Elettroradio Informazioni - Settembre 2015

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elettroradio informazioni PERIODICO TRADE LEADER NEI SETTORI ELETTRONICA DI CONSUMO ED ELETTRODOMESTICI * ANNO 55 * Nikon: qualità e tecnologia che fanno la “differenza” Le novità di prodotto e i trend di mercato dall’IFA di Berlino L’industria taiwanese punta sull’Internet of Things Il mondo del gaming prepara il Natale a Colonia e Tokyo Back to school ancora strategico per aziende e trade I AM DIFFERENT “Sono sempre alla ricerca della bellezza... E delle sfide.” Clark Little

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Mensile B2B del settore trade, specializzato nei mercati elettrodomestici ed elettronica di consumo

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elettroradio informazioni elettroradio informazioni periodico trade leader nei settori elettronica di consumo ed elettrodomestici * anno 55 *

Nikon:qualità e tecnologia che fanno la “differenza”

Le novità di prodotto e i trend di mercato dall’IFA di Berlino

L’industria taiwanesepunta sull’Internetof Things

Il mondo del gaming prepara il Natale a Colonia e Tokyo

Back to schoolancora strategico per aziende e trade

I AM DIFFERENT

“Sono sempre alla ricerca della bellezza... E delle sfide.”Clark Little

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In attesa dell’inverno

Buone nuove all’orizzonte. Lo si è re-spirato all’ultima edizione dell’IFA

di Berlino. Segnali di ripresa sembrano davvero farsi sentire; tocca poi vede-re se si tratta di quella “vera” o solo di piccoli e fatui sussulti di mercato. Sep-pur non particolarmente foriera di gran-di novità di prodotto, difatti, la grande fi era berlinese ha saputo dare invece dei chiari e precisi segnali al mercato, primo tra tutti la defi nitiva maturità dell’indu-stria Made in China, pronta ormai a com-petere alla pari con quelle occidentale, coreana e giapponese. Altro segnale è – come già sottolineato – una leggera euforia tra gli addetti ai lavori, trainata dalle stime, più che otti-mistiche, snocciolate dai maggiori anali-sti di mercato, che hanno saputo far tor-nare un leggero sorriso a molti operato-ri del settore dopo mesi e mesi di volti crucciati e rassegnati. Molti sono difatti i segni positivi tornati a riempire le ta-belle dei resoconti fi rmati da prestigiosi istituti di ricerca, in special modo in set-tori merceologici dove da tempo regna-va incontrastato il segno -. Un trend che, sommato a nuove categorie di prodotto entrate da poco nei desideri dei consu-matori, possono davvero far sperare in una ripresa non solo sulla “carta”.Volti ancora scuri e preoccupati, invece, quelli della distribuzione, ancora inten-ta a darsi battaglia a colpi di promozio-ni urlate e offerte stracciate, ai limiti del regalo vero e proprio: quello che si pro-spetta dinanzi a noi sembra difatti un in-verno lungo e rigido che non mancherà di riservare sorprese e veri e propri col-pi di scena. Non per fare il proverbiale “uccello del malaugurio”, in effetti, qual-

che aggregazione o clamorosa uscita dal mercato è ancora possibile o ha ragion d’essere. Così come conti economici an-cora in bilico da far quadrare e rassetta-re e che, se non ben rinforzati alla base, rischiano di far crollare il tutto.Certo è che questa strada della “guerra alla promozione stracciata”, a conti fatti, non ha portato giovamento a nessuno: e se è comunque vero che il volantino detiene ancora un grande potere attrat-tivo nei confronti del consumatore fi na-le, è altrettanto vero che potrebbe esse-re utilizzato in modo più sapiente e più strategico, e non per svendere ma per vendere.L’abbiamo ripetuto più volte, e mai ci stancheremo di ripeterlo, “la matemati-ca non è un’opinione” e alla fi ne qualcu-no dovrà pagare il conto. Qualcuno, tra l’altro, l’ha già pagato, e anche a caro prezzo.Nonostante le critiche e le numerose diffi coltà, chi sembra aver imparato la lezione è proprio la Gdo, quella più cri-ticata e bistrattata dai “cugini” specia-lizzati: nel corso degli anni, difatti, sta pian piano tenendo in debito conto tutti gli errori fatti in passato, imparando di giorno in giorno a migliorarsi e a cercare nuove soluzioni, passando per la multi-canalità, il servizio, la fi delizzazione e la sperimentazione di nuove forme comu-nicative e commerciali. Se la parola d’or-dine della Gds sembra difatti essere “o vendita o morte!”, quella della Gdo sem-bra essere diventata “o cliente o mor-te!”: è la stessa cosa? No, c’è una grande differenza.

La Redazione

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La fotografi a è probabilmente fra tutte le forme d’arte la più

accessibile e la più gratifi cante. In special modo in questo particolare periodo storico della nostra socie-tà, in cui solo il potere creativo e comunicativo delle immagini pos-siede quella forza prorompente capace di soddisfare la voglia di socializzazione e di condivisione di così tante persone. Un’esigenza che solo una profonda e accurata esplorazione del mondo dell’ima-ging attraverso il proprio persona-le punto di vista è capace di ap-pagare fi no in fondo, e in cui lo strumento fotocamera assume un ruolo di primissimo piano. E non tanto come mero dispositivo per la cattura di istanti e ricordi, ma co-me vera e propria estensione del corpo e della mente, utile alla ma-terializzazione delle proprie idee e della propria creatività. Ed è proprio quello che promet-te Nikon con il suo storico claim “I

am different”, quasi a suggellare un patto con i propri utenti, in cui qualità dei prodotti, certezza dei risultati e semplicità d’utilizzo as-sumono i contorni di un’autentica promessa di una visione differente del mondo. Una visione che, si sa, può avere le più svariate sfaccet-tature e interpretazioni: il portafo-glio Nikon spazia infatti dalle più sofi sticate refl ex riservate al setto-re professionale fi no alle più pic-cole e semplici compatte rivolte ai teenager habitué di social network e siti di video e photo sharing.

I am Refl exPer “entrare nel cuore dell’imma-gine” le macchine refl ex sono si-curamente la scelta migliore e più indicata, testimoniata dalle dota-zioni e funzionalità elevate che è in grado di mettere a disposizione. La loro elevata sensibilità alla lu-ce consente ad esempio di girare fi lmati o scattare fotografi e, anche

Una gamma ampia e profonda per tutti i gusti e le esigenze fotografi che

in condizioni di scarsa illuminazio-ne, mantenendo bassi i livelli di “rumore”. Non solo. Poter scattare con qualità a elevati ISO permet-te anche l’utilizzo più agevole di tempi di posa veloci, per congelare soggetti in movimento, anche nel-le condizioni di illuminazione più critiche. Così come la disponibilità di sensori CMOS in formato pieno FX, equivalente circa al formato 24 x 36 mm della pellicola 35 mm fo-tografi ca o DX, equivalente circa al formato 15.6 x 23.5 mm prossi-mo alla pellicola cinematografi ca, che consentono di ottenere foto di qualità e con massima fedeltà cro-matica. O ancora, la possibilità di poter fare affi damento su precisi e veloci sistemi autofocus, capaci di mettere a fuoco esattamente nel

punto voluto sia su scene statiche che in situazioni dinamiche. E non è tutto. Le refl ex Nikon sono do-tate anche della funzione di regi-strazione video in formato Full HD (1.920 x 1.080p) con audio stereo.L’attuale gamma di refl ex Nikon si compone di ben 9 modelli, che vanno dalla D3200, particolarmen-te indicata per tutti coloro che ap-procciano per la prima volta l’arte della fotografi a propriamente det-ta, al top di gamma D7200, una vera e propria “chicca” per profes-sionisti e veri intenditori. Di pari passo vanno le dotazioni tecniche, con un valore per esempio di ISO da 100 a 6.400 per la D3200 e da 100 a 25.600 per la D7200 e con specifi che e particolarità caratte-ristiche per ogni singolo model-

“diff erenti” per naturaNikon

stema, permettendo inoltre un’ot-tima riproduzione dei dettagli e del colore, un avanzato sistema di riduzione del rumore e la possibi-lità di realizzare immagini in for-mato RAW. Così come il processore di immagini, in grado di assicurare elevati livelli di rapidità e presta-zioni, essendo dotato di due po-tenti motori in grado di elaborare le immagini a velocità fi no a 60 fps, offrire un’avanzata riduzione del e permettere di scattare una foto a piena risoluzione mentre si sta registrando un fi lmato.Grazie alla funzione Motion Snap-shot, le Nikon 1 possono iniziare a registrare immagini prima che venga premuto completamente il pulsante di scatto, registrando contemporaneamente un fi lmato rallentato e un’immagine, in modo da combinarli istantaneamente e generare così una sorta di fotogra-fi a dinamica. All’interno del menu Best Moment Capture, è poi pos-sibile scegliere tra il modo Smart Photo Selector (la fotocamera re-gistra fi no a 40 immagini ad alta risoluzione, alla velocità di 30 fps, ne seleziona cinque e ne propone sul display uno. Se lo scatto non

Per “entrare

nel cuore

dell’immagine”

le macchine refl ex

sono sicuramente

la scelta migliore

e più indicata“diff erenti” per natura

lo, ognuno dei quali studiato per ogni specifi ca esigenza e necessi-tà: ad esempio il modello D7100 è caratterizzato dalla presenza di un corpo con calotta e back in le-ga di magnesio, mentre il modello D710 si distingue per il suo corpo in fi bra di carbonio e la calotte in lega di magnesio. O ancora, il mo-dello D5500 dotato di dispositivo Fn touch utile per regolare velo-cemente le impostazioni principali con un solo dito mentre si scatta attraverso il mirino.

I am Nikon 1Leggere, veloci e potenti. È questo il biglietto da visita della gamma di fotocamere compatte a ottiche intercambiabili Nikon 1. Dotate di un innovativo doppio sistema di messa a fuoco delle immagini estremamente veloce, sono carat-terizzate da un corpo camera tra i più compatti della categoria, stu-diato appositamente per favori-re la praticità dell’impugnatura e l’intuitività dell’utilizzo. Il partico-lare sensore presente al loro inter-no assicura un perfetto equilibrio tra velocità, sensibilità alla luce, risoluzione e compattezza del si-

soddisfa, la fotocamera suggeri-sce altre quattro immagini) o Slow View (premendo il pulsante di scatto a metà corsa, l’azione viene ripresa e riprodotta al rallentatore nel display, facilitando così lo scat-to). E non fi nisce qui. Così come per le refl ex, anche le Nikon 1 consen-tono di effettuare riprese in Full HD a 60 o 30 fps (la Nikon 1 J5 in 4K). La gamma Nikon 1 è formata da 3 modelli: J5, V3 e AW1. Il model-lo Nikon 1 J5 è quello più indicato per gli scatti di tutti i giorni e, in particolar modo, per i fotografi at-tivi che desiderano dare spazio al-la creatività. Utile per scattare fo-to nitide di azioni in rapido movi-mento a velocità fi no a 20 fps con AF continuo, la J5 consente di mi-gliorare le foto prima di scattarle semplicemente utilizzando le bar-re di controllo che compaiono ac-canto all’immagine. La presenza di un sistema autofocus ibrido avan-zato a 171 punti ad alta velocità, del sistema di elaborazione delle immagini Expeed 5A e il supporto della Tecnologia NFC ne completa-no poi le dotazioni tecniche.Eccellente qualità dell’immagine, elevata velocità di scatto continuo

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stema, permettendo inoltre un’ot-tima riproduzione dei dettagli e del colore, un avanzato sistema di riduzione del rumore e la possibi-lità di realizzare immagini in for-mato RAW. Così come il processore di immagini, in grado di assicurare elevati livelli di rapidità e presta-zioni, essendo dotato di due po-tenti motori in grado di elaborare le immagini a velocità fi no a 60 fps, offrire un’avanzata riduzione del e permettere di scattare una foto a piena risoluzione mentre si sta registrando un fi lmato.Grazie alla funzione Motion Snap-shot, le Nikon 1 possono iniziare a registrare immagini prima che venga premuto completamente il pulsante di scatto, registrando contemporaneamente un fi lmato rallentato e un’immagine, in modo da combinarli istantaneamente e generare così una sorta di fotogra-fi a dinamica. All’interno del menu Best Moment Capture, è poi pos-sibile scegliere tra il modo Smart Photo Selector (la fotocamera re-gistra fi no a 40 immagini ad alta risoluzione, alla velocità di 30 fps, ne seleziona cinque e ne propone sul display uno. Se lo scatto non

Per “entrare

nel cuore

dell’immagine”

le macchine refl ex

sono sicuramente

la scelta migliore

e più indicata“diff erenti” per natura

lo, ognuno dei quali studiato per ogni specifi ca esigenza e necessi-tà: ad esempio il modello D7100 è caratterizzato dalla presenza di un corpo con calotta e back in le-ga di magnesio, mentre il modello D710 si distingue per il suo corpo in fi bra di carbonio e la calotte in lega di magnesio. O ancora, il mo-dello D5500 dotato di dispositivo Fn touch utile per regolare velo-cemente le impostazioni principali con un solo dito mentre si scatta attraverso il mirino.

I am Nikon 1Leggere, veloci e potenti. È questo il biglietto da visita della gamma di fotocamere compatte a ottiche intercambiabili Nikon 1. Dotate di un innovativo doppio sistema di messa a fuoco delle immagini estremamente veloce, sono carat-terizzate da un corpo camera tra i più compatti della categoria, stu-diato appositamente per favori-re la praticità dell’impugnatura e l’intuitività dell’utilizzo. Il partico-lare sensore presente al loro inter-no assicura un perfetto equilibrio tra velocità, sensibilità alla luce, risoluzione e compattezza del si-

soddisfa, la fotocamera suggeri-sce altre quattro immagini) o Slow View (premendo il pulsante di scatto a metà corsa, l’azione viene ripresa e riprodotta al rallentatore nel display, facilitando così lo scat-to). E non fi nisce qui. Così come per le refl ex, anche le Nikon 1 consen-tono di effettuare riprese in Full HD a 60 o 30 fps (la Nikon 1 J5 in 4K). La gamma Nikon 1 è formata da 3 modelli: J5, V3 e AW1. Il model-lo Nikon 1 J5 è quello più indicato per gli scatti di tutti i giorni e, in particolar modo, per i fotografi at-tivi che desiderano dare spazio al-la creatività. Utile per scattare fo-to nitide di azioni in rapido movi-mento a velocità fi no a 20 fps con AF continuo, la J5 consente di mi-gliorare le foto prima di scattarle semplicemente utilizzando le bar-re di controllo che compaiono ac-canto all’immagine. La presenza di un sistema autofocus ibrido avan-zato a 171 punti ad alta velocità, del sistema di elaborazione delle immagini Expeed 5A e il supporto della Tecnologia NFC ne completa-no poi le dotazioni tecniche.Eccellente qualità dell’immagine, elevata velocità di scatto continuo

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ed ergonomia intelligente sono invece le principali caratteristiche del modello Nikon 1 V3, una foto-camera in grado di scattare fi no a 20 fps con AF continuo o fi no a 60 fps con messa a fuoco fi ssa sul pri-mo fotogramma. Dotata anch’essa di sistema autofocus ibrido avan-zato a 171 punti ad altissima velo-cità e sistema di elaborazione del-le immagini Expeed 4A, consen-te di inseguire con precisione un soggetto e di acquisire immagini a piena risoluzione mentre si ripren-de un fi lmato. La ripresa di fi lmati HD al rallentatore a 120 fps con-sente poi di ottenere effetti emo-zionanti che è possibile controllare con i modi fi lmato creativi.Compatta, veloce e racchiusa in un corpo macchina robusto dal look estremamente elegante, il model-lo Nikon 1 AW1 è in grado di assi-curare riprese con velocità di scatto continuo fi no a 60 fps e 15 fps con autofocus. Impermeabile, antiur-to, antigelo e antipolvere, la AW1 permette di riprendere fi lmati Full HD sott’acqua, a basse temperatu-re e in condizioni estreme. Anche tra le sue dotazioni compaiono il sistema autofocus ibrido avanzato a 135 punti ad alta velocità e il si-stema di elaborazione delle imma-gini Expeed 3A.

I am Coolpix“C’è sempre una Coolpix giusta per ogni persona, per ogni luogo e situazione”, assicurano quelli di Nikon. E non può essere altrimen-ti, visto e considerata l’ampiez-za della gamma di compatte del marchio nipponico, composto da ben 14 diversi modelli: L31, L340, S2900, S3700, S7000, S9700,

S9900, L840, P530, P610, P900, S33, AW130 e P7800.Di differente design, fattura e ca-ratteristiche costruttive, tutti i modelli della gamma Coolpix so-no contraddistinti dalla presenza delle tecnologie VR, in grado di aiutare a ottenere immagini sen-za l’effetto mosso quando si scat-ta in ambienti scarsamente illu-minati o con tempi di posa lunghi, del sistema Ritratto Intelligente, progettato per eseguire ritratti sempre eccellenti grazie a nume-

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rose funzioni che riconoscono an-che i dettagli più piccoli del volto umano, e da un’elevata sensibilità ISO, utile ad aumentare notevol-mente lepossibilità fotografi che, per otte-nere immagini eccellenti anche nelle condizioni di luce più diffi cili. Non solo. L’integrazione del siste-ma di elaborazione delle immagini Expeed C2 di Nikon garantisce im-magini ad alta risoluzione e veloci-tà di scatto, mentre lo zoom ottico ulteriormente potenziato dalla tec-nologia Dynamic Fine Zoom con-sente un ulteriore ingrandimento 2x rispetto al campo focale massi-mo, mantenendo la massima riso-luzione dell’immagine.Con le Nikon COOLPIX dotate della funzione Wi-Fi integrata è poi pos-sibile condividere online le pro-prie immagini e video attraverso smartphone o tablet compatibili su cui sia stata installata l’applicazio-ne Nikon Wireless Mobile Adapter Utility, scaricabile gratuitamente da Google Play Store e Apple App Store, e utilizzare il proprio device come comando a distanza per la fotocamera.

Leggere, veloci e

potenti. È questo

il biglietto da visita

della gamma di

fotocamere compatte

a ottiche

intercambiabili

Nikon 1

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In uno scenario di mercato in netto miglioramento è andata in onda la consueta kermesse berlinese, ancora una volta interamente votata a tecnologia e design

Tutto come da copione. E non poteva essere altrimenti. An-

che l’edizione 2015 dell’IFA di Berlino – così come le edizioni precedenti – non ha infatti lesina-to novità e sorprese destinate a lasciare il segno nei mesi a veni-re, in vista del momento più caldo dell’anno, quello natalizio, in cui numeri e fatturati dovranno giu-stifi care gli sforzi dei reparti ricer-ca e sviluppo delle aziende leader di settore.Se a detta di molti IFA 2015 non è stata particolarmente foriera di novità dal punto di vista delle innovazioni tecnologiche, confer-mando sostanzialmente i trend dello scorso anno, lo è stato si-curamente sul versante dell’an-damento del mercato, facendo trasparire un clima di generale ottimismo tra gli addetti ai lavo-ri (confermato anche dai dati di mercato diffusi da GfK), quasi a preannunciare una reale ripresa dopo le diffi coltà degli anni ad-dietro, così condizionati da crisi e recessione.Una conferma - e questa sì che è

ev

en

ti

turazione anche a livello di strate-gie di marketing e comunicazione. Non a caso, proprio in occasione dell’ultima edizione della fi era te-desca, è stata annunciata la nasci-ta di Consumer Electronics Cina (CE Cina), una nuova fi era di elet-tronica di consumo ed elettrodo-mestici da tenersi a Shenzhen nel prossimo mese di aprile.Una sfi da, comunque, che non ha di certo visto soccombere i leader

di Giovanni De Negri

davvero reale – è sicuramente ve-nuta dai player di mercato prove-nienti dalla Cina, non più relegati al ruolo di attori non protagonisti. Le aziende del gigante asiatico han-no difatti saputo dimostrare, ol-tre all’enorme capacità produttiva (peraltro, già ampiamente cono-sciuta e riconosciuta), anche un’e-vidente crescita sia sotto il profi lo ingegneristico che del design, ac-compagnata da una notevole ma-

Più che novità,

conferme

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di settore già affermati che, come ogni IFA che si rispetti, hanno sa-puto tenere ugualmente botta ed esprimere ciò che di meglio han-no da offrire in questo complesso momento di transizione.Sicuramente ridotta, invece, è stata la consueta “gara” al-lo stand più bello e appariscen-te, con molta più attenzione alla sostanza che all’apparenza: una competizione in cui, comunque, non possono non essere eviden-ziate le ottime soluzioni espo-sitive proposte da Whirlpool, Electrolux, Beko, Sony, Philips, Bosch, Samsung, Panasonic, Vestel, Huawei, TCL e LG Elec-tronics. Soluzioni espositive che, come sempre, hanno saputo of-frire un giusto mix di sobrietà,

Più che novità,

conferme

concretezza, spettacolarità, ma-gnifi cenza, eleganza e raffi na-tezza.Nonostante tutte queste dovero-se considerazioni nel bene e nel male, anche quest’anno IFA ha fatto registrare il record di visite, riportando oltre 245mila presen-ze, 1.645 aziende espositrici e un giro d’affari per circa 4,35 miliardi di euro.

I “nuovi” trend

Lo abbiamo già detto sopra. I trend evidenziati in questa edizio-ne della kermesse brandeburghe-

Ormai è una garanzia. La partecipazione di Sony a IFA, infatti, non manca ogni anno di riservare gradite sorprese e mettere in mostra in anteprima dei veri e propri trendsetter. Molte le novità di prodotto che toccano un po’ tutte le categorie merceologiche presidiate dalla multinazionale giapponese, come quella dei Tv, grazie a un’importante estensione della gamma 4K, comprendente anche modelli con fasce di prezzo più contenute, e delle gamme di Oled curvi e Android Tv. Un’of-ferta in cui spicca il modello X90C, un Tv dal design ultrasottile e dalle immagini ultradefi nite. E, sempre per gli amanti del 4K, da Sony arri-va anche la nuova fotocamera refl ex Ð7R II da 42,4 Mpixel, in grado di vantare un sensore CMOS full frame 35 mm retroilluminato.Una nuova line-up, completamente rinnovata, interessa anche il mondo dell’audio, con nuovi prodotti della linea Hi-Res e nuove cuf-fi e, caratterizzate da un design davvero d’impatto, grazie a nuove e originali colorazioni.Ma non fi nisce qui. Le novità non si limitano al solo mondo dell’au-dio video, ma interessano anche il mondo della telefonia e del mo-bile, con una completa rivisitazione della linea di smartphone Xpe-ria, ancora più performanti e curati nel design, tra cui spicca il pri-mo telefono con schermo 4K: una “chicca” destinata ai veri geek e tecno-addicted. La nuova linea Z5 ha tutto – ma proprio tutto – ciò di cui necessita un device di ultimissima generazione, da un processore ultra-potente a schermi ultra defi niti, fi no a protezioni waterproof.

