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Documento 15 maggio 2016 I.S.I.S. “G. SEGATO - BRUSTOLON” – BELLUNO Classe 5^ Articolata sez. Energia I.S.I.S. “SEGATO - BRUSTOLON” BELLUNO ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE QUINTA ARTICOLATA SEZIONE ENERGIA BELLUNO 15 MAGGIO 2016

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Documento 15 maggio 2016 I.S.I.S. “G. SEGATO - BRUSTOLON” – BELLUNO Classe 5^ Articolata sez. Energia

I.S.I.S. “SEGATO - BRUSTOLON”

BELLUNO

ESAME DI STATO

ANNO SCOLASTICO 2015/2016

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

CLASSE QUINTA ARTICOLATASEZIONE ENERGIA

BELLUNO 15 MAGGIO 2016

Documento 15 maggio 2016 I.S.I.S. “G. SEGATO - BRUSTOLON” – BELLUNO Classe 5^ Articolata sez. Energ

INDICE

PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO E PROGRAMMAZIONEDELL’ATTIVITÀ DIDATTICO – DISCIPLINARE pag. 4

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Storia della classe pag. 5

Situazione della classe e risultati raggiunti pag. 6

Visite guidate pag. 6

PROGRAMMAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICO – DISCIPLINARE

Simulazioni prove d'esame pag. 6

Criteri di valutazione pag. 7

Credito scolastico pag. 8

Crediti formativi pag. 8

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DELLE SINGOLE DISCIPLINE

Lingua e lettere italiane pag. 10

Storia pag. 15

Lingua e civiltà inglese pag. 18

Matematica pag. 22

Meccanica e macchine a fluido pag. 25

Tecnologia meccanica ed esercitazioni pag. 27

Impianti energetici, progettazione e disegno pag. 30

Sistemi e automazione pag. 33

Scienze motorie e sportive pag. 37

Religione pag. 39

Allegato n° 1: Simulazioni delle prove scritte d’esame e griglie di valutazione.

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Il Consiglio di Classe della 5^ Articolata sez. Energia è composto dai seguenti insegnanti:

DA PONT Rita LINGUA E LETTERE ITALIANE e STORIA

DA VIÀ Romana LINGUA STRANIERA (INGLESE)

MERCORILLO Giuseppa MATEMATICA

DURANTE Fausto MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIADAL MOLIN Pietro

SCHIOCCHET Bruno TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E PROD.DAL MOLIN Pietro

CANTON Pietro IMPIANTI ENERGETICI, PROGETTAZIONE E DIS.SPADA Mauro

DE BIASI Silvia SISTEMI E AUTOMAZIONEBONTEMPO Franco

CAPRETTA Bruno SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

GRANZOTTO Fabio RELIGIONE

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INDIRIZZO ENERGIA

PROGRAMMAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICO-DISCIPLINARE

Obiettivi generali per la specializzazione termotecnica

Preparare una figura professionale capace di inserirsi in attività produttive molto differenziate ecaratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico sia da quellodell’organizzazione del lavoro, in grado di proporsi come anello di collegamento tra le industrie delsettore termotecnico e la costante innovazione degli impianti di riscaldamento, refrigerazione econdizionamento verso l’automazione più sofisticata, con competenze anche in altri campi comel’Automazione Industriale e la Robotica.

Conoscenze: Funzionamenti degli impianti termici ed idraulici Costruzione e funzionamento delle macchine a fluido Caratteristiche dei materiali impiegati negli impianti e loro resistenza Funzionamento delle principali apparecchiature elettrotecniche Funzionamento delle macchine a fluido Norme antinfortunistiche e della sicurezza nel lavoro..

Competenze: Curare l’esecuzione, la conduzione ed il collaudo di impianti termici e di macchine a fluido Eseguire il progetto ed il calcolo di semplici dispositivi meccanici e dei loro organi

elementari Utilizzare e progettare al meglio i cicli di trasformazione termica, le macchine a fluido, gli

impianti di riscaldamento, refrigerazione e condizionamento Utilizzare con competenza le apparecchiature di misura, di regolazione e di controllo Gestire sistemi di automazione semplici e sfruttare le conoscenze di base della robotica in

campo industriale. sistemi informatici per la progettazione e la produzione meccanica, sviluppare programmi esecutivi per macchine utensili e centri di lavorazione CNC..

Capacità: Linguistiche, espressive e logico matematiche Versatilità e propensione al continuo aggiornamento culturale Orientamento di fronte a problemi nuovi Valutazione delle problematiche produttive, gestionali e commerciali dell’impresa in cui opera Orientamento nella legislazione di settore.

Per indicazioni più puntuali si rimanda ai percorsi formativi delle singole discipline, in cui vengonodefiniti gli obiettivi raggiunti in termini più specifici.

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Discipline e quadro orario

L’articolazione del corso di studi completo prevede:- un biennio comune alle altre specializzazioni presenti nell’Istituto;- un triennio di specializzazione.

Quadro orario del triennio ad indirizzo Termotecnico

2° BIENNIO 5°ANNO

DISCIPLINE 3°ANNO 4°ANNO 5°ANNO

Religione 1 1 1Letteratura e lingua italiana 4 4 4Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2Lingua straniera inglese 3 3 3Matematica 3 3 3Complementi di matematica 1 1 -Impianti energetici, Disegno e progettazione 3 5 6Tecnologie meccaniche di processo e prodotto 4 2 2Meccanica, Macchine ed Energie 5 5 5Sistemi e automazione 4 4 4Scienze motorie e sportive 2 2 2Totale ore settimanali 32 32 32In compresenza 27

Prosecuzione degli studi e sbocchi professionali

Il diploma di perito consente l’iscrizione a qualsiasi facoltà universitaria. La preparazione ottenutaal termine del corso di studi privilegia in ogni modo i corsi di laurea di tipo scientifico ed inparticolare in Ingegneria, con ulteriore specializzazione nel campo energetico e termotecnico. Inalternativa ai corsi di laurea il perito può optare per i corsi post diploma o per corsi di formazioneprofessionale. Per quanto concerne gli sbocchi lavorativi il perito in energia potrà essere inserito come quadrotecnico-direttivo nel settore industriale, come impiegato tecnico nel settore pubblico e privato, comepersonale docente e tecnico nella Pubblica Amministrazione. Il diploma consente inoltre, dopo avereffettuato il tirocinio biennale e dopo aver superato l’esame di abilitazione, l’iscrizione all’Albo deiPeriti e l’esercizio della libera professione.

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Storia della classe

La classe V Energia-Elettronica è composta in tutto da trentuno alunni: dodici iscritti al corso diEnergia e diciannove (di cui uno ritirato in marzo) al corso di Elettronica.

Le materie comuni sono: Italiano, Storia, Inglese, Scienze motorie e Religione. Nelle altrediscipline le due classi sono separate.La continuità didattica, nei tre anni di corso, ha riguardato: Matematica, Meccanica e Macchine,Inglese, Laboratorio di Sistemi, Scienze motorie, Religione. Per le altre materie vi sono stati degliavvicendamenti di docenti sia in quarta (Italiano, Tecnologia, Impianti energetici progettazione e

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disegno, Sistemi, Laboratorio Tecn., Laboratorio Imp.), sia all’inizio del corrente anno scolastico(Impianti,Tecnologia, Laboratorio Imp.).

Situazione della classe e risultati raggiunti

Tutti gli alunni, che si sono iscritti in terza al corso Energia, sono riusciti a completare regolarmenteil triennio. Vari fattori hanno determinato un esito così confortante, ma, in particolare, si vuolesottolineare che gli alunni, pur nella varietà della preparazione di base e delle capacità, hannogeneralmente dimostrato, sia in terza sia in quarta, un atteggiamento interessato, motivato e inclineanche a supportare il lavoro dei docenti con una buon comportamento in classe. In quinta, nellematerie in cui era prevista l'articolazione con l'altra classe, è emersa una certa esuberanza che hareso la didattica più impegnativa e faticosa, ma senza sostanziali ricadute sul rendimento.Ovviamente, sul piano del profitto, i risultati si sono differenziati, in base anche all'impegnodomestico, alle potenzialità e alle diverse discipline. In terza, 8 alunni sono stati ammessi alla classe successiva nello scrutinio di giugno, mentre gli altri4 - sospesi in Italiano e/o Sistemi - sono riusciti a superare nella sessione di agosto le verifiche deldebito formativo.In quarta, i risultati sono progressivamente migliorati consentendo al consiglio di classe dideliberare, all'unanimità, l'ammissione alla quinta per tutti gli studenti già nello scrutinio di giugno.Alla fine del triennio nella classe si evidenziano tre gruppi:-il primo, costituito dai 4-5 alunni, è caratterizzato da un profilo positivo in tutte le discipline, conuna punta di eccellenza;-il secondo, molto esiguo, è approdato a risultati più che sufficienti, in qualche caso migliorando leproprie prestazioni nel tempo;-un ultimo gruppo, costituito da poche unità, ha superato qualche difficoltà manifestata nel corsodegli anni - dovuta a uno studio superficiale, e/o a carenze pregresse – raggiungendo unapreparazione nel complesso sufficiente.Il Consiglio di classe ritiene, dunque, che tutti gli obiettivi educativi e formativi previsti siano statisostanzialmente raggiunti da tutti gli alunni.

Visite guidate

Visita all'EXPO di Milano Visita a Strasburgo per conoscere più da vicino le sedi degli organismi europei e, durante il

viaggio, sosta in uno dei siti relativi alla Linea Maginot.

