ESAF ENTE SARDO ACQUEDOTTI E FOGNATURE...

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ESAF ENTE SARDO ACQUEDOTTI E FOGNATURE CAGLIARI DELIBERA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE - N°535 OGGETTO: Definizione della nuova dotazione organica dell.'ESAF sulla base della rilevazione e analisi dei carichi di lavoro. L'anno millenovecentonovantasei il giorno 5 del mese di Settembre, nella sede dell'Ente sita in Cagliari - Viale A. Diaz n e ll6, si è riunito il Consiglio di Amministrazione nelle persone dei Signori: Dott. Antonino Demuru - Presidente Prof. Angelo Mascia - Consigliere Dott. Alessio Loi - Consigliere assiste in qualità di Segretario il Coordinatore Generale Ing. Carlo Pedemonte. « II Presidente in ordine all'argomento in oggetto, dopo aver richiamato: - la legge regionale n°12 del 23.3-93. che obbliga di determinare i contingenti organici delle Strutture organizzative dell'Ente secondo la metodologia di rilevazione e analisi dei carici di lavoro, - la deliberazione commissariale n e l*J12 del 14.11.9^, con la quale veniva approvato il progetto per la rilevazione e ne affidava l'esecuzione alla società specializzata A.R.E.A., - il rapporto metodologico ed il rapporto conclusivo, prodotti dalla predetta società, espone i contenuti della relazione finale, elaborata dal Servizio del personale - Settore organizzazione e metodo e allegata alla presente deliberazione per farne parte integrante, precisando che la medesima si compone di nove pagine e tre tabelle. Riferisce inoltre che le 00.SS. sono state informate sulle risultanze della rilevazione e sulla proposta della nuova dotazione organica, nel rispetto delle disposizioni contenute nel DPGR n*ll6/90 e secondo le modalità fissate nell'accordo contrattuale 9*4/96 per il personale dell'Amministrazione regionale e degli Enti strumentali. Esaurita l'esposizione sull'argomento, il Presidente chiede che il Consiglio approvi la metodologia adottata, descritta nei rapporti richiamati, e nuova dotazione organica dell'Ente come rappresentata nelle tabelle allegate. Vista la L . R . 20-2-1957 n°l8, istitutiva dell'ESAF, modificata con la L.R. 5-7-1963 n'9 e con la L.R. 23-8-1995 n°20. Con i poteri derivantigli dal D.P.G.R. n°315 in data 31-10- 1995- Vista la L.R. 8/7/1996 n°25. Pag. 1164

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ESAF

ENTE SARDO ACQUEDOTTI E FOGNATURECAGLIARI

DELIBERA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE - N°535

OGGETTO: Definizione della nuova dotazione organica dell.'ESAF sulla basedella rilevazione e analisi dei carichi di lavoro.

L'anno millenovecentonovantasei il giorno 5 del mese diSettembre, nella sede dell'Ente sita in Cagliari - Viale A. Diaz ne l l6, siè riunito il Consiglio di Amministrazione nelle persone dei Signori:Dott. Antonino Demuru - PresidenteProf. Angelo Mascia - ConsigliereDott. Alessio Loi - Consigliereassiste in qualità di Segretario il Coordinatore Generale Ing. CarloPedemonte.

«

II Presidente in ordine all'argomento in oggetto, dopo averrichiamato:- la legge regionale n°12 del 23.3-93. che obbliga di determinare icontingenti organici delle Strutture organizzative dell'Ente secondo lametodologia di rilevazione e analisi dei carici di lavoro,- la deliberazione commissariale nel*J12 del 14.11.9^, con la quale venivaapprovato il progetto per la rilevazione e ne affidava l'esecuzione allasocietà specializzata A . R . E . A . ,- il rapporto metodologico ed il rapporto conclusivo, prodotti dallapredetta società, espone i contenuti della relazione finale, elaboratadal Servizio del personale - Settore organizzazione e metodo e allegataalla presente deliberazione per farne parte integrante, precisando che lamedesima si compone di nove pagine e tre tabelle.

