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ERA DIGITALEverso una nuova servitù volontaria

Una mostra e un concorso organizzatidal Centro LIBREXPRESSION - Fondazione Giuseppe di Vagno

Conversano - Monastero S. BenedettoLibex 2018 - 1a edizione

Mostra a cura di Thierry Vissol - Allestimento Rocco De Benedictis - Progetto grafico Vincenzo PerilloIn copertina Fadi Abou Hassan, Don Chisciotte © Fadi Abou Hassan/Librexpression

Il logo del Centro Librexpression è stato disegnato da Kap. © dell’autore

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria4

La natura è nel migliore dei casi, indiffe-rente e, nel peggiore ostile agli esseriviventi. Il genere umano è in una situa-

zione di debolezza intrinseca dovuta sia dalfatto che, contrariamente a molti animali, ilcucciolo d’uomo impiega diversi anni primadi poter soddisfare autonomamente i pro-pri bisogni e sia per la mancanza di difesecontro i pericoli e i capricci della natura.

Tale situazione ha spinto il genereumano a creare strumenti in grado di sup-

plire alle sue debolezze. Il filosofo scozzeseDavid Hume sosteneva che l’uomo è, primadi tutto, una specie inventiva. La forza crea-trice del suo spirito è una caratterista del-l’immaginazione umana. Da quando l’“homo” si è staccato dai suoi antenati omi-nidi (uomini-scimmia o australopitechi) tremilioni di anni fa, la natura lo ha spinto a svi-luppare l’ingegno e la creatività, nell’inven-tare gli strumenti per poter sopravviverefino ad essere in grado di autosostenersi

poi a raggrupparsi in società e, in fine, adadoperarsi per dominare la natura e diven-tarne maestro e possessore, realizzando ilprogetto cartesiano che ha razionalizzato ilcomandamento della Bibbia: «riempite laTerra e soggiogatela, dominate sui pesci delmare e sugli uccelli del cielo e su ogni viventeche striscia sulla Terra» (Genesi 1, 28).

Il cammino del progresso Tantissime sono le invenzioni che hanno

modificato la vita delle società umane,migliorandone la capacità di affrontare lanatura e i suoi pericoli, di regolare la suaaggressività e ottimizzare le condizioni divita, creando regole per evitare, ove possibi-le, che l’uomo si autodistrugga. Il progressotecnico e sociale, liberando l’uomo dall’os-sessione della sopravvivenza, gli ha per-messo di contemplare il mondo circostante,apprezzandone le bellezze e di svilupparearti come la musica, la pittura e la poesia.

Si contano in milioni queste invenzioniche hanno cambiato le società e le relazionitra di loro: dai primi cenni rudimentali divestiario e riti mortuari (circa 600.000 annifa) ai proiettili perforanti e alla padronanzadel taglio della selce (tra 400.000 e 250.000anni); dal commercio (150.000 anni fa) el’uso di strumenti di scambio (probabilmen-te concomitante con il commercio, madocumentato con certezza 14.000 anni fa)all’uso di monete metalliche (2.700 anni fa);dalla credenza nell’esistenza di un anima(40.000 anni fa) alla distinzione tra il bene eil male (7.000 anni fa); dallo sciamanismo

HOMO SAPIENSROBOT & ANDROIDE

Thierry VissolStorico, direttore del Centro Librexepression / Fondazione Giuseppe di Vagno

© Musa, Future

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(40.000 anni fa) ai primi trattati di medicina(Corpus Hippocraticum, 2.400 anni fa); dalleprime cupole (22.000 anni fa) all’architetturacomplessa in pietra (6.000 anni fa); dalle pri-mitive conservazioni del cibo (14.000 annifa) all’invenzione delle conserve alimentari(per nutrire i soldati di Napoleone) e deltomato ketchup (208 anni fa); dall’invenzio-ne dei simboli (20.000 anni fa) a quella dellascrittura (5.500) poi della stampa (560 annifa); dalle prime tecniche per modificare ladirezione di un movimento o l’ampiezza diuna forza (12.000 anni fa) all’invenzionedella macchina a vapore; dalla polvere nerao polvere da sparo (1.500 anni) alla bombanucleare (76 anni); dai piccioni viaggiatori(almeno 2.000 anni fa) al telegrafo (222 annifa). Tuttavia, ben poche di queste invenzionihanno cambiato l’uomo fisicamente o intel-lettualmente in un modo radicale.

Le invenzioniche cambiarono l’uomo

Tre sono le invenzioni o tecniche chehanno cambiato l’uomo. La prima fu l'arte ditrasformare gli alimenti attraverso lo schiac-ciamento, la frantumazione, la macinazionepoi la cottura. La scoperta del fuoco (1,8milioni di anni fa) poi la sua padronanza(400.000 anni fa), risolse gran parte dei pro-blemi alimentari dell'uomo. Nonostanteerrori storici ed anacronismi, il film di J. J.Annaud “La guerra del fuoco” ne raccontapiacevolmente la storia.

Con queste due tecniche l’uomo è riusci-to a migliorare la masticazione ottenendoun effetto determinante nell’evoluzione delcervello grazie ad una minore pressioneesercitata sul cranio e ad una digestione piùbreve che libera più energia per nutrire ilcervello. Il nostro cervello rappresenta soloil 2% della massa corporale ma consuma il20% dell’energia necessaria al corpoumano. I neurologi hanno dimostrato che ilnumero di neuroni è direttamente correlatoalla quantità di energia necessaria per ali-mentare il cervello; pertanto non è cambia-to solamente l’aspetto fisico dell’uomo maanche le sue capacità intellettive.

La seconda scoperta fu la scrittura e inseguito la stampa. La diffusione della letturadi testi scritti ha influenzato il modo di pen-sare e di ragionare, permettendo unamigliore capacità di collegare il sapere, diacquisirlo e diffonderlo. Si tratta in questomodo più di una evoluzione intellettuale chedi un cambiamento fisico da non sottovalu-tare poiché ha provocato un mutamentobasilare del modello che fino ad allora domi-nava la mente e l’innovazione umana.L’intelligenza è sempre stata supportata dal-l’evoluzione delle proprie capacità d’intera-zione con il suo ambiente per una vita piùagevole.

