FEDE PERSONALE E VITA ASSOCIATIVA G - ctg.it · esperienza che la nostra vita non solo parla di...

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FEDE PERSONALE E VITA ASSOCIATIVA G ià Paolo VI diceva che il nostro tem- po “Più che di maestri, ha bisogno di testimoni”, perché noi sappiamo per esperienza che la nostra vita non solo parla di noi, ma annuncia anche, nella testimonianza, ciò in cui fermamente crede. Il nostro modo di vivere diventa così molto più efficace delle nostre parole. Questo mi fa dire che il nostro stile di vita - come viviamo in fa- miglia, sul lavoro, nel tempo libero, nei gruppi associarvi, dentro alle nostre comunità - è la parola più convincente, il modo più efficace di trasmettere valori. Oggi stiamo vivendo un periodo storico assai complesso, di grandi trasformazioni: anche noi, come la società, la politica, l’economia, la Chiesa stessa, soffriamo di insicurezze e di paure. Sentiamo il bisogno di trovare un “centro” in- torno a cui muoverci, una “base” su cui costruire l’edificio del nostro credo e delle nostre scelte qualificanti di vita. Noi cristiani dovremmo essere favoriti in questo, perché il nostro “centro” è Cristo, e la nostra “base” è costituita dal comandamento dell’amo- re. Soltanto che, se vogliamo essere veramente credibili, dobbiamo fare della nostra esistenza e della nostra fede una cosa sola. Sento che per raggiungere questi obiettivi, sia personalmente che associativamente. È neces- sario incamminarsi su un preciso percorso che abbia, secondo me, i seguenti punti di riferi- mento: La memoria delle origini, per cogliere quali sono state le motivazioni di fondo che hanno spinto gli iniziatori del nostro cammino asso- ciativo a cercare di dare un’anima cristiana al tempo libero e al movimento turistico indivi- duale e di massa. Io credo che essi abbiano pensato che la nostra vita, nelle sue varie espressioni, compresa quella offerta dal tu- rismo, parla dell’amore di Dio solo quando la nostra esistenza e la nostra fede sono una cosa sola. Una forte motivazione che si basi su solidi valori e che da una parte, porti alla coeren- za nei comportamenti virtuosi personali e, dall’altra, giustifichi la condivisione nelle scelte individuate e assunte comunitaria- mente come qualificanti di un percorso edu- cativo che si vuole proporre e realizzare. In altre parole, puntare su valori forti che ab- biano come obiettivo non il bene proprio, ma il bene comune. Il gioco di squadra, cuore pulsante di una comunità affiatata e ben organizzata, luogo di rispetto e di realizzazione in cui il lavo- ro non si fonda solamente su competenze tecniche specifiche, ma si nutre di valori e obiettivi condivisi. In tal senso, ogni com- ponente della squadra ha qualcosa da dire e da fare che può risultare utile al progetto finale. Da qui nasce il bisogno dell’organiz- zazione e della responsabilità in modo che le regole siano chiare per tutti e che ciascuno abbia un ruolo preciso. La ricoperta dell’aggettivo “giovanile”. Non credo sia stato solo per caso che il Centro Turistico, nato da una costola dell’A- zione Cattolica del tempo, ha voluto essere qualificato come “giovanile”. Dovremmo for- se domandarci quale spazio oggi lasciamo ai giovani o con quale disponibilità sentiamo di poter uscire dai percorsi abituali per esporci all’insolito e al nuovo, campi di attrattiva e più congeniali ai giovani. Il prossimo Natale, che auguro a tutti sereno, ci doni spazi opportuni per riflettere. Mons. Guido Lucchiari Consulente Ecclesiastico Nazionale PRENDI IL LARGO

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FEDE PERSONALE E VITA ASSOCIATIVA

Già Paolo VI diceva che il nostro tem-po “Più che di maestri, ha bisogno di testimoni”, perché noi sappiamo per

esperienza che la nostra vita non solo parla di noi, ma annuncia anche, nella testimonianza, ciò in cui fermamente crede.Il nostro modo di vivere diventa così molto più efficace delle nostre parole. Questo mi fa dire che il nostro stile di vita - come viviamo in fa-miglia, sul lavoro, nel tempo libero, nei gruppi associarvi, dentro alle nostre comunità - è la parola più convincente, il modo più efficace di trasmettere valori.Oggi stiamo vivendo un periodo storico assai complesso, di grandi trasformazioni: anche noi, come la società, la politica, l’economia, la Chiesa stessa, soffriamo di insicurezze e di paure.Sentiamo il bisogno di trovare un “centro” in-torno a cui muoverci, una “base” su cui costruire l’edificio del nostro credo e delle nostre scelte qualificanti di vita.Noi cristiani dovremmo essere favoriti in questo, perché il nostro “centro” è Cristo, e la nostra “base” è costituita dal comandamento dell’amo-re. Soltanto che, se vogliamo essere veramente credibili, dobbiamo fare della nostra esistenza e della nostra fede una cosa sola.Sento che per raggiungere questi obiettivi, sia personalmente che associativamente. È neces-sario incamminarsi su un preciso percorso che abbia, secondo me, i seguenti punti di riferi-mento:

La memoria delle origini, per cogliere quali sono state le motivazioni di fondo che hanno spinto gli iniziatori del nostro cammino asso-ciativo a cercare di dare un’anima cristiana al

tempo libero e al movimento turistico indivi-duale e di massa. Io credo che essi abbiano pensato che la nostra vita, nelle sue varie espressioni, compresa quella offerta dal tu-rismo, parla dell’amore di Dio solo quando la nostra esistenza e la nostra fede sono una cosa sola.

Una forte motivazione che si basi su solidi valori e che da una parte, porti alla coeren-za nei comportamenti virtuosi personali e, dall’altra, giustifichi la condivisione nelle scelte individuate e assunte comunitaria-mente come qualificanti di un percorso edu-cativo che si vuole proporre e realizzare. In altre parole, puntare su valori forti che ab-biano come obiettivo non il bene proprio, ma il bene comune.

Il gioco di squadra, cuore pulsante di una comunità affiatata e ben organizzata, luogo di rispetto e di realizzazione in cui il lavo-ro non si fonda solamente su competenze tecniche specifiche, ma si nutre di valori e obiettivi condivisi. In tal senso, ogni com-ponente della squadra ha qualcosa da dire e da fare che può risultare utile al progetto finale. Da qui nasce il bisogno dell’organiz-zazione e della responsabilità in modo che le regole siano chiare per tutti e che ciascuno abbia un ruolo preciso.

La ricoperta dell’aggettivo “giovanile”. Non credo sia stato solo per caso che il Centro Turistico, nato da una costola dell’A-zione Cattolica del tempo, ha voluto essere qualificato come “giovanile”. Dovremmo for-se domandarci quale spazio oggi lasciamo ai giovani o con quale disponibilità sentiamo di poter uscire dai percorsi abituali per esporci all’insolito e al nuovo, campi di attrattiva e più congeniali ai giovani.

Il prossimo Natale, che auguro a tutti sereno, ci doni spazi opportuni per riflettere.

Mons. Guido LucchiariConsulente Ecclesiastico Nazionale

prendi il largo

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Da un po’ di tempo mi frulla nella testa questo dubbio: il CTG è un’Associazione di servizi o a servizio? Rispondo prima

di spiegare la risposta: dobbiamo essere attenti su entrambi di fronti, senza farci tentare dalla via apparentemente più semplice della produzione e/o vendita di servizi, via che probabilmente è anche più breve. Ma anche dobbiamo non dilungarci troppo nell’autoreferenzialità in cui spesso cadono le Associazioni “come facciamo noi gli altri non fanno, quindi siamo migliori!” perché non è vero né tantomeno utile e costruttivo. Quello che dobbiamo cercare di fare, sempre, è operare con le due attenzioni: servizi e servizio. Servizi perché in questa fase storica, dove tutto viene monetizzato, un’Associazione di ideali rischia di essere schiacciata da scelte di convenienza economica o anche necessitate dai bilanci personali e familiari. Quindi ben vengano le esperienze che abbiamo maturato in associazione e che possono essere utilmente proposte anche all’esterno per raccogliere nuovi soci, per offrire in alcuni casi qualche possibilità occupazionale, per contagiare con lo stile CTG alcune proposte di turismo, di viaggi, di interesse ed amore per il proprio territorio.Ma il metro non possono essere solo i servizi, rinunciando al servizio: nelle nostre Associazioni, come nelle nostre Comunità e nel nostro Paese. Cosa dovrebbe fare un’Associazione come la nostra? Essere punto di riferimento per stile, per dedizione, per umiltà, per determinazione … Anche se a volte ce ne dimentichiamo e ci comportiamo in modo incongruente, abbiamo definito per anni il “CTG - agenzia educativa” che “educa attraverso il turismo” il quale non è un fine ma un mezzo, una modalità per far crescere le persone.

E dovremmo ripartire da qui, sapendo di essere tutti nella solita barca: chi è più avanti o più indietro, se la barca affonda, affonda lui stesso con gli altri.Quello che mi pare di poter dire è che, in una fase storica complessa, quando i parametri fondamentali rischiano di saltare – quelli culturali, quelli morali ed etici, quelli economici, quelli storici…. – o tutti insieme cerchiamo una soluzione o non si salva nessuno. E mi riferisco sia all’interno del CTG (tra i diversi livelli di collegamento dell’Associazione), ma anche all’esterno, tra Associazioni che possono percorrere insieme nuovi itinerari e realizzare progetti più audaci. Guai a quelle Associazioni che pensano di essere autosufficienti, perché magari oggi hanno il vento in poppa; basta che giri il vento e si fermano: che sia il CTG, che siano altre. Allora perché non costruiamo tutti insieme il motore – delle alleanze, delle relazioni, della condivisione di progetti … per promuovere l’uomo nella sua interezza - in modo che anche quando non ci sarà il vento, la barca continui ad andare senza interrompere il viaggio, per raggiungere la meta: la piena e concreta promozione umana. Anche questo è un modo di coniugare il tema affidatoci dalla OMT “Turismo incontro di culture” su cui stiamo lavorando e lavoreremo nel 2012.

di Maria Pia BertolucciPresidente nazionale CTG

editoriale

turismo e servizi o turismo a servizio

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educazione

di Ernesto DiacoVice responsabile Progetto Culturale della CEI

“P ortiamoli di fronte a ciò che è gran-de, bello, vero – continuava il suo ar-ticolo – e il fuoco della vita divampe-

rà e brucerà pessimismo e paure. I ragazzi sono viziati perché gli abbiamo insegnato a sognare cose piccole, da soddisfare con il portafoglio. Proprio loro, insoddisfatti, ci salveranno dai vizi che abbiamo loro trasmesso”. Una provo-cazione rilanciata da un’altra insegnante e scrittrice, Paola Mastrocola, dalle pagine di un altro quotidiano, poco tempo dopo: “La scuola segue di pari passo la società: società del be-nessere, scuola del benessere… Le parrocchie non dovrebbero pensare solo ad aggregare i giovani e intrattenerli. Ma nutrirli con letture, musica, cinema, teatro, arte”.

A raccogliere la sfida educativa, anzi spesso ad anticiparla, è proprio la comunità cristiana, la cui premura per la crescita delle nuove gene-razioni si è manifestata da sempre in una plura-lità di forme e di presenze. Un segno recente di questo elemento costante è la scelta dell’epi-scopato italiano di porre al centro del decennio 2010-2020 l’impegno a “educare alla vita buo-na del Vangelo”. Nel documento, così intitolato, che accompagna il cammino delle diverse realtà ecclesiali, ai giovani è dedicata un’attenzione particolare. E alcuni precisi orientamenti.

La prima indicazione dei Vescovi riguarda “il punto fondamentale” della pastorale giovani-le, ossia “l’attenzione sulla scelta di Dio, che è la vita. Sul fatto che Dio c’è. E c’è in modo mol-

to concreto. E insegnare l’amicizia con Gesù Cristo” (n. 32). A volte si pensa che la propo-sta della fede debba arrivare alla fine di lunghi percorsi; altre volte si fa l’errore opposto, dan-do per scontata, e quindi trascurando, la co-noscenza di Gesù e del suo Vangelo. La “bellez-za” di cui parlare ai ragazzi non è solo quella della vita, del creato, delle opere dell’ingegno e dell’amore umano, ma l’essere stati conqui-stati da Gesù Cristo, sentirlo vivo e accanto in ogni momento, lasciarsi da lui condurre verso la pienezza della verità e dell’amore. Ciò pro-voca la pastorale giovanile a essere essenziale, ossia capace di andare al cuore della fede oltre che della vita umana con le sue domande.

Un secondo elemento ricordato dai Vescovi per l’accompagnamento dei giovani riguarda l’importanza delle esperienze di condivisione che si fanno nelle parrocchie e nelle associa-zioni. Se l’educazione è soprattutto una que-stione di relazioni significative, il primo dono che possiamo fare a una persona è toglierla da quel soffocante individualismo che perva-de un po’ tutto, comprese tante esperienze religiose. Avere uno scopo comune, mettersi insieme a servizio di qualcuno, stringere le-gami di amicizia e impiegare le proprie qua-lità per ciò che si percepisce buono e giusto, è una scuola di umanità che dà grandi frutti.

Certo, in una cultura dominata dalle tecno-logie più asettiche, tutto ciò significa non fug-gire il contatto diretto, avere fiducia nell’altro, accettare di assumere responsabilità persona-li. Tutte merci rare, forse, ma di cui i giovani sono più ricchi di noi. La Chiesa non può fare a meno della competenza che proviene dai loro studi, delle capacità relazionali tipiche dell’e-tà, del patrimonio che portano con sé dalle esperienze di viaggio, di incontro, di scambio che riempiono la loro giovinezza. Forse, per essere veri educatori, il primo passo da fare è semplicemente quello di fare loro un po’ di spazio e accettarli senza troppe condizioni.

“Ai ragazzi parlate di bellezza”. È questo il consiglio di un giovane docente e scrittore, Alessandro D’Avenia, che spesso racconta sulla stampa le soddisfazioni e le fatiche della sua vita in mezzo agli adolescenti.

aVViCinaMento delle CUltUre

1Turismo e avvicinamento delle culture. Come vede dal suo osservatorio la questione?

Nell’ottica della “consapevolezza”. La Chiesa percepisce che la mobilità è una chiave interpretativa dell’esistenza umana ed il viaggiare contribuisce molto alla formazione della persona e quel difficile viaggio che è l’andare incontro all’altro. Essere con-sapevoli di ciò porta a fare del viaggio un laboratorio di incontro di usi, costumi, tradizioni, culture da conoscere, comprendere, rispettare e accogliere come arricchimento vicendevole.

