato e Figlio di Dio, che viene insegnato, e tutto il resto lo è in riferimento a lui; solo Cristo insegna, mentre ogni altro lo fa nella misura in cui è il suo portavoce, consentendo a Cristo di insegnare per bocca sua. [...] Ogni catechista dovrebbe poter applicare a se stesso la misteriosa parola di Gesù: "La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato" (…) ». CCC 427

LUCIA è la pietra della luce, lei è la custode della lampada che stava vicino alla casetta dorata, faceva in modo che la luce fosse sempre accesa. Non voleva che Gesù al suo arrivo la trovasse spenta. Alcuni la prendono in giro ma anche adesso lotta con tutta la sua forza per tenere accesa la lampada, una luce per quanto piccola può illuminare il mondo. La FEDE è come la Luce, ne basta pochissima per vincere il buio. di santa Lucia, vergine e martire, che custodì, finché visse, la lampada accesa per andare incontro allo Sposo e, a Siracusa in Sicilia condotta alla morte per Cristo, meritò di accedere con lui alle nozze del cielo e di possedere la luce che non conosce tramonto.

oggi accendiamo un candela per …

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra Lucia.

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2° settimana di Avvento – Venerdì 14 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse alle folle: «A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”. È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».

Dal catechismo della chiesa cattolica Tutti gli uomini sono chiamati ad entrare nel Regno. Annunziato dapprima ai figli di Israele,

questo regno messianico è destinato ad accogliere gli uomini di tutte le nazioni. Per accedervi, è necessario accogliere la parola di Gesù:« La parola del Signore è paragonata appunto al seme che viene seminato in un campo: quelli che l'ascoltano con fede e appartengono al piccolo gregge di Cristo hanno accolto il regno stesso di Dio; poi il seme per virtù propria germoglia e cresce fino al tempo del raccolto ». CCC543

MONICA è la pietra della semina, con sapienza, pazienza e pianti, ogni giorno ha seminato affinché suo figlio Agostino accogliesse la Parola del Signore. Anche in questo tempo di avvento ci incoraggia con costanza a preparare il nostro cuore ad accogliere il seme che Gesù vuole donarci. Stai preparando anche il tuo cuore alla venuta di Gesù?

prepariamo una decorazione, un biglietto, un disegno che ci ricordi il Natale

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra MONICA.

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2° settimana di Avvento – Sabato 15 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Matteo Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.

Dal catechismo della chiesa cattolica Colui che è chiamato a « insegnare Cristo » deve dunque cercare innanzi tutto quel guadagno che è la « sublimità della conoscenza di Cristo »; bisogna accettare di perdere tutto, « al fine di guadagnare Cristo e di essere trovato in lui », e di « conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la partecipazione alle sue sofferenze, diventandogli conforme nella morte con la speranza di giungere alla risurrezione dai morti » (…). Da questa amorosa conoscenza di Cristo nasce irresistibile il desiderio di annunziare, di « evangelizzare », e di condurre altri al « sì » della fede in Gesù Cristo. Nello stesso tempo si fa anche sentire il bisogno di conoscere sempre meglio questa fede. CCC 428 - 429

TARCISIO è la pietra dell’ Eucarestia, la casetta dorata (o tabernacolo), stava appoggiata a lui che la custodiva con tutta la sua forza. La notte del terremoto la casetta dorata è stata coperta di calcinacci ma dopo qualche giorno il parroco accompagnato dai vigili del fuoco ha potuto “liberare” e mettere al sicuro il suo Ospite Divino e cioè le ostie consacrate: Gesù Eucarestia, vivo e presente in mezzo a noi. E’ stato molto bello e commovente, proprio come ritrovare la forza per ripartire e ricostruire.

oggi facciamo una visita a Gesù Eucarestia presente nel tabernacolo …

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra Tarcisio.

