Eterno Auriga - Novembre 2007

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Novembre 2007 - NOVEMBRE 2007 Italian edition of Sanathana Sarathi Italian edition of Sanathana Sarathi Italian edition of Sanathana Sarathi

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traduzione italiana del Sanathana Sarathi dell'Organizzazione Sathya Sai Italiana

Transcript of Eterno Auriga - Novembre 2007

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Novembre 2007 -

NOVEMBRE 2007

I t a l i a n e d i t i o n o f S a n a t h a n a S a r a t h iI t a l i a n e d i t i o n o f S a n a t h a n a S a r a t h iI t a l i a n e d i t i o n o f S a n a t h a n a S a r a t h i

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Dedicato ai Piedi di Loto di

Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

nella fausta ricorrenza del Suo 82° Compleanno 23 novembre 2007

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S O M M A R I O

“Voi non siete separati da Dio. Siete un aspetto di Me. Dovreste riconoscere la relazione con Dio. Tale rapporto è eterno. Potete appartenere a qualunque religione, potete andare dovunque, ma tale relazione con Dio esisterà sempre. Perciò, non fate differenze di alcun tipo.”

Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità attraverso

VERITA’ • RETTITUDINE • PACE • AMORE • NON VIOLENZA

© Sri Sathya Sai Books and Publications Trust,

Prasanthi Nilayam

Edizione Italiana

NOVEMBRE

Prossime Festività a Prasanthi Nilayam

19 novembre................... Giornata della Donna 22 novembre................... 26a Convocazione dell’Università Sri Sathya Sai 23 novembre................... 82° Compleanno di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Nota dell’Editore ………………………………………………………………….. 5

Cinquant’anni di Sanathana Sarathi – Una Visione d’Insieme ……………………………… 6 Editoriale

Fate della Verità e della Rettitudine i Vostri Assidui Compagni DD del 21.10.2007 – Vijaya Dasami Celebrazioni a Prasanthi Nilayam …………………………………………….. 11 Cronaca Desiderare la Pace, non la Ricchezza DD del 16.08.2006: Atri Rudra Maha Yajna Pellegrinaggio verso il Trono ………………………………………………….. 16 Dai nostri Archivi Notizie dai Centri Sai …………………………………………………………….. 18 Equanimità …………………………………………………………………………. 23 Chinna Katha

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RA avrai del lavoro a Puttaparthi (…) Presto nascerà una rivista mensile (…).” Fu questo il modo in cui Bhagavan Baba fece tornare il

caro Kasturi dalla “All India Radio”, Bangalore, nel 32° anno della Sua

Missione avatarica. Egli annunciò anche di aver deciso di chiamare la rivista “Sanathana Sarathi”. Soffermandosi sullo scopo di questo strumento,

nato dal Suo “Sankalpa” (Volontà), Baba affermò: “Questo ‘Sarathi’ si batterà

affinché si instauri saldamente la pace nel mondo. Esso proclamerà la sua vittoria attraverso il riecheggiare del suono del tamburo e garantirà, col suo tri-

onfo, Ananda a tutta l’umanità.”

La prima edizione di tale rivista, unica nel suo genere, cioè il primo

numero, uscì il giorno di Mahasivarathri del febbraio del 1958. Essa è singolare

non solo nella concezione, ma anche nella struttura e nello spirito, essendo animata dal Soffio dell’Avatar di questa era. Non solo Egli ne ha tenuto d’occhio

la pubblicazione, ma ha anche rammentato, persino dopo cinquant’anni, a

coloro che ne hanno curato la redazione e la pubblicazione, che, incuranti del risalto decorativo della veste grafica e del rapporto profitto/perdite, dovevano

diffondere assiduamente il concetto di integrazione della razza umana. Il

Signore riversò su di loro le Sue benedizioni dicendo: “Possa il Sanathana Sarathi raggiungere il suo supremo obiettivo di Sarva-Jiva-Samaikya-Varidhi

(Oceano di Unione Perfetta di Tutti gli Esseri), la meta della Consapevolezza

dell’uno senza secondo. Il “Sanathana Sarathi” ha ormai trascorso cinquant’anni della sua fulgida esistenza in qualità di Bhagavan Uvacha

(Depositario della Parola dell’Avatar), ovvero di portavoce di Prasanthi Nilayam,

la Dimora della Pace Suprema. Come predetto, in tutti questi anni esso ha fatto da “ponte per portare voi a Me e Me a voi.” Non c’è da stupirsi che i devoti lo

ricevano non come una pubblicazione periodica, ma come “Prasadam”

proveniente dal Divino.

All’inizio, per diversi mesi, la rivista fu pubblicata in due lingue, telugu e

inglese. In seguito se ne fecero altre diverse versioni. Nei decenni che seguirono fece rapidi progressi e, il numero di abbonati, da poche centinaia,

aumentò di parecchie migliaia, tanto in inglese quanto in telugu. Esso serve

anche da modello per le pubblicazioni in altre undici lingue indiane, nonché per il nepalese e altre undici lingue d’oltremare.

È un grande onore e un privilegio, per il Coordinatore del Book Trust, pubblicare questa edizione speciale del “Sanathana Sarathi” che commemora

l’anno del giubileo d’oro della rivista in occasione dell’82° Genetliaco di

Bhagavan e farne devotamente omaggio ai Piedi di loto del nostro compassionevole e misericordioso Signore a beneficio dei nostri insigni lettori.

- Il Coordinatore Sri Sathya Sai Books and Publications Trust

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ON una grandiosa cerimonia svoltasi a Prasanthi Nilayam il 16 febbraio 1958, nel fausto giorno di Sivarathri, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba avviò la pubblicazione del primo numero del “Sanathana Sarathi”, attraverso il quale voleva diffondere il Suo Divino

Messaggio all’umanità.

Di fatto, già da molti anni i devoti di Bhagavan Baba sentivano la necessità di una rivista di Prasanthi Nilayam. Nemmeno ai più ardenti devoti era possibile recarsi spesso a Prasanthi Nilayam, sia a causa delle difficoltà del viaggio, sia per le scarse possibilità di sistemazione disponibili in quei giorni. Puttaparthi era allora uno sperduto villaggio in una regione dell’Andhra Pradesh arretrata e tendente alla siccità e non era raggiunto da strade o ferrovia. Inoltre la gente di luoghi lontani e Paesi d’oltremare non poteva permettersi i costi del viaggio fin qui.

La necessità di un bollettino era quindi molto sentita dai devoti per tenersi in contatto con Bhagavan e con il Suo Messaggio e informati sugli avvenimenti di Prasanthi Nilayam. A tal riguardo erano giunte molte ferventi preghiere, ma Baba attese il momento più appropriato per varare la rivista. Aveva già dichiarato che i Suoi primi 16 anni avrebbero mostrato principalmente i Suoi Lila (Giochi Divini), mentre i 16 anni successivi della Sua vita avrebbero evidenziato Mahima (Miracoli, Poteri Divini), dopodiché avrebbe dedicato più tempo a Upadesh (gli Insegnamenti). Egli si dedicò alla Divina Missione di assumere il ruolo di Insegnante mondiale dopo 32 anni del Suo soggiorno su questa terra. Iniziò così l’era dei Suoi Upadesh (Insegnamenti) e il “Sanathana Sarathi” ebbe il privilegio di diventare il mezzo principale degli Insegnamenti di Bhagavan.

Bhagavan chiarì lo scopo di questa rivista già nel primo numero, che conteneva questa sto-rica dichiarazione, sia in inglese sia in telugu: “Da questo giorno il nostro ‘Sanathana Sarathi’, l’Eterno Auriga, è in marcia, alla testa delle sue coorti spirituali, i Veda, le Upanishad e le altre Scritture, per sopprimere l’ingiustizia, la brutalità, la falsità e la permissività, i servitori dell’ego. Possa questo Auriga combattere per la prosperità del mondo e ottenere la vittoria! Possa esso diffondere la gioia in tutta l’umanità!”

Bhagavan voleva che il “Sanathana Sarathi” fosse una Sacra Scrittura come i Veda, le

Upanishad e le altre Scritture del mondo. Esso è, naturalmente, una fonte di gioia, pace e illuminazione per i suoi lettori, come tutte le Sacre Scritture, ma differente per due aspetti. Innanzitutto, è una Sacra Scrittura non etichettabile come induista, mussulmana, cristiana ecc. È piuttosto una Scrittura per i seguaci di tutte le religioni del mondo perché predica una religione completamente diversa, la religione dell’Amore, che unisce tutta l’umanità. Poi, è una Scrittura che viene trasmessa all’umanità dal Dio Vivente. Non c’è quindi da meravigliarsi che i lettori del “Sanathana Sarathi” trovino nelle Parole di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba una Energia Divina che li travolge, eleva, illumina e trasforma. Milioni di lettori, negli ultimi 50 anni, hanno testimoniato che la lettura del “Sanathana Sarathi” è un’esperienza straordinaria.

Il nome stesso, “Sanathana Sarathi”, Eterno Auriga, specifica il suo scopo. Infatti, Bhagavan Stesso è il Sanathana Sarathi, l’Eterno Auriga dell’uomo. In un mondo afflitto dall’avidità, dall’egoismo, dall’odio, dalla crudeltà e dalla violenza, l’Avatar è venuto nella forma di Eterno Auriga del genere umano per guidarlo sulla strada di Sathya, Dharma, Santhi, Prema e Ananda (Verità, Retta Azione, Pace, Amore e Beatitudine) per la rigenerazione morale e spirituale del mondo. Egli ha proclamato questa verità in modo chiaro in una delle Sue bellissime poesie in telugu che rivelano la Sua identità al genere umano: Considerando quali caratteristiche avesse assunto il Signore Vishnu per salvare il Suo nobile devoto Prahlada; considerando quali espedienti avesse trovato il Signore dagli Occhi di loro per proteggere l’elefante Gajendra;

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considerando a che cosa fosse ricorso il Vaikuntha Vasi (l’Abitante del Vaikuntha), il Signore Vishnu, per portare nel Suo ovile il bambino devoto Dhruva; considerando in che modo il Signore Vishnu, esaltato nei Veda, riversò la Sua grazia sul povero Kuchela, che soffriva di miseria nera; considerando le stesse caratteristiche, il Signore, che è adorato dagli Dei immortali, si è incarnato a Puttaparthi come Sathya Sai per proteggere e prendersi cura degli afflitti e dei sofferenti di questo mondo. Egli è Anathanatha (il Signore dei derelitti). Egli è Srinatha (il Signore della ricchezza e della povertà). Egli è davvero Satchitanandamurthi (l’Incarnazione di Essenza, Coscienza, Beatitudine).

La diretta dichiarazione di Bhagavan, unita alla effettiva trasformazione di milioni di persone in tutto il mondo, come documentato e registrato in numerosi libri, riviste, video ecc., rassicura il genere umano sul fatto che Egli è lo Stesso Signore dell’universo che rimosse il velo dell’ignoranza di Arjuna e gli mostrò le via della redenzione attraverso la conoscenza immortale della Bhagavad Gita, che è stata di aiuto e illuminazione a intere generazioni dell’umanità. Gli ultimi 50 anni di esperienza dei lettori del “Sanathana Sarathi” rivelano che la stessa saggezza, forza e illuminazione è contenuta nella pagine della rivista.

