edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6...

60

Transcript of edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6...

Page 1: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:
Page 2: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:
Page 3: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21a edizione - 2018-19

3

Ammiro con grande piacere l’iniziativa dell’Associazione “Poggio Bustone a Colori”, che per il terzo anno porterà di nuovo in evidenza una espressione artistica lodevole e significativa per la nostra comunità.“Poggio Bustone diventa Presepe” è un evento che coin-

volge dai più giovani ai meno giovani, lavorano a realizzare una ma-nifestazione religiosa che, oltre ad evocare i sentimenti più profondi della spiritualità umana, ne accresce la dimensione comunitaria. È loro il merito di aver saputo riproporre con forza un avvenimento che negli anni è andato sempre più crescendo ed ha permesso al Paese di garantire spazi di crescita ad ogni suo abitante rendendo sempre più piacevole lo stare insieme. L’amministrazione Comunale ha voluto dare supporto all’organizzazione proprio per la valenza intrinseca di questo appunta-mento, e per la potenzialità attrattiva che possiede.L’auspicio è che questo esempio concreto di aggregazione, partecipazio-ne e condivisione sia di stimolo per la realizzazione di ulteriori e nuovi eventi nel nostro territorio.Grazie per l’impegno profuso dalle tante persone che dedicano buona parte del loro tempo ad organizzare e gestire l’evento per tutto il pe-riodo natalizio, grazie ai giovani “Poiani”, alla Parrocchia, a tutte le famiglie e all’Associazione Poggio Bustone a Colori.A nome di tutta l’Amministrazione Comunale, e mio personale, giunga a tutti i cittadini l’augurio più sincero di Buon Natale, che sia la festa che ci invita alla costruzione di relazioni umane capaci di rendere più fraterna e serena la convivenza civile, ma soprattutto sia l’occasione per guardarci in fondo al cuore.BUON NATALE Deborah Vitelli

Auguri del Sindaco

Page 4: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Poggio Bustone diventa presepe

4

9

Pzza Regina Elenacentro storico

P.zza Nassiriya

Convento FrancescanoSan Giacomo

al convento

P

Via Francescana

da Rieti

Via San Marco

Casa Natale Attilio Piccioni

I Giardinidi Marzo

Piazza della Torre

Sede comunaleChiesa

San Giovanni Battista

Casa natale Lucio Battisti

Piazza

X marzo

Via Roma

Il tosatore

Piazza San Felice

PalazzoComunale

1. Ingresso Presepe2. Cantina Mastro Porchettaro3. Mercatini di natale 4. Pesca di beneficenza 5. Natività6. Mostra presepi in concorso7. Cantina vinaiolo8. Re Magi9. Mostra fotografica“Volti che raccontano storie e luoghi che raccontano emozioni”

5

Chiesa della Annunziata

Museo dellaResistenza

Sacro Speco

Mappa

30‛ min a piedidal convento

Ai prati di S.GiacomoDecollo deltaplaniLoc.Casette

wc

La locanda Francescana

Antico Arco

Bar Francescano

Via Dante Alighieri

Via delle fontanelle

Arco delBuongiorno 8

76

1

Orto dellemonache

10

Strada provinciale dir. RietiVilla Tizzi

Via FrancescanaVilla

Giovannone

dir. CentroPoggio Bustone

Dal 9 dicembre al 6 gennaio

wc

Poggio Bustone diventa Presepe

32

4

1112

1314

16

17

18

15

19

10. Cantina del falegname11. Fabbro12. Fornaia 13. Mietitore e impagliatore 14. “Presepe sospeso” (1 class. 2017) 15. Mostra presepi in concorso16. Ovile - Tosatore17. Nonna con i nipoti18. Scena del Perdono di Francesco19. Presepe Monumentale a grandez- za naturale al Santuario Punti ristoro

@Domenico.Battisti

Page 5: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21a edizione - 2018-19

5

Poggio Bustone, il primo locus france-scano della Valle Santa Reatina, sempre più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta: “Poggio Bustone diventa presepe”.

Giunto ormai alla XXI edizione ne con-serva ancora intatti i valori, l’entusiasmo, la carica emotiva e l’idea originale di un presepe povero ispirato alle nostre radici e tradizioni.Durante il periodo natalizio, passeggian-do all’interno di questo piccolo paesi-no incastonato tra le montagne, con un occhio sempre puntato verso lo stupen-

oggio Bustone diventa presepe

9

Pzza Regina Elenacentro storico

P.zza Nassiriya

Convento FrancescanoSan Giacomo

al convento

P

Via Francescana

da Rieti

Via San Marco

Casa Natale Attilio Piccioni

I Giardinidi Marzo

Piazza della Torre

Sede comunaleChiesa

San Giovanni Battista

Casa natale Lucio Battisti

Piazza

X marzo

Via Roma

Il tosatore

Piazza San Felice

PalazzoComunale

1. Ingresso Presepe2. Cantina Mastro Porchettaro3. Mercatini di natale 4. Pesca di beneficenza 5. Natività6. Mostra presepi in concorso7. Cantina vinaiolo8. Re Magi9. Mostra fotografica“Volti che raccontano storie e luoghi che raccontano emozioni”

5

Chiesa della Annunziata

Museo dellaResistenza

Sacro Speco

Mappa

30‛ min a piedidal convento

Ai prati di S.GiacomoDecollo deltaplaniLoc.Casette

wc

La locanda Francescana

Antico Arco

Bar Francescano

Via Dante Alighieri

Via delle fontanelle

Arco delBuongiorno 8

76

1

Orto dellemonache

10

Strada provinciale dir. RietiVilla Tizzi

Via FrancescanaVilla

Giovannone

dir. CentroPoggio Bustone

Dal 9 dicembre al 6 gennaio

wc

Poggio Bustone diventa Presepe

32

4

1112

1314

16

17

18

15

19

10. Cantina del falegname11. Fabbro12. Fornaia 13. Mietitore e impagliatore 14. “Presepe sospeso” (1 class. 2017) 15. Mostra presepi in concorso16. Ovile - Tosatore17. Nonna con i nipoti18. Scena del Perdono di Francesco19. Presepe Monumentale a grandez- za naturale al Santuario Punti ristoro

@Domenico.Battistidi Domenico Battisti

Natività 2017-18 - Riproduzione del Sacro Speco

Un presepe in cartapesta a grandezza naturale per le vie del paese, dove il visi-tatore diventa parte integrante di un meraviglioso villaggio presepiale, tra luci soffuse accuratamente disposte, musiche diffuse e scene dei vecchi mestieri della tradizione locale.

