ETICA DEONTOLOGIA LEGISLAZIONE PROFESSIONALE · prof. ing. Alberto Guglia 32 (segue) ¾di osservare...

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ESAME ESAME DI DI STATO STATO PER L PER L ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE DI DI INGEGNERE INGEGNERE Trieste 27 GIUGNO 2012 Trieste 27 GIUGNO 2012 29 novembre 2012 29 novembre 2012 ETICA ETICA DEONTOLOGIA LEGISLAZIONE DEONTOLOGIA LEGISLAZIONE PROFESSIONALE PROFESSIONALE Relatore Relatore prof. prof. ing ing . Alberto Guglia . Alberto Guglia MdL MdL A

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1prof. ing. Alberto Guglia

ESAME ESAME DIDI STATOSTATOPER LPER L’’ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE DIDI

INGEGNEREINGEGNERETrieste 27  GIUGNO  2012 Trieste 27  GIUGNO  2012 –– 29 novembre 201229 novembre 2012

ETICA ETICA DEONTOLOGIA LEGISLAZIONE DEONTOLOGIA LEGISLAZIONE

PROFESSIONALEPROFESSIONALERelatore Relatore

prof. prof. inging. Alberto Guglia . Alberto Guglia MdLMdL

A

2prof. ing. Alberto Guglia

Perché lo Stato richiede una formazione di questo tipo per chi si affaccia all’Esame di Stato?

Per introdurre i possibili professionisti a quelli che sono gli obblighi derivanti dall’iscrizione ad un Ordine Professionale.

È stata introdotta con il DPR 328/2001 che si riferisce formalmente al solo nuovo ordinamento, ma che sostanzialmente deve coinvolgere anche i candidati che hanno seguito il vecchio ordinamento.

Infatti l’Ordine programma formazione deontologica per gli iscritti.

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LL’’Ordine ProfessionaleOrdine ProfessionaleIstituito con Legge 24 giugno 1923 n. 1395

Tutela del titolo e dell’esercizio professionale degli ingegneri e architetti

Art. 4 Le perizie e gli incarichi relativi alla professione di ingegnere e architetto sono conferiti dall’autorità giudiziaria agli iscritti all’albo.

Le pubbliche amministrazioni, quando devono avvalersi dell’opera di ingegneri e architetti esercenti la professione libera, devono affidare gli incarichi agli iscritti nell’albo.

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LL’’Esame di StatoEsame di StatoL’esercizio della libera professione è autorizzato solamente dopo il superamento dell’esame di stato e l’iscrizione all’Albo Professionale nella sezione e nel settore di competenza.

Gli ingegneri abilitati con il vecchio ordinamento, se lo scelgono, possono operare in ogni settore di specializzazione.

Il DPR 328/2001 prevede ““una prova orale nelle materie oggetto una prova orale nelle materie oggetto delle prove scritte ed in legislazione e deontologia professionadelle prove scritte ed in legislazione e deontologia professionalele””

ÈÈ solo lsolo l’’Esame di Stato che conferisce il titolo di Esame di Stato che conferisce il titolo di

ingegnereingegnere

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LL’’Albo ProfessionaleAlbo ProfessionaleDopo la riforma del 2001 con il DPR 328, l’Albo

professionale è suddiviso in due Sezioni e tre Settori:

• Sezione A: per la Laurea Specialistica (Magistrale)

• Sezione B: per la laurea (triennale)

Tre Settori relativi alla specializzazione

• Civile e ambientale

• Industriale

• Dell’informazione

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LL’’ORDINE PROFESSIONALEORDINE PROFESSIONALE

L’Ordine Provinciale

Le Federazioni Regionali (in fase di formalizzate)

Il Consiglio Nazionale Ingegneri - CNI

In dipendenza del Ministero di Grazia e Giustizia

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LL’’ETICA ETICA

E E

LA DEONTOLOGIA PROFESSIONALELA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

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LL’’ASPETTO DELLASPETTO DELL’’ETICAETICA

L’illuminismo pervade tutto il 1700, maturandouna nuova presa di coscienza sociale (negli States, in Francia, in Italia, in Slovenia);

Nel campo scientifico trovano spazio personaggi fondamentali per lo sviluppo delle scienze, e della tecnologia moderna:

Papin, Watt, Faraday, Röegent, Laplace, Volta ed altri, grazie alle nuove tecniche matematiche, chimiche e soprattutto quelle relative alla trasformazione dell’energia.

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Si intravede l’intreccio tra la maturazione umanistica della persona con la presa di coscienza delle realtàtecniche: un insieme di correlazioni tra

Scienza - scienza applicata - tecnica - campo sociale

forse lacunose, ma coscienti di una necessità di crescita.

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Questo stato rende necessaria ed urgente l’interazione tra l’ambito tecnico e quello filosofico per due ordini di ragioni:

La tecnica spinge l’uomo ad esplorare nuovi scenari ai limiti della conoscenza praticata: è la conquista.

Il secondo, quello filosofico, rappresenta il contrappeso capace di esprimere le proprie perplessitàper il configurarsi di uno scenario in cui le azioni dell’uomo sono divenute più pericolose di quanto un tempo la natura in se fosse per l’uomo stesso.