Con la rivoluzione Galileo-Cartesiana delmetodo scientifico, il cammino dell’umanitàsi è trasformato in un progetto di domina-zione e di possesso della natura, un “urbisprometeica”, modificando non solo modi eprocessi di produzione, il suo habitat, maanche i paesaggi. Un’evoluzione di qualchesecolo grazie alla rivoluzione industriale cioèuna successione inarrestabile d’invenzioni.

Quest’ultima è stata in gran parte il risul-tato della padronanza di fonti energetiche,

da quelle elettriche, petrolifere, nucleari aquelle ecologiche: eoliche, idriche e solari.Essa ha facilitato la meccanizzazione e laproduzione di beni di massa e il loro succes-sivo trasporto. Di là, la necessità di raggrup-pare la mano d’opera nelle città, generandoun esodo rurale. Città sempre più tentacola-re e campagne abbagliate, così comedescritte dal poeta belga, Emile Verhaeren,nella serie di poemi intitolati appunto “LeCampagne abbagliate” (1893) e “Le città ten-tacolare” (1895): La città nel lontano si dispie-ga e domina la pianura / Come una notturnae colossale speranza; / Emerge: desiderio,splendore timore; / Il suo chiarore si proietta inbagliori fino ai cieli, / Suo gas in miriade dicespugli d’oro si attizza, / Le sue rotaie sonocamini audaci / Verso la felicità fallace / Che lafortuna e la forza accompagnano… / È la cittàtentacolare, / La piovra ardente e l’ossario / Ela carcassa solenne.

La vita in città allontana l’uomo dallanatura, della quale non è più in grado di capi-re l’importanza, lasciandola così distruggeredall’avidità di una minoranza. La città e lemacchine di tutti tipi, l’organizzazione piùcomplessa della società, alla quale è sempremeno in grado di contribuire e di influenzar-ne l’evoluzione, lo rendono sempre più suc-cube della tecnica. L’essere umano ha inizia-to tre secoli fa un cammino forzato, semprepiù rapido, verso la meccanizzazione dellasua vita, alla quale consente nella falsa spe-ranza di modificare il suo destino. Semprepiù alienato dalla tecnica e dalle macchineche invadono il quotidiano, seppur facilitan-dolo, l’uomo moderno è pronto per unamutazione biologica. Oggi l’uomo tende adipendere dai calmanti, psicofarmaci, dro-ghe varie e protesi; è vittima di allergie pro-vocate da inquinamento e aria malsana cheprovoca centinaia di migliaia di morti prema-turi; imbottito di perturbatori endocrini dal-l’alimentazione industriale, caricato di ondeelettromagnetiche. Un insieme di fattori cheproducono disturbi fisiologici, quando noncerebrali, fanno diminuire la fertilità condu-cendo verso una procreazione artificiale e all’

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eugenismo. Secondo diversi recenti studi,come quello dei norvegesi Bernt Brastberg eOle Rogeberg, pubblicato dall’Accademiadelle Scienze Americane (PNAS) in giugno2018, dal 1995 il QI della popolazione mediasta regredendo nei paesi sviluppati, quandoinvece, era in crescita da più di un secolo,come dimostrato da James Flynn. Unaregressione preoccupante dovuta all’am-biente nel quale vive l’uomo moderno inclu-dendo l’evoluzione del sistema educativo, ladiminuzione della lettura, l’invasione deglischermi, la mancanza di scudi sociali e l’in-fluenza dei perturbatori endocrini e ondeelettroniche citate sopra.

La premessa di questa meccanizzazionee presto eletronizzazione crescente dell’uo-mo, in essere da mezzo secolo, ricorda illibro visionario di Julien Offray de La Méttrie“L’uomo macchina” (1747) pubblicato quan-do era di moda la costruzione di androidi(una parola già definita nei dizionari del set-tecento) come quelli di Jacques deVaucanson, di Kintzing, di Roentgen o di VonKelpem. Tuttavia, ciò non è assolutamenteparagonabile a quello che accadrà con l’av-vento del mondo digitale. Come scriveva ilfilosofo spagnolo José Ortega y Gasset nel1930: “la tecnica, quale missione consistentenel risolvere problemi umani, è di repentediventata essa stessa un nuovo e gigantescoproblema”. Grazie alle tecniche moderne eall’IA, l’uomo pensa per la prima volta dipoter divenire tutto ciò che vuole, portandocosì l’umanità verso la malattia principaledel nostro secolo: la crisi dei desideri.Pensando di poter raggiungere il potereassoluto, rischia di non essere nulla dideterminato. Questa analisi è stata condivi-sa, 70 anni dopo, da Ulrick Beck (“La societàdel rischio. Verso una seconda modernità”Carocci 2013): “la produzione sociale di ric-chezza è sistematicamente correlata alla pro-duzione sociale di rischi”. Scienza e tecnologianon smettono di produrre effetti imprevedi-bili, per lo più negativi; l’uomo comune, conla sua conoscenza, non è in grado di capirele situazioni rischiose né di immaginare o

adottare soluzioni alternative. Cosi la socie-tà del rischio diventa un luogo di sfiduciageneralizzata, dove la gente e spesso ancheesperti dubitano e rifiutano le basi sullequali la società stessa è stata costruita,aprendo la porta a tutti tipi di opinioni, dicredenze e quindi ai populisti che pretendo-no di trovare soluzioni definitivi ai mali dellasocietà. E’, pertanto, probabile che stiamoentrando in un periodo di regressione,come sostenuto dal sociologo franceseEdgar Morin o dai 15 intellettuali di famamondiale, autori del libro, curato daHeinrich Geiselberger: “La grande regressio-ne” (Feltrinelli, 2017).

L’era DigitaleL’era digitale consiste nella digitalizzazio-

ne sistematica di tutti tipi d’informazione,trasformati in bit, quindi in un transito dimasse di elettroni su delle reti informatiche.Il termine “Digitale” deriva dall'inglese digit,cioè cifra, che in questo caso è un sistema

binario: 0 e 1. La sua radice deriva dal latinodigitus, che significa "dito"; con le dita, infat-ti, si contavano i numeri. “Digitale” qualificaanche l’azione delle dita sugli schermi deglismartphone o dei “tablet”. Presto tutti glischermi: TV, computer, ecc. saranno touchpoint, poi gli assistenti vocali come SIRIallontaneranno ancora di più gli utilizzatoridalla scrittura e dalla lettura.