Page 6: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Poggio Bustone diventa presepe

6

do panorama offerto dalla Valle Santa, sembra quasi di udire il picchiettio del martello del calzolaio che ripara un mal-ridotto paio di scarpe, i passi frettolosi della donna che si appresta ad uscire di casa per andare a raccogliere l’acqua con la conca di rame o il fabbro che forgia nel fuoco i suoi ferri ardenti. Risalendo nel silenzio dei ripidi vicoli del centro storico, l’eco dei lunghi sospi-ri viene interrotto dall’armonico rumore del falegname che leviga con perizia dei pregiatissimi tronchi di legno mentre, in lontananza, il suono del flauto del piffe-raio che riproduce melodie antiche ac-compagna un soave e leggero fruscìo di paglia inforcata dal mietitore.Tra le varie icone suscita sicuramente grande interesse, per il profondo signifi-cato che richiama, la scena del Perdono che sembra perpetuare la presenza del Santo in questi luoghi in memoria di

quel “Buongiorno Buona Gente” rivolto alla popolazione di Poggio Bustone dal poverello di Assisi nell’autunno del 1208.Tutto ciò fa solo da contorno alla scena centrale della Natività, nella piazza prin-cipale del paese, dove un’umile dimora disadorna accoglie Giuseppe e Maria che tendono le mani verso il Figlio di Dio, ve-nuto al mondo in una grotta buia e spo-glia, riscaldata dalla paglia e dal fiato del bue e dell’asinello.La presenza di elementi come la cartape-sta, il legno di scarto, le tavole usate, le schegge dei tronchi, le cortecce staccate dagli alberi e le stoffe sporche e strappate, forniscono l’unica chiave di lettura, quel-la di un presepe semplice, essenziale, così come Francesco voleva si festeggiasse il Natale.Il percorso presepiale si snoda dal cen-tro storico fino a raggiungere il Piazzale delle Missioni Francescane, dove un altro

Page 7: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21a edizione - 2018-19

7

monumentale presepe a grandezza natu-rale si articola in varie scene tra le stanze del Romitorio Inferiore del Santuario del Perdono, permettendo ancora una volta all’ospite di entrare dentro l’allestimento, vivendo fisicamente la storia del Natale.A corollario dei vari allestimenti, nume-rose iniziative accompagnano il turista nel breve viaggio con concerti, anima-zione per i bambini, spettacoli itineranti, giocolieri e artisti di strada.Merita sicuramente una visita particola-re il 9 dicembre, giorno dell’inaugurazio-ne, dove le vecchie cantine abbandonate tornano piene di vita con il vinaiolo che pesta l’uva per ricavare del buon vino da servire al viandante o magari la fornaia che impasta l’alimento più povero e nu-

triente di tutti.Non potevano inoltre mancare il prodot-to tipico di Poggio Bustone, la porchetta, con il laboratorio del “mastro porchetta-ro”, che taglia le prelibate carni appena sfornate e il tosatore nell’ovile (ndr. ru carusinu dalle nostre parti), a ricordo di una popolazione povera che si sostenta-va anticamente solo grazie al duro lavoro nei campi e alla pastorizia.Tutto prende vita tracciando un sentiero di profumi e sapori lungo uno scenario paesaggistico reso estremamente sugge-stivo da archi, vicoli e scorci abilmente addobbati alla scoperta dei prodotti tipi-ci delle nostre terre.

Page 8: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Poggio Bustone diventa presepe

8

Casa di Riposo della Letizia FrancescanaSei di Poggio Bustone e hai il problema di non riuscire piu’ a seguire tua madre o tuo padre come vorresti?

Hai mai pensato ad una casa di riposo?

Una visita presso una struttura per la terza eta’ e’ il modo migliore per farti un’idea se puo’ essere il posto giusto!

Chiamali e concorda un appuntamento.

San Pietro di Poggio Bustone (RI) Tel. 0746 68 89 33 Cell. 389 49.49.080

Page 9: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21a edizione - 2018-19

9

La serenata annunciatadi Guido Fagiani

Quando un ragazzo voleva fare cosa particolarmente gradita ad una ragazza e voleva confermarle il suo interesse e prospettive di fidanzamento, le annunciava che in una delle prossime notti, le avrebbe fatta una serenata. Guido “ciccione” al secolo Guido Rinaldi mandolinista eccezionale per bravura, accompagnato da qualche amico con la chitarra, era lui che per tanti anni ha allietato le notti di tante ragazze poiane alle quali, per conto del ragazzo di turno e con lui presente, faceva la serenata. Nella notte prescelta, ci si portava sotto la finestra della ragazza e si suonavano alcune delle canzoni (melodie) più significative all’epoca di moda. SUlle stradine interne strette del paese, si affacciavano più finestre appartenenti a ragazze diverse, ma una soltanto sapeva che la serenata era a lei diretta. Ed al termine della serenata, per far capire al ragazzo il suo gradimento (se gradimento era), la ragazza accendeva e subito spegneva rapidamente la luce della camera. La rapidità dello spegnimento era fatta allo scopo di evitare il pericolo che il padre della ragazza potesse scoprire che qualcuno aveva interesse amoroso verso sua figlia.

