Equazioni differenziali ordinarie.pdf

download Equazioni differenziali ordinarie.pdf

of 84

Transcript of Equazioni differenziali ordinarie.pdf

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    1/84

     

    Equazioni Differenziali

    OrdinarieEsercizi

    R. Argiolasanno accademico 2003/2004

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    2/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    2

    Sommario

    Introduzione

    Richiami

    1) 

    Equazioni differenziali lineari del primo ordine 5

    2)  Equazioni a variabili separabili 8

    3)  Equazioni differenziali lineari del secondo ordine 13

    3.a Equazioni differenziali del secondo ordine omogenee a coefficienti costanti

    3.b Ricerca degli integrali particolari dell’equazione completa

    4) Equazioni differenziali omogenee di ordine superiore al secondo 38

    5) Equazioni differenziali non omogenee di ordine superiore al secondo 41

    6) Il Metodo Della Variazione Delle Costanti Arbitrarie 43

    7) L’Equazioni di Bernoulli 45

    8) Il Problema di Cauchy: le condizioni iniziali 48

    9) Il Teorema di Cauchy: esistenza e unicità della soluzione 51

    9.a Il teorema di Cauchy in 2ℜ  9.b Il corollario del teorema di Cauchy

    10) Integrali singolari per equazioni in forma normale 59

    11) Equazioni differenziali in forma non normale 70

    11.a L’Equazioni di Clairaut

    12) Il Problema di Cauchy per equazioni in forma non normale 74

    13) Integrali Singolari per equazioni in forma non normale 79

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    3/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    3

     

    Introduzione

    Le equazioni differenziali ordinarie nacquero come risposta diretta a molti problemi

    fisici sorti nel Settecento, ma buona parte delle ricerche sulle equazioni differenziali

    hanno coinvolto anche la meccanica e la geometria. Sarà Cauchy che porrà e risolverà il

     problema di dimostrare a priori l’esistenza e l’unicità della soluzioni per equazioni

    differenziali in forma normale introducendo per esse il problema dei dati iniziali che poi

     prenderà il suo nome. Verso la fine del diciannovesimo secolo nascono invece problemi

    connessi con la dipendenza continua dai dati e del comportamento della soluzione nelle

    vicinanze dei punti stazionari.

    Successivamente, studiando sopratutto problemi connessi con le corde vibranti, i

    matematici introdussero le equazioni alle derivate parziali.

    Scopo di questa dispensa è illustrare, attraverso esempi ed esercizi, le più comuni

    tecniche di risoluzione delle equazioni differenziali ordinarie, ponendo attenzione

    sopratutto ai metodi di risoluzione delle equazioni differenziali del secondo ordine a

    coefficienti costanti. Inoltre verrà affrontato il problema di esistenza e unicità della

    soluzione del Problema di Cauchy per equazioni in forma normale e non normale.

    Ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno darmi consigli e segnalarmi

    eventuali errori che permetteranno di migliorare il mio lavoro.

    R.A.

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    4/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    4

    Richiami

    Definizione

    Sia f(x) una funzione definita su un intervallo I. Un’ equazione differenziale ordinaria èuna equazione che coinvolge f ed un certo numero di sue derivate e vale per ogni I  x ∈  

    Definizione

    Si dice ordine  di una equazione differenziale l’ordine più alto di derivazione che

    compare nell’equazione.

    Definizione

    Si dice che f(x) è soluzione  dell’equazione differenziale( ) 0),...,,(   =′ n y y y x E se per

    qualsiasi  I  x ∈  risulta:

    ( )   ( ) ( ) 0),...),(,(   =′  x f  x f  x f  x E  n  

    Definizione

    Una famiglia di funzioni dipendenti da un certo numero di parametri si chiama

    integrale (soluzione) generale  se contiene tutte le soluzioni dell’equazione

    differenziale.

    Definizione

    Si chiama integrale (soluzione) particolare  di un equazione differenziale quella

     soluzione dell’equazione che non dipende da parametri.

    Definizione

     Le condizioni che permettono di determinare una soluzione particolare dall’integrale

     generale si chiamano condizioni iniziali .

    Definizione

     Assegnata un equazione differenziale e delle condizioni iniziali, il problema che

     permette di determinare l’integrale particolare dell’equazione differenziale che soddisfi

    le condizioni iniziali prende il nome di Problema di Cauchy (in piccolo).

    Definizione

    Un equazione differenziale risolta rispetto alla derivata di ordine massimo, cioè deltipo:

    ( ) ),...,,( 1−′= nn  y y y x E  y  

     si dice equazione differenziale in forma normale.

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    5/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    5

    1. Equazioni differenziali lineari del primo ordine

    Equazioni lineari

    Definizione

    Un equazione differenziale 0),...,,( 1 =′   −n y y y x E si dice lineare se

    ℜ∈∀≠∀ bavuvu ,,,,  si ha:

    ( ) ( )( )( )( )   ( )( )nn

    nn

    vvvbE uuuaE 

    bvauvbuabvau E 

    ,.....,,,.....,,

    ,.....,,

    ′+′

    =+′+′+ 

     L’equazione differenziale della forma

    ( ) ( ) )()(  xb x y xa x y   =+′  

    di primo grado rispetto ad y y ,′   si chiama equazione lineare non omogenea  se

    0)(   ≠ xb , altrimenti si dice omogenea.

     La formula risolutiva di tale equazione è:

     

     

     

     +=

      ∫

      ∫∫−

    dxe xbce y

    dx xadx xa )()(

    )(

     

    Vediamo qualche esempio.

    Esempio

    Risolvere la seguente equazione differenziale lineare del primo ordine:

    2 x y y   =+′  

    Utilizzando la formula risolutiva, si ha:

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    6/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    6

    ( )   ( )

    ( )

    ( )   ( )   ( )( ) .2222

    :quindi

    22222

    :hasiintegraleultimol'nteseparatamecalcolando

    222

    2222

    22

    +−+=+−+=+=

    +−=+−=−=

    += 

      

     +=

    −−−

    −−

    ∫∫

    ∫∫  ∫∫

     x xcee x xcedxe xce x y

    e x xe xee xdx xee xdxe x

    dxe xcedxe xce x y

     x x x x x

     x x x x x x x

     x xdxdx

     

    Esempio 2

    Risolvere la seguente equazione differenziale lineare del primo ordine:

     x y x y 2cos2tan   =⋅−′  

    Svolgimento

    Utilizzando la formula risolutiva, si ricava:

    ( ) .2

    2sin

    2cos

    12cos

    2cos

    1

    2cos2cos)2log(cos

    2

    1)2log(cos

    2

    12tan2tan

     

      

     +=+=

    =  

       +=

     

      

      +=

    ∫∫  −−∫∫

     xc

     x xdxc

     x

    dxe xcedxe xce y x x xdx xdx

     

    Esercizio 1

    Risolvere la seguente equazione differenziale lineare del primo ordine:

     x y y sin=+′  

    Svolgimento

    Si trova:

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    7/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    7

    ( )

    ( )

    ( )   ( ) ( ) x xcee x xcedx xece y

    e x xdx xe

    dx xe xe xedx xe xedx xe

    dx xecedx xece y

     x x x x x

     x x

     x x x x x x

     x xdxdx

    cossin2

    1cossin

    2

    1sin

    :Pertanto

    cossin2

    1sin

    sincossincossinsin

    :ottienesiintegraleultimol'nteseparatamecalcolando

    sinsin

    −+= 

      

     −+=+=

    −=

    ⇒−−=−=

    =+= 

      

     +=

    −−−

    −−

    ∫∫∫

    ∫∫  ∫∫

     

    Esercizio 2

    Risolvere la seguente equazione differenziale lineare del primo ordine:

     x y x y 2sinsin   =⋅+′  

    Svolgimento

    Si trova:

    ( )

    ( )

    ( )

    ( )   ( )( ) ( ) xcee xcedx xece y

    e x

    et dt tedx xe

    dx xecedx xece y

     x x x x x

     x

    t t  x

     x x xxdx xdx

    cos12cos122sin

    :cheseguequestoda

    cos12

    ndorisostitue122)tcosx posto(2sin

    :integraleultimol'nteseparatamecalcoliamo

    2sin2sin

    coscoscoscoscos

    cos

    cos

    coscossinsin

    ++=++=+=

    +=

    ==+=−===

    += 

      

     +=

    −−

    −−−

    −−

    ∫∫

    ∫∫  ∫∫

     

    Esercizio 3

    Risolvere la seguente equazione differenziale lineare del primo ordine:

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    8/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    8

    ( )( )3

    3

    4

    3

    12

    >−

    −=

    −+′  x

     x

     x y

     x y  

    Svolgimento

    Si trova:

    ( ) ( )( )

    ( ) .43

    1

    3

    1

    33

    4

    3

    1

    3

    4

    3

    2

    3

    12

    3

    1

     

      

     −+

    −=

      

     −

    −+

    −=

     

      

     

    −+=   ∫∫

      ∫∫   −−−

     xc x

    dx x x

     xc

     xdxe

     x

     xce y

    dx x

    dx x

     

    Esercizio 4

    Risolvere la seguente equazione differenziale lineare del primo ordine:

    2

    4sin2

     x

     x y

     x y   =+′  

    Svolgimento

    Si trova:

     x x x

    c xc

     xdx x

     x

     xc

     x

    dxe x

     xcedxe

     x

     xce y

     x xdx

     xdx

     x

    4cos4

    14cos

    4

    114sin1

    4sin4sin

    222

    2

    22

    log2

    2

    log2

    2

    2

    2

    −= 

      

     −=

     

      

     +=

      

     +=

     

      

     +=

    ∫∫  −

    − ∫∫

     

    2. Equazioni a variabili separabiliLe equazioni a variabili separabili sono del tipo:

    ( ) ( ) ( ) yb xa x y   =′  

    dove a(x) e b(y) sono funzioni continue.