Adesso, il digitale conduce a una trasfor-mazione globale dell’economia e dellasocietà che attraversa tutti i settori e tutte leattività umane. Sarà senza dubbio la quartagrande inflessione del corso dell’umanità,un salto evolutivo, probabilmente il più radi-cale, dopo i tre menzionati sopra. Siamoall’inizio di un periodo unico nella storia del-l’umanità. Molti lo sottovalutano perché èdifficile estrarsi dal deleterio contesto eco-nomico e politico per percepire le rivoluzio-ni di fondo, indotte dal mondo digitale. Maiprima d’ora l’informazione è stata cosi mas-siva, e a disposizione di tutti, ad un costocosì irrisorio. Uno scienziato di alto livellopuò accedere alla stessa informazione di uncontadino del Madagascar, (uno dei paesipiù poveri al mondo che dispone dellabanda larga più veloce di tutta l’Africa). Ciòche differenzia lo scienziato dal contadinodel Madagascar o dall’utente medio è la suacapacità di utilizzare questa informazione.Parlare di era digitale vuol dire parlare diIntelligenza Artificiale (IA) e delle sue infinitepossibilità di applicazione, tramite le con-nessioni internet e lo strumento feticcio deinostri tempi: lo smartphone, le applicazioniinformatiche e gli androidi, sempre più intel-ligenti grazie alla loro capacità di auto-apprendimento, ci aiutano a realizzare inostri desideri, ma forse ci portano ai nostriincubi.

Intelligenza artificiale (IA)Come tutte le innovazioni, l’IA è un

Giano bifronte con i suoi pregi e i suoidifetti avendo la capacità di migliorarevelocemente la nostra vita in diversi modi,rendendola più efficiente, come sottolinea

© Nikola Listes, Impiccagione del libro

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Max Tegmark nel suo libro “Vita 3.0, essereumani nell’era dell’intelligenza artificiale”(Raffaello Cortina Editore,2018). L’IA vieneapplicata nella medicina (diagnosi, micro-chirurgia, protesi per disabili…), nellescienze, nella genomica, nei servizi, nellaproduzione di beni, grazie alla digitalizza-zione dei processi produttivi come anchela fotocopiatrice 3D che permette la pro-duzione di beni “on demand”, essa è ingrado di creare sia oggetti semplici checostruzioni complesse, macchine, armi e abreve anche cellule umane. L’IA, inoltre, siapplica anche per ridurre gli sprechi, nel-l’efficienza energetica, nelle energie alter-native, nell’industria aerospaziale, nel-l’agro-alimentare, nelle infrastrutture, neltrasporto, nell’edilizia, nella conservazionedel patrimonio, nell’organizzazione socialee persino nella giustizia e nella democra-zia, ecc.

Tuttavia, c’è un rovescio della medagliae lo vediamo nel cattivo uso che i governi,gli individui senza scrupoli, i poteri econo-mici o finanziari fanno dell’I.A (vedi l’usocontestabile dei big data da parte diFacebook). Fino agli anni ’90, i governi ave-vano la capacità di controllare l’evoluzionetecnologica, ma ciò, oggi, non è più pensa-bile; basta citare Amazon, Google,Facebook, Apple, Microsoft, Airbnb,Uber…che mandano in corto circuito qual-siasi tipo di norma a qualsiasi livello, stata-le o concorrenziale. Questa rottura deglischemi deliberativi delle democrazie, voltaal profitto di una gestione algoritmicadelle volontà individuali costituisce unpericolo per l’essere umano e per la socie-tà. Questa “disruption” digitale è portatricedi ansia, e provoca una forte protesta daparte di molti cittadini verso le autoritàpolitiche sempre più impotente, come lodimostrano i risultati delle elezioni in moltipaesi. L’auto-apprendimento dei sistemiinformatici resa possibile dall’IA potrebbecondurre ad una esplosione dell’intelligen-za che lascerà l’uomo molto indietro, costi-tuendo una vera minaccia antropologica. © Heibat Ahmadi, Il cervello imprigionato

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Se un gruppo di persone riuscisse a con-trollare una tale esplosione potrebbe con-quistare il mondo nel giro di pochi anni,come pensano molti esperti, tra cui SteveHawking.

L’IA pone tantissimi problemi etici egiuridici, di responsabilità, di ridistribuzio-ne della ricchezza in una società dove illavoro sarà sempre più scarso. Ora la suaregolamentazione è molto indietro rispet-to al suo sviluppo concreto; è quindiurgente che siano create delle salvaguar-die a livello mondiale. Purtroppo, le quat-tro leggi umanistiche della robotica, inven-tate dallo scrittore di fantascienza IsaacAsimov, non sono né applicabili, né appli-cate nel mondo reale dell’IA. Manca di unariflessione etica atta a concepire alcunisistemi che rispettino i valori umani defini-ti utopisticamente nella dichiarazione uni-versale dei diritti dell’uomo.

Smartphone, socialnetworks e hirikomori

Mai, nella storia, una tecnologia haavuto un successo e una diffusione a livel-lo mondiale cosi rapida come lo smartpho-ne. Nato con l’Iphone nel 2007 e con ilsistema Android nel 2008, lo smartphoneè diventato, nell’arco di qualche anno indi-spensabile per quasi la metà della popola-zione mondiale (più del 95 % della popola-zione nei nostri paesi), anche in paesi dovefino ad ora il tasso di espansione della tec-nologia era sempre rimasto basso. Sistima che nel 2020, sei miliardi di personepotrebbero possedere questo dispositivodi supporto all’organizzazione e gestionedella vita: lavoro, appuntamenti, relazionisociali, amicizia, amore, momenti di svago,spostamenti, ecc. È una piattaforma di ser-vizi on-line che gli utenti possono godersiin qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.Lo sviluppo delle App lo ha reso uno stru-mento indispensabile alla vita di moltiindividui, mettendo a serio rischio di esclu-sione sociale coloro che non ne dispongo-no. È diventato un oggetto alienante: il 68% degli utilizzatori di smartphone lo con-

trolla ogni 15 minuti; il 49 % non è in gradodi farne a meno, trasformandolo così inuna sorta di feticcio, una malattia chiama-ta “nomofobia”, ovvero la paura incontrol-lata di rimanere sconnessi.

