Festival di Cannes 2012

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16 For Magazine For 17 For Magazine For MAGAZINE Festival del lusso Moda e cinema, come sempre, vanno a braccetto: a Cannes le star hanno sfoggiato abiti e gioielli da favola. La fabbrica dei sogni non conosce crisi di Ivan Rota RED CARPET Finito il Festival di Cannes, restano alcune immagini indimen- ticabili, ma poco viste: Robert Pattinson assalito dai fan la straordinaria apertura con Beth Ditto che canta Candle in the wind e la dedica a Marilyn Monroe. Ammiratissima, una rinata Asia Argento vestita di bianco: niente alcolici e niente marito, ha infatti lasciato il regista Michele Civetta. Unica trasgressione? Guardare all'infinito Lisa goes Gaga, episodio dei Simpsons in cui Lagy Gaga bacia Margie! Dracula 3D, diretto da Dario Argento è stato il più grande trionfo di pubblico, a dispetto dei critici: file interminabili di giovani per la proiezione notturna. Grande interesse per Livia Firth, moglie di Colin, che ha portato a Cannes il suo Green Carpet Challenge: un progetto che vede indossare per i red carpet solo abiti e accessori ecosostenibili. Con lei, a onorare la proiezione di C’era una volta in America, restaurato grazie a Gucci e alla The Film Foundation, c’era Eli- sabeth McGovern che, in privato, ha passato molto tempo con il collega Thomas Kretschmann. Ha fatto lo stesso Shia Leouf con l’attrice cinese Fan Bingbing, mentre una famosissima top model ha attirato l’attenzione di tutti per i suoi continui pianti: il marito la tradisce. Sean Penn, antipatico come pochi, non aveva occhi che per Jessica Chastain, interprete di Lawless. Notorie le bevute notturne del figlio d’arte Brandon Cronenberg, regista di Antiviral. Charlotte Casiraghi confessa a Cillian Mur- phy, incontrato all’anteprima di Madagascar 3D, di voler perdere due chili! Un dietro le quinte che è una sorta di “reality” che, poi, è anche il titolo del film di Matteo Garrone, unico italiano in concorso: piaciuto a tanti, tranne che a Variety, ha vinto il Gran Prix della Giuria. Palma d’Oro per Amour di Michel Haneke: fan- tastico Jean-Louis Trintignant, ma, anche se nessuno l’ha detto, molti hanno lasciato la sala prima della fine. Miglior attore Mads Mikkelsen per Jagten, migliori attrici le romene Cristina Flutur e Cosmina Stratan per Beyond the Hills, diretto da Cristian Mungiu, decretato miglior sceneggiatore. Premio della giuria a Ken Loach per The Angel’s Share. In ogni caso Cannes ha alcuni vincitori morali: nelle sezioni collaterali hanno scatenato l’entusiasmo del pubblico Confession d’un enfant du siècle, con la coppia “borderline” Pete Doherty e Charlotte Gainsbourg. E ancora Laurence Anyways di Xavier Dolan, con Nathalie Baye, una donna che affronta con coraggio la decisone del compagno di cambiare sesso. Concorso a parte, guardando le offerte della sezione “Un Certain Regard” e della “Semaine de la Critique” si può dire che Cannes non è un paese per vecchi! Elizabeth McGovern alla prima di C’era una volta in America (versione restaurata) con Livia Giuggioli Firth che indossa un abito Gucci (ideato per il suo progetto Green Carpet Challenge) in bio-seta grigio antracite doppiato in chiffon, sandali e clutch in bio-seta. Eva Herzigova La top model Eva Herzigova (testimonial Chopard) arriva all’Hotel Martinez come una diva degli anni Cinquanta.

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Festival del lussoModa e cinema, come sempre, vanno a braccetto: a Cannes le star hanno sfoggiato abiti e gioielli da favola. La fabbrica dei sogni non conosce crisi

