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ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI
BRERA
BANDO PER I PROGETTI TERRITORIALI DELLA PROVINCIA DI MILANO 2015
FONDAZIONE CARIPLO
PRESENTAZIONE PROGETTO A.A. 2016- 2017
La continuità di formazione artistica nei tempi odierni nei laboratori delle storiche
Scuole di Milano presso l'Accademia di Brera
Scuola degli Artefici - Scuola Libera del Nudo - Corso Propedeutico
Contesto progettuale
Istituto di Disegno
Scuola degli Artefici
Scuola Libera del Nudo
Corso Propedeutico
Obiettivi del progetto
Con i progetti per la Scuola degli Artefici, la Scuola Libera del Nudo e il Corso Propedeutico,
l’Accademia di Belle Arti di Brera realizza sul territorio lombardo una importante azione di
formazione e coinvolgimento culturale attraverso innumerevoli attività sviluppate in
collaborazione con musei e istituzioni d’arte come workshop, visite a mostre, incontri con artisti
e professionisti del mondo dell’arte, del teatro, dell’industria artistica.
L'attività formativa risponde alle esigenze degli operatori del settore di fare studi avanzati nelle
Arti Grafiche, di specializzarsi in particolari attività creative collegate con l'industria (graphic
design, disegno ornamentale, copia da modelli classici tradizionali, tecniche di disegno,
applicazioni tecniche e tecnologiche di visualizzazione dell’architettura d’interni ed esterni), di
acquisire una preparazione a carattere propedeutico sugli aspetti culturali conoscitivi e di analisi
della Storia dell'Arte per i Corsi dell'Accademia e per la facoltà di Architettura.
A tal fine l'Accademia di Belle Arti di Brera organizza i seguenti tre ambiti:
Scuola degli Artefici
Si tratta di Corsi di Perfezionamento triennali su metodologie grafiche e cromatiche, articolati in
un piano formativo che affronta aspetti culturali, tecnici e progettuali. Un percorso che conduce
alla sperimentazione ricomponendo ricerca e operatività indagate nelle loro forme più avanzate,
correlate agli interessi emergenti degli allievi, col supporto critico dei docenti delle singole
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BRERA
discipline. Questo percorso di studi al termine dei tre anni con il superamento dell’esame finale,
consente di ottenere l'attestato di partecipazione.
Scuola Libera del Nudo La Scuola libera del nudo si concentra sullo studio anatomico attraverso i corsi teorico/pratici di
anatomia artistica e i laboratori di disegno dal vero con i modelli viventi.
Il programma della Scuola libera del nudo consente agli iscritti di usufruire quotidianamente del
laboratorio di disegno dal vero con modelli viventi e di essere seguiti nello studio anatomico
attraverso le lezioni teorico/pratiche del corso di anatomia artistica.
Corso Propedeutico
All'interno del quadro formativo della Scuola degli artefici è inserito il Corso propedeutico.
Il corso ha durata annuale ed è rivolto ai candidati che non abbiano superato i test di ammissione
dei Corsi di Diploma Accademico di I Livello, ovvero ai candidati che intendono integrare la loro
preparazione prima di accedervi.
Il Corso propedeutico è un corso formativo interno attivo solo per le Scuole di Pittura, Scultura,
Grafica, Decorazione, Scenografia e Progettazione artistica per l’impresa, che prepara all’ingresso
ai corsi sopra citati. Alla fine dell'anno accademico il superamento degli esami delle singole
discipline permetterà l'iscrizione diretta ai corsi istituzionali dell’Accademia di Brera.
Il Corso Propedeutico è aperto anche a tutti coloro che vogliano frequentare un corso annuale di
libera formazione negli studi storici, metodologici e laboratoriali delle Arti Visive.
Infine il Corso Propedeutico può essere utilizzato anche da studenti del primo e del secondo livello
con debiti formativi, come previsto ai sensi dell'art. 8/1, cc. 5 e 6 del Regolamento Didattico
dell'Accademia di Belle Arti di Brera.
Strategia di intervento
I Corsi sono articolati in un calendario pomeridiano che prevede lezioni quotidiane con una offerta
formativa di 100 ore di insegnamento settimanali per un totale di 32 settimane annuali, come da
calendario allegato.
Tenute da un corpo docenti appositamente composto, distribuite lungo l'arco dell’anno
accademico.
Il programma di studio sia annuale (Corso Propedeutico), sia triennale (Artefici e Nudo) richiede
la frequenza, con esame finale, delle discipline previste nel piano di studi tra cui:
- le diverse discipline storico/critiche;
- i laboratori di disegno per i gli indirizzi di Arti Visive: Pittura, Scultura, Decorazione e Grafica
d’arte;
- i laboratori di disegno per l’Architettura e la progettazione;
- i laboratori di arti grafiche e di illustrazione
- visite guidate alle esposizioni e ai luoghi dell’arte e della cultura nel territorio lombardo
- incontri con artisti, critici, storici, galleristi, architetti, scenografi, etc., nazionali e internazionali.
