Febbraio 2013

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1 Trentesima u scita, F ebbraio 2 013 Onlus Registrazione: T ribunale d i A lessandria N . 6 48 d el 2 0/07/2010 LA M IA VOCE LA NOSTRA VOCE ! Indice: Pag. 1 Lettura di riflessione Pag. 7 Ramona (ovada) Pag. 13 Zainetto/Aism Pag. 2 Articoli da Casale M. to Pag. 8 Incontro ad Acqui T. Pag. 14 Voltaggio Pag. 3 Articoli da Casale M. to Pag. 9 Incontro ad Acqui T. Pag. 15 Andeira Pag. 4 Oami, Acqui t. Pag. 10 Laura V. (Castelletto D.) Pag. 16 Presentazione Pag. 5 Francesco (Cremolino) Pag. 11 S. Domenico (Ovada) Pag. 6 Anna R. (Campo L.) Pag. 12 Marcos (Ovada) Un professore stava davanti alla sua classe di filosofia e aveva davanti a lui alcuni oggetti. Quando la lezione cominciò, senza dire una parola, prese un grosso barattolo di maionese vuoto e lo iniziò a riempire di palline da golf. Quindi egli chiese agli studenti se il barattolo fosse pieno. Essi hanno convenuto che lo era. Allora il professore prese una scatola di sassolini, e li versò nel vaso. Lo scosse leggermente. I ciottoli rotolarono negli spazi vuoti tra le palle da golf. Chiese di nuovo agli studenti se il barattolo fosse pieno. Essi dissero che lo era. Il professore prese una scatola di sabbia e la versò dentro il vasetto. Naturalmente, la sabbia si sparse ovunque all'interno. Chiese ancora una volta se il barattolo fosse pie- no. Gli studenti risposero con un unanime 'si'. ' Il professore estrasse quindi due birre da sotto il tavolo e versò l'intero contenuto nel barattolo, effettivamente si riempirono gli spazi vuoti. Gli studenti iniziarono a ridere .. Ora', disse il pro- fessore non appena svanirono le risate 'Voglio che vi rendiate conto che questo barattolo rappresenta la vita. Le palle da golf sono le cose importanti - la vostra famiglia, i vostri figli, la vostra salu- te, i vostri amici e le vostre passioni preferite - e se tutto il resto andasse perduto e solo queste rimanessero, la vostra vita sarebbe ancora piena. I sassolini sono le altre cose che contano, come il lavoro, la casa, la macchi- na.. La sabbia è tutto il resto - le piccole cose. Se mettete la sabbia nel ba- rattolo per prima,' ha continuato, 'non c'è spazio per i sassolini e per le palline da golf. Lo stesso vale per la vita. Se utilizziamo tutto il nostro tempo ed energia per le piccole cose, non avrete mai spazio per le cose che sono importanti per voi. Fai attenzione alle cose che sono cruciali per la tua felicità. Trascorrere del tempo con i vostri bambini. Trascorrere del tempo con i tuoi genitori. Visita i nonni. Prendete il vostro coniuge a por- tatelo a cena fuori. Gioca un altro 18 anni. Ci sarà sempre tempo per puli- re la casa e falciare il prato. Prenditi cura delle palle da golf prima - le cose che veramente contano. Stabilisci le tue priorità. Il resto è solo sabbia. U- no degli studenti alzò la mano e chiese cosa rappresentasse la birra. Il pro- fessore sorrise e disse: 'Sono contento che hai chiesto.' Le birre dimostrano che non importa quanto piena possa sembrare la vo- stra vita, c'è sempre spazio per un paio di birre con un amico. www.andeira.it

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Il giornale di Andeira

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Trentesima uscita, Febbraio 2013

Onlus Registrazione: Tribunale di Alessandria N. 648 del 20/07/2010

LA MIA VOCE

LA NOSTRA VOCE !

