Explomare power point
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ANTEPRIMA
ESPOSIZIONE
C’E’ CHILAVORA SUL PRATICO …
… ECHIDITESTA …
… CHI GUARDA GLI ALTRILAVORARE…
…CHI CERCA DI RIPRODURREL’ITALIA …
… CHI CONTINUA A RICERCARE …
… E ORA SI COLORAIL MARE.
PROFE … QUESTE CONCHIGLIE NON FINISCONO PIU’ !
UNA PROVAPER LE COSTE ITALIANE …
UN ULTIMO TOCCO DI COLORE…
… E DIREI CHE SIAMO PRONTI.
PROGETTO EXPLOM@RE
Realizzato dalla classe 2 A nell’ann0
scolastico 2015-16
Evoluzione del Mediterraneo
Studio del litorale: rocce,coste,sabbie.A cura di: Cobelli Cristian,Craciun
David,Demarco Pamela,Silvestri Alice.
Argomenti trattati :
Evoluzione del Mar Mediterraneo
Studio dei litorali
Formazione e cambiamenti del Mar Mediterraneo dalle origini fino ai
nostri giorni.
Sabbia
Rocce
Coste
Evoluzione del Mar Mediterraneo
Periodo Cretaceo: 65 milioni di anni
fa. Inizio processo di disgregazione delle masse continentali; nasce l’oceano Atlantico e le Americhe si allontanano progressivamente dal resto dei blocchi continentali.
Inizia la storia moderna del Mediterraneo che si stacca dell’Oceano Altantico a causa di un proseguimento della spinta della zolla africana.
Neogene da 23,03 a
2,588 milioni di anni fa
Ingressioni marine minori formano laghi sul bacino padano.
Il Mediterraneo diventa un golfo dell’Atlantico; è collegato ad esso da due varchi: a Nord Spagna e Portogallo, a Sud in rif oceanico del Marocco.
Miocene1°epoca del
Neogene
Pliocene 2°epoca del
NeogeneLe acque dell’Atlantico regrediscono. Iniziano le grandi oscillazioni climatiche globali che condizionano la flora e la fauna del mar Mediterraneo, Oggi.
E’ un mare quasi completamente chiuso circondato da terre (Europa – Asia – Africa) . E’ collegato all’Oceano Atlantico e all’Oceano Idiano grazie a due stretti: Stretto di Gibilterra e Canale di Suez.
La composizione della sabbia.
Sabbia = roccia sedimentaria clastica frantumata proveniente dall’erosione di altre rocce tra le quali l’arenaria
(roccia sedimentaria).
Struttura : è formata da granuli di dimensione comprese tra i 2 e gli 0,063 mm.
Forme : nel momento in cui si deposita, la sabbia dà origine a tipiche forme.
SPIAGGIA se l’agente di
trasporto è il moto ondoso
DUNA se viene trasportata dal
vento
BARRA se trasportata dalla corrente marina
La formazione della sabbia.
Avviene nel corso di un lungo tempo, può formarsi attraverso tre meccanismi :
Per erosione di rocce persistenti di qualunque natura.
Per precipitazione chimica da acque ipersaline.
Per accumulo di scheletri e gusci di organismi, come le conchiglie .
Questi meccanismi portano alla formazione di diversi tipi di sabbia:
Sabbia silicea Sabbia
calcarea
Sabbia micacea
Sabbia glauconitic
a
Classificazione della sabbia.
In base ai minerali che contengono si suddividono in
SABBIE CHIARE composte da quarzo e feldspati .
SABBIE SCURE composte da magnetite, ematite, egranato.
In base alla dimensione dei loro granelli si suddividono in
SABBIE FINI SABBIE MEDIE
SABBIE GROSSOLANE
In base al colore con la quale essa si presenta
NERA vicino ad un vulcano
BIANCO ROSATA nei pressi di una barriera corallina
BIANCHISSIMA Caraibi, Seychelles e Mar Rosso
Cosa si ricava dalla sabbia.
Dalle sabbie SILICATE si ricava SILICIO utilizzato per la fabbricazione di:
CEMENTO MATTONI VETRO CIRCUITI INTEGRATI
Utilizzi della sabbia.