Riferisce inoltre che le 00.SS. sono state informate sullerisultanze della rilevazione e sulla proposta della nuova dotazioneorganica, nel rispetto delle disposizioni contenute nel DPGR n*ll6/90 esecondo le modalità fissate nell'accordo contrattuale 9*4/96 per ilpersonale dell'Amministrazione regionale e degli Enti strumentali.

Esaurita l'esposizione sull'argomento, il Presidente chiede cheil Consiglio approvi la metodologia adottata, descritta nei rapportirichiamati, e nuova dotazione organica dell'Ente come rappresentata nelletabelle allegate.

Vista la L.R. 20-2-1957 n°l8, istitutiva dell'ESAF, modificatacon la L.R. 5-7-1963 n'9 e con la L.R. 23-8-1995 n°20.

Con i poteri derivantigli dal D . P . G . R . n°315 in data 31-10-1995-

Vista la L .R . 8/7/1996 n°25.

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CSAF

D.C. A . N°535 in data 5.9.96

II Consiglio di Amministrazione, sentita la relazione delPresidente e in conformità alle proposte formulate , con voto unanime

D E L I B E R A

1) di approvare la metodologia adottata per la rilevazione dei carichi dilavoro e definizione della dotazione organica;2) di approvare la nuova dotazione organica dell'Ente determinata secondole procedure previste dalla L.R. 12/93 e riportata nella allegata tabellan*3-

Letto, confermato e sottoscritto.

IL COORDINATORE GENERALEIng. Carlo Pedemonte

IParere di l e g i t t i m i t i

Ai sensi e per gl i e f f e t t i di cui a l l ' a r t - 5 de l l a L . R . 15Ó-1995 n ' i f t . s i esprime parere favorevole

sulla l e g i t t i m i t à (Iella presente de l iberaz ione .

I L COORDINATORE CENTRALEIng. Carlo Pedemonte

Jn pubblicazione al l 'Albo Pre/drio de l l 'Ente dal 13.9.96 al 28.9.96

IL COORPINATOfòEy6ETTCR£ AA.GG.

t>ott. -Ifffélff Porou

C.C. ALL'ORIGINALE

delSaliere A f f fGene raB

(Or. An

ALLEGATO ALLA D.C.A. N:535 IN DATA 5.9.1996

PROGETTO PER LA DEFINIZIONE DELLA NUOVA DOTAZIONE ORGANICADELL'E.S.A.R, SULLA BASE DELLA ELEVAZIONE ED ANALISI DEI CARICHI DILAVORO

RELAZIONE FIN A LE

i. PREMESSA

Con D.C.S. n° 1442 del 7.11.1994, in sede di adozione del Bilancio di previsione perl'anno 1995, l'E.SA.F. ha approvato un programma di attività che, in linea con i principi e gliindirizzi di tutta la nuova normaiiva sulla pubblica amministrazione, ipotizzava una serie diinterventi finalizzati alla razionalizzazione e ammodernamento delle proprie struttureorganizzative.

Ha dato avvio al programma il progetto per la determinazione dei fabbisogni dipersonale dei Servizi dell'Ente, in quanto reso obbligatorio dalla normativa regionale. Infatti laL.R. 23 marzo 1993, n° 12, subordina le procedure di reclutamento per la copertura delledotazioni organiche, all'obbligo di determinare, con cadenza triennale, i contingenti delpersonale delle strutture organizzative, "secondo la metodologia di rilevazione e analisi de»carichi di lavoro".

La materia è definita dalla recente normativa che attiene alla funzionalità dellapubblica amministrazione (legge 23 ottobre 1992, n° 421, decreto legislativo 3 febbraio 1993,n° 29, legge 24 ottobre 1993, n° 537). In particolare l'art. 3 della legge 537/93 precisa che laverifica dei carichi di lavoro "deve essere effettuata con specifico riferimento alla quantitàtotale di atti o di operazioni prodotti nella media degli ultimi tre anni, ai tempi standard diesecuzione delle attività e, ove rilevi, al grado di copertura del servizio reso, in rapporto alladomanda espressa o potenziale".