I social networks contribuiscono a que-sta crescita esponenziale del mercato edell’uso dello smartphone, con un notevo-

le impatto sulle relazioni sociali e sullo svi-luppo dell’individuo. I dati sono impressio-nanti se si pensa che sono 5 miliardi le per-sone ad usare le App di messaggisticaistantanea come WhatsApp o il più sempli-ce sms, nato con i vecchi portatili.Facebook conta 2,2 miliardi di utenti tra iquali 1,4 attivi ogni giorno, Instagram 1miliardo. La capitalizzazione in borsa deibig supera il PIL di molti paesi: 930 miliar-di di $ per Apple, 770 per Microsoft, 649

per Google, quasi 500 per Facebook. Lereti sociali, le “community” sono diventate,particolarmente tra i giovani che lo usanoin media 5 ore al giorno, la spina dorsaledelle attività quotidiane. I flussi continui dimessaggi, foto, stati, like e condivisioni,influenzano vita, morte e miracoli dellavita quotidiana. Giocano un ruolo fonda-mentale nella diffusione, di fake news,nella circolazione impetuosa di odio edesideri, nella creazione o nella distruzio-ne di reputazioni, nel successo dei leaderd’opinioni e degli “influencer”. In rete tuttosi dice e tutto si deve dire, tutto si sa, tuttosi mostra e tutto si giudica, creando unostato di ansia perenne.

Aldilà della manipolazione commercia-le e politica permessa dagli algoritmi, conla complicità ceca di utenti che fornisconoi dati a loro necessari, lo smartphone èdiventato una arma di distrazione massivache fa crollare la capacità di concentrazio-ne. L’aggregazione degli umori e dei senti-menti nella rete crea uno sciame digitale“che non ha un’anima, uno spirito e che ècomposto da individui isolati” come spiegaByung Chul Han nel suo libro “Nello scia-me, visione del digitale” (Nottetempo,2015). Ancor più preoccupante è l’impattosociopsicologico causato dall’uso incon-trollato dello smartphone con la conse-guenza di creare problemi relazionali;nella comunicazione a distanza (distanzache può ridursi a solo qualche metro) granparte del linguaggio non verbale, indispen-sabile alla vita in società, viene a mancareaffettando negativamente la qualità delleinterazioni. Contribuisce ad aumentarel’impulsività, a rendere più difficile lagestione del distacco e della lontananza edella noia. Un pericolo maggiore perché lanoia è sempre stata uno dei motori dellacreatività. Orienta l’uomo verso il tutto e ilsubito. Il desiderio di condividere subitociò che si fa, che si pensa o che si vedeconduce a non verificare le fonti delle noti-zie o a controllarne i contenuti. Si vivetutto in modo mediato e quindi si rischia

© Vladimir KazanevskySchiavo dello smartphone

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di diventare indifferenti al dolore altrui,conducendo l’individuo anche all’isola-mento completo dal mondo reale comedel fenomeno chiamato dai giapponesi“Hirikomori” “stare in disparte”, rifugiando-si tra i meandri della Rete e dei social net-work con profili fittizi, unico contatto conla società che hanno abbandonato. Tuttociò porta ad un distacco emotivo, privo diemozioni vissute sulla propria pelle, a vive-re in mondi virtuali dove nulla è realmentecondiviso ma solamente mostrato causan-do una inflazione narcisistica di massa in

cui la condivisione di foto, messaggi ecc.stimola l’esibizionismo dell’intimo e l’iper-trofia dello “io”.

Robots, androidi, cyborg,avatar e artileg

Grazie alla raccolta dell’enorme massa diinformazioni – i big data - che provengonoda tutti gli strumenti connessi sempre piùnumerosi e grazie, anche, alle tecniche diauto apprendimento delle macchine, lepotenzialità dell’IA sono considerevoli, con isuoi pro e i suoi contro. L’uso dell’IA è molto

spesso confuso con lo sviluppo degli automio robot come furono sopranominati dalloscrittore Ceco Karel Capek nel 1920.Tuttavia, non c’è bisogno di un robot androi-de per utilizzare l’IA, basta potenti calcolato-ri, connessi al cloud ed elaborare i giustialgoritmi come è stato fatto con il super cal-colatore Deep Blue di IBM che vinse controil campione del mondo di scacchi GaryKasparov. Ma a creare aspettative e pauresono proprio i robot, già presenti nelleimprese e nella vita quotidiana comeCookeo, il robot di cucina “intelligente” eprogrammabile, MotionSense il robot aspi-rapolvere, ecc. È chiaro che quasi tutte leattività umane potranno essere sostituitedai robot, macchine o androidi, non solonella produzione, ma anche nei servizi, nellagiustizia (come Ross, il primo avvocato artifi-ciale della IBM Watson Group o giudici vir-tuali), nel settore sanitario (infermieri, chi-rurgia, diagnostica…) e sociale con i robot dicompagnia come Nao, Pepper o Sophia, neitrasporti con i veicoli autonomi, ecc. Quindinei decenni a venire, il lavoro umano, comelo conosciamo, è a rischio. Si dovrà concepi-re un mondo diverso dove la carenza dilavoro richiederà una nuova organizzazionesociale, nuovi sistemi di ripartizione dellaricchezza per impedire l’esclusione di massae l’esplosione delle società.

Al momento l’intelligenza dei robot,anche quella più sofisticata, è lontana daquella umana. Sebbene questi androidi,nelle loro funzioni specifiche, possono esse-re molto più efficienti e rapidi dell’uomo, laloro intelligenza rimane ben distante dallanostra, caratterizzata da una ricchezzaunica, in grado di padroneggiare unagamma straordinaria di abilità funzionali,creative ed emotive. Le grandi impresedell’IA aspirano - spendendo centinaia dimiliardi – alla creazione di una “intelligenzagenerale” (IAG), capace di svolgere qualsiasicompito cognitivo così come lo farebbe unuomo, arrivando a superarlo con una“super-intelligenza” al di sopra del livelloumano (teoria della singolarità). Alcuni

© Marilena Nardi, Bannato

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scienziati, come Ray Kurzweil collaboratoredi Google, della Nasa Ames Research Centere fondatore della Singularity University, cre-dono che ciò sia possibile entro la fine delsecolo. L’attuale corsa all’IAG potrà conclu-dersi in molti modi diversi, dando luogo adun’ampia gamma di scenari differenti: dalladominazione dei robot sull’umano ad unaumanità diversa per il bene di tutti (“transu-manismo”).