Sabbie QUARZOSE si usano come ABRASIVI.
Sabbie composte da MINERALI si usano per la produzione di FILTRI D’ACQUA.
In EDILIZIA e nel RESTAURO si usa la sabbiatura per pulire.
Le rocce.
Differenza tra minerale e roccia:
- I minerali sono elementi semplici o composti che a volte si presentano come cristalli;
- Le rocce sono aggregati di minerali diversi, nelle quali si possono trovare anche dei fossili.
Come si formano le rocce:- Si formano partendo da uno dei
minerali più diffusi, il quarzo, che è composto da silicio e ossigeno;
- - il granito è una roccia formato da un miscuglio di cristalli di quarzo, fedelspato e biotite
Come si formano i minerali: - I processi che portano alla
formazione dei minerali, sono tre: solidificazione, deposizione e sublimazione.
I minerali si dividono in:
Basalto, olivina,
ossidiana , ortoclasio, biotite
SILICATI
Rosa del deserto, gesso
SOLFATI
Calcio, magnesio,
sideriteCARBONATI
La costa.
Costa = la linea di confine tra la terra emersa e l’acqua di un mare.
Coste alte: Piu’ o meno frastagliate e in genere a
picco sul mare
valloni nelle coste dalmate dell’alto Adriatico
Promontorio del Gargano ( tratto di costa con rilievi che
sporge sul mare)
Coste basse: Possono essere sabbiose, a ciottoli o rocciose. Costituiscono la maggior parte dei litorali del Mar Mediterraneo.In generale hanno un andamento rettilineo e degradano in acque poco profonde. Spesso presentano DUNE, cumuli di sabbia portati dal vento.
Le coste del Mar Mediterraneo si dividono in:
Bibliografia:- Testo di scienze «Natura avventura» casa editrice Paravia Pearson , di Gianfranco Bo e Silvia Dequino
- Testo di geografia « Terra nostra» classe 1° , casa editrice Mursia Scuola, di Luisa Morelli e Rosa Scelne
Sitografia:- https://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale
LE CONCHIGLIE
Realizzato da:Cerantola MartaCima IrisPansera DomenicoPugliese Giuseppe
La conchiglia è una struttura biologica rigida e dura che protegge e
sostiene gli animali dal corpo molle e senza scheletro appartenenti ai phyla dei molluschi e dei brachiopodi.
Nei molluschi varia a seconda delle classi ed è composta da costituenti
inorganici come il carbonato di calcio e il fosfato di calcio che gli animali estraggono dall’acqua di mare e che vengono integrati da sostanze organiche.
La conchiglia contiene l’animale come una sorta di scatola durissima, compare già nella larva e si accresce per la regolare e periodica aggiunta da nuovi tratti in corrispondenza del suo margine libero dove si osservano numerose strie di accrescimento.
La struttura della conchiglia varia notevolmente dai Poliplacofori a quella delle altre classi e consente di detenere nei molluschi due linee evolutive:
Anfineuri (Poliplacofori e Solenogastri)
Conchiferi (tutte le altre classi)
ANFINEURI
La conchiglia è costituita da 2 strati, quello superiore fatto di conchiolina calcificata e quello interno di solo carbonato di calcio.
CONCHIFERI Nei Conchiferi, la conchiglia è costituita da 3 strati fondamentali:
• periostraco, strato esterno, di aspetto corneo costituito da conchiolina (un complesso di proteine che è diverso dal collagene e dalla cheratina) secreta da ghiandole situate ai
margini del mantello e che viene deposta al margine via via che la conchiglia si accresceI due strati sottostanti formano l'ostraco:
• strato prismatico, intermedio e spesso formato da più strati secondari, anch'esso secreto dal margine del mantello: è costituito da prismi di carbonato di calcio circondati da una
membranucola di conchiolina;• strato interno o madreperlaceo, che viene secreto da tutta la superficie del mantello ed è
formato da lamelle parallele di carbonato di calcio.
Questo schema, però, può presentare numerose varianti ed il materiale calcareo può essere, a seconda della specie, aragonite o calcite o entrambi.