Il progetto, approvato dall'Ente con D.CS. n° 1472 del 14.11.1994, è statoimpostato in base alle direttive dell'Assessorato regionale degli affari generali, personale eriforma che, in riscontro ad apposito quesito, ha espressamente indicalo con propria notan° 24908 del 15.06.1994, di attenersi alle metodologie contenute nella Circolare delDipartimento per la funzione pubblica n° 6 del 23 marzo 1994.

Su queste basi metodologiche è stato elaborato l'apposito progetto dalla SocietàCooperativa A.R.EA. (associazione ricerche di economia applicata) di Roma, scelta tra quelleinterpellate, per aver presentato l'offerta più conveniente sia dal punto di vista economico chedal punto di vista della specifica competenza. Infarti tale società ha una particolare esperienzanel campo delle problematiche relative all'efficienza della pubblica amministrazione, per aver

collaborato con il Dipartimento della funzione pubblica fin dal 1989 ed aver realizzalo pressoaltri enti pubblici progeni analoghi. AREA può inoltre vantare la conoscenza del sistemaregionale, per aver condotto la rilevazione dei carichi funzionali di lavoro delle struttureorganizzative della Regione Sarda.

Nel progetto è stato previsto anche uno specifico intervento formativo diretto algruppo di lavoro appositamente costituito presso il Settore organizzazione e metodo delServizio del personale, composto da cinque funzionari che hanno affiancato gli esperti diAREA in tutte le fasi del lavoro, in modo da trasferire tecniche e conoscenze, affinchè infuturo possa essere gestito all'interno dell'Ente un sistema di monitoraggio costante deifabbisogni di personale e di controllo di gestione relativamente all'impiego e alla distribuzionedelle risorse umane tra le diverse partizioni organizzative.

I risultati della formazione dei funzionari, impegnati nel gruppo di lavoro, sono statipositivi per aver conseguito un buon grado di autonomia e padronanza degli strumenti dianalisi e metodologici.

2. AMBITO E MODALITÀ

II lavoro è stato articolato in quattro distinte fasi.

Nella prima fase è stata fatta nei singoli Servizi e Settori la ricognizione completadelle linee dell'attività svolta, frazionando ciascuna di queste linee in atti elementari, al fine dirilevare i tempi standard di esecuzione, la quantità di atti riferita agli ultimi tre anni e ilpersonale necessario, ripartito per qualifica funzionale.

Occorre precisare che l'adozione del metodo principale di riferimento contenutonella Circolare D.F.P. ne 6/94, ha riguardato le strutture amministrative e tecniche e non anchequelle gestionali per le quali è stato utilizzato, per la rilevazione dei dati, uno specificometodo, appositamente studiato dagli esperti di AREA congiuntamente ai funzionari delgruppo di lavoro dell'Ente.

Nella seconda fase sono stati messi a punto i necessari adattamenti metodologici peruna corretta elaborazione delle informazioni e dei dati raccolti. E' stato inoltre attualizzato emigliorato il sistema informatico, reso disponibile dalla Regione, costruito nel 1991 per larilevazione dei carichi di lavoro nell'ambito delle strutture regionali.

Nella terza fase sono stati elaborati i dati raccolti ed è stato predisposto un rapportofinale che da conto dei risultati ottenuti.

Le riunioni conclusive con i Coordinatori di Servizio hanno avuto luogo nei giorni13 e 14.12.1995. Nell'occasione sono stali approfonditi i risultati ortenuii. Alcuni Coordinatoridi Servizio hanno fatto seguire specifiche osservazioni scritte, dando elementi uti]i a ridefinirele qualifiche funzionali necessarie. Gli altri aspetti di dissenso, rispetto ai risultati dellarilevazione, rappresentati in sede di riunione e con le osservazioni scritte, potranno esseresuperati in occasione dell'aggiornamento della rilevazione.