Il Signore Krishna aveva promesso: Yada Yada Hi Dharmasya Glanir Bhavati Bharata, Abhyutthanamadharmasya Tadatmanam Srujamyaham (O Arjuna! Ogniqualvolta vi sia un declino del Dharma e una crescita dell’Adharma, Io Mi incarno per ristabilire il Dharma).

Bhagavan riafferma questa dichiarazione del Signore Krishna con la seguente poesia in telugu:

Per ristabilire le regole distorte di questa era, Per purificare le guaste condizioni di tutti i mondi, Per proteggere i santi, avviliti per essere stati oppressi dai malvagi, Per chiarire le verità nascoste contenute nei commentari alle Sacre Scritture, Per alleviare l’enorme peso di Madre Terra, Per portare a compimento i benefici concessi nel Treta Yuga, L’immortale Signore Supremo è disceso sulla terra come Incarnazione della Verità, e Lo potete vedere ora a Puttaparthi.

La parola “Sanathana” indica che Dio ha sempre svolto il ruolo di auriga del genere umano in tutte le era, sin dall’alba dei tempi, ma l’uomo deve invitare il Signore a prendere le redini del carro. Come Bhagavan dice: “Ogni individuo deve salire da solo su un carro, le cui ruote siano il distacco e la verità. Solo allora il Signore accetterà il ruolo di auriga. Terrà le redini (la mente) e guiderà i cavalli (i sensi) diritto e in tutta sicurezza sulla via (il sentiero della salvezza attraverso la realizzazione del Sé).” In modo significativo, la storia di copertina del primo numero di questa rivista aveva l’immagine del Signore Krishna, come Auriga, mentre tiene le redini dei cavalli del carro di Arjuna a riconferma dell’appropriatezza del nome “Sanathana Sarathi”.

Bhagavan, a volte, fa stupende dichiarazioni durante normalissime conversazioni. Ha rivelato la

Sua Volontà (Sankalpa) di far uscire questa rivista mensile e di chiamarla “Sanathana Sarathi” durante una delle conversazioni con il professor Kasturi, primo redattore del “Sanathana Sarathi”. Nel suo inimitabile stile, il professor Kasturi racconta questo fatto nel libro: “Loving God” (Dio Amoroso). Sarà interessante sentire la storia narrata da lui in prima persona:

Ho ricevuto la bella notizia in modo alquanto sbrigativo; Baba era venuto a Bangalore. Alloggiava a casa di Vittal Rao, al nono incrocio, Wilson Gardens, a solo cinque minuti da casa mia, Ashoka, al dodicesimo incrocio. Sapendo che c’era la possibilità che Egli arrivasse, avevo dato una mancia al titolare della tintoria che si occupava di lavare e stirare le tende delle finestre e delle porte di Vittal Rao, perché mi informasse non appena gliele avesse consegnate. Avevo notato che aveva l’abitudine di lavare le tende di porte e finestre ogni volta che puliva la casa prima di una visita di Baba. Quando la notizia infine trapelò, feci appostare la figlia della mia domestica su una lastra di pietra di fronte alla casa, con l’istruzione di segnalare se avesse visto arrivare una grossa

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macchina e una veste arancione. Perciò, dieci minuti dopo che Baba era entrato nella sua casa, Vittal Rao fu sorpreso nel vedermi nella sua veranda! “Aspetta, aspetta!” mi pregò. Ma Baba mi vide e venne verso di me con la Mano pronta a calare sulla mia spalla. “Adesso hai del lavoro a Puttaparthi”, disse. “Una rivista mensile inizierà a essere pubblicata molto presto. Indovina come si intitola?” chiese. Confessai di non riuscire a scavare a fondo nella Sua Volontà, ma, vincendo la mia riluttanza, Egli riuscì a farmi tirar fuori un po’ di nomi: “La Via Verso Dio”, “Karma Dharma…”, “Premayoga”. Egli scartò questi titoli che avevo suggerito e annunciò che aveva deciso di chiamare la rivista “Sanathana Sarathi”!

Il nome è un fervido appello: “Riconoscete Dio come l’Auriga, date retta con tutto il cuore alle Sue istruzioni, raggiungete la Destinazione in buona forma” era il messaggio che Baba stava inviando attraverso quel nome. Ero euforico ed entusiasta.

Il primo numero della rivista fu stampato in una tipografia di Dharmavaram. Più tardi, quando Bhagavan visitò Bangalore, si recò personalmente alla tipografia Vichara Darpana, sulla Avenue Road, assieme al professor Kasturi e Raja Reddy, e comperò una macchina da stampa a pedale, dotata di una lastra di 35 centimetri, in grado di stampare due pagine alla volta. Bhagavan comperò anche due casse complete di caratteri, una per l’inglese e una per il telugu e le altre attrezzature necessarie per impiantare una pressa tipografica a Prasanthi Nilayam, che doveva poi esser chiamata Sri Sathya Sai Press. La pressa fu collocata in una piccola stanza nel lato orientale di quello che una volta veniva chiamato Pathashala Block. Nel 1973 venne spostata a Brindavan, Whitefield, vicino a Bangalore, e venne rinominata Vraja Brindavan Press. Nell’anno 1986, la macchina fu riportata a Prasanthi Nilayam e fu collocata nel luogo ove ora c’è l’ostello per i ragazzi delle prime classi. Nel 1994, venne trasferita dove attualmente si trova.

Un vecchio devoto di nome Narsimhachari si prendeva cura della composizione e della stampa.

L’intero lavoro di pubblicazione della rivista veniva suddiviso tra il professor Kasturi e Narsimhachari. Il professor Kasturi possedeva un genio versatile. Traduceva gli articoli di Bhagavan dal telugu all’inglese, leggeva e correggeva le bozze, raccoglieva nuovi abbonamenti, aggiornava l’elenco degli abbonati, incollava gli indirizzi sulle copertine, portava le copie da tagliare a Bangalore, le riportava dopo il taglio e le impostava a tempo debito. Era traduttore, correttore di bozze, direttore della distribuzione e perfino capo dell’ufficio postale per un po’ di tempo: tutto confluiva in un’unica persona. La grandezza del lavoro svolto dal professor Kasturi può essere valutata leggendo la seguente descrizione da lui stesso fornita:

“Per circa un anno, Narsimhachari, il solo aiutante alla stampatrice, metteva assieme i caratteri, preparava le pagine e pedalava, per stampare due pagine alla volta. Mi offrivo di aiutarlo nella composizione o nel pedalare ogni volta che lo vedevo in ritardo o stanco. Mi colpiva che accettasse il mio aiuto ogni volta che glielo offrivo. Il lavoro era veramente duro, anche se lui lo alleggeriva e lo rallegrava cantando dei Bhajan tra sé e sé. “Ero occupato per la maggior parte del giorno, e perfino qualche ora della notte, poiché il numero degli abbonati cresceva velocemente. Il denaro veniva spedito per posta o pagato direttamente dai devoti e dai pellegrini che si rendevano conto che il “Sarathi” era il legame tra il Carro e l’Auriga. Il registro degli abbonati diveniva sempre più ricco a ogni festa che si teneva a Prasanthi Nilayam; migliaia di persone che venivano alla santa Presenza volevano assicurarsi che la Voce del Signore entrasse nelle loro case almeno una volta al mese.

Per più di due anni, io e Narsimhachari stemmo al gioco. Eravamo ansiosi di spedire i numeri dal nuovo ufficio postale di Prasanthi Nilayam, il 16 di ogni mese, come annunciato sin dalla prima copia. I devoti, lo sapevamo, avrebbero ricevuto la rivista con ancora maggior rispetto, potendo vedere, sulla busta, nell’angolo a destra, il timbro circolare dell’ufficio postale col nome euforizzante di Prasanthi Nilayam. Tuttavia, una macchina in grado di tagliare i bordi della rivista fu acquistata solo molto più tardi, dopo che era stata acquistata una pressa cilindrica per tenere il passo con le 3000 copie che dovevamo stampare. Esse dovevano essere ritagliate a Bangalore, a 150 chilometri di distanza”.

Il professor Kasturi compiva questo arduo viaggio utilizzando ogni possibile mezzo di trasporto

(carri di buoi, autobus, carri trainati da cavalli e treno) in modo da poter spedire la rivista il 16 di ogni mese. Per molti mesi il “Sanathana Sarathi” fu bilingue e conteneva materiale sia in inglese sia in telugu. Bhagavan era il suo principale collaboratore. Ogni mese Egli scriveva un articolo speciale per il “Sanathana Sarathi”. Nel primo numero, il primo articolo fu scritto da Bhagavan. Era parte di una serie di articoli che più tardi si pensò di raccogliere in un libro dal titolo “Prema Vahini”. Ogni mese il

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professor Kasturi andava da Bhagavan a prendere il Suo articolo scritto a mano in telugu, lo traduceva in inglese e metteva sia la versione in inglese sia quella in telugu dell’articolo di Bhagavan nello stesso numero. Baba continuò a fornire il Suo articolo mensile per il “Sanathana Sarathi” ogni mese, dal primo numero nel febbraio del 1958 fino all’ottobre del 1984, per 26 lunghi ininterrotti anni. Questo è in sé uno stupendo lavoro se solo ne consideriamo la grandezza. Questi articoli furono più tardi raccolti in 16 libri, e divennero noti come “Collana Vahini”.

Ma questo non è tutto. Ancor più importante è la qualità degli articoli. Scritti in un telugu semplice e colloquiale, catturano l’attenzione del lettore con il loro stile diretto che può esser definito di conversazione. La loro unicità sta nel fatto che sono semplici, facili da afferrare, ma contengono una profondità di significato paragonabile a quella dei Veda o delle Upanishad. Le più profonde verità vediche vengono quindi spiegate in questi articoli nel linguaggio più semplice senza pedanterie e ostentazione di erudizione, a beneficio tanto dell’uomo della strada quanto del letterato. Questa è la ragione principale per cui i “Vahini” hanno un fascino universale e sono stati tradotti in quasi tutte le lingue del mondo. Comunque, il fatto più significativo di questi libri è che essi non sono stati scritti dopo aver letto altri libri: essi sono fluiti dal Cuore di Bhagavan naturalmente e senza sforzo, come il Suo Stesso Respiro.

