Educazione alimentare nelle scuole - EP spa · 2017-12-15 · educazione alimentare. Infatti ......

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La E.P. S.p.A. quale azienda di ristorazione ha come obiet- tivo, oltre quello di fornire un servizio adeguato sotto il profilo nutrizionale, igienico- sanitario e di qualità degli alimenti, anche quello che la refezione sia un momento formativo e di socializzazione, proponendosi di migliorare la qualità della vita dei piccoli utenti collaborando ad una riduzione del rischio di ma- lattia, attraverso programmi di prevenzione primaria tra cui rientrano le campagne di educazione alimentare. Infatti tale documento rappresenta un momento di riflessione e di condivisione. Essendo ampiamente rico- Educazione alimentare nelle scuole nosciuto che per un buono stato di salute (tra cui rientra anche la prevenzione dell’o- besità infantile) è fondamen- tale un’alimentazione sana ed equilibrata, la refezione scola- stica, per l’impatto numerico e per la valenza educativa che riveste, costituisce una delle opportunità più importanti per favorire l’instaurarsi di corrette abitudini alimentari e una buona occasione per sviluppare una continuità con l’ambiente familiare attraver- so una costante collaborazio- ne tra personale scolastico e genitori con il fine comune di creare un ambiente sicuro e sereno per il benessere dei bambini. L’obiettivo fondamentale della ristorazione scolastica è, quin- di, duplice: nutrizionale ed educativo. I bambini si avvici- nano al cibo in modo natura- le, non si aspettano il rispetto dei livelli di nutrienti o cor- retti apporti calorici, bensì il piacere e la gratificazione. Il vecchio detto «anche l’occhio vuole la sua parte» è partico- larmente calzante, se riferito all’atteggiamento dei bambini di fronte ai menù proposti, che, oltre a essere equilibrati dal punto di vista calorico e nutrizionale, devono prestare la giusta attenzione al gusto personale, alla varietà, all’as- sociazione di sapori diversi, agli accostamenti di colore,

Transcript of Educazione alimentare nelle scuole - EP spa · 2017-12-15 · educazione alimentare. Infatti ......

La E.P. S.p.A. quale azienda di ristorazione ha come obiet-tivo, oltre quello di fornire un servizio adeguato sotto il profilo nutrizionale, igienico-sanitario e di qualità degli alimenti, anche quello che la refezione sia un momento formativo e di socializzazione, proponendosi di migliorare la qualità della vita dei piccoli utenti collaborando ad una riduzione del rischio di ma-lattia, attraverso programmi di prevenzione primaria tra cui rientrano le campagne di educazione alimentare. Infatti tale documento rappresenta un momento di riflessione e di condivisione.Essendo ampiamente rico-

Educazione alimentarenelle scuole

nosciuto che per un buono stato di salute (tra cui rientra anche la prevenzione dell’o-besità infantile) è fondamen-tale un’alimentazione sana ed equilibrata, la refezione scola-stica, per l’impatto numerico e per la valenza educativa che riveste, costituisce una delle opportunità più importanti per favorire l’instaurarsi di corrette abitudini alimentari e una buona occasione per sviluppare una continuità con l’ambiente familiare attraver-so una costante collaborazio-ne tra personale scolastico e genitori con il fine comune di creare un ambiente sicuro e sereno per il benessere dei bambini.

L’obiettivo fondamentale della ristorazione scolastica è, quin-di, duplice: nutrizionale ed educativo. I bambini si avvici-nano al cibo in modo natura-le, non si aspettano il rispetto dei livelli di nutrienti o cor-retti apporti calorici, bensì il piacere e la gratificazione. Il vecchio detto «anche l’occhio vuole la sua parte» è partico-larmente calzante, se riferito all’atteggiamento dei bambini di fronte ai menù proposti, che, oltre a essere equilibrati dal punto di vista calorico e nutrizionale, devono prestare la giusta attenzione al gusto personale, alla varietà, all’as-sociazione di sapori diversi, agli accostamenti di colore,

alla consistenza, alla modalità di presentazione dei singoli piatti.Sin dalla scuola dell’infanzia e, a seguire, in quella primaria si attuano i primi interventi di educazione alimentare e di promozione del gusto. Il momento di socializzazione, offerto dal man-giare insieme ai compagni e agli insegnanti, por-ta ad acquisire nuove e corrette abitudini alimen-tari che, passando attraverso l’imitazione di modelli vissuti come corretti, permangono