Quindi la documentazione è stata consegnata aj Coordinatore Generale eall'Amministrazione.

Nella quarta fase è stata predisposta dal gruppo di lavoro intemo l'ipotesi diproposta finale della nuova dotazione organica, includendo anche le quantità stimate per leattività non valutate in sede di indagine.

•In data 31.07.1996 sono state sentite le OO.SS. dell'Ente, nel rispetto delledisposizioni contenute nel DPGR n9 116/90 e secondo le modalità fissate nell'accordocontrattuale 94/96 per il personale dell'Amministrazione regionale e degli Enti strumentalidella Regione.

3. CENNI RIASSUNTIVI SUL CONTENUTO DEL LAVORO SVOLTO.

La rilevazione ha riguardato tutte le strutture organizzative dell'Ente: quattro Servizie dieci Settori dell'area amministrativa, tre Servizi e sette Settori dell'area tecnica, quattroServizi e undici Settori dell'area gestionale. Complessivamente sono stati analizzati undiciServizi e ventotto Settori, di cui sette Servizi e diciassette Settori centrali, quattro Servizi eundici Settori periferici; per questi ultimi la definizione della dotazione organica è condizioneper il reclutamento territoriale del personale fino alla V qualifica funzionale, ai sensi della LR,12/93.

Solo nei Servizi e Settori delle aree amministrativa e tecnica sono stale individuate905 linee di attività, di queste il 97% è stato analizzato con il procedimento della"standardizzazione dei tempi di esecuzione"; nei Servizi e Settori dell'area gestionale sonostati individuati dei coefficienti di produzione, sulla base dei quali è stata condotta l'analisi.

Le linee di attività non standardizzabili rilevate riguardano attività di studio, ricerca eprogrammazione o altre attività, comunque dichiarate dal responsabile delle strutture, nonriconducibili ad una procedura ben de'finita e perciò difficilmente individuabili i tempistandards di esecuzione dei singoli atti.

Sono stali trattati i dati relativi a n" 877 addetti, riferiti al flusso del personaledipendente in ruolo e a termine, del personale a contratto, che ha prestato la propria opera nelcorso dell'anno di rilevazione (1994).

I dati rilevati sono stati inseriti negli archivi informatici allo scopo di utilizzare tuttele informazioni raccolte per costruire un sistema che sia di supporto tecnico alla gestione delpersonale in funzione di una migliore organizzazione del lavoro.

Le attività "non svolte" non sono state valutale, ad eccezione di alcune in terminimolto approssimati, riconduciteli alle competenze del Servizio Esercizio.

In diversi uffici infatti, solo successivamente alle interviste, sono emerse attività,anche rilevanti, non svolte. La puntuale analisi di queste è stata pertanto rinviata alla fase diaggiornamento dei carichi di lavoro, previsto con cadenza triennale dalla richiamata leggeregionale n° 12/93.

Dall'indagine sono rimasti esclusi la Segreteria del Presidente e l'ufficio delCoordinatore generale. Le relative previsioni sono state comprese nell'ipotesi finale dellanuova dotazione organica, predisposta dall'ufficio.

4. LA NUOVA DOTAZIONE ORGANICA. IPOTESI FINALE

L'ipotesi della nuova dotazione organica proposta dall'ufficio rispettasostanzialmente le quantità della proposta elaborata in base alle risultanze scaturite dallarilevazione e rappresentata nel rapporto finale.

Rispetto a tali risultanze; sono stati stimati con il medesimo procedimentometodologico alcuni incrementi collegati alla necessità di prevedere le risorse umaneindispensabili per lo svolgimento delle attività non valutate in sede di determinazione delfabbisogno. Queste si riferiscono alla funzione della Segreteria del Presidente e dell'ufficio delCoordinatore Generale; alle attività ausiliarie e di coordinamento; ai compiti non svolti diarchivio generale ed a quelli connessi con l'attuazione delle leggi regionali 47/86 e 40/90;all'introduzione di una nuova professionalità nel campo dei sistemi informativi; alpotenziamento delle funzioni di consulenza giuridica del Servizio degli affari generali; allenecessità di primo impianto per l'impostazione del lavoro di ricognizione dei beni dell'Ente;agli obblighi fissati dalla recente normativa sulla sicurezza e sui lavori pubblici,rispettivamente con le leggi n9 626/94 e n° 109/94 e successive modificazioni.