2In questi tempi in cui più di novecento milioni di perso-ne compiono viaggi internazionali, agevolati dai moderni

mezzi di comunicazione e dalla riduzione dei costi, come il tu-rismo può essere avvicinamento delle culture?Papa Benedetto XVI conferma che le nuove tecnologie “hanno aperto la strada al dialogo tra persone di differenti paesi, culture e religioni. La nuova arena digitale permette di incontrarsi e di conoscere i valori e le tradizioni degli altri”. Riferite al turismo ci confermano che esso (il turismo) apre la strada all’avvicina-mento culturale, permette di conoscere le altrui tradizioni, apre all’ascolto attento e rispettoso, favorisce la comprensione e la tolleranza, è reciproca accoglienza. Appunto è favorendo la cultura dell’accoglienza che rende possibile l’andare incontro, l’avvicinarsi,il dare e il ricevere, in una logica di scambio e non di colonialismo culturale. Il viaggiare consapevole e responsabile rende possibile ciò.

3Cosa suggerisce ad una Associazione come il CTG per in-terpretare al meglio  il tema della giornata mondiale del

turismo?Il Ctg si occupa di giovani. A me piace il viaggiare giovane perché se accompagnato da una sapiente “arte del viaggiare” educa a non essere trasportati, a non andare a rimorchio, a non essere guidati dalle mode. Ma a “saper guidare da se la propria barca” da soli. Da sempre infatti il viaggio è una tradizionale me-tafora della vita. E’ anche metafora dell’infinito andare verso gli altri. Ai giovani piace viaggiare “camminando”.La strada, la via è il luogo degli incontri, delle relazioni, delle comunicazioni e la ragione è semplice e grande: l’incontro con l’altro comporta un viaggio, un cambiamento. E questo un giovane lo sa. Il Ctg è chiamato ad agire …sulla strada e in essa a favorire l’incon-tro e l’avvicinamento tra le prsone, anche quando sono diverse o pensano diversamente. Come il viaggio ci porta lontano per farci essere più vicini, la relazione con l’altro ci porta lontano da noi stessi, ad uscire da noi stessi per farci essere più vicini.

1Turismo e avvicinamento delle culture. Come vede dal suo osservatorio la questione?

Bisogna dire con grande franchezza che il turismo con sempre maggiore difficoltà riesce a rappresentare quel canale di comu-nicazione e di dialogo interculturale che potrebbe e dovrebbe es-sere. Le società industriali avanzate con i viaggi e il turismo di-cono di volere comunicare ma, nel contempo, con l’aggressività dei propri operatori economici e delle proprie piazze finanziarie buttano sul lastrico interi popoli. E’ perfettamente comprensi-bile che alle buone intenzioni dell’Occidente non creda più nes-suno! A ciò si aggiunga il fatto che le distanze culturali crescono esponenzialmente e rendono difficilissimi da capire i compor-tamenti quotidiani, i gusti, le mode, le idiosincrasie del nostro mondo che è ormai troppo lontano dalle forme di vita più ele-mentari e tradizionali. Il nostro consumismo è oggettivamente un insulto alla povertà, ed ognuno di noi, pur avendo le migliori intenzioni assume, anche senza rendersene conto, atteggiamen-ti offensivi e discriminatori.

2In questi tempi in cui più di novecento milioni di perso-ne compiono viaggi internazionali, agevolati dai moderni

mezzi di comunicazione e dalla riduzione dei costi, come il tu-rismo può essere avvicinamento delle culture?Lo so che rischio di essere offensivo ma penso una cosa molto scorretta politicamente, anche perchè io appartengo ad una ge-nerazione che ha realizzato il sogno di potere viaggiare in ogni angolo del mondo. Negli anni Settanta, per la prima volta nel-la storia della società occidentale, è diventato possibile, rag-giungere a costi ragionevoli qualunque paese del mondo senza che vi fossero significativi ostacoli alla visita, rappresentati da barriere politiche o culturali. Oggi purtroppo è cambiato tutto e siamo entrati in una fase che richiede una grandissima pruden-za. Penso che in questo momento abbiamo bisogno di una pausa di riflessione. E’ un momento storico in cui prima di parlare di dialogo interculturale bisogna presentare le credenziali. Chi non ha le carte in regola è meglio che se ne stia a casa, altrimenti dobbiamo pure spendere un sacco di soldi e rischiare vite umane per andarlo a prendere. Si tratta solo di una fase, ma dobbiamo aspettare che passi.

3 Cosa suggerisce ad una Associazione come il CTG per in-terpretare al meglio il tema della giornata mondiale del

turismo? Propongo di esaltare il proprio aspetto di associazione di pro-mozione umana e culturale, rendendo la promozione turistica una pratica implicita. Mi spiego meglio.  In Italia c’è un grande patrimonio che è costituito dalla disponibilità di fare volonta-riato per aiutare il prossimo in occasioni di calamità o di cata-strofi. Se il CTG si impegna a promuovere iniziative di volontaria-to per difendere il territorio italiano e la popolazione dai rischi di dissesto idrogeologico che, purtroppo, corriamo costante-mente nella nostra vita quotidiana mettiamo in valore un gran-de patrimonio di solidarietà promuovendo anche una mobilità territoriale orientata a creare

DOMANDE E RISPOSTEA don Mario Lusek direttore dell’Ufficio nazionale della pastorale del tempo libero, turismo e sport della CEI

A Enzo Nocifora Vicedirettore del DiSS Dipartimento di Scienze Sociali Università di Roma “Sapienza”

Ampio spazio di questo numero di TG lo dedichiamo al tema della Giornata Mondiale del Turismo “Turismo e avvicinamento delle culture”. Abbiamo chiesto a due amici - don Mario Lusek e il prof. Enzo Nocifora di rispondere ad alcune nostre domande, per aiutarci a riflettere. Ma abbiamo chiesto anche a due soci e Consiglieri nazionali, di darci il loro contributo di idee su que-sto tema che ci accompagnerà per tutto l’anno 2012. Grazie a tutti per la consueta generosità nei confronti dell’Associazione e buona lettura a tutti i soci.

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Ctg e tUrisMo

il tema della recente giornata mondiale del Turismo è – a ben vedere – un argomento che sembrerebbe in sé quasi ovvio. Da sempre in-

fatti il viaggio, indipendentemente dalle moti-vazioni originarie, è stato sinonimo di incontro tra le culture. Pensiamo, nel corso della Storia, al viaggio di Abramo da Ur dei Caldei verso la Terra promessa, a quelli mitici di Ulisse o Enea canta-ti in antichi poemi, per giungere nel medioevo alle terre e usanze descritte nel Milione di Marco Polo o i pellegrinaggi lungo la via Francigena, piuttosto che il Cammino di Santiago o l’avven-tura di un pellegrinaggio verso Gerusalemme. Chi si muoveva allora, lo faceva con tempi e ritmi che oggi definiremmo slow, lenti, ma in realtà in sintonia con l’eterno scorrere del tempo e delle stagioni, in armonia con i luoghi e la vita che si incontravano nel viaggio.

Un viaggio durava ore, giorni, mesi, a seconda della distanza. Ma era a stretto contatto con la gente che si incontrava nei borghi, con i paesaggi che non erano una foto in cartolina, ma il ponte da raggiungere e attraversare o quei fiori sponta-nei nati lungo la riva del fiume costeggiato, oppu-re le colline all’orizzonte da affrontare l’indoma-ni. Dopo aver però passato la sera in una locanda a raccontare le proprie storie di vita e ad ascoltare quelle degli altri. Diventando ambasciatori delle propria cultura e al tempo stesso facendo propria quella degli altri.

Oggi conosciamo molto più di allora, non ab-biamo bisogno di spostarci solo per lavoro o ne-cessità, ma possiamo farlo per scelta o semplice diletto, sappiamo che la Terra è rotonda e che ol-tre le colonne d’Ercole c’è molto altro, ci spostia-mo a velocità inimmaginabili solo qualche de-cennio fa, prendendo il caffè la mattina a Roma e pranzando a New York. Possiamo passare, in una giornata, dal cappotto di un freddo inverno al co-stume per stendersi su una soleggiata spiaggia; eppure rischiamo di scambiare meno cultura di una volta, anzi che le culture non si avvicinino, ma restino delle lunghe rette parallele destinate a un incontro impossibile.

Lo rischiamo quando vediamo il mondo al di

altro che avvicinamento delle culture!rischiamo di Girare di più il mondo e vederne sempre meno.

là del finestrino di un aereo, guardando dall’al-to (troppo alto per vedere bene) in basso le cose. Oppure quando mettiamo il vetro dell’auto o del pullman tra noi e l’ambiente umano e naturale che ci sta intorno e passando velocemente bru-ciamo volti, fatti, situazioni, storie e tradizioni. O quando scegliamo di stare in Africa in un fresco condizionato 5 stelle gestito da una multinazio-nale europea, mentre fuori il caldo infuria, a farci docce rubando l’acqua all’irrigazione dei campi; con un menu internazionale che prevede tutto fuorchè i piatti locali. Tutti italiani arrivati fin lì con tanti voli charter, di modo che, in hotel e in spiaggia, l’unico confronto di culture possibile diventa quello tra la colonia di turisti veneti e quella pugliese, tra il contingente romanista che subito si crea e quello laziale.

Ovvero rischiamo di girare molto di più il mon-do, ma di vederne sempre meno. Per la fretta di guardarne sempre di più, perdiamo la capacità di cogliere, non dico le sfumature , ma l’essenza stessa delle cose e delle persone. Per la presun-zione di sapere sempre già tutto e di essere supe-riori ad altri per storia o civiltà passate, perdiamo la possibilità di capire situazioni diverse, di ascol-tare, di contaminarci (beninteso, in senso posi-tivo). Viaggiando per il solo gusto di poter poi raccontare un banale “oh, veramente bei posti e bellissimo albergo, facevano anche gli spaghetti, però scotti”, alla fine ci troveremo ad inanellare una serie di “ci sono già stato”, confondendo ma-gari città e musei (ammesso di averli veramente visitati …).

Ma cosa c’entra tutto questo con il tema del-la giornata mondiale del turismo?

Evidentemente poco o nulla, perché il viaggio è cosa diversa dallo spostarsi. E un turismo fatto solo di spostamenti, interesserà molto all’econo-mia, ma poco alla cultura, alla socializzazione, allo sviluppo della persona. Sia che si tratti della comunità che ospita, che della comunità in viag-gio. Un turismo fatto di spostamenti è lo specchio fedele di una vorace società dei consumi, la tra-duzione nel settore di pure esigenze commerciali.

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Ctg e tUrisMo

Un pericoloso mix di fenomeni di per sé antitetici, come quelli che portano a spostarsi in modalità essenzialmente individualista, ma secondo logi-che e riti di massa.

Ciò che invece interessa a noi è un turismo che risponda all’antico bisogno di conoscenza e cultura insito nell’uomo, alla capacità di stupirsi ancora di fronte alla novità e alla bellezza, alla necessità di vincere la paura per l’ignoto non rinchiudendosi in sé stessi, ma andando alla sco-perta dell’altro, alla coscienza che sulla terra vi è un unico genere umano.

Il nostro compito, il compito del turismo sociale, è proprio questo. Passare, dal sempli-ce acquisto e consumo di un prodotto turistico preconfezionato, all’ educare per un turismo consapevole, di incontro e sviluppo (prima di tutto delle persone), secondo logiche di socia-lità, sostenibilità e solidarietà.

Di socialità, perché abbiamo bisogno di con-frontarci, di stare insieme, di scambiare culture. Di sostenibilità, perché il nostro viaggio non deve essere a discapito della natura, dei luoghi e delle genti, spesso caratterizzati da elementi di fragili-tà ambientale e antropica. Di solidarietà, perché il turismo sia fattore di sviluppo verso le realtà più povere o dimenticate, ma anche rispettoso - nel suo impatto, spesso di massa - verso le pre-senti e future generazioni.

Coscienti che, all’avvicinamento delle cultu-re tramite il turismo, non ci si arriva in maniera spontanea e ineludibile, bensì solo attraverso un impegnativo lavoro di educazione e di formazio-ne, in gran parte tutto ancora da fare.

di Alberto Ferrarigià Presidente nazionale CTG

l a prima cosa che mi viene in mente al sen-tire “Turismo e avvicinamento delle cul-ture”, il tema della GMT 2011 e quello che

ispirerà l’azione associativa del CTG nel prossimo anno, è la magnifica esperienza del progetto “Imparando il territorio” che, ormai quattro anni fa, mi ha portato, insieme ad amici dell’Associa-zione della mia città e di altre quattro città italia-ne, a scoprire i miei territori insieme ad un folto gruppo di “nuovi italiani”. Visitare Taormina ed i luoghi più belli della provincia di Messina è stato il mezzo più bello e più efficace per far conoscere

a chi si sentiva già italiano e messinese quello che era diventato anche il suo territorio, ma l’espe-rienza fatta mi fa affermare con certezza che non si è trattato di un momento d’apprendimento e di crescita univoco: nessuna cattedra e nessun’aula, o forse è meglio dire che siamo stati tutti, “nuovi e vecchi italiani”, al tempo stesso sulla cattedra e seduti ai banchi d’apprendimento, tutti abbiamo insegnato e appreso, tutti ci siamo arricchiti di un po’ della vita degli altri che è fatta di modi di par-lare e di vestire, di lingue e dialetti, di cucine dai profumi più o meno consueti.

Quell’iniziativa, più unica che rara nel panora-ma nazionale e soprattutto alle “basse latitudini” ha riscosso, non a caso, un grandissimo interes-se. Fuori da quell’isola felice, il settore turistico sembra vivere, invece, sempre di più all’insegna dell’esclusivismo e della dispendiosità, privile-giando, in modo particolare, in questo periodo di forte crisi economica, il mercato costituito da clienti facoltosi e alla ricerca di mete e ‘distra-zioni’ d’élite. Lo spazio dedicato al viaggio come mezzo di scoperta, attraverso le sue ricchezze storico-artistiche e ambientali, di un territorio e, soprattutto, delle persone che vi vivono, sembra essersi ristretto notevolmente.