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3°settimana di Avvento –Domenica 16 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe». Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile». Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

Dal catechismo della chiesa cattolica L'inizio della vita pubblica di Gesù è il suo battesimo da parte di Giovanni nel Giordano. Giovanni predicava « un battesimo di conversione per il perdono dei peccati » (Lc 3,3). Una folla di peccatori, pubblicani e soldati, farisei e sadducei e prostitute vengono a farsi battezzare da lui. « Allora Gesù andò ». Il Battista esita, Gesù insiste: riceve il battesimo. Allora lo Spirito Santo, sotto forma di colomba, scende su Gesù e una voce dal cielo dice: « Questi è il Figlio mio prediletto » (Mt 3,13-17). È la manifestazione (« epifania ») di Gesù come Messia di Israele e Figlio di Dio. Il battesimo di Gesù è, da parte di lui, l'accettazione e l'inaugurazione della sua missione di Servo sofferente. Egli si lascia annoverare tra i peccatori; è già « l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo » (Gv 1,29); già anticipa il « battesimo » della sua morte cruenta. Già viene ad adempiere « ogni giustizia » (Mt 3,15), cioè si sottomette totalmente alla volontà del Padre suo: accetta per amore il battesimo di morte per la remissione dei nostri peccati. A tale accettazione risponde la voce del Padre che nel Figlio suo si compiace. Lo Spirito, che Gesù possiede in pienezza fin dal suo concepimento, si posa e « rimane » su di lui. Egli ne sarà la sorgente per tutta l'umanità. Al suo battesimo, « si aprirono i cieli » (Mt 3,16) che il peccato di Adamo aveva chiuso; e le acque sono santificate dalla discesa di Gesù e dello Spirito, preludio della nuova creazione. Con il Battesimo, il cristiano è sacramentalmente assimilato a Gesù, il quale con il suo battesimo anticipa la sua morte e la sua risurrezione; il cristiano deve entrare in questo mistero di umile abbassamento e pentimento, discendere nell'acqua con Gesù, per risalire con lui, rinascere dall'acqua e dallo Spirito per diventare, nel Figlio, figlio amato dal Padre e « camminare in una vita nuova ».

TERESA BENEDETTA della Croce è la pietra del battesimo. Stava proprio sopra al battistero e ogni volta che un bambino veniva battezzato per lei era una gioia, le ricordava quando lei oramai grande si era fatta battezzare la notte santa di Natale del 1936. Tu quando sei stato battezzato?

oggi ricorda con mamma e papà quel giorno in cui sei diventato Figlio di Dio.

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra Teresa Benedetta della Croce.

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3° settimana di Avvento – Lunedì 17 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Matteo Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.

Dal catechismo della chiesa cattolica La venuta del Figlio di Dio sulla terra è un avvenimento di tale portata che Dio lo ha voluto preparare nel corso dei secoli. Riti e sacrifici, figure e simboli della « prima Alleanza », li fa convergere tutti verso Cristo; lo annunzia per bocca dei profeti che si succedono in Israele; risveglia inoltre nel cuore dei pagani l'oscura attesa di tale venuta. CCC522

FRANCESCO è la pietra del presepio, una notte si sentì invadere il cuore di tenerezza e di slanciò propose di rivivere la nascita di Gesù con figure viventi, è nata così la tradizione del presepio. A lui che già una volta fu’ detto : Francesco va e ripara la mia chiesa, che come vedi , cade tutta in rovina, dispiace molto non poter fare il presepe in chiesa quest’anno e ci tiene tanto a dare una “casa” a Gesù Bambino. Tu hai già preparato il presepe nella tua casa?

oggi davanti al presepio preghiamo per …

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra Francesco.