I tre Corsi hanno nel tempo rafforzato la loro rilevanza sul territorio lombardo, accrescendo e
articolando l’offerta formativa proposta e attuando una costante valutazione critica delle
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BRERA
metodologie didattiche applicate, guadagnando in questo modo ogni anno un numero di iscritti
sempre crescenti.
Per la costante e assidua partecipazione degli studenti e il costante successo ottenuto dal corpo
docente le storiche Scuole degli artefici e del Nudo, insieme al più recente Corso Propedeutico
dell’Accademia di Belle Arti di Brera, non possono interrompere la loro necessaria funzione
didattico - formativa e sociale sul territorio.
Il finanziamento della Fondazione Cariplo consente di assicurare la continuità nel tempo di queste
Scuole di antica tradizione braidense.
Visite/uscite didattiche realizzate nel corso dell’A.A. 2015-16:
01. Hangar Bicocca, Milano:
- Philippe Parreno - Ipotesi - a cura di Andrea Lissoni;
- Petrit Halilaj - Space Shuttle in the Garden - cura di Roberta Tenconi;
- Anselm Kiefer - I Sette Palazzi Celesti - a cura di Lia Rumma;
02. Galleria Christian Stein, Milano/Pero: Luciano Fabro;
03. Galleria d'Arte Moderna, Milano: Adolfo Wildt - l'Ultimo Simbolista - a cura di Paola
Zatti;
04. Galleria Lia Rumma, Milano: William Kentridge - Triumphs, Laments and other
Processions;
05. Peep-Hole, Milano: Formafantasma - Anno Tropico;
06. Fiera, Pero: Salone Satellite.
07. Teatro Carcano (in collaborazione con la prof.ssa B.R. Borgolotto);
08. Hangar della cartapesta di Viareggio;
09. Laboratorio di Scultura Nicoli di Carrara;
10. Laboratorio di Scultura e Gipsoteca Cervietti di Pietrasanta;
11. Bronzaarte fonderia artistica di Pietrasanta;
12. Officine Saffi e scuola Cova (laboratori di ceramica);
13. Visite presso i musei: Poldi Pezzoli, Hangar Bicocca, Triennale di Milano.
14. Lorenzo Mattotti, Vietnam, presso Galleria Nuages, Milano;
15. José Munoz, Illustrazioni, presso Galleria Nuages, Milano;
16. Lindsay Kemp, The thursday drawings, presso Galleria San Carlo, Milano.
17. Davide Sarchioni, teorico e curatore di mostre italiane e internazionali,“La tradizione
della pittura tedesca: implicazioni socio-politiche e differenze con la pittura italiana”;
18. Leonardo Conti, gallerista, curatore e teorico dell’arte, “Bonalumi. Lo Spazialismo”;
19. Matteo Lorenzelli, gallerista, “Osvaldo Licini e la famiglia Lorenzelli”;
20. Rudy Cremonini, artista, “Il mio segno”;
21. Fabrizio Plessi, artista, “Monitor e umanizzazione della tecnologia”;
22. Thomas Lange, artista, “Pittura caos/ordine”
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BRERA
La continuità di formazione artistica nei tempi odierni nei laboratori delle storiche
Scuole di Milano presso l'Accademia di Brera
Scuola degli Artefici - Scuola Libera del Nudo - Corso Propedeutico
Frequenza ai corsi delle attività formative frontali di base.
Frequenza ai corsi formativi caratterizzanti, necessari per acquisire formazione di perfezionamento differenziato.
Frequenza ai corsi formativi delle attività didattiche teoriche.
Frequenza ai corsi delle attività formative integrative, necessari per acquisire una preparazione complessiva valida per una formazione propedeutica.
PROGRAMMI DEI CORSI
1) ABAV1 - ANATOMIA ARTISTICA (Corso Propedeutico)
Prof. Maria TCHOLAKOVA
Il programma di disegno anatomico fondamentalmente è basato sul principio di vivere il
mondo delle arti visive in base ad un concetto costruttivo. Partendo da una visione che
comprenda la capacità osservativa che si realizza nel ottica della seguente costruzione del
corpo umano.
Capire la struttura ed il rapporto tra le due unità che hanno il ruolo più importante nella
formazione e la conoscenza delle capacità artistiche –ovvero tra lo scheletro ed il sistema
muscolare. Creare le realtà didattiche che conducono attraverso le strade parallele ad una
conoscenza sia delle problematiche al livello di anatomia,che al livello di composizione,
armonia ed equilibrio.