    Consideriamo un intervallo J in cui ( ) 0≠ yb   e dividiamo entrambi i membridell’equazione per ( ) yb :

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    9/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    9

    ( )( )

      ( ) xa yb

     x y=

    ′ 

    Integrando ambo i membri rispetto ad x, si trova:

    ( )( )( )

      ( )∫∫   =′

    dx xadx x yb

     x y 

    da cui segue che:

    ( )  ( ) cdx xa

     yb

    dy+= ∫∫  

    Esempio

    Risolvere la seguente equazione differenziale a variabili separabili

    ( ) ( )213  y x x y   +=′  

    Svolgimento

    Si trova:

    ∫∫   =+

     xdx y

    dy3

    1 2 

    integrando:

    c x y   += 22

    3arctan

    da cui segue che:

     

      

     += c x y 2

    2

    3tan  

    Esercizio 1

    Risolvere la seguente equazione differenziale a variabili separabili

    ( ) 22 1  ye x y  x −=′  

    svolgimento

    Si osservi che ( ) 22 1  ye x y  x −=′  è definito per 01 2 ≥− y  quindi [ ]1,1−∈ y . Si osserviche poter dividere è necessario richiedere che 1±≠ y ,

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    10/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    10

    ∫∫   =−

    dxe y

    dy  x221

     

    da cui segue che

    ce

     y x

    +=2

    arcsin2

      quando [ ]1,1−∈ y  

    quindi:

     

      

     += c

    e y

     x

    2sin

    2

      purché222

    2 π π ≤+≤− c

    e  x 

    Esercizio 2

    Risolvere la seguente equazione differenziale a variabili separabili

    ( )( )2

    2

    1

    1

     x xy

     y x y

    −=′  

    Svolgimento

    L’equazione è definita per 0 e 1,1,0   ≠∀−≠∀  y x  

    Si osservi che poter dividere è necessario richiedere che 1±≠ y ,

    Separando le variabili si ottiene:

    ( )( )22 1

    1

    1  x x x y

     y

     y

    −=′

    − 

    integrando separatamente primo e secondo membro:

    ( ) ( )( ) 22

    2

    2

    1log1log

    2

    11log

    2

    1log

    11

    1

    1

    1

    1log2

    1

    1

     x

     xcc x x xdx

     x x xdx

     x x

     ydy y

     y

    −=++−−−=

    +−=

    −=−

    ∫∫

     

    da cui segue che:

    2

    2

    1log1log

    2

    1

     x

     xc y

    −=−  

    esplicitando si ricava:

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    11/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    11

     

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    12/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    12

    Supponendo che ( ) 0≠t  N    l’equazione è a variabili separabili. Dividendo per ( )t  N    eintegrando rispetto a t si ottiene:

    ( ) ( )  pt c pt   Aeet  N c pt t  N    −+− ==⇒+−=log  

    La costante A indica che non è possibile conoscere il numero dei neutroni all’istante t se

    non si conosce il numero di neutroni all’istante iniziale0

    t  . Ponendo 00 == t t   si ottiene

    ( )  A N    =0 , di conseguenza la costante A rappresenta il numero di neutroni presentiall’istante 0. Possiamo quindi dire che ( )  pt  Aet  N    −=   è soluzione del problema diCauchy:

    ( ) ( )

    ( )

    =

    −=′

     A N 

    t  pN t  N 

    0

     

    Esempio

    Il modello di Malthus per la dinamica delle popolazioni

    Si considera una popolazione che evolve isolata, i cui fattori di evoluzione sono soltanto

    la fertilità e la mortalità.

    Indichiamo con ( )t  N    il numero di individui presenti al tempo t e con α    e  β   rispettivamente il numero di nuovi nati e di morti per individuo nell’unità di tempo t.

    In un intervallo temporale h il numero di individui in un tempo h sarà:

    ( ) ( ) ( ) ( )t hN t hN t  N ht  N    β α    −=−+  

    dividendo per h facendo tendere h a zero si ottiene:

    ( ) ( ) ( )t  N t  N    β α  −=′  

    la cui soluzione (procedendo separando le variabili) è:

    ( )  ( )t 

     Aet  N 

      β α −

    = .

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    13/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    13

    3.Equazioni differenziali lineari del secondo ordine

    Le equazioni differenziali lineari del secondo ordine si presentano nella seguente forma:

    (1) )()()()()()(  x f  x y xb x y xa x y   =+′+′′  

    E’ possibile dimostrare che l’insieme delle soluzione dell’equazione differenziale del

    secondo ordine è, in generale, costituita da una famiglia di funzioni dipendenti da due

     parametri21

    , cc . Tale famiglia prende il nome di integrale generale  dell’equazione

    differenziale del secondo ordine. Se il termine noto f(x) è uguale a zero l’equazione si

    dice omogenea, in caso contrario non omogenea. Se poi a(x) e b(x) sono costanti,l’equazione si dirà a coefficienti costanti.

    Sappiamo che l’integrale (soluzione) generale dell’equazione differenziale lineare del

    secondo ordine (1) può essere scritta come somma dell’integrale generaledell’equazione omogenea associata alla (1) più un integrale particolare della (1).

    In particolare si ha:

    Teorema fondamentale delle equazioni differenziali lineari

    “L’insieme delle soluzioni dell’equazione differenziale lineare non omogenea (1) è dato

    dall’insieme delle soluzioni dell’equazione omogenea associata sommata ad una

     soluzione particolare dell’equazione non omogenea.”

    In altre parole l’integrale generale dell’equazione non omogenea (cioè la soluzione) può

    essere rappresentato come somma di una soluzione particolare della stessa equazionenon omogenea sommata all’integrale generale dell’equazione omogenea.

    3.a Equazioni differenziali del secondo ordine omogenee a coefficienti

    costanti.Iniziamo quindi a vedere come è possibile determinare le soluzione di un’ equazioneomogenea a coefficienti costanti, cioè un equazione del tipo:

    (2) 0)()()(   =+′+′′  xcz  x z b x z a  

    Le soluzioni di tale equazione si trovano risolvendo prima l’equazione caratteristicaassociata alla (2):

    (3) 02 =++ cba   λ λ   

    La (3) rappresenta un’equazione di secondo grado, le cui radici sappiamo dipendono dal

    segno del delta: acb 42 −=∆  Sappiamo che possono verificarsi tre casi:

    1. 042 >−=∆ acb  

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    14/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    14

    In tal caso l’equazione (3) presenta due radici reali distinte .,21

      λ λ   L’integrale generale

    della (2) sarà:

     x x ecec x z  22

    1

    1)(   λ λ  +=  

    2. 042 =−=∆ acb  

    l’equazione (3) ha due soluzioni reali coincidenti .21  λ λ λ    =≡ . L’integrale generale

    della (2) sarà:

     x x  xecec x z    λ λ 21

    )(   +=  

    3. 042 ∆  

     x x  xecec   λ λ 21

      +   se 0=∆  

    )sincos(21

     xc xce  x  β  β α  +   se 0

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    15/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    15

    Il polinomio caratteristico associato all’equazione omogenea e’ 0384 2 =+−   λ λ  , le cui

    radici reali distinte sono2

    3 ,

    2

    121   ==   λ λ  .

    Seguendo lo schema precedente, l’integrale generale cercato e’ 23

    22

    1

     x x

    ecec y   += .

     b)  02116   =−′−′′  y y y  

    Il polinomio caratteristico associato e’ 021162 =−−   λ λ  , anche in questo caso le radici

    del polinomio sono reali distinte sono6

    1 ,2 21   −==   λ λ  .

    L’integrale generale cercato e’ 6 

    2

    2

    1

     x

     x ecec y−

    += .

    c) 

    051112   =−′−′′  y y y  

    Il polinomio caratteristico associato e’ 051112 2 =−−   λ λ  , la cui radici reali distinte

    sono4

    5 ,

    3

    121   =−=   λ λ  . L’integrale generale cercato e’

    4

    5

    23

     

    1

     x x

    ecec y   +=  −

    .

    d)  02110   =−′+′′  y y y  

    Il polinomio caratteristico associato e’ 021102 =−+ λ λ  , la cui radici reali distinte

    sono5

    7 ,

    2

    321   =−=   λ λ  . L’integrale generale cercato e’

    5

    7

    22

    1

     x x

    ecec y   +=  −

    .

    e)  016249   =+′−′′  y y y  

    Il polinomio caratteristico associato e’ ( ) 04316249 22 =−=+−   λ λ λ  . In questo caso le

    radici sono reali coincidenti e sono3

    421   == λ λ  .

    Seguendo lo schema sopra indicato si ha che l’integrale generale cercato e’

    3

    4

    23

    4

    1

     x x

     xecec y   += .

    f)  049284   =+′+′′  y y y  

    Il polinomio caratteristico associato e’ ( ) 07249284 22 =+=++   λ λ λ  , la cui radici reali

    coincidenti sono2

    721   −== λ λ  . L’integrale generale cercato e’

    2

    22

    1

     x x

     xecec y−−

    += .

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    16/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    16

    g)  069   =+′−′′  y y y  

    Il polinomio caratteristico associato e’ ( ) 013169 22 =−=+−   λ λ λ  , la cui radici reali

    coincidenti sono3121   == λ λ  . L’integrale generale cercato e’

    32

    31

     x x

     xecec y   += .

    h)  0366025   =+′−′′  y y y  

    Il polinomio caratteristico associato e’ ( ) 065366025 22 =−=+−   λ λ λ  , la cui radici

    reali coincidenti sono5

    621   == λ λ  . L’integrale generale cercato e’

    5

    6

    25

    6

    1

     x x

     xecec y   += .

    i)  08119   =+′−′′  y y y  

    Il polinomio caratteristico associato e’ 08119 2 =+−   λ λ  , la cui radici complesse sono

    18

    167

    18

    11 ,

    18

    167

    18

    1121 ii   −=+=   λ λ  . L’integrale generale cercato e’

     

      

     +=  xc xce y

     x

    18

    167sin

    18

    167cos 21

    18

    11

    .

     j)  0972   =+′−′′  y y y  

    Il polinomio caratteristico associato e’ 0972 2 =+−   λ λ  , la cui radici complesse sono

    4

    23

    4

    7 ,

    4

    23

    4

    721 ii   −=+=   λ λ  . L’integrale generale cercato e’

     

      

     +=  xc xce y

     x

    4

    23sin

    4

    23cos 21

    4

    7

    .

    k)  075   =+′+′′  y y y  

    Il polinomio caratteristico associato e’ 0752 =++   λ λ  , la cui radici complesse sono

    2

    3

    2

    5 ,

    2

    3

    2

    521 ii   −−=+−=   λ λ  . L’integrale generale cercato e’

     

      

     +=

      −

     xc xce y

     x

    2

    3sin

    2

    3cos 21

    2

    .

    l) 

    0234   =+′+′′  y y y  

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    17/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    17

     

    Il polinomio caratteristico associato e’ 02342 =++   λ λ  , la cui radici complesse sono

    4

    23

    4

    3 ,

    4

    23

    4

    321 ii   −−=+−=   λ λ  . L’integrale generale cercato e’

     

      

     +=

      −

     xc xce y

     x

    4

    23sin

    4

    23cos 21

    4

    .

