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COMUNICATO STAMPA FERNAND POUILLON COSTRUZIONE CITTÀ PAESAGGIO opere scelte 1948 - 1968 Mostra itinerante sull’opera di Fernand Pouillon 2018/2019 A cura di Giulio Barazzetta, Renato Capozzi, Francesca Patrono con Claudia Sansò e Mirko Russo Palazzo Gravina – Napoli 19 aprile – 7 maggio 2018 Inaugura il 19 aprile alle ore 15.00, Aula Gioffredo, Ambulacro della Biblioteca, la mostra “FERNAND POUILLON costruzione città paesaggio. Opere scelte 1948 – 1968”. Questa mostra sull’opera di Fernand Pouillon (1912-1986) intende mettere a fuoco lo stretto rapporto tra architettura, città e paesaggio, con una speciale considerazione alla serrata relazione tra i caratteri architettonici della costruzione e le forme urbane delle edificazioni. L’opera di Fernand Pouillon si è imposta all’attenzione perché mostra una via per il mestiere dell’architetto, chiara nella sua evidenza: la cura per un’architettura concepita come fatto urbano già nel suo farsi costruzione nel progetto, che non disgiunge gli aspetti operativi dai risultati, che nell’intreccio fra edificazione e vuoto, privato e pubblico, trova il suo fondamento e riconosce la sua natura civile. Sebbene compendiata in anni recenti da diverse importanti pubblicazioni che ne hanno estesa la divulgazione, l’esatta collocazione del suo lavoro e della sua figura nella cultura architettonica è ancora in definizione. Ora si deve ricercarne una posizione che non tralasci i punti di forza già emersi. A questo fine è necessario tracciare con maggiore evidenza il carattere innovativo di un modo di progettare che non separando disegno da opera e architettura da città ha saputo anticipare i nodi e le pratiche attuali del progetto urbano e della trasformazione del mondo costruito. È indispensabile riflettere attivamente sul valore di soglia, sia delle opere sia della sua figura, nel passaggio della società moderna al mondo industriale, finanziario e organizzativo contemporaneo. Va infine reso evidente come quest’opera sia compresa nella cultura architettonica mediterraneo-europea di lungo periodo per la sua qualità di interpretazione di tendenza della cultura moderna. Per questi motivi le costruzioni identificate che vengono esibite aspirano a organizzare una rassegna esemplare, un avanzamento degli studi sull’opera di Pouillon che sia orientativo per il progetto urbano contemporaneo, emblematico della sua architettura e indicativo della ricerca di una sua precisa posizione. UNA MOSTRA ITINERANTE. Questa mostra vuole comunicare un’idea al pubblico più vasto possibile, ma si rivolge in particolare a quello delle scuole di architettura, ai centri di ricerca su architettura, progetto e

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COMUNICATO STAMPA

FERNAND POUILLON COSTRUZIONE CITTÀ PAESAGGIO

opere scelte 1948 - 1968 Mostra itinerante sull’opera di Fernand Pouillon 2018/2019

A cura di Giulio Barazzetta, Renato Capozzi, Francesca Patrono con Claudia Sansò e Mirko Russo

Palazzo Gravina – Napoli 19 aprile – 7 maggio 2018

Inaugura il 19 aprile alle ore 15.00, Aula Gioffredo, Ambulacro della Biblioteca, la mostra “FERNAND POUILLON costruzione città paesaggio. Opere scelte 1948 – 1968”. Questa mostra sull’opera di Fernand Pouillon (1912-1986) intende mettere a fuoco lo stretto rapporto tra architettura, città e paesaggio, con una speciale considerazione alla serrata relazione tra i caratteri architettonici della costruzione e le forme urbane delle edificazioni. L’opera di Fernand Pouillon si è imposta all’attenzione perché mostra una via per il mestiere dell’architetto, chiara nella sua evidenza: la cura per un’architettura concepita come fatto urbano già nel suo farsi costruzione nel progetto, che non disgiunge gli aspetti operativi dai risultati, che nell’intreccio fra edificazione e vuoto, privato e pubblico, trova il suo fondamento e riconosce la sua natura civile. Sebbene compendiata in anni recenti da diverse importanti pubblicazioni che ne hanno estesa la divulgazione, l’esatta collocazione del suo lavoro e della sua figura nella cultura architettonica è ancora in definizione. Ora si deve ricercarne una posizione che non tralasci i punti di forza già emersi. A questo fine è necessario tracciare con maggiore evidenza il carattere innovativo di un modo di progettare che non separando disegno da opera e architettura da città ha saputo anticipare i nodi e le pratiche attuali del progetto urbano e della trasformazione del mondo costruito. È indispensabile riflettere attivamente sul valore di soglia, sia delle opere sia della sua figura, nel passaggio della società moderna al mondo industriale, finanziario e organizzativo contemporaneo. Va infine reso evidente come quest’opera sia compresa nella cultura architettonica mediterraneo-europea di lungo periodo per la sua qualità di interpretazione di tendenza della cultura moderna. Per questi motivi le costruzioni identificate che vengono esibite aspirano a organizzare una rassegna esemplare, un avanzamento degli studi sull’opera di Pouillon che sia orientativo per il progetto urbano contemporaneo, emblematico della sua architettura e indicativo della ricerca di una sua precisa posizione. UNA MOSTRA ITINERANTE. Questa mostra vuole comunicare un’idea al pubblico più vasto possibile, ma si rivolge in particolare a quello delle scuole di architettura, ai centri di ricerca su architettura, progetto e

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costruzione, infine alla comunità degli interessati e dei ricercatori che contribuiscono alla discussione e agli studi attorno all’opera di Pouillon e al suo contributo all’architettura contemporanea. Proprio per il suo carattere di proposta e di ricerca, questa mostra è “itinerante”. La mostra ha come prima sede espositiva palazzo Gravina, a Napoli; sarà in seguito allestita a Bari, Cesena, Firenze, Venezia e alla Galleria del Progetto della scuola AUIC del Politecnico di Milano, entro il 2018. La mostra sarà allestita nel 2019 a Losanna e in Francia, a Lione, Parigi e Marsiglia. Altre sedi europee e nordafricane sono in programmazione. UNA MOSTRA CRESCENTE La mostra si propone di essere “crescente” generando nei luoghi della sua successiva esposizione, occasioni di confronto attorno ai temi di disegno architettonico e urbano che indaga. Le Università e le Istituzioni che, oltre a ospitare il suo allestimento temporaneo, vogliono aderire alla sua promozione possono partecipare con un proprio contributo su di un’opera. I contributi che si aggiungeranno, associati all’allestimento di “tappa”, potrebbero essere compresi negli allestimenti successivi. La mostra crescerà durante il suo itinerario arricchendosi degli apporti e degli studi che confluiranno nel suo percorso. LE OPERE IN MOSTRA La ristretta selezione delle opere in mostra vuole rappresentare il profondo rapporto tra architettura, città e paesaggio, considerando la relazione tra i caratteri architettonici della costruzione e le forme urbane delle edificazioni e dello spazio pubblico. Essa è stata indirizzata della rappresentatività dei singoli lavori che possono essere intesi come “guida” nel vasto quadro generale dell’opera di Pouillon e che ne possano operare più approfondite letture critiche e operative. La selezione è anche orientata dalla necessità di un ordinamento dei materiali d’archivio, alla ricerca e reperimento di nuova documentazione che renda possibile organizzare attorno alle opere uno studio approfondito. Le opere-guida individuate sono: 1. Francia: Marsiglia, la Tourette e Vieux Port (1948-1955) / Aix-en-Provence, 200 Alloggi (1951-1955); 2. Algeria: Algeri, Climat de France (1954-1959) / Diar-el- Mahçoul (1953-1955); 3. Francia: Meudon la Forêt, Résidence du Parc (1957- 1962) / Parigi, le Point du Jour (1957-1964); 4. Mediterraneo: la Syene -sur-Mer, les Sablettes (1950- 1953) / Timimoun, hotel Gourara, (1968). Direzione e organizzazione Renato Capozzi, DiARC Università degli studi di Napoli “Federico II” Giulio Barazzetta, DABC Politecnico di Milano Catherine Sayen, présidente de l’Association “Les Pierres sauvages de Belcastel” Toulouse Cura generale e coordinamento Giulio Barazzetta, Renato Capozzi, Francesca Patrono con Claudia Sansò e Mirko Russo Curatela delle sezioni della mostra Marsiglia e Aix-en-Provence: Emilio Mossa Algeri, Cecilia Fumagalli e Emilo Mossa Parigi e Meudon la Foret: Claudia Sansò e Mirko Russo la Syene -sur-Mer e Timimoun: Daniela Nacci e Giulio Barazzetta La Mostra è accompagnata da un catalogo – a cura di Francesca Patrono, Mirko Russo, Claudia Sansò, edito dai tipi CLEAN edizioni nella collana MMA_Mostre e Maestri di Architettura diretta da Mario Losasso – con saggi critici di Renato Capozzi e Federica Visconti, Giulio Barazzetta, Catherine Sayen, Martina Landsberger, Francesco Collotti, Carlo Moccia, Gino Malacarne. Con il patrocinio ed il contributo: dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Napoli e Provincia Con il patrocinio: dell’Association “Les Pierres sauvages de Belcastel” Toulouse e dell’Institut Français de Naples