Bhagavan non ha bisogno di consultare alcun libro per comporre autorevoli commentari sul contenuto dei Veda e delle Upanishad, ma l’originalità delle Sue interpretazioni e la Sua profondità di pensiero stupiscono tutti gli studiosi. Il professor Kasturi descrive la sua diretta esperienza del modo di scrivere di Baba. Sentiamo direttamente da lui di quando una volta andò da Lui per ritirare l’articolo che Egli scriveva per il “Sanathana Sarathi” ogni mese:

“Baba ha dichiarato più di una volta che la ripresa delle ricerche e degli studi vedici, aventi lo scopo di ridar vitalità alla pratica degli ideali vedici, è uno dei Suoi Piani per riabilitare l’uomo. Egli ha perciò deciso di fare un piccolo libro sulle Upanishad per attirare l’attenzione del mondo sull’efficacia del Vedanta. Come redattore della rivista che pubblicava in serie i capitoli di questo libro, ebbi una formidabile esperienza ogni mese per un anno intero. Dopo aver spedito la rivista il 16 del mese, andavo da Lui per la parte successiva della serie. Annunciando Egli Stesso il nome della Upanishad, Egli mi chiedeva di aspettare per un po’ nella Sua stanza e procedere poi lungo la veranda, con un libretto per appunti e una penna, verso la stanza dove c’era un tavolo con una sedia a fianco e nient’altro attorno. Un giorno, toccò alla Brihadaramyaka Upanishad esser sintetizzata e semplificata. Si tratta della più grande e più profonda delle dieci. Sono certo che Baba non l’avesse mai letta, né avesse consultato altri che ne potessero parlare. E non ce n’era neppure una copia disponibile nel raggio di miglia. Ma dopo quaranta minuti che Egli era uscito con la penna e il libretto per appunti, le sole cose in Suo possesso, potei discendere i diciotto gradini che collegavano la Sua stanza con una dissertazione di dieci pagine sulle Verità che questa Upanishad custodiva! Sbirciai lo scritto mentre camminavo verso la stamperia e gli occhi mi caddero sulle parole in telugu che affermavano: “La grandezza dell’intelletto del Saggio Yajnavalkya è del tutto evidente in questa Upanishad.” Mi dissi a quel punto: “È del tutto evidente a me, ora!”

Tutti e 16 i libri dei Vahini furono scritti da Baba nel modo più spontaneo e naturale, senza fare

riferimento a testi di alcun tipo. Simile è il caso dei Discorsi, che fluiscono da Lui in modo naturale come il Suo Respiro. Questi Discorsi e i libri Vahini sono, a tutti gli effetti, i Veda e le Upanishad, la Conoscenza Divina che Egli, nella Sua Compassione, sta impartendo direttamente all’uomo moderno nello stesso modo in cui l’Essere Supremo sussurrò la conoscenza dei Veda agli antichi Rishi.

La spontaneità dei Suoi scritti, unita alla ricchezza del Suo Messaggio, dato tramite questi articoli

di vari libri, aveva un effetto così seducente sui lettori che il numero degli abbonati crebbe, in breve tempo, da alcune centinaia a molte migliaia. Assieme a questi articoli di Bhagavan, cominciarono a trovar spazio sul “Sanathana Sarathi”, nel giro di un anno da quando la rivista era uscita, anche estratti e sintesi dei Suoi Discorsi, con titoli come “Life Pilgrimage” (il Pellegrinaggio della Vita), la “Bhagavadgita”, “Upanishad Panchamrita”, “Sathya Sai Sweeties” (Dolcetti Sathya Sai) e “Sathya Sai Baba Speaks” (Parla Sathya Sai Baba). Il primo Discorso integrale di Baba apparve nel numero di agosto del 1961 del “Sanathana Sarathi” col titolo “Inner Temple” (Tempio Interiore); si trattava del Discorso tenuto a Bukkapatnam il 18 luglio 1961. Una dettagliata sintesi dei Discorsi di Baba relativi a Dasara sarà pubblicata nei numeri di novembre e dicembre 1961 col titolo “Matura Nagar This Puttaparthi” (Questa Puttaparthi è la città di Matura).

Sebbene Baba tenesse Discorsi informali sulla sabbia del Chitravathi e in vari luoghi in presenza di piccoli gruppi di devoti, Egli rilasciò il Suo Primo Discorso pubblico nel 1953, a Prasanthi Nilayam,

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durante le celebrazioni di Dasara. La spontaneità e la freschezza che caratterizzarono gli scritti di Baba sono riscontrabili anche nei Suoi Discorsi. Tenuti in un telugu colloquiale, forti di uno stile semplice e profondo, i Discorsi di Baba sono ingemmati di interessanti aneddoti, illuminanti parabole, versi sanscriti tratti dalle Scritture e affascinanti liriche telugu, la maggior parte delle quali vengono da Lui composte scaturendo dalla Sua Lingua all’istante. Infatti, quasi tutti i Suoi Discorsi hanno inizio con una soave lirica e terminano con un Bhajan. Entrambi cantati dalla Sua Voce aurea, rapiscono totalmente chi li ascolta. La ciliegina sulla torta sono le Sue fulgide poesie, gli epigrammi, le similitudini, le metafore e gli acronimi, che illustrano le più profonde verità spirituali in un lampo di illuminazione. L’uso di corredare in questo modo i Discorsi viene svolto totalmente ad arte, tanto da non pregiudicare lo splendore del Messaggio, anzi, accrescendone la chiarezza, la comprensione e la magnificenza, così da imprimerlo in modo permanente nel cuore di chi ascolta e di chi legge. Poiché tutti i Suoi Discorsi provengono direttamente dal Cuore e non hanno traccia alcuna di artificiosità, sono sempre freschi e affascinanti. Si può valutare la quantità e la varietà dei Suoi Discorsi facendo riferimento ai “Sathya Sai Speaks” che, attualmente, si aggirano sui 40 volumi. Un altro loro aspetto di unicità consiste nel fatto che essi sono altrettanto avvincenti e affascinanti oggi di come lo erano sei decenni fa. Non c’è dunque da stupirsi se centinaia di migliaia di persone si affollino per ascoltarli e li leggano con avidità e rispetto non appena appaiono stampati sul “Sanathana Sarathi”.

Dal 1984, allorché Bhagavan terminò di scrivere gli articoli per la serie dei “Vahini” con l’ottavo articolo del “Leela Kaivalya Vahini”, i Suoi Discorsi sul “Sanathana Sarathi” sono diventati il mezzo principale del Messaggio di Baba all’umanità. Questa rivista, che viene ora stampata in venticinque lingue indiane e straniere, possiede abbonati in quasi tutti i Paesi del mondo, che la leggono con rispetto come farebbero con qualunque altra Scrittura. La maggior parte di essi considerano l’arrivo del “Sanathna Sarathi” nella loro casa altrettanto prezioso dell’arrivo di Bhagavan Stesso, poiché la Parola di Dio è Dio Stesso. È difficile trovare un’altra rivista spirituale che abbia un numero di abbonati così consistente in ogni parte del mondo e che sia pubblicato ogni mese in tante lingue.

Baba ha voluto che il “Sanathana Sarathi” fosse, rigorosamente, una rivista puramente spirituale, per trasmettere all’umanità il Suo Messaggio d’Amore, Unità e Pace, diffondendo in tal modo gioia, conforto e armonia nella vita di ognuno. Perciò, evidente per la sua assenza in questa rivista, è il movente economico, cosa che contraddistingue ogni impegno di Baba. Fin dal primo numero nel febbraio del 1958, fu annunciato: “Questa rivista non conterrà pubblicità commerciale.” Baba ha sempre raccomandato a coloro cui era assegnato il compito di redigere e pubblicare la rivista di concentrarsi sulla diffusione del Suo Messaggio di Verità e Amore al mondo, senza calcoli di profitto/perdita.

È una grande fortuna per i contemporanei di questo Avatar non solo poter ricevere il Suo Divino Messaggio direttamente da Lui, ma anche verificare con i loro occhi come Egli abbia dato nella Sua Vita dimostrazione dei Suoi Insegnamenti. La Sua Vita è il fulgido esempio di Sathya, Dharma, Santhi, Prema e Ahimsa e di tutti i Suoi Insegnamenti. Ma non è tutto. Egli ha fondato numerose istituzioni e avviato svariati progetti per dimostrare ai capi del mondo come gli ideali possano esser trasformati in realtà al fine di creare un mondo colmo d’Amore, Pace, Unità e Armonia. Le Sue istituzioni educative ad esempio, dimostrano concretamente al mondo come il fine dell’educazione sia il carattere. Allo stesso modo, i Suoi ospedali presentano, in forma pratica, l’ideale di assistenza sanitaria gratuita di qualità per tutti. I Suoi progetti per l’acqua potabile e diversi altri progetti di benessere sociale evidenziano l’ideale di servizio disinteressato all’uomo. Prasanthi Nilayam, da Lui fondata, mostra al mondo l’ideale di fratellanza fra gli uomini e paternità di Dio; in essa, persone di ogni religione, nazionalità e razza vivono in un’atmosfera di Unità, Amore e Pace come unica razza umana. Allo stesso modo, il “Sanathana Sarathi” si staglia come fulgido faro per mostrare ai mezzi di comunicazione del mondo come sappia svolgere il compito di insegnare nobili ideali all’umanità senza considerazioni di tipo economico.

Il “Sanathana Sarathi” non solo è stato una potente sorgente di sostegno, aiuto e felicità nella vita di milioni di suoi lettori, in ogni parte del mondo, appartenenti a tutte le nazioni, le razze e le fedi, ma ha soprattutto elevato, illuminato e trasformato la loro vita negli ultimi cinquant’anni. Il ruolo che esso ha svolto, unico nel suo genere, per la redenzione del genere umano, non trova confronti nella storia spirituale del mondo. In occasione del Giubileo d’Oro del “Sanathana Sarathi”, esprimo in tutta umiltà profonda gratitudine a Bhagavan, per conto di milioni di Suoi riconoscenti lettori, per aver concesso questa divina rivista all’uomo moderno a favore della sua elevazione morale e spirituale.

- Il Redattore

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EL CORSO DELLE CELEBRAZIONI DI Navaratri (nove giorni di adorazione), si è creata a Prasanthi Nilayam un’atmosfera spirituale e

divina, unica nel suo genere, attraverso l’esecuzione del Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna (sette giorni di a d o r a z i o n e d e l l a P e r s o n a l i t à D i v i n a Glorificata nei Veda), l’adorazione di Devi (la Madre Divina) nelle forme di Durga, Lakshmi, Saraswati, le Parole e le Benedizioni ispiratrici di Bhagavan nei Suoi Discorsi, le relazioni illuminanti di eminenti studiosi su temi spirituali nel corso del Prasanthi Vidwan Mahasabha (Accademia indiana) di studiosi e conoscito-ri dei Veda che si sforzano di risvegliare l’umanità al bisogno di raggiungere l’armonia e la pace interiori), la distribuzione di cibo e abiti a migliaia di abitanti dei villaggi nella forma di Grama Seva, il canto di Mantra vedici e l’esecuzione di canti devozionali e Bhajan alla Divina Presenza di Bhagavan. Il Sai Kulwant Hall e il Poornachandra Auditorium, che hanno ospitato queste manifestazioni di enorme significato spirituale, erano adeguatamente decorati per l’occasione e centinaia di migliaia di devoti hanno potuto assaporare l’ambrosia di questo banchetto spirituale. Anche quest’anno tutti i programmi hanno fatto parte delle celebrazioni, a Prasanthi Nilayam, di Navaratri e Dasara.