Per fitoplancton si intende l’insieme degli organismi autotrofi, fotosintetizanti presenti nel plancton ovvero da quegli organismi in grado di sintetizzare sostanze organiche a partire dalle sostanze inorganiche disciolte, utilizzando la radiazione solare come fonte di energia. Il fitoplancton si trova alla base della catena alimentare grande maggioranza degli ecosistemi acquatici. Il fitoplancton produce inoltre la metà dell’ossigeno totale prodotto dagli organismi vegetali della Terra.
FITOPLANCTON
Lo zooplancton è una delle tre tipologie di plancton: è composto da organismi animali non autonomi nel movimento su larga scala ma che si lasciano trasportare dalla corrente; è costituito essenzialmente da copepodi, sifonofori, scifozoi, larve di crostacei, di molluschi.
Microinvertebrati con un ruolo fondamentale nell’ecologia del mare. Lo zooplancton si divide in tre fasce a seconda della grandezza: - MESOZOOPLANCTON (crostacei); - MACROZOOPLANCTON (chetognati,salpe…); - MEGAPLANCTON (meduse); Un’altra categoria è basata sul ciclo vitale degli organismi: - OLOPLANCTON (quanto tutto il ciclo viene compiuto nel plancton); - MEROPLANCTON (quando solo uno stadio è platonico). Tra lo zooplancton sono presenti sia elementi erbivori che predatori. È alla base di
tutte le catene alimentari marine e forniscono alimento almeno a tutti i pesci.
ZOOPLANCTON
Sono una formazione tipica dei mari e oceani tropicali,composta da formazioni rocciose sottomarine biogeniche costituite e accresciute dalla sedimentazione degli scheletri calcarei dei coralli.
La sopravvivenza delle barriere coralline del Mediterraneo è messa a rischio dal riscaldamento globale e dall’acificazione degli oceani con potenziali effetti negativi sugli ecosistemi marini e di conseguenza sulle società umane.
LE BARRIERE CORALLINE
La barriera corallina Mediterranea è profonda, inaccessibile ai subacquei ed ancora misteriosa. Recente vi è stata la scoperta di una formazione di coralli bianchi vivi appartenenti alla specie MADREPORA OCULATA a 500 metri di profondità nei fondali davanti Punte Mesco alle cinque Terre.
I coralli bianchi possono essere paragonati a delle vere oasi nel deserto, in quanto offrono riparo e alimentazione a molte specie. Si è stimato che i reef di coralli bianchi ospitano una diversità biologica tre volte più elevata di quella dell’ambiente circostante. Fino ad ora erano stati trovati solo nella fonia, nel canale della Sicilia e nell’Adriatico meridionale. La scoperta dei coralli bianchi vivi nel Mar Ligure, offre un punto di partenza per ulteriori indagini nell’area, e pone le basi per l’identificazione di appropriate misure di salvaguardia di questi ecosistemi di elevata importanza scientifica ma molto delicati.
La ricerca sulla biodiversità profonda nel nostro mare deve continuare ed essere sostenuta. Anche semplicemente diffondendo questo tipo di notizie. Grazie alla possibilità di indagare il fondale a grandi profondità stiamo scoprendo sempre maggiori porzioni della nostra barriera corallina. Da tempo si sapeva che, a grandi profondità lungo le nostre coste, sulle pareti in discesa verso gli abissi erano presenti formazioni coralline: i coralli bianchi profondi del Mediterraneo. I pescherecci, spesso, raccoglievano grandi ammassi morti di questi madreporari. In passato si supponeva che ormai ci fossero solo tanatocenosi, un termine scientifico per classificare le comunità di organismi oramai morti , relitti del passato. E invece, solo una decina di anni fa , l’uso dei veicoli subacquei da ricerca ha permesso di scoprire che i coralli bianchi sono vivi anche nel nostro Mediterraneo.
I PESCI NELL’ALIMENTAZIONE
Realizzato da:
Gamberoni GiadaHu Tracy
Martellotta GianlucaRizzi Gianluca
Il pesce è uno degli alimenti essenziali della dieta occidentale, ma il suo consumo in Italia è al di sotto della media europea.• La maggior parte del pesce consumato proviene da
allevamenti.• L'effetto dei vari pesci sull'organismo varia come nel
caso del merluzzo che è ricco di proteine ma non di omega tre.