Tutto va sviluppato attraverso un percorso strutturale, prendendo in considerazione
l’eterogeneità che si potrebbe manifestare nel gruppo degli alievi. In linea generale i
contenuti del corso si profilano in due direzioni.
1- Disegno anatomico delle sezioni basilari –struttura scheletrica ed unità muscolare,
sviluppandole attraverso descrizioni, discussioni ed esercizi di laboratorio su ogni
singolo argomento (partendo sempre dalla copia dal vero dallo scheletro);
2- Consolidare le capacità e conoscenze acquisite nel percorso di studio con la finalità
precisa di realizzare una COPIA dal VERO di una FIGURA UMANA.
Bibliografia ragionata.
BAMES, G.,
Human Anatomy, The Artist's Guide to Human Anatomy (Dover Anatomy for Artists), Courier
Corporation, MA (USA), 2004;
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RAYNES, J.,
Anatomia Umana per Artisti, Newton Compton Editori, Roma, 2010;
2) ABAV1 - ANATOMIA ARTISTICA (Scuola degli Artefici e Libera Scuola del Nudo)
prof.ssa GIULIANA STORINO
“Ogni volta è un gesto del corpo e del pittore che fa apparire l’immagine, cioè la presenza vera di quell’assente che si proietta verso se stesso ritornando a sé per offrirsi come spettacolo, gioco di tratti o di macchie, disposizione di ciò che è effettivamente incorporato nel corpo che dipinge.” (Jean-Luc Nancy). Da qui la necessità, parafrasando il filosofo, di e-scrivere il corpo: “toccare l'estremità”, cioè spingere il linguaggio fino a “incidere” il suo oggetto. E- scrivere il corpo significa toccarlo col pensiero e, attraverso la scrittura, esporne lo spazio, il limite che lo separa dalla pelle, la sua essenza: quella d’essere luogo di esistenza del quale il pensiero fa parte. L' Anatomia deve il nome al suo metodo principale d'indagine, la dissezione che avviene attraverso una "divisione tagliando". La conoscenza del e tramite il corpo non è mai immediata, totale e assoluta, ma avviene mediante una distinzione per frammenti. È il disegno a dare forma al nostro discorso, attraverso il metodo ed una pratica assidua e costante, che ne individui una grammatica; un insieme di approcci capaci di riuscire a mostrare tutto ciò che il corpo può significare ed offrire alla nostra esplorazione. Il corso prevede l’alternarsi di lezioni frontali teorico-pratiche, a lezioni di esercitazione e rielaborazione personale. Visite guidate, seminari, lezioni monografiche a tema e di approfondimento tecnico, verranno proposte durante il corso. Visite/uscite didattiche (A.A. 2015-16):
01. Gam Milano “Adolfo Wildt. L’ultimo simbolista" a cura di Paola Zatti.
Bibliografia ragionata.
BARCSAY, J., Anatomia per gli artisti, Garzanti, Milano, 1985; FEHER, G., SZUNYOGHY A., Anatomia. Scuola di disegno. Uomini. Animali. Anatomia comparata, Tandem editore, 2006; GREY, H., Atlante anatomico, Zanichelli, Bologna, 1987; KAHLE, W., LEONHARDT, W., PLATZER, H., Anatomia umana-Apparato locomotore, Centro Studi di Milano, Ambrosiana, Milano, 1987; LOLLI, A., ZOCCHETTA, M., PERETTI, R., Struttura Uomo, (a cura di) Neri Pozza, Vicenza, 1998; MORELLI, A., MORELLI, G., Anatomia per artisti, F.lli Lega Editori, Faenza, 1985; SMITH, S., Anatomia, prospettiva, comparazione: trattato di disegno professionale specializzato, Ikon Edizioni, Milano, 1986.
3) ABPR15 - DISEGNO ARCHITETTONICO di STILE e ARREDO
Prof. Barbara Rossana BORGOLOTTO
L’obiettivo del corso è offrire una metodologia di progetto indipendentemente dalla
finalità dello stesso.
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Il primo modulo propone una panoramica su stili e ordini architettonici avvalendosi del trattato ”Gli ordini di architettura Civile” di J. Barozzi da Vignola e si sviluppa attraverso lo studio e la riproduzione grafica di elementi d’interesse (particolari architettonici e ornamentali o elementi di arredo), utilizzando le tecniche tradizionali di disegno; mediante l’uso di matite, carboncini e quant’altro, lo studente dovrà innanzitutto appropriarsi del mezzo espressivo “disegnare” acquisendo di seguito dimestichezza con i canoni proporzionali e stilistici. L’intento è dar luogo a una formazione estetica e grafica che permetta di far propri gli strumenti necessari ad affrontare un percorso progettuale, attraverso la prospettiva e la teoria delle ombre.
Nel secondo modulo sarà richiesto un “progetto creativo” con approfondimento
scenografico o architettonico a libera interpretazione, partendo da un tema suggerito dalla docente e inserito in uno spazio tridimensionale definito.
