EDSlan Informa 03 2013

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EDITORIALE Buon Compleanno EDSlan! 5

EDSlan STORY Intervista a Elio Bianchi 6

L’HELP DESK RISPONDE 8

EDSlan 11

CASE HISTORYI numeri dei mondiali di sci nordico 2013 - WatchGuard, Aruba Networks 14Il cablaggio entra in redazione - Panduit 68

IN PRIMO PIANOEmerson Network Power, UPS per ogni esigenza 17

PUBLIREDAZIONALEAudioCodes Enterprise Session Border Controllers 18Soluzioni End-to-End in fi bra - Allied Telesis 37Le applicazioni di una videosorveglianza a 360° - Sony 67eSurv, il software che rivoluziona la videosorveglianza IP - Connexxa 75

DALLE AZIENDE 19

FOCUS ON 24

SPECIALE Ripetitori PoE LevelOne, trasmissione dati e alimentazionesu un singolo cavo ethernet fi no a 500m in esterno 26

INTERVISTADatwyler defi nisce un nuovo riferimento per il cablaggio di data center 28Reti pronte per le nuove applicazioni - HP 34

PRODOTTI 30

TECNOLOGIE 38

COSA C’È DI NUOVO 46

ATTUALITÀ 52

SOTTO I RIFLETTORI 58

A VIVA VOCE 64

PILLOLE DI TECNOLOGIA 70

LO SAI CHE? 76

LA VOCE DEL COMMERCIALISTAAutovetture: i nuovi limiti di deducibilità imposti dall’Erario 78

IL FORUM DI EDSlanIl processo telematico 80

EDSlan ConStile 81

P. 56

Belden lancia “Cable Talk”

P. 68

Il cablaggio entra in redazione

P. 24

I numeri dei mondiali di sci nordico 2013

Informa Sommario

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p r o p o s t e :

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ogni situazione in modo semplice, attivando un mondo di opportunità. La connettività web, infatti, è solo il primo passo: le

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aggiunto capaci di offrire nuove strade al business.

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Verso nuovi orizzonti

Cari Clienti,

il 18 luglio abbiamo festeggiato all’Hotel Principe di Savoia di

Milano 25 anni di attività insieme ai nostri Vendor, durante

una cena di gala che ha regalato tantissime emozioni, sia a noi

di EDSlan ma anche ai nostri Partner.

Abbiamo ripercorso tutti questi anni attraverso immagini, fi l-

mati, ricordi di tutto ciò che insieme ai Vendor abbiamo mes-

so in campo per essere vicini a voi Clienti: dalla comunica-

zione, agli eventi, alle occasioni di incontro sul territorio con

workshop e roadshow, fi no all’ideazione di uno strumento edito-

riale che oggi ci distingue sul mercato come l’EDSlan Informa.

Questa serata ha dimostrato ancora una volta che il rappor-

to umano che EDSlan ha con i propri Vendor vale ancora di

più del rapporto lavorativo. Crediamo che una partnership sia

vincente laddove si crea una solida relazione tra le persone ed

è per questo che il nostro programma di Marketing-Communi-

cation si chiama ‘FUSION’, proprio per testimoniare la stretta

collaborazione che ci unisce alle Aziende che rappresentiamo.

Attraverso il programma FUSION, che compie quest’anno 10

anni, sviluppiamo con i nostri Vendor le migliori strategie per

raggiungere il successo nel business, con un mix di strumenti

tradizionali e di soluzioni “non convenzionali”, studiate in col-

laborazione con i Product Manager di EDSlan, in una vera ope-

razione di Co-Marketing Sales-Oriented, con un occhio sempre

attento alle aspettative dei Clienti.

Dopo questa tappa importante che era giusto festeggiare con

chi ha contribuito al successo di EDSlan, il nostro viaggio

ora riparte verso nuovi orizzonti, sempre al fi anco dei nostri

Clienti!

Il DirettoreBarbara Pedrazzani

Informa L’Editoriale

EDSlan INFORMA

Numero 3Luglio/Agosto/Settembre 2013

EDIZIONE SPECIALE 2013

Redazione:EDSlan Spa

Via Damiano Chiesa, 2020871 Vimercate (MB)

Direttore Responsabile:Luigino Saracchi

Direttore Editoriale:Barbara Pedrazzani

Caporedattore:Samanta Fumagalli

SSP [email protected]

Collaboratori:Stefano Fumagalli

Stefania LicottiValentina Piscino

Cristina Ciambellini

Progetto Grafi co:Marzia Mavilla - Saracchi Studio

Grafi ca e Impaginazione:Saracchi Studio

Strada Petrarca, 7 - 43121 Parma

Uffi cio CommercialePubblicità:

Samanta FumagalliSSP Communication

[email protected]

Stampa:Grafi che Baraggia Srl

Via Luigi Ornato, 14 - 20162 Milano

Registrazione:Tribunale di Parma n.3 del 17/02/2009

Periodico trimestrale. Copyright © SSPCOMMUNICATION. La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati dalla rivista, nonché la loro traduzione, è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione della Casa Editrice. La Casa Editrice non si assume alcuna responsabilità nel caso di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati e di errori degli articoli stessi in cui fosse incorsa nella riproduzione della rivista.

Prodotto con carta Green Label e inchiostro ecologico.

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Informa EDSlan Story

Qual è stata la ricetta diEDSlan che l’ha portata a

diventare oggi una realtà da 55 milioni di euro di fattura-to?In 25 anni ne abbiamo viste tante! Abbiamo vissuto con entusiasmo i primi momenti di grande crescita, quando lo sviluppo di EDSlan sem-brava quasi irrefrenabile e pareva progredire senza interruzione, fi no ad attraversare poi momenti di crisi e di ripresa successiva.

La ricetta vin-cente per EDSlan è stata quella di esse-re nata da quattro anime diverse, con estrazioni differen-ti. Il fatto che uno dei soci fosse un ‘fi -nanziario’ ha maga-ri rallentato quella voglia di crescere, che in alcuni momenti era quella dominante all’interno della società, ma la cautela ha anche contribuito a creare quella sicurezza che ha per-messo di superare i momenti criti-ci.

Senza dubbio il grande merito di aver creato dal nulla questa azien-da e di averla fatta crescere a que-sti livelli è da attribuire ai miei soci, essendo loro le fi gure commerciali orientate allo sviluppo del business; è altrettanto vero che, senza un’ani-ma fi nanziaria, si sarebbe corso il ri-schio di passare dal trotto al galop-po, con la possibilità di “rompere”. Riuscire sempre a trovare la qua-dratura su come gestire l’azienda è stata la vera carta vincente.

Quali sono state le decisioni e le scelte più diffi cili in tutti questi anni? Le scelte più diffi cili sono quelle che hanno coinciso con i momenti ne-gativi. Quando le cose vanno bene scegliere non è poi così diffi cile e un’eventuale scelta sbagliata è rime-diabile. Nei momenti di grande cre-scita, quando eravamo ancora picco-li, avevi l’impressione che qualcosa sfuggisse al controllo, ma al termine della giornata avevi raccolto tal-mente tanto business che non era

poi così importante controllare tutto! Anche se avessimo sbagliato qualcosa, quanto si riusci-va a produrre era di una dimensione tale da compensare abbondantemente gli eventuali errori.

Questo non accade nei momenti di crisi, quando occor-re avere tutto sotto controllo, perché sbagliare diventa pericoloso.

La crisi che è arrivata con lo scoppio della bolla nel 2002-2003 ci ha toccato in modo netto e di-retto. È stata la prima volta in cui ci siamo trovati nella necessità di dover ridurre il personale, anche se non abbiamo operato interventi traumatici. Non abbiamo né licen-ziato né fatto cassa integrazione, ma non abbiamo fatto nulla per arginare l’uscita naturale di alcuni collaboratori. È stato diffi cile anche spiegare ai dipendenti, abituati a crescere sia professionalmente che come salario, che in quel momento bisognava tirare la cinghia e avere

La storia di EDSlan raccontata dai Fondatori1988 - 2013

Amministrare per 25

anni un’azienda come

EDSlan non è certo

un’impresa semplice,

ma sicuramente il fatto

che oggi questa azienda

sia considerata tra le

più importanti e solide

realtà in Italia signifi ca

che le scelte intraprese

hanno ripagato.

Abbiamo intervistato

Elio Bianchi, la mente

fi nanziaria di EDSlan,

e con lui abbiamo

ripercorso gli anni

della crescita, quelli

del grande salto, gli

anni della crisi, fi no ad

arrivare ai giorni nostri.

INTERVISTA A ELIO BIANCHI,Amministratore Delegato di EDSlan

IN EDSLAN CI SIAMO

STRUTTURATI AL FINE DI

SODDISFARE TUTTI I BISOGNI

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la pazienza di aspettare il ritorno di momenti positivi. Chi aveva fretta di crescere ci ha lasciato. Quella è stata una scelta diffi cile: quella di arroc-carci, come nel gioco degli scacchi, per difenderci. E ci siamo difesi bene in quegli anni, infatti poi siamo stati pronti a ripartire quando l’econo-mia ha ridato fi ato alle aziende che avevano voglia di fare.

Cos’è cambiato dai primi anni ’90 a oggi? Quali diffi coltà si presentano oggigiorno?Quando siamo nati eravamo quattro titolari e non avevamo dipendenti, eravamo su una piccola barca. Oggi abbiamo 96 dipendenti e una venti-na tra agenti e collaboratori. Dover manovrare quella che oggi non è più una barchetta, ma una nave da cro-ciera, è la vera sfi da. Prima noi quat-tro soci eravamo esecutori materiali del lavoro: oggi dobbiamo essere coloro che indirizzano il lavoro degli altri, che lo controllano e lo stimo-lano, dobbiamo prendere decisioni. Lavorare in un mercato dove la tec-nologia muta velocemente; se da un punto di vista è un vantaggio, perché così il mercato si rinnova portan-do nuove opportunità, è altrettanto vero che implica non avere un atti-mo di sosta perché le cose cambiano più rapidamente.

Nel triennio 2009/2011, a fron-te di un mercato ICT stimato in fl essione del 14%, EDSlan è cresciuta del 25%. Anche il 2012, un anno non certo faci-le, si è chiuso in positivo, con un fatturato intorno ai 55 mi-lioni di euro, in crescita del 2% rispetto all’anno precedente. Come si spiega questo stato di salute negli anni della peg-gior crisi del mercato italiano e globale?Questa che stiamo vivendo è la peggiore crisi di tutte. Quando nel 2008 è scoppiata la bolla dei sub-prime americani, ho avuto subito l’impressione che avremmo avuto di fronte un lungo periodo di diffi coltà; purtroppo non mi sono sbagliato.

EDSlan partiva da un punto di van-taggio: aver gestito questa società per tanti anni con oculatezza e par-simonia e senza manie di grandezza ne ha solidifi cato le fondamenta. Il fatto di aver sempre capitalizzato gli utili senza mai dividerli e la possibi-lità quindi di avere del denaro a di-sposizione ci ha permesso di usarlo con attenzione per superare i mo-menti duri. Presentarsi al mercato come azienda solida, in epoca di crisi è un innegabile vantaggio, soprattut-to nei confronti di fornitori e banche che ci devono dare merce e soldi per fare del business. L’etica dimostra-ta in 25 anni di gestione aziendale accurata ha fatto sì che le banche ci abbiano sempre dato l’opportunità di accedere al credito. I fornitori dal canto loro ci sono sempre venuti a cercare perché recepivano EDSlan come un’azienda sicura, in grado di veicolare i loro prodotti; allargando l’offerta nel corso degli anni abbia-mo potuto continuare a far crescere il nostro fatturato.

Qual è il ricordo più bello che la lega a questa azienda? Qual è stata la sua maggiore soddi-sfazione?La mia preoccupazione principale è garantire a questa azienda un futuro e a volte non ho il tempo per assapo-rare le gioie del presente. Sono con-vinto che dobbiamo lavorare per il domani. Se dovessi proprio pensare ai momenti più belli, direi sono stati due: il 1996 quando siamo entrati a far parte di un gruppo internazio-nale che ci ha permesso di crescere e di fare il gran-de salto; e il periodo 2009-2010, quando di fronte alla crisi di que-sto gruppo a m e r i c a -no, siamo tornati in possesso

delle azioni di questa azienda. A livel-lo personale sono stati due momenti molto importanti. L’operazione del 2009-2010 è stata un’operazione prettamente fi nanziaria e averla portata a casa con successo è stata una grande soddisfazione personale e di tutti noi.

Per un anniversario così signi-fi cativo viene naturale rivol-gere un pensiero a chi è stato importante per l’azienda. Chi si sente di ringraziare? L’unicità di EDSlan sta proprio nel fatto che è nata 25 anni fa con quattro soci che ancora oggi sono alla guida dell’azienda, nonostante le nostre diversità e i confl itti. Non sempre abbiamo avuto e abbiamo la stessa visione: siamo quattro per-sone diverse, con competenze diffe-renti. I ringraziamenti li farei quindi ai miei tre compagni di viaggio per-ché siamo sempre riusciti a trovare il modo per andare avanti insieme in ogni situazione.Un grande grazie va poi ai nostri col-laboratori: abbiamo avuto la fortuna di trovare delle persone splendide che hanno sposato questo progetto e hanno scelto di soffrire con noi nei momenti di diffi coltà: da parte nostra abbiamo cercato di ripagare questi sacrifi ci nei momenti in cui le cose andavano meglio. I nostri col-laboratori sono senz’altro il punto di forza di questa società.

Informa EDSlan

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Informa L’Help Desk Risponde

“Gentile assistenza tecnicaEDSlan, ho ricevuto una ri-chiesta particolare da parte del nuovo IT manager di un grosso campus che deve gesti-re numerose telecamere spar-se per tutta la struttura e che utilizzano tecnologie diverse.Durante gli ultimi anni, a cau-sa di una cattiva gestione del-la rete di TVCC, sono state in-stallate telecamere di diversi vendor e ogni ampliamento è stato realizzato con dispositi-vi video basati su tecnologie diverse.A oggi l’impianto è così com-posto:• 30 telecamere fi sse analogi-

che collegate tramite cavo coassiale a diversi videore-gistratori;

• 15 telecamere fi sse IP che la-vorano con il codec MPEG-4;

• 9 telecamere dome IP dome che lavorano con il codec MPEG-4;

• 20 telecamere fi sse IP che la-vorano con il codec H264.

L’utente fi nale vorrebbe gesti-re tutte queste telecamere con un unico software, le postazio-ni di visualizzazione dovran-no essere in 3 punti diversi del campus e le registrazioni do-vranno avvenire ventiquattro ore su ventiquattro per alcune

telecamere, mentre per altre il software dovrà rilevare il mo-vimento nelle aree selezionate e inviare un allarme sia sui monitor di visualizzazione sia via sms a dei numeri defi niti, per poi iniziare a registrare. L’ultima richiesta riguarda la possibilità di visionare alcune telecamere anche da Tablet”.

Come primo step, il nostro re-parto tecnico ha voluto verifi -

care mediante un sopralluogo del campus lo stato del cablaggio e l’ef-fettivo funzionamento di tutte le te-lecamere da importare nel nuovo si-stema. Durante il sopralluogo, oltre a riscontrare qualche camera guasta da sostituire, sono state chiarite nel dettaglio le effettive esigenze dell’utente fi nale sia in termini di vi-sualizzazione sia per ciò che riguar-da la confi gurazione del sistema.Grazie alle soluzioni di videosorve-

Vi sottoponiamo la richiesta di un nostro cliente che si è trovato a dover gestire un grosso impianto di TVCC composto da telecamere di diversi vendor che sfruttano tecnologie differenti di comunicazione

Diverse tecnologie di video sorveglianza convogliate in un’unica soluzione intelligente

“L’Help Desk risponde” è una rubrica che si propone di fare un’analisi e di dare risposte relativamente a diverse tematiche e scenari che ci vengono sottoposti dal portale dell’assistenza tecnica EDSlan accessibile dal sito www.edslan.com.

L’Help Desk è un servizio di assistenza telefonica che fornisce un supporto tecnico qualifi cato di primo e secondo livello. Il servizio prende in carico problematiche anche complesse per proporre e valutare con il cliente stesso le attività necessarie per la soluzione del problema.

Vuoi segnalarci il tuo caso? Scrivi a l’ “Help Desk Risponde” all’[email protected] non perdere il prossimo numero dell’EDSlan Informa... potresti veder pubblicato il tuo caso!

Ringraziamo tutti i lettori che ci hanno segnalato spunti interessanti all’[email protected] Terremo in considerazione le vostre segnalazioni per rendere sempre più stimolante e attuale la rubrica L’Help Desk Risponde.

a cura di Marco Pellicioli

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Informa L’Help Desk Risponde

glianza intelligente su IP proposte da EDSlan, indipendenti dai fl ussi video ricevuti, è stato possibile in-tegrare tutte le telecamere presenti nel campus dando al cliente una so-luzione fl essibile studiata apposita-mente per le sue esigenze.

L’installazione e messa a punto del software ha previsto nella prima fase di importare tutte le camere sfruttando il link video delle teleca-mere.Per la confi gurazione di tale softwa-re è stato necessario dividere le tele-camere in 3 gruppi:• Telecamere Analogiche; • Telecamere IP che lavorano con il

codec MPEG-4;• Telecamere IP che lavorano con il

codec H264.

Le telecamere analogiche non potevano comunicare direttamente con il sistema IP, quindi sono sta-te dotate di un video server che ha la funzione di convertire il segnale analogico delle camere in un fl usso video IP H264; tali dispositivi sono stati installati nel locale in cui arri-vano tutti i cavi coassiali che attual-mente sono collegati ai vari videore-gistratori.Le restanti telecamere IP che sup-portano i due codec video MPEG-4 e H264 sono state integrate nel nuovo sistema grazie al loro funzionamento basato sul TCP/IP e allo streaming video decodifi cato tramite i due più sviluppati codec di compressione vi-deo che tra loro differiscono soprat-tutto nella larghezza di banda gene-rata e nell’invio delle frame.Una volta confi gurate tutte le teleca-mere e i video server con i rispettivi parametri di rete e le opportune ta-rature dell’immagine, che in alcuni casi è stato necessario modifi care, integrando dove possibile con otti-che diverse, si è passati alla confi gu-razione del software centralizzato di videosorveglianza.

Il primo passo è consistito nel far acquisire al sistema il fl usso vi-deo delle telecamere tramite il pro-

tocollo RTSP; dovendo interfacciare svariati vendor e modelli di teleca-mere, il lavoro più impegnativo e la-borioso in termini di tempo è stato quello di trovare il link RTSP per poter andare ad acquisire il fl usso video. Tale link in maniera generale si presentava:• Per le telecamere che supportano

il codec MPEG4 rtsp://IPad-dress_camera/mpeg4/

• Per le telecamere che supportano il codec H264 rtsp://IPad-dress_camera /media/video1

Questo link può variare a seconda del vendor e del modello di telecamera, normalmente questa informazione è riportata nei manuali con le specifi -che tecniche delle telecamere.

Una volta che tutti i fl ussi sono sta-ti importati nel sistema e corretta-mente acquisiti dal software, è stato possibile gestirli secondo le esigenze del cliente, sia per quanto riguarda la registrazione, sia per la parte di allarmistica.Come richiesto dal cliente alcune te-lecamere registrano ventiquattro ore su ventiquattro e grazie al dimensio-namento preventivo dello Storage lo spazio di archiviazione risulta sod-disfacente per tutte le telecamere.

Per calcolare al meglio lo spazio necessario si è dovuto tenere conto di alcuni fattori principali:• Numero di telecamere installate

che devono registrare;• Numero di ore di registrazione al

giorno effettuate dalla telecame-ra;

• Periodo massimo durante il quale devono essere archiviati i dati;

• La modalità di registrazione (ri-levamento dei movimenti o regi-

strazione in continuo);• Altri parametri quali la velocità

di trasmissione in fotogrammi, il rapporto di compressione, la qua-lità e la complessità dell’immagi-ne.

Per quanto riguarda la gestio-ne di alcune telecamere che devono lavorare su registrazioni scatenate da allarmi si sono sfruttati i Plugin avanzati del software, che applicati ai fl ussi video acquisiti dalle came-re, gestiscono la rilevazione del mo-vimento (Advanced Motion Detec-tion) facendo scaturire una serie di eventi all’interno del sistema:1. Inviare un sms tramite il servizio

sms confi gurato sul server e forni-to da operatori esterni;

2. Fare apparire sul monitor dell’ope-ratore di competenza l’allarme ri-levato e portare in evidenza la te-lecamera allarmata;

3. Fare partire la registrazione della telecamera su cui si è rilevato il movimento, acquisendo anche 30 secondi prima e dopo dell’evento.

L’ultima parte della confi gura-zione ha riguardato il design per i client fi ssi e mobili. Tutte queste im-postazioni, come ad esempio l’in-serimento di una mappa dove ven-gono identifi cate le telecamere del campus, la visione parziale o com-pleta delle camere, le relative regi-strazioni e la ricezione degli allarmi inviati dalle telecamere, sono state impostate solo sul server centrale.Per installare i client fi ssi basta un PC, con qualsiasi sistema operativo e con un browser installato, che si collega in HTTP (sfruttando il re-cente protocollo html 5) al server e tramite autenticazione accede a tutte le confi gurazioni legate al suo profi lo.I client mobili, non potendo caricare alcun activex (estensione tipica dei classici browser), hanno invece una APP dedicata che si collega al server tramite rete wireless o UMTS e dopo apposita autenticazione vedono i contenuti a loro permessi.

È STATO POSSIBILE INTEGRARE TUTTE

LE TELECAMERE DANDO AL CLIENTE

UNA SOLUZIONE FLESSIBILE

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Un fl usso video di buona qualità e con immagini fl uide, produce

un fl usso dati di circa 30 Mb/s. E’ evidente che questa capacità di ban-da è poco compatibile con gli spazi di archiviazione, né tanto meno con le connessioni WAN o reti su cui la banda deve essere condivisa tra più applicazioni. Per ovviare a questo problema sono stati creati dei Co-Dec, ovvero degli algoritmi che sono in grado di comprimere i fl ussi video attraverso la rimozione dei dati ri-dondanti, riducendo notevolmente le dimensioni dei fi le con effetti mini-mi. I vari standard di compressione utilizzano metodi diversi per ridurre i dati offrendo velocità di trasmissio-ne, qualità e latenze diverse. Gli al-goritmi di compressione si suddivi-dono in due tipi: compressione delle immagini e compressione video. La compressione delle immagi-ni utilizza una tecnologia di codifi ca intra-fotogramma: i dati vengono ridotti all’interno di un fotogramma semplicemente rimuovendo le infor-mazioni non necessarie che potreb-bero essere non visibili all’occhio umano. Motion JPEG è un tipico esempio.La compressione video, mag-giormente utilizzata sulle telecame-re di nuova generazione, utilizza la compressione inter-fotogramma per ridurre i dati video tra una serie di fotogrammi. MPEG-4 e H.264 sono due esempi di standard di questo tipo.Andiamo adesso ad analizzare il fun-zionamento dei maggiori codec uti-lizzati nella videosorveglianza.Motion JPEG o M-JPEG: le tele-camere di rete acquisiscono le singo-le immagini e le comprimono nel for-mato JPEG. Una telecamera di rete è in grado di acquisire e comprimere fi no a 30 FPS e di trasmettere un fl usso continuo di immagini in rete alla postazione di visualizzazione. Questo metodo viene chiamato Mo-

tion JPEG o M-JPEG. Poiché ogni immagine rappresenta un’immagine JPEG completa, tutte le immagini hanno sempre la stessa qualità che varia a seconda del livello di com-pressione scelto per la telecamera di rete o il server video. Inoltre, non esistendo legami tra i fotogrammi in formato Motion JPEG, se durante la trasmissione si perde un fotogram-ma, il resto del video non verrà com-promesso. MPEG-4: è una delle tecnologie di streaming audio e video più note che si basa sulla predizione inter-fotogramma. Questa tecnica prevede che la prima immagine compressa dalla telecamera, venga usata come fotogramma di riferimento; mentre per i fotogrammi successivi vengono trasmesse solo variazioni-movimen-ti rispetto al primo fotogramma. Le postazioni di rete utilizzate per la vi-sualizzazione ricostruiscono tutte le immagini utilizzando l’immagine di riferimento e i dati degli elementi di-versi, riproducendole nella sequenza video originale. Il vantaggio evidente di questo formato è quello di ridur-re in modo signifi cativo il volume di dati trasmesso in rete rispetto al for-mato M-JPEG.H264: è attualmente il formato più comunemente usato dai sistemi vi-deo di rete. Esso permette di ridur-re notevolmente le dimensioni dei fi le video digitali (-80% vs Motion JPEG e fi no a -50% vs MPEG-4) senza intaccare la qualità delle im-magini, con conseguente riduzio-ne dei costi di memorizzazione. Lo standard H.264 suddivide il foto-gramma in una griglia di blocchi e per ogni blocco viene ricercata una corrispondenza tra i fotogrammi precedenti e successivi; quando vie-ne individuata una corrispondenza tra un blocco di un fotogramma e quello del fotogramma precedente, i dati corrispondenti a questo blocco non vengono ritrasmessi, ma viene

Le maggiori differenze tra i CoDec video: Motion-JPEG, MPEG-4 e H.264

L’approfondimento Tecnico GLOSSARIO TECNICO

PLUGIN: il plugin in campo infor-matico è un programma non au-tonomo che interagisce con un altro programma per ampliarne le funzioni.

MOTION DETECTION: la rile-vazione di movimento o Motion Detection sono tutti quegli algo-ritmi matematici che permetto-no di rilevare il movimento di un oggetto all’interno di un video.Il Motion Detection è general-mente implementato nei sistemi di videosorveglianza e può esse-re di vari livelli e di varie sensibi-lità. Tale sistema viene utilizzato per analizzare un fl usso video proveniente da una telecamera (IP o analogica o digitale) e ot-tenere importanti informazioni riguardo la variazione del video.

RTSP (Real Time Streaming Protocol): è un protocollo di rete utilizzato in sistemi infor-matici di comunicazione e di intrattenimento rivolto al con-trollo di server per lo streaming multimediale. Il protocollo serve a stabilire e gestire sessioni di streaming tra server e client. I client inviano al media server comandi simili a un video regi-stratore, come play o pause, in modo da controllare in tempo reale la riproduzione dei fi le Au-dio/Video distribuiti dal server.

FPS (Frame per Secondo): è la frequenza di cattura o riprodu-zione dei fotogrammi che com-pongono uno streaming video.

Informa L’Help Desk Risponde

inviato solo un vettore che punta alla struttura corrispondente del foto-gramma di riferimento. Nei casi in cui la stima del movimento non ri-esca a trovare delle corrispondenze adeguate, l’algoritmo di compressio-ne usa la struttura dei blocchi vicini nello stesso frame.

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Informa EDSlan

Nell’area EMEA, EDSlan è il distributore che ha messo in campo le migliori attività marketing

Il Marketing di EDSlan premiato da Aruba Networks

Aun anno e mezzo dall’inizio della partnership con Aruba

Networks arriva un importante rico-noscimento che premia le attività e la dinamicità del dipartimento mar-keting di EDSlan a livello EMEA.

In occasione del Partner Summit EMEA, svoltosi in Spagna ad Ali-cante dal 5 al 7 giugno 2013, Aruba Networks, azienda statunitense specializzata in soluzioni innovative per la realizzazione di reti mobili e wireless protette, ha assegnato il premio EMEA Marketing Part-ner 2013 a EDSlan, riconoscendo al distributore l’alto valore delle attività marketing messe in campo per promuovere le soluzioni Aruba Networks in Italia.

Le iniziative promosse da EDSlan hanno riscosso un ottimo successo consentendo un aumento della brand awareness e il recruiting e la certifi cazione di nuovi partner. Oltre all’organizzazione di corsi di formazione ad alto valore aggiunto sulle soluzioni Aruba Networks, EDSlan ha messo in atto tutta una serie di attività come webinar, workshop, newsletter, campagne di telemarketing, attività con la stampa, tavole rotonde, articoli di approfondimento, non ultimol’EDSlan Informa, e molto altro an-cora, che hanno motivato il premio.

“Siamo molto orgogliosi di aver ottenuto un riconoscimento così prestigioso da parte di un vendor per noi strategico con cui abbiamo iniziato la collaborazione solo un anno e mezzo fa” ha dichiarato

Barbara Pedrazzani, Direttore Mar-keting e Comunicazione di EDSlan. “Vogliamo continuare a proporre le soluzioni Aruba Networks ai nostri clienti con la stessa determinazione poiché rappresentano una risposta valida alle richieste di una mobilità sicura da parte di aziende di ogni dimensione, dalle grandi enterprise e organizzazioni, fi no alle PMI. La spinta marketing che continueremo a mettere in atto vuole essere un supporto per la nostra forza vendita e un aiuto per clienti e prospect.”

“Ci auguriamo che questo premio possa contribuire ad au-mentare l’energia posta in queste attività anche nel nuovo anno fi scale 2014 che per noi inizia ad agosto” ha commentato Marco Olivieri, Channel Account Manager Italy di Aruba Networks. “Vogliamo cre-scere ancora di più in Italia e siamo convinti che EDSlan possa aiutarci a rafforzare l’entratura dei nostri prodotti grazie alla sua innegabile spinta marketing e alla capillarità sul territorio nazionale”.

Le iniziative promosse da EDSlan hanno riscosso un ottimo successo consentendo un aumento della brand awareness e il recruiting e la certifi cazione di nuovi partner

12

Page 15: EDSlan Informa 03 2013

Informa EDSlan

Durante la prima edizione europea dei Partner Award, sono stati premiati l’innovazione, la crescita e la competenza tecnologica dei membri del Brocade Alliance Partner Network

EDSlan premiata da Brocade agli EMEA Partner of the Year Award

Ivincitori dell’EMEA Part-ner of the Year Award di

Brocade sono stati annunciati durante la cerimonia che si è svolta nei giorni scorsi a Pra-ga. Brocade (Nasdaq: BRCD) ha riconosciuto i più elevati livelli di performance e di continuo impegno, professio-nalità e passione dimostrati dai propri partner durante l’evento, tenutosi durante il Brocade Partner Summit, dedicato ai partner strategici di canale nell’area EMEA.

I vincitori sono stati sele-zionati sulla base dei volumi fatturati, delle performance di business, delle certifi ca-zioni tecniche, dello spirito d’innovazione e dedizione dimostrati e del riscontro ottenuto dai clienti. Tutti i partner di canale in lizza fanno parte del programma Brocade Alliance Partner Network (APN), sviluppato in modo strutturato e semplice, con agile modalità di adesio-ne, e include differenti tipo-logie di programmi, studiati per massimizzare i profi tti dei partner, incrementare le loro competenze e supportarli per ottenere nuove opportunità di vendita attraverso campagne globali di lead generation e di marketing.L’EMEA Partner of the Year Award è stato assegnato per l’Italia a EDSlan, che ha ottenuto il ricono-scimento di ‘Distributor of the Year, Partner Growth’.

“Brocade ha vissuto un anno di grande successo, ma ciò non sarebbe

stato possibile senza l’immenso la-voro e dedizione dei nostri partner”, spiega Thomas Langkjaer, channel sales director EMEA di Brocade. “Hanno garantito esperienza e le conoscenze necessarie per suppor-tare i clienti ad ottenere benefi ci reali dalle tecnologie Brocade e hanno dimostrato incredibili livelli di impegno, determinazione e inno-vazione nel promuovere i messaggi chiave di Brocade legati a reti facili

da gestire e implementare, scalabili, resistenti e a pro-va di futuro”.

“Abbiamo accolto questo riconoscimento con molto orgoglio e soddisfazione” dichiara Rodolfo Casieri, Direttore Commerciale di EDSlan.“Brocade è per noi un vendor strategico, sul quale stiamo investendo e puntando moltissimo. Cre-do che questo premio sia frutto della spinta proattiva che la nostra forza com-merciale sta mettendo in campo da tempo: i risultati di business e di fatturato del resto lo confermano. La nostra forza vendita è consapevole che i prodotti Brocade oggi possono es-sere proposti non solo alle realtà Data Center, ma an-che alle PMI e a realtà più grandi di campus, per le più variegate applicazioni. Questo premio va certa-mente condiviso con gli Ac-count Sales e le persone diBrocade che stanno svol-gendo un’importante atti-vità sul mercato in sinergia

con EDSlan. Contiamo di continuare a lavorare insieme con soddisfazio-ne, certi del fatto che Brocade offre prodotti affi dabili, all’avanguardia e una vicinanza ai propri partner che fa la differenza.”

Per ulteriori informazioniwww.brocade.com/apn

EDSlan riceve il premio Distributor of the Year 2012 Partner Grow-th. Da sinistra: Alberto Soto - Vice President EMEA di Brocade, Antonio Belvisi - Sales & Marketing Manager div. Networking di EDSlan, Jeff Lindholm - Vice President of Worldwide Sales di Bro-cade, Thomas Langkjaer - Channel Sales Director EMEA di Brocade

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Page 16: EDSlan Informa 03 2013

I Mondiali di Sci Nordico 2013, che si sono svolti in Val di Fiemme

dal 20 febbraio al 3 marzo, hanno rappresentato un evento di grande successo che ha coinvolto migliaia di persone nella sua organizzazione e gestione. L’evento ha registrato un numero defi nitivo di persone accre-ditate pari a 8137:

• 1442 collaboratori e dipendenti del Comitato Organizzatore;

• 1496 fra staff e atleti (701 atleti per 57 nazioni);

• 190 dipendenti delle TV locali;• 634 accreditati fra radio e televi-

sioni;• 377 giornalisti e fotografi ;• 856 addetti a diversi tipi di servi-

zi;• 2076 ospiti del Comitato Organiz-

zatore; • 1000 rappresentanti degli sponsor

e poliziotti.

I dati del turismo sono ancora più interessanti: gli hotel situati nel-le valli hanno ospitato 40.000 turisti (10.000 in Val di Fiemme, 10.000 in Val di Fassa, 8.000 nelle valli vicine e 12.000 con prenotazione diretta).In totale, secondo le stime del Co-mitato Organizzatore Nordic Ski, un numero complessivo di 400.000 spettatori ha seguito le gare nel cor-

so dei 12 giorni di manifestazione.La manifestazione, le gare e gli eventi ospitati in Val di Fiemme sono state coperte con 1.400 ar-ticoli di giornale al giorno, innu-merevoli articoli digitali su diversi blog e 3-4 articoli al giorno per ogni lingua pubblicati sul sito uffi ciale:www.fi emme2013.com

IL CLIENTE FINALE: NORDIC SKINordic Ski (Cavalese – Trento) è stato l’organizzatore dei Mondiali di Sci Nordico 2013 e ha diretto tutti i lavori di realizzazione dell’infra-struttura di rete fi n dal 2008, colla-borando tra gli altri anche con il sy-stem integrator Fiemme Sistemi* (già fornitore di Nordic Ski per l’in-frastruttura informatica).