    Un caso semplice

    •  Risolvere la seguente equazione differenziale del secondo ordine omogenea acoefficienti costanti:

    0=′′ y  

    Procedendo come negli esempi precedenti si verifica facilmente che il polinomio

    caratteristico associato ha due soluzioni reali coincidenti ed uguali a zero, quindi

    l’integrale generale dell’equazione differenziale è:

     xcc y21

     +=  

    Un altro metodo per risolvere questo tipo di equazione è quello di integrale membro a

    membro (rispetto ad x) e dopo una prima integrazione si trova:

    c y   =′  

    Integrando ulteriormente si ricava:

    d cx y   += .

    •  Risolvere la seguente equazione differenziale del secondo ordine non omogeneaa coefficienti costanti:

    a y   =′′  

    Procedendo come negli esempi precedenti si verifica facilmente che il polinomio

    caratteristico associato ha due soluzioni reali coincidenti ed uguali a zero, quindi

    l’integrale generale dell’equazione differenziale è:

     xcc y21

     +=  

    L’integrale particolare sarà un polinomio di grado due del tipo

    2~ Ax y  =  

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    18/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    18

     

    Derivando e sostituendo nell’equazione differenziale si trova:

    22

    a Aa A   =⇒=  

    quindi

    2

    2

    ~  xa

     y =  

    l’integrale generale è:

    2

    21

    2

     xa

     xcc y   ++=  

    Un altro metodo per risolvere questo tipo di equazione è quello di integrale membro a

    membro (rispetto ad x) e dopo una prima integrazione si trova:

    bax y   +=′  

    Integrando ulteriormente si ricava:

    cbx xa

     y   ++= 2

    2

    .

    Esercizi proposti

    Determinare l’integrale generale delle seguenti equazioni differenziali del secondo

    ordine omogenee.

    a)  0247324   =+′−′′  y y y  

     b) 

    094864   =+′−′′  y y y  

    c)  025309   =+′−′′  y y y  

    d) 

    0432   =+′+′′  y y y  

    e) 

    074   =+′+′′  y y y  

    f)  0542120   =−′−′′  y y y  

    g)  08307   =+′+′′  y y y  

    h)  0753   =+′−′′  y y y  

    i) 

    01112011   =−′−′′  y y y  

     j)  02616526   =−′−′′  y y y  

    Soluzioni

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    19/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    19

    a)  L’integrale generale cercato e’ 83

    23

    8

    1

     x x

    ecec y   += .

     b)  L’integrale generale cercato e’ 83

    28

    3

    1

     x x

     xecec y   += .

    c) 

    L’integrale generale cercato e’ 35

    23

    5

    1

     x x

     xecec y   += .

    d)  L’integrale generale cercato e’

     

      

     +=

      −

     xc xce y

     x

    4

    23sin

    4

    23cos 21

    4

    .

    e)  L’integrale generale cercato e’ ) xc xce y 3sin3cos 212x  +=   − .

    f)  L’integrale generale cercato e’ 56

     

    24

    9

    1

     x x

    ecec y−

    += .

    g)  L’integrale generale cercato e’ 72

     

    2

    4

    1

     x

     x ecec y−

    − += .

    h)  L’integrale generale cercato e’

     

      

     +=  xc xce y

     x

    6

    59sin

    6

    59cos 21

    6

    5

    .

    i)  L’integrale generale cercato e’ 11 

    2

    11

    1

     x

     x ecec y−

    += .

     j)  L’integrale generale cercato e’ 132

     

    22

    13

    1

     x x

    ecec y−

    += .

    3.b Ricerca degli integrali particolari

    Ci occupiamo ora di determinare una soluzione dell’equazione differenziale lineare non

    omogenea. Sappiamo già come si determinare l’integrale dell’equazione omogenea

    associata, iniziamo a considerare il caso in cui il termine noto si presenta in una maniera

     particolarmente semplice.

    •  Termine noto di tipo polinomiale.

    )()()()()()(  x f  x y xb x y xa x y   =+′+′′   con )()(  x p x f n

    =  polinomio di grado n.

     Nel caso in cui il termine noto sia di tipo polinomiale, per determinare l’integrale

     particolare dell’equazione completa si sommano il grado del polinomio assegnato con

    il grado minimo di derivazione.

    Indicheremo con ( ) x y   l’integrale generale dell’omogenea associata e con ( ) x y~  

    l’integrale particolare.

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    20/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    20

     

    Esempio 1:

    Risolvere la seguente equazione differenziale

    2373710   −=+′−′′  x y y y  

    Svolgimento

    Iniziamo a calcolare l’integrale generale dell’omogenea associata, calcoliamo quindi le

    soluzioni del polinomio caratteristico:

    Il polinomio caratteristico associato all’equazione completa e’ 073710 2 =+−   λ λ  .

    le cui radici reali distinte sono2

    7 ,

    5

    121

      ==   λ λ  .

    L’integrale generale dell’omogenea associata e’ 27

     

    2

    5

    1

     x x

    ecec y   += .

    Per determinare una soluzione particolare dell’equazione completa asserviamo che il

    termine noto è un polinomio di grado uno e l’ordine più basso di derivazione (al primo

    membro) è zero, cerchiamo quindi una soluzione particolare della forma ( ) bax x y   +=~ ,dove il grado di ( ) x y~  è dato dalla somma del grado del polinomio p(x) assegnato piùl’ordine minimo di derivazione. Derivando si ha:

    ( )

    ( )

    ( ) 0~

    ~

    ~

    =′′

    =′

    +=

     x y

    a x y

    bax x y

     

    Sostituendo nell’equazione assegnata si trova:

    237737   −=++−  xbaxa  

    Sfruttando il principio di identità dei polinomi (condizione che equivale che i due

    membri dell’equazione sono uguali) si trova:

    −=+−

    =

    2737

    37

    ba

    a

      ⇒  

    =

    =

    49

     97

    7

    3

    b

    a

      segue che ( ) 4997

    7

    3~ +=  x x y .

    La soluzione cercata e’49

     97

    7

    32

    7

    2

    5

    1  +++=  xecec y

     x x

    .

    Esempio 2

    Risolvere la seguente equazione differenziale

    7683   +=′−′′  x y y  

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    21/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    21

     

    Svolgimento

    Il polinomio caratteristico associato e’ 083 2 =−   λ λ  , la cui radici reali distinte sono

    3

    8

     ,0 21   ==   λ λ  . L’integrale generale cercato e’3

    21

     x

    ecc y   += . Cerchiamo una

    soluzione particolare della forma ( ) )(~ bax x x y   +=   in quanto il termine noto ha gradouno e l’ordine minimo di derivazione è uno. Sostituendo nell’equazione assegnata e

    sfruttando il principio di identità dei polinomi si trova:

    =+−

    =−

    768

    616

    ab

    a  ⇒  

    −=

    −=

    32

    27

    8

    3

    b

    a

      segue che ( ) )32

    37

    8

    3(   −−=  x x x p . La soluzione cercata e’

    )32

    37

    8

    3(3

    21  +−+=  x xecc y

     x

    .

    Esempio 3

    Risolvere la seguente equazione differenziale

    353   −=′′  x y  

    Svolgimento

    Il polinomio caratteristico associato e’ 032 =λ  , la cui radici reali coincidenti sono

    021   == λ λ  . L’integrale generale cercato e’  xcc y 21 += . Cerchiamo una soluzione

     particolare della forma ( ) )(~ 2 bax x x y   +=   in quanto il termine noto ha grado uno el’ordine minimo di derivazione è due . Sostituendo nell’equazione assegnata e

    sfruttando il principio di identità dei polinomi si trova:

    −=

    =

    36

    518

    b

    a  ⇒  

    −=

    =

    2

    1

    18

    5

    b

    a

     

    segue che ( ) )2

    1

    18

    5(~ 2 −=  x x x y . La soluzione cercata e’ )

    2

    1

    18

    5(2

    21  −++=  x x xcc y .

    Schema riassuntivo

    termine noto  ( ) xb   integrale particolare  ( ) x y~   grado dell’integraleparticolare

     p

     p xb xb xbb   ++++ ...2

    210 

     polinomio di grado p

    q

    q xa xa xaa   ++++ ...2

    210 

     polinomio di grado q

    r  pq   +=   dove r è

    l’ordine minimo di

    derivazione

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    22/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    22

    Esercizi

    Determinare una soluzione delle seguenti equazioni differenziali non omogenee:

    a) 

    153972 2 +−=−′−′′  x x y y y   b)

     

    326122 2 ++=′−′′  x x y y  

    c)  543 2 +=′′  x y  

    Svolgimento

    Esercizio a)

    Il polinomio caratteristico associato e’ 09722 =−−   λ λ  , la cui radici reali distinte

    sono 2

    9

     ,1 21   =−=   λ λ  .

    L’integrale generale cercato e’ x22

    9

    1

    −+= ecec y x

    .

    Cerchiamo una soluzione particolare della forma ( ) cbxax x p   ++= 2 .Sostituendo nell’equazione assegnata e sfruttando il principio di identità dei

     polinomi si trova:

    =+−

    =+

    =−

    149

    5914

    39

    ac

    ba

    a

      ⇒  

    −=

    =

    −=

    27

    727

    29

    3

    1

    c

    b

    a

      segue che ( )

    27

    7

    27

    29

    3

    12 −+−=  x x x p .

    La soluzione cercata e’27

    7

    27

    29

    3

    12 x

    2

    2

    9

    1  −+−+=   −  x xecec y

     x

    .

    Esercizio b)

    Il polinomio caratteristico associato e’ 0122 2 =−   λ λ  , la cui radici reali distintesono 6 ,0 21   ==   λ λ  .

    L’integrale generale cercato e’ 6x21 ecc y   += .