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Se la scienza è indirizzata a conoscere le cose senza intervenire sulle stesse per modificarle (scienza pura), La tecnica, nell’ideale di Francesco Bacone (1630), è volta a considerare il sapere in termini di servizio del progresso e del controllo della natura in vista di precise finalità socialmente utili.

Ma in realtà non sempre è così.

Lo sviluppo non può prescindere dalle conseguenzeche certe nuove applicazioni comportano sulla vita umana oppure dall’evidenza che scelte o tecnologie, anche di largo uso, vanno a rivelare nel tempo.

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A puro titolo d’esempio: le radiazioni nucleari, l’uso di farmaci che possono creare effetti collaterali dannosi, l’uso dell’amianto, l’impatto ecologico di certe strutture, dighe, insediamenti urbani, elettrodotti, o nel campo finanziario azioni che portano al dissesto di patrimoni e perdita di ricchezza.

Ignoranza predittiva

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L’etica è quella parte della filosofia che studia ciò che attiene ai costumi, agli atti ed ai pensieri umani correlati al bene ed al male; ETICA

greco ηϑιχη,

latino mos moris,

italiano costume]

L’etica di frontiera è quella che attiene alla scienza quando essa si avvicina ai confini della vita per influenzarne i meccanismi naturali, ma attiene anche alle responsabilità nei confronti delle future generazioni per lasciare agli eredi un ecosistema vivibile.

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Nasce da ciò la necessità di individuare paradigmi, sempre più articolati, utili a definire il modo delle nostre azioni nei confronti degli altri, siano essi i singoli o le collettività.

Questo concetto è l’etica che interviene a qualificare un’azione in rapporto ai valori da salvaguardare nel compiere l’azione stessa.

Tale etica non può essere mono-direzionale, ma piuttosto bi-direzionale in quanto deve coinvolgere entrambe le parti attiva e passiva che sono oggetto dell’azione.

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LA SINDROME DI KWAY LA SINDROME DI KWAY Carlo Bernardini Carlo Bernardini -- 19301930

16prof. ing. Alberto Guglia

Lasciarsi sopraffare

dal proprio lavoro o dal proprio ingegno

verso mire ristrette o immediate.

Dimenticare o trascurare la

visione generale degli interessi primari

della Collettività.

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LA TECNICA E LA SOCIETALA TECNICA E LA SOCIETA’’

Il confronto tra ciò che il tecnico, l’imprenditore, vuole realizzare in un certo ambito trova una forte necessità di confronto con la società che vive nello stesso.

In un rapporto paritario tra imprenditoria e società si hanno tre casi:

• Accordo tra le parti e realizzazione del progetto

• Disaccordo tra le parti che porta alla modifica del progetto per renderlo condivisibile

• Il rifiuto del progetto

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Ma il confronto non è sempre possibile:

Quando il confronto avviene tra una parte imprenditoriale forte e una parte generalmente sociale debole,

Non c’è dialogo

il tecnico impone le sue scelte

a volte queste sono imposte dal politico

Le conseguenze sono sopportate dall’ ”ambiente”

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CORPORATE SOCIAL RESPOSABILITY CORPORATE SOCIAL RESPOSABILITY –– CSRCSR

Il concetto mcartiano delle aziende dove il profitto èl’unica finalità delle stesse, sta trovando negli ultimi anni una profonda modifica.

L’attenzione deve essere rivolta agli

shareholders shareholders -- azionistiazionistiStakeholdersStakeholders - i portatori di interessi portatori di interessi che sono

• I dipendenti• Gli utenti o clienti quali utilizzatori del prodotto• L’ambiente sociale • I nostri posteri

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Le Aziende, in accordo agli shareholders, destinano parte dei loro profitti per soddisfare esigenze sociali oltre al profitto aziendale.

Redigono ogni anno il Bilancio Sociale o Bilancio di Bilancio Sociale o Bilancio di sostenibilitsostenibilitàà..

Anche nelle associazioni senza fine di lucro, nei Comuni, nelle Università ci si prefiggono obiettivi di questo tipo in termini di persone e ore rese disponibili a favore della collettività.

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LA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE LA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

La deontologiadeontologia traduce l’etica, nella teoria dei doveri:teoria dei doveri:dal valore morale di un’azione al valore effettivo che l’azione stessa ha di promuovere il bene o la felicità.

δεον – dovere; οντοσ – preminente; λογοζ discorso,

da cui:

“discorso in merito ai doveri preminenti”

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Il filosofo inglese Jeremy Bentham (1748 – 1836) definì la deontologiadeontologia come un

“sistema etico in cui prevale l’idea di dovere su quelle di diritto o di utilità”

essendo le regole rivolte alla parte delle nostre azioni in cui il diritto lascia campo alla libertà.

23prof. ing. Alberto Guglia

È chiaro che tutto ciò deve tradursi in indicazioni, regole che esprimano tali concetti.

Il primo esempio riconosciuto di norme deontologicherisale al 4° sec a.C.: è il giuramento di Ipocrategiuramento di Ipocrate che stabilisce la competenza tecnica e l’adesione a comportamenti moralmente elevati e peculiari della professione medica.

Ma perché no la Legge Mosaica (i 10 Comandamenti) risalenti a circa 1000 anni prima e ancor prima il Codice di Ammurabi

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La dignità professionale si basa anche sull’adeguamento delle norme deontologiche in funzione dell’evoluzione del mondo tecnico e scientifico.

