Emagazine 5 2013

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IN QUESTO NUMERO: •GLI EBOOK MIGLIORANO IL MONDO •L’EDITORIA DIGITALE SI DÀ APPUNTAMENTO A ROMA •WUZ.IT DIVENTA SOCIAL •LA RUBRICA “ROBA DA READER•LA RECENSIONE DI “LE ROCKSTAR NON MUOIONO MAI DI DANIELE PASQUINI •TUTTE LE NEWS DI “INTO THE NETN.05 2013 magazine

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Il primo Magazine dedicato al panorama della nuova editoria digitale con notizie e retroscena del mondo degli eBook. In questo numero:   • Gli eBook migliorano il mondo • L'editoria digitale si dà appuntamento a Roma   • Wuz.it diventa social • Il cartello degli eBook: la storia fino ad adesso • La Rubrica “Roba da Reader” • La recensione di “Le rockstar non muoiono mai” di Daniele Pasquini • Le classifiche di IBS, BookRepublic, Net-Ebook e Kindle store, aggiornate con i 5 eBook più venduti nel mese di giugno • In regalo un estratto dalle prime pagine di "E mo t'ammazzo" di Absolutely Free Editore • Into the net, tutte le ultime notizie dalla rete in fatto di editoria digitale riassunte in pochi tweet

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Page 1: Emagazine 5 2013

IN QUESTO NUMERO:

•GLI EBOOK MIGLIORANO IL MONDO•L’EDITORIA DIGITALE SI DÀ APPUNTAMENTO A ROMA

•WUZ.IT DIVENTA SOCIAL•LA RUBRICA

“ROBA DA READER”

•LA RECENSIONE DI “LE ROCKSTAR

NON MUOIONO MAI ” DI DANIELE PASQUINI

•TUTTE LE NEWS DI “INTO THE NET”

N.05 2013

magazine

Page 2: Emagazine 5 2013

Il primo Magazine dedicato al panorama della nuova editoria

digitale. Notizie e retroscena del mondo degli eBook

e dell'editoria digitale. Un modo diretto per aumentare

il grado di “informazione” dei lettori sulle tematiche

editoriali che li interessano e riguardano direttamente.

N.05 - 2013e.Magazine

Page 3: Emagazine 5 2013

Il primo Magazine dedicato al panorama della nuova editoria

digitale. Notizie e retroscena del mondo degli eBook

e dell'editoria digitale. Un modo diretto per aumentare

il grado di “informazione” dei lettori sulle tematiche

editoriali che li interessano e riguardano direttamente.

N.05 - 2013e.Magazine

Page 4: Emagazine 5 2013

Che i contenuti digitali possano essere una valida alternativa all'uso spropositato di carta, allo spreco di materiali e al-l'utilizzo massivo di im-mensi macchinari tipo-grafici che concorrono alla creazione di un libro cartaceo è ormai una certezza.

Certo, premesso che l'utente che compra un ebook reader, lo utiliz-

zi se non proprio al suo massimo poten-ziale, comunque in maniera continuati-va; premesso, in-somma, che non legga solo un ebook all'anno!

Ma più i libri digitali diventano una parte ovvia della nostra realtà quotidiana, più nasco-no iniziative originali e creative, che non si fermano alla mera creazio-ne e vendita di eBook ma che danno il loro contributo e impattano sul mondo non solo in termini di alberi salvati.

La possibilità di inviare con un clic milioni di libri in giro per il globo ha infatti ispirato due

interessanti iniziative che hanno lo scopo nobile e ultimo della bene-ficenza.

"Library for all" par-te dal concetto che i

paesi in via di svi-luppo non necessi-tino tanto (o non soltanto) di pacchi di cibi e medicina-li, quanto di strut-ture e infrastruttu-re che permettano agli abitanti di ac-

2

N.05 - 2013

Editoriale

FOCUS ON

Wuz.it diventa social

CLASSIFICHE E RECENSIONI

SCOPRI LE TOP 5, LA RECENSIONE DI “Le rockstar non muoiono mai” di

Daniele Pasquini, IL PERCORSO DI LET-TURA E I LIBRI DEL MESE

CON SIMPLICISSIMUS DA EATALY INTO THE NET

IL CARTELLO DEGLI EBOOK

Gli eBook migliorano

il mondo

LE BIBLIOTECARIE NEWYORKESI

DI “LIBRARY FOR ALL” E LE INIZIATIVE LEGATE

AGLI EBOOK DI “HUMBLE-

BUNDLE” CI RICORDANO COME SIA FACILE E GIUSTO

DIFFONDERE CULTURA TRAMITE IL DIGITALE.Nicoletta Azzolini

Page 5: Emagazine 5 2013

Che i contenuti digitali possano essere una valida alternativa all'uso spropositato di carta, allo spreco di materiali e al-l'utilizzo massivo di im-mensi macchinari tipo-grafici che concorrono alla creazione di un libro cartaceo è ormai una certezza.

Certo, premesso che l'utente che compra un ebook reader, lo utiliz-

zi se non proprio al suo massimo poten-ziale, comunque in maniera continuati-va; premesso, in-somma, che non legga solo un ebook all'anno!

Ma più i libri digitali diventano una parte ovvia della nostra realtà quotidiana, più nasco-no iniziative originali e creative, che non si fermano alla mera creazio-ne e vendita di eBook ma che danno il loro contributo e impattano sul mondo non solo in termini di alberi salvati.

La possibilità di inviare con un clic milioni di libri in giro per il globo ha infatti ispirato due

interessanti iniziative che hanno lo scopo nobile e ultimo della bene-ficenza.

"Library for all" par-te dal concetto che i

paesi in via di svi-luppo non necessi-tino tanto (o non soltanto) di pacchi di cibi e medicina-li, quanto di strut-ture e infrastruttu-re che permettano agli abitanti di ac-

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N.05 - 2013

Editoriale

FOCUS ON

Wuz.it diventa social

CLASSIFICHE E RECENSIONI

SCOPRI LE TOP 5, LA RECENSIONE DI “Le rockstar non muoiono mai” di

Daniele Pasquini, IL PERCORSO DI LET-TURA E I LIBRI DEL MESE

CON SIMPLICISSIMUS DA EATALY INTO THE NET

IL CARTELLO DEGLI EBOOK

Gli eBook migliorano

il mondo

LE BIBLIOTECARIE NEWYORKESI

DI “LIBRARY FOR ALL” E LE INIZIATIVE LEGATE

AGLI EBOOK DI “HUMBLE-

BUNDLE” CI RICORDANO COME SIA FACILE E GIUSTO

DIFFONDERE CULTURA TRAMITE IL DIGITALE.Nicoletta Azzolini

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quisire conoscenze.“Library for all” è dunque una piatta-forma progettata per funzionare in situazione precarie (ovvero con tablet low-cost e con-nessioni traballanti) che si sta riempiendo di contenu-ti digitali ed educativi gra-zie al supporto di alcuni editori ma soprattutto gra-zie al crowdfunding. Il progetto, infatti, è stato lanciato tramite il famoso portale Kickstarter e a una settimana dalla chiusura

del fondo, ha già ricevuto più del 90% della cifra richiesta.

Il progetto è ambizioso ma anche più che abbordabile, proprio grazie alle possibilità del digitale e se sarà, come sembra probabi-le, definitivamente finanziato, potrà raggiun-gere più di 250 milioni di bambini in tutto il mondo. Altro progetto ma con finalità sempre simila-re è “Humble eBook Bundle”, una raccolta di eBook (questa volta di genere sci-fi) che l’utente può comprare DRM-free facendo una donazione a piacere. Presi separatamente i titoli proposti coste-rebbero più di 70 dollari, acquistati invece nell’Humble Bundle, non solo il lettore può ottenere un forte sconto ma saprà anche di finanziare tanto enti benefici quanto le asso-ciazioni degli autori. Un modo intelligente per diffondere l’amo-re per la lettura, promuovere libri, renderli più accessibili e al contempo, grazie agli alti numeri delle donazioni (l’ultimo bundle ha già venduto più di 18,000 pacchetti in me-no di due giorni) un modo per finanziare enti e associazioni che a loro volta si dedica-no a valorizzare e sponsorizzare la cultura.

3

magazine

Mensile on line di informazio-ne librariaRegistrazione presso il Tribunale Civile di Roman° 269/2011 del 20-09-2011 Copia digitale gratuita

Edito da Absolutely Freevia Roccaporena, 44 00191 RomaIN REDAZIONE Daniele Azzolini direttore responsabile Moreno Scorpioni inchieste

Gianluca Comuniello recensioni Nicoletta Azzolini Oscar Manciniinterviste e rubriche Ivan Pasquariello segreteria redazione Francesca Cicchitti pubblicità visita il sito absolutelyfree.it

Cory Doctorow, uno degli autori dell’ultimo bundle disponibile ha sponsorizzato l’iniziativa, sottolineandone il valore nella diffusione

della cultura e della lettura.

Page 7: Emagazine 5 2013

quisire conoscenze.“Library for all” è dunque una piatta-forma progettata per funzionare in situazione precarie (ovvero con tablet low-cost e con-nessioni traballanti) che si sta riempiendo di contenu-ti digitali ed educativi gra-zie al supporto di alcuni editori ma soprattutto gra-zie al crowdfunding. Il progetto, infatti, è stato lanciato tramite il famoso portale Kickstarter e a una settimana dalla chiusura

del fondo, ha già ricevuto più del 90% della cifra richiesta.

Il progetto è ambizioso ma anche più che abbordabile, proprio grazie alle possibilità del digitale e se sarà, come sembra probabi-le, definitivamente finanziato, potrà raggiun-gere più di 250 milioni di bambini in tutto il mondo. Altro progetto ma con finalità sempre simila-re è “Humble eBook Bundle”, una raccolta di eBook (questa volta di genere sci-fi) che l’utente può comprare DRM-free facendo una donazione a piacere. Presi separatamente i titoli proposti coste-rebbero più di 70 dollari, acquistati invece nell’Humble Bundle, non solo il lettore può ottenere un forte sconto ma saprà anche di finanziare tanto enti benefici quanto le asso-ciazioni degli autori. Un modo intelligente per diffondere l’amo-re per la lettura, promuovere libri, renderli più accessibili e al contempo, grazie agli alti numeri delle donazioni (l’ultimo bundle ha già venduto più di 18,000 pacchetti in me-no di due giorni) un modo per finanziare enti e associazioni che a loro volta si dedica-no a valorizzare e sponsorizzare la cultura.

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magazine

Mensile on line di informazio-ne librariaRegistrazione presso il Tribunale Civile di Roman° 269/2011 del 20-09-2011 Copia digitale gratuita

Edito da Absolutely Freevia Roccaporena, 44 00191 RomaIN REDAZIONE Daniele Azzolini direttore responsabile Moreno Scorpioni inchieste

Gianluca Comuniello recensioni Nicoletta Azzolini Oscar Manciniinterviste e rubriche Ivan Pasquariello segreteria redazione Francesca Cicchitti pubblicità visita il sito absolutelyfree.it

Cory Doctorow, uno degli autori dell’ultimo bundle disponibile ha sponsorizzato l’iniziativa, sottolineandone il valore nella diffusione

della cultura e della lettura.

Page 8: Emagazine 5 2013

Si è tenuta lo scorso 5 giugno al cen-tro congressi Eataly di Roma la con-vention di Simplicissimus Book Farm, uno tra i maggiori distributori di eBook in Italia insieme al gruppo Mondadori, Edigita e BookRepublic. Un incontro che è stato un momento di confronto (ma anche di scontro) per gli editori distribuiti da Stealth (la piatta-forma di distribuzione creata da Simpli-cissimus) e per coloro che si affacciano timidamente al mercato dell’editoria digitale. Ma anche un incontro fortemente volu-to da Antonio Tombolini che ha cerca- to il faccia a faccia insieme al suo team

(quasi) al completo con gli editori distri-buiti per fare il punto sulla rapida e pro-fonda rivoluzione che sta investendo l’editoria, per definire la situazione at-tuale e per analizzare i trend e le pro-spettive future.

Insieme ai 200 editori intervenuti, tra cui Raffaello Avanzini, Ad di Newton Compton Editori, e alla luce di grafici e dati riguardanti direttamente la piatta-forma STEALTH, il CEO di Simplicis-simus ha raccolto interventi e domande da parte degli ospiti.

Tre i topic fondamentali toccati:

1. Editoria digitale, bufala o realtà?

2. I numeri, i numeri

veri per favore: ma quanti

eBook si vendono in Italia? E quanto è forte STEALTH?

3. Ma alla fine, ci si guadagna o no? E chi ci guadagna?

4

SPECIALE

L’editoria digitale

si dà appunta-mento a Roma

nel regno del gusto di Eataly

«Nel 2017 negli Stati Uniti il mercato degli ebook supererà

quello dei libri di carta», ha affermato il CEO di Simplicissimus

Antonio Tombolini, aprendo la convention, «e questo deve

far riflettere».

Moreno ScorpioniAntonio Tombolini, CEO di Simplicissimus

Page 9: Emagazine 5 2013

Si è tenuta lo scorso 5 giugno al cen-tro congressi Eataly di Roma la con-vention di Simplicissimus Book Farm, uno tra i maggiori distributori di eBook in Italia insieme al gruppo Mondadori, Edigita e BookRepublic. Un incontro che è stato un momento di confronto (ma anche di scontro) per gli editori distribuiti da Stealth (la piatta-forma di distribuzione creata da Simpli-cissimus) e per coloro che si affacciano timidamente al mercato dell’editoria digitale. Ma anche un incontro fortemente volu-to da Antonio Tombolini che ha cerca- to il faccia a faccia insieme al suo team

(quasi) al completo con gli editori distri-buiti per fare il punto sulla rapida e pro-fonda rivoluzione che sta investendo l’editoria, per definire la situazione at-tuale e per analizzare i trend e le pro-spettive future.

Insieme ai 200 editori intervenuti, tra cui Raffaello Avanzini, Ad di Newton Compton Editori, e alla luce di grafici e dati riguardanti direttamente la piatta-forma STEALTH, il CEO di Simplicis-simus ha raccolto interventi e domande da parte degli ospiti.

Tre i topic fondamentali toccati:

1. Editoria digitale, bufala o realtà?

2. I numeri, i numeri

veri per favore: ma quanti

eBook si vendono in Italia? E quanto è forte STEALTH?

3. Ma alla fine, ci si guadagna o no? E chi ci guadagna?

4

SPECIALE

L’editoria digitale

si dà appunta-mento a Roma

nel regno del gusto di Eataly

«Nel 2017 negli Stati Uniti il mercato degli ebook supererà

quello dei libri di carta», ha affermato il CEO di Simplicissimus

Antonio Tombolini, aprendo la convention, «e questo deve

far riflettere».

Moreno ScorpioniAntonio Tombolini, CEO di Simplicissimus

Page 10: Emagazine 5 2013

Come c’era da aspettarsi, l’argomento che più ha solleticato l’attenzione de-

gli editori è stato quello del prezzo dei libri digitali. Prendendo spun-to dai dati estratti dalla piattaforma, è risultato che gli eBook più remu-nerativi sono quel-li a €4,99: alme-no per quanto ri-guarda gli editori presenti nella piat-taforma STEALTH, un eBook a €4,99 vende praticamen-te il doppio di uno a €3,99. Dato interessante è an-che quello che ri-guarda i sottoco-sto, che pone final-mente fine al dibat-tito: tra un eBook a €0,99 e uno a €1,99 non c’è poi così tanta differen-za nella media del-le vendite.

La discussione si è poi spostata sullo stato dell’arte di SBF, sull’andamento del mercato digitale in Italia e sulle prospettive future dell’editoria elettro-nica. In particolare, Tombolini ha po-sto l’accento su alcuni dati: degli

8840 editori presenti in Ita-lia, solo 930 hanno digitaliz-zato completa-mente o in par-te il proprio ca-talogo. Di que-sti publishers digitali, Stealth ne distribuisce circa il 60% (più o meno 600 edi-tori) mentre il restante 40% è diffuso da altre piattaforme elet-troniche.Tombolini ha spiegato che que-sta di Simplicissi-mus è una scelta aziendale preci-sa: quella cioè di puntare sui pic-coli e medi edito-ri i quali, sce-

gliendo la piattaforma Stealth, posso-no vedere i loro libri digitali presenti sugli store on-line e incoraggiandoli così a investire con nuovi prodotti edi-toriali. Complessivamente, ha sottoli-

5

«Dati e grafici sono fondamentali per analizzare la situazione attuale e com-prendere la direzione da seguire, in qualsiasi impresa» afferma Tombolini, che

conclude: «Per questo è importante saperli leggere con attenzione».

Page 11: Emagazine 5 2013

Come c’era da aspettarsi, l’argomento che più ha solleticato l’attenzione de-

gli editori è stato quello del prezzo dei libri digitali. Prendendo spun-to dai dati estratti dalla piattaforma, è risultato che gli eBook più remu-nerativi sono quel-li a €4,99: alme-no per quanto ri-guarda gli editori presenti nella piat-taforma STEALTH, un eBook a €4,99 vende praticamen-te il doppio di uno a €3,99. Dato interessante è an-che quello che ri-guarda i sottoco-sto, che pone final-mente fine al dibat-tito: tra un eBook a €0,99 e uno a €1,99 non c’è poi così tanta differen-za nella media del-le vendite.

La discussione si è poi spostata sullo stato dell’arte di SBF, sull’andamento del mercato digitale in Italia e sulle prospettive future dell’editoria elettro-nica. In particolare, Tombolini ha po-sto l’accento su alcuni dati: degli

8840 editori presenti in Ita-lia, solo 930 hanno digitaliz-zato completa-mente o in par-te il proprio ca-talogo. Di que-sti publishers digitali, Stealth ne distribuisce circa il 60% (più o meno 600 edi-tori) mentre il restante 40% è diffuso da altre piattaforme elet-troniche.Tombolini ha spiegato che que-sta di Simplicissi-mus è una scelta aziendale preci-sa: quella cioè di puntare sui pic-coli e medi edito-ri i quali, sce-

gliendo la piattaforma Stealth, posso-no vedere i loro libri digitali presenti sugli store on-line e incoraggiandoli così a investire con nuovi prodotti edi-toriali. Complessivamente, ha sottoli-

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«Dati e grafici sono fondamentali per analizzare la situazione attuale e com-prendere la direzione da seguire, in qualsiasi impresa» afferma Tombolini, che

conclude: «Per questo è importante saperli leggere con attenzione».

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neato l’imprendito-re marchigiano, sono oltre 20.000 i titoli distribuiti dalla piattaforma Stealth.

Non solo un mo-mento per fermarsi a riflettere insieme ai propri clienti sul-l’editoria digitale ma anche una giornata per promuo-vere e pre-sentare le novità della

piattaforma. Nel pomeriggio infatti la parola è passata a Enrica Menozzi e Luca Razzano, ri-spettivamente Con-tent Acquisition Manager e Develo-per di SBF, che han-no illustrato le mo-difiche apportate

alla piattaforma Stealth tra cui la possibilità di caricare files di tutti i for-mati e di tut-

te le dimensioni, la consulta dello stori-co delle schede del libro e l’upload mas-sivo dei metadati.

Federico Pugnalo-ni, CTO di SBF, ha presentato Backty-po, strumento di authoring che per-mette di produrre e auto-pubblicare contenuti editoriali

digitali in maniera diretta, senza la necessità di ricorrere a costose procedure di conversione; Stealth Comics, ossia uno strumento utile per distribuire fumetti in Ultima Kiosk, al fine di averne una lettura corretta vignetta per vignetta; e infine Stealth books for kids, in cui l’equili-brio tra componente grafica e testo risulti ideale al fine di realizzare otti-mi eBook per ragazzi.

A chiudere i lavori della Convention Luca Conti, consulente di comunica-zione e blogger, il quale ha annuncia-to l’approdo di Simplicissimus Book Farm in Brasile, testimoniando così la vocazione globale dell’azienda di Antonio Tombolini.

visita il sito absolutelyfree.it6

Il centro congressi di Eataly Roma

Page 13: Emagazine 5 2013

neato l’imprendito-re marchigiano, sono oltre 20.000 i titoli distribuiti dalla piattaforma Stealth.

Non solo un mo-mento per fermarsi a riflettere insieme ai propri clienti sul-l’editoria digitale ma anche una giornata per promuo-vere e pre-sentare le novità della

piattaforma. Nel pomeriggio infatti la parola è passata a Enrica Menozzi e Luca Razzano, ri-spettivamente Con-tent Acquisition Manager e Develo-per di SBF, che han-no illustrato le mo-difiche apportate

alla piattaforma Stealth tra cui la possibilità di caricare files di tutti i for-mati e di tut-

te le dimensioni, la consulta dello stori-co delle schede del libro e l’upload mas-sivo dei metadati.

Federico Pugnalo-ni, CTO di SBF, ha presentato Backty-po, strumento di authoring che per-mette di produrre e auto-pubblicare contenuti editoriali

digitali in maniera diretta, senza la necessità di ricorrere a costose procedure di conversione; Stealth Comics, ossia uno strumento utile per distribuire fumetti in Ultima Kiosk, al fine di averne una lettura corretta vignetta per vignetta; e infine Stealth books for kids, in cui l’equili-brio tra componente grafica e testo risulti ideale al fine di realizzare otti-mi eBook per ragazzi.

A chiudere i lavori della Convention Luca Conti, consulente di comunica-zione e blogger, il quale ha annuncia-to l’approdo di Simplicissimus Book Farm in Brasile, testimoniando così la vocazione globale dell’azienda di Antonio Tombolini.

visita il sito absolutelyfree.it6

Il centro congressi di Eataly Roma

Page 14: Emagazine 5 2013

Denise Cote, giudice americano, ha ancora alcune settimane per decidere se e quanto Apple (e cinque maggiori editori america-ni) sia di fatto colpevole di aver imposto un cartello sul prezzo degli ebook. 

Per chi non sapesse cosa sta succedendo e in che cosa sia rimasto impelagato il colosso di Cupertino, proponiamo un resoconto della situazione.

I cinque editori finiti nel mirino della giusti-zia insieme ad Apple sono Hachette, Har-perCollins, Macmillan, Penguin, and Si-mon & Schuster. L'accusa, depositata a New York,  è quella

di aver contrattato per facilitare, da parte di Apple, gli sforzi di questi editori a mettere un punto sulla competizione dei prezzi, imponendo invece i propri tramite un mo-dello distributivo "ad agenzia".

Tutto è nato da qui: nel 2010 venne messo in commercio il primo iPad e da subito si cominciò a utilizzare il metodo di vendita ad agenzia per il mercato eBook. Il Modello Agenzia proibisce in sostanza ai partner di vendere altrove a minor prezzo i medesimi titoli presenti su iBookstore. Se a quel pun-to su iBookStore richiedi anche che il prez-zo degli eBook oscilli per forza tra determi-nate cifre (generalmente dai 12,99 dollari

in su) ecco che tutto il mercato si deve per forza adattare ai prezzi (tendenzialmente più alti) messi su iBookstore.

Amazon, invece, aveva tentato di imporre la propria idea, ovvero che per un utente il mas-simo proponibile per un eBook fosse 9,99 dollari.Questo creò non pochi problemi con gli edi-tori, che avevano la sensazione di svendere il proprio prodotto (e che stavano cercando anche di riprendere accordi con gli autori riguardo alle royalties); alcuni, addirittura, cancellarono i propri prodotti dal portale.E finirono, quindi, ad accordarsi con Apple affinché venisse imposto sul mercato un prezzo più alto e affinché anche gli altri sto-re, Amazon compresa, dovessero adattarsi.O almeno di questo vengono accusati e già Simon & Schuster, Hachette Book Group e HarperCollins hanno reso noto di voler patteggiare.

Apple (e anche Macmillan) invece  nega ogni accusa e anzi sostiene con fermezza quanto tutta l'operazione non fosse nien-t'altro che una normale trattativa editore/di-stributore e come in realtà il tutto avesse portato più benefici al mercato degli eBook di quanto non avrebbe fatto la politica ag-gressiva di Amazon.

Il dipartimento di giustizia americano, co-munque, ha a propria disposizione mail su mail e telefonate su telefonate fra i pezzi grossi della Apple e quelli delle case editrici nonché una serie di note e mail inviate inter-namente alla Apple per decidere di volta in volta la rotta da tenere.

Tutti gli editori al banco non hanno negato le trattazioni (così come non hanno negato di aver anche cercato di trattare con Amazon) ma hanno reso noto quanto il prezzo di $9,99 di Amazon li spaventasse (alcuni han-no anche sottolineato che Amazon arrivò a minac-ciarli) e come dal canto loro fosse inevitabi-le dover trovare un punto di incon-tro con Apple.

7

Nicoletta Azzolini

IL FOCUS

Il cartello degli eBook: la storia fino ad adesso

Ecco come Apple è finita davanti al giudice insieme a cinque tra i maggiori editori

americani per un sospetto cartello sul prezzo degli eBook.

Page 15: Emagazine 5 2013

Denise Cote, giudice americano, ha ancora alcune settimane per decidere se e quanto Apple (e cinque maggiori editori america-ni) sia di fatto colpevole di aver imposto un cartello sul prezzo degli ebook. 

Per chi non sapesse cosa sta succedendo e in che cosa sia rimasto impelagato il colosso di Cupertino, proponiamo un resoconto della situazione.

I cinque editori finiti nel mirino della giusti-zia insieme ad Apple sono Hachette, Har-perCollins, Macmillan, Penguin, and Si-mon & Schuster. L'accusa, depositata a New York,  è quella

di aver contrattato per facilitare, da parte di Apple, gli sforzi di questi editori a mettere un punto sulla competizione dei prezzi, imponendo invece i propri tramite un mo-dello distributivo "ad agenzia".

Tutto è nato da qui: nel 2010 venne messo in commercio il primo iPad e da subito si cominciò a utilizzare il metodo di vendita ad agenzia per il mercato eBook. Il Modello Agenzia proibisce in sostanza ai partner di vendere altrove a minor prezzo i medesimi titoli presenti su iBookstore. Se a quel pun-to su iBookStore richiedi anche che il prez-zo degli eBook oscilli per forza tra determi-nate cifre (generalmente dai 12,99 dollari

in su) ecco che tutto il mercato si deve per forza adattare ai prezzi (tendenzialmente più alti) messi su iBookstore.

Amazon, invece, aveva tentato di imporre la propria idea, ovvero che per un utente il mas-simo proponibile per un eBook fosse 9,99 dollari.Questo creò non pochi problemi con gli edi-tori, che avevano la sensazione di svendere il proprio prodotto (e che stavano cercando anche di riprendere accordi con gli autori riguardo alle royalties); alcuni, addirittura, cancellarono i propri prodotti dal portale.E finirono, quindi, ad accordarsi con Apple affinché venisse imposto sul mercato un prezzo più alto e affinché anche gli altri sto-re, Amazon compresa, dovessero adattarsi.O almeno di questo vengono accusati e già Simon & Schuster, Hachette Book Group e HarperCollins hanno reso noto di voler patteggiare.

Apple (e anche Macmillan) invece  nega ogni accusa e anzi sostiene con fermezza quanto tutta l'operazione non fosse nien-t'altro che una normale trattativa editore/di-stributore e come in realtà il tutto avesse portato più benefici al mercato degli eBook di quanto non avrebbe fatto la politica ag-gressiva di Amazon.

Il dipartimento di giustizia americano, co-munque, ha a propria disposizione mail su mail e telefonate su telefonate fra i pezzi grossi della Apple e quelli delle case editrici nonché una serie di note e mail inviate inter-namente alla Apple per decidere di volta in volta la rotta da tenere.

Tutti gli editori al banco non hanno negato le trattazioni (così come non hanno negato di aver anche cercato di trattare con Amazon) ma hanno reso noto quanto il prezzo di $9,99 di Amazon li spaventasse (alcuni han-no anche sottolineato che Amazon arrivò a minac-ciarli) e come dal canto loro fosse inevitabi-le dover trovare un punto di incon-tro con Apple.

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Nicoletta Azzolini

IL FOCUS

Il cartello degli eBook: la storia fino ad adesso

Ecco come Apple è finita davanti al giudice insieme a cinque tra i maggiori editori

americani per un sospetto cartello sul prezzo degli eBook.

Page 16: Emagazine 5 2013

D'altro canto, ci sono alcune mail di Ste-ve Jobs, inviate ai propri manager, che mettono l'azienda di Cupertino in cattive acque. In queste mail Steve Jobs spiegava proprio quanto fosse necessario utilizza-re il modello ad agenzia .Eddy Cue,  vice-presidente senior dei Servizi e Software  Internet di Apple, giu-ra che le mail incriminate altro non erano che bozze mai inviate e la situazione è più spinosa che mai, giac-ché Jobs stesso non può testimoniare.

Cue è di fatto il testi-mone chiave di tutto il processo, il più invi-schiato nelle trattati-ve, essendo dtato il

braccio destro di Jobs per circa venti anni.

L'accusa lo ha additato come "capo della cospira-zione" dell'aumento forza-to del prezzo degli eBook, mentre nell'ultima testimo-nianza Eddy Cue ha di nuo-vo ricordato come il tutto non fosse altro che sempli-ci trattative, da considerar-si standard e non sospette, sebbene abbia ammesso come queste trattative ab-

biano di fatto portato a un aumento dei prezzi e come fosse per lui comprensibile che anche Amazon si sia dovuta adattare. Ormai accuse e difesa hanno messo in campo tutto ciò che avevano a disposizio-ne e nelle prossime settimane sarà reso noto l'ultimo passaggio del processo: la decisione finale del giudice Cote.

8

visita il sito absolutelyfree.it

Tracciato delle telefonate intercorse fra i vari editori imputati riguardanti la questione del prezzo degli eBook

Una delle mail di Steve Jobs.

Page 17: Emagazine 5 2013

D'altro canto, ci sono alcune mail di Ste-ve Jobs, inviate ai propri manager, che mettono l'azienda di Cupertino in cattive acque. In queste mail Steve Jobs spiegava proprio quanto fosse necessario utilizza-re il modello ad agenzia .Eddy Cue,  vice-presidente senior dei Servizi e Software  Internet di Apple, giu-ra che le mail incriminate altro non erano che bozze mai inviate e la situazione è più spinosa che mai, giac-ché Jobs stesso non può testimoniare.

Cue è di fatto il testi-mone chiave di tutto il processo, il più invi-schiato nelle trattati-ve, essendo dtato il

braccio destro di Jobs per circa venti anni.

L'accusa lo ha additato come "capo della cospira-zione" dell'aumento forza-to del prezzo degli eBook, mentre nell'ultima testimo-nianza Eddy Cue ha di nuo-vo ricordato come il tutto non fosse altro che sempli-ci trattative, da considerar-si standard e non sospette, sebbene abbia ammesso come queste trattative ab-

biano di fatto portato a un aumento dei prezzi e come fosse per lui comprensibile che anche Amazon si sia dovuta adattare. Ormai accuse e difesa hanno messo in campo tutto ciò che avevano a disposizio-ne e nelle prossime settimane sarà reso noto l'ultimo passaggio del processo: la decisione finale del giudice Cote.

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Tracciato delle telefonate intercorse fra i vari editori imputati riguardanti la questione del prezzo degli eBook

Una delle mail di Steve Jobs.

Page 18: Emagazine 5 2013

LA NOVITÀ

Wuz.it diventa

social

È il 3 maggio 2006 quando Alice.it, storico sito italiano su libri ed editoria nato nel 1996, passa il testimone a Wuz.it che ne aggiorna il concetto, propo-nendosi da subito come un'importan-te risorsa on line per gli amanti dei libri e della lettura.Oggi, dopo anni al servizio dei lettori e dopo aver raccolto intorno a sé una base numerosissima di aficio-nados, addetti ai lavori e sem-plici curiosi, Wuz apre le por-te della redazione a tutti i suoi lettori, invitando questa straordinaria community a dire la propria con il piglio competente e appassiona-

to che da sempre la contraddistingue. Una community del libro che con i suoi interventi e contributi affianche-rà, integrandolo e rendendolo un ve-

ro work in progress, il flusso di informazioni e approfondi-menti su libri, scrittori ed editoria che la redazione pro-duce.

«Il nuovo Wuz è na-to!» ha dichiarato Giu-lia Mozzato, direttore

di Wuz– «Abbiamo lavorato per ren-dere il nostro sito un luogo di condivi-sione, una piazza dove scambiarsi opi-nioni sull’ultimo libro del nostro auto-re preferito, dove raccontare quello che ci ha entusiasmato o deluso delle ultime pagine lette, dove dare vita a gruppi di lettori in cui il confronto sia

all’ordine del giorno. Con il nuovo Wuz abbiamo voluto dare la possibili-tà agli utenti di far parte della nostra redazione. Crediamo molto in questa che abbiamo definito un’evoluzione social, un cambiamento dovuto e volu-to, che ci colloca al passo con i tempi, che rappresenta per noi un grande

arricchimento in termini di conte-nuti e partecipa-zione della rete.»

Il nuovo Wuz si presenta con una veste grafica com-pletamente nuo-va, per poter offri-re agli utenti un’esperienza di

9

Il libro nella rete ha trovato la sua community: circa 400mila

utenti unici, 1 milione di pagine viste al mese, un database che conta

1.500.000 titoli affiancati da 10mila recensioni e più di 2 mila interviste.

Moreno Scorpioni

Page 19: Emagazine 5 2013

LA NOVITÀ

Wuz.it diventa

social

È il 3 maggio 2006 quando Alice.it, storico sito italiano su libri ed editoria nato nel 1996, passa il testimone a Wuz.it che ne aggiorna il concetto, propo-nendosi da subito come un'importan-te risorsa on line per gli amanti dei libri e della lettura.Oggi, dopo anni al servizio dei lettori e dopo aver raccolto intorno a sé una base numerosissima di aficio-nados, addetti ai lavori e sem-plici curiosi, Wuz apre le por-te della redazione a tutti i suoi lettori, invitando questa straordinaria community a dire la propria con il piglio competente e appassiona-

to che da sempre la contraddistingue. Una community del libro che con i suoi interventi e contributi affianche-rà, integrandolo e rendendolo un ve-

ro work in progress, il flusso di informazioni e approfondi-menti su libri, scrittori ed editoria che la redazione pro-duce.

«Il nuovo Wuz è na-to!» ha dichiarato Giu-lia Mozzato, direttore

di Wuz– «Abbiamo lavorato per ren-dere il nostro sito un luogo di condivi-sione, una piazza dove scambiarsi opi-nioni sull’ultimo libro del nostro auto-re preferito, dove raccontare quello che ci ha entusiasmato o deluso delle ultime pagine lette, dove dare vita a gruppi di lettori in cui il confronto sia

all’ordine del giorno. Con il nuovo Wuz abbiamo voluto dare la possibili-tà agli utenti di far parte della nostra redazione. Crediamo molto in questa che abbiamo definito un’evoluzione social, un cambiamento dovuto e volu-to, che ci colloca al passo con i tempi, che rappresenta per noi un grande

arricchimento in termini di conte-nuti e partecipa-zione della rete.»

Il nuovo Wuz si presenta con una veste grafica com-pletamente nuo-va, per poter offri-re agli utenti un’esperienza di

9

Il libro nella rete ha trovato la sua community: circa 400mila

utenti unici, 1 milione di pagine viste al mese, un database che conta

1.500.000 titoli affiancati da 10mila recensioni e più di 2 mila interviste.

Moreno Scorpioni

Page 20: Emagazine 5 2013

navigazione fluida e in-tuitiva. Già da oggi sarà possibile registrarsi, ottenendo un profilo personale tramite il qua-le condividere la pro-pria libreria, inserire le proprie recensioni, vota-re i libri letti e fare mol-te altre cose.

I contenuti prodotti dal-la redazione verranno dunque affiancati da quelli prodotti dagli utenti: questa reciproci-tà sarà il vero punto di forza di WUZ e farà la differenza, rendendo pubblico un laboratorio ricchissimo e vivace di dibattito sui libri e le storie che in essi sono con-tenute.

Il sito – che può contare su un databa-se di 1.500.000 titoli – raccoglie a oggi oltre duemila interviste e oltre diecimila recensioni. Questo archivio importante costituirà una base sulla quale continuare a costruire, con il contributo di tutta la community, un

punto d’osservazione privilegiato per tutti coloro che amano leggere e con-dividere la propria passione per i li-bri.Wuz diventa oggi un social network che al centro della propria identità pone l'amore per i libri e la consape-volezza che il web sia un alleato formi-dabile per permettere a quelle stesse idee e storie di trovare nuovi lettori.

10

visita il sito oktennis.it

Page 21: Emagazine 5 2013

navigazione fluida e in-tuitiva. Già da oggi sarà possibile registrarsi, ottenendo un profilo personale tramite il qua-le condividere la pro-pria libreria, inserire le proprie recensioni, vota-re i libri letti e fare mol-te altre cose.

I contenuti prodotti dal-la redazione verranno dunque affiancati da quelli prodotti dagli utenti: questa reciproci-tà sarà il vero punto di forza di WUZ e farà la differenza, rendendo pubblico un laboratorio ricchissimo e vivace di dibattito sui libri e le storie che in essi sono con-tenute.

Il sito – che può contare su un databa-se di 1.500.000 titoli – raccoglie a oggi oltre duemila interviste e oltre diecimila recensioni. Questo archivio importante costituirà una base sulla quale continuare a costruire, con il contributo di tutta la community, un

punto d’osservazione privilegiato per tutti coloro che amano leggere e con-dividere la propria passione per i li-bri.Wuz diventa oggi un social network che al centro della propria identità pone l'amore per i libri e la consape-volezza che il web sia un alleato formi-dabile per permettere a quelle stesse idee e storie di trovare nuovi lettori.

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visita il sito oktennis.it

Page 22: Emagazine 5 2013

Kurt Cobain. Jim Morrison. Bob Dylan. John Lennon. Elvis Presley.No, non è il super gruppo messo su nell'al-dilà da un manager molto scaltro per fare una vagonata di soldi. Sono semplicemente gli abitanti di un'isola molto speciale. L'iso-la in cui si sono nascosti i grandi del rock secondo Daniele Pasquini. 

Fedele all'adagio secondo il quale "le rock-star non muoiono mai", Pasquini si è chie-sto se la frase non potesse essere presa alla lettera. Cioè niente retorica del "Kurt vivrà sempre nel cuore dei suoi fan" oppure "di

Morrison resteranno le canzoni, splendide poesie". No, niente buonismo in salsa rock di questo genere. Quelli bravi a spiegare come si faccia a scrivere narrativa dicono spesso che tutto parte dalla domanda "what if?"... "E se?"Daniele sceglie di rendere centrale e lette-ralmente vera nel suo "E se?" l'abusata frase "le rockstar non muoiono mai" e co-struirci intorno il suo gradevole narrare, pieno di amore per la musica. Quindi sco-priamo che Joy, venerata rockstar del prossi-mo futuro (gli eventi si svolgono fra qualche anno) si fa tentare da un personaggio bizzar-

ro che fa un'offerta altrettanto bizzarra: quella di poter sparire dai radar della cele-brità. Niente più fans accaniti davanti casa, niente più pressione dei media, la possibili-tà di creare la propria musica solo per sè stessi. Joy tituba ma poi accetta. Un finto incidente aereo lo catapulta in un'isoletta al largo del Pacifico dove vivrà con i perso-naggi summenzionati, lontani dai clamori e dalle insidie dello stardom.

Si, ma poi? E' il non saper riempire il vuo-to lasciato da questa domanda che spingerà Joy, passato lo stordimento iniziale, verso una scelta drastica e sorprendente.

Il racconto scorre via veloce e piacevole, come tutte le cose di Pasquini che ho avuto la fortuna di leggere finora. L'interesse maggiore sta a mio avviso nelle domande implicite che il testo pone a noi lettori. Pri-ma fra tutte: come riusciamo a relazionarci con l'assenza, noi abitanti del terzo millen-nio? Sembra una domandona da contenito-re culturale intellattualoide, ma viene fuori spontanea mentre si leggono le sessanta pagine del racconto. Ed è una domanda interessante sia dal punto di vista del fan che della celebrità. Del fan: perchè se un tempo c'erano solo i dischi e se andava be-ne un'intervista mal tradotta per avere qual-che notizia della tua rockstar di riferimento, ora abbiamo tutto (mancherebbero rock star degne di questo nome, ma è un altro discorso): quante volte va al cesso, con chi va a letto, quando, perchè etc. etc.

Quindi la prima domanda sull'assenza ha per oggetto il fan: come si relaziona con l'improvvisa perdita di senso di un impor-tante spazio della sua vita prima occupato dal suo musicista preferito? Quale è il succe-daneo migliore? Sostituirlo con altro o cre-dere che sia ancora là, nascosto da qualche parte, per quanto improbabile sembri come ipotesi?La seconda domanda sull'assenza, quella che Pasquini affronta nel suo libro, riguarda la star: come reagisce quando passa dalla totale attenzione alla totale mancanza della stessa? Se pensiamo a Cobain concludiamo che probabilmente era la benedizione che cercava. Forse anche Lennon. Ma è sempre vero? Nel senso: ci sono state nella storia

11

Gli dei non possono morire. E quindi dove vanno, quando fanno perdere le loro tracce?

LA RECENSIONE

L’isola dell’assenza

Gianluca Comuniello

Daniele Pasquini, classe '88, collabora come giornalista con varie testate fiorentine. Il suo

primo romanzo pubblicato è Io volevo Ringo Starr (Intermezzi Editore, 2009). Online

si trova su danielepasquini.wordpress.com

Page 23: Emagazine 5 2013

Kurt Cobain. Jim Morrison. Bob Dylan. John Lennon. Elvis Presley.No, non è il super gruppo messo su nell'al-dilà da un manager molto scaltro per fare una vagonata di soldi. Sono semplicemente gli abitanti di un'isola molto speciale. L'iso-la in cui si sono nascosti i grandi del rock secondo Daniele Pasquini. 

Fedele all'adagio secondo il quale "le rock-star non muoiono mai", Pasquini si è chie-sto se la frase non potesse essere presa alla lettera. Cioè niente retorica del "Kurt vivrà sempre nel cuore dei suoi fan" oppure "di

Morrison resteranno le canzoni, splendide poesie". No, niente buonismo in salsa rock di questo genere. Quelli bravi a spiegare come si faccia a scrivere narrativa dicono spesso che tutto parte dalla domanda "what if?"... "E se?"Daniele sceglie di rendere centrale e lette-ralmente vera nel suo "E se?" l'abusata frase "le rockstar non muoiono mai" e co-struirci intorno il suo gradevole narrare, pieno di amore per la musica. Quindi sco-priamo che Joy, venerata rockstar del prossi-mo futuro (gli eventi si svolgono fra qualche anno) si fa tentare da un personaggio bizzar-

ro che fa un'offerta altrettanto bizzarra: quella di poter sparire dai radar della cele-brità. Niente più fans accaniti davanti casa, niente più pressione dei media, la possibili-tà di creare la propria musica solo per sè stessi. Joy tituba ma poi accetta. Un finto incidente aereo lo catapulta in un'isoletta al largo del Pacifico dove vivrà con i perso-naggi summenzionati, lontani dai clamori e dalle insidie dello stardom.

Si, ma poi? E' il non saper riempire il vuo-to lasciato da questa domanda che spingerà Joy, passato lo stordimento iniziale, verso una scelta drastica e sorprendente.

Il racconto scorre via veloce e piacevole, come tutte le cose di Pasquini che ho avuto la fortuna di leggere finora. L'interesse maggiore sta a mio avviso nelle domande implicite che il testo pone a noi lettori. Pri-ma fra tutte: come riusciamo a relazionarci con l'assenza, noi abitanti del terzo millen-nio? Sembra una domandona da contenito-re culturale intellattualoide, ma viene fuori spontanea mentre si leggono le sessanta pagine del racconto. Ed è una domanda interessante sia dal punto di vista del fan che della celebrità. Del fan: perchè se un tempo c'erano solo i dischi e se andava be-ne un'intervista mal tradotta per avere qual-che notizia della tua rockstar di riferimento, ora abbiamo tutto (mancherebbero rock star degne di questo nome, ma è un altro discorso): quante volte va al cesso, con chi va a letto, quando, perchè etc. etc.

Quindi la prima domanda sull'assenza ha per oggetto il fan: come si relaziona con l'improvvisa perdita di senso di un impor-tante spazio della sua vita prima occupato dal suo musicista preferito? Quale è il succe-daneo migliore? Sostituirlo con altro o cre-dere che sia ancora là, nascosto da qualche parte, per quanto improbabile sembri come ipotesi?La seconda domanda sull'assenza, quella che Pasquini affronta nel suo libro, riguarda la star: come reagisce quando passa dalla totale attenzione alla totale mancanza della stessa? Se pensiamo a Cobain concludiamo che probabilmente era la benedizione che cercava. Forse anche Lennon. Ma è sempre vero? Nel senso: ci sono state nella storia

11

Gli dei non possono morire. E quindi dove vanno, quando fanno perdere le loro tracce?

LA RECENSIONE

L’isola dell’assenza

Gianluca Comuniello

Daniele Pasquini, classe '88, collabora come giornalista con varie testate fiorentine. Il suo

primo romanzo pubblicato è Io volevo Ringo Starr (Intermezzi Editore, 2009). Online

si trova su danielepasquini.wordpress.com

Page 24: Emagazine 5 2013

del rock delle stelle che nutrivano il loro talento proprio con la pressione che milioni di persone che ti guardano in qualsiasi momento ti mettono addos-so? Joy sembra una di queste e diventa quindi una sorta di paradigma del musi-cista "social": quello che non puo' fare a meno di sentirsi impigliato in una rete di celebrità, per quanto soffo-cante.

Un'altra domanda interessante posta dalla lettura di Pasquini riguarda l'arte. In un passaggio del racconto infatti dice che su quell'isola era concentrato il meglio dell'arte del Novecento. E forse un po' è vero. Nel senso che i nomi citati all'inizio hanno scosso le fondamenta del ventesimo secolo alla pari di altri personaggi ai quali affibbia-mo con più disinvoltura l'etichetta di Artista con la A maiuscola. Perchè pe-ro', nonostante una sdoganamento più accentuato della cosiddetta cultura bassa, i vari Kurt, Bob, John, Jimi, non stanno nello stesso Pantheon dei Picas-so, Munch, Hemingway e via dicendo? Perchè ci sono ancora G.I.I. (Giornali-sti Imbecilli Imperanti) che li accosta-no più facilmente ad una Lady Gaga che ad un Van Gogh? Ecco, su questo mi piacerebbe sentire la risposta di Pa-squini. E vorrei dirgli che anche a me alcuni degli abitanti di quell'isola man-cano un sacco.

12

Intermezzi Editore, casa editrice toscana attiva dal 2008, specializzata in narrativa di autori esordienti italiani e stranieri, inaugura la collana Ottantamila.

Ottantamila è una collana digitale pensata per la narrativa breve, per racconti tra le 40.000

e le 80.000 battute. Si tratta di testi di difficile collocazione nella distribuzione cartacea, troppo

brevi per diventare un libro e troppo lunghi per una collana di racconti, e che ora grazie

alla distribuzione digitale possono raggiungere quel pubblico che cerca letture veloci e agili ma

intense e di qualità, senza limiti di genere.

L'uscita ufficiale dei primi tre Ottantamila è avvenuta il 16 maggio 2013, presentati in occasione

del Salone del Libro di Torino: “Alba”, un racconto partigiano di Guido Perosino, “Le rockstar non

muoiono mai”, un viaggio nell'immaginario tra le grandi leggende della musica, scritto da

Daniele Pasquini e “La voglia” di Michele Turazzi, storia di immigrazione in una Milano del dopoguerra

Gli e-book sono acquistabili presso il sito dell’editore e presso le libreria collegate alla piattaforma

digitale STEALTH.

Page 25: Emagazine 5 2013

del rock delle stelle che nutrivano il loro talento proprio con la pressione che milioni di persone che ti guardano in qualsiasi momento ti mettono addos-so? Joy sembra una di queste e diventa quindi una sorta di paradigma del musi-cista "social": quello che non puo' fare a meno di sentirsi impigliato in una rete di celebrità, per quanto soffo-cante.

Un'altra domanda interessante posta dalla lettura di Pasquini riguarda l'arte. In un passaggio del racconto infatti dice che su quell'isola era concentrato il meglio dell'arte del Novecento. E forse un po' è vero. Nel senso che i nomi citati all'inizio hanno scosso le fondamenta del ventesimo secolo alla pari di altri personaggi ai quali affibbia-mo con più disinvoltura l'etichetta di Artista con la A maiuscola. Perchè pe-ro', nonostante una sdoganamento più accentuato della cosiddetta cultura bassa, i vari Kurt, Bob, John, Jimi, non stanno nello stesso Pantheon dei Picas-so, Munch, Hemingway e via dicendo? Perchè ci sono ancora G.I.I. (Giornali-sti Imbecilli Imperanti) che li accosta-no più facilmente ad una Lady Gaga che ad un Van Gogh? Ecco, su questo mi piacerebbe sentire la risposta di Pa-squini. E vorrei dirgli che anche a me alcuni degli abitanti di quell'isola man-cano un sacco.

12

Intermezzi Editore, casa editrice toscana attiva dal 2008, specializzata in narrativa di autori esordienti italiani e stranieri, inaugura la collana Ottantamila.

Ottantamila è una collana digitale pensata per la narrativa breve, per racconti tra le 40.000

e le 80.000 battute. Si tratta di testi di difficile collocazione nella distribuzione cartacea, troppo

brevi per diventare un libro e troppo lunghi per una collana di racconti, e che ora grazie

alla distribuzione digitale possono raggiungere quel pubblico che cerca letture veloci e agili ma

intense e di qualità, senza limiti di genere.

L'uscita ufficiale dei primi tre Ottantamila è avvenuta il 16 maggio 2013, presentati in occasione

del Salone del Libro di Torino: “Alba”, un racconto partigiano di Guido Perosino, “Le rockstar non

muoiono mai”, un viaggio nell'immaginario tra le grandi leggende della musica, scritto da

Daniele Pasquini e “La voglia” di Michele Turazzi, storia di immigrazione in una Milano del dopoguerra

Gli e-book sono acquistabili presso il sito dell’editore e presso le libreria collegate alla piattaforma

digitale STEALTH.

Page 26: Emagazine 5 2013

Le vacanze si avvicinano. Le ferie so-gnate per tutto l'anno, il caldo, il ma-re, i viaggi. Mai come que-sto anno, però, le ferie rischiano di saltare e i tele-giornali già segnalano un calo nelle partenze, ci assi-curano che ad agosto le città saranno ancora pie-ne.Ciononostante questo ri-mane il momento per so-gnare nuove mete, per im-maginarsi a esplorare luo-

ghi sperduti, ad assaporare strane pietanze.Viaggi che possono essere per luoghi lontanissimi, ma anche vicinissimi, ina-spettatamente sorprenden-ti e raggiungibili con un treno o addirittura in bici.Tanti autori negli ultimi anni hanno cercato di rac-cogliere in voluminose gui-de i luoghi più strani, gli eventi più sorprendenti e le mete più nascoste del-l'Italia e del mondo, per-mettendoci di spaziare con la mente e immaginare viag-gi non convenzionali.Viaggi che sono momenti di vita, che sono terapie anti-stress, bagagli di ricor-di, fughe dalla realtà o sem-plici momenti di stacco, cosicché al nostro ritorno tutto ci possa apparire più chiaro, visto sotto una nuo-va prospettiva.E se il viaggio dovrà essere rimandato all'anno prossi-mo, pazienza, i libri e le guide potranno tenerci compagnia e aiutarci a orga-nizzare al meglio la tanto agognata partenza.

13

I PERCORSI DI LETTURA

Viaggi tra le righe

Anche in digitale le guide e i percorsi di viaggio

si moltiplicano e si specializzano, facendo scoprire al lettore i luoghi più strani, più lontani e inesplorati

ma anche quelli vicini, così vicini che quasi se ne dimentica il valore.

Nicoletta Azzolini

Una guida interattiva sul quartiere di Roma "Garbatella" con prefazione di

Giovanni Rivolta divisa in 16 tappe, 6 argomenti, 1 mappa cliccabile,

2 filmati e più di 100 foto. Tappe, percorsi, informazioni, aree temati-

che, foto gallery e mappe interattive. Roma, oltre i luoghi comuni:

per viaggiatori, non turisti.

Roma, oltre i luoghi comuni: Garbatella di Katharina Gasterstadt Absolutely Free Editore

Spesso sono i dettagli – le storie e le leggende locali, gli incontri casuali – a rendere un viag-gio un’esperienza unica, indelebile nella me-

moria. In questo libro troverete 101 straordi-nari suggerimenti, lontani dalle classiche me-

te turistiche. Feste indigene in mezzo alla foresta amazzonica, città che nascono dal nul-

la nel deserto del Nevada, arcipelaghi scono-sciuti sulle rotte di Joseph Conrad, riti ance-

strali, divinità potenti e capricciose che gioca-no con il destino degli uomini, cimiteri magici

e molto altro ancora.

101 viaggi straordinari di Ceccato-Forlani - Newton Compton

Se parti pensando di tornare, ti sbagli. Il viaggio non è fatto per questo. Il viaggio è l'ascolto del mondo.

Di cose piccolissime soprattutto, e talvol-ta di cose molto grandi. Non si tratta di

andare verso uno o più luoghi precisi, ma i più imprecisi possibile. Si tratta

di imparare a perdersi, l'unica possibili-tà di incontrare, vedere, sentire, trovare

qualcosa. Quello che conosciamo, o immaginiamo di conoscere, non lo

troviamo, lo sappiamo già.

Viaggiatori solitari di Cristiano DenanniDelirium Edizioni

Travel Therapy. Come scegliere il viaggio giusto al momento giusto di Brunini Federica, Morellini Editore

Ci sono luoghi che cambiano, se non la vita, almeno l'umore. Perché

viaggiare fa bene. A patto di sapere dove andare. Quale meta per aggiustare

un cuore spezzato? E quando ci siamo appena innamorati? E per curare il mal da ufficio? Una guida ironica per orien-

tarsi nel mondo. Diagnosi, rimedi e itine-rari da seguire suddivisi per criterio di

distanza. Per conoscere un mondo che non pensavi esistesse.

Page 27: Emagazine 5 2013

Le vacanze si avvicinano. Le ferie so-gnate per tutto l'anno, il caldo, il ma-re, i viaggi. Mai come que-sto anno, però, le ferie rischiano di saltare e i tele-giornali già segnalano un calo nelle partenze, ci assi-curano che ad agosto le città saranno ancora pie-ne.Ciononostante questo ri-mane il momento per so-gnare nuove mete, per im-maginarsi a esplorare luo-

ghi sperduti, ad assaporare strane pietanze.Viaggi che possono essere per luoghi lontanissimi, ma anche vicinissimi, ina-spettatamente sorprenden-ti e raggiungibili con un treno o addirittura in bici.Tanti autori negli ultimi anni hanno cercato di rac-cogliere in voluminose gui-de i luoghi più strani, gli eventi più sorprendenti e le mete più nascoste del-l'Italia e del mondo, per-mettendoci di spaziare con la mente e immaginare viag-gi non convenzionali.Viaggi che sono momenti di vita, che sono terapie anti-stress, bagagli di ricor-di, fughe dalla realtà o sem-plici momenti di stacco, cosicché al nostro ritorno tutto ci possa apparire più chiaro, visto sotto una nuo-va prospettiva.E se il viaggio dovrà essere rimandato all'anno prossi-mo, pazienza, i libri e le guide potranno tenerci compagnia e aiutarci a orga-nizzare al meglio la tanto agognata partenza.

13

I PERCORSI DI LETTURA

Viaggi tra le righe

Anche in digitale le guide e i percorsi di viaggio

si moltiplicano e si specializzano, facendo scoprire al lettore i luoghi più strani, più lontani e inesplorati

ma anche quelli vicini, così vicini che quasi se ne dimentica il valore.

Nicoletta Azzolini

Una guida interattiva sul quartiere di Roma "Garbatella" con prefazione di

Giovanni Rivolta divisa in 16 tappe, 6 argomenti, 1 mappa cliccabile,

2 filmati e più di 100 foto. Tappe, percorsi, informazioni, aree temati-

che, foto gallery e mappe interattive. Roma, oltre i luoghi comuni:

per viaggiatori, non turisti.

Roma, oltre i luoghi comuni: Garbatella di Katharina Gasterstadt Absolutely Free Editore

Spesso sono i dettagli – le storie e le leggende locali, gli incontri casuali – a rendere un viag-gio un’esperienza unica, indelebile nella me-

moria. In questo libro troverete 101 straordi-nari suggerimenti, lontani dalle classiche me-

te turistiche. Feste indigene in mezzo alla foresta amazzonica, città che nascono dal nul-

la nel deserto del Nevada, arcipelaghi scono-sciuti sulle rotte di Joseph Conrad, riti ance-

strali, divinità potenti e capricciose che gioca-no con il destino degli uomini, cimiteri magici

e molto altro ancora.

101 viaggi straordinari di Ceccato-Forlani - Newton Compton

Se parti pensando di tornare, ti sbagli. Il viaggio non è fatto per questo. Il viaggio è l'ascolto del mondo.

Di cose piccolissime soprattutto, e talvol-ta di cose molto grandi. Non si tratta di

andare verso uno o più luoghi precisi, ma i più imprecisi possibile. Si tratta

di imparare a perdersi, l'unica possibili-tà di incontrare, vedere, sentire, trovare

qualcosa. Quello che conosciamo, o immaginiamo di conoscere, non lo

troviamo, lo sappiamo già.

Viaggiatori solitari di Cristiano DenanniDelirium Edizioni

Travel Therapy. Come scegliere il viaggio giusto al momento giusto di Brunini Federica, Morellini Editore

Ci sono luoghi che cambiano, se non la vita, almeno l'umore. Perché

viaggiare fa bene. A patto di sapere dove andare. Quale meta per aggiustare

un cuore spezzato? E quando ci siamo appena innamorati? E per curare il mal da ufficio? Una guida ironica per orien-

tarsi nel mondo. Diagnosi, rimedi e itine-rari da seguire suddivisi per criterio di

distanza. Per conoscere un mondo che non pensavi esistesse.

Page 28: Emagazine 5 2013

Subito ai primi posti della classifica Kha-led Housseini torna in Italia con il nuo-vo “E l’eco rispose” edito da Piemme.

14

La top 5 dei maggiori eBook Store italiani

nella settimana 24/6 - 30/6

Le promozioni da tenere d’occhioTra le

offerte del me-se spic-

cano due edi-

tori: il primo, Chiarelettere, propone in sconto il suo intero catalogo di saggi sull’at-

tualità, la politica, la società. Il se-

condo editore, Laterza, propone in offerta un suo fiore all’occhiello, la

collana Contromano, dedicata ai racconti di luoghi, città e paesi fatti da grandi scrittori. Tutti i titoli del-

la collana sono disponibili fino al 31 luglio a €4,99.

I BESTSELLER

Le Classifiche

dei libri digitali

1. E l'eco rispose

di Khaled HosseiniPiemme

2. Inferno

di Dan BrownMondadori

3. Nel profondo di te

di Sylvia DayMondadori

4. Un regalo perfetto

di Karen SwanNewton Compton

Editori

5. Un'estate d'amore

di Allie SpencerNewton Compton

Editori

1. L'amore è un

difetto meraviglioso di Graeme Simsion

Longanesi

2. E l'eco rispose

di Khaled Hosseini Edizioni Piemme

3. Un grande Paese:

L'Italia tra vent'anni e chi la cambierà

di Luca Sofri, BUR

4. Inferno

di Dan BrownMondadori

5. E a mio nipote

Albert lascio... di David Forrest

Il Saggiatore

1. Vita di una

donna licenziosa di Saikaku, ES

2. Resistere non serve

a niente di Walter Siti Rizzoli

3. 9 vite come i gatti di F. Taddia, M. Hack - BUR

4. EEssere casalegglo.

fine del mondo in 3, 2, 1 minuti

di Diecimila.me ADD Editore

5. Un grande Paese:

L'Italia tra 20 anni e chi la cambierà

di Luca Sofri, BUR

1. E l'eco rispose

di Khaled Hosseini

Edizioni Piemme

2. La forza del destino

di Marco VichiGuanda

3. Come il mare

di Wilbur SmithLonganesi

4. Inferno

di Dan BrownMondadori

5. Appuntamento

al buiodi Danielle

SteelSperling & Kupfer

Khaled Hosseini (Kabul, 4 marzo 1965), è uno scrittore e medico statunitense. Di origine

afgana, pashtun, è nato a Kabul, dove ha vissuto la sua infanzia. È l'autore del bestsel-

ler “Il cacciatore di aquiloni”.La casa di produzione di Steven Spielberg, DreamWorks,

ha acquistato i diritti di entrambi i romanzi, per trarne dei film.

Page 29: Emagazine 5 2013

Subito ai primi posti della classifica Kha-led Housseini torna in Italia con il nuo-vo “E l’eco rispose” edito da Piemme.

14

La top 5 dei maggiori eBook Store italiani

nella settimana 24/6 - 30/6

Le promozioni da tenere d’occhioTra le

offerte del me-se spic-

cano due edi-

tori: il primo, Chiarelettere, propone in sconto il suo intero catalogo di saggi sull’at-

tualità, la politica, la società. Il se-

condo editore, Laterza, propone in offerta un suo fiore all’occhiello, la

collana Contromano, dedicata ai racconti di luoghi, città e paesi fatti da grandi scrittori. Tutti i titoli del-

la collana sono disponibili fino al 31 luglio a €4,99.

I BESTSELLER

Le Classifiche

dei libri digitali

1. E l'eco rispose

di Khaled HosseiniPiemme

2. Inferno

di Dan BrownMondadori

3. Nel profondo di te

di Sylvia DayMondadori

4. Un regalo perfetto

di Karen SwanNewton Compton

Editori

5. Un'estate d'amore

di Allie SpencerNewton Compton

Editori

1. L'amore è un

difetto meraviglioso di Graeme Simsion

Longanesi

2. E l'eco rispose

di Khaled Hosseini Edizioni Piemme

3. Un grande Paese:

L'Italia tra vent'anni e chi la cambierà

di Luca Sofri, BUR

4. Inferno

di Dan BrownMondadori

5. E a mio nipote

Albert lascio... di David Forrest

Il Saggiatore

1. Vita di una

donna licenziosa di Saikaku, ES

2. Resistere non serve

a niente di Walter Siti Rizzoli

3. 9 vite come i gatti di F. Taddia, M. Hack - BUR

4. EEssere casalegglo.

fine del mondo in 3, 2, 1 minuti

di Diecimila.me ADD Editore

5. Un grande Paese:

L'Italia tra 20 anni e chi la cambierà

di Luca Sofri, BUR

1. E l'eco rispose

di Khaled Hosseini

Edizioni Piemme

2. La forza del destino

di Marco VichiGuanda

3. Come il mare

di Wilbur SmithLonganesi

4. Inferno

di Dan BrownMondadori

5. Appuntamento

al buiodi Danielle

SteelSperling & Kupfer

Khaled Hosseini (Kabul, 4 marzo 1965), è uno scrittore e medico statunitense. Di origine

afgana, pashtun, è nato a Kabul, dove ha vissuto la sua infanzia. È l'autore del bestsel-

ler “Il cacciatore di aquiloni”.La casa di produzione di Steven Spielberg, DreamWorks,

ha acquistato i diritti di entrambi i romanzi, per trarne dei film.

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TAGLIATA in piccoli pezzi e lasciata a macerare nell’aceto di vino bianco. Oppure appiattita con il batticarne e messa a cuocere nel forno. Giannino Tulliani Frittozzi, Bibi per gli amici, guardava la ragazza della finestra di fronte e scuoteva la testa. Lei era così diversa dalle altre. No, con lei niente amore. Solo sesso. E se poi fosse arri-vato l’amore, beh avrebbe sempre po-tuto arrostire quelle costolette così tenere. E servirle con lardo di Colonna-ta. L’amore? Già, certo, l’amore…

Fuoco e fiamme per un anno, e cenere per trenta. Bibi lo diceva sempre. O era Burt Lancaster ne “Il Gattopardo”?

«È un vero bocconcino».

Bibi se lo ripeteva da un’ora. Incollato alla finestra in quel soffocante pomerig-gio d’agosto, tormentava con la mano un termometro da cucina. Il controllo della temperatura ha un’importanza fondamentale nella cottura delle carni. Poi lo posava sul tavolo e cominciava ad agitare il bicchiere dove aveva appe-

na versato del ghiaccio e due dita di whisky.

Era nervoso. Guardava quella ragazza dalla pelle chiara e ripensava all’ultima lite con il padre.

«I sentimenti, Bibi. È questo il tuo grande problema. Ne sei totalmente privo. Non ti appassioni, non ti entusia-smi, non ti innamori. È mai possibile che non ti piaccia proprio niente della vita?»

«Mi piace l’odore del napalm al matti-no»

«Maledizione Bibi, sei scemo? Questa è di Robert Duvall in “Apocalipse Now”. Per una volta, almeno con me, potresti usare le tue parole e non quel-le di un film?»

«Certo babbo. Quando vuoi che co-minci?»

«Diciamo da domani?»

«Dopotutto, domani è un altro giorno»

Era stato in quel preciso momento che Galeazzo Tulliani Frittozzi aveva sca-gliato in direzione del figliolo il suo kasumi. Un oggetto raro, un pezzo da collezione disegnato dall’artista giap-ponese Ai Kobayashi. Oppure, se lo si volesse vedere da un’altra angolazio-ne, un coltello di ventotto centimetri con lame in acciaio damascato a trenta-sette strati. Fosse stato centrato, ora Bibi non sarebbe più tra noi. Fortuna-tamente per lui, l’anziano genitore con il passare del tempo aveva perso la mi-ra dei giorni migliori.

Bibi aveva evitato il colpo ed era scap-pato via. Da allora, parliamo di tre setti-mane fa, non si erano più visti né senti-ti. Era dura ammetterlo, ma il babbo aveva ragione. Era chiaro a tutti che Bibi fosse privo di sentimenti, nessuno però sapeva il perché. L’amore per lui era terreno proibito. Ogni volta che l’aveva provato, era stato assalito dal vecchio demone. Le sue passioni, don-ne e cucina, si erano fuse, creando un unico oggetto del desiderio. Le belle gambe di Sofia erano diventate cosciot-

15

IL LIBRO IN ANTEPRIMA

E mo

t’ammazzo La stramba storia

del commissario e del pugile

che inventarono lo spaghetti noir

TITOLO E MO T’AMMAZZO AUTORE GIORGIO CIMBRICO

FORMATO EBOOK EPUB/MOBI PREZZO € 4,99

PAGINE 272 COLLANA GIALLO.DOC

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TAGLIATA in piccoli pezzi e lasciata a macerare nell’aceto di vino bianco. Oppure appiattita con il batticarne e messa a cuocere nel forno. Giannino Tulliani Frittozzi, Bibi per gli amici, guardava la ragazza della finestra di fronte e scuoteva la testa. Lei era così diversa dalle altre. No, con lei niente amore. Solo sesso. E se poi fosse arri-vato l’amore, beh avrebbe sempre po-tuto arrostire quelle costolette così tenere. E servirle con lardo di Colonna-ta. L’amore? Già, certo, l’amore…

Fuoco e fiamme per un anno, e cenere per trenta. Bibi lo diceva sempre. O era Burt Lancaster ne “Il Gattopardo”?

«È un vero bocconcino».

Bibi se lo ripeteva da un’ora. Incollato alla finestra in quel soffocante pomerig-gio d’agosto, tormentava con la mano un termometro da cucina. Il controllo della temperatura ha un’importanza fondamentale nella cottura delle carni. Poi lo posava sul tavolo e cominciava ad agitare il bicchiere dove aveva appe-

na versato del ghiaccio e due dita di whisky.

Era nervoso. Guardava quella ragazza dalla pelle chiara e ripensava all’ultima lite con il padre.

«I sentimenti, Bibi. È questo il tuo grande problema. Ne sei totalmente privo. Non ti appassioni, non ti entusia-smi, non ti innamori. È mai possibile che non ti piaccia proprio niente della vita?»

«Mi piace l’odore del napalm al matti-no»

«Maledizione Bibi, sei scemo? Questa è di Robert Duvall in “Apocalipse Now”. Per una volta, almeno con me, potresti usare le tue parole e non quel-le di un film?»

«Certo babbo. Quando vuoi che co-minci?»

«Diciamo da domani?»

«Dopotutto, domani è un altro giorno»

Era stato in quel preciso momento che Galeazzo Tulliani Frittozzi aveva sca-gliato in direzione del figliolo il suo kasumi. Un oggetto raro, un pezzo da collezione disegnato dall’artista giap-ponese Ai Kobayashi. Oppure, se lo si volesse vedere da un’altra angolazio-ne, un coltello di ventotto centimetri con lame in acciaio damascato a trenta-sette strati. Fosse stato centrato, ora Bibi non sarebbe più tra noi. Fortuna-tamente per lui, l’anziano genitore con il passare del tempo aveva perso la mi-ra dei giorni migliori.

Bibi aveva evitato il colpo ed era scap-pato via. Da allora, parliamo di tre setti-mane fa, non si erano più visti né senti-ti. Era dura ammetterlo, ma il babbo aveva ragione. Era chiaro a tutti che Bibi fosse privo di sentimenti, nessuno però sapeva il perché. L’amore per lui era terreno proibito. Ogni volta che l’aveva provato, era stato assalito dal vecchio demone. Le sue passioni, don-ne e cucina, si erano fuse, creando un unico oggetto del desiderio. Le belle gambe di Sofia erano diventate cosciot-

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IL LIBRO IN ANTEPRIMA

E mo

t’ammazzo La stramba storia

del commissario e del pugile

che inventarono lo spaghetti noir

TITOLO E MO T’AMMAZZO AUTORE GIORGIO CIMBRICO

FORMATO EBOOK EPUB/MOBI PREZZO € 4,99

PAGINE 272 COLLANA GIALLO.DOC

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ti da fare arrosto con le patate, davvero deliziose. La pancia piatta di Lucilla si era trasformata in trippa alla romana, ma forse quella volta aveva esagerato con il peperoncino. Le costolette sen-suali di Amanda erano state spuntature perfette per il barbecue.

Giannino, come suo padre, era uno chef. Uno di successo. Proprietario di un ristorante a Testaccio, nel cuore di Roma, vicino al vecchio mattatoio. Cu-cina di qualità tutti i giorni. Se eri dav-vero fortunato, potevi capitare lì in qualche serata speciale. Quelle in cui il polpettone in crosta non era necessaria-mente fatto con carne di manzo.

Alto, magro, folti capelli neri. Un bel viso, occhi grandi, naso affilato, labbra leggermente carnose. C’era qualcosa di femminile in lui. Ma non c’erano dubbi, alle donne piaceva. Tanto. E Bibi ne approfittava. Le circuiva, le ac-calappiava, ci usciva a cena, le invitava in casa, le portava a letto. Se la cosa fini-va lì, potevano tornare indietro con le loro gambe. Se invece scattava l’amo-re, il posto di quelle gambe sarebbe stato nel forno.

CLARA, la ragazza della finestra di fronte, continuava a cercare qualcosa da mettersi. Si muoveva pigramente in quell’appartamento al terzo piano di un palazzo inizio Novecento. Uno dei

cinque, nel rione Prati, di proprietà della famiglia Tulliani Frittozzi. Al mo-mento indossava una sottoveste abba-stanza corta da lasciare scoperta gran parte delle cosce. Era stato il bianco di quella carne da latte a entusiasmare Bibi. Voleva conoscerla, scoprire il suo nome, praticare sesso sfrenato e poi decidere cosa fare. Lei girava per casa mezza nuda. Non sapeva che due occhi grandi e pieni di passione la stavano osservando da almeno un’ora.

Ah, se suo padre fosse stato lì, avrebbe capito quanto fosse ingiusto dire che il povero Bibi non aveva sentimenti. E quello allora, cos’era? Clara era piccoli-na, bionda, capelli corti, formosa, oc-chi verdi e pieni di vita. Collaborava con la redazione sportiva di un grande quotidiano politico. Giornalista sareb-be stata una definizione azzardata. For-se era esagerato anche il verbo lavora-re. Diciamo che passava gran parte del tempo aspettando una telefonata. La chiamavano, le chiedevano di andare a una conferenza stampa, alla presenta-zione di un torneo di basket, all’apertu-ra di un nuovo circolo di tennis.

«Clara, dieci righe in cronaca locale. Ricordatelo, non una di più. Una brava giornalista è quella che rispetta le misu-re»

«Sì, magari una brava giornalista è an-che quella che riesce a scrivere

qualcosa di più di dieci righe»

«Clara, ci risiamo? Vuoi che chiami qualcun altro? Lo sai benissimo

quanto è lunga la fila di collaboratori che aspetta di prendere il tuo posto».

«Va bene, vado e trasmetto le dieci ri-ghe prima possibile. Come al solito»

Bibi quella sera l’aveva vista rispondere al telefono, fare un piccolo salto di gioia, stringere i pugni, portarli con un breve scatto verso la testa, per poi bloc-carli a cinque centimetri dalle tempie e, messa giù la cornetta, esibirsi in una piccola danza.

«Clara, è la tua occasione»

«Cosa c’è, stavolta le righe sono diven-tate quindici?»

«Devi intervistare Alan Sherman, il nuovo attaccante della Roma. Arriva a Fiumicino alle 21.15, con un volo del-la British Airways proveniente da Lon-dra. Al giornale si sono ammalati in tre, ho soltanto il notturno. Vai, gli fai qual-che domanda e ci mandi settanta righe per l’edizione nazionale. Perché tu l’in-glese lo parli, vero?»

«Certo, corro»

Altro non era riuscita a dire. Erano le 19.30, aveva il tempo per prepararsi e andare in aeroporto. Problemi? No, an-che se lei e l’inglese avevano lo stesso rapporto che Bibi aveva con il genere femminile. Lo faceva a pezzi. Ma un’oc-casione così non poteva lasciarsela scap-pare senza neppure averci provato.

ALLA Garbatella, dall’altra parte della città, Ugo Ceccarelli stava vivendo un momento magico. Seduto sulla tazza del bagno, leggeva Dylan Dog. Cosa poteva chiedere di più alla vita? Eppu-re ogni tanto, diciamo ogni sei pagine, avvertiva una strana sensazione. Non aveva ancora sentito Clara. Stavano assieme da poco più di dieci anni.

17 giugno 2001, una data che non avrebbe mai dimenticato.

Quel giorno la Roma aveva vinto il ter-zo scudetto.

Lei gli telefonava tutte le sere, si rac-contavano i fatti della giornata e poi decidevano dove vedersi. Stavolta, niente. Quel silenzio non lo convince-va. Aveva provato a chiamarla, ma il telefonino aveva squillato a vuoto. Avrebbe ritentato tra un po’, ora aveva cose più importanti da fare. Dylan Dog e il suo assistente Groucho erano impe-gnati nell’ennesima discussione e quel personaggio, disegnato come il vec-

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ti da fare arrosto con le patate, davvero deliziose. La pancia piatta di Lucilla si era trasformata in trippa alla romana, ma forse quella volta aveva esagerato con il peperoncino. Le costolette sen-suali di Amanda erano state spuntature perfette per il barbecue.

Giannino, come suo padre, era uno chef. Uno di successo. Proprietario di un ristorante a Testaccio, nel cuore di Roma, vicino al vecchio mattatoio. Cu-cina di qualità tutti i giorni. Se eri dav-vero fortunato, potevi capitare lì in qualche serata speciale. Quelle in cui il polpettone in crosta non era necessaria-mente fatto con carne di manzo.

Alto, magro, folti capelli neri. Un bel viso, occhi grandi, naso affilato, labbra leggermente carnose. C’era qualcosa di femminile in lui. Ma non c’erano dubbi, alle donne piaceva. Tanto. E Bibi ne approfittava. Le circuiva, le ac-calappiava, ci usciva a cena, le invitava in casa, le portava a letto. Se la cosa fini-va lì, potevano tornare indietro con le loro gambe. Se invece scattava l’amo-re, il posto di quelle gambe sarebbe stato nel forno.

CLARA, la ragazza della finestra di fronte, continuava a cercare qualcosa da mettersi. Si muoveva pigramente in quell’appartamento al terzo piano di un palazzo inizio Novecento. Uno dei

cinque, nel rione Prati, di proprietà della famiglia Tulliani Frittozzi. Al mo-mento indossava una sottoveste abba-stanza corta da lasciare scoperta gran parte delle cosce. Era stato il bianco di quella carne da latte a entusiasmare Bibi. Voleva conoscerla, scoprire il suo nome, praticare sesso sfrenato e poi decidere cosa fare. Lei girava per casa mezza nuda. Non sapeva che due occhi grandi e pieni di passione la stavano osservando da almeno un’ora.

Ah, se suo padre fosse stato lì, avrebbe capito quanto fosse ingiusto dire che il povero Bibi non aveva sentimenti. E quello allora, cos’era? Clara era piccoli-na, bionda, capelli corti, formosa, oc-chi verdi e pieni di vita. Collaborava con la redazione sportiva di un grande quotidiano politico. Giornalista sareb-be stata una definizione azzardata. For-se era esagerato anche il verbo lavora-re. Diciamo che passava gran parte del tempo aspettando una telefonata. La chiamavano, le chiedevano di andare a una conferenza stampa, alla presenta-zione di un torneo di basket, all’apertu-ra di un nuovo circolo di tennis.

«Clara, dieci righe in cronaca locale. Ricordatelo, non una di più. Una brava giornalista è quella che rispetta le misu-re»

«Sì, magari una brava giornalista è an-che quella che riesce a scrivere

qualcosa di più di dieci righe»

«Clara, ci risiamo? Vuoi che chiami qualcun altro? Lo sai benissimo

quanto è lunga la fila di collaboratori che aspetta di prendere il tuo posto».

«Va bene, vado e trasmetto le dieci ri-ghe prima possibile. Come al solito»

Bibi quella sera l’aveva vista rispondere al telefono, fare un piccolo salto di gioia, stringere i pugni, portarli con un breve scatto verso la testa, per poi bloc-carli a cinque centimetri dalle tempie e, messa giù la cornetta, esibirsi in una piccola danza.

«Clara, è la tua occasione»

«Cosa c’è, stavolta le righe sono diven-tate quindici?»

«Devi intervistare Alan Sherman, il nuovo attaccante della Roma. Arriva a Fiumicino alle 21.15, con un volo del-la British Airways proveniente da Lon-dra. Al giornale si sono ammalati in tre, ho soltanto il notturno. Vai, gli fai qual-che domanda e ci mandi settanta righe per l’edizione nazionale. Perché tu l’in-glese lo parli, vero?»

«Certo, corro»

Altro non era riuscita a dire. Erano le 19.30, aveva il tempo per prepararsi e andare in aeroporto. Problemi? No, an-che se lei e l’inglese avevano lo stesso rapporto che Bibi aveva con il genere femminile. Lo faceva a pezzi. Ma un’oc-casione così non poteva lasciarsela scap-pare senza neppure averci provato.

ALLA Garbatella, dall’altra parte della città, Ugo Ceccarelli stava vivendo un momento magico. Seduto sulla tazza del bagno, leggeva Dylan Dog. Cosa poteva chiedere di più alla vita? Eppu-re ogni tanto, diciamo ogni sei pagine, avvertiva una strana sensazione. Non aveva ancora sentito Clara. Stavano assieme da poco più di dieci anni.

17 giugno 2001, una data che non avrebbe mai dimenticato.

Quel giorno la Roma aveva vinto il ter-zo scudetto.

Lei gli telefonava tutte le sere, si rac-contavano i fatti della giornata e poi decidevano dove vedersi. Stavolta, niente. Quel silenzio non lo convince-va. Aveva provato a chiamarla, ma il telefonino aveva squillato a vuoto. Avrebbe ritentato tra un po’, ora aveva cose più importanti da fare. Dylan Dog e il suo assistente Groucho erano impe-gnati nell’ennesima discussione e quel personaggio, disegnato come il vec-

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chio attore comico, lo divertiva proprio tanto. Una donna poteva aspettare, avrebbe richiamato a fumetto finito.

Non senza fatica, Clara aveva trovato qualcosa da mettersi. Un paio di jeans e una maglietta che aveva comprato in quel viaggio a Las Vegas con Gino, ra-gazzo un po’ volgare ma bravo a letto. Si era divertita davvero e ogni volta che indossava quella T-shirt le venivano in mente Gino, le folli notti passate a gioca-re a Blackjack, l’attesa dell’alba facendo l’amore, le lunghe dormite, le luci di quella città che sembrava un Luna Park.

BIBI era pronto a cacciare. Aveva man-dato giù il whisky, si era messo la giac-ca bianca di lino sulla camicia azzurra con i primi due bottoni fuori dall’asola, aveva aperto la porta di casa e si era tro-vato davanti suo fratello più grande, Giuseppe Tulliani Frittozzi detto Pep-pe. Un concentrato record di problemi e malattie.

Peppe era affetto da onicofagia. Si man-giava le unghie. Dicono che tutto fosse cominciato da piccolo, dopo la nascita di Bibi. L’amore dei genitori che si spo-stava da uno all’altro dei figli, afferma-vano gli psicologi, era stato all’origine di un senso d’ansia crescente nel bam-bino. Forse avrebbero formulato una diagnosi diversa se avessero saputo che Bibi, prima di andare a dormire, lo

picchiava ogni sera con il suo Pinoc-chio. Burattino in legno pesante!

Peppe soffriva, tra l’altro, anche di tri-cotillomania. Si strappava intere cioc-che di capelli. I medici dicevano che lo faceva per un bisogno di compensazio-ne affettiva. Anche qui, gli illustri scien-ziati ignoravano il fatto che Bibi lo aves-se iniziato alla pratica alla tenera età di sette anni, minacciando, se non avesse ubbidito, di torturarlo con un coltello durante la notte.

Peppe (forse qualche disturbo glielo aveva regalato anche questo diminuti-vo) non era molto equilibrato neppure adesso che di anni ne aveva ventotto. E quando si trovava in difficoltà, quando unghie da mangiare e capelli da strap-pare non gli bastavano più, chiedeva aiuto al fratellino.

Era l’esempio più convincente di come la sindrome di Stoccolma non fosse un’invenzione degli psichiatri.

«Voglio fare sesso»

«Sono lusingato»

«Bibi, non fare il cretino. Mi servono soldi »

«Peppe, è mai possibile che per fare sesso devi pagare?»

«Perché tu con le donne come ti com-porti?»

«Lasciamo perdere»

«Bibi, dai. Mi bastano cento euro»

«Peppe, vado di fretta. Devo incontra-re un’amica»

«Bibi, posso venire con te?»

«Non vado in giro con uno squilibrato»

«Allora dammi cento euro»

«Eccoli, ma è l’ultima volta»

Peppe era entrato in ascensore ed era scomparso. Per almeno una settimana non si sarebbe rivisto da quelle parti.

Bibi era sceso fischiettando, sentiva già il brivido della nuova avventura. A ogni rampa di scale si ripeteva la stessa do-manda. Cosa devo fare per agganciare quella ragazza? In realtà era stato più semplice di quanto avesse pensato. Lei era uscita di corsa dal portone, si era diretta verso una Yaris d’annata, aveva aperto la borsa ed aveva visto scivolare le chiavi della macchina nel tombino accanto al marciapiede. Avrebbe volu-to chiamare un taxi, ma non riusciva a trovare il cellulare. Maledizione, l’ave-va lasciato da Carlotta, l’amica del cuo-re che era andata a salutare nel pome-riggio prima che partisse per Barcello-

na. Il telefonino di Clara sarebbe rima-sto in casa di Carlotta fino al suo ritor-no. Tra due settimane.