    Cerchiamo una soluzione particolare della forma ( ) )( 2 cbxax x x p   ++= .Sostituendo nell’equazione assegnata e sfruttando il principio di identità dei

     polinomi si trova:

    =+−

    =+−

    =−

    3412

    21224

    636

    bc

    ab

    a

      ⇒  

    −=

    −=

    −=

    36

    11

    6

    1

    6

    1

    c

    b

    a

      segue che ( )    

      

     −−−=

    36

    11

    6

    1

    6

    1 2  x x x x p .

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    23/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    23

     

    La soluzione cercata e’ ( )116636

    1 26x21   ++−+=  x x xecc y .

    Esercizio c)Il polinomio caratteristico associato e’ 03 2 =λ  , la cui radici reali coincidenti sono

    021   == λ λ  . L’integrale generale cercato e’  xcc y 21 += .

    Cerchiamo una soluzione particolare della forma ( ) )( 22 cbxax x x p   ++= .Sostituendo nell’equazione assegnata e sfruttando il principio di identità dei

     polinomi si trova:

    =

    =

    =

    56

    018

    436

    c

    b

    a

      ⇒  

    =

    =

    =

    65

    0

    9

    1

    c

    b

    a

      segue che ( ) )6

    5

    9

    1( 22 +=  x x x p .

    La soluzione cercata e’ )6

    5

    9

    1( 2221   +++=  x x xcc y .

    •  Termine noto di tipo esponenziale

    Consideriamo ora il caso in cui il termine noto sia di tipo esponenziale.

    )()()()()()(  x f  x y xb x y xa x y   =+′+′′   con  x Ae x f    α =)( ℜ∈α   

    Per determinare l’integrale particolare dell’equazione completa si confronta ℜ∈α   conle soluzione dell’equazione omogenea associata.

    Esempio 1

    Risolvere la seguente equazione differenziale

     xe y y y 465   =+′−′′  

    Svolgimento

    Il polinomio caratteristico associato e’ 0652 =+−   λ λ  , la cui radici reali distinte sono3 ,2

    21  ==   λ λ  . L’integrale generale dell’omogenea associata cercato e’

    3x

    2

    2

    1ecec y  x += . Osserviamo che 4=α    non è soluzione del polinomio caratteristico,

    quindi cerchiamo un integrale particolare del tipo:  x Ae x y 4)(~ = .

    Derivando si ha:

     x Ae x y 44)(~ =′    x Ae x y 416)(~ =′′  

    Sostituendo nell’equazione completa si trova:

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    24/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    24

      x x x x e Ae Ae Ae 4444 64516   =+⋅−  

    da cui segue che:

    2

    1162016   =⇒=+−  A A A A  

    L’integrale generale dell’equazione completa è:

     x x eecec x y 43x2

    2

    1

    2

    1)(   ++=  

    Analizziamo ora il caso in cui α   sia soluzione dell’equazione omogenea associata.

    Esempio 2

    Risolvere la seguente equazione differenziale

     xe y y y 4127   =+′−′′  

    Svolgimento

    Il polinomio caratteristico associato e’ 01272 =+−   λ λ  , la cui radici reali distinte sono3 ,4

    21  ==   λ λ  . L’integrale generale dell’omogenea associata cercato e’

    3x

    2

    4

    1ecec y  x += . Osserviamo che 4=α    è soluzione semplice del polinomio

    caratteristico. In tal caso si cerca un integrale particolare del tipo: x

     Axe x y4

    )(~ = .Derivando si ha:

    ( )  xe x A x y 414)(~ +=′    xe x A x y 4)12(8)(~ +=′′  

    Sostituendo nell’equazione completa si trova:

     x x x x e Axee x Ae x A 4444 12)14(7)12(8   =++⋅−+  

    da cui segue che (dopo aver diviso ambo i membri per l’esponenziale ed aver raccolto i

    termini simili):

    1= A  

    L’integrale generale dell’equazione completa è:

     x x  xeecec x y 43x2

    4

    1)(   ++= .

    Esempio 3

    Risolvere la seguente equazione differenziale

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    25/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    25

     xe y y y 244   =+′−′′  

    Svolgimento

    Il polinomio caratteristico associato e’ 0442 =+−   λ λ  , la cui radici reali coincidentisono 2

    21   == λ λ  . L’integrale generale dell’omogenea associata cercato e’2x

    2

    2

    1 xecec y  x += . Osserviamo che 2=α    è soluzione doppia del polinomio

    caratteristico. In tal caso si cerca un integrale particolare del tipo:  xe Ax x y 22)(~ = .

    Derivando  xe Ax x y 22)(~ =  si ha:

    ( )  xe x Ax x y 212)(~ +=′    xe x x A x y 22 )142(2)(~ ++=′′  

    Sostituendo nell’equazione completa si trova:

     x x x x

    ee Axe x Axe x x A222222

    4)1(24)142(2   =++⋅−++  

    da cui segue che (dopo aver diviso ambo i membri per l’esponenziale ed aver raccolto i

    termini simili):

    2

    1= A  

    quindi

     x x e xe Ax x y 2222

    2

    1)(~ ==  

    L’integrale generale dell’equazione completa è:

     x x e x xecec x y 222x2

    2

    1

    2

    1)(   ++= .

    Schema riassuntivo

    termine noto integrale particolare xbeλ     x Aeλ    se λ   non è soluzione del

     polinomio caratteristico x Axeλ    se λ   è soluzione semplice

    del polinomio caratteristico xe Ax   λ 2   se λ   è soluzione doppia

    del polinomio caratteristico xme Ax   λ    se λ   è soluzione di

    molteplicità m  del polinomio caratteristico

    Osservazione

    Per equazioni differenziali del secondo ordine la molteplicità della soluzione sarà al

    massimo due. Questo metodo vale anche per equazioni differenziali di ordine superiore

    al secondo.

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    26/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    26

     

    •  Termine noto della forma  x A   β sin  o  x A   β cos  

    Consideriamo il caso in cui il termine noto sia di tipo trigonometrico. In questo caso si

     può utilizzare il seguente schema:

    termine noto integrale particolare

     x A   β sin  x B x A   β  β  sincos   +   se i β    non soddisfa

    l’equazione omogenea

    associata

    ( ) x B x A x m  β  β  sincos   +   se i β   soddisfa l’equazioneomogenea associata

    In modo analogo:

    termine noto integrale particolare

     x A   β cos    x B x A   β  β  sincos   +   se i β    non soddisfa

    l’equazione omogenea

    associata

    ( ) x B x A x m  β  β  sincos   +   se i β   soddisfa l’equazioneomogenea associata

    Esempio 4

    Risolvere la seguente equazione differenziale

     x y y y sin65   =+′+′′  

    Svolgimento

    Il polinomio caratteristico relativo all’equazione omogenea associata è 0652 =++   λ λ   le cui radici reali distinte sono: 3,2

    21  −=−=   λ λ  . L’integrale generale dell’omogenea

    associata è -3x2

    2

    1ecec y  x +=   −  

    Il termini noto va ricercato in quelli del tipo:  x B x A y sincos~ +=  

    Derivando si ottiene:

     x B x A y cossin~

    +−=′    x B x A y sincos~

    −−=′′  

    Imponendo che  x B x A y sincos~ +=  sia soluzione, si trova:

    ( )  x x B x A x B x A x B x A sin)sincos(6cossin5sincos   =+++−+−−  

     per il principio di identità dei polinomi si ha:

    10

    1

    10

    1

    5

    1

    0

    =−=⇒

    =+−

    =+

     B A

     B A

     B A

     

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    27/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    27

     

    da cui segue che

     x x y sin10

    1cos

    10

    1~ +−=  

    L’integrale generale dell’equazione completa assegnata è

    )cos(sin10

    13x-2

    2

    1 x xecec y  x −++=   − .

    Osservazione

    Il termine noto si può anche presentare come prodotto tra un fattore esponenziale e seno

    o coseno. In tal caso si può scegliere un integrale particolare (dell’equazione completa)come indicato nella seguente tabella:

    termine noto integrale particolare

     x Ae  x  β α  sin oppure

     x Ae  x  β α  cos

    ( ) xc xce  x  β  β α  sincos21

      +   se  β α  i+   non soddisfa

    l’equazione omogenea

    associata

    ( ) xc xce x  xm  β  β α  sincos21

      +   se  β α  i+   soddisfa

    l’equazione omogenea

    associata

    Esempio 5

    Risolvere la seguente equazione differenziale

     xe y y y  x cos22   =+′−′′  

    Svolgimento

    Il polinomio caratteristico relativo all’equazione omogenea associata è 0222 =+−   λ λ  ,la cui radici sono ii   +=−= 1,1

    21  λ λ  . L’integrale generale dell’omogenea associata

    cercato e’ ( ) x B x Ae y x

    sincos   += .Utilizzando lo schema precedente si ottiene:

    11   ==   β α   

    quindi l’integrale particolare sarà del tipo:

    ( ) xc xc xe x y  x sincos)(~21

      +=  

    Derivando:

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    28/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    28

    ( ) ( ) ( )( ) xcc xcc xe xc xce x y  x x sincossincos)(~212121

      +−++++=′  

    ( ) ( )( ) ( ) ( )( ) xc xc xe xcc xcce x y  x x sin2cos2sin2cos2)(~121221

      −++−++=′′  

    sostituendo nell’equazione differenziale si ottiene:

    =

    =⇒=−

    0

    2

    1

    cossin2cos2

    1

    2

    12

    c

    c x xc xc  

    quindi l’integrale particolare cercato è:

     x xe x y  x cos

    2

    1)(~ =  

    l’integrale generale dell’equazione differenziale è:

    ( )  x xe xc xce y  x x cos2

    1sincos

    21  ++= .

    Un esercizio, tipo il precedente, può essere risolto in un modo più semplice ragionando

    come segue:

    EsercizioRisolvere la seguente equazione differenziale

     xe y y y  x cos2   =−′−′′  

    Svolgimento

    Il polinomio caratteristico relativo all’equazione omogenea associata è 022 =−− λ λ  ,la cui radici reali distinte sono 2,1

    21  =−=   λ λ  . L’integrale generale dell’omogenea

    associata cercato e’ 2x21ecec y  x +=   − .

    Analizziamo, ora il termine noto. I metodi con i quali si può procedere in questo caso

    sono diversi. Iniziamo a presentarne uno, sfruttando la conoscenza dei numeri

    complessi. Infatti è si può osservare che  xe x cos corrisponde alla parte reale del numero

    complesso:

    )sin(cos)1(  xi xee  x xi +=+  

    l’idea è quindi quella di supporre che )sin(cos)(~ )1(  xi x Ae Ae x y  x xi +==   +  sia l’integrale

     particolare cercato, sostituire nell’equazione differenziale assegnato imponendo che y

    sia soluzione della stessa e poi considerare solo la parte reale del numero complesso.