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3° settimana di Avvento – Martedì 18 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Matteo Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa «Dio con noi». Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

Dal catechismo della chiesa cattolica I racconti evangelici considerano la concezione verginale un'opera divina che supera ogni comprensione e ogni possibilità umana: « Quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo », dice l'angelo a Giuseppe riguardo a Maria, sua sposa (Mt 1,20). La Chiesa vede in ciò il compimento della promessa divina fatta per bocca del profeta Isaia: « Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio » (Is 7,14), secondo la versione greca di Mt 1,23 CCC 497

GIUSEPPE è la pietra del coraggio. Giuseppe è stato molto coraggioso quando gli hanno chiesto di essere il custode di Maria e di Gesù Bambino, ha compreso che aveva una missione speciale anche se in pochi lo hanno capito. Anche durante il terremoto ha custodito tutti noi …

oggi affidiamo a san Giuseppe tutti papà …

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra Giuseppe.

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3°settimana di Avvento – Mercoledì 19 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Luca Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccarìa, della classe di Abìa, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Avvenne che, mentre Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccarìa si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elìa, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto». Zaccarìa disse all’angelo: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni». L’angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo». Intanto il popolo stava in attesa di Zaccarìa, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna fra gli uomini».

Dal catechismo della chiesa cattolica Dio ha detto tutto nel suo Verbo “Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio” (Eb 1,1-2). Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo, è la Parola unica, perfetta e definitiva del Padre, il quale in lui dice tutto, e non ci sarà altra parola che quella. San Giovanni della Croce, sulle orme di tanti altri, esprime ciò in maniera luminosa, commentando Eb 1,1-2 :”Dal momento in cui ci ha donato il Figlio suo, che è la sua unica e definitiva Parola, ci ha detto tutto in una sola volta in questa sola Parola e non ha più nulla da dire. . . Infatti quello che un giorno diceva parzialmente ai profeti, l'ha detto tutto nel suo Figlio, donandoci questo tutto che è il suo Figlio. Perciò chi volesse ancora interrogare il Signore e chiedergli visioni o rivelazioni, non solo commetterebbe una stoltezza, ma offenderebbe Dio, perché non fissa il suo sguardo unicamente in Cristo e va cercando cose diverse e novità [San Giovanni della Croce, Salita al monte Carmelo, 2, 22, cf Liturgia delle Ore, I, Ufficio delle letture del lunedì della seconda settimana di Avvento]. CCC 65

GIOVANNI DELLA CROCE è la pietra dell’Amore per Gesù. Davanti alle sofferenze, ai conflitti, ci ha sempre invitati ad avere fede, a fidarci di Gesù, ripeteva: “Non pensate ad altro se non che tutto è disposto da Dio. E dove non c’è amore, mettete amore e ne riceverete amore”

oggi proviamo a mettere un po’ d’amore dove non c’è …

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra Giovanni della Croce.

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3° settimana di Avvento – Giovedì 20 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Luca Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Dal catechismo della chiesa cattolica Dio ha mandato suo Figlio » (Gal 4,4), ma per preparargli un corpo ha voluto la libera collaborazione di una creatura. Per questo, Dio, da tutta l'eternità, ha scelto, perché fosse la Madre del Figlio suo, una figlia d'Israele, una giovane ebrea di Nazaret in Galilea, « una vergine promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.Nel corso dell'Antica Alleanza, la missione di Maria è stata preparata da quella di sante donne. All'inizio c'è Eva: malgrado la sua disobbedienza, ella riceve la promessa di una discendenza che sarà vittoriosa sul maligno, e quella d'essere la madre di tutti i viventi. In forza di questa promessa, Sara concepisce un figlio nonostante la sua vecchiaia. Contro ogni umana attesa, Dio sceglie ciò che era ritenuto impotente e debole per mostrare la sua fedeltà alla promessa: Anna, la madre di Samuele, Debora, Rut, Giuditta e Ester, e molte altre donne. Maria “primeggia tra gli umili e i poveri del Signore, i quali con fiducia attendono e ricevono da lui la salvezza. Infine con lei, la eccelsa figlia di Sion, dopo la lunga attesa della promessa, si compiono i tempi e si instaura la nuova economia”

MARIA è la pietra del SI’, E’ molto silenziosa e quelle poche volte che parla lo fa per indicare Gesù o per dire SI’ a quello che le viene chiesto. Dal giorno del terremoto continua con sempre più forza ad invitarci a guardare il suo Gesù. Anche voi rispondete sempre SI’ quando vi chiedono qualcosa?

oggi recitiamo una decina del rosario per …

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra Maria.