L’aggiornamento e la formazione permanente sono aspetti rilevanti dettati dalla deontologia.

25prof. ing. Alberto Guglia

Il Codice Deontologico degli Ingegneri è stato aggiornato in data 1° dicembre 2006 per uniformarlo ai dettami della C.E.

Esso è in fase di riorganizzazione: non viene modificato nei contenuti, ma reso più organico alla sua presentazione inserendo nuovi concetti.

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27prof. ing. Alberto Guglia

È doveroso fare presente che le prestazioni intellettuali si basano su un rapporto di fiducia tra chi offre il proprio lavoro e il committente.

Questo concetto non si limita al campo della libera professione, ma per vari gradi è presente anche nelle aziende in cui il rapporto di lavoro è di tipo subordinato.

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IL CODICE DEONTOLOGICO DEGLI INGEGNERI ITALIANI IL CODICE DEONTOLOGICO DEGLI INGEGNERI ITALIANI

Premessa

1.1. La professione dell'Ingegnere deve essere esercitata nel rispetto delle Leggi dello Stato e costituisce attività di pubblico interesse. L'ingegnere è personalmente responsabile della propria opera e nei riguardi della committenza e nei riguardi della collettività.

1.2. Chiunque eserciti la professione di Ingegnere in Italia, anche se cittadino di altro stato, è impegnato a rispettare e farrispettare il presente codice deontologico finalizzato alla tutela della dignità e del decoro della professione.

1.3. Le presenti norme si applicano per le prestazioni professionali rese in maniera sia saltuaria che continuativa.

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Il Codice Deontologico si sviluppa in 5 direttrici:

Parte generale (i rapporti verso se stessi)

I rapporti con la struttura Ordine

I rapporti con i Colleghi

I rapporti con la Committenza

I rapporti con la Comunità e il Territorio

Queste 5 direttrici sono presenti in quasi tutti i codici deontologici sia delle professioni intellettuali, ma non solo, anche nei club, associazioni o altra struttura umana codificata.

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Nei confronti di se stesso (Parte generale)

Diligenza

Compatibilità con il proprio stato giuridico in coerenza con i doveri professionali

Rifiuto di assumere incarichi quando non si ha la conoscenza specifica o la potenzialità

Sottoscrivere solamente quanto si è prodotto personal-mente o in forma collegiale avendone definito preventivamente i limiti

Obbligatorietà dell’aggiornamento professionale(nuove conoscenze e nuove normative)

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Nei confronti dell’Ordine

L'appartenenza dell'Ingegnere all'Ordine professionale comporta per l’iscritto il dovere di:

collaborare con il Consiglio dell'Ordine: ogni Ingegnere ha pertanto l'obbligo, se convocato dal Consiglio dell'Ordine o dal suo Presidente, di presentarsi e di fornire tutti i chiarimenti che gli venissero richiesti.

adeguarsi alle deliberazioni del Consiglio dell'Ordine se assunte nell'esercizio delle relative competenze istituzionali.

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(segue)

di osservare le indicazioni di comportamento sopra descritte e di dare ragione, qualora richiamato, delle proprie azioni: l’Ordine infatti deve tutelare sia il singolo, ma soprattutto l’immagine della categoria.

La violazione di tali norme comporta una serie di sanzioni* che vengono comminate dall’Ordine, ma che possono essere perseguite parallelamente anche sul piano giudiziale.

[* Capo III del R.D. 23 ottobre 1925, n° 2537]

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Nei confronti dei Colleghi

I rapporti professionali con i colleghi devono essere improntati alla massima lealtà e correttezza allo scopo di affermare una comune cultura ed identità professionale pur nei differenti settori in cui si articola la professione.

Tale forma di lealtà e correttezza deve essere estesa e pretesa anche nei confronti degli altri colleghi esercenti le professioni intellettuali ed in particolar modo di quelle che hanno connessioni con la professione di Ingegnere.

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L'Ingegnere deve astenersi da critiche denigratorie nei riguardi di colleghi; se ha motivate riserve sul comportamento professionale di un collega deve informare il Presidente dell'Ordine di appartenenza ed attenersi alle disposizioni ricevute.

Dovendo subentrare in un incarico già affidato ad altri, potrà accettarlo solo dopo che la Committenza abbia comunicato ai primi incaricati il definitivo esonero; dovràinoltre informare per iscritto il o i professionisti a cui subentra, e in situazioni controverse il Consiglio dell'Ordine, relazionando a quest'ultimo sulle ragioni per cui ritiene plausibile la sostituzione.

35prof. ing. Alberto Guglia

Si deve astenere dal ricorrere a mezzi incompatibili con la propria dignità per ottenere incarichi professionali come l'esaltazione delle proprie qualità e la denigrazione di quelle altrui.

Pubblicità mai comparativa

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Nei confronti della committenza

Il rapporto con il committente è di natura fiduciaria e deve essere improntato alla massima lealtà, chiarezza e correttezza.

È tenuto al segreto professionale; non può quindi divulgare quanto sia venuto a conoscere nell'espletamento delle proprie prestazioni professionali senza l’esplicita autorizzazione della committenza.

PrivacyPrivacy

Deve definire preventivamente e chiaramente con il committente i contenuti e termini degli incarichi professionali conferitigli, nel rispetto del presente codice.