Nella seconda parte del 2012, Fiemme Sistemi è stata nuovamente incaricata da Nordic Ski di realizza-re tutto ciò che concerneva i servizi di sicurezza e autenticazione rivolti soprattutto ai giornalisti, che sareb-bero stati presenti durante i giorni della manifestazione sportiva.

LA SFIDAGià a partire dal 2008 FiemmeSistemi ha collaborato con Nordic Ski per sviluppare un’infrastruttu-

ra di rete sicura e performante, in grado di sostenere il traffi co di dati, voce e video generato da centinaia di utenti per permettere il perfetto svolgimento dei Mondiali di Sci e di tutte le gare che si sono svolte dal 2009 al 2013. A tal fi ne erano sta-te implementate diverse appliance WatchGuard fornite da EDSlan.

La nuova esigenza che si è posta nel 2012 è stata quella di garantire servizi di sicurezza e autenti-cazione agli utenti (soprattutto giornalisti) che si sarebbero colle-gati a internet durante i giorni dei Mondiali.

L’area interessata (coperta da fi bra ottica fornita da Trentino Net-work) comprendeva quattro siti dif-ferenti: la sede centrale a Cavalese (quartier generale di Nordic Ski), il Palacongressi, lo Stadio del Fondo (a Lago di Tesero, luogo di maggior affl usso dei giornalisti) e lo Stadio del Salto di Predazzo. Non esisteva un’unica sala stampa, ma più posta-zioni dislocate nelle varie location.

www.watchguard.it www.arubanetworks.com

Informa Case History

Le soluzioni WatchGuard e Aruba Networks, installate da Fiemme Sistemi nel periodo antecedente ai Mondiali di Sci ospitati in Val di Fiemme, hanno garantito il successo dei servizi di comunicazione di questo importante evento

I numeri dei mondiali di sci nordico 2013

*Fiemme Sistemi opera nel settore dell’in-formatica e delle telecomunicazioni. Fon-data nel 2006 a Cavalese (Trento), fornisce soluzioni per la gestione delle imprese (ca-blaggi, sistemi telefonici, appliance di sicu-rezza, sistemi server ecc.), oltre a servizi di assistenza e supporto tecnico.

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Page 17: EDSlan Informa 03 2013

LA SOLUZIONE PROPOSTA: WATCHGUARD XTM Serie 5“Trentino Network ha fornito gli ac-cess point Cisco, mentre noi abbia-mo fornito il sistema di autentica-zione Radius e lo abbiamo protetto con appliance WatchGuard XTM Serie 5” spiega Franco Pischedda di Fiemme Sistemi. “Le sedi dove avve-nivano i collegamenti a internet era-no quattro. All’interno delle quattro location abbiamo installato fi rewall WatchGuard, con macchine ridon-date. I fi rewall erano i responsabili della sicurezza dei collegamenti a internet dalle varie sedi.”

I fi rewall WatchGuard sono stati forniti a Fiemme Sistemi daEDSlan. L’implementazione è av-venuta in settembre 2012 e tutto il sistema è stato testato durante un evento di Coppa del Mondo che ha preceduto i Mondiali. Una pianifi ca-zione accurata e diverse giornate di test hanno permesso il corretto fun-zionamento dell’installato durante l’intera durata dei Mondiali.

I fi rewall WatchGuard sono sta-ti responsabili della gestione di una decina di VLAN, hanno protetto i server SMTP interni, la rete dei gior-nalisti, la rete dedicata al ticketing, i server delle transazioni di pagamen-to e tutta la rete di comunicazione interna del Comitato Organizzatore.

“WatchGuard è un prodotto che si è rilevato all’altezza delle aspettati-ve” conclude Pischedda. “In Fiemme Sistemi lavoriamo solo con le appliance di sicurezza WatchGuard proprio perché le riteniamo alta-mente affi dabili. Anche il servizio di ridondanza

fornito da WatchGuard è eccellen-te, così come il servizio di supporto sempre attento e rapido nel fornire risposte”.

IL CLIENTE FINALE:NORDIC SKIAngelo Corradini, segretario generale di Nordic Ski, Comitato Organizzatore dei Mondiali Val Di Fiemme 2013, ha dichiarato: “Ci siamo rivolti nuovamente a FiemmeSistemi perché è una realtà che col-labora con noi da anni ed essendo presente sul territorio ci ha sempre garantito un supporto costante. Ri-tengo che una manifestazione di questa portata debba essere suppor-tata anche da un’ottima comunica-zione, possibile solo con strumenti tecnologici adeguati. Possiamo dire di aver avuto il meglio della tecno-logia e di aver fornito il massimo del servizio. Solo per fare un esempio,

sugli arrivi delle gare sono state po-sizionate macchine fotografi che au-tomatiche wi-fi che telecomandate a distanza (quindi senza la presenza sull’arrivo dei fotografi ) trasmette-vano in tempo reale le foto alle re-dazioni attraverso l’accesso a una banda riservata con sistema di au-tenticazione. Si è trattato di un’an-teprima molto apprezzata. Direi che in generale abbiamo messo una pietra miliare sotto l’aspetto tecno-logico per eventi futuri. Oltre che a Fiemme Sistemi il mio ringrazia-mento va anche a Trentino Network che ci ha garantito una forza lavoro qualitativa e quantitativa straordi-naria. Lavorare con loro è stato un privilegio.”

LE SOLUZIONI MOBILITY CONTROLLER DI ARUBANETWORKS In occasione dei Mondiali di Sci Nordico, Fiemme Sistemi ha fornito i propri servizi anche a due struttu-re alberghiere presenti nel territorio della Val di Fiemme.

L’Hotel La Roccia(www.hotellaroccia.it) a Cavalese ha ospitato durante i Mondiali persone legate allo svolgimento della mani-festazione sportiva (tra cui giornali-sti RAI) e, grazie a un aggiornamen-to del sistema di copertura wireless

realizzato poco prima dei Mondiali, ha potuto offrire loro un servizio ‘tecnologi-co’ di qualità.

“Eravamo di fronte alla necessità di migliorare il sistema delle coperture wireless dell’albergo che già Fiemme Sistemi aveva curato in passato - spiega Paolo Gilmozzi, titola-re dell’Hotel La Roccia – poiché nel corso dell’anno

Informa Case History

DIREI CHE IN GENERALE ABBIAMO

MESSO UNA PIETRA MILIARE

SOTTO L’ASPETTO TECNOLOGICO PER

EVENTI FUTURI

15

Page 18: EDSlan Informa 03 2013

Informa Case History

ospitiamo diversi eventi e occorre avere tecnologie all’avanguardia per offrire un servizio adeguato. Sul-le sale meeting avevamo bisogno di potenziare la struttura wireless. Abbiamo quindi optato per un siste-ma di ultima generazione che ci ha proposto Fiemme Sistemi. Durante i Mondiali di Sci avevamo ospiti del-la RAI che necessitavano di lavorare con più utenti con carichi di lavo-ro ingenti: occorreva quindi essere all’altezza delle esigenze. Il sistema Aruba Networks ha supportato bene queste richieste e oggi ci garantisce tutto l’aggiornamento della parte centralino, dei PC tradizionali e la possibilità di creare linee legate solo alla parte ospite o solo alla parte strutturale. Mi auguro di aver fatto una scelta che mi garantisca di esse-re al passo con i tempi per qualche anno.”

TUTTO HA FUNZIONATO BENE, SENZA

INTERRUZIONI DI SERVIZIO

Il sistema Aruba Networks in-stallato da Fiemme Sistemi pres-so l’Hotel La Roccia è un MobilityController con 24 access point: all’interno dell’hotel tutta la parte di hot spot è oggi gestita da questo sistema.

Un intervento simile è stato fatto da Fiemme Sistemi anche in un’altra realtà alberghiera della Val di Fiem-me, che ospitava in qualità di hotel uffi ciale dei Mondiali di Sci diversi giornalisti. Anche qui è stato instal-lato un controller Aruba Networks. Fiemme Sistemi ha fornito un col-legamento diretto verso gli stadi e al controller Aruba Networks sono

stati collegati i servizi radio per far sì che i giornalisti con le stesse cre-denziali potessero accedere a inter-net in modalità protetta (il control-ler dialogava col sistema Radius) sia dall’hotel che dai vari stadi.

“Avevamo utilizzato i prodotti Aruba Networks in passato ma per realtà più piccole” precisa Franco Pischedda. “I Mondiali sono stata l’occasione per soddisfare con questi prodotti le esigenze di due strutture dell’hospitality che avevano bisogno di soluzioni affi dabili per garantire un servizio senza problemi di sorta durante una delle manifestazioni in-ternazionali più importanti ospitate dalla Val di Fiemme. Tutto ha fun-zionato bene, senza interruzioni di servizio.”

Angelo Corradini, segretario generale di Nordic Ski

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Page 19: EDSlan Informa 03 2013

Cristina Rebolini di Emerson Network Power ci aiuta a ri-

spondere ad alcune domande che spesso vengono sottoposte dai clien-ti a EDSlan su un argomento impor-tante come quello degli UPS.

Cosa effettivamente deve esse-re protetto da un UPS?In generale un UPS è utile al sup-porto di una vasta gamma di appa-rati IT (come server e workstation), di networking e cabling, telefonia e voip, in sintesi di tutte le apparec-chiature elettroniche e informatiche che permettono a un business qual-siasi di essere gestito. Com’è facile comprendere si tratta di soluzioni che sono oggi essenziali a qualsiasi realtà lavorativa, indipendentemen-te dalla dimensione. Per questo mo-tivo per noi, in qualità di produttori, è necessario offrire ai nostri partner - e loro ai propri clienti - soluzioni che possano adattarsi e rispondere alle esigenze di ogni piccola e me-dia impresa. Ogni tipologia di UPS, all’interno dell’offerta di Emerson Network Power, fornisce vari gradi di protezione e molti sono i fattori da tenere a mente nella scelta dell’UPS più adatto, incluso il livello di affi da-bilità e disponibilità richiesto, il tipo di apparecchiatura da proteggere e l’applicazione o l’ambiente in cui il dispositivo opera.

Nel nostro portfolio i partner pos-sono trovare soluzioni Offl ine per i PC e workstation - come Liebert PSP da 500 e 650 VA – che offrono una protezione vantaggiosa in termini economici contro interruzioni di corrente, parzialmente contro sotto-tensioni, per applicazioni non criti-che, normalmente stand alone; so-

luzioni Line Interactive pensate per PC, server, apparecchiature di rete non Mission Critical – come Liebert PSA da 500 fi no a 1500 VA e Liebert PSI da 750 a 3000 VA - che offrono una protezione di livello superiore e ad alta effi cienza contro interruzioni di corrente e fl uttuazioni di tensio-ne.

E infi ne soluzioni Online a Dop-pia Conversione adatte per appli-cazioni critiche, PC, workstation di rete, server e VoIP (in confi gurazio-ne rack e tower) - come ad esempio Liebert GXT3 che parte da 750 fi no ad arrivare a 3000 VA in versione Micro (ma disponibile fi no a 10000 kVA) - che assicurano una protezio-ne ottimale dalle minacce che deri-vano dalla rete. Per quanto tempo l’UPS deve realmente sopperire a una mancanza di rete o di alimen-tazione per continuare a lavo-rare?La funzione dell’UPS è quella di sop-perire soprattutto ad una mancanza di rete o ad un’alimentazione elettri-ca non adeguata e quindi di consen-tire il corretto shutdown del sistema. Per completare tale operazione sono suffi cienti pochi minuti: questo bre-ve lasso di tempo in realtà si rivela di vitale importanza per la protezio-

ne dei dati e delle apparecchiatu-re IT. Infatti, come dimostrato da studi internazionali, l’interruzione del corretto funzionamento degli apparati – dai più basilari fi no alle infrastrutture più complesse - può comportare il danneggiamento dei dati mission-critical, comportare un notevole danno economico – anche fi no a 3.500 euro al minuto -, avere un impatto negativo sulla produtti-vità di qualsiasi realtà, problemi ai quali va ad aggiungersi il danneg-giamento d’immagine e la perdita di fi ducia degli stakeholder.

Per questo motivo, le esigenze di continuità delle infrastrutture IT richiedono innanzitutto un’alimen-tazione e distribuzione di livello adeguato.

www.emersonnetworkpower.com

Informa In Primo Piano

A colloquio con Cristina Rebolini, Channel Sales Director, Emerson Network Power Italia

Emerson Network Power: UPS per ogni esigenza

SOLUZIONI CHE POSSONO ADATTARSI E RISPONDERE ALLE

ESIGENZE DI OGNI PICCOLA E MEDIA

IMPRESA

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Page 20: EDSlan Informa 03 2013

Informa Publiredazionale

L a famiglia Enterprise Session Border Controllers (E-SBC) di

AudioCodes rappresenta un compo-nente chiave per i Service Providers e per le aziende che vogliono migra-re verso un’infrastruttura di comu-nicazione basata su VoIP.Installato nella sede del cliente,l’E-SBC funge da punto di demarca-zione tra la rete VoIP dell’azienda e i servizi SIP dei Service Providers.La famiglia di soluzioni Mediant E-SBC di AudioCodes include sette piattaforme E-SBC hardware che of-

frono una soluzione in grado di sod-disfare organizzazioni di qualsiasi dimensione e location (da piccole aziende e fi liali, fi no a grandi data center e contact center).Mediant Software E-SBC è la versione solo software dell’E-SBC, che permette ai vendor OEM e a ter-ze parti di integrare la funzionalità E-SBC all’interno delle loro soluzio-ni di comunicazione.

AudioCodes Enterprise Session Border Controllers Per chi vuole migrare agilmente verso un’infrastruttura di comunicazione basata su IP

www.audiocodes.com

DigitalInterfaces

BRI Interfaces

Analog Interfaces

Max TDM capacity

OSN Server Platform

E-SBC Sessions

Trasconding Sessions

Data Firewall & Routing

Redundancy

No

Up to 2 BRI

No (roadmap)

4

No

5-60

0

Yes

No

Mediant 500 Mediant 800 Mediant 850 Mediant 1000 Mediant 2600 Mediant 3000 Mediant 4000

Single E1

Up to 8 BRI

Up to 12FXS/FXO

30

Yes (op.)

5-60

30

MSBR* confi -guration only

No

Up to 2xE1

Up to 8 BRI

Up to 12FXS/FXO

60

Yes (op.)

5-60

30

MSBR* confi -guration only

No

Up to 4xE1

Up to 20 BRI

Up to 24FXS/FXO

120

Yes(op. up to 2)

5-150

60

MSBR* confi -guration only

Redundant power supply

Up to 63xE1

No

No

2016

No

252-1008

1008

No

Full hardware redundancy

No

No

No

0

No

100-600

300

No

1:1Active/Standby

No

No

No

0

No

252-4000

1000

No

1:1Active/Standby

Applicazioni• SIP Trunking; • Contact center IP;• Applicazioni di hosted Unifi ed Com-

munications; • Supporto per lavoratori da remoto e

mobili; • Connessione a più service provider; • Mediazione SIP tra sistemi UC e IP-

PBX.

Benefi ci di AudioCodes E-SBC • E-SBC e Media Gateway in un singolo

prodotto; • Vasta mediazione SIP ed estesa inte-

roperabilità; • Sicurezza perimetrale completa per

l’azienda; • Continuità del servizio per fi liali e

piccole medie imprese; • Unico punto di demarcazione gesti-

to;• Enhanced Quality of Experience

(QoE); • Scalabilità della licenza software.

18

Page 21: EDSlan Informa 03 2013

Informa Dalle Aziende

Nuovi sviluppi hardware e software nel portfolio di soluzioni Brocade per il networking del data center

Da Brocade una strategia “On-Demand Data Center”

Brocade, azienda specializza-ta in soluzioni di networking e

Fabric Ethernet, ha presentato una strategia globale che combina i mi-gliori aspetti del networking fi sico e di quello virtuale per incrementare l’agilità del business, ridurre la com-plessità e scalare la virtualizzazione a nuovi livelli nel data center.

La strategia “On-Demand Data Center” rappresenta un’ul-teriore rilevante evoluzione nel networking verso un’infrastruttu-ra di rete altamente virtualizzata, aperta e fl essibile. Il connubio tra i concetti fi sici e virtuali del networ-king permette, già oggi e sempre più in futuro, ai vari clienti di ottenere e ottimizzare tutte le capacità - di computing, di rete, di storage e di servizi - necessarie per garantire applicazioni più rapide e sempli-ci rispetto alle reti legacy di data center. Con la tecnologia Broca-de VCS Fabric alla base di questa strategia, l’On-Demand Data Center consente ai clienti di semplifi care e automatizzare le proprie reti, oltre a incrementarne in modo signifi ca-tivo l’effi cacia, l’utilizzo e le perfor-mance. Questo approccio rappre-senta anche un passo ulteriore nel percorso verso la vasta adozione delSoftware-Defi ned Networking (SDN).

Brocade supporta questo di-segno evolutivo fornendo nuovi sviluppi hardware e software nel proprio portfolio di soluzioni per il networking del data center. Inol-tre, incrementando l’investimento in iniziative di software, di gestio-ne aperta, di orchestrazione e an-che nei controller SDN, Brocade ha messo a disposizione nuove tecno-logie a supporto di OpenDaylight Project e OpenStack, i progetti stra-

tegici di software open source per l’implementazione di cloud private, pubbliche e ibride. Più in dettaglio,Brocade ha annunciato:

SOLUZIONI VIRTUALI DI NETWORKING:Brocade Vyatta vRouter e lo switch di application delivery BrocadeVirtual ADX.

SOLUZIONI FISICHE DI NETWORKING:il modulo Core Router Brocade MLXe 4x40 GbE, i moduli switch/router Brocade NetIron CES/CER Carrier Ethernet e l’aggiornamento di Brocade NetIron OS.

SOLUZIONI DI ORCHE-STRAZIONE E GESTIONE:la soluzione Brocade OpenStack, fondatore e membro del board del progetto SDN open source Open-Daylight, e Brocade ApplicationResource Broker.

La garanzia di risorse di rete “dove e quando necessarie” è un elemento essenziale della vision di Brocade On-Demand Data Center. L’azienda ha rilasciato la prima di una serie di soluzioni OpenStack: disponibile per la famiglia di switch Brocade VDX, il plugin Brocade per OpenStack permette ai clienti di re-alizzare infrastrutture di data center scalabili basate sulla tecnologia VCS Fabric. Focalizzato sull’accelerazio-ne dell’adozione delle reti di tipo SDN, OpenDaylight Project fornirà la struttura per soluzioni basate su standard utilizzabili nelle strategie SDN. Come membro fondatore e sponsor platinum di OpenDaylight, Brocade è impegnata in una solu-zione modulare aperta che si adatti alle singole esigenze di business dei clienti.

Per ulteriori informazioniwww.brocade.com/ondemand

www.brocade.com

19

Page 22: EDSlan Informa 03 2013

Dave Cappuccio, responsabile della ricerca per le infrastrutture, ha commentato: “I nuovi data center non sono come quelli vecchi. Le organizzazioni hanno bisogno di di-menticare il passato e rendersi conto che rinnovare la progettazione di un data center porterà alla riduzione del capitale investito e delle spese di gestione. Occorre pensare alla soluzione nel complesso – l’obiettivo è quello di avere il massimo delle prestazioni di calcolo per kilowatt”.Gartner invita le aziende produttrici a supportare i clienti nell’essere “strategici” nello sviluppo dell’infra-struttura di rete, piuttosto che conti-nuare a procedere con un “approccio a necessità specifi ca”.

La conclusione di questa analisi è che ci saranno pressioni enormi nei confronti dei Data Center Ma-nagers per mantenere alti livelli di agilità e accessibilità del servizio nei data center, riducendo i costi; e per raggiungere questo obiettivo i responsabili saranno alla ricerca di fornitori in grado di aiutarli.

Il cloud computingIl termine “Cloud” è semplicemente un altro modo di descrivere Internet e deriva dal simbolo “Cloud” comu-nemente usato per rappresentare Internet o una rete di computer o telefoni. In questo contesto, il “Cloud” rappresenta una massa di apparecchiature interconnesse tra loro come computer, server e dispositivi di archiviazione. Le di-mensioni, la potenza e la posizione di questi dispositivi non deve costituire una preoccupazione: tutti gli utenti hanno bisogno di sapere che si pos-

sono collegare al “Cloud” e inviare e ricevere dati senza preoccuparsi di come succede.“Il cloud computing” è la prossima fase di sviluppo di Internet.

È l’ambiente nel quale i servizi informatici (hardware e software) che tradizionalmente si trovano sulla rete fi sica all’interno di un edifi cio, migrano, permettendo agli utenti di avere accesso ai servizi informatici e servizi hardware ovunque si trovino e in qualsiasi momento vogliano. Pertanto, i computer, gli storage e i software diventano un servizio a cui gli utenti possono accedere local-mente e pagare solo in base al loro utilizzo tramite un contratto.Il cloud computing richiede una quantità di hardware informatico, il software e la connettività simile a quello tradizionale.

I manager possono decidere se acquistare le infrastrutture, nel qual caso fanno parte della loro spesa in conto capitale (CAPEX), o se pagare un affi tto, nel qual caso si opta per spese operative (OPEX).

Uno dei principali punti di forza per l’approccio cloud è che gli utenti sono in grado di variare la quantità di servizio e di risorse che stanno pagando in base alla domanda di bu-siness. Sostenitori del cloud compu-ting ritengono che questa fl essibilità fornisca all’utente benefi ci in termini di costo e di agilità servizio.

Questi servizi possono essere forniti attraverso un cloud defi nito “pubblico” oppure “privato”. In un cloud privato, alcune delle risorse

MPOptimate di TE Connectivity, la soluzione in fi bra ottica fl essibile e scalabile già pronta per applicazioni del prossimo futuro

I Data Center e il Cloud Computing: implicazioni per l’infrastruttura di cablaggio

Introduzione – elementi chiave per i Data Center Ma-

nagersIl termine data center si è evoluto negli ultimi anni e include ora una varietà di servizi di rete. Tuttavia una chiara defi nizione di data center si può trovare nella norma interna-zionale EN50600-1: “progettazione dei data center” - “una struttura comprensiva di computer, sistemi di networking, di storage dei dati e dei componenti passivi, includendo gli impianti di infrastrutture tecniche, quali la distribuzione di energia, il controllo ambientale, il cablaggio del networking e inoltre canalizza-zioni e spazi.”

In un recente sondaggio di Gartner agli intervistati è stato richiesto di elencare i tre driver più importanti e strategici nel proprio data center. Al primo posto, con oltre il 50% delle risposte, è stata individuata la Business Continuity, al secondo il contenimento costi con il 37% e al terzo il mantenimento e possibilmente il miglioramento del livello di servizio con il 36%.

La virtualizzazione dei server è la tecnica maggiormente usata per aumentare l’effi cienza del data center. Tuttavia, questo aumenta le problematiche nell’infrastruttura di rete.

www.te.com/enterprisenetworks

Informa Dalle Aziende

20

Page 23: EDSlan Informa 03 2013

informatiche del fornitore di servizi sono specifi camente designati per l’utilizzo da parte di un’organizza-zione. Questo approccio è soprat-tutto usato per affrontare problemi di sicurezza percepiti. La gestione delle risorse dedicate può essere ul-teriormente esteso, portando queste attività di cloud cosiddetto“privato” nuovamente dentro l’impresa o addirittura tornare in proprietà dell’impresa stessa, conservando parte della fl essibilità e della natura “on demand” dell’architettura di rete cloud.

Cablaggio: requisiti di in-frastrutturaLa fl essibilità necessaria per attuare tali sviluppi in ambienti data center pone una nuova serie di requisiti per l’infrastruttura di rete di cablaggio. Allo stesso tempo, i fornitori di cablaggio di rete provvedono alle soluzioni necessarie al supporto di applicazioni a 40 e 100 Gbit/s Ethernet.

Per affrontare queste sfi de, TE Connectivity ha sviluppato la solu-zione in fi bra ottica MPOptimate con trunk pre-terminati per il 10, 40 e 100 Gbit/s. MPOptimate costituisce oggi la scelta più performante, con la possibilità di gestire progetti critici ed economizzando gli investimenti. Inoltre è una soluzione fl essibile e scalabile già pronta per applicazioni del prossimo futuro.

Tutti i prodotti MPOptimate sono pre-terminati e testati. Sono stati progettati per garantire l’ope-ratività in applicazioni data center. Possono anche essere utilizzati nel backbone in ambienti di uffi cio. Gli ultimi sviluppi delle norme 10G, 40G e 100G hanno richiesto mi-gliori prestazioni ai prodotti ottici in termini di insertion loss e return loss consentito in un collegamento. MPOptimate fornisce la minore in-sertion loss e più alti valori di return loss, consentendo la possibilità di avere sino a sei cassetti, quindi tre hop dando seguito a una maggiore

fl essibilità nella progettazione di una soluzione end-to-end canale ottico per la prossima generazione di data center.

Il risultato è un’infrastruttura di data center che non è limitata dai consueti fattori associati al livello fi sico - fornendo così fl essibilità, scalabilità e modularità per soddi-sfare specifi che esigenze di utenti business.

Implementazione di reteL’avvento del cloud computing e la tendenza a una maggiore velocità di comunicazione su reti Ethernet rendono più che mai necessario considerare il miglior rapporto costo-effi cacia, tenendo presente anche le necessità del prevedibile futuro.

TE Connectivity ha oltre un decennio di esperienza nella colla-borazione con molti dei principali operatori nei data center siano essi progettisti, costruttori e utenti. TE Connectivity è in grado di fornire soluzioni di consulenza e di suppor-to ai gestori dei data center e delle reti LAN.

Informa Dalle Aziende

LA VIRTUALIZZAZIONE

DEI SERVER È LA TECNICA

MAGGIORMENTE USATA PER

AUMENTARE L’EFFICIENZA DEL

DATA CENTER

21

Page 24: EDSlan Informa 03 2013

I vostri clienti hanno bisogno di soluzioni audio in grado di stare al passo con le velocità, la potenza

e la mobilità dei più recenti dispositivi di classe enterprise. Sia quando utilizzano un computer fisso

o un portatile, uno smartphone o un tablet, hanno bisogno di un audio professionale in ogni tipo

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vogliono essere vincolati alla scrivania.

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dall’ufficio utilizzando il nuovissimo

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Page 25: EDSlan Informa 03 2013

Informa Dalle Aziende

Risparmi garantiti sui costi d’installazione e di esercizio

Liebert® NXC da 10 a 40 kVA: affi dabilità senza interruzioni

Per rispondere alle esigenze del-le aziende che necessitano della

massima effi cienza energetica per i propri data center e per soddisfare i fabbisogni di potenza con costi ri-dotti e minimo impatto sul ridisegno dell’infrastruttura, Emerson Network Power ha creato Liebert NXC.

Liebert NXC è una soluzione completamente integrata che offre un’alimentazione affi dabile e fl essi-bile ed è disponibile nelle taglie da a 10 a 40 kVA. Grazie alla tecnologia a doppia conversione ad alta effi cienza senza trasformatore, garantisce ri-sparmi sui costi di installazione e di esercizio e, con un fattore di potenza nominale in uscita di 0.9, assicura il 12,5% in più di potenza attiva rispet-to a un UPS tradizionale con FP pari a 0.8.

Raggiungendo un’effi cienza del 95% in doppia conversione e fi no al 98% in modalità ECO, Liebert NXC consente un’effi cace protezione e una riduzione del costo totale di proprie-tà (TCO) oltre ad un importante con-tenimento dell’impatto ambientale. Infatti, la combinazione delle sue ca-ratteristiche prestazionali, la notevo-le autonomia integrata e l’ingombro ridotto lo rendono adatto a garanti-re alimentazione continua e pulita a un’ampia gamma di applicazioni, dall’IT al settore manifatturiero, dal commercio ai trasporti. Dotato di un basso THDi (<4%) e della corre-zione attiva del fattore di potenza in ingresso dalla rete di distribuzione, elimina inoltre la necessità di sovra-dimensionare gruppi elettrogeni e altre apparecchiature.

Tra le caratteristiche tecniche di maggiore rilevanza, un’autonomia in-tegrata eccellente che garantisce fi no a un’ora di alimentazione ausiliaria,

oltre a un ampio spazio interno che consente di alloggiare fi no a quattro stringhe di batterie che ottimizzano l’autonomia e offrono ulteriori van-taggi eliminando la necessità di un armadio batterie esterne, riducendo i costi di installazione e contenendo al massimo i requisiti di spazio. Un caricabatterie potente (fi no a 6 kW) garantisce anche una ricarica rapida e migliora la gestione di tempi di au-tonomia prolungati.

Liebert NXC può essere infi ne collegato in parallelo fi no a quattro unità. Una singola unità può essere aggiornata a unità parallela tramite impostazioni software facili da mo-difi care che consentono di perso-nalizzare il sistema per ottenere la confi gurazione desiderata. Questa tipologia di connessione garanti-sce estrema affi dabilità ed elimina l’eventualità di un singolo punto di guasto, assicurando una condivisio-ne perfetta del carico e un rapido rilevamento di qualsiasi variazione

nello stato del sistema. La possibi-lità, unica nel panorama degli UPS, di fornire il servizio di supervisione remota Life.NET, garantisce infi ne la tranquillità di poter contare sempre sulla reale disponibilità della prote-zione del carico.

www.emersonnetworkpower.com

CARATTERISTICHEE PRESTAZIONI

• Fattore di potenza in uscita

0,9;

• Effi cienza della doppia con-

versione fi no al 95%;

• Effi cienza in modalità ECO

fi no al 98%;

• Correzione della distorsione

armonica totale sulla corren-

te di ingresso (THDi) <4%;

• Caricabatteria fi no a 6 kW;

• Bypass manuale integrato;

• Interruttori automatici e se-

zionatori integrati di ingresso

e uscita;

• Bus integrato per carico in

parallelo e porta di sincroniz-

zazione del carico (LBS).

23

Page 26: EDSlan Informa 03 2013

Le dinamiche che governano le reti IP moderne sono sempre

più complesse. Questo è un dato di fatto. Sono ormai lontani i tem-pi in cui, come pionieri digitali, ponevamo l’interesse ed il focus nello sviluppo delle infrastruttu-re o nell’interconnessione tra i PC. Oggi viviamo immersi nel digitale, interconnessi, globalmente, conti-nuamente, dando per scontato che i nostri preziosi dati vengano trasfe-riti nel modo più sicuro sui mezzi di trasporto più diversi; diamo per scontato che le infrastrutture siano costruite attorno ai nostri dati e con la sicurezza in mente durante le fasi di design. Diamo per scontato che le operazioni che effettuiamo attra-verso il nostro browser (e oggi sono moltissime, non solo la semplice navigazione) stiano viaggiando su infrastrutture intrinsecamente sicu-re. La progettazione delle infrastrut-ture e gli strumenti per la sicurezza oggi a disposizione facilitano senza dubbio lo sviluppo di infrastruttu-re più sicure, ma le dinamiche che si sviluppano dal livello DATALINK al ben più noto e familiare livello APPLICATIVO sono sempre più numerose e complesse da gestire e… prima ancora… da individuare. Sicuramente il lettore avrà in mente tecniche di attacco come Spoofi ng (a vari livelli), MITM (Man In The

Middle), Hijack (dirottamento) e così via; come non citare tecniche di attacco che sfruttano vulnerabi-lità software come EXPOIT, OVER-FLOW ed altro. Infi ne ci sono le tec-niche che fondano la loro effi cacia sul fattore “uomo”, nell’equazione della sicurezza (o dell’insicurezza in questo caso) come il PHISHING e le tecniche di SOCIAL ENGINE-ERING in generale. Decisamente tante variabili, complesse, collocate in piani completamente diversi, da tenere sotto controllo.

Se prima la sfi da più importante per i Security Specialist era riusci-re a riconoscere queste tipologie di attacco e mitigarle successivamente ricorrendo a vari strumenti, ora la sfi da si sposta anche nei campi del “controllo” e della “visibilità”. Già: controllo e visibilità. Un ARP SPO-OFING è avvenuto nella VLAN de-gli Studenti o degli Ospiti o ancora dei Consulenti, mentre un tentativo di SYN FLOODING sta avvenendo ai danni del nostro Web Server e il PC di uno degli sviluppatori che sta realizzando il nuovo sistema di no-tifi ca e-mail, nella fasi di Debug del codice di un ciclo iterativo da affi na-re, inizia ad inviare e-mail all’ester-no ponendo l’IP pubblico associato nelle antiSPAM blacklist. Mentre il Security Administrator in collabora-

zione con il suo staff sta analizzando queste informazioni, puntualmente, il dispositivo personale di un dipen-dente si collega all’Hotspot Wireless e introduce una minaccia della rete (interessante altro argomento lega-to al mondo BYOD) e sulla console degli operatori vengono visualizzate decine di altri allarmi. Questo non è uno scenario degno del nuovo quar-to capitolo della Matrix saga, ma spesso, la quotidianità.

Le infrastrutture moderne sono pervase da strumenti di ogni tipo che, opportunamente confi gurati, inviano ogni tipo di informazione di log ai sistemi di log ed event mana-gement; i fi rewall non sono da meno, anzi sono probabilmente uno degli strumenti che più si presta all’invio di informazioni di log contenenti allarmi di sicurezza di ogni genere. Venire a conoscenza di questi even-ti, ed interpretarne la pericolosità nascosta, al netto di eventuali falsi positivi, è un’operazione che può ri-sultare estremamente complessa sia dal punto di vista del rilevamento che da quello della “visibilità” degli eventi stessi e dipende dalla qualità degli strumenti utilizzati (per rico-noscere le minacce, limitare i falsi positivi) e dalla qualità delle logi-che. Un massa informe di log riem-pie ogni giorno i nostri server di log, e giace nella maggior parte dei casi sui dischi per essere immagazzinata o soprascritta col tempo. Gli allarmi confi gurati sugli apparati e notifi ca-ti via e-mail o per mezzo di allarmi visivi a schermo, se non confi gurati propriamente o inviati in corrispon-denza di troppi falsi positivi, fi nisco-

Visibilità e Gestibilità, due attività vitali nel Security Auditing negli IT moderniPer raccogliere i dati corretti, al momento opportuno e notifi care con perizia ciò che veramente può costituire una minaccia occorre il prodotto giusto e la confi gurazione giusta. WatchGuard fornisce uno strumento di ‘live monitoring’ chiaro, leggibile, facile da utilizzare e confi gurare. A cura di Emilio Tonelli, Sales Engineer Sud Europa di WatchGuard Technologies

Informa Focus On

www.watchguard.it

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Page 27: EDSlan Informa 03 2013

no col diventare un boomerang: la soglia di attenzione del Security Spe-cialist si abbassa, gli allarmi a scher-mo vengono sottovalutati o comple-tamente ignorati, le mail di allarme fi niscono nella onnipresente cartella “Firewall e altri device”, ignorati per sempre. È necessario raccogliere i dati giusti, al momento giusto e notifi care con perizia ciò che vera-mente può costituire una minaccia e deve essere preso in considerazio-ne. Prima di pensare a complessi (o costosi) meccanismi per l’analisi dei log e l’interpolazione degli eventi, una buona pratica e un grande aiuto possono già giungere sulle scrivanie degli amministratori di rete e sicu-rezza semplicemente…utilizzando il prodotto giusto e la confi gurazione giusta.