Tutto deve cambiareperché nulla cambi

I progressi dello spirito umano, comedescritti da Condorcet alla fine delSettecento, hanno civilizzato i costumi e lesocietà ma non hanno sradicato la sua mal-vagità connaturale, gli istinti di violenza, cru-deltà e di ricerca del potere e di dominazio-ne. L’IA e sue applicazioni infinite possonofornire più potere a coloro che la controlla-no e la vogliono utilizzare per loro profitto.Gli sviluppi dei vari sistemi di sorveglianza

elettronica si generalizzeranno nei prossimianni, come sta già avvenendo in Cina: il rico-noscimento facciale in tutti luoghi pubblici,l’uso di droni a forma di uccelli - uccelli bio-nici con GPS per sorvegliare i cittadini dinascosto (operazione “colomba”); una sor-veglianza dei comportamenti individualinella vita sia reale (ivi compreso nei bagnipubblici, magari anche per il conteggio delnumero di fogli di carta igienica utilizzatedall’utente), sia virtuale, con premiazioni epunizioni registrate su un mezzo elettroniconecessario per usufruire dei diversi servizi.

Un mondo di cyber security, molto piùraffinato nella sua efficienza rispetto al BigBrother del “1984” di George Orwell. Unmondo di limitazione delle libertà, al quale,volente o nolente, cominciamo ad abituarcicon il pretesto di proteggerci dal terrorismo.Nell’uso sistematico dei “big data”, che per-mettono di manipolare l’informazione e dicontrollarla, regimi e dittatori dispongono ditutti gli strumenti necessari per l’alienazionedei loro popoli. Nello stesso modo, multina-zionali dell’informazione, banche e istitutifinanziari dispongono, grazie al nostro con-senso, di tutte le informazioni necessarieper uniformare le nostre menti in varie tribùdi pensiero unico e adattare i nostri gustialle loro proposte.

ConclusioneEtienne de La Boétie nel suo “Discorso

sulla servitù volontaria”, scritto intorno al1550, si chiedeva perché gli uomini, fatti peressere liberi, rinunciano con tanta natura-lezza alla loro libertà. La sua risposta fu: “Laprima ragione per cui gli uomini servono dibuon animo è perché nascono servi e sonoallevati come tali”. Qualche anno più tardi, LaMothe Le Vayer, uno dei pensatori della cor-rente libertina nella Francia del seicento eprecursore del “Sapere Aude” di Kant,aggiungeva: “Bisogna saper resistere all’ariacontagiosa che si respira nella conversazionedegli uomini del nostro tempo”. Due gridi chesembrano adesso svanire nei meandri dellasocietà digitale e della servitù volontaria adessa.

© Pawel Stanczyk, R.I.P. Human

© Paul Gillon, La sopravvissuta,Dargaud (1988)

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Vignettista,multi-premiata dal 2013,

anche in Italia (Festivaldella Bugia), 2017

Mercato virtuale

IRAN

Efat

AMJA

DIP

OO

R

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AZERBAIJAN

Seyr

anC

AFER

LI

Vignettista multi-premiato a livellonazionale e internazionale.Direttore del First InternationalCartoon News Center "HumortoonsInternational", capo-editore delwebsite "Humor", InternationalCartoon magazine.

Indiani nuovagenerazione

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Vignettista politico e di costume,autore radiotelevisivo, Diplomatoartefice di Brera. Palma d'oro delsalone dell'umorismo diBordighera (1974), Premio satirapolitica Forte dei marmi (1974),Premio Marostica (1989),Ambrogino d'Argento (1997),Premio d'Onore alla carriera(Enna, 2008).

Selfie di Natale

ITALIA

Gui

doC

LERI

CET

TI

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SERBIA

Milenko KOSANOVIC

Vignettista e illustratore da quarant'anni, multi-premiato a livello internazionale, diplomato della Scuola d'Arte di Belgrado.Ha pubblicato numerosi libri, e lavorato per Case Editrici francesi, inglesi e canadesi. Membro di ULUPUDS,

con lo statuto di "distinto artista" e membro di Cartoons International.

Cicogna per innamorati

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INDONESIA

Jitet

KUST

ANA

Free-lance vignettista.È stato riconosciuto comeil vignettista indonesianoche ha ricevuto il maggiorenumero di premi interna-zionali ed è stato iscrittonell'Indonesian Museumof Record.

Libertà senza muro

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ITALIA

Walter LEONI

Fumettista, vignettista umoristico e satirico. Ha collaborato con numerose riviste italiane tra le quali Veleno Settimanale, Il Misfatto,Il Ruvido, Smemoranda, Libero Veleno. Attualmente collabora con Il Candido e con il quotidiano on-line Fanpage.

Ha una pagina Facebook intitolata “Totally Unnecessary Comics”.

Colpo d’ala

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CINA

LI JI

NG

SHAN

Vignettista dal 2002, diplo-mato del Harbin Teacher

College. Docente di arte, lesue vignette sono pubblicatein vari giornali e riviste cinesi.

Arcobaleno

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INDIA

Kallol MAJUMDER

Free-lance illustratore e vignettista. Pubblica i suoi disegni in numerose testate e con vari editori tra i quali OUT, CUP, MacMillanIndia, Pearson Education, Encyclopedia Britannica, National Book Trust, Scholastic Singapore, Penguin India, ecc.

Pesca virtuale

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UZBEKISTAN

Tupa

rovS

HAV

KAT

Shav

kat M

uzza

far

Vignettista e architetto dal 1993. Halavorato come architetto per i monu-menti storici islamici in Uzbekistan eadesso per il Cultural Heritagedell'Uzbekistan. Membrodell'Accademia delle Arti è stato pre-miato con un Diploma dell'Accademiadelle Arti nel 2008. Ha esposto i suoilavori in numerosi paesi tra i quali gliUSA e Repubblica Ceca.

Martellosmartphone

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria20 | Smartphone mon amour |

COLOMBIA

Elena OSPINA

Vignettista e illustratrice di grande fama, multi-premiata in concorsi nazionali e internazionali. Ha partecipato a numerosiprogetti editoriali e pubblica i suoi lavori in libri, giornali e riviste. È membro di Cartooning for Peace e Cartoon Movement.

Big Brother is watching you

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria 21| Smartphone mon amour |

CINA

YAN

G D

UO

YI

Graphic designer, pittore,vignettista e illustratore.Diplomato dell'UniversitàNormale di Jiangxiin comunicazione visuale.Il suo lavoro è pubblicato ingiornali, riveste e libri.Ha vinto premi in concorsidi vignette.