Simulazioni prove d'esame

Nei programmi delle singole discipline sono specificati i tipi di verifiche svolte.Alla data attuale, 15 maggio 2016, sono state effettuate

-due simulazioni di PRIMA PROVA SCRITTA con tutte le tipologie previste dallanormativa (v. allegato n° 1), in data 11/12/2015 e 8/4/2016.-due simulazioni di TERZA PROVA SCRITTA:il 2.3.2016 su quattro discipline (Lingua straniera-Inglese, Matematica, Macchine, Sistemi eautomazione) con tipologia B (“3 quesiti a risposta singola per ogni disciplina”) e durata dueore (v. allegato n° 1)il 27.4.2015 su quattro discipline ((Lingua straniera-Inglese, Matematica, Macchine,Sistemi e automazione) sempre con tipologia B (tre domande a risposta singola per ognidisciplina) e durata due ore (v. allegato n° 1)

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-due simulazioni della SECONDA PROVA SCRITTA: il 4.05.2016 disciplina principale: impianti (v. allegato n° 1) durata: cinque ore verrà effettuata una seconda prova in data da stabilirsi (v. allegato n° 1)

Da un’analisi critica conclusiva della simulazione di terza prova scritta è risultato che la tipologia Bdella seconda simulazione è adeguata alle esigenze della maggior parte delle discipline coinvolte ealla preparazione media della classe. Inoltre la durata adeguata della prova è risultata essere di dueore.

Criteri di valutazione

Il Consiglio di classe, per quanto riguarda la corrispondenza fra elementi di verifica e valutazionenumerica, si è attenuto alle seguenti tabelle, concordate dal Collegio dei docenti e indicate nel POF.

Per le materie letterarie e giuridiche

1 – 2 l’alunno rifiuta la prova (non vuole essere interrogato o consegna in bianco un compitoscritto);

3 abilità di base pressoché inesistenti, contenuti insufficienti o assenti, gravissime lacunenell’ambito argomentativo e logico-formale;

4 conoscenze carenti; il messaggio prodotto è disorganizzato nei concetti e scorrettonell’esposizione, tanto da risultare scarsamente intelligibile; l’alunno appare disorientatoanche di fronte alle richieste più semplici ed inutili risultano i tentativi di aiuto da partedell’insegnante;

5 conoscenze superficiali e non ancora sufficienti; difficoltà nell’applicazione delle abilità;mancanza di autonomia nell’esecuzione di compiti semplici; l’allievo giunge a conclusionisolo parziali;

6 il discorso ha una struttura semplice, ma sostanzialmente corretta e linguisticamenteappropriata; la conoscenza è completa, ma non approfondita; sufficienti capacità di analisi;sintesi approssimativa; l’alunno talora ha bisogno di essere aiutato;

7 il discorso è preciso, pertinente, con una struttura sufficientemente articolata dei contenuti edè espresso in forma corretta e linguisticamente appropriata; non sono necessari particolariinterventi;

8 il discorso è organizzato in modo autonomo e logicamente strutturato, con ricchezza diargomentazioni ed in forma linguisticamente appropriata, corretta e fluente; conoscenzeampie e sicure;

9 piena conoscenza dei contenuti e padronanza dell’uso degli strumenti; presenza dimotivazioni e di attitudine per la materia; uso del linguaggio specifico con competenza eproprietà; capacità di valutare e rielaborare in modo autonomo ed approfondito;

10 alla padronanza concettuale e linguistica indicata al punto precedente, si aggiungonooriginalità di pensiero e un notevole bagaglio di conoscenze personali

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Per le materie tecnico-scientifiche

2-1 (NULLO): l’alunno rifiuta la prova orale o consegna l’elaborato senza alcun cenno dirisoluzione.

3 (SCARSO): conoscenza molto limitata degli argomenti con notevoli difficoltà diapplicazione e di esposizione dei contenuti;

4 (GRAVEMENTE INSUFFICIENTE): conoscenza limitata degli argomenti, applicazione deicontenuti stentata, difficoltà nell’esposizione, numerose imprecisioni nei calcoli;

5 (INSUFFICIENTE): conoscenza parziale e superficiale degli argomenti, incertezzanell’applicazione dei contenuti, esposizione stentata, diverse imprecisioni nei calcoli;

6 (SUFFICIENTE): conoscenza degli argomenti principali, qualche incertezzanell’applicazione dei contenuti, esposizione che presenta talora superficialità ed insicurezza,qualche imprecisione nei calcoli;

7 (DISCRETO): conoscenza completa ma non particolarmente approfondita degli argomentiaffrontati, correttezza, anche se con qualche imprecisione, nell’applicazione dei contenuti,esposizione non del tutto appropriata, calcoli sostanzialmente corretti con qualche erroredovuto a disattenzione;

8 (BUONO): conoscenza completa degli argomenti affrontati, giusta scelta dei metodi dirisoluzione, esposizione non completamente approfondita sul piano teorico, calcoli corretti;

10-9 (OTTIMO): conoscenza completa ed approfondita degli argomenti affrontati, conseguentescelta dei metodi di risoluzione più appropriati, esposizione chiara e rigorosa dei fondamentiteorici richiesti, calcoli corretti;

Credito scolastico

Per l’attribuzione del punteggio in riferimento al credito scolastico il Consiglio si atterrà ai criteristabiliti dalla normativa vigente.In particolare terrà conto:

dei voti dell’anno scolastico in corso; dell’assiduità della frequenza scolastica; dell’interesse e dell’impegno nella partecipazione al dialogo educativo, alle attività

complementari e integrative; di eventuali crediti formativi.

Crediti formativi

Per la valutazione dei crediti formativi ci si è attenuti a quanto previsto dalla normativa vigente.In particolare, secondo i criteri generali stabiliti dal Collegio docenti, saranno valutati quelli relativi:

alle attività sportive, la cui valutazione è affidata all’insegnante di Educazione fisica; esperienze lavorative, che devono essere inerenti al corso di studi seguito dall’allievo e devono

essere documentate con una dichiarazione da parte della ditta presso cui è stata svolta l’attività,con l’indicazione dell’ente presso il quale sono stati versati i contributi assicurativi;

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alle esperienze di volontariato, che saranno valutate caso per caso, documentate condichiarazione della società di appartenenza, con l’indicazione dell’impegno, dei tempi, dellemodalità di svolgimento, ecc…

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Programmazione didattica delle singole discipline:

ITALIANOInsegnante: Prof.ssa DA PONT RitaOre settimanali: QUATTRO

OBIETTIVI E PROFILO DELLA CLASSE

Tenendo presenti i programmi ministeriali, sono stati individuati gli obiettivi che lo studente deveraggiungere alla fine del triennio, in termini di conoscenze, competenze e capacità.In modo specifico gli si richiede di:

- conoscere gli aspetti più significativi della letteratura italiana dall’unificazione nazionale all’epoca contemporanea;

- saper leggere in modo autonomo qualsiasi tipo di testo;- saper esporre in modo corretto ed appropriato gli argomenti trattati;- saper analizzare le vicende letterarie italiane mettendole in rapporto con i fatti storico-

culturali e riferendole a problematiche del mondo contemporaneo;- saper analizzare testi antologici proponendo valutazioni critiche intertestuali;- saper strutturare un testo secondo le tipologie testuali previste dall’esame di stato,

dimostrando una sufficiente competenza linguistico-espressiva;

- saper esprimere, sia allo scritto sia all’orale, il proprio pensiero in modo originale;- saper prescindere dal proprio punto di vista nell’acquisizione dei concetti.

V EC-ENHo seguito la classe articolata EC-EN nell'arco del triennio: in terza soltanto in Storia, in quarta equinta anche in Italiano. La convivenza dei due indirizzi si è rivelata costruttiva, grazieall'atteggiamento degli alunni che è stato, in generale, corretto e collaborativo, soprattutto nei primidue anni. Va precisato, però, che in quinta il numero già elevato di alunni è stato incrementato a 31 -per l'arrivo di alcuni ripetenti nella sezione EC – e questo fatto ha acuito la vivacità della classe,rendendo più stressante e faticosa l'attività didattica, ma, fortunatamente, senza ricadute negative sulprofitto.

V ENGli alunni hanno complessivamente dimostrato adeguate capacità di ascolto e di rielaborazione, purrisultando -come già rilevato- più esuberanti nel comportamento, rispetto ai precedenti anni.Per quanto riguarda l'aspetto didattico è possibile affermare che gli obiettivi previsti sono staticonseguiti sostanzialmente da tutta la classe, anche se sono emerse alcune differenze, nell'impegnoe nel rendimento. A tale proposito, si individuano tre gruppi:-il primo è costituito da 5 alunni che hanno sempre seguito con regolarità, impegnandosicostantemente e riuscendo a costruire una solida preparazione, ben strutturata, in qualche casoraggiungendo livelli di eccellenza;-il secondo è costituito da un numero esiguo di allievi che, pur evidenziando qualche difficoltà nellalingua scritta, hanno ottenuto un profitto complessivamente discreto.-un ultimo gruppo comprende coloro che, pur con qualche difficoltà o qualche discontinuità nellostudio, hanno raggiunto comunque una preparazione ritenuta più che sufficiente.Soffermandomi, in particolare, sull'esposizione scritta devo rilevare che, in qualche elaborato,permane ancora una certa fragilità di tipo sintattico-ortografico.

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METODO E' stata generalmente adottata l'impostazione tradizionale della lezione frontale, anche se, talvolta,gli alunni sono stati invitati a procedere autonomamente nella lettura antologica o integrale diqualche testo per ricavarne impressioni personali, poi coordinate e supportate dalle spiegazionidell'insegnante. MEZZI: costante è stato il riferimento al libro di testo, ma talvolta, per integrare la spiegazione,sono stati utilizzati strumenti audiovisivi. Sono state anche fornite alcune fotocopie aggiuntive dibrani relativi agli autori presenti nel programma.

VERIFICHE

Orale.La preparazione e le capacità espositive degli allievi sono state appurate con interrogazioni orali econ la somministrazione di test ( generalmente a risposta aperta ). In ogni caso, si è cercato dipuntualizzare l'importanza non solo dell'elaborazione teorica, ma anche dell'interpretazione deltesto letterario, la cui conoscenza è stata indicata agli allievi come elemento fondamentale per lavalutazione positiva delle prove.Le verifiche hanno avuto in genere una cadenza mensile o, al massimo, bimestrale.

Scritto.Durante l'anno è stato effettuato un congruo numero di prove scritte, in cui sono state assegnate, inmodo alterno, le varie tipologie testuali previste dall'esame di Stato. La classe, inoltre, come tuttele altre quinte dell’Istituto, ha avuto l’opportunità di effettuare due simulazioni della prima prova, incui sono state proposte integralmente tutte le tipologie d’esame. In questo caso gli studenti hannoavuto a disposizione l’intera mattinata. L'esito delle simulazioni solo in qualche caso è stato superiore a quello dei normali compiti inclasse.