Il corso si compone di lezioni teoriche ed esercitazioni grafiche seguendo le direttive del
programma pur in piena autonomia creativa. Parte integrante del corso sono le uscite didattiche e incontri con professionisti di settore o visite guidate in contesti di interesse specifico (viste ai laboratori scenografici del teatro alla Scala con la guida di Scenografi professionisti, visite in Teatri e palcoscenici, incontro con artisti e tecnici di scena.)
Bibliografia ragionata.
BAROZZI DA VIGNOLA, J., Gli ordini di architettura civile, pubblicati da C.Amati 1888 (anche e-book); KANIZSA, Gaetano., Grammatica del vedere, Edizioni il Mulino, Bologna 1985; PEVSNER N., et ali, Dizionario di architettura, ed, Einaudi, Torino 1981;
Per il progetto scenografico:
LORI, R., Scenografia e scenotecnica per il teatro, Gremese, Roma 2007; MELLO, B., Trattato di scenotecnica, De agostini, Milano 1999; MUNARI B., Da cosa nasce cosa, Laterza, Bari, 2010.
4) ABAV3 - DISEGNO per la DECORAZIONE
Prof. Michele GUIDO
“La nuvola sta nell’aria come la scultura sta nella materia” (H. Nagasawa).
Parto da questa frase di H. Nagasawa perché vorrei analizzare soprattutto la prima
parte di questo pensiero che, a mio parere, non coinvolge solo la scultura, ma dovrebbe
coinvolgere anche il disegno e quindi potremmo dire che “La nuvola sta nell’aria come il
disegno sta nello spazio”. Quando si parla di decorazione, bisogna pensare a qualcosa che ha
a che fare con lo spazio in cui si va ad intervenire: un concetto che non cambia quando siamo
di fronte ad una superficie piana, o quando ci confrontiamo con un elemento tridimensionale.
Il corso si suddivide in lezioni teoriche e pratiche, incentrandosi su tematiche che
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spaziano dal ridisegno di uno spazio a scelta, all’interpretazione di elementi tridimensionali
dello spazio che verrà analizzato. Progettare un qualcosa iniziando a ridisegnarne lo spazio,
significa entrare in relazione con quello stesso spazio conoscendolo. Ogni allievo svilupperà
una tematica differente in base alla propria sensibilità e ricerca personale, sviluppando
individualmente durante il corso temi e problematiche proprie. Questa metodologia comporta
uno approfondimento della propria ricerca personale e di riflesso una conoscenza di tecniche
parallelamente indagate anche dagli altri allievi. Sarà “il progetto a decidere la tecnica per
sviluppare il proprio lavoro” (M. Maloberti), di fatto non ponendo alcuna predilezione su
tecniche o materiali siano essi antichi o contemporanei. L’esame finale verterà sulla
presentazione degli elaborati svolti durante il corso con qualsiasi “medium” tecnico, sia
bidimensionale che tridimensionale, sotto forma di maquette o rendering 3D.
Durante il corso saranno organizzate delle visite a diverse mostre temporanee o
permanenti per approfondire le tematiche svolte.
Bibliografia ragionata.
BALTRUSAITIS, J., Anamorfosi o Thaumaturgus opticus, Adelphi, Milano, 2004; BRUSATIN, M., Storia delle Linee, Einaudi, Torino, 1993; DI NAPOLI, G., Disegnare e Conoscere Einaudi, Torino, 2004; FABRO, L., Arte Torna Arte, Einaudi, Torino, 1999; FLORENSKIJ, P., Le porte regali, Adelphi, Milano, 2010; KRAUSS, R., Reinventare il medium, Bruno Mondadori, Milano, 2004; MUNARI, B., Il Cerchio - Il Triangolo - Il Quadrato, Corraini, Mantova, 2005; O’DOHERTY, B., Inside the White Cube, Johan & Levi, Milano, 2012.
5) ABAV3 - DISEGNO per l’INCISIONE Prof. Veronica ZANARDI
Il gioco di parole dessin e dessein, stabilisce il nesso e dunque l’importanza, che molti
artisti attribuirono o attribuiscono nelle loro creazioni, al disegno.
Dissimile a seconda dei temperamenti, delle ambizioni e dei principi, il disegno pone
relazione tra pensiero ed opera, quale parte integrante del processo creativo. Poiché ogni
disegno è anche un progetto ed aiuta ad affinare l’intelligenza dello sguardo, prerogativa del
corso è approfondire la riflessione sull’importanza del disegno come luogo di ricerca, mezzo di
espressione e via di trasmissione nell’accezione più astratta e pratica dei termini. La relazione
tra disegni e stampe oggetto del corso, si fonda sulla comprensione della pratica creativa che
li vede da sempre in relazione. Se alle incisioni in passato era affidato il compito di riprodurre
e divulgare i disegni, è già dal Neoclassico che gli artisti incidono “invenzioni” e studi. Questa
dunque la strada che s’intende perseguire permettendo agli studenti una “libertà
autobiografica” individuale, attraverso il quale i disegni possano esistere.