Cosa mette in campoWatchGuard per aiutare i propri clienti XTM in questo particolare ambito? Diretto: fornisce uno stru-mento di live monitoring chiaro, leggibile, facile da utilizzare e con-fi gurare in combinazione con l’inte-grazione verso sistemi di log&event management syslog/SNMP driven. Parliamo del Firebox System Ma-nager - Traffi c Monitor, integrato nella software suite WatchGuard System Manager e delle funzionali-tà di log storage di Fireware OS. Il Traffi c Monitor è un potente stru-mento parte della software suite WSM inclusa nell’acquisto di qua-lunque apparato WatchGuard XTM che permette di effettuare l’analisi live di tutto il traffi co e gli eventi che stanno interessando il fi rewall in quel momento… con diverse marce in più. Osserviamone qualcuna.

La console del Traffi c Monitor è a colori e i colori possono essere com-pletamente personalizzati secon-do i gusti dell’utente e secondo, ad esempio, quelli che sono i messaggi più importanti che si vuole eviden-ziare. Ogni riga nel Monitor (che scorre continuamente e può essere messo in pausa per effettuare ana-lisi immediata) rappresenta una informazione di traffi co o un even-to ed è autoesplicativa; vengono riportate, cioè, in ogni riga tutte le informazioni di dettaglio che inte-ressano quel traffi co o quell’evento. In corrispondenza di eventi di traf-fi co, un semplice click con il tasto destro del mouse consente di lacca-re attività di diagnostica sulla sor-gente o sulla destinazione o di porre entrambe, singolarmente, in una blacklist a tempo evitando ulterio-ri connessioni. Un click con il tasto destro nel pannello del Traffi c Mo-nitor, permette di impostare notifi -che (via email, via pop-up Windows e via SNMP trap e syslog) in corri-spondenza di specifi ci eventi rilevati in combinazione con una frequen-za di ricorrenza dell’evento stesso. In altre parole: posso intercettare l’evento “ARP SPOOFING” e notifi -care questo quando si verifi ca anche solo una volta, oppure intercettare l’evento “Policy HTTP - URL vieta-to” e invece notifi care questo solo e soltanto se si verifi ca per più di un certo numero di volte in un certo pe-riodo di tempo (perché magari è un evento secondario).

Attraverso il Traffi c Monitor, inol-tre, si può accedere ad una como-da funzione di dumping del traffi co

catturato su una interfaccia e tra-sferire direttamente la cattura sulla workstation dell’operatore (senza complesse copie e spostamenti vari, direttamente dal tool): la cattura è in formato PCAP, pronta per essere analizzata con analizzatori di proto-collo… per scendere fi no all’ultimo bit di dettaglio!

A queste funzionalità, poi, si aggiun-gono quelle relative ai log che sui Firewall XTM vengono inviati sia ci-frati vero il WatchGuard Log server, sia verso un Syslog server compa-tibile, che attraverso delle trappole SNMP… magari proprio quello che vi serve per dialogare con il vostro nuovo sistema di Log&Event Mana-gement! Sempre vigili.

Informa Focus On

WatchGuard fornisce uno strumento di live monitoring chiaro, leggibile, facile da utilizzare e confi gurare

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Page 28: EDSlan Informa 03 2013

La continua e costante espansio-ne del mercato IP, grazie allo

sviluppo di applicazioni basate su questa tecnologia, rende sempre più necessaria la possibilità di poter vei-colare dati e alimentazione nei luo-ghi più diffi cili e remoti.La tecnologia PoE, che permet-te di veicolare alimentazione fi no a 30W e dati fi no alla velocità di 1000Mbps su un unico e comune cavo Ethernet fi no a 100 metri di di-stanza dalla sorgente, è sicuramente una delle tecnologie di connessione più effi ciente e fl essibile attualmen-te disponibili sul mercato. La pos-sibilità di ridurre il numero di cavi necessari al funzionamento di un dispositivo o periferica nell’ottica di ottenere il massimo livello di “igiene del cablaggio”, il costo minimo che i cavi Ethernet hanno raggiunto oggi, la semplicità nell’installazione gra-zie alla loro malleabilità e resistenza e l’affi dabilità del funzionamento, rendono questa tecnologia la scelta ideale anche spesso in alternativa alla fi bra ottica e WLAN.

LevelOne, grazie alla sua tradi-zione ultradecennale, in applicazioni IP rinnova la sua gamma di extender PoE su cavo Ethernet standard fi no a 500 metri sia con supporto allo standard 802.3af che 802.3at. Que-

sta famiglia di prodotti denominata “POR” è disponibile sia in versioni per applicazioni indoor che outdoor grazie allo chassis IP65 disponibi-le per quest’ultima. Grazie a questi prodotti non sarà più necessario in-serire uno switch o un apparato at-tivo che necessita di alimentazione esterna per ripetere per altri 100m una tratta ethernet, ma solo un ripe-titore che si autoalimenterà dal cavo stesso.

Il funzionamento è molto sempli-ce: un dispositivo PSE (che sia uno switch PoE o un iniettore PoE) in-serisce corrente elettrica in un cavo di rete (circa 15,4W nel caso in cui standard 802.3af o circa 30W nel caso in cui supporti lo standard 802.3at) che fi no a 100 metri veico-la i dati e la corrente elettrica stessa senza alcuna diminuzione di banda o aumento di latenza. Questo cavo entrerà in un ripetitore PoE LevelOne della serie POR che si occuperà, trattenendosi fi no a 2,5W di ripetere il segnale e l’alimentazione per ul-teriori 100 metri. Il funzionamento del repeater LevelOne può essere replicato in cascata fi no a 4 volte ga-rantendo dati e alimentazione fi no a 500 metri di distanza dall’origine, sia in interno che in esterno.

Nel caso del POR-1200 sarà per-tanto possibile alimentare e connet-tere una telecamera a 2 Megapixel da esterno con visione in notturna a 500m di distanza dalla fonte di alimentazione e dati senza avere ne-cessità, durante la tratta, di trovare una fonte di corrente elettrica o ti-rare della costosa e complicata fi bra ottica.

L’installazione e confi gurazio-ne è estremamente semplice e alla portata di chiunque. È suffi ciente collegare il cavo alimentato dalla sorgente PSE (switch PoE o inietto-re) alla porta PoE IN e collegare il cavo diretto verso il dispositivo o il successivo ripetitore PoE alla porta PoE OUT. Pertanto non è necessa-rio accedere a console di comando, o interfacce Web o installare software dedicati nel PC.Attualmente la famiglia di repeater PoE è composta da soluzioni indoor e outdoor conformi allo standard 802.3af, ma sono appena state pre-sentate al Computex di Taipei le nuove soluzioni PoE-Plus 802.3at in versione da interno a una porta POR-0200 e a due porte POR-0202 e relative varianti da esterno IP66 a una porta POR-1200 e POR-1202.Entro la fi ne dell’estate saranno inol-tre disponibili le versioni da interno ed esterno con supporto alla velocità Gigabit LAN e PoE-Plus 802.3at.

APPLICAZIONILe applicazioni delle soluzioni POR di LevelOne sono innumere-voli e spaziano dalle semplici espan-sioni di network al collegamento di dispositivi remoti.È possibile collegare tra di loro reti

Ripetitori PoE LevelOne, trasmissione dati e alimentazione su un singolo cavo ethernet fi no a 500m in esternoLevelOne aggiorna la propria offerta di soluzioni di “PoE repeater” allo standard 802.3at e con velocità gigabit

Informa Speciale

www.level1.it

L’INSTALLAZIONE E CONFIGURAZIONE È ESTREMAMENTE SEMPLICE E ALLA

PORTATA DI CHIUNQUE

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Page 29: EDSlan Informa 03 2013

informatiche installate in edifi ci di-stanti tra di loro qualche centinaia di metri senza ricorrere a costosi scavi per interrare fi bra ottica o l’utilizzo di ponti radio. Si potranno espan-dere collegamenti dati con estrema facilità, come ad esempio il colle-gamento di negozi alla rete interna di un centro commerciale oppure la creazione di un network provvisorio in un cantiere edile o in allestimenti fi eristici. L’applicazione più interes-sante è però quella relativa alla vide-osorveglianza IP, dove si potranno collegare e alimentare videocamere IP in interno di capannoni o in aper-ta campagna tramite solamente cavi di Ethernet, senza necessità di ali-mentazione in prossimità delle tele-camere stesse o durante il percorso fi no al centro stella.

I ripetitori POR sono già disponibili e ordinabili.

Informa Speciale

CARATTERISTICHE

Specifi che del sistema:

Alimentazione:

Standard e Protocolli:

Dimensioni:

Connettori e cablaggio:

1 x 10/100Base-TX RJ-45 PoE Input Port

1 x 10/100Base-TX RJ-45 PoE Output Port

1 x 10/100Base-TX RJ-45 LAN Output Port

PoE Power Input: 44-57 Volt

Power Consumption: 2.5W (Max.)

IEEE 802.3 10Base-T, Ethernet

IEEE 802.3u 100Base-TX, Fast Ethernet

IEEE 802.3x Ethernet Flow Control

IEEE 802.3af Power over Ethernet (PoE)

IEEE 802.3at Power over Ethernet Plus (PoE+)

Dimensioni (L x A x P mm): 195 x 160 x 95mm

Peso (g): 700 g

Grado di protezione IP65

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Page 30: EDSlan Informa 03 2013

Informa Intervista

La rapida crescita a livello globa-le dell’uso di risorse IT sta por-

tando a un aumento della richiesta di soluzioni di cablaggio per data center. Abbiamo intervistato Luca Brunco, Country Manager Italy di Datwyler Cabling Solutions, tra i maggiori player nel settore, per approfondire alcuni aspetti legati al nuovo sistema di cablaggio pro-gettato dall’azienda svizzera appo-sitamente per ambienti data center e per conoscere i servizi di enginee-ring offerti da Datwyler ai professio-nisti del settore.

In cosa consiste la soluzione per data center sviluppata da Datwyler?Si tratta di una soluzione in fi bra ottica pre-assemblata plug-and-go per il cablaggio ICT in ambiente data center. Questa soluzione offre ai progettisti, agli installatori e agli operatori, un livello di fl essibilità e di attualità nel tempo estremamente alto quando si installano o si espan-dono infrastrutture di cablaggio nei data center. I componenti di questa soluzione, tutti di alta qualità e per-fettamente compatibili tra di loro possono essere combinati secondo ogni necessità permettendo l’im-plementazione di un’infrastruttura

aperta e indipendente dalle solu-zioni hardware eventualmente già presenti.

Il nuovo sistema di cablaggio per data center si presta anche ad applicazioni future, con ve-locità più elevate?Certamente, con questa soluzione diventa semplice un’eventuale futu-ra migrazione verso applicazioni a più alte prestazioni come, per esem-pio, Ethernet a 40/100 Gb/s e 120G Infi niBand®. Ma proprio per rispon-dere a questa domanda in modo qualifi cato, Datwyler ha predisposto il sistema per essere testato a parti-colari condizioni.

Un modo appropriato per deter-minare le performance di un sistema è misurare il Bit Error Ratio (BER). Tutti i link devono raggiungere una trasmissione con un surplus di BER pari a 10-12. Questa modalità di test

fornisce la migliore garanzia possi-bile che tutti i componenti del siste-ma di cablaggio lavorino in modo af-fi dabile in una “reale” installazione e che rispettino i valori limite della perdita di inserzione (IL) stabilito per i 100G – ovvero che l’utente non incorra in errori di valutazione di costi.

Nei laboratori di Datwyler è stato realizzato un test BER con-forme agli standard IEEE 802.3ba 100GBASE-SR10. Al fi ne di por-re una sfi da realistica al sistema di cablaggio, cavi trunk singoli sono stati uniti insieme utilizzando patch cords per creare un loop totale di 200 metri – due volte la lunghezza defi nita negli standard. Questo link includeva anche 10 connettori, esat-tamente 9x MTP e 1x LC (Fig. 1).

Come è avvenuto il processo di test e quali sono stati i risulta-ti delle misurazioni? Il test di Bit Error è stato effet-tuato trasmettendo 60 terabit (60,000,000,000,000 bit) di dati sui canali per un periodo di 10 mi-nuti. Il generatore di data pattern ha prodotto un segnale 231-1 pseu-do random (PRBS31), il pattern più impegnativo specifi cato in IEEE 802.3ba 86.8.2. Il limite di BER sti-pulato dagli standard IEEE è pari a 10-12, ma non un singolo bit error è stato rilevato durante questo test, anche introducendo una fi nta atte-nuazione.

A completamento delle proprie soluzioni, Datwyler eroga servizi completi di progettazione garantendo ai clienti le più alte performance, capacità di migrazione e protezione dell’investimento

Datwyler defi nisce un nuovo riferimento per il cablaggio di data center

I COMPONENTI DI QUESTA SOLUZIONE

POSSONO ESSERE COMBINATI SECONDO

OGNI NECESSITÀ

www.daetwyler-cables.com

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Page 31: EDSlan Informa 03 2013

Informa Intervista

In questo test la propa-gazione misurata per la soluzione per i data cen-ter di Datwyler era 0.43 nanosecondi (ns). Nono-stante una lunghezza del link di 200 metri questo ha signifi cato che sia la propagazione massima di 79 ns di IEEE 100G che la trasmissione più rigorosa a 0.75 ns di Infi niBand® sono state facilmente sod-disfatte (Fig. 2).

In sintesi la soluzio-ne per il data center diDatwyler ha passato il test a 100G con grande succes-so – nonostante il doppio della lunghezza del link. Con questa soluzione è possibile utilizzare fi no a dieci connettori per link, grazie all’utilizzo di cavi e componenti di elevata qualità e alla confi gurazione di con-nettori di elevata precisione. È stata rilevata una conformità al 100% con il valore massimo di BER pari a 10-12 e la perdita d’inserzione è stata si-gnifi cativamente sotto il massimo di 1.9 dB in tutte le fi bre. I limiti di pro-pagazione per i 100GbE e 120GIB sono stati soddisfatti agevolmente, anche al doppio della lunghezza del link. Questo signifi ca che persino sui 100G la soluzione per il data center di Datwyler stabilisce degli standard per i sistemi di cablaggio in fi bra ot-tica nei data center.

Cablaggio schermato e non schermato. Qual è la soluzio-ne più idonea per un data cen-ter?Il cablaggio schermato rappresen-ta il modo migliore per realizzare cablaggi atti a supportare velocità superiori ad 1Gb/s, specialmente in ambienti contenenti grandi insiemi di linee come accade nei data cen-ter.I vantaggi principali di un cablag-gio schermato per applicazioni a 10

Gb/s sono rappresentati da un costo globale inferiore e da minori rischi sul funzionamento; quest’ultimo aspetto è essenziale in ambiente data center. Con notevoli margini sulle prestazioni, non richiedono il test in campo per verifi care la con-gruenza del parametro Alien Cros-stalk e non è necessario preoccu-parsi di eventuali interazioni con il cablaggio esistente.

Inoltre, con suffi ciente capaci-tà per supportare i 40 Gb/s, il ca-blaggio schermato resterà attuale per almeno un’altra generazione. Il cablaggio schermato è quindi l’ap-proccio da preferire per i cablaggi in rame per alte prestazioni in uno

scenario in cui gli apparati 10GBASE-T si stanno rapi-damente diffondendo nei data center.

Datwyler offre anche servizi di engineering per il cablaggio di data center. Ce ne parla?A completamento delle pro-prie soluzioni, Datwyler ero-ga servizi completi di proget-tazione garantendo ai clienti le più alte performance, ca-pacità di migrazione e prote-zione dell’investimento. Se lo desiderano, progettisti e operatori di data center pos-sono ricevere il supporto ne-cessario dall’ideazione fi no alla fase di commissioning. Gli specialisti Datwyler pos-sono simulare applicazio-ni già pianifi cate e future usando modelli di calcolo, e i risultati possono essere

impiegati per creare nuovi concept fatti su misura. Ciò signifi ca che, an-che a uno stadio iniziale del proget-to, un cliente può benefi ciare della massima sicurezza e trasparenza in relazione ai requisiti dell’infrastrut-tura di cablaggio progettata. Inoltre può usare una simile soluzione per ottimizzare maggiormente i costi degli investimenti (CAPEX) e i costi operativi (OPEX).

Considerato che Datwyler è un’azienda coinvolta nei maggiori enti che stabiliscono gli standard – ISO/IEC, Cenelec e sottogruppi nazionali – progettisti e operatori di data center possono avere la cer-tezza di essere costantemente infor-mati in modo affi dabile riguardo a standard futuri.

A COMPLETAMENTO DELLE PROPRIE

SOLUZIONI, DATWYLER EROGA

SERVIZI COMPLETI DI PROGETTAZIONE

Fig. 1

Fig. 2

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Page 32: EDSlan Informa 03 2013

L’ evento taiwanese, Computex di Taiwan, è da sempre una delle

vetrine più importanti per i marchi europei. LevelOne non è da meno e ha colto l’occasione per presentare al mondo le più importanti novità che verranno commercializzate nel secondo semestre 2013.

A partire dal networking, dove LevelOne è sempre stato storica-mente uno dei brand di maggior successo nei paesi del nord Europa, per fi nire alla videosorveglianza IP, sono stati annunciati numerosi ag-giornamenti di prodotti e tecnolo-gie.

Tutta la parte di switch di rete gigabit PoE verrà aggiornata per offrire il pieno supporto allo stan-dard 802.3at. Pertanto gli switch a 8 porte GEP-0820/21/22, quelli a 16 porte come il GEP-1621 e la versio-ne a 24 porte GEP-2450 potranno offrire supporto a dispositivi e peri-feriche conformi all’ultimo standard dedicato all’alimentazione da cavo Ethernet con 30W. È stato inoltre presentato il nuovo switch PoE gi-gabit 802.3at 30W a 48 porte GEP-5070 dotato di 4 slots SFP, logica L2 e perfetto per completare l’offerta prodotti.

Particolare attenzione è stata rivolta al GSW-4876, uno switch di rete a 48 porte Gigabit e slots SFP con gestione L2 ma proposto al prezzo di un classico smart switch di caratteristiche inferiori.

Nel corso dell’anno verrà affi an-cata alla serie 4000 di media con-verter e converter chassis la nuova serie economica 2000, in grado di offrire eccellenti prestazioni e mas-sima affi dabilità ad un costo netta-mente più economico.

Molto atteso da tutti i clientiLevelOne il successore dell’access point da interno più di successo nel-la storia del brand tedesco, il WAP-6102. WAP-6101 sarà disponibile da agosto e garantendo elevate presta-zioni e il supporto installazione a soffi tto non farà assolutamente rim-piangere il suo predecessore per il rapporto qualità/prezzo.

Aggiornamenti importanti ci sono anche sul fronte della video-sorveglianza IP. In occasione del Computex sono state presentate le nuove telecamere della linea eco-nomica, dove a fronte di un prezzo particolarmente “popolare” si offro-no prestazioni elevate fi no a 5 Me-gaPixel. FCS-3052 è una telecamera dome con sensore da 3 MegaPixel, led a infrarossi per visione notturna mentre FCS-5052 e FCS-5062 sono telecamere da esterno in formato “bullet” sempre dotate di visione in notturna e con sensori da 3 MegaPi-xel per la FCS-5052 e da 5 MegaPi-xel per la FCS-5062.

In occasione dell’importante evento fi eristico di Taiwan,LevelOne ha presentato tutte le novità in arrivo per la seconda parte del 2013

Computex 2013, una ventata di novità da LevelOne

Informa Prodotti

www.level1.it

FCS-3052, LA SCELTA MIGLIORE PER LA

VIDEOSORVEGLIANZA INTERNA

La FCS-3052 è indiscutibil-mente la scelta migliore per una sorveglianza interna di 24 ore per aree come uffi ci, banche e negozi al dettaglio.

La LevelOne FCS-3052 è una telecamera di rete “Dome” a 3 megapixel con risoluzio-ne video fi no a 2032x1536. La fotocamera supporta le compressioni video H.264/MPEG-4/MJPEG, specifi che che la rendono uno strumen-to di sorveglianza effi cace e conveniente per il vostro bu-siness.

Insieme ai 12 LED infrarossi e fi ltro IR rimovibile, la FCS-3052 è ideale per la distri-buzione di immagini a basso disturbo nel buio più totale, fi no ad una distanza di 10 metri. La telecamera non ne-cessita di essere installata vi-cino ad una fonte di energia, corrente e dati arrivano tra-mite il cavo ethernet grazie alla tecnologia Power over Ethernet (PoE). E’ inoltre equipaggiata di un ingresso / uscita digitale (1DI/1DO) per allarme e sensore.

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Page 33: EDSlan Informa 03 2013

Informa Prodotti

Allied Telesis cresce nel mercato manifatturiero e industriale

Industrial Ethernet

Gli apparati Ethernet destinati all’ambito industriale operano

in condizioni diffi cili, a temperatu-re estese, possono essere sottoposti a forti vibrazioni e urti. Utilizzano corrente continua a bassa tensione, caratteristica che li differenzia da-gli apparati per reti aziendali e pre-sentano alcune funzionalità quali il supporto della topologia di rete ad anello e gli alimentatori ridondan-ti, che consentono di implementare reti in grado di superare gli even-tuali guasti, con rapidissimi tempi di recupero. L’Industrial Ethernet consente alle diverse organizzazioni di avere un maggiore controllo sulle loro macchine utensili collegate in rete. Permette l’integrazione delle macchine di produzione e delle at-trezzature automatizzate nella rete dei clienti, migliorando il provisio-ning, la gestione e il monitoraggio degli impianti.

Inoltre, la videosorveglianza di-gitale viene generalmente utilizza-ta negli ambienti industriali per il controllo e la protezione degli im-pianti. Una rete integrata di video-sorveglianza consente la raccolta di informazioni preziose, in grado di ottimizzare i processi di business e ridurre il rischio di danni alle at-trezzature o incidenti al persona-le. Questo nuovo ruolo svolto dalla videosorveglianza digitale, in con-comitanza con la crescita di Allied Telesis nel mercato manifatturiero, dimostra ulteriormente l’importan-za di Industrial Ethernet nelle stra-tegie del produttore giapponese. Le aziende manifatturiere dispongono di competenze e risorse limitate da dedicare al controllo della loro rete; allo stesso tempo, la disponibilità continua della propria rete è fonda-mentale per la continuità aziendale ed il successo del business. Allied Telesis vanta una signifi cativa espe-

rienza nella gestione della rete dei propri clienti industriali: consente loro di concentrare le proprie ri-sorse sull’attività di core business, minimizzando i costi dell’infrastrut-tura ICT e massimizzando l’effi cien-za della gestione della rete, affi data ad Allied Telesis. Questo modello è di successo per entrambe le parti: Allied Telesis può facilmente con-centrarsi sulle proprie competenze chiave (networking) e i clienti pos-sono benefi ciare della capacità di Allied Telesis di progettare, realiz-

zare e manutenere reti aziendali “di prima classe”. Il cliente non deve distogliere attenzione e risorse dalla propria attività principale, contando sulla partnership con Allied Telesis, che garantisce il funzionamento e la manutenzione dell’infrastruttura di rete industriale.

NUOVI PRODOTTI PER L’INDUSTRIAL ETHERNETAllied Telesis ha ampliato il proprio portafoglio di prodotti Industrial Ethernet per includere tre nuove serie. La prima novità è relativa a AT-IGS602SP, lo switch mana-ged Gigabit Ethernet che supporta temperature estese e offre 6 por-te 10/100/1000T e 2 porte uplink SFP combo; si passa poi alle Serie IMC100 e IMC1000, convertito-ri in fi bra, che rendono possibili estensioni dei collegamenti anche all’esterno degli edifi ci. Questi nuovi prodotti supportano la fi bra single-mode e multi-mode, così come porte Gigabit in fi bra tramite moduli SFP pluggable. Lo switch AT-IGS602SP supporta la topologia resiliente avanzata X-Ring, che permette l’im-plementazione di diverse topologie di rete sicure, comprese le topologie dual homing e couple ring, supporta-ti da funzionalità standard di Rapid Spanning Tree. Le serie IMC100 e IMC1000 e lo switch AT-IGS602SP sono disponibili in EMEA dal mese di luglio.

ALLIED TELESIS VANTA UNA

SIGNIFICATIVA ESPERIENZA NELLA

GESTIONE DELLA RETE DEI PROPRI

CLIENTI INDUSTRIALI

www.alliedtelesis.it

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Kit Nebula sono coppie di Bridge da esterno, precon-fi gurati Punto-Punto, ideali per tutti coloro che ne-

cessitano di dispositivi per link wireless pronti all’uso.“Abbiamo pensato a una soluzione che potesse essere la risposta per chi deve installare con rapidità e precisione una connessione Punto-Punto” spiega Alessandro Cam-panella, CEO Fly Communications. “In un momento di crisi economica come quello che stiamo attraversando, il Kit out-of-the-box, grazie alla sua praticità, rappresenta lo strumento ideale anche per i Professionisti che, pun-tando sulla qualità e la convenienza, vogliono differen-ziare la propria offerta affacciandosi ad un mercato in cui non operano abitualmente”. I Kit Nebula sono destinati anche a questa emergente categoria di mercato. I Bridge del Kit Nebula sono ap-parati da esterno già confi gurati con una propria chia-ve WPA2 generata automaticamente che rende il link protetto, sono dotati di antenna direttiva integrata SiSo (150Mbps) o MiMo (300Mbps) e operano sulla banda di frequenza Hiperlan/2 5GHz. Gli apparati del Kit, così come tutta la linea Nebula AF, integrano il PoE Conditioner, la nuova tecnologia realiz-zata da Fly Communications che rende gli apparati com-patibili allo standard PoE IEEE 802.3af, più affi dabili perché eliminano le sollecitazioni da sbalzi di tensione e immuni da scariche e shock elet-trici. Il Kit è completo di tutto: alimen-tatori/iniettori, staffe e breve gui-da cartacea per la prima installa-zione. Da circa 10 anni le soluzioni Nebula si distinguono per qualità e per l’ottima compatibilità con infrastrutture di videosorveglian-za e telecontrollo, garantendo una connessione wireless stabile e si-cura.

T E Connectivity è leader mondiale nel settore delle connessioni in fi bra, con una produzione di connet-

tori in fi bra ottica maggiore di qualsiasi altra azienda.A livello mondiale i provider di servizi di telecomunica-zioni stanno fornendo fi no a 100Mbps a oltre 30 milioni di case grazie alle soluzioni FTTH di TE. TE Connectivity ha installato circa 500,000 km di cavi sottomarini in fi -bra ottica che offrono una velocità di trasmissione di più di 500 terabit al secondo. Nei data center i prodotti in fi bra TE Connectivity forniscono soluzioni dall’ingresso dell’edifi cio fi no al core, sviluppando le basi per un data center fl essibile che permette una migrazione senza pro-blemi da 10Gb/s a 40 e 100Gb/s.Queste soluzioni includono piattaforme che servono a supportare la transizione in ambienti con un numero elevato di fi bre (high fi ber count environment), come la Universal Connectivity Platform e la piattaforma Ver-tical Switch Management, specifi catamente progettata quest’ultima per rispondere alle sfi de della gestione di ogni singolo cavo in switch ad elevata densità con confi -gurazione a schede ad orientamento verticale.Il sistema di canalizzazione per fi bre ottiche più completo del settore, FiberGuide, fornisce una soluzione per conte-nere gli elementi di collegamento del data center.TE Connectivity fornisce una gamma completa di con-nettori in fi bra sia per applicazioni data center che LAN, incluso il sistema preterminato MPO a bassa perdita di inserzione, MPOptimate, e offre inoltre fi bra ottica sof-fi ata per applicazioni campus e backbone. Considerando che i clienti sono alla ricerca di soluzioni sempre più “green”, TE Connectivity può offrire la solu-zione Optical LAN quale opzione innovativa per ridurre i consumi energetici delle reti LAN.

TE fornisce una vasta gamma di soluzioni in fi bra ottica per applicazioni data center e LAN

TE Connectivity, leader mondiale nel settore delle connessioni in fi bra

Informa Prodotti

www.te.com/enterprisenetworks

La dotazione completa per un’installazione da Professionista

Kit preconfi gurati punto-puntoadatti a tutti

www.fl ycommunications.net

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Page 35: EDSlan Informa 03 2013

Per garantire reti campus agili e focalizzate su applicazioni e

servizi, oggi sempre più necessarie alle aziende, Brocade ha realizzatoBrocade HyperEdge Architec-ture, un approccio evolutivo alla progettazione delle reti campus. Au-tomatizzando e semplifi cando la rete di campus, creando un’infrastruttu-ra wired e wireless olistica, Brocade HyperEdge Architecture permette alle aziende di trarre i massimi van-taggi dai miglioramenti di produtti-vità e dai maggiori margini competi-tivi offerti dalla mobilità, dai servizi cloud e dalle nuove applicazioni. Brocade rende disponibili le fun-zionalità di Brocade HyperEdge già annunciate lo scorso anno, tra cui i Servizi Distribuiti e la Gestione Con-solidata, unitamente all’ampliamen-to del portfolio di prodotti dedicati alle reti campus wired e wireless. Le nuove funzionalità HyperEdge includono oltre la gestione centra-lizzata degli access point (AP), il for-warding distribuito degli AP, e i link active-active all’interno dei domini HyperEdge singoli e scalati, anche la modalità ”mix & match” stack e i servizi distribuiti.Elemento centrale della vision The Effortless Network, BrocadeHyperEdge Architecture garantisce livelli senza pari di agilità e auto-mazione di rete. Permette di crea-re un ambiente campus in grado di scalare velocemente e facilmente e rispondere così alle richieste di maggiore mobilità degli utenti, for-nendo accesso istantaneo a servizi e applicazioni. Brocade amplia ulteriormente il proprio portfolio di soluzioni di net-working campus con novità nell’am-

bito degli switch, degli AP e dei con-troller wireless. Tutte queste nuove piattaforme sono progettate per sca-lare e supportare i nuovi standard come 802.11ac.

TRA LE NOVITÀ TROVIAMO LO SWITCH BROCADE ICX 6430-C COMPACTE’ un dispositivo completo con un design compatto, che permette con-sumi di energia minimi e ventole più silenziose. E’ la versione a 12 porte del noto Brocade ICX 6430 instal-lato presso centinaia di clienti del settore enterprise, education e sani-tario: lo switch Brocade ICX 6430-C fornisce funzionalità di classe enter-prise con un fattore di forma ridotto. Ideale per aule, stanze di ospedali o uffi ci pubblici, Brocade ICX 6430-C

garantisce tutte le caratteristiche di sicurezza e perfomance offerte dagli switch Brocade ICX standard. Le funzionalità e i servizi avanza-ti degli switch campus premium sono estesi agli switch entry-level all’interno di un unico dominio HyperEdge, fornendo intelligenza a tutti gli utenti e a tutte le porte dei dispositivi a un costo per porta drasticamente ridotto. Gli switch campus premium Brocade ICX possono essere aggiunti negli stack Brocade ICX esistenti in un dominioHyperEdge in qualsiasi momento, per effettuare l’upgrade del livello di servizio dell’infrastruttura di rete, garantendo una protezione degli in-vestimenti senza pari.

www.brocade.com

Informa Prodotti

Consumi di energia minimi e ventole più silenziose per il nuovo switch ‘Compact’ con funzionalità di classe enterprise

Brocade arricchisce il portfolio prodotti con il nuovo switch compattoBrocade ICX 6430-C

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Page 36: EDSlan Informa 03 2013

Informa Intervista

Nessun’altra azienda offre una gamma di prodotti tecnologi-

ci e servizi paragonabile a quella di HP. Grazie alla sua esperienza e al suo know how, HP è in grado di aiu-tare le aziende a risolvere i problemi e le sfi de quotidiane e a realizzare le loro possibilità, aspirazioni e pro-getti. Abbiamo intervistato Massi-mo Palermo, Country Manager HP Networking Italy, per capire qual è il nuovo ruolo della rete, qua-li sono i trend tecnologici in atto e quali le sfi de che si pongono oggi ai responsabili IT.

Che evoluzione stanno avendo i data center?Stiamo osservando un rinnovato in-teresse verso la centralità della rete all’interno della nuova concezione del data center. Sotto la spinta di trend tecnologici come Cloud e Mo-bility, la rete diventa sempre più il link vitale tra le applicazioni/servizi che offre il Cloud e chi usufruisce di questi servizi in mobilità. Si parte quindi dalla necessità di progetta-re adeguatamente la rete altrimen-ti il data center del futuro rischia di nascere monco. C’è una grande pressione sul data center oggi, do-

vuta al proliferare dei big data che continuano a crescere come volume e necessitano di maggiore velocità di accesso, oltre che dall’esplosione del numero di applicazioni; non dimen-tichiamo infi ne la spinta della vir-tualizzazione che non si è esaurita. Oltre alla Mobility, c’è poi il fenome-no dei social network.

Quindi il data center diventa il ful-cro di tutte queste pressioni ed esi-genze, che dal punto di vista del business si traducono in necessità di erogare servizi con più fl essibilità e dal punto di vista infrastrutturale nell’avere sicurezza, fl essibilità, sca-labilità, capacità computazionale. In tutto questo contesto la rete deve diventare più dinamica e fl essibile perché vi si appoggia l’accesso a tut-te le applicazioni.

Quali sono i trend maggiori? C’è un’esigenza sempre maggiore di consolidamento del numero dei server nei data center stessi, sia nei clienti privati che pubblici. Digitalia parla di 4.000 data center da con-

solidare prima possibile in un’ottica Cloud e confederata. Per garantire fl essibilità ma anche per ridurre ba-nalmente i costi, le organizzazioni hanno sempre più bisogno di cen-tralizzare le risorse informatiche, ridurre il numero di data center fi si-ci, o ridurre tutte le sue componenti fondamentali per una minore occu-pazione di spazio, una minore power consumption, ecc. Servono meno data center ma con una velocità e una larghezza di banda superiore, per deliberare più servizi e accede-re a dati maggiori. Anche i modelli di traffi co all’interno del data center stanno cambiando direzione: prima c’era il fl usso dal server core fi no agli utenti, ora invece si va verso un traf-fi co orizzontale, ossia un traffi co fra le applicazioni. Bisogna tener conto anche di questo nella progettazione della rete e di un data center: ormai i contorni dei data center e dell’im-presa sempre più indefi niti

L’evoluzione in atto è quella di un’offerta IT che permetta di ero-gare un numero di servizi maggiori, sempre più on demand, in real time. Sulla rete e nel data center insistono più device (tablet, smartphone, mac-chine aziendali ecc.), più contenuti, più applicazioni di tipo business ma anche end user: il tutto si traduce in una richiesta di accesso sempre più on demand.