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3° settimana di Avvento – Venerdì 21 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Luca In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Dal catechismo della chiesa cattolica All’annunzio che avrebbe dato alla luce « il Figlio dell’Altissimo » senza conoscere uomo, per la potenza dello Spirito Santo, Maria ha risposto con « l’obbedienza della fede » (…), certa che nulla è impossibile a Dio: « Io sono la serva del Signore; avvenga di me quello che hai detto » (…). Così, dando il proprio assenso alla parola di Dio, Maria è diventata Madre di Gesù e, abbracciando con tutto l’animo e senza essere ritardata da nessun peccato la volontà divina di salvezza, si è offerta totalmente alla persona e all’opera del Figlio suo, mettendosi al servizio del mistero della redenzione, sotto di lui e con lui, con la grazia di Dio onnipotente: « Come dice sant'Ireneo, "obbedendo divenne causa della salvezza per sé e per tutto il genere umano". Con lui, non pochi antichi Padri affermano: "Il nodo della disobbedienza di Eva ha avuto la sua soluzione con l'obbedienza di Maria; ciò che la vergine Eva aveva legato con la sua incredulità, la Vergine Maria ha sciolto con la sua fede", e, fatto il paragone con Eva, chiamano Maria "la Madre dei viventi" e affermano spesso: "La morte per mezzo di Eva, la vita per mezzo di Maria" ». CCC 494

GIANNA BERRETTA MOLLA è la pietra della vita, lei ha dato la sua vita per la vita. Mamma come Maria ed Elisabetta ha sempre guardato con amore tutte le mamme che ogni giorno venivano in chiesa. Come in quella notte ogni mamma ha cercato di proteggere i propri bambini, così lei ha protetto la sua. Oggi la sua missione è di custodire le mamme in dolce attesa.

oggi preghiamo per tutte le mamme …

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra Gianna.

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3° settimana di Avvento – Sabato 22 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

Dal catechismo della chiesa cattolica Maria è Vergine perché la sua verginità è il segno della sua fede che non era alterata da nessun dubbio e del suo totale abbandono alla volontà di Dio. Per la sua fede ella diviene la Madre del Salvatore: « Beatior est Maria percipiendo fidem Christi quam concipiendo carnem Christi – Maria è più felice nel ricevere la fede di Cristo che nel concepire la carne di Cristo ».

Maria è ad un tempo Vergine e Madre perché è la figura e la realizzazione più perfetta della Chiesa: « La Chiesa [...] per mezzo della Parola di Dio accolta con fedeltà diventa essa pure Madre, poiché con la predicazione e il Battesimo genera a una vita nuova e immortale i figli, concepiti ad opera dello Spirito Santo e nati da Dio. Essa è pure la vergine che custodisce integra e pura la fede data allo Sposo. CCC506 -507

CECILIA è la pietra della musica, ama il canto e passerebbe ore ad ascoltare il coro della mia parrocchia. Da ragione alla pietra Agostino quando dice che cantare è pregare due volte. Dalla notte del 20 maggio ogni giorno canta lodi al Signore perché dice che con i lamenti non si ottiene nulla ma che bisogna sempre ringraziare di ciò che si ha, proprio come ha fatto Maria. Tu preferisci lamentarti o ringraziare per ciò che i tuoi genitori, amici, parenti fanno per te?

oggi cantiamo insieme il magnificat

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra Cecilia.