Sony

se sono sostanzialmente gli stessi dello scorso anno: a far da padro-ni tra gli stand di Messe Berlin, di-fatti, anche quest’anno sono stati la tecnologia video 4K, l’espan-sione della piattaforma Android, l’audio, i tablet Pc e la wereable technology. Unitamente alle più moderne piattaforme di comuni-cazione LTE e alle varie soluzioni per l’Internet delle Cose, con un focus assolutamente degno di no-ta in merito al controllo dell’attivi-tà fi sica e dello stato di salute. Il titolo di vere “cenerentole d’ecce-zione” di IFA 2015 spettano inve-

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Una partecipazione tutta all’insegna del Made in Italy, quella di Polti all’edizione 2015 dell’IFA. Un Made in Italy che, a differenza delle scor-se edizioni, assume un sapore ancora più marcato e rilevante, immerso – com’è - in una vera e propria “seconda giovinezza” dell’azienda co-masca. Tutto nuovo, infatti: logo, brand image e offerta prodotti, an-cora più performanti, ricercati nel design e più user-friendly, perfetta-mente in linea con le reali esigenze dei consumatori.un nuovo modo di concepire i valori che da sempre fanno parte della nostra azienda”, ha sottolineato Francesca Polti, Direttore Generale di Polti Group. “Abbiamo cercato infatti di plasmare questa nuova evo-luzione, basandoci su tutto ciò che di buono è stato fatto in passato, e soprattutto su quello che ci ha sempre contraddistinto: la vicinanza al cliente nelle sue esigenze quotidiane tra le mura della sua casa”.Molte le novità di prodotto presentate in occasione della kermesse ber-linese, tra cui le nuove scope ricaricabili 2 in 1 senza sacco Forzaspira SR25.9_Plus e SR18.5, caratterizzate da un peso di appena 2,5 kg, da una batteria al litio di lunga durata e dalla presenza di un manico fl es-sibile che permette di arrivare agevolmente in ogni angolo della casa. O ancora, la rinnovata linea Vaporetto, con i nuovi modelli Handy20, Smart Airplus, Pro90_Turbo, e la nuova gamma Vaporetto Lecoaspira.

Polti

eventi

ce alla stampa 3D, ai droni e, so-prattutto, alla Smart Home. Oltre, ovviamente, all’arrivo del nuovo sistema operativo Windows 10 di casa Microsoft che ha un po’ con-dizionato tutta la kermesse del settore informatico e non solo.Menzione speciale, come ogni an-no a questa parte, va fatta poi per i settori dell’accessorio e del net-working, più in salute che mai, ca-ratterizzati da un sempre maggior numero di aziende espositrici e da un numero davvero infi nito di no-vità di prodotto, capaci di venire incontro a tutte – ma proprio tutte

– le esigenze della vita privata e professionale.Detto questo, però, non si può non nascondere delle novità an-nunciate proprio in occasione del-la fi era berlinese, come l’ingresso di Cellularline nel mondo werea-ble, il debutto della tedesca Sie-mens nel mercato smartphone, oltre che alla “prima” di Whirlpo-ol Group e al debutto della sezio-ne audio di Philips e Onkyo sot-to il nuovo “cappello” di Gibson Innovations. Presenti a Berlino anche i maggiori retailer interna-zionali con i loro spazi espositivi e

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numerose sessioni di lavoro e ap-profondimento, tutte incentrate su multicanalità e nuove abitudini dei consumatori.Per il resto, poi, gli annunci di nuove line-up di prodotto si so-no rincorse un po’ per tutte le aziende presenti a IFA, a prescin-dere dalla categoria merceologi-ca trattata (per visionare tutti gli annunci è possibile visitare il no-stro “Speciale IFA 2015” presente sul nostro sito web eimag.it): Tv dagli schermi sempre più grandi, smartwatch sempre più funzio-nali e performanti e sempre più

somiglianti a orologi d’alta mo-da, dispositivi audio dalle perfor-mance sonore degne di impianti semi-professionali, elettrodome-stici connessi, e smartphone dal-le dotazioni tecniche paragonabili a quelle di un computer all’avan-guardia e con funzionalità foto-grafi che degne delle più poten-ti fotocamere refl ex presenti sul mercato.Non è mancata, infi ne, l’attesa per l’arrivo, il 9 settembre, del nuovo Apple iPhone 6S: prodot-to che, seppur ancora fi sicamen-te mancante, non ha di certo fatto

mancare la sua infl uenza sulle no-vità di prodotto di molte aziende espositrici, soprattutto del settore accessori.Ma se una “regina della fi era” de-ve essere incoronata, lo scettro non può che andare al design: un aspetto che tocca ormai tutte le categorie merceologiche e tutte le case costruttrici, impegnate a mettere a punto prodotti non solo performanti e facili da usare, ma soprattutto belli da vedere e in grado di fungere da veri e propri complementi d’arredo od oggetti da ornamento e di bellezza.

Per visualizzare

le foto

e lo speciale IFA

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14 - 15

Tecnologia, innovazione e capa-cità produttiva. È su questi tre

asset che si è basata la partecipa-zione di Changhong all’edizione 2015 dell’IFA di Berlino; una parte-cipazione che ha messo in mostra ciò che di meglio è capace di of-frire la multinazionale cinese, for-te dei suoi 12 centri di produzione, 5 centri di Ricerca & Sviluppo e 35 fi liali in Cina, oltre che 7 fi lari, 12 uffi ci e il presidio di oltre 100 Pa-esi di tutto il mondo, per un organico totale di oltre 90mila dipendenti. Una realtà industriale e commerciale ben descritta dalle parole di Haizhong Liu, Planning Department Director di Sichuan Chan-ghong Electric Co., che de-scrive una realtà impren-ditoriale con quasi 60 anni di storia e capace di espri-mere un fatturato annuo di circa 15,1 miliardi di dollari (anno 2014). Una realtà che, dopo aver conquistato i mer-cati asiatici (attualmente è il secondo più grande produt-tore di televisori in Cina), sembra ora volgere il suo sguardo all’Euro-pa dove – come conferma lo stesso Liu - “è già presente un importante presidio, con una fabbrica di televi-sori ubicata nella Repubblica Ceca e un sito produttivo di compressori per frigoriferi in Spagna”. Proprio il Vecchio Continente, e in particolare l’Italia, la Francia e la Germania, sono difatti nelle mire dell’azienda di Mianyang, che pre-vede di “entrare nei nuovi mercati, grazie alla commercializzazione di prodotti di qualità, in grado di sod-disfare i consumatori fi nali ed ele-vare la notorietà del brand, con un primo step che prevede l’introdu-zione di Tv e un secondo con cui si

Changhong: tecnologia

per il Vecchio Continente

procederà all’introduzione di elet-trodomestici, in particolare lavatri-ci e frigoriferi”, così come tiene a precisare Chaim Ning, Managing Director di Changhong Europa e Changhong Germania. “Abbiamo già un buon rapporto con numero-se insegne della distribuzione ita-liana, sia specializzata che despe-cializzata”, ha poi continuato Ning. “Siamo già presenti in molti punti vendita della Penisola che andran-no ad aumentare pian piano di nu-mero nel corso dei prossimi me-si. Abbiamo in programma anche un’intensa attività di marketing che vedrà gli store come luoghi privilegiati in cui comunicare con i nostri consumatori”.

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Per l’espansione sul mercato euro-peo Changhong ha difatti previsto investimenti per circa 25 milioni di dollari e un complesso piano di marketing che in Italia si estrinse-ca soprattutto attraverso la spon-sorizzazione e la partecipazione a iniziative a sfondo sociale, artistico e sportivo, come quelle già messe in atto negli scorsi mesi a Milano in occasione dell’evento “Le mani sapienti” al Castello Sforzesco, dei galà di scherma alla Società del Giardino e del “Changhong Day” organizzato presso il padiglione della Cina a Expo Milano 2015 lo scorso 9 settembre.Anche sul fronte dei prodotti, Chanhong può vantare un ottimo

portfolio, grazie a televisori di ul-tima generazione, dotati delle più recenti tecnologie, come defi ni-zione UHD, piattaforme Smart e schermi curvi. Una delle “chicche” dell’azienda è poi un particolare chip, sviluppato in collaborazione con MH, che permette di poter vi-sualizzare i contenuti del Tv in con-temporanea anche su dispositivi mobile, come tablet e smartphone.“Per il mercato italiano nutriamo grandi aspettative”, ha concluso Chaim Ning. “Siamo ora in grado di poter proporre degli ottimi pro-dotti, sia sotto il profi lo tecnologi-co che di design, studiati apposi-tamente per il mercato e gli utenti italiani”.

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Buona la prima. Se è infatti è vero che si è trattato di un de-

butto, è altrettanto vero che mi-gliore performance non ci si po-teva aspettare. La partecipazione di Whirlpool all’IFA di Berlino si è rivelata infatti un successo, sia sotto il profi lo delle novità di pro-dotto che – soprattutto - di novi-tà a livello corporate. All’interno di un ampio stand di 3.000 mq di superfi cie espositiva, la multina-zionale americana ha tenuto uffi -cialmente a battesimo il concept di IFA 2015 “24 Hours, Life in a Day”, che riunisce a sé i cinque brand KitchenAid, Bauknecht (marchio non presente in Italia), Whirlpool, Hotpoint e Indesit, e celebrato il primato in Europa e la leadership in cinque dei principali Paesi del Vecchio Continente: Gran Bretagna, Italia, Francia, Polonia e Russia. “La nostra strategia prevede due diffe-renti fasi – ha sottolineato Esther Berrozpe Galindo, Presidente di Whirlpool EMEA e Vice Presidente Esecutivo di Whirlpool Corporation. “Innanzitutto miriamo a integrare le due aziende in modo da dar vi-ta a un unico gruppo forte e coeso, per poi concentrarci su tutto ciò che ci contraddistingue da sempre, os-sia innovazione, qualità dei prodot-ti, ampiezza e profondità di gam-ma e servizio al consumatore”. La nuova strategia di Whirlpool passa anche – e soprattutto – da un nuovo concept legato ai cinque brand che, seppur complementari tra loro, continueranno a mantene-re ognuno una propria identità di-stintiva, rivolta a differenti fasce di mercato e consumatori: dalla fascia “Premium”, presidiata da Kitche-nAid alla fascia “Core” presidiata da Whirlpool, Hotpoint e Bauknecht, fi no ad arrivare alla fascia “Value” presidiata da Indesit.

Cinque volti, un’unica identitàLa differente natura dei cinque marchi del portfolio di Whirlpool è stata rimarcata dai rispettivi mana-ger di divisione e prodotto per l’Ita-lia presenti a Berlino: Sara Erbetta per Indesit, Novella Sardos-Alber-tini per Whirlpool, Marco Merol-la e Imane Ghorbani per Kitche-nAid, e Massimiliano Fugini per Hotpoint. Per quanto riguarda il brand princi-

24 Ore con

Whirlpool

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pale, Whirlpool, la kermesse bran-deburghese è stata l’occasione per ribadire la sua mission di sempre, ossia quella “di offrire esperienze intuitive e gratifi canti, grazie al-la tecnologia e al design all’avan-guardia”; mission in cui 6° Senso funge da must e perno centrale su cui basare l’intera offerta. Non so-lo. IFA è stata anche un’occasione

per presentare al pubblico la nuo-va vision del brand, rappresentata dalla cucina del futuro, la “Kitchen of the Future 2.0”, un concetto di ambiente cucina totalmente con-nesso, in cui il lancio dell’app 6th Sense Live per il controllo da remo-to degli elettrodomestici presenti in casa rappresenta solo uno dei primi tasselli.Agli appassionati gourmet e a un target decisamente Premium, si ri-volge invece KitchenAid, in grado di offrire una ricca gamma di piccoli e grandi elettrodomestici, caratte-rizzata da performance professio-

nali e design iconico, sinonimo di artigianalità, resistenza, materiali pregiati e attenzione meticolosa ai dettagli.Hotpoint è invece il brand dei con-sumatori cosmopoliti, che ama-no la casa, luogo in cui vivono ed esprimono loro stessi e che la vi-vono soprattutto come un luogo in cui rilassarsi, intrattenersi e vivere il piacere della personalizzazione. Indesit, infi ne, si è presentata a IFA con le sue gamme prodotti, carat-terizzate da praticità e affi dabilità, sviluppate in risposta ai reali biso-gni quotidiani delle persone.

Per visualizzare i video della presentazione

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di Raffaele Gomiero

Dopo l’E3 di Los Angeles, spet-ta alla Game Developers

Conference di Colonia il titolo di vetrina regina a livello europeo per quanto riguarda il settore dei videogiochi. Nata nel 1988, con gli anni GDC ha riscontrato sem-pre più attenzione da parte degli operatori del settore, con il risul-tato che nel 2015 sono state ben 806 le software house che han-no presentato i loro giochi a circa 345mila visitatori provenienti da tutto il mondo.

Le novitàLa più foriera di novità è stata si-curamente Microsoft, aprendo le danze con “Quantum Break”, nuo-vo attesissimo titolo di “Remedy” che ha mostrato nuovi effetti par-ticellari e fi sici e nuove sequen-ze investigative, che al momento sono ancora da contestualizzare all’interno del gioco, la cui uscita è prevista per il prossimo mese di aprile. A seguire è stato il turno di “Crackdown 3”, dove lo scopo del gioco sarà quello di liberare la

Colonia ancora capitale mondiale del gaming

La grande fi era tedesca non ha deluso i suoi numerosi afi cionados e riservato non poche sorprese in fatto di trend e novità di prodotto

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Colonia ancora capitale mondiale del gaming

città da una moltitudine di crimi-nali, utilizzando metodi non pro-prio autorizzati dalla legge: sarà sempre ambientato in un futuro fantascientifi co con mappe open world, solo che, a differenza del primo capitolo, questa volta si potrà addirittura radere al suolo l’intera città nel corso del gioco. Viste anche le prime sequenze di gameplay di “Scalebound”, al-tro action rpg fantasy molto at-teso visto in anteprima all’ E3, anche lui free roaming con tanto di grafi ca mozzafi ato. Durante la presentazione si è potuta consta-tare l’importanza che avranno i draghi nell’enorme missione che spetta al giocatore. Finalmente si è potuto ammirare anche “Dark Souls 3”, dopo il piccolissimo te-

I titoli sugli scaff ali

Super Mario MakerUn milione di copie già vendute per il titolo che permette di crea-re da zero nuovi livelli dello sto-rico Super Mario. Crearli e natu-ralmente giocarli, condividendo-li con gli appassionati di tutto il mondo. Il risultato è che sono già 2.2 milioni i livelli disponibili onli-ne per il plattform più longevo di sempre.Piattaforma: Wii U

FIFA 16La novità che ha fatto più notizia riguardo a FIFA 16 è l’inserimen-to delle nazionali femminili, ma il nuovo FIFA comprende anche un sistema di fi sica di pallone e giocatori rivisto e corretto, un si-stema di crescita dei calciatori in modalità carriera e naturalmente un numero sempre maggiore di licenze uffi ciali.Piattaforme: PC, PS3, PS4, Xbox One, Xbox 360

PES 2016Puntuale come ogni anno torna anche PES, che nella sua versione 2016 è stato arricchito da un mul-tiplayer online davvero ben fatto. Tanto spazio al divertimento con partite davvero imprevedibili do-ve può succedere di tutto ma an-che un motore grafi co migliorato da ogni punto di vista.Piattaforme: PC, PS3, PS4, Xbox One, Xbox 360Piattaforme: PC, PS3, PS4, Xbox One, Xbox 360

NBA 2K16Il gioco di basket per eccellenza si ripresenta sul campo da gio-co con un’intelligenza artifi cia-le migliorata in grado di adat-tarsi allo stile di gioco del gio-catore, una evidente differenza di prestazioni tra i giocatori di diversa corporatura e velocità e soprattutto una ricostruzione fedelissima di tutte le squadre dell’ NBA, tattiche di gioco com-prese.Piattaforme: PC, PS3, PS4, Xbox One, Xbox 360

aser mostrato all’E3: per la pri-ma volta si è potuto infatti ve-dere una sessione di gameplay, con risultati veramente impres-sionanti. Lunghissima sequenza di gameplay, inoltre, per “Rise of the Tomb Raider”, che ha mostra-to soprattutto le capacità stealth che Lara utilizzerà nel gioco: al-cune abilità speciali interessan-ti e nuove sequenze ambientate nelle apprezzatissime tombe pre-senti nel primo episodio, con tan-to di puzzle game. A sorpresa, in più, c’è stato l’annuncio di “Halo wars 2”, titolo Real Time Strategy ambientato nell’universo di Halo, di cui non si sa ancora nulla, ma se è vero che il primo ha riscosso un successo medio-alto, si spera proprio che il secondo consacri

Dopo l’E3 di Los Angeles, spetta

alla Game Developers Conference

di Colonia il titolo di vetrina regina

a livello europeo per quanto riguarda

il settore dei videogiochi

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Metal Gear Solid: The Phantom PainÈ il Metal Gear più mastodontico di sempre! Completamente open world con un gameplay che con-sente innumerevoli approcci per completare le missioni, Metal Ge-ar mette a disposizione del prota-gonista 3 aiutanti (un mech, una procace cecchina e un cane in gra-do di riconoscere le minacce) che avranno un ruolo da co-protagoni-sti da non sottovalutare. Piattaforme: PC, PS4, Xbox One

Uncharted: The Nathan Drake CollectionComprende tutti I titoli della serie Uncharted usciti per PS3, quindi stiamo parlando del meglio in cir-colazione come giochi d’azione, il tutto naturalmente in grafi ca di ul-tima generazione, per cui chi per un qualsivoglia motivo non ha po-tuto giocare questi titoli non po-trebbe avere migliore ragione per iniziare quella che è una delle più storiche saghe di Sony.Piattaforma: PS4

re nei panni di un giovane pilo-ta desideroso di crearsi una fama in città. Come sempre, ci saran-no poi macchine velocissime da guidare, grafi ca mozzafi ato, sfi de da completare e tanta, tantissima adrenalina da gestire. Come ogni anno Nintendo non ha certo brillato in quanto a pre-senza, ciò nonostante la grande N ha mostrato “Xenoblade Chro-nicles X” con traduzione in ingle-se: veramente un gran titolo che si collocherà molto probabilmen-te nel gradino più alto del podio

per quanto riguarda gli RPG del 2015. Ubi Soft ha avuto invece occasio-ne di mostrare meglio il suo “As-sassin’s Creed Syndicate”, eviden-ziando l’utilizzo del rampino per passare velocemente di tetto in tetto, il sistema di controllo delle carrozze e, soprattutto, il nuovo approccio con due protagonisti. Qualche dubbio ancora rimane, ma sarà sicuramente un prodotto migliore di “Unity”. Rifl ettori pun-tati anche su “Trackmania Turbo” che nella nuova release si avva-

defi nitivamente il genere anche su console. Durante la GDC anche Electronic Arts ha calato i suoi assi, cui il più importante rimane senza dubbio “Star Wars: Battlefront”, di cui è stata annunciata la presenza del-la modalità Fighter Squadron in cui le squadre composte da dieci giocatori ciascuna si daranno bat-taglia nei cilia bordo di X-Wing, Tie Fighter e altri caccia dell’uni-verso Star Wars. “Mirror’s Edge: Catalyst” ha invece catturato l’at-tenzione di moltissimi visitatori, specialmente per la sua visuale in prima persona che mostra cosa vede esattamente Faith mentre corre sui tetti, mentre il plattofrm “Unravel” è stato una delle più gradite sorprese della Gamescon per il suo stile lanoso. Dopo un anno di attesa, a Colonia si è potuto mettere le mani an-che sul nuovo “Need for Speed” dopo il breve assaggio all’E3. Nel nuovo capitolo ci saranno cinque storyline diverse da completa-

Nel 2015 sono

state ben 806

le software house

che hanno presentato

i loro giochi a circa

345mila visitatori

provenienti da tutto

il mondo

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Metal Gear Solid: The Phantom PainÈ il Metal Gear più mastodontico di sempre! Completamente open world con un gameplay che con-sente innumerevoli approcci per completare le missioni, Metal Ge-ar mette a disposizione del prota-gonista 3 aiutanti (un mech, una procace cecchina e un cane in gra-do di riconoscere le minacce) che avranno un ruolo da co-protagoni-sti da non sottovalutare. Piattaforme: PC, PS4, Xbox One

Uncharted: The Nathan Drake CollectionComprende tutti I titoli della serie Uncharted usciti per PS3, quindi stiamo parlando del meglio in cir-colazione come giochi d’azione, il tutto naturalmente in grafi ca di ul-tima generazione, per cui chi per un qualsivoglia motivo non ha po-tuto giocare questi titoli non po-trebbe avere migliore ragione per iniziare quella che è una delle più storiche saghe di Sony.Piattaforma: PS4

re nei panni di un giovane pilo-ta desideroso di crearsi una fama in città. Come sempre, ci saran-no poi macchine velocissime da guidare, grafi ca mozzafi ato, sfi de da completare e tanta, tantissima adrenalina da gestire. Come ogni anno Nintendo non ha certo brillato in quanto a pre-senza, ciò nonostante la grande N ha mostrato “Xenoblade Chro-nicles X” con traduzione in ingle-se: veramente un gran titolo che si collocherà molto probabilmen-te nel gradino più alto del podio

per quanto riguarda gli RPG del 2015. Ubi Soft ha avuto invece occasio-ne di mostrare meglio il suo “As-sassin’s Creed Syndicate”, eviden-ziando l’utilizzo del rampino per passare velocemente di tetto in tetto, il sistema di controllo delle carrozze e, soprattutto, il nuovo approccio con due protagonisti. Qualche dubbio ancora rimane, ma sarà sicuramente un prodotto migliore di “Unity”. Rifl ettori pun-tati anche su “Trackmania Turbo” che nella nuova release si avva-

defi nitivamente il genere anche su console. Durante la GDC anche Electronic Arts ha calato i suoi assi, cui il più importante rimane senza dubbio “Star Wars: Battlefront”, di cui è stata annunciata la presenza del-la modalità Fighter Squadron in cui le squadre composte da dieci giocatori ciascuna si daranno bat-taglia nei cilia bordo di X-Wing, Tie Fighter e altri caccia dell’uni-verso Star Wars. “Mirror’s Edge: Catalyst” ha invece catturato l’at-tenzione di moltissimi visitatori, specialmente per la sua visuale in prima persona che mostra cosa vede esattamente Faith mentre corre sui tetti, mentre il plattofrm “Unravel” è stato una delle più gradite sorprese della Gamescon per il suo stile lanoso. Dopo un anno di attesa, a Colonia si è potuto mettere le mani an-che sul nuovo “Need for Speed” dopo il breve assaggio all’E3. Nel nuovo capitolo ci saranno cinque storyline diverse da completa-

Nel 2015 sono

state ben 806

le software house

che hanno presentato

i loro giochi a circa

345mila visitatori

provenienti da tutto

il mondo

Un po’ sottotono il Tokyo Games Show di quest’anno, anche se in una settimana di fi era le novità non sono state tantissime, si può comun-que affermare che è stata perfettamente in linea con le altre grandi fi ere del 2015: oltre 268mila visitatori, cifra superiore a quella del 2014, ma inferiore rispetto al record stabilito nell’edizione 2013 (oltre 270mi-la persone). In crescita rispetto alla scora edizione anche il numero di espositori: 473 aziende (di cui 243 straniere), per un totale di 2004 stand, contro i 421 e i 1.715 del 2014. In ogni caso, immancabili Anime a parte come “Naruto”, “Jojo”, “Saint Seiya”, “Dragon Ball” e “L’attacco dei giganti”, il TGS è stato un palco-scenico interessante per qualche importante annuncio: uno dei più at-tesi è stato sicuramente quello della prima espansione per “Bloodbor-ne, The Old Hunter” che, infatti, proporrà nuove armi, scenari e nemici. L’impressione è stata ottima, per cui ci sono grandi aspettative per i fan della serie. Demo giocabile, invece, per “Dark Soul 3” che si è rivelato il capolavoro che è, mentre invece Capcom ha sfoderato i suoi due mi-gliori assi del 2015: “Monster Hunter Cross” per 3DS, che proporrà nuovi stili di combattimento e nuove abilità supplementari, e una piattafor-ma social per l’imminente e attesissimo “Street Fighter 5”, con cui i gio-catori potranno scambiarsi opinioni e, soprattutto, cercare rivali con cui combattere in giro per il mondo.Appuntamento, quindi, per il prossimo anno, dal 15 al 18 settembre 2016, sempre nei saloni della Makuhari Messe di Chiba.