Quali sono le principali richie-ste da parte dei clienti? I nostri clienti ci girano le richieste

L’infrastruttura di rete torna prepotentemente al centro della programmazione e degli investimenti delle aziende

Reti pronte per le nuove applicazioni

LA RETE DEVE DIVENTARE PIÙ

DINAMICA E FLESSIBILE PERCHÉ

VI SI APPOGGIA L‘ACCESSO A TUTTE

LE APPLICAZIONI

risponde Massimo Palermo, Country Manager HP Networking Italy

www.hp.com/it/networking

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Page 37: EDSlan Informa 03 2013

Informa Intervista

che arrivano loro di ‘fare di più con meno’ (do more with less), quindi chiedono fl essibilità nella capacità di dimensionamento e di erogazione dei servizi. Chiedono anche sempli-fi cazione, perché loro stessi si trova-no a gestire un ambiente sempre più complesso e dinamico dove l’essere vincolati a un solo vendor comporta rigidità: serve un’architettura aper-ta e una maggiore libertà di scelta nell’implementare soluzioni. Vo-gliono quindi soluzioni più semplici e più convergenti, concetti che HP Networking sta portando avanti da tempo proprio nell’ottica di creare architetture convergenti. La fl essibi-lità poi porta con sé anche i concet-ti di scalabilità e sicurezza che HP Networking garantisce appieno.

Quali sfi de si pongono ai re-sponsabili IT nell’affrontare la necessaria trasformazione del data center in uno strumento al servizio delle strategie e del-le attività di business dell’im-presa?Sul responsabile IT oggi c’è grande pressione. Fare di più, in modo più dinamico, in un ambiente più com-plesso, comporta per il responsabi-le IT maggiore responsabilità e la richiesta di una più elevata profes-sionalità. Serve stare al passo con le richieste mutevoli del business, oggi in balia di Byod, Mobility, consu-merizzazione dell’IT. Se pensiamo a noi stessi, mediamente abbiamo 2-3 device che portiamo con noi e vor-remmo sempre connessi. Il network manager o responsabile IT ha quin-di un ruolo chiave e critico all’in-terno dell’organizzazione, anche se a volte si trovano a gestire queste complessità senza gli strumenti o il budget che servirebbe per affrontare le sfi de che si pongono nell’azienda. Il treno però è già partito e se non ci si sale, si può solo rincorrere. Dai mezzi e dall’apertura che le azien-de metteranno a disposizione nei confronti dei nuovi fenomeni come BYOD e Cloud, dipende la capacità di stare al passo con i nuovi tempi

del business. Il responsabile IT deve raccogliere e affrontare le sfi de: ha un ruolo centrale e critico in un am-biente dinamico, deve sapersi adat-tare a una rete sempre più complessa e deve poter garantire un’esperienza utente ‘semplice’.

Il 2013 è stato indicato come l’anno delle Software Defi ned Network (reti defi nite tramite

software). Secondo le previ-sioni di IDC, questa tecnologia crescerà vigorosamente nei prossimi anni, raggiungen-do una quota di mercato di 3,7 miliardi di dollari entro il 2016. Qual è il suo parere?Come HP Networking crediamo molto nelle SDN. A volte ci sono trend che sono solo una moda. L’SDN non è un trend di passaggio,

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ha riportato la rete al centro della programmazione e degli investi-menti dell’azienda. Di solito la rete era messa al terzo posto e veniva dopo il dimensionamento server e storage. Oggi invece si assiste a una nuova centralità e dignità della rete. I clienti ci chiedono semplifi cazione, fl essibilità ma anche libertà di scel-ta: l’SDN può rispondere a queste 3 esigenze. Le reti SDN possono di-ventare l’abilitatore di una maggiore agilità. Le vecchie reti per come era-no concepite non permettevano la scalabilità richiesta dai nuovi trend tecnologici: le reti SDN promettono di fornire proprio questa fl essibilità. Permettono di focalizzarsi meno sul-la parte infrastrutturale e di più sul-la parte dell’erogazione dei servizi e sulle applicazioni; in più è applica-tion indipendent, un layer indipen-dente; va oltre le rigidità classiche del network, va oltre la gestione del-la confi gurazione manuale dei devi-ce. È una rivoluzione enorme al pari della virtualizzazione dei server. Ne deriva una grande libertà che porta oltre alla fl essibilità anche benefi ci dal punto di vista economico. Come HP Networking abbiamo già circa una trentina di switch abilitati con protocollo open fl ow.

Gli accessi wireless stanno di-ventando sempre più frequen-ti nelle aziende, sono parte in-

tegrante del fl usso di lavoro. In primo piano c’è l’utilizzo di sistemi mobili che rendono inadatte le reti wireless instal-late negli ultimi anni per uti-lizzi non critici e comporta per le aziende un ripensamento dell’infrastruttura di networ-king che ora deve essere a mi-sura di bring your own device. In che modo HP supporta il crescente volume di iniziative bring your own device che im-pattano sulle risorse IT e sul lavoro in azienda? L’evidenza quotidiana conferma che il BYOD è ormai un fenomeno con-solidato. Non si può più evitare. I dispositivi mobili rappresentano ciò che i PC sono stati alla fi ne del se-colo scorso. Un rapporto di Eurostat (che ha fotografato le imprese eu-ropee nel 2012) dice che in Italia il 47% delle imprese fa uso di disposi-tivi mobili, nel 92% dei casi li usano per la posta e per accedere a inter-net in mobilità. Gartner prevede che il tasso di adozione di smartphone e tablet crescerà del 50%, fi no a 4.5 miliardi di device connessi alla rete entro il 2015.

Se le imprese non pianifi cano adeguatamente rispetto a questo fe-nomeno è un problema. Oggi la mo-bilità spinge a un accesso wireless alla rete come modalità preferita e

Gartner prevede che la crescente pressione di device collegati renderà obsolete le reti pianifi cate solo pochi anni fa.

HP ha presentato una soluzio-ne completa di unifi ed networ-king a misura di bring your own device, in grado di rende-re la rete più semplice, scala-bile e sicura. In cosa consiste?HP ha presentato la soluzione BYOD (acronimo di Bring Your Own Device) che rappresenta un modo semplice, scalabile e sicuro con cui un’azienda può consentire ai propri utenti di accedere alla rete e alle ap-plicazioni aziendali dai propri lap-top, tablet o smartphone.

Sfruttando la gestione unifi cata delle reti wired e wireless tramite la piattaforma HP Intelligent Manage-ment Center (IMC), l’IT può accet-tare, gestire e monitorare gli utenti, i dispositivi e il traffi co sulla rete, sia nel caso in cui l’utente sia un dipen-dente, un fornitore oppure un ospi-te, sia che il dispositivo sia collegato alla rete cablata oppure in modalità wireless. IMC oltre a garantire l’accesso alla rete in base all’identifi cazione del dispositivo offre una soluzione com-pleta che comprende l’applicazione delle policy e la gestione convergen-te della rete. Inoltre, la soluzione HP BYOD consente di ottimizzare l’allocazione delle risorse di rete e di rispettare i requisiti normativi.

HP si propone l’obiettivo di aiu-tare le aziende ad affrontare con suc-cesso il paradigma del BYOD. Grazie a un’esperienza decennale sia in am-bito hardware che software, HP è in grado di offrire un approccio unico e integrato per rendere il BYOD una soluzione vincente sia dal punto di vista tecnologico che del business.

Informa Intervista

Una schermata di HP Intelligent Management Center

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Page 39: EDSlan Informa 03 2013

Grazie all’estesa gamma di soluzioni in fi bra, partner e clienti Allied Telesis possono facilmente sviluppare reti coprendo ogni esigenza

Soluzioni End-to-End in fi bra

La richiesta di soluzioni di rete end-to-end in fi bra è in crescita

costante. Le ragioni di questa cresci-ta sono molte, ma le più importanti sono la sua sicurezza e resilienza in-trinseca e il basso impatto ambien-tale, oltre ai vantaggi economici for-niti dalla lunga durata del cablaggio in fi bra ottica e dal sempre crescente costo del rame.

La fi bra è sicuramente una tec-nologia “verde”. Il suo impiego ridu-ce la distruzione di risorse naturali (emissioni di gas serra, emissioni di anidride carbonica), consentendo un notevole risparmio di energia e riducendo il costo degli investimenti (capex) e le spese operative (opex).L’invio di dati su cavi in rame richie-de molta più energia rispetto a quel-la necessaria per inviare un segnale su fi bra. Inoltre, le architetture di rete in fi bra sono meno comples-se, presentano un minor numero di nodi e un ciclo di vita più lungo dell’infrastruttura, in quanto i cavi in fi bra ottica non subiscono nessun deterioramento. Con un’esperienza di oltre 25 anni nella progettazione e realizzazione di soluzioni in fi bra all’avanguar-dia, Allied Telesis vanta la gamma più ampia del settore. Dal server o dal PC della scrivania al core della rete, dall’abitazione al central offi ce del service provider, le soluzioni di Allied Telesis soddisfano ogni esi-genza.Per le imprese e il loro business, imprescindibili sono l’ampiezza di banda, la sicurezza e il valore della rete. La banda è di vitale importan-za, poichè i nuovi utenti e le nuo-ve applicazioni richiedono sempre più spazio. La sicurezza della rete è fondamentale, in un mondo come quello di oggi in cui le infrastrutture possono essere particolarmente vul-nerabili. La fi bra da sola risponde a

entrambi questi requisiti, fornendo il valore che deve motivare qualsiasi business plan.

Una soluzione FTTD (fi ber–to-the–desk) di Allied Telesis trova svariati impieghi, presentandosi quale solu-zione ideale per le reti governative e della PA in genere e per la Sanità, in quanto ha la capacità intrinseca di bilanciare l’ampiezza di banda e le esigenze di sicurezza, con le preoc-cupazioni di bilancio.

La fi bra è ideale per applicazioni che necessitano di un elevato grado di sicurezza, per il trattamento di dati confi denziali o perfi no segreta-ti, poiché è altamente affi dabile, ol-tre ad essere immune da interferen-ze EMI/RFI. A completamento della sicurezza intrinseca della fi bra, tutti gli switch di Allied Telesis integra-no diverse funzionalità di sicurezza, compresi i fi ltri intelligenti dei dati, per garantire l’integrità e la prote-zione dei dati.Una rete FTTD può essere centraliz-zata e coprire ampie distanze (fi no a 2000 m). Ciò signifi ca un minor numero di collegamenti necessari; meno apparati di rete da gestire;

maggiore semplicità nella risoluzio-ne dei problemi e riduzione dei costi operativi complessivi.

Il consumo di dati raddoppia quasi ogni anno e la fi bra è l’unico mezzo che dispone della larghezza di banda utile per gestire la crescita dei dati anche in futuro. La possibilità di aumentare in modo esponenziale la capacità semplicemente aggior-nando gli apparati obsoleti elimina la necessità di costose modifi che per la costruzione di infrastrutture o di cablaggio.

LA FIBRA È IDEALE PER APPLICAZIONI CHE NECESSITANO

DI UN ELEVATO GRADO DI

SICUREZZA

Informa Publiredazionale

www.alliedtelesis.it

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Page 40: EDSlan Informa 03 2013

Informa Tecnologie

Jabra, in collaborazione con l’isti-tuto di ricerca Frost & Sullivan,

ha recentemente condotto uno stu-dio sul processo di implementazione delle Unifi ed Communication. La ri-cerca, che ha esaminato un campio-ne di 302 realtà imprenditoriali che hanno adottato questo tipo di solu-zioni, ha messo in luce come l’ado-zione delle Unifi ed Communication, portatrici non solo della moderniz-zazione delle infrastrutture IT, ma soprattutto di quella auspicata azio-ne rinnovatrice del modo di lavorare e fare business, sia una precisa scel-ta strategica, in grado di portare ad ampie opportunità imprenditoriali e di business.

In questo scenario, le Cuffi e e/o De-vice-audio giocano un ruolo chiave e sono in grado di vincere l’eventuale ostilità verso la nuova modalità di lavoro, se facili da comprendere e da usare.

È quanto emerge da uno studio sulle Unifi ed Communications condotto da Jabra in collaborazione con Frost & Sullivan su 302 realtà imprenditoriali

Per le imprese le UC sono una precisa scelta strategica

www.jabra.com

In qualità di leader nella produ-zione di dispositivi per le comunica-zioni a mani libere, Jabra ha investito e sta investendo molto proprio nella progettazione di soluzioni – cuffi e, auricolari, speakerphone – in grado di agevolare il processo di adozione delle UC, garantendo qualità audio, ergonomia, semplicità di utilizzo e un design sempre innovativo.

Ne sono un esempio Jabra Mo-tion, Jabra Supreme e Jabra Speak 510. In particolare, il nuovo Jabra Motion è un auricolare con tecnologia Blue-tooth 4.0 e HFP 1.6, concepito per soddisfare al meglio le sempre mag-giori esigenze del crescente numero di lavoratori mobili, che permette di essere ALWAYS ON sfruttando appieno tutte le potenzialità delle tecnologie di UC. È il primo aurico-lare professionale Mobile dotato di tecnologia NFC per un immediato collegamento e utilizzo.

Un altro fi ore all’occhiello di Jabra in tema di UC è Jabra Su-preme UC, il primo auricolare pro-fessionale a integrare la tecnologia Active Noise Cancellation in grado di neutralizzare i rumori dell’ambiente circostante anche in ricezione; inol-tre grazie a un nano-dongle USB è utilizzabile con tutte le applicazioni di Unifi ed Communication (UC) dei maggiori player (Microsoft, Cisco, Avaya, Skype, e molti altri), così come con telefoni cellulari, smart-phone e tablet.

Infi ne Jabra Speak 510, uno speakerphone dal design compatto e premiato anche ai Red Dot Awards 2013, include la tecnologia Blueto-oth ed eleva le soluzioni di telefonia in vivavoce a un livello completa-mente nuovo, regalando una fl essi-bilità ancora maggiore agli utilizza-tori. Grazie alla sua pratica custodia è inoltre comodo per essere traspor-tato e usato in qualsiasi momento e luogo.

JABRA STA INVESTENDO

MOLTO NELLA PROGETTAZIONE DI

SOLUZIONI IN GRADO DI AGEVOLARE LE UC

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Page 42: EDSlan Informa 03 2013

Informa Tecnologie

ZyXEL soddisfa tutte le esigenze del settore Hospitality grazie a

tecnologie avanzate e soluzioni pro-gettate per adattarsi al contesto in cui devono essere inserite, fornendo accesso a internet e connettività in qualsiasi luogo siano richiesti. Il settore dell’Hospitality compren-de una grande varietà di imprese, spaziando da alberghi, centri ricre-ativi, parchi divertimento, centri conferenze, stadi, aeroporti, fi no a centri di dimensioni minori come bar, ristoranti e caffetterie. Strut-ture che si stanno impegnando a fornire servizi di qualità, per essere maggiormente competitive sul mer-cato. Offrire un servizio di accesso a Internet è certamente un elemento distintivo per la struttura, che aiu-ta ad aumentare l’attrattività e la soddisfazione dei clienti. Le solu-zioni ZyXEL per l’Hospitality sono semplici da installare e gestire e permettono la massima fl essibilità, garantendo una connessione inter-net sicura, veloce, di facile accesso e sempre disponibile.

In base alle dimensioni dell’area da coprire e al contesto di applica-zione, ZyXEL propone una soluzio-ne ad hoc, con dispositivi che vanno da Hotspot Gateway all-in-one fi no ad Access Point PoE Giga-bit Ethernet. Per spazi come pic-coli alberghi, ristoranti, caffetterie, bar, ZyXEL offre l’Hotspot N4100, con tecnologia 802.11b/g/n, in gra-do di offrire una connessione wire-less ad alta velocità verso tutti i di-

spositivi (laptop, notebook, tablet, PDA, smartphone), in modo stabile e sicuro. L’hotspot N4100 effettua il controllo d’accesso, la gestione dei profi li tariffari e dispone di tre mo-duli radio trasmittenti e tre riceventi, per assicurare la massima copertu-ra. Per una semplice confi gurazione e utilizzo, ZyXEL N4100 è corredato di stampante SP300E, con la quale fornire agli utenti le credenziali di accesso ad internet, senza la neces-sità di un PC dedicato.

Per strutture di medie dimen-sioni, è possibile integrare l’Hotspot ed estendere la portata WLAN at-traverso ulteriori Access Point, in base alla posizione degli ambienti da collegare – camere, aree interne, altri edifi ci – e al livello di servizi da offrire. Le soluzioni prevedono an-che l’eventuale integrazione con il sistema Property Management Sy-stem (PMS) di gestione alberghiera e la sicurezza fi rewall per prevenire intrusioni o uso inappropriato da parte dei clienti. Per le grandi orga-nizzazioni, infi ne, sono disponibili gli AP PoE NWA 1300-NJ, da instal-lare a muro nelle camere e sale, che offrono connessioni multiple

Le strutture del settore Hospitality si stanno impegnando a fornire servizi di qualità, per essere maggiormente competitive sul mercato

Connettività senza limiti con le soluzioni ZyXEL dedicate all’Hospitality

(Gigabit Ethernet, Wi-Fi e telefo-no), supporto 11n e gestione WLAN centralizzata. Nel caso di strutture alberghiere distribuite sul territo-rio, ZyXEL consente di ottenere non solo connettività ad alte prestazioni, ma anche sicurezza avanzata con fi -rewall, Intrusion Detection/Preven-tion e anti-virus e scalabilità fi no a 240 Access Point.

ZyXEL supporta le strutture di Hospitality nel loro percorso di crescita, creando nuovi punti di forza e leve strategiche per aumentare la fi delizzazione dei clienti. E l’innovazione diventa business

www.zyxel.it

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EVERY CONNECTION COUNTSSMARTER DATA CENTER INFRASTRUCTURE

te.com/enterprise-euEVERY CONNECTION COUNTS

Page 44: EDSlan Informa 03 2013

www.teldat.com

Informa Tecnologie

Teldat presenta una nuova solu-zione conveniente che potenzia

il segnale all’interno di un edifi cio e garantisce un backup wireless ad alte prestazioni. I router sono comu-nemente ospitati nella sala server o in un armadio con scarsa copertura del segnale mobile: i Teldat 4Ge e Teldat 3Ge si collocano dove è pre-sente la migliore copertura e for-niscono un servizio wireless WAN 4G/3G al router aziendale. Uno sce-nario di backup non necessita di ul-teriori cavi coassiali o repeater.

Un backup wireless WAN è più vantaggioso rispetto a quello ISDN o DSL (ADSL, ADSL2 +, ecc.) dove sia la linea principale che quella di backup operano su una linea fi ssa. Quindi, se la linea non è disponibile, nemmeno quelle di backup ISDN o DSL lo sono, soprattutto quando il guasto è dovuto a danni al cablag-gio. Il backup wireless WAN, auto-nomo dalla linea fi ssa, rappresenta un grande vantaggio.

La nuova proposta Teldat per router aziendali: il Teldat 4Ge Il Teldat 4Ge è una scheda di inter-faccia esterna che fornisce connetti-vità 4G ai router. E’ un dispositivo all’avanguardia che non costringe a

Backup via connettività cellulare a banda larga LTEH/SUPA/HSDPA: mai più problemi causati da connessioni di linea fi ssa

Teldat 4G enabler: connettività e backup wireless sono garantiti

utilizzare tutti gli slot disponibili sul router.

La connessione al router avviene via EthernetIl Teldat 4Ge non è propriamente un router, ma una periferica per i router. La sua gestione è integrata nel router, in modo tale che l’intel-ligenza di servizio offerta dal router

VANTAGGI IN BREVE

RIDUZIONE DEI COSTI E UPGRADE DELLA BANDA LARGAWIRELESS PER IL BACKUP Né cablaggio coassiale, né repeater sono necessari per collegare la piattaforma di rete al dispositivo. E‘ suffi ciente il cablaggio LAN esi-stente.

NESSUNA WIC NECESSARIAI router sono abilitati per la comunicazione mobile (HSDPA / HSUPA e LTE) collegando il dispositivo 4Ge o 3Ge tramite Ethernet.

COMPATIBILE CON TUTTI I MAGGIORI ROUTERLa comunicazione basata su standard garantisce la compatibilità con una vasta gamma di router di terze parti.

GESTITO DAL ROUTERTeldat 4Ge/3Ge è confi gurato e gestito dal router. Non servono corsi o una nuova piattaforma di routing.

PREDISPOSTO PER SERVIZI CONVERGENTIPolitiche fl essibili di distribuzione del fl usso di traffi co consentono l’utilizzo effi ciente delle risorse della linea fi ssa WAN e wireless WAN (tramite Teldat 4Ge/3Ge). L’accesso wireless WAN può essere condi-viso con il traffi co voce in modelli abilitati.

SEMPLICE MIGRAZIONE ALLE PIÙ RECENTI TECNOLOGIE CELLU-LARI (HSUPA, LTE, ECC.)La tecnologia wireless WAN si evolve rapidamente e può essere ag-giornata sostituendo il 4GE/3GE e mantenendo il router e senza mo-difi che alla confi gurazione.

MASSIMA SCALABILITÀUn singolo router gestisce più dispositivi Teldat 4Ge/3Ge e consente la coesistenza di collegamenti wireless WAN indipendenti.

per la WAN su linea fi ssa sia dispo-nibile anche per la wireless WAN (WWAN). La comunicazione Ether-net tra il Teldat 4Ge e il router ga-rantisce la compatibilità con la mag-gior parte dei router di terze parti.

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Page 45: EDSlan Informa 03 2013

LO SPECIALISTA GLOBALEDELLE INFRASTRUTTURE ELETTRICHE E DIGITALI DELL’EDIFICIO

STATICI DIGRUPPI

CONTINUITÀ

UPS

Gli UPS modulari LEGRAND

hanno ricevuto da FROST & SULLIVANil prestigioso premio

Product DifferentiationExcellence award 2011

per l’area EMEA.

FLESSIBILITÀ MODULARITÀ SCALABILITÀ

Page 46: EDSlan Informa 03 2013

Le appliance 600 di Check Point sono in grado di met-tere la sicurezza più avanzata a disposizione delle

piccole e medie aziende che intendono proteggersi dalle più recenti minacce informatiche, tra cui virus, spam e siti web malevoli. Le appliance 600 offrono una soluzio-ne di sicurezza all-in-one, compatta e conveniente, con prestazioni avanzate, un throughput del fi rewall di 1,5 Gbps e un rating di 37 unità SecurityPower™.La sicurezza informatica è una preoccupazione sempre più crescente per le piccole e medie aziende. Secondo un recente report di Verizon, su 621 eventi di data breach presi in esame, quasi la metà hanno riguardato aziende con meno di 1000 dipendenti, e 193 addirittura hanno colpito realtà che contano meno di 100 lavoratori. Sem-pre più spesso, i cybercriminali prendono di mira le real-tà più piccole perché prive dei sofi sticati strumenti di si-curezza che invece solitamente le grandi aziende hanno. Le appliance 600 offrono sicurezza completa per garan-tire che i dipendenti e i dati delle piccole aziende siano costantemente protetti. Sono già dotate di funzionalità di livello enterprise, tra cui fi rewall, VPN, intrusion pre-vention (IPS), anti-virus, anti-spam, application control e URL fi ltering. In particolare, hanno le stesse avanzate funzionalità di next-generation fi rewall e threat preven-tion che si trovano sui prodotti Check Point utilizzati

dalle aziende più gran-di, come tutte le Fortune 100. Queste appliance sono fa-cili da installare e gestire anche per i non-profes-sionisti dell’IT grazie a opzioni fl essibili di ge-stione via web.

Realtà più piccole prese di mira dai cybercriminali perché prive di sofi sticati strumenti di sicurezza

La grande sicurezza per piccole aziende: nuove appliance fi rmate Check Point

Il nuovo NOYES TRM, acronimo di ‘test result mana-ger’, è una suite per PC che consente di generare un

report semplice e comprensibile all’utilizzatore fi nale, con la strumentazione di test e misura NOYES.Il report, nella versione completa, viene generato auto-maticamente con le misure OTDR bidirezionali, le mi-sure OLTS e le immagini delle ferule con test passato/fallito delle tracce analizzate. Anche con una semplice coppia di power meter e sorgente ottica sarà possibile effettuare una certifi cazione della tratta presa in consi-derazione; il software è in grado di valutare l’attenuazio-ne e in base alla lunghezza inserita la paragona allo stan-dard di riferimento generando un risultato con spunta verde per ‘’passato’’ o con una x rossa per ‘’fallito’’. Tra le nuove funzionalità segnaliamo la funzione ‘’bending de-tection’’: grazie alla misura con doppia lunghezza d’onda è possibile individuare una stesura anomala della fi bra o un angolo di curvatura elevato in grado di generare atte-nuazione. L’evento viene individuato e identifi cato come bending, senza la possibilità di confonderlo con un even-to non rifl essivo. La strumentazione NOYES compatibi-le con TRM comprende mini OTDR SM+MM palmari, power meter, sorgenti laser, microscopi per l’ispezione della ferula. Grazie a questo software l’installatore può effettuare una certifi cazione con un semplice banco otti-co senza nessun costo aggiuntivo e in caso di OTDR uti-lizzerà lo stesso tool.

TRM consente di generare report semplici per l’utilizzatore fi nale

NOYES TRM, il nuovo software per la gestione dei risultati OLTS e OTDR

Informa Tecnologie

www.checkpoint.com

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Page 47: EDSlan Informa 03 2013
Page 48: EDSlan Informa 03 2013

Informa Cosa c’è di Nuovo

“Non andare sempre sulla strada tracciata

perché ti condurrà sempre e unicamente fi n dove gli altri sono già stati”, questa frase di Graham Bell rifl ette per-fettamente lo spirito e l’in-tento che è alla base del rap-porto di collaborazione traPrysmian Cavi, Sistemi Italia e lo IATT – Italian Association for Trenchless Technologies - in essere già da alcuni anni. Nell’ambito di questa conti-nua collaborazione, quest’an-no è stato organizzato a Roma, presso la Sala del Chiostro del-la Facoltà d’Ingegneria Civile e Industriale dell’Università degli Studi La Sapienza in San Pietro in Vincoli, un Convegno tecnico dove l’innovazione si è espressa a tutto tondo, dal ti-tolo “Sistemi in fi bra ottica per telecomunicazioni e tecnologie trenchless: un binomio vincente”.

L’obiettivo dell’evento è stato fornire una panoramica di alcune tecnologie trenchless e mini trench oggi principalmente impiegate per lo sviluppo delle reti in fi bra ottica e delle innovazioni dei minicavi in fi bra che sono alla base delle solu-

zioni outdoor capaci di assolvere alle esigenze delle varie architetture di rete.

“Innovare è crescere”, così è stato aperto il Convegno; gli impe-gni legati agli obiettivi dell’Agenda Digitale rimarcano il ruolo strate-gico che le tecnologie no dig hanno

in questo contesto italiano nel quale è necessario realizzare ancora tanti impianti pur man-tenendo l’attenzione ai costi e agli impatti socio-ambientali.

Hanno partecipato attiva-mente al convegno istituzioni del mondo accademico, enti locali, rappresentanti sindacali, associazioni di categoria, ope-ratori delle reti di telecomuni-cazione, ma anche del mondo dell’energia, idrico, gas, auto-strade e ferrovie. Sono inter-venuti i rappresentanti delle maggiori aziende del settore che hanno illustrato i campi d’applicazione, le nuove fron-tiere dell’innovazione da supe-rare rispetto ai metodi tradizio-nali.

Prysmian Group, par-tendo da un’analisi sull’evo-luzione tecnologica della fi bra ottica (dal macro al micro), ha

descritto i sistemi di fi bra e cavo soffi ato da essa realizzati, per con-cludere con un approfondimento sulle applicazioni non convenzionali per le reti di accesso. Questi sistemi appartenenti alla suite di prodotti xsNet per le reti di accesso ‘last mile’, sono stati studiati per implementa-zioni sia urbane che rurali delle reti in fi bra ottica, e rappresentano so-luzioni su misura per tutte le parti della rete FTTH – indoor, outdoor e applicazioni POP.

Anche EDSlan tra i presenti al Convegno organizzato da Prysmian Cavi, Sistemi Italia e lo IATT volto a fornire una panoramica delle tecnologie a basso impatto ambientale e delle soluzioni innovative oggi principalmente impiegate per lo sviluppo delle reti in fi bra ottica

Sistemi in fi bra ottica per telecomunicazioni e tecnologie Trenchless: un binomio vincente

www.prysmian.it

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Page 49: EDSlan Informa 03 2013

Un unico partnerper ogni esigenza di accesso alla rete.Dalla Sicurezza al Networking, dal Wireless alla Connettività,

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Page 50: EDSlan Informa 03 2013

Piena compatibilità e forte integrazione plug&play dei telefoni snom con la soluzione VoiceOne

snom technology, produttore di telefoni VoIP per l’impiego pro-

fessionale, basati sullo standard SIP aperto, ha certifi cato la soluzione VoiceOne, soluzione open source di IP-PBX VoIP sviluppata da Compu-net, storica realtà informatica vero-nese attiva nei settori sistemistico, gestionale e di sviluppo software.VoiceOne (www.voiceone.it), en-trato recentemente nell’offerta di EDSlan, è un centralino telefoni-co VoIP disponibile nella versione Hardware+Software, solo Software e Virtual Machine per installazioni in Cloud. E’ un sistema fl essibile, capace di adattarsi facilmente alle nuove richieste, con la possibilità di integrare il sistema telefonico con il sistema informativo esistente. Quattro le versioni disponibili:VoiceOne Mini (adatta a piccole real-tà - fi no a 5 interni), VoiceOne SoHo (adatta ad uffi ci di piccole e medie dimensioni - fi no a 40 interni, con un traffi co telefonico non elevato), VoiceOne SMB (per uffi ci di medie-grandi dimensioni - fi no a 100 inter-ni) e VoiceOne Enterprise (per uffi ci in cui sono richieste performance più elevate o quando è necessario il montaggio a rack). I tagli di licenza partono da 5 utenti e arrivano alla versione con interni illimitati. VoiceOne consente la creazione di gruppi e di code di risposta, la de-fi nizione di messaggi di chiusura, la confi gurazione di risponditori au-tomatici, la gestione di chiamate/trasferimenti e di una rubrica cen-tralizzata LDAP, oltre a molte altre funzionalità evolute. A partire dalla versione SoHo è disponibile il pan-

nello per la gestione di uno o più fax virtuali, mentre nella Mini ne è am-messo solamente uno.VoiceOne è un software aperto e quindi ampiamente personalizzabile e integrabile con altri software, qua-li ad esempio gestionali, CRM ecc. A differenza di altri prodotti open source, è supportato e sviluppato da un’azienda italiana (Compu-net) in grado di erogare un supporto tecni-co e commerciale professionale.

L’integrazione con i telefoni snom per una soluzione ‘com-pleta’snom technology ha certifi cato la soluzione VoiceOne per l’utilizzo con i propri telefoni professionali. L’integrazione tra gli apparati snom e il sistema VoiceOne è facile e velo-ce: basta collegare i telefoni snom in modalità plug&play per essere subi-to operativi. Il software di autopro-visioning sviluppato appositamen-te da VoiceOne per i telefoni snom consente una confi gurazione senza problemi per usufruire fi n da subito delle potenzialità di questi apparati.

I telefoni snom sono caratte-rizzati da numerose funzioni che facilitano notevolmente la comuni-cazione aziendale, garantendo allo stesso tempo elevati standard di sicurezza. Si adattano a qualsiasi tipologia di impiego professionale: dai piccoli studi domestici fi no alle grandi aziende geografi camente di-stribuite. I telefoni IP di snom sono ricchi di funzionalità fondamentali per soddisfare tutte le odierne esi-genze lavorative quotidiane e i loro ritmi dettati dallo scambio di infor-mazioni in tempo reale, hanno un design elegante e funzionale per una perfetta utilizzabilità, performance elevate e massima affi dabilità. E per i clienti che invece hanno sviluppato la propria piattaforma (ad esempio Asterisk), i telefoni snom sono SIP standard e quindi compatibili.

PUNTI DI FORZA DELLASOLUZIONE VOICEONE:• Software aperto, ampiamente per-

sonalizzabile;• Grande semplicità di confi gura-

zione; • Facile da gestire autonomamente

(sono richieste solo conoscenze di networking di base);

• Soluzione scalabile per qualsiasi tipo di azienda (da 2-5 interni fi no a 500 interni);

• Aggiornabile facilmente alle nuo-ve esigenze;

• Integrabile facilmente con i siste-mi informativi esistenti e futuri;

• Forte integrazione plug&play con telefoni snom.

snom certifi ca la soluzione Voiceone

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Contatta EDSlan per testare gratuitamente la soluzione VoiceOne

oppure scarica una demo free di 60 gg dal sito www.voiceone.it

www.snom.com/it www.voiceone.it - www.compu-net.it

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Page 51: EDSlan Informa 03 2013

Informa Cosa c’è di Nuovo

voiceone Soho

voiceone Mini

voiceone SMB

snom M9r

snom Meeting Point

snom 710

CHI È COMPU-NET SRLLa Compu-net e’ una azienda che opera dal 1996 nell’ambito del-la consulenza progettazione e re-alizzazione di soluzioni globaliHardware, Software, Networking, ed Elaborazione Dati. Attraverso una consolidata esperienza nella risolu-zione delle più diverse problemati-che aziendali in ambito informatico, è in grado di fornire ogni servizio: dallo studio di fattibilità, alla re-alizzazione del progetto, fi no alla certifi cazione del prodotto. Grazie alla preparazione del proprio perso-nale l’azienda opera negli ambienti più diffusi sul mercato dei personal computer e dei Server, utilizzando diversi sistemi operativi quali Unix, Linux, Windows o quelli più specifi -ci per reti locali o remote.Grazie ad una equipe di consulen-ti, infatti, è in grado di assistere l’azienda nella progettazione e rea-lizzazione di sistemi informatici sia hardware che software, nell’analisi e nello sviluppo dell’organizzazione aziendale, nella realizzazione degli strumenti per il controllo e le veri-fi che dell’operatività, sia aziendale che individuale. Da sempre attenta ai problemi delle aziende, e con un occhio di riguardo per le realtà loca-li, Compu-net ha creato numerose verticalizzazioni specifi che per le di-verse realtà aziendali.Dal 2010 la divisione Callware ope-

ra nell’ambito delle nuove tecnolo-gie per le telecomunicazioni. La sua attività è focalizzata sui servizi di nuova generazione con l’ambizione di realizzare progetti che siano la voce e l’orecchio delle Aziende verso il mondo. Frutto del lavoro è la fa-miglia di soluzioni di comunicazio-ne VoiceOne: sistema fl essibile che si adatta facilmente a nuove richie-ste, con la possibilità di integrare il sistema telefonico con il sistema informativo, permettere di essere autonomi nella gestione delle comu-nicazioni.Compu-net propone una suite di Business Process Management per “la gestione effi ciente dell’impresa”. La soluzione GeCo 4CRM integrata alla piattaforma Voip VoiceOne è lo strumento per gli imprenditori che vogliono espandere il proprio busi-ness, ottimizzare le comunicazioni, promuovere la propria immagine e valorizzare le risorse umane.