Page 10: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Pogg

io B

usto

ne d

iven

ta p

rese

pe

10

THE SOLUTIONEdilizia civile industriale e restauri generali ,realizzazione e cura delle aree verdi Info: [email protected] Cell.3922890266 Fernando Battisti Cell.3201825788 Andrea Battisti

Page 11: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21a edizione - 2018-19

11

IL NATALE DI GESU’ NEL CROCIFISSO DI SAN DAMIANO

Quando pensiamo al Natale la prima cosa che ci viene in mente è il Prese-pe oppure l’affresco di Greccio con la Madonna che allatta il Bambino. Difficilmente pensiamo Al Crocifisso di san Damiano che è all’inizio della vocazione di san Francesco quando gli rivolge queste parole: «Va’ Fran-cesco e ripara la mia chiesa». Due anni dopo, nel 1208, Francesco viene a Poggio Bustone dove fa esperienza della misericordia di Dio che perdona tutti i suoi peccati. Creare l’universo e perdonare sono due azioni che può fare soltanto Dio, non l’uomo. Sull’i-cona del Crocifisso di san Damiano in alto è scritto su uno sfondo di colo-re rosso: «Gesù Nazareno». «Quando tu vedi scritto il nome di Gesù» dicono i padri della Chiesa, «sei davanti al mistero del Natale». Il progetto di Dio di salvare l’uomo si compie nella croce di Gesù, nel suo sacrificio pasquale. Gesù è nato non per la necessità di dover vivere poiché era già da sempre presso il Padre, ma per la volontà di salvarci.Questo significa il nome «Gesù». Egli assume, come in uno scambio mera-viglioso la nostra carne nel grembo

di Maria per liberare con la sua carne l’uomo dalla corruzione del peccato e della morte. Ecco il progetto di Dio, rappresentato nelle icone con il co-lore rosso. Lì noi conosciamo Dio e vediamo il suo volto.Lo scrittore russo Leone Tolstoj (1828–1910) narra, in un piccolo racconto, di un sovrano severo che chiese ai suoi sacerdoti e sapienti di mostrargli Dio affinché egli potesse

di Padre Ezio Casella, OFM

Figura: Crocifisso di San Damiano ubicato nella Basilica di Santa Chiara Assisi

Page 12: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Pogg

io B

usto

ne d

iven

ta p

rese

pe

12

Page 13: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21a edizione - 2018-19

13

vederlo. I sapienti non furono in gra-do di appagare questo suo desiderio. Allora un pastore, che stava tornan-do dai campi, si offrì di assumere il compito dei sacerdoti e dei sapienti. Il re apprese da lui che i suoi occhi non erano sufficienti per vedere Dio. Allora, però, egli volle almeno sape-re che cosa Dio faceva. «Per poter ri-spondere a questa tua domanda – dis-se il pastore al sovrano – dobbiamo scambiarci i vestiti». Con esitazione, spinto tuttavia dalla curiosità, il so-vrano acconsentì; consegnò i suoi ve-stiti regali al pastore e si fece rivestire del semplice abito dell’uomo povero. Ed ecco allora arrivare la risposta: «Questo è ciò che fa Dio». Di fatto, il Figlio di Dio – Dio vero da Dio vero – si svuotò del suo splendore divi-no: «… spogliò se stesso, assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto rico-nosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte

e a una morte di croce» (cfr. Fil 2,6ss). Dio ha – come dicono i Padri – com-piuto il sacrum commercium, il sacro scambio: ha assunto ciò che era no-stro, affinché noi potessimo ricevere ciò che era suo, divenire simili a Dio. San Paolo, per quanto accade nel Bat-tesimo, usa esplicitamente l’imma-gine del vestito: «Quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo» (Gal  3,27). Ecco ciò che si compie nel Battesimo: noi ci rive-stiamo di Cristo, Egli ci dona i suoi vestiti e questi non sono una cosa esterna. Significa che entriamo in una comunione esistenziale con Lui, che il suo e il nostro essere confluiscono, si compenetrano a vicenda. «Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me» – così Paolo stesso nella Lettera ai Ga-lati  (2,2) descrive l’avvenimento del suo battesimo. Cristo ha indossato i nostri vestiti: il dolore e la gioia dell’essere uomo, la fame, la sete, la stanchezza, le spe-

ranze e le delusioni, la paura della morte, tutte le nostre angustie fino alla morte. E ha dato a noi i suoi “vestiti”. Ciò che nella Lettera ai Ga-lati  espone come sem-plice “fatto” del battesi-mo – il dono del nuovo essere –Paolo ce lo pre-senta nella  Lettera agli

Page 14: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Pogg

io B

usto

ne d

iven

ta p

rese

pe

14

Page 15: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21a edizione - 2018-19

15

Efesini come un compito permanen-te: «Dovete deporre l’uomo vecchio con la condotta di prima! … [Dovete] rivestire l’uomo nuovo, creato secon-do Dio nella giustizia e nella santità vera. Perciò, bando alla menzogna: dite ciascuno la verità al proprio prossimo; perché siamo membri gli uni degli altri. Nell’ira, non peccate …» (Ef 4,22-26). Questa teologia del Battesimo ritorna in modo nuovo e con una nuova in-sistenza nell’Ordinazione sacerdota-le. Come nel Battesimo viene donato uno “scambio dei vestiti”, uno scam-bio del destino, una nuova comunio-

ne esistenziale con Cristo, così anche nel sacerdozio si ha uno scambio: nell’amministrazione dei Sacramenti, il sacerdote agisce e parla ora “in per-sona Christi”. Nei sacri misteri egli non rappresenta se stesso e non parla esprimendo se stesso, ma parla per l’Altro – per Cri-sto. Il giorno della sua ordinazione il sacerdote dice a Gesù: «Eccomi, sono pronto: io sono qui perché tu possa disporre di me». Ci mettiamo a di-sposizione di Colui «che è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi» (2Cor 5,15). Metterci a disposizione di Cristo si-gnifica che ci lasciamo attirare den-tro il suo “per tutti”: essendo con Lui possiamo esserci davvero “per tutti”.San Francesco così scrive nella Pri-ma Ammonizione: «Ecco, ogni gior-no egli si umilia, come quando dalla sede regale discese nel grembo della Vergine; ogni giorno egli stesso viene a noi in apparenza umile; ogni giorno discende dal seno del Padre sull’altare nelle mani del sacerdote… E in tal modo il Signore è sempre con i suoi fedeli, come egli stesso dice: Ecco, io sono con voi sino alla fine del mondo» (Fonti Francescane, 144).