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È compensato per le proprie prestazioni professionali a norme delle vigenti tariffe che costituiscono valori minimi correlati alla garanzia di qualitgaranzia di qualitàà della prestazione, la cui osservanza è preciso dovere professionale, salvo per le sole eccezioni previste dalla Legge (vedere proposta di riforma)*.

Non può accettare compensi diretti o indiretti da terzi oltre a quelli dovutigli dal committente senza comunicare a questi natura, motivo ed entità ed aver avuto per iscritto autorizzazione alla riscossione.

(* aggiornata a fronte dal decreto del C.d.M. 1.07.2006 – decreto Bersani)

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(segue)

È inoltre tenuto ad informare il committente, nel caso sia interessato, in merito a materiali o procedimenti costruttivi proposti per lavori a lui commissionati, quando la natura e la presenza di tali rapporti possono ingenerare sospetto di parzialitàprofessionale o violazione di norme di etica.

39prof. ing. Alberto Guglia

Nei confronti della comunità e territorio

Le prestazioni professionali dell'Ingegnere saranno svolte tenendo conto preminentemente della tutela della vita e della salvaguardia della salute fisica dell'uomo.

L'Ingegnere è tenuto ad una corretta partecipazione alla vita della collettività cui appartiene e deve impegnarsi affinché gli ingegneri non subiscano pressioni lesive della loro dignità.

40prof. ing. Alberto Guglia

Nella propria attività l'Ingegnere è tenuto, nei limiti delle sue funzioni, ad evitare che vengano arrecate alterazioni all'ambiente nel quale opera, alterazioni che possano influire negativamente sull'equilibrio ecologico e sulla conservazione dei beni culturali, artistici, storici e del paesaggio.

Nella propria attività l'Ingegnere deve mirare alla massima valorizzazione delle risorse naturali e al minimo spreco delle fonti energetiche.

Deve tutelare la sicurezza dei lavoratori e dei beni prodotti (L. 37/2008, L. 81/2008, Direttiva Macchine)

41prof. ing. Alberto Guglia

CERTIFICAZIONE ENERGETICA E FONTI RINNOVABILI Pubblicato sulla Gazzetta n. 71 del 28.03.2011 ed in vigore dal 29.03.2011il DLgs 3.03.2011, n. 28, che attua, secondo i criteri di delega recati dall'art. 17, comma 1 della legge 96/2010, la Direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, che si inserisce nel quadro di azione comunitaria volto a limitare la dipendenza energetica da fonti combustibili fossili e le emissioni di gas ad effetto serra, promuovendo l'efficienza energetica e un trasporto più pulito.Gli argomenti trattati:«Conto Energia» per gli  impianti fotovoltaiciRendimento energetico nell'edilizia, maggiore trasparenza delle 

informazioni commerciali e contrattuali relative alla certificazione energetica degli edifici ed all'indice di prestazione energetica degli immobili oggetto di compravendita.Attestato di certificazione energetica.L'art. 9 prevede dei vincoli energetici per gli edifici di nuova costruzione o che siano oggetto di rilevanti interventi di ristrutturazione, il cui mancato rispetto comporta il diniego del titolo abilitativo edilizio.

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SICUREZZA NEI POSTI DI LAVORO

Sono 3 le figure protagoniste nella sicurezza:Il Datore di lavoro Il LavoratoreIl Servizio prevenzione e sicurezza

Formazione – dispositivi personali – ambiente

43prof. ing. Alberto Guglia

DIRETTORE DI STABILIMENTO

I titolare di un'azienda che opera in diverse sedi non risponde penalmente di un infortunio sul luogo di lavoro se esiste un direttore di stabilimento e questi ha poteri di spesa in materia di prevenzione antinfortunistica. 

Sarà il responsabile dell'unità produttiva che risponderàpenalmente di un infortunio ad un lavoratore della sua sede, nei limiti di quelli che sono gli adempimenti prescritti dalla normativa in materia di sicurezza sul lavoro. (Cassazione Penale, sezione IV, Sentenza n. 4106 del 3 febbraio 2011) 

44prof. ing. Alberto Guglia

LA LIBERA PROFESSIONE

LE TARIFFE PROFESSIONALI

I LAVORI PUBBLICI

45prof. ing. Alberto Guglia

PROFESSIONE PROFESSIONE INTELLETTUALE

IL PROFESSIONISTA:

LIBERO PROFESSIONISTACOLUI CHE ESERCITA LA PROFESSIONE AI SENSI DEL

CODICE CIVILE

PROFESSIONISTA DIPENDENTECOLUI CHE ESERCITA IL SUO LAVORO SUBORDINATO

A UN “DATORE DI LAVORO” IN ACCORDO AD UN CONTRATTO DI CATEGORIA

46prof. ing. Alberto Guglia

LA LIBERA PROFESSIONELA LIBERA PROFESSIONE

Codice Civile

Libro Quinto: Del lavoro

Titolo III: Del lavoro autonomo

Capo I: Disposizioni generaliArt. 2222 Contratto d'opera

Quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un'opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente, si applicano le norme di questo Capo, salvo che il rapporto abbia una disciplina particolare nel Libro IV (1655 e seguenti).