CRITERI DI VALUTAZIONEPer l’orale: si fa riferimento alle scale di valutazione stabilite dal gruppo disciplinare.Per lo scritto: si allegano le griglie di valutazione elaborate con i colleghi del Dipartimento edutilizzate, per la correzione degli elaborati, nel corso del triennio.

RECUPEROL'attività di recupero è sempre stata svolta in itinere, durante le ore curricolari.

PROGRAMMA D’ITALIANO 2015-2016

--IL Positivismo. Naturalismo e Verismo.

G. FLAUBERT- Madame Bovary: Le insofferenze di Madame Bovary

E.ZOLA: il romanzo sperimentale L'assommoir: La stireria

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G. VERGA : biografia e pensiero

Novelle rusticane: Libertà Cavalleria rusticana I Malavoglia - Prefazione: La fiumana del progresso Come le dita di una mano Alfio e Mena Non voglio più farla questa vita Ora è tempo di andarmeneLa Scapigliatura- E. PRAGA: Preludio Vendetta postuma

--IL Decadentismo in Europa ed Italia : riferimenti ai poeti maledetti francesi e ad altre voci della cultura europea: Freud (Io, Es, SuperIo; la scoperta della sessualità infantile); Nietzsche (la morte di Dio, il superuomo);

O. WILDE: Il ritratto di Dorian Gray: Un nuovo edonismo

C. BAUDELAIRE -I fiori del male: L'albatro Corrispondenze Il vampiro(in fotocopia) Spleen P. VERLAINE – Jadis e naguére: Languore

A: RIMBAUD- Una stagione all'inferno: Lacrima

G. PASCOLI : biografia e pensiero Myricae : Lavandare X Agosto Novembre L'assiuolo Canti di Castelvecchio: Gelsomino notturno Dalle Prose : IL fanciullino (E' dentro noi un fanciullino) G. D'ANNUNZIO : biografia e pensiero Il piacere : Elena Muti e Maria Ferres: due donne a confronto (fotocopia) La vita come opera d'arte Don Giovanni e Cherubino Poema Paradisiaco: Consolazione Alcyone : La pioggia nel pineto L'onda (in fotocopia) Notturno : Scrivo nell'oscurità

--Il pensiero della crisi: filosofia e scienza nel Novecento

M.PROUST - La strada di Swann: A un tratto il ricordo mi appare

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F. KAFKA- Il processo: La conclusione J. JOYCE- Ulisse: Il monologo di Molly Bloom L. PIRANDELLO : biografia e pensiero Pirandello fascista? (rapporti della polizia fascista) L'umorismo: La differenza tra umorismo e comicità: La vecchia imbellettata Novelle per un anno : La carriola Il fu Mattia Pascal : Prefazione Cambio treno (in fotocopia) Maledetto Copernico Lo strappo del cielo di carta Uno nessuno centomila:Quel caro Gengè

Sei personaggi in cerca d'autore: Siamo qua in cerca di un autore

I. SVEVO : biografia e pensiero Senilità: Prove per un addio La metamorfosi di Angiolina La coscienza di Zeno : Prefazione Preambolo Il fumo La salute di Augusta La vita è sempre mortale - I Crepuscolari e i Futuristi

G. GOZZANO -I colloqui: La signorina Felicita ovvero la felicità (alcune strofe)

F.T. MARINETTI : Manifesto dei futuristi Correzione di bozze+desideri in velocità

G. UNGARETTI : biografia e poetica L'Allegria : Veglia San Martino del Carso I fiumi Pellegrinaggio Italia Sentimento del tempo : L'isola La madre Dialogo: Il lampo della bocca (in fotocopia) E . MONTALE : biografia e poetica

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Discorso all'Accademia di Svezia: È ancora possibile la poesia? Ossi di seppia : Spesso il male di vivere ho incontrato Non chiederci la parola Occasioni : La casa dei doganieri Satura ( Xenia ): Nel silenzio Caro piccolo insetto Diario del '71 e '72 : Il pirla Per finire C.PAVESE: biografia e pensiero (in sintesi) Verrà la morte e avrà i tuoi occhi : Verrà la morte e avrà i tuoi occhi La luna e i falò: Il ritorno La casa in collina : La collina

NARRATIVA. Gli alunni hanno letto, durante l'anno scolastico, un testo di narrativa tra quelli consigliati dall’insegnante e, successivamente, sono stati invitati ad esporre le loro considerazioni sul libro scelto (Autori proposti: J.Roth, Svevo, Hemingway, Remarque, D'Annunzio)

N.B. Da vari anni lo studio della Divina Commedia viene completato, su decisione del Dipartimento di Lettere dell'istituto, nel quarto anno di corso durante il quale vengono esaminati alcuni passi del Purgatorio e del Paradiso.

Testo adottato: Armellini Colombo, Letteratura Letterature ( versione rossa) volume 3.1 Il secondo Ottocentovolume 3.2 Il NovecentoZanichelli editore

Belluno, 15 maggio 2016

Per presa visione gli allievi L’insegnante

___________________________ ______________________________ (prof. Rita Da Pont)

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STORIA Insegnante: Prof.ssa DA PONT RitaOre settimanali: DUE

OBIETTIVI E PROFILO DELLA CLASSE

In linea con la normativa ministeriale, si è cercato di condurre l’allievo al conseguimento di variobiettivi. In particolare, alla fine del triennio, si prevede che egli:

-padroneggi strumenti ed elementi fondamentali per l'interpretazione dei vari momenti storici;-esponga gli argomenti chiaramente, dando l'idea di aver compreso la complessità del fatto storico e individuando le dovute connessioni tra presente e passato;-abbia acquisito la consapevolezza che le conoscenze storiche sono elaborate sulla base di fonti diverse che lo storico seleziona e valuta secondo i propri modelli ideologici.

Tenendo presente quanto si è già detto nella relazione di Italiano sulla “storia” della classe, èpossibile precisare che, durante il corso dell'ultimo anno, gli alunni hanno sempre dimostratointeresse per le spiegazioni. Anche l'impegno domestico è stato adeguato alle richieste e questo hapermesso alla maggioranza della classe di ottenere risultati buoni o ottimi.Il metodo di lavoro e i mezzi adottati sono sostanzialmente analoghi a quelli utilizzati per ladisciplina letteraria, a parte un ampio uso di sussidi audiovisivi ritenuti essenziali per lacomprensione di molte vicende (filmati e presentazioni in PowerPoint allestite dall'insegnante). Inmolte occasioni si è cercato di affrontare argomenti di stretta attualità, attivando in classe ladiscussione e il confronto tra posizioni diverse.In marzo i ragazzi hanno incontrato il prof. Filiberto Agostini, ordinario di Storia contemporaneapresso la facoltà di Scienze politiche dell'Università di Padova, che ha tenuto una lezione su alcuniaspetti della prima guerra mondiale.Per la valutazione ci si è serviti di test ( prevalentemente a risposta aperta) e di interrogazioni in cuiè stato richiesta la conoscenza precisa e circostanziata del “fatto” storico, sorretta da un linguaggiotecnicamente adeguato.

PROGRAMMA DI STORIA 2015-2016 – Quadro storico sintetico dal 1870 al 1900

Giolitti: il programma e le riforme i rapporti con la Sinistra l’apertura verso i cattolici la conquista della Libia.

La prima guerra mondiale: le cause i fatti più importanti la nuova tecnologia bellica i fronti di guerra l’intervento italiano

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la svolta del 1917 i trattati di pace.

La rivoluzione russa: le cause le fasi gli aspetti essenziali la guerra civile il comunismo di guerra la NEP Il primo dopoguerra: il clima inquieto nella società italiana le nuove forze politiche l’impresa di Fiume il biennio rosso

Gli Stati Uniti dopo la prima guerra mondiale: panoramica politica la grande espansione economica crollo di Wall Street Roosvelt e il New Deal Il Fascismo: l’ascesa la prima fase fino al gennaio del 1925 il consolidamento del regime l’economia consenso e dissenso la politica estera i rapporti con la Germania nazista la caduta di Mussolini

Il Nazismo: l'ascesa di Hitler, l'ideologia la politica interna ed estera l'escalation verso la seconda guerra mondiale

La Shoah: le motivazioni i luoghi (in particolare Auschwitz) le forme

Lo stalinismo: elementi essenziali della politica interna (in particolare l'economia) il terrore staliniano: le purghe staliniane e i gulag

La seconda guerra mondiale: le cause i fatti essenziali le forze in campo il momento della svolta la Resistenza in Italia la Resistenza nel Bellunese (cenni) la conclusione.