CHI È SNOMFondata nel 1996 a Berlino, snom technology AG è uno dei pionieri del mercato del Voice-over-IP (VoIP). Con il suo team snom sviluppa e produce telefoni VoIP per l’impiego professionale, basati sullo standard SIP (Session Initiation Protocol) aperto. Qualità, sicurezza, interope-rabilità, design, un prezzo concor-renziale e soprattutto funzionalità

che rispondono appieno alle esigen-ze della moderna comunicazione aziendale sono gli elementi chiave di tutte le attività di snom. L’azienda dispone di uffi ci in oltre 40 Paesi, di una solida rete di partner commer-ciali e collabora direttamente con carrier telefonici, internet provider e partner OEM.Tra i vantaggi dei prodotti snom vanno annoverate interoperabi-lità e fl essibilità dei telefoni, così come l’integrazione plug and play e la compatibilità con tutti i sistemi telefonici basati su SIP e con com-ponenti che includono piattaforme open source come Asterisk, SER o sipXpbx, e soluzioni proprietarie offerte da azienda quali Epygi, Pan-dora (Worksmart), Kapsch (Missis-SIPpi), Objectworld (UC Server). I dispositivi sono studiati per l’utiliz-zo professionale indipendentemen-te dalle dimensioni dell’azienda che li impiega: dall’home offi ce alle pic-cole e medie imprese e alle grandi società.

Per informazioni sui prossimi Corsi organizzati da EDSlan per la presentazione di VoiceOne contattare il n. 039-6999869

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Page 52: EDSlan Informa 03 2013

“La tecnologia Powerline è nata e si è sviluppata con devolo.

Se ora l’azienda detiene in Europa una quota di mercato pari al 60% ed è in grado di vantare oltre 17 milioni di prodotti installati è anche perché gli ingegneri di devolo contribuisco-no quotidianamente, a livello di con-sorzio internazionale, all’evoluzione di questo standard. La leadership di devolo nel mercato consumer divie-ne supremazia nell’area delle instal-lazioni business: in questo contesto completezza, affi dabilità, precisione e versatilità sono fattori predomi-nanti e indispensabili per assicurare ai propri clienti la migliore operati-vità.

I prodotti professionali didevolo non sono disponibili nelle catene della grande distribuzione o nei punti vendita di elettronica e informatica: solo gli installatori possono veicolare questa offerta. Inoltre, tutti i prodotti professionali si differenziano anche esteticamen-

te da quelli riservati al pubblico: in questo modo eventuali obiezioni re-lative a prezzo o disponibilità sono automaticamente escluse.Un esempio della sostanziale dif-ferenza tra prodotti professionali e consumer è particolarmente evi-dente in dLAN® 500 AVpro UNI, il primo adattatore Powerline che, per il trasferimento dei dati, accetta tre differenti tipologie di cablaggi: quel-li elettrici tradizionali, i coassiali e il doppino telefonico. Il dLAN® 500 AVpro UNI risulta ideale per risol-vere i problemi di comunicazione tra differenti edifi ci: se ad esempio un’azienda è operativa all’interno di uno stesso blocco su più livel-li e ogni piano dispone di una rete elettrica indipendente, attraverso l’utilizzo del dLAN® 500 AVpro UNI si potranno collegare tra loro le va-rie aree utilizzando la rete del cen-tralino telefonico o i cavi coassiali dell’impianto televisivo.Il dLAN® 500 AVpro+ è stato appo-sitamente studiato per soluzioni di

networking commerciali attraverso la linea elettrica esistente. Dati, voce e video possono essere trasmessi sulla linea di alimentazione con ve-locità fi no a 500 Mbps senza alcuna necessità di investimenti in nuovi cavi per la trasmissione dati. Questo adattatore devolo integra una porta Ethernet per il collegamento di ter-minali ed è dotato di una presa a 16 Ampere con fi ltro integrato per otti-mizzare la capacità di trasmissione su rete elettrica. Il dLAN® 500 AV-pro+ mantiene fede al predecessore dLAN® 200 AVpro WPII nell’offri-re una protezione antifurto: grazie all’integrazione di un Kensington Lock, il dispositivo può essere pro-tetto da furti in maniera semplice ed effi cace.

I responsabili di devolo hanno inoltre anticipato che dopo l’estate sarà disponibile un nuovo prodot-to professionale che riprenderà il dLAN® 500 AVpro+ aggiungendo avanzate funzionalità wireless.Non resta esclusa neppure la possi-bilità di utilizzare componentistica in formato barra DIN e di operare su reti trifase: dLAN® 200 AVpro DIN-rail può essere installato in qualsiasi tipo di quadro elettrico facilitando l’implementazione di soluzioni di networking. Il segnale viene quindi distribuito sulle tre fasi, garantendo prestazioni ottimali in rete Powerli-ne.Gli installatori con devolo possono contare su un catalogo completo che comprende soluzioni in grado di soddisfare i clienti più esigenti senza porre limiti di utilizzo: dalla rete ca-blata ai sistemi wireless più evoluti (in cui il segnale raggiunge i diversi hot spot via Powerline).

Informa Cosa c’è di Nuovo

Gli installatori con devolo possono contare su un catalogo completo che comprende soluzioni in grado di soddisfare i clienti più esigenti senza porre limiti di utilizzo

Il Powerline business è solo devolo

www.devolo.it

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Page 53: EDSlan Informa 03 2013

Cabling Solutions

- Qualità superiore con ottimi margini prestazionali

- Connettori MTP ELITE ®

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- Predisposizione per la migrazione da 10G a 40/100G

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(fino a 288 connessioni in 3U)

E’ ARRIVATO IL DATA CENTRE DEL FUTURO!

DATWYLER Cabling SolutionsCabl IT S.r.l.Via Don Peruzzi, 28/F

I-36027 Rosà (VI)

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Page 54: EDSlan Informa 03 2013

Tutto il mondo ormai parla di Unifi ed Communications. Ma

quali sono realmente i vantag-gi? Con i componenti UC si crea un’infrastruttura di comunicazio-ne che migliora la raggiungibilità dei dipendenti, velocizza i processi e ne aumenta l’effi cienza grazie a funzionalità quali Presence, Chat,Application-Sharing, Videotelefonia o Videoconferenza, Voicemail e Fax. Vediamo le principali caratteri-stiche dell’innovaphone PBXVersione 10.

L’UC-Client myPBX ora è dotato anche di una soluzione divideotelefonia.

Funzioni di telefonia: a di-sposizione funzioni quali selezione, riaggancio, attesa, parcheggio, con-ferenza a 3, attesa alternata, trasfe-

rimento, inoltro di chiamate, pick-up.

Lista dei preferiti: per visua-lizzare in un colpo d’occhio i contat-ti, la loro raggiungibilità, con la pos-sibilità di chiamata diretta o chat.

Presence con Microsoft Offi ce Integration: permette di impostare in myPBX la propria pre-senza. Si ha così sempre sott’occhio una panoramica sulla raggiungibi-lità grazie all’Exchange Calendar Connector e alle informazioni di disponibilità tratte dal calendario di Outlook.

Ricerca LDAP: è possibile fare una ricerca in una banca dati LDAP senza un ordine particolare inseren-do il nome, il nome della società o il numero di telefono.

Elenco cronologia: grazie all’innovaphone Reporting, si ottie-ne un elenco delle chiamate registra-te nella lista cronologica di myPBX. E‘ possibile chiamare i contatti, ini-ziare una chat o inserirli nella lista dei preferiti.

Chat e Application Sharing: per l’inizio di una chat, si aggiungo-no i partecipanti tramite la lista dei preferiti o ricerca LDAP. Una chat di gruppo consente di fornire informa-zioni contemporaneamente a tutti gli interlocutori.

Videotelefonia: il collega-mento video viene stabilito auto-maticamente. Anche le conferenze a 3 sono possibili senza MCU. Con la V10, la videotelefonia desktop è semplice: bastano un innovaphone PBX, un UC-Client myPBX (V10) e un telefono IP, una webcam e un PC con Windows 7 o superiori.

Soluzione Fax: invia i fax da Outlook. Un innovaphone Gateway si tramuta in Fax Server. Tutto ciò che serve è un Gateway della serie 10 (IP6010, IP3010, IP0010 o IP810) o una innovaphone Virtual Appliance (IPVA + VMware) e una Linux Ap-plication Platform.

Voicemail: permette di lascia-re messaggi vocali al chiamato che verrà informato tramite una segna-lazione di Message Waiting (lampa-da o testo/icona sul display del tele-fono) o con una e-mail di notifi ca.

Informa Attualità

www.innovaphone.com

L’UC-Client myPBX è stato completamente rinnovato e ora è dotato anche di una soluzione di videotelefonia

innovaphone PBX: le Unifi ed Communications punto focale della nuova versione V10

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Page 55: EDSlan Informa 03 2013

© 2013 Brocade Communications Systems, Inc. All Rights Reserved. Brocade and the B-wing symbol are registered trademarks of Brocade Communications Systems, Inc. Other brands, products, or service names mentioned may be trademarks of their respective owners.

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Page 56: EDSlan Informa 03 2013

Informa Attualità

www.estos.it

O rmai è da quasi 5 anni che sen-tiamo parlare di Unifi ed Com-

munications; come sempre i termini di moda vengono abusati e a volte utilizzati per identifi care soluzioni che di Unifi ed hanno poco o nulla.ESTOS vanta un’esperienza nel set-tore di oltre 15 anni e ha visto nasce-re e crescere il concetto di Comuni-cazioni Unifi cate. L’azienda è stata ed è tuttora pioniere nelle tecnologie standard, a basso impatto prestazio-nale ed economico, e che aprono il mondo della comunicazione alle terze parti senza vincoli tecnologici proprietari.

Lo scopo fondamentale del-le Unifi ed Communications non è quello di mettere semplicemente assieme i media utilizzati, ma di fondere le Comunicazioni aziendali con le nostre operazioni quotidia-ne. La telefonata di assistenza del cliente, il colloquio con il fornitore, la richiesta di un’offerta, sono tutte lavorazioni che eseguiamo quotidia-namente e il cui unico collegamento con il mondo della comunicazione siamo noi. Noi con il nostro telefo-no su cui componiamo il numero, noi che ricordiamo a chi appartiene quello strano prefi sso che ci chiama, noi che trascriviamo su carta le in-formazioni ricevute o da inviare.

Tutto questo può essere migliorato e reso parte integrante del cosiddetto Flusso Lavorativo.Grazie a ProCall Enterprise, MetaDirectory e agli altri mo-duli software ESTOS, la Colla-borazione e la Comunicazione intra e inter aziendale non è mai stata così semplice e intu-itiva.

Grazie alle soluzioni ESTOS, problemi comuni come non avere informazioni dettagliate sul chia-mante, possedere molteplici rubri-che telefoniche sparse e disallineate o non sapere se e da chi quella tele-fonata è stata gestita, possono esse-re risolti rispettivamente:• Avendo a disposizione, in maniera

automatica, le informazioni con-tatto ancora prima di rispondere a una telefonata. Tali informazioni saranno quelle che servono a voi durante la gestione di una norma-le conversazione lavorativa. Tipici esempi sono: se esiste un blocco amministrativo verso il contatto, che volume d’affari quest’ultimo ha generato? che attività tecniche ha in sospeso?

• Allineando tutte le rubriche in un unico e consistente database sem-plice da popolare e aggiornare.

• Avendo un database delle telefo-nate centralizzato e poter quindi essere in grado di accedere, ad

esempio, allo storico delle tele-fonate di un singolo contatto ri-spetto a tutti i colleghi presenti in azienda.

Altri esempi possono es-sere consultati sul mini sitowww.whyestos.com che l’azienda ha appositamente dedicato alle esi-genze comunicative delle imprese italiane.

Visitatewww.whyestos.comESTOS può fornirvi le soluzioni che state cercando insieme a tante altre funzionalità che, migliorando la collaborazione e la comunicazione in azienda, possono aiutarci a crescere insieme

Why Estos?Perché le Unifi ed Communications possono cambiare il modo in cui lavoriamo tutti i giorni

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Page 57: EDSlan Informa 03 2013

Insuperabile Sicurezza a Livello 7 con gli Application Proxy Trasparenti

Le Prestazioni UTM Piu’ Elevate del Mercato

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FIREWALL UTM

Page 58: EDSlan Informa 03 2013

N egli ultimi anni si è vista l’intro-

duzione di molti cavi cosiddetti “alternati-vi” ed “equivalenti” ai cavi Belden.Sono commercializ-zati come alternativi, tuttavia la qualità, il livello e le performan-ce generali di questi cavi possono differi-re in modo evidente da quelli offerti daBelden.

L’utilizzo di cavi di livello inferiore, spesso no brand e/o non approvati, possono portare a seri malfunziona-menti del sistema, implicando così maggiori costi di manutenzione e di riparazione.Inoltre, ancora più importante, l’uti-lizzo di cavi di bassa qualità può es-sere molto pericoloso, essendo sog-getti a rischio incendio e diffusione delle fi amme.

Secondo la legislazione sono i progettisti e gli installatori i re-sponsabili delle performance e del-la sicurezza dei cavi. Ecco perché Belden ha lanciato Cable Talk(www.cable-talk.com), un nuovo sito che mette in evidenza quali sia-no i vari aspetti da tener presenti nello scegliere un sistema di cablag-gio strutturato sicuro ed affi dabile.Nonostante il design di molti cavi industriali non sia rivoluzionario e

la tecnologia e le applicazioni siano ben defi nite, l’importanza della qua-lità e della conformità rimane un fattore critico.

Su Cable Talk si parla di diver-si fattori che infl uenzano la perfor-mance di un cavo come la presenza di fi amme e fuoco, la variazione della temperatura, le interferenze elettro-magnetiche, l’impatto meccanico, le alte frequenze, il voltaggio e la cor-

rente elettrica.Oltre ad aiutare i clienti a fare una scelta ‘informa-ta’ e consapevole,Cable Talk mette in mostra il biso-gno di qualità, di conformità e l’as-soluta affi dabilità di Belden.

Guardiamo laprima sezione (#1) di Cable-talk.com che affronta il tema del rischio di incendio alla do-

manda “Quanto è valido un sistema di sicurezza quando il suo sistema di cablaggio è una potenziale fonte di principio di incendio?”

In questa sezione (#1) diCable-talk.com, dedicata al fuoco e alle fi amme, si analizzano a fondo i cavi e vengono illustrati quali com-ponenti dei cavi sono critici e quali sono gli effetti di fuoco e fi amme su cavi sub-standard.

Si spiegano quelle che sono le minacce derivanti da cavi di bassa qualità e si dimostra come il design, l’isolamento e i materiali di rivestimento dei cavi determinino quanto effi -cace sia un cavo contro la pro-pagazione delle fi amme.

www.beldensolutions.com

Informa Attualità

Belden lancia “Cable Talk”Belden mette a disposizione un nuovo sito per scegliere in modo consapevole un sistema di cablaggio strutturato sicuro e affi dabile

L’UTILIZZO DI CAVI DI LIVELLO INFERIORE

PUÒ PORTARE A SERI MALFUNZIONAMENTI

DEL SISTEMA

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Page 59: EDSlan Informa 03 2013

Unified Communicationsby innovaphone

Informatevi sull’IP PBX del futuro:

l’innovaphone PBX è solido, snello, affidabile e

può gestire un numero illimitato di utenti e filiali.

Portate in ufficio un design vincitore di premi e mettete

in pratica le Unified Communications par excellence!

Volete saperne di più? Allora rivolgetevi, per cortesia, a:

www.innovaphone.com oppure [email protected]

L’innovaphone PBX è una soluzione di

Unified Communications per aziende di ogni dimensione.

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Informa Sotto i Rifl ettori

Oggi giorno molte aziende pub-bliche e private, oltre agli ope-

ratori di telecomunicazioni, utiliz-zano nelle loro sedi o propongono ai loro clienti sistemi di telefonia e messaggistica composti da un ele-vato numero di terminali IP-Dect o VoWiFi (Voice Over WiFi). Per loro stessa natura, questi ambienti ri-sultano particolarmente complessi in termini di amministrazione e ge-stione. Molto spesso, in mancanza di soluzioni effi caci, sia gli ammini-statori di rete, sia gli utenti, possono incorrere in disservizi, ineffi cienze e in onerose perdite di tempo.

DOWNLOAND DEL SOF-TWARE E GESTIONE CEN-TRALIZZATAFino ad oggi per effettuare un upgra-de software o modifi care i parametri di funzionamento di un terminale, l’amministratore di rete era costret-to a raccogliere l’apparato e proce-dere manualmente. Ovviamente,

al crescere del parco installato, tali operazioni richiedevano tempo e occupavano diversi addetti. Ascom, da sempre impegnata nel realizzare sistemi che aumentino l’effi cienza di chi li utilizza, ha dotato tutti i suoi terminali (DECT e WiFi) della fun-zionalità Centralized Manage-ment, caratteristica che permette di gestire tutti i telefoni in maniera centralizzata. La distribuzione sof-tware e l’eventuale modifi ca dei pa-ramentri di funzionamento vengono confi gurate attraverso l’appliance Unite CM (Connectivity Manager) e trasferite ai telefoni Over The Air (OTA). Le modifi che saranno attive non appena i terminali verrano po-sizionati nel caricatore.

MIGLIORE GESTIONE DEL SISTEMA SIGNIFICA AUMEN-TARE L’EFFICIENZAOltre a gestire la distribuzione del fi rmware (eventualmente program-mandola per una data/ora specifi ca),

Centralized Management permette di creare e distribuire template spe-cifi ci, a seconda del tipo di utente al quale sarà destinato il terminale. Ad esempio, all’interno di un’azienda o di un ospedale, gli addetti alla ma-nutezione avranno bisogno di uti-lizzare livelli di suoneria specifi ci o di automatizzare l’invio di messaggi preconfi gurati attraverso la semplice pressione di un tasto. In tutti questi casi, la distribuzione via etere di un profi lo preimpostato semplifi ca no-tevolmente le operazioni di gestione del parco terminali, aumentando l’effi cienza e riducendo i costi.

UNA SOLUZIONE INTEL-LIGENTEAnche lato utente i vantaggi offerti da Centralized Management sono evidenti. Ad esempio, i settaggi per-sonali (suoneria ecc.) possono es-sere salvati centralmente. Inoltre, non sarà più necessario restituire il terminale (per un tempo diffi cil-mente prevedibile) ogni volta che sia richiesto un aggiornamento, a tutto vantaggio della produttività. In ambienti dove i singoli telefoni sono condivisi tra più utilizzatori, Cen-tralized Management diviene pres-soché irrinunciabile. Quando l’uten-te inizia il proprio turno di lavoro preleverà il terminale dal caricatore a rack, digiterà le sue credenziali e automaticamente il suo profi lo per-sonale verrà caricato.

Ascom ha dotato tutti i suoi terminali (DECT e WiFi) della funzionalità Centralized Management per una gestione più semplice e immediata

Centralized Management: gestione centralizzata dei sistemi IP-Dect e VoWiFi di Ascom

www.ascom.com

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L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), nata nel 1988, è uno dei più im-

portanti attori mondiali sulla scena della scienza spaziale, delle tecnolo-gie satellitari, dello sviluppo di mezzi per raggiungere ed esplorare il co-smo, e supporta e contribuisce allo sviluppo della tecnologia italiana per quanto riguarda l’osservazione dello spazio. ASI è coinvolta in molti inte-ressanti e affascinanti progetti che fanno capo a diversi campi di appli-cazione: l’esplorazione e l’abitabilità dello spazio, l’astrofi sica delle alte energie, la cosmologia e fi sica fonda-mentale, solo per citarne alcuni.

Già cliente di Allied Telesis da 10 anni, basa la propria attività su diversi siti di osservazione, tra cui ricordiamo Malindi (Africa), loca-lizzazione equatoriale ideale sia per attività di lancio che di controllo di satelliti da terra, e i centri italiani di Roma, Frascati e Matera – quest’ul-timo rappresenta l’esperienza fatta con Allied Telesis. L’azienda di networking giapponese, membro dell’Associazione Spaziale Internazionale, si è infatti occupata dell’adeguamento della infra-struttura di LAN del Centro di Geodesia Spaziale - (CGS) di Matera dedicato principalmente alla geodesia spaziale e al telerile-vamento attraverso tecniche spa-ziali avanzate. Progetti e attività

fondamentali per la prevenzione di disastri ambientali, in quanto l’os-servazione della Terra permette di prevedere i grandi eventi, assicuran-do l’intervento rapido nelle aree di crisi. Inoltre, non meno importante, qui vengono misurati gli effetti del cambiamento climatico attraverso l’osservazione degli iceberg, dei ter-remoti ecc.

L’aspetto più importante del CGS è in ogni caso quello operativo: qui si svolge l’intera catena di attività, dall’acquisizione dei dati, al control-lo di qualità, all’archiviazione, distri-buzione e all’analisi tecnico-scien-tifi ca dei dati. I dati devono essere trasferiti da radio telescopi remoti, che lavorano insieme simulando un unico telescopio gigante. L’esigen-za di rinnovamento della rete del sito di Matera comprendeva anche il trasferimento di immagini teleri-levate, l’adozione di una soluzione di disaster recovery, l’accesso Wi-Fi distribuito, la possibilità di effettua-re conferenze video e voce over IP, la dotazione di un sistema di Video sorveglianza over IP.

I principali rischi che Allied Telesis ha dovuto gestire in corso d’opera sono stati quelli relativi all’interru-zione delle comunicazioni, che rap-presenta la maggiore minaccia per l’infrastruttura che elabora e distri-buisce le immagini in tempo reale. A parte l’interruzione dei servizi di rete, un guasto implicherebbe una grave perdita di dati che alimenta-no il reparto di disaster recovery di ASI, o peggio ancora l’interruzione dell’acquisizione e distribuzione di dati VLBI in tempo reale, rischiando di interrompere la catena interna-zionale di distribuzione delle infor-mazioni.

Allied Telesis è stata in grado di garantire la disponibilità continua delle operazioni di rete e l’alta resi-lienza, che sono i prerequisiti fonda-mentali per una rete di Big Data. Realizzando così una rete consolida-ta per voce, video e dati, altamente performante, dotata di massima si-curezza e scalabilità. Senza dimenti-care la semplicità di gestione e ma-nutenzione, il design semplice e il basso TCO.

Allied Telesis si è occupata dell’adeguamento della infrastruttura di LAN del Centro di Geodesia Spaziale (CGS) di Matera

Una rete di nuova generazione per l’osservazione della terra: Agenzia Spaziale Italiana

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www.alliedtelesis.it

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Per la quarta volta, l’European Multimedia Forum ha assegnato a Rohde & Schwarz Topex l’European Seal

of E-Excellence 2013 (Gold Award) per l’innovazione marketing. L’European Seal of E-Excellence è noto per riconoscere l’eccellenza e i progressi tecnologici ottenuti dalle aziende dei settori ICT e digital media con particola-re attenzione all’innovazione marketing. Assegnato ogni anno a partire dal 2003, questo premio è stato ottenuto da molte aziende che ora sono leader nei loro rispettivi mercati. “Siamo molto felici di aver vinto il premio Gold Seal 2013. Per noi questo signifi ca che tutte le energie investite nel marketing e nella promozione hanno dato i loro frutti e inoltre ci dà l’opportunità di comunicare a clienti e fornitori che siamo un’azienda forte e di cui avere fi ducia” dichiara Constantin Dumitrescu, Direttore Vendite e Marketing. La capacità di innovazione è vista come un elemento chiave per fare fronte alle pressioni del mercato e alle sfi de economiche nel business. Rohde & Schwarz Topex ha sempre cercato di unire lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia a un marketing innovativo e questo premio prova che l’azienda sta andando nella giu-sta direzione e la motiva a continuare ad oltrepassare i confi ni dei metodi tradizionali di fare business. Per stare davanti alla concorrenza e spronare una crescita conti-nua, Rohde & Schwarz Topex è infatti alla ricerca costan-te di nuovi metodi per far sì che i propri dipendenti siano più vicini ai clienti e ai prospect. “Siamo interessati ad ampliare relazioni di business a livello mondiale e voglia-mo aiutare i clienti a trarre vantaggi dalla complessa evo-luzione del mercato delle telecomunicazioni, cercando di capire i loro bisogni per proporre un’offerta varia. Ci battiamo per essere sempre fl essibili, aperti e professio-nali – dichiara Constantin Dumitrescu - e questo premio dimostra che i nostri sforzi sono stati riconosciuti.”

Il riconoscimento assegnato per la quarta volta all’azienda rumena

Rohde&Schwarz Topex ha ricevuto l’European Seal of E-Excellence Gold Award 2013

Negli ultimi anni, molte aziende hanno avviato pro-getti di consolidamento per armonizzare i propri

sistemi IT. Questo potrebbe essere un metodo per sem-plifi care l’amministrazione, ma recentemente le cose si sono sviluppate nella direzione opposta. In molte aziende infatti la nuova strategia si chiama Bring your own Devi-ce (BYOD) e consente ai dipendenti di utilizzare i disposi-tivi IT personali per lavoro. Anche se non tutte le aziende consentono l’impiego di ogni tipologia di dispositivo, gli amministratori si trovano però a dover gestire sempre più spesso una serie di dispositivi diversi.Oggi è sempre più diffi cile trovare una struttura di di-spositivi omogenea all’interno delle aziende, perché c’è la tendenza a integrare sistemi diversi, ognuno dei quali deve essere gestito e protetto dal reparto IT.Le aziende, che desiderano utilizzare diversi programmi per gestire i dispositivi e la sicurezza corrono il rischio di trascurare qualcosa, di essere infl essibili e lente. L’idea è di avere un hub centrale sia per l’amministrazione che per la sicurezza. In questo modo, una soluzione armoniz-zata di gestione e sicurezza sarà in grado di gestire anche un contesto di dispositivi eterogenei.La nuova soluzione corporate di Kaspersky Lab,Kaspersky Endpoint Security for Business, grazie ad una vasta gamma di funzionalità, aiuta le aziende a protegge-re gli asset più importanti - i dati – e consente di gestire un numero sempre maggiore di dispositivi, implemen-tando politiche di mobilità e aumentando la produttività dei dipendenti senza gravare sul personale IT. Kaspersky Endpoint Security for Business fornisce agli amministra-tori IT una piattaforma unifi cata che protegge effi cace-mente l’azienda dalle vulnerabilità introdotte da sistemi IT sempre più complessi.

La soluzione corporate Kaspersky Endpoint Security for Business permette di implementare politiche di mobilità e aumentare la produttività dei dipendenti senza gravare sul personale IT

www.rohde-schwarz.it www.kaspersky.com/it

Doppia protezione: gestione e sicurezza crescono insieme

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Huawei, azienda leader nelle so-luzioni di Information e Com-

munication Technology, presenta TE30, il primo sistema al mondo di videoconferenza ad alta defi nizione (HD) multifunzione che supporta il Voice Dial. Huawei TE30 rappre-senta una svolta fondamentale per le videoconferenze, grazie a funzio-nalità potenziate che garantiscono agli utenti una migliore esperienza d’uso. Il prodotto si installa in soli cinque minuti consentendo di ini-ziare subito una videoconferenza con qualità 1080p HD. Il nuovo sup-porto aggiuntivo per il Voice Dial è un’ulteriore prova della semplicità e fl essibilità d’uso di Huawei TE30 e rende questo dispositivo la scelta ottimale per realizzare videoconfe-renze in sale di piccole e medie di-mensioni.

Dotato di un’interfaccia agevole, il sistema TE30 di Huawei adotta un design compatto che integra video-camera, microfono e codec, assicu-rando un’installazione completa e accurata senza l’impiego di altri fi li o cavi. In base alle necessità di utilizzo dell’utente, Huawei TE30 può essere fi ssato al muro, al soffi tto o posto sul proprio televisore e dispone di ac-cesso Wi-Fi tramite il quale è possi-bile connettere il microfono e il pad di controllo. In soli cinque minuti, grazie a TE30 di Huawei, l’utente può trasformare una semplice sala riunioni in una sala videoconferenze HD senza alcuna assistenza tecnica.Grazie all’esclusivo supporto Voice Dial, TE30 di Huawei permette agli utenti di pronunciare semplicemen-te il nome del luogo della conferenza

per connettervisi. La funzione Voice Dial riconosce il comando vocale e fa partire direttamente la chiamata senza dover ricorrere al controllo re-moto o alla digitazione di comandi.TE30 di Huawei offre un’esperienza audiovisiva esclusiva con qualità vi-deo 1080p HD, dual stream 720p e standard audio AAC-LD.

Si installa in soli cinque minuti consentendo di iniziare subito una videoconferenza con qualità 1080p HD

Huawei presenta TE30, il primo sistema di videoconferenza HD che supporta il Voice Dial

www.huawei.com

Informa Sotto i Rifl ettori

Huawei TE30 riesce a garantire lo stesso livello qualitativo anche in condizioni di scarsa connessione di rete grazie alle seguenti tecnologie:

• l’high profi le (HP) H.264 e la tecnologia Motion Video Enhan-cement 2.0 brevettata da Huawei sono in grado di migliorare la trasmissione video, riducendo il consumo di banda e conti-nuando a fornire un’elevata qualità video;

• lo Scalable Video Coding (SVC) H.264 e il SEC 3.0 permettono di realizzare video conferenze fl uide anche quando si rag-giunge il 20% di packet loss;

• il sistema di identifi cazione facciale e una tecnologia a doppia velocità di commutazione garantiscono una videocomunica-zione stabile in ambienti diversi.

Grazie alle nuove tecnologie e funzionalità, Huawei TE30 costi-tuisce uno strumento innovativo per la videocomunicazione, a bassa larghezza di banda, di facile utilizzo e di grande utilità.

Huawei TE30, il primo sistema al mondo di videoconferenza ad alta defi nizione (HD) multifunzione

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ACD - Servizio Clienti Posto operatore CTI Postazione utente CTI

IP Fax Server Rubriche e servizio “Chi è?” Mobile Apps

Analisi traffico telefonico Budget Control Blocco telefoni-servizi XML

Operatore automatico Voice Mail Registratore telefonico personale

Servizi Hotel Audio Conference Bridge Audio-Video Skype Gateway

Più di 20.000 clienti in oltre 150 paesi.

www.imagicle.com

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Informa A Viva Voce

Fluke Networks presenta VER-SIV (DSX-5000 CableAnaly-

zerTM ), il nuovo sistema che si basa su una singola piattaforma per la certifi cazione degli impianti in rame e i test sull’attenuazione delle fi bre e OTDR. La defi nizione di “sistema” deri-va dal fatto che basta cambiare i moduli installati sul retro e in un attimo DSX-5000 CableAnalyzer si trasforma nel più veloce Certi-fi catore Fibra OLTS (denominatoCertifi ber® Pro, che in soli 3” effet-tua misure fi no a 120Km di distanza), oppure nell’OTDR Optifi ber® Pro(l’OTDR di Fluke arrivato recente-mente sul mercato).

DSX-5000 certifi ca in base ai requisiti di precisione più rigoro-si proposti per il livello V, indicato come futuro requisito per la Cat. 7A/Classe FA, ed effettua misure precedentemente non disponibili in un tester da campo. È quindi l’unico strumento sul mercato a rispondere ai requisiti proposti per i tester di Livello V: a 1GHz ha la stessa pre-cisione che gli altri strumenti hanno a 600MHz ed è quindi pronto per i futuri standard. Comprende inol-tre già di serie la funzionalità della misura dell’Alien Crosstalk per il 10Gb.

Progettato con il sistema di gestione ProjX™, semplifi ca la gestione dei lavori complessi. È necessario im-mettere una sola volta i dettagli dei test per un lavoro e sarà possibile modifi care i moduli o i lavori senza doverli immettere di nuovo. Potrete condividere i fi le del progetto dello stesso lavoro fra più tester. Potrete tenere traccia dello stato del lavoro per garantire che ogni collegamento venga testato. Non sarà più neces-sario tornare indietro e testare col-legamenti dimenticati o testati con limiti errati.

Questo sistema consentirà ai progettisti di programmare su un’unica macchina tutti i diversi in-terventi previsti su un impianto, di usufruire di un unico apparato, con il vantaggio per l’operatore di uti-lizzare sempre la stessa interfaccia utente ed un unico software per la gestione e presentazione al cliente delle misure effettuate.La precisione di misura, la velocità (nessun tester offre una tale velocità per così tanti test), la semplicità d’uso, la capacità di ana-lisi dei problemi, fanno sì che il ri-torno dell’investimento sia agevola-to dal risparmio sui tempi di lavoro e di ricerca guasti.

Il nuovo sistema DSX-5000 CableAnalyzerTM con design modulare è in grado di affrontare problematiche rame, fi bra, OTDR, analisi di reti cablate

Preparatevi ad eccellere con il rivoluzionario ‘VERSIV’ di Fluke Networks

www.fl ukenetworks.com

ADATTO ANCHE PER I PRINCIPIANTIL’interfaccia utente Taptive™ rende l’esecuzione dei test su qualsiasi tipo di supporto semplice come utilizzare unosmartphone.

UNA RIVOLUZIONE NEL CONCETTO DI VELOCITÀLa certifi cazione degli impian-ti in rame di Cat. 6A o classe EA viene completata in soli 10 secondi e in appena 3 secondi vengono certifi cate due fi bre a due lunghezze d’onda in en-trambe le direzioni.

MENO TEMPO PER CREARE REPORTProjX mette insieme tutti i dati dei test del lavoro e garantisce la completa esecuzione dei test corretti. Il software di gestione LinkWare raccoglie rapidamen-te tutti i dati in un singolo re-port comprensibile dai clienti.

I PROBLEMI DIVENTANO SEMPLICI DA RISOLVEREL’interfaccia utente Taptive™ è in grado di rilevare anche gli errori più diffi cili da scovare, in-clusi la localizzazione dei guasti sulla schermatura e i problemi PoE, e li rappresenta in sempli-ci diagrammi che facilitano e velocizzano la risoluzione dei problemi.

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Patton Electronics presenta due nuovi dispositivi di accesso inte-

grato (IAD) VoIP SmartNode dotati di interfaccia WAN ADSL2+ da 24-Mbps incorporata.

Il modem ADSL ITU G.992.5 integrato riduce i costi dell’apparec-chiatura, semplifi ca l’architettura di rete e ottimizza la distribuzione del servizio per i carrier-providers e le piccole-medie imprese.I nuovi IAD VoIP classe PRI e clas-se BRI di Patton uniscono l’accesso WAN ADSL alla funzionalità del ga-teway e del router VoIP in un unico dispositivo.

La soluzione unica di Patton eli-mina il costo e la complessità di un modem ADSL esterno - in aggiunta al CPE VoIP - nell’abilitazione IP dei sistemi telefonici PBX (centralini). Le interfacce d’accesso integrate ADSL presentano un’interfaccia co-mune al service provider indipen-dentemente dal dispositivo voce in uso nella sede del cliente.

“Oggigiorno l’ADSL è la tecno-logia di accesso a banda larga più popolare al mondo,” dichiara Tyler Delin, Product Marketing Mana-ger per i prodotti converged-IP diPatton. “Tuttavia, non tutti i pro-duttori di gateway PRI la includono nell’offerta. Sulla base delle nostre ricerche di mercato e del feedback dei nostri clienti sapevamo che que-sto sarebbe stato un prodotto di suc-cesso. E a giudicare dagli ordini che stanno arrivando… l’aver pensato e creato questi prodotti è stata un’ot-tima decisione del management.”

Gli utenti DSL superano i 314 mi-lioni a livello mondiale, la maggior parte dei quali usa l’ADSL. Quasi 50 milioni di porte ADSL rilasciate l’anno scorso - più di qualsiasi altro DSL. Patton è tra i primi produttori del settore IT ad offrire IADs VoIP carrier-grade PRI con un’interfac-cia ADSL integrata. La larghezza di banda ADSL in upstream può sup-portare 15-30 chiamate VoIP, il che soddisfa la maggior parte delle in-stallazioni PRI.

L’interfaccia ADSL2+ ITU G.992.5 è disponibile su IAD VoIP SmartNode 4670 BRI/FXS/FXO di

Patton che supporta da 8 a 16 chia-mate e su IAD VoIP SmartNode 4990 PRI/T1/E1 che supporta da 15 a 120 chiamate. Entrambi i prodotti sono ideali per connettere centralini tradizionali (PBX) con servizi ITSP e SIP trunking.

“I clienti possono usare queste soluzioni one-box per convertire in IP qualsiasi centralino su un ac-cesso WAN ADSL a 24-Mbps” ag-giunge Tyler. “SmartNode fornisce anche un avanzato IP routing con upstream QoS e DownStreamQoS diPatton - con il costo di proprietà to-tale (TCO) più basso del settore.”

SmartNode - come tutti i pro-dotti Patton - viene proposto con il supporto clienti gold-standard incluso e gratuito, che abbassa il TCO spesso della metà. Dove mol-ti produttori richiedono contrat-ti di supporto piuttosto costosi o tariffe orarie, Patton fornisce un supporto gratuito a vita, includen-do download di aggiornamentisoftware, senza alcun costo aggiun-tivo.

La nuova soluzione one-box di Patton elimina il costo e la complessità di un modem ADSL esterno nell’abilitazione IP dei sistemi telefonici PBX (centralini)

Patton presenta IAD VoIP SmartNode con interfaccia ADSL

Informa A Viva Voce

www.patton.com

“Giudicando dagli ordini in arrivo...produrre questi

prodotti è stata una scelta azzeccata del

management!”

Tyler Delin - Product Marketing Manager Converged IP

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www.sony.com

Magazzini, negozi, centri di distribuzione: ecco quando la videosorveglianza a 360° diventa una necessità

Le applicazioni di una videosorveglianza a 360°

Sorveglianza Intelligente a 360°

Lavorare con l’analitica in un campo visivo più ampio può portare grandi benefi ci. Impostare la rilevazione del movimento intelligente (intelligent motion detection) su una telecamera panoramica con un campo visivo di 360° dà la possibilità di generare al-larmi affi dabili quando il movimento viene rilevato. Se si stanno cercando altre tipologie più avanzate di ana-litica è possibile usare l’architettura Sony DEPA Advanced. Questa permette di confi gurare fi ltri nella telecamera per rilevare oggetti che compaiono e scompaiono, rilevare il numero di oggetti in movimento e qualsiasi oggetto che va verso una specifi ca direzione su un confi ne vir-tuale per dare il via ad allarmi.Un volta che il fi ltro viene confi gu-rato uno qualsiasi di questi trigger può generare un allarme che può far partire un video in streaming, una registrazione, etichettare un fi le di registrazione, luci o allarmi audio che possono accendersi senza l’in-tervento dell’operatore.

Applicazioni in Magazzini e Centri di DistribuzioneQuesta è un’area dove il ROI è spes-so un fattore chiave tanto quanto la necessità di una copertura di video-sorveglianza sulle merci per ridurre i furti interni. La videosorveglianza a 360° funziona bene in grandi open space come magazzini e centri di di-stribuzione, tuttavia possono esiste-re problemi di forte controluce.

In questi casi, funzionalità come View-DR in combinazione con una lente a 360° in ambienti dove è pre-sente una forte controluce o in aree con forte contrasto, possono garan-tire una soluzione fl essibile senza pari.

LAVORARE CON L’ANALITICA IN UN

CAMPO VISIVO PIÙ AMPIO PUÒ

PORTARE GRANDI BENEFICI

Informa Publiredazionale

Opzione 1: Copertura quasi completa con 3 telecamere

Opzione 2: Copertura completa con una lente a 360°

Applicazioni in NegoziIn alcuni tipi di negozi, dove gira-no somme di denaro considerevoli, una copertura di videosorveglianza globale è cruciale. Una copertura di videosorveglianza a 360° permette-rebbe di sostituire quelle tre o quat-tro telecamere presenti e ridurrebbe il numero di licenze, il cablaggio, gli UPS e le custodie.

Registrazione e Monitorag-gio con una Soluzione a 360°Registrare e monitorare con una si-mile soluzione garantisce molta fl es-sibilità. Il campo visivo a 360° può essere registrato su qualsiasi piat-taforma NVR/VMS che supporta le videocamere Sony. Può poi essere esportato come fi le AVI ed è possi-bile usare il lettore ImmerVision per rivedere i clip.

Tuttavia molti produttori in-dipendenti di software, partner di Sony, hanno già integrato Immer-Vision SDK, così possono registrare, processare il video ed effettuare il de-morphing di feed in real time. I vendor di software che hanno questa funzionalità sono Milestone, Verint, OnSSI, NUUO, Exacq technologies e Aimetis.

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L a necessità di riorganizzare lo-gisticamente la redazione del

Giornale di Brescia ha portato anche a una risistemazione dei siste-mi informativi, in primis il cablaggio strutturato, che risaliva a inizio anni Novanta.Si trattava di un sistema di Categoria 5, ormai non più in grado di soddi-sfare le nuove esigenze che sono già realtà nella realizzazione di un gior-nale, specie nel suo cuore pensante: la redazione.L’invio e la manipolazione di fi le di immagini, normalmente “pesanti” in quanto a contenuti, la necessità di uno scambio rapido delle informa-zioni e di operare con un sistema ef-fi ciente in grado di supportare altre

nuove tecnologie che si stanno af-facciando nel comparto dell’editoria (pensiamo ai giornali on-line, ai loro contenuti video e audio, alle imma-gini a colori che ormai sono una nor-ma), ha fatto in modo che Giuseppe Chiarini di IT Core, da anni gestore delle attività di manutenzione della rete informatica dell’Editoriale Bre-sciana (proprietaria del Giornale di Brescia) e Aldo Cereda, consulente esterno, suggerissero al Responsa-bile dei Sistemi Informativi, Claudio Lazzarini, di adottare un sistema di cablaggio strutturato di Ca-tegoria 6A, optando per la versio-ne non schermata di Panduit.

Questa scelta è stata guidata dall’esperienza che IT Core ha da anni con i prodotti Panduit e con la loro affi dabilità, oltre che dalle prestazioni superiori e dalla facilità di manipolazione dei componen-ti. Inoltre, Panduit è uno dei pochi marchi di cablaggio ad avere a ca-

talogo la soluzione non schermata, con un cavo che ha un diametro sen-sibilmente inferiore a quello prodot-to dai concorrenti. Il che signifi ca meno problemi nella posa e nella terminazione, canaline e tubazioni in cui installarlo più piccole, che si rifl ettono in un minor costo di for-nitura e messa in opera rispetto a si-stemi simili di marchi concorrenti.

Il rifacimento del cablaggio è stata anche l’occasione per unifi ca-re le reti fonia e dati della redazio-ne, che fi no a quel momento erano distinte tra loro, il che dovrebbe portare ad ulteriori miglioramenti, soprattutto per quanto concerne la gestione dei due sistemi, che sicura-mente sarà notevolmente semplifi -cata rispetto alla precedente.

L’INSTALLAZIONEVenendo alla parte operativa della messa in servizio del sistema, per dare continuità al lavoro dei gior-

Il cablaggio entra in redazionePer supportare al meglio le nuove tecnologie che entrano prepotentemente nelle redazioni moderne, l’Editoriale Bresciana - proprietaria del Giornale di Brescia - ha scelto il sistema di cablaggio strutturato di Categoria 6A di Panduit

Informa Case History

www.panduit.com

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nalisti si è proceduto alla ristruttu-razione per zone della redazione, realizzando un’area “polmone” in cui trasferire temporaneamente le attività della porzione di redazione soggetta all’intervento. La maggior parte dell’installazione si è svolta al di fuori dell’orario di lavoro, ma con la presenza di mobili, suppellettili e altri materiali, per cui non in condi-zioni operative ottimali. Nonostante questo non si sono avuti problemi di alcun tipo e il lavoro è stato conse-gnato entro i tempi previsti dal pia-no di esecuzione lavori.In tutto questo, il ruolo di EDSlan, distributore storico di Panduit, è stato quello di fornire tempestiva-mente i componenti necessari ad una rapida esecuzione dei lavori. Funzione che è stata espletata con successo.

RISULTATI OTTENUTIRiguardo ai risultati ottenuti, queste le considerazioni dell’utente fi nale, nella persona di Claudio Lazzarini, responsabile Sistemi Informativi dell’Editoriale Bresciana: “Vista la necessità di rinnovare arredi e im-pianti della redazione del Giornale di Brescia, abbiamo accolto il sugge-rimento di IT Core di un aggiorna-mento del sistema di cablaggio, un po’ datato e dedicato ai soli dati. In previsione di un aggiornamento de-gli apparati attivi e delle tecniche di redazione, abbiamo concorda-to con l’installatore che sareb-be stato opportuno adottare un sistema con prestazioni elevate, per non dovere ulte-riormente intervenire in tem-pi relativamente brevi per allineare le prestazioni del cablaggio con il networking. La scelta di operare per areee in modo non invasivo ha per-messo di non impattare sulla continuità delle nostre atti-vità operative, ma ha anche dato modo agli installatori di lavorare in condizioni quasi ottimali.”

Giuseppe Chiarini, Responsabile Tecnico di IT Core, spiega che “rica-blare il Giornale è stata una riprova delle nostre capacità operative in un ambiente particolare. Abbiamo scelto la soluzione Panduit perché, dopo aver ponderato diverse opzio-ni, quella di Categoria 6A da loro proposta ci è sembrata la più valida come rapporto qualità/prezzo, oltre che dal punto di vista prestazionale e di facilità di messa in opera, due caratteristiche che riconosciamo da sempre al vendor, di cui siamo in-stallatori certifi cati da anni.”

Davide Pioselli, Account Mana-ger di Panduit, bresciano di nascita e che segue da anni IT Core, ha pre-cisato: “Abbiamo concordato con l’installatore che prodotti adottare per ottimizzare il risultato fi nale. Si è preferito suggerire un sistema non schermato dovendo realizzare l’impianto in un palazzo d’epoca, di cui non si conoscevano la quali-tà del sistema di terra e le possibili controindicazioni che potevano de-rivare dall’uso di prodotti scherma-ti. Il risultato è stato all’altezza delle aspettative.”

SVILUPPI FUTURIVista la buona esperienza avuta con il nuovo sistema e l’accortez-za operativa dell’installatore, che ha permesso di non interrompere

le attività del giornale, l’Editoriale Bresciana in previsione di ulteriori interventi replicherà la formula vin-cente IT Core-Panduit-EDSlan.

IL GIORNALE DI BRESCIAProprietaria del Giornale di Brescia, che edita dal 26 aprile 1945, è l’Edi-toriale Bresciana S.p.A., l’azienda leader nel campo dell’informazione nella provincia di Brescia con pre-senza, oltre che nel settore dei quo-tidiani con il giornale più diffuso nel territorio, anche nei settori radio-televisivo, internet e pubblicitario.

IT CORE SpaNata nel 2009 dalla fusione diIntertelefonica e Tecnotel, IT Core S.p.a. vanta un’esperienza di oltre trent’anni nel mercato delle tele-comunicazioni e dei servizi IT, av-valendosi dell’operato di circa 50 collaboratori, con un fatturato di 5 milioni di Euro. La continua evoluzione verso siste-mi ad elevato contenuto tecnologico quali server VoIP, reti WI-FI e ac-cessi Wireless, consente a IT Core di essere oggi l’interlocutore altamente qualifi cato nella progettazione e for-nitura di servizi e soluzioni ICT.

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Informa Pillole di Tecnologia

eSurv, sviluppato interamente da Connexxa, permette di acquisire, archiviare e analizzare in maniera in-

telligente i fl ussi video, attraverso un’unica piattaforma software. I potenti algoritmi di analisi video che sono alla base degli Smart Plug-in di eSurv sono quanto di me-glio la tecnologia possa oggi offrire nel campo dell’ana-lisi. Attraverso gli Smart Plug-in e indipendentemente dalla marca e tipologia di telecamera, eSurv è in grado di rilevare autonomamente una vasta serie di azioni ed eventi, per aiutare aziende ed enti pubblici di qualunque dimensione, a potenziare la sicurezza:• individuare e riconoscere il volto di una persona;• effettuare la lettura della targa di un veicolo;• rilevare l’ingresso di una persona all’interno di un’area;• rilevare una o più persone che stazionano all’interno di

un’area oltre un intervallo di tempo prestabilito;• capire se il numero di persone presenti in un’area è su-

periore ad un limite prestabilito;• rilevare se un oggetto viene abbandonato e/o rimosso

all’interno di un’area.È possibile attivare più Smart Plug-in per il medesimo fl usso video e associare a ciascuno la generazione auto-matica di un allarme, come ad esempio l’invio di un’email o un SMS, o una notifi ca sull’ap-plicazione mo-bile di eSurv, a uno o più utenti prestabiliti, in aggiunta ai clas-sici allarmi visi-vi e acustici.

Con Smart Plug-in, eSurv aiuta aziende ed enti pubblici a potenziare la sicurezza

Scopri gli Smart Plug-in di eSurv, il software di videosorveglianza intelligente

Teldat presenta una nuova generazione di Access Point wireless 11n con supporto WLAN Controller e

dal design elegante. I nuovi AP forniscono connettività 11n utilizzando un unico modulo radio dual-band (2,4 e 5 GHz) o due moduli radio separati. I dispositivi con due moduli radio consentono alle reti 2.4 GHz e 5 GHz di funzionare simultaneamente. Tutti hanno velocità mas-sime PHY di trasmissione dati di almeno 300 Mbit/s, con il W2004n che rende disponibili fi no a 450 Mbit/s su ciascuno dei suoi due moduli radio.I dispositivi possono essere utilizzati come AP stand-alone o gestiti da un bintec WLAN Controller centrale. I bintec W1003n, W2003n, W2003n-ext e W2004n possono avere la funzione di WLAN Controller per ge-stire fi no a 6 AP. Per grandi installazioni WLAN con un massimo di 150 AP, è necessario un gateway delle serie bintec R o RXL.I bintec W1003n, W2003n e W2004n sono dotati di an-tenne mimo integrate per 2,4 e 5 GHz. Il bintec W2003n-ext è dotato di quattro porte per antenna esterna e può essere utilizzato sia connettendo le antenne dual-band fornite, che collegando un’antenna separata. W1003n, W2003n, W2003n-ext e W2004n sono compa-tibili con i precedenti dispositivi wireless 802.11a/b/g/h e certifi cati per il funzionamento in ambienti medici.bintec W1003n: modulo radio singolo funzionante a 2.4 o 5 GHz; mimo 2x2, 300 Mbit/s; antenne interne, PoE.bintec W2003n: due radio (2.4 o 5 GHz); mimo 2x2, 300 Mbit/s; antenne interne, PoE.bintec W2003n-ext: due radio (2.4 o 5 GHz); mimo 2x2, 300 Mbit/s; antenne RSMA esterne, PoE. bintec W2004n: due ra-dio (2.4 e 5 GHz); mimo 3x3, 450 Mbit/s; antenne integrate, PoE.

I nuovi Access Point sono adatti per applicazioni professionali in aziende di piccole e medie dimensioni

Teldat: nuovi dispositivi WLAN con supporto WLAN Controller integrato

www.connexxa.it www.teldat.com

Esempio dello Smart Plug-in

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Page 74: EDSlan Informa 03 2013

Informa Pillole di Tecnologia

Il Frost & Sullivan Global Growth Leadership Award 2013 è stato riconosciuto a Legrand in qualità

di azienda che ha dimostrato eccellenza nel conquistare il più alto livello di crescita composta negli ultimi 3 anni.La ricerca ha determinato 4 fattori chiave del successo di Legrand: strategia di crescita basata sulle acquisizioni; profonda esperienza tecnica; esemplare linea di prodot-to; differenziazione di prodotto sul mercato globale. Per Frost & Sullivan, Legrand ha “mostrato capacità strategiche e buon anticipo nella pianifi cazione per tro-varsi in posizione di forza per capitalizzare i trend del mercato UPS del 2013. A dispetto della crisi economica, obiettivi tangibili e una chiara visione del mercato degli UPS si sono dimostrati fruttuosi.

Nell’assegnare il Company of the Year Award 2013, Frost & Sullivan ha sottolineato come Legrand abbia “adottato un sistema di vendita che ha determi-nato un processo più consulenziale e informativo, così che il cliente fi nale è in grado di prendere la giusta deci-sione”. Legrand “lavora anche vicino ai suoi distributori, organizza sessioni di formazione e seminari per fornire loro le giuste competenze.” I criteri chiave per valutare le performance di Legrand nel confronto con i princi-pali competitor sono stati: eccellenza nella strategia di crescita; eccellenza nell’incremento della crescita; grado di innovazione di prodotti e tecnologie; leadership nel valore per il cliente; leadership nella penetrazione sul mercato.

Per Frost & Sullivan, Legrand “è un leader indiscuti-bile sul mercato globale degli UPS in termini di crescita complessiva, soddisfazione del cliente e penetrazione sul mercato.”

Frost & Sullivan attribuisce a Legrand il “Global Growth Leadership Award 2013” e l’“European Company of the Year Award 2013” per gli UPS

Frost & Sullivan premia Legrand per gli UPS

Con l’avvento del FTTH (Fiber-to-the-Home) il ca-blaggio dell’utente in fi bra ottica incomincia a esse-

re una realtà, almeno nelle principali città. Sempre più gestori offrono pacchetti e contenuti per connettività a 100Mb/s, velocità possibile grazie alla nuova rete in fi -bra ottica. Questi nuovi scenari si traducono in opportu-nità e nuove lavorazioni per gli installatori che, chiamati a connettere le utenze in ambienti spesso angusti dove la strumentazione compatta e portatile è fondamentale.

La nuova FSM12S di Fujikura è in grado di coniu-gare in soli 776 grammi una giuntatrice a fusione con batteria integrata, un fornelletto per l’applicazione del termo restringente e un ampio monitor ad alta risoluzio-ne per la verifi ca della pulizia e del taglio della fi bra. La costruzione completamente in metallo e con inserti in gomma antiurto la rende estremamente resistente agli urti, alla polvere e alla pioggia. È in grado di gestire con holder estraibili fi bre SM e MM con qualsiasi tipo di co-pertura e i connettori a fusione (disponibili in vari stan-dard), rendendola uno strumento versatile e utile anche per le installazioni in ambito LAN, videosorveglianza e industriale.

Viene consegnata al cliente completa di taglierina, valigia per il trasporto e vassoio porta accessori con 24 mesi di garanzia e il servizio di assistenza tecnico che ha sem-pre contraddistinto il marchio Fujikura.

Soli 776 grammi per la ‘nuova nata’ di Fujikura

Fujikura annuncia la nuova generazione di giuntatrici compatte serie FSM12S

www.bticino.it - www.legrand.it

72

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Gli armadi FCM della serie Server adottano soluzioni uniche per facilitarne la movimentazione, per au-

mentarne la robustezza senza infl uire negativamente sul peso e per semplifi care la gestione di quanto devono contenere.Per il primo punto, i contenitori Server possono essere divisi in due, in caso di problemi di trasporto o inseri-mento in ambienti angusti. In pratica, tramite la rimo-zione di poche viti, si ottengono due semi-armadi (di profondità mm 500 o 600), sicuramente più pratici da spostare e di dimensioni tali da poter transitare per la maggior parte delle porte standard.Per l’irrobustimento della struttura, senza impiegare lamiere spesse, i 4 montanti portanti sono vincolati tra loro tramite due strutture a X, una in corrispondenza del tetto e l’altra all’altezza dello zoccolo, che evitano torsio-ni al contenitore e ne aumentano la portata lorda. In as-sociazione con queste, i montanti laterali sono rinforzati tramite l’inserimento di traverse metalliche angolate.Le pareti laterali sono costituite ognuna da due pannel-li, il che permette una più facile rimozione senza grandi sforzi e l’accesso alla parte del rack interessata all’inter-vento.Lo zoccolo è sezionabile lateralmente, in modo che cana-lizzazioni e tubazioni possano entrare facilmente nell’ar-madio in cui è stata fatta la scelta di non mettere un fon-do, per agevolare l’ingresso dei cavi dal basso e facilitare la ventilazione interna naturale. Ventilazione che può di-ventare forzata, installando gruppi di aerazione diretta-mente a tetto, che è predisposto per la loro installazione e opportunamente fessurato.Altra caratteristica signifi cativa, ma dedicata solo ai rack da 42 unità, riguarda i montanti, che sono divisi in due in altezza, in modo da poter installare anche componenti con larghezze superiori a 19”.

Facilità di movimentazione, robustezza e gestione semplifi cata di quanto è contenuto per gli armadi della serie Server di FCM

Soluzioni di contenimento di grandi dimensioni

IIl nuovo box di distribuzione 3M™ PBO Tipo 1 NG è stato progettato per un uso multiplo sia da esterno che

da interno edifi cio in ambito FTTH, con la caratteristi-ca principale di poter contenere simultaneamente fi no a 48 giunzioni a fusione. Le schede del vassoio sono state pensate per venire incontro alle esigenze di gestione delle fi bre ottiche in ambito FTTH come per gli splitters. Il nuo-vo Organizer può essere equipaggiato con vassoi del tipo BPEO EVOL (4 vassoi “5” mm, ciascuno fi ssato su 1 slot oppure 2 vassoi “10” mm, ognuno fi ssato su 2 slot). Questi vassoi inoltre permettono di ospitare ogni tipo di giunzio-ni (meccaniche e fusione) e splitters ottici. La caratteristi-ca principale rimane la sua versatilità: può essere infatti collocato in pozzetto o come sistema di distribuzione fi bra montato a muro o su palo senza la necessità di utilizzare staffe aggiuntive.

Contenuto del prodotto standard:• BMX 7 coppie con coperchio incernierato;• Sistema BPEO con 4 slot per contenere i moduli di giun-

zione BPEO;• Dispositivo di ancoraggio per 2 cavi principali Ø20 mm

max e 16 cavi di derivazione fi no a Ø 6 mm max;• Vassoi da ordinare separatamente (vassoi con coper-

chio di protezione);• Chiave e serrature possono essere ordinate separatamente.

Caratteristiche Tecniche:• Prodotto versatile per uso interno o esterno;• Coperchio incernierato può essere aperto a 120°;• La scatola viene chiusa con un chiavistello e può essere

fi ssato con un dispositivo di bloccaggio se richiesto;• Organizer con vassoi gi-

revoli;• Dispositivo di ancorag-

gio per il cavo principale e per il cavo di discesa;

• Facilità di accesso.

Da 3M un nuovo box di distribuzione versatile e per uso multiplo

3M™ PBO Tipo 1 Next Generation

Informa Pillole di Tecnologia

www.fcmcarpenterie.com solutions.3mitalia.it/wps/portal/3M/it_IT/Telecomms/Networks

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Page 76: EDSlan Informa 03 2013

Informa Pillole di Tecnologia

Aruba Networks, Inc. presenta Aruba WorkSpace, un nuovo componente del sistema ClearPass Access

Management. Aruba Clearpass integrata con Workspa-ce è la prima piattaforma che unisce sistemi di control-lo della rete (Network Access Control), di gestione dei dispositivi (Mobile Device Management) e di gestione delle applicazioni di sicurezza (Mobile Application Ma-nagement) in un unico pacchetto, che lavorano insieme per salvaguardare i dati aziendali e ridurre i costi di assi-stenza legati ai dispositivi mobili (BYOD). Aruba WorkSpace si basa su un sistema di policy per le reti aziendali, il che lo rende network-fl uent. Ciò signifi -ca che può essere assegnata automaticamente una mag-giore priorità alle applicazioni aziendali. Nel caso in cui un dispositivo di un dipendente si collega ad una rete non affi dabile, Aruba WorkSpace può automaticamente stabilire VPN specifi che per l’applicazione che criptano il traffi co e forniscono accesso ininterrotto alle risorse interne. Aruba WorkSpace può anche limitare l’accesso alla rete se il dispositivo è jailbroken o contiene applica-zioni non autorizzate.

Aruba WorkSpace Mobile App protegge i dati per-sonali e rende sicure le applicazioni aziendaliAruba WorkSpace permette agli utenti di personalizzare la loro esperienza BYOD e di ridurre la richiesta di risor-se per l’assistenza. L’applicazione viene installata sui di-spositivi dei dipendenti e consente loro di accedere alle applicazioni aziendali e di gestirle, di condividere device AirPrint e AirPlay con altri utenti o gruppi di utenti, di gestire altri dispositivi on-board e confi gurare account guest in maniera autonoma. Per gestire l’utilizzo di di-spositivi mobile personali, Aruba WorkSpace mette a disposizione sui device un’area separata e criptata per applicazioni e dati aziendali.

La prima soluzione BYOD che unisce il Controllo della Rete con la Gestione delle Applicazioni e degli Apparati in una singola piattaforma

Aruba Networks annuncia ClearPass con WorkSpace

Èormai suffi ciente leggere i giornali: siamo in pie-na cyberwar. La protezione degli asset intellettuali

e informativi è sempre più importante e per garantirla occorre una visione strategica. Le imprese devono com-prendere che di fronte a minacce come le AET (Tecni-che di Evasione Avanzata) occorrono tecniche di difesa avanzate. Ci si trova ad affrontare nuove problematiche, come il BYOD, la diffusione delle Web Application, la delocalizzazione dei dati - solo per citarne alcune, che impongono un livello di protezione sempre più elevato. Un approccio alla “difesa” aziendale deve essere adat-tativo e legato al contesto in cui opera ciascuna realtà. Una strategia, appunto, deve guardare la sicurezza a 360 gradi e non deve farsi affascinare solo dal prodotto più performante. La Cyber Security è e diverrà sempre più una necessità e una priorità di budget, in quanto tema-tica non di interesse soltanto sovranazionale. I risvolti microeconomici e pratici sono di grande rilevanza anche per i singoli e le imprese.

La sicurezza è una questione di ‘strategia’

Come proteggere business e vite in tempi di cyberwar

www.stonesoft.comwww.arubanetworks.com

La tecnologia che Stonesoft propone presenta una serie di caratteristiche tecniche e di architettura che in ultima analisi possono essere riassunte in tre ma-cro categorie:

1Coscienza della situazione: comprensione dello stato delle cose in modo analitico presen-tata in maniera sintetica, al fi ne di capire nel

minor tempo possibile l’insorgere di una minaccia.

2Reazione dinamica di difesa: capacità della tecnologia di non richiedere fermi per modi-fi care la strategia di difesa in presenza di at-

tacchi.

3Supporto decisionale: il sistema Stonesoft off re una serie di informazioni e strumenti per supportare le decisioni di reazione e ana-

lisi forense prima, durante e dopo un evento di si-curezza informatica. Questo semplifi ca e accelera le decisioni di reazione e rifi nitura del processo dina-mico di difesa informatica di un’azienda.

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Page 77: EDSlan Informa 03 2013

Completamente web based, eSurv è fruibile da qualunque tipologia di computer e device mobile, semplicemente attraverso un browser web

eSurv, il software che rivoluziona la videosorveglianza IP

eSurv è il software di videosorve-glianza intelligente, sviluppato

interamente da Connexxa, che rivo-luziona il mondo della videosorve-glianza IP.Innovazione dirompente e semplici-tà sono gli elementi caratterizzanti eSurv. Basta con software dalla lo-gica client-server, che non permet-tono di accedere alla piattaforma ovunque e da qualunque dispositivo. eSurv è un software di videosorve-glianza intelligente completamente web based, ovvero fruibile da qua-lunque tipologia di computer e devi-ce mobile, semplicemente attraver-so un browser web. Compatibile con lo standard Onvif, eSurv permette di acquisire, archiviare e analizzare in maniera intelligente i fl ussi video, attraverso un’unica piattaforma sof-tware. I potenti algoritmi di analisi video che sono alla base degli Smart Plug-in di eSurv sono quanto di me-glio la tecnologia possa oggi offrire nel campo dell’analisi. Attraverso gli Smart Plug-In e indipendentemente dalla marca e tipologia di telecame-ra, eSurv è in grado di rilevare auto-nomamente una vasta serie di azioni ed eventi, come ad esempio: leggere la targa di una qualunque tipolo-gia di veicolo, contare il numero di persone, rilevare se un oggetto vie-ne abbandonato o rimosso, rilevare la velocità media di un veicolo, un veicolo fermo o che procede in dire-zione non consentita, e molto altro ancora.eSurv è disponibile in quattro ver-sioni pensate per rispondere alle esi-genze di qualunque tipologia di in-stallazione di videosorveglianza: da quelle con una telecamera a quelle distribuite su più siti, anche geogra-fi camente distanti l’uno dall’altro. Diversamente dalle altre soluzioni presenti sul mercato e grazie all’in-novativa tecnologia adottata, eSurv

Informa Publiredazionale

www.connexxa.it

eSurv Smart: è la soluzione ideale per negozi e uffi ci che necessitano di una

soluzione di videosorveglianza intuitiva, fl essibile e accessibile da qualun-

que pc e device mobile.

eSurv FirstOne: è la versione pensata appositamente per impianti di video-

sorveglianza di piccole dimensioni, che richiedono anche funzionalità di ana-

lisi video per il monitoraggio di aree sensibili.

eSurv Premium garantisce agli impianti di medie dimensioni, distribuiti su

più siti, la massima affi dabilità e sicurezza nella gestione di un numero illimi-

tato di server, telecamere e Smart Plug-in attivabili in tempo reale. Previe-

ne eventuali interruzioni della registrazione video, riconoscendo e gestendo

autonomamente il fail-over del server. L’invio di allarmi tramite SMS, e-mail

e sull’applicazione mobile consente di conoscere in tempo reale eventuali

rischi ed eff razioni, per reagire con la massima rapidità.

eSurv Advanced, pensata per installazioni su vasta scala e distribuite su

più siti, supporta un numero illimitato di server, telecamere, utenti e siti.

Permette, fra l’altro, il trasferimento in aree sicure, a intervalli prestabiliti,

dei fi lmati provenienti da più telecamere, senza alcun intervento da parte

dell’operatore, riducendo sensibilmente il costo di archiviazione dei dati.

Un esempio dello Smart Plug-in per il riconoscimento del volto umano.

permette un reale risparmio, in quanto non è necessario acquistare licenze da terze parti.

Contatta il tuo commercia-le EDSlan di riferimento per una demo o scrivi all’indirizzo [email protected]

75

Page 78: EDSlan Informa 03 2013

Informa Lo Sai Che

Le soluzioni Next Generation Firewall sono ora disponibili a costi competitivi per fi liali e uffi ci remoti. Un attacco in-formatico può avvenire lungo l’intera rete, dalla sede cen-trale al data center, fi no agli uffi ci remoti. Se le sedi princi-pali e i data center sono quasi sempre accuratamente pro-tetti, le fi liali sono il luogo in

cui più spesso si evidenziano lacune. Con minacce e attac-chi sofi sticati, gli hacker cer-cano di prendere possesso di una rete sfruttandone gli anelli più deboli. Le Applian-ce 1100 off rono a fi liali e uf-fi ci remoti le stesse solide protezioni che si trovano nel-le implementazioni di rete di livello enterprise.

Alcatel-Lucent raff orza l’ar-chitettura di OpenTouch™ Suite for MLE & SMB introdu-cendo OpenTouch™ Suite for Cloud, per off rire nuovi servi-zi di comunicazione a una for-za lavoro sempre più mobile e interessata alle applicazioni. La prima declinazione di que-

sta suite, OpenTouch Enter-prise Cloud Solution, è già di-sponibile e consente a service provider, system integrator e al canale di fornire soluzioni di Unifi ed Communication as a Service (UCaaS), off rendo ai dipendenti l’esperienza colla-borativa che desiderano.

www.alcatel-lucent.it

www.prysmian.it

Prysmian Group ha inaugurato una nuova fabbrica per la pro-duzione di cavi in fi bra ottica a Slatina, in Romania, che diven-ta uno dei nuovi centri d’eccel-lenza in Europa per l’industria dei cavi ottici per telecomuni-cazioni. Lo stabilimento cele-bra quest’anno il suo 40esimo anniversario, ha cominciato la sua attività con la produzione

di cavi energia, nel 2009 ha in-trodotto il primo modulo per produrre cavi in fi bra ottica. Vanta un numero signifi cati-vo di Certifi cazioni di Qualità come ISO9001, ISO14001, IMQ, e il nuovo impianto consentirà di triplicare la produzione, da 500.000 km fi no a 1.5 mil. di km di cavi all’anno, con la po-tenzialità di arrivare a 3 mil.

Lo sai che...