di Ivan Rota

RED CARPET

Finito il Festival di Cannes, restano alcune immagini indimen-ticabili, ma poco viste: Robert Pattinson assalito dai fan la straordinaria apertura con Beth Ditto che canta Candle in the wind e la dedica a Marilyn Monroe. Ammiratissima, una rinata Asia Argento vestita di bianco: niente alcolici e niente marito, ha infatti lasciato il regista Michele Civetta. Unica trasgressione? Guardare all'infinito Lisa goes Gaga, episodio dei Simpsons in cui Lagy Gaga bacia Margie! Dracula 3D, diretto da Dario Argento è stato il più grande trionfo di pubblico, a dispetto dei critici: file interminabili di giovani per la proiezione notturna. Grande interesse per Livia Firth, moglie di Colin, che ha portato a Cannes il suo Green Carpet Challenge: un progetto che vede indossare per i red carpet solo abiti e accessori ecosostenibili. Con lei, a onorare la proiezione di C’era una volta in America, restaurato grazie a Gucci e alla The Film Foundation, c’era Eli-sabeth McGovern che, in privato, ha passato molto tempo con il collega Thomas Kretschmann. Ha fatto lo stesso Shia Leouf con l’attrice cinese Fan Bingbing, mentre una famosissima top model ha attirato l’attenzione di tutti per i suoi continui pianti: il marito la tradisce. Sean Penn, antipatico come pochi, non aveva occhi che per Jessica Chastain, interprete di Lawless. Notorie le bevute notturne del figlio d’arte Brandon Cronenberg, regista di Antiviral. Charlotte Casiraghi confessa a Cillian Mur-phy, incontrato all’anteprima di Madagascar 3D, di voler perdere due chili! Un dietro le quinte che è una sorta di “reality” che, poi, è anche il titolo del film di Matteo Garrone, unico italiano in concorso: piaciuto a tanti, tranne che a Variety, ha vinto il Gran Prix della Giuria. Palma d’Oro per Amour di Michel Haneke: fan-tastico Jean-Louis Trintignant, ma, anche se nessuno l’ha detto, molti hanno lasciato la sala prima della fine. Miglior attore Mads Mikkelsen per Jagten, migliori attrici le romene Cristina Flutur e Cosmina Stratan per Beyond the Hills, diretto da Cristian Mungiu, decretato miglior sceneggiatore. Premio della giuria a Ken Loach per The Angel’s Share. In ogni caso Cannes ha alcuni vincitori morali: nelle sezioni collaterali hanno scatenato l’entusiasmo del pubblico Confession d’un enfant du siècle, con la coppia “borderline” Pete Doherty e Charlotte Gainsbourg. E ancora Laurence Anyways di Xavier Dolan, con Nathalie Baye, una donna che affronta con coraggio la decisone del compagno di cambiare sesso. Concorso a parte, guardando le offerte della sezione “Un Certain Regard” e della “Semaine de la Critique” si può dire che Cannes non è un paese per vecchi!

Elizabeth McGovern alla prima di C’era una volta in America (versione restaurata) con Livia Giuggioli Firth che indossa un abito Gucci (ideato per il suo progetto Green Carpet Challenge) in bio-seta grigio antracite doppiato in chiffon, sandali e clutch in bio-seta.

Eva Herzigova

La top model Eva Herzigova (testimonial Chopard) arriva all’Hotel Martinez come una diva degli anni Cinquanta.

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Lana Del ReyLa diva del momento, Lana Del Rey, ha fatto il suo ingresso trionfale durante la cerimonia d’apertura della 65° edizione del Festival di Cannes, con un sofisticato long dress firmato Alberta Ferretti, un abito bu-stier nero in cady di seta con particolare scollatura a punta sul seno e delicate balze la-terali di tulle interamente plis-settate. Davvero bellissima: un minimal chic che ha assoluta-mente catturato lo sguardo di tutti! Ma la cantante america-na, anche quando corre verso l’albergo sorridente e vestita come una studentessa univer-sitaria, sa come affascinare.

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Freida Pinto

Freida Pinto ha un passato da modella e conduttrice televisi-va in India, ma è stata consa-crata dal ruolo da protagonista in The Millionaire, film pluripre-miato del regista Danny Boyle. Da quel momento, Freida non si è più fermata, collezionan-do collaborazioni con registi famosi, apparizioni sui red carpet e contratti pubblicitari di successo. Recentemente è, infatti, diventata testimo-nial di L’Oreal Paris, che l’ha invitata al Festival del Cinema di Cannes, dove ha incantato tutti con la sua classe. E con lo spacco esibito sul red carpet ha dimostrato di sapere essere sexy. Ma quando i fotografi la colgono all’aeroporto… sorriso e occhialoni scuri!