-L'Italia dopo la seconda guerra mondiale: la nascita della Repubblica i governi De Gasperi

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l'età del centrismo

-Quadro storico sintetico del periodo successivo al conflitto con l'analisi di alcuni aspetti:-la guerra fredda (bipolarismo, il muro di Berlino, la corsa allo spazio)-l'attacco alle Torri Gemelle e le conseguenze-il 1968

Testo adottatoBrancati- Pagliarani, Dialogo con la storia, La Nuova Italia, Vol. III

Belluno, 15 maggio 2016

Per presa visione gli allievi L’insegnante

___________________________ ______________________________ (prof. Rita Da Pont)

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LINGUA E CIVILTA’ INGLESEInsegnante: Prof.ssa DA VIÀ RomanaOre settimanali: TRE

Notizie sulla classeConosco la classe fin della terza, classe che nonostante l’alto numero (attualmente 30, dopo il ritirodi un alunno nel corso del 5° anno) è sempre stata rispettosa ed educata, pur in alcuni casi conmomenti più vivaci soprattutto nel corso di quest’anno. Comunque, nel complesso la collaborazioneè stata attiva e proficua, confermando un atteggiamento di collaborazione e attenzione soprattuttonei confronti degli argomenti tecnici. Trattandosi di una classe articolata (che raggruppa le duespecializzazioni di Elettronica ed Energia), nel Terzo e Quarto anno gli argomenti erano perloppiùcomuni, mentre nel corso del Quinto anno è stato a volte necessario gestire le lezioni in modo davalorizzare le competenze specifiche dei due corsi: ad esempio, nel caso delle centrali elettriche –argomento maggiormente attinente al settore di Energia -, gli alunni di Elettronica hannoapprofondito l’applicazione dei componenti elettronici in dette centrali, mentre gli alunni di Energiahanno maggiormente sviluppato il funzionamento delle medesime. Tutta la classe ha inoltreaffrontato i componenti elettronici, specifici degli alunni di Elettronica che sono in grado disviluppare maggiormente l’argomento date le conoscenze maturate nelle altre discipline diindirizzo. In tal caso, gli alunni di Energia hanno condotto uno studio più schematico, sviluppandole conoscenze proposte esclusivamente dal libro di testo inglese. Sono inoltre stati scelti altriargomenti di carattere divulgativo e meno tecnico, al fine di coinvolgere in ugual misura entrambi igruppi. Allo stato attuale la classe è divisa in tre settori: una parte di alunni ha raggiunto risultatieccellenti, maturando una sicura interdisciplinarità e dimostrando una certa sicurezza lessicale esintattica che consente loro di esprimersi in modo personale ed ampio. L'impegno di questa parte dialunni è sempre stato costante, l’attenzione e l’impegno personale ottimi. Un altro gruppo è costituito da quegli alunni che sono attenti, lavorano e studiano ma hanno qualchedifficoltà linguistica dovuta a lacune pregresse mai del tutto risolte. In questo caso, l’espressione siascritta sia orale presenta una certa semplicità sintattica e ripetitività lessicale, supportata da unostudio a volte mnemonico. Un gruppo intermedio è formato da quegli alunni che pur avendo lecapacità per potere affrontare gli argomenti della disciplina, non hanno sempre dimostratocontinuità di studio e pertanto di rendimento.

Conoscenze e competenzeNel corso del quarto e quinto anno la classe ha seguito un percorso formativo comprendente lamicrolingua settoriale ma anche esaminando altri gerghi in ambito geografico ed istituzionaleeuropeo, nonché nel settore commerciale. L'obiettivo di potenziare le abilità di comprensioneglobale e analitica è stato nel complesso raggiunto da buona parte della classe. L’esposizione scrittaed orale degli argomenti svolti è di livello molto buono in alcuni casi, discreto o più che discreto permetà della classe e pienamente sufficiente per il gruppo rimanente, ad eccezione di qualche alunnoche non raggiunge un livello adeguato, soprattutto nella lingua scritta.

Metodologia di insegnamento e strumenti didatticiLe ore di lezione sono state strutturate in modo da alternare le seguenti attività:

Presentazione dell’argomento oggetto della lezione;Visione di video in inglese, esercizi di comprensione e discussione inclasse;Presentazione di slide riassuntive degli argomenti affrontati;Correzione degli esercizi assegnati per casa.

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Il libro di testo, seguito costantemente, è stato integrato con schemi e tabelle riassuntive presentatetramite slide, nonché traduzioni dall’italiano attinenti all’argomento trattato. La scelta degliargomenti relativi all’area di specializzazione ha tenuto conto delle indicazioni date dalla classe edagli insegnanti di discipline tecniche. Su detti argomenti tecnici, gli alunni hanno elaboratopersonali approfondimenti. Per gli argomenti inerenti alle istituzioni dell’Unione europea ci si è avvalsi di materiale raccoltopresso il Parlamento europeo di Strasburgo (destinazione del viaggio di istruzione del presente annoscolastico) o da altri testi e fotocopie.Le attività di lettura e comprensione di testi scritti ed orali, sia di carattere generale sia tecnico, sonostate impostate su base comunicativa attraverso esercizi a domande aperte; i testi hannosuccessivamente offerto lo spunto per la discussione.Il dizionario monolingue è stato utilizzato verso la fine dell’anno scolastico per lo svolgimento delleverifiche scritte.

Le tradizionali verifiche scritte sono state integrate con prove di simulazione del terzo scritto, proveche hanno previsto domande di tipologia “B”. I risultati di tali prove sono stati considerati al paridelle altre verifiche scritte, che sono state svolte in maniera programmata. La cadenza delleverifiche scritte è stata quasi sempre mensile. Una parte degli studenti, in tutto 30, ha seguito con continuità il percorso didattico di quest’annoscolastico e di tutto il triennio, svolgendo attività ed esercizi in maniera approfondita e conformealle consegne assegnate, e riesce a riferire in modo autonomo e personale. In generale quasi tutti glialunni riescono a comprendere un testo scritto cogliendone i punti fondamentali e sono in grado diriferire riguardo gli argomenti, trattati in modo talvolta legato al testo di partenza. Tuttavia, qualchealunno ha dovuto colmare lacune pregresse e in questo caso gli obiettivi possono considerarsiraggiunti solo parzialmente, con una maggiore adesione al testo di partenza e un’espressionelinguistica semplice.

Valutazione

Sono state effettuate due verifiche scritte e due orali nel primo trimestre, quattro scritte e due oralinel secondo periodo. Per la valutazione dell’abilità di comprensione e produzione scritta, ci si èavvalsi soprattutto dell’impiego di domande a risposta aperta.Le abilità orali sono state verificate, oltre che mediante la tradizionale interrogazione, tramite lapresentazione di approfondimenti personali all’intera classe, con l’obiettivo di valutare anchel’interesse e la partecipazione, la costanza nello studio e gli interventi in classe, oltre all'abilità deglistudenti di comprendere i quesiti proposti e di esprimersi con pronuncia adeguata ed in formapertinente e corretta. La valutazione degli scritti è stata assegnata attribuendo ad ogni esercizio un punteggio, estabilendo come voto massimo 10. Per la valutazione della produzione scritta si è tenuto conto deiseguenti indicatori:

comprensione dei quesiti posti e conoscenza dei contenuti sia tecnici che divulgativi; correttezza formale; capacità di organizzazione espositiva e terminologia appropriata (sinonimi e linkers)

La griglia qui riportata specifica indicatori e punteggio in decimi.

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Indicatori Punteggio

Contents 5

Grammar and spelling 3

Cohesion and vocabulary 2

PROGRAMMA SVOLTO

Testo in adozione: Kiaran O’Malley, Gateway to Electricity, Electronics and Telecommunications, Lang, 2012

Unit 3 – Electromagnetism and motorsElectricity and magnetismSimple applications of electromagnetismThe fuel gauge systemThe doorbell systemThe electric motor DC and AC motors

Unit 4 – Generating electricityMethods of generating electricityThe generatorSources of powerA fossil fuel power stationA nuclear reactorRenewable energy: water, wind, sun and earth

Unit 5 – Distributing electricityThe distribution gridThe transformer

Unit 6 – Electronic componentsApplications of electronicsSemiconductors and doping of semiconductorsTransistors (BJTs and FETs)Basic electronic components (resistors, capacitors, inductors, diodes)

Unit 7 – Electronic systemsConventional and integrated circuitsHow an electronic system worksAnalogue and digitalAmplifiers and oscillators

Unit 10 – Computer hardware

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Types of computerThe computer systemInput/output devicesComputer storageHistory of the computer

Unit 11 - Computer softwareSystems software

Unit 12 – ApplicationsWhere computers are usedTypes of application

Unit 15/16 – Computer networks and the internet. Linking computersOnline dangersThe Internet and its servicesE-commerce

Unit 17 – Employment in new technologyThe curriculum vitaeThe letter of applicationThe job interview

Extras

The European Union and its institutions (see slides)History of the European UnionEU Treaties Enlargement of the European UnionEU institutions: the European Parliament, the European Commission, the European Council and theCouncil of MinistersEuropean policiesThe four freedoms and the Schengen area

Lavoro di gruppo per un approfondimento tecnico sulle varie centrali e sul loro funzionamento (solar power, geothermal power stations, biomass, wind energy, hydroelectric power plants in the province of Belluno)

Belluno, 15 maggio 2016

Per presa visione gli allievi L’insegnante

___________________________ ______________________________ (prof.ssa Romana Da Vià) ___________________________

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MATEMATICA

Docente: prof. Giuseppa MercorilloOre settimanali: tre

RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE

La classe è formata da 12 alunni che, in generale, hanno sempre affrontato la materia con unatteggiamento positivo e collaborativo, anche se lo studio domestico non è sempre stato costante pertutti. Nella classe sono presenti elementi che si distinguono per capacità e dedizione allo studio, altricon risultati discontinui dovuti alla scarsa applicazione e a lacune pregresse. Le competenze, nelcomplesso, sono più che sufficienti.

OBIETTIVI REALIZZATI NEL QUINTO ANNOObiettivi generali dell’insegnamento della matematica:Saper elaborare informazioni ed utilizzare consapevolmente metodi, strumenti e modellimatematici.Acquisire conoscenze a più elevati gradi di astrazione.Sviluppare l’attitudine a riesaminare criticamente le proprie conoscenze.

Obiettivi specifici raggiunti nel 5° annoCalcolo di integrali di funzioni semplici e composte, calcolo dell’area di una superficie piana e delvolume di un solido.Risoluzione di equazioni differenziali.Calcolo della probabilità.Le coordinate cartesiane nello spazio.

METODO DI INSEGNAMENTOLa lezione frontale è stata utilizzata per il tempo necessario alla trattazione dei contenuti e si èpreferito l’ampio uso di esercitazioni in classe con l’obiettivo di coinvolgere il più possibilepersonalmente gli alunni nella risoluzione degli esercizi. Su alcuni contenuti sono ritornata inmomenti successivi con un maggiore grado di approfondimento, nell’ambito di una visione a spiraledel processo educativo.L’inizio della lezione è stato generalmente dedicato alla correzione degli esercizi assegnati per casache avevano presentato delle difficoltà e al chiarimento di eventuali dubbi. Non ho svolto attività di recupero pomeridiano, ma ho dedicato parecchio tempo al ripasso diargomenti non assimilati di volta in volta.

MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI

- Libro di testo: Baroncini – Manfedi - Fragni Lineamenti.Math verde vol. 4-5 Ghisetti e Corvi- appunti, fotocopie. Operando opportune selezioni (e qualche volta integrando), ho organizzato le varie unità didattichemantenendo un filo diretto e costante con il libro di testo.