Per le attività ausiliarie la stima effettuata ha tenuto conto delle esigenzeindispensabili per le mansioni di commesso, autista e centralinista nella sede centrale. Resta

I

invece confermato il ricorso all'esterno per il servizio di anticamera nelle strutture decentrate edi guardiania nelle dighe.

Per l'attività di coordinamento, occorrente alle 39 strutture dell'Ente, è stata fatta unastima per ciascun Servizio e Settore, in relazione alle quantità e complessità delle linee gestitee delle risorse necessarie per gestirle.

Per le funzioni di Segreteria del Presidente e dell'ufficio del Coordinatore Generale,al momento viene confermata la previsione fatta sulla base dei vigenti provvedimentiamministrativi di assegnazione.

I predetti incrementi, con esclusione di quelli relativi all'attivila di coordinamento eall'attivazione dell'ufficio del Coordinatore Generale, interessano i Servizi dell'areaamministrativa e tecnica nella misura rispettivamente di otto e nove unità per un totale di 17unità. L'incremento complessivamente determinato diventa però di 15 unità per effetto dellariduzione operata nei servizi dell'area gestionale, nella misura di due unità.

Sono stati invece operati lievi aggiustamenti, che hanno interessalo tutte le strutture,nella previsione delle qualifiche funzionali in relazione alle conseguenze determinatedall'attuazione della L.R. 24/89. In sede di rilevazione infatti è emerso qualche scompensoriconducibile agli effetti della mobilità verticale. In alcuni casi infatti la qualifica rivestita noncorrisponde alla reale professionalità del personale assegnato al Servizio. Il problema andràaffrontato con programmi di formazione professionale e, ove possibile, con programmi dimobilità.

Occorre inoltre precisare che, per i Servizi dell'area gestionale, già in sede didefinizione del fabbisogno, è stata fatta la distinzione tra le qualifiche funzionali in baseall'area professionale di appartenenza. Per i Servizi delle aree amministrativa e tecnica taledistinzione è stato operata dal gruppo di lavoro intemo, nel rispetto della metodologicaadottata per la rilevazione e l'analisi. Non è stato invece ritenuto utile definire da subito isingoli profili professionali, nella convinzione debbano essere rapportati anche alle nuoveesigenze connesse con l'innovazione organizzativa e tecnologica.

Alcune notazioni possono essere utili ad illustrare particolari situazioni emersedall'indagine in relazione allo stato organizzativo delle strutture.

• Area amministrativa

Dall'analisi condotta nei Servizi dell'area amministrativa è emersa l'opportunità, peril centro elaborazione dati del Servizio affari generaJi, di congelare al livello attuale il numerodi addetti assegnati, per la ragione che la definizione dell'attività informatica "è strettamenteconnessa alla realizzazione di analisi organizzative sul complesso dei flussi informativi cheintrecciano le diverse strutture dell'Ente". Ciò costituisce specifico argomento del progetto dianalisi organizzativa, condotta in collaborazione con il Formez. Pertanto le opportunevariazioni al C.E.D. verranno apportate in base alle risultanze delle analisi programmate nelprogetto predetto; in questo momento si ritiene di dover limitare il nuovo reclutamento a unasola unità che sia opportunamente formata secondo le nuove concezioni sui sistemiinformativi, allo scopo di gestire il cambiamento definito nell'ambito del progetto di analisiorganizzativa dell'Ente.