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Poiché esso stesso scoperta o documentazione autobiografica di un evento, il disegno
è momento di studio propedeutico in cui realtà e progetto diventano inseparabili, grazie all
quale penetrare l’intimità degli artisti, assistendone alla “creazione”. Il disegno si configura
come un bisogno privato d’indagine, scoperta e sperimentazione dei singoli autori.
Il corso si svolge prevalentemente in forma laboratoriale, con un ruolo attivo degli
studenti chiamati ad un costante esercizio pratico ed analitico. Due le finalità: da una parte
consistere una lettura consapevole di disegni realizzati da artisti, identificandone le
connessioni tra aspetti tecnico-materici e poetica; dall’altra porre il disegno quale strumento
linguistico per un’indagine personale attraverso la proposta di temi-chiave e/o
l’approfondimento pratico di elementi grammaticali come: gesto, segno, tratto, macchia,
pieno/vuoto, luce/ombra, simmetria/asimmetria, equilibrio, ritmo, movimento, volume,
forma, spazio e colore.
Bibliografia ragionata.
BACHELARD, G.,
La poetica dello spazio, Dedalo 2006;
BOULEAU C.,
La geometria segreta dei pittori, Electa 1996;
DE SANNA, J.,
Forma. Le idee degli artisti 1943-1997, Costa & Nolan, Milano, 1999;
MERLEAU-PONTY, M.,
L’occhio e lo spirito, SE, Milano, 1989;
KLEE, P.,
Teoria della forma e della figurazione. Storia naturale infinita, Feltrinelli 1976;
ROSENBERG, P.,
Dal disegno alla pittura, Biblioteca Electa, 2002;
SARTRE, J.-P.,
L'immaginario: psicologia fenomenologica dell'immaginazione, Torino, Einaudi, 2007.
Informazioni e riferimenti a specifici artisti, alla varietà dei modi stilistici, tematici e poetici che li hanno distinti, sono indicati durante il corso delle lezioni.
6) ABAV3 - DISEGNO per la PITTURA Prof. Tetsuro SHIMITZU
Caratteristica fondante del corso in oggetto è la ricerca avviata in funzione al fare pittorico. Tale ricerca si articolerà in tre fondamentali momenti che interessano il processo artistico, dalla visione alla rappresentazione pittorica, ponendo in continuo dialogo la storia d’arte e la contemporaneità.
Il primo è un approccio obbiettivo, originato dal confronto tra la grammatica della forma
e quella del colore in rapporto alla realtà fenomenica. Il secondo è un approccio soggettivo che interessa la realtà interiore e dunque la
possibilità di rappresentarla attraverso prove tematiche. Il terzo approccio è invece rivolto alla materia pittorica, imprescindibile veicolo
espressivo.
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Verranno in questa fase proposte diverse esercitazioni atte a verificare i possibili rapporti scaturiti dall’impiego di materiali differenti partendo da un’attenta analisi dei metodi pittorici più tradizionali salvo arrivare alla sperimentazione di nuovi processi.
Fine dei tre momenti brevemente illustrati è quello di individuare una formulazione
originale e personale, capace di tradurre la poetica dei singoli autori. Bibliografia ragionata.
ALBERS, J., Interazione del colore, il Saggiatore; ARGAN, G.C., L’arte moderna 1770/1970, Sansoni; ARNHEIM, R., Arte e percezione visiva, Feltrinelli; BALLO, G., Occhio critico 1,2, Longanesi & C.; DE CHIRICO, G., Piccolo trattato di tecnica pittorica, Libri scheiwiller; MENNA, F., La linea analitica dell’arte moderna, Einaudi; MATISSE, H., Scritti e pensieri sull’arte, Einaudi; SARTRE, J.P., L’immaginario, Giulio Enaudi Editore, Torino 2007.
7) ABAV3 - DISEGNO per la SCULTURA Prof. Marco SCIFO
Poiché nel contemporaneo il disegno è strumento del fare artistico, la promozione del
linguaggio personale sarà considerata fondamentale per uno studio e una ricerca che presuppone una consapevole e continua verifica dei processi che producono l’immagine. Il disegno come fondamento pratico e base teorica per le arti emerge già nei Commentari di Lorenzo Ghiberti, riconoscendone la facoltà di fissare direttamente l’osservazione, costituendo la prima idea di un’opera. L’approccio al soggetto sarà parte integrante dell’operazione di accertamento e di controllo delle capacità percettive e espressive di ogni allievo, a cui verrà chiesto di sviluppare competenze individuali e capacità critica.