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4°settimana di Avvento –Domenica 23 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Luca In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Dal catechismo della chiesa cattolica Maria, chiamata nei Vangeli « la Madre di Gesù » prima della nascita del Figlio suo è acclamata, sotto la mozione dello Spirito, « la Madre del mio Signore » (…). Infatti, colui che Maria ha concepito come uomo per opera dello Spirito Santo e che è diventato veramente suo Figlio secondo la carne, è il Figlio eterno del Padre, la seconda Persona della Santissima Trinità. La Chiesa confessa che Maria è veramente Madre di Dio (Θεoτόχoς). CCC495

RITA è la pietra dei casi impossibili. Quando c’era un problema che per tutti sembrava impossibile da risolvere, ci si rivolgeva a lei e lo si fa ancora! In tanti venivano a chiederle di intercedere presso il Padre ed il suo figlio Gesù e il “problema” veniva visto con un altro occhio e in alcuni casi si risolveva. Quando siamo scoraggiati, perdiamo la speranza , lei ci ricorda che nulla è impossibile a Dio.

oggi offriamo attraverso una piccola rinuncia un piccolo dono a chi ha perso la speranza. …

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra Rita.

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4° settimana di Avvento – Lunedì 24 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo: «Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi un Salvatore potente nella casa di Davide, suo servo, come aveva detto per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo: salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano. Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati. Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall’alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace».

Dal catechismo della chiesa cattolica Non compaiono nei Vangeli molte cose che interessano la curiosità umana a riguardo di Gesù. Quasi niente vi si dice della sua vita a Nazaret, e anche di una notevole parte della sua vita pubblica non si fa parola. Ciò che è contenuto nei Vangeli è stato scritto « perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome » (Gv 20,31). I Vangeli sono scritti da uomini che sono stati tra i primi a credere e che vogliono condividere con altri la loro fede. Avendo conosciuto, nella fede, chi è Gesù, hanno potuto scorgere e fare scorgere in tutta la sua vita terrena le tracce del suo mistero. Dalle fasce della sua nascita, fino all'aceto della sua passione e al sudario della risurrezione, tutto nella vita di Gesù è segno del suo mistero. Attraverso i suoi gesti, i suoi miracoli, le sue parole, è stato rivelato che « in lui abita corporalmente tutta la pienezza della divinità » (Col 2,9). In tal modo la sua umanità appare come « il sacramento », cioè il segno e lo strumento della sua divinità e della salvezza che egli reca: ciò che era visibile nella sua vita terrena condusse al mistero invisibile della sua filiazione divina e della sua missione redentrice. CCC 514-515

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BERNARDINO da Siena è la pietra in cui è inciso il nome di Gesù. Aveva il compito di sostenere la tavoletta di legno dipinta di azzurro con al centro raffigurato il sole con all’interno le lettere IHS. In molti entrando in chiesa andavano a baciarla come segno di amore verso Gesù e il suo nome. Bernardino desidera che tutti dicano a Gesù che il suo nome è bello e capiscano che solo nel Suo nome si può avere vita. Sei contento quando ti dicono che hai un bel nome? Chiami i tuoi amici per nome oppure a volte ti capita di prenderli un po’ in giro?

oggi pronunciamo con amore (e non per abitudine) il nome di Gesù

Colora, Ritaglia e incolla nel poster la pietra Bernardino da Siena.

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SANTO NATALE – Martedì 25 dicembre 2012

Dal Vangelo secondo Luca In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio. C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

Dal catechismo della chiesa cattolica

Gesù è nato nell'umiltà di una stalla, in una famiglia povera; semplici pastori sono i primi testimoni dell'avvenimento. In questa povertà si manifesta la gloria del cielo. La Chiesa non cessa di cantare la gloria di questa notte:

« La Vergine oggi dà alla luce l'Eterno e la terra offre una grotta all'Inaccessibile. Gli angeli e i pastori a lui inneggiano e i magi, guidati dalla stella, vengono ad adorarlo. Tu sei nato per noi piccolo Bambino, Dio eterno! ».

