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Dottoressa Marzia Mordini EUROSOCIALNETWORK IL SISTEMA INTEGRATO DI INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI IN ITALIA

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Dottoressa Marzia Mordini

EUROSOCIALNETWORK

IL SISTEMA INTEGRATO DI INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI IN ITALIA

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Costituzione ItalianaL. 3/2001 (Legge costituzionale del 18/ ottobre 2001)

“Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione” Il “ Federalismo del Welfare” – Vengono assegnate alle Regioni, ai Comuni, alle Province, competenze e responsabilità di governo sino ad ora poste a capo dello Stato. SANITA’È materia di legislazione concorrente fra Stato e Regione.

ASSISTENZAÈ materia di competenza esclusiva delle Regioni, fatta salva la determinazione dei livelli di prestazioni civili e sociali garantite su tutto il territorio dello Stato

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PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA’

Le politiche sociali vengono disegnate dalla Comunità Locale, che e’ la dimensione sociale più vicina al cittadino. Viene riconosciuta la possibilità ai cittadini di partecipare come protagonisti auto-organizzati ai processi della vita delle Comunità. Insieme alle Classi Politiche, diventano protagonisti le Associazioni del Volontariato, della Cooperazione Sociale, degli Imprenditori del sociale e del Socio-sanitario,le Fondazioni, le Aziende Servizi alla Persona(ASP), i Patronati, e Organizzazioni Confessionali e non ,Sindacati ecc.

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LA COMUNITA’ LOCALE Ha la regia nella costruzione della Rete degli attori pubblici e privati, che si riassume nell’importante documento che è il Piano Integrato Sociale e Sanitario Regionale, che si basa sulle caratteristiche sociali, economiche, epidemiologiche e morfologiche del territorio,nel rispetto dei criteri di equità, efficacia ed appropriatezza, tenuto conto delle risorse finanziarie messe a disposizione dallo Stato, Regioni e dagli Enti Locali, nonché la compartecipazione degli utenti al costo delle prestazioni, secondo lo strumento dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente ISEE

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SISTEMA INTEGRATO DI INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI

Legge 328/2000 - Legge Quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali

Oggi, questa Legge ,dopo la modifica Costituzionale ,viene intesa come linea guida, alla quale ogni Regione può riferirsi.

Ha dato avvio ad una nuova “Fase Costituente” nei Servizi Sociali alla persona.Stabilisce, a vari livelli, la posizione che Stato, Regione, Provincia e Comune devono tenere nello sviluppo e realizzazione dei Servizi Sociali.

Legge Regione Toscana 41/2005 - Sistema Integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale.

Ogni Regione Italiana deve approvare una propria Legge Regionale sui Servizi Sociali

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PRINCIPALI COMPITI

    -  Devono essere definiti da parte dello Stato, i Livelli Essenziali di Assistenza che i Comuni dovranno assicurare     -  Vanno costruite Reti decentrate d’intervento sul territorio attraverso Piani Concertati degli Enti Locali     - Va accreditato il Terzo Settore e comunque tutto il Privato Sociale, nella gestione delle attività rivolte agli anziani, minori disabili, svantaggiati, ecc - Va prevista la Formazione continua degli operatori,per la quale sono previsti criteri di omogeneità rispetto alle linee di programmazione e d’intervento Nazionale e riconosce un ruolo chiave alla professione Assistente Sociale. I requisiti per la determinazione delle nuove professioni sociali e dei profili professionali degli operatori sociali sono fissati dallo Stato

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COMUNEI Comuni hanno la facoltà di realizzare un loro Welfare Locale, garantendo omogeneità nei Servizi Essenziali su tutto il territorio Nazionale, salvaguardando una concezione UNIVERSALISTICA del Welfare, cioè, servizi rivolti a tutti i cittadini insistenti regolarmente sul territorio,e comunque dimoranti, bisognosi d’interventi di prima necessità.La programmazione degli interventi secondo i principi di coordinamento ed integrazione, concertazione e cooperazione, avviene tramite l’ausilio dei seguenti strumenti.      - PIANI DI ZONA - ACCORDI DI PROGRAMMA

        - PROTOCOLLI DI INTESA - CONSORZI

che concorrono ad una realizzazione del sociale sul territorio.

COMUNITA’ MONTANA è una riunione di piccoli Comuni montani di un ambito territoriale definito dalle norme vigenti

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PROVINCE

Le Province concorrono alla programmazione del Sistema Integrato di Interventi e servizi Sociali, secondo le modalità definite dalla Regione.Promuovono e sostengono interventi di preformazione e formazione d’integrazione lavorativa dei soggetti Disabili e categorie Svantaggiate; curano la tenuta degli Albi/Registri del Volontariato, Cooperazione Sociale,Associazionismo.

AZIENDA SERVIZI ALLA PERSONA

I vecchi Enti IPAB trasformati in Aziende di servizio alla persona,sono oggi a pieno titolo nel Sistema dei Servizi Sociali e fanno parte della RETE locale dei servizi territoriali

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REGIONE

Alle Regioni, oltre alla Legislazione Sociale e Regolamentale spettano compiti di programmazione, coordinamento degli interventi sociali ,consultazione con Associazioni Utenti e Consumatori, e verifica della loro attuazione, disciplinando, inoltre l’integrazione degli interventi stessi e promovendo collaborazioni con gli Enti Locali.La Regione Toscana approva il Piano Integrato Sociale e Sanitario regionale e ripartisce il Fondo Sociale Regionale, vara progetti Speciali Innovativi d’interesse regionale,promovendo su tutto il territorio regionale ,l’attuazione del Diritto di Cittadinanza Sociale.