Gli obbiettivi formativi sottintendono a preparare l’allievo specificamente nell’ambito
della Scultura, per la quale la realizzazione di un buon disegno costituisce l’obiettivo generale del corso. Ogni studente persegue tuttavia un suo percorso differenziato in funzione di propri interessi ed attitudini, imparando l’affinamento della percezione in un metodo che chiede in cambio l’essere valutati nel rappresentare. I moduli laboratoriali propongono un tema con relativa impostazione teorica, cui fa seguito la pratica in laboratorio.
Verrà utilizzato un modello vivente da esaminare e ritrarre in relazione con lo spazio
reale che permetta all’allievo di studiarne forme e volumi al pari verranno ritratti (still life) gessi e nature morte che rispetto al corpo umano necessitano di un approccio differente. Si svolgeranno esercitazioni relative alla progettazione di sculture e più in genere di opere installative che dialoghino con lo spazio.
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Bibliografia ragionata.
CELANT, G., Public Body di Germano Celant, Marina Abramovic, 2001; MARTINI, A., Scultura lingua morta, (edd. dal 1960 al 2005); MENNA, F., La linea analitica dell'arte moderna. Le figure e le icone, Einaudi, 1975; KRAUSS, R., Passages in Modern Sculpture, 1981. 8) ABPR16 - DISEGNO TECNICO e PROGETTUALE Prof. Massimo GALLUZZI
Il corso, quale obiettivo primario, designa l’insegnamento dei codici strumentali
costituenti la narrazione grafica del progetto, dunque l’apprendimento e l’applicazione di una coreografia segnica che, attraverso l’interpretazione individuale di linguaggi normati, mostri adeguatamente la realtà epifanica “gettata-in-avanti”, appunto “pro-gettata”.
L’allievo è dunque chiamato a misurarsi con un processo autopsico in cui formulare la
propria interpretazione critica della téchne, selezionandone i dispositivi di “messa in posa” soggiacenti all’oggetto da raffigurare. Articolato in tre unità didattiche, l’insegnamento si prefigge la conoscenza di una metodologia la cui poesia risiede nell’intellegibilità notazionale (utente del disegno), nella riproducibilità grafica (media di restituzione) e, infine, nella caratterizzazione segnica (identità autorale). Per singololarità di modulo sono attesi esercizi strutturati in un percorso di revisioni in cui dimostrare l’applicazione pratica del compendio teorico.
Il corso, maturando la forma mentis di un progettualità, alterna approfondimenti
individuali a collettivi, cicli di lezioni ex-cathedra a momenti di confronto, maturando, quale condizione identitaria, l’interdisciplinarietà strumentale negli ambiti pittorici, decorativi e scenografici. Un’esplorazione in media res di quegli attriti che, dal Moderno, continuano a perseguire l’ambizione di ricongiungere il sapere tecnico-scientifico a quello artistico-poetico.
Bibliografia ragionata.
A.A.V.V., Quaderni del manuale di progettazione edilizia, Hoepli editore, Milano 2006; ANCESCHI, G., L'oggetto della raffigurazione, Etaslibri, Milano, 1992; DOCCI, M., MAESTRI, D. GAIANI, M., Scienza del disegno, Utet, Torino, 2011. ENTE NAZIONALE DI UNIFICAZIONE, M1 Norme per il disegno tecnico (I. Norme generali, II. Edilizia e settori correlati), Milano; ROSETTI, G., Progetto e modello digitale. Manuale di disegno e modellistica al PC, Giorgio Rossetti editore, E.book 2008, ilmiolibro.it, 2009.
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9) ABAV2 - ILLUSTRAZIONE Prof.ssa Elisabetta GOLINELLI
La disciplina viene affrontata in forma principalmente laboratoriale, completata dall’analisi in aula di un ampio apparato iconografico in formato cartaceo, con particolare riferimento all’illustrazione d’autore realizzata a mano dalla seconda metà del Novecento al contemporaneo. Il percorso formativo comprende la visita a mostre di settore rilevanti.