Quello che ancora si stenta a capire o, forse, si è dimenticato, e che anche noi, come CTG, siamo chiamati a testimoniare, è che il viaggio è una straordinaria occasione per scoprire e ri-scoprirsi. In panorami inusuali e mozzafiato, ma soprattutto davanti al sorriso ed agli spezzoni di ‘vita insieme’ che ti offre di chi accoglie sta il vero valore, quello più alto, del viaggio. Il Sud del nostro Paese è in questo altamente privile-giato dall’essere fisicamente e culturalmente af-facciato sul Mediterraneo, su Paesi e popoli che continuano a mostrarci, e lo fanno anche con il sangue, quanta voglia abbiano di libertà e di conoscenza. Sta a noi aprire delle frontiere che spesso sono molto meno divisorie di quanto si possa immaginare, imparare ad accogliere e con-dividere, fare noi stessi un passo verso gli altri e farci conoscere, inaugurare ponti di conoscenza, di pace e di dialogo. È la nostra vocazione natu-rale, di italiani e di meridionali, ed il turismo so-ciale è il mezzo migliore per attuarla.

di Sebastiano BusàConsigliere nazionale

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Ctg e tUrisMo

1° GIORNO: Milano-Tel Aviv - Nazareth Partenza da Milano Malpensa con volo

El Al alle ore 12.10. Arrivo a Tel Aviv alle ore 17.00 e incontro con la guida. Visita a Giaffa. Visita del sito e Santa Messa. Proseguimento per Nazareth. Sistemazione in albergo (Casa Nova). Cena.

2° GIORNO: Nazareth - TeberiaPrima colazione. Visita di Nazareth:

Basilica dell’Annunciazione, Chiesa di San Giuseppe. Fontana della Vergine. Pranzo. Nel pomeriggio si raggiunge Tabga: visita delle chiese del Primato di Pietro e della Moltiplicazione dei pani. Cafarnao per la visita agli scavi dell’antica città con la sinagoga e la casa di Pietro. Il monte delle Beatitudini e si conclude a Cana. Pernottamento a Nazareth.

3° GIORNO: Nazareth - Madaba - Petra Prima colazione. Ingresso in Giordania.

Visita a Madaba. Monte Nebo. Pranzo. Cena e pernottamento a Petra.

4° giorno: Petra - Wadi Rum - Amman. Prima colazione. Petra: Visita alla città

antica. Pranzo. Deserto del Wadi Rum.Cena e pernottamento Amman.

5° GIORNO: Amman - BetlemmePrima colazione. Partenza per Betania:

sito del battesimo di Gesù e rinnovo delle Promesse battesimali. Ingresso in Israele. Pranzo. Mar Morto. Pernottamento a Betlemme (Casa Nova).

6° GIORNO: Betlemme - Hebron - Ain Karem

Prima colazione. Visita alla Basilica della Natività con la Santa Messa alla Mangiatoia. Hebron: visite alle Tombe dei Patrirchi, Mamre. Pranzo. Ain Karem. Il luogo della nascita di Giovanni il Battista, e la chiesa della Visitazione. Pernottamento a Gerusalemme

naZionale del Ctg in terra santa e petra5 - 13 marzo 2012 (9 gg. - 8 notti) Programma di massimaAccompagnati dal Consulente Ecclesiastico nazionale mons. Guido Lucchiarie dal Presidente nazionale Maria Pia Bertolucci

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Ctg e tUrisMo

7° GIORNO: Gerusalemme Prima colazione. Al mattino visita al

Monte degli Ulivi: edicola dell’Ascensione, grotta del Padre Nostro, Dominus Flevit, basilica del Getzemani. Tomba di Maria. Pranzo.St. Anna, Via Crucis. Visita alla Basilica della Risurrezione con il Calvario ed il Santo Sepolcro. Tempo libero.Pernottamento a Gerusalemme (Casa Nova).

8° GIORNO: Gerusalemme - Nablus.Messa al Santo Sepolcro. Prima

colazione. Visita alla spianata del Tempio. Sion cristiano con il Cenacolo, il Cenacolino e la chiesa della Dormizione di Maria. Pranzo. Visita a Nablus (Pozzo di Giacobbe). Rientro. Cena. Cena e pernottamento a Gerusalemme.

9° GIORNO: Gerusalemme - Tel Aviv - Italia

Prima colazione. Trasferimento all’aeroporto di Tel Aviv per il rientro in Italia (Milano alle ore 11.05) e fine dei servizi.

Quota di partecipazione con servizi come da programma (che iniziano e terminano nei due aeroporti di Milano) e l’Assicura-zione medica internazionale € 1.350,00 con sistemazione in camera doppia a cui ag-giungere la quota forfettaria per le mance di € 25,00.

Speciale quota giovani fino a 30 anni non compiuti alla data di partenza del viaggio - pellegrinaggio € 1.250,00 (in camera doppia o multipla)

Speciale sconto famiglia: se dalla mede-sima famiglia vengono 3 o più componenti 4% sulla quota ordinaria (non è previsto lo sconto sulla quota giovane)

Supplemento camera singola € 300Supplemento polizza annullamento viag-gio € 70,00 (con franchigia di € 150)

nota bene: Le iscrizioni si intendono confermate solo se accompagnate da una fotocopia del Passaporto in corso di validità (si ricorda che deve essere un passaporto a lettura ot-tica e con una scadenza di almeno 6 mesi dalla data di fine del viaggio) e da un ac-conto pari al 30% del costo complessivo del viaggio - pellegrinaggio. Il saldo deve essere fatto entro 20 gg dalla partenza intestato a Santabona s.r.lIBAN: IT 47G 01030 03241 000000148120

Le iscrizioni si ricevono fino ad esaurimento dei posti disponibili. Il viaggio pellegrinag-gio è riservato ai soci CTG 2012, che devono quindi essere in possesso della tessera asso-ciativa per l’anno in corso.operatori in Italia: SANTABONA T.O. srl - in Israele: DONATO AMATO TOURS

Informazioni presso la Segreteria naziona-le via della pigna 13/A tel. 06/6795077 – [email protected]

NOVITA DEL PROGRAMMA 2012:PETRA, HEBRON, DESERTO WADI RUM E NABLUS.

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Ctg e tUrisMo

c/o Hotel MiramontiTorniamo a Sestola perché offre un ineguagliabile mix di gran-de ospitalità, ottimo comfort, impareggiabile gastronomia, piste varie e ben tenute, divertimento e prezzi contenuti.L’organizzazione è a cura del Gruppo “La Ruota” di Binasco e noi del CTG invitiamo sciatori, amanti dello snowboard ma anche chi ha solo voglia di aria buona e relax a questo tradi-zionale appuntamento con la neve come momento di grande amicizia associativa.

FESTA NAZIONALE DELLA NEVE

PROGRAMMA per chi SCIA

per partecipanti alla FESTA della NEVE che NON sciano

domenica 29 gennaio 2012mattina arrivo sistemazione pranzo  

pomeriggio a disposizione  

ore 21.00 presentazione della settimana bianca  

lunedì 30 gennaio - mercoledì 1 febbraio  Pensione completa  

  giornata sulla neve  

ore 21.00 serata insieme giochi tornei musica ecc.  

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Opzione 8 gg: da domenica mattina 29 gennaio a domenica pomeriggio 5 febbraio € 410,00; € 480,00: con ski pass 6gg dal lunedì al sabato. Sono com-prese le visite guidate ma non il costo dei trasferimenti.

Opzione 5gg: da domenica mattina 29 gennaio a giovedì pomeriggio 2 febbraio € 235,00; € 280,00: con ski pass 4gg dal lunedì al giovedì

Opzione 4gg FdN: da giovedì pomeriggio 2 febbraio a domenica pomeriggio 5 febbra-io € 175,00; € 200,00: con ski pass 2gg dal venerdì al sabato. Sono comprese le visite guidate ma non il costo dei trasferimenti

Supplemento per 1 gg: € 55,00; supplemento per 1 gg con skipass: € 67,00

Supplemento singola per notte: € 12,00

Bambini nati dopo il 1/12/2004: SKIPASS Gratuito

Riduzioni per notte: Bambini da 3 a 7 anni in camera con i genitori: -€ 15,00; terzo letto: -€ 5,00; quarto letto: -€ 8,00.

Le quote si intendono a persona con sistemazione in camera doppia e servizio di pensione completa e bevande ai pasti INCLUSE. A richiesta è possibile avere al posto del pranzo dei buoni consumazione del valore di 9.00 € da utilizzare presso i locali convenzionati situati sui campi di sci.La quota può essere pagata direttamente alla Segreteria nazionale anche con i Buoni Vacanza.Scadenza iscrizioni: 9 gennaio 2012

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Ctg e tUrisMo

per chi SCIA per partecipanti alla FESTA della NEVE che NON sciano

giovedì 2 febbraio 2012  Pensione completa    giornata sulla neve pomeriggio arrivo e sistemazione

ore 21.00 serata insieme giochi tornei musica ecc. serata insieme giochi tornei musica ecc.

venerdì 3 febbraio 2012  Pensione completa Pensione completa

mattina giornata sulla neve escursione con guida al Lago della Ninfa

pomeriggio   visita a Caseificio

ore 21.00 serata insieme giochi tornei musica ecc. serata insieme giochi tornei musica ecc.

sabato 4 febbraio 2012  Pensione completa  mattina giornata sulla neve visita con guida a Fiumalbo

pomeriggio   visita guidata al Castello ed al Museo

ore 21.00 serata associativa serata associativa

domenica 5 febbraio 2012mattinata a disposizione a disposizione

  Pranzo e saluti Pranzo e saluti

Epifania a: Cortina-Misurina-Auronzo 6/7/8 Gennaio 2012

Ospiti temporaneamente, dove?Villa Gregoriana a Palus San Marco (BL), struttura affiliata al CTG, a pochi chilometri da Cortina ed Auronzo, immersa nella quiete di una vasta riserva naturale il Parco di “Somadida” situato nel cuore delle Dolomiti!

Cosa si fà? 06.01.12: Arrivo a Misurina per le 10:30; escursione alle Tre Cime con salita in motoslitta, possibilità di discesa in slittino. Visita al lago e al centro. Cena a Villa Gregoriana. Serata ad Auronzo per “Brusa la Vecia” 07.01.12: Pensione completa a Villa Gregoriana. Mattina: Orienteering nella riserva di Somadida; pomeriggio Cortina e le sue perle.08.01.12: Colazione. Mattina Auronzo: visite, sport; pizzata a pranzo. Pomeriggio passeggiata attorno al lago, SS Messa e rientro a ……………...

La quota comprende?1 mezza pensione + 1 pensione completa (sempre con bevande incluse) = EURO 85,00 (soci) - Nuovi soci + tesseramento; Termine iscrizioni e versamento caparra di € 50 è il 24/12/2011 da versare ai referenti del gruppo CTG locale o ref. provinciale

PER INFORMAZIONI: Cinzia D’Agostini - Segreteria Nazionale tel. 066795077 fax 066795078 cell. 3385263492 email: [email protected]

iovani Neve 2012

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PROGRAMMA ASSEMBLEA NAZIONALE

E FESTA DEL MARE

27.04.-01.05.2012

Venerdì 27 aprile Arrivo nel pomeriggio a Baia Domizia. Sistemazio-ne al Marina Club Hotel, accogliente albergo a 4* affacciato direttamente sul mare, con piscina all’a-perto immersa nel verde, un ristorante, una sala congressi, una spiaggia privata e tanti altri servizi ed impianti sportivi a vostra disposizione. Tempo libero per passeggiate individuali a Baia Domi-zia. Baia Domizia località balneare con bellissime spiagge ed a pochi passi dai tesori culturali, storici e naturali della Campania.Cocktail di benvenuto promosso dal comitato lo-cale. Cena in hotel. Piano bar.

Sabato 28 aprile Colazione in hotel. Mattinata dedicata all’assemblea consiliare. Pranzo in hotel.Nel pomeriggio assemblea consiliare. Cena in hotel.Serata di festa associativa in spiaggia.

Domenica 29 aprile Colazione in hotel. Assemblea consiliare.Pranzo in hotel.Chiusura dell’Assemblea consiliare.Nel pomeriggio Santa Messa nella Chiesa di San Francesco a Baia Domizia.Cena in hotel. Serata danzante con musica e folclore.

Lunedì 30 aprile Colazione in hotel. Una giornata da non dimenticare dedicata intera-mente alla visita guidata di Capri, con il suo aspetto ricco di grotte e scogliere, di vegetazione rigoglio-sa e di case bianche, quest’isola è un gioiello in un mare turchese. Pranzo a sacco fornito dall’hotel.Rientro in hotel per cena. Incontro con l’amministrazione comunale di Ses-sa Aurunca e proiezione di un dvd sulle bellezze locali che si andranno a visitare il giorno seguente.

Martedì 1 maggio Colazione in hotel.Escursione alla scoperta di un’Italia più genuina fatta di piccoli borghi antichi, verdi colline, uliveti e vigneti. Visita guidata ad un’a-zienda casearia con piccolo assaggio di Mozzarella e di una bellissima cantina dove si gu-sterà del pregevole vino. Si prosegue in bus per raggiungere una famosa azienda agricola per un piccolo assaggio del nostro olio d’oliva e dei suoi derivati. Passeggiata guidata di Sessa Aurunca.Pranzo dell’arrivederci in hotel con menù tipico in cui non mancherà la mozzarella di bufala campana DOP.Partenze per rientro a casa.