La rabbia aveva innescato una reazione a catena. Clara aveva stretto I denti, aperto la bocca solo per lanciare urla agghiaccianti, preso a pugni l’auto, pro-vato a mettere la sua manina nella feri-toia, alzato lo sguardo al cielo. Pausa di due secondi, per poi ricominciare per intero il giro. Denti, bocca, urla, pu-gni, manina, sguardo. Un delirio. Bibi sorrideva.

Si era avvicinato lentamente, aveva at-traversato la strada con passo sicuro, le aveva poggiato delicatamente la mano su una spalla e poi con un “tono 7, esterno sera”, la sua migliore voce da playboy, le aveva sussurrato.

«Signorina, serve aiuto?»

«Non mi rompa le palle, non è il mo-mento. Si levi di torno».

«Signorina, vuole che l’accompagni da qualche parte?»

«Sì, all’aeroporto di Fiumicino. Ma di corsa, ho fretta».

Clara l’aveva detto tutto d’un fiato, poi era tornata al suo giro di imprecazioni. Bibi le aveva voltato le spalle, aveva fat-to dieci passi, aveva aperto la BMW

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chio attore comico, lo divertiva proprio tanto. Una donna poteva aspettare, avrebbe richiamato a fumetto finito.

Non senza fatica, Clara aveva trovato qualcosa da mettersi. Un paio di jeans e una maglietta che aveva comprato in quel viaggio a Las Vegas con Gino, ra-gazzo un po’ volgare ma bravo a letto. Si era divertita davvero e ogni volta che indossava quella T-shirt le venivano in mente Gino, le folli notti passate a gioca-re a Blackjack, l’attesa dell’alba facendo l’amore, le lunghe dormite, le luci di quella città che sembrava un Luna Park.

BIBI era pronto a cacciare. Aveva man-dato giù il whisky, si era messo la giac-ca bianca di lino sulla camicia azzurra con i primi due bottoni fuori dall’asola, aveva aperto la porta di casa e si era tro-vato davanti suo fratello più grande, Giuseppe Tulliani Frittozzi detto Pep-pe. Un concentrato record di problemi e malattie.

Peppe era affetto da onicofagia. Si man-giava le unghie. Dicono che tutto fosse cominciato da piccolo, dopo la nascita di Bibi. L’amore dei genitori che si spo-stava da uno all’altro dei figli, afferma-vano gli psicologi, era stato all’origine di un senso d’ansia crescente nel bam-bino. Forse avrebbero formulato una diagnosi diversa se avessero saputo che Bibi, prima di andare a dormire, lo

picchiava ogni sera con il suo Pinoc-chio. Burattino in legno pesante!

Peppe soffriva, tra l’altro, anche di tri-cotillomania. Si strappava intere cioc-che di capelli. I medici dicevano che lo faceva per un bisogno di compensazio-ne affettiva. Anche qui, gli illustri scien-ziati ignoravano il fatto che Bibi lo aves-se iniziato alla pratica alla tenera età di sette anni, minacciando, se non avesse ubbidito, di torturarlo con un coltello durante la notte.

Peppe (forse qualche disturbo glielo aveva regalato anche questo diminuti-vo) non era molto equilibrato neppure adesso che di anni ne aveva ventotto. E quando si trovava in difficoltà, quando unghie da mangiare e capelli da strap-pare non gli bastavano più, chiedeva aiuto al fratellino.

Era l’esempio più convincente di come la sindrome di Stoccolma non fosse un’invenzione degli psichiatri.

«Voglio fare sesso»

«Sono lusingato»

«Bibi, non fare il cretino. Mi servono soldi »

«Peppe, è mai possibile che per fare sesso devi pagare?»

«Perché tu con le donne come ti com-porti?»

«Lasciamo perdere»

«Bibi, dai. Mi bastano cento euro»

«Peppe, vado di fretta. Devo incontra-re un’amica»

«Bibi, posso venire con te?»

«Non vado in giro con uno squilibrato»

«Allora dammi cento euro»

«Eccoli, ma è l’ultima volta»

Peppe era entrato in ascensore ed era scomparso. Per almeno una settimana non si sarebbe rivisto da quelle parti.

Bibi era sceso fischiettando, sentiva già il brivido della nuova avventura. A ogni rampa di scale si ripeteva la stessa do-manda. Cosa devo fare per agganciare quella ragazza? In realtà era stato più semplice di quanto avesse pensato. Lei era uscita di corsa dal portone, si era diretta verso una Yaris d’annata, aveva aperto la borsa ed aveva visto scivolare le chiavi della macchina nel tombino accanto al marciapiede. Avrebbe volu-to chiamare un taxi, ma non riusciva a trovare il cellulare. Maledizione, l’ave-va lasciato da Carlotta, l’amica del cuo-re che era andata a salutare nel pome-riggio prima che partisse per Barcello-

na. Il telefonino di Clara sarebbe rima-sto in casa di Carlotta fino al suo ritor-no. Tra due settimane.

La rabbia aveva innescato una reazione a catena. Clara aveva stretto I denti, aperto la bocca solo per lanciare urla agghiaccianti, preso a pugni l’auto, pro-vato a mettere la sua manina nella feri-toia, alzato lo sguardo al cielo. Pausa di due secondi, per poi ricominciare per intero il giro. Denti, bocca, urla, pu-gni, manina, sguardo. Un delirio. Bibi sorrideva.

Si era avvicinato lentamente, aveva at-traversato la strada con passo sicuro, le aveva poggiato delicatamente la mano su una spalla e poi con un “tono 7, esterno sera”, la sua migliore voce da playboy, le aveva sussurrato.

«Signorina, serve aiuto?»

«Non mi rompa le palle, non è il mo-mento. Si levi di torno».

«Signorina, vuole che l’accompagni da qualche parte?»

«Sì, all’aeroporto di Fiumicino. Ma di corsa, ho fretta».

Clara l’aveva detto tutto d’un fiato, poi era tornata al suo giro di imprecazioni. Bibi le aveva voltato le spalle, aveva fat-to dieci passi, aveva aperto la BMW

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M3 Cabrio, era salito, aveva tirato giù la capote.

«Signorina, io sono pronto. Non viene?»

Lei l’aveva guardato stupita e in una frazione di secondo aveva deciso che era meglio rischiare una corsa in auto con uno sconosciuto che dire al capore-dattore che rinunciava al servizio. Do-po il primo passo però, aveva visto quel ragazzo uscire dall’auto.

«Ci ha ripensato?»

«No, sto solo facendo il giro per aprirle la portiera».

«È davvero gentile, grazie».

«Salga pure, sentodi potermi fidare di lei. Anche se l’ultima volta che mi sono fidato di una pupa è stato a Parigi nel ’40. È uscita per comprare un fiasco di vino, e due ore dopo i tedeschi hanno invaso la Francia».

Lei aveva riso.

Quelle parole erano di Peter Falk in “Invito a cena con delitto”. Ma Clara non lo sapeva. E non era l’unica cosa che non sapesse.

«Mr Sherman, Roma, good, no?»

Alan Sherman, ragazzone di centono-vantadue centimetri per 80 chili, guar-dava incuriosito quella ragazza. Belli-na, ma parlava una lingua misteriosa. Appena uscito dall’area arrivi, scortato da due omoni che dovevano tutelarne la privacy, l’aveva vista correre verso di lui. Quella biondina aveva lo sguardo da disperata e lui aveva ceduto. A gesti, aveva capito che si sarebbe trattato di un’intervista veloce. A parole, ancora non aveva capito niente.

«Mr Sherman, Roma, scudetto, tu for-te, thank you».

Era stato quel signore così gentile, quello che l’aveva fatta volare a bassa quota da Roma centro a Fiumicino ae-roporto, a toglierla ancora una volta dai guai. Le aveva chiesto di formulare le domande in italiano, alla traduzione ci avrebbe pensato lui. Una vera magia. L’inglese, nel senso del calciatore non della lingua, era stato gentile. Aveva detto anche un paio di cose buone per un titolo. Clara lo aveva ringraziato, poi aveva ringraziato Bibi e si era mes-sa a scrivere. Aveva trasmesso il servi-zio collegandosi con il Wi-Fi dell’aero-porto e finalmente aveva

cominciato a rilassarsi.

«Tutto a posto, signorina?»

«A meraviglia, grazie a lei. È il mio sal-vatore».

«Bene, adesso dobbiamo festeggiare. Ci vuole una cena degna dello scoop del giorno».

«Non so. Prima dovrei chiamare il mio fidanzato».

«Faccia pure, ecco il telefonino».

Ugo aveva risposto al secondo squillo.

«Amò, ma ndo cacchio stai?»

«Sto lavorando, sono a Fiumicino. È meglio se ci vediamo domani».

«Vabbè amò. Mo me vedo a partita regi-strata da Roma e poi me ne vado a dor-mì. Avemo preso ‘n inglese. È ‘n feno-meno. Deve esse arivato oggi».

«Ciao, Ugo».

«A domani, amò».

Clara aveva restituito il cellulare a Bibi.

«Possiamo andare».

IL COMMISSARIO Giovanni Stram-belli aveva l’abitudine di leggere il gior-nale la sera, finito il lavoro. Prima però beveva mezzo bicchiere di succo d’arancia e mandava giù una pasticca contro l’allergia al mondo. Poi, si ac-

cendeva la pipa e si lasciava avvolgere dalla vecchia poltrona dell’ufficio. Sfo-gliava distratto le pagine, non c’era mai un titolo che catturasse l’attenzione. Gli sembrava tutto così banale. Fino a quando non si rovinava l’umore leggen-do la cronaca locale. Da una settimana l’apertura era sempre riservata agli arti-coli di Carlo Stancarelli. Lo specialista di nera.

SULLA CALDA ESTATE ROMANA L’INCUBO DEL SERIAL KILLER

Il sommario aveva il chiaro compito di alzare la pressione di Giovanni.

“Negli ultimi dodici mesi scomparse tre ragazze. I giovani hanno paura la polizia non li protegge”

Erano cinque anni che Strambelli co-mandava il XV Distretto Prati e di cri-mini ne aveva risolti tanti. Ma quel caso sembrava un mistero senza soluzione. Le ragazze erano morte e il colpevole era sicuramente un serial killer, su que-sto non aveva dubbi. Le vittime aveva-no numerosi elementi in comune. Bianche, età tra i ventidue e i ventisei anni, bionde, belle, di estrazione bor-ghese. E, maledizione, abitavano tutte in zona Prati.

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M3 Cabrio, era salito, aveva tirato giù la capote.

«Signorina, io sono pronto. Non viene?»

Lei l’aveva guardato stupita e in una frazione di secondo aveva deciso che era meglio rischiare una corsa in auto con uno sconosciuto che dire al capore-dattore che rinunciava al servizio. Do-po il primo passo però, aveva visto quel ragazzo uscire dall’auto.

«Ci ha ripensato?»

«No, sto solo facendo il giro per aprirle la portiera».

«È davvero gentile, grazie».

«Salga pure, sentodi potermi fidare di lei. Anche se l’ultima volta che mi sono fidato di una pupa è stato a Parigi nel ’40. È uscita per comprare un fiasco di vino, e due ore dopo i tedeschi hanno invaso la Francia».

Lei aveva riso.

Quelle parole erano di Peter Falk in “Invito a cena con delitto”. Ma Clara non lo sapeva. E non era l’unica cosa che non sapesse.

«Mr Sherman, Roma, good, no?»

Alan Sherman, ragazzone di centono-vantadue centimetri per 80 chili, guar-dava incuriosito quella ragazza. Belli-na, ma parlava una lingua misteriosa. Appena uscito dall’area arrivi, scortato da due omoni che dovevano tutelarne la privacy, l’aveva vista correre verso di lui. Quella biondina aveva lo sguardo da disperata e lui aveva ceduto. A gesti, aveva capito che si sarebbe trattato di un’intervista veloce. A parole, ancora non aveva capito niente.

«Mr Sherman, Roma, scudetto, tu for-te, thank you».

Era stato quel signore così gentile, quello che l’aveva fatta volare a bassa quota da Roma centro a Fiumicino ae-roporto, a toglierla ancora una volta dai guai. Le aveva chiesto di formulare le domande in italiano, alla traduzione ci avrebbe pensato lui. Una vera magia. L’inglese, nel senso del calciatore non della lingua, era stato gentile. Aveva detto anche un paio di cose buone per un titolo. Clara lo aveva ringraziato, poi aveva ringraziato Bibi e si era mes-sa a scrivere. Aveva trasmesso il servi-zio collegandosi con il Wi-Fi dell’aero-porto e finalmente aveva

cominciato a rilassarsi.

«Tutto a posto, signorina?»

«A meraviglia, grazie a lei. È il mio sal-vatore».

«Bene, adesso dobbiamo festeggiare. Ci vuole una cena degna dello scoop del giorno».

«Non so. Prima dovrei chiamare il mio fidanzato».

«Faccia pure, ecco il telefonino».

Ugo aveva risposto al secondo squillo.

«Amò, ma ndo cacchio stai?»

«Sto lavorando, sono a Fiumicino. È meglio se ci vediamo domani».

«Vabbè amò. Mo me vedo a partita regi-strata da Roma e poi me ne vado a dor-mì. Avemo preso ‘n inglese. È ‘n feno-meno. Deve esse arivato oggi».

«Ciao, Ugo».

«A domani, amò».

Clara aveva restituito il cellulare a Bibi.

«Possiamo andare».

IL COMMISSARIO Giovanni Stram-belli aveva l’abitudine di leggere il gior-nale la sera, finito il lavoro. Prima però beveva mezzo bicchiere di succo d’arancia e mandava giù una pasticca contro l’allergia al mondo. Poi, si ac-

cendeva la pipa e si lasciava avvolgere dalla vecchia poltrona dell’ufficio. Sfo-gliava distratto le pagine, non c’era mai un titolo che catturasse l’attenzione. Gli sembrava tutto così banale. Fino a quando non si rovinava l’umore leggen-do la cronaca locale. Da una settimana l’apertura era sempre riservata agli arti-coli di Carlo Stancarelli. Lo specialista di nera.

SULLA CALDA ESTATE ROMANA L’INCUBO DEL SERIAL KILLER

Il sommario aveva il chiaro compito di alzare la pressione di Giovanni.

“Negli ultimi dodici mesi scomparse tre ragazze. I giovani hanno paura la polizia non li protegge”

Erano cinque anni che Strambelli co-mandava il XV Distretto Prati e di cri-mini ne aveva risolti tanti. Ma quel caso sembrava un mistero senza soluzione. Le ragazze erano morte e il colpevole era sicuramente un serial killer, su que-sto non aveva dubbi. Le vittime aveva-no numerosi elementi in comune. Bianche, età tra i ventidue e i ventisei anni, bionde, belle, di estrazione bor-ghese. E, maledizione, abitavano tutte in zona Prati.

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Page 38: Emagazine 5 2013

Le ultime notizie dal mondo degli eBook reader e dei tablet, per essere sempre aggiornati sulla nuova tecnolo-gia e i nuovi progetti nell’ambito della lettura digitale.

19

LETTORI E TABLET

Roba da reader

visita il sito absolutelyfree.it

Nicoletta Azzolini

Differenziarsi dai tanti tablet sul mercato diventa sempre più difficile. La Panasonic, però,

con il suo nuovo ToughBook ha trovato una nuova chiave di sviluppo rendendo il suo nuovo

prodotto resistente all’acqua, alle alte e alle basse temperature, alle cadute.

Un esempio di utilizzo perfetto: in cucina tra i fornelli con la propria app di ricette preferita!

La Nintendo annuncia il futuro lancio di uno store dedicato solo agli eBook (in particolare

per bambini) per le proprie consolle 3ds e WiiU.

Le notizie sono ancora piuttosto vaghe, ma il primo paese a beneficiare di questa novità sarà naturalmente il Giappone e pare che l’azienda si sia già accordata con un importante editore

nipponico, Dai Nippon Printing. Il negozio dovre-be partire con almeno 300 titoli in catalogo con

prezzi che oscilleranno fra i 700 e gli 800 yen (al cambio attuale tra €5,40 e €6,20)

Dopo risultati parecchio deludenti, la Barnes&Noble ha deciso di rinunciare

alla produzione dei suoi Nook HD e HD+, puntando solo ai propri eBook Reader.

Page 39: Emagazine 5 2013

Le ultime notizie dal mondo degli eBook reader e dei tablet, per essere sempre aggiornati sulla nuova tecnolo-gia e i nuovi progetti nell’ambito della lettura digitale.

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LETTORI E TABLET

Roba da reader

visita il sito absolutelyfree.it

Nicoletta Azzolini

Differenziarsi dai tanti tablet sul mercato diventa sempre più difficile. La Panasonic, però,

con il suo nuovo ToughBook ha trovato una nuova chiave di sviluppo rendendo il suo nuovo

prodotto resistente all’acqua, alle alte e alle basse temperature, alle cadute.

Un esempio di utilizzo perfetto: in cucina tra i fornelli con la propria app di ricette preferita!

La Nintendo annuncia il futuro lancio di uno store dedicato solo agli eBook (in particolare

per bambini) per le proprie consolle 3ds e WiiU.

Le notizie sono ancora piuttosto vaghe, ma il primo paese a beneficiare di questa novità sarà naturalmente il Giappone e pare che l’azienda si sia già accordata con un importante editore

nipponico, Dai Nippon Printing. Il negozio dovre-be partire con almeno 300 titoli in catalogo con

prezzi che oscilleranno fra i 700 e gli 800 yen (al cambio attuale tra €5,40 e €6,20)

Dopo risultati parecchio deludenti, la Barnes&Noble ha deciso di rinunciare

alla produzione dei suoi Nook HD e HD+, puntando solo ai propri eBook Reader.

Page 40: Emagazine 5 2013

Amazon compra Liquavista Amazon ha con-

fermato di aver ac-quistato da Samsung Li-quavista, un'azienda che produce particolari schermi a colori pensati per devi-ce portatili quali smart-

phone, tablet e eReader. La particolare tecnologia degli schermi in questione si chiama Electrowetting:

in pratica si sfrutta un cer-to voltaggio per modifica-re la tensione superficiale dei liquidi di cui lo scher-mo è composto.

Stephen King dice no al digitale

Stephen King non pubbli-cherà una versione eBook del suo nuovo romanzo, Joyland, atteso nelle libre-rie il 4 giugno. «Per ora non ho pensato alla ver-sione di-

gitale. Forse, in futuro, ma per il momento lasciamo che la gente compri in una vera libreria» ha dichiarato King al Wall Street Jour-nal.

L’AIE contro il Decreto Profumo

Con un comunicato uffi-ciale l’AIE si è pronun-ciata contraria al Decre-to Profumo, in particola-re su due punti:1 – introduzione dei libri

digitali nelle classi prime delle elementari e delle medie;2 – l’abbassamento del 30% dei tetti di spesa

Ecco Libro/Mania, la piattaforma di selfpu-blishing made in Italy

DeAgostini e Newton-Compton hanno fondato Libromania, società per la promozione di libri loro e di terzi e hanno annuncia-to l’uscita di Libro/Ma-nia, la piattaforma tutta

italiana di assisted self-publishing.L’autore che cari-ca gratis il pro-prio testo sulla piattaforma riceve-rà supporto dal team di editors

fornito da Libro/Mania con tanto di corre-zione della bozza, editing

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NEWS

Into the net

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Page 41: Emagazine 5 2013

Amazon compra Liquavista Amazon ha con-

fermato di aver ac-quistato da Samsung Li-quavista, un'azienda che produce particolari schermi a colori pensati per devi-ce portatili quali smart-

phone, tablet e eReader. La particolare tecnologia degli schermi in questione si chiama Electrowetting:

in pratica si sfrutta un cer-to voltaggio per modifica-re la tensione superficiale dei liquidi di cui lo scher-mo è composto.

Stephen King dice no al digitale

Stephen King non pubbli-cherà una versione eBook del suo nuovo romanzo, Joyland, atteso nelle libre-rie il 4 giugno. «Per ora non ho pensato alla ver-sione di-

gitale. Forse, in futuro, ma per il momento lasciamo che la gente compri in una vera libreria» ha dichiarato King al Wall Street Jour-nal.

L’AIE contro il Decreto Profumo

Con un comunicato uffi-ciale l’AIE si è pronun-ciata contraria al Decre-to Profumo, in particola-re su due punti:1 – introduzione dei libri

digitali nelle classi prime delle elementari e delle medie;2 – l’abbassamento del 30% dei tetti di spesa

Ecco Libro/Mania, la piattaforma di selfpu-blishing made in Italy

DeAgostini e Newton-Compton hanno fondato Libromania, società per la promozione di libri loro e di terzi e hanno annuncia-to l’uscita di Libro/Ma-nia, la piattaforma tutta

italiana di assisted self-publishing.L’autore che cari-ca gratis il pro-prio testo sulla piattaforma riceve-rà supporto dal team di editors

fornito da Libro/Mania con tanto di corre-zione della bozza, editing

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Page 42: Emagazine 5 2013

vario, promozione e post-editing. Il tutto gratis per l’autore.

Qual è l’eBook più diffuso a mondo?

Il catalogo Ikea. La ca-denza è rarefatta ma

l'impatto è enorme: la pubblicazione periodica digitale più diffusa al mon-do esce infatti una sola volta l'anno ma nella sua ultima edi-zione, quella 2013, ha raggiunto i 212

milioni di copie, una tiratura da sogno per qualsiasi editore. Realiz-zato in 62 edizioni e 29 lingue, letto secondo le stime Ikea da almeno

400 milioni di persone. L'edizione italiana, sempre nel 2013, ha avuto una tiratura di 16 mlioni di copie.

Legnini: "Iva al 4% anche per l'editoria online"

Il sottosegretario al-l'Editoria chiede di pari-ficare l'aliquota fiscale dei prodotti stampati a quella dei libri elettroni-ci. «Non vedo ragioni per modificare l'Iva age-volata sui prodotti edito-riali e anzi si pone sem-mai il tema del tratta-mento analogo per l'editoria on line, che non gode del medesimo trattamento» parola di sottosegretario.

21

@AFeditore

Impennata per gli eBook in Italia Cresce il mercato dei libri digitali in Italia: raddoppiano in poco meno di sei mesi i titoli disponibili in ebook (oggi sono 60.598, l’8,3% dei titoli in commercio), prodotti da circa 2mila editori (1.978 per la precisione). Rappresentavano a dicembre l’1,8% del mercato trade del libro, in crescita del-l’89% sull’anno precedente. Oggi il 44,6% delle novità italiane sono pubblicate anche in versione digitale. Sono solo alcuni dei dati resi noti (le cifre a cura dell’Ufficio studi AIE sono in allegato) alla sesta edizione di Editech, la Giornata internazionale di studio e approfondimento organizzata dal-l’Associazione Italiana Editori (AIE) e in corso a Milano per far conoscere agli operatori, ancor prima che al grande pubblico, le tendenze in atto e le prospettive dell’editoria in termini di innovazione tecnologica. Numeri in crescita sia per la lettura (+45,5% i lettori in digitale sull’anno precedente) che per l’ac-quisto (+63,1% rispetto al 2011). L’ebook in Italia è ancora preferito dagli uomini: il 61,5% legge almeno un ebook (mentre il 48,3% legge un libro di carta).

Editoria: per Giulio Anselmi è crisi vera. Riduzione di pubblicità, numero di copie di quotidiani ven-dute e dato ancor più grave di lettori, calo dell'occupazione e delle retribuzioni del settore e, last but not least, diminu-zione perfino degli stabilimenti di stampa e previsioni nere per il futuro prossimo. È il quadro di una crisi lunga, quello che è stato tratteggiato nella prima giornata della Conferen-za internazionale dell'industria editoriale e della stampa a Bergamo. «Bisogna mantenere alto l'interesse per la carta stampata, che resta il core business ben conosciuto e sperimentato e tuttora produce oltre il 90% dei ricavi» ha sottolineato il presidente degli editori e dell’ANSA Anselmi «È però impor-tante investire sugli sviluppi tecnologici e comportamentali legati ai nuovi media». Anselmi ha lanciato un appello alla politica spiegando che «l'informazione è un'industria strate-gica per il Paese" e che "da questa crisi epocale si può usci-re solo con una strategia comune, fra editori e giornalisti, che si rivolga in primo luogo al governo». E ha ribadito alcune richieste, fra le quali interventi che accompagnino la trasformazione industriale e misure che favoriscano il ricam-bio generazionale con il rifinanziamento della Legge 416 e nuove assunzioni di giovani.

Page 43: Emagazine 5 2013

vario, promozione e post-editing. Il tutto gratis per l’autore.

Qual è l’eBook più diffuso a mondo?

Il catalogo Ikea. La ca-denza è rarefatta ma

l'impatto è enorme: la pubblicazione periodica digitale più diffusa al mon-do esce infatti una sola volta l'anno ma nella sua ultima edi-zione, quella 2013, ha raggiunto i 212

milioni di copie, una tiratura da sogno per qualsiasi editore. Realiz-zato in 62 edizioni e 29 lingue, letto secondo le stime Ikea da almeno

400 milioni di persone. L'edizione italiana, sempre nel 2013, ha avuto una tiratura di 16 mlioni di copie.

Legnini: "Iva al 4% anche per l'editoria online"

Il sottosegretario al-l'Editoria chiede di pari-ficare l'aliquota fiscale dei prodotti stampati a quella dei libri elettroni-ci. «Non vedo ragioni per modificare l'Iva age-volata sui prodotti edito-riali e anzi si pone sem-mai il tema del tratta-mento analogo per l'editoria on line, che non gode del medesimo trattamento» parola di sottosegretario.

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@AFeditore

Impennata per gli eBook in Italia Cresce il mercato dei libri digitali in Italia: raddoppiano in poco meno di sei mesi i titoli disponibili in ebook (oggi sono 60.598, l’8,3% dei titoli in commercio), prodotti da circa 2mila editori (1.978 per la precisione). Rappresentavano a dicembre l’1,8% del mercato trade del libro, in crescita del-l’89% sull’anno precedente. Oggi il 44,6% delle novità italiane sono pubblicate anche in versione digitale. Sono solo alcuni dei dati resi noti (le cifre a cura dell’Ufficio studi AIE sono in allegato) alla sesta edizione di Editech, la Giornata internazionale di studio e approfondimento organizzata dal-l’Associazione Italiana Editori (AIE) e in corso a Milano per far conoscere agli operatori, ancor prima che al grande pubblico, le tendenze in atto e le prospettive dell’editoria in termini di innovazione tecnologica. Numeri in crescita sia per la lettura (+45,5% i lettori in digitale sull’anno precedente) che per l’ac-quisto (+63,1% rispetto al 2011). L’ebook in Italia è ancora preferito dagli uomini: il 61,5% legge almeno un ebook (mentre il 48,3% legge un libro di carta).

Editoria: per Giulio Anselmi è crisi vera. Riduzione di pubblicità, numero di copie di quotidiani ven-dute e dato ancor più grave di lettori, calo dell'occupazione e delle retribuzioni del settore e, last but not least, diminu-zione perfino degli stabilimenti di stampa e previsioni nere per il futuro prossimo. È il quadro di una crisi lunga, quello che è stato tratteggiato nella prima giornata della Conferen-za internazionale dell'industria editoriale e della stampa a Bergamo. «Bisogna mantenere alto l'interesse per la carta stampata, che resta il core business ben conosciuto e sperimentato e tuttora produce oltre il 90% dei ricavi» ha sottolineato il presidente degli editori e dell’ANSA Anselmi «È però impor-tante investire sugli sviluppi tecnologici e comportamentali legati ai nuovi media». Anselmi ha lanciato un appello alla politica spiegando che «l'informazione è un'industria strate-gica per il Paese" e che "da questa crisi epocale si può usci-re solo con una strategia comune, fra editori e giornalisti, che si rivolga in primo luogo al governo». E ha ribadito alcune richieste, fra le quali interventi che accompagnino la trasformazione industriale e misure che favoriscano il ricam-bio generazionale con il rifinanziamento della Legge 416 e nuove assunzioni di giovani.