Libroe stilograficafossilizzati

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria22 | Smartphone mon amour |

USA

Mar

yZIN

S

Free-lance illustratoree vignettista dal 2006,multi-premiata a livellonazionale e internazionale.Diplomata all'Universitàdi Stato di Cleveland.Lavora come graffisteper lo Zoo e per il museodi Storia naturale diCleveland. Membrodell'Union of WorldCartoonists, di CartoonMovement, United Sketchese Le Crayon.

Ingabbiato

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria 23

TAILANDIA

Passaprawas A-CHINOBOONWAT

Free-lance illustratore e vignettista. Diplomato in arte presso l'Università di RaJamangala (1994)

Twitter vincit

| Social network, esibizionismo dell’intimo e virtualità |

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria24 | Social network, esibizionismo dell’intimo e virtualità |

COLOMBIA

Orla

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ELLA

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Vignettistae illustratore dal1989, multi-premiatoin Colombia,America Latinae Europa.

Cervelli uccellie i social

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria 25| Social network, esibizionismo dell’intimo e virtualità |

SVIZZERA

Vincent DI SILVESTRO

Vignettista e fumettista dal 2010, diplomato della Scuola Emile Cohl di Lione.Disegna per il giornale "Le Courrier", e per il settimanale satirico "Vigousse".

Fakebook

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BURKINA FASO

Damien GLEZ

Vignettista di stampa multi-premiato a livello internazionale,editorialista, docente, librettista e regista.

Già direttore del settimanale satirico "Le Journal du Jeudi" (Burkina Faso).

Tweet di odio

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TURCHIA

Ogu

zGU

REL

Vignettista dall'infanzia, diploma-to in Belle Arti all'Università diMarmara. Pubblica le sue vignet-te nella stampa nazionale eforma giovani vignettisti sul sitodi formazione virtualewww.karikaturokulu.co

Nuova religione

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria28 | Social network, esibizionismo dell’intimo e virtualità |

TUNISIA

Nad

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IARI

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ILLI

S FR

OM

TU

NIS

Vignettista di grande fama.Lavora per testate francesi comeil mensile satirico "Siné Mensuel"

e il settimanale "CourrierInternational".

Zitto giovanotto!

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FRANCIA

Pascal KIRCHMAIR

Free-lance vignettista e illustratore, franco-australiano lavora in Austria.Sue caricature, vignette e illustrazioni sono state pubblicate in libri, stampate come poster e T-Shirt. Partecipa regolarmente

a concorsi di caricatura, il suo lavoro è pubblicato in cataloghi e esposto in numerose mostre.

Gesù su twitter

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ROMANIA

Geo

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LIC

URI

CI

Vignettista multi-premiato a livel-lo internazionale, Diplomatoall'Istituto Politecnico, lavora

anche come ingegnere. Le suevignette sono state esposte in più

di 200 mostre, in Romania e innumerosi altri paesi.

Facebook

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria 31| Social network, esibizionismo dell’intimo e virtualità |

ITALIA

Andr

eaPE

CC

HIA

Vignettista e scenografomulti-premiato a livello nazionale

e internazionale, diplomatodall'Accademia delle Belle Arti di

Roma. È molto influenzatodall'arte scenografica: vede la vita

come un grande spettacoloteatrale. Disegna logo e poster,

lavora per Case Editrici e testatedi satira politica.

Come una preghiera

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria32 | Social network, esibizionismo dell’intimo e virtualità |

ITALIA

Um

berto

ROM

ANIE

LLO

Illustratore e vignettista umo-ristico. Collabora con molte

testate e organismi nazionalio internazionali tra i quali:

Libera, Buduàr, Sbam!Comics, Rappresentanza in

Italia della Commissioneeuropea, AMESCI,

Dipartimento della Gioventùe del Servizio Civile

Nazionale, Emergency.

Materia grigia

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CINA

SHAOWEI ZHU

Vignettista e illustratore dal 2006. Diplomato al Dipartimento di Arti decorative dell'Università di Fuzhou.Vice-Presidente della Xiamen Comics Association. Illustratore di "Yilin" e "Love You", pubblica i suoi lavori su molte testate,

tra le quali: Satire and Humor, Current Affairs Report e Turkey Manga Magazine.

Speranza

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria34 | Social network, esibizionismo dell’intimo e virtualità |

PALESTINA

Fadi

Abo

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ASSA

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Vignettista free-lance, multi pre-miato a livello nazionale e inter-

nazionale. Palestinese rifugiato inSiria, lascia il paese per la

Norvegia nel 2011. Difende ilrispetto dei diritti umani, l'ugua-

glianza uomini-donne e combattela violenza in Siria. Direttore edi-

toriale di Cartoon Home networkInternazionale, i suoi lavori sono

pubblicati nella stampa medio-orientale e internazionale.

Facebook stendipanni

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria 35| Social network, esibizionismo dell’intimo e virtualità |

CINA

XIAO

XIN

G JI

N

Vignettista e caricatu-rista presente in molticoncorsi internaziona-

li. Pubblica le suevignette in giornali

locali cinesi.

Like traditori

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria36 | Intelligenza Artificiale, automi, robot, cyborg e avatar |

IRAN

Esmaeil BABEI

Vignettista dal 1995, multi-premiato a livello nazionale e internazionale. In Italia è stato premiato al festival Caneva (2016)

Computer satanico

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria 37| Intelligenza Artificiale, automi, robot, cyborg e avatar |

CUBAYo

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EL T

ORO

Vignettista multi-premia-to a livello nazionale einternazionale, membrodell'Unione degli scrittorie artisti di Cuba (UNEAC).

Aspetterò

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria38 | Intelligenza Artificiale, automi, robot, cyborg e avatar |

TURCHIA

Ömer ÇAM

Vignettista dal 1978, direttore artistico di una azienda di pubblicità. Diplomato all'Università delle Belle Arti.Multi premiato a livello nazionale e internazionale.

Escape

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ITALIALi

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Vignettista dal 1975. Iniziasu Ca Balà, poi lavora perle più grandi testate italia-ne tra cui Linus, LaRepubblica, Il Corrieredella Sera, Il Male e per laRappresentanza dellaCommissione europea inItalia.