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LE FAMIGLIE

La Regione valorizza e sostiene il ruolo essenziale delle Famiglie nella formazione e cura della persona durante tutto l’arco della vita,nella promozione del benessere e nel proseguimento della coesione sociale.Sostiene la Cooperazione e il Mutuo aiuto delle famiglie, e vengono coinvolte nell’ambito dell’organizzazione dei servizi,e degli interventi,al fine di migliorarne la qualità e l’efficienza.

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IL TERZO SETTORE

Nel rispetto del Principio della Sussidiarietà, la Regione e gli Enti Locali riconoscono la rilevanza Sociale dell’Attività svolta dal Terzo Settore e comunque dei soggetti Privati non a scopo di Lucro e nell’ambito delle risorse disponibili, promuovono azioni per il loro sostegno e qualificazione.Tali soggetti ciascuno secondo le proprie specificità,partecipano alla progettazione, attuazione ed erogazione degli interventi del Sistema Integrato Sociale.Le Regioni sostengono il Volontariato anche attraverso la collaborazione con i Centri Servizi.

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ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE e FUNZIONI GESTIONALI La Regione individua di concerto con gli Enti Locali, gli ambiti territoriali più appropriati per la gestione del Sistema Sociale Locale, che possono essere:-A- forme associative prescelte dai Comuni-B- delega alla Azienda Sanitaria Locale Locale da parte di ogni Comune interessato per territorio.- C- Società della Salute forma di gestione innovativa integrata tra servizi dei Comuni e delle Aziende Sanitarie

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FORMAZIONE OPERATORI SERVIZI SOCIALI

Le Regioni e gli Enti Locali:- valorizzano lo sviluppo della Formazione e sostengono le professionalità degli Operatori Sociali degli Enti Locali- promuovono la partecipazione degli Operatori Sociali ai processi organizzativi per il raggiungimento degli obiettivi previsti dalle normative- sostengono la formazione continua degli Operatori Sociali, tenendo conto dei criteri d’integrazione socio-sanitaria ed educativa, favorendo la multidisciplinarieta’ fra soggetti e le istituzioni che concorrono alla realizzazione degli interventi e dei servizi- assicurano iniziative a sostegno della qualificazione e della formazione dei soggetti del Terzo Settore

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INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA

Le attività ad integrazione socio-sanitaria sono volte a soddisfare le esigenze di tutela della salute, di recupero e mantenimento delle autonomie personali, d’inserimento sociale e miglioramento delle condizioni di vita, anche mediante prestazioni a carattere prolungato.Secondo quanto disposto dalla Normativa Sanitaria, le prestazioni socio-sanitarie sono assicurate, mediante concorso delle Aziende Sanitarie e Comuni, dall’erogazione integrata delle prestazioni sanitarie e sociali necessarie a garantire una risposta unitaria e globale ai bisogni di salute, che richiedono interventi sanitari e azioni di protezione sociale.

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POLITICHE SOCIALI INTEGRATE- Politiche per la Famiglia: favorire l’assolvimento delle responsabilità familiari, sostenere la genitorialità, la maternità e la nascita, individuando, precocemente le situazioni di disagio sociale ed economico dei nuclei familiari.- Politiche per i Minori: insieme degli interventi e dei servizi volti a garantire al minore la protezione e le cure necessarie per il suo benessere e a promuoverne il pieno e armonico sviluppo psicofisico, l’educazione e la crescita in un idoneo ambiente familiare e sociale- Politiche per gli Anziani: insieme degli interventi e dei servizi volti a promuovere la Partecipazione attiva alla Comunità Locale, prevenire processi invalidanti fisici e psicologici e di esclusione sociale, salvaguardando l’autosufficienza e l’’autonomia, prevenire l’ospedalizzazione e l’inserimento in strutture

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- Politiche per le persone Disabili: insieme degli interventi e servizi tesi a promuovere l’integrazione nella famiglia,nella scuola,nel lavoro e nella società ,garantendo sempre il diritto alla Vita Indipendente.- Politiche per gli Immigrati: insieme degli interventi volti a favorire l’accoglienza,prevenire e contrastare fenomeni di esclusione sociale e di emarginazione.- Politiche per i Nomadi: insieme delle politiche e delle priorità d’intervento a favore dei Nomadi anche in attuazione della normativa Ragionale.- Politiche per il contrasto della violenza contro le donne, i minori, e in ambito familiare: favorire interventi di Rete per offrire le risposte necessarie,in termini di adeguatezza ed appropriatezza,alle varie tipologia di violenza,allo scopo di limitare i danni e di superare gli effetti da questa procurati alla singola donna o minore

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- Politiche per le persone a rischio di esclusione sociale: insieme degli interventi e dei servizi volti a prevenire e ridurre tutte le forme di emarginazioni comprese forme di povertà estrema.- Politiche per la tutela della Salute Mentale: insieme dei servizi volti individuare precocemente il disagio psichico in un ottica di prevenzione e promozione della salute e benessere della popolazione, promovendo l’integrazione e l’inserimento nel contesto sociale.favorendo l’autonomia ed emancipazione anche attraverso la risoluzione di problemi di lavoro e abitativi.- Politiche per la prevenzione e il trattamento delle Dipendenze: favoriscono la prevenzione e il trattamento dei comportamenti di abuso delle dipendenze da sostanze stupefacenti e psicotrope, promovendo stili di vita sani per l’intera popolazione

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Assessorato alle Politiche Socio SanitarieDirezione Servizi Sociali

Sofia, 10 - 12 maggio 2011

D.ssa Marzia Mordini email: [email protected]

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