Per quanto riguarda i compili del Settore patrimoniale del Servizio ragioneriagenerale, non è stato possibile fare un'analisi puntuale di tutta l 'attività svolta in quanto,trattandosi di una nuova struttura nata nel 1994, non aveva ancora avviato completamentel'attività connessa con le competenze previste nel Regolamento dei Servizi e dei Settoridell'Ente. Poiché le attività svolte non sono ancora consolidate, non è stalo possibile ipotizzareuna previsione di addetti in termini organici e completi. Al momento appare necessario fare unapposito progetto operativo che valuti la quantità di personale per acquisire e organizzare tuttii dati concernenti i beni dell'Ente. Intanto si è ritenuto opportuno prevedere le risorsestrettamente necessarie per impostare una preliminare ricognizione dei beni con lacollaborazione dei Servizi di gestione.

Nel Settore utenze e riscossioni del Servizio provveditorato sono state rilevate unnumero elevato di giacenze legate alle numerose bollette insolute e alle numerosecontestazioni degli utenti. Nella determinazione del fabbisogno non si è tenuto conto di taligiacenze per il motivo che, essendo la quantità particolarmente elevata, avrebbe comportatouna sovradotazione allorché venisse smaltito l'arretrato. Rappresenta invece una giustasoluzione elaborare uno specifico progetto esecutivo che può essere realizzatoindipendentemente dal lavoro ordinario.

Per questa attività è ragionevole ipotizzare che i carichi di lavoro di questo specificoservizio siano correlati al numero delle utenze da trattare. Poiché la rilevazione fatta si riferisceall'attuale quantità delle utenze, sarà necessario applicare un correttore che tenga contodell'assunzione in gestione di nuovi Comuni, con conseguente aumento del numero delleutenze. Pertanto il fabbisogno rilevato andrà riproporzionato in relazione al personale inservizio.

In lai senso si è operalo per il dimensionamento del Servizio del personale, inconsiderazione del maggior carico di lavoro, che dovrebbe sicuramente derivare dalla gestionedella nuova dotazione organica, nell'ipotesi si dovesse procedere al reclutamento di rutto ilpersonale per la copertura dei posti vacanti. Attualmente infarti il numero di dipendenti trattatidal Servizio del personale è inferiore a quello previsto nella pianta organica esistente per ilfatto che, a causa del blocco delle assunzioni, è stato necessario ricorrere, per le inderogabiliattività gestionali, alle prestazioni d'opera a contratto, gestite dal Servizio degli affari generali.

• Area tecnica

Anche nelle strutture dell'area tecnica, attraverso l'indagine, al di là dell'obiettivo dimisurare i carichi di lavoro, sono stati colti elementi utili per la conoscenza del loro modo difunzionare.

Per quanto attiene al Servizio esercizio si è avuto modo di riscontrare una certadifficollà, sia in riferimento all'organizzazione interna, che in termini di relazioneorganizzativa nei rapporti con i Servizi di gestione. Rappresenta un segnale in tal sensol'elevato numero riscontralo di linee di attività non svolte, pari a circa il 19% dell'interaattività che per lo più attengono alla gestione dei flussi informativi e al monitoraggio degliimpianti.

Per l'attivazione di tali compili, sulla base dei dati rilevati, è stato ipotizzato unfabbisogno minimo di avvio di quattro unità integrato da due unità lavorative di qualificaelevata per i compiti inderogabili prescritti dal citato decreto legislativo n° 626/94 recantenorme per 1' «Attuazione delle direttive 89/391CEE, 89/654/CEE, 89/656/CEE, 90/270/CEE,90/394/CEE e 90/679/CEE rigurdanri il miglioramento della sicurezza e della salute deilavoratori sul luogo di lavoro».

Anche in questo caso, poiché le attività non svolte non sono misurabili, perchéinsussistenti, occorre delineare un progetto di realizzazione che preveda le modalità operativedi attuazione.