Atlante

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria40 | Intelligenza Artificiale, automi, robot, cyborg e avatar |

ITALIA

Gab

riele

CO

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Lele

Vignettista e illustratoreper testate italianenazionali e locali.Autore di libriper l'infanzia.

Differentee felice

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ROMANIA

CRISAN & PETRY

Gorian Crisan disegna dal 1979, multi-premiato Direttore Generaledella Crisan Publishing House. Fondatore del "Caricatura

Magazine" e del HumoDEVA International Cartoon Contest.

Bogdan Petry, vignettista e illustratore multi-premiato, diplo-mato dall'Accademia delle Belle Arti e di Animafilm Romania.

Disegnatore del giornale "Evenimentul".

Fecondazione IA

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ITALIA

Emanuele DEL ROSSO

Vignettista dal 2016. Laureato in Lettere e Giornalismo internazionale, pubblica in varie testatee ha esposto sue opere in diverse città tra le quali, Parigi, Ramallah e Trento.

Odio moderno

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria 43| Intelligenza Artificiale, automi, robot, cyborg e avatar |

Vignettista multi-premiata, diplomata in Architettura.Pubblica le sue vignette in più di 14 paesi, tra i quali l'Italia.

IRAN

Yalda HASHEMINEZHAD Computer lavatrice

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FRANCIA/IRAN

Shahrock HEIDARI

Artista e attivista iraniano, rifugiato politico in Francia dal 2012. Vignettista dal 1993,pubblica adesso le sue vignette in numerose testate internazionali,

particolarmente "Courrier International" in Francia.

Loading

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria 45| Intelligenza Artificiale, automi, robot, cyborg e avatar |

Vignettista multi-premiato dal 1983 e dal 1989 lavora per l'industria dell'edizione e del design industriale.Membro dell'Unione Nazionale degli Artisti e dei Designers di Ucraina. Presidente della Competizione Internazionale

di vignette "Independence" e dell'Associazione Ucraina dei vignettisti.

UCRAINA

Konstantin KAZANCHEV Robot

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria46 | Intelligenza Artificiale, automi, robot, cyborg e avatar |

CROAZIA

Nik

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LIST

ES

Vignettista multi-premia-to a livello internaziona-

le. Pubblica le suevignette in numerosi

giornali e riviste interna-zionali, tra i quali:

Playboy, West Australian,Heideheimer Neue

Press, Die Bricke, ecc.

Nuova odissea

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Vignettista da 50 anni, multi premiato a livello nazionale e internazionale. Diplomato in Storia dell'Arte.Ha esposto i suoi lavori in molti paesi nel mondo, tra i quali l'Italia, e illustrato 25 libri.

MACEDONIA

Jordan POP-ILIEV Laptop

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria48 | Intelligenza Artificiale, automi, robot, cyborg e avatar |

Vignettista e Graphic Designer, multi-premiato. Nato a Praga è diplomato alla Scuola d'Arte di Praga.Vive e lavora in Spagna. Ha esposto i suoi disegni in molti paesi europei e non.

SPAGNA

Josef PRCHAL Codici QR

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URUGUAY

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CC

IARD

I

Vignettista,multi-premiato a livellonazionale e internazio-

nale, pubblica i suoilavori dal 1990

Amoredi Google map

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria50 | Intelligenza Artificiale, automi, robot, cyborg e avatar|

RUSSIA

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Illustratoree caricaturista, multi-

premiato a livellonazionale

e internazionale.Membro dell'Unionedegli Artisti in Russia.

Gorgone

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria 51| Intelligenza Artificiale, automi, robot, cyborg e avatar |

Vignettista, multi-premiato, sotto lo pseudonimo di Tomas. Pubblica il suo lavoro su varie testate nazionali ed internazionali.Vincitore del Premio Sartore nella rassegna Umoristi a Marostica (2013).

ITALIA

Lamberto TOMASSINI Tomas

Intelligenza artificiale

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria52 | Intelligenza Artificiale, automi, robot, cyborg e avatar |

BELGIO

Luc

VER

NIM

MEN

Graphic designer, free-lance illustratore e vignetti-sta multi-premiato a livellonazionale e internazionale.

Ha studiato sculturaall'Accademia delle BelleArti di Antwerp. Oltre le

sue vignette satiriche, crealoghi, posters e illustrazioni

per pubblicazioni educati-ve per giovani. Membro di

Cartoon Movement.

I robot intelligenti si suicidano

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria 53| Intelligenza Artificiale, automi, robot, cyborg e avatar |

RUSSIA

Aleksandr ZUDIN Madonna robot

Vignettista e architetto. Dottorato di Stato in architettura dell'istituto di architettura di San-Pietroburgo. Dopo avere insegnatoarchitettura, pubblica vignette dal 1991 in giornali di San Pietroburgo e Moscova. Dal 1999, è il vignettista editoriale del sito cartoon.ru

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria54 | Tutto deve cambiare perché tutto resti come prima |

ITALIA

Mau

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ANI

Disegnatore satirico de "IlManifesto", pubblica in

numerose testate italiane enon. Molte sue vignette

sono state pubblicate daLe Monde in Francia.

Premio della Satira Fortedei Marmi (2007). Vincitoredella prima edizione (2011)del concorso "Una vignetta

per l'Europa.Premio nazionale

Nonviolenza (2012).

Europa al bivio

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria 55| Tutto deve cambiare perché tutto resti come prima |

SVIZZERA

Vincent CHEVALLEY Il mondo è pazzo

Vignettista e illustratore. Lavora anche come infermiere all'ospedale di Loëx in Svizzera.

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria56 | Tutto deve cambiare perché nulla cambi |

EGITTO

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Vignettista multi-premiatoè membro della Canadian Global

Association of Political Cartoonist,ha ricevuto, nel 2017, la medaglia

onorifica di ambasciatoredell’India in Egitto

per il suo ritratto di Gandhi.

Ritrattodell’uomo di potere

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ALGERIA

Nour El Yakine FERHAOUI Orano smart city

Giornalista e vignettista free-lance dal 1993, diplomato alla Scuola Nazionale delle Belle Arti di Orano. Espone le sue operein eventi internazionali in Francia (tra cui il festival de Saint-Just-le-Martel e dell'Estaque) e in Canada.

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria58 | Tutto deve cambiare perché nulla cambi |

ITALIA

Giuseppe INCIARDI I selfie di Kim

Vignettista, illustratore, specialista di animazione 2D. Collabora con Case editrici e agenzie di comunicazione.Ha partecipato a varie competizioni di satira, nazionali e internazionali.