QUOTA DI PARTECIPAZIONEQuota adulto socio € 260,00

Quota 3°/4° letto bambino 3-12 anni non compiuti € 170,00

Supplemento camera singola € 40,00 (complessivi)

Informazioni presso la Segreteria nazionale via della pigna 13/A tel. 06/6795077 – [email protected] www.ctg.it

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Ctg e tUrisMo

“radicati e Fondati in cristo, saldi nella Fede”come l’ho vissuta

e chi l’avrebbe mai detto che, quando Benedetto XVI il 21 Luglio del 2008 a Sidney, annunciò la meta della XXVI Giornata Mondiale Della

Gioventù in Spagna, io sarei riuscita a viverla in prima persona?!?Eppure è stato così… Il 9 Agosto scorso è partita la mia personale esperienza con l’Arcidiocesi Cosenza - Bisignano verso quella che non avrei mai immaginato potesse essere ciò che è stato. Sono partita come per un’avventura, con un entusiasmo che man mano che si avvicinava la data, scemava perché proprio in quel periodo erano molte le situazioni che richiedevano la mia presenza nel paese e tra gli amici, alcuni dei quali vivevano momenti particolari della loro vita...ero in conflitto e intimamente combattuta tra il desiderio di vivere un’esperienza spirituale forte con lo spirito giusto e l’istinto di rimanere, di non partire proprio perché in quel momento, per me, premevano altre priorità...esattamente quel momento si era presentato come una vera e propria scelta che toccava a me indirizzare. Solo a Zaragozza, la città che ci ha ospitato per la prima settimana di gemellaggio, ho capito perché sono partita nonostante i combattimenti interiori, ero lì, in mezzo a tanti giovani accumunati dalla comune fede e dal desiderio di raggiungere Dio attraverso la condivisione di tante storie, di tanti pezzi di vita che si assomigliano tutti e mi sono sentita vicina a loro come ai miei amici lasciati al paese consapevole finalmente che proprio da lì poteva partire il mio pensiero più grande per loro: la preghiera intensa! Per il resto l’esperienza della GMG è davvero convulsa!Sembra di vivere come in sogno, tanto è vero che ancora tutt’oggi se penso a quei 15 giorni, solo a sprazzi riesco a ricordarmeli tutti… la quotidianità è completamente stravolta dall’abbandono di ogni “normalità”, di ogni abitudine, comodità e certezza, tutto è condiviso come in una grande comune, un po’ sul modello dei primi cristiani che condividevano anche gli spazi più intimi, come l’accogliere e sostenere l’uno le stanchezze dell’altro, dormire a terra per due settimane, mangiare i cibi precotti sull’asfalto sotto il sole cocente spagnolo, farsi la doccia con gli irrigatori dei giardini, riempire d’acqua i bidoni della spazzatura per trovarla calda la sera, camminare chilometri negli orari più impensati, cambiarsi quando e se si aveva il tempo, non avere una casa, quasi come gli extracomunitari, gli immigrati, quei giovani che vengono da noi a trovare lavoro. Ti immedesimi e vieni finalmente a scoprire cosa può significare puntare all’ ESSENZIALE, spogliarsi dei mille orpelli che ci appesantiscono e impoveriscono,

scopri che siamo un po’ schiavi, o ci hanno fatto diventare, di modelli e stereotipi globalizzanti e che il messaggio del Vangelo e di Gesù non è affatto impossibile da seguire!Mi potreste dire:” ma allora mancava tutto?!?” e io rispondo..no, c’era tutto, tutto quello che abbiamo dimenticato.A Madrid ho scoperto la bellezza di farsi capire a gesti, di avere la voglia di ridere e scherzare nonostante la stanchezza, di abbracciare un Senegalese senza conoscerlo e indossare il suo cappello sudato e sudicio come se fosse una conquista, ad apprezzare il sacrificio e addirittura percepirlo come una perdita, una mancanza… Adesso dopo quasi due mesi sento la nostalgia di quella vita, che mi è sembrata già mia, e come se qualcuno me l’avesse tolta.Gesù ha dormito a terra, si è lavato nei fiumi, ha chiesto ospitalità, non ha mangiato, ha avuto una pietra come cuscino, aveva i sandali sporchi e rotti per il cammino fatto a qualsiasi ora del giorno e della notte, ha abbracciato chiunque senza puzza sotto il naso.Questo tipo di esperienza ha avuto il suo clou nella solenne veglia a Cuetro Vientos dove milioni di giovani gomito a gomito, nelle più impossibili delle situazioni e con un temporale in atto, non hanno mai abbandonato la spianata e rinunciato alla più grande delle preghiere comunitarie che avrebbe raggiunto ogni più piccola parte del mondo..e lì, ancora una volta, mi si è parata dinnanzi la grande forza della fede e dell’amore….quella che toccava a noi testimoniare una volta tornati a casa!E poi Lourdes..................................tanti puntini perché è il luogo del “SENZA PAROLE”.Non si possono spiegare le sensazione di pace e serenità che si provano, e per noi, che eravamo molti, stanchi e provati dalla lunga esperienza ci è venuto spontaneo continuare a vivere nello spirito della GMG seguendo la via crucis notturna, pregando e continuando a camminare…Non giovani, ma pellegrini finalmente RADICATI E FONDATI IN CRISTO!

di Lucia Sessa

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Ctg e tUrisMo

È stato nella Sala del Consiglio Comunale di Mantova, nel pomeriggio di venerdì 8 ottobre che si è dato il via all’annuale

Festa d’autunno del CTG.L’incontro, promosso dal gruppo “CTG Mantua”, guidato per l’occasione, dalla Presidente nazionale Maria Pia Bertolucci, è stato possibile grazie alla sensibilità del sindaco di Mantova, Nicola Sodano, che ha sostenuto e caldeggiato l’iniziativa donandole una valenza istituzionale di notevole rilievo.Assieme alle autorità politiche locali, è intervenuto anche don Manuel Beltrami, responsabile dell’Azione Cattolica, in rappresentanza del Vescovo, mons. Roberto Busti, impegnato nella Diocesi per la visita pastorale programmata da tempo. Ospiti graditissimi del gruppo locale del CTG, il gruppo CTG “L’Incontro” di Grosseto, il gruppo pugliese del CTG “Osanna” di Nardò, vari citigini “sparsi”, come quelli di Buttapietra (VR) oltre ad altri amici e simpatizzanti che per l’occasione si sono mobilitati ed hanno contribuito all’organizzazione della nostra festa, come i soci del DLF (Dopolavoro dei ferrovieri) di Mantova cha ci hanno messo a disposizione, oltre alla preziosa collaborazione, materiale ed attrezzature.La festa è proseguita con un convegno tenuto presso la Sala degli Stemmi di Palazzo Soardi, nel cuore antico di Mantova, sul tema “ La figura femminile nel Risorgimento”. La peculiarità del tema è stata voluta per mettere in risalto un aspetto, quello delle tante donne che hanno avuto un ruolo fondamentale nelle lotte per l’indipendenza e di cui non si parla o si parla, a torto, troppo poco.Relatori il prof. Matteo Molinari di Mantova, storico e critico cinematografico e la dott.ssa Carla Osella, religiosa Orsolina e sociologa, di Torino.Il prof. Molinari, avvalendosi delle immagini tratte dai filmati “Senso” e “Il Gattopardo”, di Luchino Visconti, ha messo in risalto le contraddizioni dell’animo umano di una giovane contessa italiana quando, travolta da struggente passione d’amore per un ufficiale austriaco, arriva a tradire la propria famiglia e

la causa in cui credeva e a cui si era dedicata in segreto, sino a prima di quell’incontro fatale. La dott.ssa Carla Osella ha delineato il valore di tante donne che nel corso del 1800, nella massima discrezione, per non essere scoperte, si dedicarono con coraggio e dedizione ad attività culturali per portare un radicale rinnovamento politico e sociale che contribuì a far emergere, dal torpore, una decisa maturazione sociale e spirituale che stimolò una consapevole partecipazione alla dimensione del vivere quotidiano. Donne, laiche e religiose che, chi tra le mura dei monasteri o, chi nei salotti delle case patrizie, svilupparono e divulgarono, idee e progetti avveniristici per quei tempi. La giornata di sabato 9 ottobre è iniziata con itinerari nei luoghi caratteristici del Risorgimento mantovano e con la navigazione sui laghi di Mantova lungo il corso del Parco Naturale del Mincio e si è conclusa, in serata, presso il Palazzo della Ragione.E’ stato in questo immenso salone di 1200 metri quadrati che alle 21,00 – scandendo i passi della Marcia di Giuseppe Verdi - decine di coppie di ballerini, di ambo i sessi, indossando gli eleganti abiti di gala che usavano nel 1800. Eseguita la marcia d’ingresso i ballerini, guidati dal Maestro Gian Luca Storchi di Mantova, si sono poi esibiti, con professionale maestria, danzando valzer, mazurke, quadriglie, contraddanze sia in coppia che in gruppo. Le musiche di Strauss, Chopin, Verdi e motivi risorgimentali, inneggianti all’Unità d’Italia, dettavano i temi ed i tempi. Sulle note dell’Inno Nazionale con lo sventolio di decine di tricolori in un clima di elettrizzante euforia si è conclusa la serata. La mattinata di domenica è stata dedicata alla Santa Messa, allo shopping e alle ultime visite fugaci.Questa festa d’autunno ha certamente offerto a Mantova l’opportunità di incontri, per nuove ed interessanti relazioni che fanno ben sperare in un positivo rilancio del CTG e di tutti quei valori sociali di cui è portatore.

Di Romano Michelini “CTG Mantua”

Festa d’autunno 2011150 anni dell’unità d’italia nel quadrilatero del risorgimento

Festa del Tesseramento 2012

Periodo: Tra il 1° dicembre 2011 e il 31 gennaio 2012.

Dove: Escursione in un borgo culturale del territorio di appartenenza o incontro presso la sede sociale o luogo dedicato agli incontri citigi.

Dedicato a chi: Soci, simpatizzanti, collaboratori, ovvero tutti gli amici, giovani e meno giovani del territorio.

Come: Rivolgere inviti attraverso FB, mail, passaparola, SMS, ecc. Se alla Festa si invita qualche personaggio della società civile, politica o religiosa, è preferibile predisporre un cartoncino di invito con Logo CTG ecc. mettendo in evidenza l’invitato e chi invita. Se il CTG non è ancora molto conosciuto sul territorio, è bene pubblicizzare l’evento per aggregare ma anche per far conoscere meglio l’associazione. Si possono predisporre locandine da mettere anche all’interno di scuole, parrocchie, attività commerciali del territorio. A questo proposito consultare il sito nazionale www.ctg.it per richiedere eventuali gadget disponibili.

Suggerimenti: - Coinvolgere la parrocchia di appartenenza del gruppo, affinché la messa domenicale o la pre-festiva sia animata dal gruppo e dal suo consulente ecclesiastico. - Organizzare un’escursione per valorizzare e far conoscere un borgo culturale del territorio. - Ricercare in zona o all’interno dello stesso borgo un ristorante/agriturismo nel quale consumare un pranzo/cena “sociale” all’interno del quale organizzare la visione e la proiezione di video e foto delle attività svolte durante gli anni. - Organizzare una serata con musica e balli e/o con karaoke.- Organizzare un incontro in sede o un pranzo/cena sociale che può esser fatta anche presso un locale, concordando preventivamente menù e prezzo, o a buffet dove ognuno dell’organizzazione porta qualcosa preparata in casa o meglio se fatta fare dalla mamma o dalla nonna.

Importante: Ricordarsi in ogni caso di ritagliare un momento “ufficiale” nel quale oltre a dare i saluti agli invitati vi sia una presentazione della Tessera 2012 e suoi vantaggi (convenzioni, copertura assicurativa, ecc), la consegna della Tessera ad Honorem per personaggi vicini all’associazione, la presentazione del programma e programmazione delle attività associative, nazionali, regionali e territoriali.

Iscrizioni: Possono essere raccolte in precedenza e anche il giorno stesso delle attività. La quota deve comprendere, oltre il costo della tessera, il costo del pranzo/cena ed eventuali altre spese di organizzazione. Si può anche scegliere di utilizzare parte del fondo cassa del gruppo ctg (se esiste) o coinvolgere qualche sponsor di prodotti alimentari o tipici del territorio.

Festa tipo Calabrese “Ctg’s Awards”. (Ci giunge da Cosenza questo report di una tipica festa del tesseramento, organizzato da giovani calabresi e che diffondiamo come modello nuovo, originale e giovanile di fare festa CTG). Durante un pranzo/cena organizzare l’attività Ctg’s Awards. L’obiettivo e di far ricevere ad ogni tesserato un premio (simpatico) insieme alla propria tessera; un’attività goliardica che ha soprattutto lo scopo di far conoscere ed affiatare i diversi componenti del gruppo. Come si svolge?Gli animatori/dirigenti del gruppo inventano una serie di categorie da premiare (meglio se una per ogni eventuale socio), simpatiche ed umoristiche (il più bello, il più alto, il più pignolo, il più ritardatario, il camminatore, il curioso, l’impiccione, il polemico, il bastian contrario, il musone, il meno presente, ecc.). All’inizio del pranzo/cena si consegnano delle schede ad ogni persona con su scritte le categorie e 3 righe vuote su cui scrivere 3 nomination. Durante il pranzo l’animatore invoglia i partecipanti a fare le proprie nomination e poi si raccolgono le schede; verso la fine del pranzo/cena si creano delle graduatorie e tra video, foto, musiche e balli, vengono chiamati a ricevere il premio i vincitori di ogni categoria (un socio può essere premiato per una sola categoria), a cui verrà consegnato un simpatico gadget, un simbolo, una pergamena, ecc. insieme alla propria tessera 2012.È un modo simpatico ed accogliente per iniziare il nuovo anno.

SLOGAN:

Tra la partenza e il traguardo, in mezzo c’e’… tutto il ctg

Le schede tecniche del CTG: come realizzare...…

InIzIaTIve nazIonalI

ProPoSTe nazIonalI gIò

InIzIaTIve regIonalI

gennaio6/8Festa della Neve (Auronzo)

febbraio 2/5 Festa dell neve (Sestola)

25 Convegno ACA (Monopoli)

marzo

5/13 Pellegrinaggio Nazionale, Terra Santa e Petra

17/18 Consiglio nazionale

3Convegno ACA (Bergantino - RO)

aprile

27/4 30/4 Assemblea nazionale (Baia Domizia-Sessa Aurunca)

30/4-1/5 Festa del Mare (Baia Domizia-Sessa Aurunca)

30/4 Consiglio nazionale (Baia Domizia-Sessa Aurunca)

14/15Convegno BVI (Foggia)

maggio

5/13 Gio’ Madonnari

11 Giornata Nazionale Gio’ Madonnari

giugno

17/23Campus estivo (Rosolina Mare)

24/30Campus estivo (Rosolina Mare)

Questo planning potrà essere da voi aggiornato con nuove iniziative e appuntamenti che si aggiungeranno nel corso dell’anno.

Turismo e avvicin amento delle cultureCalendario attiVità assoCiatiVe 2012

InIzIaTIve nazIonalI

ProPoSTe nazIonalI gIò

InIzIaTIve regIonalI

luglio

1/7Campus estivo - terra mare e vento (Ischia)

agosto

5Festa Madonna della neve

12/15Cammino degli Angeli da Assisi a Roma - Marcia nazionale CTG

settembre

28celebrazione GMT

29/30Consiglio nazionale

ottobre

12/14Festa d’autunno nella Daunia (Accadia)

31Lucca Comics

novembre

Festa d’Autunno (Toscana)

dicembre

In questo paginone trovate le iniziative proposte al CTG non solo da parte del Consiglio nazionale, ma anche da realtà Regionali, Provinciali e di Gruppo aventi un carattere “nazionale” per importanza della manifestazione o perché rivolte a bacini più ampi di soci e simpatizzanti

Turismo e avvicin amento delle cultureCalendario attiVità assoCiatiVe 2012

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Tesseramento

affiliazioni

Socio giovanissimo: 0/13 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 2,50 Socio ordinario: 14/30 under 30 . . . . . . . . . . € 10,00 oltre 30 over 30 . . . . . . . . . . € 20,00 familiare . . . . . . . . . . . . . . . . € 12,00 sostenitore . . . . . . . . . . . . . . € 50,00 Socio aderente: circolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 6,00 casa per Ferie . . . . . . . . . . . . € 2,50

nUove aDeSIonI al C.T.g.(ovvero non soci da almeno 5 anni)QUoTe al 50% Per SoCIover '30, UnDer ‘30, FaMIlIarI

rInnovo grUPPo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 52,00 Promozione nUovo grUPPo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Gratuita(solo per il primo anno) quota Tesseramento al 50%

CIrColo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 104,00 Promozione nUovo CIrColo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 52,00 (solo per il primo anno)

rInnovo CaSa Per FerIe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 185,00 Promozione nUova CaSa Per FerIe. . . . . . . . . . . . € 185,00 (solo per il primo anno) con 100 tessere gratuite

QUoTe aFFIlIazIone CaSe MUlTIPle2^ Casa (50 tessere gratuite) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 150,00 3^ Casa (50 tessere gratuite) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 150,00 dalla 4^ Casa (30 tessere gratuite) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 100,00

al CTg c'è anche tanta... ConvenIenza!visita il sito www.ctg.it e vedrai!