• Un'alimentazione ricca di pesce aiuta a prevenire malattie cutanee o del sistema immunitario.
L'IMPORTANZA DEL PESCE
NELL'ALIMENTAZIONE
Il pesce ha delle proprietà nutrizionali notevoli e molti sono i benefici che riesce ad apportare.E' ricco di proteine e di grassi insaturi, che sono ad alta concentrazione di omega 3, molto importanti per garantire il benessere del nostro organismo.
PROPRIETA' NUTRIZIONALI DEL PESCE
Inoltrecontribuisce allo sviluppo
dell'intelligenza, protegge la
pelle e allontana l'asma.
La composizione chimica del pesce è abbastanza simile a quella della carne, soprattutto per quanto riguarda la ripartizione dei macronutrienti.
Le principali differenze riguardano:
- le caratteristiche delle proteine, responsabili della diversa consistenza delle carni;- la diversa qualità dei grassi, in particolare la presenza degli acidi grassi polinsaturi, omega 3;- la presenza di particolari sostanze responsabili della deperibilità dei prodotti ittici e del loro odore peculiare.
COMPOSIZIONE CHIMICA DEL PESCE
I crostacei e i molluschi hanno caratteristiche leggermente diverse da quelle degli altri pesci.Le proteine sono presenti nella misura di 15-25% circa.Rispetto agli animali a sangue caldo, i muscoli dei pesci si differenziano principalmente per una minore quantità di tessuto connettivo, costituito in prevalenza da collagene, che gelatinizza a temperature inferiori.
I grassi possono oscillare tra lo 0,5 e il 22%. In base al contenuto di grassi i pesci si suddividono in:
-grassi (>10%) cioè aringhe, sardine, sgombri, salmoni;-semigrassi (6-10%) cioè triglie, coregoni, cefali, carpe, tonni, storioni e spigole di allevamento;-magri (<6%) cioè sarde, trote, dentici, orate, spigole selvatiche, merluzzi, halibut, pesce gatto, pagello, calamari, cernie, seppie, rombi, palombi, polpi e razze.Gli unici pesci con una percentuale veramente alta di grassi sono le anguille che ne contengono fino al 22%.
La carne del pesce, infatti, una volta cotta tende a sfaldarsi più facilmente rispetto a quella degli animali terrestri.Le fibre muscolari sono più corte e organizzate in lamine. Questa caratteristica si distingue molto bene quando si puliscono i pesci cucinati interi: i muscoli si dividono in lamine disposte in modo parallelo.
DIETA MEDITERRANEAUno studio conferma l'importanza di assumere acidi grassi e omega tre attraverso il consumo di pesce, di cui ne vienesuggerito il consumo due volte alla settimana.
L’INQUINAMENTO NEI MARIITALIANIRealizzato da:
Berteni AndreaD’ambrosio YuriMorselli Mirco
Timon Andreea LucianaVergna Alessia
L’INQUINAMENTO NEI MARI ITALIANI
Con il termine inquinamento si intende una modificazione delle caratteristiche naturali di un ecosistema, causato da attività umane, che provoca in genere effetti negativi sulle risorse biologiche, sulla salute umana, sulle attività marittime e sulla qualità dell’ acqua.
L’eutrofizzazione è un processo che avviene in natura nell’acqua , provocato dall’aumento di fosforo e azoto.Questo processo fa crescere in modo esponenziale le alghe le quali assorbono l’ossigeno sottraendolo agli altri organismi marini.
Nel mediterraneo i porti commerciali italiani che rilasciano sostanze chimiche inquinanti nel mare sono: Genova, Palermo e Napoli.Questi porti rilasciano sostanze chimiche e tossiche che possono provocare tumori.
Porto di Genova
I porti di Napoli e Palermo hanno degli scali per lo stoccaggio del petrolio.
Porto di Napoli
Capita a volte che le petroliere puliscano le cisterne direttamente in mare inquinando le acque
Inquinamento da petrolio
Logo ideato e realizzato da Gianluca Rizzi classe 2A