47prof. ing. Alberto Guglia

Art. 2224 Esecuzione dell'operaSe il prestatore d'opera non procede all'esecuzione dell'opera secondo le condizioni stabilite dal contratto e a regola d'arte, il committente può fissare un congruo termine, entro il quale il prestatore d'opera deve conformarsi a tali condizioni.Trascorso inutilmente il termine fissato, il committente può recedere dal contratto, salvo il diritto al risarcimento dei danni.Art. 2225 CorrispettivoIl corrispettivo, se non è convenuto dalle parti e non può essere determinato secondo le tariffe professionali o gli usi, è stabilito dal giudice in relazione al risultato ottenuto e al lavoro normalmente necessario per ottenerlo.

48prof. ing. Alberto Guglia

Art. 2226 Difformità e vizi dell'operaL'accettazione espressa o tacita dell'opera libera il prestatore d'opera dalla responsabilità per difformità o per vizi della medesima, se all'atto dell'accettazione questi erano noti al committente o facilmente riconoscibili, purchéin questo caso non siano stati dolosamente occultati.Il committente deve, a pena di decadenza, denunziare le difformità e i vizi occulti al prestatore d'opera entro otto giorni dalla scoperta. L'azione si prescrive entro un anno dalla consegna.I diritti del committente nel caso di difformità o di vizi dell'opera sono regolati dall'art. 1668.

49prof. ing. Alberto Guglia

Art. 2227 Recesso unilaterale dal contrattoIl committente può recedere dal contratto, ancorché sia iniziata l'esecuzione dell'opera, tenendo indenne il prestatore d'opera delle spese, del lavoro eseguito e del mancato guadagno.

Art. 2228 Impossibilità sopravvenuta dell'esecuzionedell'opera

Se l'esecuzione dell'opera diventa impossibile per causa non imputabile ad alcuna delle parti, il prestatore d'opera ha diritto ad un compenso per il lavoro prestato in relazione alla utilitàdella parte dell'opera compiuta

50prof. ing. Alberto Guglia

Capo II: Delle professioni intellettualiArt. 2229 Esercizio delle professioni intellettualiLa legge determina le professioni intellettuali per l'esercizio delle quali è necessaria l'iscrizione in appositi albi o elenchi.L'accertamento dei requisiti per l'iscrizione negli albi o negli elenchi, la tenuta dei medesimi e il potere disciplinare sugli iscritti sono demandati alle associazioni professionali sotto lavigilanza dello Stato, salvo che la legge disponga diversamente.

Contro il rifiuto dell'iscrizione o la cancellazione dagli albi o elenchi, e contro i provvedimenti disciplinari che comportano laperdita o la sospensione del diritto all'esercizio della professione e ammesso ricorso in via giurisdizionale nei modi e nei termini stabiliti dalle leggi speciali.

51prof. ing. Alberto Guglia

Art. 2230 Prestazione d'opera intellettualeIl contratto che ha per oggetto una prestazione di opera intellettuale è regolato dalle norme seguenti e, in quanto compatibili con queste e con la natura del rapporto, dalle disposizioni del Capo precedente.Sono salve le disposizioni delle leggi speciali.Art. 2231 Mancanza d'iscrizioneQuando l'esercizio di un'attività professionale è condizionato all'iscrizione in un albo o elenco, la prestazione eseguita da chi non è iscritto non gli dà azione per il pagamento della retribuzione.La cancellazione dall'albo o elenco risolve il contratto in corso, salvo il diritto del prestatore d'opera al rimborso dellespese incontrate e a un compenso adeguato all'utilità del lavoro compiuto.

52prof. ing. Alberto Guglia

Art. 2232 Esecuzione dell'operaIl prestatore d'opera deve eseguire personalmente l'incarico assunto. Può tuttavia valersi, sotto la propria direzione e responsabilità, di sostituti e ausiliari, se la collaborazione di altri è consentita dal contratto o dagli usi e non èincompatibile con l'oggetto della prestazione.

53prof. ing. Alberto Guglia

Art. 2233 CompensoIl compenso se non è convenuto dalle parti e non può essere determinato secondo le tariffe o gli usi, e determinato dal giudice, sentito il parere dell'associazione professionale (ora Consiglio dell'Ordine) a cui il professionista appartiene.In ogni caso la misura del compenso deve essere adeguata all'importanza dell'opera e al decoro della professione.Gli avvocati, i procuratori e i patrocinatori non possono, neppure per interposta persona, stipulare con i loro clienti alcun patto relativo ai beni che formano oggetto delle controversie affidate al loro patrocinio, sotto pena di nullità e dei danni.

dott. ing. Marina Palusa

54prof. ing. Alberto Guglia

Art. 2234 Spese e accontiIl cliente, salvo diversa pattuizione, deve anticipare al prestatore di opera le spese occorrenti al compimento dell'opera e corrispondere, secondo gli usi, gli acconti sul compenso.

dott. ing. Marina Palusa

Art. 2235 Divieto di ritenzioneIl prestatore d'opera non può ritenere le cose e i documenti ricevuti, se non per il periodo strettamente necessario alla tutela dei propri diritti secondo le leggi professionali.