Obiettivo didattico non è solo approfondire l’aspetto dell’applicazione professionale, ma
sviluppare sensibilità e consapevolezza degli strumenti grafici e delle potenzialità espressive proprie dell’immagine illustrata, con particolare attenzione alla forma dell’illustrazione fiction. Il livello avanzato della formazione viene dedicato allo sviluppo della capacità progettuale individuale, affrontando il processo creativo di una o più illustrazioni, dal layout alla tavola originale su carta. Bibliografia ragionata. AA.VV., I manifesti di Mattotti, Edizioni Nuages, Milano, 2002 LAFUENTE, M., Tecniche dell’illustrazione di moda, Evergreen GmbH, Koln, 2008 MATTEI M. G., (a cura di), PIXAR, 25 anni di animazione al PAC, Chronicle Book, S.Francisco – 24 Ore Cultura, 2011; MUNARI, B., Design e comunicazione visiva. Contributo a una metodologia didattica, Economica Laterza, Roma-Bari, 2006 VASSALLI, P., (a cura di), Artist and Masterpieces of Illustration - 50 Illustrators Exibitions, 1967 /2016, Bologna Children’s Book Fair, Corraini Edizioni, Mantova, 2016. 10) ABST48 - STORIA delle TECNICHE ARTISTICHE Prof. Maria MANCINI
Il corso, con gli strumenti della ricerca storica, della letteratura artistica, degli studi di
laboratorio e con l’ausilio di videoproiezioni, intende illustrare lo studio delle opere d'arte nella loro consistenza tecnico-materica in rapporto con le scelte della committenza, le specifiche qualità di singoli artisti o botteghe e la messa a punto di più o meno complessi e raffinati procedimenti esecutivi del loro sorgere, affermarsi e venir meno.
In considerazione delle trasformazioni che investono i materiali e i procedimenti, verranno analizzati i principali snodi della storia delle diverse tecniche dal loro primo impiego in campo artistico fino ai giorni attuali, mettendone in evidenza le fasi di innovazione così come i recuperi della tradizione nel contesto della società contemporanea, sottolineando naturalmente anche il passaggio dalla dimensione manuale a quella digitale dell’operare artistico. Saranno pertanto programmati momenti di esercitazione, di riconoscimento tecnico, nonché visite nei musei e in alcuni studi di artisti contemporanei.
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BRERA
Bibliografia ragionata.
ARGAN, G.C., Tecnica (ad vocem), in Enciclopedia Universale dell’Arte, Venezia-Roma, 1965 (o ristampa), vol. XIII, coll. 686-691; CAFFARO, A., (a cura di). Teofilo monaco. Le varie arti, Palladio, Salerno 2000; MALTESE, C., (a cura di), Le tecniche artistiche, Mursia, Milano 1973-81; PUGLIESE M., Tecnica mista. Come è fatta l’arte del Novecento, Milano, Mondadori, 2012; TOSATTI, S. B., Trattati medievali di tecniche artistiche, Jaca Book, Milano 2007; VASARI, G., Le tecniche artistiche, introduzione e commento di G. Baldwin Brown, Vicenza, Neri Pozza, 1996. Durante il corso verrà indicata una bibliografia specifica in riferimento alle diverse tecniche affrontate. 11) ABST52 - TEORIA E STORIA dei METODI DI RAPPRESENTAZIONE Prof. Alessandro CHELI Lo studio della materia avviene tramite l’approfondimento di argomenti monotematici inerenti all’evolversi dei fenomeni rappresentativi, maturati nei diversi contesti storici per soddisfare pragmaticamente e con fondatezza scientifica, necessità essenziali per la raffigurazione iconologica, nella concezione spaziale dell’architettura e della scenografia, con un utilizzo prevalente degli elementi della geometria descrittiva e di specifiche tecniche grafiche e pittoriche. Oltre ai normali fenomeni rappresentativi di natura logica e concreta, si osservano esempi di carattere ambiguo o paradossale che pure mantengono inconfutabili fondamenti scientifici, come gli anamorfismi. Nel caso dell’architettura si considerano molteplici esigenze rappresentative che comprendono il rilievo e la progettazione, ma anche fenomeni successivi al progetto, di divulgazione, studio e archiviazione. La rappresentazione dell’architettura viene ampiamente considerata con una specifica analisi dei trattati: da quello di Vitruvio alle più recenti pubblicazioni inerenti la modernità o la postmodernità. Tramite lezioni ex-cathedra sugli argomenti basilari sopra elencati., l’aspetto pratico-esecutivo dell’insegnamento viene affrontato con l’assegnazione di temi di ricerca e con specifici esercizi di geometria descrittiva sulla costruzione dei poliedri regolari o di particolari architettonici. Le modalità d’esame prevedono un colloquio riguardante i temi svolti durante l'Anno Accademico.
Bibliografia ragionata. A.A. V.V. Teoria dell’Architettura, 89 trattati dal rinascimento ad oggi, Taschen, Colonia 2011. A.A.V.V. La Pittura italiana, i maestri di ogni tempo e i loro capolavori, Electa, Milano 1997; CHITHAM, R.,
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Accademia di Belle Arti di Brera tel. 0286955312 fax 0286403643 e-mail: [email protected]
ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI
BRERA
Gli Ordini classici in Architettura, Hoepli, Milano 1987; DE SIMONI, L. DE SIMONI, P., Spazio prospettico, Bonaci editore, Roma 1976; DE WITT, A., Incisione italiana, Hoepli, Milano 1950; DOCCI, M., Teoria e pratica del disegno, Laterza, Roma – Bari 1998; PALLADIO, A., I quattro libri dell’ Architettura, (copia anastatica della prima edizione di Venezia, 1570) Milano, Hoepli, Milano, 1990. 12) ABAV2 - TECNICHE dell'INCISIONE CALCOGRAFICA Prof. Rosanna PELLICANI
Si affronterà lo studio teorico e pratico delle tecniche calcografiche dirette e indirette.