Lo sai che...

Lo sai che...

www.checkpoint.com

www.huawei.com Lo sai che...Huawei OceanStor Dorado2100 G2 è un’unità di memoria a stato solido basata su San pro-gettata per le elevate perfor-mance del mercato storage en-terprise. Dorado2100 G2 usa un’architettura SSD e utilizza meccanismi avanzati di gestio-ne cache e di scheduling I/O.

Rappresenta la scelta ideale per svariati scenari di storage come database, VDI, ERP, SAP e ambienti di calcolo a eleva-te performance. OceanstorDorado 2100 G2 è una soluzio-ne storage completamente svi-luppata da Huawei (inclusa la parte di dischi a stato solido).

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Page 79: EDSlan Informa 03 2013

Informa Lo Sai Che

La famiglia Multi-Service Business Router (MSBR) di AudioCodes off re ai service provider che forniscono servizi di comunica-zione alle imprese una gamma di device all-in-one che abilita la connettività convergente voce e dati per clienti business di pic-cole e medie dimensioni. Basa-

ti sulla tecnologia AudioCodes, i MSBR integrano una varietà di funzioni essenziali in una sin-gola piattaforma, off rendo ai service provider una soluzione conveniente di comunicazione hosted e cloud-based che aiuta a ridurre sia i costi operativi che di capitale.

La fi losofi a Smarter Working di Plantronics favorisce la nascita di nuovi stili di lavoro, sempli-fi cando le comunicazioni. L’uf-fi cio tradizionale si sta evol-vendo: i professionisti hanno bisogno degli strumenti giusti per soddisfare le proprie esi-genze e aumentare la produt-tività, favorire l’innovazione e migliorare la collaborazione.

Plantronics ha già inaugurato i propri uffi ci in un’ottica “Smar-ter Worker” in Uk , a Colonia e di recente a Madrid. Per le aziende si rileva sempre più un fattore competitivo il concetto di Virtual Offi ce e di fl essibilità, ovvero la capacità di prevedere e rispondere ai cambiamenti, innovarsi, aprire la strada e cre-are nuovi mercati.

VoiBridge Lite, premiato con l’INTERNET TELEPHONY 2011 Product of the Year, è un ga-teway VoIP-GSM compatibile con un’ampia gamma di IP PBX che garantisce una riduzione di costi signifi cativa per i clienti. È caratterizzato da un’interfaccia grafi ca web based molto intui-tiva, trasferimento di chiamata

dinamico e funzionalità di mo-bility extension che off rono un rapido ritorno dell’investimen-to. Questa soluzione, che inter-connette la telefonia basata su IP con reti cellulari, garantisce le access control list (ACL) e ca-pacità NAT Traversal per sod-disfare le esigenze di SMB ed enterprise.

Lo sai che...

Lo sai che...

Lo sai che...

www.plantronics.com/it

Gli armadi FCM si distinguo-no per essere già completi dei principali componenti necessa-ri per la corretta realizzazione di un sistema di networking. Tutti i rack sono dotati di una doppia coppia di montanti 19”, dello zoccolo sezionabile per l’ingresso dei cavi, di un punto di attacco per la rete di terra,

del sistema di continuità elettri-ca delle parti mobili. Per molti altri costruttori questi prodot-ti devono essere acquistati a parte e installati, il che signifi ca che il prezzo reale del conteni-tore diventa improvvisamente non così concorrenziale come sembrava al primo approccio!

Lo sai che...

www.rohde-schwarz.it

www.audiocodes.com

www.fcmcarpenterie.com

www.topex.ro/en/products/voibridge_lite_-_voip-gsm_gateway

77

Page 80: EDSlan Informa 03 2013

Informa La Voce del Commercialista

Le autovetture sono ormai da anni diventate oggetto di “at-

tenzione” fi scale da parte dell’Am-ministrazione fi nanziaria, che le identifi ca come possibile fonte di elusione ed evasione fi scale, come indicatori del reddito personale e soprattutto come base imponibile per aumentare il gettito.

Tralasciando in questa sede la rilevanza che l’acquisto e il possesso di autovetture, soprattutto di im-portante cilindrata, hanno in ma-teria di redditometro, vediamo di approfondire gli aspetti legati alla deducibilità delle auto utilizzate per l’esercizio dell’attività d’impresa e di lavoro autonomo.

Come noto, le auto utilizzate promiscuamente, ovvero sia per lo svolgimento dell’attività imprendi-toriale, artistica o professionale, sia adibite a fi ni personali, così come le auto concesse in uso ai dipendenti, sono soggette a una deducibilità fi -scale limitata, che è stata ulterior-mente ridotta dagli ultimi provvedi-menti normativi approvati ed entrati in vigore dal 1^ gennaio 2013.

In particolare, la normativa at-tualmente vigente, fermi restando i limiti massimi di valore del vei-colo fi scalmente riconosciuti (pari a Euro 18.075,99 per le imprese/lav. Autonomi e Euro 25.822,84 per agenti e rappresentanti), ha ridotto

dal 40% al 20% la deducibilità dei costi legati alla detenzione (a segui-to di acquisto, leasing e noleggio), mantenimento e utilizzo delle auto-vetture in uso promiscuo, e ha limi-tato alla percentuale del 70%, in luogo del 90%, la deducibilità dei costi relativi ad auto formalmente assegnate ai dipendenti.

Si ricorda che tali limiti vanno ap-plicati a tutti i costi sostenuti per le auto e considerati inerenti per l’esercizio dell’attività di impresa/lavoro autonomo, siano essi di ma-nutenzione, assicurazione, per car-buranti, etc., nel rispetto dei limiti massimi consentiti in caso di noleg-gio, leasing e acquisto.

In ogni caso, va precisato che le modifi che apportate alle percentua-

La nuova normativa riduce ancora una volta la percentuale di deducibilità fi scale dei costi che vengono necessariamente sostenuti per l’utilizzo dei veicoli nell’esercizio dell’attività

Autovetture: i nuovi limiti di deducibilità imposti dall’Erario

Professionisti per l’impresa è l’evoluzione di un progetto di sviluppo interprofessionale.

Il Network di professionisti è lo sviluppo di specifi che sinergie di natura professionale che vengono messe a disposizione della clientela garantendo alla stessa una integrazione dei diversi livelli di competenza e professionalità.

Scrivi a EDSlan per sottoporre i tuoi quesitia Professionisti per l’Impresa:[email protected]

Via Tarello, 2225017 - Lonato D/G - (BS)Tel. 030/9133414Fax. 030/9133301

a cura della Dott.ssa Federica Brunello

Consulenza aziendale, fi scale, tributaria e legale

LE AUTO UTILIZZATE PROMISCUAMENTE SONO SOGGETTE A UNA DEDUCIBILITÀ FISCALE LIMITATA, ULTERIORMENTE

RIDOTTA DAGLI ULTIMI

PROVVEDIMENTI NORMATIVI

78

Page 81: EDSlan Informa 03 2013

li di deducibilità dalle nuove riforme non interessano i veicoli:• utilizzati esclusivamente nell’at-

tività propria dell’impresa (auto-scuole, autonoleggi ecc.);

• ad uso pubblico;• utilizzati dagli agenti/rappresen-

tanti di commercio.

Alla luce di quanto sopra espo-sto, il regime di deducibilità dei costi delle autovetture aziendali può esse-re sintetizzato nella tabella sopra.

Informa La Voce del Commercialista

Uso esclusivamente strumentale (tassisti, autoscuole, ...)

fi no al 2012 dal 2013

REGIME DI DEDUCIBILITÀ DEI COSTI DELLE AUTOVETTURE AZIENDALI

Fattispecie

Agenti e rappresentanti di commercio

Generalità imprese

Lavoratori autonomi

Uso promiscuo dipendenti

Uso promiscuo amministratori

QUOTE AMMORTAMENTO

fi no al 2012 dal 2013

CANONI LEASING

fi no al 2012 dal 2013

CANONI NOLEGGIO

fi no al 2012 dal 2013

CARBURANTE,ASSICURAZIONE,

MANUTENZIONE, ECC.

100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100%

90% 70% 90% 70% 90% 70% 90% 70%

100% nel limite del fringe benefi tsull’importo eccedente il fringe benefi t: 40% (fi no al 2012) / 20% dal 2013

80% 80%

nel limite di € 25.822,84

80% 80%

nel limite di € 3.615,20

40% 20%

nel limite di € 18.075,99

40% 20%

nel limite di € 3.615,20

80%(1) 80%(1)

40%(2) 20%(2)

80% 80%

40% 20%

(1) la deduzione è ammessa in misura proporzionalmente corrispondente al costo sostenuto dalla società di leasing, ossia in base al seguente rapporto: 25.822,84/costo sostenuto;(2) la deduzione è ammessa in misura proporzionalmente corrispondente al costo sostenuto dalla società di leasing, ossia in base al seguente rapporto: 18.075,99/costo sostenuto;

In estrema sintesi, la nuova nor-mativa non ha modifi cato sostan-zialmente il regime fi scale applica-bile alle autovetture, ma si è limitata a ridurre ancora una volta la per-centuale di deducibilità fi scale dei costi che vengono necessariamente sostenuti per l’utilizzo dei veicoli nell’esercizio dell’attività, andando oltremodo a penalizzare ingiusta-mente le imprese e i lavoratori au-tonomi.

Vi ricordiamo che potete sottoporre i vostri quesiti a ‘Professionisti per l’Impresa’. Lo studio presta servizi di consulenza in materia societaria, fi scale e tributaria, gestionale, di compliance aziendale, di gestione dei rischi aziendali, revisione legale dei conti, servizi contabili, paghe e bilanci

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Page 82: EDSlan Informa 03 2013

Informa Il Forum di EDSlan

In una rivista come quella che te-nete tra le mani, non si poteva

ignorare una realtà che poco alla vol-ta sta letteralmente rivoluzionando il mondo della giustizia civile, cioè la telematizzazione del processo.Contrariamente a quello che il nome “processo telematico” potrebbe far pensare, non si tratta di un comples-so di nuove regole destinate a disci-plinare le varie fasi della procedura, bensì la possibilità data ai diversi protagonisti del “sistema Giustizia” (avvocati, parti, giudici, cancellerie, consulenti, ecc.) di formare, comu-nicare e notifi care gli atti del proces-so mediante documenti informatici da far transitare sulle autostrade telematiche, di cui molti lettori ben conosceranno strutture e segreti.

Nel corso degli anni si sono succeduti numerosi provvedimenti legislativi e regolamentari che, pas-so dopo passo e infrastruttura dopo infrastruttura, hanno consentito di conseguire un risultato non di poco conto, se solo si tiene presente che il materiale sul quale lavorare - cioè il codice di procedura civile - risa-le a un’epoca nella quale nessuno poteva minimamente immaginare l’impetuoso progresso che avrebbe interessato il sistema delle teleco-municazioni.Tutta la realtà del processo telema-tico poggia su di un fondamentale principio riguardante la validità del-la fi rma digitale.Con l’entrata in vigore della L. 15.3.1997 n. 59 e del successivo D.P.R. 10.11.1997 n. 513, il documen-to informatico sottoscritto con fi rma digitale ha acquistato piena effi cacia probatoria, al pari della scrittura privata ai sensi dell’art. 2702 c.c.Su queste basi e a partire dall’ormai lontano 2001 (con il D.P.R. n. 123), il Ministero della Giustizia si è posto

l’obiettivo di automatizzare i fl ussi informativi e documentali tra utenti e uffi ci giudiziari e negli anni suc-cessivi tutto il percorso innovativo si è sviluppato su più fronti.Creato il Sistema Informativo Civi-le (SIC), tramite appositi software (denominati “consolle”) e l’utilizzo di Punti d’Accesso Esterni (PdA), gli utenti abilitati possono già oggi visionare lo stato delle procedure in tempo reale, creare e accedere ai fascicoli elettronici, depositare atti e ricevere comunicazioni di cancelle-ria, il tutto tramite servizi di posta elettronica certifi cata.Tutto ciò consentirà di ottimizzare la gestione del processo civile median-te la progressiva eliminazione dei tempi – talora non particolarmente brevi – di trasferimento degli atti da un uffi cio all’altro, con un progressi-vo recupero di effi cienza sia dei ser-vizi di cancelleria che di durata delle cause in generale.L’esperienza sinora maturata nei tri-bunali che per primi hanno adottato questi strumenti è assolutamente incoraggiante: si pensi che in tali sedi, ormai buona parte dei ricorsi per ingiunzione di pagamento ven-gono depositati ed emessi telemati-camente.L’ottimizzazione delle risorse mate-riali e umane dei tribunali passerà quindi anche attraverso la demate-rializzazione dei fascicoli di causa da cartacei in telematici.

L’auspicio è che i conseguenti risparmi non siano fi ne a se stessi, bensì consentano di liberare risor-se ed energie da porre al servizio di una ritrovata effi cienza della giusti-zia civile, che viene da più parti sen-tita come uno dei nodi cruciali da sciogliere per ottenere un rinnovato interesse degli investitori al mercato italiano.

L’esperienza maturata nei tribunali che per primi hanno adottato la telematizzazione del processo è assolutamente incoraggiante

Il processo telematico

a cura dell’Avv. Claudio Rossi

Attivo dal 2000 nel settore del diritto civile e commerciale, quello dell’Avv. Claudio Rossi è uno studio legale nel senso più classico del termine. ‘Credo che per aff rontare in modo soddisfacente le odierne e più disparate problematiche giuridiche che coinvolgono la vita imprenditoriale e personale di ciascuno, sia necessario un rapporto diretto e personalizzato’.

Scrivi a EDSlan per sottoporre i tuoi quesitiall’Avv. Claudio Rossi: [email protected]

Avv. Claudio RossiVia Manara, 11 - 20122 MilanoTel. +39 02 54139547

80

Page 83: EDSlan Informa 03 2013

L’AMBASCIATOREDEL GUSTOche scoprì il Pata Negra

LA BOUTIQUE DEL GUSTO

CESARE CADEOUn gentleman in TV:

PERSONAGGI

SEDUTIA TAVOLA

per girare il mondo

STORIA DI UN SUCCESSO

Page 84: EDSlan Informa 03 2013

82 - EDSlan constile luglio

SOMMARIO

sommarioL’AMBASCIATORE DEL GUSTO - pag. 84

che scoprì il Pata Negra

UN GENTLEMAN IN TV - pag. 88Cesare Cadeo

L’INVENZIONE PIÙ MODERNA? - pag. 91la natura selvaggia

IL SUCCESSO È UNA STRADAPRIVA DI LAMENTELE - pag. 95

SEDUTI A TAVOLA - pag. 97per girare il mondo

QUANDO LA RADIO - pag. 101diventa social

Page 85: EDSlan Informa 03 2013

EDITORIALE

Il fi lo conduttore di questo numero di EDSlan Constile è l’invenzione,

l’idea, la creatività. Un concetto quanto mai vario e che queste pa-

gine e le testimonianze che seguono proveranno a raccontare nelle diverse

sfaccettature.

L’invenzione può essere concreta e reale come un oggetto o un’applicazione

tecnologica. Le nuove tecnologie in particolare hanno reso possibile l’inte-

razione tra più persone e tra diverse idee, fi no a mettere in rete un unicum

senza precedenti e in continua evoluzione. E’ il caso di una radio, che cono-

sceremo nelle prossime pagine, un esperimento ibrido tra tecnologie social

e buona musica.

E poi c’è l’invenzione che riguarda la conoscenza di se stessi, di chi si inventa

o re-inventa e si scopre fuoriclasse nel proprio campo. E’ il caso del grande

Cesare Cadeo che ripercorrerà su EDSlan Constile le tappe della propria stra-

ordinaria carriera, nata un po’ per caso ma tracciata con grande professio-

nalità. Oppure di chi dopo decenni trascorsi a lavorare in un settore decide

di ricreare la propria quotidianità, svolta sulla strada professionale e fa delle

proprie passioni una storia di successo, nel nostro caso come importatore

dello squisito Jamon Pata Negra.

Questo numero si è potuto arricchire anche di una fi rma del Corriere della

Sera, uno studioso, scrittore e critico letterario, oltre che un appassionato

viaggiatore ed esploratore. La tesi del suo ultimo libro ha del fenomenale,

ritenendo che l’idea della ‘natura selvaggia’ sia moderna e del tutto costru-

ita nella testa dell’uomo civilizzato degli ultimi due secoli. Un argomento di

grande attualità che pur partendo da basi storiche affronta temi quali l’am-

bientalismo e la difesa degli animali.

Ma c’è anche chi sceglie di non percorrere le strade già tracciate da chi prece-

de, e che con creatività e inventiva costruisce atmosfere nuove, avanguardie

fatte di arte, gusto e piacevolezza. E’ la scelta della solare imprenditrice Ele-

na Shang, che ha deciso di prendere solo quanto le piaceva della sua cultura

mediorientale e mescolarla poi con altre passioni in un mix unico.

L’idea che crea la realtà, il pensiero che si trasforma in cose, in prodotti, in

condivisioni. La mente ha la capacità di visualizzare i propri obiettivi e riesce

così ad ottenere grandi successi, a raggiungere traguardi senza precedenti.

Esploratori del gusto o delle sperdute terre ghiacciate del nord, entrambi

hanno in comune la voglia di conoscere e mettersi in gioco, di inventare e

inventarsi, in una crescita che arricchisce l’intera società.

di STEFANO FUMAGALLI

La mente ha la capacità di visualizzare i propri obiettivi “

Voglia di inventare

83EDSlan constile -luglio

Page 86: EDSlan Informa 03 2013

84 - EDSlan constile luglio

LA BOUTIQUE DEL GUSTO

Il Pata Negra è uno dei pro-

dotti spagnoli più famosi

e gustati sulle tavole più prestigio-

se di mezzo mondo. Beppi Bellavi-

ta è il vero pioniere del Pata Negra

in Italia, dopo che 22 anni fa disse

addio al suo lavoro per trasformar-

si in viaggiatore del gusto, scovando

quello che al tempo era un prodotto

ancora poco conosciuto. In 22 anni

ha importato qualcosa come 18 mila

prosciutti. Bergamasco doc, è il vero

ambasciatore del Jamon Pata Negra

in Italia, e con la sua LA FENICE Srl

fattura oltre un milione di euro l’an-

no, consentendo a tutti gli estimatori

bocconi prelibati. Con questa chiac-

chierata ci racconta la sua storia,

di uomo caparbio e tenace che si è

reinventato da solo dando credito al

gusto, all’eccellenza dei prodotti e ai

piaceri della vita.

Beppi Bellavita è stato defi nito

esploratore del gusto, pioniere

del Pata Negra, ambasciatore in

Italia del Jamon. Una passione

che nasce nei primi anni novan-

ta dopo una carriera che aveva

fi no ad allora trattato di tutt’al-

tro tipo di prodotti. Ci racconta

la sua storia?

Ho trascorso la mia vita a girare il

mondo come manager di un’azien-

da di abbigliamento sportivo e dato

che sono curioso oltre che goloso,

ho dedicato molto del mio tempo li-

bero a cercare e ad assaggiare i pro-

dotti alimentari delle terre visitate,

non trascurando certo le cattedrali

del mangiar bene.

Poi nel ‘91 ho pensato di lasciare

l’azienda dove lavoravo per fondare

la mia Fenice nella quale poter fare

ciò che mi piaceva di più, cioè conti-

nuare la ricerca e iniziare a importa-

re e a distribuire quei prodotti di ec-

cellenza, che mi avevano colpito.

Già per hobby, con i miei colleghi e

con l’aiuto del mio carissimo e pur-

troppo scomparso maestro Paolo Ar-

suffi , industriale del settore illumina-

zione e grande amante dell’Irlanda,

importavamo per uso e consumo

personale i deliziosi salmoni irlandesi

affumicati al momento (ma proprio

al momento: telefonata - affumi-

camento - spedizione con Air Lin-

gus!) dal nostro amico Tommy Mul-

loy. Contrattai l’esclusiva e ne feci

un business di una certa importanza

soprattutto per le strenne natalizie.

Poi però dovetti pensare a rendere

operativa la struttura di Grassobbio,

a pochi kilometri dall’aeroporto, per

tutto l’anno.

Ecco quindi l’idea di provare a impor-

tare il prodotto che mi aveva fulmi-

nato sulla via di… Salamanca. Ricor-

do che quando arrivò la prima piccola

partita andai a proporlo ai miei ami-

ci ristoratori di Bergamo i quali mi

dissero che ero matto (un prosciutto

costava 800.000 lire!!). Però qualcu-

no mi diede fi ducia e io stesso mi ar-

mai di coraggio e cominciai a parte-

cipare alle fi ere di settore. La prima

Io preferisco mangiare una buona fetta di Pata Negra con del pane casereccio poco salato

Beppi Bellavita

Che scoprìL’ambasciatore

del gusto

Page 87: EDSlan Informa 03 2013

LA BOUTIQUE DEL GUSTO

fu EXPO VIP di Milano, che allora era

veramente importante, poi al MIA di

Rimini e al Cibus di Parma dove ri-

cevetti ordini da Roma, dall’Alto Adi-

ge, da Torino: un po’ da ogni dove.

Così è andata, e subito dopo inse-

rii altri prodotti complementari come

lo Champagne Napoleon, il Sauter-

nes La Tour Blanche, primo degli 11

Grand Cru Classé, i vini di Rioja, gli

Eiswein e i TBA austriaci. Ora posso

contare anche su una selezione al

top di quesos spagnoli, di acciughe

del Cantabrico e di carne fresca con-

gelata di Suino Iberico Pata Negra,

che sta avendo molto successo.

Il Pata Negra oggi è conosciuto

come uno dei prodotti di eccel-

lenza della gastronomia iberica,

amato e gustato in tutto il mon-

do. Ma quali sono state le pri-

me reazioni italiane? Come si è

combattuta la battaglia tra chi

supportava solo i prodotti no-

strani e chi invece ha accetta-

to i sapori spagnoli? Cosa rende

questo prodotto tanto speciale,

e cosa invece manca ad alcuni

dei nostri prodotti gastronomi-

ci per diventare così straordina-

riamente apprezzati nel mon-

do?

Il prezzo del prosciutto Iberico Pata

Negra fa immediatamente capire

che si tratta di un prodotto assoluta-

mente diverso dai suoi NON concor-

renti prodotti con il comune maiale

bianco (Duroc, White large ecc.) più

85EDSlan constile -luglio

Page 88: EDSlan Informa 03 2013

86 - EDSlan constile luglio

LA BOUTIQUE DEL GUSTO

o meno autoctono. Il Suino Iberi-

co (Sus Ibericus) vive in una ristret-

ta parte e della Spagna, diciamo

lungo il Portogallo, da Salamanca

scendendo attraverso l’Extremadu-

ra, sino all’Andalusia. Il suo habitat

sono le Dehesas, tipiche di quelle

zone ricche di querce e di querce da

sughero, che forniscono ai suini l’ali-

mentazione che conferisce loro le ca-

ratteristiche di eccellenza ormai ben

conosciute dagli intenditori: sapore

divino, grasso monoinsaturo (ghian-

da = acido oleico 55%) salutare per

il tasso di colesterolo buono, testu-

ra infi ltrata, basse calorie… Quando

dicevo che è diverso dai suoi NON

concorrenti, intendevo dire che que-

sti per noi non esistono perché la

razza è diversa, l’alimentazione è di-

versa, l’ambiente è diverso.

Lei ha importato almeno oltre

18 mila prosciutti Pata Negra.

A quale mercato è destinato il

prodotto, solo ai ristoranti di

lusso o anche a una fi liera com-

merciale di livello medio? Inol-

tre uno dei drammi di alcuni

prodotti di punta della gastro-

nomia italiana sono le tante co-

pie ‘false’ che vengono vendu-

te all’estero. Il ‘made in Italy’

che viene utilizzato come mar-

chio di qualità ma su prodotti

non italiani. Dalla sua esperien-

za di importatore e viaggiatore,

come si può affrontare questo

diffi cile problema?

Oggi il Jamon Iberico Pata Negra si

trova anche in molti supermerca-

ti, ma solo pochi offrono prodotti di

alto livello e certifi cati. Purtroppo la

legge spagnola non è ancora precisa

con le disposizioni di legge in termi-

ni di etichettature per cui si trovano

in vendita prodotti con etichette fal-

se dove viene spacciato per BELLO-

TA (ghianda) un prodotto che pro-

viene da allevamenti di stabulazione

dove le ghiande le vedono col bino-

colo. Nel caso del Pata Negra i danni

di immagine non vengono dall’ester-

no, cioè da concorrenti o imitato-

ri stranieri in quanto il suino iberico

non è riproducibile in zone non voca-

te. Il danno se lo procurano gli stes-

si spagnoli etichettando falsamente

prodotti originati da suini che vivo-

no tutta la loro vita sino al sacrifi cio

in stalle e recinti angusti dove ven-

gono alimentati con foraggi come si

fa col suino bianco comune. Per un

operatore poco esperto è facile ca-

dere nel tranello però alcune osser-

vazioni attente potrebbero aiutare: il

Jamon deve trasudare per dimostra-

re di essere ricco di grasso monoin-

saturo di ghianda, inoltre la zam-

pa deve essere sottile per rimarcare

la purezza della razza. Zampe gros-

se = incrocio con Duroc, White Lar-

ge, ecc…

Sembra che per fi ne anno la legisla-

zione spagnola dovrebbe divenire

più stringente e precisa imponendo

la defi nizione di razza pura o di in-

crocio (l’incrocio abbassa la qualità

del prodotto) e altre specifi che ob-

bligatorie. Comunque l’unico modo

per disporre di prodotti di qualità è

la scelta del produttore. Noi abbia-

mo selezionato aziende uffi cialmen-

te certifi cate, che da anni producono

nelle proprie “fi ncas” “allevamenti”,

sacrifi cano nei propri impianti e sta-

gionano in “bodegas” naturali e non

in “secadores” artifi ciali, come fanno

anche aziende con nomi apparente-

mente illustri.

Se dovesse scegliere tra i tan-

ti abbinamenti di gusto possibi-

li, quale si sente di suggerire ai

nostri lettori? Una deliziosa fet-

ta di Pata Negra e… ?

Io preferisco mangiare una buona

fetta di Jamon Iberico Pata Negra,

naturalmente di ghianda (Bellota)

con del pane casereccio poco sala-

to, magari accompagnata da un cuc-

chiaio di giardiniera croccante sotto-

lio. Non mi piacciono gli abbinamenti

con melone (bagna il Jamon) e nem-

meno con i fi chi che coprono la raf-

fi nata dolcezza del prosciutto. Gli

spagnoli usano spalmare sul pane

casereccio d’accompagnamento una

salsina che si chiama salmorejo, che

si prepara in frullatore con pomodo-

ri pelati a mano, pane duro sbricio-

lato, uno spicchio di aglio, olio extra

vergine, un po’ di sale e una spruz-

zatina di aceto.

La sua azienda, La Fenice Srl,

conta 7 dipendenti e un fattu-

rato di oltre un milione di euro

l’anno. Non male per un lavo-

ro che si è inventato quasi da

zero. E’ ancora possibile ‘inven-

tarsi’ imprenditori oggi? Vuo-

le dare qualche buon consiglio

per chi sentisse che è venuto il

momento di cambiare e segna-

re una svolta nella propria car-

riera?

La nostra azienda è nata 22 anni fa e

come ho accennato più sopra ha im-

piegato anni per capire, selezionare,

sbagliare, correggere, investire con

sacrifi ci, correre di qui e di là prima

di arrivare a conseguire una gam-

ma di prodotti di eccellenza, certifi -

cati, sicuri dal punto di vista igieni-

co sanitario. Questo per dire che in

questo settore non ci di può “inven-

tare” da un momento all’altro. Ab-

biamo incontrato sul nostro cammi-

no improvvisatori, che al momento

ci hanno disturbato, ma sono state

delle comete, subito sparite all’oriz-

zonte.

Page 89: EDSlan Informa 03 2013

Dom Pérignon by Viaggiatore Gourmet Quando si parla di inarrivabili, eccellenze enogastro-nomiche in ambito mondiale, la Spagna gioca il suo asso con lo Jamon Pata Negra, senza discussioni il miglior prosciutto crudo del mondo.

Una tale maestosità di gusto e raffi natezza che una volta degustato rimarrà per sempre impresso tra cer-vello e palato, tanto da determinare scelte e consumi da lì a seguire…

L’opulenza, l’inequivocabile persistenza del gusto, il riscontro golosissimo di consistenza e profumi, il let-terale “sciogliersi in bocca” di un “boccone” tra i più ambiti e ricercati che non può certamente mancare mai nel percorso di ricerca e scoperta di un vero Viag-giatore Gourmet.

I MENU DEL VIAGGIATORE

Claudio Sacco

Claudio Sacco ha creato

Viaggiatore Gourmet alias

altissimoceto.it nel 2006.

87EDSlan constile -luglio

Page 90: EDSlan Informa 03 2013

88 - EDSlan constile luglio

PERSONAGGI

Cesare Cadeo è una leg-

genda della televisione

italiana, protagonista dei natali del-

la tv commerciale e poi sulla cresta

del successo da decenni. Una car-

riera magnifi ca nella quale ha rico-

perto praticamente tutti i ruoli, dal

conduttore, al giornalista, allo show-

man. Un esperto di comunicazione

vecchia maniera, uno che ha fatto

dell’eleganza e del garbo i suoi pun-

ti di forza. Cesare Cadeo è riuscito

a imporre il proprio ritmo a una tv

che nel frattempo è debordata nel

trash e nella villania di programmi in

cerca di ascolti facili; lui invece ha

mantenuto la barra dritta, ha porta-

to avanti il suo stile e ha avuto ra-

gione delle sue idee. In questa pia-

cevole intervista Cadeo si racconta

anche nei suoi impegni extra lavo-

rativi, dalla passione per lo sport al

grande impegno per fare più bello il

‘mare di Milano’.

È diffi cile identifi care quale sia

il maggiore successo di Cesa-

re Cadeo, una carriera di oltre

30 anni costellata di conduzioni

in prima serata e collaborazio-

ni con tutti i più grandi delle tv

non è semplice da riassumere…

Guarda Stefano, io ho fatto davve-

ro di tutto nella mia vita. Quello che

la vita mi ha prospettato ma anche

le cose che mi piacevano. E ho sem-

pre avuto tante passioni, dalla politi-

ca allo spettacolo allo sport. E poi mi

sono divertito moltissimo. Non tro-

vo di aver fatto qualcosa di eclatan-

te, ma credo di potermi ritenere for-

tunatissimo. Se mi hanno capito o

meno non mi interessa. Lavoro tan-

tissimo dalla sera alla mattina, sono

davvero fortunato.

Nella tua biografi a tu dici che

in tv ci sei capitato un po’ per

caso. Come mai?

È vero! Fu un mio amico che mi dis-

se ‘sei alto, hai una buona presen-

za, una bella voce’… io non ero mol-

to convinto, ma mi pagò perfi no per

fare una prova negli studi alla let-

tura del telegiornale. Poi Berlusconi

vide alcuni miei servizi e mi ritenne

capace… e da lì non sono più anda-

to via.

Facendo scorrere i program-

mi nei quali hai collaborato o

che hai condotto, si passa da

Mike Bongiorno ad Alberto Sor-

di a tutti i personaggi che han-

no reso grande la tv negli ulti-

mi 30 anni.

Io credo di aver vissuto la più grande

rivoluzione democratica dei media a

livello mondiale, e sono orgoglioso

di aver partecipato a questo proget-

to. La tv prima era grigia, in bianco

e nero. Ci sono aziende che hanno

benefi ciato della rivoluzione del mer-

cato pubblicitario e che sono diven-

tate dei colossi grazie a questo pro-

getto. Io nel mio piccolo so di aver

Nella mia carriera mi sono divertito moltissimo “

CESARE CADEO

1986 - Cesare Cadeo

all’inaugurazione di LA CINQ

Page 91: EDSlan Informa 03 2013

PERSONAGGI

1982 - Cesare Cadeo a fi anco di Alberto Sordi

sul set di “Io so che tu sai che io so”

preso parte a questo grande cam-

biamento e con me c’erano Vianello,

la Mondaini, Bongiorno, Cecchetto,

Corrado e tutti quelli che sono pas-

sati… è stato straordinario.

Poi sì, sono anche stato alla Rai,

dove ho fatto un reality, ma sono ri-

masto stupito della cortesia e della

professionalità. Nessuno mai mi ha

fatto pesare il fatto di essere stato

per anni alla ‘concorrenza’, ho trova-

to davvero talenti che mi hanno col-

pito, da Gene Gnocchi alla Cabello,

a tutti gli altri artisti.

Oggi la tv è profondamente

cambiata, il digitale terrestre

ha portato una tv nuova nel-

le case degli italiani, con tutti

i problemi che ciò ha compor-

tato. Come vedi oggi la televi-

sione?

A me dispiace solo che il digitale ab-

bia ammazzato la televisione locale.

Intanto la parte tecnologica mi sem-

bra ancora incerta, il segnale salta,

ritorna, cambia… ma poi credo che

89EDSlan constile -luglio

Page 92: EDSlan Informa 03 2013

90 - EDSlan constile luglio

PERSONAGGI

1983-84 - Cesare Cadeo in RECORD con I Gatti di Vicolo Miracoli

questo spegnimento della tv locale

sia un segno di degrado. Il plurali-

smo si riassume in due o tre blocchi

che non consentono ad altri di dire

la loro. Non so se i legislatori avesse-

ro previsto o meno questo passag-

gio. Ho davvero questo dubbio, che

pur non posso argomentare… ma ho

il sentore che la cosa fosse prevista.

Le tv locali a loro volta per seguire il

mito del digitale hanno speso cifre

pazzesche. Io ho lavorato anche nel-

la tv locale in questi anni, bellissima

l’esperienza a Telenova per esempio.

Ma di tutte le mie esperienze alla tv

locale resta un ricordo bellissimo.

Tu Cesare hai come stile quel-

lo del gentleman, sei il condut-

tore elegante che ha fatto virtù

di questa scelta. Oggi sembrano

valere di più i tamarri e i buz-

zurri… L’eleganza è ancora un

valore?

Io penso che la tv sia lo specchio

della società. La tv di oggi raccon-

ta la società strillata che ci circonda.

Non è solo eleganza formale, è una

questione di rispetto. La televisione

di oggi credo che davvero rispecchi

la nostra quotidianità. Per fortuna

c’è ancora il telecomando, e chi vuo-

le scegliere può sempre guardare un

buon fi lm o un canale tematico. Al-

trimenti, meglio ancora, mi ascolto

della musica o leggo un libro.

Quindi un maestro della TV come

Cesare Cadeo quando guarda la

televisione sceglie un fi lm?

