FABBISOGNI ENERGETICI Prof. Paolo Polidori Università di Camerino.
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FABBISOGNI ENERGETICI
Prof. Paolo Polidori
Università di Camerino
Fabbisogno EnergeticoE’ rappresentato dalla quantità di energia di origine
alimentare necessaria ad assicurare un buono stato di salute e a sostenere un’attività fisica sufficiente.
Specifiche richieste energetiche riguardano situazioni quali la gravidanza, l’allattamento o quando si pratica sport a livello agonistico oppure lavori altamente debilitanti.
Esistono 2 unità di misura:kilocaloria (kcal) o Caloria: è un’espressione di
calore.kilojoule (kJ): è un’espressione di lavoro.1 kcal = 4,186 kJ
DISPENDIO ENERGETICOIn un individuo adulto comprende 3 diverse
componenti:
• Metabolismo basale: rappresenta il 60-75% del fabbisogno calorico totale;
• Termogenesi indotta dalla dieta: rappresenta circa il 10% del totale;
• Costo energetico dell’attività fisica: contribuisce per il 15-30%;
Nei bambini si dovrà tenere conto anche del fabbisogno energetico di accrescimento.
Metabolismo BasaleE’ l’energia richiesta per le attività necessarie
al mantenimento delle normali funzioni dell’organismo e l’omeostasi, ovvero rappresenta il consumo calorico in condizioni di totale riposo e di benessere termico.
Una quota considerevole di tale energia, circa il 30%, è consumata dal fegato per le attività metaboliche
Fattori di Variazione Metabolismo Basale - 1
Corporatura: i soggetti minuti consumano meno energia dei corpulenti;
Composizione Corporea: il metabolismo basale è direttamente correlato con la percentuale di massa magra (tessuto muscolare);
Età: soggetti in età avanzata consumano meno energia di un adulto, i bambini ne consumano di più
Fattori di Variazione Metabolismo Basale - 2
Sesso: le donne hanno un metabolismo basale inferiore del 5-10% rispetto ad un coetaneo con stesso peso e altezza;
Stato Ormonale: ipo/ipertiroidismo, ciclo mestruale, gravidanza, ecc., possono modificare il metabolismo basale;
Altri fattori:stress, febbre, notevole sviluppo muscolare (atleti) provocano aumento del metabolismo basale.
Determinazione Fabbisogno Calorico
Calorimetria Diretta: misura il calore rilasciato dall’organismo;
Calorimetria Indiretta: misura l’ossigeno consumato per ossidare i nutrienti;
Metodi Non Calorimetrici: basati sulla relazione tra fenomeni fisiologici (battito del cuore) e il consumo di ossigeno.
Queste metodiche possono essere molto accurate, ma richiedono attrezzature specifiche e ambienti controllati.
Equazioni Calcolo Fabbisogno Calorico Metabolismo Basale Maschi
Sesso ed Età Equazione
Maschi
0-3 (60.9 x kg p.c.) - 54
3-10 (22.7 x kg p.c.) + 495
10-18 (17.5 x kg p.c.) + 651
18-30 (15.3 x kg p.c.) + 679
30-60 (11.6 x kg p.c.) + 879
> 60 (13.5 x kg p.c.) + 487
p.c.: peso corporeo
Equazioni Calcolo Fabbisogno Calorico Metabolismo Basale Femmine
Sesso ed Età Equazione
Femmine
0-3 (61.0 x kg p.c.) - 51
3-10 (22.5 x kg p.c.) + 499
10-18 (12.2 x kg p.c.) + 746
18-30 (14.7 x kg p.c.) + 496
30-60 (8.7 x kg p.c.) + 829
> 60 (10.5 x kg p.c.) + 596
p.c.: peso corporeo
Calcolo Fabbisogno Calorico Attività Fisica
Stile di Vita – Attività Fattore Moltiplicazione Metabolismo Basale
Allettato – Sedia rotelle 1.2
Lavoro molto sedentario 1.4 - 1.5
Lavoro poco sedentario 1.6 – 1.7
Lavoro in piedi 1.8 – 1.9
Sportivo abituale 2.1 – 2.2
Lavoro pesante – Atleta 2.0 – 2.4
Calcolo Fabbisogno Energetico Totale
1. Calcolo Metabolismo Basale
2. Moltiplicare il risultato per il fattore di correzione associato all’attività fisica
3. Aggiungere 10% per la termogenesi indotta dalla dieta
Tali calcoli basati sulle equazioni prima segnalate danno un fabbisogno approssimativo ma ben indicativo.