55prof. ing. Alberto Guglia

Art. 2236 Responsabilità del prestatore d'operaSe la prestazione implica la soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà, il prestatore d'opera non risponde dei danni, se non in caso di dolo o di colpa grave.

dott. ing. Marina Palusa

Art. 2237 RecessoIl cliente può recedere dal contratto, rimborsando al prestatore d'opera le spese sostenute e pagando il compenso per l'opera svolta.Il prestatore d'opera può recedere dal contratto per giusta giusta causacausa. In tal caso egli ha diritto al rimborso delle spese fatte e al compenso per l'opera svolta, da determinarsi con riguardo al risultato utile che ne sia derivato al cliente.Il recesso del prestatore d'opera deve essere esercitato in modo da evitare pregiudizio al cliente.

56prof. ing. Alberto Guglia

Art. 2238 RinvioSe l'esercizio della professione costituisce elemento di un'attività organizzata in forma d'impresa, si applicano anche le disposizioni del Titolo II.In ogni caso, se l'esercente una professione intellettuale impiega sostituti o ausiliari, si applicano le disposizioni delle Sezioni II, III e IV del Capo I del Titolo II.

dott. ing. Marina Palusa

57prof. ing. Alberto Guglia

ESERCIZIO DELLA PROFESSIONEESERCIZIO DELLA PROFESSIONE

AFFIDAMENTO INCARICODISCIPLINARE DI INCARICO

1. Oggetto dell’incarico2. Specifica delle prestazioni da svolgere3. Tempi di espletamento incarico, tempi e modalità di

consegna4. Quantificazione dei compensi per prestazioni e delle

spese e modalità di pagamento (acconti, saldo)6. Penali per ritardata consegna e per non

corrispondenza al progetto come pattuito7. Clausole di recesso8. Altre condizioni particolari (foro competente)

58prof. ing. Alberto Guglia

REQUISITI

STABILITI DAGLI ORDINAMENTI DI CATEGORIA

(ORDINI, COLLEGI, ECC.)

FORMA

INDIVIDUALEASSOCIATA

SOCIETARIA

59prof. ing. Alberto Guglia

FORMA INDIVIDUALE

STUDIO TECNICO PROFESSIONALESotto la responsabilità e direzione del professionista

L’esercizio della libera professioneè disciplinata principalmente dal codice civile

(artt. 2229-2238) e dalla L. 1815 del 1939.

dott. ing. Marina Palusa

60prof. ing. Alberto Guglia

FORMA ASSOCIATA STUDI ASSOCIATI DI LIBERI PROFESSIONISTI

sotto la responsabilità e direzione di uno o più professionisti

L’esercizio è disciplinato dalla L. 1815/1939 secondo cui i soggetti muniti di necessari titoli di abilitazione professionale che intendono associarsi per l’esercizio della professione, devono usare, nella denominazione del loro ufficio e nei rapporti con terzi, la dizione studio tecnico, legale, commerciale, contabile, amministrativo o tributario, seguito dal nome e cognome, con i titoli professionali dei singoli associati.Si tratta di contratto associativo atipico che,fino alla L. 266/1997 (la prima Legge Bersani), ha costituito l’unico strumento per l’esercizio in forma aggregata delle professioni intellettuali.

dott. ing. Marina Palusa

61prof. ing. Alberto Guglia

FORMA SOCIETARIA

9.1) SOCIETÀ TRA PROFESSIONISTI(ART.10, COMMI 3,11 L.183/2011)

L’art. 10, 3° comma della L. n. 183/2011regolamenta le “Società tra professionisti” anche

“multidisciplinari”, con la forma delle:Società di persone;

26••Cooperative (ma con un numero di soci non

inferiori a tre);•Socetà di Capitale.

dott. ing. Marina Palusa

62prof. ing. Alberto Guglia

9.2) SOCIETÀ TRA PROFESSIONISTI(ART.10, COMMI 3,11 L.183/2011)

L’atto costitutivodovrà prevedere:

•l'esercizio in via esclusiva dell'attività professionale daparte dei soci;

•l'ammissione in qualità di soci dei soli professionisti iscritti

ad ordini, albi e collegi, anche in differenti sezioni,•(…) oppure di soggetti non professionisti soltanto per

prestazioni tecniche, o per finalità di investimento.

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63prof. ing. Alberto Guglia

9.3) SOCIETÀ TRA PROFESSIONISTI(ART.10, COMMI 3,11 L.183/2011)

In ogni caso, il numero dei soci professionisti ela partecipazione al capitale (…) dei

professionistideve essere tale da determinare la

MAGGIORANZA DI DUE TERZINELLE DELIBERAZIONIO DECISIONI DEI SOCI.

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64prof. ing. Alberto Guglia

9.4) SOCIETÀ TRA PROFESSIONISTI(ART.10, COMMI 3,11 L.183/2011)

Il venir meno di tale condizione costituisce:•Causa di scioglimento della società

e il consiglio dell’ordine o collegio dove èiscritta la società procede alla

cancellazione della stessa dall’albo,salvo che la società non abbia provveduto a

ristabilire la prevalenza dei soci professionistientro sei mesi.

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65prof. ing. Alberto Guglia

9.5) SOCIETÀ TRA PROFESSIONISTI(ART.10, COMMI 3,11 L.183/2011)

• I criteri affinché l'esecuzione dell'incaricoprofessionale conferito alla società sia eseguito

L’atto costitutivodovrà prevedere:

solo dai soci in possesso dei requisiti perl'esercizio della professione;

• le modalità di esclusione dalla società del socioche sia stato cancellato dal rispettivo albo con

provvedimento definitivo.