Sì, un fi lm, un talk show anche. Li

guardo quasi tutti, ma quello fa an-

che parte del mio lavoro. Cerco sem-

pre di guardare la prima puntata dei

programmi nuovi, quello sì… mi pia-

ce sapere cosa c’è di nuovo in giro.

Per chiudere c’è da ricordare

che l’impegno lavorativo di Ce-

sare Cadeo non si ferma al vi-

deo, ma passa dalla politica e

dall’impegno civico.

Sì, mi occupo di amministrazione

pubblica, in particolare dell’Idroscalo

a Milano. Lo trovo un impegno socia-

le. Per me vale tanto quanto un Tele-

gatto… o quanto uno scudetto o una

Coppa dei Campioni, che comun-

que ho vinto come dirigente. Trovo

davvero che l’impegno all’Idroscalo

esaurisca e appaghi l’impegno civi-

co nei confronti del mio Paese. È un

luogo di sport e di divertimento. Io

però alla mia età dopo la passeggia-

ta e la cyclette mi fermo lì… credo

che ogni età abbia il suo sport. Mi

viene sempre in mente una frase di

Giulio Andreotti che quando gli dis-

sero che nella sua vita aveva fatto

tantissime cose ma mai sport rispo-

se: “in compenso sono andato sem-

pre a funerali di chi ne faceva tan-

to.”

Page 93: EDSlan Informa 03 2013

PERSONAGGI

Franco Brevini è uno

scrittore, un giornali-

sta, un docente universitario, uno

dei massimi storici della letteratura

e un critico letterario. Ma è anche un

viaggiatore, uno che ha colto l’animo

della natura, un grande appassiona-

to di montagna con un curriculum

ricco di riconoscimenti internazio-

nali come la nomina a responsabile

scientifi co per l’Anno Internazionale

delle Montagne proclamato dall’ONU

nel 2002. La sua ultima grande ope-

ra si intitola ‘L’invenzione della na-

tura selvaggia - Storia di un’idea dal

XVIII secolo a oggi’, un saggio che

stravolge la prospettiva della ‘wilder-

ness’ e che mette in discussione il

punto di vista delle società moderne,

riprendendo le credenze degli anti-

chi. Con questa intervista ci consen-

te in poche righe di affacciarci sul-

la profondità degli studi necessari a

formulare queste considerazioni, e

lascia trasparire quanto la passione

per l’esplorazione si possa trasfor-

mare in un ‘viaggio’ tra letteratura

e storia.

Professor Brevini, la tesi del suo

saggio ruota intorno al concet-

to di ‘natura selvaggia’ e spie-

ga come questo sia un prodotto

della modernità, una vera ‘in-

venzione’ della civiltà più recen-

te. Una natura re-inventata in

chiave moderna al pari dell’au-

tomobile o dell’aeroplano?

Per quanto possa risultare estra-

neo al senso comune, quella di na-

tura selvaggia costituisce un’idea

tutt’altro che “naturale”. È indiscuti-

bile che, come tutto ciò che è crea-

to dall’uomo, anche l’idea di natura

selvaggia sia un prodotto culturale,

anzi, come recita il titolo di questo

libro, sia un’”invenzione”. La natura

selvaggia non vive fuori della socie-

tà, magari contrapponendosi a essa,

ma ne condivide l’artifi cialità. An-

cor prima di quella fi sica, la geogra-

fi a cui partecipa è quella della men-

“La wilderness è stato uno degli anticorpi che la cultura ha prodotto per difendersi dai suoi stessi eccessi

L’invenzionepiù moderna?

91EDSlan constile -luglio

Page 94: EDSlan Informa 03 2013

92 - EDSlan constile luglio

te. Roderick Nash ha ricordato che

“è stata la civiltà a creare la wilder-

ness”. Tutto ciò contribuisce a porre

in luce lo statuto per certi versi para-

dossale dell’idea di natura selvaggia.

Nella cultura dell’ancien régime era

assente, nel senso che non esiste-

va come idea a sé, proprio mentre la

natura selvaggia trionfava invitta e

rigogliosa al di fuori delle categorie

culturali dell’uomo, in un mondo an-

cora pieno di foreste vergini, di iso-

le deserte e di montagne mai sca-

late. Al contrario nella modernità la

natura selvaggia è quanto mai pre-

sente, la sua idea si è compiutamen-

te affermata nella nostra cultura, ma

solo per testimoniare la propria ten-

denziale e inarrestabile cancellazio-

ne dalla realtà, si conserva con la

progressiva caduta di tutte le ultime

«frontiere». Va risolutamente sotto-

lineato che l’idea di wilderness non

è il risultato di un’evoluzione com-

piutasi nel corso del tempo, ma na-

sce da una crisi, è la risposta a una

discontinuità storica, che ha indiriz-

zato gli uomini verso una percezio-

ne diversa della natura. Si afferma

a partire dalla rivoluzione industria-

le, che ha avviato il processo di più

sistematica distruzione della natura

mai registrato dall’inizio della storia

del pianeta.

Spesso si parla di tutela dell’am-

biente mescolando idee mol-

to diverse, dalla conservazione

del paesaggio, al riciclo, ai mas-

simi sistemi che passano dal ri-

scaldamento globale fi no allo

scioglimento dei ghiacci. La ‘na-

tura selvaggia’ è diventata un

concetto estraneo all’uomo, da

proteggere come se si trattas-

se di un elemento in cui noi non

siamo immersi. Come inverti-

re questa tendenza in favore di

una vera presa di coscienza am-

bientalista?

La modernità ha segnato la defi niti-

va acquisizione a livello di massa di

una nozione inizialmente diffusa solo

tra le classi colte: l’importanza della

natura per la vita spirituale dell’uo-

mo. Dirò di più: mai come negli ul-

timi decenni proprio l’allarme ecolo-

gico ha diffuso la consapevolezza di

una comunanza di destino tra l’uma-

nità e il pianeta. Ciò avviene proprio

mentre la rifl essione epistemologi-

ca mostra come l’opposizione natu-

ra-cultura, per quanto sia stata fun-

zionale all’impresa scientifi ca, non

abbia alcuna giustifi cazione ontolo-

gica e risulti anzi fuorviante. Sem-

pre meno l’uomo si sente qualcosa

di unico e speciale, diverso da tutto

quello che lo circonda. Di là dalla le-

zione di Darwin, che ci ha ricordato il

nostro cammino evolutivo dal «non-

no babbuino», l’homo sapiens sta ri-

scoprendo anche per altre strade il

suo legame con la natura, facendo

lentamente giustizia della vecchia

logica distinzionista dell’antropocen-

trismo. Ciò ovviamente senza mini-

mamente disconoscere l’eccellenza

performativa dell’uomo, che si pre-

senta a tutti gli effetti come il risul-

tato di un miracolo evolutivo.

La wilderness è stato uno degli anti-

corpi che la cultura ha prodotto per

difendersi dai suoi stessi eccessi.

Viaggiando in zone remote, ho spes-

so notato la naturalezza con cui den-

tro i loro universi le popolazioni loca-

li hanno di solito risolto le questioni

ambientali, che stanno invece dila-

niando la nostra comunità scientifi ca

PERSONAGGI

Franco Brevini durante alcuni dei suoi viaggi nella ‘wilderness’

Page 95: EDSlan Informa 03 2013

L’allarme ecologico ha diffuso la consapevolezza di una comunanza di destino tra l’umanità e il pianeta

““e sempre più la nostra società civile.

Ma nel contempo è del tutto eviden-

te che proprio quelle felici soluzio-

ni, espressioni di modelli di sviluppo

che non potrebbero risultare più lon-

tani dai nostri, hanno fi nito per con-

dannare quei popoli e quelle civiltà,

che si dibattono in crisi di solito irre-

versibili. Le loro ricette sono effi caci

e corrette, ma, all’interno di univer-

si sempre più assediati e sempre più

anacronistici. Noi invece, all’interno

del nostro modello, che è planeta-

rio e modernissimo, non sembriamo

in grado di individuare adeguate so-

luzioni. Incapace di uscire da questa

insolubile contraddizione, l’umanità

sta andando diritta verso la proprio

autodistruzione.

La sua esperienza l’ha porta-

ta spesso a viaggiare personal-

mente nella ‘wilderness’. Come

questi viaggi hanno infl uito nel-

la stesura del libro?

Questo libro è il frutto della rifl essio-

ne maturata in margine ai viaggi, alle

traversate e alle spedizioni negli an-

goli più remoti del mondo, che nella

maggior parte dei casi ho realizzato

per conto dei giornali con cui colla-

boro, principalmente per il «Corriere

della sera». Avevo bisogno di rispon-

dere alle domande che mi si affolla-

vano ogni volta che partivo. Cos’è la

natura selvaggia che tanto mi affa-

scina? Qual è il nostro rapporto con

essa? Quale era stato invece il rap-

porto delle generazioni che ci ave-

vano preceduto nei secoli passati?

Quando era nata l’idea di natura sel-

vaggia? E ancora, a che punto siamo

a oltre due secoli dalla sua scoper-

ta? Quale la sorte delle ultime fron-

tiere del pianeta? Cercavo di utilizza-

re gli strumenti del mio mestiere di

studioso, verifi candoli poi sul campo

durante le esperienze in prima per-

sona compiute sul pack, nella giun-

gla, nel deserto, fra le catene hima-

layane e sugli altipiani andini.

Il cittadino moderno sarebbe

del tutto incapace di sopravvi-

vere nella ‘natura selvaggia’ ep-

pure impazzano programmi te-

levisivi e viaggi organizzati che

danno la sensazione di poter

dominare gli elementi natura-

li. Come se l’ignoto affascinasse

PERSONAGGI

93EDSlan constile -luglio

Page 96: EDSlan Informa 03 2013

94 - EDSlan constile luglio

PERSONAGGI

ancora, ma possibilmente con i

comfort moderni.

Direi che nel telespettatore c’è un

compiacimento quasi sadico nel se-

guire il goffo arrabattarsi dei prota-

gonisti di questi show: Fantozzi tra-

vestiti da Indiana Jones. Nello stesso

tempo c’è un riconoscimento: io fa-

rei lo stesso. Seguire Messner su un

ottomila, cioè uno che nella natura

selvaggia sa davvero muoversi alle

prese con il suo ambiente di riferi-

mento, sarebbe scontato.

È curiosa l’idea di una ‘disneyz-

zazzione’ dell’animale selvaggio

che racconta nel libro. Di cosa

si tratta? Le generazioni nate

all’ombra della televisione non

riescono più a trovare la diffe-

renza tra un leone vero e il sim-

patico Simba del Re Leone?

Il 5 ottobre 2003 Timothy Trea-

dwell, che, insieme alla fi danzata,

Amie Huguenard, si era accampato

nel Katmai National Park and Preser-

ve all’imbocco della penisola dell’Ala-

ska, venne sbranato da un orso griz-

zly. La telecamera che avevano con

sé era accesa. Il tappo, che anco-

ra copriva l’obiettivo, ci ha rispar-

miato immagini raccapriccianti, ma

il microfono ha registrato le grida

strazianti dei due ecologisti. A far-

li a pezzi fu una delle belve che si

proponevano di studiare. Dal 1990

al 2003 Timothy aveva trascorso

tredici estati in quel parco situato

nell’Alaska meridionale, vivendo a

stretto contatto con i feroci grizzly e

documentando con il video ogni mo-

mento della loro giornata.

Due sono gli ordini dei problemi sol-

levati da vicende come quelle del

Grizzly Man statunitense. Il primo ri-

guarda la sicurezza del ricercatore,

il secondo l’improprietà della relazio-

ne. I protagonisti di queste liaisons

dangereuses con le belve ci hanno

tutti raccontato di momenti adrena-

linici, in cui la tensione era a mille e

in cui la tragedia è stata sfi orata. Nel

caso di Timothy, i suoi miseri resti

e quelli della fi danzata estratti dallo

stomaco del grizzly abbattuto e rac-

colti in quattro sacchi neri, nella loro

cruda brutalità sono la testimonian-

za più inequivocabile che il segno

era stato sciaguratamente superato.

Ma è soprattutto la seconda questio-

ne che mi preme analizzare. Scoprire

che gli animali hanno una vita inte-

riore o «atteggiamenti proposiziona-

li», come ha detto Donald Davidson

parlando di Animali razionali, può

essere il primo passo per riconoscer-

ne i diritti. Ma riconoscere i diritti de-

gli animali non vuol dire attribuirgli

caratteristiche che non possiedono.

Trattare un abitatore delle foreste

subartiche o delle giungle pluviali

come uno dei nostri pets domesti-

ci mi pare a dir poco caricaturale e

purtroppo molto pericoloso.

È singolare come la tecnologia,

i nuovi materiali, i moderni Gps,

siano strumenti necessari pro-

prio per esplorare ancora più

a fondo la ‘wilderness’, contri-

buendo così a rendere la natu-

ra meno impossibile, e all’appa-

renza più facile da dominare.

La tecnica è un portato fondamen-

tale dell’homo sapiens, una conqui-

sta che gli ha permesso di domina-

re il mondo. La differenza rispetto al

passato è che oggi la tecnica con-

sente di eliminare pressoché qual-

siasi alea nel confronto con la natu-

ra selvaggia.

Esiste ancora qualcosa di sel-

vaggio e di veramente inesplo-

rato sulla Terra? Quali sfi de sti-

moleranno gli esploratori del

futuro?

Ormai non esistono più terre ine-

splorate e primi incontri con popola-

zioni selvagge. Il pianeta ha perdu-

to la sua mitica lontananza. Tuttavia

esistono luoghi molto selvaggi. Se la

via normale all’Everest è una climber

highway, basta inoltrarsi sul deserto

dell’Inlandsis groenlandese per tro-

varsi di fronte a una wilderness tota-

le. La logistica decreta il tasso di wil-

derness dei luoghi. Quando è troppo

complessa, quei luoghi mantengono

tutto il loro mitico alone.

Page 97: EDSlan Informa 03 2013

STARBENE BUSINESS

Esistono regole non

scritte che se applica-

te alla nostra quotidianità possono

aiutarci a realizzare anche i sogni

più effi meri. Nel mondo del lavoro,

per esempio, uno dei più frequenti

riguarda il ‘fare carriera’. Nella vita

di tutti i giorni invece tutti cercano

di ‘essere felici’, e più in generale

l’umanità tutta punta al benessere

di ogni singolo individuo alla ricer-

ca di un ‘mondo migliore’. Ebbene

questi concetti tanto astratti sono

da alcuni stati concretizzati in vere

e proprie regole di vita, vademe-

cum che se portati a compimento

garantiscono di poter raggiungere

qualsiasi obiettivo, di materializzare

qualsiasi sogno, dalla ricchezza alla

realizzazione lavorativa, dalla ricerca

dell’amore alla motocicletta nuova

fi ammante che tanto desideravamo.

Le fi losofi e del cosiddetto ‘New thou-

ght’, il nuovo pensiero positivo nato

negli Stati Uniti nella seconda metà

dell’Ottocento, pervadono le mo-

derne tecniche motivazionali delle

aziende, una fi losofi a di vita nuova

poi approfondita e rivisitata da scrit-

tori, fi losofi e pensatori.

Regole, motti e processi mentali ca-

paci, a detta di chi li mette in pratica

di trasformare i pensieri in cose, di

farci diventare ricchi, se questo è il

nostro desiderio, di modifi care la no-

stra vita nel modo che più si confà

alle nostre attese. Fantasia? Mistici-

smo? Forse, tuttavia alcuni semplici

concetti hanno un innegabile fondo

di verità, e alcune delle regole sug-

gerite possono davvero contribuire

a migliorare sin da subito le nostre

giornate, anche sul posto di lavoro.

Una delle idee base è molto sem-

plice e sostiene che se pensiamo

sempre allo stesso modo, agiamo

sempre allo stesso modo, e di con-

seguenza otteniamo sempre lo stes-

so risultato. Tradotto: vuoi diventa-

re più ricco? Immaginati già ricco,

agisci come se fossi ricco, pensa da

ricco. I tuoi pensieri infl uenzeranno

te stesso, le persone intorno a te e

l’intero pianeta, che risponderà alle

tue richieste concedendoti quan-

to desideri. Ci sentiamo maltrattati

sul lavoro, il mutuo ci preoccupa,

Il successo è una strada priva di lamentele,a soli

I pensieri negativi non ci fanno arricchire, non ci rendono più felici“

giorni da oggi

95EDSlan constile -luglio

Page 98: EDSlan Informa 03 2013

96 - EDSlan constile luglio

vorremmo una nuova auto ma pen-

siamo di non potercela permettere?

Detto fatto, il mondo continuerà a

farci trovare quello che pensiamo, la

nostra realtà si disegnerà sui nostri

pensieri e continuerà a renderci in-

soddisfatti.

Che si tratti di scienza o di pura in-

venzione l’osservazione della realtà

attorno a noi viene in soccorso e

segna un punto in favore di questi

concetti all’apparenza tanto nebulo-

si. Pensate a una persona ricca tra

le vostre conoscenze, è più prepara-

ta di voi? Ha talenti incredibilmente

maggiori? È stata dotata dalla natura

di qualche caratteristica particolare?

Presumibilmente no. La differenza è

che quella persona ha creduto di po-

tercela fare, ha visualizzato se stessa

all’apice del successo, il suo pensiero

continuo e focalizzato sull’obiettivo

ha reso facile trovare la strada per

ottenere quanto desiderato.

Ma le antiche credenze del ‘New

thought’ sono in continua evoluzio-

ne, e alcune ramifi cazioni contem-

poranee possono rivelarsi partico-

larmente utili anche sul lavoro in

un momento di profonda crisi come

questo. L’idea è di un pastore del-

la Christ Church Unity di Kansas

City, Will Bowen, che un bel giorno,

stanco e stufo di imbruttire la sua

giornata con lamentele e pensieri

negativi, pensò di dare un taglio con

queste cattive abitudini. Immagi-

nò così ‘A complaint free world’, un

mondo libero dalle lamentele che

non fanno altro che rovinare la no-

stra vita impedendoci di apprezzare

davvero la potenza di un pensie-

ro totalmente positivo nelle nostre

giornate. Con questi buoni propositi

diffuse la propria idea ed escogitò

anche un escamotage per riuscire

nell’impresa. Ogni persona che de-

siderava liberarsi dal peso delle la-

mentele avrebbe dovuto indossare

un braccialetto al polso cercando di

non lamentarsi per un periodo di 21

giorni. Nel caso in cui fosse caduto

nelle vecchie abitudini brontolan-

do e borbottando per qualche cosa

avrebbe spostato il bracciale sull’al-

tro polso, e ricominciato il conto da

capo. La durata dell’esperimento si

rifà ad una credenza della moder-

na psicologia secondo cui 21 giorni

sono il tempo minimo per defi nire

in un individuo una nuova abitudi-

ne: in questo caso l’abitudine di non

lamentarsi. Ovviamente, da buon

statunitense col gene del business,

il pastore ha in seguito fondato una

organizzazione con clientela plane-

taria che oltre a cercare di diffon-

dere il nuovo pensiero ha venduto

nel mondo 10 milioni di preziosissimi

braccialetti in gomma con inciso il

mitico motto ‘A complaint free world’

e qualche milione di libri, dvd e un

‘certifi cato di gioia’ da appendere al

muro. Ma questo è un effetto colla-

terale in salsa USA.

Ciò che è di grande interesse è il

concetto iniziale, la base di questa

buona intuizione. I pensieri negativi

non ci fanno arricchire, non ci ren-

dono più felici, non ci trasformano

in leader né mostrano il lato migliore

dei talenti che ciascuno di noi ha. E

allora perché addensare nelle nostre

giornate tanta negatività? Perché

non liberarci dalla sacca delle lamen-

tele per usare meglio il nostro tempo

dedicandolo alla creatività, alla ricer-

ca dell’idea giusta, alla meditazione

per focalizzare e realizzare i nostri

grandi obiettivi?

Uno dei motti preferiti dai ‘pensatori

positivi’ è che ciascuno di noi è il re-

sponsabile unico delle proprie emo-

zioni, e quindi, potendo scegliere,

meglio optare per la gioia.

STARBENE BUSINESS

Page 99: EDSlan Informa 03 2013

STORIA DI UN SUCCESSO

CCapita a tutti una di

quelle giornate pesan-

ti. Quella sensazione di remare sen-

za mai toccare l’acqua, di aver fatto

una gran fatica più per accumulare

tensione che per altro. E così pas-

sano le ore tra brontolii e mugugni,

fi no a quando a brontolare è lo sto-

maco, è ora di cena. Il grigiore di

Milano fa il paio con l’umore, il traf-

fi co nervoso sembra interpretare il

nostro disagio.

Una giornata buttata via? Forse,

tranne se a conclusione delle fatiche

nella caotica metropoli non si scelga

di raggiungere il ristorante Blue Gin-

ger, dove già dall’ingresso succede

qualcosa. L’atmosfera è piacevole, i

colori allegri, il sorriso della titolare

Elena Shang che ci accoglie e di tutti

gli altri inservienti è rilassato. Una

magia? No, solo uno dei ristoranti

etnici più rinomati della città, cono-

sciuto dagli estimatori del genere,

sulla cresta del gusto dalla nascita

nel 2008, nel cuore della Milano più

viva e pulsante, a due passi da una

delle principali vie del design e della

SEDUTI A TAVOLA

97EDSlan constile -luglio

Page 100: EDSlan Informa 03 2013

98 - EDSlan constile luglio

ricercatezza, via Tortona. Uno stile

che si amalgama con gli interni del

locale dove sono ospitate in per-

manenza le creazioni di alcuni degli

artisti più in voga del panorama ita-

liano. Ma chi è Elena Shang, e come

è riuscita a creare uno stile così in-

novativo e nuovo?

Elena, la prima sensazione che

si ha entrando nel tuo ristorante

è di grande gioia e freschezza.

Piacevoli colori pastello e og-

getti di design, atmosfere che

si ritrovano nei gustosi piatti.

Come mai queste scelte moder-

ne invece che gli arredi tradizio-

nali dei ristoranti etnici?

Ho imparato che “si mangia anche

con gli occhi”. Questo vale per l’al-

lestimento del piatto ma anche per

l’ambiente in cui questo viene ser-

vito. La nostra cucina vuole fare

piccoli strappi a una tradizione con-

solidata: l’antico si attualizza per es-

sere in linea con gusti nuovi. Questo

segno di nuovo e di modernità ho

voluto che si percepisse subito, an-

che attraverso l’ambiente. Cosa che

non avrei potuto fare appendendo le

solite lanterne rosse. E nella scelta

dell’architetto ne ho voluto uno ita-

lianissimo e innovativo: Alessandro

Mendini. I suoi colori sono contra-

stanti come lo sono spesso gli ingre-

dienti delle nostre ricette. Piacevoli,

invitanti e leggeri: come le nostre

portate.

La diffi coltà, anche in una me-

tropoli già abituata ai ristoranti

etnici come Milano, è quella di

uscire dall’idea che “i ristoranti

cinesi sono tutti uguali”, spesso

considerati economici e di serie

B. Tu invece hai una concezione

molto diversa, il tuo ristorante

fa cibi tradizionali ma di grande

qualità. Come sei riuscita a con-

vincere i milanesi e non solo?

Credo che, specie in un momento di

crisi come quello che stiamo attra-

versando, “andare fuori” a pranzo e

ancora di più a cena venga a costi-

tuire un piccolo premio, una piccola

evasione dal solito tran tran dell’uffi -

cio o delle quattro mura di casa. Una

piccola fuga che acquista tanto più

valore quanto più è piacevole e se-

duttiva. Nel mio ristorante faccio di

tutto perché questo avvenga. I piatti

che propongo, con la loro “diversi-

tà”, sono loro stessi un’evasione.

Gentilezza e prezzi abbordabili sono

altri ingredienti indispensabili per

qualunque ricetta di successo.

Nel tuo menù ci sono cibi di tra-

dizioni diverse, una vera fusio-

ne di culture e sapori che con-

sentono veri e propri viaggi di

gusto, o come dici tu un modo

per “sedersi e girare il mondo”.

STORIA DI UN SUCCESSO

La cucina è cultura: quella del Blu Ginger parla lingue diverse “

Elena Shang

Page 101: EDSlan Informa 03 2013

STORIA DI UN SUCCESSO

Come hai unito le diverse cul-

ture, dai piatti cinesi, al sushi

giapponese, fi no alla Thailandia,

al Vietnam e ai vini francesi?

Il modo più usuale di girare il mon-

do è con un biglietto in mano. Ma

si possono scoprire frammenti di

mondi lontani anche solo aprendo la

porta di un ristorante. La cucina è

cultura: quella del Blu Ginger parla

lingue diverse. Un piccolo melting-

pot di profumi e sapori provenienti

da aree diverse che nel loro incontro

si arricchiscono vicendevolmente.

Un bianco francese al posto del tè?

Perché no?! L’importante è che sia

di qualità. Mio marito mi cita sem-

pre una frase di Goethe che trovo

illuminante: ‘La vita è troppo breve

per bere vino cattivo’. Una goccia di

saggezza!

Di recente è uscito un tuo li-

bro di ricette che porta i sapo-

ri d’oriente direttamente nelle

cucine degli italiani. Un terre-

no diffi cile e coraggioso quello

dei libri di cucina, soprattutto

in Italia. Quali opinioni hai rac-

colto, e come è andata a chi ha

realizzato le ricette in casa pro-

pria?

Non possono rispondere per tutti

quelli che hanno comprato il libro.

So di alcuni clienti di Blue Ginger che

si sono cimentati in molte ricette, in-

cluse le salse, e sono rimasti molti

soddisfatti del risultato. Ma ci tengo

a dire che un libro di ricette è solo

un trampolino: il tuffo da applauso o

meno - lo fa poi chi sta ai fornelli.

Come sai ci leggono manager e

persone abituate a fare impresa.

Qual è la tua esperienza di don-

na e imprenditrice che dal lon-

tano oriente riesce a farsi largo

in un terreno minato come la

cucina in Italia? Quali diffi coltà

hai avuto e quali cliché invece ti

senti di poter sconfessare?

Quando sono arrivata in Italia, a 16

anni, insieme alla vostra lingua ho

cercato di imparare la vostra cultura.

Ho fatto poi esperienze nel marke-

ting come responsabile di una gran-

de azienda multinazionale. Tutto

questo mi ha fornito strumenti che

mi sono stati utili poi e che ho messo

a frutto nel lavoro di ristorazione. Se

vuoi sapere invece se ho trovato re-

sistenze o ostacoli in quanto donna,

ti rispondo no. Le uniche diffi coltà in

questo senso sono quelle tipiche di

una donna che imprende: fare i sal-

ti mortali per coniugare le esigenze

dell’azienda - nel mio caso un risto-

rante - con quelle della famiglia. Non

ho mai incontrato diffi coltà partico-

lari invece in quanto orientale. Certo

qualche zoppicatura nella lingua c’è

La nostra cucina vuole fare piccoli strappi a una tradizione consolidata: l’antico si attualizza per essere in linea con gusti nuovi

Il nuovo libro di Elena Shang

99EDSlan constile -luglio

Page 102: EDSlan Informa 03 2013

100 - EDSlan constile luglio

STORIA DI UN SUCCESSO

ma, tirando le somme, credo che

siano più i vantaggi che gli svantag-

gi derivati dal fatto di aver “sposato”

due culture.

La tecnologia consente di met-

tere in rete le proprie opinioni e

recensire qualsiasi cosa. Tanto

che per alcuni ristoratori alcuni

siti di recensioni sono diventati

dei veri scogli da superare, visto

che il cliente oggi non solo cer-

ca l’opinione di colleghi e amici,

ma controlla su internet che il

feedback sia positivo. Come vivi

questo continuo essere sotto

pressione?

Come tutte le rivoluzioni anche

quella di Internet ha i suoi aspetti

negativi. Qualcuno vive Tripadvisor

come un vero e proprio incubo. C’è

chi parla bene di te e chi non lo fa.

In fondo nella divergenza di opinio-

ni non c’è niente di male: è il sale

stesso della democrazia. Il problema

nasce dal fatto che i giudizi in rete

sono quasi sempre “schermati” ed è

diffi cile verifi carne l’autenticità. Per

mia fortuna i giudizi sul Blue Ginger

sono nella quasi totalità molto buo-

ni. Alcuni addirittura entusiastici. Ma

nessuno è perfetto e in un ristorante,

specie nei momenti di punta, qual-

che defaiance ci può essere. Spe-

cie quando, come nel nostro caso,

quasi tutti i piatti sono preparati al

momento. Anche questo in fondo è

il frutto del nuovo. E io il nuovo ho

deciso di viverlo fi no in fondo.

La crisi ha colpito duro anche la

ricca Lombardia, e il proliferare

di ristoranti etnici a bassissi-

mo costo (e di dubbia qualità)

ne è la prova. Tu invece punti

a una fascia di clientela molto

più alta, quanto ha pesato negli

affari questo brutto momento

dell’economia?

Beh, io non posso parlarti di un “pri-

ma” e “dopo”, visto che ho aperto

il mio Blue Ginger esattamente

nell’autunno del 2008, proprio quan-

do è defl agrato il caso della Lehman

& Brothers che ha scatenato la crisi

che ancora stiamo vivendo. Diciamo

che Blue Ginger è nato e cresciuto

all’interno della crisi e, in qualche

modo, ne ha, come dire… preso le

misure. Offre qualità, cibi freschi,

ambiente piacevole a prezzi onesti.

Un’evasione che ti puoi permettere

spesso. A pranzo poi ho un menu

“business”: la zona è piena di uffi ci

e il ristorante è sempre pieno. Finora

il successo di Blue Ginger è sempre

cresciuto: segno che le scelte che

ho fatto sono giuste. Per chiudere ti

faccio io una domanda: riesci a im-

maginarti una cena romantica in un

All you Can Eat?

Il ristorante Blue Ginger

SI TROVA INV.LE C. TROYA, 22

A MILANO

Page 103: EDSlan Informa 03 2013

BUSINESS LIFE

Il messaggio è dei più cu-

riosi, di quelli che non pas-

sano inosservati. Un progetto comu-

nicativo 3.0 fa rizzare le antenne di

chi si occupa di comunicazione, e gli

amici di Black Street Radio promet-

tono di far parlare di sé. L’invenzione

parte da Nico Benz, ideatore e di-

rettore artistico del progetto che ci

spiega come un mezzo antico come

la Radio possa, se opportunamen-

te arricchito di tecnologia e social

network, trasformarsi in una novità

assoluta.

Andiamo subito alla curiosi-

tà maggiore del vostro lavoro.

Vi siete identifi cati al pubblico

come radio 3.0, scegliendo di

puntare tutto sulla parte inno-

vativa della vostra iniziativa.

Come fa una radio a essere ‘di

nuova generazione’?

Basta usare gli strumenti che oggi

ci circondano: gli smartphone, i ta-

blet, le webcam, le videoconferenze,

i social network. Tutte queste cose ci

permettono di comunicare in decine

di modi nuovi e la radio, rimanen-

do io centro del “discorso” diventa

comunque nuova e altamente inte-

rattiva.

La squadra di Black Street Radio

è composta da giovani. Come

è nato il progetto e perché si

chiama così?

Il nome viene da un’idea degli edi-

tori e proprietari, Andrea Motta e

Patrick Sardena, che hanno creduto

nella mia piattaforma 3.0. Sicura-

mente i collaboratori sono giovani,

come il progetto, anche se ormai le

prime bozze di idea risalgono a qua-

si 5 anni fa. Sono state molte le fasi

che mi hanno portato ad una radio

di questo tipo.

Qual è il target del vostro pro-

getto? A chi vi rivolgete per

quanto riguarda gli utenti e i

clienti?

Gli utenti sono tutti coloro che fre-

quentano il web e i clienti quelli

che hanno bisogno di condividere

il proprio lavoro con gli utenti, che

guarda caso fanno parte della stes-

sa categoria dei consumatori. Oggi

sono i social network che fungono

da “grandi magazzini” quindi biso-

gna comunicare qui i messaggi pro-

mozionali, o quello che oggi sono

diventati.

La diffusione di internet sta di-

ventando davvero capillare, su

questo punta il vostro progetto.

Ma una radio che diventa anche

‘video’ non perde un po’ la sua

natura? Cosa fa sì che si chiami

radio e non ‘tv’ o ‘web televi-

sion’?

Radio perché la musica fa da cornice

trainante. Web Tv perché ci sono le

webcam. Ma questa è sicuramente

un’altra cosa. Forse ci vorrebbe un

nome nuovo, per adesso mi piace

chiamarla radio 3.0.

I mezzi di comunicazione sono sem-

pre più presenti nella quotidianità,

tanto da aver bisogno di una con-

tinua interazione col pubblico, che

Viviamo in un mondo in cui il consiglio di un amico vale molto di più dell’informazione di un qualunque “opinionista”

Nico Benz

socialQuando la radio

diventa

101EDSlan constile -luglio

Page 104: EDSlan Informa 03 2013

102 - EDSlan constile luglio

si trasforma a volte in vero prota-

gonista. Non vedi in questo il rischio

di un drastico abbassamento della

qualità? Se tutti parlano, tutti diven-

tano protagonisti, non credi che si

perdano professionalità, linguaggio,

tempistiche, competenze…

Al contrario, oggi viviamo in un

mondo in cui il consiglio di un amico

vale molto di più dell’informazione di

un qualunque “opinionista”. Che ci

piaccia o no è così e personalmente

devo dire che i contributi del pubbli-

co danno più valore alle dichiarazio-

ni del professionista.

Tu sei un grande esperto di So-

cial Network, secondo te come

si evolverà la rete, quali nuove

possibilità per gli utenti sono

pronte per essere lanciate sul

mercato?

Il web è una continua sorpresa. Ogni

volta che hai un’idea di creare qual-

cosa di nuovo, sappi che dall’altra

parte del mondo qualcun’altro ci ha

già lavorato e magari è già online.

Questo fermento continuo dà alla

rete sempre quel senso di “novità “

che credo non l’abbandonerà mai.

Si dice sempre che internet non

consenta di guadagnare più di

tanto, salvo per le grandissime

case, da Google a Facebook.

Una convinzione di molti im-

prenditori abituati a mezzi di

comunicazione ‘classici’ per la

loro pubblicità. È ancora così?

Non credo proprio. Io mi occupo

proprio di comunicazione sui social

network e le aziende stanno comin-

ciando a capire che è quello il ter-

reno su cui devono confrontarsi con

i consumatori. E devono farlo nel

mondo in cui l’utente se lo aspet-

ta. Questo sta cambiando il modo

di pensare la pubblicità che ormai

è diventata insopportabile almeno

nel modo standard di concepirla. Col

tempo deve diventare un modo per

esporre le capacità, i pregi o i difetti

di un prodotto, accettando un con-

fronto informale anche di una piat-

taforma social.

BUSINESS LIFE

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Page 105: EDSlan Informa 03 2013

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Page 106: EDSlan Informa 03 2013

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