Page 16: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Poggio Bustone diventa presepe

16

L’idea del presepe

Pensare alla realizzazione del presepe ha richiesto dapprima una riflessione sul si-gnificato profondo del Natale e poi un’in-terpretazione della stessa come messag-gio da veicolare.Il Natale è soprattutto condivisione inte-sa come momento per ritrovare se stessi oppure ritrovarsi con gli altri.Questo spirito ha da sempre caratterizza-to la nostra comunità che ormai da anni riesce a far sì che il Nostro Paese diventi presepe.Il tema della condivisione è stato il fulcro dell’idea grafica che si è quindi incen-trata sul coinvolgimento visivo ed emo-

tivo dello spettatore. Un vero e proprio viaggio all’interno dell’ambientazione del presepe dove non si rimane più solo os-servatori, ma si è partecipi di uno scena-rio che guida verso il miracolo più gran-de: quello della Vita!Nella realizzazione si è pensato che, at-traverso i gesti quotidiani della comunità di Betlemme, si potessero riscoprire l’au-tenticità dei valori sociali come carità, fratellanza e amore verso il prossimo - valori che rendono grandi una comunità.In un’epoca in cui siamo connessi e vici-ni, ma in realtà soli e sempre più lonta-ni, il percorso verso la Natività dovrebbe farci riflettere su ciò che è veramente es-senziale.L’augurio più grande è che ognuno possa condividere questi giorni di festa con le persone più care.

di Alberto Fasciolo

Figura 1: Ingresso Piazza Regina Elena - Natività

Page 17: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21a edizione - 2018-19

17

Figura 2: Ambientazione natività 2018

Figura 3: Ambientazione natività 2018

Page 18: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Pogg

io B

usto

ne d

iven

ta p

rese

pe

18

Desideri B. & V. S.n.c.Via Francescana n. 6

02018 - Poggio Bustone (Rieti)

Page 19: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21a edizione - 2018-19

19

Figura 4: Sketch di dettaglio

Figura 5: Sketch d’insieme

Page 20: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Poggio Bustone diventa presepe

20

di Fr. Renzo Francesco Cocchi ofm

«Un presepe a grandezza naturale»

L’idea nasce dal desiderio di ripren-dere un’antica tradizione francescana, dove in molte chiese nell’approssi-marsi del Santo Natale, i frati solevano rievocare la natività con personaggi a misura d’uomo; uno degli esempi più famosi è quello dell’Aracoeli di Roma, dove nel cielo aperto dove si affaccia l’Eterno Padre, circondato dalla glo-ria degli angeli, il bambino con vesti dorate e circondato da Maria da Giu-seppe e dai pastori, è presentato alla devozione dei fedeli.Ma allestirne uno del tutto originale

nel Santuario san Giacomo di Poggio Bustone, scaturisce dall’intuizione di far entrare i visitatori all’interno del-la scena, per renderli non semplici spettatori ma protagonisti dell’evento. Ecco allora le 35 statue collocate in una delle parti più antiche del con-vento. Appena scese le scale della mo-stra ci troviamo dinanzi ad una scena medievale. I personaggi si stanno re-cando per assistere allo spettacolo del giullare che è collocato al centro; ma chi è in realtà questo giullare? È Francesco d’Assisi che ritroviamo nella stanza affianco, vestito ormai da frate, mentre si accinge a dona-re il pane a Santa Chiara. Sul fondo scorgiamo una donna sdraiata che ha appena partorito; è Madonna Pica, la madre del Poverello, che secondo una tradizione ha dato alla luce suo figlio nella stalla della propria casa. Questo episodio ci aiuta a compren-dere che Francesco da sempre è stato chiamato “l’altro Cristo”: anche nella nascita il Santo segue le orme del suo Signore!E allora arriviamo al cuore dell’alle-stimento. Entrando nella stanza del presepio vero e proprio, ci viene in-contro un soldato romano, che con-testualizza l’evento della Natività; di-nanzi a lui una famiglia di pastori. E finalmente ci troviamo dinanzi alla

Page 21: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21a edizione - 2018-19

21

Sacra Famiglia, dove sono già presen-ti i Magi (rappresentate l’Africa, l’Asia e l’Europa) che portano i regali doni; uno di loro ha al suo fianco la propria regina, segno che i Sovrani venuti da lontano, sono stati accompagnati dal-la loro corte. Il piccolo Gesù è in realtà un bam-bino di due anni: in effetti il Vangelo ci dice che quando i Magi non fecero ritorno dal Re Erode, egli ordinò di uccidere tutti i bambini del suo terri-torio, dai due anni in giù.I capelli del fanciullino sono neri, come quelli della Vergine Maria as-sorta e seduta sulle gambe, mentre

la sua pelle è candida come quella dell’Angelo che maestoso sovrasta la scena presentando il Mistero: questo per sottolineare che Gesù è figlio di Maria e figlio di Dio.Un altro bambino di fianco al giovane e premuroso Giuseppe, indica il Si-gnore: è Giovanni Battista che lo ad-dita come “l’agnello di Dio che toglie il peccato del mondo”; ecco perché ha ai suoi piedi un agnellino.L’allestimento è stato curato da fr. Renzo Francesco Cocchi, mentre al-cune delle statue utilizzate sono state rielaborate dal Maestro Piero Casen-tini.