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9.6) SOCIETÀ TRA PROFESSIONISTI(ART.10, COMMI 3,11 L.183/2011)

I professionisti-soci e la società sono soggetti al codicedeontologico del rispettivo ordine.

Il socio professionista può opporre agli altri soci il segretoconcernente le attività professionali a lui affidate.

Sono fatte salve le associazioni professionali, nonché idiversi modelli societari, già vigenti alla data di entrata in

vigore della presente legge (ad esempio società diingegneria di cui all’art.90 D.Lgs n.163/2006).

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DL 1/2012, APPROVATODEFINITIVAMENTE, INTRODUCE

LIMITE DI 1/3 DEL CAPITALESOCIO NON PROFESSIONISTA E

DETERMINA OBBLIGO DIISCRIZIONE AGLI ALBI PER LE

SOCIETÀ TRA PROFESSIONISTI

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RAGGRUPPAMENTI TEMPORANEI

Costituiti dai soggetti- liberi professionisti, – società di professionisti – società di ingegneria ai quali si applicano le disposizioni di cui all'articolo 37 in quanto compatibili.

Sono finalizzate al risultato di un progetto che una volta completato, fa cadere la necessità di restare raggruppati.

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LE TARIFFE PROFESSIONALI

VEDREMO LE MODIFICHE PROPOSTE

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Gli onorari per le opere progettate sono determinatia percentuale in base alle classi e categorie descritte nell’elenco.

Classe Cat. Oggetto

Costruzioni rurali, industriali civili, artistiche e decorative.

a)

Costruzioni informate a grande semplicità, fabbricati rurali, magazzini, edifici industriali semplici e senza particolari esigenze tecniche, capannoni, baracche, edifici provvisori senza importanza e simili. Solai in cemento armato o solettoni in laterizi per case di abitazione appoggiati su murature ordinarie per portate normali fino a 5 metri.

b)Edifici industriali di importanza costruttiva corrente. Edifici rurali di importanza speciale.

Scuole, piccoli ospedali, case popolari, caserme, prigioni, macelli, cimiteri, mercati, stazioni e simili qualora siano di media importanza, organismi costruttivi in metallo.

c)Gli edifici di cui alla lettera b) quando siano di importanza maggiore, scuole importanti ed

istituti superiori, bagni e costruzioni di carattere sportivo, edifici di abitazione civile e di commercio, villini semplici e simili.

d)

Palazzi e case signorili, ville e villini signorili, giardini, palazzi pubblici importanti, teatri, cinema, chiese, banche, alberghi, edifici provvisori di carattere decorativo, serre ornamentali, ed in genere tutti gli edifici di rilevante importanza tecnica ed architettonica. Costruzioni industriali con caratteristiche speciali e di peculiare importanza tecnica. Restauri artistici e piani regolatori parziali.

e)

Costruzioni di carattere prettamente artistico e monumentale. Chioschi, padiglioni, fontane, altari, monumenti commemorativi, costruzioni funerarie. Decorazione esterna o interna ed arredamento di edifici e di ambienti. Disegno di mobili, opere artistiche in metallo, in vetro, ecc.

f) Strutture o parti di strutture complesse in cemento armato.

I

g) Strutture o parti di strutture in cemento armato richiedenti speciale studio tecnico, ivi comprese le strutture antisismiche.

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II Impianti industriali completi e cioè: macchinario, apparecchi, servizi generali ed annessi, necessari allo svolgimento dell'industria e compresi i fabbricati, quando questi siano parte integrante del macchinario e dei dispositivi industriali.

a) Impianti per le industrie molitorie, cartarie, alimentari, delle fibre tessili naturali, del legno, del cuoio e simili

b)

Impianti dell'industria chimica inorganica, della preparazione e distillazione dei combustibili, impianti siderurgici, officine meccaniche, cantieri navali, fabbriche di cemento, calce, laterizi, vetrerie e ceramiche, impianti per le industrie della fermentazione, chimico-alimentare, tintorie.

c)Impianti dell'industria chimica organica, della piccola industria chimica speciale, impianti di metallurgia (esclusi quelli relativi al ferro), impianti per la preparazione ed il trattamento dei minerali per la sistemazione e coltivazione delle cave e miniere.

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III Impianti di servizi generali interni a stabilimenti industriali od a costruzioni o gruppi di costruzioni civili, e cioè macchinario, apparecchi ed annessi non strettamente legati al diagramma tecnico e non facenti parte di opere complessivamente considerate nelle precedenti classi.

a)

Impianti per la produzione e la distribuzione del vapore, dell'energia elettrica e della forza motrice, per l'approvvigionamento, la preparazione e la distribuzione di acqua nell'interno di edifici o per scopi industriali, impianti sanitari, impianti di fognatura domestica od industriale ed opere di rifiuto.

b) Impianti per la produzione e la distribuzione del freddo, dell'aria compressa, del vuoto impianti di riscaldamento, di inumidimento e ventilazione, trasporti meccanici.

c) Impianti di illuminazione, telefoni, segnalazioni, controlli, ecc.

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IV Impianti elettrici.

a) Impianti termoelettrici, impianti dell'elettrochimica e dell'elettrometallurgia.

b) Centrali idroelettriche, stazioni di trasformazione e di conversione, impianti di trazione elettrica.

c) Impianti di linee e reti per trasmissione e distribuzione di energia elettrica, telegrafia, telefonia, radiotelegrafia e radiotelefonia.