Partendo dal disegno, eseguito con le tecniche della matita, del gessetto e dell' inchiostro a pennino e steso a pennello, si svilupperà ogni progetto in ambito incisorio, utilizzando, in modo particolare, le tecniche dirette della "puntasecca" e le tecniche indirette della "cera molle", dell' acquaforte e dell'acquatinta (acquatinta per coperture, "maniera a zucchero", "maniera al sale", ecc.).
Si accennerà alle tecniche dirette del bulino e della "maniera nera" e alle tecniche
indirette della "maniera a lavis" e della "morsura diretta". Si apprenderà la tecnica della stampa calcografica e si farà cenno alla stampa a più colori. Si imparerà a scrivere la scheda tecnica dell' opera e a costruire una cartella di incisioni. Si accennerà alla storia dell'incisione e alle tecniche dell' incisione e della stampa xilografica e litografica, così come alla realizzazione di un libro d'artista.
Durante il corso verrà fornito materiale bibliografico di carattere sia generale che
monografico e si potranno organizzare visite didattiche presso le storiche raccolte di stampa, oltre ad incontri con artisti incisori operanti nel mondo della grafica d' arte.
Bibliografia ragionata.
BATTISTONI, A., Tecniche dell’incisione, Neri Pozza Editore, Vicenza, 1973; BUSCAGLIA, R., Incisione calcografica e stampa originale d’arte, Quattroventi, Urbino, 1988; GARIAZZO, P. A., La stampa incisa, S. Lattes & C. Editori, Torino-Genova, 1907; HIND, A. M., Storia dell’incisione dal XV secolo al 1914, Umberto Allemandi & C., Torino, 1998; MELIS MARINI, F., L’acquaforte, U. Hoepli, Milano, 1916; SALOMON, F., Il conoscitore di stampe, Umberto Allemandi & C., Torino, 1986; SEVORLINI, L., Dizionario illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, Gorlich Editore, Milano, 1955; SEVORLINI, L., L’arte di incidere, Editore G. Lavagnolo, Torino, 1971.
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13) ABAV6 - TECNICHE e TECNOLOGIE delle ARTI VISIVE Prof. ARCANGELO (Arcangelo Esposito)
Il sapersi esprimere attraverso una propria e autonoma gestualità formale o informale
che sia, da sempre, rappresenta il vero punto di partenza per quell’abilità di talento e di
studio che permette di destreggiarsi fra le varie tecniche dell’arte per la comprensione del
proprio “gesto” che comporta sempre una scelta radicale facendo esistere l’arte nella
sensazione o nella composizione, prendendo ad esempio un movimento del passato o più
semplicemente, attingendo a un proprio vissuto. Il pittore, lo scultore, il fotografo, il grande
comunicatore, è colui che, innanzitutto, nel corso della sua ricerca, è riuscito ad acquisire il
gesto, da cui la riconoscibilità, per esprimersi in modo personale ed autonomo: far esistere
l’arte nella sensazione o nella composizione, nell’ordine o nella casualità, nella figurazione o
nell’astrazione.
Se l’intera Storia dell’Arte può servire da guida, il mio corso cercherà di lavorare
individuando un ampio repertorio visivo e pratico del “gesto”, tenendo conto di tecnologie
nuove e tendenze (e di come saperle utilizzare) e lasciando che il singolo sia sempre capace
di sfruttare le differenti tecnica senza mai fermarsi ad esse: cioè permettere all’allievo di
diventare sé stesso, il proprio gesto. Le lezioni si svolgono prevalentemente in forma
laboratoriale, invitando gli studenti alla sperimentazione in aula. Vengono inoltre organizzati
incontri con artisti, critici, curatori e galleristi, protagonisti della scena dell’arte
contemporanea, portano la propria esperienza, confrontandosi con i partecipanti. Bibliografia ragionata.
APPOLINAIRE G., I pittori cubisti. Meditazioni estetiche. Editore Abscondita; DELEUZE, G. Francis Bacon. Logica della sensazione, Edizioni Quodlibet; CAMERON J., La via dell’artista. Come ascoltare e far nascere l’artista che è in noi, Editore Longanesi; KRAUSS R., Reinventare il medium. Cinque saggi sull’arte di oggi, Bruno Mondadori Editore; SOLLERS P., il paradiso di Cézanne, Editore Abscondita; KANDINSKIJ, V., Lo spirituale nell’arte, Editore SE.