Page 22: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Poggio Bustone diventa presepe

22

RISTORANTE PIZZERIA LA PANNOCCHIA123, Via Costa - 02014 Cantalice (RI) Italia Tel. +39 0746 653246

Via A. Sacchetti Sassetti, 2102100 RietiTel. 0746 482914

Page 23: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21a edizione - 2018-19

23

Page 24: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:
Page 25: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21a edizione - 2018-19

25

Fra’ Felice da Poggio Bustone

Mostarda Domenico Antonio, nac-que a Poggio Bustone il 13 Novembre 1707 da Mostarda Pompilio e Battisti Olimpia.Quando vestì il saio dei frati cappuc-cini nel convento di Rieti il 3 giugno 1735, a 28 anni, secondo l’uso dei cappuccini di allora, cambiò il nome di battesimo in quello da religioso, Felice da Poggio Bustone.Un nome che gli richiamava un altro frate Felice, reatino come lui, ma na-tivo di Cantalice (il primo santo dei cappuccini).Come il suo omonimo, non era sacer-dote ma fratello laico.Non era un frate semplice, passava le sue giornate facendo umili e impe-gnativi lavori in convento, o andando per la questua a contatto con le mise-rie della povera gente e con l’abbon-danza dei benestanti, ai quali chiede-va per chi era nel bisogno.Eccellente imitatore di San France-sco, viveva del minimo necessario e passava le sue giornate soccorrendo le persone che avevano bisogno, la-sciando quasi tutta la questua ai po-veri, ai malati e alle persone cadute in

disgrazia.Si racconta che questo Santo religioso otteneva grazie singolari da Dio, ed operava persino nei miracoli, che per sua volontà non sono mai stati regi-strati. Morì a Roma il 18 ottobre1791 con fama di Santità. Su richiesta della gente, i suoi confratelli decisero di tagliuzzare il suo abito per farne reliquie, ma poiché i devoti accorsi erano talmente tanti, venne rivestito ben tre volte.

di Emo Agostini

Quadro raffigurante Fra’ Felice, dono del Maestro Romolo Mostarda conser-vato nella parrocchia San Giovanni Battista di Poggio Bustone

Page 26: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Poggio Bustone diventa presepe

26

Page 27: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21a edizione - 2018-19

27

Dopo tre giorni dalla sua esposizio-ne, poiché la folla che giungeva a dare l’ultimo saluto al frate non accennava a diminuire, i superiori del convento dovettero approfittare della notte per sottrarlo alla devozione della gen-te, ed iniziare la tumulazione della salma. Oggi, poiché la Chiesa dove riposa Fra’ Felice è visitata da turisti che giungono da tutto il mondo, ogni giorno i visitatori leggono, nella la-pide che si trova sulla sua tomba, il suo nome, il concetto di santità con cui è trapassato, il nome del suo paese e scoprono che lì e sepolto un uomo Santo.Dal 6 Dicembre 2014, anche presso

la parrocchia San Giovanni Battista, grazie al dono fatto dal maestro Ro-molo Mostarda troviamo un quadro (riportato sopra), raffigurante Fra’ Fe-lice, ed un libro in rame che nelle due pagine aperte contiene la sua storia.Poiché con il passare degli anni ave-vamo dimenticato uno dei nostri concittadini più importanti, credo che grazie al quadro, il libro di rame ed il libricino donato e consegnato ad ogni famiglia del paese dal comitato festeggiamenti 2010-2011, Frà Felice resterà per sempre fra noi.

Page 28: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Pogg

io B

usto

ne d

iven

ta p

rese

pe

28

Page 29: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21a edizione - 2018-19

29

Grazie per averci dato la possibilità di crescere e realizzare questa manifesta-zione. Senza di Voi sarebbe rimasto solo un sogno.Si ringraziano: Padre Renzo Cocchi, Pa-dre Ezio Casella, Padre Giuseppe, Marino Metelli, Carloalberto Desideri, Celeste Cer-roni, Matteo Discepoli, Giorgia Fagiani, Rita Leonardi, Giovanna Rinaldi, Diletta Mostarda, Flavia De Santis, Maria Rita Mostarda, Ada Perazzi, Ambra Leonar-di, Azzurra Agostini, Gemma Giordani, Miriam Desideri, Duilio Mostarda, Lu-cia Fortunati, Franco Desideri, Matteo Francucci, Valerio Battisti, Marco Mo-starda, Nico Pellegrini e Dario, Domenico Desideri, Paolo Battisti e Francesco, Giro Alessandro, Francucci Francesco, Nunzio Battisti, Paolo Semenzato, Renzo Peraz-zi, Tommaso Falilò, Leonardo Gentileschi, Adrian Petroiu, Luigi Gentileschi, Fede-rica Mostarda, Oriana Fasciolo, Diana Desideri, Domenico e Graziano Battisti,

Attilio Perazzi, Svezio, Elio Santori, Sve-va Anguelova, Vincenzo Desideri, Cesare Mostarda, Domenico Battisti (di Carlo), Onelia e Giorgio, Alberto Fasciolo, Chiara Cruciani, Alessandra Pilati, Francesca De Dominicis, Francesca GentileschiAncora:Assicurazione Marino Mostarda, Bar Bella vi-sta, Sirio, Farmacia Quercetti, Farmacia Colli sul Velino, Farmacia Mariantoni, Bar Molino della Salce, la Valle.

L’intero progetto è frutto della collabo-razione e dell’attività di tanti volontari e ragazzi avvicinati e sostenuti dall’As-sociazione Culturale “Poggio Bustone a colori”, l’ordine dei frati minori del Convento San Giacomo del Perdono, il contributo del l’Assessorato alla Cul-tura del Comune di Poggio Bustone e, naturalmente, dai molti giovani e vo-lontari di tutte le associazioni del terri-torio (Pro Loco, Banda Orchestra, CAI Sottosezione di Poggio Bustone, ASD Poggio Bustone 2014, Centro Diritti Sociali, Avis, Prodelta, Centro Diurno,

Comitato Festeggiamenti per la Madonna e S.Francesco, Premio Poggio Bustone) che, anche quest’anno, hanno par-tecipato all’iniziativa, garan-tendo continuità e auspicando un forte rilancio turistico per il nostro paese. Elio Santori

Ringraziamenti

Page 30: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Pogg

io B

usto

ne d

iven

ta p

rese

pe

30

Page 31: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21 a edizione - 2018

31

Page 32: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Pogg

io B

usto

ne d

iven

ta p

rese

pe

32

Page 33: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21 a edizione - 2018

33

Page 34: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Poggio Bustone diventa presepe