    Vediamo come. Se supponiamo che  xi Ae x y )1()(~   +=   sia soluzione dell’equazione

    differenziale, si ha:

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    29/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    29

     

    ( )  xiei A x y )1(1)(~   ++=′   ( )  xiei A x y )1(21)(~   ++=′′  

    Da cui segue che:

    ( ) ( )   ( ) ( ) ( ) xi xi xi xi e Aeei Aei A   ++++ =−+−+ 111)1(2 211

    da questo segue che:

    ( ) ( )10

    1

    10

    3

    10

    3

    3

    11211

    2

    ii

    i A Ai Ai A   −−=

    +−=

    −=⇒=−+−+  

    Sostituendo si ha:

    ( ) ( )  x x

     x xi xi

    e x xie x x

     xi xeiei Ae x y

    sin3cos10

    1sincos3

    10

    1

    )sin(cos10

    1

    10

    3

    10

    1

    10

    3)(~ )1()1(

    +−−−=

    =+  

       −−=

      

       −−==   ++

     

    Del risultato trovato ci interessa solo la parte reale, ovvero:

    ( )  xe x x sincos3

    10

    1−−  

    Finalmente la soluzione dell’equazione differenziale assegnata è:

    ( )  x x x e x xecec x y sincos310

    1)( 2

    21  −−+=   −  

    Esempio 6

    Risolvere la seguente equazione differenziale

     xe y y y  x sin34   =+′+′′  

    Svolgimento

    Il polinomio caratteristico relativo all’equazione omogenea associata è 0342 =++   λ λ  ,la cui radici reali distinte sono 3,1

    21  −=−=   λ λ  . L’integrale generale dell’omogenea

    associata cercato e’ -3x21ecec y  x +=   − .

    In questo caso si può osservare che  xe x sin corrisponde alla parte immaginaria del

    numero complesso:

    )sin(cos)1(  xi xee  x xi +=+  

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    30/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    30

     

    l’idea è quindi quella di supporre che )sin(cos)(~ )1(  xi x Ae Ae x y  x xi +==   +  sia l’integrale

     particolare cercato, sostituire nell’equazione differenziale assegnato imponendo che y

    sia soluzione della stessa e poi considerare solo la parte immaginaria del numero

    complesso. Vediamo come. Se supponiamo che  xi Ae x y )1()(~   +=   sia soluzionedell’equazione differenziale, si ha:

    ( )  xiei A x y )1(1)(~   ++=′   ( )  xiei A x y )1(21)(~   ++=′′  

    Da cui segue che:

    ( ) ( )   ( ) ( ) ( ) xi xi xi xi e Aeei Aei A   ++++ =++++ 111)1(2 3141

    da questo segue che:

    ( ) ( )85

    6

    85

    7

    10

    3

    67

    113141

    2

    ii

    i A Ai Ai A   −=

    +−=

    +=⇒=++++  

    Sostituendo si ha:

    ( ) ( ) x x

     x xi xi

    e x xie x x

     xi xeiei Ae x y

    sin7cos6851sin6cos7

    851

    )sin(cos85

    6

    85

    7

    85

    6

    85

    7)(~ )1()1(

    +−++=

    =+ 

      

     −=

     

      

     −==   ++

     

    Del risultato trovato ci interessa solo la parte reale, ovvero:

    ( )  xe x x sin7cos685

    1+−  

    Finalmente la soluzione dell’equazione differenziale assegnata è:

    ( ) x x x

    e x xecec x y sin7cos685

    1)(

    3

    21   +−++=  −−

    .

    Esercizio

    Risolvere la seguente equazione differenziale

     xe y y y  x cos22   −=+′+′′  

    Svolgimento

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    31/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    31

    Il polinomio caratteristico relativo all’equazione omogenea associata è 0222 =++   λ λ  ,la cui radici sono ii   −−=+−= 1,1

    21  λ λ  . L’integrale generale dell’omogenea

    associata cercato e’ ( ) xc xce y  x sincos21

      +=   − .

    Osserviamo che  xe

     x

    cos

     corrisponde alla parte reale del numero complesso:

    )sin(cos)1(  xi xee  x xi +=   −+−  

    inoltre l’esponente i+−1 è soluzione dell’equazione omogenea associata quindil’integrale particolare dell’equazione completa sarà del tipo:

    )sin(cos)(~ )1(  xi x Axe Axe x y  x xi +==   −+−  

    Derivando si ha:

    ( )  xieix x A x y )1(1)(~   +−+−=′   ( )( )  xiei xi A x y )1(2122)(~   +−+−++−=′′  

    sostituendo nell’equazione assegnata e semplificando si ottiene:

    22

    112

    i

    i AiA   −==⇒=  

    Sostituendo si ha:

    ( ) xi x xe xi x xei

     xe

    i

     x y x x xi

    cossin2

    1

    )sin(cos22)(~ )1(

    −=+−=−=  −−+−

     

    La parte reale è:

     x xe x y  x sin2

    1)(~Re   −=  

    Finalmente la soluzione dell’equazione differenziale assegnata è:

    ( ) x xe xc xce x y  x x sin

    2

    1sincos)(

    21

    −− ++=  

    •  Prodotto tra polinomio ed esponenziale

    Esempio 7

    Risolvere la seguente equazione differenziale

    ( )  xe x y y y 132   −=−′+′′  

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    32/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    32

    Il polinomio caratteristico relativo all’equazione omogenea associata è 0322 =−+   λ λ  ,la cui radici reali distinte sono 3,1

    21  −==   λ λ  . L’integrale generale dell’omogenea

    associata cercato e’ -3x21 xecec y  x += . Il termine noto si presenta come prodotto tra un

     polinomio e un esponenziale. Il procedimento per determinare l’integrale particolaredell’equazione completa non è molto differente dai metodi analizzati negli esercizi

     precedenti. Osserviamo intanto che il polinomio 1− x   è di primo grado e l’ordineminimo di derivazione è 0, quindi cerchiamo un polinomio di grado uno, del tipo

    bax + , inoltre osserviamo che 1=α    (esponente dell’esponenziale) è soluzionesemplice del polinomio caratteristico. In tal caso si cerca un integrale particolare del

    tipo:  x Axe .

    Quindi l’integrale particolare è del tipo:

    ( )  xebax x x y   +=)(~ .

    Derivando si trova:

    ( )  xebbxaxax x y   +++=′ 2)(~ 2   ( )  xebabxaxax x y 224)(~ 2 ++++=′′  

    imponendo la condizione che ( )  xebax x x y   +=)(~  sia soluzione dell’equazione si trova:

    −=

    =⇒

    −=+

    =

    16/5

    8/1

    142

    18

    b

    a

    ba

    da cui segue che:

    ( )  xe x x x y 5216

    1)(~ −=  

    L’integrale generale è:

     x x e x x xecec y )52(16

    13x-

    21  −++=  

    OsservazioneLa proprietà di linearità delle equazioni differenziali (lineari) consente spesso permette

    di semplificare il procedimento per determinare l’integrale particolare di un equazione

    differenziale il cui termine noto è costituito da più termini.

    Esempio 8

    Risolvere la seguente equazione differenziale

     x xe y y y  x sin36 2 +=−′+′′  

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    33/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    33

    Il polinomio caratteristico relativo all’equazione omogenea associata è 062 =−+ λ λ  ,la cui radici reali distinte sono 3,2

    21  −==   λ λ  . L’integrale generale dell’omogenea

    associata cercato e’ -3x2

    2

    1ecec y  x += .

    Per avere ora un integrale particolare dell’equazione assegnata, basta addizionare dueintegrali particolari delle due equazioni:

     x xe y y y 26   =−′+′′    x y y y sin36   =−′+′′  

    Il termine noto della prima equazione si presenta come prodotto tra un polinomio e un

    esponenziale. Abbiamo già analizzato il procedimento per determinare l’integrale

     particolare dell’equazione completa. Osserviamo intanto che il polinomio è di primo

    grado e l’ordine minimo di derivazione è 0, quindi cerchiamo un polinomio di grado

    uno, del tipo bax + , inoltre osserviamo che 2=α    (esponente dell’esponenziale) èsoluzione semplice del polinomio caratteristico. In tal caso si cerca un integrale

     particolare del tipo:  x Axe 2 .Quindi l’integrale particolare è del tipo:

    ( )  xebax x x y 21

    )(~ += .

    Derivando si trova:

    ( )  xebbxaxax x y 221

    222)(~ +++=′   ( )  xebabxaxax x y 221

    42482)(~ ++++=′′  

    imponendo la condizione che ( )  xebax x x y 21

    )(~ +=  sia soluzione dell’equazione si trova:

    −=

    =⇒

    =+

    =

    25/1

    10/1

    052

    110

    b

    a

    ba

    da cui segue che:

    ( )  xe x x x y 21

    2550

    1)(~ −=  

    Il termini noto della seconda equazione va ricercato in quelli del tipo:

    ( )  x B x A x y sincos~2

      +=  

    Derivando si ottiene:

     x B x A y cossin~2

      +−=′    x B x A y sincos~2

      −−=′′  

    Imponendo che  x B x A y sincos~ +=  sia soluzione, si trova:

    ( )  x x B x A x B x A x B x A sin3)sincos(6cossinsincos   =+−+−+−−  

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    34/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    34

     per il principio di identità dei polinomi si ha:

    50

    21

    50

    3

    37

    07−=−=⇒

    =−−

    =+− B A

     B A

     B A 

    da cui segue che

     x x y sin50

    21cos

    50

    3~2

      −−=  

    L’integrale generale dell’equazione completa assegnata è

    ( ) ( ) ( ) ( )  x xe x xecec x y x y x y x y  x x sin50

    21cos

    50

    325

    50

    1~~)( 23x-2

    2

    121  −−−++=++= .

    Esercizio 9

    Risolvere la seguente equazione differenziale

    13cos22 22 +++=+′−′′  x xe xe y y y  x x  

    Per avere ora un integrale particolare dell’equazione assegnata, basta addizionare tre

    integrali particolari delle equazioni:

     xe y y y  x cos22 2=+′−′′    x xe y y y   =+′−′′ 22 1322 2 +=+′−′′  x y y y  

    Il polinomio caratteristico relativo all’equazione omogenea associata è 0222 =+−   λ λ  ,le cui radici complesse sono ii   −=+= 1 ,1

    21  λ λ  . L’integrale generale cercato e’

    ( ) xc xce y sincos21

    x += .