Indice:

Pag. 1 Lettura di riflessione Pag. 7 Ramona (ovada) Pag. 13 Zainetto/Aism

Pag. 2 Articoli da Casale M. to Pag. 8 Incontro ad Acqui T. Pag. 14 Voltaggio

Pag. 3 Articoli da Casale M. to Pag. 9 Incontro ad Acqui T. Pag. 15 Andeira

Pag. 4 Oami, Acqui t. Pag. 10 Laura V. (Castelletto D.) Pag. 16 Presentazione

Pag. 5 Francesco (Cremolino) Pag. 11 S. Domenico (Ovada)

Pag. 6 Anna R. (Campo L.) Pag. 12 Marcos (Ovada)

Un professore stava davanti alla sua classe di filosofia e aveva davanti a lui alcuni oggetti. Quando la lezione cominciò, senza dire una parola, prese un grosso barattolo di maionese vuoto e lo iniziò a riempire di palline da golf. Quindi egli chiese agli studenti se il barattolo fosse pieno. Essi hanno convenuto che lo era. Allora il professore prese una scatola di sassolini, e li versò nel vaso. Lo scosse leggermente. I ciottoli rotolarono negli spazi vuoti tra le palle da golf. Chiese di nuovo agli studenti se il barattolo fosse pieno. Essi dissero che lo era. Il professore prese una scatola di sabbia e la versò dentro il vasetto. Naturalmente, la sabbia si sparse ovunque all'interno. Chiese ancora una volta se il barattolo fosse pie-no. Gli studenti risposero con un unanime 'si'. ' Il professore estrasse quindi due birre da sotto il tavolo e versò l'intero contenuto nel barattolo, effettivamente si riempirono gli spazi vuoti. Gli studenti iniziarono a ridere .. Ora', disse il pro-fessore non appena svanirono le risate 'Voglio che vi rendiate conto che questo barattolo rappresenta la vita. Le palle da

golf sono le cose importanti - la vostra famiglia, i vostri figli, la vostra salu-te, i vostri amici e le vostre passioni preferite - e se tutto il resto andasse perduto e solo queste rimanessero, la vostra vita sarebbe ancora piena. I sassolini sono le altre cose che contano, come il lavoro, la casa, la macchi-na.. La sabbia è tutto il resto - le piccole cose. Se mettete la sabbia nel ba-rattolo per prima,' ha continuato, 'non c'è spazio per i sassolini e per le palline da golf. Lo stesso vale per la vita. Se utilizziamo tutto il nostro tempo ed energia per le piccole cose, non avrete mai spazio per le cose che sono importanti per voi. Fai attenzione alle cose che sono cruciali per la tua felicità. Trascorrere del tempo con i vostri bambini. Trascorrere del tempo con i tuoi genitori. Visita i nonni. Prendete il vostro coniuge a por-tatelo a cena fuori. Gioca un altro 18 anni. Ci sarà sempre tempo per puli-re la casa e falciare il prato. Prenditi cura delle palle da golf prima - le cose che veramente contano. Stabilisci le tue priorità. Il resto è solo sabbia. U-no degli studenti alzò la mano e chiese cosa rappresentasse la birra. Il pro-fessore sorrise e disse: 'Sono contento che hai chiesto.'

Le birre dimostrano che non importa quanto piena possa sembrare la vo-stra vita, c'è sempre spazio per un paio di birre con un amico.

www.andeira.it

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La scomparsa di Rita Levi-Montalcini

L'anno 2012 finisce con la scomparsa della "signora della scienza" Rita Levi-Montalcini all'

età di 103 anni.Figlia di un ingegniere elettrotecnico e matematico, la madre pittrice, ebrea,

dopo aver studiato in Medicina a Torino, città natale, inizia a scoprire il sistema nervoso.

A 20 anni, entra nella Scuola Medica di Giuseppe Levi, dove incontra due personaggi

famosi come Luria e Dulbecco.Rita fa parte delle più famosa Accademie dei Lincei

pontifici e della scienza.Nel 1956, viene nominata professoressa associata e, due anni dopo

nel 1958, insegna all'Università di Saint Louis, negli Stati Uniti. Nel 1986, gli viene dato il Nobel per la

medicina e, nel 2001, il titolo di senatrice a vita da parte dell' ex Presidente della Repubblica Carlo

Azeglio Ciampi.Durante la sua lunga vita, riceve moltissimi riconoscimenti e tre lauree ad honorus

delle università e aveva una sorella gemella, Paola. Rita ha lavorato anche con i giovani e, nel 2006, ha

messo la sua credibilità in vetta dei migliori testimonial pubblicitariPer me è stata una grande donna

con valori umani e amava molto il suo lavoro e ha dato sè stessa per scoprire come funziona il cervello

e la mente umana per scoprire come curare certe malattie nervose.

David Cavallo

Le tragedie della montagna

La montagna è un posto dove la gente trascorre le vacanze : sciando o facendo

passeggiate sulla neve .La montagna è molto bella , e qui oltre a sciare si puo’ godere

della fauna e della flora , puoi vedere aquile, marmotte, stambecchi e altri animali che

girano liberi , mentre si possono ammirare fiori e piante che crescono solo a quelle

altitudini . La montagna oltre ad essere bella puo’ nascondere molte insidie , perché ci

possono essere delle valanghe , queste si verificano quando le temperature si alzano .