34

Art. 1. L’Associazione Culturale Poggio Bu-stone a colori, nell’ambito delle manifestazio-ni natalizie della Città di Poggio Bustone, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale – Assessorato Cultura e Spettacolo, in colla-borazione con la Parrocchia San Giovanni Battista e Convento del Perdono indice il concorso denominato “Presepi poiani”.Art. 2. Oggetto del concorso è la realizzazio-ne di un manufatto che rappresenti la tradi-zione del presepe interpretata attraverso una forma d’arte a scelta.Art. 3. Possono partecipare al concorso sog-getti pubblici, privati, gruppi e singoli citta-dini. È necessario il raggiungimento di un numero minimo di 6 partecipanti. Art. 4. Il presepe deve essere esposto a par-tire dal 9 Dicembre 2017 fino al 6 gennaio dell’anno successivo, a vista del pubblico, nei giorni stabiliti nel calendario del programma degli eventi natalizi.Art. 5. Le opere saranno esposte, preferibil-mente, entro i confini del centro storico delpaese a titolo gratuito per tutti coloro che ne faranno richiesta. Chi possiede spazi idonei all’allestimento per l’esposizione dei manufat-ti deve indicarne il luogo e dichiararne sotto la propria responsabilità la relativa agibilità tecnica. Gli organizzatori definiranno la con-gruità degli stessi con gli obiettivi prepostidalla manifestazione. Gli organizzatori prov-vederanno a fornire ai visitatori una mappa con indicati gli spazi espositivi.Art. 6. Per la costruzione dei presepi può es-sere impiegato ogni specie di materiale, tran-ne quelli ritenuti dichiaratamente pericolosi per l’incolumità delle persone.Art. 7. Quanti intendono concorrere devono far pervenire agli organizzatori la domanda

di partecipazione, compilata sul modello di adesione, allegato al presente regolamento. La domanda di partecipazione deve esse-re recapitata via mail al seguente indirizzo: [email protected], entro e non oltre le ore 18:00 del 30 Novembre 2018. La partecipazione è gratuita.Art. 8. I presepi sono giudicati da apposita Commissione sulla base di parametri di va-lutazione meramente indicativi, di seguito ri-portati: a) Originalità o ambientazione (max punti 25); b) Lavorazione artigianale (max punti 25); c) Qualità artistica (max punti 25); d) Difficoltà tecnica di realizzazione (max punti 25). Ciascun membro della Commis-sione può assegnare un massimo di 5 punti per ogni parametro di valutazione.Il giudizio della Commissione è definitivo ed inoppugnabile.Art. 9. La Commissione è costituita da 5 membri, come di seguito indicati:1) Sindaco o suo delegato: assessore comuna-le o consigliere; 2) Esponente della Comunità dei Frati Francescani; 3) Dirigente di un ples-so scolastico o suo delegato; 4) Esperto d’arte di comprovata esperienza; 5) Rappresentante studentesco di Scuole del Territorio.Il Componente eventualmente assente o im-pedito è sostituito da un altro componente designato dall’Associazione.Art. 10. La premiazione verrà effettuata il 6 Gennaio 2018.Al presepe primo classificato è assegnato un buono spesa di € 200, 00; al secondo classifi-cato, uno di € 100,00; al terzo, uno di € 50, 00. A tutti i partecipanti è rilasciato un attestato di partecipazione.Art. 11. Per quant’altro non previsto e disci-plinato dal presente Regolamento si rinviaalle inappellabili decisioni assunte, caso per caso, dalla Commissione Giudicatrice.

Concorso“Presepi poiani”Regolamento

Page 35: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21a edizione - 2018-19

35

Il Presepe sospeso Vincitore 1°Premio Presepi poiani anno 2017-18Autore: Giampiero Desideri

Page 36: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Pogg

io B

usto

ne d

iven

ta p

rese

pe

36

Page 37: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21a edizione - 2018-19

37

Volti che raccontano storie e luoghi che rac-contano emozioni

Nell’ambito della rassegna “Poggio Bustone diventa presepe”, l’Associa-zione culturale “Dambeau - Idee e visioni di spazio urbano”   presen-terà una mostra fotografica sul tema dell’identità locale: “ Volti che raccontano storie e luoghi che raccontano emozioni”. L’iniziativa, intesa come veicolo di cultura, si pone l’obiettivo di far co-noscere scorci e volti legati alla realtà locale con un impatto sociale impor-tante. Ogni spettatore e fruitore della mo-stra potrà apprezzare luoghi cono-sciuti e volti legati ai propri ricordi o addirittura scoprirne le particolarità attraverso le arti visive. La mostra è inserita all’interno del percorso della rappresentazione del presepe e vuole essere un invito ad addentrarsi nei vi-coli del paese che hanno raccolto tan-te storie e tante ne avranno ancora da raccontare. L’associazione con la mostra fotogra-fica intende fortificare un connubio già esistente tra territorio e persone, attraverso fotogrammi di testimo-nianze e memorie lontane per un le-

game con il futuro. L’associazione culturale Dambeau opera su scala locale con la convin-zione che il nostro territorio abbia ancora molto da offrire e si impegna per farlo attraverso nuovi canali. Inoltre, nell’era dell’innovazione sia-mo sicuri di voler cambiare i nostri piccoli paesi o bisognerebbe sempli-cemente ripensarli? Vi aspettiamo numerosi e vi auguriamo un Buon Natale.

di Chiara CrucianiPresidente dell’associazione Dambeau

Page 38: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Pogg

io B

usto

ne d

iven

ta p

rese

pe

38

Page 39: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21 a edizione - 2018

39

Page 40: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Pogg

io B

usto

ne d

iven

ta p

rese

pe

40

Rivoglio il mio paese,come un tempo con la gente,seduta accanto all’usciosempre contentapur avendo fame,il divertimento era…. Solo un lussoi vestiti erano pochi ma apprezzatiun fiocco era come avere un gioielloil massimo dei sogni era …..mangiare.…. eppure tutto era ricco d’amore ed era bello.La piazza era il raduno dei bambiniChe la rianimavano di giochi, canti e gioiosi gridoliniNon c’erano panchine per i vecchima tutti erano seduti sui murettila fontana della fine ‘800 zampillava, riempiendonela vasca, luogo dove ci finiva spesso… un bimbo dentroTutto era fatto di poche cose.., ma era belloTutto sprizzava amore, c’era più onestà, buon umoreE un gran ritegno