Tokyo Games Show 2015

le di un sistema di random edi-ting capace di creare un numero infi nito di percorsi su cui gareg-giare con le auto più acrobatiche di sempre. Ma anche su “Rain-bow Six Siege”, su cui Ubi Soft ha svelato le quattro classi di soldati (Bandit, Blitz, IQ e Jager, ognuno con le sue caratteristiche specifi -che) e la Spectator Cam, con cui uno spettatore può assistere alle varie sfi de online. Ultimo in ordine, ma primo per quanto riguarda l’attenzione del pubblico, è stato “Overwatch” di

Blizzard, titolo super atteso che era possibile provare in ben 500 postazioni all’ interno dello stand e che promette di essere il tipi-co gioco “campione di incassi” di Blizzard. Si tratta di uno spa-ratutto a squadre 6 vs 6 in cui i giocatori controlleranno un eroe dotato di particolari poteri. Tante modalità di gioco e frenesia allo stato puro. Il nuovo appuntamento con il grande salone del gaming di Co-lonia è quindi fi ssato dal 17 al 21 agosto 2016.

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di Marco Passarello

rie di “smart objects” che saran-no in grado di prendere decisioni e adattarsi ai cambiamenti, di im-parare le nostre abitudini in modo da essere sempre pronti a servirci al meglio, e di essere controllabili anche a distanza, al tocco del no-stro smartphone.In quella che molti defi niscono la “quarta rivoluzione industriale” non poteva non essere all’avan-

Tutti i futurologi sono d’accor-do: si sta preparando una ri-

voluzione tecnologica il cui im-patto sarà pari a quello dell’arri-vo di Internet. In effetti sempre di Internet si tratta, ma della Inter-net of Things, cioè dell’espansio-ne dell’uso della rete a sensori e dispositivi automatici. Non saran-no più solo le persone a usare la rete per comunicare, ma una se-

Siamo stati invitati a un giro di visite delle principali aziende di Taiwan che preparano l’avvento della prossima rivoluzione tecnologica

Taiwan

all’Internet of things

si prepara

guardia uno dei Paesi più coin-volti nella produzione di elettro-nica di consumo, Taiwan. Grazie a Taitra, il consiglio taiwanese per lo sviluppo del commercio este-ro, siamo stati invitati a un viag-gio attraverso le principali impre-se tecnologiche taiwanesi che si preparano a sfruttare l’opportuni-tà della Internet of Things. Quella che segue è la prima parte del re-

PRIMAPARTE

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soconto della nostra visita, in cui ci concentriamo sulle aziende che si dedicano principalmente all’e-lettronica di consumo. Nella se-conda parte, sul prossimo numero di EI, vedremo anche aziende che si occupano di infrastrutture, elet-trodomestici e altro.

Acer: crea

la tua “nuvola”

Il marchio Acer non ha bisogno di presentazioni: è il quarto produt-tore mondiale di personal compu-ter. Con l’inizio del nuovo millen-nio ha cambiato strategia indu-striale, passando dall’essere prin-cipalmente un produttore a effet-tuare in proprio la progettazione, il marketing e la distribuzione dei propri prodotti, che comprendono anche monitor, smartphone, ta-blet, televisori e altri dispositivi elettronici. Oggi Acer è un’azien-da in grado di realizzare prodot-ti premiati per la qualità del loro design, come il computer da in-trattenimento Revo One: un cen-tro multimediale con un solo litro di volume, dal design elegante a forma di parallelepipedo, in grado di supportare un doppio display con risoluzione 4K e audio 7.1. I tre slot interni per dischi rigidi gli

consentono di ospitare fi no a 2 TB di memoria, più altra collegabile tramite le porte SATA esterne.Meno noto, perlomeno in Ita-lia, è il fatto che Acer è anche da tempo un fornitore di servi-zi informatici, con il più grande data center della zona pacifi ca dell’Asia, che fornisce a un gran numero di banche e uffi ci go-vernativi. Si tratta di un fattore molto importante nelle strate-gie future del gruppo, che inten-de fornire al pubblico un insieme di hardware, software e servi-zi integrati per lo sfruttamento della Internet of Things; un si-stema denominato BYOC (“Bring Your Own Cloud”, costruisci la tua cloud). L’idea è che tutti i prodot-ti di Acer sfruttino l’architettura Acer Open Platform, che consen-tirà loro di scambiare dati usando l’infrastruttura di rete Acer, il che consentirà a persone e aziende di costruire le proprie reti ad hoc, mantenendole scalabili in fun-zione delle esigenze future, e so-prattutto rimanendo in possesso dei propri dati, senza necessi-tà di affi darli a server esterni. A questo scopo Acer ha presentato aBeing One e abPBX Plus, rispet-tivamente un computer e un ser-ver in grado di interfacciarsi con i servizi BYOC. A mano a mano che verranno messi sul mercato dispositivi in grado di connettersi alla rete BYOC, diventerà facilissi-mo fare cose come controllare gli elettrodomestici da remoto, an-che da fuori casa, usando un’app sullo smartphone.

ARM: il cervello

della IoT

Se possedete un qualunque di-spositivo elettronico, è molto probabile che contenga un pro-

cessore ARM: i chip progettati da questa azienda, concepiti per consumare poca energia, sono in-fatti inclusi in un grandissimo nu-mero di smartphone, tablet e al-tri dispositivi elettronici portatili, nonché in automobili e ogni altro oggetto tecnologico che richieda un processore per funzionare. So-lo nel 2013 sono stati prodotti 2,9 miliardi di chip ARM Cortex-M per applicazioni embedded.Il suo caratteristico modello di bu-all’Internet of things

si prepara

siness fa sì che non produca diret-tamente i suoi chip, ma si concen-tri sulla progettazione, ricevendo poi una royalty su ogni processo-re prodotto dalle aziende che lo hanno commissionato. La sede di ARM è in Gran Bretagna, ma apri-rà a Hinchu, Taiwan, il suo quarto centro di progettazione, che ab-biamo potuto visitare ma non fo-tografare, in quanto non ancora aperto uffi cialmente.L’avvento dell’elettronica indossa-

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che Living Lab, laboratorio che al-lestisce piattaforme sperimentali per mettere alla prova nuove tec-nologie e nuovi servizi.Tra le startup che ci sono state pre-sentate durante la visita a Living Lab c’è Serafi m, il cui prodotto è ODiN Aurora, il primo mouse a pro-iezione, attualmente in fase di lan-cio su Kickstarter. Si tratta di una scatoletta da 40 grammi, molto più piccola e leggere di un comune mouse, che proietta su qualunque superfi cie un riquadro luminoso che si comporta in tutto e per tut-to come un touchpad, sfruttando il rifl esso della luce sulla mano per leggerne i movimenti, con un ef-fetto quasi fantascientifi co. Il tutto programmabile per adattarsi alle esigenze di lavoro o di gioco.Altra startup presentata è sta-ta Jumpy, produttrice di uno smartwatch pensato specifi ca-mente per i bambini. Colorato e divertente, svolge le stesse fun-

bile e della Internet of Things, col moltiplicarsi di piccoli dispositivi intelligenti, porterà a una grande espansione proprio del mercato servito da ARM con le sue tecno-logie. In particolare, ARM propone Cordio Radio Core IP, una soluzio-ne a basso consumo per le con-nessioni IP via radio pensata per mantenere collegati gli “smart objects” senza richiedere un’ali-mentazione continua. Inoltri i fu-turi processori Cortex-M saranno dotati di un sottosistema specifi -co per le esigenze della Internet of Things, ottimizzato per l’uso di mbedOS, nuovo sistema operati-vo a sua volta concepito per ope-rare all’interno di un’infrastrut-tura denominata ARMmbed. In pratica un ecosistema su cui sono già al lavoro 100.000 sviluppato-ri, con 12.000 programmi e libre-rie già pubblicati, a disposizione delle aziende che vorranno creare dispositivi di qualunque tipo con-nessi alla IoT e con processori em-bedded.

Holux: tutto

sotto controllo

Holux è un marchio ancora non particolarmente conosciuto in Italia, ma si tratta di un’azienda taiwanese di tutto rispetto, spe-cializzata soprattutto nei sensori nella navigazione GPS e con 150 dipendenti. Nel corso della nostra visita ci è stato spiegato come l’arrivo della Internet of Things sia visto come una grande opportu-nità per il lancio di nuove linee di prodotti, per esempio nel cam-po dei dispositivi indossabili. Un esempio è il nuovo smartwatch Impulse8100, in grado di moni-torare non solo il battito cardiaco, ma anche fattori come la qualità

del sonno e l’affaticamento.Ma sono soprattutto i sensori che vedranno un’esplosione con l’av-vento della Intenret of Things, e Holux ha pronta la linea IoLiving, che propone svariati sensori a bas-so consumo e con connessione ra-dio per tenere sotto controllo ogni sorta di dati. Per esempio sensori di temperatura da inserire in fri-goriferi o addirittura in singoli pro-dotti alimentari per verifi care che la catena del fredda non sia stata interrotta; sensori per verifi care il livello di temperatura, umidità e anidride carbonica nell’aria per un miglior funzionamento degli im-pianti di condizionamento; o an-che sensori di movimento per con-trollare la posizione delle persone in squadre sportive, asili, ospizi, ospedali e simili. Tutti in grado di inviare dati a una rete e monitora-bili attraverso app su smartphone.

Le idee di Living Lab

Innovazione a Taiwan non signifi -ca solo grandi aziende. Il progres-so verso l’Internet of Things viene sostenuto anche da istituzioni co-me IDEAS (Innovative DigiTech-Enabled Applications & Services Institute), una piattaforma cross-industriale che si pone l’obiettivo di accelerare il processo di trasfor-mazione da “maker” a “startup”, raccogliendo le risorse necessarie per le fasi di sviluppo, produzione di massa e marketing del prodot-to. Della piattaforma fa parte an-

zioni dei dispositivi per adulti, co-me la gestione del tempo o della ginnastica, ma trasformando tut-to in un gioco, con personaggi che suggeriscono attività ludiche volte a ottenere il risultato. Si può inter-facciare attraverso la Internet of Things con peluche parlanti, non-ché con un’app che, installata sullo smartphone dei genitori, permet-te loro di controllare le attività dei fi gli.Ma ci sono anche prodotti mol-to più specializzati, come Triton di OmniStar, un sistema integrato di dispositivi indossabili e software che consente ai fotografi subac-quei di annotare le loro fotografi e direttamente durante le immer-sioni. È evidente lo sforzo taiwane-se di adeguarsi al nuovo paradig-ma industriale in cui idee piccole e “distruttive” sono in grado di rivo-luzionare i mercati a una velocità che le aziende grandi e consolida-te spesso non riescono a seguire.

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Per visualizzare

la galleria

fotografi ca

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che Living Lab, laboratorio che al-lestisce piattaforme sperimentali per mettere alla prova nuove tec-nologie e nuovi servizi.Tra le startup che ci sono state pre-sentate durante la visita a Living Lab c’è Serafi m, il cui prodotto è ODiN Aurora, il primo mouse a pro-iezione, attualmente in fase di lan-cio su Kickstarter. Si tratta di una scatoletta da 40 grammi, molto più piccola e leggere di un comune mouse, che proietta su qualunque superfi cie un riquadro luminoso che si comporta in tutto e per tut-to come un touchpad, sfruttando il rifl esso della luce sulla mano per leggerne i movimenti, con un ef-fetto quasi fantascientifi co. Il tutto programmabile per adattarsi alle esigenze di lavoro o di gioco.Altra startup presentata è sta-ta Jumpy, produttrice di uno smartwatch pensato specifi ca-mente per i bambini. Colorato e divertente, svolge le stesse fun-

bile e della Internet of Things, col moltiplicarsi di piccoli dispositivi intelligenti, porterà a una grande espansione proprio del mercato servito da ARM con le sue tecno-logie. In particolare, ARM propone Cordio Radio Core IP, una soluzio-ne a basso consumo per le con-nessioni IP via radio pensata per mantenere collegati gli “smart objects” senza richiedere un’ali-mentazione continua. Inoltri i fu-turi processori Cortex-M saranno dotati di un sottosistema specifi -co per le esigenze della Internet of Things, ottimizzato per l’uso di mbedOS, nuovo sistema operati-vo a sua volta concepito per ope-rare all’interno di un’infrastrut-tura denominata ARMmbed. In pratica un ecosistema su cui sono già al lavoro 100.000 sviluppato-ri, con 12.000 programmi e libre-rie già pubblicati, a disposizione delle aziende che vorranno creare dispositivi di qualunque tipo con-nessi alla IoT e con processori em-bedded.

Holux: tutto

sotto controllo

Holux è un marchio ancora non particolarmente conosciuto in Italia, ma si tratta di un’azienda taiwanese di tutto rispetto, spe-cializzata soprattutto nei sensori nella navigazione GPS e con 150 dipendenti. Nel corso della nostra visita ci è stato spiegato come l’arrivo della Internet of Things sia visto come una grande opportu-nità per il lancio di nuove linee di prodotti, per esempio nel cam-po dei dispositivi indossabili. Un esempio è il nuovo smartwatch Impulse8100, in grado di moni-torare non solo il battito cardiaco, ma anche fattori come la qualità

del sonno e l’affaticamento.Ma sono soprattutto i sensori che vedranno un’esplosione con l’av-vento della Intenret of Things, e Holux ha pronta la linea IoLiving, che propone svariati sensori a bas-so consumo e con connessione ra-dio per tenere sotto controllo ogni sorta di dati. Per esempio sensori di temperatura da inserire in fri-goriferi o addirittura in singoli pro-dotti alimentari per verifi care che la catena del fredda non sia stata interrotta; sensori per verifi care il livello di temperatura, umidità e anidride carbonica nell’aria per un miglior funzionamento degli im-pianti di condizionamento; o an-che sensori di movimento per con-trollare la posizione delle persone in squadre sportive, asili, ospizi, ospedali e simili. Tutti in grado di inviare dati a una rete e monitora-bili attraverso app su smartphone.

Le idee di Living Lab

Innovazione a Taiwan non signifi -ca solo grandi aziende. Il progres-so verso l’Internet of Things viene sostenuto anche da istituzioni co-me IDEAS (Innovative DigiTech-Enabled Applications & Services Institute), una piattaforma cross-industriale che si pone l’obiettivo di accelerare il processo di trasfor-mazione da “maker” a “startup”, raccogliendo le risorse necessarie per le fasi di sviluppo, produzione di massa e marketing del prodot-to. Della piattaforma fa parte an-

zioni dei dispositivi per adulti, co-me la gestione del tempo o della ginnastica, ma trasformando tut-to in un gioco, con personaggi che suggeriscono attività ludiche volte a ottenere il risultato. Si può inter-facciare attraverso la Internet of Things con peluche parlanti, non-ché con un’app che, installata sullo smartphone dei genitori, permet-te loro di controllare le attività dei fi gli.Ma ci sono anche prodotti mol-to più specializzati, come Triton di OmniStar, un sistema integrato di dispositivi indossabili e software che consente ai fotografi subac-quei di annotare le loro fotografi e direttamente durante le immer-sioni. È evidente lo sforzo taiwane-se di adeguarsi al nuovo paradig-ma industriale in cui idee piccole e “distruttive” sono in grado di rivo-luzionare i mercati a una velocità che le aziende grandi e consolida-te spesso non riescono a seguire.

ev

en

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Per visualizzare

la galleria

fotografi ca

Hannspree: tecnologia per tutto e per tutti “C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti”, soleva dire il grande imprenditore americano Henry Ford. Una mission che Hannspree ha fatto sua � n dalla fonda-zione, proponendo un portafoglio prodotti dalle do-tazioni tecniche e di design davvero all’avanguardia e in linea con le necessità della vita e degli impegni lavorativi di tutti i giorni. Per il lavoro e l’entertainment in movimento, la multinazionale taiwanese propone una gamma completa di tablet Android, con formati compresi tra gli 8 e i 13.3 pollici di diagonale, con il modello HANNSpad Titan SN14T72B, dotato di caratteristi-che hardware come un display IPS multitouch con risoluzione Full HD di 1.920 x 1.080 e angolo di vi-suale di 178°, processore Quadcore 1.6 GHz Cortex-A9, processore gra� co MALI400, 2 GB di DRAM e 16 GB di storage interno e una batteria agli ioni di litio da 8.000 mAh.Microfono e altoparlanti integrati, una fotocamera frontale da 2 Mpixel, una fotocamera posteriore da 5 Mpixel, Wi� , Bluetooth e una mini porta HDMI, che consente il collegamento con qualsiasi TV o mo-nitor con HDMI. Il design, inoltre, è particolarmente elegante, realizzato in colore nero, con case ri� nita in metallo spazzolato, per un 1 kg di peso e solo 9 mm di spessore.

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Le nuove frontiere del mondo retail al centro dei lavori di una tre-giorni romana

Le “trasformazioni nel settore retail, quali scenari oggi, do-

mani e in futuro” sono state le te-matiche affrontate dalla tre giorni della 9° edizione del World Retail Congress, piattaforma itineran-te di confronto e discussione fra i principali attori del mondo della vendita al dettaglio, tenutasi per la prima volta a Roma da marte-dì 8 a giovedì 10 settembre. Do-po Barcellona (2007-9), Berlino (2010-11), Londra (2012) e Parigi (2013-14), dunque è stata la capi-tale d’Italia a ospitare l’edizione 2015 dell’evento mondiale dedi-cato al retail.Oltre 60 Paesi coinvolti, 150 player e una platea di oltre 1.000 parteci-panti per una manifestazione che ha avuto ospiti del calibro di Sir Tim Berners-Lee, l’inventore del World Wide Web, Oscar Farinet-ti, fondatore di Eataly, o James Curleigh, presidente di The Levi’s Brand. Ma non solo loro, tanti altri

ev

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World Retail Congress

Come cambia la

vendita al dettaglio

Hong Kong), l’introduzione di tre nuove aziende nella “Hall of Fame” dei migliori innovatori del settore e la consegna dei prestigiosi “World Retail Awards” assegnati nella se-rata fi nale durante la cena di gala.Il premio più ambito, quello di re-tailer dell’anno, è stato conferito al colosso cinese dell’ecommer-ce Alibaba. Le inglesi Primark e Marks&Spencer hanno fatto in-cetta di altri riconoscimenti: alla prima il premio alla leadership (al direttore generale Paul Marchant) e “Retail transformation and rein-vention”; alla seconda quello per la migliore campagna pubblicitaria (“For every milestone”).Molta curiosità ha destato la ricer-ca Oxford Saïd Business School e Planet Retail, presentata al pub-blico la prima sera del World Re-tail Congress: uno studio, condotto tra aprile e luglio di quest’anno su un campione di 13.500 consuma-tori in 15 diversi Paesi nel mondo, per analizzare le diversità di com-portamento di acquisto nei Paesi emergenti e avanzati, ridefi nen-do il profi lo di molte convinzioni comuni. Il fi ne, ovviamente, era quello di spiegare tutti i segre-ti per conquistare il consumatore nelle diverse aree del pianeta.

di Giovanni De Negri

personaggi di ogni parte del globo sono stati presenti alla popolare kermesse dedicata sempre di più al commercio elettronico.Nell’elegante cornice dell’Hotel Roma Cavalieri, la tre-giorni ha vi-sto un fi tto programma di eventi, workshop e presentazioni interat-tive, tavole rotonde e meeting in cui il tema principale è stato pro-prio il futuro del retail: nuove sfi -de, soluzioni e prospettive offerte.Fra le attività collaterali l’annua-le “Future Retail Challenge” in cui squadre di studenti di tutto il mon-do si sono cimentate nel creare un nuovo concept di retail (per l’Italia c’erano in ballo 4 ragazzi dell’Uni-versità di Ancona, a vincere sono stati gli studenti del Politecnico di

Oltre 1.000

partecipanti per

una manifestazione

che ha avuto ospiti

del calibro di Sir

Tim Berners-Lee,

l’inventore del World

Wide Web

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Come cambia la

vendita al dettaglio

Risultato: non esiste una norma-lità di comportamento del consu-matore universalmente intesa; è necessario migliorare la shopping experience attraverso una tecnolo-gia sempre più innovativa; ma, so-prattutto, a esser motore del cam-biamento sono proprio i mercati emergenti (India, Brasile e Turchia su tutti), grazie alla tecnologia. In Italia, invece, la principale leva di acquisto è ancora rappresentata dalle promozioni: il 70% dei consu-matori italiani, infatti, acquista sia online che in negozio in presenza di offerte. Tornando per finire all’o-spite più atteso, Sir Tim Berners-Lee, l’inventore britannico del World Wide Web insieme al belga Robert Cailliau. L’informatico ha messo in risalto quello che sarà il prossimo target per l’umanità: l’in-telligenza artificiale, che attrarrà le principali attenzioni ed energie tra le persone. E allora anche la ven-dita al dettaglio dovrà riorganiz-zarsi. Ma a quel punto la domanda che si porranno tutti è: per chi la-vora l’intelligenza artificiale, per il cliente o per il venditore? Berners-Lee pone questo semplice dubbio citando il caso di Siri dell’iPhone: mi consiglia il ristorante cinese più vicino o quello che ha più pagato Apple? Alla domanda su cosa pen-si oggi della sua creazione, la rete Internet come tutti la conosciamo, la sua risposta (chissà quante vol-te ripetuta in questi anni…) è stata semplice: come l’umanità in gene-re, ci sono state cose grandiose e altre meno. Ma miliardi di storie, grazie al Web, oggi possono essere raccontate, lette o viste in ogni an-golo del globo.