    Il termine noto della prima equazione differenziale è  xe  x cos2  che corrisponde alla parte

    reale del numero complesso:

    )sin(cos2)2(

     xi xee x xi

    +=+

     

    Come già più volte osservato,l’idea è quindi quella di supporre che

    )sin(cos)(~ 2)2(1

     xi x Ae Ae x y  x xi +==   +   sia l’integrale particolare cercato, sostituire

    nell’equazione differenziale assegnato imponendo che y sia soluzione della stessa e poi

    considerare solo la parte reale del numero complesso. Vediamo come. Se supponiamo

    che  xi Ae x y )2(1

    )(~   +=  sia soluzione dell’equazione differenziale, si ha:

    ( )  xiei A x y )2(1

    2)(~   ++=′   ( )  xiei A x y )2(21

    2)(~   ++=′′  

    Da cui segue che:

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    35/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    35

     

    ( ) ( )   ( ) ( ) ( ) xi xi xi xi e Aeei Aei A   ++++ =++−+ 222)2(2 2222

    da questo segue che:

    ( ) ( ) 112222 2 =⇒=++−+  A Ai Ai A  

    Sostituendo si ha:

     xie xe

     xi xee Ae x y

     x x

     x xi xi

    sincos

    )sin(cos)(~

    22

    2)2()2(

    1

    +=

    =+===   ++

     

    Del risultato trovato ci interessa solo la parte reale, ovvero:

     xe  x cos2  

    L’integrale particolare della prima equazione differenziale è:

     xe x y  x cos)(~ 21

      = .

    Il termine noto della seconda equazione si presenta come prodotto tra un polinomio e un

    esponenziale. Abbiamo già analizzato il procedimento per determinare l’integrale

     particolare dell’equazione completa. Osserviamo intanto che il polinomio è di primo

    grado e l’ordine minimo di derivazione è 0, quindi cerchiamo un polinomio di gradouno, del tipo bax + , inoltre osserviamo che 1=α   (esponente dell’esponenziale) non èsoluzione del polinomio caratteristico. In tal caso si cerca un integrale particolare del

    tipo:  x Ae .

    Quindi l’integrale particolare è del tipo:

    ( )  xebax x y   +=)(~2

    .

    Derivando si trova:

    ( ) x

    ebaax x y   ++=′ )(~

    2   ( ) x

    ebaax x y   ++=′′ 2)(~

    2  

    imponendo la condizione che ( )  xebax x y   +=)(~2

     sia soluzione dell’equazione si trova:

    =

    =

    0

    1

    b

    da cui segue che:

     x xe x y   =)(~2

     

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    36/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    36

    Il termine noto della terza equazione differenziale è un polinomio di grado due. Il grado

    minimo di derivazione è zero quindi cerchiamo una soluzione particolare della forma

    ( ) cbxax x y   ++= 23

    ~ .

    Derivando, sostituendo nell’equazione assegnata e sfruttando il principio di identità dei

     polinomi si trova:

    =−+

    =+−

    =

    1222

    024

    32

    bac

    ba

    a

      ⇒  

    =

    =

    =

    2

    3

    2

    3

    c

    b

    a

      segue che ( ) 232

    3~ 23

      ++=  x x x y .

    L’integrale generale cercato è:

    ( ) ( ) 2323cossincos22

    21x

    ++++++=  x x xe xe xc xce x y x x .

    Esempio fisico

    Le vibrazioni lineari

    Consideriamo una particella di massa m che si muove lungo una retta e che sia soggetta

    ad una forza di richiamo elastica, proporzionale allo spostamento e ad una resistenza

    viscosa, proporzionale alla velocità. Secondo la legge di Newton il moto della particella

    è descritto dell’equazione (differenziale del secondo ordine):

    ( ) ( ) ( )t kxt  xt  xm   −′−=′′  

    dove ( )t  x x =  è lo spostamento al tempo t rispetto alla posizione di equilibrio, mentre ke sono delle costanti positive che caratterizzano la forza elastica e la resistenza

    viscosa e che si chiamano costante elastica e costante di smorzamento del sistema.

    Supponiamo che all’istante iniziale t=0 la particella occupi la posizione ed abbia

    velocità, in tal caso il moto è descritto dal problema di Cauchy:

    ( ) ( ) ( )( )

    ( )

    =′

    =−′−=′′

    0

    0

    0

    0

    v x

     x x

    t kxt  xt  xm   µ 

     

    Il precedente sistema descrive molti modelli di sistemi lineari di natura assai diversa.

    Si tratta di un’ equazione differenziale omogenea a coefficienti costanti. Per risolverla

    consideriamo l’equazione caratteristica associata:

    02 =++ k m   µλ λ   

    le cui radici sono:

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    37/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    37

     

    m

    km

    2

    42 −±−=

      µ µ λ  .

     Nell’ipotesi in cui non c’è resistenza viscosa 0=µ  , l’integrale generale dell’equazione

    differenziale è:

    ( ) t  Bt  At  x sincos   +=  

    dovem

    k =ω  . Imponendo le condizioni iniziali si ottiene:

    ω 

    0

    0

    v B x A   ==  

    L’integrale generale è:

    ( ) t v

    t  xt  x   ω ω 

    ω  sincos 00

      +=  

    Utilizzando le formule goniometriche, si può anche scrivere:

    ( ) ( )φ += t  Rt  x sin

    dove Rv

     R xv x R

    ω φ φ 

    ω 

    00

    2

    2

    02

    0cossin,   ==+= .

     Nell’ipotesi di resistenza viscosa nulla, la particella si muove di moto armonico.

    Se invece mk 20  

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    38/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    38

    4. Equazioni differenziali omogenee di ordine superiore al

    secondo 

    Lo studio delle equazioni differenziali omogenee di ordine superiore al secondo è deltutto analogo allo studio delle equazioni differenziali del secondo ordine per quanto

    riguarda la ricerca dell’integrale dell’omogenea associata (avremo un polinomio

    caratteristico di grado superiore al secondo). Vediamo alcuni esempi:

    Esempio 1

    Risolvere la seguente equazione differenziale

    065   =′+′′−′′′  y y y  

    Il polinomio caratteristico associato e’ ( )( ) 03265 23 =−−=+−   λ λ λ λ λ λ  , la cui radicireali distinte sono 3 ,2 ,0 321   ===   λ λ λ  . L’integrale generale cercato e’

     x x ececc y 332

    21   ++= .

    Esempio 2

    Risolvere la seguente equazione differenziale

    073   =′′′−  y y IV   

    Il polinomio caratteristico associato e’ ( ) 07373 334 =−=−   λ λ λ λ  , la cui radici reali

    sono ,37 ,3)ita'(molteplic 0 21   ==   λ λ  . L’integrale generale cercato e’

    3

    7

    4

    2

    321

     x

    ec xc xcc y   +++= .

    Esempio 3

    Risolvere la seguente equazione differenziale

    06116   =−′+′′−′′′  y y y y  

    Il polinomio caratteristico associato e’ 06116

    23 =−+−  λ λ λ  , che può essere scrittocome: ( )( )( ) 0321   =−−−   λ λ λ  . Le radici reali sono 3 2 1

    321  ===   λ λ λ  .

    L’integrale generale cercato e’  x x x ececec y 33

    2

    21  ++= .

    Esercizi

    Risolvere le seguenti equazioni differenziali omogenee di ordine superiore al secondo:

    a)  03103   =+′′+′′′  y y y  

     b)  044   =+−′′−′′′  y y y  

    c)  0365   =−′′+  y y IV   

    d) 

    012197   =−+′′−′′′−  y y y y IV   

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    39/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    39

     

    Svolgimento

    a) 

    Il polinomio caratteristico associato e’

    ( )( ) 03133103 23 =++=++   λ λ λ λ λ λ  , la cui radici reali distinte sono

    3 ,3

    1 ,0 321   −=−==   λ λ λ  . L’integrale generale cercato e’

     x x

    ececc y 333

    1

    21

    −−

    ++= .

     b)  Il polinomio caratteristico associato e’

    ( ) 04144 223 =−−=+−−   λ λ λ λ λ  , la cui radici reali distinte sono

    4 ,1 ,1 321   ==−=   λ λ λ  . L’integrale generale cercato e’ x x x ececec y 4321   ++=

      − .

    c)  Il polinomio caratteristico associato e’

    09)4(365 2224 =+−=−+   λ λ λ λ  , la cui radici sono

    3 ,3 2 ,-2 4321 ii   −====   λ λ λ λ  . L’integrale generale

    cercato e’  xc xcecec y  x x 3sin3cos 432

    2

    2

    1   +++=  − .

    d) 

    Il polinomio caratteristico associato e’( ) 0127)1(12197 22234 =+−−=−+−−   λ λ λ λ λ λ λ  , la cui radici

    reali distinte sono 4 ,3 1 ,-1 4321   ====   λ λ λ λ  . L’integrale

    generale cercato e’  x x x x ecececec y 443

    321   +++=  − .

    Esercizi proposti

    Risolvere le seguenti equazione differenziali omogenee a coefficienti costanti di ordine

    superiore al secondo

    a) 

    0182723   =+−′′−′′′  y y y  

     b) 

    0317228   =++′′+′′′  y y y  

    c)  01284720   =++′′−′′′  y y y  

    d)  03   =′′−′′′  y y  

    e)  0122   =−+′′′  y y  

    f)  03019   =+−′′′  y y  

    g)  056   =′′+′′′+  y y y IV   

    h)  092   =′′−  y y IV   

    i)  015228   =+′′−  y y IV   

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    40/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    40

     j)  0939405256   =−+′′−′′′−  y y y y IV   

    Soluzioni

    a)  L’integrale generale cercato e’ x

     x xececec y 3

    2

    3

    3

    2

    3

    1   ++=  − .

     b) 

    L’integrale generale cercato e’ x x

     x ececec y 41

     

    32

    21

    −−− ++= .

    c)  L’integrale generale cercato e’ x x

     x ececec y 52

     

    34

    3

    2

    2

    1

    ++= .

    d) 

    L’integrale generale cercato e’  xec xcc y 3321   ++= .

    e)  L’integrale generale cercato e’

    )5sin5cos( 322

    1  xc xceec y x x ++=   − .

    f) 

    L’integrale generale cercato e’ x x

     x ececec y 6939

     

    36

    939 

    23

    1

    −+

    − ++= .

    g)  L’integrale generale cercato e’  x x ecec xcc y  −− +++= 4

    5

    321 .

    h)  L’integrale generale cercato e’ x x

    ecec xcc y 23

    42

    3

    321

    +++= .

    i)  L’integrale generale cercato e’

     x x x x

    ecececec y 25

    42

    5

    32

    3

    22

    3

    1

    −−

    +++= .

     j)  L’integrale generale cercato e’ x x x x

    ecececec y 73

    42

    1

    32

    3

    22

    3

    1   +++=  −

    .

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    41/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    41

    5. Equazioni differenziali non omogenee di ordine superiore al

    secondo.

    Lo studio delle equazioni differenziali non omogenee di ordine superiore al secondo èdel tutto analogo allo studio delle equazioni differenziali del secondo ordine anche per

    quanto riguarda la ricerca dell’integrale particolare (la discussione è del tutto analoga ai

    metodi precedentemente descritti).

    Vediamo alcuni esempi:

    165   +=′+′′−′′′  x y y y  

    Abbiamo già determinato l’integrale generale dell’omogenea associata:

     x x ececc y 33

    2

    21  ++= .

    Il termine noto è un polinomio di grado uno e l’ordine minimo di derivazione è uno,

    cerchiamo quindi un integrale particolare che sia un polinomio del secondo ordine del

    tipo:

    ( )bax x y   +=~  Derivando, sostituendo nell’equazione e utilizzando il principio di identità dei polinomi

    si trova:

    =+−

    =

    1610

    112

    ba

    a

      ⇒  

    =

    =

    36

    11

    12

    1

    b

    a

      segue che ( )  x x x y 3611

    12

    1~

    2

    +=  

    L’integrale generale cercato è:

     x xececc y  x x

    36

    11

    12

    123

    3

    2

    21  ++++= .

    Esempio

    Risolvere la seguente equazione differenziale

     xe y y y y 212198   =−′+′′−′′′  

    Il polinomio caratteristico associato e’ 012198 23 =−+−   λ λ λ  , la cui radici reali distintesono 4 3 ,1

    321  ===   λ λ λ  . L’integrale generale dell’omogenea associata cercato e’

     x x ececec y 43

    3x

    21  ++= . Osserviamo che 2=α    non è soluzione del polinomio

    caratteristico, quindi cerchiamo un integrale particolare del tipo:  x Ae x y 2)(~ = .

    Derivando si ha:

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    42/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    42

     x Ae x y 22)(~ =′    x Ae x y 24)(~ =′′    x Ae x y 28)(~ =′′′  

    Sostituendo nell’equazione completa si trova:

     x x x x x e Ae Ae Ae Ae 22222 12219488   =−⋅+⋅−  

    da cui segue che:

    2

    111238328   =⇒=−+−  A A A A A  

    L’integrale generale dell’equazione completa è:

     x x x eececec y 243

    3x

    21

    2

    1+++= .

    Esempio

    Risolvere la seguente equazione differenziale

     x y y IV  2sin=−  

    Il polinomio caratteristico associato e’ 014 =−λ  , la cui radici sonoii   −==−==

    4321 1 ,1   λ λ λ λ  . L’integrale generale dell’omogenea associata

    cercato e’  xc xcecec y  x sincos43

    x

    21  +++=   − . Cerchiamo un integrale particolare del

    tipo:  x B x A x y 2sin2cos)(~ += .Derivando si ha:

     x B x A x y 2cos22sin2)(~ +−=′    x B x A x y 2sin42cos4)(~ −−=′′  

     x B x A x y 2cos82sin8)(~ −=′′′    x B x Asi x y  IV  2sin162cos16)(~ +=  

    Sostituendo nell’equazione completa si trova:

     x x A x B 2sin2cos152sin17   =+  

    da cui segue che:

    17

    10   ==  B A  

    L’integrale generale dell’equazione completa è:

     x xc xcecec y  x 2sin17

    1sincos

    43

    x

    21  ++++=   − .

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    43/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    43

    Esercizi proposti

    Risolvere le seguenti equazione differenziali non omogenee a coefficienti costanti di

    ordine superiore al secondo

    a) 

    2182723   +=+−′′−′′′  x y y y   b)   x xe y y y   =++′′+′′′ 317228

    c)  21284720  x y y y   =++′′−′′′  

    d)  ( )  xe x y y 313   +=′′−′′′  e)  1122   −=−+′′′  y y  

    f)  23019   =+−′′′  y y  

    Osservazione

    Tutti i metodi precedentemente descritti si possono applicare quando il termine noto

    assume una particolare espressione (polinomio, esponenziale, funzione trigonometrica

    etc...). Nel caso in cui il termine noto fosse, ad esempio, un logaritmo nessuno dei

    metodi precedenti è efficace per determinare l’integrale particolare dell’equazione

    completa. E’ necessario quindi studiare un metodo che consenta una maggiore

    applicazione rispetto ai metodi sopra illustrati. Tale metodo, chiamato  Metodo della

    Variazione delle Costanti Arbitrarie, ha una validità “quasi” generale ma rispetto alletecniche già studiate, quest’ultimo è più elaborato. Come detto più volte tralasciamo la

    dimostrazione che il lettore potrò trovare in un qualsiasi testo di analisi matematica II.

    6. Metodo di variazione delle costanti arbitrarie

    Il metodo di variazione delle costanti arbitrarie permette di determinare una soluzione

     particolare dell’equazione completa qualunque sia il termine noto f(x), purché si

    conoscano già due soluzioni linearmente indipendenti dell’equazione omogenea

    associata. Il metodo di variazione delle costanti è applicabile non solo quando

    l’equazione omogenea è a coefficienti costanti ma anche quando i coefficienti sono

    variabili. In quest’ultimo caso però non vi sono metodi generali che consentano di

    determinare due soluzioni indipendenti dell’equazione omogenea.

    Indicate con ( ) ( ) x y x y21

    e   due soluzioni indipendenti dell’equazione omogenea

    associata (osservando che queste sono due soluzioni dell’equazione note), si vuole

    determinare una soluzione particolare della forma:

    ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) x y xc x y xc x y2211

    ~ +=  

    dove ( ) ( ) xc xc21

    e non sono costanti ma funzioni di x.

    Imponendo che ( ) ( ) x y x y21

    e siano linearmente indipendenti e siano soluzioni

    dell’equazione differenziale si ottiene:

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    44/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    44

    ( ) ( )1212

    1

    2

    1212

    2

    1e

     y y y y

     f  y xc

     y y y y

     f  y xc

    ′−′

    −=′

    ′−′

    −=′  

    Integrando si ottengono

    ( ) ( ) xc xc

    21

    e che sostituiti in () danno l’integrale particolare

    cercato.

    In definitiva il problema di determinare una soluzione dell’equazione completa è

    ricondotto a quello di calcolare i due integrali indefiniti.

    Esempio

    Utilizzando il metodo di variazione delle costanti arbitrarie, risolvere la seguente

    equazione differenziale

    ( ) ( ) x

     x y x y2sin

    14   =+′′  

    sapendo che ( ) ( )  x x y x x y 2cose2sin21

      ==   sono due integrali dell’omogenea

    associata.

    Dobbiamo inizialmente verificare che le soluzioni assegnate siano linearmente

    indipendenti. Per questo è sufficiente verificare che risulta non nullo il seguente

    determinante:

    .21

    21

     y y

     y y

    ′′ 

     Nel nostro caso si ha:

    022sin22cos2

    2cos2sin

    21

    21 ≠−=−

    =′′  x x

     x x

     y y

     y y 

    Cerchiamo un integrale particolare del tipo:

    ( ) ( ) ( ) xc x xc x x y21

    2cos2sin~ ′⋅+′⋅=  

    ( )

    ( )2

    2cot

    2

    2sin

    12cos

    2

    1

    2

    2sin

    12sin

    1212

    1

    2

    1212

    2

    1

     x x x

     y y y y

     f  y xc

     x x

     y y y y

     f  y xc

    =−

    ⋅−

    ′−′

    −=′

    =−

    ⋅−=

    ′−′

    −=′

     

    Integrando (rispetto ad x) si ottiene:

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    45/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    45

    ( )

    ( ) b xdx xdx xcc

    a xdxdx xcc

    +==′=

    +==′=

    ∫∫

    ∫∫

    2sinlog21

    22cot

    2

    1

    2

    1

    22

    11

     

    quindi l’integrale particolare cercato è:

    ( ) ( ) ( )  xb x xa x xc x xc x x y 2cos2sinlog2

    12sin

    2

    12cos2sin~

    21    

      

     ++

     

      

     +=⋅+⋅=  

    l’integrale generale, come sempre, sarà dato dalla somma dell’integrale generale

    dell’omogenea associata più l’integrale particolare:

    ( )  xb x xa x xh xk  x y 2cos2sinlog2

    12sin

    2

    12cos2sin  

     

      

     ++

     

      

     +++= .

    7. L’equazione di Bernoulli

    Si chiama equazione di Bernoulli, un equazione differenziale del primo ordine del tipo

    ( ) ( ) ( ) ( ) ( )α  x y xb x y xa x y   +=′  

    con ( ) ( ) xbe xa  funzioni continue nell’intervallo [c,d] di α eℜ  numero reale diversoda 0 e da 1.

    L’equazioni di Bernoulli viene ricondotta, per poter essere risolta, ad un equazione

    lineare del primo ordine, tramite una sostituzione.

    La sostituzione è:

    ( ) ( )   α −= 1 x y x z   

    la cui derivata prima è:

    ( ) ( ) ( ) ( ) x y x y x z    ′−=′   −α α 1

    Esempio 1Risolvere la seguente equazione differenziale

    (*) ( ) x

     y x

     x

     y x y 32log

    2

    −−=′   ( )0≠ x  

    Si tratta di un equazione differenziale di Bernoulli con 2=α  . La sostituzione è:

    ( ) ( ) ( ) 121   −− ==  x y x y x z    ( )0≠ y  

    derivando:

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    46/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    46

     

    ( ) ( ) ( ) x y x y x z    ′−=′   −2  

    Sostituendo in (*) si trova:

    ( ) ( )  ( ) ( )

     x

     x yy x

     x

     x y y x y x y

    222

    2

    32log

    −−

    +=′−  

    da cui segue:

    ( ) x

     x

     x

     z  x z 

    2log3=−′  

    che rappresenta un equazione differenziale lineare del primo ordine.