Colombina Fagiani

NOSTALGIA

Page 41: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21 a edizione - 2018

41

Page 42: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Pogg

io B

usto

ne d

iven

ta p

rese

pe

42

Page 43: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21 a edizione - 2018

43

Page 44: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Pogg

io B

usto

ne d

iven

ta p

rese

pe

44

Page 45: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21 a edizione - 2018

45

Page 46: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Pogg

io B

usto

ne d

iven

ta p

rese

pe

46

Page 47: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21 a edizione - 2018

47

Page 48: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:
Page 49: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21a edizione - 2018-19

49

Quando da bambini, il rullio del tam-buro lacerava il silenzio, cercavamo rifugio nel letto caldo e rassicurante dei genitori. Sapevamo che una di quelle notti sarebbe successo qualco-sa di speciale, ma non facevamo do-mande, una sorta di timoroso rispet-to placava la curiosità infantile.Nella notte del 4 ottobre, il rullio del tamburo risuona ancora per le vie del paese, e ad ogni famiglia è rivolto il “Buon Giorno Buona Gente”. La tradizione vuole infatti che San Francesco, arrivando a Poggio Busto-ne nell’anno 1208, abbia rivolto som-messamente questo saluto ai suoi abi-tanti. Il mattino seguente qualcuno raccontò di aver udito il saluto, fu così che scoprirono di aver sentito tutti, nel sonno, la stessa voce e le stesse parole. Il resto è storia, il Santo con alcuni discepoli condusse una vita di ritiro e preghiera presso un eremitag-gio sovrastante il poggio. Le lunghe fenditure che attraversano la roccia sembrano ferite nel cuore della montagna, la vegetazione che vi si è abbarbicata sembra volerne lenire il dolore ed estrarne l’essenza che vi trovò il Santo. Il dolore per i peccati

suoi e del mondo. Questo eremo ha un’importanza fon-damentale nell’ascesi di Francesco, qui, infatti, gli furono rimessi i pec-cati. Chissà cosa pensavano i compaesani incontrando un personaggio tanto singolare. Chissà se qualcuno, ignoto alla storia, incontrando Francesco su questi sentieri, avrà, suo malgrado, sollevato il velo su orizzonti insospet-tati? Forse che un uomo, seppur in-colto, può, nel fortuito incontro con gli occhi di un Santo, portarsi in un sol balzo, negli spazi infiniti dell’es-sere? Può essere che, quando non ci è lasciato il tempo di pensare, siamo rivelati a noi stessi nella nostra natura divina? Non potremo mai sapere se ciò sia successo, ma se lo crediamo ci si aprono possibilità che rendono meno angusta la vita. Tutto dipende da noi, correre o fer-marsi? Credere che tutto sia movi-mento e azione oppure credere che movimento e azione scaturiscano da un centro di quiete e di silenzio? E’ importante intuire la direzione, se si sbaglia a questo bivio ci ritroveremo alla periferia di noi stessi! Con la pre-ghiera, la meditazione la discrimina-zione, possiamo attraversare gli strati più grossolani ed inoltrarci in quelli

Il Tamburello

di Romeo Battisti

Page 50: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Pogg

io B

usto

ne d

iven

ta p

rese

pe

50

Page 51: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21a edizione - 2018-19

51

più sottili, ri-creandoci dal di dentro per la semplice aderenza alla nostra più intima realtà.Nella vita, ancor più nella vita di un santo, nulla avviene per caso. Arriva di notte Francesco…E’ un simbolo puntuale e bellissimo: è sempre notte nella vita dell’uomo che non frequen-ta l’Essere, la coscienza di Sé. Non c’è mai luce in una vita così, si vive il proprio tempo immersi nelle attività quotidiane senza mai alzare gli occhi al cielo, oscurando la coscienza di ciò che realmente siamo. Mentre saliva verso il paese France-sco mormorò “ Buon Giorno Buona Gente “ . Anche questo è un simbolo stupendo. Le parole di un uomo della statura spirituale di Francesco sono leggibili a molteplici livelli. Per alcuni è un semplice buongiorno, il buona gente un atto di cortesia. Per altri è l’alba della coscienza, la fiamma dello spirito che mette fine all’oscura notte degli uomini. Una fiammella è suffi-ciente ad accenderne mille altre ma il processo non è rapido ne indolore. In presenza di uomini come Fran-cesco si intuisce di poter bruciare la propria vita in un fuoco spirituale che non lascia più traccia di sé. E’ una de-cisione virile, eroica, senza riserve, ne compromessi; bisogna essere disposti a bruciare completamente! E’ questa la rinuncia. L’umiltà. Il ” Chi perde se stesso lo troverà “.

Infine, il tamburo che ci sveglia di notte è un’allusione così chiara al son-no della coscienza, che c’è da chiedersi per quali vie abbia avuto inizio questa tradizione…Viene a ricordarci che c’è un’armonia nell’universo, un ritmo al quale dobbiamo accordare quello del cuore, del respiro, della nostra vita. Mettersi in ascolto di questo ritmo è umiltà, preghiera. Facendo meno ru-more possiamo ascoltarlo.Francesco poi migrò per altri lidi la-sciando tracce indelebili del suo pas-saggio.Il cielo e la terra di Poggio Bu-stone non furono più gli stessi!Tale la potenza dello spirito.Ora, quando di notte risuona il rullio del tamburo, e la voce chiama il TUO nome, dove andrai a rifugiarti? Il letto è diventato troppo piccolo e il calore di altri corpi non è, che tu lo sappia o no, il fuoco che da sempre vai cercando. Un’altra voce infine ci chiamerà, e non avremo tempo per far ancora finta di non aver sentito.