• Area gestionale

Una notazione a parte va fatta per le strutture dell'Ente che si occupano dellagestione delle risorse idriche nel territorio, nella considerazione che esse devono assolverel'essenziale funzione istituzionale dell'Ente, posto che provvedono materialmente allagestione integrata del servizio idrico e fognario nei Comuni convenzionati.

L'articolazione territoriale delle strutture organizzative che ne deriva e la naturadell'attività svolta (controllo, manutenzione e conduzione degli impianti) ha sconsigliato il

ricorso alla metodologia utilizzata per le strutture di natura amministrativa e tecno-progettuaJe.

Proprio per questa ragione, per l'area gestionale, è stato elaborato e applicato unospecifico e originale approccio metodologico, basato sulla stima dei coefficienti di produzione.

In sede di confronto con i Coordinatori di Servizio delle strutture di gestione sonoemersi i limiti del metodo applicato. I correttivi necessari, suggeriti anche dai dirigentiinteressati, verranno esaminati e approfonditi in base alle risultanze scaturite dall'indaginecondotta in collaborazione con il Formez, sull'intera attività dell'Ente. L'aggiornamentoperiodico della rilevazione dei carichi funzionali di lavoro, b base alla recente circolare dellaD.F.P. ne 7/96, è infatti subordinato "alla razionalizzazione, semplificazione ed eventualeriduzione delle procedure, a norma del comma 17 dell'ari. 22 della legge n° 724/94".

Per la dotazione organica di queste strutture lo studio ha delineato quattro proposteampiamente illustrate nel rapporto finale.

Le quattro ipotesi si differenziano in relazione alla scelta del grado diestemalizzazione di alcune attività gestionali. Si va dall'ipotesi di massimo dimensionamentoche prevede la completa intemalizzazione delle attività, all'ipotesi che prevede ilmantenimento di un grado di estemalizzazione pari a quello attualmente esistente in ciascunSettore.

L'ipotesi sviluppata è quella che prevede l'esternalizzazione delle attività collegatealla conduzione degli impianti di potabilizzazione e depurazione, nonché il mantenimento allivello attuale del ricorso alle imprese appaltatrici delle operazioni di manutenzione chenecessitano dell'uso di mezzi speciali quali escavatori, gru, età.

Tale ipotesi, prevedendo un numero complessivo di addetti, per la sola areagestionale, pari a n" 639 unità, si colloca sul livello di dimensionamento più basso rispetto allealtre ipotesi descritte nel rapporto, al quale si rinvia per le conoscenze di dettaglio.

La scelta in tal senso trae origine dalla esigenza di coerenza con i criteri della nuovanormativa sulla organizzazione dei pubblici uffici, di cui la rilevazione dei carichi di lavorocostituisce il dato di partenza per i successivi interventi di razionalizzazione eriorganizzazione.

Pertanto, il gruppo di lavoro operante presso il Settore organizzazione e metodo hacompletato la proposta di dotazione organica, scaturita dai fabbisogni determinati sulla basedella rilevazione riferita all'attività svolta nel corso del 1994 e alle quantità degli atti trattatinegli ultimi tre anni, attenendosi ai seguenti criteri:a. primo impianto della dotazione organica sulla base della nuova metodologia di analisi;b. contenimento della spesa;

c. obbligatorietà dell'aggiornamento, entro l'anno 1997, della rilevazione riferita al 1994;d. utilizzo delle risultanze del progetto di analisi organizzativa dell'apparato complessivo

dell'Ente;e. momento transitorio legato agli interventi di riforma per il riordino in materia di risorse

idriche.

Il completamento ha conscguentemente riguardato le integrazioni ritenuteindispensabili per quelle attività non svolle e per le funzioni non quantificabili col metodo dianalisi dei carichi di lavoro; il criterio di quantificazione di queste esigenze è stato illustratonelle pagine precedenti della presente relazione.

L'ipotesi di proposta dell'Ufficio è stata quindi riportata nella tabella allegata n° 1, incui sono stati rappresentati, distinti per qualifica funzionale e per area professionale diappartenenza (amministrativa o tecnica), anche i risultati della rilevazione relativi alfabbisogno e alla ipotesi di proposta fatta da AREA.