Il Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna è cominciato il mattino del 15 ottobre 2007 nel Poornachandra Auditorium, dove sul palco è stato predisposto uno Yajna Kunda (posto per il sacrificio rituale). Bhagavan è giunto nel Sai Kulwant Hall alle 9,15, circondato dai sacri canti vedici degli studenti e dalle note benaugu-ranti di un gruppo di suonatori di Nadaswaram (strumento popolare dell’India meridionale). Dopo aver riversato la beatitudine del Suo Divino Darshan sui devoti anelanti, riuniti nel Sai Kulwant Hall, Bhagavan si è recato nel Mandir e ha distribuito abiti da cerimonia ai Ritwik (sacerdoti vedici), ai quali ha anche impartito la Sua benedizione per i sette giorni di conduzione del Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna, nel Poornachandra Auditorium, dal 15 al 21 ottobre 2007. Dopo aver indossato i nuovi abiti santificati da Bhagavan, i sacerdoti sono tornati al Mandir, si sono seduti intorno a Bhagavan e hanno cominciato a cantare Mantra vedici, creando una splendida scena che ricordava i tempi dei Veda, quando i discepoli si riunivano intorno al loro Guru e cantavano i sacri inni vedici. A conclusione di questi canti, Bhagavan ha benedetto i Ritwik, che sono usciti dal Mandir portando il sacro Kalasha (vaso pieno di acqua benedetta) e, alle 9,40, si sono diretti verso il Poornachandra Auditorium cantando continuamente Mantra vedici. Nel loro percorso sono stati preceduti dai suonatori di Nadaswaram e seguiti da un gruppo di studenti in abito da cerimonia che cantavano inni vedici. Arrivati al Poornachandra Auditorium, i Ritwik hanno fatto i necessari preparativi per l’inizio dello Yajna.

Bhagavan ha raggiunto l’Auditorium alle 10 e ha acceso la lampada sacra per l’adorazione di Devi. Subito due Ritwik hanno dato avvio alle operazioni di accensione del fuoco sacro nel modo tradizionale, strofinando un pezzo di legno contro l’altro. Mentre lo sfregamento acquistava velocità, si è alzata una nuvola di fumo; si è quindi proceduto alla ventilazione per far accendere il fuoco. Con le benedizioni di Bhagavan, il fuoco è stato posto nello Yajna Kunda, e, con l’aggiunta di legna sacra e offerte di ghee (burro chiarificato), ha sviluppa-to fiamme, il tutto nel bel mezzo dei canti vedici. Nel frat-tempo un sacerdote ha dato il via al Surya Namaskar (il Saluto al Sole), mentre alcuni eruditi e un gruppo di studenti hanno cominciato lo studio delle Scritture e due gruppi di studenti hanno iniziato i canti vedici. Contem-poraneamente, un sacerdote e sua moglie hanno dato il via all’adorazione di Devi, mentre un altro sacerdote ha iniziato il Sahasralingarchana (adorazione di mille Linga). In tal modo è cominciato lo Yajna – della durata di sette giorni - per la pace e la prosperità del genere umano alla Divina Presenza del Veda Purusha, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, che lo ha presieduto e ha ricevuto quotidianamente l’Arati nel corso dello stesso. Le offerte nel fuoco sacrificale accompagnate dai canti del Krishna Yajur Veda (in cui i Mantra del Rig Veda sono resi in forma di Yajna) da parte dei sacerdoti, lo studio delle Scritture da parte di eruditi e studenti, il canto dei Mantra vedici eseguito da sacerdoti e studenti e tutti gli altri rituali sono proseguiti per sette giorni e giunti a felice conclusione il 21 ottobre 2007, giorno di Vijaya Dasami (il decimo giorno, associato alla vittoria del bene sul male), con l’offerta del Poornahuti (le oblazioni finali) nel fuoco reso sacro dal Veda Purusha Bhagavan Baba Stesso.

Il 21 ottobre 2007 Bhagavan è giunto all’auditorium alle 10, accompagnato da canti vedici di sacerdoti e studenti. Appena dopo il Suo arrivo, Bhagavan ha benedetto il prezioso materiale per il Poornahuti, che è stato messo nel fuoco sacrificale dello Yajna Kunda al suono dei mantra vedici e delle note benaugurali del Nadaswaram. La successiva offerta di ghee nel fuoco sacro ha segnato la conclusione dello Yajna.

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Il 21 ottobre 2007 il Poornahuti (oblazioni finali) viene offerto nello Yajna Kunda del Poornachandra Auditorium a segnare la conclusione del

Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna.

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Bhagavan ha riversato le Sue benedizioni sui sacerdoti spargendo su di loro il sacro Akshatas (riso giallo) e Teertham (acqua sacra); i religiosi hanno offerto i loro omaggi ai Divini Piedi di Loto di Bhagavan in segno di gratitudine per l’opportunità della cerimonia alla Sua Divina Presenza. Migliaia di devoti, che hanno assistito al grandioso spettacolo per sette giorni, sono stati riempiti delle sacre vibrazioni generate dallo Yajna. Le potenti vibrazioni spirituali hanno anche purificato e santificato l’ambiente a beneficio dell’intera umanità.

Mentre lo Yajna proseguiva al mattino nel Poorna-chandra Auditorium, la sera si svolgeva nel Sai Kulwant Hall la procedura del Prasanthi Vidwan Mahasabha. Il 15 ottobre 2007 Bhagavan ha benedetto due importanti oratori che dovevano rivolgersi al pubblico riunito nella prima sessione dell’incontro. Il primo oratore era il dottor G. Venkataraman, ex vicerettore dell’università Sri Sathya Sai. Soffermandosi sul significato delle celebrazioni di Navaratri, l’eminente personalità ha osservato che l’adorazione di Durga, Lakshmi, Saraswati, nel corso dei nove giorni, ha significato l’annullamento delle tendenze demoniache dell’uomo, che hanno rappresentato la causa di tutti i problemi del mondo. Niente, ha detto, è più potente dell’amore puro e disinteressato che Bhagavan, nel Suo ruolo di Madre Divina, sta insegnando a praticare al genere umano. Il secondo oratore della sessione era il professor Veerabhadraiah, un docente del campus di Prasanthi Nilayam dell’università Sri Sathya Sai. Nel narrare alcuni episodi delle vite di devoti che denotano l’onnipotenza, l’onnipresenza e l’onniscienza di Bhagavan, l’erudito oratore ha sottolineato che la fede nella Divinità di Bhagavan può condurre l’uomo moderno sul cammino della redenzione. Bhagavan – ha detto – rappresenta l’unico rifugio per l’umanità, attualmente tormentata da complessi problemi.

Il 16 ottobre è stata la volta di sri Anil Kumar, docente al campus di Prasanthi Nilayam dell’università Sri Sathya Sai. L’insigne oratore ha fatto riferimento a Bhagavan come Incarnazione di Durga, Lakshmi, Saraswati e ha narrato le proprie esperienze personali di tali aspetti della Divinità di Bhagavan. Al termine, sri Anil Kumar ha esortato i devoti a mettere in pratica gli Insegnamenti di Bhagavan e a guadagnarsi la Sua grazia.

Nella successiva sessione del Prasanthi Vidwan Mahasabha, tenutasi il pomeriggio del 17 ottobre, due sono stati gli oratori. Il primo, sri G. Srirangarajan, docente universitario, ha parlato del Grama Seva come Karma Yajna e ha delineato le caratteristiche che trasformano anche le azioni ordinarie in Karma Yajna affinché l’uomo possa ottenere l’Atma Shuddhi (la purifi-cazione interiore). Il secondo oratore della sessione è stato sri Natesh Shankar Shetty, studente al secondo anno di discipline scientifiche, che ha citato molti episo-di quali esempi dell’Amore di Bhagavan corrispondente a quello di mille madri, sottolineando che l’amore puro è il più potente fattore per la redenzione dell’uomo. Ha poi espresso gratitudine a Bhagavan per avergli dato l’opportunità di parlare alla Sua Divina Presenza proprio nel giorno in cui cadeva il suo compleanno. Al termine del discorso, Baba lo ha benedetto e gli ha materializza-

to un anello d’oro come regalo di compleanno. Il 18 ottobre 2007 il pubblico ha ascoltato due oratori,

il primo dei quali è stato sri B.N. Narasimha Murthy, Direttore del campus di Brindavan dell’università Sri Sathya Sai. Ricorrendo a una serie di interessanti episo-di tratti dalla vita di molti devoti per arricchire il suo discorso, l’insigne oratore ha tratteggiato le varie fasi della Divina Missione di Bhagavan, che è iniziata con Leela e Mahima (giochi divini e miracoli) e culminata con l’istituzione del Sanathana Dharma per redimere la vita dell’uomo moderno sulla terra. Il secondo oratore è stato sri Krishan Kumar, uno studente del secondo anno del Master in Business Administration, il quale ha osser-vato che le opportunità offerte da Bhagavan ai Suoi studenti di servire gli altri con amore disinteressato hanno il grande potere di sottomettere l’ego e cambiare la vita.

Smt. Anjali Devi, famosa attrice e ardente devota di Bhagavan da 46 anni, è stata l’oratrice della sessione del 19 ottobre 2007. Ricordando le proprie esperienze della divina Grandezza di Bhagavan, ella ha sottolineato che i 46 anni sono passati come 46 minuti per grazia di Bhagavan. Parlando della recente visita di Bhagavan a Chennai, l’illustre oratrice ha fatto notare che il Tocco dei Piedi di loto di Bhagavan ha santificato l’intera città. Il secondo oratore, il professor A. Anantha Raman, docente del campus di Prasanthi Nilayam dell’università, ha messo in evidenza l’odierna necessi-tà, per la vita umana, di aderire al Dharma. Il Dharma – ha detto – implica che il dovere e la ragione siano entrambi combinati con l’etica sociale, e ha proseguito dicendo che l’uomo potrebbe raggiungere vette sublimi se basasse le proprie azioni sul Dharma.

Il sacro giorno di Vijaya Dasami, Bhagavan ha benedetto l’enorme folla di devoti con un Discorso, che è stato vera fonte di ispirazione, esortando i devoti a redimere la loro vita seguendo Sathya e Dharma. Narrando la storia di Sai Baba di Shirdi, Bhagavan ha anche materializzato le due monete d’oro date da Sai Baba di Shirdi a Lakshmibai, che simbolizzavano Sathya e Dharma. Prima del Discorso di Bhagavan, due oratori hanno condiviso i propri pensieri con i devoti riuniti. Il primo intervento della sessione conclusiva del Prasanthi Vidwan Mahasabha è stato di sri Ajit Popat, un ardente devoto di Bhagavan proveniente da Londra. Sri Popat ha osservato che è dovere dei devoti di Bhagavan obbedire ai Suoi Comandamenti e mettere in pratica i Suoi Insegnamenti. Il secondo oratore della sessione è stato sri S.V. Giri, ex vicerettore dell’università Sri Sathya Sai, il quale ha parlato del Grama Seva come esperienza nobilitante ed elevante sia per gli studenti che vanno di casa in casa a servire, sia per gli abitanti del villaggio che, in tal modo, acquisiscono un arricchimento tanto dal punto di vista emozionale quanto economico. La qualità del servizio è il tratto più rilevante dell’Organizzazione Sai, che raccoglie la più imponente forza lavoro al mondo di operatori altruisti e dediti al servizio, ha osservato il dotto oratore. Il soave Discorso di Bhagavan, seguito alla relazione di sri Giri, ha rappresentato il gran finale del Prasanthi Vidwan Mahasabha.

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L’Amore disinteressato di Bhagavan manifestato attraverso la distribuzione di cibo e abiti – in forma di Prasadam – è stato portato a 250.000 abitanti dei 150 villaggi dei circondari di Puttaparthi, Bukkapatnam e Kothacheruvu. Il Grama Seva è stato svolto dagli studenti e dal personale dell’università Sri Sathya Sai dal 13 al 21 ottobre 2007, il tutto in modo estremamente metodico e ben programmato. Mentre le studentesse del campus di Anantapur assieme agli studenti più grandi della Sri Sathya Sai Higher Secondary School prepara-vano i pacchetti con il cibo e il Laddu Prasadam (dolcetti di forma sferica fatti di farina e zucchero grezzo), gli studenti dei campus di Brindavan e Prasanthi Nilayam, divisi in sei gruppi di 120 ciascuno, li hanno caricati su 40 veicoli assieme agli abiti destinati alla distribuzione e portati ai villaggi di destinazione; il servizio reso quotidianamente a circa 6000 famiglie ha consentito di completare il lavoro in soli otto giorni.

Tutti i gruppi impegnati nella distribuzione erano capeggiati dagli insegnanti e dagli studenti più grandi. Prima di cominciare la distribuzione del Prasadam, i gruppi composti da personale e studenti hanno esegui-to il Nagar Sankirtan per le strade dei villaggi; al canto dei Nomi di Dio hanno preso parte, pieni di entusiasmo, anche gli abitanti.

La distribuzione del Prasadam di Bhagavan è stata fatta con amore e umiltà all’ingresso di ogni abitazione dove, per prima cosa, gli studenti salutavano i componenti della famiglia attraverso un amorevole Sai Ram e con umiltà offrivano il Prasadam dicendo che era un dono d’Amore di Bhagavan per loro. Gli abitanti dei villaggi hanno ricevuto il Prasadam di Bhagavan con grande rispetto e lo hanno mangiato allegramente insieme. Il nono e ultimo giorno, personale e studenti del campus di Anantapur si sono occupati della distribuzio-ne del Prasadam a Prasanthi Nilayam. Tutto il lavoro è stato condotto con amore disinteressato e svolto come esperienza spirituale, elevando chi ha servito il

Prasadam e chi lo ha ricevuto. Gli Stati di Gujarat, Kerala e Assam, Manipur e gli

Stati Nordorientali hanno tenuto i campi giovani a Prasanthi Nilayam nel mese di ottobre 2007. Inoltre migliaia di devoti si sono recati in pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam dai distretti di Nizamabad e Prakasam nell’Andhra Pradesh.

Campo Giovani dello Stato del Gujarat

Dall’1 al 3 ottobre 2007 più di 600 giovani provenienti da varie località del Gujarat sono giunti a Prasanthi Nilayam per partecipare al campo giovani organizzato dall’Organizzazione Seva Sri Sathya Sai del Gujarat. Nel corso di tutte e tre le giornate, oltre a esperire la grande gioia del Darshan di Bhagavan, nel Sai Kulwant Hall, i giovani hanno partecipato ai dibattiti del campo giovani tenutisi nella Sala Conferenze di Prasanthi Nilayam.

Il pomeriggio del 2 ottobre, un gruppo di questi giovani ha messo in scena, nel Sai Kulwant Hall, una rappresentazione dal titolo “Shradhavan Labhate Gyanam” (colui che ha fede ottiene la saggezza) alla Divina Presenza di Bhagavan.

La rappresentazione, che ha avuto inizio alle 16,50 con un bellissimo canto di invocazione intonato dai giovani Sai del Gujarat, evidenziava l’importanza della fede nella vita dell’uomo. L’opera si sviluppava attraver-so un dialogo molto vivo tra un moderno insegnante di scienze e uno studente che, nel corso della propria infanzia, aveva ricevuto un’educazione Bal Vikas e avuto esperienza della Divinità di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Alla fine lo studente convince l’insegnante che

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Il personale e gli studenti che eseguono il Nagar Sankirtan nelle strade di un villaggio prima di cominciare la distribuzione del Prasadam

di casa in casa.

Nel corso del Grama Seva, il personale e gli studenti hanno offerto con amore e umiltà il Prasadam di Bhagavan agli abitanti dei villaggi.

La rappresentazione messa in scena il 2 ottobre 2007 dai giovani Sai del Gujarat nel Sai Kulwant Hall ha evidenziato il significato

della fede nella vita dell’uomo.

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Dio si è incarnato sulla terra nella forma di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, il quale ha realizzato attività tanto speciali come solo Dio può compiere. Questa rappre-sentazione breve, ma di grande effetto, si è conclusa con uno splendido e dolce canto intonato dall’intero gruppo.

Al termine dell’opera Bhagavan ha benedetto gli interpreti, distribuito loro degli abiti e posato con loro per fotografie di gruppo. Bhagavan ha anche materializ-zato una catena d’oro per il giovane che ha interpretato il ruolo dello studente e un anello per quello che ha interpretato l’insegnante. La rappresentazione è stata seguita dai Bhajan, anche questi diretti dal gruppo giovani Sai del Gujarat, composto di ragazze e ragazzi. Il programma si è concluso alle 18,10 con l’Arati a Bhagavan. Campo Giovani del Kerala

Dal 10 al 12 ottobre 2007 circa 3800 giovani (1600 ragazze e 2200 ragazzi) sono giunti a Prasanthi Nilayam provenienti da varie parti del Kerala per prendere parte a un campo giovani della durata di tre giorni, organizza-to dall’Organizzazione Seva Sri Sathya Sai del proprio Stato. Prima della partenza per il campo, tutti i parteci-panti hanno intrapreso un’intensiva Sadhana personale e svolto Grama Seva nei rispettivi luoghi. Durante i tre giorni del campo, i giovani hanno provato l’immensa gioia del Darshan di Bhagavan nel Sai Kulwant Hall e hanno frequentato lezioni di orientamento per tutti e tre i giorni. Il pomeriggio dell’11 ottobre i cantanti del gruppo (femmine e maschi) hanno guidato i Bhajan nel Sai Kulwant Hall. Bhagavan ha benedetto i coristi e ha materializzato una catena d’oro per uno di loro.

I dibattiti sull’orientamento sono stati condotti in un ampio Pandal (spazio espressamente allestito e destina-to a una funzione ufficiale, sociale o commerciale) per i maschi e al primo piano della North Indian Canteen per le femmine.

I temi trattati nel corso di questi incontri di riflessione comprendevano “I Giovani di Dio”, “Giovani e Spirituali-tà”, “Grandezza dell’Avatar Sai”, “Grama Seva”, “Viaggio verso Dio”, “Grandezza dell’Organizzazione Sai”, “Sviluppo della Personalità Basato sui Valori” e “Sai: il Ruolo Modello per la Gioventù”. Il giorno dei salu-ti, sri B.N. Narasimha Murthy si è rivolto alla platea completa dei giovani dando loro profonde e preziose

indicazioni per la Sadhana individuale necessaria a raggiungere lo scopo della vita. Un Affascinante Concerto di Clarinetto

Il pomeriggio del 20 ottobre 2007, il penultimo giorno in cui si svolgeva il Prasanthi Vidwan Mahasabha, il noto musicista Pandit Narasimhalu ha presentato un concer-to di clarinetto nel Sai Kulwant Hall. Il programma, che ha avuto inizio alle 18 dopo il Divino Darshan di Bhagavan, si è aperto con una composizione in lode del Signore Ganesh; il musicista ha rapito il pubblico con le melodie dei canti devozionali e dei Bhajan, compreso il famoso Bhajan di Mira (santa che dedicò la propria vita alla devozione per Krishna) “Payo Ji Meine Ram Ratan Dhan Payo”. Bhagavan ha onorato la presentazione con la Sua Presenza, ha benedetto l’artista al termine del concerto e ha donato abiti a lui e agli artisti che lo accompagnavano. Egli ha anche materializzato una catena d’oro per il musicista. Il programma si è concluso alle 19 con l’Arati a Bhagavan. Il Pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam dei Devoti del Distretto di Prakasam

Oltre 3500 devoti provenienti dal distretto di Prakasam in Andhra Pradesh si sono recati in pellegri-naggio a Prasanthi Nilayam dal 23 al 25 ottobre 2007; qui hanno provato la grande gioia del Darshan di Bhagavan e, il pomeriggio del 24 ottobre 2007, hanno presentato nel Sai Kulwant Hall, alla Divina Presenza di Bhagavan, un’opera con musica e danze dal titolo “Samatha” (calma). Basata sugli insegnamenti di Bhagavan, la rappresentazione è stata messa in scena dai bambini Bal Vikas del distretto, i quali hanno messo in evidenza l’importanza dell’unità di tutte le religioni e della pace nel mondo, interpretando alcuni episodi accompagnati da dolce musica e bellissime danze. L’opera è cominciata alle 16,50 e si è conclusa alle 17,35. Bhagavan ha assistito seduto all’intera rappresentazione e, al termine, ha benedetto i bambini e ha posato con loro per alcune fotografie. Il programma è finito alle 17,45 con l’Arati a Bhagavan. Campo Giovani di Assam, Manipur e Stati Nordorientali

Dal 24 al 28 ottobre 2007 l’Organizzazione Seva Sri Sathya Sai di Assam, Manipur e Stati Nordorientali ha organizzato un campo giovani a Prasanthi Nilayam in cui

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Uno spaccato dei giovani Sai del Kerala che ha preso parte ai dibattiti del Campo Giovani tenutosi a Prasanthi Nilayam dal 10 al 12 ottobre.

Il 24 ottobre 2007 i bambini Bal Vikas del distretto di Prakasam, Andhra Pradesh, hanno presentato nel Sai Kulwant Hall un’opera,

con musica e danze, dal titolo“Samatha”

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oltre 450 ragazzi, maschi e femmine, sono giunti a Prasanthi Nilayam dagli Stati di Assam, Manipur, Arunachal Pradesh e Nagaland per prendervi parte.

I delegati sono stati benedetti dal Darshan di Bhagavan nel Sai Kulwant Hall per tutta la durata del campo, sia al mattino sia al pomeriggio. I momenti di riflessione sono stati condotti nella Sala Conferenze, dove molti ed eminenti oratori hanno interagito con i ragazzi e risposto alle domande. Il pomeriggio del 25 ottobre, un gruppo di questi giovani Sai ha presentato un programma culturale nel Sai Kulwant Hall con due spettacoli: una danza Bhortal eseguita dai giovani dello Stato dell’Assam e un Dhol Dholak Cholom presentato dai giovani dello Stato di Manipur. Il programma ha preso il via alle 17,15 nel Sai Kulwant Hall dopo il Divino Darshan di Bhagavan. La danza Bhortal, rappresentata per prima da un gruppo di sette ballerini, ha catturato l’attenzione dei presenti per l’energico movimento dei piedi al suono del tamburo e per il movimento ritmico dei cimbali che essi tenevano in mano.

Il secondo spettacolo in programma era il Dhol Dholak Cholom, una danza al ritmo del tamburo tipica di Manipur e tradizionalmente associata con il culto del Signore Krishna e di Chaitanya Mahaprabhu (monaco asceta di culto vaishnava e riformatore sociale vissuto dal 1486 al 1533) nel corso di una famosa festa del Paese. Il gruppo dei giovani suonatori di tamburo ha mostrato grande abilità, di livello addirittura acrobatico, nel maneggiare gli strumenti e si è guadagnato l’apprezzamento di tutti gli astanti. Bhagavan ha fatto discendere la Sua Benedizione sui ballerini e ha posato

con loro per alcune fotografie di gruppo. Ha anche materializzato un anello d’oro per uno di loro. Il programma di danze è stato seguito da Bhajan, anch’essi guidati dai giovani Sai di Assam, Manipur e Stati Nordorientali. Alle 18,15, a conclusione dei Bhajan, è stato offerto l’Arati a Bhagavan. Pellegrinaggio dei Devoti del Distretto di Nizamabad

Dal 28 al 30 ottobre 2007 circa 2000 devoti sono giunti a Prasanthi Nilayam dal distretto di Nizamabad in Andhra Pradesh per fare esperienza della immensa gioia del Darshan di Bhagavan e cercare la Sua benedi-zione. Il pomeriggio del 29 ottobre i bambini Bal Vikas hanno presentato un balletto musicale dal titolo “Deva Devuni Deenajana Seva”, mettendo in scena episodi significativi della vita degli Avatar. Circa 100 bambini hanno preso parte alla rappresentazione, che ha letteralmente rapito i devoti riuniti nel Sai Kulwant Hall per quasi 30 minuti, attraverso numerose danze elettrizzanti, dolci canti devozionali e bellissima musica.

La rappresentazione ha avuto inizio alle 17,40 ed è finita alle 18,10. Bhagavan l’ha onorata con la Sua Presenza e al termine ha benedetto i bambini, con i quali ha anche posato per alcune fotografie di gruppo. Allo spettacolo è seguita una breve sessione di canti devozionali da parte dei devoti. Il programma si è concluso alle 18,35 con l’Arati a Bhagavan. Infine a tutti i presenti è stato distribuito il Prasadam.

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Il 25 ottobre 2007 i giovani di Manipur hanno presentato nel Sai Kulwant Hall il Dhol Dholak Cholom, danza al ritmo

del tamburo tipica del loro Paese.

Le elettrizzanti danze dei bambini Bal Vikas del distretto di Nizamabad in Andhra Pradesh hanno rafforzato l’impatto della rappresentazione

messa in scena nel Sai Kulwant Hall il 29 ottobre 2007.

SRI SATHYA SAI HIGHER SECONDARY SCHOOL (SISTEMA SCOLASTICO DAI 5 AI 17 ANNI), Prasanthi Nilayam – 515 134, (A.P.)

L’ammissione alle Classi I e XI della Sri Sathya Sai Higher Secondary School, Vidya Giri, Prasanthi Nilayam - 515 134, Anantapur Dist. (A.P.), avrà luogo a giugno 2008. L’istituto è l’equivalente di una scuola media di lingua inglese di tipo residenziale. Il prospetto informativo e i moduli per l’ammissione sono disponibili presso la presidenza, dall’1/1/2008, dietro versamento di 50 rupie – in contanti o tramite tratta a vista sulla State Bank of India, Prasanthi Nilayam Branch (codice n.: 2786) in favore del Preside della Sri Sathya Sai Higher Secondary School, unitamente a una busta con il proprio indirizzo – dimensioni 15 x 24 – preaffrancata (francobollo da 20 rupie). Il termine ultimo per il rilascio dei moduli è il 15 febbraio 2008, mentre la scadenza per il ricevimento dei moduli compilati è l’1 marzo 2008. Possono iscriversi solo studenti provenienti da scuole medie di lingua inglese. Tel.: 08555-289289 Indirizzo e-mail: [email protected]

Il Preside

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A RICERCA DELLA VERITÀ DEVE DIVENTARE la vostra disciplina spirituale giornaliera; ogni singolo momento deve essere utilizzato per

questo dovere primario. La Verità può riflettersi nella vostra intelligenza solo quando questa viene purificata da Tapas. Tapas implica che tutte le azioni vengano compiute per nobili motivi, che tutte le azioni rivelino un ardente desiderio per lo spirito, che esista un pentimen-to per gli errori compiuti nel passato, che si abbia una risoluta determinazione ad aderire alla virtù e all’autocontrollo e che si possieda una rigorosa aderen-za all’equanimità in presenza tanto del successo quanto del fallimento. Taapam significa calore, ardore, intensità e serietà nello sforzo. Tapas, (che significa anche) penitenza o austerità religiosa, favorisce lo sviluppo della rinuncia e della disciplina. La disciplina è essenzia-le quando, come al giorno d’oggi, le tentazioni a deviare sono così numerose. In questo Kali Yuga, in cui l’oscurità avviluppa la mente dell’uomo, qualsiasi piccola lampada che possa illuminare il cammino è assolutamente bene accetta.

Questo è il motivo per cui vi consiglio di ricorrere a Sathkarma (le buone azioni), a Sadachara (la retta condotta) e a Sathpravarthana (i buoni atteggiamenti), e di stabilirvi nella costante Presenza del Signore. Dovete anche anelare a Sravana (l’ascolto di parole edificanti) e a riflettere sui conseguenti incitamenti di Manana (lo Spirito) per poi, una volta riconosciutane la validità,

meditare su di essi con Nididhyasana (profonda riveren-za). Tutte le altre attività sono secondarie. Solo questo è edificante, solo questo apporta beneficio.

Oggi c’è un’eclissi solare e molti si sono chiesti se la celebrazione del Compleanno verrà posposta o se avrà luogo comunque. L’ombra della luna che si proietta sul sole non è una calamità di cui la gente debba avere paura. L’eclissi a cui si deve guardare come a un cattivo presagio o a qualcosa di infausto è l’ombra di Maya, quando essa cala sull’intelligenza. La mente è la luna e l’intelligenza è il sole: fate attenzione a che non vengano offuscati da un’eclissi. Allora sarete al sicuro. Non preoccupatevi se qualcosa succede nel cielo esterno. Preoccupatevi invece se l’ombra di cupi desideri, di passioni insane, di bieche emozioni e di subdole inten-zioni proietta la sua sinistra oscurità sul vostro cielo interiore. Fate sì che lo splendore del Signore e i freschi raggi della Sua grazia non divengano più fiochi nei recessi del vostro cuore. Vedo che qualcuno ha messo sottosopra la consueta disposizione dei posti: le donne

sono a sinistra e gli uomini a destra. Ne consegue che alle donne arriva il sole cocente negli occhi, mentre gli uomini sono all’ombra dell’albero. Perciò non vi tratterrò a lungo. Spiegherò al vento la bandiera, che è il

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Questo Discorso, pronunciato da Swami durante la celebrazione del Compleanno del 23 novembre

1965, sintetizza il percorso del viaggio spirituale dell’uomo verso il trono del Signore

nell’altare del proprio cuore.

Il pellegrino deve attraversare e oltrepassare le grandi distese desolate di Kama (i desideri terreni), sopravanzare la fitta, melmosa vegetazione di Krodha (l’ira) e dell’avversione, e superare le scogliere di Dvesha (l’odio e il malanimo) per potersi poi rilassare sui verdi pascoli della concordia e di Prema (l’Amore). Una volta diventato padrone dei nemici interiori, egli dovrà riposarsi nel silenzio del proprio cuore come uno yogi, avendo tacitato tutte le agitazioni del suo regno interiore.

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simbolo di Prasanthi. Prasanthi è l’equanimità superiore con cui, una volta soppiantate tutte le dualità, si raggiunge la gioia suprema di un calmo equilibrio non affetto da alti e bassi o dal dolore e dal piacere, un equilibrio in cui le onde si sono calmate e le tempeste non infuriano più.

La bandiera reca l’emblema che viene rappresentato in forma concreta qui, davanti alla veranda. Esso è la raffigurazione della sintesi della progressiva avanzata del pellegrino verso il trono del Signore nell’altare del proprio cuore.

Il pellegrino deve attraversare e oltrepassare le grandi distese desolate di Kama (i desideri terreni), sopravanzare la fitta, melmosa vegetazione di Krodha (l’ira) e dell’avversione, e superare le scogliere di Dvesha (l’odio e il malanimo) per potersi poi rilassare sui verdi pascoli della concordia e di Prema (l’Amore). Una volta diventato padrone dei nemici interiori, egli dovrà riposarsi nel silenzio del proprio cuore come uno yogi, avendo tacitato tutte le agitazioni del suo regno interiore. Questo è il significato della colonna a sei anelli che si trova qui in mezzo a quel cerchio. I sei anelli sono i sei Chakra (i centri di energia) della disciplina yogica che si trovano nella Nadi (canale energetico) spinale centrale dell’uomo.

Fisso nella calma indisturbata della coscienza più profonda, l’uomo scopre che il loto del proprio cuore fiorisce (e si schiude) in mille petali, dopodiché la fiamma del risveglio nella Verità si accende sotto forma di Prasanthi (Pace Suprema). In quel momento il ricerca-tore sa che egli, e tutto ciò che lo circonda, sono Uno e

che quell’Uno è Brahman. Questo progresso, che prima o poi tutti devono compiere in questa vita o in un’altra, viene messo in evidenza come immagine nitida dal simbolo sulla bandiera. Perciò, quando essa sventola su questa Prasanthi Nilayam, prendete la decisione di ospitarla anche nei vostri cuori. Fate oggi il primo passo di questo lungo pellegrinaggio. Rinunciate per avere, ponetevi dei limiti per ricevere, diventate ciechi (alla via esteriore) per vedere con maggior chiarezza (all’interno di voi stessi).

Prasanthi Nilayam: Celebrazione del Compleanno,

23 novembre 1965

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La ricerca della Verità deve diventare la vostra disciplina spirituale giornaliera; ogni singolo momento deve essere utilizzato per questo dovere primario. La Verità può riflettersi nella vostra intelligenza solo quando questa viene purificata da Tapas. Tapas implica che tutte le azioni vengano compiute per nobili motivi, che tutte le azioni rivelino un ardente desiderio per lo spirito, che esista un pentimento per gli errori compiuti nel passato, che si abbia una risoluta determinazione ad aderire alla virtù e all’autocontrollo e che si possieda una rigorosa aderenza all’equanimità in presenza tanto del successo quanto del fallimento.

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AL 23 AL 31 LUGLIO 2007, SI È TENUTO UN campo per bambini nei pressi dell’idilliaco lago Maloye Chebachiye in Kazakistan

Il campo ha visto la partecipazione di 80 bambini provenienti dal Kazakistan, Russia, Uzbekistan, Ucraina e Kyrgyzstan (Kirghizia). Il tema del campo, “Unità fra le Culture”, è stato trattato in tutte le attività e tramite gli strumenti audiovisivi. Adulti e bambini, insieme, hanno costruito una nave metaforica, chiamata “Armonia”, con la quale i partecipanti potevano visitare quattro nazioni: la Russia, l’Uzbekistan, il Kazakistan e l’India. Nel loro viaggio immaginario, venivano a contatto con la cultura, le storie morali allegoriche, la spiritualità e lo stile di vita di ciascun popolo. Poi sono stati divisi in tre grandi “famiglie” che partecipavano alle attività giornaliere. Si sono cantati i Bhajan due volte al giorno. I bambini hanno preso parte alle attività legate alla Educazione Spirituale Sai (SSE), a una mostra e a un teatro di burattini. C’erano due seminari dedicati ai genitori sul “Ruolo dell’Educazione Spirituale dei Bambini” e “Le Peculiarità dei Bambini a seconda dell’Età”. Si sono tenuti anche seminari per insegnanti sul programma Educare, sull’importanza di usare la preghiera, la meditazione, il racconto di storie, il canto di gruppo e le attività di gruppo, sul potere dell’amore sui bambini, e sulla disciplina e la pazienza. Durante il campo, è stato celebrato il Guru Purnima con storie di Swami, concerti musicali e Bhajan. I bambini hanno messo in mostra gli oggetti artigianali creati durante i workshop. L’ultimo

giorno, ogni “famiglia” ha riassunto le attività e messo in rilievo i fattori unificanti di ciascuna cultura.

La Chiesa dell’Unità a New Westminster, Columbia Britannica, è una Chiesa non confessionale che abbrac-cia e onora tutte le religioni. Uno degli appartenenti alla congregazione ha visto il film “Le Sue Opere” nel 2004 e voleva che i devoti della Chiesa lo vedessero e sentisse-ro parlare di Bhagavan. Il 3 giugno 2007, due devoti Sai hanno mostrato una presentazione in Power Point sulla Vita di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, sulle Sue Opere e sul Suo Insegnamento. A questo ha fatto seguito la proiezione del film “Le Sue Opere”. Molti spettatori si sono commossi fino alle lacrime per le azioni di puro amore di Bhagavan. Una nota di ringraziamento di un visitatore recitava: “Parole provenienti dal cuore tocca-no il cuore.” Sono stati donati alla biblioteca della Chiesa dell’Unità, che li ha ricevuti con gratitudine, diversi libri su Bhagavan e una copia del DVD “Le Sue Opere”.

Il 21 luglio 2007, 36 devoti Sai, assieme a parecchi altri volontari, si sono riuniti per una riunione che si svolge una volta l’anno dal titolo “Un Giorno sulla Spiaggia” alla Cowell’s Beach di Santa Cruz, in California. Questo evento consisteva nell’assistere persone con disabilità fisiche e mentali e farle partecipare a sport acquatici come andare in kayak, in canoa, in surf e fare scuola di immersione subacquea. Circa 185 bambini e adulti diversamente abili hanno partecipato all’evento assieme a 325 familiari.

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K A Z A K I S TA N

Il campo per bambini tenutosi dal 23 al 31 luglio in Kazakistan ha visto la partecipazione di 80 bambini provenienti da Kazakistan, Russia, U-

zbekistan, Ucraina e Kyrgyzstan (Kirghizia).

C A N A D A

S T A T I U N I T I D ’ A M E R I C A

Il 21 luglio 2007 i devoti Sai hanno organizzato “Un Giorno sulla Spiaggia” alla Cowel’s Beach di Santa Cruz,California, destinato a individui con disabilità fisiche e mentali. Durante la giornata sono

stati anche serviti amorevolmente 900 pasti ai partecipanti.

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Durante la giornata, sono stati serviti amorevolmente 900 pasti a tutti i partecipanti. Nella sua lettera di gratitudine all’Organizzazione Sathya Sai, il signor Andersen, presidente e fondatore della “Shared Adventure”, un’organizzazione che si occupa di attività esterne per le persone diversamente abili, ha citato il commento di un volontario: “Mi è piaciuto particolar-mente osservare un bambino di 3 anni e sua madre mentre i volontari li facevano correre sulle sedie da spiaggia. Lo sguardo, le risate e la felicità che hanno portato sul volto di quel bambino sono stati così commo-venti che mi hanno quasi fatto piangere di felicità, e ho visto le labbra della madre sussurrare “grazie” mentre stavano andando via. Non c’è niente di più grande della gentilezza che avete donato a così tante persone a tanti livelli. Sono ancora profondamente commosso per tutto questo.”

La nazione del sud-est asiatico del Laos si trova vicino alla Tailandia. L’Organizzazione Sri Sathya Sai del Laos, assieme al dottor Naren Chellapah, proveniente dall’Australia, ha organizzato un campo dentistico per bambini ciechi e bisognosi dal 7 all’8 luglio 2007. Si sono svolti esami odontoiatrici preventivi assieme a pulizia dentale, otturazioni ed estrazioni. Sono stati esaminati circa 50 bambini ciechi e 30 bisognosi. Il campo è stato visitato dall’ambasciatore dell’India nel Laos.

Il 4 agosto 2007 è stato organizzato un seminario sull’Educazione Sathya Sai ai Valori Umani dall’Organizzazione del Laos di Vientiane, la capitale dello Stato.

Circa 400 persone hanno partecipato a questo seminario, fra cui 50 monaci buddisti e ministri di vari

culti. I principali oratori di questo evento sono stati il dottor Art-ong Jumsai e Lorraine Burrows. Attualmente in Laos vengono organizzati giornalmente corsi di Educazione ai Valori Umani con la partecipazione di circa 100 studenti.

La Giornata Nazionale dell’Educazione Sathya Sai tenutasi il 2 settembre 2007 nel Winston Churchill Hall nel Middlesex, Londra, ha visto la partecipazione di 150 delegati. Il tema dell’evento è stato “Il Cuore dell’Eccellenza”. La giornata è cominciata con l’accensione cerimoniale di una lampada sacra da parte di sri Maurice Allen, OBE, un coordinatore di lunga data dell’Organizzazione Sathya Sai Seva del Regno Unito.

Il programma è stato introdotto dalla Coordinatrice dell’Organizzazione Sri Sathya Sai del Regno Unito, signora Rosemary Perry, e dalla Direttrice dell’Istituto Britannico di Educazione Sathya Sai, signora Carole Alderman. Il primo oratore è stato il signor Georgios Bebedelis di Atene, Grecia, rappresentante dell’Istituto di Educazione Sathya Sai per il Sudeuropa. Il signor Bebedelis ha mostrato una presentazione dal titolo “Antico Pensiero Greco ed Educazione Sathya Sai”, nella quale ha messo in parallelo la filosofia di pensatori greci come Aristotele, Socrate e Platone, e i cinque Valori Umani. Egli ha concluso che questi paralleli indicano la strada per i Valori Umani Sathya Sai. Il pomeriggio, dopo un interludio musicale, il secondo oratore, la dottoressa Ronne Marantz, membro della Fondazione per l’Educazione Sathya Sai ai Valori Umani, Stati Uniti d’America, e membro del Comitato per l’Educazione della Fondazione Mondiale Sri Sathya Sai, ha parlato di “Educare: un Approccio di Trasformazione

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L A O S

Il 4 agosto 2007 l’Organizzazione Sri Sathya Sai del Laos ha organizzato un seminario sull’Educazione Sathya Sai ai

Valori Umani a Vientiane, la capitale del Laos, che è stato seguito da circa 400 persone.

R E G N O U N I T O

Circa 150 delegati hanno partecipato alla Giornata Nazionale dell’Educazione Sathya Sai tenutasi nel Winston Churchill Hall nel Middlesex, Londra, il 2 settembre 2007, sul tema “Il Cuore

dell’Eccellenza”.

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per Far Emergere i Valori Umani dall’Interno”. Ha raccolto dei messaggi, espressi in forma anonima, di istanze personali tra i presenti e ha poi chiesto a tutti di riflettere su questi problemi per identificare un valore umano che potesse dare una soluzione. Il suo discorso è stato costellato di aneddoti ed esperienze personali. A questo ha fatto seguito una sintesi degli eventi della giornata da parte di sri Ishver Patel, Coordinatore Centrale dell’Organizzazione Sathya Sai del Regno Unito e dell’Irlanda. Il programma si è concluso con la “Preghiera di San Francesco”. Tutti i partecipanti sono stati profondamente toccati dalle presentazioni e dai discorsi.

Situato tra Austria e Croazia, sul mare Adriatico, troviamo il Paese alpino della Slovenia, la cui capitale è Lubiana. Il primo seminario SSEHV è stato organizzato a Lubiana dall’8 al 10 giugno 2007. Complessivamente, hanno partecipato 73 persone. Le conferenze sono state arricchite da esperienze personali e storie interessanti, e seguite da una sessione di domande e risposte. L’evento è stato filmato e sarà disponibile presso la biblioteca del Centro Sai.

– Sri Sathya Sai World Foundation

Andhra Pradesh - Il 2 settembre 2007 il distretto di Anantapur ha allestito un campo medico esclusivamente per 127 donne incinte di 24 villaggi del circondario di Uravakonda per la seconda volta a Mopidi e ha distribui-to ferro, calcio e pastiglie di vitamina B, sufficienti per un mese, assieme a cibo proteico Sai e pacchi di cibo. Sono stati anche compiuti i necessari esami del sangue.

Il 6 settembre 2007 il distretto di Srikakulam ha fornito provviste di cibo a 36 lebbrosi di Korasavada. Il 19 settembre ha allestito un campo medico, curando 265 pazienti nel villaggio tribale di Polla e ha distribuito pacchi di riso di 5 chili ciascuno a 180 famiglie tribali. Il distretto ha organizzato dei programmi spirituali di cinque giorni a Srikakulam, Sompeta e Kottabommali, consistenti di 82 ore di Akhanda Bhajan, Laksharchana e Narayana Seva.

Il distretto del Godavari Occidentale ha portato 54 persone diversamente abili dal distretto a Prasanthi Nilayam e ha donato loro i necessari arti artificiali alla Divina Presenza di Bhagavan nel settembre del 2007.

Il distretto di Ranga Reddy ha gestito una serie di campi per esami oftalmici in cinque luoghi del distretto,

esaminato 1003 pazienti, selezionato 251 persone per operazioni di cataratta e donato occhiali a 351 pazienti bisognosi. Questo distretto ha tenuto campi medici nei quartieri poveri di Kowtur, del Comune di Alwal, curando 557 pazienti di cui 89 con necessità di cure dentistiche.

Il distretto di Prakasam ha distribuito Amruta Kalasam (provviste di cibo) a 95 famiglie povere selezionate in 18 villaggi, come parte del programma di Grama Seva. Ha allestito campi veterinari a Ramachandrapuram curando 200 animali, a Chinadornala curando 100 animali e a Vennuru curando 167 animali.

Dal 22 al 24 settembre si è svolto a livello statale un programma di formazione sulla Cultura e la Spiritualità Indiane ad Annavaram, nel distretto del Godavari Occidentale, per 45 donne selezionate provenienti da 9 distretti, con l’obiettivo di farle diventare insegnanti di Bal Vikas per il 3° gruppo, conduttrici di circoli di studio e volontarie più qualificate.

Assam, Manipur e Stati Nordorientali - Mahila Vibhag (l’Ala Femminile) del Guwahati Samithi si è impegnata in un encomiabile compito di tradurre in pratica gli ideali della fiducia in se stesse per le donne, producendo indumenti per bambini, artigianato e beni di consumo, e vendendoli durante feste periodiche organizzate presso lo Sri Sathya Sai Sadhana Nilayam, Guwahati. Il denaro raccolto viene poi utilizzato per aiutare donne in difficoltà e bambini. Nella fase successiva, alle donne bisognose verrà fornita la formazione perché possano mantenersi da sole.

Secondo le decisioni della Conferenza Panindiana dei Presidenti di Distretto e dei Coordinatori, tenutasi a Prasanthi Nilayam il 29, 30 e 31 agosto 2007, l’Organizzazione Sri Sathya Sai di Assam, Manipur e Stati Nordorientali ha selezionato tre villaggi, cioè Sapara, Uparhli e Rani per un programma di sviluppo globale dei villaggi. I coordinatori e i giovani Sai dello Stato, fra cui i giovani dei villaggi locali, hanno mostrato entusiasmo e si sono fatti avanti per unirsi a questo nobile compito di fornire i bisogni di base agli abitanti dei villaggi, cioè acqua potabile, misure igieniche, latrine a basso costo e forni che non producano fumo.

Haryana e Chandigarh - Il 9 settembre è stato organizzato un Grama Seva nel villaggio di Babain, nel distretto di Kurukshetra. In questa occasione, è stato creato un poliambulatorio dove sono stati visitati più di 1500 pazienti da una squadra di 30 medici e infermieri appartenenti a varie specialità, fra cui pediatria, ortopedia, odontoiatria, dermatologia, ginecologia, oftalmologia, otorinolaringoiatria e disintossicazione dalle droghe. Esperti di laboratorio e farmacisti hanno

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S L O V E N I A

I N D I A

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Novembre 2007 - 21

assistito la squadra dei medici. Sono stati messi in lista 65 pazienti per l’operazione alla cataratta presso il M.M. Medical College a Mullana. Fino al 20 settembre 2007, sono state compiute 13 operazioni agli occhi. Altri saranno operati non appena si presenteranno. I pazienti con necessità di ulteriori cure sono stati rimandati ai rispettivi Bhajan Mandali locali per la necessaria assistenza. Ai pazienti, ai loro assistenti e ai devoti, ammontanti a 2500 persone, è stato offerto del cibo alla fine del campo.

Inoltre le volontarie del Mahila Seva Dal hanno pulito la zona del tempio del villaggio e la strada vicina con religioso fervore, mentre i giovani Sai hanno tolto la spazzatura dalle strade e imbiancato il muro di cinta del tempio. Uomini e donne hanno partecipato al Nagar Sankirtan tenutosi nelle strade del villaggio.

In questa occasione, 12 famiglie sono state selezionate per essere aiutate con mezzi di sussistenza. Sono stati donati loro un rikshaw, delle macchine da cucire e altri strumenti per guadagnarsi da vivere.

Vari campi medici sono stati allestiti in molti villaggi, fra cui Dhanas, Behlana e Hollomajra (distretto di Chandigarh), Bala Ka Nagla and Naya Gaon (distretto di Ambala ), Neoli Kalan (distretto di Hissar), Nasibpur e Nekhri (distretto di Rewari), Moginand e Saketri (distretto di Panchkula) e nelle baraccopoli della Thapar High School (distretto di Yamunanagar), servendo circa 2400 pazienti. Sono state fornite medicine gratuite a tutti i pazienti.

L’Organizzazione Sai del Gurgaon ha fornito con tempismo ripari temporanei, razioni di cibo per tre giorni, indumenti e altri oggetti di prima necessità a

1000 abitanti di una baraccopoli che era andata in fiamme.

Kerala - A seguito di un workshop di tre giorni tenutosi a Prasanthi Nilayam sul Programma di Villaggio Integrale Sri Sathya Sai, in 13 distretti su 14 del Kerala, si sono svolti dei seminari per i coordinatori delle Organizzazioni Sai a livello di distretto. I partecipanti sono stati edotti sul nuovo approccio olistico riguardante il Grama Seva.

Negli anni passati, durante la festa di Onam, è nata la consuetudine di donare alle famiglie bisognose delle provviste alimentari. Quest’anno, durante la festa, sono stati distribuite migliaia di razioni. Ogni razione consisteva di riso, olio e altre provviste. La grandezza di questo programma è dimostrata dal fatto che solo a Thiruvananthapuram questa razione è stata distribuita a 1115 famiglie e a Trichur a 2016 famiglie.

In agosto-settembre, i Sai Samithi hanno organizzato degli incontri per le famiglie in tutto il Kerala. Solo a Thiruvananthapuram, hanno partecipato 1525 famiglie.

Punjab - Dal 18 al 21 luglio 2007 è stato organizzato un campo medico gratuito durante il Chintpurni Mela (fiera) per i devoti che visitavano il famoso tempio. Una squadra di 13 medici ha esaminato i pazienti e distribui-to medicine gratuite. Nel campo sono stati serviti quasi 5000 pazienti. I giovani Sai e i volontari hanno fornito assistenza nel campo stesso.

Il 23 settembre 2007, presso lo Sri Sathya Sai Vidya Nikatam, nel distretto di Hoshiarup, è stata inaugurata una scuola di taglio e cucito gratuita. 25 ragazze provenienti da diversi villaggi hanno partecipato al progetto. La durata del corso sarà di sei mesi. A com-pletamento del corso, saranno consegnati alle studentesse i certificati di frequenza.

Dalle ore 13 del 26 settembre alle 23 del 30 settem-bre, lo Sri Saathya Sai Seva Samithi di Abohar ha organizzato un Akhanda Bhajan di 82 ore presso l’Arorvansh Dharmashala nell’ambito delle celebrazioni per l’82° Compleanno di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Circa 10.000 devoti hanno partecipato a questo Akhanda Bhajan. Ai tutti i devoti è stato servito del cibo. Il 30 settembre è stato anche organizzato da questo Samithi, nello stesso luogo, un presidio di donazione del sangue, in occasione del quale i giovani Sai hanno donato 82 unità di sangue. Una squadra di medici ha offerto, durante il campo, servizio disinteressato.

Tamil Nadu - Nella sacra ricorrenza del Ramadam, i giovani Sai di Chennai Metro hanno svolto servizio alla comunità a Makka Masjid a Chennai. Hanno aiutato a pulire la moschea per renderla pronta per le preghiere finali alla fine del Ramadam, che dura un mese.

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Durante il Grama Seva, organizzato dell’Organizzazione Sri Sathya Seva di Haryana e Chandigarh, sono state selezionate 12 famiglie per

offrir loro un aiuto con mezzi di sussistenza. Sono stati donati un rikshaw a una delle famiglie e delle macchine da cucire agli altri.

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Novembre 2007 - 22

Quando coltivate Prema,

esso estirpa le erbacce

dell’ira e del malanimo,

e fiorisce conferendovi pace

e calma. Il Mio insegnamento

è Prema, il Mio messaggio

è Prema, la Mia attività

è Prema e il Mio modo di

vivere è Prema. Non c’è

niente di più prezioso alla

portata dell’uomo.

- Baba

La perfetta pulizia delle moschea, sia all’interno sia all’esterno, è stata molto apprezzata dall’Imam della moschea come anche dagli altri membri della comunità m u s s u l m a n a . S t r i s c i o n i c o n l ’ e m b l e m a dell’Organizzazione Sai, assieme ai ringraziamenti di Id Mubarak, sono stati esposti nella moschea. A conclu-sione della preghiera Id Ul Fitr, i giovani Sai, la mattina del 14 ottobre 2007, hanno servito bibite fresche a circa 2500 fratelli mussulmani e hanno dato loro i saluti di Id Mubarak.

A conclusione della festività, l’Imam e altri membri del comitato direttivo della moschea hanno invitato i de-voti Sai all’interno della sala della preghiera dove i devo-ti hanno spiegato il lavoro umanitario di Bhagavan e i Suoi Insegnamenti sull’unità di tutte le fedi.

(Continua da pagina 21)

I devoti Sai hanno offerto bibite fresche ai loro fratelli mussulmani a Makka Masjid, Chennai, a conclusione della preghiera Id Ul Fitr,

il 14 ottobre 2007.

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Novembre 2007 - 23

HIRUVALLUVAR È UN NOME FAMOSO nella letteratura tamil. I suoi scritti si sono guadagnati l’apprezzamento e il

rispetto di letterati e non. Egli mise in pratica e insegnò il comportamento etico e il pensiero spirituale. Di mestiere faceva il tessitore e la sua esistenza è la dimostrazione che vivere da Grihastha (capofamiglia) non è di alcun impedimento al cammino spirituale.

Un giorno, Thiruvalluvar si recò al bazar per vendere il sari che aveva tessuto. In quella città viveva il figlio di un ricco uomo. Era molto egoista e superbo e si divertiva a umiliare gli anziani e a prendersene gioco. Fingendo di voler comperare il sari da Thiruvalluvar, gli si avvicinò. In realtà non aveva alcuna intenzione di acquistarlo. Conoscendo la fama di Thiruvalluvar, gli saltò in mente di offenderlo. Ecco le parole che intercorsero fra i due: “Signore, quanto costa questo sari?”, chiese il figlio del ricco. “Oh caro! Questo sari costa quattro rupie”, rispose Thiruvalluvar. (Era il prezzo di quei tempi che oggi equivarrebbe a duecento rupie). Il giovane prese in mano il sari, lo strappò in due parti uguali e, mostrandone una a Thiruvalluvar, gli domandò: “E ora, quanto costa?” Restando

totalmente indifferente di fronte allo spregevo-le gesto del ragazzo, Thiruvalluvar disse: “Lo avete strappato in due parti, perciò il costo di ogni metà è di due rupie.” Il giovane, allora, lacerò ancora le due metà facendone quattro pezzi; poi chiese sgarbatamente a Thiruvalluvar: “Quanto costa ora ogni pezzo?”, al che l’altro rispose: “Una rupia.”

Il ragazzo, a quel punto, si stupì che Thiruvalluvar non manifestasse neppure un briciolo di collera nonostante gli avesse fatto a pezzi il sari nuovo e lo avesse offeso parlandogli in modo irriverente.

Riconoscendo in Thiruvalluvar un uomo di grande saggezza, il giovane gli porse i suoi omaggi e disse: “Signore, ho commesso un grave errore. Vi prego di perdonarmi.” Così dicendo, gli pagò l’intero prezzo del sari. Krishna afferma nella Gita: “Colui che è equanime di fronte all’amico e al nemico, all’onore e all’infamia, che è inalterabile nel freddo e nel caldo, nel piacere e nel dolore, come in altre opposte esperienze, e che è libero da ogni attaccamento, Mi è caro.”

Thiruvalluvar, mettendo in pratica questi insegnamenti della Gita, fu un esempio per il mondo.

Il giovane egoista strappò il sari in due parti e chiese poi a Thiruvalluvar mostrandogliene uno: “Che prezzo ha,

ora?” Thiruvalluvar, però, restò impassibile.

Il giovane comprese la grandezza di Thiruvalluvar, gli chiese scusa e gli pagò l’intero prezzo del sari.

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Novembre 2007 - 24

Servire senza Aspettative

Seguite la chiamata del Divino che sorge dal cuore di tutti gli esseri viventi. Servite loro con un atteggiamento di adorazione, non aspettandovi nulla in cambio. Non accettate neppure la gratitudine, avendo dedicato ogni vostra azione al Dio interiore. Ciò vi purificherà in modo da rendervi in grado di ascoltare il Soham che il vostro respiro ripete ogni istante. Il Soham si tramuta in Om quando la distinzione fra Lui e io si è dissolta nel processo del Samadhi.

- Baba