Page 52: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Pogg

io B

usto

ne d

iven

ta p

rese

pe

52

Page 53: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21 a edizione - 2018

53

Page 54: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Pogg

io B

usto

ne d

iven

ta p

rese

pe

54

Page 55: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21 a edizione - 2018

55

Page 56: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Poggio Bustone diventa presepe

56

Don…don…don… ogni Poiano sa che quando il campanone fa il solista col suo rintocco cupo, grave e mesto annuncia sempre che qualcuno ci ha lasciato. Dondondon…… dondondon, i nostri nonni lo suonavano a martello per segna-lare un incendio oppure ‘’acqua trista“ per avvertire che s’avvicinava un nubifragio. Invece….. Don dan didadida don din den ….è la festa, campanone, mezzana e campanella unite in un concerto festoso inondano ogni vicolo ,ogni strada, entrando con prepotenza in ogni casa riscaldando ogni cuore. Questa composizione in dialetto poiano vuole esaltare proprio la Campanella che, seppure piccola, riesce a trasformare l’operato del Possente campanone. Come nella vita di ogni giorno spesso fa la donna

S’a la torre, io ppe la discesa,ce sta la porta pe ì s’a le campane.un giorno da su nnanzi a la chiesasintiei de strillà… de liticane.Ru campanone rossu gnertu e cupuStie’ percotenno la pora campanellaUrlenno forte còme fa ru gliupuse la pigliava pure n’canzonellaLa poveretta arzilla com’ a n’ picchiuCercava de portarru a la raggioneMa vigliu, stertechenno ru battocchiu,Glie rrepitie’ sortantu sta canzone :“Io so forte tantu più de tine”Glie icè, “ e me divi rispettanePrechè ru ntoccu mio è co’ le mineE se sente da le parti più lontane

La campanella rassegnata e ammostaGlie rresponne che issu non ha tortu“Ma nseme “glie icè “ nu… sonamo a festa,Immece, tu, senza de mì po sona’ a mortu”

Antonio Santori

Ru campanone e la campanella… e la mezzana sta a guardà

Page 57: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21a edizione - 2018-19

57

Il presepe è una rappresentazione ricca di simboli. Alcuni di questi provengono direttamente dal racconto evangelico. Sono riconducibili al racconto di Luca la mangiatoia, l’adorazione dei pastori e la presenza di angeli nel cielo.Altri elementi appartengono ad una ico-nografia propria dell’arte sacra: Maria ha un manto azzurro che simboleggia il cie-lo, San Giuseppe ha in genere un manto dai toni dimessi a rappresentare l’umiltà.Molti particolari scenografici nei perso-naggi e nelle ambientazioni del presepe traggono inoltre ispirazione dai Vangeli apocrifi e da altre tradizioni.Tanto per citarne alcuni, il bue a l’asinel-lo, simboli immancabili di ogni presepe, derivano dal cosiddetto protovangelo di Giacomo, oppure da un’antica profezia di Isaia che scrive “Il bue ha riconosciuto il suo proprietario e l’asino la greppia del suo padrone”. Sebbene Isaia non si rife-risse alla nascita del Cristo, l’immagine dei due animali venne utilizzata comun-que come simbolo degli ebrei (rappre-sentati dal bue) e dei pagani (rappresen-tati dall’asino).Anche la stalla o la grotta in cui Maria e Giuseppe avrebbero dato alla luce il Mes-sia non compare nei Vangeli canonici:

sebbene Luca citi i pastori e la mangia-toia, nessuno dei quattro evangelisti par-la esplicitamente di una grotta o di una stalla. In ogni caso a Betlemme la Basilica della Natività sorge intorno a quella che è in-dicata dalla tradizione come la grotta ove nacque Cristo e anche quest’informazio-ne si trova nei Vangeli apocrifi. Tuttavia, l’immagine della grotta è un ri-corrente simbolo mistico e religioso per molti popoli soprattutto del settore me-diorientale: del resto si credeva che an-che Mitra, una divinità persiana venerata anche tra i soldati romani, fosse nato da una pietra.I Magi invece derivano dal Vangelo di Matteo e dal Vangelo armeno dell’infan-zia. In particolare, quest’ultimo forni-sce informazioni sul numero e il nome di questi sapienti orientali: il vangelo in questione fa i nomi di tre sacerdoti persiani (Melkon, Gaspar e Balthasar), anche se non manca chi vede in essi un persiano (recante in dono oro), un arabo meridionale (recante l’incenso) e un etio-pe (recante la mirra).Così i re magi entrarono nel presepe, sia incarnando le ambientazioni esotiche sia come simbolo delle tre popolazioni del mondo allora conosciuto, ovvero Euro-pa, Asia e Africa. Anche il numero dei Magi fu piuttosto controverso. Fu defini-tivamente stabilito in tre, come i doni da

Simbologia del presepe

Page 58: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

Pogg

io B

usto

ne d

iven

ta p

rese

pe

58

Page 59: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta:

21 a edizione - 2018

59

loro offerti, da un decreto papale di Leone I Magno[senza fonte], men-tre prima di allora oscillava fra due e dodici.Tuttavia, alcuni aspetti derivano da tradizioni molto più recenti. Il pre-sepe napoletano, per esempio, ag-giunge alla scena molti personaggi popolari, osterie, commercianti e case tipiche dei borghi agricoli, tutti elementi palesemente anacronistici. Questa è comunque una caratte-ristica di tutta l’arte sacra, che, al-meno fino al XX secolo, ha sempre rappresentato gli episodi della vita di Cristo con costumi ed ambienta-zioni contemporanee all’epoca di re-alizzazione dell’opera. Anche questi personaggi sono spesso funzionali alla simbologia. Ad esempio il male è rappresentato nell’osteria e nei suoi avventori, mentre il personag-gio di Ciccibacco, che porta il vino in un carretto con le botti, imperso-na il Diavolo.Nel presepe bolognese, invece, ven-gono aggiunti alcuni personaggi ti-pici, la Meraviglia, il Dormiglione e, di recente, la Curiosa.Il presepio Trentino infine è impa-rentato con le sculture lignee del Tirolo e trova una tipica ambien-tazione in alcune produzioni ca-ratteristiche e originali, soprattutto nelle valli laterali dell’Adige come testimoniano tra gli altri i presepi di Tesero, in valle di Fiemme.

Page 60: edizione - 2018-19 · più identificata come la Valle del Primo Presepe, tra il 9 dicembre e il 6 gennaio torna a rivivere la fantastica esperienza del Presepe monumentale in cartapesta: