Enterprise 2.0: istruzioni per l'uso
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17-Oct-2014 -
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Enterprise 2.0:Enterprise 2.0:istruzioni per l'usoistruzioni per l'uso
Gino Tocchetti
Knowwing srl – knowledge collaboration innovation
Workshop Laboratorio Enterprise 2.0
Confindustria Padova
12/5/2009, Padova
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Agenda
Cosa intendiamo per Enterprise 2.0
Perche' conviene considerare l'Enterprise 2.0
Ci sono vantaggi per tutti
Il lato B: vincoli e rischi
La via per l'Enterprise 2.0
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Vi ricordate quando solo 10-15 anni fa ...
Avere la mail era sufficiente per dire di “essere” in internet (dal 1978)
Le persone “partecipavano” “solo” ai newsgroup (dal 1988)
Gli “utenti” di internet erano “appassionati”
Pubblicavano su Internet solo Aziende e Istituzioni
I “siti aziendali” erano quasi sempre “brochure online” (il www dal 1991)
Pubblicare e gestire un sito richiedeva assistenza tecnica e l'incarico ad un webmaster
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Quel “passato” e' la versione 1.0
Ma...– i contenuti erano decisi dall' “alto”
• la comunicazione era mono-direzionale– l'aggregazione degli utenti era limitata ai newsgroup
• che erano organizzati come “silos”– la New Economy non era cosi' “new” e troppo sovrastimata (flop
del 2001)
Rispetto alla TV c'erano importanti vantaggi– si poteva scegliere quello che si voleva
vedere• a qualsiasi ora, per il tempo
desiderato• accedendo a piu' informazioni• grazie ai motori di ricerca
(Google, 1998)
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… e poi un cambio epocale Prende piede l'open-software (Linux, 1991)
– il prezzo di molti software tende a zero
L'accesso ad internet e' disponibile nelle case– i costi diventano accessibili a molti
Le funzionalita' dei software si semplificano– nascono strumenti semplici e per “tutti”,
come il blog (Dave Winer, 1997)
Nascono le piattaforme di servizi web, che offrono accesso facilitato e gratuito a tutti (e anche visibilita')
– I primi social network aprono nel 2002– O'Reilly lancia il primo Web 2.0 Summit nel 2004
LE PERSONE iniziano a prendere “possesso” della Rete
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Dunque il Web 2.0 e' ... PERSONE, PERSONE, PERSONE
– Contenuti prodotti dagli utenti “dal basso”– Conversazione da pari a pari– Relazione e socialita'– Generosita' e scambio non economico– Conoscenza e trasparenza– Lifestreaming– Reputazione e fiducia spontanea– Narcisismo e protagonismo– Liberta' e democrazia– Assenza di gerarchia e controllo– Creativita' e “intelligenza collettiva”– Disponibilita' e collaborazione
t
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Non solo socializzazione ... … MA ANCHE COLLABORAZIONE
– Condivisione (e modifica) di file– Condivisione di agende– Collaborazione alla stesura di documenti – Alerting e monitoring– Coordinamento di team– Analisi e intelligence di gruppo– Assistenza e trasferimento di conoscenza– Streaming di eventi e riunioni– Apprendimento assistito
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In sintesi
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Allora perche' non in azienda ?
Enterprise 2.0 consiste nell'utilizzo delle piattaforme emergenti di tipo “sociale” all'interno delle aziende, o tra le aziende e i loro partner e clienti.
(*) Andrew McAfee, professore ad Harvard dal 1998, in Technology and Operations Management, ha usato per la prima volta il termine nell'articolo “Enterprise 2.0: The Dawn of Emergent Collaboration”, 2006
(*) Piattaforme nel senso che danno “persistenza nel tempo” ai contributi degli utenti. “Emergenti” nel senso di “prive-di-credenziali”, dinamiche, navigabili, estensibili, e svincolate dai flussi di lavoro.
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Migliora tutto l'ecosistema aziendale (*)
PERSONALE
MGMT PROPRIETA'
CLIENTIPARTNER
IT
FORNITORI RETEVENDITA
ISTITUZIONI AGENZIE
(*) dipende dal comparto e dalle caratteristiche dell'azienda
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I mercati sono conversazioni In internet un link vale come “amico”
– perche' l'atteggiamento e' di disponibilita'• disponibilita' che non puo' essere tradita
– perche' si scambiano molte informazioni• l'omerta' genera sfiducia • Informazioni incoerenti vengono subito
“scoperte”– la reputazione online e' quindi legata alla sincerita' e
alla generosita' • il messaggio dichiaratamente inganevole
della pubblicita' non funziona• la comunicazione di tipo 1.0 sui canali
tipicamente 2.0, NON funziona, e puo' essere spesso un boomerang
(1999)
(2006)
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Partecipare alla conversazione
1.0
2.0
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Parlarsi conviene sempre...
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...purche' le informazioni siano “usabili”
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Legare persone, contenuti e contesti
Non si tratta di trovare il miglior documento, ma la migliore persona in un dato contesto
La migliore risposta ai 400.000.000.000 di mail al giorno, solo in Italia
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Raggiungere le persone e' il “punto”
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Ci sono vantaggi per tutti (1) PERSONALE
– Apprezzano un uso migliore del proprio tempo– Hanno occasione di emergere come persone– Trovano aiuto nella collaborazione– Migliore clima in azienda
MANAGEMENT E PROPRIETA'– Strutture piu' snelle e meno costose– Maggiore capacita' di ascolto del mercato– Maggiore velocita' di risposta– Qualita' piu' elevata nelle decisioni– Prodotti/servizi a maggior valore aggiunto– Fidelizzazione delle risorse
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Ci sono vantaggi per tutti (2) IT
– Strumenti a basso costo, spesso di tipo SAAS– Estrema facilita' di utilizzo– Elevata integrabilita' e aderenza a standard– Competenza diffusa sulle tecnologie sottostanti
CLIENTI / PARTNER– Maggiore trasparenza da parte dell'azienda– Interazione e collaborazione facilitate – Risposte piu' rapide e pertinenti– Maggiore livello di soddisfazione– Minori costi di coordinamento
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Le previsioni sono ottimistiche
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Ma c'e' anche un lato B
sul piano organizzativo (persone) – la cultura e il sistema di regole deve favorire la collaborazione– il sistema incentivante e' un fattore critico di successo – la struttura organizzativa pre-esistente dev'essere sufficiente
flessibile da permettere ampi spazi di autonomia
su quello tecnologico– gli strumenti devono essere facili da usare– la gestione dei rischi per la “sicurezza” diventa critica
Introdurre i modelli a rete che hanno avuto successo in Internet, nel contesto aziendale, pone sfide:
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Apertura e perdita di controllo
Requisiti per l'azienda moderna
Requisiti per l'Enterprise 2.0
Organizzazione piatta si siProcessi fluidi si si
Agilita' e adattamento si si
Semplicita' si si
Velocita' si si
Sistemi informativi flessibili si si
Capacita' di ascolto si si
Architettura distribuita si si
Ampie deleghe si si
Orari flessibili si si
Orientamento alla conoscenza
si si
Collaborazione si siTrasparenza si si
Norme proscrittive, etiquette si si
La perdita di controllo non e' un “effetto collaterale” negativo dell'Enterprise 2.0, ma una necessita' da fronteggiare in ogni caso
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La questione del ROI Occorre misurare il costo del NON-INTERVENTO, cioe' quello del modo
di lavorare tradizionale, e usarlo come riferimento
Occorre considerare che l'Enterprise 2.0 accelera, in generale, le dinamiche relazionali e conoscitive pre-esistenti, ma in taluni casi rivoluziona le stesse dinamiche, e quindi vecchi parametri non hanno piu' senso dopo l'intervento
Occorre ricordare che qualunque schema metrico si adotti, esso consente solo un'approssimazione del valore generato in termini di capitale sociale e intellettuale
E' veramente utile calcolare il ROI ? Conviene svolgere piccoli interventi e misurarne i risultati: ma il vero
valore si ottiene quando e' coinvolta una massa significaiva di utenti
Si stanno accumulando casi studio di riferimento (per lo piu' all'estero)
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ROI: un'indagine Forrester
“IT Will Measure Web 2.0 Tools Like Any Other App”, Forrester.com
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Per la Gen Y, il Web 2.0 e' lo status quo Per la prima volta nella storia, ci sono 4 generazioni che lavorano nella
stessa azienda (Lynne Lancaster, David Stillman, 2002):– i Traditionalisti (61/>80 anni): nati prima del 1946, hanno conosciuto la
guerra, e costumi sociali molto rigorosi
– i Baby boomers (42/60): nati tra il 1946 e 1964, costituiscono la maggior parte della popolazione di lavoratori attivi; hanno visto la comparsa sul mercato di molti prodotti e quindi ne ricordano il periodo in cui non esistevano; si sono informati a lungo soltanto con la TV, necessariamente
– la Generazione X (26/41): sono entrati nel mondo del lavoro negli anni '90, e sono una fascia piu' piccola (famiglie meno numerose, madri lavoratrici); abituati alla tecnologia e al cambiamento; hanno ottenuto in meno tempo, rispetto alla generazione precedente, condizioni di lavoro piu' consone e favorevoli
– la Generazione Y o anche “Millennials” (18/25): hanno iniziato a lavorare nel 2000, immersi nella tecnologia multimediale, nel mondo globalizzato; disponibili alla mobilita', dovranno cambiare lavoro 7/10 volte e probabilmente anche carriera. Questi danno l'Enterprise 2.0 per scontato.
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La via per l'Enterprise 2.0 Sperimentale
– La tecnologia consente di sperimentare a costo bassissimo– Identificare aree di intervento nei processi di business– Predisporre soluzioni efficaci nella quotidianita'– Obiettivi semplici e misurabili– Approccio a piccoli passi, time-boxed, replicabili
Focalizzata sulle “persone”– La trasformazione culturale e' il vero obiettivo– Le idee migliori le hanno spesso proprio gli utenti– Utenti motivati ed entusiasti sono una garanzia di successo– Coinvolgere l'intero ecosistema dei referenti, per non averli come
interlocutori intransigenti nel seguito
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Ci sono tecniche e linguaggi da imparare
MarketIQ – Enterprise Content Management Association, USA, 2008
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Morale gia' condivisa da molti
Non c'e' altro modo per comprendere
i “social media”
se non partecipando
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Gino Tocchetti
Consulente direzionale, interim manager, business developer
Titolare di Knowwing srl - [email protected]
Fondatore di Ecosistema 2.0 – ecosistema20.ning.com
Blog: knowledgeecosystem.blogspot.comenterprise2punto0.blogspot.comenterprise20cookies.tumblr.com
Gtalk (IM): [email protected]: gino.tocchetti