Quando si verifica il fatto si staccano dalla parete della montagna : masse di neve

chiamate slavine che precipitano a valle .Queste slavine sono molto pericolose perché al

loro passaggio travolgono sia alberi e persone . Quando si va a sciare bisogna restare

sulla pista consigliata e non andare dove puo’ essere pericoloso . Infatti molti incidenti

che succedono sono imputati alle persone che tengono un comportamento imprudente

.Anche alcuni ragazzi sono molto incoscienti perché fanno cose stupide :come usare

delle gomme x fare discese lungo le piste . Molte volte queste bravate si concludono

molto male , perché si finisce per cadere in un burrone . Infatti nei ultimi giorni si

sono verificati alcuni incidenti : un gruppo di turisti russi sono rimasti uccisi quando

il mezzo su cui erano si è rovesciato uscendo di pista , oppure il fatto della

sedicenne che usando una gomma come se fosse un materasso è andata a sbattere

contro la rete di protezione e facendo un volo di parecchi metri finendo uccisa nel

burrone sottostante , o come la slavina che staccandosi dalla montagna ha investito due

sciatori uccidendoli . L’ incidente dei turisti russi e dei due sciatori si è verificato a

CERMIS in trentino . Anche in passato si sono verificati parecchi incidenti , uno in

particolare : la caduta di una cabinovia provocata da un aereo che volando basso

trancio il cavo che la sosteneva vi furono molti morti . Perché la gente si comporta

imprudentemente e non sa che facendo cosi non solo si mette in pericolo lui ma

anche gli altri .Perché le persone non danno mai retta quando viene detto a loro di

non sciare fuori pista , puo’ risultare assai pericoloso . Se non si rispetta la montagna

lei non rispetta noi .

Luisa Barbero

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violetta

Violetta è una teenager che torna nella sua città natale, Buenos Aires, dopo aver passato qualche anno in Europa. Lì troverà l’amicizia, il vero amore ed una passione per la musica mentre scopre quanto sia difficile crescere. Violetta ha una voce incredibile, ma ancora non lo sa. Ha ereditato questo talento da sua madre, una cantante di musical morta in un tragico incidente quando Violetta era ancora molto piccola. Germán, suo padre, è un uomo di successo, e nonostante sia particolarmente severo e protettivo, ama molto sua figlia, ma decide di nasconderle qualsiasi informazione riguardante sua madre per paura che Violetta vada incontro al suo stesso destino. Germàn è consapevole che Violetta sia molto portata per la musica e le fa prendere lezioni di pianoforte, ma la tiene lontana dal canto e dalla recitazione; è convinto di poter crescere Violetta nel lusso e nell’isolamento, reclusa nella loro casa. Tuttavia, la vita di Violetta subisce un forte cambiamento quando ritorna a Buenos

Aires ed incontra la sua nuova istitutrice, Angie.

Tramite lei conoscerà gli allievi dello Studio 21, una prestigiosa ed esclusiva accademia d’arte per i giovani artisti internazionali più talentuosi. Violetta scoprirà con loro la passione per la musica e, per la prima volta troverà veri amici come Tomas e Leon, due ragazzi con personalità completamente diverse ma ugualmente importanti per la sua nuova vita a Buenos Aires.

Rota Angela Luana

Le passioni televisive di….Santino

… ci sono tante cose che guardo, ma le due cose che preferisco sono i film polizieschi e le partite di calcio. I polizieschi li guardo perché finisce sempre tuo bene e le partite perché mi rilassano.

Io sono tifoso della Iuve , vado poche volte allo

stadio , ma quando

vado sono contento..

Siamo primi in

campionato. Sono andato a vedermi allo stadio una partita di coppa dei campioni, con un mio amico. Era la prima volta che andavo a vedere una partita di coppa dei campioni ed ero felice… spero di andare ancora.

Santino

La telenovela è una

rassegna che non

finisce mai, ma io la

guardo perchè mi

diverte.. violetta mi

piace ma beatuful mi

annoia…

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LA QUESTIONE RICICLAGGIO RIFIUTI presentazione del nuovo laboratorio “Materiali Poveri” dell' OAMI che si

impegna a diffondere la cultura di un corretto smaltimento dei rifiuti.