nel comportamento del bam-bino nel corso degli anni.Il pranzo, in sintesi, dev’essere la sapiente combinazione tra dietetica e gastronomia per soddisfare il mandato edu-cativo di stimolare il gusto, proponendo anche alimenti

generalmente poco ricercati dai ragazzi, quali verdura, pe-sce e legumi, attraverso una

costante ricerca di proposte varie e alternative.Ma la mensa scolastica non è solo lo strumento per l’edu-cazione al gusto e alla scelta consapevole. Le varie alterna-tive alimentari impongono di considerare anche i processi

produttivi che stanno a monte. La valorizzazione dei prodotti locali consente non solo l’individua-zione di prodotti genuini, ma anche di limitare l’inqui-

namento e incide sul rispar-mio di energia. Per questo va privilegiata, per quanto pos-

sibile, la cosiddetta «filiera corta».Un tempo c’erano le mamme che raccomandavano ai figli di finire la verdura e di non dimenticare la frutta. Oggi i bambini mangiano sempre più spesso fuori casa, e quan-do tornano stanno davanti alla televisione, invece di giocare in cortile.Il risultato è uno stile di vita scorretto che, insieme a un’alimentazione sempre più eccessiva, dilaga in tutto il mondo e apre le porte a tan-te malattie (prima tra tutte il diabete).Come rimediare? Senz’altro l’educazione sco-lastica è il primo strumento

d’intervento, e anche il più importante. Ce lo ricorda la FAO elencando i tre pilastri fondamentali del benessere – nutrizione, salute ed educa-zione – che sono ricompresi nell’attività di educazione ali-mentare erogata dalle scuole. E il momento migliore è natu-ralmente quello della mensa: “Servendo milioni di pasti al giorno, le mense detengono un potenziale enorme nell’o-rientare il mercato verso comportamenti e prodotti virtuosi”.Quindi occorrerebbe fare in modo che le mense rappre-sentassero per i bambini e per le loro famiglie un model-lo eccellente di riferimento.

“A prima vista, l’idea di ser-vire nelle scuole cibo fresco, sano e prodotto localmente sembra piuttosto semplice da realizzare. Qualcosa per fortuna sta cambiando. In Europa esisto-no diversi sostegni pubblici per lottare contro l’obesità infantile. Per esempio sono stati lanciati due programmi europei: School Fruit Scheme, per stimolare il consumo di frutta e verdura tra i giovani, e School Milk Scheme, per promuovere latte e latticini quali fonti d’importanti com-ponenti nutritive. Molte scuo-le italiane aderiscono al pro-gramma Frutta nelle Scuole.

Stabilire alleanze positive con le famiglie e con la propria comunità, per favorire senso di appartenenza alla vita della Scuola, condividendo le strategie educative alimentari.Educare al corretto utilizzo degli alimenti, alla giusta porziona-tura, nella giornata e in rapporto alle proprie necessità ener-getiche, significa anche conoscere i problemi causati da ecces-si o carenze alimentari per poter prevenire le varie patologie ad essi correlate.Per imparare a mangiare in modo sano e corretto… fin da piccoli!

IL PIENO DI ENERGIA CON LA PRIMA COLAZIONE!Per iniziare bene la giornata la prima colazione è fondamenta-le. Per questo dovrebbe sempre prevedere la presenza di:• Un alimento ricco di proteine (latte, yogurt, uovo, formaggio magro, ricotta, prosciutto magro, ecc.)• Un alimento a base di carboidrati (pane, cereali in fiocchi, fette biscottate, biscotti secchi o frollini, crostata, miele, mar-mellata, ecc.)• Una bevanda come té, acqua o succo di frutta per integrare il necessario apporto di liquidi• Un frutto fresco

IL SANO SPUNTINO DI METÀ MATTINAGli spuntini aiutano a fornire l’energia e i nutrienti necessari.E’ importante diversificare le scelte per mantenere una dieta bilanciata e non esagerare per non compromettere l’appetito

Consigli utili per una sana alimentazione

all’ora di pranzo. Lo spuntino “intelligente” è rappresentato da qualcosa di nutriente come:• Un alimento a base di carboidrati• Una bevanda come succo di frutta• Un frutto fresco

LA MERENDA POMERIDIANAL’intervallo tra pranzo e cena è piuttosto lungo, quindi è utile che i bambini consumino la merenda. Andrebbe regolata sulla base dell’attività fisica svolta dal bambino, ma allo stesso tem-po non deve impegnare troppo la digestione.Le quantità e la tipologia (più o meno complessa) della meren-da sono variabili a seconda dell’età edelle caratteristiche individuali del bambino.Es:• Frutto• Pane con marmellata • Yogurt

CONSUMARE IL PESCE ALMENO DUE VOLTE ALLA SETTIMANALa carne dei pesci va considerata, per quanto riguarda il con-tenuto in proteine, allo stesso livello delle altre carni ma con il vantaggio di una più facile masticazione e di una migliore digeribilità. Contiene: proteine nobili, lipidi ed è particolarmen-te ricco di iodio, fosforo, vitamine A e D e grassi polinsaturi, in particolare omega 3. Quest’ultimi sono particolarmente utili nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e una loro ca-renza nei bambini in età scolare, può compromettere la con-centrazione, l’apprendimento e di conseguenza il rendimento scolastico.

COSA MANGIARE A CENA?La cena rappresenta un momento di riequilibrio della giornata alimentare del bambino, pertanto deve essere composto da alimenti diversi da quelli consumati a pranzo. È consigliato un pasto leggero e ben digeribile poiché viene consumato prima di un periodo di inattività fisica e scarsa richiesta energetica: il sonno.La conoscenza da parte dei genitori della composizione del menù scolastico, permetterà loro di scegliere la cena più op-portuna, al fine di soddisfare l’apporto di tutti i nutrienti.

OGNI GIORNO CEREALI VARIANDONE LA QUALITÀPer cereale si intende ogni tipo di chicco di spiga o i prodotti suoi derivati: mais, frumento, riso, orzo, farro, segale, avena, quinoa, miglio, grano saraceno, cous-cous, pane e pasta. I ce-reali, soprattutto quelli integrali, sono un’importante fonte di carboidrati complessi, proteine, fibre, vitamine del gruppo B e vitamina E, nonché minerali (ferro, zinco, magnesio e selenio). Privilegiare i cereali integrali, il cui consumo regolare compor-ta notevoli vantaggi per la salute, riducendo il rischio di malat-tie croniche grazie all’apporto di sostanze protettive.

FRUTTA E VERDURA: ALMENO 5 PORZIONI AL GIORNO!Frutta e verdura sono alimenti preziosi per la salute del bam-bino perché sono ricchi di minerali, oligoelementi, vitamine e fibra, utili anche a promuovere una buona masticazione.È consigliato consumare 5 porzioni di frutta e verdure ogni giorno

PERCHÉ LA FRUTTA A FINE PASTO?La frutta è un’ottima fonte di acqua, vitamine, sali minerali, acidi organici e fibra: pertanto, dopo un pasto che comprende già tutti i nutrienti, consumare un dolce che apporta zucche-ri e grassi vuol dire squilibrare in senso quali-quantitativo il pasto.Se il bambino, sin da piccolo, impara ad apprezzare il dolce naturale della frutta acquisirà buone abitudini alimentari, che lo renderanno capace di limitare il consumo di zuccheri anche quando gli verranno proposti sotto le più diverse forme.È necessario fare attività fisica. Un’ alimentazione corretta ed equilibrata costituisce un ele-mento essenziale della vita quotidiana, per favorire però il pieno sviluppo dell’organismo e per promuovere e mantenere uno stato di salute ottimale è necessario abbinarla ad una costante attività fisica.Si deve cercare di fare un po’ di moto ogni giorno, scegliendo un’attività piacevole per poterla svolgere con costanza. Ecces-so di calorie e carenza di movimento possono determinare un aumento di peso. Un’attività fisica moderata aiuta a bruciare le calorie in eccesso.

SAPERE LEGGERE COSA SI COMPRA!

L’etichetta è la carta d’identità di un prodotto confezionato. E’ importante saper leggere le informazioni in essa contenute che ci servono per scegliere bene.