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria 59| Tutto deve cambiare perché nulla cambi |

ITALIA

Gian

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Vignettista e architetto. Hapubblicato su diverse testate

come l'Unità, Il Manifesto,Frigidaire, Il Nuova Male,

Avvenire. Attualmente pubbli-ca sulla Gazzetta Dello Sport.

Partecipa come ospite allarassegna stampa di

RAINews24. Ha ricevuto varipremi tra i quali il primo pre-

mio della migliore vignettasull'Europa (2017).

Pace virtuale

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria60 | Tutto deve cambiare perché nulla cambi |

BRASILE

Paul

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JIND

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Illustratore dal 1985, quandoha iniziato a disegnare con

acquarelli e acrilici, e vignetti-sta multi-premiato. Ha lavo-rato con vari giornali come

illustratore e fumettista. Nel2006, ha creato un suo studiod'arte e realizza opere e pro-

getti per agenzie e aziende.

Kim: ora di giocare

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria 61| Tutto deve cambiare perché nulla cambi |

UCRAINA

Vladimir KAZANEVSKY Arma pericolosa

Free-lance vignettista multi-premiato, e scrittore. Suo lavoro è stato esposto nel mondo intero e ha vinto 450 premiin competizioni internazionali di vignette in 51 Paesi diversi.

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria62 | Tutto deve cambiare perché nulla cambi |

UCRAINA

Oleksiy KUSTOVSKY Octopus e propaganda

Vignettista multi-premiato e agronomo di formazione. Ha pubblicato la sua prima vignetta nel 1998. Illustratore del giornaledel parlamento Ucraino "Holos Ukrainy", è membro dell'Unione Nazionale dei Giornalisti di Ucraina.

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria 63| Tutto deve cambiare perché nulla cambi|

BRASILE

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ELLO

Vignettista autodidatta disatira politica e caricatura dal2007. Pubblica le sue vignette

in numerose testate tra lequali Le Monde Diplomatique

Brasile, Voc S/A, Efimera TonSyntakton (Grecia). Multi pre-miato in concorsi nazionali e

internazionali. Membro diCartoon Movement.

Guerradella pace

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria64 | Tutto deve cambiare perché nulla cambi |

LIBANOFRANCIA

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Giornalista e vignettista dal 1986 di origine

francese, multi-premiato.Ha lavorato per più di 30

testate francesi tra le qualiLe Matin de Paris, L'Hebdo

des Socialistes, TémoignageChrétien. Dal 2006 è il

vignettista editorialede "Orient Le jour".

(Libano) e disegna perRue89 et Témoignage ACO.

Un mondosotto sorveglianza

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria 65| Tutto deve cambiare perché nulla cambi |

IRAN

Java

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KJO

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Vignettista autodidattapubblica i suoi lavori dal2004 in giornali e websi-

tes in Iran. Ha vinto 16concorsi internazionali.

Migranti Ue

lectorinfabula | Era digitale, verso una nuova servitù volontaria66

INTRODUZIONEThierry Vissol Homo sapiens

robot & androide. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

SMARTPHONEMON AMOUREfat Amjadipoor Mercato virtuale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11Seyran Caferli Indiani nuova generazione . . . . . . . . . . 12Guido Clericetti Selfie di Natale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13Milenko Kosanovic Cicogna per innamorati . . . . . . . . . . . . . . . 14Jitet Kustana Libertà senza muro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15Walter Leoni Colpo d'ala. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16Lijingshan Arcobaleno. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17Kallol Majumde Pesca virtuale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18Shavkat Tuparov Martello smartphone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19Elena Ospina Big brother is watching you . . . . . . . . . 20Yang Duoyi Libro e stilografica fossilizzati. . . . . . . 21Mary Zins Ingabbiato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

SOCIAL NETWORK, ESIBIZIONISMODELL’INTIMO E VIRTUALITÀPassaprawas A-Chinoboonwat Twitter vincit. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23Orlando Cuellar Cervelli uccelli ei social . . . . . . . . . . . . . . . . . 24Vincent Di Silvestro Fakebook. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25Damien Glez Tweet di odio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26Oguz Gurel Nuova religione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27Nadia Khiari Zitto giovanotto! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28Pascal Kirchmair Gesù su Twitter. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29Goerge Licurici Facebook. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30Andrea Pecchia Come una preghiera. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31Umberto Romaniello Materia grigia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32Shaowei Zhu Speranza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33Fadi Abou Hassan Facebook stendipanni . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34Xiao Xing Jin Like traditori. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35

INTELLIGENZA ARTIFICIALE,AUTOMI, ROBOT, CYBORG E AVATAREsmaeil Babei Computer satanico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36Yoemnis Batista del Toro Aspetterò . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37Ömer Çam Escape . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38Lido Contemori Atlante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39Gabriele Corvi Differente e felice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40Crisan & Petry Fecondazione IA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41Emanuele Del Rosso Odio moderno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42Yalda Hasheminezhad Computer lavatrice. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43Shahrock Heidari Loading . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44Konstantin Kazanchev Robot. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45Listes Nikola Nuova odissea. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46Jordan Pop-Iliev Laptop. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47Josef Prchal Codici QR. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48Leslie Ricciardi Amore di Google map . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49Wladimir Semerenko Gorgone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50Lamberto Tomassini Intelligenza artificiale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51Luc Vernimmen I robot intelligenti si suicidano. . . . . 52Aleksandr Zudin Madonna robot . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53

TUTTO DEVE CAMBIAREPERCHÉ NULLA CAMBIMauro Biani Europa al bivio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54Vincent Chevalley Il mondo è pazzo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55Mustafa Omar Seddek Ritratto dell’uomo di potere . . . . . . . . . 56Nour El yakine Ferhaoui Orano smart city. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57Giuseppe Inciardi I selfie di Kim. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58Gianlorenzo Ingrami Pace virtuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59Paulo Sergio Jindlet Kim: ora di giocare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60Vladimir Kazanevsky Arma pericolosa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61Oleksiy Kustovsky Octopus e propaganda . . . . . . . . . . . . . . . . 62Silvano Mello Guerra della pace. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63Patrick Pinter Un mondo sotto sorveglianza . . . . . 64Javad Takjoo Migranti Ue . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65

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