    ( ) 

      

     +−=

     

      

     +=

      

     +=

     

      

     +=

    ∫∫  −

    −∫∫

    12log39

    12log

    2log2log)(

    3

    3

    4

    3

    log33

    33

     x x

    c xdx x

     xc x

    dxe x

     xcedxe

     x

     xce x z 

     x xloxdx

     xdx

     x

     

    risostituendo si trova:

    ( )

    ( ) ( )( )

     

      

     +−

      

     

     

      

     +−=

    ⇒  

       +−==

    12log39

    1

    112log3

    9

    1

    12log391)()(

    3

    3

    1

    3

    3

    3

    31

     x x

    c x

     x x

    c x x y

     x x

    c x x y x z 

     

    Esempio 2

    Risolvere la seguente equazione differenziale

    (*)  ye y y  x22   =−′  

    Si tratta di un equazione differenziale di Bernoulli con2

    1=α  . La sostituzione è:

    ( ) ( ) ( )21

    2

    11

     x y x y x z    ==  −

     

    derivando:

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    47/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    47

    ( ) ( ) ( ) x y x y x z    ′=′   − 21

    2

    Sostituendo in (*) si trova:

    ( ) ( ) ( ) ( )  ye x y y x y x y x y  x22

    12

    2

    1

    2

    12

    1

    2

    1

    2

    1

    ⋅=⋅−′  −−−

     

    da cui segue:

     xe z  z    =−′  

    che rappresenta un equazione differenziale lineare del primo ordine.

    ( ) xcedxeece x z   xdx xdx

    +=  

       ⋅+=   ∫   ∫∫

      −)(

    risostituendo si trova:

    ( ) ( ) ( )2221

    )()(  xce x y xce x y x z   x x +=⇒+==  

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    48/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    48

    8. Il Problema di Cauchy: le condizioni iniziali

    Abbiamo già osservato che l’insieme delle soluzione dell’equazione differenziale del

    secondo ordine è, in generale, costituita da una famiglia di funzioni dipendenti da due

     parametri21

    , cc . Tale famiglia prende il nome di integrale generale dell’equazione

    differenziale del secondo ordine. Per poter determinare una soluzione particolare

    dall’integrale generale è necessario assegnare due condizioni (tante quanti sono i

     parametri), se queste sono del tipo:

    ( )

    ( )

    =′

    =

    10

    00

     y x y

     y x y 

    il problema corrispondente si chiama Problema di Cauchy per un equazione

    differenziale del secondo ordine a coefficienti costanti.

    Esempio 1

    Risolvere il seguente problema di Cauchy:

    =′

    =

    =+′−′′

    0)0(

    0)0(

    127 4

     y

     y

    e y y y  x

     

    Abbiamo già risolto l’equazione di secondo grado completa e abbiamo trovato comeintegrale generale:

    (*)  x x  xeecec x y 43x2

    4

    1)(   ++=  

    E’ possibile determinare le due costanti utilizzando le condizioni assegnate. Deriviamo

     prima l’integrale generale:

     x x x  xeeecec x y 443x2

    4

    1434)(   +++=′  

    Sostituendo le condizioni assegnate si trova:

    0)0(21

      =+= cc y  

    0134)0(21  =++=′ cc y  

     ponendo a sistema e risolvendo si trova:

    1121

      =−= cc  

    Sostituendo in (*) il risultato trovato si trova il seguente integrale:

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    49/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    49

    ( )  x x ee x x y 341)(   +−= .

     Naturalmente il problema di Cauchy si può avere anche per un equazione differenziale

    del primo ordine:

    Esempio 2

    Risolvere il seguente problema di Cauchy:

    =

    =−′

    0)0(

    22

     y

     ye y y  x 

    Abbiamo già risolto l’equazione di Bernoulli il cui integrale generale è:

    (*) ( ) ( )22  xce x y  x +=  

    Sostituendo la condizioni assegnata si trova:

    00)0( 2 =⇒== cc y  

    Sostituendo in (*) il risultato trovato si trova il seguente integrale:

    ( )  xe x x y 22=  

    Esempio 3Risolvere il seguente problema di Cauchy:

    =

    =′

    4)0(

    23

     y

     y y 

    Integrando membro a membro si ottiene:

    ( )44 2424

    1c x yc x y   +±=⇒+=  

    L’integrale generale è definito per ogni2

    c x   −≥ .

    Imponendo la condizione inizi le si trova:

    64c

    :quindi positivo,quelloèsceglieredasegnoilcheimplicaquesto

    44 4

    =

    ±= c

     

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    50/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    50

    Si ottiene perciò:

    ( )4 328   +=  x y  

    Esempio 4

    Risolvere il seguente problema di Cauchy:

    =

    +=′

    π )0(

    cos

    31

     y

     y

     x y

     

    Si tratta di un equazione differenziale risolvibile col metodo di separazione delle

    variabili. Supposto π π 

    k  y 2

    2

    +±≠ e moltiplicando ambo i membri per cosy, infine

    integrando si ottiene:

    c x x y   ++= 22

    3sin

    Determiniamo la costante c imponendo la condizione iniziale e otteniamo c=0 quindi:

    2

    2

    3sin  x x y   +=  

    ora verrebbe naturale scrivere

     

      

     += 2

    2

    3arcsin  x x y  

    ma questo non è consentito in quanto ( ) ( ) 00arcsin0   == y  e non sarebbe più soddisfattala condizione iniziale. La spiegazione di questo dipende dal fatto che la funzione seno

    non è globalmente invertibile, infatti la sua inversa, l’arcoseno, esiste solo

    nell’intervallo

    2,

    2

    π π . Noi siamo interessati ad invertire la funzione seno in un

    intorno del punto π  . Per far questo consideriamo la funzione π −=  y z   che soddisfa lacondizione ( ) 00   = z   e inoltre

     

      

     +−=⇒−−=−=−= 22

    2

    3arcsin

    2

    3sin)sin(sin  x x z  x x y y z    π   

    quindi:

     

      

     +−= 2

    2

    3arcsin  x x y   π  .

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    51/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    51

     

    9. Il Teorema di Cauchy: esistenza e unicità della

    soluzione.

    A differenza di quanto avviene per le equazioni differenziali lineari, dove in generale è

    ragionevole aspettarsi che una o più soluzioni siano definite in tutto un intervallo

    assegnato a priori, nel caso di equazioni differenziali non lineari le soluzioni risultano,

    in generale, definite soltanto nell’intorno di un punto iniziale assegnato. Ecco perché si

     parla di Problema di Cauchy in piccolo (o locale), intendendo con questo che la

    soluzione del problema è relativa all’intorno considerato (cioè è locale).

    9.a Teorema di Cauchy (in 2ℜ )

    Sia ( ) y x f  ,  definita in un intorno rettangolare  IxJ  del punto ( )2

    00 ,   ℜ∈ y x .Supponiamo che:

    1. ( ) y x f  ,  sia continua nel rettangolo IxJ

    2. ( ) y x f  ,   sia lipschitziana rispetto ad y uniformemente per I  x ∈  , cioè esiste unacostante 0> K tale che:

    ( ) ( )2121

    ,,  y y K  y x f  y x f    −≤−  

     per J  y y I  x   ∈∈∀ 21 ,, .

     Allora esiste un numero reale 0>δ    ed esiste una ed una sola funzione )( x y y =  ,

    derivabile in [ ]δ δ    +−00

    , x x , che risolve in tale intervallo il problema di Cauchy

    =

    =′

    00)(

    ),(

     y x y

     y x f  y 

    Osservazioni

    • 

    Il teorema di Cauchy da una condizione sufficiente per l’esistenza e unicità dellasoluzione.

    •  L’ipotesi 1 garantisce l’esistenza della soluzione, mentre l’ipotesi 2 garantiscel’unicità.

    Verificare su una funzione è o meno lipschitziana non è sempre facile, ecco perché

    spesso non per stabilire la lipschitzianità si ricorre al seguente corollario.

  • 8/17/2019 Equazioni differenziali ordinarie.pdf

    52/84

    Equazioni Differenziali Ordinarie

    52

    9.b Corollario (del teorema di Cauchy)

    Sia ( ) y x f  ,  una funzione reale definita in IxJ . Supponiamo che f con la sua derivata

     parziale rispetto ad y, y

     f 

    ∂  siano funzioni continue in IxJ . Allora esiste un numero

    reale 0>δ   ed esiste una ed una sola funzione )( x y y =  , derivabile in [ ]δ δ    +−00

    , x x ,

    che risolve in tale intervallo il problema di Cauchy

    =

    =′

    00)(

    ),(

     y x y

     y x f  y.

    Il significato del corollario è il seguente:

     y

     f 

    ∂∂  continua in ( )  IxJ  y x   ∈

    00, ⇒   ( ) y x f  , lipschitziana rispetto ad y uniformemente

    rispetto ad x.

    Calcolare una derivata e verificare che sia continua nel punto assegnato è senza dubbio

     più facile che stabilire la lipschitzianità della funzione.

    Osservazione importante.

    Se y

     f 

    ∂ non è continua in ( )  IxJ  y x   ∈

    00, questo non implica che ( ) y x f  , lipschitziana

    rispetto ad y uniformemente rispetto ad x. L’implicazione vale solo in un verso!!!

    In mancanza della condizione sulla derivata non possiamo che andare a studiare la

    lipschitzianità della funzione. Anche se possiamo ancora fare alcune osservazioni.

    Dire che y

     f 

    ∂ non è continua in ( )  IxJ  y x   ∈

    00, cosa significa?

    Essenzialmente due cose.

    •  Può capitare che nel punto iniziale la derivata della funzione sia illimitata, in tal

    caso se il limite del rapporto incrementale è infinito, il rapporto incrementale(che poi sarebbe la condizione di lipschitzianità) non può essere limitato. Quindi

    diciamo meglio che se la derivata prima valutata nel punto iniziale non è

    continua ma tende all’infinito allora possiamo affermare che la funzione non è

    lipschitziana e che quindi la sol