Colosso internazionale nell’ambito delle soluzioni di alto livello per la gestione della supply chain nel settore del commercio nel fashion, Manhattan As-sociates era rappresentata al World Retail Congress 2015 di Roma dal Senior Vice Presidente EMEA Henri Seroux, che ha la supervisione su vendite e attività gestite da vari uffici europei.Seroux in particolare è intervenuto alla tavola ro-tonda “The connected store – challenge or oppor-tunity” che si è tenuta il giorno 9 settembre, con un dibattito focalizzato sul cambiamento del ruolo dei negozi fisici e su come i commessi di nuova ge-nerazione debbano operare nella vendita omnica-nale. Al dibattito hanno preso parte anche Amaury Demode Omni-channel Director di Lacoste Group, Terry Duddy ex CEO di Home Retail Group e Mario Maiocchi, CEO di Mondadori Retail. I relatori hanno discusso sulle sfide che i retailer devono affrontare per ricreare punti vendita sempre più connessi in un ambiente multifunzionale.Alla fine della tavola rotonda il vice presidente ci ha concesso un intervista. Siamo partiti dal fatto che

cresce anche in Italia il volume d’affari dell’ecom-merce e il numero degli acquirenti online: nel 2014, 11 milioni di persone hanno fatto acquisti sul web almeno una volta al mese, mentre sono 22 milioni gli utenti che hanno effettuato almeno un acquisto online nella loro vita (rapporto “Net Retail, Il ruolo del digitale negli acquisti degli italiani” realizzato da Netcomm con il supporto di Human Highway).Alla luce di questi dati, Seroux ci spiega come si stia facendo sempre più stringente la necessità di col-laborazione tra negozi fisici e virtuali per consenti-re ai clienti esperienze multicanali e personalizzate. “Il negozio connesso è una necessità, sono conten-to dell’interesse che ha suscitato il dibattito”, conti-nuando con un simpatico aneddoto su un errore fat-to da un negozio che ha rischiato di mettere in crisi un matrimonio lungo due decenni. “Per dare un ser-vizio eccellente i commessi devono conoscere tut-to lo storico online e offline del cliente, completare nel modo migliore l’ordine, agevolare resi e scambi cross-channel, accelerare pagamento e check out”.Alla domanda se l’alto utilizzo nel nostro Paese del contante può rendere più lento questo cambiamen-to il vice presidente Manhattan Associates risponde che “anche in Russia e in altri Paesi è così, ma non è un problema. L’e-commerce sta cambiando defi-nitivamente la vendita al dettaglio in Europa, sia in riferimento al modo in cui i consumatori spendono i propri risparmi sia nelle loro aspettative. Le vendi-te online sono in crescita, basti pensare che in Italia le transazioni via Internet nel corso degli anni so-no cresciute, così a colmare il gap con il passato”. E comunque, per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro, a Seroux non piace lavorare per singolo “Paese”. Per questo, infatti, unirà tutto il suo team a Parigi il prossimo anno per un evento con le best practices di ogni luogo in cui Manhattan Associates è presente.

Henri Seroux (Manhattan Associates)

L’ecommerce come volano di cambiamento

Da sinistra: Jonathan Reynolds

(Oxford Said Business School),

Nick Everitt (Planet Retail) e Oscar

Farinetti (Eataly)

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Nel ricco programma espo-sitivo organizzato in occa-sione di Expo 2015 e della 56° Biennale d’Arte di Ve-

nezia, una nota di merito si deve alla mostra “ A.R.T. - Advanced Re-frigeration Technology - Nutrimen-to e conservazione dell’arte”, un progetto che si sviluppa tra Mila-no e Venezia, un’esposizione che affronta le tematica del cibo, della sua conservazione, della condivi-sione e del consumo.Figura iconica centrale del progetto è il frigorifero, che diviene conte-nitore e cornice di idee e concet-ti, “assemblato” artisticamente con ceramiche, acrilici, vetro, colle, le-gni, colori, carte e qualsivoglia ma-teriale preso in prestito dagli artisti quale strumento di nuovi signifi ca-ti. Il frigorifero cambia così la sua funzione principale di elettrodo-mestico per divenire vera e propria opera d’arte.Non esiste infatti strumento mo-derno migliore per rappresentare il cibo oggi che il frigorifero, l’e-lettrodomestico che più di altri ha cambiato radicalmente le abitudini alimentari, diventando non solo un contenitore ma anche uno status symbol. La volontà espressa dai 27 artisti coinvolti, maestri affermati e giovani artisti, è di porre l’attenzio-ne sul consumo e la conservazio-ne del cibo, soprattutto quale ele-mento di condivisione. La mostra, difatti, vuol far comprendere come la funzione del frigorifero sia ele-

L’

invade l’eldom e la consumer electronics

ARTESono sempre di più le aziende e i retailer specializzati che volgono il loro sguardo all’arte come mezzo di comunicazione e promozione

di Susanne Capolongo

26 - 27

Page 27: Elettroradio Informazioni - Settembre 2015

A Venezia la mostra è stata inve-ce visibile dal 7 maggio al 30 giu-gno scorsi all’interno della Chiesa di Sant’Andrea della Zirada, spo-gliata dei suoi tradizionali orpelli: sono state esposte 20 opere- fri-gorifero e alcune opere pittoriche, mentre nelle chiese di Santa Sofia e dei Tolentini hanno fatto bella mostra di sé opere site-specific. Il progetto, reso possibile grazie al contributo e alla collaborazione di Banca Intesa, Electrolux e Lops ritratti d’arredo, Meson’s e Okite e Christie’s, è stato curato da An-drea Del Guercio allo scopo di ri-creare un percorso iconografico che vede l’alimentazione in continua evoluzione parallelamente all’e-sperienza umana, esplorando an-che il nutrimento come concezione religiosa.

Euronics Italia tra i retailer più attiviIl 2015 rappresenta un anno parti-colarmente significativo per Euro-nics International, che festeggia i 25 anni di attività. Per festeggia-re questo importante anniversa-

mento essenziale della nostra quo-tidianità, evolvendosi sempre più sia sotto il profilo tecnologico sia estetico, sottolineando come sia cambiato, per l’uomo, l’approccio mentale travisandone la sua uti-lità, tanto da diventare elemento di conflitto, di astio o di timore, di spreco e sovra-abbondanza.A Milano, fino al 28 ottobre, vede coinvolte le sedi di Banca Intesa e gli spazi dello Store Lops a Trezza-no e Cernusco sul Naviglio. Al fine di arricchire il percorso espositivo, e grazie alla collaborazione con la Diocesi di Milano, la mostra prose-gue poi al Museo dei Cappuccini e all’interno della Facoltà Teologica.

rio, Euronics Italia ha sponsorizza-to il progetto dell’artista venezia-na Federica Marangoni dal titolo “Il Filo Conduttore”, che in occasio-ne della Biennale di Venezia 2015 è stato installato sulla facciata di Ca’ Pesaro, sede del Museo d’Ar-te Contemporanea. Si tratta di una canalina lunga 22 metri di cracked neon rosso always in motion, che scende lungo la facciata dello sto-rico palazzo e che scorre fino alla “Venere” tecnologica costituita da un’enorme bobina in vetro tempe-rato, adagiata sulle sponde del Ca-nal Grande. Dalla facciata si giun-ge all’interno del museo, dove la mostra prosegue in due sale col-legate dal neon rosso avviluppato da un tunnel di filo spinato, men-tre scorrono immagini drammati-che al ritmo del battito del cuore e scritte al neon che invocano al-la pace. Un’installazione di gran-de effetto scenografico ed emoti-vo, che coinvolge direttamente lo spettatore a confrontarsi con la re-altà quotidiana.Ma la propensione di Euronics Ita-lia verso il mondo dell’arte non fi-

nisce qui. Il retailer si è difatti reso protagonista della quarta edizione di “Wiki Loves Monuments Italia”, il concorso fotografico ideato da Wikimedia con la collaborazione di Canon allo scopo di stimolare i cittadini, attraverso la documen-tazione fotografica, alla conoscen-za e alla tutela, di tutto quello che per definizione è un monumento. Quest’anno, in particolare, il pro-getto sviluppa un importante sco-po sociale: poter documentare lo stato dei beni artistici danneggia-ti dai recenti sismi che hanno col-pito il territorio italiano, grazie al sostegno del Segretario regionale del Ministero dei Beni e delle Atti-vità culturali e del turismo per l’E-milia Romagna, di Euronics, della Federazione Italiana Associazio-ni Fotografiche, dell’International Council of Museums, del Touring Club Italiano e della Toscana Fo-to Festival promosso dal Comune di Massa Marittima e diretto dal fotografo Franco Fontana, che è anche membro della giuria insie-me a Uwe Ommer e Settimii Be-nedusi.

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L’IFA raccoglie sempre una grande attenzione da parte dei social network

no_android che domina dall’alto delle 22.466.743 di Impression generate, @tutto_android con 11.691.001, l’outsider @lastampa e ancora @androiani rispettiva-mente con 10.786.028 e 7.071.108 Impression. Solo al quinto posto il primo profi lo che tratta unica-mente di Apple, @macitynet, con

Per questo mese la nostra ana-lisi è dedicata all’IFA 2015 di

Berlino, uno degli eventi più im-portanti dell’anno tra quelli dedi-cati all’elettronica di consumo. Il periodo preso in esame compren-de il giorno prima dell’evento e termina il 12 settembre. Ne sono scaturiti ben 13mila tweet, ge-nerati da oltre 3mila utenti unici attivi con un potenziale di visua-lizzazioni di quasi 122 milioni di impression. Analizzando gli utenti coinvolti possiamo rilevare come quelli più popolari (calcolati secondo il nu-mero di citazioni, siano esse men-tion o retweet) siano capitanati da @youtube che trova menzione in un totale di 1.069 tweet, rife-riti principalmente a condivisioni di video attraverso il canale, stac-cando il profi lo di @hdblog, fermo a 627 citazioni. Seguono @teleko-merleben con 423 tweet, @wire-ditalia e @intel_italia, quasi ap-paiati con rispettivamente 335 e 322 tweet. Chiudono la classifi ca i profi li di @sony_italia (182 twe-et) e @tutto_android (177 tweet). Situazione opposta per quanto ri-guarda invece gli utenti più atti-vi nelle conversazioni, ossia i più prolifi ci di Tweet. Infatti, il già ci-tato profi lo di @sony_italia pri-meggia con 300 tweet effettuati, tallonato da @webislandnet, ma-gazine di internet e tecnologia, con 275 tweet a cui seguono @bigdemonskull, profi lo di un uten-te appassionato di elettronica e @calafocus, altro portale di infor-mazione tecnologica, rispettiva-mente con 230 e 209 tweet invia-ti. Poco più in là troviamo @tut-to_android con 196 tweet.

6.222.375 Impression, indice del fatto che la casa di Cupertino non dia molto peso all’evento berli-nese, preferendo focalizzarsi su eventi privati. L’analisi statistica delle parole (escluse quelle di utilizzo comu-ne) più utilizzate nelle conversa-zioni degli utenti di Twitter mette

Un tweet da Berlinoso

cial

di Barbara Bianchi

Sul fronte dell’analisi della capa-cità dei singoli utenti Twitter di generare Impression potenziali (o OTS - Opportunities to See) è interessante notare come i profi -li con più Impression siano prin-cipalmente quelli che trattano delle novità Android. Infatti, nelle prime posizioni rileviamo @tec-

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L’IFA raccoglie sempre una grande attenzione da parte dei social network

no_android che domina dall’alto delle 22.466.743 di Impression generate, @tutto_android con 11.691.001, l’outsider @lastampa e ancora @androiani rispettiva-mente con 10.786.028 e 7.071.108 Impression. Solo al quinto posto il primo profi lo che tratta unica-mente di Apple, @macitynet, con

Per questo mese la nostra ana-lisi è dedicata all’IFA 2015 di

Berlino, uno degli eventi più im-portanti dell’anno tra quelli dedi-cati all’elettronica di consumo. Il periodo preso in esame compren-de il giorno prima dell’evento e termina il 12 settembre. Ne sono scaturiti ben 13mila tweet, ge-nerati da oltre 3mila utenti unici attivi con un potenziale di visua-lizzazioni di quasi 122 milioni di impression. Analizzando gli utenti coinvolti possiamo rilevare come quelli più popolari (calcolati secondo il nu-mero di citazioni, siano esse men-tion o retweet) siano capitanati da @youtube che trova menzione in un totale di 1.069 tweet, rife-riti principalmente a condivisioni di video attraverso il canale, stac-cando il profi lo di @hdblog, fermo a 627 citazioni. Seguono @teleko-merleben con 423 tweet, @wire-ditalia e @intel_italia, quasi ap-paiati con rispettivamente 335 e 322 tweet. Chiudono la classifi ca i profi li di @sony_italia (182 twe-et) e @tutto_android (177 tweet). Situazione opposta per quanto ri-guarda invece gli utenti più atti-vi nelle conversazioni, ossia i più prolifi ci di Tweet. Infatti, il già ci-tato profi lo di @sony_italia pri-meggia con 300 tweet effettuati, tallonato da @webislandnet, ma-gazine di internet e tecnologia, con 275 tweet a cui seguono @bigdemonskull, profi lo di un uten-te appassionato di elettronica e @calafocus, altro portale di infor-mazione tecnologica, rispettiva-mente con 230 e 209 tweet invia-ti. Poco più in là troviamo @tut-to_android con 196 tweet.

6.222.375 Impression, indice del fatto che la casa di Cupertino non dia molto peso all’evento berli-nese, preferendo focalizzarsi su eventi privati. L’analisi statistica delle parole (escluse quelle di utilizzo comu-ne) più utilizzate nelle conversa-zioni degli utenti di Twitter mette

Un tweet da Berlino

soci

al

di Barbara Bianchi

Sul fronte dell’analisi della capa-cità dei singoli utenti Twitter di generare Impression potenziali (o OTS - Opportunities to See) è interessante notare come i profi -li con più Impression siano prin-cipalmente quelli che trattano delle novità Android. Infatti, nelle prime posizioni rileviamo @tec-

Un tweet da Berlino

in evidenza come le più comuni siano quelle caratterizzanti il no-me e la città dell’evento: “ifa”, “2015” e “berlino”, mentre tra i marchi quello più citato in assolu-to è “samsung” che compare ben 778 volte all’interno dei tweet. Anche Lenovo e Sony sono tenu-ti in gran considerazione con, ri-spettivamente, 762 e 693 citazio-ni. Gli hashtag più popolari e più utilizzati (contando le ripetizio-ni) sono stati quelli dell’evento: #ifa2015 (2.982 utilizzi), #ifa15 (2.322 utilizzi), #ifa (598) e #so-nyifa (584). Anche sul fronte de-gli hashtag con maggiore audien-ce (ottenuti calcolando gli utenti

unici che hanno utilizzato i singo-li hashtag nel periodo di analisi) quelli che primeggiano riguarda-no l’evento 2015 ad esclusione dell’iniziativa #tweetabag, terzo hashtag con 269 utenti unici.Spostandoci sul fronte dei tweet più popolari, spicca il profi lo @in-tel_italia. In particolare, i post che hanno avuto più condivisioni so-no stati quelli relativi alla presen-tazione dei nuovi processori In-tel Core di sesta generazione che hanno raggiunto fi no a 69 retweet per il post: “esperienza virtuale è realtà! intel core di sesta genera-zione e @htcvive per gaming in una nuova dimensione #ifa15”.

Nel grafi co sotto, gli utenti attivi; in quello più in basso gli utenti popolari

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TV sempre più smart e più socialso

cial

Avete presente un Tv tradizionale di qualche anno fa? Ebbene, dimenticatevelo

di Roberto Zarriello

Non si ha bisogno di collegare ap-parecchi esterni, perché l’ultimo fi lm di Martin Scorsese lo si può vedere in streaming e si può twe-ettare direttamente dallo scher-mo del televisore senza perdersi una scena di “The Walking Dead”. E se fi lm e programmi Tv non ri-entrano tra i propri canoni di stru-menti per il relax individuale, re-stano sempre i videogiochi: un vero e proprio “mare” intermina-bile a cui attingere costantemen-te per non rimanere indaffarati.

Quali Android App per la TV?C’è un’app per trasformare il proprio smartphone in teleco-mando e una per trasformare lo

Ad inizio settembre si è tenu-ta a Berlino l’IFA, l’evento più

atteso per quanto riguarda le no-vità hi-tech. Tra le parole chiave di quest’anno ha spiccato senza dubbio Android TV. Numerosissi-me, infatti, le case costruttrici che hanno presentato dei nuovi mo-delli dotate del sistema operativo del robottino verde.Android TV è stata la risposta del gigante di Mountain View alla cri-tica da parte dei consumatori che Google TV non fosse abbastanza performante. È molto più potente di Google TV, così come le applica-zioni offerte.Le TV diventano, quindi, sempre più smart e sempre più social e il sistema operativo Made in Goo-gle sembra essere il preferito dal-le case produttrici (anche se qual-che produttore, come ad esempio Samsung, sta cercando di diven-tare del tutto indipendente con un sistema operativo ad hoc fatto in-teramente in casa).

Una TV tuttofareAvete presente un Tv tradiziona-le di qualche anno fa? Ebbene, di-menticatevelo. Il Tv connesso non serve più so-lo a visualizzare programmi tele-visivi o contenuti pre-registrati su Dvd o dischi Blu-ray, ma diventa – in tutto e per tutto – il centro ne-vralgico della casa, sia sotto il pro-

schermo della Tv in schermo del-lo smartphone; app per fruire di contenuti in streaming, come Netfl ix e Pandora, o lo stesso YouTube; app per formarsi, come quella del TED (piattaforma che presenta gli interventi di alcune tra le persone più interessanti al mondo: riformatori dell’educazio-ne, innovatori della scienza me-dica, geni della tecnologia, guru del business e leggende musica-li); ma soprattutto app per comu-nicare sui social network. Voglia-mo mettere vedere il video pa-rodia dei The Jackal sulla gaffe di Miss Italia su uno schermo di 65 pollici? O vedere le foto delle va-canze su uno schermo con tecno-logia 4K?

fi lo della multimedialità e dell’en-tertainment sia dei servizi veri e propri. Un po’ come avere a disposizione una sorta piccola “centrale di con-trollo” che, non solo permette di governare l’intera abitazione, ma anche di divertirsi, rilassarsi e in-formarsi.

Cosa signifi ca vivere con una Android TV? Essere sempre più connessi, colle-gare la Tv allo smartphone, confi -gurare le luci Philips Hue, ricevere una notifi ca sullo schermo quando è il momento di andare a lavoro, ricevere un messaggio pop-up che avvisa che il proprio programma preferito sta per cominciare.

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Combo è la nuova custodia 2 in 1 di Cellularline: una custodia a libro, dotata di quattro comode tasche per l’inserimento di carte di credito e banconote e una cover, per un perfetto alloggiamento del telefono e massima protezione degli angoli. Design e stili diversi da utilizzare insieme o separatamente. L’esclusivo sistema di aggancio magnetico Magno-Shield tiene insieme le due parti e protegge tutto ciò che è all’interno e all’esterno della cover. Carte di credito e device saranno al riparo da ogni rischio di danno o smagnetizzazione. Combo è disponibile in sei combinazioni di colori.

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Combo è la nuova custodia 2 in 1 di Cellularline: una custodia a libro, dotata di quattro comode tasche per l’inserimento di carte di credito e banconote e una cover, per un perfetto alloggiamento del telefono e massima protezione degli angoli. Design e stili diversi da utilizzare insieme o separatamente. L’esclusivo sistema di aggancio magnetico Magno-Shield tiene insieme le due parti e protegge tutto ciò che è all’interno e all’esterno della cover. Carte di credito e device saranno al riparo da ogni rischio di danno o smagnetizzazione. Combo è disponibile in sei combinazioni di colori.

Page 32: Elettroradio Informazioni - Settembre 2015

Insieme a studenti e scolari, tornano tra i banchi anche i settori adv e marcom

“Back to school”: una defi ni-zione che negli anni ha tra-

sceso il suo signifi cato letterale, di “appuntamento” con alunni a stu-denti che necessitano di acquista-re o rinnovare il corredo prima del ritorno nelle aule, per diventare un altro degli appuntamenti chia-ve di molti calendari commerciali.Eh sì, perché in questa sua trasfor-mazione le tipologie commercia-li interessate si sono moltiplica-

te, e il cappello del back to school arriva ormai a coprire le tipologie più svariate. Ne

sono esempio campagne quali il concorso a premi e la promo-zione “Back to school con Fileni” che il produttore di carni avicole marchigiano indirizza ai più gio-vani. Una promozione che vede un legame tra food e digital: ac-quistando almeno una confezione di Polpette, Pepite o Magic Zoo in promozione - i tre prodotti di car-ne di pollo Fileni appositamente dedicati ai bambini - si partecipa a un concorso instant-win per ag-giudicarsi una delle 100 gift card da 30 euro in palio. Altrettanto lontane dal mondo

trad

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ting

di Massimo Bolchi

Qui il legame tra ritorno a scuo-la, elettronica di consumo/infor-matica e propensione all’acqui-sto dei consumatori è consolidato.

Non certo per merito delle scuola, sempre in attesa dell’annuncia-ta digitalizzazione, ma in pratica vincolata dalle scarse disponibili-tà di bilancio, stretta tra riforme osteggiate, lavagne elettroniche latitanti e malcelate opposizio-ni degli editori ai testi in ebo-ok. Fortunatamente, però, quel-lo dell’elettronica è un mercato customer-driven, e la domanda, sebbene soggetta agli inevitabili andamenti del ciclo economico, si mantiene suffi cientemente ro-busta.Il Back to School diventa così l’oc-casione per offrire prezzi sconta-ti su una pluralità di articoli, non tutti necessariamente legati alla “fatica” dell’apprendere e dell’in-segnare. Occasione che non si so-no - come sempre - lasciate sfug-gire le insegne distributive gene-raliste. Questo può essere quindi il mo-mento, a bocce ferme, di dedicare una veloce panorami a quanto è stato proposto. A partire dal ritorno a scuola di Auchan, che dal 20 agosto al 16 settembre ha proposto il volanti-

della scuola sono anche le cam-pagna back to school di Nectar (raddoppio dei punti facendo ri-fornimento nei distributori di car-burante Tamoil) e di Showroom-prive.it: “Dressing De Kids” è infatti la campagna specia-le “Rientro a Scuola” organiz-zata dal sito di ecommerce di moda online, dove il ritorno in classe diventa semplice

pretesto per offrire nuo-vi capi di abbigliamento kids a prezzi scontati.

Anche sotto il profi lo tempo-rale il back to school ha visto nel tempo estendersi la sua durata e ormai va, in pratica,

no “A lezione di risparmio”, in cui a fi anco di tanta cancelleria e ab-bigliamento, erano presenti sia mobili per l’arredamento dell’an-golo studio, sia notebook e tablet

adatti a un uso basico, non si sa quanto appetiti da bambi-ni che già giovanissimi sono decisamente tech savvy.Anche Carrefour, che ha an-ticipato il concorrente con il volantino “Catalogo Scuo-la” già on air a inizio agosto, presentava un assortimento in offerta piuttosto simile, con una maggiore enfasi sui device elettronici.Sempre per rimanere in am-

dall’inizio di agosto a ottobre. An-cora un piccolo sforzo e ci si può saldare direttamente al periodo natalizio, con l’aiuto magari del breve periodo di Hallowen. Il rischio insito in questa “promo-zione permanente” è l’assuefa-zione del consumatore, già di per sé portato a una sempre più ridot-ta brand e store loyalty. Non a ca-so un recente rapporto di Nielsen afferma che in Italia solo il 59% delle promozioni riesce a creare valore (che è comunque una per-centuale superiore alla media eu-ropea, ferma al 55%). Il restante 41% non arriva neanche a break even. Inoltre, sottolinea sempre il report di Nielsen, emergono altri due effetti negativi: “Da una par-te le aziende e i distributori fatica-no a intercettare e a fi delizzare la domanda. Dall’altra, il consuma-tore, frequentando punti vendita diversi e in concorrenza tra loro si sottrae alle azioni promozionali da questi messi in campo”. Lasciando comunque per un mo-mento da parte queste conside-razioni di carattere generale, fo-calizziamoci sul nostro comparto.

mazione le tipologie commercia-li interessate si sono moltiplica-

te, e il cappello del back to school arriva ormai a coprire le tipologie più svariate. Ne

sono esempio campagne quali il concorso a premi e la promo-zione “Back to school con Fileni” che il produttore di carni avicole marchigiano indirizza ai più gio-vani. Una promozione che vede un legame tra food e digital: ac-quistando almeno una confezione di Polpette, Pepite o Magic Zoo in promozione - i tre prodotti di car-ne di pollo Fileni appositamente dedicati ai bambini - si partecipa a un concorso instant-win per ag-giudicarsi una delle 100 gift card da 30 euro in palio. Altrettanto lontane dal mondo

Qui il legame tra ritorno a scuo-la, elettronica di consumo/infor-matica e propensione all’acqui-sto dei consumatori è consolidato.

della scuola sono anche le cam-pagna back to school di Nectar(raddoppio dei punti facendo ri-fornimento nei distributori di car-burante Tamoil) e di Showroom-prive.it: “Dressing De Kids” è infatti la campagna specia-le “Rientro a Scuola” organiz-zata dal sito di ecommerce di moda online, dove il ritorno in classe diventa semplice

pretesto per offrire nuo-vi capi di abbigliamento kids a prezzi scontati.

Anche sotto il profi lo tempo-rale il back to school ha visto nel tempo estendersi la sua durata e ormai va, in pratica,

so un recente rapporto di Nielsen afferma che in Italia solo il 59% delle promozioni riesce a creare valore (che è comunque una per-centuale superiore alla media eu-ropea, ferma al 55%). Il restante 41% non arriva neanche a break even. Inoltre, sottolinea sempre il report di Nielsendue effetti negativi: “Da una par-te le aziende e i distributori fatica-no a intercettare e a fi delizzare la domanda. Dall’altra, il consuma-tore, frequentando punti vendita diversi e in concorrenza tra loro si sottrae alle azioni promozionali da questi messi in campo”. Lasciando comunque per un mo-mento da parte queste conside-razioni di carattere generale, fo-calizziamoci sul nostro comparto.

Non solo scuola nel “Back to School”

Page 33: Elettroradio Informazioni - Settembre 2015

bito generalista, Coop ha propo-sto il suo “La scuola che mi pia-ce”, che presentava il medesimo assortimento, forse un po’ meno ricco di tablet e pc.Persino Esselunga ha presenta-to il suo catalogo “La Scuola”, con validità fi no al 23 settembre, che pur non proponendo ribassi sui prodotti hi-tech ma solo sconti su-gli articoli di cancelleria, contene-va l’offerta scontata di un tablet Alcatel Pixi in bundle con l’abbo-namento annuale a National Ge-ographic.Più articolato invece il meccani-smo promozionale di “Catalogo scuola” di Conad, anch’esso vali-

Il Back to School

diventa l’occasione

per off rire prezzi

scontati su una pluralità

di articoli, non tutti

legati all’apprendere

e all’insegnare

tembre) sempre con un’offerta di-scount-based.Lo sconto (fi no al 50%) è stato protagonista anche in “Fuoritut-to Summer Edition” (5 agosto-3 settembre) di Unieuro, mentre il successivo “Ritorno a cuor leggero con Tasso Zero” spingeva sull’az-zeramento degli interessi nel ra-teale.“Tecno-incentivi” invece protago-nisti in “Rinnova e Riparti” di Me-dia World (20-30 agosto), in cui i prezzi dei notebook sono “alleg-geriti” dalla riconsegna del vec-chio portatile.Tutte queste offerte promozionali delle GDS erano caratterizzate dal consueto mix di prodotti: bianco, bruno, IT e TLC in proporzioni va-riabili. Un po’ differente invece l’approc-cio del volantino “Accessori Hi-Tech”, sempre di Media World, particolarmente appetibile dagli early adopter grazie alla presenza di quadricotteri e droni, volanti e su ruote.Per chiudere, ecco il più in tema (nella denominazione) “La tec-nologia fa scuola” di Mondado-ri Store (28 agosto-1 ottobre) in-teramente dedicato ai personal electronic device, in cui ricompare l’intramontabile leva dello sconto.

do fi no al 20 settembre: rispetto alle altre catene Conad restituiva il 25% del valore speso in ma-teriale di cancelleria tramite dei buoni sconto utilizzabili (su tut-ta la spesa) entro il 31 dicembre 2015 presso l’ipermercato che li ha emessi.Anche in questo volantino, oltre ad astucci, quaderni, matite, zai-ni erano inclusi altri articoli legati alla scuola e allo studio: dizionari, mobili, vestiti e ovviamente pro-dotti hi-tech (quali tablet ed ebo-ok-reader) che però non davano diritto al buono spesa (ottenibile appunto solo tramite acquisto di articoli di cancelleria).

Guardando invece alle insegne specializzate, si nota - nelle loro promozioni - l’utilizzo molto par-co dei termini “scuola” o dei suoi sinonimi, preferendo invece ricor-rere ad allusioni e suggestioni.Come forse fa il volantino “I Fuo-riclasse” di Trony, valido dal 3 al 30 settembre, che punta sul paga-mento rateale differito da genna-io 2016; come anche il precedente “Big Sale Trony” che garantiva an-che il Tasso zero.Euronics si è fatta largo sul mer-cato con “Svuotanegozio” (27 agosto-16 settembre) con un’am-pia selezione di prodotti scontati, e con “Prezzi a Pezzi” (17-30 set-

Non solo scuola nel “Back to School”

Insieme a studenti e scolari, tornano tra i banchi anche i settori adv e marcom

“Back to school”: una defi ni-zione che negli anni ha tra-

sceso il suo signifi cato letterale, di “appuntamento” con alunni a stu-denti che necessitano di acquista-re o rinnovare il corredo prima del ritorno nelle aule, per diventare un altro degli appuntamenti chia-ve di molti calendari commerciali.Eh sì, perché in questa sua trasfor-mazione le tipologie commercia-li interessate si sono moltiplica-

te, e il cappello del back to school arriva ormai a coprire le tipologie più svariate. Ne

sono esempio campagne quali il concorso a premi e la promo-zione “Back to school con Fileni” che il produttore di carni avicole marchigiano indirizza ai più gio-vani. Una promozione che vede un legame tra food e digital: ac-quistando almeno una confezione di Polpette, Pepite o Magic Zoo in promozione - i tre prodotti di car-ne di pollo Fileni appositamente dedicati ai bambini - si partecipa a un concorso instant-win per ag-giudicarsi una delle 100 gift card da 30 euro in palio. Altrettanto lontane dal mondo

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arke

ting

di Massimo Bolchi

Qui il legame tra ritorno a scuo-la, elettronica di consumo/infor-matica e propensione all’acqui-sto dei consumatori è consolidato.

Non certo per merito delle scuola, sempre in attesa dell’annuncia-ta digitalizzazione, ma in pratica vincolata dalle scarse disponibili-tà di bilancio, stretta tra riforme osteggiate, lavagne elettroniche latitanti e malcelate opposizio-ni degli editori ai testi in ebo-ok. Fortunatamente, però, quel-lo dell’elettronica è un mercato customer-driven, e la domanda, sebbene soggetta agli inevitabili andamenti del ciclo economico, si mantiene suffi cientemente ro-busta.Il Back to School diventa così l’oc-casione per offrire prezzi sconta-ti su una pluralità di articoli, non tutti necessariamente legati alla “fatica” dell’apprendere e dell’in-segnare. Occasione che non si so-no - come sempre - lasciate sfug-gire le insegne distributive gene-raliste. Questo può essere quindi il mo-mento, a bocce ferme, di dedicare una veloce panorami a quanto è stato proposto. A partire dal ritorno a scuola di Auchan, che dal 20 agosto al 16 settembre ha proposto il volanti-

della scuola sono anche le cam-pagna back to school di Nectar (raddoppio dei punti facendo ri-fornimento nei distributori di car-burante Tamoil) e di Showroom-prive.it: “Dressing De Kids” è infatti la campagna specia-le “Rientro a Scuola” organiz-zata dal sito di ecommerce di moda online, dove il ritorno in classe diventa semplice

pretesto per offrire nuo-vi capi di abbigliamento kids a prezzi scontati.

Anche sotto il profi lo tempo-rale il back to school ha visto nel tempo estendersi la sua durata e ormai va, in pratica,

no “A lezione di risparmio”, in cui a fi anco di tanta cancelleria e ab-bigliamento, erano presenti sia mobili per l’arredamento dell’an-golo studio, sia notebook e tablet

adatti a un uso basico, non si sa quanto appetiti da bambi-ni che già giovanissimi sono decisamente tech savvy.Anche Carrefour, che ha an-ticipato il concorrente con il volantino “Catalogo Scuo-la” già on air a inizio agosto, presentava un assortimento in offerta piuttosto simile, con una maggiore enfasi sui device elettronici.Sempre per rimanere in am-

dall’inizio di agosto a ottobre. An-cora un piccolo sforzo e ci si può saldare direttamente al periodo natalizio, con l’aiuto magari del breve periodo di Hallowen. Il rischio insito in questa “promo-zione permanente” è l’assuefa-zione del consumatore, già di per sé portato a una sempre più ridot-ta brand e store loyalty. Non a ca-so un recente rapporto di Nielsen afferma che in Italia solo il 59% delle promozioni riesce a creare valore (che è comunque una per-centuale superiore alla media eu-ropea, ferma al 55%). Il restante 41% non arriva neanche a break even. Inoltre, sottolinea sempre il report di Nielsen, emergono altri due effetti negativi: “Da una par-te le aziende e i distributori fatica-no a intercettare e a fi delizzare la domanda. Dall’altra, il consuma-tore, frequentando punti vendita diversi e in concorrenza tra loro si sottrae alle azioni promozionali da questi messi in campo”. Lasciando comunque per un mo-mento da parte queste conside-razioni di carattere generale, fo-calizziamoci sul nostro comparto.

mazione le tipologie commercia-li interessate si sono moltiplica-

te, e il cappello del back to school arriva ormai a coprire le tipologie più svariate. Ne

sono esempio campagne quali il concorso a premi e la promo-zione “Back to school con Fileni” che il produttore di carni avicole marchigiano indirizza ai più gio-vani. Una promozione che vede un legame tra food e digital: ac-quistando almeno una confezione di Polpette, Pepite o Magic Zoo in promozione - i tre prodotti di car-ne di pollo Fileni appositamente dedicati ai bambini - si partecipa a un concorso instant-win per ag-giudicarsi una delle 100 gift card da 30 euro in palio. Altrettanto lontane dal mondo

Qui il legame tra ritorno a scuo-la, elettronica di consumo/infor-matica e propensione all’acqui-sto dei consumatori è consolidato.

della scuola sono anche le cam-pagna back to school di Nectar(raddoppio dei punti facendo ri-fornimento nei distributori di car-burante Tamoil) e di Showroom-prive.it: “Dressing De Kids” è infatti la campagna specia-le “Rientro a Scuola” organiz-zata dal sito di ecommerce di moda online, dove il ritorno in classe diventa semplice

pretesto per offrire nuo-vi capi di abbigliamento kids a prezzi scontati.

Anche sotto il profi lo tempo-rale il back to school ha visto nel tempo estendersi la sua durata e ormai va, in pratica,

so un recente rapporto di Nielsen afferma che in Italia solo il 59% delle promozioni riesce a creare valore (che è comunque una per-centuale superiore alla media eu-ropea, ferma al 55%). Il restante 41% non arriva neanche a break even. Inoltre, sottolinea sempre il report di Nielsendue effetti negativi: “Da una par-te le aziende e i distributori fatica-no a intercettare e a fi delizzare la domanda. Dall’altra, il consuma-tore, frequentando punti vendita diversi e in concorrenza tra loro si sottrae alle azioni promozionali da questi messi in campo”. Lasciando comunque per un mo-mento da parte queste conside-razioni di carattere generale, fo-calizziamoci sul nostro comparto.

Non solo scuola nel “Back to School”

Page 34: Elettroradio Informazioni - Settembre 2015

34 - 35

Il coraggiopiù che un’arma

una risorsa

soci

alIl venditore mediocre perde occasioni d’oro,pur avendole a portata di mano, perché ha poca stima di sé

Dott. Paolo Zucconi, neuropsicologo clinico e psicoterapeuta comportamentale

coraggio si compone di valore e audacia, perseveranza e laborio-sità, integrità e onestà. Potenzia-lità queste che “rifl ettono il luci-do esercizio della volontà per rag-giungere obiettivi meritevoli di fronte a una forte avversità”.Tante sono le occasioni che for-tuitamente capitano a tante per-sone. Il venditore mediocre per-de occasioni d’oro, pur avendole a portata di mano, perché ha po-ca stima di sé, è controllato dal-la massa ed accetta passivamen-te tutto ciò che gli altri dicono e scrivono. Ha un atteggiamento positivo solo quando è a contat-to con persone positive, ma nello stesso tempo in cui viene lasciato solo ripiomba in ginocchio contro i suoi pensieri negativi. Il vendito-re mediocre infatti ha paura di ciò che gli altri pensano di lui, di un eventuale, anche se improbabile, giudizio negativo dell’altro. Più in generale il venditore mediocre ha sempre paura che il cliente poten-ziale possa non acquistare, per i motivi più disparati. Dall’inizio al-la fi ne della trattativa.Il venditore di successo invece, è quello che cerca le circostanze che servano ai suoi bisogni e coglie le opportunità della vita quotidiana con un atto di coraggio. Il coraggio è un atto di forza con-tro la paura e tutti noi (non solo i migliori venditori) abbiamo biso-gno di coraggio quando abbiamo paura, e abbiamo quasi sempre bisogno di coraggio perché sem-pre abbiamo paura di qualcosa (di sbagliare, di perdere, di essere rifi utati). Il coraggio inoltre è co-

Nell’ottica della “psicologia positiva” (analisi delle forze

temperamentali e delle virtù in-dividuali) il coraggio rappresenta una risorsa psicologica per il man-tenimento del proprio livello di benessere. Ci aiuta ad affrontare le diffi coltà della vita e adattarsi alle circostanze avverse. Si tratta di una risorsa personale, un pun-to di forza del carattere che una persona possiede ed esercita quo-tidianamente. Secondo lo psicolo-go americano Martin Seligman il

me un muscolo: diventa più forte mano a mano che lo si esercita. Il coraggio di vendere quindi de-ve essere sempre attivo in ogni momento della vita del venditore. Senza coraggio non si vende nul-la. Quindi nella vita quotidiana e nella pratica commerciale gli psi-cologi consigliano di fare le cose che si temono e di continuare a farle fi nché la paura sparisce: solo così si esercita il coraggio ed eser-citandolo si diventa coraggiosi. In defi nitiva la differenza tra il venditore mediocre e il vendi-tore di successo è un piccolo at-to di coraggio. Ma la trattativa di vendita è fatta di tanti piccoli atti di coraggio. Il coraggio di chiede-re, facendo al cliente più doman-de possibili (più chiedo più cono-sco i bisogni dell’interlocutore, per poi soddisfarli), il coraggio di aprirsi al cliente per emozionare il cliente con entusiasmo (la ven-dita infatti è per metà emotiva), il coraggio dell’autocritica (anche il venditore è una persona, falli-bile come lo è l’acquirente), il co-raggio di gestire le chiedere e ge-stire le obiezioni (necessarie per la conclusione soddisfatta della vendita), il coraggio di chiamare i clienti al telefono (quando serve), superando la paura di un possibi-le rifi uto, il coraggio di mettersi in gioco a qualsiasi età secondo le ri-chieste e le esigenze contingen-ti. Infi ne il coraggio di chiudere la trattativa inequivocabilmente a favore dell’acquisto senza la-sciare al cliente margini opzionali a suo sfavore (“paga subito o in contanti?”).

Page 35: Elettroradio Informazioni - Settembre 2015

LAVASCIUGA ÖKOKOMBI.COMBINAZIONE DI ECCELLENZA.La lavasciuga più efficiente al mondo è finalmente arrivata. Rispetto alle tradizionali lavasciuga di Classe Energetica A, la ÖKOKOMBI consuma fino al 40% di energia in meno. Grazie all’esclusiva tecnologia a pompa di calore, il processo di asciugatura non necessita più di acqua. Lava e asciuga senza pause fino a 6 kg di vestiti. Risultati perfetti con ogni tipo di carico e con ogni tipo di tessuto, anche i più delicati, come la seta. www.aeg-electrolux.it

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Page 36: Elettroradio Informazioni - Settembre 2015

36 - 37

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no il mondo della distribuzione – sia essa specializzata che despe-cializzata – con tante e interessan-ti offerte riservate sia per gli stu-denti che per i professionisti.

Asus

Luca Biondelli, PM Tablet & Distributor Key Account Mobility Department

“ASUS punta sempre più a offrire soluzioni che non siano costituite solo da un prodotto ma da un’of-ferta completa composta da un dispositivo dalle qualità eccellenti unitamente ad una serie di servi-zi decisamente innovativi. In que-sto senso la nuova linea ZenPad rispecchia perfettamente il DNA

di ASUS, è infatti caratterizzata da un design elegante, da una dota-zione tecnologica all’avanguardia e di valore grazie alle tecnologie ASUS SonicMaster, DTS-HD Pre-mium Sound e Visual Master e da un’interfaccia software proprie-taria, ASUS ZENUI, che permette all’end user di personalizzare il proprio tablet in modo davvero unico. Ma non solo. ASUS ha in-fatti pensato a una line-up che possa davvero soddisfare i biso-gni dell’utente fi nale affi ancando alla parte di innovazione e ric-chezza tecnologica qualcosa di veramente unico: Asus Zencare Plus. Si tratta di un nuovo servizio che rende i tablet ASUS ancor più vantaggiosi e competitivi! Lo spe-ciale pacchetto di garanzia ASUS

La stagionalità continua a essere un aspetto molto importante del settore

informatico, in particolar modo quello che sancisce il ritorno tra i banchi di

scuola e le scrivanie degli uffi ci

di Raffaele Gomiero

Back to school e back to offi cemomento clou per IT e mobile

Come ogni anno, la ripresa delle attività didattiche e lavorative

dopo la pausa estiva è l’occasione per fare il punto su cosa serve per affrontare al meglio l’intero anno: un momento molto atteso dalle aziende del settore informatico e mobile che, proprio nell’inizio della stagione autunnale, concen-trano i lanci delle nuove line-up di prodotto e pongono le basi per le strategie commerciali e di marke-ting per la fi ne dell’anno in corso, anche in vista del periodo natali-zio. Una prassi ormai ben consoli-data, quella del “back to school” e del “back to offi ce”, che – anche quest’anno – ha saputo riservare ottime e gradite sorprese, spinta anche dall’arrivo di Windows 10, il nuovo sistema operativo di ca-sa Microsoft su cui tutti i mag-giori produttori di hardware si so-no concentrati per ottimizzare al massimo i loro prodotti e la loro offerta. Un’offensiva commerciale che ha saputo coinvolgere appie-

Luca Biondelli, Asus Cinzia Bianchi, Lenovo

Page 37: Elettroradio Informazioni - Settembre 2015

ZenCare+ è totalmente gratuito e tutela l’investimento nei primi 12 mesi dall’acquisto. Disponibile su tutti i tablet ZenPad, l’esclusi-va garanzia ASUS ZenCare+ offre infatti un servizio unico: nei primi 365 giorni dalla data di acquisto, in caso di difetto tecnico, ZenPad sarà riparato in garanzia e il clien-te potrà richiedere un indennizzo pari al prezzo sostenuto per l’ac-quisto del dispositivo; in caso di danni accidentali dovuti a cadu-te, acqua, rottura di scocche e/o display, invece, il cliente riceverà un nuovo dispositivo di modello uguale o equivalente. La strategia che stiamo implementando e an-cor di più realizzeremo, infatti, è quella di arrivare all’utente fi na-le con dei prodotti che soddisfi no

momento clou per IT e mobile

ogni esigenza sia dal punto di vi-sta tecnologico che del design ma non solo. Vogliamo dare all’end user la tranquillità assoluta che, qualora ci fossero inconvenienti, Asus sarà al loro fi anco”.

Lenovo

Cinzia Bianchi, Consumer Country Manager

“La nostra strategia per il Back to school è nel segno della ‘mul-timodalità’ e del ‘touch’: stiamo puntando infatti soprattutto sulla famiglia YOGA, sia PC che tablet, composta di prodotti che sono ide-ali per le esigenze degli studen-ti perché, versatili e giovani, e si adattano a ogni situazione, di stu-dio, di lavoro o di intrattenimen-to. Per chi ha bisogno di un devi-ce per produrre contenuti, oltre che per fruirli, consigliamo lo YO-GA PC – che oggi esiste sia in ver-sione premium, ovvero lo YOGA 3 Pro, con cerniera cesellata a cintu-rino di alta orologeria ed elegan-tissima livrea silver o champagne (gold), prestazioni di alto livello grazie a Intel Core i7, oppure – per budget più limitati, senza rinuncia-re però alle 4 modalità d’uso e allo schermo multitouch – lo YOGA 300 e lo YOGA 500, due PC convertibi-li con un ottimo rapporto prezzo-prestazioni ma con il design inno-vativo YOGA che ormai ci contrad-distingue. Gli YOGA PC sono tut-ti aggiornabili a MS Windows 10 gratuitamente. Per chi invece usa il suo device soprattutto per frui-re di contenuti – che si tratti di li-bri, immagini o video – può essere

suffi ciente un tablet, purchè sia lo YOGA Tablet, il dispositivo – basato su sistema operativo Android, ma sempre con uno schermo multi-touch e FHD o QHD - che Lenovo ha creato per risolvere alcuni dei tipici problemi dei tablet standard: la posizione in cui usarlo – grazie all’esclusiva staffa che permette di inclinarlo a diverse angolature, non c’è bisogno di usare una cu-stodia che peraltro permette solo un tipo di angolazione; la durata della batteria, che – grazie al cilin-dro che la contiene, che fa anche da impugnatura ergonomica – su-pera le 15 ore; infi ne, per chi vuole usarlo anche come home cinema o per presentazioni, il pluripremia-to YOGA Tablet 2 Pro (EISA award, ad esempio, conquistato a IFA), che offre un impianto stereo di al-to livello e sopratutto un pico-po-riettore incorporato, che crea uno schermo da 50” su qualsiasi pare-te disponibile. Tutti questi prodotti saranno ben visibili nelle migliori catene di elettronica di consumo e sono certa che non mancheranno di stupire genitori e studenti, con le loro caratteristiche ‘Goodweird’ – come oggi le chiamiamo noi in Lenovo – ovvero ‘strane/originali ma utili e innovative’”.

Acer

Alessandro De Lio - PBU and Trade Marketing Manager Italy, Israel and Greece

“Acer vuole continuare a essere leader nel mondo dei PC propo-nendo una gamma prodotti estre-mamente ampia in grado di sod-

Una prassi ormai

ben consolidata,

quella del “back

to school” e del

“back to offi ce”, che

– anche quest’anno –

ha saputo riservare

ottime e gradite

sorprese, spinta

anche dall’arrivo di

Windows 10

Alessandro De Lio , Acer

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disfare qualunque esigenza: dai 2in1 coloratissimi ai convertibili, ai notebook, ai desktop, ai moni-tor, ai proiettori e agli smartpho-ne.Per quanto riguarda in particolare il Back to School, mettiamo a di-sposizione degli utenti device con i processori e le schede grafi che più recenti oltre a prodotti dispo-nibili sul mercato già nativi Win-dows 10. L’ampia gamma Predator è il no-stro fi ore all’occhiello, concepita per fornire un’esperienza senza compromessi a livello di presta-

se di tutte le novità di prodotto Samsung, che coinvolgono anche quest’anno le divisioni Mobile, Home Appliances e Audio-Video. Prodotti come il Samsung Galaxy S6 edge+, il Samsung Galaxy Tab S2, e il TV SUHD JS8000 sono solo alcune delle novità presentate da Samsung in questo periodo”.

Dell

Livio Pisciotta, Client Marketing Manager

“Approcciamo il Back to school con un ricco ventaglio di prodot-ti e soluzioni dedicati e al tempo stesso con iniziative locali indiriz-zate al mondo educativo. Il vasto portafoglio di dispostivi Dell defi nisce un modello di ap-

la stand per guardare contenuti, in quella a tenda per giocare o in quella tablet quando si è in mo-vimento”.

Samsung

Mario Levratto, Head of Marketing & External Relations

“Il periodo del Back-to-school e i mesi che lo precedono sono da sempre per Samsung un’impor-tante vetrina per le novità delle aziende, siano esse in termini di prodotti che di offerta. Chi affron-ta questo periodo con successo in termini di proposta commercia-le e di riscontro di sell-out, get-ta le basi per affrontare il perio-do pre-natalizio con buona con-fi denza. L’innovazione è alla ba-

Livio Pisciotta, DellMario Levratto, SamsungRossella Campaniello, HP

zioni e design ai giocatori che pre-tendono il massimo. Per esempio, i notebook Predator 17 e Predator 15 supportano il Predator Frost-Core, una terza ventola per ab-bassare ulteriormente la tempe-ratura della CPU e della GPU; il tablet Predator 8 con quattro al-toparlanti frontali e suono virtual surround; i desktop Predator G6 e G3 sono inarrestabili macchine da gioco che presentano un de-sign dall’aspetto aggressivo e so-no dotati delle ultime tecnologie sul mercato; non ultimo il monitor Predator Z35 con schermo curvo da 35” 21:9, Full HD UltraWide per un’esperienza di gioco avvolgente e coinvolgente. Nuova anche la serie Aspire V Ni-tro, ideale per i gli utenti che desi-derano un design elegante in gra-do di adattarsi perfettamente sia in una sala riunioni, sia a un game party”.

HP

Rossella Campaniello, Consumer Sales Manager

“Tra le altre iniziative, vorrei pre-sentare il progetto Amici di Scuo-la di Esselunga che offre a tutte le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado l’op-portunità di ottenere gratuita-mente attrezzature informatiche e materiale didattico. Abbiamo messo a disposizione dell’inizia-tiva prodotti dal design all’avan-guardia e l’hardware potente, co-me il PC convertibile HP Pavilion x360, utilizzabile nella modalità notebook per lavorare, in quel-

fo

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prendimento sempre più fl essibi-le, tarato sulle diverse esigenze dell’utilizzatore in base agli sce-nari di utilizzo. Il notebook Latitu-de 11 con display da 11,6’, display antirifl esso con apertura a 180° è lo strumento ideale per migliora-re la produttività degli alunni sin dalle scuole primarie. Il modello Latitude 13 ha chassis rinforzato con gomma antiurto, tastiera si-gillata e il display 13,3’ permette di accedere contemporaneamen-te a molteplici contenuti educati-vi e applicazioni. Il 2-in-1 Venue 10 Pro dà luogo a un’esperienza di apprendimento fl essibile gra-zie alla tastiera estraibile e posi-zionabile in 5 modalità diverse. Il modello Venue 11 Pro funge da tablet, laptop e anche desktop e stimola la collaborazione grazie a software e servizi quali Lync, Mi-racast, Docerti, Visual Assist X e Skype. Altri dispositivi più vicini al

Evita Barra, Microsoft ItaliaMassimo Buraschi, Toshiba Italia

Un’off ensiva

commerciale

che ha saputo anche

coinvolgere appieno

il mondo della

distribuzione

Windows si gioca il “10”

Evita Barra, Direttore Divisione Windows di Microsoft Italia

“Windows 10 punta a facilitare l’interazione tra diversi dispositi-vi creando un ecosistema che consente all’utente di trovare tutti i suoi documenti su tutti i dispositivi attraverso applicazioni come Offi ce 365. La scelta di permettere lo stesso livello di integrazioni per le app nasce dalla volontà di Microsoft di aumentare l’effi cien-za e la produttività del consumatore, ma allo stesso tempo di ot-timizzare l’integrazione tra vita privata e professionale. La scelta di un’interfaccia per la guida consente di essere sempre collegati ma allo stesso tempo di mantenere un livello di sicurezza adegua-to. Per esempio, Cortana riconosce quando l’utente sta guidando e legge automaticamente i messaggi ricevuti, diminuendo così il rischio di distrazioni.Un aspetto fondamentale del lancio del nuovo sistema operativo è stato quello di dare una maggiore attenzione e risalto al punto vendita, formando personale qualifi cato e in grado di spiegare in modo chiaro ed effi cace la rivoluzione apportata da Windows 10. Sicuramente il Natale 2015 si preannuncia entusiasmante. Sempre più consumatori avranno installato Windows 10 e staranno utiliz-zando le nuove funzionalità che li aiuteranno a rendere la loro vita privata e lavorativa ancora più ricca e soddisfacente, inoltre gli an-nunci dei vari produttori di PC con bellissimi hardware metteranno ancora più in risalto le caratteristiche del nuovo OS. Sono tante le iniziative che stiamo mettendo in piedi per i mesi che ci separano dal Natale e prestissimo vi faremo sapere”.

mondo consumer godono, per un periodo limitato, di sconti promo-zionali fi no al 10% e spedizione gratuita”.

Toshiba

Massimo Buraschi, Head of B2C Business Digital Products & Services, Toshiba Italia

“Per il Back to School Toshiba si sta mantenendo fedele alla sua li-nea storica. Anche in questo mo-mento dove la fascia di mercato si sta allineando alla linea basic,

crediamo che la soluzione mi-gliore sia offrire prodotti diffe-renti per soddisfare ogni tipo di esigenza. Puntiamo in particolar modo sul convertibile e sul 2-in-1 e, anche se il mercato non sta rispondendo come ci si aspettava, siamo convinti che la direzione sia quella giusta. A livello di canali di vendita stiamo spingendo molto anche sul mondo ecommerce ol-tre al retail tradizionale, questo perché è più reattivo e quindi allo stesso tempo più percettivo ver-so una gamma più ampia di pro-dotto”.

Page 39: Elettroradio Informazioni - Settembre 2015

prendimento sempre più fl essibi-le, tarato sulle diverse esigenze dell’utilizzatore in base agli sce-nari di utilizzo. Il notebook Latitu-de 11 con display da 11,6’, display antirifl esso con apertura a 180° è lo strumento ideale per migliora-re la produttività degli alunni sin dalle scuole primarie. Il modello Latitude 13 ha chassis rinforzato con gomma antiurto, tastiera si-gillata e il display 13,3’ permette di accedere contemporaneamen-te a molteplici contenuti educati-vi e applicazioni. Il 2-in-1 Venue 10 Pro dà luogo a un’esperienza di apprendimento fl essibile gra-zie alla tastiera estraibile e posi-zionabile in 5 modalità diverse. Il modello Venue 11 Pro funge da tablet, laptop e anche desktop e stimola la collaborazione grazie a software e servizi quali Lync, Mi-racast, Docerti, Visual Assist X e Skype. Altri dispositivi più vicini al

Evita Barra, Microsoft ItaliaMassimo Buraschi, Toshiba Italia

Un’off ensiva

commerciale

che ha saputo anche

coinvolgere appieno

il mondo della

distribuzione

Windows si gioca il “10”

Evita Barra, Direttore Divisione Windows di Microsoft Italia

“Windows 10 punta a facilitare l’interazione tra diversi dispositi-vi creando un ecosistema che consente all’utente di trovare tutti i suoi documenti su tutti i dispositivi attraverso applicazioni come Offi ce 365. La scelta di permettere lo stesso livello di integrazioni per le app nasce dalla volontà di Microsoft di aumentare l’effi cien-za e la produttività del consumatore, ma allo stesso tempo di ot-timizzare l’integrazione tra vita privata e professionale. La scelta di un’interfaccia per la guida consente di essere sempre collegati ma allo stesso tempo di mantenere un livello di sicurezza adegua-to. Per esempio, Cortana riconosce quando l’utente sta guidando e legge automaticamente i messaggi ricevuti, diminuendo così il rischio di distrazioni.Un aspetto fondamentale del lancio del nuovo sistema operativo è stato quello di dare una maggiore attenzione e risalto al punto vendita, formando personale qualifi cato e in grado di spiegare in modo chiaro ed effi cace la rivoluzione apportata da Windows 10. Sicuramente il Natale 2015 si preannuncia entusiasmante. Sempre più consumatori avranno installato Windows 10 e staranno utiliz-zando le nuove funzionalità che li aiuteranno a rendere la loro vita privata e lavorativa ancora più ricca e soddisfacente, inoltre gli an-nunci dei vari produttori di PC con bellissimi hardware metteranno ancora più in risalto le caratteristiche del nuovo OS. Sono tante le iniziative che stiamo mettendo in piedi per i mesi che ci separano dal Natale e prestissimo vi faremo sapere”.

mondo consumer godono, per un periodo limitato, di sconti promo-zionali fi no al 10% e spedizione gratuita”.

Toshiba

Massimo Buraschi, Head of B2C Business Digital Products & Services, Toshiba Italia

“Per il Back to School Toshiba si sta mantenendo fedele alla sua li-nea storica. Anche in questo mo-mento dove la fascia di mercato si sta allineando alla linea basic,

crediamo che la soluzione mi-gliore sia offrire prodotti diffe-renti per soddisfare ogni tipo di esigenza. Puntiamo in particolar modo sul convertibile e sul 2-in-1 e, anche se il mercato non sta rispondendo come ci si aspettava, siamo convinti che la direzione sia quella giusta. A livello di canali di vendita stiamo spingendo molto anche sul mondo ecommerce ol-tre al retail tradizionale, questo perché è più reattivo e quindi allo stesso tempo più percettivo ver-so una gamma più ampia di pro-dotto”.

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40 - 41

In occasione del ritorno del Photoshow, si torna a parlare del settore imaging e delle sue possibili evoluzioni

Fotografi a: uno “scatto” al mercato

foto

grafi

a

stival, per uscire dalla dimensione strettamente fi eristica e allargarsi a tutte le espressioni dell’imaging.Certo non mancherà il contatto di-retto con i principali produttori, ma i 3.200 Mq di Photoshow Milano 2015 saranno suddivisi in quattro grandi aree tematiche dove all’a-rea Fair, quella prettamente fi eri-stica e centrale per l’esposizione dei prodotti, verranno affi ancate le aree Design, Food, Art & Landsca-pe e Fashion con altrettante mo-stre in linea con il tema, oltre a set fotografi ci, show cooking, perfor-mance artistiche e sfi late.In occasione di Photoshow Milano 2015 e del mutamento che ha su-bito la più importante fi era italiana di settore, c’è da chiedersi in quale direzione si stia muovendo il mer-cato, quali sono le caratteristiche dei prodotti che vengono presen-tati e quali le ipotesi di sviluppo per il futuro.Gli annunci dei più importanti pro-duttori di macchine fotografi che non lasciano spazio ai dubbi, le fo-tocamere compatte hanno i giorni contati e, fatta eccezione per i mo-delli più performanti, le vedremo sempre più spesso sostituite dagli smartphone. I tempi delle “colle-zioni”, quando gli annunci com-prendevano anche dieci o più nuo-

vi modelli per marchio, una o due volte l’anno, sono andati e oggi si punta quasi esclusivamente su prodotti di fascia alta per fotogra-fi esperti, sulle cosiddette “brid-ge” dalle escursioni focali estreme e sulle “rugged” per la fotografi a all’aria aperta, resistenti a freddo, caldo, meteo e urti.Un settore che è invece in forte ascesa è quello delle fotocamere ad ottica intercambiabile, che si tratti delle tradizionali refl ex o del-le concorrenti mirrorless, infatti il 2015 ci ha portato oltre venti nuovi modelli, ad oggi nove refl ex e tre-dici mirrorless.Tra i produttori di refl ex, un tempo il prodotto più ambito dagli appas-sionati di fotografi a, sono Canon e Nikon a farla da padroni, d’altra parte si può dire che siano rima-sti i soli due brand a proporre solu-zioni a specchio mobile in grande numero, assieme a Pentax, l’unico altro produttore a presentare due refl ex nel corso del 2015.Le tendenze di mercato refl ex so-no invariabilmente tre, la corsa al Mpixel, la transizione verso sensori Full Frame / FX e la convergenza tra fotografi a e video. È di settem-bre l’annuncio di un sensore Canon APS-H da 250 Mpixel e l’integra-zione, in una macchina fotografi -

Dopo l’annullamento dell’edi-zione romana 2014 di Photo-

show, torna la grande fi era della fotografi a in una veste completa-mente rinnovata e in una location “diffusa” ma pur sempre prestigio-sa, quella del distretto di via Torto-na a Milano.

Un mondo in costante mutamen-to come quello della fotografi a necessita di adattamenti rapidi, ecco dunque che il Photoshow inteso come semplice vetrina per gli espositori lascia il posto a una due giorni che si integra nella più ampia manifestazione Photofe-

Fotografi a: uno “scatto” al mercato

Un mondo

in costante

mutamento

come quello della

fotografi a necessita

di adattamenti

rapidi

di Vittorio Lombardo

ca di prossima realizzazione, di un sensore da 120 megapixel. Già og-gi, le EOS 5D S e 5DS R dispongo-no di un sensore Full Frame da 51 Mpixel.Sul fronte video si punta già alla risoluzione 8K, con un ecosistema di macchine sempre più tenden-ti ad accontentare registi e ope-ratori video. Dal canto suo Nikon non è rimasta certo a guardare, la D810A dispone di un sensore FX da 36 megapixel dedicato all’a-strofotografi a, infatti la macchina non è solo priva del fi ltro Anti Alia-sing come la EOS 5DS R, ma anche di quello IR-cut consentendole co-sì di registrare anche le lunghezze d’onda del vicino infrarosso.Assieme alle macchine professio-nali, i due principali attori del mer-cato hanno presentato nel corso del 2015 anche modelli entry-le-vel o di fascia semi-professionale come le Nikon D5500 e D7200 o le Canon EOS 750D e 760D. In questa fascia di mercato troviamo anche le soluzioni Pentax, la K-S2, una macchina da 20 megapixel priva del fi ltro Anti Aliasing e resistente a polvere e umidità, e la K-3 II da 24 megapixel, il modello di pun-ta in attesa della Full Frame che dovrebbe arrivare nel giro di po-chi mesi.

Ben più vivace il mercato delle mirrorless, le macchine fotografi -che ad ottica intercambiabile che, eliminato lo specchio, si propongo-no come soluzioni compatte dalla elevata qualità d’immagine.Qui gli attori sono ben più di tre, infatti troviamo marchi storici del-la fotografi a come Fujifi lm e Olym-pus così come brand più conosciu-ti in ambito consumer electronics ma che negli anni sono riusciti a proporre soluzioni di prim’ordi-ne e a ottenere un ottimo succes-so commerciale come Panasonic, Samsung e Sony, senza dimentica-re le soluzioni, ad oggi non di pun-ta, di Canon e Nikon.Il pubblico al quale si rivolgono le mirrorless è decisamente più va-riegato rispetto a quello interessa-to alle refl ex, ma tutti i potenziali clienti cercano una caratteristica in particolare, la compattezza, infat-ti anche i modelli di mirrorless più ingombranti risultano comunque di dimensioni inferiori rispetto alle refl ex più minute, con alcuni pro-dotti in particolare che si potreb-bero defi nire quasi tascabili.In ogni caso l’offerta è ampia, si passa dalle minuscole Nikon 1 J5 (che però dispone di un sensore da 1” di diagonale) e Panasonic Lumix GF7 alle compatte Canon

per massimizzare il rapporto se-gnale/rumore, soprattutto nei vi-deo (Alpha 7S II), e l’altro a elevata risoluzione, pari a 42 Mpixel, per garantire la riproduzione dei det-tagli più minuti.Se Olympus e Panasonic, legate dalla baionetta in comune basata sullo standard Micro QuattroTer-zi, si sono specializzate la prima in ambito fotografi co e la seconda in ambito video, anche 4K, Fujifi lm punta sostanzialmente al solo fo-tografo mentre Sony strizza l’oc-chio a entrambi proponendo solu-zioni dedicate ai due mondi.La grande vivacità nella produzio-ne di macchine fotografi che a otti-ca intercambiabile trascina, come è normale che sia, il mercato pa-rallelo degli accessori, in particola-re degli obiettivi: per ogni macchi-na venduta, refl ex o mirrorless, è verosimile che il fotografo acquisti almeno un paio di obiettivi, tanto che i nuovi modelli presentati nel 2015 hanno raggiunto quota qua-ranta, che si aggiungono a corredi sterminati per un totale di decine di soluzioni differenti per ogni sin-golo marchio.Nonostante la crisi e i numeri non sempre esaltanti, la fotografi a sta vivendo una nuova giovinezza e la diffusione dei sistemi ad ottica in-tercambiabile non può che portare nuova linfa al settore, nella forma di accessori utili a completare il si-stema fotografi co.

EOS M3, Fujifi lm X-A2 e Samsung NX500 per passare poi ai model-li più evoluti e ingombranti, ge-neralmente perché dotati di miri-no integrato, Fujifi lm X-T10 e X-T1 IR, quest’ultima priva dei fi ltri An-ti Aliasing e IR-cut, Olympus OM-D E-M5 Mark II ed E-M10 Mark II, Panasonic Lumix G7 e GX8 e Sony Alpha 7S II e 7R II, le uniche mirror-less dotate di sensore Full Frame, uno a bassa densità di fotodiodi

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Fotografi a: uno “scatto” al mercato

Un mondo

in costante

mutamento

come quello della

fotografi a necessita

di adattamenti

rapidi

di Vittorio Lombardo

ca di prossima realizzazione, di un sensore da 120 megapixel. Già og-gi, le EOS 5D S e 5DS R dispongo-no di un sensore Full Frame da 51 Mpixel.Sul fronte video si punta già alla risoluzione 8K, con un ecosistema di macchine sempre più tenden-ti ad accontentare registi e ope-ratori video. Dal canto suo Nikon non è rimasta certo a guardare, la D810A dispone di un sensore FX da 36 megapixel dedicato all’a-strofotografi a, infatti la macchina non è solo priva del fi ltro Anti Alia-sing come la EOS 5DS R, ma anche di quello IR-cut consentendole co-sì di registrare anche le lunghezze d’onda del vicino infrarosso.Assieme alle macchine professio-nali, i due principali attori del mer-cato hanno presentato nel corso del 2015 anche modelli entry-le-vel o di fascia semi-professionale come le Nikon D5500 e D7200 o le Canon EOS 750D e 760D. In questa fascia di mercato troviamo anche le soluzioni Pentax, la K-S2, una macchina da 20 megapixel priva del fi ltro Anti Aliasing e resistente a polvere e umidità, e la K-3 II da 24 megapixel, il modello di pun-ta in attesa della Full Frame che dovrebbe arrivare nel giro di po-chi mesi.

Ben più vivace il mercato delle mirrorless, le macchine fotografi -che ad ottica intercambiabile che, eliminato lo specchio, si propongo-no come soluzioni compatte dalla elevata qualità d’immagine.Qui gli attori sono ben più di tre, infatti troviamo marchi storici del-la fotografi a come Fujifi lm e Olym-pus così come brand più conosciu-ti in ambito consumer electronics ma che negli anni sono riusciti a proporre soluzioni di prim’ordi-ne e a ottenere un ottimo succes-so commerciale come Panasonic, Samsung e Sony, senza dimentica-re le soluzioni, ad oggi non di pun-ta, di Canon e Nikon.Il pubblico al quale si rivolgono le mirrorless è decisamente più va-riegato rispetto a quello interessa-to alle refl ex, ma tutti i potenziali clienti cercano una caratteristica in particolare, la compattezza, infat-ti anche i modelli di mirrorless più ingombranti risultano comunque di dimensioni inferiori rispetto alle refl ex più minute, con alcuni pro-dotti in particolare che si potreb-bero defi nire quasi tascabili.In ogni caso l’offerta è ampia, si passa dalle minuscole Nikon 1 J5 (che però dispone di un sensore da 1” di diagonale) e Panasonic Lumix GF7 alle compatte Canon

per massimizzare il rapporto se-gnale/rumore, soprattutto nei vi-deo (Alpha 7S II), e l’altro a elevata risoluzione, pari a 42 Mpixel, per garantire la riproduzione dei det-tagli più minuti.Se Olympus e Panasonic, legate dalla baionetta in comune basata sullo standard Micro QuattroTer-zi, si sono specializzate la prima in ambito fotografi co e la seconda in ambito video, anche 4K, Fujifi lm punta sostanzialmente al solo fo-tografo mentre Sony strizza l’oc-chio a entrambi proponendo solu-zioni dedicate ai due mondi.La grande vivacità nella produzio-ne di macchine fotografi che a otti-ca intercambiabile trascina, come è normale che sia, il mercato pa-rallelo degli accessori, in particola-re degli obiettivi: per ogni macchi-na venduta, refl ex o mirrorless, è verosimile che il fotografo acquisti almeno un paio di obiettivi, tanto che i nuovi modelli presentati nel 2015 hanno raggiunto quota qua-ranta, che si aggiungono a corredi sterminati per un totale di decine di soluzioni differenti per ogni sin-golo marchio.Nonostante la crisi e i numeri non sempre esaltanti, la fotografi a sta vivendo una nuova giovinezza e la diffusione dei sistemi ad ottica in-tercambiabile non può che portare nuova linfa al settore, nella forma di accessori utili a completare il si-stema fotografi co.

EOS M3, Fujifi lm X-A2 e Samsung NX500 per passare poi ai model-li più evoluti e ingombranti, ge-neralmente perché dotati di miri-no integrato, Fujifi lm X-T10 e X-T1 IR, quest’ultima priva dei fi ltri An-ti Aliasing e IR-cut, Olympus OM-D E-M5 Mark II ed E-M10 Mark II, Panasonic Lumix G7 e GX8 e Sony Alpha 7S II e 7R II, le uniche mirror-less dotate di sensore Full Frame, uno a bassa densità di fotodiodi

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Lavasciuga e asciugatrici. Il mondo del lavaggio

A CONFRONTO

vità; a trainare il mercato sono sta-te le asciugatrici a pompa di calore la cui penetrazione sta progressi-vamente aumentando nelle fami-glie italiane.Secondo l’Osservatorio Findo-mestic la buona performance del-le asciugatrici è stata alimentata anche dai cambiamenti climati-ci, le politiche di incentivo fi scale e dall’ampliamento dell’offerta di prodotti con migliori prestazioni in termini di carico, risparmio ener-getico e prezzo.

L’autunno alle porte segna ine-vitabilmente l’inizio di un pe-

riodo dell’anno caratterizzato da giornate più uggiose e meno so-leggiate, l’umidità prende il so-pravvento e un fastidioso proble-ma si ripresenta puntuale alla por-ta delle massaie: dove stendere il bucato appena lavato?Nonostante il nostro clima non sia ostico come quello di alcuni paesi del Nord Europa l’asciugatrice è di-ventato un elettrodomestico quasi indispensabile per la maggior par-te delle famiglie italiane spesso più come un ‘comodo aiuto’ nel-la gestione del menage familiare che, in termini assoluti, di bisogno primario.Sta di fatto che l’asciugatrice e la lavasciuga sono entrate a pieno ti-tolo tra gli elettrodomestici che ci facilitano la vita e se qualche an-no fa il dubbio che accompagnava e spesso frenava l’acquisto di una asciugatrice era la paura dell’au-mento della bolletta dell’energe-tica ora si è visto come la ricerca condotta anche su questo elettro-domestico da parte delle aziende produttrici abbia portato alla rea-lizzazione di macchinari sempre più effi cienti, silenziosi e compatti.

I segnali del mercato

Secondo i dati di GfK Retail and Technology nei primi tre trime-stri del 2014 le asciugatrici hanno registrato un’ottima performan-ce con tassi di crescita a due cifre (+45,7%). Il mercato in particolare ha visto un aumento del +38,6% a unità nell’ultimo bimestre 2014. Anche il primo trimestre del 2015 si è chiuso con il segno “più” por-tando con sé una ventata di positi-

Chiara Nazzaro, Candy Hoover Group

Sergio Buttignoni, LG Electronics

Roberto Micheletti, Samsung Electronics Italia

Le aziende produttrici.

Sentiment e nuovi

prodotti

Abbiamo chiesto ad alcune azien-de produttrici qual è il percepito sull’andamento del mercato di ri-ferimento in Italia e quali le novi-tà prodotto. Il sentimento comune è quello di un mercato in crescita.“Il mercato delle asciugatrici e

delle lavasciuga vede crescere da gennaio in maniera forte la sua importanza all’interno del mondo dell’elettrodomestico per la casa” spiega Chiara Nazzaro, Marketing Manager Free-Standing Italia Can-dy Hoover Group. “Il mercato del-le asciugatrici sta crescendo molto negli ultimi anni, soprattutto nel periodo di stagionalità da Settem-

bre a Febbraio” ribadisce Roberto Micheletti, Product Manager Wa-shing Machine & Dishwashing di Samsung Electronics Italia. “Di contro quello delle lavasciuga sta calando rispetto agli anni prece-denti e rimane un prodotto inte-ressante per quei clienti che hanno l’esigenza di combinare entrambe le prestazioni in un solo prodotto

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Lavasciuga e asciugatrici. Il mondo del lavaggio

A CONFRONTO

vità; a trainare il mercato sono sta-te le asciugatrici a pompa di calore la cui penetrazione sta progressi-vamente aumentando nelle fami-glie italiane.Secondo l’Osservatorio Findo-mestic la buona performance del-le asciugatrici è stata alimentata anche dai cambiamenti climati-ci, le politiche di incentivo fi scale e dall’ampliamento dell’offerta di prodotti con migliori prestazioni in termini di carico, risparmio ener-getico e prezzo.

L’autunno alle porte segna ine-vitabilmente l’inizio di un pe-

riodo dell’anno caratterizzato da giornate più uggiose e meno so-leggiate, l’umidità prende il so-pravvento e un fastidioso proble-ma si ripresenta puntuale alla por-ta delle massaie: dove stendere il bucato appena lavato?Nonostante il nostro clima non sia ostico come quello di alcuni paesi del Nord Europa l’asciugatrice è di-ventato un elettrodomestico quasi indispensabile per la maggior par-te delle famiglie italiane spesso più come un ‘comodo aiuto’ nel-la gestione del menage familiare che, in termini assoluti, di bisogno primario.Sta di fatto che l’asciugatrice e la lavasciuga sono entrate a pieno ti-tolo tra gli elettrodomestici che ci facilitano la vita e se qualche an-no fa il dubbio che accompagnava e spesso frenava l’acquisto di una asciugatrice era la paura dell’au-mento della bolletta dell’energe-tica ora si è visto come la ricerca condotta anche su questo elettro-domestico da parte delle aziende produttrici abbia portato alla rea-lizzazione di macchinari sempre più effi cienti, silenziosi e compatti.

I segnali del mercato

Secondo i dati di GfK Retail and Technology nei primi tre trime-stri del 2014 le asciugatrici hanno registrato un’ottima performan-ce con tassi di crescita a due cifre (+45,7%). Il mercato in particolare ha visto un aumento del +38,6% a unità nell’ultimo bimestre 2014. Anche il primo trimestre del 2015 si è chiuso con il segno “più” por-tando con sé una ventata di positi-

Chiara Nazzaro, Candy Hoover Group

Sergio Buttignoni, LG Electronics

Roberto Micheletti, Samsung Electronics Italia

Le aziende produttrici.

Sentiment e nuovi

prodotti

Abbiamo chiesto ad alcune azien-de produttrici qual è il percepito sull’andamento del mercato di ri-ferimento in Italia e quali le novi-tà prodotto. Il sentimento comune è quello di un mercato in crescita.“Il mercato delle asciugatrici e

delle lavasciuga vede crescere da gennaio in maniera forte la sua importanza all’interno del mondo dell’elettrodomestico per la casa” spiega Chiara Nazzaro, Marketing Manager Free-Standing Italia Can-dy Hoover Group. “Il mercato del-le asciugatrici sta crescendo molto negli ultimi anni, soprattutto nel periodo di stagionalità da Settem-

bre a Febbraio” ribadisce Roberto Micheletti, Product Manager Wa-shing Machine & Dishwashing di Samsung Electronics Italia. “Di contro quello delle lavasciuga sta calando rispetto agli anni prece-denti e rimane un prodotto inte-ressante per quei clienti che hanno l’esigenza di combinare entrambe le prestazioni in un solo prodotto

Un mercato in piena salute, trainato da innovazione tecnologica e stagionalità

di Daniela Compassi

Lavasciuga e asciugatrici. Il mondo del lavaggio

A CONFRONTO

L’asciugatrice

e la lavasciuga

sono entrate

a pieno titolo tra

gli elettrodomestici

che ci facilitano

la vita

vs A-1), le lavasciuga hanno inve-ce avuto una crescita del +13,3%”. “Le aspettative per i prossimi mesi sono assolutamente positive” con-tinua la manager. “Per continuare a crescere abbiamo in programma il lancio di nuovi prodotti come la nuova gamma di lavasciuga a mar-chio Whirlpool dotata di tecnologia Soft Move che assicura movimenti del cesto adatti per ogni tipologia di tessuto e di tecnologia Steam Care che garantisce capi freschi e pronti da indossare grazie alla na-turale potenza del vapore”.“Il primo semestre 2015 si è con-cluso positivamente anche per LG. La percezione per i prossimi me-si è di un mercato in crescita gra-zie alla maggiore consapevolezza dei consumatori e all’introduzione sul mercato di nuove tecnologie in grado di ridurre i consumi e di prendersi cura dei capi”. Continua Sergio Buttignoni, Consumer Se-nior Marketing Manager LG Elec-tronics Italia. Alessandro Battagliero, Home Appliances Senior Product Mana-ger Panasonic racconta come è cambiato il mercato di riferimento in Italia negli ultimi anni: “Il con-sumatore di oggi tende ad acqui-sire più informazioni sul prodotto rispetto al passato. Chi cerca un elettrodomestico oggi si informa in merito alle caratteristiche dei pro-dotti, confronta i prezzi più volte e cerca la giusta promozione prima di procedere all’acquisto. L’approc-cio è diventato più razionale e me-no esperienziale. Anche per que-sto da aprile abbiamo introdotto due nuove Serie di lavatrici Pana-sonic dotate di sensori intelligenti che grazie alla funzione ‘AutoCa-

Alessandro Battagliero, Panasonic

re’ rendono lavaggio e asciugatu-ra più semplici; oggi con le nuove tecnologie è quasi impossibili sba-gliare per esempio le temperature e questo è un valore aggiunto che per il consumatore fi nale fa la dif-ferenza”.“Negli ultimi anni abbiamo lavora-to molto allo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate per abbassa-re i costi, non solo del prezzo di ac-quisto, ma anche e soprattutto del-le bollette energetiche, superando così uno dei maggiori ostacoli alla diffusione di questi elettrodome-stici in Italia” spiega Chiara Naz-zaro manager di Candy Hoover Group. Stesso concetto viene sot-tolineato da Roberto Micheletti di Samsung e Sergio Buttignoni di LG. Spiega Micheletti: “Le innova-zioni tecnologiche come l’introdu-zione delle classi energetiche oltre la classe A e l’utilizzo della tecno-logia pompa di calore sono stati da spinta a capire l’importanza e il benefi cio nel possedere un elettro-domestico in grado di asciugare al meglio anche grandi carichi di bu-cato. Anche per le lavasciuga oggi si sono migliorate le prestazioni di asciugatura e si sono anche ridotte le dimensioni proprio per andare in contro all’esigenza di avere un pro-dotto adatto a spazi stretti ma che possa asciugare bene”. Nel corso degli ultimi anni, il consumatore è diventato via via meno diffi dente e sempre più consapevole circa i be-nefi ci apportati da questi elettro-domestici” continua Buttignoni. “Uno dei motivi per cui il mercato sta vedendo una crescita è proprio perché si sono sfatati alcuni miti tra cui la paura che le asciugatri-ci potessero rovinare i capi e che

salvaspazio”. Dello stesso avviso è Alessandra Romagna, Senior Marketing Manager Free Standing Whirpool che dice: “Le asciugatri-ci e le lavasciuga hanno registra-to una crescita del +28% a volume (ytd giugno). In termini di merca-to nei primi tre mesi dell’anno la crescita maggiore si registra nel segmento delle asciugatrici (+30%

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invece sia sull’effi cienza energeti-ca che sui 7 livelli di asciugatura che garantiscono piena fl essibi-lità e controllo da parte del con-sumatore. “Parlando del brand Whirlpool, invece – continua Ales-sandra Romagna – puntiamo sul programma lana WoolExcellence: non necessita di accessori specifi -ci e offre la possibilità di asciugare fi no a 4 maglioni in una sola ora. Inoltre, la 3DryTechnology garan-tisce un’asciugatura potente, ma delicatezza, grazie ai getti d’aria tridimensionali. Stiamo sostenen-do queste categorie prodotto con formazione ad hoc sui punti ven-dita e con un adeguato materiale POS che possa trasferire in modo effi cace al consumatore i plus dei nostri prodotti”.Novità anche in casa Candy Hoo-ver come spiega Chiara Nazzaro. “Per la famiglia moderna c’è Can-dy GrandÓvita, la prima asciuga-biancheria da 10 kg con tecnologia a pompa di calore che raggiunge la classe A++ e che, riutilizzando parte del calore interno, asciuga a temperature più basse rispetto ai sistemi a condensazione e quin-di garantisce un maggior rispet-to delle fi bre e cura dei capi. Le asciugabiancheria GrandÓvita so-no le uniche a proporre Easy Case, l’esclusivo sistema brevettato Can-dy Group per la raccolta dell’acqua di condensa. Novità anche per la gamma Hoover con la lavasciuga Hoover Dynamic MEGA, l’unica sul mercato che lava fi no a 13 kg di bucato e ne asciuga 8 in soli 64cm di profondità; inoltre Hoover pro-pone la sola soluzione di lavasciu-

il consumo di energia elettrica fos-se molto alto. Per ovviare a queste problematiche, LG ha introdotto sul mercato prodotti con performance energetiche importanti e capaci al contempo di rispettare i tessuti: la tecnologia Eco Hybrid che permet-te di asciugare a una temperatura più bassa consumando il 50% di energia in meno rispetto a un’a-sciugatrice in classe A rispettando i tessuti”.Con la stagione fredda alle porte tutti i brand hanno in cantiere nuo-vi prodotti da proporre sul merca-to: Whirpool sceglie, per quan-to riguarda il brand Hotpoint, di puntare su una lavasciuga Aqual-tis dotata di tecnologia Colour Care che permette di lavare e asciuga-re capi bianchi e colorati senza il timore che i colori si trasferiscano da un indumento all’altro. In meri-to alle asciugatrici l’azienda punta

ga 8+5 kg in soli 45 cm di profon-dità. Entrambi i modelli presen-tano il programma Rapid 59’ che consente di lavare e asciugare in soli 59 minuti oltre al sistema Kilo Detector, che riconosce automati-camente il peso del carico e adatta di conseguenza tempi e consumi”.“La gamma di asciugatrici Samsung – racconta Roberto Mi-cheletti - è composta da due modelli da 8 e 9kg entrambi con pompa di calore in classe A++. La gamma di lavasciuga si è invece ampliata quest’anno con tre mo-delli: uno in dimensioni standard da 60cm che lava 8 e asciuga 6 kg, una grande capacità che lava fi no a 9 e asciuga 6kg, e un modello in dimensioni compatte da 45cm che lava 8 e asciuga 4kg, tutti do-tati di motore Inverter silenzioso e tecnologia Ecolavaggio per lava-re al meglio già in acqua fredda. Per dare visibilità a questi model-li stiamo puntando a comunicare i vantaggi di entrambe le tipologie di prodotto sia nel punto vendita che sui canali digital”. Continua il manager: “Siamo presenti in tutte le insegne della grande distribu-zione specializzata e comunichia-mo attività a supporto di queste ultime in modo da agevolare l’ac-quisto di prodotti dal prezzo me-dio che superano i 700-800Ð con pagamenti rateizzati a tasso zero, con attività di estensione di garan-zia e talvolta in stagione con atti-vità di promozione alla vendita in abbinata alle lavatrici”.Il lancio più importante per Whir-pool sarà quello delle lavasciuga a marchio previsto per ottobre 2015,

Secondo

l’Osservatorio

Findomestic la buona

performance delle

asciugatrici è stata

alimentata anche

dai cambiamenti

climatici, le politiche

di incentivo fi scale

e dall’ampliamento

dell’off erta di prodotti

con migliori prestazioni

Page 45: Elettroradio Informazioni - Settembre 2015

una nuova gamma con tecnologia Soft Move e Steam Care; un altro lancio sarà quello delle lavasciuga e asciugatrice My Time per il brand Indesit. Questi prodotti si caratte-rizzano per il riconoscimento au-tomatico del carico che consente di ottenere un risparmio di tempo e di energia fi no al 70%. Spiega Alessandra Romagna: “La comu-nicazione si concentra soprattut-to sul punto vendita, l’obiettivo è fornire al consumatore messag-gi immediati ed impattanti sulle tecnologie e sui benefi ci dei no-stri prodotti. Attraverso i mate-riali che utilizziamo (es. materiali POP, espositori da lineare) voglia-mo comunicare la differenza tra le diverse tecnologie che offriamo e i loro vantaggi. Per entrambi i brand abbiamo un grande focus sulla comunicazione instore trami-te l’utilizzo degli special display e dei materiali POS che spiegano al consumatore le gamme Hotpoint e Whirlpool; a supporto del mate-riale di comunicazione vi sono an-che numerose attività di training per gli addetti vendita”.Anche LG nei prossimi mesi si fo-calizzerà sulle lavasciuga, con il completamento della gamma e con l’inserimento di due nuovi modelli che avranno a disposizio-ne sia la tecnologia Eco Hybrid che TrueSteam, la tecnologia di lavag-gio a vapore LG che permette di ottenere capi igienizzati già a 30°. I due nuovi modelli di lavasciuga arriveranno sul mercato entro la fi ne del 2015 e saranno presenti presso tutti i punti vendita della distribuzione specializzata e pres-

so i maggiori retailer italiani che verranno supportati dall’azienda nella vendita con attività dedicate e supporto al sell-out. “Anche i prodotti Candy e Hoover hanno una distribuzione capillare sul territorio e sono presenti nel-le maggiori insegne. – conclude Chiara Nazzaro - Il rapporto con le grandi catene di distribuzione è quotidiano ed è fondamentale per una corretta proposizione dei nostri prodotti verso il consumato-re che è proprio nel punto vendita che conclude il suo acquisto ed è lì che si aspetta di trovare una com-pleta informazione sui prodotti. Per questo crediamo che promo-ter e merchandiser sono uno stru-mento valido per dare supporto alle vendite”.

Page 46: Elettroradio Informazioni - Settembre 2015

46 - 47

per

sona

sho

pp

er

di Elena Porcelli

racconta il trauma sul lettino dello psicanalista: “Ho chiesto l’iPad e mi è arrivato il Clementoni”.In un megastore di periferia, nu-merosi cartelli invitano a infor-marsi sui prodotti nel sito Inter-net. Ed è l’unica cosa da fare, per-ché i commessi sono presissimi. L’unico che mi rivolge la parola è un ragazzo che promuove brac-cialetti per misurare le presta-zioni atletiche. Stessa situazione in un grande negozio del centro, dove però acquisto subito un gad-get sfi zioso: la penna per tablet di Peppa Pig. Visto che la piccola ha spesso le mani appiccicose è an-che utile per evitare di consuma-

re una pellicola salvaschermo alla settimana.Ritento in un megastore in peri-feria e in un giorno feriale. È se-mideserto ma ci vuole un po’ per parlare con un commesso. Intan-to, un promoter della Apple mi intrattiene sulle meraviglie degli iPad. Gli chiedo del Parental Con-trol e ce l’hanno tutti. Sono io che non ho i 250 euro. Il promoter è gentilissimo e ben informato, ma solo su Apple. “Mi dispiace, per i tablet deve chiede-re ai ragazzi del negozio.” Dopo il terzo “deve chiedere al mio colle-ga” becco quello giusto. Gentile e simpaticissimo anche lui, confes-

Iniziamo una nuova rubrica in cui a parlare è una “consumatrice professionista”. I repartisti sono avvisati…

visti dalle Tablet e Pc

MAMME“Zia, mi regali l’iPad?” mi di-

ce mia nipote. “Ma hai otto anni, che ci fai?” “Ci sono dei gio-chi bellissimi, la mia compagna di banco ce l’ha.” Ok, il mondo è cambiato. L’iPad è escluso per motivi fi nanziari, ma un tablet lo posso comprare. Il primo nego-zio in cui vado è piccolo, anche se appartiene a una grande ca-tena. Spiego che cerco un tablet per una bambina di otto anni e la proprietaria mi dice: “Sono lì”. Dato che il punto vendita non è grande, me n’ero avveduta. Pro-vo a chiedere come fare a evitare che la bambina, sveglia e curio-sa, vada in siti dove non dovreb-be andare o si compri uno store di ecommerce con la carta di credi-to del padre. La proprietaria mi ri-sponde: “è lei la madre, si arrangi. Altrimenti vada in un negozio di giocattoli”. Nella mia testa vedo la nipotina, tra un po’ di anni, che

Spiego che cerco

un tablet per una

bambina di otto anni e

la proprietaria mi dice:

“Sono lì”

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sa di non sapere quali tablet sia-no compatibili con le applicazio-ni di “Parental Control” e pure lui mi consiglia di andare su Internet. Meno male che la bambina non ha chiesto alla nonna, che il com-puter non sa neppure accenderlo.Intanto che mi avvio verso casa, vedo gli E-Book reader: e se le regalassi uno di quelli? In fondo, è un’avida lettrice. Ma mi ritrovo davanti al dilemma, che avevo già affrontato per me stessa: Kindle o Kobo? Kobo legge il formato e-pub, che è molto usato, soprat-tutto per le pubblicazioni gratuite, ma alcuni dei bestseller più famo-si esistono solo in formato . Alla

fi ne, è meglio un tablet: le appli-cazioni per leggere sia Kobo sia Kindle si possono scaricare gratis. E lo schermo leggermente lucido non mi dà fastidio. Le applicazio-ni consentono di regolare la lumi-nosità, anche all’esterno. Inoltre, si possono scaricare i dizionari di varie lingue e cercare automatica-mente le parole che non si cono-scono. Io preferisco il testo origi-nale alle traduzioni, ma anche la piccina sta cominciando a legge-re pure in inglese, per cui que-sta funzione è comodissima. Da quando la stylist mi ha vietato le borsette troppo grosse, io leggo i libri direttamente sullo smartpho-ne, per risparmiare ingombro e peso. Il problema, tablet o E-Re-ader, però resta lo stesso: come evitare che scarichi l’opera omnia del Marchese De Sade?Con una veloce ricerca su Internet scopro che tutti i tablet con siste-ma operativo Android superiore al 4.2 permettono di creare di-versi profi li utente e di impostare quello del bambino in modo che possa scaricare solo le applica-zioni adatte alla sua età. Per una sicurezza ancora maggiore, ci so-no le applicazioni gratuite come “Bambini Place Parental Control” che –traduzione orrenda di Kids’ Place a parte- permettono ai ge-nitori di selezionare una per una le applicazioni da lasciar usare al bambino. Ho notato che qualche anno fa c’era più attenzione al design: ta-blet e notebook colorati, magari con il nome della squadra del cuo-re. Adesso, mi sembrano, esteti-camente, tutti uguali: o bianchi o neri. Le uniche coloratissime sono le custodie. Per mia nipote ne prendo una rosa, è il suo co-lore preferito. Alla fi ne, scelgo il tablet meno costoso, il Trekstor Surftab Breeze 7.0, con sistema operativo Android 4.2.2 Jelly Be-an, solo 49,90 euro. Almeno, se lo rompe subito, non è una gran per-dita. Se invece l’apparecchio do-vesse sopravvivere a versamenti di aranciate e cadute accidentali, potrà usarlo anche più avanti, per esempio per scaricare i libri di let-tura per la scuola e per fare ricer-che su Internet. Su Amazon ci so-no persino i Bignami per Kindle.I compiti mia nipote li fa ancora

a mano, sul quaderno, ma, cono-scendola, presto vorrà prendere appunti su un notebook, se gli in-segnanti glielo consentiranno. I più adatti agli studenti, se voglio-no portarseli a scuola o all’univer-sità, sono più piccoli, che viaggia-no comunque sui 280/300 euro. Il più maneggevole ed estetica-mente gradevole che ho trovato è Aspire Switch 10 di Acer, con solo 10,1 pollici di schermo. La tastiera si può anche staccare per trasfor-marlo in un tablet. 2 GB di Ram dovrebbero bastare per utilizzare un programma di videoscrittura gratuito, tipo Open Offi ce e per navigare su Internet. Io scarto su-bito gli apparecchi che hanno Mi-crosoft Offi ce preinstallato: ci so-no programmi equivalenti che si possono scaricare gratis da Inter-net. Un altro fattore importante è l’effi cienza della batteria, ma su questo non è facilissimo reperire informazioni neppure su Internet. Il sistema operativo Windows, in tutte le versioni, oltre a permet-tere ai genitori di controllare qua-li siti il fi glio può visitare e qua-li programmi può utilizzare, con-sente anche di limitare il tempo di utilizzo. Una funzione utilissi-ma, visto che mia nipote sembra aver ereditato la mia computer di-pendenza.

Ho notato che

qualche anno fa

c’era più attenzione

al design: tablet e

notebook colorati,

magari con il nome

della squadra del

cuore

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Nella Convention di luglio del retailer

laziale i segreti per un proseguo di attività all’insegna

del segno positivo

Andreoli EuronicsUno sguardoal futuro

in-s

tore

A Roma, presso Cinecittà Stu-dios, si è tenuta giovedì 9 lu-

glio scorso la convention del grup-po Andreoli Spa “60 anni di suc-cessi e un nuovo piano industriale per il 2016-2018”. Nella Sala Fede-rico Fellini, quella dedicata al gran-de maestro del cinema italiano, che a Cinecittà amava anche sog-giornare durante la realizzazione dei suoi fi lm, il Presidente e Ad Pa-olo Andreoli ha ricordato a fornito-ri e collaboratori l’origine e la natu-ra familiare del gruppo e la decisa controtendenza dei risultati 2015. Un’azienda, come ha sottolineato orgogliosamente il Presidente e

di Giovanni De Negri

Nel corso della giornata i rappresentanti di Andreoli hanno mostrato tutti i cambiamenti effettuati dall’azienda in questi mesi. A partire da-gli errori “non ripetibili”: oneri straordinari per acquisizione dei punti vendita Ferri, di cui tre sono stati chiusi e cinque sono ancora presenti sul mercato, che hanno impattato negativamente sul bilancio 2014 e, in parte 2013; perdita di crediti sul canale ingrosso: non c’era nessun rigore sulla selezione dei clienti, dell’ammontare dei fi di e dei giorni di pagamento, che ha causato la perdita di diversi milioni di euro; investi-menti pubblicitari per sponsorizzazioni sovradimensionati e mal spesi.Analizzando le tabelle l’Ebitda 2014 si è chiuso positivamente per circa 2,6 milioni di euro. Il bilancio 2014 approvato dagli azionisti è stato di 113,9 milioni di fatturato e una perdita di 3,6. Come sarebbe stato il core business senza gli errori citati? I bilanci rivisti si sarebbero chiusi con ben altri tipi di ricavi. Ma il capitale circolante, determinato da tut-te quelle risorse che si possono creare nel breve in termine di attività e passività, è rimasto comunque positivo. Evidenziando i dati, sempre dai bilanci presentati, i debiti verso i fornitori sono passati da -22.526 del 2012 a -25.936 del 2013, per poi diminuire drasticamente nella si-tuazione contabile del 2014 a -18.031. Questo perché il consiglio d’am-ministrazione nel 2014 ha dato grande priorità ai fornitori, andando ad abbassare il debito con il ricorso al sistema bancario.Nel 2015 l’inversione di tendenza è chiara, e i risultati di Andreoli, co-me andamento delle vendite settimanali nel primo semestre, sono perfi no maggiori anche dell’insegna Euronics a livello generale: trac-ciando un lineare, infatti, la crescita è costante. E se si confrontano i margini rispetto a quelli dell’anno scorso c’è sempre una differenza positiva a partire da marzo. Esaminando, infi ne, il business plan 2016-2018 le linee strategiche dell’azienda, per continuare e consolidare la crescita di quest’anno, saranno sostenibili con: una ristrutturazione dei punti di vendita, un rafforzamento della comunicazione, nuovi inve-stimenti per l’e-commerce, una razionalizzazione del canale ingrosso. Il miglioramento dei margini commerciali sarà sostenuto con una im-plementazione della politica degli acquisti, basata su una diminuzione dei marchi trattati, sulla protezione del Margine di primo livello e di quello lungo, su una nuova strategia delle griglie degli assortimenti.

Le cifre

Per visualizzare le foto

dell’evento

Ad, che negli anni ha decuplicato il fatturato, seguendo l’impronta di un genitore che ha voluto per lui e per le sorelle un’esperienza a 360° dell’impresa, “dalla pulizia dei ne-gozi alla consegna a casa dei clien-ti, dal magazzino allo scarico dei camion”. Ma anche a focalizzare senza tentennamenti i problemi: durante la convention sono stati enunciati con trasparenza gli “erro-ri” del gruppo, dall’acquisizione so-pravvalutata degli otto punti ven-dita Ferri, che ha portato alle per-formance negative dello scorso an-no, alla perdita di crediti sul canale ingrosso e agli investimenti pubbli-citari sovradimensionati. Ora, pe-rò, la situazione nel primo seme-stre 2015 è decisamente cambia-ta: l’andamento delle vendite set-timanali e via via cresciuto fi no a portare Andreoli ad avere progres-sioni maggiori anche della catena Euronics a livello generale. E ora questa crescita, con la consapevo-lezza di aver compreso cosa ha fre-nato l’azienda nel recente passato, è continua da marzo, “basti pen-sare che solo a luglio si viaggia a un ritmo di 22 punti percentuali in più”, come confi da Paolo Andreo-li alla fi ne della convention. E ora la strategia per il prossimo biennio si articola su tre pilastri: il consoli-damento della realtà esistente, il miglioramento dei margini com-merciali e un intervento mirato per rafforzare la struttura fi nanziaria. Con un obiettivo preciso: raggiun-gere in 2 anni un fatturato di 110 milioni di euro.“Siamo passati dalla consapevo-lezza di avere sbagliato alla re-alizzazione di una macchina più

potente, mantenendo sempre il carattere familiare dell’azienda e un contatto umano diretto con i nostri clienti” - il Presidente e Ad di Andreoli sintetizza i punti fermi su cui si è basato il gruppo, oggi società per azioni, ma con l’umiltà e la semplicità di base del nucleo domestico – “Tutti noi abbiamo bi-sogno di sentirci i benvenuti in un negozio, vedere e toccare un pro-dotto, sentirci fi duciosi nei confron-ti di coloro a cui ci affi diamo per scegliere un prodotto: noi guardia-mo questo, vogliamo che le perso-ne ci scelgano per questo”. Il desi-derio è quello di tornare a essere l’azienda che ha ottenuto succes-so per sessant’anni lasciando per-dere gli errori e le scelte azzardate degli ultimi tre. Certo, le scusanti sono state tante, a cominciare dai risultati gonfi ati che resero appe-tibile l’acquisizione della rete dei punti vendita di Ferri srl, allargan-do i confi ni della S.P. Pontina. Ma ora non si guarda più indietro, la nuova strategia prevede la totale ristrutturazione dei negozi più vec-chi, uniformandoli all’attuale sto-re concept dell’insegna Euronics, incrementando effi cienza e reddi-tività. Per Paolo Andreoli “il nuo-vo piano industriale fornirà tutte le linee guida per incrementare il fatturato, accrescendo la fi ducia dei fornitori”. Investendo anche sui social e potenziando l’ecommerce. “Abbiamo le idee chiare, i risultati già si vedono”. La determinazione non manca, in casa Andreoli. Così come la sincerità nel rappresenta-re gli errori fatti. Ora non resta che aspettare i risultati a lungo termi-ne della Spa laziale.

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Nella Convention di luglio del retailer

laziale i segreti per un proseguo di attività all’insegna

del segno positivo

Andreoli EuronicsUno sguardoal futuro

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A Roma, presso Cinecittà Stu-dios, si è tenuta giovedì 9 lu-

glio scorso la convention del grup-po Andreoli Spa “60 anni di suc-cessi e un nuovo piano industriale per il 2016-2018”. Nella Sala Fede-rico Fellini, quella dedicata al gran-de maestro del cinema italiano, che a Cinecittà amava anche sog-giornare durante la realizzazione dei suoi fi lm, il Presidente e Ad Pa-olo Andreoli ha ricordato a fornito-ri e collaboratori l’origine e la natu-ra familiare del gruppo e la decisa controtendenza dei risultati 2015. Un’azienda, come ha sottolineato orgogliosamente il Presidente e

di Giovanni De Negri

Nel corso della giornata i rappresentanti di Andreoli hanno mostrato tutti i cambiamenti effettuati dall’azienda in questi mesi. A partire da-gli errori “non ripetibili”: oneri straordinari per acquisizione dei punti vendita Ferri, di cui tre sono stati chiusi e cinque sono ancora presenti sul mercato, che hanno impattato negativamente sul bilancio 2014 e, in parte 2013; perdita di crediti sul canale ingrosso: non c’era nessun rigore sulla selezione dei clienti, dell’ammontare dei fi di e dei giorni di pagamento, che ha causato la perdita di diversi milioni di euro; investi-menti pubblicitari per sponsorizzazioni sovradimensionati e mal spesi.Analizzando le tabelle l’Ebitda 2014 si è chiuso positivamente per circa 2,6 milioni di euro. Il bilancio 2014 approvato dagli azionisti è stato di 113,9 milioni di fatturato e una perdita di 3,6. Come sarebbe stato il core business senza gli errori citati? I bilanci rivisti si sarebbero chiusi con ben altri tipi di ricavi. Ma il capitale circolante, determinato da tut-te quelle risorse che si possono creare nel breve in termine di attività e passività, è rimasto comunque positivo. Evidenziando i dati, sempre dai bilanci presentati, i debiti verso i fornitori sono passati da -22.526 del 2012 a -25.936 del 2013, per poi diminuire drasticamente nella si-tuazione contabile del 2014 a -18.031. Questo perché il consiglio d’am-ministrazione nel 2014 ha dato grande priorità ai fornitori, andando ad abbassare il debito con il ricorso al sistema bancario.Nel 2015 l’inversione di tendenza è chiara, e i risultati di Andreoli, co-me andamento delle vendite settimanali nel primo semestre, sono perfi no maggiori anche dell’insegna Euronics a livello generale: trac-ciando un lineare, infatti, la crescita è costante. E se si confrontano i margini rispetto a quelli dell’anno scorso c’è sempre una differenza positiva a partire da marzo. Esaminando, infi ne, il business plan 2016-2018 le linee strategiche dell’azienda, per continuare e consolidare la crescita di quest’anno, saranno sostenibili con: una ristrutturazione dei punti di vendita, un rafforzamento della comunicazione, nuovi inve-stimenti per l’e-commerce, una razionalizzazione del canale ingrosso. Il miglioramento dei margini commerciali sarà sostenuto con una im-plementazione della politica degli acquisti, basata su una diminuzione dei marchi trattati, sulla protezione del Margine di primo livello e di quello lungo, su una nuova strategia delle griglie degli assortimenti.

Le cifre

Per visualizzare le foto

dell’evento

Ad, che negli anni ha decuplicato il fatturato, seguendo l’impronta di un genitore che ha voluto per lui e per le sorelle un’esperienza a 360° dell’impresa, “dalla pulizia dei ne-gozi alla consegna a casa dei clien-ti, dal magazzino allo scarico dei camion”. Ma anche a focalizzare senza tentennamenti i problemi: durante la convention sono stati enunciati con trasparenza gli “erro-ri” del gruppo, dall’acquisizione so-pravvalutata degli otto punti ven-dita Ferri, che ha portato alle per-formance negative dello scorso an-no, alla perdita di crediti sul canale ingrosso e agli investimenti pubbli-citari sovradimensionati. Ora, pe-rò, la situazione nel primo seme-stre 2015 è decisamente cambia-ta: l’andamento delle vendite set-timanali e via via cresciuto fi no a portare Andreoli ad avere progres-sioni maggiori anche della catena Euronics a livello generale. E ora questa crescita, con la consapevo-lezza di aver compreso cosa ha fre-nato l’azienda nel recente passato, è continua da marzo, “basti pen-sare che solo a luglio si viaggia a un ritmo di 22 punti percentuali in più”, come confi da Paolo Andreo-li alla fi ne della convention. E ora la strategia per il prossimo biennio si articola su tre pilastri: il consoli-damento della realtà esistente, il miglioramento dei margini com-merciali e un intervento mirato per rafforzare la struttura fi nanziaria. Con un obiettivo preciso: raggiun-gere in 2 anni un fatturato di 110 milioni di euro.“Siamo passati dalla consapevo-lezza di avere sbagliato alla re-alizzazione di una macchina più

potente, mantenendo sempre il carattere familiare dell’azienda e un contatto umano diretto con i nostri clienti” - il Presidente e Ad di Andreoli sintetizza i punti fermi su cui si è basato il gruppo, oggi società per azioni, ma con l’umiltà e la semplicità di base del nucleo domestico – “Tutti noi abbiamo bi-sogno di sentirci i benvenuti in un negozio, vedere e toccare un pro-dotto, sentirci fi duciosi nei confron-ti di coloro a cui ci affi diamo per scegliere un prodotto: noi guardia-mo questo, vogliamo che le perso-ne ci scelgano per questo”. Il desi-derio è quello di tornare a essere l’azienda che ha ottenuto succes-so per sessant’anni lasciando per-dere gli errori e le scelte azzardate degli ultimi tre. Certo, le scusanti sono state tante, a cominciare dai risultati gonfi ati che resero appe-tibile l’acquisizione della rete dei punti vendita di Ferri srl, allargan-do i confi ni della S.P. Pontina. Ma ora non si guarda più indietro, la nuova strategia prevede la totale ristrutturazione dei negozi più vec-chi, uniformandoli all’attuale sto-re concept dell’insegna Euronics, incrementando effi cienza e reddi-tività. Per Paolo Andreoli “il nuo-vo piano industriale fornirà tutte le linee guida per incrementare il fatturato, accrescendo la fi ducia dei fornitori”. Investendo anche sui social e potenziando l’ecommerce. “Abbiamo le idee chiare, i risultati già si vedono”. La determinazione non manca, in casa Andreoli. Così come la sincerità nel rappresenta-re gli errori fatti. Ora non resta che aspettare i risultati a lungo termi-ne della Spa laziale.

Page 50: Elettroradio Informazioni - Settembre 2015

Il benessere verde

Il verde sui tetti è spesso stato considerato un “di più”, un ele-

mento estetico di gradevolezza aggiuntiva alla qualità comples-siva dell’immobile, indipenden-temente dal suo essere fruibile. In realtà vi sono molti altri buo-ni motivi per considerarlo un’op-zione tutt’altro che accessoria so-prattutto nelle nostre aree urba-ne, fortemente inquinate, spesso surriscaldate a causa di miopi pia-nifi cazioni. Un test effettuato dal prof. H. J. Liesecke ripetuto in di-versi periodi dell’anno ne ha spe-rimentata l’effi cacia: introdotti dei gas di scarico di un motore a ben-zina e di uno diesel in un contai-ner dove erano presenti degli in-verdimenti estensivi di muschi e piante grasse, si è rilevata dopo 48 ore una sensibile riduzione de-gli agenti inquinanti. L’attività evapotraspirativa del-le piante, cioè la quantità di va-pore emesso e corrispondente all’acqua persa attraverso il pro-cesso fotosintetico diurno inte-ragisce direttamente con l’am-biente esterno scambiando con esso ossigeno, acqua, e fi ltrando e purifi cando l’aria: una serie di “servizi” che si dimostrano estre-mamente utili in ambienti urbani fortemente inquinati. Le piante, non necessariamente d’alto fusto, sono infatti in grado di assorbire una serie di sostanze inquinanti come gli ossidi di azoto, le polve-ri sottili e la CO2 o monossido di carbonio, il cloro, il fl uoro, l’ozono, l’anidride solforosa, l’ammoniaca, il piombo, etc. Entrando più nel

in-s

tore

potrebbe impedire il corretto de-fl usso delle acque; Strato drenan-te: argilla espansa, sassi, ghiaia o tavole di polistirolo alveolato e ri-gato, o a forma di vaschetta, trat-tiene l’acqua o l’umidità necessa-ria alle piante; Strato impermea-bilizzante: bitume, gomma o PVC compreso uno “strato antiradice“ per evitare danni alle strutture; Strato isolante: sulle coperture va posto sotto quello impermeabiliz-zante con teli anti-vapore.È ormai assodato che queste so-luzioni migliorano la resistenza termica della copertura, mitiga-no l’effetto delle gelate invernali, infl uiscono positivamente persi-no sulle temperature esterne, au-mentano lo sfasamento dell’onda termica (che è il tempo che il ca-lore ambientale esterno all’edifi -cio impiega a surriscaldare il tetto

ed essere trasmesso all’interno) e migliorano complessivamente il comfort abitativo sottostante.Infi ne, ma non meno importante per il nostro benessere psico-fi si-co, i tetti verdi hanno un positivo effetto sulla psicologia degli abi-tanti, aumentano lo spazio vita-le per fl ora e fauna, migliorano il microclima grazie a una maggio-re umidità dell’aria dovuta all’e-cosistema che si crea tra la quo-ta inferiore e superiore dello stra-to verde, contribuendo a ridurre il fenomeno sempre più diffuso dell’isola di calore urbana dove la temperatura aumenta durante la giornata raggiungendo un massi-mo nelle ore notturne in quanto effetto del rilascio di tutto il calo-re assorbito durante il giorno dai materiali che compongono l’area urbana.

Un escamotage stilistico-ecologica che interessa sempre più anche parchi e centri commerciali

Arch. Olivia CaronePres. Ass. Casaclima Network Milano e docente [email protected]

50

merito, si parla di “verde pensi-le” quando si realizza uno strato vegetale naturale e vivente in so-stituzione del tradizionale manto di copertura di un edifi cio. Questo strato, normalmente composto da più elementi, può avere diversi spessori secondo il tipo di verde utilizzato e dell’entità dell’appa-rato radicale:

• si parla di verde intensivo in presenza di stratigrafi e con spessori elevati e impiego di piante o erbe a medio e alto fu-sto, di elevato radicamento, che comportano di conseguenza al-ta manutenzione, frequente ir-rigazione artifi ciale ed elevato peso sulla struttura sottostante (da circa 200 a 2.000 kg/mq) e in genere è fruibile;

• si parla di verde estensivo in presenza di stratigrafi e con spessori ridotti e con utilizzo di piante o erbe a basso fusto, ri-dotto radicamento, bassa ma-nutenzione, generalmente sen-za impianto d’irrigazione, con ridotto peso sulla copertura (fi -no a 200 kg/mq) e in genere non è fruibile.

Per essere così defi nito il tetto ver-de si compone di più strati: Strato vegetale, la parte superfi ciale che si vede; Substrato: costituito da terriccio, compost (risultante dal miscuglio di terriccio e scarti dal giardinaggio, dalla cucina, etc.), muschio; Strato fi ltrante: con tes-suti immarcescibili, serve a tratte-nere il terriccio del substrato che

Page 51: Elettroradio Informazioni - Settembre 2015

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Il benessere verde

Il verde sui tetti è spesso stato considerato un “di più”, un ele-

mento estetico di gradevolezza aggiuntiva alla qualità comples-siva dell’immobile, indipenden-temente dal suo essere fruibile. In realtà vi sono molti altri buo-ni motivi per considerarlo un’op-zione tutt’altro che accessoria so-prattutto nelle nostre aree urba-ne, fortemente inquinate, spesso surriscaldate a causa di miopi pia-nifi cazioni. Un test effettuato dal prof. H. J. Liesecke ripetuto in di-versi periodi dell’anno ne ha spe-rimentata l’effi cacia: introdotti dei gas di scarico di un motore a ben-zina e di uno diesel in un contai-ner dove erano presenti degli in-verdimenti estensivi di muschi e piante grasse, si è rilevata dopo 48 ore una sensibile riduzione de-gli agenti inquinanti. L’attività evapotraspirativa del-le piante, cioè la quantità di va-pore emesso e corrispondente all’acqua persa attraverso il pro-cesso fotosintetico diurno inte-ragisce direttamente con l’am-biente esterno scambiando con esso ossigeno, acqua, e fi ltrando e purifi cando l’aria: una serie di “servizi” che si dimostrano estre-mamente utili in ambienti urbani fortemente inquinati. Le piante, non necessariamente d’alto fusto, sono infatti in grado di assorbire una serie di sostanze inquinanti come gli ossidi di azoto, le polve-ri sottili e la CO2 o monossido di carbonio, il cloro, il fl uoro, l’ozono, l’anidride solforosa, l’ammoniaca, il piombo, etc. Entrando più nel

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potrebbe impedire il corretto de-fl usso delle acque; Strato drenan-te: argilla espansa, sassi, ghiaia o tavole di polistirolo alveolato e ri-gato, o a forma di vaschetta, trat-tiene l’acqua o l’umidità necessa-ria alle piante; Strato impermea-bilizzante: bitume, gomma o PVC compreso uno “strato antiradice“ per evitare danni alle strutture; Strato isolante: sulle coperture va posto sotto quello impermeabiliz-zante con teli anti-vapore.È ormai assodato che queste so-luzioni migliorano la resistenza termica della copertura, mitiga-no l’effetto delle gelate invernali, infl uiscono positivamente persi-no sulle temperature esterne, au-mentano lo sfasamento dell’onda termica (che è il tempo che il ca-lore ambientale esterno all’edifi -cio impiega a surriscaldare il tetto

ed essere trasmesso all’interno) e migliorano complessivamente il comfort abitativo sottostante.Infi ne, ma non meno importante per il nostro benessere psico-fi si-co, i tetti verdi hanno un positivo effetto sulla psicologia degli abi-tanti, aumentano lo spazio vita-le per fl ora e fauna, migliorano il microclima grazie a una maggio-re umidità dell’aria dovuta all’e-cosistema che si crea tra la quo-ta inferiore e superiore dello stra-to verde, contribuendo a ridurre il fenomeno sempre più diffuso dell’isola di calore urbana dove la temperatura aumenta durante la giornata raggiungendo un massi-mo nelle ore notturne in quanto effetto del rilascio di tutto il calo-re assorbito durante il giorno dai materiali che compongono l’area urbana.

Un escamotage stilistico-ecologica che interessa sempre più anche parchi e centri commerciali

Arch. Olivia CaronePres. Ass. Casaclima Network Milano e docente [email protected]

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merito, si parla di “verde pensi-le” quando si realizza uno strato vegetale naturale e vivente in so-stituzione del tradizionale manto di copertura di un edifi cio. Questo strato, normalmente composto da più elementi, può avere diversi spessori secondo il tipo di verde utilizzato e dell’entità dell’appa-rato radicale:

• si parla di verde intensivo in presenza di stratigrafi e con spessori elevati e impiego di piante o erbe a medio e alto fu-sto, di elevato radicamento, che comportano di conseguenza al-ta manutenzione, frequente ir-rigazione artifi ciale ed elevato peso sulla struttura sottostante (da circa 200 a 2.000 kg/mq) e in genere è fruibile;

• si parla di verde estensivo in presenza di stratigrafi e con spessori ridotti e con utilizzo di piante o erbe a basso fusto, ri-dotto radicamento, bassa ma-nutenzione, generalmente sen-za impianto d’irrigazione, con ridotto peso sulla copertura (fi -no a 200 kg/mq) e in genere non è fruibile.

Per essere così defi nito il tetto ver-de si compone di più strati: Strato vegetale, la parte superfi ciale che si vede; Substrato: costituito da terriccio, compost (risultante dal miscuglio di terriccio e scarti dal giardinaggio, dalla cucina, etc.), muschio; Strato fi ltrante: con tes-suti immarcescibili, serve a tratte-nere il terriccio del substrato che

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