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… MIRABELLONei giorni 11-12 e 13 Novembre 2011 il gruppo C.T.G. Mirabello, del piccolo omonimo paese dell’alto ferrarese, presieduto dalla professoressa Dilva Bellei, con la valida e insostituibile collaborazione di Sitta Serafino, con il patrocinio dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco dottoressa Angela Poltronieri e della parrocchia retta da don Ferdinando Gallerani, ha voluto ricordare uno dei suoi concittadini più illustri: il capitano pilota dell’aereonautica militare Giorgio Gonelli, medaglia d’oro al valore militare, nella ricorrenza dei 50 anni della morte, morte avvenuta durante una missione di pace O.N.U. il giorno 11/11/1961 a Kindu per mano assassina e vigliacca. Il giorno 11 una delegazione di cittadini di Mirabello si è recata, con il gonfalone della città, all’aeroporto di Pisa sede della 46° Aerobrigata dove nella cappella Sacrario dedicata ai caduti di Kindu è stata celebrata una messa. Il giorno 12 a Mirabello alla presenza del comandante la base N.A.T.O. di Poggio Renatico e di altre alte personalità militari e civili è stata inaugurata una mostra con foto e cimeli appartenuti al capitano Gonelli. Sia l’arma dell’Aereonautica Militare, sia la sezione dell’aereonautica di Ferrara hanno fattivamente collaborato per la migliore riuscita di questa mostra portando modelli di aerei ed elicotteri ed un simulatore di volo, che è stato molto “gettonato” non solo dai più giovani. Il comune di Mirabello ha da tempo dedicato sia la scuola media che una via a Giorgio Gonelli, molto presto anche l’amministrazione comunale di Ferrara dedicherà a lui una via od una piazza. Domenica 13, sempre alla presenza di autorità civili e militari e dei famigliari di Giorgio Gonelli, nella chiesa parrocchiale don Ferdinando ha celebrato una messa solenne a conclusione di questa ricorrenza per ricordare il capitano Giorgio Gonelli e i suoi 12 Commilitoni caduti in una missione di pace.

Mauro Beghelli

… MONTE CARMOE’ stato effettuato il Pellegrinaggio sul “Cammino di Santiago”.28 persone si sono impegnate negli ultimi 100 km.

A piedi da Sarria a Santiagodi Compostela. Quattro tappe da 28+30+30+39 km. Pur nell’incredulità del personale dell’Ufficio che rilascia la Compostela, ci sono testimoni che hanno garantito per noi (a proposito della Compostela: i personale preposto per il rilascio del documento con quale diritto si erge giudice sulla veridicità di quanto un pellegrino effettua? Perché dopo tanta fatica si deve sopportare l’umiliazione di essere mendaci e di non aver diritto al documento? Due partecipanti sono rimasti talmente mortificati che non hanno più voluto recarsi all’Ufficio con gli altri. Unica nota negativa). Positivo invece è il bilancio del viaggio che ha visto tanta solidarietà, tanta amicizia, tanto sacrificio per il compagno di viaggio che avesse avuto attimi di sconforto. Una bella dimostrazione che insieme si può arrivare alla meta.L’età, in relazione alla generazionalità delle persone che hanno partecipato, ha messo in relazione giovani dai 28 anni a meno giovani fino agli anta……….

Sulla strada di Santiago………Sono la più giovane partecipante al Camino de Santiago. Siamo partiti il 25 settembre per raggiungere Sarria, luogo della prima partenza a piedi. Per togliere il grosso dei chilometri in bus abbiamo effettuato Loano – Lourdes, il giorno dopo Lourdes – Roncisvalle - Burgos, terzo giorno Sarria. Qui inizia la nostra fatica.Parlo al plurale perché siamo un gruppo di quattordici persone di ogni età, soci del C.T.G.Io sono partita con l’incarico di fare da accompagnatore ai miei amici, e vi assicuro che l’impegno è tanto e vincolante. La mattina, appena il tempo permette di vedere il “Camino”, ci si mette in viaggio. Non ho idea di cosa comporti fare 25/28 chilometri a piedi, non ho una grande preparazione, conto soprattutto sulla mia età che mi conceda di sostenere il ritmo. Fin da subito comprendo l’importanza dell’allenamento, le gambe si ribellano , cominci a soffiare un po’, poi man mano che il tempo trascorre la fatica lascia il posto alla meditazione, è qui che comincia il fascino di quanto stai compiendo.Noti il paesaggio, noti chi ti affianca, noti i tuoi compagni di viaggio, ne vedi la fatica, sei immediatamente disponibile a dare sostegno a coloro che, vittime della fatica, stanno pensando di mollare. Stringi i denti e continui. La sera, dopo esserti rifocillata qui e la lungo il percorso, ti godi una bella doccia calda e ti impomati le parti doloranti. Tutti hanno il sorriso sul volto, segno della.grande soddisfazione della prima giornata.

Ctg e territoriodal Gruppo…

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La seconda tappa: Portomarin – Palas Do Rei l’affronto con determinazione. L’esperienza della tappa precedente da sicurezza a tutti. All’arrivo si commenta con gioia il tragitto, e ci prepariamo per la tappa successiva. Palas Do Rei - Arzua, tappa impegnativa sia per il percorso che per i chilometri che sono più delle tappe precedenti. Arzua – Santiago . Mi sembra impossibile che sia l’ultima tappa. E’ la più faticosa anche perché e più di quaranta chilometri, ma occorre farla per raggiungere il chilometraggio a piedi che da diritto alla Compostela, il certificato che viene rilasciato al pellegrino che compie almeno cento chilometri a piedi del percorso.Sono nella Cattedrale, una marea di pellegrini invadono ogni spazio per garantirsi un posto dove assistere alla Santa Messa, vedo sui volti dei miei compagni di viaggiola soddisfazione di aver raggiunto la meta. Qualcuno è emozionato, piange. Altri sorridono con se stessi,godono del risultato. Incrocio lo sguardo di coloroche hanno condiviso con il gruppo dei camminatoriil viaggio ma non hanno potuto effettuarlo apiedie noto nello sguardo la soddisfazione che nasce dalla condivisione, la congratulazione è spontanea. Raggiungo mio padre e insieme ascoltiamo la S.S. Messa, ci avviciniamo all’Eucarestia. Penso: il mio cammino possa sempre essere così radioso e continuo.

Simona Berton (Supersimo

… SAN CARLO In “crociera” sul Tevere e….Un’altra bella gita quella organizzata domenica 16 ottobre dal gruppo CTG S. Carlo di Cave (RM). Ben 30 persone hanno scelto di avventurarsi, a bordo della “LOVE BOAT”, (non la famosa nave da crociera!! ma un bel battello bianco), sul fiume Tevere.Il percorso fluviale di 32 Km. è iniziato da Ponte Marconi, ed è stato un ottimo punto di osservazione della flora (lecci, pioppi, platani, ecc.) e della fauna (aironi cinerini, cormorani, tartarughe, oche, nutrie, ecc.) che abita lungo il fiume. Ma non c’era solo questo…E’ stato curioso vedere da un altro punto di vista alcune zone di Roma, come il Palazzo delle Esposizioni, nel quartiere EUR o passare sotto il Grande Raccordo

Anulare, l’anello stradale che circonda Roma.All’ora di pranzo lo sbarco ad Ostia antica, quindi un pic-nic sul prato (non si poteva rinunciare vista la bellissima giornata di sole!!), infine un tuffo nel passato, alla scoperta dell’antica città commerciale di Ostia, colonia di Roma. Molto preparata la guida che ci ha accompagnato facendoci scoprire la vita quotidiana della città. Al ritorno tutti sul trenino fino alla Basilica di San Paolo. Ambiente, cultura e divertimento: questi gli ingredienti che ancora una volta abbiamo offerto ai nostri soci.

… VALLESINA “la cultura vien viaggiando”Ma la nostra idea di viaggio è autentica? Quante volte sentiamo parlare di persone in partenza verso luoghi esotici? Un viaggio a Sharm el Sheikh oggi non desta alcuna sorpresa nel sentirlo raccontare. Tutto diventa accessibilissimo ed economico quando subentra il comodo e rassicurante “pacchetto”, una scatola che ha istruzioni precise: dove stare, come andare, cosa visitare e in che momento fare queste cose. Mangiare un piatto di spaghetti al pomodoro in Egitto non ha molto senso, così come pretendere necessariamente tutte le comodità di casa in un luogo dove si fatica ad avere l’energia elettrica. Apprendere gli usi e costumi del luogo in cui si va, integrarsi il possibile e allo stesso tempo godersi tutte quelle differenze non sempre piacevoli che resteranno intatte nella nostra memoria proprio perché “vere”.Ecco che il Centro Turistico Giovanile Vallesina di Jesi anticipa il tema del nuovo anno del CTG “Turismo e avvicinamento delle culture” con la rassegna “La cultura Vien Viaggiando” svoltasi a novembre in cui sono stati ospiti alcuni viaggiatori che hanno raccontato, attraverso filmati e foto, le loro esperienze di viaggio guidando i partecipanti in un percorso ricco di emozioni e di nuove scoperte.Esperienze di viaggio alla scoperta di posti unici al mondo: il Tibet, la Savana, la Cordillera Blanca in Perù, la Linea Gotica, posti incosueti fuori dalle tradizionali rotte comemrciali dove fare turismo spesso siginifica anche integrazione e solidarietà.

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Un’avventura vissuta fuori dagli itinerari turistici classici, in posti meravigliosi ma poco conosciuti e visitati, attraversati in bicicletta, in moto, a piedi. Immersi nella natura incontaminata, a contatto con le popolazioni autoctone e con i loro usi, costumi, con le tradizioni e le religioni.Un modo diverso di viaggiare e di essere viaggiatori, per sentire l’importanza del viaggio come emozione di coprire una distanza e gustarne ogni sfaccettatura e non come meta e allo stesso tempo avvicinarsi alle diverse culture apprezzandone quei valori che caratterizzano un determinato popolo.

Maurizio Gualdoni

... LAG PROTEGGIAMO LA NATURAIl gruppo “LAG Proteggiamo la natura” di Mili San Pietro – Messina ha messo a segno un importante successo nell’ormai ultratrentennale opera di sensibilizzazione per la valorizzazione della chiesa normanna e dell’ex monastero basiliano di S. Maria di Mili, gioielli abbandonati dell’arte arabo-normanna di Sicilia risalenti al 1092: lunedì 19 Settembre, con una solenne cerimonia presso il Salone degli Specchi della Provincia Regionale di Messina, l’importante monumento è entrato a far parte delle mille “Meraviglie italiane”, luoghi ed elementi della nostra memoria su cui l’iniziativa del Forum Nazionale Giovani vuole accendere i riflettori. “Meraviglia Italiana” (che ha ottenuto il patrocino della Camera dei Deputati, del Ministro dei Beni ed Attività Culturali, del Ministro della Gioventù, del Ministro del Turismo, e di molte regioni italiane) è un progetto ideato e promosso dal Forum in occasione dei 150 anni dell’ Unità d’Italia e prevede l’assegnazione, ancora in corso, del bollino di “Meraviglia Italiana” a 1000 tra siti paesaggistici, siti e beni culturali, oltre che manifestazioni della tradizione popolare.La candidatura della chiesa Normanna di Santa Maria di Mili San Pietro è stata presentata dal CTG in partnership con le altre associazioni giovanili della zona Sud di Messina “Ionio Messina Sud” e GioSeF Messina ”Dilip Pizzi”, alla quale si è da poco aggiunta l’associazione “Piattaforma creativa”.

Le associazioni, appena un anno fa, hanno intrapreso una battaglia comune con l’obiettivo di ottenere in tempi brevi il recupero dell’intero complesso monumentale, risorsa abbandonata al più nero degrado. Sul sito web di “Meraviglia italiana” è stata intanto aperta una votazione che stabilirà quale tra le centinaia di “Meraviglie” sia la più amata. Votare per la nostra chiesa di Mili è molto semplice: basta andare sul portale www.meravigliaitaliana.it, alla pagina della chiesa, registrarsi cliccando nell’apposito form, e quindi esprimere la propria preferenza.

Sebastiano Busà

... VIVI PIOVEDomenica 30 ottobre è tornato “san Martino a cavallo”, la manifestazione organizzata dal Centro Turistico Giovanile ViviPiove, in collaborazione con gli assessorati alla Cultura e Identità Veneta e alle Attività Produttive del Comune di Piove di Sacco, con la partecipazione del gruppo Ctg La torre, del Ce.Di. Turismo e cultura Ctg di Rovigo, dell’associazione Madonna delle Grazie, del gruppo Brigate Alpine, della Pro loco di Legnaro, del gruppo Radio Club piovese, della Compagnia della Torlonga, del Convivio dei Giullari, e seguita da un pubblico veramente numerosissimo. Quattordicesima edizione, ampliata, riveduta e corretta. La mattina c’è stata l’apertura straordinaria della Torre carrarese con visite guidate, ed in piazza partecipati spettacoli di giocoleria e dimostrazioni di battaglie medievali.Alle ore 14 nel quartiere Madonna delle Grazie c’è stata l’inaugurazione della Via Arma di cavalleria, a cura della stessa Arma, alla presenza di autorità civili e religiose, nonché di una rappresentanza di tutte le associazioni d’arma di Piove di Sacco, del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta e delle Guardie d’Onore al Pantheon. La banda di Monselice ha accompagnato questo momento, vissuto con grande partecipazione. Al termine della cerimonia il corteo si è portato, accompagnato dalle note della stessa banda, verso il centro storico.Il programma del pomeriggio ha seguito lo schema già consolidato negli ultimi anni, con la rappresentazione in chiave teatrale dell’ultimo millennio della storia di Piove di Sacco. Le sette scene si sono svolte nei luoghi più rappresentativi del centro storico: piazze e vie principali. Lo squillo di trombe dei musici e sbandieratori Città murata di Montagnana hanno dato l’inizio alla manifestazione, in Piazza Vittorio Emanuele II. La prima scena, davanti al municipio, ha avuto come protagonista Gauslino, Vescovo e conte di Piove di Sacco, o meglio della Pieve di Sacco, come è stato spiegato dalle voci che hanno commentato la manifestazione. Il Vescovo, per difendere dalle

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invasioni barbariche il centro abitato, fece (ri)scavare le fosse, innalzare terrapieni e costruì il primo Duomo intitolato a San Martino.La corte di san Martino, dove campeggia la statua del santo della carità, è stata il teatro dove si è ambienta la seconda scena, quella, appunto, che spiega la storia del santo, prima cavaliere che incontra il povero, poi monaco ed infine Vescovo di Tours. Nel sagrato della chiesa del Santissimo Crocefisso la rievocazione della Crociata del 1256 promossa dal Legato Pontificio per liberare il padovano dalla tirannia di Ezzelino da Romano. Il giardino antistante Palazzo Gradenigo ha ospitato invece i signori Da Carrara che si alleano con gli Ungheresi e fortificano la città con quattro torri e tre porte per difenderla dai veneziani. La scena quest’anno si è arricchisce della presenza di un altro personaggio: Guariento di Arpo, il grande pittore della corte dei Carraresi. Nell’anno in cui il Comune di Padova ha riservato al Maestro una importante mostra, il Comune di Piove di Sacco ha sviluppato un difficile studio su documenti trecenteschi per approfondire il forte legame con il capoluogo della Saccisica, tanto da definire come probabile l’origine piovese del pittore.Dal portone di alcuni palazzi veneziani di via Garibaldi si sono uniti al corteo tre nobili famiglie patrizie, con i loro preziosi abiti. Le ultime due scene hanno avuto luogo in Piazza Vittorio Emanuele II. L’annessione al Regno d’Italia ha visto l’arrivo di uno squadrone di cavalleria dell’esercito regio, che, provenendo da Padova, è entrato in città festeggiato dalla popolazione, al suono della banda. Il primo sindaco di Piove di Sacco, Enrico Breda, ha ricevuto la fascia tricolore dal capitano dello squadrone militare. Alla scena erano presenti le rappresentanze dell’Arma di cavalleria, del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta e delle Guardie d’Onore al Pantheon.L’associazione Madonna delle Grazie, ha concluso il percorso storico, mettendo in scena un altro avvenimento significativo: l’incoronazione della Madonna delle Grazie Regina della Saccisica. Siamo in tempi ormai recenti: 1947. I più anziani ricordano ancora con commozione quella cerimonia, alla quale parteciparono circa cinquantamila persone. Il gran finale è stato affidato ai musici e sbandieratori di Montagnana, alla dimostrazione di una battaglia medievale e ad un ultimo spettacolo di giocoleria.

Davide Doardo

VENETO: UNA REGIONE IN GRAN FERMENTODifficile star dietro a tutte le attività già svolte e ancora in programma nelle varie realtà Ctg della regione . Veramente non passa giorno senza che

vi sia di qua o di là una iniziativa, con picchi di attività veramente rilevanti nei fine settimana. Innanzitutto il Consiglio regionale ha varato il programma 2012 che vede la riproposizione di alcuni momenti collaudati e di successo (come la festa giovani sulla neve durante il Ponte dell’Epifania, le camminate della prima domenica di aprile, i campus giovanissimi a giugno, il pellegrinaggio di settembre a Chioggia), ma anche novità come il cammino-pellegrinaggio su un tratto della Via degli Angeli tra Assisi e Roma nei giorni di ferragosto. Tra l’altro, il Ctg Veneto ha in questi ultimi tempi avviato dei corsi di formazione turistica a livello professionale – in partnership con Agenfor – in varie provincie; è stato presente con una folta delegazione al Meeting Giovani organizzato dalla Regione ; è stato ricevuto ufficialmente dall’Assessore regionale ai Servizi Sociali a cui ha esposto i propri programmi e progetti; ha partecipato a Genova alla Borsa del Turismo scolastico all’interno del Salone dell’Educazione; ha aperto a tutti l’adesione al CESITUS, il Centro Studi e Iniziative di Turismo Sociale, Sostenibile e Solidale, uno strumento che si propone come servizio a tutta l’associazione sui vari territori; ha messo in campo ben 6 pullman di giovani per Lucca Comics; ha iniziato una collaborazione con la RAI che si svilupperà nei prossimi mesi e che ha già visto la messa in onda di un servizio nel corso del TGR serale, uno sulla rubrica della mattina Buongiorno Regione, e un altro per la rubrica Sì viaggiare di RAIDUE; è stato infine ridisegnato e ampliato il sito www.ctg.it/veneto, con un’edizione mensile di CtgVeneto On line che è andata ad affiancare l’omonima e storica rivista cartacea.E per motivi di spazio, ci dobbiamo fermare qui, per passare a un veloce giro d’orizzonte tra le sette provincie venete.

Da Belluno ci giunge la notizia di un viaggio di successo del gruppo Sedico - a Torino in occasione delle celebrazioni del 150° dell’Unità nazionale - , mentre rimane sempre “frenetica” l’azione del gruppo Belluno, ampia, interessante e di qualità in vari settori, da quello dei viaggi (tra i quali segnaliamo ben 3 turni autunnali di un Tour dedicato all’Etiopia), a quello dell’escursionismo ( il tradizionale trekking di fine anno non si svolgerà tra le sabbie del Nord-Africa come negli anni precedenti, ma è stato programmato trai vulcani e l’Oceano delle Isole Canarie) a quello culturale e naturalistico con l’edizione autunnale dei Sabatambientali. Scendendo a valle, a Treviso spiccano le attività del gruppo il Nuovo Volo, continue ed efficaci, e che propone anche quest’anno scolastico a tutte le scuole del territorio esperienze di studio e di

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scoperta della Storia Locale , attraverso visite guidate e attraverso momenti di laboratorio didattico in classe , come preparazione all’esperienza. Su richiesta sono in distribuzione presso la sede del Ctg i quaderni didattici con schede –questionario su otto Itinerari storici e tematici che si snodano nel centro storico di Treviso, tra cui la novità di quest’anno affronta il tema “IL RISORGIMENTO A TREVISO FRA LAPIDI E MONUMENTI “ . A livello provinciale, nella Marca, si stanno invece avviando due corsi di formazione attraverso i quali si vuole estendere la presenza associativa di nuovi gruppi in zone finora scoperte.Un corso che invece si è già svolto con successo in provincia di Venezia, in collaborazione con il regionale e l’Agenfor e da cui si attendono ora i frutti. Restando in tema di frutti, ma questa volta autunnali e reali, si segnala la due giorni presso la propria Casa per ferie di Bieno (Tn) del gruppo Agner di Mirano in occasione dellaa tradizionale castagnata. Le giornate sono state organizzate alternando momenti di discussione, di approfondimento, di analisi critica sulle attività fatte a momenti di scherzo, e ancora a momenti di proiezione di diapositive e filmati e anche di nuovi progetti. Senza poi dimenticare le escursioni e … la buona cucina.

A Padova è difficile dire quale sia l’attività dei vari gruppi da mettere in mostra, data l’alta valenza di tutte le iniziative. Segnaliamo, ma solo perché organizzata istituzionalmente con il 5° Consiglio di quartiere del Comune di Padova, la serie di incontri e uscite dedicate al “Bacchiglione, fiume di Padova” alla riscoperta del valore storico e naturalistico di un corso d’acqua ormai inurbato, ma che conserva segni e testimonianze di un importante passato.

Rovigo ha intanto un “nuovo” presidente provinciale, ma di lungo corso, come l’esperto Cristiano Fenzi che chiude un momento di crisi a livello provinciale (che fortunatamente non ha avuto conseguenze sui gruppi) e rilancia con un momento associativo e di festa comune per gli auguri di Natale a Villafora, gustando anche i prodotti della terra locale. A Bergantino il gruppo Liberi di fare è impegnato con le prove del nuovo Musical, coinvolgendo quasi tutto il paese; a Badia La Mongolfiera, ha tra l’altro, ospitato una tappa del “giro d’Italia” in bici dei ragazzi della Comunità Exodus di don Mazzi, ha organizzato un viaggio alla scoperta di una Roma insolita e il tradizionale “Gran Galà” dicembrino dei soci con il poeta e storico Giovanni Sparapan. Fratta ha visto alcune migliaia di persone partecipare alla suggestiva X^ rievocazione dei primi moti carbonari del 1818, con un convegno di studio, tre serate di

cena d’epoca e drammatizzazione di un banchetto carbonaro presso la veneziana Villa Grimani Molin e l’azione scenica di piazza con oltre 200 figuranti e che ha visto l’arresto dei martiri poi inviati al famigerato Spielberg. Tra gli organizzatori, attivi e protagonisti, i nostri gruppi Giovani Carbonari, Atene del Polesine e Animatori Cedi. Questi ultimi hanno anche organizzato nella settimana precedente una serie di visite didattiche per le scuole “ Sulle tracce dei Carbonari”. Chiudiamo con i Rovigoti, segnalando il grande successo estivo ottenuto dal corso Latin Lovers, dedicato ad “amatori” un po’ speciali : un nutrito gruppo di giovani interessato ad imparare a parlare e dialogare … in latino (!) ridando vita alla nostra comune antica lingua. In programma invece molte altre attività come la ripresa delle camminate alla scoperta del territorio attraverso il turismo lento, il capodanno-viaggio “diverso” di fine anno in Toscana e un corso per Volontari dei Beni culturali e ambientali.

Di Verona è difficile , quasi impossibile, sintetizzare il chilometrico programmone mensile , per cui vi rinviamo tout-court al sito www.ctgverona.it, ricchissimo e dal quale si può scaricare il mensile VeronaCTG, la lettera del presidente e vari depliant di iniziative importanti, tra cui segnaliamo: un progetto culturale e sociale destinato a dare “Un volto nuovo a borgo Roma”, uno dei quartieri di accesso alla città scaligera; il XXXV° corso di storia e arte del gruppo Aca dedicato quest’anno alle origini e allo splendore della città romana; i 10 appuntamenti didattici dedicati agli “Alberi, boschi e foreste del Monte Baldo”; il resoconto degli scambi culturali europei realizzati con le scuole durante il periodo estivo; il convegno provinciale di inizio ottobre dedicato al tema dell’Accoglienza e realizzato in maniera innovativa con momenti itineranti attraverso il centro storico e l’artistica sede provinciale nella ex chiesa di S. Maria della Chiavica. Da segnalare infine l’avvio di un progetto di formazione dei dirigenti a distanza, utilizzando le ultime tecniche informatiche di collegamento.Chiudiamo con Vicenza che quest’anno ha organizzato e ospitato il XXI pellegrinaggio regionale presso Il Santuario della Madonna dei Miracoli di Lonigo. Durante il cammino il consulente ecclesiastico veneto don Mario Gonzo ha introdotto la riflessione sul valore dell’accoglienza per un cristiano e in particolare per un socio del Ctg, richiamando come questo aspetto sia presente sia nel tema della Giornata Mondiale del Turismo che in quello della Giornata per la Salvaguardia dell’ambiente che ogni anno nel mese di settembre la Cei propone alla riflessione della chiesa italiana. Dopo la messa domenicale, i pellegrini hanno

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potuto sfilare in silenzio e uno alla volta nella cappella costruita intorno all’antica sacra immagine che, sfregiata da un colpo di spada profanatrice, si mise prodigiosamente a sanguinare. Dopo pranzo infine più laico, , visitando due autentici gioielli dell’architettura veneta, Villa San Fermo e Villa Pisani La Rocca, capolavoro dell’architetto Scamozzi, originale e prezioso continuatore dell’arte del Palladio.

Alberto Ferrari

A Bagnoli di Sopra (PD) la Festa Provinciale del CTG di PadovaIncominciamo dalla fine, dalle sensazioni provate al rientro a casa. La sensazione predominante di quel sabato pomeriggio, 18 Giugno 2011, trascorso a Bagnoli di Sopra è stata di un arricchimento culturale ed umano. Nella festa provinciale CTG organizzata dal gruppo “La Torre” di Tribano e supportata dagli amici di Piove di Sacco, tutto è corso via liscio: il susseguirsi delle visite, gli incontri con persone significative, lo spettacolo teatrale, il momento conviviale; alla fine ci si sentiva integrati nell’ambiente paesano. Interessante l’esposizione del parroco che, illustrando la storia della chiesa, ci introdusse nella storia del paese che venne poi approfondita da una giovane guida ACA in quel gioiellino del Palazzetto Widmann. Così si capì che il territorio di Bagnoli, ora fertile e dedito alla coltivazione di un particolare tipo di vitigno, fu recuperato dalla palude per opera dei monaci Benedettini all’incirca 1000 anni fa e, successivamente, passato di mano ad altri ordini religiosi ed a nobili che ne fecero la loro dimora. La Villa Widmann-Borletti ne è la testimonianza. Gli organizzatori non mancarono di farci vedere tutto il visitabile della villa: ad eccezione del corpo centrale, abitazione privata, si poté esplorare una barchessa, adibita a grande granaio al primo piano ed a cantina nell’interrato, con enormi botti di rovere contenenti “il friularo”, il vino tipico della zona. Si poté vedere anche il teatro, un gran salone per le rappresentazioni, un passatempo dei nobili Widmann che nel 1700 ospitarono Carlo Goldoni, che in quella villa compose alcune opere. Seguì la visita al giardino che, probabilmente, fu una rivelazione per tutti: un ampio spazio di prato circondato da bosso e da alcune statue a

carattere mitologico e, lateralmente, da alte siepi di carpino che si proiettavano verso la campagna creando una prospettiva particolare in cui erano inserite le statue del Bonazza, interessantissime perché rappresentavano delle caratterizzazioni di personaggi del 1700. Prima di lasciare definitivamente la villa fu offerta una gradita degustazione del vino “Friularo”, molto apprezzato da tutti. Ci fu poi il momento ricreativo culturale al teatro, non a caso dedicato a Carlo Goldoni. L’attore veneziano M. Pagan intrattenne il pubblico con somma maestria, in una rappresentazione che permise di capire la caratterizzazione di alcuni personaggi della commedia dell’arte, fino al Goldoni; si esibì in un magnifico Pantalone, Brighella, Balanzone, Arlecchino e così via. Il pomeriggio volò in fretta e ci si trovò tutti insieme per la cena, un bel gruppo di 130 persone. Direi proprio che la giornata ha realizzato gli obiettivi di questa I^ Festa Provinciale del CTG che erano quelli di favorire l’integrazione e lo scambio di impressioni dei soci dei vari gruppi della provincia e di far conoscere all’esterno il CTG; infatti la festa era aperta a soci e simpatizzanti. Un ringraziamento sentito va rivolto a Ferruccio Sabbion e Francesca Bozza (ACA) e a tutti i giovani di Tribano e Piove di Sacco che hanno animato la giornata con passione e competenza. Un grazie particolare al gruppo “La Torre” di Tribano e al suo presidente Andrea Ferrante che, con entusiasmo e convinzione, hanno organizzato e gestito la festa sapendo coniugare storia, arte, cultura, territorio, gastronomia ed amicizia.