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Marta Gastini

Marta Gastini, protago-nista di Dracula 3D, ha sfoggiato sul red carpet un total look Salvatore Ferragamo: abito da sera in chiffon color ghiaccio, con profonda scollatura e fusciacca in vita con fran-ge, abbinato a un paio di sandali con cinturino alla caviglia in raso grigio (Collezione Resort 2012 e Collezione Red Carpet).

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Marta Gastini Naomi Watts

Naomi Watts alla proiezione del film Madagascar 3 ha indossato una minaudière in metallo argento con cristalli Swarovski color argento (abito Marchesa).

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È la di fidanzata di Cristiano Ronaldo e a Cannes ha fatto impazzire tutti. Irina Shayk, testimonial dei gioielli de Gri-sogono, avrebbe avuto biso-gno di un esercito di guardie del corpo per difenderla dagli assalti dei maschietti, specie quando indossava questo miniabito argento di Roberto Cavalli, ma anche dai ladri, visti i milioni di euro che costa-vano i suoi gioielli. Elenchia-moli. Orecchini in oro bianco incastonati da 61 diamanti gial-li Fancy Shape: 44.679 carati; 198 diamanti bianchi: 10.054 carati; 60 diamanti bianchi briolette: 38.413 carati; 198 diamanti gialli: 11.773 carati. Passiamo all’anello in oro rosa incastonato da un diamante giallo naturale Fancy Intense VS1: 45.00 carati; 9 diamanti gialli: 0.192 carati; 407 sme-raldi 3.928 carati. A proposito: occhio, perché ha un bel carat-terino. «Nessuno può mettermi i piedi in testa», ha dichiarato. E ha aggiunto: «Nel mio lavoro si deve essere molto forti men-talmente. Non mi importa cosa pensa la gente di me. Bisogna essere sicuri di sé, del proprio lavoro e della propria carriera, si deve essere forti dentro, per-ché tanta gente ci verrà intorno e cercherà di dire cose cattive su di noi». E pensare che era sicura di diventare un’inse-gnante o una scrittrice…

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Irina Shayk

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Madalina Ghenea

In occasione della 65esima edizione del Festival del Cinema di Cannes, Madalina Ghenea ha indossato un abito della collezione Blumarine primavera/estate 2012: la modella rumena ha scelto un vestito nero corto interamente ricamato in paillettes.

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“Moda e stile ai tempi della globalizzazione: l’evoluzione della creatività” è il tema di cui Anna Molinari, stilista e direttore creativo Blumarine e Blugirl, ha parlato agli studenti di eccellenza del corso di Scienze della Moda e del Costume, nell’ambito del ciclo di Seminari “I professionisti della moda” per l’Anno Accademico 2011-2012.Nel corso dell’intervento, Anna Molinari ha condiviso con gli studenti alcune riflessioni sul significato di creatività, su come tale concetto sia cambiato nel corso degli anni e su quali siano le caratteristiche che oggi vengono richieste a un fashion designer o aspirante tale. Da sempre attenta e sensibile alle esigenze dei giovani, la Molinari crede fortemente nella valorizzazione dei nuovi talenti che rappresentano il futuro e l’inno-vazione del mondo della moda e ha partecipato con grande entusiasmo all’incontro con gli studenti dell’Università La Sapienza di Roma.

Quando nasce la sua passione per la moda e quando capi-sce che diventerà la sua vita? «In un certo senso posso considerarmi figlia d’arte: i miei ge-nitori avevano un importante maglificio a Carpi che produceva maglieria per le più importanti griffe italiane ed estere. All’inter-no dell’azienda ho appreso tutte le principali nozioni tecniche sulla creazione di moda, tuttavia la mia innata creatività e la mia sensibilità estetica mi hanno portato a distaccarmi dall’azienda di famiglia e a creare un marchio, Blumarine, che rispecchiasse la mia personalità e la mia identità».

Come è riuscita ad arrivare da sola in un ambiente chiuso e difficile? «Devo dire che è stato un cammino difficoltoso, ma l’amore per il mio lavoro e la determinazione mi hanno consentito di intra-prendere scelte coraggiose. Gli anni ’80 sono stati di grande fermento e creatività, all’interno di un mondo dove i grandi della moda erano perlopiù uomini. Mi sono per questo dovuta far strada da sola, forte della mia sensibilità femminile, e con gran-de impegno ed umiltà sono riuscita a realizzare il mio sogno».