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Spazi: aula Tempi: 3 ore settimanali

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE USATI

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Verifiche - Orali di tipo formativo e sommativo; - prove scritte tradizionali; - due prove di simulazione della terza prova scritta, prove che hanno previsto domande di tipologia“B”. Valutazione- Per la valutazione delle prove orali è stata utilizzata la scala di valutazione stabilita dagli organicollegiali.- Le prove scritte sono state valutate con una base a punteggio oggettivo stabilito per tipo e livellodi difficoltà per esercizio. Sono state predisposte verifiche orali per il recupero delle insufficienze.- le due simulazioni della terza prova d’esame sono state valutate attribuendovi sia una votazione inquindicesimi che in decimi. Nella valutazione finale periodica ho considerato, oltre ai dati del profitto, il livello di partenza e ilpercorso compiuto durante l’anno scolastico, la partecipazione in classe, gli interventi, l’attenzionedimostrata e l’applicazione con cui veniva svolto il lavoro domestico.

PROGRAMMA DI MATEMATICA

INTEGRALI INDEFINITIPrimitiva di una funzione. Definizione di integrale indefinito. Proprietà: integrale del prodotto diuna costante per una funzione continua, integrale della somma di funzioni continue. Integrale di x,

, senx, cosx, ex, funzioni la cui primitiva è una funzione composta(senf(x), cosf(x), ef(x), [f(x)]n,ln|f(x)| ). Regole di integrazione: integrazione per parti con dimostrazione, integrazione diparticolari funzioni razionali fratte ( il numeratore è la derivata del denominatore, il denominatore èun monomio, il denominatore è di secondo grado con Δ>0, Δ=0, Δ<0 ), metodo di sostituzione. INTEGRALI DEFINITI. Il trapezoide. Calcolo dell’area approssimata di un trapezoide con il metodo dei rettangoli. Calcolodell’integrale definito di una funzione. Proprietà: additività, somma, prodotto di una costante peruna funzione, integrale di una funzione costante e sua interpretazione grafica. Teorema della mediae significato geometrico. Il valore medio di una funzione. Calcolo delle aree: funzione positiva onulla, funzione negativa, funzione in parte positiva e in parte negativa, due funzioni delimitano unasuperficie chiusa. Volume di un solido generato dalla rotazione completa di una funzione attornoall’asse x.

EQUAZIONI DIFFERENZIALI.Definizione di equazione differenziale, integrale dell’equazione, curva integrale, integrale generale,ordine. Equazioni differenziali del 1° ordine: forma implicita e forma esplicita. Problema e teoremadi Cauchy per un’equazione del primo ordine. Equazioni differenziali a variabili separabili.Equazioni lineari del primo ordine. Equazioni differenziali del secondo ordine lineari omogenee acoefficienti costanti (Δ>0, Δ=0, Δ<0).

CALCOLO DELLE PROBABILITA’Definizione di evento; evento certo, aleatorio, impossibile. Probabilità. Evento contrario.Eventi compatibili e incompatibili, unione di due eventi. Probabilità contraria.

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Eventi dipendenti e indipendenti, intersezione di due eventi.BAYES: formula di disintegrazione ( l’evento deve ancora accadere); formula di Bayes ( l’evento è già accaduto).

GEOMETRIA NELLO SPAZIO Le coordinate cartesiane nello spazio. Distanza tra due punti. Punto medio. Piani particolari. Equazione generica di un piano: forma normale ed equazione segmentaria. Piano per tre punti.

Belluno, 15 maggio 2016

Per presa visione gli allievi L’insegnante

___________________________ ______________________________ (prof. Giuseppa Mercorillo))

___________________________

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MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA

Docenti: prof. Durante Fausto prof. Dal Molin Pietro

Ore settimanali: 5 con 2 di compresenza

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La Classe Quinta Energia è composta da 12 allievi, sono stato docente della Classe della materia Meccanica e Macchine al Terzo, Quarto e Quinto Anno.Dal punto di vista disciplinare non ci sono mai stati problemi, il rapporto è sempre stato corretto.La partecipazione si è sempre mantenuta su un livello discretoIl profitto deve ritenersi mediamente discreto.

DIDATTICA

Al Quinto Anno, dato il numero di ore a disposizione ho scelto di trattare solo la materia Macchine che caratterizza l' Indirizzo Energia.Facendo sempre riferimento al testo in adozione all' introduzione dei vari argomenti è seguita la trattazione teorica e la soluzione di applicazioni numeriche di difficoltà crescente integrati ove possibile con il Laboratorio e con un supporto informatico CD dell' Enel.

VALUTAZIONI E CRITERI

Le valutazioni sono state prevalentemente di tipo scritto, in particolare nella seconda parte dell' anno con riferimento a quesiti tipo Terza Prova Scritta in preparazione dell' Esame Finale.

PROGRAMMA SVOLTO

Richiami di TermodinamicaCicli Le macchine termiche Cicli diretti e inversiIl ciclo di Carnot Rendimento del ciclo di Carnot direttoCoefficienti di prestazione del ciclo di Carnot inversoSistemi aperti Conservazione dell' energia Concetto di entalpiaRendimenti interni della macchina Turbina e compressore

Cicli inversi Diagramma pressione-entalpiaCicli inversi a compressione di vaporeCiclo ideale Fluidi frigoriferi e loro caratteristiche Ciclo realeCiclo frigorifero Pompa di caloreDimensionamento del compressore e compressione in due stadi

Cicli diretti a vaporeFasi e cambiamenti di fase Trasformazione isotermobaricaTitolo di una miscela liquido-vaporeTabelle Diagramma di Mollier entalpia-entropiaImpianto motore a vaporeCicli di Rankine e di HirnCiclo ideale e ciclo realeRendimenti del ciclo e dell' impianto

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Metodi per aumentare il rendimento del cicloCogenerazioneGeneratori di vapore Descrizione generaleGrandezze caratteristiche Rendimento e perditeCondensatori Obiettivi della condensazionePressione al condensatoreCondensatori a superficieDescrizione e dimensionamento

Motori a combustione internaClassificazione generaleMeccanismo biella-manovella Grandezze caratteristicheMotori a quattro tempi Ciclo Otto e ciclo DieselCiclo ideale Ciclo indicatoRendimento del ciclo ideale Rendimento del ciclo indicatoRendimento volumetricoPressione media Rendimento utileSovralimentazione Sovralimentazione con turbocompressoreCurve caratteristicheCombustioneBilancio termico e cogenerazione

LABORATORIO

Impianto frigorifero Pompa di caloreImpianti solari termiciTelaio per impianto solare mobileTelaio per impiantiDiagnosi energeticaMotore monocilindrico a 4 tempiBanco prova motoreUso macchine utensiliSaldatura Taglio

Testo adottato:G. Cornetti F. MilloMacchine termiche Tomo A e Bil capitello

Belluno, 15 maggio 2016

Per presa visione gli allievi L’insegnante

___________________________ ______________________________ (prof. Fausto Durante)

___________________________ L'insegnante tecnico pratico

______________________________ (prof. Dal Molin Pietro)

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TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E DI PRODOTTO

Insegnanti: SCHIOCCHET BrunoDAL MOLIN Pietro

Ore settimanali: DUE

ObiettiviGli obiettivi che ci si è prefissi di raggiungere al termine dell’anno scolastico sono statisostanzialmente:- padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi

di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;- utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche innovative e migliorative, in

relazione ai campi di propria competenza; - riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche ed ambientali

dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali; - intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione

del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione,documentazione e controllo;

- riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversiprocessi produttivi;

- orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, conparticolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tuteladell’ambiente e del territorio.

Accanto a questi aspetti si sono privilegiate, pur nella ristrettezza delle ore di lezione, leapplicazioni pratiche inerenti apparecchiature, dispositivi e strumenti tipici del settore; alternandosistematicamente la trattazione teorica degli argomenti con la frequentazione dei laboratori si ècercato di indurre negli allievi un approccio anche pratico alla materia, evidenziando gli aspetti e leproblematiche costruttivi e manutentivi dei vari apparecchi. In particolare ci si è occupati dicollegamenti fissi e smontabili; taglio, saldatura e assemblaggio di profili metallici; taglio epiegatura di lamiere; smontaggio e rimontaggio di ventilatori, caldaie a gas tradizionali e acondensazione, bruciatori, scambiatori di calore e pannelli solari termici.Gli obiettivi sono stati raggiunti con discreta sicurezza da circa metà degli alunni della classe, inmodo sufficiente anche se non sempre pienamente autonomo dagli altri.La limitata dotazione oraria della materia e la vastità dei temi trattati ha talvolta ostacolato unnecessario ed auspicato approfondimento degli argomenti, specie di carattere teorico.

Metodo di insegnamentoLe tradizionali lezioni frontali sono state imperniate su:

la comprensione dei principi di funzionamento; la dimostrazione esemplificativa dell’approccio mentale necessario per risolvere un

problema; la risoluzione di un problema; l’utilizzo del manuale e della documentazione tecnica di settore, con l’interpretazione delle

formule e delle tabelle presenti; l’uso delle tabelle delle norme UNI;

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Verifiche.Si è effettuata una prova di verifica poco dopo l’inizio dell’anno scolastico, con lo scopo di controllare la padronanza dei prerequisiti indispensabili per il proseguimento del percorso didattico.Le successive prove scritte, pratiche ed orali sono state impostate sulla verifica degli argomenti trattati, di organi di macchine e di dispositivi di controllo; l’uso del manuale e della normativa tecnica di settore ha permesso anche di prendere confidenza con l’interpretazione della simbologia edegli schemi funzionali tipici dei libretti dei macchinari. Nel corso del secondo periodo le verifiche sono state rivolte anche alla preparazione in vista dell’Esame di Stato.

Mezzi e strumenti utilizzatiIl testo in adozione per la classe V è “Nuovo Corso di Tecnologia Meccanica – Qualità e innovazione dei processi e dei prodotti” – vol.3 , di Cataldo Di Gennaro, Anna Luisa Chiappetta, Antonino Chillemi – Hoepli Editore; è stato integrato su argomenti specifici da altra documentazione tecnica tratta dalla letteratura di settore, con particolare riguardo alle macchine presenti nei laboratori.

Analisi della ClasseLa classe, contenuta nel numero, è formata da alunni che nel complesso si sono dimostrati partecipied interessati in classe ed in laboratorio se adeguatamente stimolati, ma talvolta incapaci di rendersiautonomi nelle attività pratiche e inclini alle distrazioni; in qualche caso sono mancate anchemotivazioni adeguate allo studio. Per un gruppo limitato di allievi, quindi, alcune carenze emerse,anche pregresse, invece che essere tempestivamente colmate si sono via via accumulate, dandoluogo ad una preparazione non sempre approfondita. I richiami da parte degli insegnanti ad unmaggior impegno e dedizione alle attività hanno avuto spesso esito positivo nell’immediato, maefficacia limitata nel tempo, tanto che per alcuni allievi la preparazione può dirsi solocomplessivamente sufficiente.Un ristretto gruppo di allievi, composto da 2-3 elementi, grazie a indubbie doti naturali, ancheapplicative, a maturità, impegno costante ed adeguato, ha conseguito risultati pienamentesoddisfacenti ed ha le potenzialità per poter proseguire con successo negli studi.

PROGRAMMA SVOLTO DI TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E DIPRODOTTO

Processi di corrosione: tipologia di sostanze e ambienti corrosivi, meccanismi corrosivi, metodi didiagnostica e protezione dalla corrosione.Prove con metodi non distruttivi: difetti e discontinuità, controllo delle superfici, liquidi penetranti,termografia, rilevazione di fughe e prove di tenuta, controllo radiografico (raggi X e raggi γ),controllo con ultrasuoni.Metodi e controlli statistici: scopo e applicazione dei metodi statistici; variabili, attributi edistribuzione di frequenza; parametri (media, mediana, moda, scarto, varianza); controllo statisticodi processo, le carte di controllo.Tecniche speciali di lavorazione: lavorazioni con ultrasuoni, elettroerosione, lavorazioni laser,lavorazioni con il plasma, taglio con il getto d’acqua.La sicurezza nei luoghi di lavoro: la normativa, la valutazione del rischio e l’analisi del documentodella scuola per la parte di interesse, le applicazioni in officina.

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Laboratorio.Smontaggio, rimontaggio e sezionamento di apparecchi: caldaie a gas, a condensazione otradizionali, scambiatori di calore, vasi di espansione, pannelli solari termici; collegamenti fissi esmontabili, filettature e saldature.Esperienze con dispositivi e macchinari messi a disposizione dalla scuola o reperiti dagli insegnanti

Belluno, 15 maggio 2016

Per presa visione gli allievi L’insegnante

___________________________ ______________________________ (prof. Bruno Schiocchet)

___________________________ L'insegnante tecnico pratico

______________________________ (prof. Pietro Dal Molin)

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IMPIANTI ENERGETICI, DISEGNO E PROGETTAZIONE

Insegnanti: Prof. CANTON Pietro Prof. SPADA MauroOre settimanali 6

OBIETTIVIVa precisato che la classe quinta dell’anno scolastico 2015/2016 è la seconda classe che arriva allamaturità per la specializzazione energia. Il programma del corso energia non è ancora benstrutturato. Non esiste un programma ministeriale definito; esistono solo le linee guida che sonotroppo generiche e soprattutto propongono troppi argomenti poco affini ad una specializzazioneenergetica. In attesa di una definizione più precisa, il corso è stato improntato su un programma piùtradizionale in linea con la tradizione impiantistica della (ex) specializzazione termotecnica.Il corso si è proposto, principalmente, di far conoscere agli allievi i fondamenti teorici, le tecniche ele tipologie impiantistiche dei sistemi di condizionamento. Tali conoscenze permetteranno loro dicomprendere i processi legati al trattamento dell’aria e sviluppare la capacità di effettuare scelte diprogetto per semplici impianti di condizionamento.Obiettivi minimi: saper effettuare le scelte più idonee per stabilire le condizioni di comfort; saperidentificare e quantificare le diverse forme di calore sensibile e latente; saper operare sul diagrammapsicrometrico e rappresentare graficamente le trasformazioni relative all’aria; essere in grado dielencare, descrivere i vari componenti di una unità di trattamento dell’aria (UTA); conoscere lediverse tipologie di impianti, sapendo proporre soluzioni impiantistiche adeguate in funzione deivantaggi o degli svantaggi delle varie tipologie; essere in grado di operare un dimensionamento dimassima di una rete aeraulica; Conoscere le basi dell’acustica tecnica ed saper effettuare calcolidella propagazione del suono in campo aperto; conoscere i principi di funzionamento di un ciclofrigorifero e di una pompa di calore; valutare la convenienza di un impianto a pompa di calore intermini energetici ed economici; avere le competenze necessarie per rappresentare in modoappropriato schemi di impianti termotecnici.

METODO D’INSEGNAMENTOHo adottato la lezione frontale classica. Talvolta gli argomenti sono stati sviluppati coinvolgendo gliallievi in discussioni su problemi specifici per poter approfondire le conoscenze acquisite in altrediscipline. Gli argomenti sono stati trattati in modo semplificato rinunciando alle dimostrazionirigorose. Più che gli aspetti teorici, sono stati messi in evidenza gli aspetti operativi.Per la materia impianti della specializzazione energia nessuna casa editrice ha pubblicato un testoscolastico. Anche questo dimostra le difficoltà di sviluppare la materia seguendo i dettami dellelinee guida. Per molte parti del programma sono state fatte integrazioni con fotocopie tratte danorme UNI, testi di termotecnica, cataloghi dei costruttori. Quando possibile è stato utilizzato ilmanuale del termotecnico a cura di Nicola Rossi, editore Hoepli. Numerosi file inerenti gliargomenti trattati sono stati resi disponibili sulla cartella condivisa sul server della scuola.Due lezioni, per un totale di otto ore, sono state svolte dall’ing. Paolo Cavalleri, responsabile dellecentrali frigorifere, del gruppo EPTA che ha presentato lo stato dell’arte nella refrigerazionecommerciale e ha sviluppato un dimensionamento di un impianto di refrigerazione commerciale.

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VALUTAZIONI E VERIFICHEGli allievi sono stati valutati per verificare il grado di acquisizione degli obiettivi operazionali. Leprove adottate sono: interrogazioni, test a risposta aperta, prove scritte di tipo tradizionale consviluppo di calcoli e dimensionamenti e/o verifiche, prove grafiche (rappresentazioni di impianti eschemi).

RISUTATI OTTENUTINel complesso il profitto è stato più che sufficiente. Solo qualche alunno si è distinto raggiungendorisultati buoni o ottimi. Altri sono arrivati stentatamente ai limiti della sufficienza dimostrando delledifficoltà nell’affrontare le parti più teoriche del programma.Per molti l'interesse è stato modesto e la partecipazione non è stata supportata da curiosità culturaleo tecnica. Lo studio domestico, solo finalizzato alle verifiche, è stato saltuario. Per alcuni l’impegnonelle ore dedicate alle prove grafiche è stato modesto. Vanno però segnalati alcuni studenti che sisono distinti per interesse, capacità e risultati raggiunti.

ELENCO DEGLI ARGOMENTI TRATTATI

IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTOI) PsicrometriaRichiami di termodinamica: principi fondamentali, gas perfetti, vapore. Aria umida:definizioni, proprietà, grandezze fondamentali. Diagrammi psicrometrici (Carrier/ASHRAE).II) Interventi sull’aria umida• Miscelazione. Calore sensibile, latente, totale; fattore di carico; potenza termica; interventi sullatemperatura: riscaldamento e raffreddamento sensibile; interventi sull’umidità: umidificazione;interventi sulla temperatura e sull’umidità: riscaldamento con umidificazione e raffreddamento condeumidificazione.• Climatizzazione estiva a tutta aria esterna e con ricircolo. Condizionamento invernale. Calcoli edimensionamento delle sezioni di trattamento dell’aria.III) Il benessere termoigronometrico• Criteri di valutazione del benessere: cenni sulle relazioni di Fanger; condizionitermoigronometriche interne ed esterne di progetto.• Stima dei carichi termici estivi con metodo CarrierIV) Unità di trattamento dell’arìa• Principali componenti tecnici di un impianto di climatizzazione.• Rappresentazioni schematiche di una centrale di condizionamento (UTA).• Componenti: serrande motorizzate, batterie, filtri, umidificatori, ventilatori, recuperatori dicalore, silenziatori.• Elementi di acustica. Il rumore negli impianti di climatizzazione: cause; accorgimenti e dispositiviper l’attenuazione del rumore nelle canalizzazioni; barriere acustiche in campo aperto; rumoreall’interno degli ambienti. V) Tipologie di impianti• Classificazione e caratteristiche principali.• Impianti a sola aria a portata costante: a un canale monozona, con post-riscaldamento locale,multizone; a due canali.• Impianti a sola aria VAV: monocondotto, a doppio canale.• Impianti a sola acqua a 2 e 4 tubi: impianti con soli ventilconvettori.•Impianti misti: impianti con ventilconvettori e aria primaria.

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• Impianti ad espansione diretta VRF.• Applicazioni impiantistiche consigliate in funzione della tipologia degli edifici.VI) Rete aeraulica e canalizzazioni • Moto dell’aria nei canali: principi della distribuzione; accorgimenti per le canalizzazioni;perdite di carico continue e localizzate. • Dimensionamento di massima di un canale a portata costante.• Elementi terminali: diffusori, bocchette, griglie di ripresa.

IMPIANTI A CICLO INVERSO• Cicli frigoriferi e pompe di calore: componenti, rappresentazione, EER (ESEER) e COP(ESCOP); fluidi frigoriferi; diagramma p-h; impianto con doppio compressore (due stadi). Elementicostitutivi: compressore, evaporatore, condensatore, valvola di laminazione termostatica meccanicaed elettronica.

LABORATORIO e DISEGNO• Rappresentazione secondo norme UNI. Disegno di una UTA. Schema idraulico di impianto dicondizionamento con caldaia e chiller. Schema della regolazione. Lavorazione della lamierazincata: costruzione di una cappa aspirazione fumi.

Belluno, 15 maggio 2016

Per presa visione gli allievi L’insegnante

___________________________ ______________________________ (prof. Pietro Canton)

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L'insegnante tecnico pratico

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SISTEMI ED AUTOMAZIONE

INSEGNANTE: prof.ssa DE BIASI SILVIA BONTEMPO FRANCOORE SETTIMANALI: 4

OBIETTIVI GENERALI

Al termine del corso l'allievo dimostra di:- avere maturato la tendenza al progressivo arricchimento del bagaglio culturale di conoscenzepersonali;- saper interpretare la documentazione tecnica del settore; - essere in grado di scegliere le attrezzature e la componentistica in relazione alle esigenzedell'area professionale;- saper valutare le condizioni d'impiego dei vari componenti sotto l'aspetto della funzionalità edella sicurezza;- saper utilizzare consapevolmente metodi di calcolo e strumenti informatici; - aver acquisito conoscenze nei campi della pneumatica e dell’elettropneumatica soprattutto inrelazione all'impiego nel di automatismi e di servomeccanismi, dei sistemi di controlloprogrammabili;- aver acquisito consapevolezza sulla razionalità e sull'utilizzo di sistemi CIM, FMS e diautomazione integrata in genere e della teoria dei sistemi di controllo.

OBIETTIVI SPECIFICI

Gli obiettivi del corso sono i seguenti:-conoscenza delle definizioni e delle applicazioni dei sistemi di controllo a catena aperta ed a catena chiusa;-conoscenza dei fondamenti della teoria dei sistemi (algebra degli schemi a blocchi, sistemi del primo e del secondo ordine, trasformata di Laplace, funzioni ditrasferimento);-conoscenza delle tipologie dei sistemi di controllo on-off, P, PD, PI, PID;-conoscenza del principio di funzionamento e delle principali applicazioni dei trasduttori;-conoscenza del principio di funzionamento, delle principali applicazioni e dei principi dellaregolazione degli attuatori elettrici(motori CC, passo-passo, brushless, asincroni trifasi);-conoscenza dei fondamenti di robotica e di automazione integrata;-determinazione dell’evoluzione di un sistema del primo e del secondo ordine con ingressocostante;-verifica della stabilità di un sistema;-progettazione e realizzazione di circuiti mediante l’utilizzo del PLC.

METODO D’INSEGNAMENTO

I metodi d'insegnamento utilizzati sono stati:la lezione frontale: utilizzata per la spiegazione degli argomenti teorici previsti, nel proporreesercitazioni esemplificative di completamento agli argomenti teorici trattati, nelle spiegazioniinerenti l'utilizzo del PLC e la stesura dei relativi programmi. La lezione frontale non è comunquestata intesa in senso stretto in quanto è stato stimolato l’intervento diretto ed attivo da parte degli

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allievi. Infatti gli allievi sono stati sollecitati a risolvere autonomamente, sulla base delleesercitazioni esemplificative svolte dall’insegnante, ulteriori esercizi, successivamente corretti daldocente. Inoltre gli allievi sono stati stimolati, in relazione a taluni argomenti, a ricercare ed adapprofondire i collegamenti con altre discipline quali la matematica (equazioni differenziali delprimo e del secondo ordine, trasformata di Laplace), la tecnologia meccanica (regolazione econtrollo di macchine utensili a CNC).Le esercitazioni in laboratorio: ogni singolo allievo ha svolto singolarmente in laboratorioesercitazioni inerenti la realizzazione di circuiti elettropneumatici programmabili. Alle esercitazioniesplicative proposte e risolte dall’insegnante sono seguite esercitazioni proposte dall’insegnante masvolte autonomamente da ogni singolo allievo, sia nella stesura del programma del circuito dicomando che nel montaggio del circuito di potenza. Il processo d’insegnamento/apprendimentoutilizzato è stato fondamentalmente quello del sapere/saper fare: infatti ogni esercitazione dilaboratorio assegnata è stata prima risolta a tavolino e poi realizzata in laboratorio al fine diverificarne il corretto funzionamento.

STRUMENTI

Gli strumenti didattici utilizzati sono stati:il libro di testo: utilizzato come strumento d’integrazione ed approfondimento alle lezioni svoltedall’insegnante (L.Rossi Sistemi e automazione vol 3,Di Pietro Editore).Fotocopie/dispense fornite dall'insegnante.

GLI SPAZI

Gli spazi utilizzati sono stati:l’aula: utilizzata per lo svolgimento delle lezioni frontali;il laboratorio d’informatica: utilizzato nelle attività di laboratorio e per le attività CLIL;il laboratorio di sistemi ed automazione industriale: utilizzato nelle attività di laboratorio per laprogrammazione del PLC, per il montaggio del circuito di potenza, per il trasferimento deiprogrammi dei circuiti di comando realizzati fuori linea e per la verifica del corretto funzionamentodel circuito nel suo insieme;il laboratorio di meccanica e macchine: utilizzato per la verifica del funzionamento dei regolatorion-off e PID.

VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE

Le verifiche sono state condotte con cadenza all’incirca mensile su argomenti di contenutoomogeneo. Per i criteri di valutazione si rimanda a quanto definito nel POF.

SITUAZIONE GENERALE DELLA CLASSE

Gli allievi hanno dimostrato mediamente un discreto impegno ed interesse nei confronti delleattività svolte sia teoriche che pratiche. Il profitto mediamente ottenuto può ritenersi discreto anchese differenziato: infatti alcuni allievi hanno ottenuto risultati eccellenti, molti hanno ottenutorisultati discreti, mentre un numero esiguo di allievi ha ottenuto un profitto appena sufficiente.

PROGRAMMAElettropneumatica programmabileArchitettura del PLC (Programmable Logic Controller)Sistemi a logica cablata e programmabile. Descrizione PLC. Schema a blocchi. Alimentatore, CPU,memorie, moduli di ingresso e di uscita.

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Programmazione PLCProgrammazione del PLC Siemens 200. Cicli con e senza segnali bloccanti. Il grafcet. Inserimentodei circuiti di emergenza e di ripristino. Temporizzatori, contatori. Utilizzo di valvole bistabili emonostabili.Teoria dei sistemi di controlloIntroduzioneDefinizione di sistema, classificazione dei sistemi, modello, simulazione, processo, ingressi eduscite. Sistemi di controlloDefinizione di sistemi di controllo, tipologie di sistemi di controllo( catena aperta e chiusa) e lorocaratteristiche, esempi di sistemi di controllo, retroazione positiva e negativa, il controllo digitale.Teoria dei sistemiSistemi di primo ordine: evoluzione libera, evoluzione forzata, risposta ad un ingresso a gradino.Sistemi di secondo ordine: evoluzione libera, evoluzione forzata, risposta ad un ingresso a gradino.Trasformata di Laplace. Determinazione dell’evoluzione di un sistema con il metodo dellatrasformata di Laplace. Esercizi applicativi. Sistemi di controllo a catena aperta ed a catena chiusa. Schemi funzionali. Blocchi moltiplicatori, blocchisommatori, diramazioni, blocchi equivalenti. Esercizi.Rappresentazione schematica di un sistema di comando a catena chiusa e sue caratteristichefunzionali. La retroazione. Operatori complessi di una catena chiusa: funzione di trasferimento dellacatena aperta, della catena chiusa e dell’elemento di retroazione. Funzione di trasferimento dellacatena aperta e funzione di trasferimento della catena chiusa in un sistema di controlloproporzionale di posizione.Criteri di stabilitàStabilità assoluta e stabilità relativa. Criteri di stabilità assoluta. Analisi delle radici del polinomiocaratteristico. Analisi delle radici del denominatore della funzione di trasferimento della catenachiusa. Esercizi applicativi.Tipologie di sistemi di controlloTipologie di controlli:controllo on-off, controllo proporzionale P, controllo proporzionale integratoPI, controllo proporzionale derivato PD, controllo proporzionale integrato-derivato PID.Componenti di un sistema di controlloTrasduttoriDefinizione e parametri caratteristici (campo di misura, risoluzione, sensibilità, precisione, errori).Trasduttori assoluti ed incrementali, analogici e digitali.Trasduttori di posizione: potenziometri, resolver, inductosyn, encoder, (assoluti ed incrementali),trasformatore differenziale, riga ottica.Trasduttori di velocità: trasduttori analogici (dinamo tachimetrica) e digitali (encoder incrementali).Trasduttori di forza: estensimetri a resistenza, trasduttori piezoelettrici.Trasduttori di pressione:struttura e principio di funzionamento.Trasduttori di prossimità: induttivi, capacitivi, ad ultrasuoni, fotocellule.Trasduttori di livello: ad elettrodi conduttivi, ad ultrasuoni, capacitivi.Trasduttori di temperatura: termoresistenze, termistori, termocoppie.Modulo CLIL: Flow meters: Introduction, real and ideal fluid. Velocity profiles. Flow parameters.Types of flow meters: turbine flow meters, oscillatory flow meters, differential pressure flowmeters, ultrasonic flow meters.AttuatoriAttuatori elettrici. Motori in corrente continua: equazioni fondamentali. Regolazione di motori incorrente continua: controllo sull’eccitazione e controllo sull’alimentazione. I raddrizzatori(monofase e trifase con diodi a semiconduttore con SCR e GTO). Motori Brushless: struttura eprincipio di funzionamento motori trapezoidali e sinusoidali. Motori passo-passo (motori a magnete

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permanente, motori a riluttanza variabile e ibridi).Motori asincroni trifasi: equazioni e regolazione.Inverter monofase, trifase e PWM.RoboticaPrincipi generali. Struttura e tipologie di robot. Gradi di libertà dei robot. Volume di lavoro. Corse.Velocità massime. Struttura principale. Tipologie di robot rispetto alla struttura principale (robotcartesiani, cilindrici, sferici, articolati orizzontali, articolati verticali). Organi terminali dei robot(pinze a presa meccanica, ad espansione, ad aspirazione, magnetiche) e struttura secondaria (endeffector). Sensori dei robot (sensori di prossimità, sensori di visione, sensori tattili).Programmazione dei robot (cenni)Industrial AuTomation (modulo clil)Introduction: what automation is. A brief history of automation. The Industrial Revolution,Taylorism, Fordism, Toyotism, FMS, MHS.

Belluno, 15 maggio 2016

Per presa visione gli allievi L’insegnante

___________________________ ______________________________ (prof. ssa Silvia De Biasi)

___________________________ L'insegnante tecnico pratico

______________________________ (prof. Franco Bontempo)

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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Insegnante: prof. Capretta BrunoOre settimanali: 2

La classe ha evidenziato buoni livelli di abilità motorie e sportive, una disponibilità allaprestazione dei singoli generalmente soddisfacente, una capacità di collaborazione tra alunniadeguata alle richieste del programma. Ciò ha permesso al gruppo di conseguire risultatimediamente più che discreti, adeguati alle potenzialità dei singoli.

Obiettivi specifici della disciplina In riferimento ai programmi ministeriali, il programma ha mirato allo sviluppo di autonomia,responsabilità nella gestione delle attività proposte dal docente e permesse dalle strutturescolastiche utilizzate.L'uso mirato delle attività teorico-pratiche ha permesso di sviluppare negli allievi le seguentiaree:area motoria: consolidamento e miglioramento degli aspetti condizionali e coordinativi dellecapacità motorie; consolidamento delle abilità motorie e sportive relative alle attività svolte.

area cognitivo-educativa: conoscenza ed accettazione delle proprie capacità e dei propri limiti;gestione di sé in ambito individuale e in situazioni di gruppo; rispetto degli altri e degli spazialtrui; rispetto delle regole. Disponibilità alla prestazione. Inoltre: gestione del gruppo intesacome: organizzazione e gestione di sottogruppi, arbitraggio, disposizione delle squadre incampo, scelta delle tecniche e della tattica, capacità di gestire il rapporto energia-tempo,capacità di organizzare le attrezzature in funzione delle attività da svolgere.

Metodologie utilizzateI metodi utilizzati sono stati: globale – analitico - globale, assegnazione dei compiti, soluzionedi problemi. I contenuti sono sempre stati proposti utilizzando l'errore come fonted'informazione e non come insuccesso. Si è sempre passati dal facile al difficile, dal semplice alcomplesso tenendo conto del bagaglio motorio dei soggetti modulando quindi le proposte infunzione del gruppo classe rispetto ai programmi ministeriali. Mezzi e strumenti utilizzati: Attività in palestra. Analisi di esempi pratici. Esercizi svolti ediscussione della soluzione. Discussione e confronto con gli studenti. Competenze deglistudenti.

Verifiche: Esercitazioni pratiche di laboratorio. Argomenti teorici sui temi: “L’alimentazione dello sportivo “ e “Processi mentali e sport”

Argomenti trattati suddivisi per moduli.Modulo 1: Pallavolo Fondamentali individuali: palleggio, bagher, battuta, schiacciata, muro, loro applicazionecombinando battuta-ricezione , alzata-schiacciata, schiacciata-muro.Concetti di gioco individuale: frontalità, piazzamento, traiettorie, posizione in campo.Modulo di gioco: 3c3, 6c6 schema con alzatore al centroCollegamento tra situazione di gioco e regolamento.

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Modulo 2: Basket Fondamentali individuali del basket: conclusioni a canestro, passaggi, palleggio, rimbalzo etagliafuori, 1c1.Principi individuali in difesa ed in attacco: occupare lo spazio e aiutare i compagni per batterel'avversario o impegnarlo con e senza palla utilizzando situazioni 3c3 , 4c4 “street – ball”.Tattica di difesa ed attacco: a uomo, a zona 3-2 o 2-3.Collegamenti del regolamento alle situazioni di gioco

Modulo 3: Calcio a 5 Tecnica individuale nel calcio: calciare e ricevere la palla, passare, movimenti senza palla,difendere sull'avversario e sullo spazio.Principi del gioco: distinzione tra gioco a uomo e gioco a zona, ruoli, posizioni, spostamenti.Collegamento del regolamento alle situazioni di gioco.Modulo di gioco 1 – 2 – 1, attacco e difesa.

Modulo 4: Acrobatica Percorso a tempo di abilità motorie comprendente elementi base a corpo libero e con piccoliattrezzi. Tappeto elastico: gestione atteggiamenti di corpo in volo. Transfert con abilità motoriecomprendenti elementi di base al corpo libero (capovolta , ruota, verticale, tempo di kippe)Modulo 5: TennistavoloPrincipi tattici generali sul gioco singolo, doppio, “americana”. Regolamento di giocoModulo 6: ArrampicataGestione in autonomia e sicurezza dell’arrampicata in struttura artificiale specialità: “boulder” etorre con corda dall’alto. Modulo 7: Pattinaggio su ghiaccio Controllo e gestione dell’equilibrio in situazioni dinamiche di scivolamento, gestione dellospazio, in funzione della giornata sulla neve.

Belluno, 15 maggio 2016

Per presa visione gli allievi L’insegnante

___________________________ ______________________________ (prof. Capretta Bruno)

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RELIGIONE

Inseganante: prof. GRANZOTTO FabioOre settimanali: 1

OBIETTIVI RAGGIUNTI NELLA MATERIA

L’insegnamento persegue la natura e le finalità stabilite dai nuovi programmi di Insegnamentodella Religione Cattolica fissati a seguito del Concordato e dell’Intesa, esso tende a promuovere ilpieno sviluppo della personalità degli alunni e contribuisce ad un più alto livello di conoscenze e dicapacità critiche, proprio di questo grado di scuola. Con riguardo al particolare momento di vita degli alunni ed in vista del loro inserimento nel mondoprofessionale e civile, l’IdR offrirà contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtàstorico-culturale in cui essi vivono; verrà incontro ad esigenze di verità e di ricerca sul senso dellavita; contribuirà alla formazione della coscienza morale e offrirà elementi per la scelte consapevolie responsabili di fronte al problema religioso.In particolare nell’anno scolastico 2015 - 2016 sono stati raggiunti questi obbiettivi: il fattolavorativo nella realtà umana; tempo, energia, sofferenza per un progetto; l'amore come esperienzafondamentale nelle relazioni umane; la sessualità come impegno e dimensione relazionale; lafamiglia strumento primario di formazione individuale e sociale, temi di bioetica e morale familiaree sociale.

VERIFICHE FATTE

Gli allievi della classe, una volta nel primo trimestre, due volte nel secondo periodo, sono invitati arispondere a delle domande sugli argomenti trattati come verifica personale e come strumento diconoscenza offerto all’insegnante.

METODO DI INSEGNAMENTO

La lezione si svolge prevalentemente in maniera frontale con possibili e auspicabili interventi degliallievi; saltuariamente si affrontano argomenti per i quali si usano metodologie didattiche relative allavoro di gruppo. Alcune lezioni nascono da argomenti proposti dagli allievi e successivamentediscussi in classe.

MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI

Accanto al libro di testo in adozione si fa uso di riviste specializzate sul mondo giovanile, libri,proiezioni di dvd e video, collegamenti a internet, proiezioni in power point, per un migliorcoinvolgimento ed apprendimento degli argomenti trattati.

NOTIZIE IMPORTANTI SULLA CLASSE IN GENERALELa classe, formata da 12 allievi avvalentesi provenienti da due classi articolate, elettronica e energiaha dimostrato buon interesse per la materia , partecipando in modo attivo alle lezioni proposte. Ilcomportamento è stato sempre educato tranne episodi sporadici di immaturità da parte di singoliallievi.Il giudizio complessivo è buono.

PROGRAMMA DETTAGLIATO DEGLI ARGOMENTI SVOLTI

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Il fatto lavorativo: il lavoro come esperienza significativa del vivere umano; scelte di lavoro più omeno legate alla famiglia; l’ambiente di lavoro condiziona la motivazione lavorativa; lavoro fisso olavoro che può cambiare; il cristiano e il lavoro; valori cristiani da portare nell’ambiente di lavoro.Il progetto di una vita: scegliere una vita piena di valori; la sconfitta fa parte delle esperienze dellavita; il progetto come idea che si realizza nel tempo con sacrificio, sofferenza e soddisfazione. L’amore nell’esperienza umana: l’amore non è possesso; la persona innamorata e la sua libertà;innamoramento e amore vero; l’amore umano e l’amore divino; la Bibbia testimonia il vero amoreumano; un uomo non può vivere senza amore. La sessualità nell’uomo: la sessualità è diversa dalla genitalità; convinzioni di base sul valore dellasessualità; il credente e il grande valore dato alla sessualità con la partecipazione di Dio; i massmedia e l’immagine imposta della sessualità; la famiglia e l’educazione sulla sessualità.La famiglia: ruolo della famiglia all’interno della nostra società; cosa significa sposarsi, convivere,stare insieme per i giovani odierni; valori nel matrimonio cristiano; la famiglia come cellulaprimaria nel futuro dell’umanità; approfondimenti sul tema della sessualità nella coppia pre e postmatrimonio; la famiglia e l’avvenire dell’umanità nel terzo millennio.Temi di bioetica: morale ed etica, aborto, eutanasia, testamento biologico, accanimento terapeutico.

Belluno, 15 maggio 2016

Per presa visione gli allievi L’insegnante

___________________________ ______________________________ (prof.ssa Fabio Granzotto)

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FIRME DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Il Dirigente Scolastico Salvatore RUSSOTTO

Lingua e lettere italiane - Storia Rita DA PONT

Lingua inglese Romana DA VIÀ

Matematica Giuseppa MERCORILLO

Meccanica, macchine ed energia Fausto DURANTE

Pietro DAL MOLIN

Tecnologia meccaniche di processo e prodotto Bruno SCHIOCCHET

Pietro DAL MOLIN

Impianti energetici progettazione e disegno Pietro CANTON

Mauro SPADA

Sistemi e automazione Silvia DE BIASI

Franco BONTEMPO

Educazione fisica Bruno CAPRETTA

Religione Fabio GRANZOTTO

I rappresentanti di classe

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