Il Presidente Comitato Prov.le PadovaDonato Carbone

Il ctg con i giovani… a LuccaBissato il successo dell’anno scorso dai gruppi CTG di Padova: “La Torre” di Tribano e “Vivipiove” di Piove di Sacco e di Rovigo gruppo Cedi. Con ben 5 pullman e 263 partecipanti, il CTG Veneto ha organizzato, anche quest’anno il 31 Ottobre, il viaggio a Lucca.  E’ stata numerosa la risposta dei giovani interessati a partecipare alla ormai tradizionale manifestazione COMICS and GAMES.Il festival internazionale, del fumetto e del gioco, che si svolge annualmente in Italia a Lucca e che coinvolge e appassiona tutte le

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generazioni di semplici lettori e/o collezionisti di fumetti a partire dai più datati Tex fino ai più attuali Manga. Come non stupirsi inoltre alla vista dei Cosplayers in costumi identici all’originale di: Supermen, Biancanave, Mary Poppins ecc..o magari di personaggi del cinema come Jack Sparrow con la sua ciurma e moltissimi altri! Quest’anno, il nostro interesse nel promuovere questo evento è cresciuto notevolmente, in quanto, si apre un biennio di celebrazioni dedicate al più grande maestro italiano di letteratura d’avventura: Emilio Salgari. Nel 2011 infatti cade il centenario della sua morte e nel 2012 si ricordano i centocinquanta anni della sua nascita.Anche l’area giochi è veramente divertente, qui si possono trovare le ultime novità da tutto il mondo di videogiochi e i classici giochi da tavolo fino ad arrivare all’evoluzione di questi ultimi nei “giochi di ruolo” con eserciti e campi di battaglia in scala che riproducono guerre di tutte le epoche. Per qualche ora ci si può immedesimare in: Generali, Condottieri o addirittura Sovrani che in una partita decidono le sorti di un esercito o magari un popolo.La giornata è stata bellissima ed arricchita da una visita guidata “libera e gratuita”, proposta dal CTG locale e organizzata dai nostri bravissimi e giovanissimi due ACA, Simona e Francesco che ci hanno raccontato la storia di Lucca e fatto vedere i luoghi più significativi della Città.Altre iniziative per giovani sono in calendario a partire dall’8 Dicembre con il viaggio a Gardaland Magic Winter e la successiva per la Befana 2012 nei giorni 6/7/8 Gennaio, con la Gita sulla neve CTG Giovani e Famiglie, a Palus San Marco (BL) vicino a Cortina. Info e prenotazioni: e-mail  [email protected]  Enrico cell. 331 7875910 - [email protected]  Andrea  cell. 340 8203558 

Scambio Internazionale di Bardolino 2011Dal 5 al 13 luglio 2011 sessanta ragazzi provenienti da Germania, Repubblica Ceca, Spagna, Gran Bretagna, Polonia, Belgio e da Verona, di età compresa fra i 15 ed i 19 anni, hanno partecipato ad un incontro internazionale sul tema “Mass media: amici o nemici della democrazia?”. L’iniziativa, promossa ed organizzata dall’Assessorato alle

Politiche Giovanili di Verona nell’ambito dei progetti di scambio internazionale, è stata approvata e cofinanziata dall’Agenzia Nazionale per i Giovani di Roma e animata dallo staff composto da 5 giovani selezionati dal Centro Turistico Giovanile di Verona. Il programma prevedeva laboratori sul tema, passeggiate sul Lago di Garda, rafting sull’Adige, percorsi naturalistici sul Monte Baldo e visite turistiche guidate a monumenti e chiese di Verona. Inoltre sono state organizzate serate internazionali dai ragazzi delle varie nazionalità, nonché diversi momenti d’animazione per esprimere e confrontare le rispettive culture e per consentire una profonda conoscenza e integrazione tra i partecipanti. I ragazzi hanno avuto occasione di conoscere coetanei di altre nazioni europee, di familiarizzare con le differenze culturali e questo fa ben sperare in un’ottica di Unione Europea e di fruttuose relazioni future.

“Tambien los jovenes tienen opiniones”Molto successo ha avuto l’ultimo scambio a Corella nella zona meridionale della regione Navarra in Spagna dove nove studenti veronesi di età compresa tra i 15 e i 18 anni accompagnati dal loro animatore Marco Tomasi hanno a lungo discusso su tematiche sociali, politiche e culturali con altrettanti coetanei spagnoli inerenti il tema “ Anche i giovani hanno delle opinioni”. Si tratta di un progetto finanziato dalla commissione europea attraverso l’Istituto della Gioventù di CorellaNel corso delle intense giornate spagnole i ragazzi hanno visitato i centri di Corella, Tutela e Pamplona, sono stati ricevuti in municipio a Corella e Pamplona, presso il palazzo del parlamento e il palazzo di governo della regione autonoma di Navarra e hanno avuto la possibilità di discutere di problematiche giovanili a livello europeo presso il loro centro base Hospederia Nuestra Senora del Villar con l’europarlamentare Pablo Zabla e con il parlamentare spagnolo Sergio Sayas, a partecipare ad un gioco di ruoli costituendo una commissione locale di giovani all’interno di un possibile consiglio comunale nella quale hanno intensamente dibattuto sulla realtà dei giovani nei rispettivi comuni di Corella e Verona ricercando delle valide proposte per migliorare la situazione giovanile Oltre al progetto vero e proprio i ragazzi hanno potuto trascorrere momenti indimenticabili con i coetanei spagnoli a Corella, a Pamplona, al parco divertimenti Senda Viva e alla festa tradizionale dei tori a Tudela. La speranza è quella che questo scambio possa essere ripetuto nei prossimi anni.

di Marco Tomasi

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OSTELLO POMPOSA Pomposa di Codigoro (FE)

L’ostello mette a disposizione degli ospiti 54 posti letto singoli e a castello suddivisi in 16 camere, con bagni in comune e ampio giardino. Luogo ideale per famiglie, scolaresche, naturalisti e per gli amanti della storia dell’arte. Gli itinerari si presentano senza dubbio tra i più singolari ed irripetibili perché comprendono zone ed ambienti incontaminati e protetti. Siamo nel cuore del Parco del Delta del Po, istituito nel 1988 dalla Regione Emilia Romagna, e più precisamente, nella stazione Volano-Mesola-Goro, che coinvolge il Comune di Codigoro in questa estrema porzione di territorio. L’Ostello ha un parcheggio e inoltre è possibile il noleggio di biciclette. Aperto tutto l’anno offre la possibilità di trattamenti in B/B, mezza pensione e pensione completa.

indirizzo: Pomposa sud, 21 strada provinciale 54 44021-Pomposa di Codigoro (FE)

 telefono: 0425659008 fax: 0425659811 e-mail: [email protected]

GIARDINO SCALABRINI LORETO ILLA PIO XII Loreto (AN)

La struttura sorge a circa 500 metri dal Santuario di Loreto. Rappresenta un valido punto di appoggio per chi ama il mare, la cultura e l’arte. Dista 3 km dal mare ed è facilmente raggiungibile sia in auto che con mezzi pubblici. La casa è dotata di 110 posti letto in camere singole, doppie, triple e multiple. Ogni camera ha servizi privati, riscaldamento e aria condizionata. Dispone di parcheggio, sala da pranzo, punto internet, sala tv, sala convegni, sala incontro, cappella ed un ampio giardino. Aperta tutto l’anno offre ogni tipo di trattamento (bb, hb, fb). Tariffe agevolate per i gruppi.   indirizzo: Via Marconi, 94 60025 Loreto (AN)telefono: 071.976714fax: 071.976449 sito internet: www.casascalabrini.ite-mail: [email protected]

CASA D’OSPITALITA’ POZZI Riva Trigoso (GE)La Casa d’Ospitalità Pozzi è il luogo ideale per un soggiorno di riposo e svago a pochi passi dal mare. Abbiamo 35 posti in camere singole, doppie o triple, molte di queste con vista sul mare, ciascuna con bagno e doccia. L’edificio é fornito di ascensore e parcheggio. La spiaggia privata della casa ad appena 150 metri permette di trascorrere le giornate in uno dei tratti di mare più belli della nostra Liguria. Sono disponibili cabine, ombrelloni e sdraio. Riva Trigoso poi permette di raggiungere in non più di mezz’ora di treno tutto ciò che di meglio può offrire il Levante Ligure: dalle Cinque Terre a Genova, passando per lo splendido Golfo del Tigullio, con Santa Margherita, Camogli, Portofino ed altre splendide località . Non solo, le nostre colline che si protendono verso il mare invitano ad escursioni a piede o in mountain bike offrendo paesaggi unici, nati dalla semplice fantasia della natura, che ha saputo mescolare l’azzurro del nostro mare col verde dei nostri boschi di macchia mediterranea.

indirizzo: Petronio, 182 Sestri Levante 16038 Riva Trigoso (GE) telefono: 018542362 fax: 0185455741 internet: www.casaperferiepozzi.it e-mail: [email protected]

alla sCoperta delle nostre Case per Ferie

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OASI TABOR Cenate di Nardò (LE)

Il Complesso Formativo Residenziale Oasi Tabor è situato nel Salento vicino alle più rinomate spiagge della costa Jonica, come Gallipoli e

Porto Selvaggio. La casa è immersa in un ampio parco. Dispone si sala conferenze e formazione, di ampio parcheggio una sala ristorante e arena utile alle attività esterne. La casa recentemente ristrutturata ha una capienza di un centinaio di posti letto in confortevoli camere singole, doppie, e multiple con bagno e area condizionata. Vi è anche la disponibilità di alcuni appartamenti. All’interno del complesso formativo residenziale vi è anche una piccola casa che viene data per i gruppi giovani per campi in autogestione (13 posti letto). All’interno della struttura vi è una cappella è possibile l’accesso ai disabili, ed è disponibile il collegamento WiFi. Il servizio ristorante è disponibile nei mesi di alta stagione, negli altri periodi è a seconda della richiesta.

indirizzo: Strada Santa Caterina Santa Maria al Bagno 73048 Cenate di Nardò (LE)telefono: 0833.573013 fax: 0833573013 cellulare: 3939418009internet: www.oasitabor.ite-mail: [email protected]

CASA PER FERIE “SAN MICHELE ARCANGELO”Vidiciatico (BO)

La struttura è situata nel centro storico del paese in posizione silenziosa. Vidiciatico è una meta di vacanza davvero unica per le tante attività

sportive da praticare, le escursioni e i piccoli borghi da visitare, le passeggiate a cavallo o a piedi, i prodotti locali da gustare. La Casa è dotata di ascensore e può ospitare fino a 72 persone in varie tipologie di camere con servizi privati. Vi è poi l’opportunità di momenti comunitari di preghiera nella Cappella. Inoltre sono a disposizione bar, giardino, sala gioco e TV e parcheggio auto. indirizzo: Via Molino di Sopra, 10 40042 Vidiciatico (BO)telefono: Fondazione Pallavicini Famiglia e Lavoro Tel.051/6418.810 - Fax 051/6418.e-mail: [email protected]

CASA PER FERIE “MONSIGNOR F. BALDELLI”San Silvestro di Dobbiaco (BZ)

La Casa è situata nella bellissima Valle che da Dobbiaco, centro dell’alta Val Pusteria, si spinge verso il confine austriaco; il territorio propone una vasta

scelta di percorsi per passeggiate ed escursioni più impegnative con vari gradi di difficoltà per ogni stagione dell’anno. In tutti gli itinerari è possibile ammirare sempre magnifici panorami. La Casa, può ospitare fino a 82 persone, ed è dotata di camere con lavandino: singole, doppie, triple e multiple con servizi in comune. Vi è poi l’opportunità di momenti comunitari di preghiera nella Cappella. A disposizione degli ospiti sono presenti bar, tavernetta e parcheggio auto. indirizzo: Valle San Silvestro, 3 39034 San Silvestro di Dobbiaco (BZ)telefono: Fondazione Pallavicini Famiglia e Lavoro Tel.051/6418.810 - Fax 051/6418.e-mail: [email protected]

CASA PER FERIE MATTEO TALBOTAlba di Canazei (TN)

 Situata nell’alta Val di Fassa, dove le più suggestive cime dolomitiche le fanno da corona, offre numerose possibilità per escursionisti ed amanti

della natura. La Casa è dotata di ascensore e camere con lavandino: singole, doppie, triple e multiple con servizi in comune per un totale di 150 posti letto. Vi è poi l’opportunità di momenti comunitari di preghiera nella Cappella. Sono presenti e a disposizione degli ospiti hall, bar, tavernetta, piccola sala TV e parcheggio auto.  indirizzo: Via Soraperra, 17-19 38032 Alba di Canazei (TN)telefono: Fondazione Pallavicini Famiglia e Lavoro Tel.051/6418.810 - Fax 051/6418.e-mail: [email protected]

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In occasione del Forum Europeo di Turismo Sociale, svoltosi a Malta dal 23 al 26 novembre scorso, il Segretario generale Ada  Quartulli  e Norberto Tonini  componente  del Comitato 

Mondiale di Etica del Turismo dell’OMT, hanno preso contatto con  padre Alfredo Vella  della Malta  Emigrants Commission, responsabile dell’ufficio nazionale maltese per la Pastorale del Turismo. L’incontro si  è svolto in un clima di viva cordialità e di condivisione di valori, la qual cosa ha permesso di affrontare  agevolmente anche alcune questioni più pratiche. Con riferimento specifico al mondo giovanile, ma tenendo  presenti anche le altre categorie inserite nel progetto Calypso, ovvero famiglie, anziani e disabili, si sono gettate le prime basi per  scambi di esperienze e iniziative comuni che potrebbero essere sostenute con risorse economiche previste dallo stesso progetto. Nel congedarsi  da padre Vella  sia Ada  Quartulli  che Norberto Tonini  hanno assicurato che il CTG si farà carico di dare seguito a questa prima intesa informale cercando di coinvolgere anche altre realtà nazionali e soprattutto di pervenire ad un protocollo per la promozione e la realizzazione di iniziative di scambi fra giovani.