Quando ha cominciato a pensare alla moda come a una professione?«Nel 1980 al Modit di Milano sono stata eletta “stilista dell’an-no”. In seguito a quel riconoscimento, e ai primi riscontri positivi da parte di importanti clienti italiani ed esteri, ho capito che la passione per la moda sarebbe stata parte integrante della mia vita».

Come stilista qual è la qualità maggiore che si riconosce? «Il saper cogliere in profondità le attitudini delle donne, il loro desiderio di sentirsi belle, eleganti e femminili».

Ogni collezione è un emozione… «…unica e irripetibile. Ogni collezione ha la sua ispirazione e la sua personalità. Sono affezionata a tutti i lavori che ho realizza-to, perché ognuno esprime qualcosa di me».

Una delle caratteristiche del suo stile è stare al di fuori dai trend… «Direi piuttosto che amo interpretare le tendenze con la mia sensibilità, declinandole secondo il mio gusto e le mie personali inclinazioni».

Il suo accessorio cult? «In realtà sono diversi, ma citerei sicuramente lo stivale basso alla cavallerizza per il giorno ed un sandalo gioiello per la sera, abbinato ad una sofisticata pochette ricamata».

Qual è il capo perfetto per sedurre un uomo? «Sicuramente un abito di pizzo, lungo o corto, che giochi sulle trasparenze».

Oggi a molte donne piace essere chic, senza griffe. Cosa ne pensa? «Trovo stimolante questo mélange di stili e credo che rispecchi una nuova consapevolezza femminile: l’autonomia nella crea-zione del proprio stile».

Tommaso Gandino

Anna Molinari: la moda secondo me

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Bellissima, famosissima, pa-gatissima, la russa Natasha Poly è attualmente una delle top model più richieste del mondo. Conosciuta per le campagne pubblicitarie più importanti, per la statua-ria immagine apparsa sul calendario Pirelli 2012, per gli splendidi zigomi e l’ince-dere felino sulle passerelle, è stata scelta da De Griso-gono, il gioielliere delle star, per indossare uno splendido paio di orecchini in diaman-ti e smeraldi briolettes, a completamento della sua elegantissima mise verde smeraldo in perfetta tenden-za coi colori della stagione.

Natasha Poly

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Hofit Golan

L’attrice israeliana Hofit Golan, calcando il magico “Tapis Rouge” del Festival del Cinema 2012 per la pre-sentazione del film Lawless, ha scelto di impreziosire la sua mise con uno splendi-do bracciale “Farfalla” di De Grisogono in oro rosa e oro bianco, incastonato da uno spinello centrale di ben 16.44 carati, da 198 sme-raldi, 980 ametiste e 628 diamanti bianchi.

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Gerard Butler si è presentato all’evento di beneficen-za “Haiti Carnival In Cannes” (dove ha messo all’asta una serata in sua compagnia) con uno smoking nero, con revers a scialle in raso sempre in nero.

Paz Vega, ospite speciale all’evento organizzato da Chopard, la maison di alta gioielleria tra gli spon-sor del Festival, si è presentata con uno splendido abito Armani color ghiaccio, tutto ricoperto e reso luminescente da una cascata di paillettes e ricami! Le scarpe (Ferragamo), delle pumps color oro, forse non erano molto in sintonia col vestito.

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Dolores e Carmen Chaplin hanno presenziato alla prima di Madagascar 3: total look Salvatore Ferra-gamo per Dolores che ha indossato un abito da sera con inserti in lurex oro e argento, sciarpa ricamata con frange, il tutto abbinato ad un paio di décolleté in raso color champagne (Collezione Red Carpet) e minaudière con ricamo di perline oro; Carmen inve-ce ha optato per un paio di scarpe in raso nero con cinturino alla caviglia, e pochette in raso nero con fiocco (abito Dolce&Gabbana).

Nella giuria, presieduta da Nanni Moretti, c’erano anche l’attore scozzese Ewan McGregor (abito Marni) e l’attrice palestinese Hiam Abbass, che per la cerimonia d’apertura ha scelto di indossare una creazione firmata Moschino: un abito bianco reso prezioso e scintillante dalla cascata di Swarovski neri che le sottolineavano il punto vita, mettendo in risalto le morbide curve. Il look era completato da un paio di scarpe nere spuntate, dal tacco vertiginoso e da grandi orecchini pendenti (Damiani) per un risul-tato finale estremamente raffinato ed elegante.