Esempio Calcolo Fabbisogno Calorico Donna normopeso 35 anni – 52 kg casalinga
Calcolo kilocalorie
Metabolismo basale
(8.7 x 52) + 829 1281.4
Consumo per attività fisica
1281.4 x 1.8 2306.5
Termogenesi della dieta
10% precedente 230.7
TOTALE Somma dei 2 precedenti
2537.2
STATO NUTRIZIONALE
Riflette il grado di rispondenza tra l’assunzione di nutrienti ed il fabbisogno fisiologico di un individuo : un bilancio ottimale tra richiesta e consumo è fondamentale per il raggiungimento del benessere.
Lo sbilancio nutrizionale può esprimersi con un peso in difetto (magrezza eccessiva), spesso associata a disordini del comportamento alimentare, o in eccesso (obesità), comune nei Paesi industrializzati.
Indice di Massa Corporea
Parametro che consente di calcolare il Peso Ideale di un soggetto.
Viene abbreviato IMC oppure BMI (Body Mass Index).
IMC = Peso (kg) Altezza (m)2
Esempio: IMC = 90 90 = 29.9 1.752 3.06
Condizioni Peso Corporeo - IMC
CATEGORIA Intervallo di IMC
Sottopeso < 18.5
Normopeso 18.5 – 24.5
Sovrappeso 25 – 29.9
Obesità moderata 30 – 34.9
Obesità severa 35 – 39.9
Obesità grave > 40
Sovrappeso e ObesitàIl sovrappeso è la condizione in cui il peso di un
soggetto eccede il valore ideale per la rispettiva altezza: quando la condizione di sovrappeso diventa eccessiva si parla di obesità.
I soggetti obesi sono considerati una fascia a rischio per lo sviluppo di malattie croniche: un aumento di peso del 20% è correlabile ad un incremento dell’incidenza di malattie coronariche, ipertensione, iperlipemie e diabete mellito tipo 2. L’obesità è inoltre associata a patologie quali calcoli alla cistifellea, apnea notturna ostruttiva e altre malattie respiratorie.
CAUSE OBESITA’
Negli USA l’obesità assume proporzioni preoccupanti. In Italia il problema è importante nella popolazione adulta, più preoccupante tra gli adolescenti, tanto da presagire nel futuro un incremento esponenziale di malattie croniche ad alto costo sociale (diabete, malattie cardiache, ecc.).
Le cause dell’obesità sono dovute a fattori ambientali e genetici, oltre ad aspetti psicologici e culturali.
DISORDINI COMPORTAMENTO ALIMENTARE
Tali patologie compaiono con maggior prevalenza nelle società in cui essere molto magri (specialmente per le donne) è pubblicizzato come un obiettivo ideale da raggiungere.
Dimagrire significa poter aspirare alla felicità, al successo e a tutto ciò che viene associato dai mass-media ai soggetti molto magri (moda, mondo dello spettacolo, ecc.).
L’età più a rischio è tra i 13 ed i 18 anni, il sesso più a rischio quello femminile.
ANORESSIA NERVOSA
Basata sulle seguenti caratteristiche:
• Rifiuto di mantenere il peso corporeo nei limiti considerati normali per età e altezza.
• Terrore di prendere peso ed ingrassare, anche se fortemente sottopeso.
• Sottovalutazione dei pericoli associati all’estrema magrezza.
• Amenorrea per almeno 3 cicli consecutivi.
BULIMIA NERVOSALe caratteristiche comportamentali sono:• Ricorrenti episodi di abbuffate, sensazione
di non riuscire a smettere di mangiare.• Ricorrenti atteggiamenti compensativi,
quali induzione di vomito, uso di diuretici e lassativi, digiuno o esercizio fisico esagerato.
• Gli episodi si ripetono per 2 volte la settimana nell’arco di almeno 3 mesi.
• Il disturbo può essere indipendente dall’anoressia nervosa.
Terapia Dietetica per Soggetti Obesi
L’obiettivo prioritario non è il raggiungimento del peso ideale (non realistico) quanto della capacità di gestirsi la dieta allo scopo di ottenere e mantenere il minor peso ragionevolmente possibile e compatibile con la salute.
Per stabilire una dieta ideale si dovrà tenere conto del grado di obesità (lieve, grave, ecc.) e delle eventuali patologie associate (diabete, ipertensione, iperlipemia, ecc.).
Prodotti Dietetici per Soggetti Obesi
Non esistono prodotti miracolosi; l’uso di prodotti ipocalorici (dolcificanti) possono essere utili per rendere la dieta meno punitiva, aumentandone le probabilità di successo.
Sono in commercio numerosi prodotti destinati a diete ipocaloriche per la riduzione del peso: il loro utilizzo può contribuire all’osservanza della dieta.
SOSTITUTI DEL PASTO - 1
Sostituti dell’Intera Razione Giornaliera• Forniscono tutti gli elementi essenziali per
la giornata;• Apporto calorico compreso fra 800 e 1200
kcal;• Distribuzione della calorie: proteine 25-
50%, lipidi < 30%, zuccheri il resto;• Contengono almeno 30 g di fibra e il 100%
del fabbisogno di minerali e vitamine;• Non vanno usati oltre le 3 settimane senza
controllo medico.
SOSTITUTI DEL PASTO - 2
Sostituti di un pasto• Devono essere integrati con un’opportuna
quantità di alimenti;• Devono avere un apporto calorico compreso
tra 200 e 400 kcal;• Devono presentare la distribuzione di
calorie:• 25-50% proteine, lipidi 30%, il resto
zuccheri.• Devono contenere almeno 10 g di fibra e il
30% del fabbisogno di minerali e vitamine.
PRODOTTI AD EFFETTO SAZIANTE
Esistono numerosi integratori dietetici a base di fibre solubili commercializzati per diete dimagranti. La fibra più comunemente utilizzata nei prodotti “ammazza fame” è il chitosano, polisaccaride ottenuto dalla chitina estratta da alcuni crostacei marini e dallo zooplancton. Essendo una fibra solubile e quindi facilmente rigonfiabile, assunta prima del pasto può attenuare la sensazione di fame.
Altro composto è la gomma guar, polisaccaride estratto dai legumi.
Prodotti contenenti inibitori dell’-amilasi
Recentemente sono entrati in commercio numerosi prodotti contenenti isolati proteici vegetali che limiterebbero l’assorbimento dei carboidrati, mediante inibizione dell’attività dell’-amilasi.
La documentazione clinica è praticamente inesistente e l’efficacia è probabilmente da attribuirsi alla dieta ipocalorica che deve essere rigorosamente affiancata all’uso di questi preparati.
Terapia Dietetica dei Disordini del Comportamento Alimentare
Nel caso in cui si debba intervenire su soggetti con disordini del comportamento alimentare, bisognerà innanzitutto valutare lo stato clinico che in alcuni casi richiede l’ospedalizzazione.
L’intervento spesso prevede la collaborazione di più professionisti: medico, nutrizionista, psicologo e/o psichiatra. Se il paziente rifiuta di essere alimentato spesso l’intervento dietetico è di tipo enterale o parenterale.
Siti Web Consigliati
www.sinu.it/larn/energia.asp
www.nutrifit.org
www.dietaweb.it
Grazie per l’attenzione.