Nelle altre due tabelle allegate (nn. 2 e 3) sono stati riportati i dati relativi allavecchia dotazione organica, al personale in servizio in ruolo e fuori ruolo, alla nuovadotazione ripartita nelle due aree professionali, amministrativa e tecnica.

ALLEGATO ALLA D.C.A. K°535 IN DATA 5.9.1996

TABELLA 1 : NUOVA DOTAZIONE ORGANICA

Qualiflcfwnsiv»--^. <III" amministrativaIII0 tecnicaIV amministrativaIV tecnicaV amministrativaV tecnicaVl° amministrativaVI0 tecnicaVII* amministrativaVII" tecnicaVili0 amministrativaVili" tecnicaIX° amministrativaIX" tecnicaTotale parzialeC<xsrdJnamento?z=ls~$£»VII" amministrativaVII" tecnicaVili* amministrativaVII!0 tecnicaIX" amministrativaIX° tecnicaTotale Coordinamento

r S5^^^^^^^GftnarmléìillaKpgfìsf SGsVIIP amministrativaVili* tecnicaX° amministrativaIX° tecnicaTotale Uff.Coord.Gen.

IX" amministrativaIX° tecnicaTotale Coord.Gen.

... •:...: 1

Fabbisogno

0.75

16,2636,1936.18

373,9834,26

180.6420,9160,338,72

22.280,560,96

792,02•f^^ff^Sr?^

-

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èS^?S-Ì-. *-— • -1

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•OTAffrES,Dotazioneproposla

1

193638

37636

18220618

24

1802

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Dotazionedefinitiva

21

233545

36846

16927775

1513

817,-*i*li-rrV«R-

2

4565

\fi" ^'^itf^-j ~r*ff

1

1

1

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11

TABELLA 2: DOTAZIONE ORGANICA ATTUALE, PERSONALE INSERVIZIO E NUOVA DOTAZIONE ORGANICA

Qualifiche^- ••- •-.-. .-*««••Ili* amministrativaIII" tecnicaIV* amministrativaIV* tecnicaV° amministrativaV° tecnicaVI* amministrativaVI* tecnicaVII* amministrativaVII* tecnicaVili* amministrativaVili0 tecnicaIX* amministrativaIX* tecnicaTota tessiV*"'-'--::.- '"--f^ „-'--;••

DotazioneOrganfc»;-EStetftrrte-,ìf^f.y^

15222050452195017040100102078

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'i~-r >^""*V'if",' --'x"C -'*'"ri,-" * * .'.'. ;.- . .<&%£• Faraona?» trr ttcrtdaz^*^^^^mjg^^&^ì"di ruoto*

14

3043

20947

14121643

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Nuova DotezfexwOrganica-S rìj :

21

233545

36846

169297710208

10--^r 8433T- -•

N.B. L'indicazione del personale di ruolo e non di ruolo in servizio, è aggiornata al31 dicembre 1994

N.B. Nel personale non di ruolo è compreso il personale a termine ed il personale a contrattopresente nel 1994

TABELLA 3: NUOVA DOTAZIONE ORGANICA RIPARTITA PER AREE PROFESSIONAU

Area Prof.le Amm.va

III" Qualifica Funzionale

IV Qualifica Funzionale

V° Qualifica Funzionale

VI0 Qualifica Funzionale

VII" Qualifica Funzionale

VII!" Qualifica Funzionale

XI" Qualifica Funzionale

Totali

2

23

45

46

29

10

8

163

Totali Aree Prof.iiTecnica e Amm.va

3

58

413

215

106

30

18

843

Area Prof.le Tecnica

1

35

368

169

77

20

10

680

IH8 Qualifica Funzionale

IV Qualifica Funzionale

V° Qualifica Funzionale

Vl° Qualifica Funzionale

VII* Qualifica Funzionale

Vili* Qualifica Funzionale

XI* Qualifica Funzionale

Totali