Cari lettori in questo numero di Andeira vi vogliamo parlare di una nuova attività legata alla separazione e riciclaggio di materiali plastici e ferrosi. Questo laboratorio si chiama “Materiali Poveri” e consiste nel recupero di apparecchiature ed elettrodomestici in disuso, nello smontaggio delle parti e nella separazione tra plastica e ferro; seguirà un'accurata scelta che destinerà i vari materiali verso un corretto smaltimento. Spesso all'interno di questi elettrodomestici si trovano leghe e metalli detti non ferrosi (Alluminio, Rame, Ottone, Bronzo e altri materiali nobili) che avendo un certo valore verranno recuperate, ripulite e possibilmente rivendute diventando fonte di sostentamento del centro. Di seguito gli obiettivi e le finalità poste circa questa iniziativa:

Per l’individuo: conservare e migliorare le capacità manuali degli ospiti grazie all’utilizzo di attrezzature specifiche (cacciaviti, pinze, chiavi inglesi). Mirare all’integrazione sociale attraverso l’utilizzo del lavoro come mezzo di emancipazione e di conoscenza del territorio. Per il territorio: offrire un servizio che punti non solo alle fasi operative ma anche alla divulgazione dei concetti di smaltimento corretto dei rifiuti, recupero e riciclaggio dei materiali riutilizzabili. Stimolare la popolazione ad una presa di coscienza ecologica, utilizzando metodi pratici e concreti.

Per l’equipe di lavoro: accumulare e vendere le leghe nobili ed i metalli non ferrosi estratti dalla cernita garantirebbe un rientro economico che potrebbe essere utilizzato come incentivo e gratificazione del lavoro svolto dai ragazzi andando così ad agire su importanti aspetti di carattere motivazionale. Per il centro O.A.M.I.: informare la comunità dell’esistenza di una struttura che si muove ed opera anche su aspetti non prettamente assistenziali ma che tende alla sperimentazione ed alla messa in atto di forme di impiego volte all’inserimento,

gratificazione e riconoscimento sociale della persona disabile.

Nell'approfondire la questione riciclaggio rifiuti siamo venuti a conoscenza di un fatto che ci ha davvero colpiti: nell'oceano pacifico si sta formando un isola di rifiuti per lo più plastici, le cui dimensioni non si riescono a calcolare talmente risulti vasta. Viene chiamata “Pacific Trash Vortex”.

in canoa tra i rifiuti!

Stime indicative parlano di una superficie che va da un minimo di 700.000 km2ad un massimo almeno dieci volte superiore...incredibile!

Uno dei pericoli che istantaneamente si delineano in questo ostico scenario è sicuramente il rischio ecologico: i detriti di plastica potrebbero provocare la morte di oltre un milione di uccelli marini ogni anno, e più di 100.000 mammiferi. Siringhe, accendini, spazzolini da denti sono solo alcuni tra gli oggetti più comuni ritrovati nello stomaco di uccelli marini morti, che pare scambino questi oggetti per cibo. Nel nostro piccolo speriamo di dare un contributo significativo e di diffondere un messaggio che responsabilizzi e faccia comprendere quanto importante sia differenziare la raccolta dei rifiuti. Ciao!

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Festa di Natale con la Comunità Cenacolo a Cuneo

Quest’anno ho festeggiato il mio compleanno in un modo davvero speciale

e unico! Ho partecipato assieme ad un gruppo di Genova alla giornata

dedicata al festeggiamento del Natale della Comunità Cenacolo, nata nel

1983 grazie a Suor Elvira Petrozzi che ha voluto in questo modo aiutare

ed accogliere tanti

giovani stanchi, delusi,

disperati, drogati e non

drogati, alla ricerca della

gioia e del senso vero

della vita. La giornata è

incominciata con i canti e

le danze, seguiti dal

Rosario e da un momento

di Adorazione

Eucaristica, in cui don

Stefano ha ricordato l'importanza di rinnovare e proclamare il Credo, in

questo anno dedicato dal Papa alla fede. Dopo il pranzo e il tempo di

condivisione fra genitori e i ragazzi della comunità e dopo le

testimonianze molto interessanti di alcuni missionari appena tornati in

Italia, c’è stata la rappresentazione del presepe vivente, da parte dei

ragazzi e dalle ragazze di varie fraternità, che quest'anno era arricchito

da un balletto in stile "africano" sulle note di "Do you believe?", un Credo

che si canta in Africa durante la Messa, con una mano sul cuore e l'altra

mano alzata, come a dire: "Sì, ho fede in Dio, ci credo veramente!".

Sono stato davvero contento di aver festeggiato così il mio 21°

compleanno! J

Francesco R.; Cremolino

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ANNA RIZZO (Campo Ligure)

In una puntata precedente avevo raccontato una storiella di mio nonno: “ La vecchia gallina”.

Ora vorrei raccontarne un’altra intitolata: “ Il calabrone”.

Un giorno un calabrone,

andando in bicicletta,

pregò la luccioletta

di farle da lampione.

Ma il vigile maiale

che stava di fazione

le fé contravvenzione

e mise sul verbale:

La legge non ammette,

per sue ragioni interne,

su carri e biciclette,

lucciole per lanterne.

Saluti a tutti

Anna Rizzo

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Descrizione del libro

Maya Vidal, l'adolescente protagonista del nuovo romanzo di Isabel Allende, caduta nel

circuito dell'alcol e della droga, riesce a riemergere dai bassifondi di Las Vegas e, in fuga da

spacciatori e agenti dell'Fbi, approda nell'incontaminato arcipelago di Chiloé. In queste isole

remote nel Sud del Cile, nell'atmosfera di una vita semplice fatta di magnifici tramonti, solidi

valori e rispetto reciproco, Maya impara a conoscersi e a conoscere la sua terra d'origine,

scopre verità nascoste e, infine, l'amore. A queste pagine si alterna il crudo racconto della

sua difficile storia precedente, una vita fatta di marginalità e degrado, solitudine e cattive

compagnie, nella quale precipita dopo la morte dell'amatissimo nonno. Isabel Allende torna a

raccontare la vita di una donna coraggiosa in un romanzo che affronta con delicatezza le

relazioni umane: le amicizie incondizionate, le storie d'amore palpabili come quelle più

invisibili, gli amori adolescenziali e quelli lunghi una vita. Un ritmo incalzante, una prosa

disincantata per questa nuova prova narrativa che si tinge di noir e per l'ennesima galleria di

donne volitive e uomini capaci di amare.

Ho scelto questo libro perché la vita di questa ragazza e molto complicata e piena di colpi di

scena e primi amori, ma anche la caduta nel tunnel della droga e dell’alcol argomenti ancora

molto attuali al giorno d’oggi.

Ramona

“È LA LEGGE DELLA COMPENSAZIONE, MAYA. SE IL TUO DESTINO È DI NASCERE CIECA, NON SEI

OBBLIGATA A SEDERTI SOTTO IL METRÒ A SUONARE IL FLAUTO;

PUOI SVILUPPARE L’OLFATTO E DIVENTARE SOMMELIER.”

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SABATO 26 GENNAIO 2013

Gran rientro per la prima riunione 2013 di Andeira!

Il primo incontro annuale per l’anno nuovo si è svolto presso il

centro OAMI di Acqui Terme, dove i padroni di casa – Chicco e i suoi ragazzi – ci hanno accolto con un calore ed una ospitalità davvero squisiti.

Nonostante un freddo che spaccava il becco agli uccellini, sono giunti gli INTREPIDI Tiziana, Angelo, Gi e Lorenzo (mirabili aiutanti di Chicco), Ovada con il centro San Domenico (Salva e Marco), Lo Zainetto con le immancabili Ramona e Laura V. e le new entries Marco e Giovanna, oltre che Marcos, Francesco e gli avventurosi viaggiatori del Monferrato, cioè i ragazzi di Casale (Devid, Luana, Luisa) e Daniele da Voltaggio. Fra i Senior, gli attori non protagonisti: Simona, Marisa, Susanna, Antonio e Carla, Chicco, Michele e Maddy.

In preparazione all’incontro del 6 febbraio presso la sala consiliare del

comune di Castellazzo (Le parole non si uccidono – incontro con Nando Dalla Chiesa), si è discusso di CHI è Nando Dalla Chiesa e cosa ha rappresentato suo padre (Il Generale) e cosa tutt’ora rappresenti.

Curiosi eh? Beh, venite all’incontro di Castellazzo e ne saprete di più!

Fra una fetta di pandoro, fragranti biscotti, the e caffè gentilmente offerti dalla OAMI SPA J, i ragazzi, come di consueto, hanno chiacchierato dei propri articoli, approfondendo alcuni argomenti di particolare interesse, come l’impegno ecologico riguardante il nuovo progetto “materiali poveri” o discutendo dell’incredibile coincidenza del

“grillo a gennaio” di Marcos (capirete leggendo l’articolo).

Argomento che ha suscitato notevole partecipazione è stato sollevato dal riflessivo Daniele, il quale, con una certa nota di amarezza, ha parlato della scomparsa del vecchio cinema di paese, teatro delle prime uscite da ragazzini, rifugio degli innamorati, momento familiare per genitori e figli o di aggregazione per le persone ormai anziane.

Ma bando alle ciance e lasciamo parlare le foto: beccatevi che spettacolo!

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Che dire, ci vediamo con il reportage del

prossimo incontro

sempre più partecipi,

entusiasti e complici J

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Laura Vigneri

(Castelletto d’ Orba)

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Grandi emozioni al teatro Splendor

Mercoledì 19 dicembre 2012, noi del San Domenico e dello

Zainetto, sotto la guida dei nostri amici Anna, Chiara e Davide del

Teatro dell’0rtica, abbiamo presentato per il secondo anno

consecutivo un bello spettacolo teatrale. Lo spettacolo parlava

dei problemi dei diversamente abili come: la barriere

architettoniche ( Pia segnala che ne parlano spesso anche in

televisione), i tagli alla spesa socio-sanitaria dovuti alla crisi, il

bullismo ai danni dei più deboli, l’uso dei farmaci. Salvatore ad

esempio aveva una giacca tutta piena di scatole di medicine,

mentre Roberto, l’operatore dello Zainetto, aveva una maglietta

che poi veniva tutta tagliata (per rappresentare i tagli alle spese),

ed Enrico faceva la parte di un professore disabile maltrattato

dagli studenti. Lo spettacolo è stato bello ed emozionante come

quello dello scorso anno.

La redazione del San Domenico

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Un Grillo a Lercaro

Voglio, prima di raccontarvi una storia realmente accaduta qualche tempo fa, fare una piccola premessa.

Non ho assolutamente intenzione di parlarvi di politica: no, Beppe Grillo non è affatto venuto a tenere

un comizio a Lercaro!!!.La vicenda è strana, cercherò di raccontarvela: vediamo... Una mattina di circa

10 giorni fa vengo chiamato dalla responsabile del personale O.S.S. di Lercaro. Detta così si capisce

poco vero!?!? In pratica si tratta di una cara ragazza, si chiama Marina; lei oltre a svolgere numerosi

compiti all'interno della struttura è anche un po' la mia confidente. Tra noi c'è un rapporto di amicizia,

ma si sa, è sempre un dirigente... Quindi dopo essere stato chiamato mi reco subito da lei. Cosa vorrà

Marina? Presto detto: mi presenta due persone che si occuperanno di fare attività di animazione ed

intrattenimento a Lercaro. Marina è molto gentile e mi chiede se anch'io me la sento di partecipare a

questo progetto vista la mia espansività, forse troppa aggiungo io... Sono entusiasta ed accetto

immediatamente. Nel pomeriggio comincio a pensare a come poter essere d'aiuto e, visto che da un po'

scrivo per Andeira, mi viene in mente di comporre un piccolo racconto fantastico da poter leggere

durante le attività ricreativeL'idea giunge istantanea: il racconto si intitolerà "Il paese dei grilli". Lo

scrivo di getto in una mezz'oretta. Verso sera mi reco tutto entusiasta a salutare Michele, lui è un po' il

mio tutor, almeno per la parte che riguarda Andeira, ma soprattutto è un amico. Voglio fargli leggere

subito il mio racconto e sapere cosa ne pensa. Lui dopo averlo letto mi dice ,come al solito, che non è

male, ma vorrebbe ancora parlarne un po' con me. In quel momento però è impegnato nel lavoro e

quindi l'idea è che, terminato il suo turno, verso le 21 lui mi raggiungerà nel grande salone dell'acquario

e lì potremmo scambiarci osservazioni e formulare ragionamenti. Qualche minuto dopo le 9 vedo

arrivare Michele con un'espressione incredula e stupita: "Marcos tu non ci crederai e in verità non ci

credo neppure io, ho appena sentito un grillo cantare nel corridoio". Io gli rispondo che è impossibile; è

la metà di Gennaio, fuori c'è la neve, come fa ad esserci un Grillo a Lercaro??? Lui insiste:" Io l'ho

sentito, ti prego, vieni con me". Io mi alzo un po' scettico e lo seguo scuotendo la testa. In un attimo

giungiamo in un corridoio di servizio ed ecco che sento qualche cosa, anzi, un suono che conosco

molto bene: è un grillo, un grillo che canta!!!. Michele è perentorio:"Vai a chiamare anche gli altri

colleghi perchè, anche se siamo in due a sentirlo, non ci credo ancora". Io mi precipito e la prima

persona che incontro è Mariarosa, le dico : "Mari, presto, vieni a sentire un grillo che canta a Gennaio".

Lei mi dice che sono sempre il solito Marcos, quello delle barzellette un po' scontate e degli scherzi un

po' puerili. Piano piano però si avvicina al corridio anche lei e non può fare a meno di ascoltare il canto

del grillo che, al nostro passaggio tace intimorito per poi subito dopo ricominciare. Mentre ci

guardiamo ancora perplessi Michele mi dice che forse il grillo l'ho evocato scrivendo quel racconto...Io

gli rispondo che sono d'accordo ed aggiungo che a volte la fantasia si mescola con la realtà. Mariarosa,

lei, ci sorride e ci guarda entrambe come se fossimo due bambini!!!!

Marcos (Ovada)

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CENTRO DIURNO “LO ZAINETTO” (OVADA)

“ MI CHIAMO SAM”

Oggi allo Zainetto abbiamo deciso di guardare il film “Mi chiamo Sam” con Sean Penn e la piccola

Dakota….Ci interessava molto l’argomento che riguarda la disabilità. Sean Penn interpreta al parte del

padre single e disabile di una bimba normodotata, che gli viene lasciata dalla madre che scappa via.

Simona: “ mi è piaciuto molto perché c’erano dei bei cani” Paolo: “ mi ha fatto piangere il papà perché era triste perché ha rischiato di andare in prigione” Vera: “ è un bel film, mi ha commossa la bambina perché l’hanno separata dal papà” Michela: “ mi è piaciuto il papà che era molto afettuoso” Ramona: “ mi sono emozionata, anche se lo avevo già visto, per l’argomento trattato. Sean penn ha - interpretato bene la sua parte e la bimba è stata straordinaria, Michelle Pfeiffer fa - -. -. -- l’ avvocato ed è stata coinvolgente, la sua parte mi ha fatto molto riflettere”. Questo è il primo film di tanti altri che sceglieremo noi ragazzi, con argomenti diversi, amore – avventura – commedia. Come primo articolo per Andeira, speriamo possa andare bene, strada facendo oltre all’argomentazione film, vi racconteremo qualcosa di noi e del nostro Centro. Grazie a tutti per questa pagina di giornale a disposizione, a presto, un abbraccio a tutti!!!

Lo Zainetto

Carissimi amici di ANDEIRA complimenti per il numero di dicembre, è stato grande.

Bravi per l'ampio spazio dato all'avventura in quel di Palermo. Il 13 e 14 novembre

sono date che certamente non dimenticherete.

Incontrare Manfredi Borsellino e la signora Agnese e sentire dalla loro viva voce la tragedia che ha

colpito qwuesta grande famiglia non sarà facile dimenticarlo.

BEPPE MICHELE ENRICO

entrare nella casa del grande Borsellino a ventanni dalla sua scomparsa certo non ve lo sareste mai

aspettato. Operatori Volontari di Andeira sappiamo che state lavorando per farci una grande

sorpresa, La sorpresa sarà il 6 febbraio 2O13. Ci saremo tutti ad accogliere Nando Della Chiesa lo

scrittore il sociologo e il politico figlio del generale e prefetto Carlo Alberto della Chiesa fondatore

del Nucleo Speciale Antiterrorismo assassinato il 3 settembre 1982 dalla mafia.

Arrivederci. Convinti più che mai che

LE PAROLE NON SI UCCIDONO

I vostri amici volontari dell'AISM

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La Doppia Ombra – Voltaggio “Cinema, amici e buio”

CINEMA IN CITTA’ O IN PERIFERIA?

Una volta eravamo molto fortunati ad avere il

cinema nel centro città e le

persone, soprattutto nel fine

settimana, potevano usufruire

di questo gran servizio e

passatempo. Il cinema è sempre

stato il luogo migliore dove

potersi “gustare” un buon film.

Centinaia di sale

cinematografiche sono state

luogo d’intrattenimento per

grandi e piccini…per coppie

d’innamorati che avevano

magari il desiderio di

scambiarsi qualche bacio nella

penombra durante la proiezione

della pellicola, per nonni che

accompagnavano i nipoti, o

anche per famiglie che

pensavano che quello di vedere

un film era il modo per tenere

raggruppati e vicini mamma, papà, figli, nonni e zii.

Personalmente sono andato svariate volte al cinema

ed è anche per quello che piano piano mi è nata la

passione per i film. Ora bisogna capire una piccola e

nello stesso tempo grande differenza…Era meglio

anni a dietro che il cinema era situato comodo nella

città o negli ultimi anni che hanno costruito una

marea di multisala, con più scelta, nelle periferie e

nelle statali lontano dai centri abitati??...Sicuramente

il multisala dà la sensazione di un avanzamento e fa

senza dubbio incassare maggiormente che un cinema

mono sala in una cittadina…Però constatiamo anche

che il cinema multisala, se un individuo non è

provvisto di macchina o moto, o di qualsiasi altro

mezzo personale, è estremamente scomodo da

raggiungere. Il cinema tradizionale con una sala,

raggiungibile logicamente a piedi, perché vicino alle

abitazioni, è stato sicuramente l’invenzione più

intelligente, perché ci sono anche persone che non

possiedono un mezzo di trasporto e quindi hanno

bisogno di un edificio all’interno della loro

zona…DENTRO I CONFINI DELLA CITTA’.

Oltretutto, secondo me, il multisala a tolto anche il

“sapore” di quelle piccole semplici cose che ho

citato all’inizio dell’articolo…Tanto per fare un

esempio…A Novi Ligure c’erano ben 2 o 3

cinema…Adesso non esiste nemmeno una sala.

Purtroppo sono stati chiusi anche dei cinema

all’interno di Alessandria. Come fanno i ragazzini

che vogliono andare a vedere un film appena uscito

sul grande schermo? Come fa

un anziano che non guida se ha

piacere di vedere un film al

cinema? Bè, la risposta è

ovvia…Quindi penso che le

persone competenti debbano

SVEGLIARSI ( e per

competenti intendo i comuni ),

mettere da parte del denaro e,

dopo aver trovato un luogo

adeguato, far costruire un

cinema spazioso anche nella

città…e dovrebbero

opporsi…senza farsi scavalcare

dalle varie società

multinazionali che

prepotentemente s’insidiano

negli spazi aperti in periferia

con i loro multisala. Perché ora

che non c’è questo tipo di

servizio a portata di mano, oltre che recare un

disagio alle famiglie, queste società multinazionali

hanno anche tolto un pezzetto di storia e di piacevoli

abitudini ad una notevole quantità di persone.

Daniele Scaglione

Elena ed i suoi amici

Ricordo i miei amici della stazione, eravamo in

tanti, il mio primo spinello l'ho fatto dopo la

seconda media, poi incominciammo a drogarci,

usavamo marijuana, cocaina, qualsiasi

porcheria, eravamo l'amore, il sesso, capite?

A 17 anni ho fatto il mio primo buco, eravamo

tutti lì, sulla panchina della passeggiata,

bevevamo birra, vino, caffè, e sigarette,

andavamo in discoteca, dalle 7 di sera alle 5 di

mattina, eravamo fuori dal mondo degli altri,

c'era un ragazzo che ci urlava "poveri, somari,

nullità, senza soldi!", ma noi eravamo già ricchi

perchè avevamo sfidato il mondo, con la droga e

l'alcol. Ormai i più tanti se ne sono andati, mi

hanno abbandonata alle comunità, ma i più forti,

i più sinceri, i più famosi ed i più amici eravamo

noi, i drogati della stazione.

Vi voglio tanto Bene

Elena

Page 15: Febbraio 2013

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Soci fondatori associazione di volontariato “Andeira”:

- Giuseppe Ravetti

- Maddalena De

Silvestro

- Marisa Rossi

- Susanna Zunino

- Cecilia Gallo

- Rosella Mercuri

- Mauro Altana

- Pietro Rizzo

- Marco Albertelli

- Mimma Caligaris

- Simona Spinoglio

- Alberto Boetti

- Andrea Rizzo

- Pietro Rizzo

Consiglio direttivo:

Giuseppe Ravetti – Presidente

Maddalena De Silvestro – Segretaria/Tesoriere

Michele Rolla - Consigliere

Rosella Mercuri – Consigliere

Simona Spinoglio – Consigliere

“Andeira”

Direttore Responsabile: Mimma Caligaris

Associazione di volontariato “Andeira”

Vicolo noè n.30/C, c.a.p. 15073 Castellazzo Bormida (AL)

Per info e contatti: Giuseppe Ravetti: cell. 3285316610 - mail: [email protected]

Maddalena De Silvestro: cell. 3477753736 - mail: [email protected]

Sostenete il progetto “Andeira”: Banco posta – n. di C/C: 4892762 – Iban: IT21 Q076 0110 4000 0000 4892 762