PRIMO SGUARDO AL CODICE DEL TURISMOEtica e Turismo costituiscono un binomio cui si fa sempre più spesso ricorso in occasione di convegni e dibattiti, così come nella stesura e nell’approvazione di Dichiarazioni, Carte e Codici riguardanti la materia turistica.La cosa non mi meraviglia, anzi mi fa piacere, poiché nel confermare l’attualità della mia pubblicazione “Etica e Turismo: la sfida possibile” ne evidenzia anche l’importanza in quanto io stesso nell’introduzione che risale a poco più di un anno fa così mi esprimevo:“Nel corso degli ultimi anni all’interno di questa nostra società post-moderna, la questione etica è balzata all’ordine del giorno e, pertanto, il vasto e complesso mondo del turismo non poteva certo trascurarla e costituire quindi un’eccezione. Tanto più che è ormai unanimemente accertato che la crescita esponenziale del turismo di massa, verificatasi nel corso degli ultimi decenni del secolo scorso e portatrice di aspetti negativi e positivi, ha profondamente inciso sui ritmi e sui tempi di vita di intere comunità, mutandone sostanzialmente i comportamenti socio-culturali e gli scenari di riferimento.”Del resto anche a parere del prof. Enzo Nocifora, che noi del CTG conosciamo bene, in un’epoca come la nostra, caratterizzata da una cultura d’impresa estremamente spregiudicata e aggressiva, in cui spesso il successo di un’azienda viene determinato dal profitto immediato o, ancor più, dall’andamento del titolo di borsa, parlare di “Turismo Etico” è meno paradossale di quanto si pensi. Il professore infatti non si è fatto assolutamente scrupolo nel denunciare con estrema franchezza come al giorno d’oggi:“Sono sotto gli occhi di tutti i guasti di un turismo incontrollato, in cui imperversano logiche immobiliariste, approssimazioni gestionali e, soprattutto, un particolarismo autolesionistico che non conosce nemmeno l’ombra della razionalità più spicciola e banale. Il modello spontaneo, basato sull’impresa artigiana a conduzione familiare, che ha caratterizzato lo sviluppo del turismo nel nostro paese, ma anche in una buona parte del resto d’Europa, ci ha portato alla rapida saturazione delle aree a sviluppo intensivo, con un consumo di risorse territoriali e paesaggistiche che è molto difficile da giustificare agli occhi delle giovani generazioni. Località storiche piacevolissime, borghi antichi ricchi di monumenti, cittadine costiere o lacuali estremamente pittoresche ridotte ad un ammasso di condomini da una cementificazione incontrollata e a bassissima valenza architettonica. Ecco a cosa ha portato un turismo senza etica! Ecco perché è importantissimo parlare di etica del turismo. Senza un preciso orientamento etico e valoriale il turismo smette di essere una pratica di ospitalità e diventa un commercio di servizi di valore incerto e di utilità presunta”. Ebbene, da alcuni mesi a questa parte in Italia ci troviamo di fronte ad un’importante novità nata per favorire il passaggio dalle mere dichiarazioni di principio ad una codificazione normativa più cogente, ma

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anche per riordinare una materia sempre più vasta, complessa ed economicamente rilevante. Mi riferisco all’adozione nel nostro Paese del Codice del Turismo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 6 giugno 2011 ed entrato ufficialmente in vigore a datare dal 21 giugno 2011.L’importante testo legislativo, è stato predisposto in attuazione dei principi di delega previsti dall’articolo 14, commi 14, 15, 18 della legge 28 novembre 2005 n. 246 ed in applicazione dei criteri di codificazione di cui all’art. 20, commi 3 e 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59.A dir la verità non si è dato vita ad una semplice operazione di riordino, quanto piuttosto ad un tentativo di promuovere una vera e propria riforma del settore, con l’obiettivo di tutelare il turista, aiutare le imprese, stimolare la riqualificazione dell’offerta turistica nell’ottica di una maggiore competitività del sistema Italia nel suo complesso.Inutile dire che si tratta di finalità ambiziose che puntando sulla valorizzazione e sullo sfruttamento delle risorse turistiche, culturali, ed ambientali della nostra Italia, si inseriscono in un quadro ancor più ampio di rilancio dell’economia nazionale attualmente in forte declino.Come regolarmente accade in queste occasioni, una volta pubblicato il decreto, sono subito apparse varie critiche e contestazioni, alcune delle quali condivisibili, mentre altre sembrano essere frutto di chiari pregiudizi.Ad ogni buon conto, volendo fornire una prima valutazione, potremmo dichiararci concordi con quanto espresso da Roberto Corbella oggi presidente di ASTOI, l’associazione dei tour operator italiani, ma a noi più noto come ex segretario generale del CTS, il quale, dopo aver messo in evidenza l’importanza di operare un riordino complessivo della materia garantendone in pari tempo il necessario coordinamento a livello di governo centrale, non nega come dal testo stesso emergano ancora aree grigie, affermando in sintesi che “si poteva volare più alto”.Se è ovvio che quanti sono direttamente interessati e coinvolti nella gestione materiale di attività turistiche faranno bene fin da ora a leggersi attentamente l’intero testo del Decreto Legislativo, noi al momento ci limitiamo a questa prima veloce disamina, riservandoci di pubblicare un dettagliato approfondimento, esponendo e commentando gli aspetti più rilevanti contenuti nei sette titoli del Codice, nel prossimo numero della rivista.

Norberto Tonini

Crescere insieme per la Vita Buona del Vangelo

Domenica 13 novembre si è concluso a Roma il Convegno Nazionale di Pastorale Giovanile. Alla Domus Pacis da giovedì 10 si sono incontrati più di 650 tra delegati diocesani, sacerdoti, rappresentanti degli istituti religiosi e rappresentanti delle Aggregazioni Laicali che si occupano in qualsiasi forma di giovani e Pastorale Giovanile.Crescere insieme per la Vita Buona del Vangelo, questo il tema di quest’anno con cui Vescovi, relatori ed esperti hanno fatto emergere la più esigente delle emergenze: la mancata stima, relazione e quindi amore che spesso propaga tra le varie anime dei giovani cattolici impegnati sia a livello diocesano che tra le aggregazioni laicali nazionali; di contro, da parte dei giovani, un profondo disagio di fronte a una vita priva di valori ed ideali che causa sofferenza interiore, solitudine, chiusura narcisista oppure omologazione al gruppo, paura del futuro e può condurre a un esercizio sfrenato della libertà. Il CTG, quest’anno, oltre alla rappresentanza e ai contributi relazionali, è stato coprotagonista nell’organizzazione del Convegno; infatti col sostegno e la disponibilità del Vicepresidente nazionale, Paolo Sessa, del Consigliere nazionale, Agnese Moroni e di Cinzia D’Agostini della Segreteria nazionale, molti dei partecipanti sono stati guidati in una breve visita alla città di Roma prevista nel programma per venerdì sera 18 novembre. “L’incontro con la PG si è presentato da subito nella sua veste più informale” ha affermato Cinzia D’Agostini, che ha guidato i partecipanti alla scoperta della Roma Antica, “gli sforzi per coordinare e rendere la visita una festa sono stati minimi dato l’entusiasmo dei partecipanti al quale si è unito anche quello della nostra delegazione”. L’impegno del gruppo citigino - in collaborazione con la Diocesi di Roma – si è profuso nell’animazione della serata con una introduzione breve dei Fori Imperiali e del Colosseo; il numerosissimo gruppo, poi, si è diretto al Carcere Tulliano e al Campidoglio per concludere questo assaggio di Roma alla Chiesa di San Marco a Piazza Venezia, aperta per l’occasione. Apprezzamento diretto ricevuto per l’ottimo servizio da parte di tutti i partecipanti al Convegno e dal Responsabile Nazionale di Pastorale Giovanile don Nicolò Anselmi, che ha voluto direttamente ringraziare la Presidenza nazionale del CTG per il contributo e la disponibilità a sostegno della Pastorale Giovanile Nazionale.

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MeYouMeIl 31 ottobre 2011, a Cosenza, nell’ambito della terza edizione di MeYouMe, Mediterranean Youth Meeting, che si è svolta dal 26 ottobre al 1 novembre, è stata firmata la carta istitutiva della rete MANY, Mediterranean Autonomous Network for Youth, un’organizzazione senza scopo di lucro, che raccoglie associazioni giovanili dell’area euro-mediterranea. MANY, di cui il nostro CTG è socio fondatore, è una piattaforma mediterranea

di comunicazione, scambio e cooperazione messa a disposizione dei giovani e, indirettamente, di coloro che si occupano di giovani. La finalità è principalmente quella di promuovere l’incontro e la conoscenza di giovani appartenenti a contesti geografici, socio-politici, culturali e religiosi differenti, favorendo l’affermarsi della cultura e della prassi del dialogo e della reciproca collaborazione nel Mediterraneo. Strumenti a disposizione della rete per il raggiungimento di tali fini possono essere formazione, dialogo e scambio interculturale, diritti umani, cittadinanza attiva, cooperazione, protezione dell’ambiente e promozione culturale, specificando che, tuttavia, la stessa opererà in tutti gli ambiti che i membri riterranno rilevanti per il raggiungimento delle proprie finalità.La rete riconosce particolare importanza al protagonismo dei giovani; protagonisti nella vita delle loro comunità e dei loro Paesi, e partecipanti attivi per la costruzione di uno spazio sociale sovra-nazionale, contribuendo, in tal modo, alla costruzione sociale dei diritti e della pace per tutti. Esempio straordinario di un simile atteggiamento lo hanno dato i giovani tunisini ed egiziani, attori principali di quanto avvenuto negli ultimi mesi nelle loro aree geografiche. Ad innescare la rivoluzione in Tunisia, è stato proprio un ragazzo, Mohamed Bouaziz, che vedendosi negare l’autorizzazione per l’apertura di una piccola attività commerciale, a causa dell’altissimo livello di corruzione presente nell’amministrazione del paese, ha deciso di darsi alle fiamme in segno di protesta. L’episodio ha dato il via a un movimento senza precedenti che ha coinvolto persone di tutte le età e di tutte le estrazioni sociali, e ha contribuito inoltre all’abbattimento del regime dittatoriale di Ben Alì, ma soprattutto ha dato coraggio ad altri giovani nord-africani, che hanno guidato rivoluzioni anche nei loro paesi, come avvenuto in Egitto, contro il dittatore Mubarak.Le testimonianze, riportate durante i lavori del Meeting, di giovani che hanno partecipato personalmente alle sollevazioni, ci ha particolarmente emozionato e ci ha insegnato che cambiamenti anche apparentemente impossibili, possono essere raggiunti laddove esiste la forte volontà di rinnovamento dei giovani, a loro volta poi trascinatori di tutta la popolazione.In questo contesto internazionale, e all’interno della rete MANY, quale ruolo può avere la nostra Associazione, nel processo di costruzione di un nuovo spazio euro-mediterraneo? Riteniamo che il ruolo che può assumere il CTG, sia quello di promotore proprio di scambi interculturali tra le diverse realtà associazionistiche del Mediterraneo. Sicuramente potrebbe rappresentare una opportunità di arricchimento per noi, in quanto favorirebbe, proprio attraverso la rete MANY, la promozione delle nostre attività e allo stesso tempo ci aprirebbe verso scenari, non più solo nazionali, ma internazionali, in una logica euro-mediterranea.Cogliamo l’occasione per ringraziare vivamente la Presidenza Nazionale, che ci ha dato la possibilità di partecipare a questo evento, di poter conoscere e condividere esperienze tanto differenti eppure a volte comuni, di averci reso più ricchi.

di Agnese Moroni e Davide Modugno

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“Alzati, ti chiama!”

Il testo è la proposta, condivisa dall’Azione Cattolica con altre aggregazioni laicali (ACLI, AGESCI, CIF, Coldiretti, Confcooperative, CSI, CTG, FOCSIV, FUCI, GIOC, MASCI, MCL, MEIC, UCID, UCIIM, Turris eburnea e Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia), di un cammino personale per giovani e adulti in compagnia della Parola, per riscoprire la dimensione ecclesiale della speranza nel Risorto.

Il ritmo del testo è dettato dai tempi e dalle domeniche dell’anno liturgico. “Alzati, ti chiama” (Mc 10,46-52): l’incontro di Gesù con Bartimeo spinge tutti i fedeli laici alla continua conversione, alla richiesta di “guarigione”, in modo tale da essere portatori di quella Parola che permette ad ogni uomo di incontrare Gesù e di vedere con i propri occhi la bellezza della sua risurrezione. Alziamoci e rimettiamoci in cammino! È l’invito che ci viene rivolto. Riprendiamo il nostro cammino di fedeli laici, con le nostre famiglie, le nostre chiese particolari, l’associazione cui aderiamo e tutte le aggregazioni con le quali abbiamo scelto di procedere insieme anche attraverso l’elaborazione comune di questo testo. Un’esperienza che ormai è una bella e collaudata tradizione e che deve essere vissuta e sviluppata anche a livello locale. Sono ormai 18 le aggregazioni coinvolte; in questo modo - come Azione Cattolica - riteniamo di aver posto le basi per un cammino condiviso fondato sulla Parola e orientato alla presenza da credenti nel mondo. Unità nella diversità; comunione non solo di intenti, pur nei modi diversi nei quali si esprime la testimonianza di ciascuno, e di ciascuna associazione con le proprie scelte e caratteristiche, ma comunione e condivisione dell’unica realtà che alimenta e unisce. Il testo “Alzati, ti chiama!”, accanto ai commenti redatti da membri delle diverse associazioni coinvolte, propone un percorso di riflessione ampio per una quotidiana sintesi tra fede e vita, attraverso il suggerimento di “parole-chiave”, i riferimenti al Magistero della Chiesa e le biografie di alcuni testimoni del nostro tempo. Il testo, che riporta in breve i riferimenti a ciascuna associazione è completato da un “segnalibro” quale piccola guida che aiuta a vivere giorno per giorno secondo la Parola della domenica, culmine e sorgente della vita cristiana.

Per la cronaca don Guido ha curato il commento di una domenica dell’anno liturgico

La Presidenza nazionale si congratula con la nostra “dottoressa” Cinzia D’Agostini per il raggiungimento a pieni risultati per l’abilitazione a “Guida turistica di Roma e Provincia”. Da oggi una collaboratrice preziosa in più.