« Diventare come i bambini » in rapporto a Dio è la condizione per entrare nel Regno; per questo ci si deve abbassare, si deve diventare piccoli; anzi, bisogna « rinascere dall'alto » (Gv 3,7), essere generati da Dio per diventare figli di Dio. Il mistero del natale si compie in noi allorché Cristo « si forma » in noi. Natale è il mistero di questo « meraviglioso scambio »:

« O admirabile commercium! Creator generis humani, animatum corpus sumens, de Virgine nasci dignatus est; et procedens homo sine semine, largitus est nobis suam deitatem – O meraviglioso scambio! Il Creatore ha preso un'anima e un corpo, è nato da una Vergine; fatto uomo senza opera d'uomo, ci dona la sua divinità ». CCC 525-526

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Oggi è il giorno di Natale, è nato GESU’ e grazie al vostro aiuto le mie amiche pietre hanno potuto esaudire il loro desiderio, dare una casa a Gesù. Cosa dite? Ha una forma strana? Non sembra una chiesa? Avete ragione, è un cuore! Sapete perché ? Perché Gesù desidera più di tutto abitare nei vostri, anzi nostri cuori! In questo avvento siete stati generosi, avete pregato per gli altri, avete compiuto rinunce per amore di che era più povero e per dare una casa a Gesù Bambino, avete preparato il vostro cuore ad accoglierlo. Voglio regalarvi la preghiera della pietra Teresina che dice così: “Neanche una pietra, nulla avevi, ne un riparo come gli uccelli! A me vieni, Gesù, poggia la testa! Vieni, ad accoglierti l’anima ho pronta. Mio amato Salvatore, nel mio cuor riposa: esso è tuo!” Nel mio paese celebreremo il Santo Natale sotto un tendone, altri lo faranno in cinema, teatri, saloni … sicuramente non sarà come essere in chiesa ma non vogliamo essere tristi, avremo i nostri cuori per custodire Gesù Bambino dal freddo e dal gelo. A te che hai la fortuna di avere una chiesa … guardala bene, con occhi diversi, non dare tutto per scontato … la Chiesa è fatta di pietre vive … che hanno tanto da insegnarci … ma questa è un’altra storia … forse ve la racconterò per quaresima!!! GRAZIE di CUORE! Il vostro topolino Filippo

oggi partecipiamo con tutta la famiglia alla Santa Messa

Colora, Ritaglia e incolla al centro del poster Gesù Bambino.

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APPENDICE

Credo (Simbolo Apostolico)

Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra;

e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,

fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi;

il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente;

di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo,

la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati,

la risurrezione della carne, la vita eterna.

Amen. CANTI D’AVVENTO Non temere

Non temere Maria, perché hai trovato grazia presso il tuo Signore, che si dona a te. Apri il cuore, non temere, Egli sarà con te. Non temere Abramo, la tua debolezza: padre di un nuovo popolo nella fede sarai.

Non temere Mosè, se tu non sai parlare, perché la voce del Signore parlerà per te. Non temere Giuseppe, di prendere Maria, perché in lei Dio compirà il mistero d'Amore. Pietro, no, non temere, se il Signore ha scelto la tua fede povera per convincere il mondo.

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CAMMINIAMO INCONTRO AL SIGNORE Rit. CAMMINIAMO INCONTRO AL SIGNORE CAMMINIAMO CON GIOIA EGLI VIENE NON TARDERA’ EGLI VIENE CI SALVERA’-A. Egli viene il giorno è vicino E la notte va verso l’aurora Eleviamo a Lui l’anima nostra Non saremo delusi Non saremo delusi - i Egli viene vegliamo in attesa Ricordando la sua parola Rivestiamo la forza di Dio Per resistere al male Per resistere al male Egli viene andiamogli incontro Ritornando sui retti sentieri Mostrerà la sua misericordia Ci darà la sua grazia Ci darà la sua grazia Egli viene è il Dio fedele Che ci chiama alla sua comunione Il Signore sarà il nostro bene Noi la terra feconda Noi la terra feconda. MAGNIFICAT L'anima mia magnifica il Signore * e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. * D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente * e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia * si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, * ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, * ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, * ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, * ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, * ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.