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V Macchine isolate e loro parti.

VI Ferrovie e strade.

a) Strade ordinarie, linee tramviarie e strade ferrate in pianura e collina, escluse le opere d'arte di importanza da compensarsi a parte.

b)Strade ordinarie, linee tramviarie e ferrovie di montagna comunque con particolari difficoltàdi studio, escluse le opere d'arte di importanza e le stazioni di tipi speciali, da compensarsi a parte. Impianti teleferici e funicolari.

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VII Bonifiche, irrigazioni, impianti idraulici per produzione di energia elettrica e per forza motrice, opere portuali e di navigazione interna, sistemazione di corsi d'acqua e di bacini montani, opere analoghe, escluse le opere d'arte di importanza, da computarsi a parte.

a) Bonifiche ed irrigazioni e deflusso naturale, sistemazione di corsi d'acqua e di bacini montani.

b)Bonifiche ed irrigazioni con sollevamento meccanico di acqua (esclusi i macchinari). Derivazioni d'acqua per forza e produzione di energia elettrica.

c) Opere di navigazione interna e portuali.

VIII Impianti per provvista, condotta, distribuzione d'acqua - Fognature urbane.

IX Ponti, manufatti isolati, strutture speciali.

a) Ponti di muratura o di legname, costruzioni ed edifici per opere idrauliche. strutture in legno o metallo dei tipi ordinari.

b) Dighe, conche, elevatori. Ponti di ferro. Opere metalliche di tipo speciale di notevole importanza costruttiva e richiedenti calcolazioni particolari.

c) Gallerie, opere sotterranee e subacquee, fondazioni speciali.

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Le percentuali per il calcolo degli onorari sono determinati da altre tabelle

in base alle classi e categorie prima descritte.

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77prof. ing. Alberto Guglia

L’EUROPA

L’unificazione europea ha introdotto numerose questioni sulla reciprocità della valenza del titolo professionale per chi vuole operare in uno stato diverso da quello d’origine.

Molto c’è ancora da fare per raggiungere un riconoscimento automatico della formazione acquisita nei diversi stati Gruppo di studio di Bologna.

Anche le normative relative ai materiali o alle procedure non sono mutuamente riconosciute: ad esempio, la Slovenia impone il riconoscimento di proprie norme più restrittive; nel campo navale nonostante l’istituzione dell’IACS, non tutte le Società di Classificazione sono aderenti a tale associazione pur avendo regolamenti molto simili.

78prof. ing. Alberto Guglia

Le altre organizzazioni europee in merito all’etica:

FEANI (Fédération Européenne des Associations nationales d’Ingégnieurs)

NSPE (National Society of Professional Engineers – USA)

ASCE (American Society of Civil Engineers)

ENGINEERING COUNCIL (Inghilterra)

THE INSTITUTION OF ENGINEERS OF IRELAND (Irlanda)

79prof. ing. Alberto Guglia

IL CONSIGLIO DELLE COMUNITÀ EUROPEEBruxelles, 21 dicembre 1988.

Stralcio delle disposizioni europee - Finalità• l'eliminazione degli ostacoli alla libera circolazione delle persone e dei servizi • la facoltà di esercitare una professione, a titolo indipendente o dipendente, in uno Stato membro diverso da quello nel quale gli stessi hanno acquisito le loro qualifiche professionali;

è opportuno istituire anche un altro metodo di riconoscimento di detti diplomi per la formazione post-secondaria, e l'istituzione di un sistema di riconoscimento dei diplomi di istruzione superiore(durata minima di tre anni)

80prof. ing. Alberto Guglia

Gli Stati membri conservano la facoltà di stabilire detto livello allo scopo di garantire la qualità delle prestazioni fornite sul loro territorio.

Ogni Stato è pertanto tenuto a prendere in considerazione le qualifiche acquisite in un altro Stato membro e ad esaminare se esse corrispondono a quelle prescritte dalle disposizioni nazionali.

È quindi opportuno disciplinarne le modalità ed è opportuno definire in particolare la nozione di attività professionale regolamentata

81prof. ing. Alberto Guglia

LA FORMAZIONEFORMAZIONE CONTINUA

È un obbligo etico già formalizzato in alcuni paesi (ad esempio Irlanda e Inghilterra) e dovrà essere formalizzato anche per gli ingegneri italiani, così come previsto dal codice deontologico. Tale obbligo è già in atto per la professione medica e per altre professioni quali commercialisti e periti industriali.

Pertanto è estremamente importante promuovere e monitorare il processo di formazione continua individuale: gli Ordini provinciali si stanno muovendo in questa direzione e questa èuna delle strade perseguite dall’Ordine di Trieste.

82prof. ing. Alberto Guglia

Un primo lineamento e quello di prevedere un numero di corsi suddivisi per settore e ad ogni corso assegnare un numero di crediti.

L’ingegnere dovrà dimostrare di aver partecipato a corsi di formazione o ad altre attività quali pubblicazioni, docenze, collaborazioni scientifiche o altro e aver accumulato nell’anno (o nel triennio) un numero di crediti pari o superiore al minimoprevisto.

Il percorso è lungo, ma si deve partire e fare in fretta.